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autorizzazione Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006 anno 3 _ numero 18 _ novembre/dicembre 2009 _ distribuzione gratuita il periodico provinciale di fanoinforma.it Per essere felici basta il Natale? Speriamo… Intervista al vice sindaco di Fano Mirco Carloni E il presepe prende vita…

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Natale tempo di regali

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Per essere felici bastail Natale? Speriamo…

Intervista al vice sindaco di Fano Mirco Carloni

E il presepe prende vita…

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Indice numero 18

09 Dobbiamo imparare ad essere felici

10 Calendario delle manifestazioni della Provincia

12 Bikers Food Club Fano, oltre alla passione c’è una missione

14 Intervista al vice sindaco di Fano Mirco Carloni

16 Edil Infissi, per non sentirsi mai soli

17 Un fanese al centro del mondo

18 La filosofia del “J”: una firma che arriva da lontano

20 Fano nel 2000, un salto indietro nel tempo

21 Scuola Tennis Fano, un “servizio” che dura 30 anni

25 La favola della “Sirena senza coda” che sapeva nuotare

26 Il matrimonio ti presenta il conto

28 Il pane artigianale allunga la vita / Per purificare l’aria di casa basta una pianta

32 Anche Facebook ha i suoi comandamenti

34 Franco Gioielli diventa G&T “Gioielleria & Tendenze”

38 L’arte di incidere il vetro

40 E il presepe prende vita…

42 NIente panico da regalo!

44 L’albero di Natale ecologico? Ci piace!

Rubriche

48 il Motociclista

49 l’Editore

50 il Ciclista

51 l’Avvocato

il Musicista

53 il Parroco

54 lo Sportivo

55 la Spadaccina

56 la Profumiera

l’Otorino

la Psicologa

57 il Commercialista

58 l’Ingegnere

Anno 3 - Numero 18novembre/dicembre 2009Distribuzione gratuita

Autorizzazione del Tribunale di Pesaro n. 539 del 22/09/2006

EditoreMattia TarsiGlobal Service in Progress s.r.l.

Direttore responsabileCorrado [email protected]

RedazionePer inviarci i vostri comunicati [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:Federica GiovanniniCarlo MoscelliLaura CongiuSilvia Bonci

Grafica e impaginazione:Media’s Projectwww.mediasproject.it

Stampa:SAT, Pesaro

Distribuzione:Full Time Group

Per la tua pubblicità contattaci subito:334 7677406334 2430990

Per esserefelici bastail Natale?Speriamo…

Intervista al vice sindacodi FanoMirco Carloni

Per la foto di copertinasi ringrazia Mauro Pucci

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Dobbiamo imparare ad essere felici

di Corrado Moscelli

Che Natale dobbiamo aspettarci?Come influirà la crisi nelle abitudi-ni, negli acquisti, nella voglia dilasciarsi alle spalle per qualchegiorno i pensieri ed i problemi checi affliggono durante tutto l’anno?

Sono in tanti ad attendere in maniera diversa ilNatale anche perché, numeri alla mano, sarà forsequello più nero degli ultimi anni. Dal Centro perl’impiego di Fano hanno infatti sottolineato comedal 2006 ad oggi si sia verificato un calo vertigino-so dei contratti a tempo indeterminato, determina-to e dell’apprendistato. I settori che registrano lamaggiore flessione sono il manifatturiero (cantieri-stica, meccanica leggera, abbigliamento, legno ecostruzioni), il noleggio e le agenzie di viaggio, leattività finanziarie e assicurative, il commercio.Mantengono i livelli occupazionali precedenti i set-tori dell’agricoltura, delle attività professionali, tec-niche e immobiliari. Le cose vanno meglio per leattività artistiche e di divertimento, in particolare i

centri che si occupano di benessere ed estetica ingenerale, le attività alberghiere, la ristorazione e illavoro domestico. Segno forse che al di là di tuttola gente ha voglia di divertirsi e di “staccare laspina”. Per questo Natale è atteso anche il boomdell’influenza A, il picco più alto del virus H1N1.Insomma sembra quasi che trascorrere un Natalefelice sarà davvero un’impresa. Noi non possiamodispensare consigli su come deve essere affrontatoquesto periodo però possiamo suggerire di leggerecon attenzione l’articolo che abbiano dedicato aCristina Tonelli, una ragazza diversamente abile di20 anni alla quale i medici, subito dopo la nascita,non avevano concesso la speranza di una vitaaccettabile. Non riuscirà a camminare e forse avràdifficoltà nell’apprendimento avevano detto ai suoigenitori gli specialisti. Invece Cristina, grazieall’amore dei suoi famigliari e alla sua determina-zione è riuscita a dimostrare che dietro ad un fisi-co imperfetto ci può essere un cervello straordina-rio. Cristina, che può scrivere al computer con unsolo dito, insieme al giornalista GiancarloTrapanese ha scritto un libro, “Sirena senza coda”,che verrà presentato a Fano il 4 dicembre. Da leipossiamo imparare tanto e, soprattutto, trovare lavoglia di trascorrere un sereno Natale.

Influenza A e crisi rischiano di rovinare il Natale,ma c’è sempre chi può insegnarci a guardare avanti

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Cagli

23 novembre 2009 e 6 dicembre 2009La cultura delle minoranze nella società multietnicaIncontri

Candelara

dal 5 al 8 dicembre 2009 Candele a CandelaraSagre

Fano

23 novembre 2009La bellezza salverà il mondoConvegni

25 novembre 2009Le fiabole di Zazie - Mi racconti un’altra storia?Iniziative per bambini

2 dicembre 2009Le fiabole di Zazie - Storie d’acqua e di altri elementiIniziative per bambini

dal 9 all’11 dicembre 2009Teatro della Fortuna Fano - Il caso di Alessandro e MariaTeatro

16 dicembre 2009Le fiabole di Zazie - Quel furbetto di Babbo NataleIniziative per bambini

31 gennaio 2010Carnevale di FanoEventi

Frontone

dal 27 dicembre al 31 gennaioOut of range-esperienze digitali e multimedialiMostre

Gradara

fino al 18 dicembre 2009Stage invernale di danza medievale e rinascimentaleAnimazione

Macerata Feltria

Calendariodelle manifestazionidella Provincia

ecco i nostri consigli…

5 dicembre 2009Il paese delle meraviglieSagre

Mondavio

24 dicembre 2009Auguri sotto l’alberoAnimazione

Montecalvo in Foglia

dal 6 al 8 dicembre 2009Mercatini di NataleMostra mercato

Monte Porzio

31 dicembre 2009Capodanno in piazzaFeste

Pesaro

Fino al 22 novembre 2009Con gli occhi di Eos - Con gli occhi di EosMostre

Fino al 30 novembre 2009Il filo della vitaMostre

22 novembre 2009Il Raccontafiabe - Il Pifferaio Magico e Biancaneve e i 7 NaniAnimazione

24 novembre 2009Martedi jazz - BG Jazz TrioMusica

27 novembre 2009Eros Ramazzotti WorldConcerti

28 novembre 2009Vedere l’archeologiaIncontri

29 novembre 2009Via Cavour in festaMercatino artigianale

29 novembre 2009Il Raccontafiabe - Hansel & Gretel e Il Piccolo PrincipeAnimazione

3 dicembre 2009Pablo Vivalarte - Laboratori per bambini e famiglieIniziative per bambini

dal 4 al 6 dicembre 2009Teatro Rossini - Otello di William ShakespeareTeatro

5 dicembre 2009Prendi e mangia - 1 Corinti 11-15 La mia conoscen-za é limitata...la più grande realtà é l’amoreIncontri

Dal 15 al 17 gennaio 2010Pesaro Teatro Rossini - MichelinaTeatro

16 gennaio 2010Prendi e mangia - Filemone, Se mi ritieni tuo amicoaccoglilo come me stessoIncontri

Pergola

6 al 8 dicembre 2009“Natale sotto la Pergola”Sagre

Piobbico

20 dicembre 2009Presepe viventeEventi Religiosi

24 dicembre 2009Arriva Babbo NataleIniziative per bambini

Urbania

22 novembre 2009Incontriamo la natura 2009 - gola del FurloVisite guidate

24 dicembre 2009Babbo Natale scende dal campanileAnimazione

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Bikers Food Club Fano,oltre alla passione c’è una missione

Di giorno lavorano in polizia, quando sono fuori ser-vizio, attraverso la loro associazione motociclistica,mettono a disposizione il tempo libero per i bambi-ni ricoverati all’ospedale Santa Croce e per le per-sone meno fortunate. “In Viaggio per un Sorriso”,è infatti il motto del Bikers Food Club Fano, natograzie alla passione di Michele Giulini, AlfredoRocchi e Francesco Rossi. Due dei soci fondatorisono agenti del Commissariato di Fano ma anchealtri dei 120 tesserati d sono impegnati nellaPolizia di Stato. Ad unire tutte queste persone è lapassione per le moto, il buon cibo e il territoriomarchigiano. Il gruppo generalmente si ritrova alBar del Faro, che è anche uno degli sponsor, perpoi partire verso le mete culinarie che caratterizza-no i raduni. Mediamente si percorrono dai 200 ai300 Km al giorno, mantenendo sempre un com-

portamento corretto per le strade, vista la massic-cia presenza di moto e scooter durante le gite. Giteche vengono organizzate anche durantel’autunno/inverno ed infatti il 28 novembre si terràla cena dei soci, dove verrà presentato il calenda-rio raduni dell’anno. Ma il Bikers Food Club Fanofa della solidarietà un elemento caratterizzante esin dal luglio 2008, anno di nascita dell’associa-zione, sostiene il Reparto di Pediatriadell’Ospedale di Fano, attraverso le quote associa-tive che i membri del Club versano ad inizio annoe ad alcuni sponsor. Per l’inaugurazione del nuovoreparto di Pediatria, ad esempio, nel dicembre del2008 è stato donato un assegno di 1.600 euromentre un socio del Club si è travestito da BabboNatale ed ha consegnato regali ai bimbi ricoverati(la stessa cosa verrà fatta il 19 dicembre di que-

st’anno). In questa iniziativa sono stati al fianco deisoci del Bikers Food Club Fano anche alcuni Clowndella C.R.I. (Croce Rossa Italiana) e due ragazze diAR FUN Animasion. A Pasqua, invece, l’associazio-ne ha donato 9 lettori DVD, uno per ogni stanza delreparto di Pediatria, in modo che i bambini ricove-rati potessero vedere i loro cartoni animati preferitianche durante la degenza in ospedale. Gli sponsorche sostengono i Bikers Food Fano sono: VitaliArredamenti, Caffetteria San Martino di RossiFrancesco, Fofocapri - Fotocapri2f, Caffè del Porto,Hotel Astoria, Ricevitoria Edicola Ondedei, StudioCommerciale Carloncini, Pizzeria il Gecko, HotelMarinella, Ristorante Pizzeria La Perla, CentroFitness MIAMI, Motò, Rosticceria Giuliana &Mariano, BAR del Faro, Vittoria Assicurazioni,Tecnoadria, Vizzo.it.

L’associazione è molto impegnata nel campo della solidarietà in particolar modo con il reparto di Pediatria dell’Ospedale di Fano

[email protected]

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Intervista al vicesindacodi FanoMirco Carloni

Vice Sindaco di Fano con delegheal Turismo e alle Attività Produttive,coordinatore regionale dei giovanidel Pdl Mirco Carloni, 28 anni, hagià una esperienza di tutto rispetto.

Raro trovare un ragazzo così giovane e con tantaesperienza…«Non credo che l’impegno dei giovani in politicasia una rarità anzi mi accorgo che c’è un ritorno adinteressarsi dei problemi della collettività e delleidee politiche da parte di molti giovani e soprattut-to da parte dei diciottenni, il che è molto positi-vo».

Lei ha ottenuto ottimi risultati alle ultime elezionicomunali: perché secondo lei?«Penso di aver avuto molto più di quanto mi aspet-tassi, quindi posso solo dire che spero di impe-gnarmi per rispondere con altrettanta passionealle aspettative dei miei concittadini ».

A proposito di questo, Carloni: lei, assessore al turi-smo ed eventi, cosa sta facendo per Fano?«Credo che in questa città l’amministrazione gui-data da Aguzzi faccia davvero tanto. Per quantoriguarda il turismo e le attività produttive pensia-mo che la “Fano dei Cesari” sia un ottimo veicolopromozionale. Ormai siamo noti in tutta Italia perquesto evento e ora Fano verrà conosciuta ancheall’estero grazie ad uno spot video che abbiamopresentato a Londra per la promozione del nostroterritorio. Far conoscere la nostra città anche inaltri Paesi è il primo impegno, i nostri uffici faran-no in modo di essere presenti in tutte le fiere delsettore. E non solo…».

Dica…«Sono tanti gli eventi che proiettano Fano nelresto della provincia, ma soprattutto nel resto del

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Paese. Pensiamo alla notte bianca: che è ben riu-scita grazie alla collaborazione amministrazioneed esercenti. Oppure a “Gustosa” la fiera dei pro-dotti del gusto. Per non parlare poi di Fano YatchFestival (che nel 2010 vedrà raddoppiati i weekend: il 25 aprile e il 1 maggio) e del Canevale,l'evento più importante e che caratterizza la nostracittà».

Non sente l’effetto della crisi?«Sarebbe sciocco dire che non si sente. Sentiamoquotidianamente quante persone “soffrono” glieffetti di minori guadagni o di licenziamenti. IlTurismo potrebbe essere la chiave del rilancio, lanostra città ha una forte vocazione turistica e com-merciale però dobbiamo crederci e fare il “tifo”per Fano solo così ripartirà la nostra microecono-mia e potremmo diventare competitivi altri inse-diamenti produttivi».

È di questo periodo la notizia che la Regione vorreb-be chiudere gli uffici del turismo…«Un’assurdità, spero che le nostre proteste faccia-no si che gli uffici del cavalcavia CristoforoColombo rimangano lì e anzi vengano potenziatialtri sportelli informativi».

Parliamo ancora di economia: cosa pensa del setto-re dell’agricoltura?«Ultimamente è tornato particolarmente di moda,diventando un punto di forza per il nostro territo-rio con la riscoperta dei suoi prodotti».

Fano è famosa anche per le sue infrastrutture…«Sono fondamentali per far sì che l’economia fun-zioni. Quando parlo di infrastrutture della nostracittà parlo ovviamente dell’aeroporto, che favoriràsicuramente l’indotto economico, e del porto, unodei più importanti della costa. Decisivo inoltre è ilpiano casa voluto dal Governo Berlusconi e chetutte le Regioni stanno adottando. Sarà importantevedere gli effetti che avrà sulle piccole imprese».

Si parla di infrastrutture: torna alla ribalta il temasecondo casello di Pesaro? «Certo. E la mia opinione, nota a tutti, è la stessadella maggior parte dei fanesi, dei cittadini del-l’entroterra e anche di molti pesaresi. Il casello vafatto, non ci sono dubbi».

Eppure non tutti sono d’accordo…«A non esserlo è il sindaco di Pesaro. Non è unasoluzione ottimale la cosiddetta “opzione zero”che non prevede caselli. Ma come può pensareche noi crediamo che Società Autostrade costrui-sca tutte quelle opere senza casello? Non può giu-stificarle. non si immagina nemmeno quanto lopuò essere. Innanzitutto sarebbe un modo per nonisolare sempre più i cittadini dell’entroterra, perdare loro la possibilità di essere meglio collegatialla costa. Poi ridurrebbe la distanza tra Pesaro eFano, il traffico sulla Statale 16 e anche il proble-ma del nostro traffico cittadino».

Ovvio a questo punto parlare di Ospedali RiunitiPesaro-Fano… «L’integrazione se è per migliore l’efficienza vabene, perché penso sia giusto che ci siano undeterminato numero di specializzazioni a Fano eun altro numero a Pesaro ma ad oggi investimentiper creare delle eccellenze non se ne vedono. Ilproblema però riguarda la legge sugli ospedali riu-niti: ancora non è ben chiaro come debba essereapplicata perché rinvia ad un atto aziendale cheper ora nessuno conosce e non è stato discussocon gli enti locali».

Cosa vede nel suo futuro?Ho soltanto 28 anni e diversi sogni ancora da rea-lizzare, spero di continuare ad occuparmi di poli-tica per il mio territorio. Il futuro ovviamente lovedo “azzurro”, il peggio è alle spalle, adesso con-terà molto ricostruire una città competitiva madove si possa vivere serenamente con i valori difondo della nostra tradizione.

Nella pagina accanto in basso a sinistra: Mirco Carlonie i ragazzi della Giovane Italia (PDL); Mirco Carlonicon Mauro Giampaoli alla Fiera WTM a Londra; MircoCarloni con Ferdi Berisa alla Notte Bianca; la folla riu-nita per la Notte Bianca 2009. In questa pagina: dal-l’alto a destra Gustosa 2009; sotto Mirco Carloni vesti-to da romano alla Fano dei Cesari; più in grande laFano dei Cesari.

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Edil Infissi, per non sentirsi mai soli

L’azienda fanese segue il cliente anche oltre il periododi garanzia con contratti programmati

“Il vostro punto di riferimento”. Èquesto slogan che accoglie ilcliente nello showroom di EdilInfissi, in via Canale Albani 2, eche esprime la filosofia diun’azienda che vanta un’attivitàdecennale nel campo della forni-tura e del montaggio dei serra-menti. Uno staff competente, formato da un team di 7persone, con una lunga esperienza e una soli-da formazione tecnico-commerciale alle spalle,è in grado di guidare il cliente passo passonella scelta del prodotto più adatto a lui,instaurando un rapporto improntato alla fiduciae alla trasparenza. Insomma del loro consiglioci si può proprio fidare.“La nostra valutazione dell’intervento si pone a360 gradi –spiega Giovanni Giovannini, titola-re dell’azienda Edil Infissi– solo ascoltando leesigenze del cliente ed effettuando un sopral-

luogo siamo in grado di creare un’offerta sumisura. L’assistenza da noi fornita prosegue fino almontaggio del prodotto, ma va anche oltre: adistanza di 6 mesi – 1 anno effettuiamo unavisita al cliente per verificare che tutto sia aposto. Oltre il periodo di garanzia stabilito per leggeoffriamo anche contratti di assistenza program-mati”. I prodotti forniti da Edil Infissi, porte blindate,porte interne, infissi in legno, in alluminio, inPVC, avvolgibili, persiane, veneziane, velux, vetriantisfondamento, maniglie, cabine armadio, offro-no alti standard qualitativi certificati a normativaeuropea e sono all’avanguardia. Possono essere, infatti, impiegati nelle abita-zioni progettate secondo i canoni del risparmioenergetico, perché garantiscono un ottimo iso-lamento termico ed acustico. La certificazione europea non solo del prodot-to, ma anche delle tecniche di montaggio, per-mette di usufruire del recupero fiscale del55% per coloro che vogliono sostituire i vecchiinfissi, senza effettuare opere murarie.

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Un fanese al centro del mondoEmanuele Pelosi lavora al Laboratory of Genetics del National Istitute on Aging di Baltimora

di Corrado Moscelli

Sin da piccolo desiderava diventare uno scienziatoed oggi, il 33enne fanese Emanuele Pelosi puoidire di aver realizzato quel sogno. Pelosi, infatti,dopo la laurea in Biotecnologie Mediche e il suc-cessivo dottorato si è trasferito negli Stati Uniti edoggi lavora a Baltimora in uno dei più importanticentri di ricerca medica del mondo.Pelosi, da dove arriva questa sua passione per laricerca?Fin da quando ero piccolo volevo diventare uno‘scienziato’, che in quel periodo identificavo con illavoro dell’archeologo, ero infatti fissato con fossilie dinosauri. Avevo la stanza tappezzata di cartegeografiche, siti archeologici, rappresentazioni didinosauri. Poi al liceo sono venuto sempre più acontatto con il mondo della biologia e della chimi-ca grazie soprattutto a quelli che considero duepersonaggi fondamentali della mia iniziale forma-zione, la professoressa Dolci e il professoreGerboni. Sono loro che hanno dato libero sfogo aquella naturale curiosità che mi ha sempre con-traddistinto e spesso anche messo nei guai. Da lìalla genetica il passo è stato breve. Mi sono sem-pre più interessato delle scoperte della biologiamolecolare che all’epoca era ancora in una fase diestremo sviluppo. Ho deciso quindi di iscrivermiall’ Università di Bologna, dove ho conseguito lalaurea in Biotecnologie Mediche e successivamen-te il dottorato in Biotecnologie Mediche. Subitodopo il dottorato ho avuto l’opportunità di venirenegli Stati Uniti dove attualmente risiedo e lavoro. Di che cosa si occupa esattamente?Attualmente lavoro a Baltimora presso il Laboratoryof Genetics del National Institute on Aging (NIA),che è il dipartimento che studia l’invecchiamentoe fa parte del National Institute of Health (NIH), ilpiù importante centro di ricerca medica a livellomondiale. Più precisamente mi occupo dello studiodell’ovaio dal momento della sua formazionedurante la vita embrionale, fino alla fine della suafunzione, vale a dire la menopausa. La mia ricercasi avvale dell’utilizzo di diversi sistemi animali(murini) modificati geneticamente per riuscire adidentificare geni fondamentali per lo sviluppo del-l’ovaio e la regolazione della funzione ovarica.L’obiettivo è quello di riuscire un domani a risolve-re patologie come le menopause precoci, in cui lamenopausa non avviene più intorno ai 50 annicome è normale, ma colpisce donne a 30 anni,cioè ancora nel pieno di quella che dovrebbe esse-re la loro vita riproduttiva. Questo problema, comeè facile capire, non è solo di tipo medico, maanche sociale dato che, almeno nel mondo occi-dentale, l’età in cui si fanno figli ha subito uno slit-

tamento in avanti nel corso degli ultimi decenni.

Quando e perchè ha deciso di occuparsi di questarealtà?La scelta è avvenuta verso la fine dei miei studi aBologna quando all’ultimo anno ho cominciato afrequentare il corso di Biotecnologie Riproduttive.Nonostante fossero tante le materie che mi piace-vano e tanto, come Microbiologia, Immunologia,Genetica Medica, Biologia Molecolare, ho capitosubito che le Biotecnologie Riproduttive erano ciòche volevo fare e così è stato. Ho scelto di fare latesi con il docente di quella materia, il prof.Bulletti, e ho lavorato presso il suo dipartimento diProcreazione Medica Assistita presso l’ospedale diRimini. Qualche anno più tardi, dopo il dottorato,ho avuto la fortuna di incontrare proprio a Fano unembriologo di fama internazionale, il prof.Forabosco, il quale mi ha offerto di venire negliStati Uniti dove avrei continuato questo tipo distudi e naturalmente ho preso la palla al balzo.È vero che all’estero ci sono più occasioni di lavororispetto all’Italia per chi come lei è impegnato in que-sto campo?Purtroppo sì. La ricerca in Italia è bloccata da anniormai, troppi, e la situazione è parecchio dramma-tica. La cosa che rattrista è che in Italia la forma-zione durante gli anni universitari e poi durante ildottorato è molto superiore agli Stati Uniti. Non lodico per dire, è un dato di fatto: i ricercatori inItalia vengono preparati prima e meglio che negliUSA, non c’è paragone a parità di anni formativi.Ma in Italia una volta formati, i ricercatori non tro-vano lavoro e sono più o meno costretti ad andareall’estero. Per i paesi come gli USA i ricercatori ita-liani, ma intendiamoci noi non siamo i soli, costi-tuiscono una risorsa a costo zero.Pensa di “aver trovato l’America” come recita un vec-chio detto?Me lo chiedo ancora oggi. Alla fine gli USA hannoi loro aspetti positivi e negativi, come l’Italia ecome ogni paese. Di sicuro ho trovato un posto chegratifica. Un posto in cui sei riconosciuto, apprez-zato in base a ciò che vali davvero. Se vuoi qualco-sa e lavori sodo, qui sei sicuro che avrai le stesseopportunità di ottenerla di chiunque altro, poi sta ate dimostrare quanto vali. Qui ho trovato unambiente di lavoro invidiabile, ho una grande liber-tà, posso praticamente fare quello che voglio quasisenza alcuna restrizione e questo per un ricercato-re è fondamentale. Questo però perchè ho la fidu-cia dei miei superiori, una fiducia che comunqueho dovuto conquistarmi, come è giusto che sia.Credo sia Cartesio ad aver detto ‘trova ciò che tipiace fare e non dovrai lavorare un giorno in vitatua’, molto sinceramente questo è ciò che sto

facendo qui, mi sento un privilegiato. Al di là dellavoro, la società americana è così diversa che perun europeo è difficile adattarsi. Io ci sono riuscito,ho trovato la mia dimensione e riesco a godereappieno della vita qui senza dimenticare da dovevengo. Insomma la vita americana (con tutti i suoidifetti) mi piace proprio, ma quanto mi manca ilbrodetto o l’arrostita di pesce che faceva miamamma...Nel suo settore gli investimenti sono molto importantiper la ricerca. La crisi economica sta creando proble-mi anche in questo campo?Sì la crisi economica si sente eccome. Sono diver-si i settori che ne sono stati colpiti. Un sacco dimiei amici hanno perso il lavoro. Tuttavia l’NIHessendo un ente governativo non ne ha risentitoaffatto, anzi ha ricevuto sovvenzioni dalla gestioneObama e addirittura gli stipendi sono stati aumen-tati. Più in generale, se un qualsiasi ente di ricer-ca ha sovvenzioni governative è difficile che vengacolpito dalla crisi economica.Non le è pesato lasciare la sua città?Molto. Adoro Fano, ci sto troppo bene. Anchequando studiavo o lavoravo a Bologna, tornavo rigo-rosamente ogni fine settimana. A Fano appartengo-no alcuni dei ricordi più belli.Cosa le manca di Fano?La famiglia. Mio padre prima di tutto (purtropponon ho più mia mamma da qualche anno), mimanca così tanto che non riesco a descrivere. E poii miei zii e i miei cugini, alcuni dei quali anche aPesaro, una banda di matti. Sono la favola preferi-ta dei miei amici americani che mi chiedono sem-pre’dai raccontaci della famiglia Carboni’. E poianche i miei cani, eh sì anche loro fanno partedella famiglia ovviamente. Naturalmente gli amici,davvero compagni di mille avventure, significanoun mondo per me. Quelli che hanno paura di vola-re, quelli che non trovano il tempo per farlo, è unpeccato che ci vediamo così poco ora. Il giocare adUltimate Frisbee con alcuni di loro (abbiamo fon-dato una società di Frisbee a Fano, la UFFA, nel2001) era una delle gratificazioni più belle. E poile piccole cose di tutti i giorni. Lo svegliarsi la mat-tina e andare a fare colazione al bar, pasta e cap-puccio. Il caffè con la sambuca dopo pranzo (sem-pre rigorosamente al bar), l’Arzilla, il garbino, ilsuono del faro con la nebbia, l’odore del marequando c’è mareggiata, il sole che scende dietroMonte Giove...Ogni quanto torna a Fano?Circa ogni 6-8 mesi. Di più proprio non riuscirei,ma ogni volta che torno resto circa due settimanee le considero una benedizione. Il tempo che passocon le persone a cui voglio bene è la cosa più pre-ziosa e lo si apprezza proprio quando è così poco.

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Pelosi al banco che prepara le ovaie da mettere in paraffina Pelosi durante una pausa caffè

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La filosofia del “J”: unafirma che arriva da lontano

L’idea del locale nasce in Scandinavia e approda a Fano per rivoluzionare il modo di vivere la sera

di Federica Giovannini

Da Stoccolma a Fano, dal porto turi-stico della capitale scandinava aMarina dei Cesari, ne ha fatta di stra-da il J Lounge Bar & Restaurant.

L’idea è nata nel ’91 a Nacka, comune svedese situa-to nella contea di Stoccolma: un locale in grado dicreare un filo unico tra cena e dopocena, un omaggioal mondo della nautica. Il J richiama, infatti, i J ClassYachts, i mitici giganti della vela degli anni Trenta,partiti dall’Europa per gareggiare nell’allora America’sCup. La famiglia di Claudio Montanari, colui che hadato vita al J fanese, si è inventata il logo, ad una bar-retta proprio al di sotto della lettera J, tipica dei JClass, ne ha aggiunta una seconda, creando un vero

e proprio marchio registrato. Claudio, padre di origi-ne fanese, si è trasferito in Italia cinque anni fa, aFano aveva trascorso le estati della sua infanzia e ilsogno di stabilirsi a vivere qui gli era sempre balena-to in testa. Le ragioni del cuore lo hanno convinto arealizzare quella fantasia di bambino. Quando hannosottoposto alla sua attenzione un locale a Marina deiCesari, ha visto il porto e ha pensato: “Qui è il J”. Unanno di tempo per realizzare il progetto e a luglio2008 il J Lounge Bar & Restaurant ha aperto i bat-tenti. Il resto è storia per la movida fanese e non solo.Il locale è ambientato su tre piani, quello terrenoospita il bar, pensato come luogo di ritrovo sia in esta-te che in inverno, dove ascoltare buona musica. Ilvenerdì è dedicato ad un nuovo concetto di musicapiù commerciale, il sabato spazio al genere house, ladomenica l’appuntamento è con l’aperitivo e la musi-ca anni Settanta, una vera e propria passione per

Claudio, che cura personalmente la serata. Al primopiano sorge il ristorante, aperto da metà aprile perl’intera stagione estiva, ma disponibile nella restanteparte dell’anno per cene private, ricevimenti ed even-ti su prenotazione, per gruppi superiori alle 30 perso-ne. Lo staff è, infatti, sempre a disposizione per darevita ad una cucina caratterizzata da un tocco interna-zionale, ma saldamente legata alla tradizione locale,con qualche piatto scandinavo ad arricchire il tutto.L’ultimo piano ospita il roof garden con una vistamozzafiato sul porto e sui mega yachts attraccati aMarina dei Cesari, da dove si può godere anche diuno scorcio unico sulla città di Fano. Per la prossimastagione estiva il J sta già pensando ad una collabo-razione con i pescatori fanesi per offrire, in unambiente ristretto ed esclusivo, pesce fresco, scelto ecotto al momento su una griglia a vista, un luogo doveavere a disposizione un barman personale e trascor-rere la serata con un po’ di buona musica. A comple-tare il cerchio è la tensostruttura adiacente al bar,ambiente polivalente adatto a congressi, convegni,matrimoni, feste e ricevimenti importanti, ma anchea serate di divertimento. Alla fine dell’estate qui ènata l’idea di creare veri e propri eventi, ad ingressogratuito, con noti dj house in grado di richiamare unfolto pubblico. Per il futuro il J potrebbe addiritturatrasformarsi in una vera e propria discoteca, si stasolo aspettando la concessione della licenza di pub-blico spettacolo. “La nostra filosofia è quella di darecorpo e vita a tre situazioni diverse –spiega ClaudioMontanari– partendo dall’aperitivo, passando per lacena, per chiudere la serata con il dopocena, qui si puòarrivare alle 7 di sera ed andare via alle 3 del mattino”.Un’idea vincente in tempi in cui mettersi alla guidaper spostarsi da un locale all’altro può costare caro,le potenzialità di accoglienza ci sono tutte, anche per-ché il locale è dotato di un ampio parcheggio.

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Fano nel 2000, un saltoindietro nel tempo

Gli avvenimenti che hanno fatto più notiziaavvenuti quasi dieci anni fa

di Carlo Moscelli

Concludiamo la rassegna di alcuni dei principaliavvenimenti del 2000.

Luglio: blitz dei Carabinieri (operazione “Forbice”)che smantellano un vasto traffico di sostanze stu-pefacenti gestito da extracomunitari, in prevalenzamagrebini e clandestini, che avevano dato il viaanche a furti, rapine, aggressioni e risse. Sei arre-sti e 20 espulsioni. Molti furti nelle case fanesi,accusati i nomadi. A Fano e Marotta arrestati duepedofili. Multe miliardarie della Guardia di Finanzaper due cantieri navali fanesi accusati di bypassa-re regolari assunzioni con appalti ad imprese arti-giane. Al Centro “Padre Pio” 2.000 richieste diaiuto di poveri. A Marotta si raccolgono firme persalvare la chiesa di San Giovanni ed a Torrette perfar riaprire l’ufficio postale stagionale. Il faneseRino Marinelli campione italiano Master di marato-na. Gianfranco Mazzanti è il nuovo presidente dellaCarnevalesca.

Agosto: il nuovo autoporto, quasi terminato, acco-glie 1.200 giovani tedeschi, francesi e polacchiospiti della nostra Diocesi per la Giornata Mondialedella Gioventù. Comitato protesta contro la realiz-zazione di un campo nomadi. Proliferano le festeVIP. Rilanciata la Festa del Mare. Ferretti acquistala Mochi Craft. Nel Bastione Sangallo il georadarscopre nuovi cunicoli. Per diversi giorni Fano senzaacqua potabile. Grande successo per la mostra sulTorelli. Molte reazioni per uno stilista statunitense,Michael Kors, che dalle colonne del New York

Times, parla male di Fano. Travolto da un’automuore il 41enne Aldo Luzi.

Settembre: le suore Teresiane lasciano il conventodi Via Gabrielli per quello nuovo di S. Andrea inVillis. Applauditi concerti dei tenori Pietro Ballo,Juan Diego Florez, Nicola Martinucci. Iniziano ilavori di restauro dell’Arco d’Augusto. La sezioneAVIS “Giuliano Solazzi” di Fano festeggia il 50° diFondazione. Nella caserma “Paolini” si scioglie il121° Reggimento “Macerata”. Si scioglie anchel’associazione Ex alunni Convitto Nolfi. Premio allacarriera per il prof. Vincenzo Rossolini dalla SocietàItaliana di Neuro-Psichiatria dell’Infanzia edell’Adolescenza.

Ottobre: Record di partecipazioni alla 12a edizionedi Fano Film Festival. Eletto il Consiglio Generaledella Fondazione Cassa di Risparmio di Fano e poiil Consiglio d’Amministrazione: Valentino Valentiniconfermato presidente. Proteste per le antennedella telefonia mobile a S. Lazzaro e Paleotta.Michele Gianni vince la 1a edizione del Premio let-terario “Valerio Volpini”. Il segretario di RI ed il vicepassano all’UDEUR. Il Comune entra nell’EnteFiere. I consiglieri si aumentano i gettoni di presen-za. Interviene anche Billé: resterà a Fano la PoliziaStradale. Stefano Aguzzi dimissionato dall’AsetSpa. Il Gruppo Pesca attacca il sindaco per il distri-butore di carburante al porto. Nasce un comitatocontro l’aeroporto. Il “Battisti” festeggia i suoi 75anni.

Novembre: L’associazione fanese “Attraverso il

mondo per un sorriso” fra le 45 italiane abilitate aseguire e curare le adozioni internazionali. Per l’exzuccherificio la Confesercenti chiede una destinazio-ne turistico-sportivo-salutistica. FesteggiataFrancesca Francolini, l’atleta fanese che ha parteci-pato alle Olimpiadi di Sidney con la Nazionale italia-na di Softball. Secondo i dati della Regione per Fanobuona stagione turistica: da gennaio ad agosto un +10,62% di arrivi ed un + 2,30 di presenze rispettoagli stessi mesi del 1999. Il Ministero dei LavoriPubblici inserisce Fano fra le città “ad alta tensioneabitativa”. Anche il Carnevale di Fano nella Lotteriadi Viareggio. Muore a 68 anni il prof. Nino Ferri.

Dicembre: due record a Fano:in un giorno 28 parti,in una notte 10 furti. Solidarietà per un’anzianascippata e finita all’ospedale. Rubano di tutto edappertutto. La Questura: il 90% dei reati com-messo da extracomunitari. Per la mucca pazzaniente carne bovina nelle mense scolastiche.Inaugurato il nuovo porto. I Rom si trasferisconodal campo d’aviazione al nuovo campo nomadi.Allo scrittore fanese Antonio Glauco Casanova ilPremio per la Cultura della Presidenza delConsiglio. Anche fanesi nudi in un calendario: masono bambini. Tre barman fanesi i più bravi inEuropa nei cocktail. Consulente finanziario scom-pare con la “cassa”. Arrestata coppia francese chevoleva rapinare la villa di un medico e fare una stra-ge. Carabinieri e medici salvano la vita ad una16enne di Brescia ferita dal suo spasimante-rapi-tore. Muore in un incidente stradale il prof. AlfonsoGovernatori, 50 anni. Un infarto uccide in classeuna bambina di 8 anni, Vanessa Gasparini.

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Scuola Tennis Fano,un “servizio”che dura 30 anni

Le prime forme di corsi collettivi organizzati a Fanorisalgono agli anni ‘40 ad opera del maestro faneseOtello Tamburini che nel 1949, istituì i corsi diavviamento riservati ai giovani. La diffusione deltennis tra i giovani si consolidò negli anni ’70 gra-zie ad una delle persone più significative del tennisa Fano, il maestro Gino Pianosi, che, nel 1977decise di istituire ufficialmente la Scuola diAvviamento al Tennis come attività prioritaria all’in-terno del Circolo Tennis Fano. In seguito, dagli anni80 fino al 2000 si susseguirono diversi maestri checontribuirono alla crescita di diversi giovani tennistifanesi sino ad arrivare al settembre 2002 quando lesorti della Scuola Tennis del Circolo furono affidateal direttore attuale, il maestro e tecnico nazionalefederale Federico Cinotti. Con l’arrivo del nuovomaestro il Circolo Tennis Fano sposò un progetto dicrescita a livello cittadino convogliando tutti gliallievi della società Junior Tennis, del maestroCinotti, che allora operava nella struttura sportivaPlay Time, riunendo così tutto il vivaio del tennis

fanese in un’unica sede e organizzazione. In questiultimi anni grazie alla sistematica azione capillaredi promozione all’interno delle scuole elementari,all’attività incessante e permanente dei corsi duran-te tutto l’anno e grazie alla migliore accoglienzadelle rinnovate strutture del Circolo presieduto daPaolo Lungarini, la scuola ha visto crescere ulterior-mente sia il numero degli allievi iscritti, sia il pro-prio tasso qualitativo come dimostrano i numerosirisultati di rilievo ottenuti dal vivaio. Tra i diversi tra-guardi raggiunti si ricordano: la vittoria al campio-nato under 8 regionale del 2007, gli ottavi di fina-le al campionato nazionale under 14 maschile, laqualificazione al campionato di serie C femminile,risultati prestigiosi in ambito regionale sia in com-petizioni a squadre che in tornei individuali. Oltrealla Stella d’Oro al merito sportivo riconosciuta dalConi nel 2001, nel 2003 il Circolo Tennis Fano èstato insignito dalla Federazione Italiana Tennis delprestigioso titolo di“Centro Tecnico Federaled’Area” grazie ai requisiti tecnici, strutturali e pro-

Per Informazioni:

Scuola Tennis C.T. FanoDirettore: maestro Federico Cinotti

Mini tennis / Avviamento / PerfezionamentoAgonistica / Corsi adulti

cell. Maestro +39 338 7678.518

Per info tesseramento soci e prenotazioni campi:tel. +39 0721 863685 orario ufficio

fessionali della propria scuola per l’insegnamentodei corsi di mini tennis, di perfezionamento e dispecializzazione. Diversi tennisti di interesse regio-nale sono emersi dal vivaio. Tra questi ricordiamo gliunder Guido Giardini, Matteo Poveromo, AndreaBrocchini tra i ragazzi, Caterina Landini, FrancescaTondi e Domitilla Ravot Licheri tra le ragazze e i dueunder 10 di interesse provinciale, AntonioniTommaso e Calò Amelia, tutti portacolori del CircoloTennis Fano. Si ricordano anche i due campioncinisvizzeri Lorenzo e Lisa Rossi avviati al circuito Etaprofessionistico affezionati al Circolo e al maestroCinotti quale loro primo insegnante. La stagione2009-2010 iniziata da poco prevede corsi di mini-tennis che consentono il giusto approccio alla disci-plina dall’età di 5 anni, corsi di avviamento, perfe-zionamento e agonistici tutti suddivisi per età e/olivello di gioco. E’ iniziato dal mese di novembre iltesseramento per diventare soci del Circolo TennisFano per l’anno 2010 con varie agevolazioni e pro-mozioni interessanti.

Il maestro Cinotti con Pato Alvarez, guru del tennis mondiale, all’accademia Sanchez Casal di Barcellona

Il maestro Cinotti ospite all’Accademia Equalitè di Juan Carlos Ferrero, ex numero uno A.T.P. delle classifiche mondiali

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La favola della “Sirena senzacoda” che sapeva nuotare

Un romanzo che insegna a guardare aldilà delle apparenze

di Silvia Bonci

Abbiamo bisogno di storie come questa. La storia diCristina è una favola. La favola della “Sirena senzacoda” scritta a 4 mano insieme allo scrittoreGiancarlo Trapanese ma “sirena senza coda” èanche il nickname con cui Cristina, 20 anni fane-se, diversamente abile, ha partecipato lo scorsoanno al “Premio Volpini”, un premio giornalisticoriservato agli istituti superiori vincendolo. Cristinapartecipò al concorso sotto pseudonimo per nonfarsi identificare ed avere ipotetici vantaggi derivan-ti dal suo stato. Ed è proprio grazie a questo con-corso che il giornalista e scrittore GiancarloTrapanese si interessò alla sua storia, volle cono-scerla ed iniziò a pensare all’idea di scrivere unromanzo insieme a lei. La storia di Cristina ha ini-zio 20 anni fa, nel 1989, anno in cui nacque. “Unasofferenza placentare aveva causato una gravelesione cerebrale -racconta Trapanese- a lei i medi-ci, poco dopo la nascita, non avevano concesso lasperanza di una vita accettabile e indipendente.Non potrà camminare, avevano detto, né forseintendere. Ma la famiglia non ha smesso mai di cre-dere e di lottare. Contro tutto e contro tutti, sorret-ta dalla fede, da un amore immenso e da una stra-ordinaria complicità oltre che da una sanità che hafunzionato bene e da medici in gamba. I migliora-menti prima modesti, poi sempre più importanti,afferrati con la forza della determinazione, dellasperanza. Fino a che Cristina, che non può parlare,impara prima a coordinare i movimenti poi a cam-minare (seppure aiutata) infine a scrivere al compu-ter con un solo dito. E così si scopre che dietro unfisico imperfetto c’è un cervello straordinario, checapisce tutto, impara e ha sempre seguito, anchequando niente lo lasciava immaginare, tutto ciò chele accadeva attorno. Una ricchezza immensa disentimenti che trasmette tramite un linguaggiotutto suo, elaborato e studiato per compensare ledifficoltà ed esprimersi in modo compiuto”. OraCristina non solo comunica ma è anche diventatascrittrice e aspirante giornalista come lei stessa“confessa”. Cristina quando e come nasce la pas-sione per la scrittura? “In realtà per me la scritturanasce non come passione ma prima di tutto comenecessità affinché il mio corpo e le sue esigenze ven-gano soddisfatte. Diventa passione nei preziosimomenti in cui utilizzo lettere e parole per far emer-gere i miei pensieri, le mie dediche, le storie a cuipenso e che amo costruire nella mia “pazza” testa”.Quale messaggio si cela dietro al libro? “Il libro è inrealtà un monito diretto a coloro che,disabili nelfisico come la sottoscritta, ritengono che non ci siamodo né mezzo per realizzarsi, per trovare una“via” che faccia emergere i loro cervelli e per con-vertire anche coloro i quali pensano che “disabile”sia sinonimo di stupido”. Le piacerebbe continuare

a scrivere libri? “Sì,certo. L’esperienza mi ha diver-tito ma anche indotto a riflettere e ad impegnarmicon costanza e serietà mentalmente e fisicamenteper un’occasione in cui spero di essere stata all’al-tezza. Non so ancora se il romanzo sarà gradito ailettori, in ogni caso il mio piacere è aver comunquepreso parte ad un’esperienza unica”. Il libro, che èstato definito da Monsignor Menichelli un libro “daleggersi in ginocchio” che verrà presentato per laseconda volta a Fano, dopo il grande successo

avuto ad Ancona con la partecipazione e la stan-ding ovation di ben 750 persone, al Teatro dellaFortuna, giovedì 3 dicembre. “Sirena senza coda”non è un saggio ma un vero e proprio romanzo.Protagonista è Gemma, alter ego di Cristina:“Quello che Cristina fa sognare a Gemma -concludeTrapanese- la protagonista del romanzo, una ragazzacome lei, è quello che possiamo in fondo sperare tutti,un non fermarsi alle apparenze ed un ritorno alla cul-tura del sentimento”.

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Il matrimonio ti presenta il conto

L’Agenzia delle Entrate sta effettuando controlli incrociatiper combattere l’evasione “sull’altare”

Se pensate di aver finito di pagare i conti del vostromatrimonio anche a distanza di qualche anno dal fati-dico sì vi sbagliate di grosso. Se non vi siete fatti rila-sciare la fattura dal fioraio, dal ristorante o dal fotogra-fo che ha immortalato il giorno più bello della vostravita, rischiate di ricevere una multa piuttosto salata.L’Agenzia delle Entrate sta infatti effettuando deicontrolli incrociati per combattere l’evasione chetroppo spesso caratterizza il business del matrimo-nio. Già perché si tratta di un vero e proprio busi-ness se si pensa che per un solo giorno una coppiadi fidanzati spende anche 30.000 euro. E siccomepur di risparmiare qualcosa spesso si è disposti asaldare qualche conto in “nero” ecco che a distan-za di qualche anno si può correre il rischio di doverpagare una multa che può arrivare anche a 2.000euro. A Fano i controlli sono iniziati da tempo. Imatrimoni finiti sotto la lente di in gradimentodell’Agenzia delle Entrate sono quelli contratti dal2005 fino ad oggi. Agli sposi arriva un vero e pro-

prio questionario da compilare indicando numero diinvitati, ristorante, fotografo, fioraio, negozio diabbigliamento dove è stato acquistato l’abito dasposa e quello dello sposo, ma anche confetti, viag-gio di nozze e partecipazioni. Chiaramente oltre acompilare il questionario gli sposi sono invitati adallegare le relative fatture. Chi pensa di fare il furbonon rispondendo alle domande o scrivendo che nontrova più le ricevute sappia che non la farà franca.Chi non risponde rischia ugualmente la multa men-tre nel secondo caso la”traccia” dell’avvenuto paga-mento deve comunque risultare nei registri di coluiche ha fornito il servizio ed è proprio qui chel’Agenzia delle Entrate intende colpire. È infattirisaputo che una stessa cena al ristorante in un gior-no qualunque costa 40 euro mentre il giorno delmatrimonio lievita almeno a 90 euro. Stessa cosadicasi per fiorai e fotografi, solo per fare un altroesempio, che per un solo giorno di lavoro presenta-no conti da 1.500-2.000 euro e molto spesso tutto

questo senza nemmeno rilasciare la ricevuta. Certo,non è mai piacevole ricevere un controllo a distan-za di anni e rischiare multe salate ma forse questaoperazione servirà per ridimensionare il businessattorno al matrimonio. In tutto questa operazione gliunici che rischiano di rimanere “fregati” due voltesono gli sposi che già hanno speso migliaia di europer salire all’altare ed oggi rischiano pure di pagarcila multa. Forse è anche per questo che in molti prefe-riscono la convivenza.

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Il pane artigianaleallunga la vita

Una ricerca dimostra come protegga dal cancro e dalle malattie cardiovascolari

Perpurificarel’aria bastauna pianta

L’inquinamento di un’abitazione o di un ufficio può essereridotto anche dell’80%

Il pane artigianale protegge dal cancro e dallemalattie cardiovascolari. Lo ha evidenziato unaricerca dell’Università di Monaco e dell’Istituto dinutrizione umana e scienze alimentari di Kiel inGermania, ripresa dalla CNA di Pesaro e Urbino persottolineare l’importanza di un mestiere anticocome quello del fornaio. A fare particolare bene allasalute sarebbe la crosta del pane. L’effetto risultabenefico grazie alla formazione di un derivato dellalisina, ossia un amminoacido essenziale presente inmolte proteine animali e vegetali che favorisce la cre-scita, ripara i tessuti e produce anticorpi ormoni edenzimi. Sostanza che il nostro organismo purtropponon è in grado di produrre. Il processo di formazio-ne del derivato della lisina presente soprattutto nelpane di frumento è favorito da una lunga lievitazio-ne. Durante la cottura l’amminoacido lisina si com-bina con l’amido contenuto nella farina e forma lapronilisina ossia un derivato presente nella superfi-cie indurita del pane, la crosta appunto. Tornare alleantiche abitudini con una lievitazione prolungata ea una buona cottura; questo il consiglio dei ricerca-

tori tedeschi esperti in chimica degli alimenti.Purtroppo però i cinesi hanno invaso anche questocampo e i fornai della nostra provincia devonovedersela con il pane realizzato con paste surgelateche ora arrivano anche dall’oriente. Fortunatamentegli italiani sembrano preferire la qualità come sotto-linea la responsabile provinciale di CNA Alimentare,Luciana Nataloni “I consumatori –secondo laNataloni- si stanno accorgendo della differenzavisto che il consumo di pane industriale e snacksalati è diminuito nell’ultimo anno dell’11%. Eriguardo alla diminuzione di fiducia dei prodotti ali-mentari delle grandi industrie siamo già ad 22% inmeno rispetto ad un modesto ma incoraggiante +8% dei piccoli operatori artigiani”. “Possiamo con-cludere –aggiungono dalla Cna– che incoraggiarel’acquisto di un buon pane artigianale lievitato pertutta la notte, non è solo sinonimo di gusto qualità esalute, ma è anche un modo per garantire un futuro aduna categoria, quella dei panificatori artigiani, cheha fatto della qualità degli ingredienti e della lavo-razione la propria missione”.

Come si può combattere l’inquinamento casalingo? Con una pianta. Lo rivelano alcune ricerchescientifiche della Nasa che hanno dimostratocome diverse specie di vegetali possono letteral-mente depurare l’aria di una abitazione.

Già, perché l’inquinamento non esiste solo instrada. Gli inchiostri della stampante, il fumo,smalti, adesivi, detersivi, stufette non ventilateed altro ancora, rendono l’aria di una casa, o diun ufficio, non pura.

Con una semplice pianta si può ridurre l’inqui-namento casalingo anche dell’80%. Il tronchet-to della felicità, il clorofito o il ficus assorbonoad esempio il fumo di sigaretta e il monossido dicarbonio e per questo andrebbero posizionate,in cucina, nei locali dove si fuma o che si affac-ciano sulla strada e quindi sul traffico.

Di fianco al computer o al televisore, invece, percombattere l’inquinamento elettromagneticobisognerebbe collocare un cactus colonnare.

Dove invece ci sono inchiostri, stampanti e foto-copiatrici si possono sistemare una comuneedera oppure aloe o gerbera.

Secondo gli esperti per ogni 10 metri quadratiservono due piante, ma attenzione a non metter-le in camera da letto perché di notte consuma-no l’ossigeno.

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Anche facebook ha i suoicomandamenti

Un manuale su quello che non si deve fare quando si “viaggia” sul social network più popolare del mondo

Facebook è il social network piùpopolare del mondo e forse è ancheper questo che c’è chi ha pensato,come il sito sherweb.com, di stilareun vero e proprio regolamento suicomportamenti da evitare quando losi utilizza. D’altronde in quanti sonostanchi di essere “invitati” ai grup-pi più disparati come quello “anti-sfiga”, oppure di ricevere richiestedi amicizia da persone che nemme-no si conoscono. Questo regola-mento vi permetterà di diventare unutente modello di Facebook.

Nella classificata stilata da sherweb.com al primoposto consigliano di non aggiornare il proprio statuscon messaggi criptici, dedicati ad una sola personae non traducibili dal resto degli amici. La teoria diSherweb è molto chiara: se proprio volete dire qual-cosa ad una persona fatelo con un messaggio priva-to. La regola numero due è quella di non inviareemail troppe persone contemporaneamente perchénon solo chi riceverà il messaggio ci rimarrà malquando si accorgerà che lo hanno ricevuto anchealtre cento persone, ma perché tutti quelli cherisponderanno intaseranno la vostra posta con mes-saggi di cui a voi non importa assolutamente nulla.Evitare il “diffondi per favore” sta al terzo posto dellaclassifica perché sarà pur importante far sapereche non si devono picchiare i cani, ma non tuttisono interessati alle stesse “battaglie”. Sherwebdedica il quarto posto ad una questione delicata:foto di mamme col pancione sì o foto di mamme colpancione no? Molte mamme lo fanno volentieri masembra che il web non apprezzi tanto questa moda.Al quinto posto un’altra moda da evitare e cioèquella di pubblicare la domenica le immagini delvostro divertente sabato sera facendo vedere aglipropri amici, e non solo, quanto è bella la vostravita. L’invidia, a volte, attira molta negatività. La

sesta regola e forse quella che tutti vorrebberovedere rispettata ma anche una delle prime adessere infrante: quella di non pubblicare le foto diamici in espressioni buffe o imbarazzanti. Sarestecontenti se loro facessero lo stesso con vostre foto?Non tutti sono armati di ironia e in qualche caso sipuò rischiare persino un’amicizia. All’ottavo postoun importante consiglio più che una regola. Nonscrivete nulla sul vostro posto di lavoro perché se frai vostri contatti c’è un collega, o addirittura il vostrocapo, rischiate davvero grosso se vi lasciate andarea qualche commento di troppo o ad una frase inter-pretabile. All’ottavo posto Sherweb condanna chiutilizza la bacheca per conversazioni piuttosto lungheperché per questa funzione esiste la chat. Allanona posizione viene messo il divieto di pubblicarenotizie particolarmente importanti (come ad esempiola nascita o la morte di una persona) perché perquesto tipo di comunicazione il buon gusto vuoleche si chiamino gli amici direttamente e non sirenda quel particolare avvenimento di dominiopubblico. Infine l’ultima regola: non aggiungere per-sone che non si conoscono solo per aumentare ilnumero di amici: eviterete di ricevere mail, foto,commenti e tanto altro ancora di cui davvero non viinteressa nulla.

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Franco Gioielli diventa G&T“Gioielleria & Tendenze”

Barbara Marcolini, titolare del negozio, racconta i motiviche l’hanno spinta in questa nuova avventura

Novità importanti al centro com-merciale Auchan di Bellocchi diFano per una delle sue attività sto-riche. “Franco Gioielli”, noto fran-chising di gioielli e oreficeria, sitrasforma in “Gioielleria &Tendenze”.

“Ormai da un mese, con questa scelta che puòessere definita azzardata -afferma BarbaraMarcolini, titolare, con il marito Daniele Pascuccidell’attività- abbiamo deciso di allontanarci dalmarchio storico. L’obiettivo è quello di renderci piùautonomi, dandoci così la possibilità di scegliere i

prodotti in base alle nostre passioni e gusti perso-nali, senza dipendere quindi da una catena di fran-chising già conosciuta. Grazie a questa opportuni-tà, stiamo ottenendo molte risposte positive dallaclientela, a cui siamo in grado ora più che mai dioffrire un prodotto sempre più di tendenza, di altaqualità, ma soprattutto accessibile a tutti”.

Un nuovo negozio molto attento quindi anche alladelicata situazione economica che sta attraversan-do l’intera penisola italiana, come spiega Barbara:“Ovviamente abbiamo i soliti prodotti di fascia piùelevata, che comprendono quindi gioielli di grandevalore, ma oltre a questi, che a mio parere nondevono mancare in nessuna gioielleria che sirispetti, siamo in grado di offrire gioielli e brand diottima qualità a prezzi concorrenziali ”. Avete in

mente di “esportare” il vostro marchio xdi nuovacreazione? “Posso ammettere, anche se è passatopochissimo tempo dalla nostra nuova apertura -conclude Barbara- che stiamo ottenendo ottimerisposte dalla nostra clientela.

Se il successo sarà confermato anche nei prossimimesi, abbiamo già in mente di aprire altri puntivendita con il nostro marchio.

Non per ultimo, stiamo addirittura creando, insie-me ad una nota azienda locale, un nuovissimo pro-dotto di “tendenza” che verrà presentato in ante-prima entro la prossima estate.

È sicuramente un progetto molto ambizioso e com-plesso ma a cui Noi crediamo molto”.

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L’arte di incidere il vetro

A Fano un “piccolo” laboratorio dove vengono realizzate “grandi” opere

di Federica Giovannini

Può diventare un pezzo di vetro un’opera d’arte?.Gianni Bucchi, milanese di nascita, marchigiano epoi fanese d’adozione, da oltre trent’anni giocacon la luce, cercando di realizzarne, attraverso lesue vetrate policrome, un’espressione sempre piùsuggestiva. E i risultati dimostrano che l’impresagli riesce bene. A Fano le sue vetrate d’arte fannobella mostra di sé nella chiesa “Gran Madre diDio” a San Lazzaro, nella chiesa “MadonnaPonte” e nel Monastero delle Suore Benedettine aMonte Giove, ma anche in tanti altri luoghi sacrisparsi per la provincia pesarese e l’Italia intera. Adistanza di tempo, mettere piede in una di questechiese e ammirare come la luce penetra attraver-so il vetro colorato, come anima le figure sacre checompongono il disegno ed illumina l’interoambiente, continua ancora a fargli un certo effet-to. “È una bella soddisfazione trovarsi di frontealla propria opera – spiega Gianni Bucchi – d’al-tronde la prima committenza per chi fa arte sacraè sempre stata la Chiesa. Le mie opere sono desti-

nate anche ai privati e in questo caso è una perso-na singola a godere dello spettacolo di luci prodot-to dalle vetrate”. Una passione per l’arte nata sinda giovane e concretizzatasi nel vetro, prima congli studi in un istituto d’arte di Milano, poi conl’incontro di alcuni amici, che già lavoravano que-sto affascinante materiale, incontri e percorsi chel’hanno spinto a scegliere la strada del restaurato-re di vetrate antiche. L’incontro con le Marche èavvenuto nel ’75 quando un amico l’ha invitato atrascorrere un fine settimana ad Urbino, da lìGianni si è innamorato della bellezza del paesag-gio ed è rimasto a vivere ad Acqualagna per diecianni. Negli anni Ottanta ad accoglierlo è stataPesaro, nel suo laboratorio di via Luca dellaRobbia si è dedicato alla sua più grande passione,inframmezzata dall’insegnamento all’Istitutod’Arte di Cagli. Poi l’arrivo a Fano dove GianniBucchi si è calato nel ruolo di librario gestendo perdieci anni la “Libreria del Teatro”, ora, smessiquei panni, è tornato al suo primo amore. Lavoranel piccolo laboratorio di via Montevecchio, dovetrovano spazio lastre di vetro colorate provenienti

direttamente dall’America, bozzetti e opere di ognigenere. Ma come nasce una vetrata d’arte? “Siparte dal bozzetto che va riprodotto su cartone adimensioni reali – spiega Gianni – poi si procede altaglio del vetro, pezzo per pezzo, che, come unmosaico, va a riprodurre la figura desiderata. Nelcaso si aggiungono particolari dipinti, per far pene-trare la vernice nel vetro e fare sì che rimanga eter-no il singolo pezzo viene cotto in un forno da cerami-ca alla temperatura di 600 gradi. Per unire il tutto siusa del piombo trafilato, che viene saldato punto perpunto, o in alternativa la tecnica Tiffany, in cui si uti-lizza un filo di rame con lo stagno”. Proprio su que-sto tipo di tecnica Gianni Bucchi tiene dei corsiall’Università dei Saperi Giulio Grimaldi, destinatiagli amatori, a cui insegna a realizzare piccolioggetti. La sua più grande passione rimane peròquella per l’arte sacra, è infatti reduce da unamostra, la prima d’arte sacra a Fano, in cui insie-me all’artista Gualberto Dones e agli amicidell’Accademia del Mosaico di Milano, ha espostole sue opere nei locali dell’ex chiesaSant’Arcangelo.

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E il presepe prende vita…

Uno dei presepi più belli della nostra provincia si trova a Palazzo Fabbri di Fano

di Laura Congiu

Musiche solenni, luci soffuse ecolori sgargianti ne fanno sicura-mente uno dei più grandi e caratte-ristici presepi dell’intera provincia.

Il presepe in questione è quello che viene allesti-to sin dal 1997 nella chiesa di San Marco in viaNolfi a Fano. Inizialmente veniva collocato neilocali attigui alla chiesa, dove rimaneva visibile aivisitatori solamente per qualche mese, per esserepoi rimontato completamente l’anno successivo.Nel 2001 don Marco Polverari, decise di realizza-re un grande presepe meccanico permanente, daallestire nelle suggestive arcate delle cantine sette-centesche di Palazzo Fabbri in via Mura Sangalloproprio dietro la chiesa.

“Il presepe ricopre una superficie di quasi 350metri quadrati -ci spiega don Marco Polverari-, dicui ben 50 sono dedicati alla Natività, con scene,i cosiddetti diorami della ‘storia della salvezza’,che riproducono episodi biblici del vecchio e delnuovo testamento, dalla creazione fino alla resur-rezione di Gesù. Come ogni anno, anche per que-sta “edizione” stiamo creando tre nuove scene,che si aggiungono a quelle già realizzate negli anniprecedenti: una del vecchio testamento (Giuseppevenduto dai fratelli), una caratteristica del Natale(La fuga dall’Egitto) e una del vangelo (La parabo-la del buon samaritano). Trenta scene sono giàstate create in plastico, mentre 10 sono ‘dipinte’, ei personaggi, di varie dimensioni e ambientati nelpaesaggio palestinese, si caratterizzano per il movi-

mento (sono oltre duecento le statue azionate dalmeccanismo). In totale dovremmo arrivare allacreazione e all’allestimento di un centinaio discene”.

“Grazie all’aiuto del mio staff -continua donPolverari-, tra cui compare anche MaurizioRomagnoli, autore delle scene parietali e delledecorazioni, il presepe è tra le mete più ambite diquanti amano l’antica tradizione (nello scorsoanno, sono stati contati circa 20.000 visitatori), esiamo in grado di lavorare tutto l’anno al presepe,portando elementi decorativi che lo rendono dav-vero unico nel suo genere”.

L’allestimento, che dura circa tre mesi, è visitabiletutto l’anno: inizia infatti durante il periodo natalizio,fino all’epifania è aperto a orario continuato, e sinoal 15 settembre dell’anno successivo secondo orariprestabiliti.

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Niente panico da regalo!

Cosa regalare a Natale? Ecco utili consigli per essere originali

di Laura Congiu

Il Natale è alle porte, e il panicopiano piano si diffonde: quali regalicomprare? Tutti esprimono, annodopo anno, la propria volontà diessere originali, ma inevitabilmenteci si ritrova a comprare il solito paiodi calzini per il marito, la sciarpaper la mamma, o un profumo per ilmigliore amico. Volete correre airipari? Siete ancora in tempo: eccouna curiosa lista regali per non farvicogliere impreparati alla festa piùimportante e impegnativa dell’anno.

Avete qualche problema nello scegliere il regaloperfetto per il vostro uomo? Potete optare perun’utilissima macchina per la birra alla spina(99,00 euro, su www.dmail.it): ideale per le feste traamici, in casa e in giardino, da gustarsi fresca pro-prio come al bar. Sullo stesso sito internet è possi-bile trovare anche un portacravatte elettronico(34,90 euro): in pochi centimetri è in grado di con-

tenere ben 70 cravatte, più due doppi ganci portacinture, e si monta velocemente all’interno dell’ar-madio. E perché non regalare uno ionizzatore perun’aria più pulita all’interno dell’autovettura?(12,90 euro, www.dmail.it). Questo si inserisce nellapresa accendisigari ed in pochi secondi produceioni negativi che purificano ed ossigenano l’aria,eliminando i cattivi odori e gli allergeni all’internodell’abitacolo. Una piccola luce si accenderà persegnalarne il funzionamento. Per chi invece ha dif-ficoltà a scovare un interessante regalo per la pro-prio donna, il consiglio è di provare a cliccare suwww.pourfemme.it: ispirato alla collezione autunnoinverno 2009/2010 di Miss Sixty, un telefoninocarino e femminile per le ragazze che voglionosempre essere all’ultima moda. Il Miss Sixty èdisponibile in rosso, viola, rosa e bianco&oro. Il KitEssential costa 99,00 euro, mentre il Kit Premium129,00 euro. Sullo stesso sito potete trovare ancheil Ciocco Mouse (24,00 euro), un mouse originaleper tutte le amanti del cioccolato, e che ora posso-no vantare degli accessori per il PC apposta perloro! Per chi vuole personalizzare il PC, perfetta perle ragazze è la tastiera flessibile di Juicy Couture.Oltre ad essere comoda e carina, è anche l’idealeper chi ha poco spazio sulla scrivania: infatti quan-do non vi serve la staccate dalla porta USB, la arro-tolate e la mettete in un cassetto. La potete trova-te a 32,00 euro sul sito www.shop.nordstrom.com. È

in vendita online anche un comodissimo sgabello-bilancia in acciaio, che terrà sotto controllo il pesodurante i cenoni natalizi (90,00 euro, www.ebay.it).Cosa regalare invece al migliore amico? Se parlia-mo di chi trascorre molto del suo tempo davanti alcomputer, vi segnalo il riscaldatore per bevandemediante attacco USB (9,99 euro su www.iwanto-nofthose.com): permette di scaldare il proprio the ocaffè semplicemente posizionando la tazza sopra lapiastra dell’oggetto in questione, opportunamenteattaccato alla presa USB del PC. Molto utili per chiviaggia spesso sono le auricolari salva orecchi (34,60 euro), che si applicano al lobo dell’orecchioattraverso una clip magnetica, diffondendo cosìl’audio non direttamente nel timpano ma dalbasso, e il traduttore istantaneo (39,90 euro), cheha in memoria circa 750 frasi e 2.500 parole sin-gole per ben 12 lingue, relative a temi di usocomune per turisti e viaggiatori (ristoranti, traspor-ti, pernottamento, salute, etc). La frase/parola puòessere letta nel display LCD e contemporaneamen-te ascoltata con la pronuncia corretta, come damadre lingua, tramite l’altoparlante integrato o tra-mite le cuffie. Entrambi i prodotti si possono trovaresu www.dmail.it. I nostri sono solo conigli e non vipossiamo garantire l’attendibilità dei siti ch viabbiamo segnalato, ma internet a tale riguardooffre davvero tante occasioni per un Natale all’in-segna dell’originalità.

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L’albero di Natale ecologico? Ci piace!

Scegli l’albero finto e l’ambiente ti ringrazierà

di Silvia BonciUn Natale nel segno dell’ecologia parte proprio dalsimbolo per eccellenza: l’albero di Natale. Vero ofinto? La scelta dell’albero se fatta nel tentativo dirispettare il più possibile l’ambiente è da sempreuna questione controversa. Claudio Orazi, presiden-te dell’associazione ambientalista “Lupus inFabula”, una delle più attive della provincia incampo ambientale, consiglia di optare per l’albero diNatale finto. “Ci sono pro e contro da ambedue leparti anche se facendo un bilancio sono maggiori lemotivazioni che ci fanno propendere per l’albero diNatale finto purché venga riutilizzato per più anni-spiega Orazi- infatti il limite dell’albero di Natalefinto risiede nel fatto che dal punto di vista del rifiu-to non è biodegradabile come quello vero. Dal puntodi vista botanico però l’abete vero diventa un serioproblema quando viene piantumato in luoghi pub-blici come i parchi perché contribuisce ad ‘inquina-re’ il territorio disturbando la normale vocazione bio-botanica del luogo. In altre parole l’abete non crescenaturalmente nelle zone costiere ma in montagna epiantumarlo forzatamente in zone costiere costitui-sce un problema per la bio diversità del luogo. Seinvece l’abete viene piantumato nel giardino di casa

questo problema non esiste. Per questo motivo noidella Lupus consigliamo l’acquisto dell’albero finto.Non sempre l’acquisto di un vero abete comporta undanno ambientale- continua Orazi- infatti solitamen-te gli alberi venduti sono coltivati per questo unicoscopo. La cosa più giusta da fare o meglio la piùecologica sarebbe però quella di utilizzare alberiautoctoni, cioè alberi del luogo come ad esempioaceri ed addobbarli all’esterno senza tagliarli o sra-dicarli”. Anche la scelta degli addobbi può avvenirecon un occhio di riguardo per l’ambiente: “Ancheper gli addobbi vale la stessa regola dell’albero diNatale finto, per avere un minor impatto ambienta-le dovrebbero essere riutilizzati per tanti anni- affer-ma Orazi- anche se, dando sfogo alla fantasia,anche l’addobbo dell’albero di Natale può diventareun momento davvero divertente, soprattutto se fattoin compagnia di figli, fratelli o cuginetti più piccoli.Si possono utilizzare materiali biodegradabili comela pasta di sale, la pasta di pane o la pasta seccache possono essere colorata. So che le personehanno poco tempo e preferiscono comprare sia l’al-bero di Natale che le decorazioni ma se si trasformatutto in un gioco si possono ottenere buoni risultatie perché no divertirsi”.

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il Motociclista

Il talentoviaggia sulleminimoto

da Action Motor Racingcell. 338 3977454

L’associazione sportiva dilettantistica “ActionMotor Racing” è nata nel 2005 per svilupparee promuovere la pratica dello sport del motoci-clismo, con particolare riferimento al settoredelle minimoto. L’attività dell’Action MotorRacing è rivolta principalmente ai giovanissimima anche a tutti quei ragazzi con la passioneper i motori, che vogliono cominciare a cimen-tarsi con una piccola Moto Gp. Fanno parteattualmente dell’associazione, oltre allo stafftecnico, 3 piloti compresi fra gli 11 e i 16 anni(Denis Volpini, Nicola Domenichelli e GiacomoGresta), che partecipano al Campionato regio-nale, al Campionato Italiano, al CampionatoCostruttori e al Campionato Europeo con laFederazione Italiana Motociclismo (F.M.I.) e al

Trofeo Italia con la U.I.S.P. Già nelle scorse sta-gioni il Team ha dimostrato di essere moltocompetitivo, riuscendo a qualificare per le fina-li nazionali, la maggior parte dei piloti, che poisi sono ben distinti raggiungendo risultati ditutto rilievo a livello nazionale. Questa appenaconclusa è sicuramente la stagione di maggiorsoddisfazione deal puto di vista dei risultati. Ineffetti i piloti si sono superati, riuscendo adarrivare nelle primissime posizioni in tutti icampionati affrontati e, i risultati, potevanoessere addirittura strepitosi se non ci fosserostati degli infortuni fisici (rottura della clavico-la) che hanno compromesso il buon andamentodel campionato. Tali risultati hanno permesso aquesti ragazzi di essere ambiti dalle maggiori

aziende costruttrici come piloti ufficiali per laprossima stagione. “Un doveroso ringraziamen-to –dicono dall’Action Motor Racing- alle azien-de che con il loro contributo ci hanno supporta-to e senza le quali non avremmo raggiunto talirisultati. Parliamo dell’Autocarrozzeria Ricci &Cenci snc, Falegnameria F.V.S. srl, DArchitettura srl, Eusebi Cicli snc,Autocarrozeria S.B.G. snc, Vetreria VolpiniDavide, Consul Studio Snc, Serafini DaniloAgente di Assicurazioni, Centro Diesel, OFFART di Luigi Bertulli, Infissi in AlluminioFalcioni Gabriele, Vetreria FI.MO snc, ImpiantiElettrici Ansuini Rolando, Silwood srl. Un gran-de ringraziamento anche alla BIZETAMOTOR srlche ci ha fornito dei motori sempre al top”.

RubricheRisultati stagione 2009

Volpini Denis, categoria Open A2° Classificato selettive Zona B F.M.I.4° Classificato Assoluti d’ItaliaTrofeo Costruttori F.M.I.4° Classificato Campionato Europeo U.E.M.3° Classificato Campionato Italiano F.M.I.5° Classificato Campionato Regionale Emilia-Romagna F.M.I.Domenichelli Nicola, categoria Senior2° Classificato selettive Zona B F.M.I.2° Classificato Assoluti d’Italia Trofeo Costruttori F.M.I.9° Classificato Campionato Europeo U.E.M.2° Classificato Campionato Regionale Emilia-Romagna F.M.I. 4° Classificato Campionato Italiano F.M.I.Gresta Giacomo, categoria Primavera4° Classificato Trofeo Italia UISP3° Classificato Campionato Regionale Emilia-Romagna UISP

Denis Volpini

I piloti Gresta, Volpini e Dominichelli

Nicola Dominichelli

Gresta, Volpini e Dominichelli

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l’Editore

Fano TV compie quattro anni

di Fano TVtel. 0721 861433

Il 19 dicembre 2005 alle ore 19:50iniziarono le prime trasmissioni.Una piccola realtà in forte espan-sione che dal 2011 coprirà l’interaprovincia col digitale terrestre

Quando la sera del 19 dicembre 2005 Marco Ferri- il fondatore, circondato da un gruppetto di amici- accese per la prima volta il trasmettitore di FanoTv probabilmente non avrebbe mai immaginatoche la sua creatura crescesse così in fretta. Eppureè successo. E così oggi, a distanza di soli quattroanni, Fano Tv è diventata una realtà consolidatache conta ben otto dipendenti regolarmente assun-ti e un fatturato di 300mila euro (dati relativi al2008).

Direttore a cosa si deve il successo di una piccolatelevisione locale come Fano TV?A molti fattori: il più importante fra tutti è sicura-mente il legame strettissimo che abbiamo con ilterritorio e i telespettatori. Un rapporto basato sullafiducia e il rispetto reciproco proprio come accadein una famiglia.In che senso rapporto di fiducia?Le faccio un esempio che le farà capire meglio ilconcetto. Alcuni mesi fa diversi imprenditori deci-sero di investire soldi in pubblicità nella nostraemittente perché avevano capito che il nostro pub-blico-target era molto “fedele” all’emittente. Inpratica si fida molto di ciò che noi diciamo e gliproponiamo con la pubblicità. Quando però hochiesto loro quali prodotti avessero in mente direclamizzare e me ne parlarono ho detto che non

c’era spazio per quel genere di cose. Insomma nonmi fidavo della loro efficacia. Avevo l’impressioneche fossero prodotti sola, per dirla come la diconoa Roma e messi sul mercato solo per far cassa. Ecosì ho rinunciato sia ai contratti, sia ai soldi.Così il pubblico si fida di Fano Tv…Moltissimo. C’è un legame bellissimo tra noi che vilavoriamo e i telespettatori che ci seguono. E inumeri lo dimostrano: ogni giorno riceviamo segna-lazioni di cronaca, consigli di ogni genere e anchequalche rimprovero. Le racconto questa: c’è unasignora che ogni mattina alle 7:45 segue in direttala nostra rassegna stampa e quando al giornalistadi turno capita di sbagliare, che so un verbo o unacitazione, lei puntualmente al termine della direttalo chiama al telefono e lo corregge. È capitatoanche a me. Magnifico.Otto dipendenti non sono pochi per una piccola tele-visione come questa?A chi lo dice. Quando il 16 del mese la ragionierami consegna i modelli F24 per pagare i contributidico sempre: meno male che anche questo meseabbiamo i soldi per pagarli. E pensare che nel pro-getto iniziale era previsto soltanto l’impiego divolontari con la passione per il video.Possibile che tutti stravedano per Fano TV? Avretepure qualche “nemico”?Caspita se li abbiamo! (sorride e allarga le braccia).Più cresciamo, più la lista degli “avversari” siallunga. Nella lista ci sono anche i politici?Dopo il risultato elettorale la lista si è allungataparecchio, ma era già tutto previsto. Per il resto c’èdavvero di tutto. Dai politici agli antennisti, daglieditori-concorrenti ai giornalisti. Tutta gente a cuipiace ogni tanto buttare un po’ di fango nel venti-

latore per vedere l’effetto che fa. Io sorrido e, anzi,queste cose mi mettono di buon umore perché vuoldire che sto facendo bene il mio lavoro.Il prossimo anno…No, scusi. Mi faccia aggiungere anche un’altracosa: lo sa che negli ultimi mesi abbiamo avutodue ispezioni e una verifica ministeriale? Risultato:nessuna infrazione o irregolarità amministrativa.Capisce perché mi sento di buon umore quandovengo qui a lavorare il mattino?Capisco. Dicevo: il prossimo anno si passa al digitaleterrestre, Fano Tv cosa farà?Per l’esattezza tutte le televisioni marchigianedovranno effettuare lo switch-off entro il mese diGiugno del 2011. Poi, mi chiede cosa accadrà.Sicuramente assisteremo a una svolta epocale nelmondo televisivo nazionale e locale. Consideri cheattualmente un telespettatore che risiede a Fanoriceve in media circa 15 canali analogici. DaGiugno 2011, invece, riceverà almeno 200 canalidigitali tutti con un’ottima qualità di segnale. E traquesti ci sarà anche Fano TV.

Resterete limitati alla sola area di Fano come sta suc-cedendo adesso?Come potremmo. Lei, sapesse quanta gente ci tele-fona e quante amministrazioni a noi vicine ci inter-pellano per ricevere il nostro segnale. Oggi a tuttequeste persone siamo costretti a dire di no, ma conl’avvento del digitale terrestre le cose - per fortuna- cambieranno radicalmente e allora potremo rag-giungere anche quelle aree e quei paesi che ogginon sono serviti e quindi non ci vedono. Insommacome dice lo slogan del digitale terrestre: nulla saràpiù come prima… e questo vale anche per Fano TV.Buon anno a tutti.

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il Ciclista

Per la Società Ciclistica Fanese una Marche Marathon da ricordare

di Società Ciclistica Dilettantistica Fanesewww.scfanese.com _ [email protected]

La Società Ciclistica DilettantisticaFanese, fondata nel lontano 1979grazie alla iniziativa di LorenzoVolpini, che da allora ne è statoininterrottamente il presidente, oggiè una società che conta circa 80tesserati.

Tesserati che hanno appena terminato di gareggiarealla Marche Marathon (Esino, Varano, Leopardiana,Collipiceni, Sibillini, Straducale, Sentino, sonostate le gare) dove hanno conquistato il primo posto

finale nella categoria a squadre. Gianna MariaCataffo è invece salita sul terzo gradino del podionella categoria femminile. “Il ciclismo è uno sportche richiede passione da parte degli atleti, dei diri-genti e anche da parte di chi consente che le socie-tà possano allestire le squadre. Ed in nome di que-sta comune passione che vogliamo ringraziare tuttigli sponsor che con il loro sforzo finanziario hannopermesso di sostenere l’attività sportiva della nostrasocietà anche in questo difficile momento economi-co che stanno attraversando molte realtà imprendi-toriali della nostra città. Anche questo anno abbia-mo raggiunto risultati prestigiosi, mantenendo leaspettative ed in alcune occasioni superando ognipiù rosea previsione. Grazie a tutti”.

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A fine estate, a Nashville negli USA, si ètenuta la finale del Just Plain Folks MusicAwards 2009, festival internazionale di musi-ca indipendente che ha selezionato, tra oltre42.000 album e 560.000 canzoni provenien-ti da oltre 90 diversi paesi, i vincitori dellevarie categorie. Il cantautore fanese StefanoFucili si è aggiudicato ben due premi, ilsecondo posto come miglior brano per lasezione European Song Winners con la canzo-ne “Baciami” ed il terzo posto con il cd“Peter Pan” nella categoria European AlbumWinners. Questi riconoscimenti internaziona-li hanno galvanizzato l’artista che è attual-mente impegnato nelle registrazioni delnuovo CD “Tristano e Isotta storia d’amore, dipatria e d’onore”. Il nuovo progetto è un’ope-ra celtic-pop realizzata da Stefano in collabo-razione con Francesco Gazzè, EnzoVecchiarelli ed il “Tristano e IsottaEnsemble”, gruppo di artisti della provinciadi Pesaro e Urbino (Valeria Visconti, FabrizioBartolucci, Gruppo Musicaparole, CoroPolifonico Malatestiano diretto da FrancescoSantini, Marco Pacassoni e Viktoria Varga).Tristano e Isotta, è stata presentata in ante-prima durante l’estate in due diverse occasio-ni il 6 agosto ai Concerti al Tramonto aPesaro e il 13 agosto alla rievocazione stori-ca della Caccia al Cinghiale di Mondavio,venendo accolta con grande entusiasmo daparte del numeroso pubblico presente inentrambe le date. Il 7 e 8 settembre il can-tautore marchigiano e il “Tristano e IsottaEnsemble” sono stati ospiti alla trasmissionetelevisiva Mi Gioco La TV ad Andalo (TN), latrasmissione è stata programmata in un cir-cuito di emittenti private che copre tutto ilterritorio nazionale. Tra il 2009 e il 2010 lospettacolo verrà rappresentato in diversi tea-tri e rievocazioni storiche.

il Musicista

StefanoFucili e“Peter pan”di Ale Meiwww.myspace.com/tantrismenestrello

l’Avvocato

Stalking: non solo querela

di NIcolò [email protected]

Con la Legge 23 aprile 2009 n. 38 è stato approva-to il disegno di legge che predispone le misure con-tro gli atti persecutori, introducendo nel nostro codi-ce penale - all’art. 612 bis - il reato di stalking,rubricato da legislatore “atti persecutori”. Qualcunoha definito lo stalking come la “sindrome del mole-statore assillante”: un “insieme di comportamentianomali e fastidiosi verso una persona, costituiti dacomunicazioni intrusive o da comportamenti volti acontrollare la propria vittima”; il comportamentotipico del molestatore assillante, o stalker, sarebbequello di seguire la propria vittima durante tutti isuoi movimenti. La persistenza e la frequenza delleazioni persecutorie generano, in chi le subisce, insi-curezza, stati d’ansia, paura, per sé stessi o per lepersone a sé vicine. Il delitto è perseguibile a que-rela della persona offesa entro sei mesi, salvo la pro-cedibilità d’ufficio ove ricorrano circostanze aggra-vanti (persona offesa minore o diversamente abile;quando la condotta messa in atto integra un com-portamento concorrente con altri reati per i quali sideve procedere d’ufficio). In realtà, la Legge del2009 ha previsto, nel caso in cui non sia stata giàsporta querela e non siano stati perpetrati reati pro-cedibili d’ufficio, la possibilità di rivolgere al

Questore una “istanza di ammonimento” nei con-fronti dell’autore della condotta molesta. È questaun’innovazione legislativa fondamentale, che forni-sce ai cittadini ed agli operatori di giustizia unostrumento efficace per incidere sul fenomeno dellostalking, in particolare per tutti quei comportamen-ti fastidiosi che, pur non costituendo reato o noncostituenti un reato procedibile a querela, possonosconvolgere la vita della vittima al punto da portar-la all’esasperazione, al farla sentire indifesa ed incostante pericolo, costringendola a vivere prigionie-ra di sé stessa. Con la ricezione di tale istanza, chedeve essere compilata in maniera accurata, ilQuestore deve esperire tutte le opportune indagini -sia in ordine alla attendibilità dell’istanza di ammo-nimento, sia in ordine alla personalità del presuntoresponsabile. L’Autorità di polizia, accertata sia lafondatezza dei fatti sia la necessità di intervenire,convocherà il soggetto interessato e procederà adammonirlo oralmente invitandolo a tenere un com-portamento conforme alla legge. Se il soggettoammonito non desiste dal suo comportamento, con-tinuando nella condotta di stalking, il reato previstodall’art. 612 bis diviene perseguibile d’ufficio e lapena prevista è aumentata di almeno un terzo.

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il Parroco

Gli angeli della S.A.R.Una giornata in volo con l’83° Stormo dell’AeronauticaMilitare Combat/Search and Rescue di Rimini

di Don Giacomo Ruggeri (Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi)

“Ci siamo? Pronti al decollo: ci alziamo. Partiti”. Èla frase di rito che avvia ogni decollo per voce delcapo equipaggio e, confermato, dal secondo pilota.Benvenuti a bordo! Il 15° Stormo dell’AeronauticaMilitare, da cui dipende l’83° Centro CSAR dell’ae-roporto Vassura di Rimini garantisce l’allarme SARnazionale. Gli equipaggi, nella piena capacità ope-rativa per tutte le tipologie di missioni che interes-sano il Centro, sono pronti nella ricerca e soccorso(SAR) in mare e montagna condotta sia di giornoche di notte tramite l’ausilio dei visori notturni(NVG). Dall’aeroporto Vassura di Rimini un elicotte-ro dell’83° Centro è pronto al decollo, a favore dellacollettività, 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno.Tale servizio era stato interrotto il 23 ottobre 2008in seguito al tragico incidente occorso in Francia adun elicottero HH-3F dell’Aeronautica Militare, in cuipersero la vita gli 8 militari dell’equipaggio. Questaesperienza ha segnato, particolarmente, tutto l’83°ed anche il Capitano Verner Rosati, secondo pilota,che raccontiamo. Originario di Cartoceto, sposatocon Elisa hanno due bambini (Mattia 4 anni eMichele 3). Nel vivere una giornata in sua compa-gnia, e del suo equipaggio, ci ha raccontato come ènata la passione-vocazione per il volo. “Tale sceltal’ho maturata avvicinandomi al mondo del volo piùo meno a 15 anni. Molti di noi raccontano di aver-la fin da bambini, ma io sfido qualunque bambinoa non esser affascinato dagli aerei o da quanto volanell’aria! Quindi mi riferisco proprio alla determina-zione a diventare quello che sono: un pilota! È statoun progredire di emozioni e scoperte, con il primobrevetto di aerei ultra-leggeri a 16 anni, poi il bre-vetto di pilota civile a 17 anni e l’arruolamento inAccademia Aeronautica”. Ma la sua famiglia comevive questa vocazione del giovane Verner? Cosa nepensa? “Se ora posso fare questo lavoro – raccontail Cap. Rosati – devo ringraziare la mia famigliad’origine Claudio e Vincenzina. Grazie al loro aiutoun ragazzino di 14 anni, con il sogno di volare, hapotuto realizzarlo con le prime esperienzeall’Aeroclub di Fano. Mi hanno aiutato economica-mente e spronato moralmente durante tutta la faseche mi ha permesso di prendere i brevetti civili e poidurante il concorso per l’Accademia Aeronautica. Alsecondo anno d’Accademia (1998) mi sono fidan-zato con Elisa. Dal 2003 è mia moglie, e nonostan-te le difficoltà incontrate lei mi è stata sempre vici-na e mi ha tenuto per mano. Esempio: durante l’ad-destramento negli Stati Uniti lei non ha esitato araggiungermi e a lasciare i suoi impegni per starmiaccanto in un periodo in cui ho avuto qualche pro-blema. Arrivata lei tutto si è risolto, ma questo èsolo uno dei tanti esempi che potrei citare”. VernerRosati, assieme ai suoi compagni, ha vissuto larecente tragedia del terremoto in Abruzzo e che oracontinuano a monitorare per le esigenze che laRegione Abruzzo richiede loro.

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lo Sportivo

Sportland, sempre in movimentoPallavolo e calcio A5 maschile e femminile: pronti per ben figurare

di Matteo [email protected]

Chiusa la ricca pagina legata ai tornei estivi, e conla quarta edizione del campionato provinciale dibeach tennis indoor alle porte, Sportland si tuffanello “sport” giocato con la partecipazione ai torneidi pallavolo e calcio a 5 maschile organizzati dalCsi Fano e calcio a 5 femminile targato Uisp. Eproprio da questa manifestazione Sportland loscorso anno ha ottenuto i risultati migliori con lavittoria della fase provinciale e il terzo posto conse-guito alle fasi nazionali. Da elogiare anche la squa-dra maschile impegnata sui campi dell’ex PlayTime (Sporting League) che, dopo aver vinto la faseregolare, è stata stoppata nella finalissima con ungol ad un minuto dalla sirena. Con queste premes-se, era inevitabile per l’asd fanese riallestire per lastagione 2009/2010 altre compagini con la spe-ranza di ben figurare nei vari campionati. In boccaal lupo dunque a tutte le squadre, alcune dellequali hanno già disputato i primi incontri, e un gra-

zie ai partner commerciali che sono: AbbigliamentoTerranova, Pizz’Art, Consult Imprese, La Fontana,Fabrizio Roscini Sales Executive Neoss, ProntaAssistenza Caldaie, Studio Ing. Ferri-Zampa,Tabacchi-Edicola Ondedei Raffaella e RadioEsmeralda.

Di seguito le rose delle varie formazioni:C5 femminile:Daniela Antonelli - Lucia Galanti - Fabiola Bavosi -Margaret Ricci - Elisabetta Lazzari - Genny Barzotti- Silvia Vandini - Caterina Magnanini - FrancescaMatteucci - Flavia Rossi - Marzia Papi - IlariaChiarucci - Daniela Rapa - All. Fabio LucarelliC5 maschile (Sportland Open&Radio Esmeralda):Roberto Marangoni – Daniele Ligustri – GianlucaLigustri – Matteo Antonioni – Giuliano Lucarelli –Rodolfo Gasparelli – Efrem Morbidelli – LucaGilebbi – Alessio Falcioni.

C5 maschile (Radio Esmeralda&Sportland):Roy Mariotti – Matteo Delvecchio – StefanoBrescini – Angelo Zermian – Nicola Belli – TomasOrdonselli – Yvan Tombari – GianlucaGuastamacchia – Luca Marini – Francesco BucchiPallavolo 1 (Sportland):Pierluigi Chiaravallotti - Luigi Nardini - PietroBattistoni - Enrica Benoffi - Mirco Rossi - MicheleChiaravallotti - Roberto Giorgi – FrancescaPascucci - Michele Morelli – Giancarlo Bellucci –Romina Re – Veronica CostantiniPallavolo 2:Valeriano Landini - Claudia Cazzola - RaffaellaPaoloni - Serena Ferri - Gianluca Giammattei -Giancarlo Giovannini - Massimo Schirosa -Giampaolo Tecchi - Luciano Mattioli - RinaldoAnniballi - Marco Isotti - Maurizio Lucconi -Massimo Gori - Bruno Benini.

Tabacchi-Edicola Ondedei RaffaellaC.C. Metauro - Fano

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la Spadaccina

Fanum Fortunae Schermaimpegnata in pedana e nel sociale

di Evelina [email protected] _ cell. 339 4326575

Il calendario gare della FanumFortunae Scherma, nel mese dinovembre è molto intenso, in quan-to gli atleti della società sarannoimpegnati in gare sia a livello inter-regionale che nazionale.

Inoltre la società sarà rappresentata da molti atle-ti che saliranno per la prima volta in pedana e chequindi oltre a “fronteggiare” gli avversari, dovran-no “tener sotto controllo” l’emozione della primacompetizione.I primi a scendere in pedana sono stati gli atletidelle categorie Under 14, il 7 e 8 novembre a Jesi,dove si è disputata la Prima Prova del Gran PremioGiovanissimi; in questa prova anno incrociato leloro spade Enrico Balzi, Romolo Bartomioli,

Matteo Manocchi e Alessandro Orrigo, che hannopartecipato nella categoria “Maschietti Spada”,mentre i fioretti sono stati impugnati dalla catego-ria “Prime Lame Fioretto” maschile e femminile:Teresa Donatelli, Alessandro Fornaroli e AldoValentini. Inoltre nella categoria “Ragazzi Spada” hannogareggiato Matteo Adanti e Jacopo Albertini, nel-l’ultima categoria “Allievi Spada” BragariAlexandru.In seguito vedrà impegnato Lima Salvatore, che sipresenterà alla Prima tappa Nazionale Giovani aLa Spezia.Nei fine settimane del 21/22 e 28/29 novembre lasocietà sarà rappresentata, dagli atleti sopra indi-cati, alle prime Tappe Nazionali del TrofeoNazionale Under 14 fioretto e spada, rispettiva-mente a Verona e a Firenze. Nel mese di dicembre ripartirà il Grand Prix

Esordienti Fioretto di Plastica, la cui prima tappasi svolgerà ad Osimo domenica 20 dicembre; inquesta occasione ritorneranno in pedana: DavideBaldelli, Enea Fossi, Davide Iannotti, EmmaPignocchi, Nicolò Shahini; e per la prima voltaincroceranno i loro fioretti: Giacomo Costa, LucaFraticelli, Riccardo Mattioli, Luigi Morelli, MariaSole Letizia Pignocchi, Alessandro Vergoni.La società Fanum Fortunae Scherma ha aderito alprogetto “Telethon-Fis” e nel mese di dicembreorganizzerà una raccolta fondi per Telethon insie-me ad una dimostrazione schermistica e gioco-scherma per tutti i bambini e bambine della cittàdi Fano.Il Presidente Langella è molto contento di annun-ciare in anteprima questo progetto, perché credeche lo sport può aiutare, sostenere la ricercascientifica. In seguito la società presenterà in det-taglio il progetto “Telethon- FIS”.

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l’Otorino

Musica e danno udutivodel dott. Giuseppe [email protected]

Il nostro 21° secolo è l’era dell’IPod (in Europa ipossessori di iPod sono 42 milioni) e dei lettoriMP3 e proporzionalmente al loro uso negli ultimianni nei paesi ricchi è stato registrato un incre-mento drammatico e diffuso di sordità. Si ascoltamusica per ore, camminando, in metropolitanamentre si fa jogging e in palestra. Per non danneg-giare l’udito l’utilizzo dei lettori MP3 - IPod nondeve superare un’ora al giorno al 60% del volumemassimo del livello di potenza del dispositivo.Anche una serata in discoteca senza le dovutepreacuzioni “acustiche” può essere estremamentepericolosa e dannosa per il nostro udito. Il 74%delle persone che hanno trascorso una serata indiscoteca possono presentare temporanea diminu-zione uditiva ed acufeni (rumori di vario tipo nelleorecchie) per molte ore a causa del fenomenodetto di “fatica uditiva” che può trasformarsi in undanno uditivo irreversibile al perdurare di unaesposizione continuativa e reiterata. Sarebbeauspicabile che i frequentatori di discoteca duran-te la serata potessero far “riposare” per 15 – 30minuti il loro apparato uditivo in stanze dedicateprive di musica per diminuire l’impatto dellasovraesposizione musicale e ridurre la possibilitàdi subire un danno uditivo irreversibile ed irrecu-perabile. In Italia gli ipoacusici (coloro che hannouna diminuzione uditiva) rappresentano il 12%della popolazione con un incremento medio annuodel 5% interessante prevalentemente i giovani. Seil comune buon senso non permetterà di salvaguar-dare l’udito di molti dei nostri giovani, per il futu-ro potremmo solo sperare che la ricerca scientificariesca a realizzare nuove cellule ciliate cocleari(danneggiate irrimediabilmente dalla sovraesposi-zione musicale) da cellule staminali dell’orecchiointerno. La unità complessa otorinolaringoiatrica diFano ha a disposizioni le più moderne e sofistica-te tecnologie per una adeguata diagnosi ed il rela-tivo trattamento di tale patologia.

la Psicologa

Lo psicologoe lo stress

di Silvia [email protected]

la Profumiera

Il make up,concetto di bellezzadi Luciana, Profumeria Taussitel. 0721 803383

Il recente Dlgs. 81/2008 del “Testo Unico per laSicurezza sul lavoro” ha introdotto nella normativa ita-liana l’obbligo per il datore di lavoro di una specificavalutazione del rischio derivante dallo stress lavoro-cor-relato. Negli ultimi anni, infatti, è notevolmente accre-sciuta la consapevolezza che la salute degli individuiracchiude in sé non solo l’aspetto dell’integrità fisicama anche quello del benessere psicologico, che è inti-mamente connesso al primo ed esercita una profondainfluenza su di esso. Ecco perché esiste una maggioreesigenza di tutelare la salute e la sicurezza dei lavora-tori anche dal rischio psico-sociale. Di pari passo conle forme di lavoro “atipico”, precario e sottopagato,aumentano i carichi ed i ritmi di lavoro, la necessità disvolgere talora una doppia attività lavorativa e, quindi,la difficoltà di trovare il giusto equilibrio fra tempodedicato al lavoro e tempo libero. Questi elementiassieme a tanti altri possono contribuire all’insorgenzadello stress. Gli effetti a breve termine dello stress sullavoratore si possono manifestare con senso di affati-camento mentale, umore instabile, problemi gastroin-testinali, cefalee, insonnia, ecc. e, sull’organizzazione,si possono mostrare con elevata percentuale di assen-teismo, di rotazioni del personale, controllo di qualitàscarso. Da queste premesse è importante dire che perpromuovere il benessere organizzativo del luogo dilavoro e il benessere del lavoratore occorre adottare lavalutazione del rischio psicosociale inteso come pro-cesso che consiste in un esame sistematico di tutti gliaspetti dell’attività lavorativa per stabilire: 1) cosa puòprovocare danni; 2) se è possibile eliminare i pericolie, nel caso in cui ciò non sia possibile; 3) quali misu-re preventive o di protezione devono essere messe inatto per controllare i rischi. Io, assieme alle mie sociedell’Associazione culturale C.I.e L.O. Psicosociale(Centro di Intervento e Luogo Operativo Psicosociale),collaboriamo con le aziende al fine di valutare i rischida stress lavoro-correlato aiutando le organizzazioni asviluppare dei piani di prevenzione e correzione, pro-muovendo la salute psicologica dei dipendenti.

Carissime “amiche”, in questi ultimi tempi stiamovivendo in una società dove il concetto della bellez-za è in continua evoluzione, ed oltre al modo divestire, ai capelli, alle abitudini quotidiane di ognu-no di noi, anche il make up ritrova la sua importan-za. Oggi vi parlerò proprio di questo. Il trucco peruna donna è mettere in atto tutta la sua creativitàper risaltare se stessa. Un incarnato impeccabile èfondamentale per valorizzare ed evidenziare il truc-co degli occhi e della bocca, che dovrebbe esseresempre bene idratato e brillante. Procediamo conordine. Innanzitutto, per ottenere un ottimo risulta-to si deve fare sempre una buona pulizia e applica-re la crema giusta. Come primo prodotto useremoun correttore che ci aiuterà a coprire tutte le imper-fezioni: occhiaie, foruncoletti, macchioline, e servi-rà anche per illuminare le “zone d’ombra”. Inseguito applicheremo il fondo tinta, che dovrà fon-dersi con la nostra pelle e non dovrà alterare ilnostro colore naturale. Truccarsi è come fare unquadro. Avete preparato la base sulla tela, oracominciate a dipingere. Iniziate dagli occhi con unombretto chiaro, che stenderete su tutta la palpe-bra, poi ne sfumerete uno più scuro per dare inten-sità allo sguardo, di solito si sfuma dall’angoloesterno verso l’interno dell’occhio, un po’ di matita,un bel mascara e voilà. Passiamo alla bocca: si sot-tolinea il contorno delle labbra con una matita diuna tonalità più scura del colore del rossetto scel-to, che se applicato con un pennellino avrà unatenuta maggiore. Un po’ di gloss applicato al cen-tro delle labbra le renderà più sensuali e luminose!Applicate il fard sulle guance se il viso è ovale,sotto gli zigomi se il viso è rotondo. Ricordatevi dipettinare sempre le sopracciglia! Una spruzzata diprofumo e pronte per affrontare un nuovo giorno!Spero che i miei consigli vi siano stati utili.Comunque per chi volesse approfondire l’argomen-to, abbiamo istituito una scuola di trucco che siterrà in negozio. Vi aspetto salutandovi con affetto.

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di Fabrizio [email protected]

Studio Eusebi & Associati s.r.l.via Einaudi, 2461032 Fano (PU) tel. 0721-816511fax. 0721-816503www.eusebiassociati.it

Stefano Eusebirag. commercialista - revisore contabileElisabetta Corsaletticonsulente del lavoroFabrizio Festiniconsulente aziendale

• Servizi amministrativi, tributari e del Lavoro;• Assistenza alla redazione di pratiche

per contributi ed agevolazioni;• Consulenza del lavoro e in materia societaria;• Controllo di gestione e di Pianificazione;• Visure e certificazioni.

Lo scorso 3 agosto il MinistroTremonti, l’Abi (AssociazioneBancaria Italiana) e le altre asso-ciazioni di rappresentanza delleimprese hanno sottoscritto un avvi-so comune per la sospensione deidebiti delle piccole e medie impre-se verso il sistema creditizio, conl’obiettivo di dare respiro finanzia-rio alle imprese in difficoltà.

L’accordo prevede tre specifiche misure in favoredelle imprese:

1. Sospensione per 12 mesi della quota capitaledelle rate di mutuo;

2. Sospensione da 6 a 12 mesi della quota capitale dei canoni di operazioni di leasing;

3. Allungamento a 270 giorni delle scadenze delle anticipazioni bancarie su crediti a breve.

Le aziende interessateSono le piccole e medie imprese, cioè quelle conmeno di 250 dipendenti e con un fatturato annuominore a 50 milioni di euro oppure con totale atti-vo non superiore a 43 milioni di euro.

Termini di presentazione delle domandeLe domande vanno presentate entro il 30 giugno2010.

In particolare l’accordo prevede che:• Sono ammissibili alla richiesta

di sospensione del pagamento le rate, per la sola parte capitale, dei finanziamenti bancari a medio e lungo termine e le operazioni di leasing finanziario in esserealla data della firma dell’accordo (03 agosto 2009). Le rate devono essere in scadenza o già scadute (non pagate o pagate

parzialmente) da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda;

• Possono presentare la domanda di sospensione le imprese che alla data del 30 settembre 2008 avevano esclusivamente posizioni classificate dalla banca “in bonis” e che alla data di presentazione della domanda non hanno posizioni classificate come “ristrutturate” o “in sofferenza” o procedure esecutive in corso;

• Le imprese che alla data di presentazione della domanda sono ancora classificate “in bonis” e che non hanno ritardati pagamenti, la domanda si intende ammessa dalla banca che ha aderito all’iniziativa, salvoesplicito e motivato rifiuto;

• La sospensione della quota capitale delle ratedetermina la traslazione del pianodi ammortamento per periodo analogo. Gli interessi sul capitale sospesosono corrisposti alle scadenze originarie.

Potete richiedere il modello per la sospensione dei pagamenti scrivendo al seguente indirizzo: [email protected]

Il Commercialista

Crisi economica: come sospenderei debiti verso le banche

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l’Ingegnere

Problemi in azienda?Mai provato a chiedere aiuto al tuo consulente aziendale di fiducia?

di Francesca Giambartolomei e Ing. Michele Gagliardini [email protected] _ [email protected]

In alcuni ambienti è diffusa la con-vinzione che il consulente di orga-nizzazione della produzione sia undoppione o un’alternativa delladirezione aziendale. Se non è vistocome sostituto della direzione, ilconsulente viene considerato comeun produttore di idee belle, ambi-ziose, costose e poco praticabili.

“Il consulente è quello che ti chiede l’orologio perdirti che ore sono e poi lo ripone nella sua tasca”. Ciòpresupporrebbe che il cliente non sappia leggerel’ora e che il consulente si appropri dell’orologio:entrambe queste cose non sono proprio frequenti.Ci possono essere ed esistono, dei consulenti senzascrupoli che approfittano della loro competenza edel loro linguaggio forbito per ingannare il clientefiducioso. Esistono i cattivi consulenti come esistonoi bravi consulenti. I cattivi consulenti sono i peggiorinemici dei bravi consulenti.L’apparente ingenuità, causa di ripetuti ingannisubiti, si spiega facilmente quando è abbinata auna dose di presunta “furbizia”: spendere pocosembra un colpo d’astuzia. La consulenza non è mai obbligatoria. L’utilizzodella consulenza è una leva a disposizione dell’im-prenditore per innescare e gestire l’innovazione. Èun investimento che può far molto bene all’azienda.Valutare un consulente non è facile. Si possono usaredei mezzi indiretti come consultare la sua brochure oanalizzare le sue referenze. C’è un altro mezzomolto pratico ed efficace: si può approfondire laconoscenza partecipando ad un corso o facendosi

fare una giornata di consulenza (pagata, affinchésia una vera prestazione valutabile non una promo-zione). Tutti i nostri clienti sostengono che questasoluzione è più efficace e meno costosa di tanteindagini preliminari.La consulenza si basa su un rapporto fiduciario esi concretizza anzitutto con un accordo psicologi-co, seguito poi da un contratto formale. Il proces-so di committenza parte dalla definizione del biso-gno, viene definito l’incarico e si conclude con lagestione del contributo professionale. Consigliamosempre di gestire la consulenza con un monitorag-gio continuo e con iniziative rivolte alla capitalizza-zione delle competenze acquisite (apprendimentoconsolidato). Il processo di consolidamento avviene attraverso unrinforzo dell’apprendimento organizzativo. La presen-za in azienda di un consulente offre al titolare unaserie di vantaggi:• una persona in grado di definire rapidamente

gli interventi necessari a risolvere problemi urgenti;

• beneficiare di professionalità ed esperienza più ampia di quella di un responsabile /dirigente senza gli oneri di un assunzione definitiva;

• contare su di un professionista che avanzi con gli obiettivi concordati anche in assenza del titolare;

• limitare i costi al periodo di effettiva operatività.

Noi consideriamo le consulenze come investimen-ti che l’azienda decide di affrontare per poter infuturo godere dei benefici in quanto… chi control-la il presente controlla il passato, chi controlla il pas-sato controlla il futuro (George Orwell).

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