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III ISTITUTO COMPRENSIVO “SANTA LUCIA-LEONARDO DA VINCI” SIRACUSA PIANO DELLA OFFERTA FORMATIVA A.S. 2011/ 2012 Viale Teocrito,63-96100 SIRACUSA Tel/Fax 0931/60376 www.3ICSR.IT

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Page 1: P.O.F.  2011-2012

III ISTITUTO COMPRENSIVO

“SANTA LUCIA-LEONARDO DA VINCI”

SIRACUSA

PIANO DELLA

OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2011/ 2012

Viale Teocrito,63-96100 SIRACUSA Tel/Fax 0931/60376

www.3ICSR.IT

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“Con i loro figli gli uomini possono sbagliare in tre modi: perché trascurano del tutto la loro educazione,

perché si accorgono troppo tardi dell’importanza di questa o perché i maestri ai quali li affidano insegnano

cose che non servono

Vi sono persone il cui animo gretto impedisce loro di assumere un insegnante qualificato;

e sempre avviene che si paga più uno scudiero che l’educatore del proprio figlio

Volesse il cielo che fossero meno numerosi coloro

che spendono di più per i loro capricci che per l’educazione di un figlio"

Erasmo da Rotterdam

“L’educazione precoce e liberale dei fanciulli” 1529

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Premessa

Il POF è il Piano dell'Offerta Formativa della scuola, cioè un documento di impegni tra la scuola e il territorio incentrato sul rapporto tra scuola, studenti e famiglia. L’istituzione eroga il suo servizio comunicando attraverso questo documento l’impegno verso la comunità. Il piano dell’offerta formativa è più cose messe insieme: è una mappa, un’offerta,un impegno,un processo. E' una mappa o itinerario delle decisioni relative alle scelte didattiche e organizzative che la scuola si è data: è allo stesso tempo un piano previsionale e piano esecutivo nel senso che ciò che è scritto verrà eseguito. E’ un’offerta perché le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono rese pubbliche (offerte) implicando un’ assunzione di responsabilità della scuola e un diritto delle famiglie e degli alunni e delle alunne a conoscere in modo assolutamente trasparente l'offerta formativa complessiva della scuola. Il POF è un’offerta formativa inoltre perché richiama il senso di un apprendimento non circoscritto all'acquisizione di contenuti disciplinari, all'acquisizione di competenze e alla trasmissione di saperi, ma è denso di esperienze, relazioni, opportunità che danno all'esperienza scolastica una valenza formativa integrale e per certi aspetti irripetibile. E’ un impegno perché è il frutto di un’attività di progettazione che ha uno scopo preciso: il successo formativo di ogni alunno. Per l'insegnante è lo strumento per definire le proprie attività, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come, per cui il POF non è astrazione o un nuovo adempimento burocratico, di cui la scuola non ne sente assolutamente il bisogno, ma una dichiarazione di azioni concrete. E’ un processo perché la sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli alunni e delle alunne, dei genitori, del personale amministrativo, del personale ausiliario, dei soggetti rappresentativi l'ambiente esterno in cui la scuola vive e opera. Il POF è quindi per sua natura dinamico e dialettico. Non può essere lo specchio delle esclusive decisioni degli insegnanti o all'opposto la somma delle pretese del territorio. E’ la sintesi di diversi bisogni, interessi, attese, responsabilità. La valutazione della realizzazione di quanto dichiarato, l'esperienza, la lettura della realtà, le nuove partecipazioni alla progettazione identificano il POF come un processo inevitabilmente destinato a crescere nel tempo con l'esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati e coinvolti. Ringrazio chi ha redatto il documento e coloro-docenti di scuola dell’infanzia,di scuola primaria e di scuola secondaria- che l’hanno preparato, attraverso le riflessioni, le osservazioni, le proposte il confronto in commissione1, tenendo conto anche delle proposte dei genitori e delle agenzie del territorio.

Il Dirigente Scolastico

Sebastiano Aliffi

1 La redazione del Pof è di Isabella Stante. La commissione Pof è stata composta da Stante Isabella, Mangiafico Marilena, Ferrauto Sara

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Sommario

Premessa pag.3 Sommario pag.4

1. AREA DELL’IDENTITÀ

1.1. il Terzo Istituto Comprensivo: il contesto ambientale pag.6 1.2. Centralità del soggetto e dimensione multiculturale pag.7 1.3. Dispersione scolastica,disagio sociale e handicap pag.8 1.4. La formulazione del piano dell’offerta formativa e il contratto formativo pag.9 1.5. Le finalità formative pag.10

1.5.1. I punti di riferimento ovvero la bussola delle finalità del I ciclo pag.10 1.5.2. I saperi fondamentali pag.10 1.5.3. Le competenze pag.11

1.6. Gli assi del progetto educativo pag.12 1.6.1. Il successo formativo pag.12 1.6.2. La gestione della diversità pag.12 1.6.3. L’apertura verso l’esterno pag.14

2. L’AREA DELL’ORGANIZZAZIONE

2.1. I tre ordini di scuola pag.15 2.1.1. La Scuola dell’Infanzia pag.15 2.1.2. La Scuola Primaria pag.15 2.1.3. la Scuola Secondaria di primo grado pag.16

2.2. Organigramma pag.16 2.2.1. Personale di direzione e di coordinamento pag.16 2.2.2. Personale docente scuola infanzia pag.17 2.2.3. Personale docente scuola primaria pag.18 2.2.4. Personale docente scuola secondaria pag.19 2.2.5. Personale A.T.A. pag.20

2.3. Strutture e spazi pag.21 2.3.1. I plessi dei tre ordini di scuola pag.21 2.3.2. Collegialità pag.22 2.3.3. Gli organi collegiali pag.22

2.4. Le funzioni strumentali. Pag.23 2.5. Il Regolamento di Istituto pag.25 2.6. Il patto di corresponsabilità tra docenti,genitori,alunni pag.31

3. L’AREA DELL’OFFERTA FORMATIVA

3.1. L’offerta formativa nel III Istituto Comprensivo pag.32 3.1.1. L’accoglienza pag.32 3.1.2. I traguardi per lo sviluppo delle competenze nella scuola dell’infanzia. pag.34

3.2. La scuola del primo ciclo:la scuola primaria e scuola secondaria pag. 40 3.3. Le aree di intervento nel curricolo di scuola primaria e secondarie pag.41 3.4. Competenze chiave di cittadinanza pag.44 3.5. La Continuità pag.45 3.6. Forme di raccordo curricolare: dall’infanzia alla secondaria pag.45 3.7. Forme di raccordo pedagogico pag.45 3.8. Continuità Italiano pag.46 3.9. Continuità Matematica pag.49 3.10. Le competenze nella aree specifiche della scuola primaria pag.51 3.11. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo

grado pag.54 3.12. L’offerta formativa:le metodologie pag.59 3.13. L’orientamento pag.60 3.14. La valutazione degli alunni pag.61

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3.14.1. Scuola primaria: prime e seconde classi. pag.65 3.14.2. Scuola primaria:terze, quarte e quinte classi. pag.66 3.14.3. Scuola secondaria criteri di valutazione "comportamento" pag.67 3.14.4. Criteri di valutazione disciplinari pag.68

4. L’AREA DELLO SVILUPPO E DELL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

4.1. I progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa pag.69 4.2. PON e Progetti Area a Rischio pag.70 4.3. Piano di formazione e aggiornamento pag.71 4.4. Le visite guidate e viaggi di istruzione: criteri organizzativi pag.72

5. L’AREA DELLA VALUTAZIONE

5.1. La valutazione del Piano dell’Offerta Formativa e dei progetti pag.74 5.2. Le fasi e le modalità della valutazione dell’offerta formativa pag.74 5.3. “VSQ”-Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole pag. 75

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1 L’AREA DELL’IDENTITA’

IL TERZO ISTITUTO COMPRENSIVO 1.1 Il contesto ambientale del quartiere Santa Lucia Il Terzo Istituto Comprensivo si trova nel quartiere Santa Lucia, sorto nella seconda metà dell’Ottocento, allorquando ebbe inizio l’espansione dello sviluppo urbano della città verso Nord. Tanti edifici furono costruiti anche in zona cimiteriale, infatti l’antico nome dell’attuale Via Piave, una delle arterie principali, era Via del Buon Riposo. Le abitazioni furono edificate seguendo una pianta a scacchiera, allora utilizzate dalla borghesia emergente, dalla quale si fa risalire il nome del quartiere, “BORGATA”. Fino agli anni ‘60 gli abitanti della zona erano chiamati ,”BUGGARIOTI”, perché con il termine Siracusa si intendeva solamente il quartiere del centro storico, “ORTIGIA”, almeno per i nati sullo “scoglio”. Nell’antichità il quartiere faceva parte dell’antico quartiere di Akradina, come dimostrano i recenti scavi e ritrovamenti lungo la Zona Umbertina, la Stazione Ferroviaria, il Foro Siracusano, il Pantheon, il Ginnasio Romano e L’Olimpieon. Attualmente il quartiere, dopo anni di progressivo abbandono e impoverimento, è al centro dell’attenzione per una serie di progetti di riqualificazione simili a quelli già portati avanti in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Il contesto ambientale in cui opera la scuola, è quello dunque del quartiere “Santa Lucia” che offre la possibilità di accogliere una svariata tipologia di soggetti normodotati, di lingua straniera e anche soggetti svantaggiati sotto l’aspetto socio-affettivo-relazionale -culturale. E’ un’area popolare eterogenea in cui coesistono forze lavoro di diverso tipo, locali e straniere, che portano alla scuola lingue e culture diverse, ideali per una educazione interculturale. Tuttavia molti alunni giungono anche da zone limitrofe e ciò è dovuto al fatto che la scuola è in grado di produrre una buona offerta all’utenza, in quanto si espletano valide attività extracurricolari e parascolastiche, oltre all’attuazione del tempo pieno nella scuola dell’infanzia e nella prima classe della primaria. Nel territorio dove sono ubicati i due plessi, Santa Lucia (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria) e Leonardo da Vinci(Scuola Secondaria) non mancano gli stimoli culturali e sportivi: i primi sono dati dalla presenza del Museo Regionale “Paolo Orsi”, dalle presenze monumentali di valore storico ed artistico come il Santuario della Madonna delle Lacrime, la Basilica di Santa Lucia, il Tempietto ottagonale di Santa Lucia al Sepolcro; gli altri sono dati dal campo sportivo “De Simone”, punto di riferimento sportivo e di aggregazione soprattutto di giovani,oltre che il complesso sportivo, la Cittadella dello Sport, non lontana dalla scuola. Le attività economiche trovano sbocco in quelle artigianali, commerciali, bancarie, mentre diverse associazioni di volontariato e di gruppi di anziani e disabili hanno il loro spazio di servizio.Sono presenti nel territorio alcuni distaccamenti comunali, un consultorio, associazioni di volontari. Le attività che si svolgono sono alcune di modesta entità, altre più elevate ma tutte condotte con spirito di sacrificio e di dedizione al lavoro. Scarsi sono i centri ricreativi per i giovani, anche se il quartiere vanta una piazza di vasta dimensione su cui riversare il tempo libero con giochi, passatempi e feste tradizionali.

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La Parrocchia è un altro centro focalizzatore per giovani e adulti e si apre continuamente e in primo luogo ai rapporti con altre agenzie educative, quali la nostra scuola. Scarseggiano i centri culturali. La maggior parte delle famiglie più frequentemente è in possesso del diploma di maturità; non mancano adulti analfabeti o con analfabetismo di ritorno. Le famiglie di provenienza appartengono alle seguenti fasce sociali: liberi professionisti, impiegati, artigiani, commercianti, operai. Attualmente un forte tasso di disoccupazione è presente sotto il profilo economico e produttivo. Lo svecchiamento procede con ritmo incessante sia nelle costruzioni che ricalcano la struttura delle costruzioni popolari del primo novecento e sia negli abitanti che si rinnovano con giovani famiglie. In questo contesto la popolazione scolastica, nel corso degli anni, ha risentito di un ulteriore calo demografico a causa della migrazione degli abitanti verso le zone destinate ad alloggi popolari, facendo registrare un costante decremento nelle iscrizioni.Tuttavia nel corso degli ultimi anni si è notato un tentativo di ripopolamento causato da un rinnovamento edilizio e dalla presenza di famiglie straniere, comunitarie ed extracomunitarie, che hanno determinato un impulso non solo immobiliare al quartiere, ma anche di ritorno ad attività artigianali o di servizi. Inoltre, la cintura ferroviaria, che limitava alquanto il procedere delle comunicazioni in senso lato, ha ceduto il posto alla costruzione ancora in itinere di nuovi giardini e di una pista ciclabile di oltre otto chilometri che da Via Piave giunge ai “Cappuccini. Le Istituzioni scolastiche presenti nella zona sono l’ITIS “Enrico Fermi” , l’ ITC Rizza”, il Liceo Scientifico “Corbino”, oltre ad alcuni istituti scolastici privati. 1.2. Centralità del soggetto e dimensione multiculturale Il 3° Istituto attualmente accorpa la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la secondaria di 1°grado (media). Il piano dell’offerta formativa ha, come premessa fondamentale, la centralità del soggetto che apprende, con la sua individualità, la sua specificità e con la rete di relazioni che lo legano alla famiglia, ai diversi ambienti sociali, regionali ed etnici. A questo principio si uniformano le finalità formative. Inoltre la scuola, come nella realtà italiana, è animata al suo interno dalla presenza di culture diverse. L’incontro e il dibattito fra le culture presenti all’interno della scuola non sono intesi come giustapposizione estrinseca di elementi dell’una e dell’altra componente. Nonostante la differenziazione dei percorsi esse sono vissute come compresenza, reciprocità, come dialogo e scambio, tanto da consentire non solo agli studenti, ma a tutti coloro che vivono nella scuola, di comprendere la propria cultura e di confrontarsi con gli altri e le civiltà di cui sono espressione. L’impegno interculturale si alimenta nella scuola in un clima relazionale di apertura e dialogo che coinvolge tutta la comunità educativa. Questo impegno si fonda sui seguenti principi: – promuovere ogni forma di comunicazione possibile tra soggetti normodotati, diversamente abili e diversi per lingua e cultura; – considerare la diversità delle culture, per la pluralità dei modelli culturali che mettono a confronto, uno spazio potenziale di arricchimento cognitivo;

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– prendere in carico, nel piano educativo-didattico della scuola, tutte le differenze, che la attraversano: sociali, di genere, di età, di origine,di religione, e non solo di lingua e di cultura; – rendere i soggetti portatori di culture diverse capaci di relazioni positive, cioè di non guardare mai alla differenza che li identifica come ad una barriera, ma come ad uno spazio di dialogo da ricercare e strutturare in relazioni stabili. 1.3. Dispersione scolastica,disagio sociale e handicap Nel quadro, quindi, di una stratificazione sociale alquanto disomogenea e in un contesto in cui la dispersione scolastica è presente, in particolare nella scuola secondaria, la scuola rivolge una particolare attenzione al recupero, al consolidamento e al sostegno degli alunni in difficoltà e che presentano forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. I soggetti in situazione di handicap presenti nel 3° Istituto scolastico comprensivo sono n°.18, così suddivisi: Scuola dell’Infanzia:0;Scuola Primaria:9 Scuola secondaria di 1°grado:9 Premesso che l’integrazione è la miglior forma di realizzazione perché una persona possa vivere meglio, la diversità sarà ritenuta non un ostacolo bensì una risorsa. La scuola con il suo impegno, si propone il fine di assicurare il diritto all’istruzione e all’educazione assumendosi il compito di evitare che le diversità si trasformino in disuguaglianze. Per far sì che ciò si realizzi, sarà necessario promuovere lo svolgimento armonico sia del processo di apprendimento che quello di socializzazione, attraverso strategie appropriate quali:

� l’instaurarsi di un clima empatico favorevole all’ascolto, alla libera espressione e alla comunicazione verbale e analogica;

� la sequenzialità ed organicità degli stimoli proposti attraverso la stesura di Piani individuali che pongono al centro del progetto educativo-didattico il soggetto con i suoi stili e tempi di apprendimento;

� la promozione di attività compensative e personalizzate che considerino le discipline non solo come finalità dell’azione didattica, ma come strumento per l’acquisizione di abilità spendibili nel quotidiano in vista di una futura integrazione nei diversi contesti sociali.

Per assicurare la piena integrazione di tutti gli alunni, i docenti prevedono di realizzare attività che coinvolgano, oltre i diversamente abili, gruppi di alunni carenti della strumentalità di base e alunni di diverse nazionalità, che per integrarsi appieno, necessitano di particolare aiuto per apprendere, migliorare abilità linguistiche e competenze di base. In particolare le attività di laboratorio forniranno una ulteriore possibilità agli alunni di sperimentare non solo la dimensione cognitiva dell’apprendimento, ma anche quella socio-affettiva e relazionale per la costruzione di autentiche competenze trasversali finalizzate all’autonomia personale e sociale. Queste attività possono, quindi, diventare un mezzo significativo e motivante per offrire ai bambini e ai ragazzi l’opportunità di migliorare, esprimendo le proprie potenzialità creative e procurare nel contempo l’accrescimento del senso d’ autostima. La realizzazione, poi, di interventi coordinati ed integrati agevoleranno il passaggio dell’alunno in difficoltà da un grado di scuola a quello successivo

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attraverso delle attività curricolari unitarie e/o differenziate che seguiranno gli alunni per tutta la scuola di base. Per questi alunni si effettueranno le verifiche attraverso proposte operative per avere delle indicazioni, quanto più chiare sulla validità del percorso didattico-formativo. Con la valutazione si valuteranno gli apprendimenti anche minimi, i comportamenti e le manifestazioni di fiducia e autostima, rapportandoli a quelli presenti nella situazione di partenza, insieme al livello di socializzazione, alla frequenza scolastica, all’interesse e all’impegno manifestati dall’alunno nel corso delle attività. 1.4. La formulazione del piano dell’offerta formativa e il contratto formativo Alla formulazione del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) hanno contribuito tutti i docenti della scuola, le osservazioni dei genitori, relativamente al report della funzione strumentale dell’anno scorso, le osservazioni dei quali sono state valutate nel piano di elaborazione dell’offerta formativa. Esso è il risultato di una verifica critica e di un confronto sul lavoro didattico e progettuale, sviluppatosi nella nostra scuola a partire dagli anni scorsi e sull’organizzazione e razionalizzazione degli interventi educativi e delle risorse, per conseguire obiettivi comuni e specifici e per verificarne le corrispondenze e le realizzazioni. Il documento, P.O.F., è articolato in cinque parti: L’area dell’identità

L’area dell’organizzazione

L’area dell’offerta

L’area dell’ampliamento dell’offerta formativa

L’area della valutazione

A) Le scelte culturali e le linee strategiche del progetto Questa sezione contiene le premesse teoriche, le chiarificazioni e le definizioni di tipo concettuale e normativo necessarie perché gli indirizzi didattici ed educativi siano organici fra loro e in linea con la proposta culturale generale. Presenta, inoltre, gli assi su cui saranno organizzate le azioni e i progetti. B) La struttura organizzativa La seconda sezione delinea la struttura organizzativa della scuola e delle figure di funzionamento. C) L’area dell’offerta La terza sezione si occupa di ciò che offre la scuola in termini di accoglienza, di continuità, dei traguardi specifici delle competenze, dei servizi offerti sull’orientamento e dei rapporti con il territorio; affronta il problema della valutazione e ne precisa i parametri. D) L’area dell’ampliamento dell’offerta formativa Si occupa di presentare i progetti che caratterizzano l'offerta culturale e formativa della Scuola in ambito curricolare e soprattutto extracurriculare, le

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iniziative di formazione e aggiornamento del personale scolastico e i criteri organizzativi delle visite guidate e dei viaggi di istruzione. E) L’area della valutazione L’ultima sezione affronta il tema della valutazione del sistema scuola e le modalità di autovalutazione, in particolare tutto ciò che attiene alla soddisfazione dell’utenza. 1.5. LE FINALITA’ FORMATIVE 1.5.1 I punti di riferimento ovvero la bussola delle finalità del I ciclo I docenti del III Istituto Comprensivo di Siracusa, consapevoli che i processi di trasformazione in atto a livello europeo e mondiale esigono una scuola capace di rispondere in modo flessibile e organico alle sfide di una realtà in rapida evoluzione, intendono individuare le finalità formative irrinunciabili che costituiscano i punti di riferimento dell'offerta formativa nel suo complesso, dell'identità dell'Istituto stesso e di ogni progetto didattico futuro. Nel sottolineare che il bambino e l’alunno costituiscono il centro e i soggetti dell'intero processo formativo, i docenti riconoscono che l'insegnamento è finalizzato alla crescita e allo sviluppo armonico della persona attraverso l'acquisizione dei saperi fondamentali, dell'intelligenza critica, della capacità di decidere e progettare liberamente e di quelle informazioni ed esperienze basilari che consentono agli alunni di inserirsi come cittadini partecipi, creativi e responsabili. In questo modo il soggetto che apprende, attraverso percorsi curricolari articolati per campi di esperienza e obiettivi specifici di apprendimento, può conoscersi come persona e riconoscersi come soggetto sociale; orientarsi nell'ambito degli ambiti disciplinari e delle discipline ed effettuare scelte appropriate per un personale progetto formativo alla fine del ciclo di studi; vivere e integrarsi nella comunità scolastica e sociale nel rispetto profondo dell'altro e dei suoi diritti. 1.5.2. I saperi fondamentali Coerentemente con gli orientamenti emersi a livello nazionale, i docenti dell'Istituto identificano nella conoscenza e nella padronanza della lingua italiana a livello di lettura, di comunicazione orale e scritta l'asse portante di tutti i saperi e lo strumento fondamentale per realizzare l'eguaglianza sociale, offrendo a ogni alunno- indipendentemente dalla sua situazione di partenza - la possibilità di leggere e di imparare, di capire e di comunicare con la parola e con lo scritto. Questa padronanza della lingua della comunicazione ordinaria - orale e scritta - è finalizzata in prospettiva alla produzione di messaggi settoriali in uso nelle singole scienze e discipline, anche in vista dell’accesso, alla fine del 1° ciclo, alla scuola secondaria di II grado. Lo studio progressivo, avanzato e culturalmente articolato dell’inglese e della lingua francese, seconda lingua comunitaria studiata, lingue dell’Unione Europea, partendo dalla scuola primaria,assicura all’alunno la possibilità di allargare la comunicazione a scuola e fuori della scuola, anche attraverso i media informatici e l’utilizzo delle LIM, di estendere i confronti e i rapporti culturali e interpersonali e di accedere ad ambienti di studio e di lavoro che lo integrano

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sempre meglio nell'Europa. Nel contesto del sapere linguistico, alla scuola media, si colloca coerentemente come attività extracurriculare per i ragazzi di seconda e terza media il latino (vedere progetti) come strumento di riflessione metalinguistica - oltre che supporto allo studio delle lingue romanze e avvio al pensiero formale o ipotetico-deduttivo-in quanto consente di rafforzare e sviluppare la consapevolezza delle strutture linguistiche. Lo studio della comunicazione si estenderà anche ad altri ambiti e mezzi: delle immagini, delle arti figurative, della musica visti come elementi fondamentali di linguaggi i cui codici devono essere capiti, interpretati e appresi; uso del computer, ove possibile, come macchina comunicativa; acquisizione delle informazioni attraverso Internet; condivisione delle informazioni con il World Wide Web. Il sapere scientifico sarà assicurato, dallo studio sia dei fenomeni fisico-chimici, biologici e della natura in genere sia della matematica. L'intento è quello di costruire una cultura e una mentalità scientifiche che forniscano, al di là delle informazioni in rapida crescita, un metodo rigoroso di indagine alternando il momento applicativo e d'indagine con quello cognitivo-intellettuale. Inoltre le competenze matematiche aiuteranno lo studente a interpretare, descrivere e rappresentare i fenomeni osservati, a vagliare e correlare le informazioni scientifiche raccolte anche al di fuori della scuola, a risolvere problemi e a costruire modelli applicativi. All'autocoscienza e alla consapevolezza della realtà presente darà tutto il suo spessore il sapere storico, inteso come interpretazione e ricostruzione del passato, secondo un approccio problematico. Quegli aspetti sociali che emergono dagli ambiti storico-geografici forniranno indicatori integrativi per la comprensione dello spazio e delle sue trasformazioni. L'insegnamento della religione cattolica s’inserisce nel quadro delle finalità della scuola e concorre, in modo originale e specifico, alla formazione dell'uomo e del cittadino, favorendo lo sviluppo della personalità dell'alunno anche nella dimensione religiosa. Centrale per la formazione del cittadino resta Cittadinanza e Costituzione, potenziata dalla conoscenza dei meccanismi giuridico-istituzionali e delle leggi, dalla discussione democratica su temi socialmente rilevanti e dall'esperienza diretta o mediata delle principali questioni concernenti la città, lo Stato, la collettività nazionale e internazionale. Un'attenzione particolare sarà dedicata infine all'educazione fisica e sportiva, premessa di equilibrio, di salute e di integrazione armonica della personalità. L'allenamento, l'autocontrollo, il senso dello sforzo, il rispetto delle regole, lo spirito di squadra sono elementi essenziali della disciplina sportiva che rendono questo sapere una fonte insostituibile di consapevolezza e di preparazione al vivere e allo stare con gli altri. 1.5.3. Le competenze I docenti dell'Istituto si propongono, più che di realizzare una trasmissione meramente quantitativa delle conoscenze, di far acquisire agli studenti competenze (capacità di padroneggiare le conoscenze in un contesto disciplinare, saper fare in contesti diversi ; la competenza comprende conoscenze dichiarative

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e procedurali diverse e abilità di tipo trasversale) e un metodo che consentano loro una gestione autonoma delle informazioni e dei concetti. Tali competenze, progressivamente approfondite nei vari gradi scolastici, mirano tutte a potenziare le capacità di ricerca, di investigazione e di studio. Le competenze e le abilità dovranno avere anche una ricaduta a livello della personalità dello studente: esse infatti mirano a far nascere l'autostima, l'autopromozione insieme al controllo dell'emotività e a fornirgli la consapevolezza del suo agire(vedi parte relativa all’offerta formativa). 1.6. GLI ASSI DEL PROGETTO EDUCATIVO 1.6.1. Il successo formativo Per rispondere ai bisogni dell’utenza, legati al contesto ambientale, dove eterogeneità, disagio sociale e differenze linguistiche sono presenti, tre sono gli assi del progetto educativo: il successo formativo, la gestione della diversità, l’apertura verso l’esterno. Ogni alunno ha diritto ad un percorso individualizzato. Il successo formativo costituisce l’asse su cui l’istituzione scolastica fonda le sue attività, i suoi obiettivi, i suoi risultati ed è la vera scommessa che il sistema scolastico è chiamato a vincere. Non si tratta cioè solo di garantire il diritto allo studio per tutti ma quello di ciascuno a sviluppare le proprie capacità e potenzialità personali. La scuola deve offrire simultaneamente le mappe di un mondo complesso in perenne agitazione e la bussola che consenta agli individui di trovarvi la propria rotta. Al centro del sistema si pone il bambino e l’alunno, detentore del diritto a una prestazione didattica aggiornata e attenta ai suoi bisogni formativi, non più oggetto dell’azione dell’insegnamento ma soggetto di apprendimento libero. Si tratta quindi di un modello formativo che, nonostante una parte di utenza della scuola sia in difficoltà, con un grado di dispersione scolastica da abbassare,implica una metodologia didattica capace di sviluppare interessi, vocazioni, scelte e di sostenere gli studenti nel processo di formazione dell’identità personale e di acquisizione della capacità di autodirezione. La scuola attraverso le sue attività collegiali si attiverà per raggiungere gli obiettivi-educativi. 1.6.2. La gestione della diversità e la lotta alla dispersione scolastica madrelingua non italiana impone iniziative dirette a gestire in maniera corretta e metodologicamente idonea la percorribilità di itinerari di recupero e di sostegno. Si tratta in parte di alunni che provengono da sistemi educativi non italiani e di alunni nati da matrimoni misti che hanno bisogno di interventi di italiano come seconda lingua. Inoltre in relazione a situazioni di difficoltà oggettive di alunni normali italiani e non, le iniziative di recupero e sostegno saranno dirette a sviluppare nello spazio extracurriculare, moduli, limitati nel tempo, e mirati a raggiungere gli obiettivi posti dal Collegio Docenti, dai consigli di intersezione, di interclasse e di classe. Da questo punto di vista diventa prioritario uno sforzo organizzativo e flessibile da individuare nell’orario scolastico, o almeno a trovare delle forme individualizzate

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di insegnamento, atte a favorire l’integrazione. Infatti, la premessa indispensabile affinché una persona possa vivere meglio la propria completa realizzazione è l’integrazione, pertanto la diversità non deve essere ritenuta un ostacolo bensì una risorsa. Si è integrati e inclusi in un contesto, quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si condividono obiettivi e strategie operative. Tale integrazione , nella misura in cui sia sostanziale e non formale deve coinvolgere tutto il personale docente curricolare e per le attività di sostegno. Una fra le strategie di integrazione dalla forte valenza formativa è l’uso delle attività laboratoriali. Essa, mentre da una parte assicura la piena integrazione di tutti gli alunni diversamente abili, dall’altra li coinvolge in attività, unitamente a gruppi di altri alunni , che per integrarsi appieno necessitano di particolare aiuto per apprendere o migliorare abilità e competenze di base. Essa può diventare un mezzo significativo e motivante per offrire ai bambini l’opportunità di migliorare e procurare nel contempo un aumento del senso di autostima. Nell'ambito delle attività rientranti nella programmazione educativa, infatti, sono previste forme di integrazione e di sostegno a favore degli alunni portatori di handicap da realizzare mediante l'utilizzazione dei docenti di sostegno. Nelle classi che accolgono alunni portatori di handicap sarà assicurata la necessaria integrazione specialistica, e forme particolari di sostegno secondo le rispettive competenze, sulla base del programma predisposto dai Piani Personalizzati, dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Classe. Il diritto allo studio e allo sviluppo della personalità dell’alunno nella logica della progettazione educativa s’inserisce come “progetto di vita “che consente a tutti gli alunni diversamente abili e non ad avere un futuro. Ciò è da intendersi come tutela soggettiva affinché nella scuola si predispongano le condizioni e si realizzino le attività utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli studenti. Alla luce di quanto detto, le iniziative di accoglienza avverranno con le stesse modalità stabilite per gli alunni della classe, attenzionando i singoli casi e favorendo un clima di serenità. I test d’ingresso verranno modulati in base alle esigenze dei singoli alunni, si provvederà a migliorare l’offerta formativa con progetti che attiveranno strategie orientate a potenziare il processo di integrazione. Occorrerà promuovere e sviluppare occasioni di confronto e di verifica, favorire la partecipazione alle attività scolastiche; attivare specifiche azioni di orientamento per gli alunni in uscita. Una scuola che cresce deve stipulare degli accordi (intese e collaborazioni varie) con le diverse realtà territoriali. Per migliorare la collaborazione dei servizi specialistici del territorio, si organizzeranno degli incontri bimestrali tramite i quali si provvederà al monitoraggio del comportamento e del profitto degli alunni, per modificarne, ove necessitano gli interventi di sostegno. Particolare importanza sarà assegnata non solo alla comunicazione tra scuola e famiglia, ma anche alle attività strutturali e di processo che permetteranno nella scuola secondaria di far diminuire la dispersione secondaria, favorendo anche azioni di accoglienza nelle classi ponte.

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1.6.3 L’apertura verso l’esterno Il terzo asse delinea il rapporto tra la scuola e il territorio, tra la struttura scolastica in tutte le sue componenti e le istituzioni esterne alla scuola. La scuola si colloca nel territorio, raggiungendo l’obiettivo di essere scuola aperta, non chiusa in se stessa, non una muraglia, ma membrana capace di assorbire gli stimoli e gli umori positivi della realtà esterna. In questo senso la scuola diventa orientativa, ossia capace di offrire percorsi legati all’acquisizione di capacità orientative complesse e di incrementare le conoscenze relative alle strutture del mondo del lavoro. Da questo punto di vista saranno favorite tutte le iniziative dirette ai contatti esterni e alla scoperta del territorio, in particolare del quartiere e delle sue potenzialità legate ai beni culturali e ambientali. Iniziative quali le uscite, le visite guidate saranno poste in una prospettiva di osmosi tra realtà scolastica e strutture culturali, economiche e sociali presenti nel territorio. La conoscenza delle realtà culturali, ambientali ed economiche saranno prioritarie. Uno spazio adeguato sarà dedicato all’orientamento. Un ruolo importante, coerente con lo sviluppo delle tecnologie multimediali, assumerà l’aggiornamento del sito web che permetterà alla scuola di essere presente in Internet, utilizzando il Web come strumento di comunicazione tra genitori e scuola e tra scuola e territorio, ma anche diffondendo un’immagine realistica e propositiva delle attività svolte.

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2 L’AREA DELL’ORGANIZZAZIONE E DELL’OFFERTA FORMATIVA 2.1. I tre ordini di scuola La scuola è articolata in tre ordini di scuola: la scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di I grado 2.1.1. La Scuola dell’infanzia La scuola dell’Infanzia è ubicata nel plesso Santa Lucia, in Viale Teocrito,63. L’orario dei docenti è di 25 ore settimanali diviso in due turni: il turno antimeridiano va dalle ore 8,00 alle ore 13,00; il turno pomeridiano va dalle ore 11,00 alle ore16,00. La scuola dell’infanzia è costituita da sette sezioni. Il parco giochi, realizzato dalla scuola e con l’aiuto anche finanziario di alcuni genitori e sponsor, fiore all’occhiello dello spazio destinato alle attività ludiche e ricreative, ha un posto essenziale nel contesto della scuola. Incontri con le famiglie Il Collegio Docenti ha fissato il seguente calendario di incontri con le famiglie: -Lunedì 27/09/2011 -Lunedì 21/11/2011 -Venerdì 10/02/2012 -Venerdì 11/05/2011ì2 Verifiche bimestrali Le verifiche bimestrali di intersezione (4 DA 2 ORE dalle ore 16,00 alle 18,00) sonlo state stabilite secondo questo calendario: -Giovedì 10/11/2011 -Venerdì 27/01/2012 -Venerdì 23/03/2012 -Venerdì 18/05/2012 2.1.2. La SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria è ubicata nel plesso Santa Lucia, in Viale Teocrito,63. Orario: tempo pieno e tempo normale Classi. Le classi di scuola primaria sono 9 I A - 1B tempo normale(30 ore);2 A - 2B classi a tempo pieno; 3^ A tempo pieno /3^ B- 4^A/4^B classi a tempo normale (30 ore) La 5 A tempo normale Incontri con le famiglie Colloqui andamento attività con le famiglie (n°4 da 2 ore) ●Lunedì 10.10.11 (dalle 16.00 alle 18.00)- ●Lunedì 12.12.11 (dalle 16.00 alle 18.00) ●Lunedì 12.03.12 (dalle 16.00 alle 18.00) ●Lunedì 14.05.12(dalle 16.00 alle 18.00)

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• Lunedì 14.11.2011(dalle 16.00 alle 18.00) con anticipo della programmazione • Lunedì 28.01.10 dalle 16.00 alle 18.00 “ “ • Lunedì 31.03. 12 dalle 16.00 alle 18.00 “ “ • Lunedì 19.05. 12 dalle 16.00 alle 18.00 “ “ Comunicazioni alle famiglie delle Valutazioni quadrimestrali:lunedì 13.02.2012 (dalle ore 16.00 alle ore 18.00) Giugno 2012 2.1.3. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: La scuola secondaria è composta da tre sezioni:la A,la B e la D. Ogni sezione è formata da tre classi di I, II e III media. Il collegio docenti ha deciso ed optato per la valutazione quadrimestrale. Le date dei Consigli di classe saranno comunicate nel sito della scuola. Incontri con le famiglie: 14 dicembre 2011 Colloqui con le famiglie :ore 16.00 -18,00 A/B/D 13 febbraio 2012: ore 16. 00 –18.00 A/B/D. Consegna documento quadrimestrale di valutazione 23 APRILE 2012 Colloqui con le famiglie ore 16,00 - 18,00 A/B//D Consegna documento quadrimestrale di valutazione: Giugno 2012 2.2. ORGANIGRAMMA 2.2.1 Personale di direzione e di coordinamento DIRIGENTE SCOLASTICO

Sebastiano Aliffi

DOCENTE VICARIO

Lucia Sorano

REFERENTE PLESSO LEONARDO DA VINCI

Elena Di Falco

REFRENTE PLESSO SANTA LUCIA SCUOLA PRIMARIA

Marilena Mangiafico

REFERENTE INFANZIA

Carla Amara

REFERENTE SICUREZZA Concetta Calafiore Elena Di Falco

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2.2.2 Personale docente Scuola dell’infanzia Anno Scolastico 2011/2012 Il personale docente della Scuola Dell'Infanzia

Pennisi Angela

Sez.I°

Sala Concetta

Sez.I°

Ferrauto Rosaria

Sez.II°

Terranova Monia

Sez.II°

Amara Carla

Sez.III°

Scollo Simona

Sez.III°

Quadarella Maria Concetta

Sez.IV°

Micieli Corradina

Sez.IV°

Amico Alessandra

Sez.V°

Tiranno Rosa Maria

Sez.V°

Lentini Deborah

Sez.VI°

Scalora Astrid

Sez. VI°

Costa Paolina

Sez.VII°

Vaccaro Rosalba

Sez.VII°

Sorano Cristina-Religione Sez.TUTTE

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2.2.3 Personale docente Scuola Primaria

• NOMINATIVO • DISCIPLINA • CLASSE • Avola Grazia Italia-Arte e Immagine.

Storia-Geografia-Scienze-Musica-Attività alternativa

II B-Tempo pieno

• Avola Grazia Musica II B-Tempo pieno • Bonaccorsi

Antonina Storia –Geografia-Musica Attività alternativa

I A e I B I A

• Bonaccorsi Antonina

Matematica- Scienze III B

• Calafiore Concetta Sostegno III A • Cugno Valentina Matematica- Scienze motorie

Tecnologia Informatica II A-II B-Tempo pieno

• Fiorenza Elena Sostegno IV A-IV B • Giacchi Lucia Italiano-Arte e Imm. Scienze

motorie- I A-I B

• Licciardo Eliana Matematica-Inglese-Scienze Inglese

IV A-IV B-IV B-V A

• Lo Bianco Maria Grazia

Italiano- Arte e Imm.-Storia-Geografia-Tecnologia Informatica-Att. alternativa

III A -Tempo pieno

• Mangiafico Marilena

Sostegno IV A

• Marino Rosa Italiano-Arte e Imm.-Storia-Geografia-Scienze –Inglese

II A Tempo pieno-II B

• Musso Ivana Italiano-Storia-Geograf.- Arte e Immagine-Tecnologia Informatica-Musica-Scienze motorie –Att- alternativa

III B

• Petrolito Michelangela

Sostegno I A

• Pisano Rita Matem-Scienze-Musica-Scienze motorie - Scienze –Scienze motorie –Tecnologia informatica

III A-Tempo pieno-I A

• Reale Concetta Italiano-Storia-geografia-Arte e immagine-Scienze motorie-Musica-Scienze-Tecnologia informatica

IV A

• Ripa Giuseppina Matematica-Scienze-Tecnologia informatica

I A-I B

• Spicuglia Carmela Religione Tutte le classi • Strigari M. Carmela Sostegno III A-Tempo pieno

III B • Tinè Maria Italiano-Arte e Imm.-storia-

Geografia-Scienze motorie-Musica-Tecnologia informatica-Att- alternativa

IV B

• Tiralongo Egilda Italiano-Storia-geograf-Arte e Imm.-Musica-Attività alternativa

V A

• Vento Angela Inglese I A-I B- III A- III B

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2.2.4 Personale docente della scuola secondaria di primo grado A.S. 2011/2012

° grado-“ di ^“Plesso Leonardo da Vinci”-Scuola secondaria 1°grado Viale Teocrito,5-Siracusa

Docenti Discipline Classi Ricevimento

1 Alcamo Michela Scienze matematiche

1 ^2^ 3^ D Mercoledì 12-13

2 Conforto Lidia Sostegno Giovedì 8-9

3 Di Falco Elena Sostegno Mercoledì 11-12

4 Ferrara Sebastiana

Lingua Inglese 1^ 2^ 3^ A, B Giovedì 10-11

5 Fichera Elvira Lingua Francese 1^ 2^ 3^ A B D

Giovedì 9-10

6 Furiosi Elena Religione 1^ 2^ 3^ A B D Lunedì 12-12.30

7 Giardina Olivia Musica 1^,2^,3^,A B D Venerdì 9-10

8 Giliberto Enza Scienze motorie sportive

1^ 2^ 3^ A B D Lunedì 10-11

9 Greco Clotilde Sostegno Mercoledì 11-12

9 Ilacqua Paola Lettere Costituzione e cittadinanza

1^ D 1 2 3^ A B D

Lunedì 10.11

10 Insolia Giuseppe

Arte e immagine 1^ 2^ 3^ A B D Giovedì 12-13

11 Latino Pietro Sostegno Venerdì 12-13

12 Montesano Maria

Scienze Matematiche

1^ 2^ 3^ B Mercoledì 11-12

13 Nocera Salvina Lettere 1^ A, 3^ A Mercoledì 11-12

14 Ricupero Maria Giuseppina

Lettere 1^ 2^ 3^ B Lunedì 10-11

15 Rosa Rossana Sostegno Martedì 11-12

16 Scamporlino Maria

Lettere 1^B-2^A Mercoledì 11-12

17 Scifo Daniela Lingua Inglese 1^ 2^3^ D Mercoledì 10-11

18 Sorano Lucia Scienze Matematiche

1^ 2^ 3^ A Mercoledì 10-11

19 Stante Isabella Lettere 2^ D 3^ D Venerdì 12-13

20 Tommaseo Rosaria

Tecnologia 1^ 2^ 3^ A B D Martedì 11-12

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22..22..55 PERSONALE A.T.A. Direttore dei servizi generali e amministrativi: Santina La Porta A.S. 2011/2012 DIDATTICA 1 BOMBACI ROSA

PERSONALE GESTIONE CIRCOLARI

1 LOMBARDO ANGELA

SERVIZI CONTABILI E PATRIMONIO

1 BLANDINI RITA

Ex Insegnanti (art. 113) UFFICIO AFFARI GENERALI E PROTOCOLLO

1 MORTELLARO M. CARMELA

POSTA ELETTRONICA 1 CIRILLO DANIELA

SERVIZIO FOTOCOPIE

1 AGOSTINI RAFFFAELE

SERVIZI AUSILIARI Plesso Nominativo PIANO TERRA Scuola infanzia

BOLOGNA MARIO

PRIMO PIANO Elementare

BARONE GIUSEPPA

PRIMO PIANO Elementare

RABITO LUCIA

AFFIDAMENTO SERVIZIO DI PULIZIA art.6 e art.2-D.L.art. 81/2000 n. Plesso Dipendente Qualifica 1 Elementare

Materna AMADORE GIOVANNI

Ex LSU

2 Elementare MAGRO GAETANO

Ex LSU

plesso Nominativo/contratto compiti Media Piano terra

URSO MARIA

Piano terra

Media Piano terra

RAGUSA VINCENZA

Piano terra

Media 1° Piano

CAMPISI MARIA

Primo piano

Media 1° Piano

NOVELLO GIOVANNI

Primo Piano

Media 2° piano

CALVO SALVATORE

Secondo Piano

Gli uffici della segreteria sono aperti al pubblico in Viale Teocrito, 63 nei giorni di: Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, dalle ore 11.30 alle 13.30 Martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle 17.00 Tel. 0931/60376 - Fax. 0931/60376

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2.3 Strutture e spazi 2.3.1. I plessi dei tre ordini di scuola La scuola è posizionata in un quartiere quasi centrale e raggiungibile da tutte le zone della città. I servizi di trasporto urbano( bus) posti nelle vicinanze della scuola assicurano buoni collegamenti con quasi tutte le zone della città. Gli edifici sono due :il plesso “Santa Lucia” in viale Teocrito 63 e il plesso “Leonardo da Vinci” in viale Teocrito ,5. Abbiamo riassunto in una tabella le strutture dei due plessi. PLESSO SANTA LUCIA- VIALE TEOCRITO, 63 QUANTITÀ/ QUALITÀ/TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE

ASSENTI INSUFFICIENTI SUFFICIENTEMENTE ATTREZZATE

BEN ATTREZZATE

Laboratoro informatico

1 x

Laboratorio scientifico

0 X

Biblioteca X va aggiornata, integrata costantemente e riformulata una nuova catalogazione, possibilmente informatizzata

Emeroteca e videocassette

X

Sala video X Palestra/e X Spazi esterni-Campetto

Calcetto, pallavolo, pallamano

x

PLESSO LEONARDO DA VINCI VIALE TEOCRITO, 5 QUANTITÀ/ QUALITÀ/TIPOLOGIA DELLE STRUTTURE

assenti insufficienti sufficientemente attrezzate

ben attrezzate

Laboratoro informatico 1 X x Laboratorio scientifico 1 X x Laboratorio musicale e sala video

1 X x

Laboratorio artistico x Biblioteca x Emeroteca e videocassette X Sala video x Palestra/e Calcetto, pallavolo,

pallamano

Spazi esterni: parco giochi e grande cortile

Campetto esterno x

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2.3.2 Collegialità.

Il Collegio Docenti intende potenziare la cultura e la prassi della collegialità, non intesa come un generico ed episodico lavorare insieme, ma come corresponsabile presa in carico di compiti specifici, consapevolezza dei percorsi progettuali, responsabilità nell’attuazione delle decisioni collegiali. Un ruolo importante avranno dunque i Consigli di Intersezione (Infanzia), di Interclasse (Primaria) e di Classe (Secondaria). I Consigli avranno i seguenti compiti: la programmazione, l’analisi, la valutazione, la ricerca, la propositività, la verifica dell’attività connessa con il processo formativo, le integrazioni delle proprie proposte con i temi educativi generali e con i saperi disciplinari.Sarà dedicata una cura attenta al miglioramento dei canali di informazione fra Istituzione, Alunni e Genitori. 2.3.3 Gli organi collegiali Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni Consiglio di intersezione Scuola dell’infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di interclasse Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Consiglio di classe Scuola media: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. Consiglio d'Istituto Scuola media: il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale

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docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico; il consiglio d'Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. 2.4. Le funzioni strumentali Al fine di una maggiore funzionalità ed efficienza dell’apparato organizzativo e didattico della scuola, oltre al vicario e ai referenti dei diversi gradi scolastici, sono state previste, secondo la normativa, figure di funzionamento e di coordinamento tra i vari gradi scolastici: le funzioni strumentali. Il Collegio docenti ha deciso di utilizzare per le quattro aree previste dalla normativa cinque sezioni con differenti figure di funzioni strumentali, tenendo conto dei bisogni dell’utenza e dei servizi che saranno offerti a docenti e studenti.

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Funzione strumentale n. 1: “Redazione, gestione e coordinamento del P.O.F.”. Docente : Prof.ssa Isabella Stante

• -Componenti della Commissione P.O.F: Rosaria Ferrauto e Marilena Mangiafico

I compiti attribuiti sono i seguenti: • -Coordinamento, gestione e realizzazione del Piano dell’Offerta formativa • -Coordinamento dei Progetti finanziati con il Fondo d’Istituto • -Coordinamento Progetti “Scuola a Rischio” • Dispersione scolastica

Funzione strumentale n. 2: Servizi agli studenti: Integrazione scolastica-Salute-Igiene-GLH Docente:Ins. Calafiore Concetta I compiti attribuiti sono i seguenti:

• -Supporto all’integrazione scolastica degli alunni disabili • -Coordinamento con il GLH di Istituto • -Realizzazione di attività formative con Istituzioni esterne alla scuola sui

temi del disagio, della salute e dell’educazione alimentare. Funzione strumentale n. 2 Servizi agli studenti :Continuità e Orientamento. Docenti: Marino Rosa-Giardina Olivia Commissione:Ins.Concetta Sala –Prof.ssa Giliberto Supporto per la Continuità e per l’Orientamento

• I compiti attribuiti sono i seguenti: • -Coordinare attività e programmazioni finalizzate alla Continuità

didattica e pedagogica, in particolare nelle classi ponte-terminali ed iniziali

• -Interventi e servizi per gli studenti, per migliorare il sistema dell’orientamento

• Funzione strumentale n. 3: Servizi ai docenti e agli alunni Docenti: Musso Ivana –Greco Clotilde Commissione:Ins. Giacchi, Ricupero Maria Giuseppina, Scamporlino Maria, Ripa Giuseppina, Amara Carla, Mangiafico Marilena;

• I compiti attribuiti sono i seguenti: • -Monitoraggio dei processi di insegnamento/apprendimento in coerenza

con il P.O.F. • -prove comuni di livello, valutazione profitto, prove nazionali invalsi e

internazionali Funzione strumentale n. 4: Docenti:Lentini- Cugno Valentina- Pennisi Angela- Componente della commissione :Prof. Insolia Giuseppe

• “Realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni esterni alla scuola

• -Aggiornamento Sito web, rapporti con il territorio • -Collaborare alla raccolta, elaborazione e diffusione dei materiali da

pubblicare sul sito Web della scuola.

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2.5. IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO

PARTE II - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

• Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n.249 integrato e modificato con D.P.R n. 235 del 21 /nov.2007, e del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n.275, del D.P.R. 10 ottobre 1996 n. 567 e sue modifiche e integrazioni.

• Il presente Regolamento può essere modificato dal Consiglio d'Istituto, secondo le modalità previste

dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la comunità scolastica.

• Del presente Regolamento viene affissa copia agli albi dei vari plessi. Ogni Consiglio di Classe e

Interclasse, ne riceverà una copia in dotazione. Sarà disponibile copia in formato digitale.

Art. 1- Ingresso e uscita dalla scuola Gli orari di frequenza saranno rispettati secondo il seguente prospetto: Scuola dell'Infanzia:ore 8.00 -16.00 (con un'ora di flessibilità all'ingresso e 30’ all'uscita) Scuola Primaria :ore 08.10 -14.00 Scuola primaria , classe prima a tempo pieno: ore 08:10-ore 16:00 Scuola Secondaria di I° grado :ore 08.00 -14.00 a) Pausa pranzo :ore 12.30 -13.30 Gli orari verranno adeguati alle attività secondo criteri di flessibilità che prevedono anticipi e recuperi e attività opzionali di arricchimento formativo. Gli alunni fruiranno dei Servizi Scolastici dal Lunedì al Venerdì. Gli alunni, nell’attesa dell'inizio delle lezioni, sosteranno ordinatamente nei cortili antistanti i portoni e, in caso di pioggia, negli androni; saranno vigilati dal personale ausiliario. Per la Scuola dell'Infanzia sarà consentito ai genitori di accompagnare e prelevare i figli direttamente nella sezione secondo gli orari definiti. Al suono della campana, gli scolari entreranno in fila accompagnati dai rispettivi insegnanti della prima ora, mentre gli studenti della Scuola Secondaria si recheranno, vigilati dal personale ausiliario, nelle classi dove troveranno i Professori della prima ora ad attenderli. Le uscite, regolate dal suono della campana, ripetuto due volte, verranno distanziate di due minuti per consentire il defluire scaglionato delle scolaresche. L'uscita della Scuola Secondaria sarà regolata da tre suoni di campana a partire dalle ore 14,00; il primo suono indicherà l'uscita degli alunni del piano interrato e del piano terra; i successivi suoni regoleranno, rispettivamente, le uscite degli alunni del l° e del 2° piano. E' assolutamente vietato agli alunni sostare lungo i corridoi prima del suono della campana. Le classi usciranno ordinatamente, in fila per due e precedute dall'insegnante. Il personale ausiliario collaborerà con i docenti, nella vigilanza, durante l'entrata e l'uscita, assicurando il controllo sugli spazi esterni alle aule e presso i cancelli. Art. 2 – Ricreazione

• La ricreazione avrà luogo dalle ore 10.45 alle ore 11.00 per la scuola elementare e per la scuola secondaria dalle ore 10.50 alle ore 11.05. La vigilanza sarà effettuata da tutti i docenti presenti nelle classi al suono della campana e il personale ausiliario concentrerà la propria attenzione nei pressi dei servizi igienici.

• Durante la ricreazione, gli alunni devono tenere un comportamento corretto, possono consumare la colazione e usufruire dei bagni ordinatamente. Ciascun insegnante deve intervenire quando un alunno di qualsiasi classe tenga un comportamento scorretto nei corridoi. Scuola Secondaria :

• Gli alunni delle classi ubicate lungo il corridoio del seminterrato si serviranno dei bagni allocati al piano terra; tutti gli altri utilizzeranno i servizi del piano di appartenenza.

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• Gli alunni potranno accedere ai bagni al suono della ricreazione e due per volta. Non è consentito agli alunni fruire dei servizi igienici prima delle ore 9,00 e dopo le ore 13,30 e comunque per non più di due volte al giorno, salvo particolari esigenze espresse e in ogni caso consultando e/o compilando l'apposita griglia.

Gli alunni non possono andare in bagno durante il cambio dell'ora di lezione. Art. 3 - Giustificazione delle assenze e dei ritard i • Gli alunni della Scuola Media devono sempre giustificare le assenze dalle lezioni, esibendo l'apposito libretto opportunamente timbrato dal Dirigente Scolastico e sottoscritto da uno dei genitori in sua presenza. • Gli alunni della Scuola Primaria devono sempre giustificare le assenze dalle lezioni esibendo il diario. • Le assenze saranno giustificate direttamente dai docenti della 1' ora di lezione. •Le assenze di durata superiore a cinque giorni continuativi, compresi i giorni festivi intermedi, dovranno essere giustificate con certificato medico, se dovute a motivi di salute; saranno giustificate con una dichiarazione firmata da uno dei genitori se dovute ad altri motivi • La quinta assenza sul libretto andrà giustificata personalmente dal genitore. • Gli alunni che rientrano a scuola dopo uno o più giorni di assenza senza la relativa giustificazione sono ammessi provvisoriamente in classe purché regolarizzino la propria posizione il giorno successivo; in caso contrario dovranno presentarsi accompagnati da uno dei genitori il giorno seguente. • Gli alunni possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni in caso di malessere o per altri giustificati motivi, solo se prelevati direttamente da uno dei genitori. • Gli alunni che hanno necessità di anticipare l'uscita e/o posticipare l'entrata saranno autorizzati solo previa richiesta formale da parte della famiglia al Dirigente Scolastico per validi motivi. • Il ritardo è eccezionalmente tollerato fino a 10 minuti; esso comporterà l'ammissione in classe a decorrere dalla seconda ora di lezione per coloro che spesso reiterano tale infrazione e dovrà essere giustificata il mattino seguente personalmente dal genitore. • Le assenze collettive di classe o di Istituto sono ritenute ingiustificate, pertanto ne sarà data tempestiva comunicazione alla. famiglia. Art. 4 - Trasferimenti degli alunni in altre aule o in palestra. Gli alunni saranno sempre accompagnati dal docente responsabile che al termine dell'ora li riaccompagnerà in classe affidandoli al docente dell'ora successiva. Art. 5 - Comportamento degli alunni in caso di peri colo • Gli alunni, in caso di eventi sismici o emergenze di altra natura, debbono conservare la calma e attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite in precedenza dagli addetti alla sicurezza della scuola. Art. 6 - Diritti degli studenti • Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. • Ciascun studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. • Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. • La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti. • Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la. loro dignità personale. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

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• La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona; un servizio educativo-didattico di qualità; offerta formativa aggiuntiva e integrativa per il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio. • La scuola organizza attività integrative alle quali lo studente può partecipare liberamente; la. non partecipazione a tali attività non influisce negativamente sul profitto, la partecipazione può dar esito, secondo modalità programmate, a credito scolastico. Art. 7 - Doveri degli studenti Gli studenti sono tenuti a: • frequentare regolarmente e puntualmente i corsi; • assolvere assiduamente agli impegni di studio; • avere nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola, dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; • mantenere un comportamento corretto in tutti gli ambienti scolastici; • osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza; • osservare le disposizioni di divieto assoluto d'utilizzo del cellulare e di dispositivi elettronici; • utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a non arrecare danni al patrimonio della scuola; • presentarsi a scuola. puliti nella persona e negli indumenti che saranno dignitosi e conformi alle circostanze; • fornirsi dell'occorrente necessario alle lezioni del giorno; • deporre i rifiuti negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell'uso degli arredi, condividendo la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico; • Far pervenire tempestivamente e diligentemente le comunicazioni scuola-famiglia; • attenersi alle disposizioni degli accompagnatori durante le visite guidate; • condividere la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico, avendone cura come fattore importante di qualità della vita della scuola; • I genitori sono responsabili degli atti vandalici dei loro figli e pertanto sono tenuti al risarcimento dei danni connessi. Art. 8 - Somministrazione di farmaci • È fatto divieto di tenere medicinali nei locali scolastici. Il personale non è autorizzato a somministrare alcun tipo di medicinale. In casi particolari, che richiedano l'assunzione di medicinali da parte degli alunni, le famiglie sono tenute a informare il Dirigente scolastico che, sentiti gli organi sanitari competenti, individua le modalità adeguate per garantire la tutela della salute del singolo alunno nel rispetto delle norme per la sicurezza di tutti gli alunni e del personale della scuola. Art. 9 - Disciplina I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa, e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto; In caso di ammonimento da parte dell'insegnante l'alunno non potrà sostare nei corridoi. In presenza di frequenti mancanze nei doveri scolastici, ivi compreso l'utilizzo improprio del cellulare e atteggiamenti di bullismo, verrà convocata la famiglia. Le note sul diario e sul registro costituiscono solo un richiamo pro-memoria per l'alunno e per la famiglia, in relazione ai doveri scolastici, alla richiesta di collaborazione e saranno oggetto di analisi del Consiglio di classe per le opportune sanzioni e i relativi interventi educativi. • I comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari, saranno sanzionati secondo i criteri indicati nella tabella sottostante nella quale viene messa in particolare risalto la sanzione relativa alla sospensione con obbligo di frequenza (con docenti non appartenenti alla stessa classe). Essa va applicata, eventualmente, ove la famiglia è totalmente assente sia dalla vita scolastica che dal contesto reale. Le sospensioni saranno applicate tempestivamente, secondo la procedura d'urgenza, e comunque entro e non oltre il terzo giorno dall'accaduto. La procedura d'urgenza consiste nella sospensione temporanea (da 1 a 3 giorni) dalle lezioni irrogata dal Dirigente Scolastico, con successiva ratifica del Consiglio di Classe di appartenenza.

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TABELLA N. 1

INFRAZIONI DISCIPLINARI

SANZIONI PREVISTE

IRROGAZIONE

a) osservanza dei doveri

ammonizione verbale • ammonizione scritta

Docente Dirigente

b) osservanza dei regolamenti interni

• Ammonizione verbale Ammonizione scritta • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

c) rispetto delle norme di sicurezza e delle norme che tutelano la salute

Ammonizione verbale • Ammonizione scritta • Riparazione danno e/o presa in carico delle spese mediche o di ripristino • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

d) rispetto delle strutture e delle attrezzature

• Ammonizione verbale • Ammonizione scritta • Riparazione danno e/o presa in carico delle spese di ripristino • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

e) rispetto nei confronti dei compagni (a seconda della gravità)

•Ammonizione verbale •Ammonizione scritta • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

t) rispetto nei confronti dei docenti e del personale tutto (a seconda della gravità)

• Ammonizione verbale •Ammonizione scritta • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

TABELLA N. 2 Sulla base delle disposizioni ministeriali (Prot. n. 30 del 15 marzo 2007), viene inoltre elaborata la tabella relativa alle sanzioni disciplinari sull'uso improprio di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche.

INFRAZIONI DISCIPLINARI SULL'USO IMPROPRIO DEL

CELLULARE

SANZIONI PREVISTE

IRROGAZIONE

a) Cellulare acceso

• ammonizione verbale • sequestro momentaneo del cellulare

• Docenti • Dirigente

b) Cellulare acceso recidivo

• Ammonizione verbale • Ammonizione scritta • Sequestro cellulare con ritiro da parte dei genitori

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

c) Uso di sms o telefonate

• Ammonizione scritta • Sequestro cellulare con ritiro da parte dei genitori • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

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TABELLA N.3 Infine in ottemperanza alla Direttiva Ministeriale MPI del 5 febbraio 2007, n.16, che determina le linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo, la scuola si fa carico non solo di provvedere a mettere in atto comportamenti di natura sanzionatoria e, ove necessario, "riparatoria - risarcitoria" ma, tendendo verso una responsabilizzazione del discente, anche di natura educativa-riabilitativa.

INFRAZIONI DISCIPLINARI Riconducibili al bullismo

SANZIONI PREVISTE

IRROGAZIONE

a) Frequente possesso di oggetti altrui

• ammonizione verbale •sequestro-restituzione dell'oggetto • contatti Scuola - Famiglia

• Docenti • Dirigente

b)Frequenti manifestazioni di ostilità, intimidazioni, prevaricazioni, aggressioni verbali nei riguardi di compagni c/o adulti

• Ammonizione verbale • Ammonizione scritta • Contatti Scuola - Famiglia •Interventi specialistici

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

c)Frequenti manifestazioni di teppismo, ricatti ed estorsioni

•Ammonizione verbale •Ammonizione scritta • contatti Scuola - Famiglia • Interventi specialistici • Sospensione •Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti • Consiglio di Classe • Dirigente

d)Frequenti manifestazioni di aggressioni fisiche nei riguardi di compagni c/o adulti

•Ammonizione verbale •Ammonizione scritta • contatti Scuola-Famiglia • Interventi specialistici • Sospensione • Sospensione con obbligo di frequenza

• Docenti • Consiglio di Classe • Dirigente

TABELLA N. 4 In considerazione della particolare gravità che può connotare taluni comportamenti , si fa riferimento che la regola, ai sensi dell'art. 4 comma 8 D.P.R. n.249/1998, prevede pertanto: Nel caso di situazioni di recidiva di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona, oppure di atti di grave violenza da determinare seria apprensione a livello sociale il Consiglio di Istituto può ricorrere alle sanzioni INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI Riconducibili alle tabelle di cui sopra.

SANZIONI PREVISTE a) allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica;

IRROGAZIONE • Docenti • Dirigente

Riconducibili alle tabelle di cui sopra.

b) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni ;

• Docenti •Consiglio di Classe • Dirigente

Nel caso in cui ricorrano due ipotesi eccezionali e tassative di particolare gravità (comma 9): 1) quando siano stati commessi "reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale);

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2) quando vi sia una concreta situazione di pericolo per l'incolumità delle persone (incendio, allagamento, ecc.); c) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni; d) allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell'anno scolastico; e) esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di stato conclusivo del corso di studi. • Adottato esclusivamente dal consiglio di istituto. In queste due situazioni della massima gravità, che implicano l'attivazione di procedimenti penali e/o mettano in pericolo l'incolumità delle persone, lo Statuto, derogando alla regola generale, riconosce la possibilità di ricorrere ad un rimedio estremo, con la conseguenza che la durata dell'allontanamento non è più sottoposta al limite dei quindici giorni, ma, come dispone espressamente il comma 9, è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. Le sanzioni disciplinari possono essere irrogate solo previa verifica da parte dell'istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evince la reale responsabilità dello studente. Art. 10 - Impugnazioni e organo di garanzia Per l'impugnazione delle sanzioni di cui all'art A, comma 7 e per i relativi ricorsi si applicano le disposizioni di cui all'art.328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n.297. Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 è ammesso ricorso, da parte degli studenti della scuola secondaria superiore e da parte dei genitori della scuola media, entro quindici giorni dalla irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno della scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e di due genitori nella scuola media. Art. 11- Patto educativo di corresponsabilità Il Patto di Corresponsabilità (articolo 5-bis D.P.R. n. 235 del 21 nov. 2007-Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) si inserisce all'interno di una linea di interventi di carattere normativo, amministrativo ed educativo attraverso i quali si richiamano i ruoli e le responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica: Docenti, Dirigenti scolastici, Studenti e Genitori. Il Consiglio di Istituto approva all'unanimità con delibera n.2/4 del 15 Ottobre 2009

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2.6. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO CON DELIBERA N.2/4 DEL 15 OTTOBRE 2009( valido per il periodo della durata in carica del Consiglio di Istituto, fino al 2012,salvo modifiche-(articolo 5-bis D.P.R. n. 235 del 21 nov. 2007-Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998,1 :concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria). Il Patto di Corresponsabilità si inserisce all'interno di una linea di interventi di carattere normativo, amministrativo ed educativo attraverso i quali si richiamano i ruoli e le responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica: Docenti, Studenti e Genitori.

PERTANTO Il Patto di corresponsabilità: Costituisce: La dichiarazione esplicita dell'operato della scuola; Coinvolge: Consigli di Classe, Insegnanti, Genitori Alunni, Enti esterni che collaborano con la scuola; Impegna: 1 docenti, Gli alunni, I genitori. I DOCENTI al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva soddisfazione del diritto allo studio SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI A •creare un ambiente educativo sereno e rassicurante; •favorire momenti d'ascolto e di dialogo; •incoraggiare gratificando il processo di formazione di ciascuno; • favorire l'accettazione del]' "altro" e la solidarietà; • promuovere le motivazioni all'apprendere; • rispettare i tempi ed i ritmi dell'apprendimento; • far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità per affrontare, con sicurezza, i nuovi apprendimenti; • rendere l'alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi; •favorire l'acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che consentono la rielaborazione dell'esperienza personale; •favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative al curricolo opzionale; •concordare, nel gruppo d'insegnamento, i compiti pomeridiani da assegnare per non aggravare l'alunno; •pubblicizzare i quadri orari delle attività giornaliere per consentire, all'alunno, di selezionare gli strumenti di lavoro; •rispettare i tempi di pausa tra le unità di apprendimento.

GLI ALUNNI al fine di promuovere la preparazione ad assolvere ai propri compiti sociali SI IMPEGNANO A • essere cooperativi nei gruppi di compito, di livello ed elettivi; • prendere coscienza dei personali diritti-doveri; • rispettare persone, ambienti e attrezzature; • usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario; • adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni; • attuare comportamenti più adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie di pericolo; • adottare un abbigliamento consono all'ambiente scolastico; • rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio curricolo mettendo in atto un atteggiamento responsabile nell'esecuzione dei compiti richiesti; • accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé comprendendo le ragioni dei loro comportamenti.

I GENITORI per una proficua collaborazione scuolafamiglia SI IMPEGNANO AD ASSICURARE • la costruzione di un dialogo costruttivo con l'Istituzione; •Il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; • atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti; • atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di solidarietà nei confronti dell' "altro" nei loro figli; • il rispetto dell'orario d'entrata e d'uscita; la garanzia di una frequenza assidua alle lezioni; • il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario; • il controllo costante dell'abbigliamento adeguato all'ambiente scolastico; • la partecipazione agli incontri periodici scuola-famiglia; • l'esecuzione dei compiti assegnati.

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3. L’AREA DELL’OFFERTA FORMATIVA

3.1. L’offerta formativa nel III Istituto Comprensivo “SANTA LUCIA-LEONARDO DA VINCI” L’offerta formativa nel III Istituto Comprensivo si sviluppa secondo una pedagogia per obiettivi e si articola secondo i seguenti livelli di azioni: L’accoglienza Le competenze nella scuola dell’infanzia Le aree di intervento nella scuola primaria e secondaria Le competenze nella scuola primaria e secondaria La continuità Gli obiettivi trasversali L’orientamento e i servizi legati ad alcune attività specifiche. Consapevoli della necessità di accogliere bene gli alunni, di creare una sinergia costante tra i vari ordini di scuola, al fine di ridurre la dispersione scolastica, in particolare nella scuola secondaria, e infine organizzare le attività per competenze e in relazione a servizi offerti, basati sulla domanda formativa, sono stati proposti dal Collegio Docenti una serie di azioni tendenti a soddisfare i diversi livelli di azioni. 3.1. 1. L’accoglienza Il lavoro delle commissioni all’inizio dell’anno scolastico è stato indirizzato ad organizzare attività e iniziative di accoglienza per tutte le classi dei tre ordini di scuola, soprattutto per le classi-ponte. I docenti delle classi dell’infanzia hanno elaborato il progetto “Ciao, ciao a colori”, i tempi di durata sono pertinenti a primi 15 giorni di settembre. “il Progetto” evidenzia come i primi giorni di scuola densa di attesa, di emozioni e talora di ansia , per i più piccoli rappresentano un’esperienza significativa . Esso è un percorso didattico di accoglienza per bambini di 3, 4 e 5 anni che vogliono star bene a scuola, con se stessi e con gli altri; permette di accogliere i nuovi iscritti e il reinserimento sereno di tutti gli altri alunni, dopo la pausa estiva. Le proposte sono state finalizzate al raggiungimento di un clima di familiarità, amicizia e serenità, sia all’interno della sezione che con gli altri bambini e con tutte le altre figure presenti a scuola. Si creerà un contesto ambientale coinvolgente dal punto di vista emotivo e sociale, dal quale possa nascere la motivazione ad apprendere. Per le classi della primaria si è elaborato il percorso di “Un mare di scoperte e di nuovi amici” Il percorso si è articolato in sei giorni secondo due obiettivi: -favorire l’inserimento dei bambini attivando un processo formativo motivante, che consenta loro di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso gli altri in un clima sereno, stimolando la comunicazione–cooperazione nonché il rispetto tra pari e adulti; -prevenire le difficoltà e i disagi propri del passaggio tra i diversi livelli della scuola di base.

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Le attività sono state esplicitate a livello di classe e sono state sviluppate secondo dei moduli che sono stati caratterizzati da conversazioni, rappresentazioni grafico-sportive, laboratori espressivi, preparazione di giochi, prove sportive, cerimonia di chiusura dei giochi, festa dell’accoglienza per tutte le classi e merenda collettiva in cortile, canti a tema. Nel progetto accoglienza sono state previste inoltre delle griglie di osservazione sullo schema corporeo, sulla motricità globale, la motricità fine, la percezione visiva, la percezione uditiva, il linguaggio orale (ascolto e parlato), il grafismo e il linguaggio iconico e la lettura di immagini e simboli. Il progetto accoglienza nella scuola secondaria è stato orientato al passaggio non traumatico dalla scuola primaria a quella del secondario, ossia nella prima classe di scuola secondaria. Il gruppo di progetto per l’accoglienza ha previsto i seguenti obiettivi: -favorire la socializzazione ambientale (“guidare emotivamente significativo, i ragazzi durante la visita alla scuola); -facilitare la prima socializzazione all’interno della classe e della scuola ( presentazione dei compagni di classe e degli insegnanti); -favorire l’organizzazione temporale (abituare gli alunni all’alternarsi dell’orario delle materie, al differimento dei compiti anche a distanza di più giorni, all’uso del diario..); -illustrare e discutere alcuni obiettivi, metodologie e attività di studio previste dal P.O.F.; -far conoscere alcuni articoli dello Statuto dello studente e del regolamento di istituto. Le attività saranno svolte dal 15 di Settembre alla prima settimana di Ottobre. Il progetto prevede delle schede per l’auto presentazione e delle tabelle per la raccolta dei dati relativi agli interessi degli alunni utili per i docenti, oltre che prove di ingresso articolate e utili per la conoscenza degli aspetti cognitivi e relazionali. Progetto “Scuola a Rischio”-Finalità del progetto: Scuola dell’Infanzia Premesso che I bambini di oggi non sanno più che cosa voglia dire avere un cielo azzurro sulla testa, schiacciati dalla loro passività di soggetti cresciuti davanti la tv, con gli occhi abituati ad incamerare sempre più immagini e a produrre sempre meno parole, i docenti, consapevoli che i giochi hanno sempre svolto una funzione importante nella formazione civile dei cittadini e collegandoci al nucleo tematico basato del diritto-dovere di cittadinanza, art.31 (il bambino ha diritto di giocare, di riposarsi e di svagarsi…) della convenzione dei diritti dei bambini, ci si è impegnati a sviluppare un piano di lavoro all’uopo. Il progetto si presenta realizzato nel curricolare, i destinatari sono gli alunni di tutte le sezioni. I tempi sono relativi al mese di Novembre fino al mese di Maggio, con due incontri mensili frontali con i bambini. La località è quella della sezione e della palestra. Dopo un iniziale confronto tra passato e presente, tramite l’analisi di fonti orali (i ricordi degli insegnanti, le interviste ai nonni) attraverso i reperti di giocattoli antichi o documenti del passato, seguiranno le esperienze dirette. Il progetto prevede una visita guidata sul territorio, presso il Museo Paolo Orsi (settori giocattoli).

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3.1.2. I traguardi per lo sviluppo delle competenze nella scuola dell’infanzia. Considerato che la scuola dell’infanzia rappresenta il primo livello di studio e di adattamento in una struttura scolastica, il Collegio Docenti, insieme ai genitori, ritiene che l’organizzazione delle attività è fondamentale per questa fascia di età in vista proprio del successivo grado scolastico. Gli obiettivi formativi della scuola dell'infanzia sono pensati nella forma di traguardi relativi ad aree di sviluppo irrinunciabili in quanto fondamentali nella crescita di un bambino dai tre ai sei anni e in vista delle possibilità di apprendimento future. Questa impostazione esclude che gli obiettivi formativi della scuola dell'infanzia vengano espressi in termini di contenuti di apprendimento, aree o aspetti del sapere che vanno trasmessi. Essi vanno invece concepiti ed espressi nella forma di atteggiamenti e capacità che si vogliono sollecitare, promuovere ed affinare. Nella scuola dell'infanzia le indicazioni curricolari si articolano in distinti "campi di esperienza". Essi costituiscono i diversi ambiti del fare e dell'agire del bambino e quindi i settori specifici di competenza nei quali il bambino conferisce significato alle sue molteplici attività e, acquisendo anche le strumentazioni linguistiche e procedurali, persegue i suoi traguardi formativi, nel concreto di un'esperienza che si svolge entro confini definiti e con il costante suo attivo coinvolgimento. Le indicazioni curricolari per le scuole dell'infanzia sono strutturate intorno ad alcuni fondamentali traguardi e a una serie di competenze essenziali, mentre le tematiche ed i contenuti portanti delle attività sono proposti in maniera spiccatamente orientativa. Da tale impostazione deriva una forte responsabilizzazione dei docenti nell'articolare, progettare e contestualizzare il curricolo nell'ambito della singola istituzione scolastica.Nei paragrafi successivi sono indicati i traguardi di competenza secondo i testi ministeriali. La scuola dell'infanzia promuove lo sviluppo dell'identità, dell'autonomia, delle competenze e della cittadinanza. La cittadinanza rappresenta la "novità" inserita nell' attuale neo-legislazione sulla scuola. Si definisce cittadinanza uno status soggettivo che denota l'appartenenza ad una comunità politica ed ha, come conseguenza, la titolarità di una serie di diritti riconosciuti e garantiti dalla stessa comunità. Diritti ma anche doveri da rispettare. Tutto ciò spiega il coinvolgimento della scuola nell'educazione alla cittadinanza, posta in rapporto con le varie dimensioni educative coltivate nella scuola per far fronte alla necessità di sviluppare, sin dalla tenera età, in modo integrato e trasversale, comportamenti adeguati, competenze, capacità relazionali (scoperta dell'altro, dialogo, partecipazione, solidarietà, acquisizione di regole). La scuola dell'infanzia non può che essere un luogo di incontro rassicurante con se stessi, con gli altri, con il mondo e la cultura, capace di sostenere i bambini nella scoperta della propria identità, del proprio valore, nella conquista del senso di appartenenza ad una comunità destinata ad allargarsi oltre le mura della scuola, fino oltre il quartiere, la città, per aprirsi alla umanità tutta. Dalle Indicazioni Nazionali sono legittimati cinque CAMPI di ESPERIENZA: - Il sé e l'altro

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- Corpo in movimento - Linguaggi, creatività, espressione - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo. Attraverso i Campi di Esperienza si articolerà il percorso didattico educativo che meglio risponde alle esigenze dei bambini: -per favorire esperienze di crescita e di apprendimento nelle diverse dimensioni di sviluppo della persona: affettive, relazionali, cognitive; -per creare esperienze di incontro con i diversi linguaggi in un ambiente ricco e stimolante di relazioni,cura e apprendimento attraverso la promozione di scelte e strategie mirate di rispetto e valorizzazione della diversità di ascolto e attenzione di ogni bambino. La metodologia sarà quella della ricerca-azione con l’obiettivo di stimolare: la curiosità, l'esplorazione, l'intuizione, la risoluzione dei problemi (per prova ed errori). Le metodologie privilegiate saranno: - il gioco, le attività esplorative, le attività logico-percettive, le attività logico-verbali e grafico-pittoriche, le attività manipolative,le attività motorie. Per la continuità si effettueranno incontri con i docenti degli anni ponte con scambi di visite alle classi prime, si valuteranno i prerequisiti di accesso alla scuola primaria, e attività comunicative che saranno approfondite nella scuola primaria. La valutazione in itinere rappresenterà uno strumento necessario per la promozione di azioni educative da attivare, consolidare, regolare o sostituire. Si utilizzerà l'osservazione sul campo e l'uso di griglie di rilevamento come da registro opportunamente costruite a seconda delle attività. Alla fine dell'ultimo anno, per ciascuno alunno sarà compilata una scheda personale dell’alunno/a, le voci della scheda saranno costituite da obiettivi formativi suddivisi per campi di esperienza,con osservazioni anche di tipo discorsivo. Il nucleo tematico d'istituto "Piccoli Cittadini" ha suggerito ai docenti della scuola dell’infanzia l'adozione di due personaggi ipotetici che rispondono meglio alla costruzione del nostro curricolo. I due personaggi (Chicco e Chicca) introdurranno i bambini nell’universo della fiaba. Il lavoro didattico realizzato ruoterà attorno all'idea di famiglia, di scuola, di gruppo come comunità di vita. Per i bambini di 5 anni, saranno attuati, dalle 16,30 alle 18,00, i seguenti progetti extracurriculari: motorio, inglese, espressione teatrale.

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I CAMPI DI ESPERIENZA E GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO II SE E L'ALTRO Obiettivi di apprendimento 3 Anni 4 anni 5 anni 1. Accettare di stare a scuola senza i genitori. 2. Essere autonomi nell'uso dei servizi igienici e fruizione dei pasti. 3. Partecipare alle attività proposte. 4. Sviluppare il senso di appartenenza alla sezione. S. Esprimere emozioni e sentimenti. 6. Saper chiedere e dare aiuto. 7. Rispettare il proprio turno nei giochi e nelle attività. 8. Riordinare il materiale dopo averlo usato. 9. Acquisire sicurezza in sé. 10. Intuire l'appartenenza ad un gruppo familiare. 11. Conoscere norme di comportamento del cittadino-pedone. 12. Individuare semplici regole di rispetto dell’ambiente.

1. Rafforzare l'autonomia, la stima di sé, l'identità. Esprimere emozioni e sentimenti. 3. Esprimere il dissenso. Scaricare i momenti di aggressività in giochi di finzione. Effettuare scelte autonome. 6. Sviluppare sentimenti di fiducia verso gli altri. 7. partecipare in gruppo ad attività comuni. 8. rafforzare lo spirito di amicizia e di fiducia. 9. Comprendere i simboli legati alla

1.Accettare il diverso da sé. 2. Accettare le sconfitte. 3. Assumere comportamenti adeguati alle varie situazioni. 4. Portare a termine i propri impegni. 5.Effettuare scelte consapevoli ed autonome. 6. Essere disponibili a collaborare per un fine comune. 7. Acquisire sicurezza di sé. 8. Comprendere i cambiamenti avvenuti nella propria persona. 9. Organizzare semplici giochi. 10. Conoscere alcune regole

IL CORPO IN MOVIMENTO Obiettivi DI APPRENDIMENTO 3 Anni 4 Anni 5 Anni 1. Percepire, riconoscere e denominare le principali parti del corpo. 2. Conoscere l'uso delle principali parti del corpo. 3. Imitare posizioni globali del corpo. 4. Padroneggiare schemi ed esperienze motorie nuove. 5. Acquisire sicurezza e fiducia nelle proprie capacità motorie. 6. Esercitare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale. 7. Percepire la proprietà degli oggetti.(forma e colori ) 11.Acquisire corrette abitudini igienico -sanitarie. 12 Riprodurre con il gioco ritmi semplici.

1.Conoscere globalmente il proprio corpo. 2. Percepire, riconoscere e denominare le parti principali del corpo su di sé e sugli altri. 3. Ricomporre adeguatamente lo schema corporeo. 4. Rappresentare il proprio corpo. 5.Riconoscere la propria identità sessuale. 6.Imitare posizioni. 7.Controllare e coordinare i movimenti del proprio corpo. 8.Migliorare la motricità fine. 9. Utilizzare schemi motori per superare ostacoli. 10.Sviluppare una positiva immagine di sé. 11.Coordinare i propri movimenti in base alle regole. 12.Posizionare il proprio corpo in esperienze simulative.

1. Ricomporre una figura umana divi più parti. 2. Rappresentare il proprio corpo in modo completo. 3. Imitare posizioni articolate del corpo 4. Rappresentare il corpo in movimento 5. Esercitare l’equilibrio statico e dinamico. 6. Sviluppare una p immagine di sé. 7. Discriminare ds. e sn. su di sé. 8. Esercitare la grafo-motricità. 9. Rafforzare le proprie percezioni sensoriali. 10. Utilizzare strategie nell'interazione socio motoria 11. Coordinare e controllare i propri movimenti in base regole

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LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONI Obiettivi di apprendimento

3 Anni 4 Anni

5 Anni

1. Favorire la scoperta dei colori. 2. Conoscere e denominare i colori principali. 3. Utilizzare tecniche grafico-pittoriche. 4 Tracciare segni ed assegnarvi un significato. S. Manipolare materiale amorfo. 6 Utilizzare il linguaggio mimico. 7. Ripetere per imitazione un canto. 6. Interagire con i compagni per drammatizzare storie o situazioni. 9. Scoprire il silenzio. 10. Interessarsi ai giochi simbolici. Il.Conoscere e discriminare le caratteristiche dei segnali stradali: forma e colore.

12. Riconoscere il significato dei

colori del semaforo.

1.Consolidare la conoscenza dei colori primari. 2. Scoprire i colori derivati. 3. Utilizzare varie tecniche grafico-pittoriche. 4. Riprodurre colori e forme dell'ambiente. 5. Completare immagini. 6. Assumere ruoli per partecipare a semplici drammatizzazioni. 7. Animare i burattini. 8. Ascoltare e ripetere canzoncine. 9. Usare oggetti sonori. 10. Percepire ritmi lenti e veloci. 11. Riconoscere il significato dei colori del semaforo.

1. Creare i colori derivati mescolane colori primari. 2. Utilizzare adeguatamente tecniche grafico-pittoriche. 3. Esprimere graficamente i propri vissuti. 4. Riprodurre in modo creativo colori e forme dell'ambiente 5. Cogliere e rappresentare contrasti e sfumature 6. Completare immagini date. 7. Utilizzare codici diversi. 8. Esprimersi animando burattini. 9. Rappresentare situazioni a livello mimico-gestuale. 10.Ripetere canti. 12. Esprimersi attraverso giochi simbolici. 13.Percepire ritmi lenti e veloci. 14.Scoprire la locazione colore-significato del messaggio del semaforo. 15.Capire e interpretare i messaggi simbolici del vigile e l'uso degli strumenti da lavoro 16.Sperimentare e combinare elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. 17.Esplorare i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

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I DISCORSI E LE PAROLE Obiettivi di apprendimento 3 Anni 4 Anni

5 Anni

1. Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione. 2. Acquisire una corretta pronuncia dei principali fonemi. 3. Capire e farsi capire dagli altri. 4. Verbalizzare il proprio elaborato grafico. 5. Verbalizzare una semplice esperienza. 6. Formulare frasi semplici di senso '' compiuto. 7. Memorizzare e ripetere brevi e semplici canti e/o poesie. 8.Comunicare i propri bisogni verbalmente 9.Arricchire il lessico con parole nuove 10. Usare il linguaggio per stabilire rapporti interpersonali. 11. Ascoltare e comprendere i racconti sulla strada 12. Conoscere i mezzi di trasporto

1. Utilizza re correttamente i fonemi. 2. Esprimersi utilizzando frasi complete. 3. Definire azioni e situazioni rappresentate attraverso il disegno. 4. Memorizzare e ripetere poesie e canti. 5. Comprendere consegne. 6.Verbalizzare situazioni familiari. 7.Attendere il proprio turno in una conversazione. 8.Esprimere i propri bisogni, emozioni e idee. 9. Utilizzare vocaboli nuovi. 10. Ascoltare e comprendere un testo narrato. 11. Verbalizzare in sequenza una storia. 12. Intervenire adeguatamente in una conversazione. 13. Conoscere la funzione del vigile,la sua gestualità,gli strumenti che utilizza. 14.Problematizzare la realtà per interiorizzare comportamenti corretti, null’uso dei mezzi di locomozione. 15.Utilizzare immagini e compiere collegamenti logici.

1. Rispettare il proprio turno per intervenire nella conversazione. 2. Utilizzare vocaboli nuovi. 3. Comunicare esperienze. 4. Dialogare con i coetanei ed adulti. 5. Formulare frasi complesse di senso compiuto. 6. Comprendere consegne complesse. 7. Esprimere le proprie idee. 8. Descrivere una situazione seguendolo sviluppo cronologico dei fatti. 9. Differenziare la realtà dalla fantasia. 10. Rispettare il proprio turno per intervenire nella conversazione. 11. Utilizzare vocaboli nuovi. 12. Comunicare esperienze. 13. Dialogare con i coetanei ed adulti. 14. Formulare frasi complesse di senso compiuto. 15. Comprendere consegne complesse. 16. Esprimere le proprie idee. 17. Descrivere una situazione seguendo lo sviluppo cronologico dei fatti. 18. Differenziare la realtà dalla fantasia. 19. Comprendere i passaggi fondamentali di un racconto e riprodurli 20. Riassumere un breve racconto in modo logicamente corretto. 21. Inventare storie in piccolo gruppo. 22. Descrivere situazioni vissute per la strada.

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CONOSCENZA DEL MONDO Obiettivi di apprendimento 3 Anni 4 Anni

5 Anni

1. Individuare somiglianze e differenze. 2. Raggruppare oggetti in base al colore, forma, dimensione 3. Comprendere relazioni topologiche:aperto/chiuso,dentro/fuori. 4. Comprendere ed usare il concetto spaziale sopra/sotto. 5.Riconoscere dimensioni:grande,piccolo/ lungo/corto/alto/basso. 6.Stablire relazioni quantitative: pochi, molti 7. Esplorare e manipolare materiali diversi. 8. Osservare l'ambiente naturale. 9. Osservare i colori della natura. 10.Osservare i fenomeni atmosferici, descrivere manifestazioni stagionali 11. Compiere osservazioni sull'alternanza giorno/notte. 12.Conoscere alcuni animali. 13. Ricordare immagini ed associarli a luoghi.

1. Individuare somiglianze e differenze. 2. Costruire semplici insiemi. 3. Discriminare e seriare oggetti per grandezza, altezza, lunghezza. 4. Distinguere e verbalizzare le quantità: uno,tanti pochi. 5. Confrontare gruppi di oggetti per quantità. 6. Riconoscere e riprodurre ritmi. 7. Riconoscere e riprodurre forme geometriche: cerchio, quadrato, triangolo. 8. Ricostruire l'ordine di una azione vissuta. 9. Esplorare e manipolare materiali diversi. 10. Comprendere le caratteristiche più importanti delle quattro stagioni. 11. Comprendere l'importanza di rispettare il proprio ambiente. 12. Riconoscere la causa e l'effetto di alcuni fenomeni. 13. Conoscere alcuni animali e il loro habitat. 14. Descrivere verbalmente e rappresentare graficamente un'esperienza. 15. Osservare e comprendere le varie fasi della via umana. 16. Percepire e discriminare le caratteristiche dei segnali stradali: forme,colori e simboli. 17. Scoprire e riconoscere le diverse zone della strada (marciapiede, strisce pedonali).

1.Costruire insiemi. 2. Rappresentare graficamente gli insiemi utilizzando varie modalità. 3. Individuare l'attributo che spieghi la classificazione data. 4. Usare correttamente il “'perché" causale. 5. Operare corrispondenze tra gruppi di oggetti. 6. Confrontare gruppi di oggetti per quantità. 7. Contare in senso progressivo. 8. Seriare oggetti per: grandezza, lunghezza, altezza, larghezza in ordine crescente e decrescente 9. Creare ritmi binari e ternari. 10. Rilevare il mutamento della natura durante l'anno. I1. Verbalizzare le caratteristiche delle quattro stagioni. 12. Confrontare diversi tipi di ambienti:mare bosco,campagna montagna. 13. Rappresentare e registrare eventi atmosferici usando simboli. 14. Compiere osservazioni sull'alternanza tra giorno e notte. 15. Denominare e conoscere i giorni della settimana. 16. Percepire il trascorrere del tempo. 18. Verbalizzare alcune caratteristiche che differenziano gli esseri viventi dai non viventi. 19. Muoversi nella strada, riconoscendo le relazioni spaziali. 20. Individuare analogie e differenze in situazioni stradali. 21. Ordinare i segnali stradali e classi, classificarli per categoria.

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3.2. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO: LA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA

Le finalità della scuola primaria e secondaria:l’educazione alla cittadinanza e la valorizzazione della scuola come ambiente di apprendimento aperto per la costruzione della personalità.

Il primo ciclo d'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l'apprendimento e per la costruzione dell'identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l'intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell'elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura. L’educazione alla cittadinanza costituisce il nucleo centrale dell’attività educativa. Il bambino e il ragazzo sono portati a rendersi conto del principio dell’uguaglianza tra tutti i cittadini nella concreta esperienza, nel contesto di socializzazione costituito dalla vita quotidiana della classe, che ogni compagno possiede un proprio patrimonio di valori, di esperienze familiari, religiose, morali e sociali. La scuola, nel corretto uso del suo spazio educativo, sostiene l’alunno nella progressiva conquista di autonomia di scelte e di assunzione di impegni mediante il dialogo, l’accettazione e il rispetto dell’altro. La partecipazione al progetto formativo da parte della scuola e della famiglia viene favorita attraverso l’interazione e la collaborazione tra le due istituzioni: la prima riconoscendo di non esaurire tutte le funzioni educative, la seconda in qualità di agenzia educativa primaria rispetto al processo unitario di crescita e di sviluppo del bambino. La scuola come ambiente educativo di apprendimento realizza il compito specifico di alfabetizzazione culturale partendo dalle esperienze e dagli interessi del bambino e del ragazzo, pone le basi cognitive e socio-emotive della progressiva costruzione della personalità e realizza concretamente il rapporto tra istruzione ed educazione. L’ambiente scolastico come luogo di apprendimento viene progettato e diversificato. La scoperta e l’esplorazione fanno parte integrante del sistema di apprendimento. Non si può realizzare la programmazione didattica esclusivamente nell’aula scolastica o in ambienti sempre uguali. La scuola si impegna ad allestire e attrezzare nella scuola spazi alternativi all’aula come laboratori, palestre, cortili e fuori dalla scuola ad utilizzare musei, teatri, parchi come luoghi e spazi educativi decentrati. Incoraggiare l’apprendimento collaborativo costituisce un altra caratteristica del primo ciclo perché imparare non è solo un processo individuale, ma utilizza forme di interazione e collaborazione (aiuto reciproco, apprendimento nel gruppo

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cooperativo, apprendimento tra pari…), all’interno della classe e attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di età diverse. Gli alunni in difficoltà di apprendimento e gli alunni svantaggiati hanno diritto all’educazione e all’istruzione al pieno delle loro possibilità. Per essi la scuola programma e realizza percorsi individuali di apprendimento scolastico considerando i livelli di partenza, ponendo traguardi progressivi e verificandoli in itinere. L’obiettivo di apprendimento non è sostitutivo di quello di socializzazione, ma sono integrati. 3.3. LE AREE DI INTERVENTO NEL CURRICOLO DI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA AREA LINGUISTICO–ARTISTICO-ESPRESSIVA L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizzerà con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie; musica; arte-immagine; corpo-movimento-sport. L’alunno sarà guidato alla scoperta delle potenzialità comunicative ed espressive che le discipline offrono e all’apprendimento sempre più autonomo delle forme utili a rappresentare la sua personalità e il mondo che lo circonda. L’alunno sarà condotto a riflettere sul diverso significato che messaggi simili possono assumere, privilegiando i codici tipici di una disciplina o quelli di un’altra, allo scopo di apprezzare, valutare e utilizzare la varietà di espressioni a sua disposizione. Il linguaggio del corpo collabora alla comunicazione artistica (nella mimica, nelle gestualità teatrale, nel balletto) e alla comunicazione quotidiana, con la gestualità, ma anche con le diverse modalità attraverso le quali il corpo occupa lo spazio. La realizzazione guidata di operazioni di traduzione da un codice a un altro darà la possibilità all’alunno di conoscere sia gli elementi comuni dei vari linguaggi sia nello stesso tempo la specificità da loro assunta all’interno di un particolare codice. L’alunno apprenderà, altresì, a sperimentare le possibilità espressive della commistione di più linguaggi attraverso la comprensione e la produzione di ipertesti. L’alunno sarà guidato a riflettere sul fatto che nella realtà quotidiana raramente un solo linguaggio assolve il compito di realizzare una comunicazione efficace. Infatti, non solo nella comunicazione espressiva, ma anche in quella funzionale, propria della realtà quotidiana, i vari linguaggi si supportano e si integrano a vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione potenziata. La presenza delle lingue comunitarie nella stessa area della lingua italiana darà l’occasione all’alunno di esplorare i caratteri specifici del linguaggio verbale e di avviare riflessioni sulla lingua che sfruttino le conoscenze e le competenze linguistiche già acquisite, individuando omogeneità e differenze, stabilità e variabilità delle lingue. Le lingue, quella nativa e le altre, valorizzano le possibilità specifiche del linguaggio verbale di essere usato come strumento di riflessione e di metacognizione. Nella crescita delle capacità espressive giocano un ruolo importante le nuove tecnologie, il cui sviluppo rappresenta uno dei caratteri originali della società dell’informazione. Esse forniscono nuovi linguaggi multimediali per l’espressione,

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la costruzione e la rappresentazione delle conoscenze, sui quali è necessario che lo studente maturi competenze specifiche. AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA Nella formazione di base, l’area matematico-scientifico-tecnologica comprende argomenti di matematica, di scienze dell'uomo e della natura, di tecnologia sia tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e propongono modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e collettiva: è perciò necessario che la formazione si confronterà in modo sistematico anche con l’esperienza comune (in senso lato) di ragazzi e adulti. Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche contribuiranno in modo determinante alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani. I principi e le pratiche delle scienze, della matematica e delle tecnologie svilupperanno infatti le capacità di critica e di giudizio, la consapevolezza che occorre motivare le proprie affermazioni, l‘attitudine ad ascoltare, comprendere e valorizzare argomentazioni e punti di vista diversi dai propri. Lo sviluppo di un’adeguata competenza scientifica, matematica, tecnologica di base consentirà inoltre di leggere e valutare le informazioni che la società di oggi offre in grande abbondanza. In questo modo consente di esercitare la propria cittadinanza attraverso decisioni motivate, intessendo relazioni costruttive fra le tradizioni culturali e i nuovi sviluppi delle conoscenze. Tutte le discipline dell'area hanno come elemento fondamentale il laboratorio, inteso sia come luogo fisico (aula, o altro spazio specificamente attrezzato) sia come momento in cui l'alunno è attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte, impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive. In tutte le discipline dell’area, inclusa la matematica, avrà cura di ricorrere ad attività pratiche e sperimentali e a osservazioni sul campo, con un carattere non episodico e inserendole in percorsi di conoscenza. A ogni livello scolastico, il risolvere problemi, anche con strumenti e risorse digitali, offre occasioni per acquisire nuovi concetti e abilità, per arricchire il significato di concetti già appresi e per verificare l’operatività degli apprendimenti realizzati in precedenza. Componenti necessarie di questo comune approccio sono l’impostare e il risolvere problemi, l’utilizzo delle sensazioni e delle percezioni, la capacità di costruire storie e schemi interpretativi e di sviluppare argomentazioni, l’affinare il linguaggio naturale e la capacità di organizzare il discorso, con una speciale attenzione all’uso della lingua, in particolare della lingua italiana. Soprattutto nella scuola primaria si utilizzerà il gioco, che ha un ruolo cruciale nella comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’elaborazione di strategie adatte ai contesti.

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Riflettere sui propri percorsi di conoscenza, sia in tempo reale sia a lungo termine; rendersi conto che ogni percorso di apprendimento può essere precisato e approfondito da passi successivi; apprezzare i nuovi strumenti di indagine e di rappresentazione, anche in quanto potenziano e modificano le conoscenze che già si possiedono: tutte queste dimensioni della relazione di insegnamento / apprendimento permetteranno di approfondire la comprensione, sperimentandone in prima persona l’aspetto dinamico, e di accrescere la motivazione ad apprendere ancora. Al tempo stesso potranno anche aprire alla consapevolezza, sollecitata da esempi adatti, che tutte le conoscenze scientifiche sono, al pari di quelle delle arti e delle lettere, prodotti non statici della cultura umana e, in quanto tali, in continua evoluzione; contribuirà, al pari delle conoscenze relative alle discipline delle altre aree, a formare le basi per un pensiero critico, che superi i vincoli dati da stereotipi e pregiudizi e in grado di leggere il presente e di prevedere alternative future. AREA STORICO-GEOGRAFICA L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria. Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo è quello di consentire, anche ai docenti della scuola primaria, di costruire percorsi strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e spazialmente differenziate. Questa apertura costante al mondo attuale è necessaria, dal momento che uno degli obiettivi centrali di quest’area è lo sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la comprensione del significato delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle; la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato; la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale. Per altro verso, il continuo legame con il mondo antico è assicurato dallo studio del patrimonio storico, artistico e culturale. Questa risorsa permette, anche nella scuola secondaria di primo grado, la possibilità di riprendere momenti di preistoria e di storia antica. L’area storico-geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dell’area condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della geo-graficità, che è l’espressione grafica dell’intelligenza visivo-spaziale e, quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per la descrizione e l’interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni storico/sociali. Il processo di insegnamento/apprendimento è concepito come coinvolgente, spinge l'alunno a interrogarsi, è basato su questioni inerenti l'attualità e su conoscenze significative. Esso tiene conto del sapere e dell'esperienza degli alunni come punto di partenza e di arrivo dei percorsi di apprendimento. Si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti di genere diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti

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multimediali, l'ambiente e il territorio, il patrimonio storico/artistico. In questo processo di formazione, la lezione, lo strumento tradizionale di insegnamento, si combina con i momenti di laboratorio, frutto di una tradizione più recente, ma ugualmente ricca di esempi e “buone pratiche”. Questo insegnamento/apprendimento attraverso la conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. 3.4. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L’apertura con il mondo attuale è una “costante”necessaria poiché permette di sviluppare negli alunni, futuri cittadini del domani, le seguenti competenze relative alla cittadinanza attiva: comprendere il significato delle regole per la convivenza nella società e la necessità di rispettarle; essere consapevoli di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone ; padroneggiare l a conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell’ordinamento dello Stato; conoscere i diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale. Competenze d’uscita delle classi prime: -Conoscere e rispettare le regole del vivere associato a scuola e fuori nella strada. -Condividere spazi esterni in modo corretto e non arbitrario -Interiorizzare le norme -Conoscere e rispettare il proprio ambiente Competenze d’uscita delle classi seconde -Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta; -Essere consapevoli che rispettare i propri diritti –doveri di cittadino equivale a impegnarsi al rispetto degli altri condividendo le regole comuni del vivere insieme -Sentirsi cittadini europei e conoscere l’organizzazione e la nascita dell’U.E. -Saper esercitare il senso della legalità sin dalle prime esperienze quotidiane Competenze d’uscita delle classi terze: -Difendere il valore della vita con azioni di sicurezza e prevenzione per l’incolumità di sé e degli altri sotto il profilo fisico e psichico -Avere autostima per un adattamento socio-emotivo più felice ed efficace, far fronte ai problemi che la vita presenta. -Padroneggiare la segnaletica stradale per una corretta risposta al messaggio richiesto -Avere conoscenza e rispetto dei beni culturali come memoria delle tradizioni storiche del territorio. -Conoscere i principi della Costituzione e l’ordinamento dello Stato

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Occorrerà partire dalla persona che apprende , con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Le strategie educative e didattiche terranno conto della singolarità e della complessità di ogni persona, non come entità astratta, ma che vive qui e ora, che solleva precise domande esistenziali che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. 3.5. La Continuità La continuità, elemento di caratterizzazione del curricolo scolastico, risiede nella necessità di dare maggiore intenzionalità e organizzazione alle varie attività della scuola, soprattutto in vista di una progressione articolata e progressiva delle competenze e delle capacità nei vari ordini di scuola. Ciò presuppone la necessità di fissare in un continuum scolastico che va dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado le linee guida di un progetto educativo e formativo, nonché gli obiettivi generali e specifici relativi ai campi di esperienza, agli ambiti disciplinari e alle varie discipline; conoscere il punto di arrivo dei colleghi dell'ordine di scuola che precede e motivare gli interventi educativi successivi tenendo conto delle abilità e delle competenze già acquisite dagli allievi onde evitare inutili ripetizioni di contenuti e di metodi. Il curriculum sarà organizzato in modo che la crescita mentale e personale degli alunni venga accompagnata nel suo iter evolutivo da una attività scolastica senza troppe cesure, senza salti, in modo da favorire – appunto – uno sviluppo integrato delle personalità dei bambini e dei ragazzi La continuità pertanto rappresenterà la ricerca di un equilibrio dinamico tra i vari ordini di scuola e si concretizzerà in una duplice forma di raccordo tra i diversi ordini di scuola: il raccordo pedagogico e il raccordo curricolare. 3.6. Forme di raccordo pedagogico: dall’infanzia, alla primaria, alla secondaria Nell’ambito delle misure previste per il raccordo pedagogico, saranno attivate le seguenti attività di tipo organizzativo, strategico e informativo: -comunicazioni di dati e informazioni sull’alunno, formazione delle classi iniziali, strumenti e modalità di valutazione; -dati sull’alunno: punti di forza e di debolezza acquisiti anche in collaborazione con la famiglia, rendimento scolastico, osservazioni sistematiche dei docenti, eventuali portatori di handicap; -livelli di competenza raggiunti, relazioni sociali già costruite, fattori socio-culturali di sfondo per valorizzare le acquisizioni già raggiunte 3.7. Forme di raccordo curricolare: dall’infanzia, alla primaria, alla secondaria Dal punto di vista curricolare le misure previste saranno le seguenti: -coordinamento delle programmazioni didattiche degli anni iniziali e terminali della scuola materna, elementare, media e prima classe di scuola secondaria (da individuare all’esterno della scuola) -conoscenza dei programmi reciproci dei diversi gradi di scuola; -eventuali percorsi curricolari continui;

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- prove d’ingresso stabilite in comune tra i docenti dei preordini di scuola; -incontri e attività in comune tra gli alunni delle classi-ponte su tematiche e metodologie che possono essere stabilite a priori Si indicano qui di seguito i profili di uscita relativi all’Italiano e alla Matematica, con delle indicazioni relative allo sviluppo delle competenze disciplinari e trasversali che caratterizzano il primo ciclo e che saranno il punto di riferimento dell’offerta formativa per la primaria e la secondaria. Le ulteriori informazioni sugli obiettivi di apprendimento saranno indicate in sede di programmazione di Consiglio di Interclasse e di Classe. 3.8 CONTINUITA’:ITALIANO Profilo di uscita: dalla scuola primaria alla scuola media-L’ascolto a) Ascolto e parlato per comunicare. Comprende e produce testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati all'esperienza personale e ai rapporti interpersonali. b) Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note è in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute, per scopi diversi: chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni; è consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui si rivolge. c) Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze. Seleziona, fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e ascolta adottando opportune strategie di attenzione e comprensione. Continuità.Italiano Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di secondo grado .L’ascolto a) Ascolto e parlato per comunicare. Comprende in maniera analitica e produce testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati all'esperienza personale, ai rapporti interpersonali e ai messaggi provenienti dai mass-media. b) Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note e non note è in grado di interagire in modo efficace con persone conosciute e non , per scopi diversi: chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attività, confrontare opinioni e fornire il proprio contributo personale sul piano interpretativo ; è consapevole della necessità di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai destinatari cui si rivolge. c) Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze. Seleziona, fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e culturale e ascolta adottando opportune strategie di attenzione e comprensione. E’ capace di estrapolare conoscenze e utilizzarle a fini di documentazione. CONTINUITA’ Profilo di uscita: dalla scuola primaria alla scuola media.La lettura

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a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche multimediali, caratterizzati da una pluralità di scopi comunicativi e di usi funzionali. b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze e studiare, per orientare attività pratiche, per affrontare problematiche di suo interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe). c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, brevi romanzi ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire liberamente interessi personali, culturali e di ricerca. Profilo di uscita: dalla scuola media alla di scuola secondaria di secondo grado.La lettura a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche multimediali, caratterizzati da una pluralità di scopi comunicativi e di usi funzionali. b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze e studiare, per orientare attività pratiche, per affrontare problematiche di suo interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe). Sa individuare in un testo argomentativo tesi e antitesi c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire liberamente interessi personali, culturali e di ricerca. Sa analizzare e ricostruire le tipologie testuali affrontate nel ciclo della scuola media( testo narrativo, descrittivo, espositivo, informativo,poetico e argomentativo) Profilo di uscita: dalla scuola primaria alla scuola media.La scrittura a) Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una varietà di forme testuali riconducibili a testi narrativi e poetici. Applica strategie di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla ideazione alla revisione. b) Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi di vario tipo. c) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare e rielaborare in forma scritta informazioni ed esperienze per utilizzarli nelle proprie attività di studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di indicazioni sulle procedure da seguire.

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Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di secondo grado a) Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una varietà di forme testuali ( lettere, relazioni, temi di tipo narrativo,espositivo, argomentativi) riconducibili a vari tipi di testo, per scopi diversi. Applica strategie di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla ideazione alla revisione. b) Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi di vario tipo, anche mediante l'integrazione di linguaggi multimediali. c) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare, raccogliere e rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, ed esperienze per utilizzarli nelle proprie attività di studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise indicazioni sulle procedure da seguire. Profilo d'uscíta: dalla scuola elementare alla scuola media-La grammatica La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni L'allievo/a è in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata; applica conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere problemi di comprensione e di produzione di testi. La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e interculturale L’allievo/a è consapevole della variabilità della lingua e delle forme della comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.Usa le conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare confronti tra le lingue, fra italiano e inglese. Profilo d'uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di secondo grado. La grammatica La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni L'allievo/a è in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata; applica conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere problemi di comprensione e di produzione di testi. La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e interculturale L’allievo/a è consapevole della variabilità della lingua e delle forme della comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.Usa le conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare confronti tra le lingue, fra Italiano e dialetti, fra Italiano e Inglese. Le prove INVALSI degli anni precedenti o prove comuni simulate saranno somministrate nel corso dell’anno.

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3.9. CONTINUITA’: Area matematica Profilo di uscita: dalla scuola elementare alla scuola media L‘alunno che esce dalla scuola elementare deve possedere questi requisiti di base: Indicatore 1: PROBLEMI – Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi. Obiettivi specifici: Analizzare un testo individuando i dati necessari alla soluzione; Individuare e verificare tutte le possibili soluzioni; Rappresentare il procedimento risolutivo con diagrammi, schemi di calcolo, espressioni aritmetiche. Indicatore 2: ARITMETICA – Padroneggiare abilità di calcolo orale e scritto. Obiettivi specifici: Riconoscere il valore posizionale delle cifre; Passare dall‘espressione in parole di un numero alla sua rappresentazione simbolica e viceversa; Ordinare numeri naturali e decimali; Individuare multipli e divisori di numeri naturali; Scrivere una successione di numeri partendo da una regola data; Eseguire calcoli mentali secondo semplici strategie; Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali e decimali; Eseguire agevolmente moltiplicazioni e divisioni per 10, 100, 1000; Rappresentare e riconoscere frazioni di numeri, di insiemi e di figure geometriche; Conoscere che esistono basi diverse dal 10 (2, 3, sessagesimale) e applicarli in una visione interculturale (es.: altre valute, sistemi di misurazione, fusi orari). Indicatore 3: GEOMETRIA E MISURA – Operare con figure geometriche, grandezze e misure. Obiettivi specifici Acquisire una sicura manualità con righelli, compassi, squadre e saper misurare. Individuare e costruire figure geometriche piane; Classificare figure geometriche in base a lati, angoli, assi di simmetria; Scoprire e memorizzare regole per calcolare perimetri e aree, anche di figure composte; Realizzare e rappresentare ingrandimenti e riduzioni in scala; Riconoscere e costruire le figure solide; Conoscere il concetto di volume; Conoscere le principali unità di misura e saper eseguire le equivalenze. Indicatore 4: LOGICA, PROBABILITÀ, STATISTICA, INFORMATICA – Obiettivi specifici Utilizzare semplici linguaggi logici e procedure informatiche. Interpretare, costruire e utilizzare i principali tipi di diagrammi; Classificare, seriare e tradurre in sequenza; Effettuare elementari valutazioni di probabilità.

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CONTINUITA’:Area matematica Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe della scuola secondaria di II grado. L’alunno che esce dalla scuola secondaria di1° grado deve possedere questi requisiti di base. Conoscenze Numeri L’insieme dei numeri reali. Le addizioni, le sottrazioni, le moltiplicazioni, le divisioni e il confronto tra numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali).I numeri sulla retta. I rapporti e le proporzioni Utilizzo di scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica. Le percentuali. Scomposizione di numeri naturali in fattori primi. Individuazione di multipli e divisori di un numero naturale e di multipli e di divisori comuni a più numeri. Le potenze e le proprietà delle potenze. La scrittura polinomiale di un numero. La scrittura di numeri in base diversa. La radice quadrata come operatore inverso dell’elevamento a potenza. Le espressioni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla precedenza delle operazioni. Elementi fondamentali di calcolo algebrico( monomi , polinomi e operazioni con essi) Equazioni numeriche intere di primo grado: definizione, proprietà e risoluzione di un’equazione numerica intera di primo grado. Spazio e figure Le definizioni e le proprietà significative delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri,poligoni regolari, cerchio). La rappresentazione di punti,segmenti e figure sul piano cartesiano. Il perimetro e l’area di poligoni. L’area del cerchio e la lunghezza della circonferenza. Il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni concrete. Le figure simili e le proprietà delle figure simili. La classificazione e le proprietà delle principali figure solide:prismi, parallelepipedi, cubi, piramidi, cilindri, coni, sfere. Il calcolo della superficie e del volume delle principali figure solide:prisma, parallelepipedo, cubo, piramide, cilindro, cono, sfera. Risoluzione di problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure. Relazioni e funzioni La relazione di proporzionalità. Rappresentazione di relazioni e funzioni, in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x , y=a/x2 e loro grafici.

Risoluzione di problemi utilizzando equazioni di primo grado. Logica delle proposizioni:proposizioni semplici e composte. Operazioni con le proposizioni. Misure, dati e previsioni La misura delle grandezze(lunghezze, superfici,volumi, capacità e peso,ampiezze angolari e il tempo) La statistica: rappresentazione dei dati e la nozione di media aritmetica ,moda e mediana.

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La probabilità: eventi casuali e calcolo della probabilità. Competenze Essere in grado di esprimersi con un linguaggio chiaro e preciso, anche ricorrendo a rappresentazioni grafiche Essere consapevoli e padroni del calcolo aritmetico ed algebrico di base Essere in grado di applicare le principali formule della geometria piana e solida a semplici problemi, anche ricorrendo alle formule inverse Saper applicare le conoscenze acquisite alla risoluzione di semplici problemi Essere in grado di verificare la validità delle intuizioni con ragionamenti organizzati Capacità: Capacità di analisi e di sintesi Saper scegliere coscientemente opportune strategie risolutive Saper riconoscere l’applicabilità di modelli matematici in alcuni semplici contesti applicativi Essere in grado di comprendere un articolo non specialistico contenente informazioni matematico-scientifiche Saper svolgere autonomamente semplici ricerche 3.10. LE COMPETENZE NELLA AREE SPECIFICHE DELLA SCUOLA PRIMARIA In questo paragrafo sono indicati i traguardi e quindi le competenze che ogni alunno, in seguito all’intervento educativo, deve poter raggiungere. ITALIANO (Vedere profilo di uscita della scuola primaria) LINGUA STRANIERA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria per la lingua straniera L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto. Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale,lavoro). Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine. Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. SCIENZE NATURALI Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

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L’alunno ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni. Fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all’esperienza che fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti. Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti. Con la guida dell’insegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato. Analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato. Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l’ambiente scolastico in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore. Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. MUSICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari. ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).

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Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio. Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia. CORPO, MOVIMENTO E SPORT Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

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L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Italia. Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). LE COMPETENZE TRASVERSALI Attraverso il lavoro disciplinare l’alunno sarà guidato ad acquisire una serie di competenze trasversali che attraversano le discipline egli ambiti disciplinari. Ecco alcune competenze trasversali che l’alunno deve essere in grado di padroneggiare: a- acquisire gli alfabeti di base di tutti i saperi disciplinari. b-possedere la capacità di : integrare il “saper” con il “saper fare”, con il “saper essere”; integrare le conoscenze e di acquisire nuove informazioni; comunicare utilizzando la varietà di codici oggi disponibili; lavorare in gruppo, elaborare e realizzare progetti; formulare giudizi e di maturare propri punti di vista, orientandosi nella pluralità delle situazioni; assumere impegni e responsabilità. 3.11. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO( vedere profilo di uscita dalla scuola secondaria di I grado) PRIMA LINGUA STRANIERA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la prima lingua straniera (Inglese). In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, l’alunno discorre con uno o più interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni mantenendo la coerenza del discorso. Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone brevemente ragioni e dà spiegazioni di opinioni e progetti.

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Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo inequivocabile anche se può avere qualche difficoltà espositiva. Riconosce i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato. SECONDA LINGUA STRANIERA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per la seconda lingua straniera (Francese) L’alunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. MATEMATICA ( vedere profilo di uscita della scuola secondaria) SCIENZE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse. STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

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L'alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici. Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica. Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione, regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda. È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell’Europa e del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che implementa in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche,estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. MUSICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento e alla riproduzione di brani musicali. È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici.

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Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni forma/funzione/materiali attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione. È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo. Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del lavoro. Ricerca informazioni e è in grado di selezionarle e di sintetizzarle, sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC e è in grado di condividerle con gli altri. ARTE E IMMAGINE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria diprimo grado di primo grado L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Descrive e commenta opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.

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CORPO, MOVIMENTO E SPORT Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno, attraverso le attività di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzioni e del consolidamento e dello sviluppo delle abilità motorie e sportive. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. È capace di integrarsi nel gruppo, di cui condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro. È capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati. COMPETENZE TRASVERSALI L’alunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alle discipline e ha capito come gli strumenti appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare. Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in comportamenti adeguati alla situazione. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi. Usa correttamente la terminologia specifica. L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati. Affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana. Sviluppa semplici schematizzazioni e formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. Ha una visione organica del proprio corpo come identità. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro. Comprende il ruolo della comunità umana nel sistema e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. L’alunno è in grado di descrivere e classificare utensili e macchine in relazione al funzionamento e al tipo di energia che richiedono. E’ in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto. Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme di produzione.

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E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro. 3.12. L’OFFERTA FORMATIVA: LE METODOLOGIE L’impostazione della scuola come sistema unitario, tendente a personalizzare l’offerta formativa, favorisce l’individualizzazione degli interventi didattici e l’integrazione di qualunque “diversità”. Di fatto, le scelte metodologiche, che connotano l’intero piano progettuale di questa scuola, contribuiscono a valorizzare le potenzialità dei singoli alunni in modo che ciascuno, in base alle proprie peculiarità, rappresenti una risorsa per l’intero contesto scolastico. In questa sede, tra le linee metodologiche indicate in premessa, si ritiene opportuno richiamare quelle più strettamente connesse all’individualizzazione dei percorsi formativi: -dimensione laboratoriale del sapere: “sapere/saper fare”; -acquisizione di competenze praticabili in ambiente sociale; -individualizzazione degli interventi educativi; -forti sinergie con il territorio; - spazi organizzati: laboratorio per l’integrazione, laboratorio informatico, laboratorio linguistico, laboratorio scientifico, laboratorio artistico. Date le caratteristiche della nostra utenza, particolarmente sensibile alle iniziative, si cercherà sin dal primo momento di scegliere tecniche e metodologie che tengano in gran conto la personalità dell’individuo nel suo crescere, che tendano a sviluppare la capacità di collaborazione e di comunicazione dei soggetti coinvolti in cui traspaia la visibilità mediatica mezzo inequivocabile per l’apprendimento. A tale fine saranno privilegiate le seguenti metodologie: metodologia della comunicazione: forme verbali con conversazioni, relazioni, dialoghi, letture ecc.; forme grafiche e gestuali; metodologia scientifica o della ricerca: problema come stimolo alla curiosità-intuizione, ricerca dati, analisi dati come conoscenze acquisite, formulazione ipotesi, confronto di ipotesi; metodologia empirica, cioè fondata sulle varie sfere dell’esperienza scolastica ed extrascolastica; Individualizzazione: chiarezza dell’obiettivo, suddivisione in unità di apprendimento definite ed orientate gerarchicamente. Ogni processo esperito sarà commisurato al fatto di potere ristrutturare gli interventi alla luce della nuova situazione conseguita. Saranno attivate le strategie della comunicazione con il problem solving, feedback, e lavori di gruppo. Si attuerà il metodo induttivo con osservazioni, raccolta dati, analisi, elaborazione individuazione delle regole, mentre il metodo deduttivo sarà sviluppato con la presentazione, comprensione ed applicazione delle regole in contesti diversi. In particolare potrà essere realizzata la tecnica del “cooperative learning”. L’esperienza del cooperative learning renderà la lezione più attiva e dinamica, favorirà le relazioni di gruppo, ogni singolo individuo metterà a disposizione chi è e ciò che vale, solleciterà un impegno nel fare e nel parlare, svilupperà le abilità di ascolto, stimolerà l’apprendimento stando con gli altri, approfondirà nuove

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conoscenze e nuove competenze, valorizzando il lavoro individuale, trasformando il clima sociale, nessuno si sentirà emarginato, tutti avranno avuto un ruolo e tutti saranno diventati risorse per gli altri. Per far sì che il successo formativo si realizzi, sarà bene unire organicamente il sapere con il saper fare offrendo occasione di dialogo, discussione, dibattito; potenziando sia il lavoro individuale, sia il lavoro di gruppo per una adeguata partecipazione, preparazione e socializzazione; richiedere un uso costante della relazione orale e scritta per una verifica continua delle conoscenze acquisite; integrare la spiegazione orale con l’uso di strumenti audiovisivi, per rendere più immediato l’apprendimento; realizzare visite guidate nel territorio viciniore e non, come pure negli altri Istituti; creare una memoria storica dei percorsi effettuati rendendoli documentabili. 3.13. L’ORIENTAMENTO Al fine di prevenire eventuali disagi derivanti dal passaggio da un ordine di scuola al successivo, la scuola predispone un percorso formativo articolato in una serie di attività che costituiscono il “Laboratorio dell’orientamento” in cui l’alunno acquisisce comportamenti che gli consentono di pervenire a scelte consapevoli (“Orientamento”).

AMBITI DI INTERVENTO

ATTIVITA’ PREVISTE

Continuità con la scuola primaria

Progettare percorsi di ricerca-azione tra i due segmenti scolastici Incontri finalizzati all’acquisizione di abilità e competenze relative alle diverse aree disciplinari da parte degli alunni, in particolare in Italiano e Scienze Matematiche.

Accoglienza degli alunni in ingresso

- Conoscenza della scuola come struttura; - Conoscenza della scuola come istituzione; - Conoscenza dei compagni come individui e come gruppo - Rapporto scuola-famiglia: Incontri finalizzati alla presentazione del contesto scolastico e dell’offerta formativa, nonché alla ricognizione di eventuali ulteriori bisogni dell’utenza.

Continuità con la scuola secondaria di secondo grado

- -Inserimento di gruppi di alunni di terza media in attività curricolari ed extracurricolari delle scuole di accoglienza - Incontri tra alunni e docenti dei due segmenti scolastici finalizzati all’acquisizione di conoscenze dell’offerta formativa delle varie istituzioni scolastiche presenti sul territorio.

Sportello informativo

-Allestimento presso la scuola media di uno “sportello-orientamento” aperto ad alunni e genitori, con funzione di informazione e di consulenza, che preveda la presenza di docenti provenienti dalle diverse scuole superiori presenti sul territorio. -Test attitudinali, valutazione dei test e colloquio con l’alunno e la famiglia sui risultati e consigli orientativi.

Progetto Orientamento destinato a 15 alunni di scuola media

Corso di cinematografia ( da realizzare entro il 31.12.2011).

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3.14. La Valutazione degli alunni La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Essa attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi d apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Le nuove norme sulla valutazione sono state pubblicate nella Gazzetta ufficiale 19 agosto 2009, n. 191, e sono entrare in vigore il giorno successivo (20 agosto 2009). La valutazione degli alunni costituisce il punto di riferimento per l'adozione dei criteri e delle modalità di valutazione che inseriti nel Pof devono essere finalizzati agli obiettivi di equità, di omogeneità e di trasparenza di tutte le operazioni che saranno messe in atto sia a livello individuale che a livello collegiale da parte dei docenti. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva secondo quanto previsto dall'art. 2 comma 4 terzo periodo del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 98 n:249 e successive modificazioni. La valutazione non può essere confinata al solo studio finale del percorso educativo. Capire come funziona il singolo e come funzionano i contesti significa dar vita alla prima delle tre principali funzioni della valutazione: quella prognostica poi misurativa e dopo la diagnostica. Nel valutare l’alunno disabile, gli insegnanti, a livello individuale e collegiale, non possono non chiedersi quali sono i requisiti che un alunno disabile possiede per affrontare percorsi e compiti e strategie didattiche che ognuno sarà tenuto ad utilizzare. L’alunno in situazione di handicap pone alla scuola una domanda complessa che non può coincidere con risposte banali o logiche di sottrazione, ma di moltiplicazione dei dispositivi didattici, delle azioni di cura, e delle competenze organizzative. Si valuteranno gli apprendimenti, i comportamenti e le manifestazioni di fiducia e di autostima, rapportandoli a quelli presenti nella situazione di partenza, insieme al livello di socializzazione, alla frequenza scolastica, all’interesse e all’impiego manifestati dall’alunno nel corso delle attività. La valutazione delle potenzialità dell’alunno con disabilità, nella sua pienezza di persona, seguirà ove possibile la seguente griglia: Funzionamento individuale –Tabella 1 Fattori di sviluppo Ambiti

Potenzialità dell’alunno

Ambiti di intervento che varranno attuati

Conoscenze, competenze acquisibili

Benessere personale

Relazioni con gli insegnanti

Adattamento sociale

Capacità cognitive

Interesse per lo studio (disciplina, attività…)

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Per quanto riguarda l’organizzazione della classe, potranno essere osservati e verificati alcuni elementi fondamentali: Funzionamento del contesto Tabella 2 Punti di osservazione classe

Aspetti positivi

Aspetti critici

Aspetti di miglioramento

Collegialità e integrazione dei Docenti

Strategie didattiche (trasmissive, cooperative…)

Il ruolo dei compagni (la classe che sostiene)

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni e concorre al miglioramento dei livelli di conoscenza , di competenze e al successo formativo. Nella scuola primaria agli alunni sono attribuiti i voti espressi in decimi e illustrati con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto. I voti numerici debbono essere riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. La valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni nelle singole materie. Solo per l'insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente di quest’ultimo insegnamento. I docenti incaricati dell’attività alternativa sono esclusi dal Consiglio di Classe e devono limitarsi a fornire preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno(art. 4 comma 1 del regolamento).I docenti di religione cattolica partecipano ai consigli di interclasse limitatamente agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni. Per quanto riguarda la possibilità di bocciare nella scuola primaria è previsto che 'i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione" (art. 3 comma 1 bis dei D.L.). Il voto in condotta nella scuola primaria sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari. Nella scuola secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole materie con voti numerici. Anche alle medie l'insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato attraverso un giudizio sintetico del docente. Per essere ammessi all'anno successivo sarà necessario avere almeno 6 in ogni materia.Per ricostruire l'insieme delle regole che disciplinano l'ammissione alla classe successiva bisogna fare riferimento, oltre che al Regolamento, al decreto legge n. 137/2008. In particolare, l'art. 2 comma 3 del D.L. stabilisce che "La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e

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determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo". Nella scuola secondaria di primo grado, l'ammissione alla classe successiva e all'esame di stato è deliberata "con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe" (art. 3 comma 3 del D.L.). Nel primo ciclo, in caso di ammissione alla classe successiva "in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ... e a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno" (Art. 2 del Regolamento) Il D.P.R. 122/2009 ha abrogato il decreto n. 5 del 16 gennaio 2009, che limitava la possibilità di attribuire il 5 in condotta solo ai casi di allontanamento dell'alunno dalla scuola per un periodo superiore a 15 giorni. Eliminato tale vincolo, il voto insufficiente può essere deciso in una vasta gamma di casi previsti dall'art. 7 del nuovo Regolamento, specificamente dedicato alla scuola secondaria di primo e di secondo grado. Il voto in condotta inferiore a sei è deciso dal consiglio di classe "nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare e al quale si possa attribuire la responsabilità" dei seguenti comportamenti: commissione di reati che violano la dignità e il rispetto della persona; pericolo per l'incolumità' delle persone; violenza tale da ingenerare un elevato allarme sociale; quando non siano rispettati i doveri di frequentare regolarmente i corsi e di assolvere agli impegni di studio, di tenere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni lo stesso rispetto, anche formale, che si chiede per se stessi; di utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici e di non arrecare danni al patrimonio della scuola. A parte il pre-supposto della sanzione disciplinare "precedentemente irrogata", che costituisce una sorta di avvertimento, si può osservare che l'attribuzione del cinque, che comporta l'automatica perdita dell'anno, può essere decisa anche per comportamenti abitualmente sanzionati in modo lieve dalle scuole. L'insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Una sanzione disciplinare, quindi, sarà come un cartellino giallo, dopo il quale, se i comportamenti gravi persisteranno, il consiglio di classe darà il cartellino rosso e cioè il 5 in condotta. Ne consegue la responsabilità dei consigli di classe, che hanno in mano uno strumento molto importante ma altrettanto delicato. Esami finali primo ciclo Rispetto all'esame 2009, dove si è già sperimentata la valutazione in decimi, nell'esame 2012 ci sarà un'ulteriore novità riguardante le modalità di calcolo del voto finale, cui concorre anche il giudizio di idoneità: "Il voto finale è costi-tuito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0.5". II giudizio di idoneità va espresso in decimi, prendendo in considerazione "il percor-so scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado". È evidente che facendo la media di tutte le prove, compresa quella nazionale, e del giudizio di idoneità, è sufficiente non riportare il massimo in un paio di prove per compromettere il risultato finale. Conseguire la licenza con 10/10 diventa, dun-que, quanto mai difficile.

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Valutazione degli alunni con disabilità Per quanto riguarda la normativa sulla valutazione degli alunni con certificazione di handicap, le disposizioni attestano che all'esame conclusivo del primo ciclo si possono utilizzare prove differenziate(corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali), comprensive della prova a carattere nazionale. Le prove debbono essere idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Se necessario, le prove sono adattate a cura della commissione. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Ai portatori di handicap che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo, valido per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive. Per quanto riguarda invece la Valutazione degli alunni con D.S.A.(Disturbi specifici di apprendimento) nel Regolamento c'è, invece, una novità. Quando queste siano "adeguatamente certificate", la valutazione, compresa quella degli esami di stato, deve tenere conto delle "specifiche situazioni soggettive di tali alunni". Durante gli esami e nello svolgimento dell'attività didattica vanno "adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei", senza che nel diploma venga fatta menzione "delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove". Il Miur, con la Nota n. 5744 del 28 maggio 2009, ha chiarito che gli alunni con DSA non possono essere dispensati, in sede d'esame, dalle prove scritte. Vanno, invece, utilizzati strumenti compensativi come l'assegnazione di tempi più distesi, l'utilizzo di apparecchiature informatiche o di altro tipo, valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. Nel diploma e nella pubblicizzazione degli esiti degli esami, non deve esservi menzione delle misure compensative adottate. La legge 8 ottobre 2010, n. 170, ha riconosciuto la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), per cui i docenti, seguendo le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con dsa, si attiveranno, come gli anni scorsi, per seguire le indicazioni ministeriali e realizzare percorsi adeguati agli alunni DSA.

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3.14.1.SCUOLA PRIMARIA

Griglia dí corrispondenza tra voti e conoscenze,, abilità e competenze disciplinar) La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età evolutiva e ai primi passi dell'approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente I'autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi superiori viene introdotto il voto quattro.

PRIME E SECONDE CLASSI

GIUDIZIO DI PROFITTO

In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

LIVELLO DI

PROFITTO

VOTO

Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di

comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e

autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove,

esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata

e di rielaborazione personale creativa ed originale

ECCELLENTE 10

Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e

OTTIMO 9

Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di

comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle

nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione

chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti critici

personali anche apprezzabili

DISTINTO 8

Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi

puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle

nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,

esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti

critici

BUONO 7

Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di

analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni

matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione

in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata

SUFFICIENTE 6

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3.14.2 TERZE, QUARTE E QUINTE CLASSI

GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilità,

competenze disciplinari

LIVELLO

DI

PROFITO

VOTO

Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite

ECCELLENTE

10

Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali

OTTIMO

9

Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di

comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni

matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara,

precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici

personali anche apprezzabili

DISTINTO

8

Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità

solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione, analisi puntuale,

applicazione e sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza

gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e

abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici

BUONO

7

Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di analisi e comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata

SUFFICIENTE

6

Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi

disciplinari, abilità di lettura e di scrittura da recuperare, capacità di

comprensione scarsa e di analisi inconsistente o inesistente,

applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori,

esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà

lessicale

INSUFFICIENTE

5-4

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3.14.3.SCUOLA SECONDARIA CRITERI DI VALUTAZIONE "COMPORTAMENTO" VOTO

Descrittori- Indicatori

10 Lo studente dimostra: • un comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe, non limitato ad una sola correttezza formale • un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto •consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne,vivo interesse e continuità nell'impegno

9 Lo studente dimostra: • un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell'Istituto • consapevolezza del proprio dovere, continuità nell'impegno e buona collaborazione con docenti e compagni

8 Lo studente dimostra • un comportamento rispettoso delle regole dell'Istituto e corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola • un impegno costante e consapevole del proprio dovere

7 Lo studente dimostra: • un comportamento nell’insieme rispettoso delle regole dell'Istituto e in buona parte corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola • incostanza nell'impegno e nella partecipazione

6 Lo studente dimostra: • un comportamento non sempre corretto nei confronti delle regole dell'Istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola. • atteggiamento superficiale e incostante nello svolgere il proprio dovere

5 Lo studente dimostra: • comportamenti che manifestano un rifiuto delle regole dell'Istituto, atteggiamenti e azioni che manifestano mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola. • assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere;

4 Lo studente dimostra: • comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell'Istituto, atteggiamenti e azioni che manifestano grave o (totale) mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola;

• assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere; • inosservanza del regolamento scolastico con notifica alla famiglia e sanzioni

disciplinari; • causa di danni alle strutture e alle strumentazioni della scuola; • causa di disturbo del regolare svolgersi delle lezioni tale da comportare note

disciplinari nel registro di classe.

II consiglio di classe nell'attribuzione del voto terrà conto del miglioramento del comportamento a seguito di note e sanzioni disciplinari irrogate

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3.14.4 CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARI

LIVELLO VOTO

Possiede conoscenze complete, approfondite e personalizzate. Applica conoscenze e competenze in situazioni diverse e complesse con precisione e autonomia. Organizza in modo autonomo e completo consegne e compiti affidati, utilizzando metodologie adeguate ad elaborare percorsi personalizzati

9-10

Possiede conoscenze complete e sicure. E’ in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni differenti. Esegue con autonomia e impegno consegne e compiti assegnati.

8

Possiede conoscenze articolate e di norma sicure. Coglie il senso dei contenuti anche complessi ma li esegue con incertezza. Sa trasferire abilità e competenze in situazioni differenziate, anche se con imprecisione.

7

Conoscenze sufficienti delle discipline. Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali proposte. Sa eseguire consegne o compiti assegnati anche se con imprecisione

6

Possiede conoscenze frammentarie e superficiali. Fatica a trasmettere conoscenze e competenze in ambiti determinati .Si applica superficialmente o con discontinuità .

5

Possiede conoscenze di base molto limitate delle discipline. Stenta a comprenderne significati e linguaggi. E’ in grave difficoltà nell’eseguire consegne o compiti assegnati .

4

Si rifiuta di lavorare nelle diverse discipline. Non ascolta le consegne e non esegue i compiti assegnati.

1/3

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4. L’AREA DELLO SVILUPPO E DELL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 4.1. I progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa In questa sezione il documento presenta i temi dello sviluppo del piano dell’offerta formativa, il piano di formazione e di aggiornamento dei docenti, le azioni tendenti alla scoperta del territorio attraverso le visite guidate e le uscite nel territorio. I principi ispiratori dell’ampliamento dell’offerta formativa sono legati a quattro ragioni ben precise: -la necessità di arginare la dispersione scolastica in un’area definita a rischio, facendo svolgere attività sane, mirate e aggreganti ad alunni in difficoltà o comunque in situazione di disagio, nei tre ordini di scuola; -il bisogno di consolidamento, di approfondimento e di arricchimento di alcuni aspetti del curricolo per alunni di cui si vuole valorizzare le potenzialità; -l’esigenza di valorizzare, attraverso forme interdisciplinari e trasversali, i linguaggi come le lingue, la musica, l’arte, il movimento, le attività ludiche, soprattutto nella scuola dell’infanzia e della scuola primaria; -l’importanza attribuita allo sport come disciplina straordinaria che attraverso progetti pervasivi per tutti gradi di scuola permetta una crescita sana. In seguito al lavoro svolto dalla commissione-progetti, elaborati nel periodo di inizio d’anno, sono stati proposti e approvati dal collegio Docenti, seguendo le indicazioni dei docenti e i suggerimenti proposti dai genitori l’anno scorso attraverso delle schede codificate (si veda il sito) dall’insegnante Valentina Cugno, numerose iniziative progettuali che si svolgeranno nell’arco dell’anno. Ecco in sintesi la Mappa dei progetti (l’analisi,la descrizione,l’organizzazione e gli orari dei progetti si troveranno sul sito della scuola)

Progetti scuola dell’Infanzia

Titolo del progetto Ore assegnate

Dentro lo sport 80

Let’s play 40

Giufà …..(teatro) 50

Progetti scuola primaria

Titolo del progetto Ore assegnate

Il canestro della scuola (classi prime) 40

Recupero linguistico (classi 2°, 3°, 4° , 5°)

20

A come amore. I mille volti dell’amore (tutte le classi) 80

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Progetti scuola secondaria Titolo del progetto Ore assegnate

Recupero di matematica 30

Recupero linguistico 30

Recupero di inglese 30

Progetto latino 15

Progetti trasversali Titolo del progetto Ore assegnate

Artisticamente 40

Orchestra giovane 80

Jouons ensemble 20

Sport e continuità 30

I progetti saranno monitorati e valutati in riferimento agli obiettivi raggiunti o meno, al gradimento dei soggetti interessati, alle nuove acquisizioni, ai materiali prodotti, ai punti di forza e di debolezza. 4.2. PON e Progetti Area a rischio Nell’ambito dei Fondi strutturali europei, il Piano Integrato Bando 4462-31/03/2011 (C1 e C4: Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave e interventi per promuovere l’eccellenza) presentato, che deve ancora essere autorizzato, ha previsto i seguenti percorsi di formazione: Scuola secondaria Inglese( con certificazione Cambridge): 30 ore Testo letterario e teatro: 50 ore “Ludic@mente matematica “ : 30 ore( eccellenza) Scuola primaria Itinerari digitali: 30 ore Orienteering: 30 ore Italiano : Italiano, drammatizzazione e rappresentazione teatrale.50 ore PON :LE(g)ALI AL SUD: UN PROGETTO DI LEGALITA’ PER OGNI SCUOLA (C-3-FSE-2010-1763) Realizzazione del secondo modulo.“Beni Culturali: Strumenti di legalità e cittadinanza attiva” Inizio modulo Progetti Area a rischio Il progetto “Area a rischio” –se finanziato- farà parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa con piena consapevolezza e sensibilizzazione del corpo docente rispetto a tale impegno. La Progettazione sarà incentrata sulla centralità della persona e dei suoi bisogni e sulla personalizzazione dell’apprendimento con attenzione prioritaria agli

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studenti a rischio di dispersione e di abbandono per qualsivoglia ragione, e agli studenti di recente immigrazione non italofoni. Nelle azioni progettate sarà previsto il coinvolgimento attivo di tutte le componenti scolastiche (alunni, genitori, altri soggetti territoriali). Il Progetto prevede l’utilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere laboratoriale, che favorisca il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per scoperta, affrontando problemi e compiti avvertiti dallo studente come significativi per il contesto in cui vive e per la propria storia personale. Una parte importante del progetto “area a rischio” sarà l’importanza attribuita all’area della cittadinanza attiva. Il progetto sarà svolto in collaborazione con soggetti istituzionali e territoriali: Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Siracusa, Assessorato Alla Pubblica Istruzione Comune di Siracusa, Arci ragazzi, Centro Risorse Contro la Dispersione Scolastica, ASP (Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa); altre istituzioni che saranno coinvolte sono : “Addio Pizzo o Libera”, Carabinieri, “Natura Sicula”, Polizia Urbana, enti culturali ed ambientali che si occupano di tutela dei beni culturali e ambientali. E’ prevista, se finanziata, un’attività di “cittadinanza, costituzione e sicurezza”, in rete con l’Istituto Lombardo Radice e l’Ipsia Calapso. Di conseguenza le attività rivolte ad alunni o gruppi di alunni svantaggiati e in difficoltà saranno caratterizzate da: recupero delle abilità linguistiche e matematiche di base, recupero delle relazioni sociali e civiche, educazione alla legalità (vedere progetti specifici), educazione alla salute e all’educazione alimentare, educazione stradale, educazione alle relazioni sociali attraverso i linguaggi non verbali. Si attiveranno inoltre delle attività nelle quali sarà dato spazio anche alla formazione dei docenti sui temi della dispersione e delle tematiche proposte dai gruppi di lavoro, compatibilmente con le risorse finanziarie e la disponibilità degli Enti. Le attività saranno monitorate sul piano dell’organizzazione (verifica se il progetto o le azioni sono state svolte in modo programmato, se i tempi sono stati adeguati), sul piano dell’attuazione (obiettivi raggiunti o meno, gradimento degli alunni, dei docenti e dei genitori, acquisizione di nuove competenze o competenze recuperate, materiali prodotti, efficacia dell’intervento)e della ricaduta interna (punti di forza, punti di debolezza, effetti o eventi non previsti, proposte di miglioramento) 4.3 Il piano di formazione e di aggiornamento Uno degli obiettivi prioritari per il successo formativo degli alunni è la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti. È intenzione del collegio docenti, coerentemente con gli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa, promuovere la qualità della scuola in termini anche di innovazione e di perfezionamento degli aspetti professionali. Pertanto il Collegio ha proposto che le attività formative diano rilievo agli aspetti metodologici-didattici e cognitivi comuni alle diverse discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento. Si intende dare inoltre diffusione alla conoscenza dei contenuti culturali e didattici della multimedialità e porli sul sito web della scuola, accogliendo nel piano attività di formazione relative ad aspetti culturali e metodologico-didattici

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delle singole discipline, comunque attività coerenti con le finalità e gli obiettivi del piano. La scuola, compatibilmente con le esigenze del servizio, favorirà le iniziative di formazione e aggiornamento in quanto le ritiene fondamentali per la qualità e l’innovazione. Le iniziative alle quali parteciperanno i docenti sono attività di formazione tra cui quelle: a) promosse dall’amministrazione e dall’ASP di Siracusa (iniziative di formazione sui temi del bullismo, dei disturbi specifici dell’apprendimento: disgrafia,discalculia: screening di prevenzione sulla dislessia nella scuola primaria); b) progettate dalla scuola (Progetto di formazione Santa Lucia a cura della scuola e della Soprintendenza di Siracusa) (in mancanza di corsi di formazione sui DSA da parte dell’amministrazione periferica, la scuola organizzerà un corso di formazione sui DSA, stante e la richiesta da parte di genitori, alunni e docent)i; c) progettate in rete con altre scuole; d) realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce; e) autorizzate dall’amministrazione per le quali il collegio docenti riconosce la partecipazione individuale; f) realizzate autonomamente dai docenti(compatibilmente con le esigenze di servizio). I docenti che parteciperanno a tutte le attività di informazione informeranno il Dirigente e il Collegio Docenti attraverso sintesi e materiali sui risultati della formazione. La scuola, inoltre, parteciperà a tutte quelle iniziative (concorsi, progetti, attività di alfabetizzazione per alunni ed adulti, attività sportive ed espressive…) provenienti da soggetti esterni che li propongono e che sono coerenti con gli obiettivi del POF. 4.4 Visite guidate e viaggi d’Istruzione: criteri organizzativi

Uno degli assi del Piano dell'Offerta Formativa è il rapporto tra la scuola e il territorio, tra la struttura scolastica, in tutte le sue componenti, e le istituzioni esterne alla scuola. Occorre rendere il più possibile concreto ciò che viene dichiarato nel POF e ciò che si fa nella prassi quotidiana dell’Istituto Comprensivo. I docenti ritengono che sia necessario informare sia all'atto dell'iscrizione sia all'inizio di ogni anno scolastico, le famiglie sul ruolo formativo delle visite e dei viaggi di istruzione. In questo senso, non solo i docenti ma anche i rappresentanti dei genitori devono avere un ruolo attivo nella sensibilizzazione delle famiglie verso queste attività. I criteri da considerare nell’organizzazione delle uscite e dei viaggi sono i seguenti: -qualsiasi attività organizzata dalla scuola, fuori della scuola, per gli alunni, anche in collaborazione con i genitori, deve essere considerata come attività formativa ed occorre garantire che nell'arco dell'anno siano effettuate una serie di visite guidate o viaggi che abbiano degli obiettivi formativi chiari;

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-è opportuno che le attività siano considerate come attività di sistema e non soggette alla discrezionalità dei singoli docenti, penalizzando alcune classi e offrendo maggiori opportunità ad altre; -è auspicabile che la Scuola sia più attenta allo sfruttamento pedagogico e didattico dell'enorme patrimonio culturale. ambientale, artistico cittadino, provinciale e nazionale e che le attività previste siano considerate come un processo sistematico e continuo attraverso tutte le classi scolastiche, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria coerentemente con i programmi scolastici; -le iniziative, quali le uscite, le visite guidate proposte, concordate e stabilite nei Consigli di intersezione, di Interclasse e di Classe, devono essere viste in una prospettiva di osmosi tra realtà scolastica e strutture culturali, economiche e sociali presenti nel territorio; -la conoscenza delle realtà culturali ed economiche locali saranno prioritarie; -una migliore formazione dei docenti sul patrimonio culturale e ambientale siracusano e provinciale, attraverso azioni condotte con la collaborazione dell’USP e di organismi scientifici per seminari di formazione e per contribuire alla conoscenza del territorio e alla possibilità di effettuare, coerentemente con i programmi scolastici, attività svolte nel territorio con gli alunni. Sul piano operativo è opportuno: -che gli alunni possano effettuare delle visite guidate di mezza giornata e/o di un giorno almeno 2 volte l'anno; -che siano presenti almeno i 2/3 dei componenti della classe con eventuali eccezioni al fine di evitare che una minoranza di alunni impedisca l'attività formativa fuori della scuola; -ove possibile, per contenere i costi, raggruppare due o più classi per la partecipazione all'iniziativa da svolgere fuori della scuola (in questo caso è necessario un coordinamento tra i docenti); -che le visite siano collegate ai programmi scolastici; -che le visite siano collegate non solo agli aspetti del patrimonio ambientale e culturale, ma anche a quelli della tecnica, della scienza e del lavoro; -che gli alunni possano partecipare a delle manifestazioni sportive, artistiche, musicali, teatrali anche in momenti diversi dell'orario scolastico, in relazione ad attività di sensibilizzazione iniziate a scuola con i docenti ( es.: partecipare alla rappresentazione di un concerto, di un'opera lirica, anche al fine di favorire una maggiore capacità di aggregazione da parte della scuola, fuori della scuola coerentemente con i programmi svolti in classe), cogliendo inoltre le attività culturali istituzionali che alcuni enti prevedono a cadenza regolare; -che almeno una volta nelle classi medie, a fine ciclo, gli alunni possano partecipare ad un viaggio culturale di due o più giorni; -nel caso di viaggi organizzati da un'agenzia o tour operator ottenere sempre la gratuità o le gratuità per uno o due accompagnatori, -possibilità di autofinanziamento da parte delle classi con iniziative varie.

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5. L’AREA DELLA VALUTAZIONE 5.1. LA VALUTAZIONE DEL POF E DEI PROGETTI 5.2. Le fasi e le modalità della valutazione dell’offerta formativa Il percorso interno di analisi critica del funzionamento della scuola è utile per definire un modello interno di qualità in grado di orientare i processi di miglioramento e i comportamenti professionali dei diversi soggetti che interagiscono nella scuola. In tale quadro i processi di Autovalutazione di Istituto si qualificano come strategie di miglioramento utili ai soggetti della comunità scolastica e in una logica di auto rinnovamento permanente all’interno di una visione sistemica e comprensiva del servizio scolastico per apprendere dalle proprie esperienze e attuare piani di sviluppo. La valutazione del progetto formativo avverrà nel corso e alla fine dell’anno scolastico effettuando delle azioni in ingresso, in itinere e finali di monitoraggio basate su indicatori quantitativi e qualitativi relativi ai processi e ai risultati. Le modalità di realizzazione dei monitoraggi saranno le seguenti:

a) riunione nel mese di novembre con i referenti dell’organizzazione e lo staff costituito dalle funzioni strumentali sull’organizzazione e sulle attività svolte all’inizio dell’anno ;

b) riunione nel mese di febbraio con i referenti dell’organizzazione e lo staff,

costituito dalle funzioni strumentali, sull’offerta formativa e sul processo di apprendimento degli alunni nei vari gradi scolastici (standard di apprendimento, risultati prove comuni simulate, tra cui le prove INVALSI degli anni precedenti, relazione tra le prove INVALSI e obiettivi da migliorare e raggiungere in particolare in Italiano e Matematica);

c) riunione nel mese di aprile 2012 con i referenti dell’organizzazione e lo

staff costituito dalle funzioni strumentali sull’organizzazione, sulla sicurezza e sui processi di apprendimento;

d) valutazione e rendicontazione nel mese di maggio 2012 degli esiti

dell’attività formativa e alla fine dell’anno dei progetti. Saranno forniti dalla funzione strumentale schede e materiali per valutare l’organizzazione, l’attuazione e la ricaduta dei progetti.

Alla fine dell’anno saranno tabulati i dati relativi all’offerta formativa, indicando i punti di forza e le criticità per prevedere di conseguenza azioni di miglioramento per l’anno scolastico successivo. Ed è proprio dalle osservazioni, dalle risposte di alunni, docenti e famiglie che è stato impostato il POF 2011-2012 da parte della funzione strumentale Prof.ssa Isabella Stante, coordinatrice della commissione POF. Il monitoraggio e la valutazione del Pof sarà effettuato su campioni degli utenti,individuati come segue: Alunni – Genitori – Docenti – Personale non docente.

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Come strumento di indagine saranno utilizzati appositi questionari, finalizzati all’analisi delle principali motivazioni di soddisfazione/insoddisfazione dei principali protagonisti del mondo scolastico; per ogni domanda sono predisposte diverse e ben definite valutazioni, che identificano il diverso livello di gradimento.

5.3 VSQ:Progetto di sperimentazione “VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole”. In seguito al D.M. 29 marzo 2011 è stato avviato il progetto “VSQ - Progetto sperimentale per la Valutazione e lo Sviluppo della Qualità delle scuole” che mira all’individuazione di criteri, strumenti, metodi e risorse per la valutazione delle scuole. A tale iniziativa, su cui ha deliberato il collegio docenti del nostro istituto in data 21 dicembre con delibera 4/3, hanno aderito istituti comprensivi e scuole secondarie di primo grado delle province di Arezzo, Mantova, Pavia e Siracusa. Il progetto si articolerà su due livelli:

• La verifica del grado di miglioramento degli apprendimenti degli alunni; • La valutazione complessiva del contesto scolastico attraverso una serie di indicatori

oggettivi e soggettivi, ad es.: gestione dell’organizzazione; rapporto scuola-famiglia, rapporto scuola-territorio, gestione delle risorse, livelli di abbandono.

La valutazione del valore aggiunto in termini di miglioramento degli apprendimenti sarà effettuata utilizzando i risultati delle prove INVALSI . Il progetto interessa tutte le persone che fanno parte della scuola, e quindi il Dirigente Scolastico, i docenti e il personale ATA, ma anche i genitori e gli alunni. Il Dirigente Scolastico ha fornito una serie di informazioni relative alla scuola. I docenti e il personale ATA sono stati coinvolti attraverso la compilazione di un questionario on line sulla percezione del contesto scolastico. Inoltre, parte di essi hanno partecipato ad un gruppo di discussione. Anche i genitori hanno dato il loro contributo alla sperimentazione, esprimendo la loro opinione nei confronti della scuola tramite un questionario cartaceo e partecipando a un gruppo di discussione. La raccolta delle informazioni sul contesto scolastico è stata e sarà gestita da apposita commissione di valutazione costituita da tre osservatori esterni: 1) coordinatore: Dott. Giuseppe Boccioni- Dirigente scolastico Milano - Ex presidente IRRE 2) Dott.ssa Orlarei Paola- Esperta problematiche educative - ANSAS Torino- 3) Dott. Mario Gualandri-Psicologia del lavoro-Università la Sapienza -Roma (team di visita). Al team sono affidate nel complesso cinque istituzioni scolastiche. Dopo l’effettuazione della prima fase, conclusa nel mese di maggio 2011, nel mese di novembre 2011, il team, attraverso questionari on line e visite alla scuola, si occuperà (in collaborazione con l’INVALSI) di analizzare la dimensione didattica, organizzativa, l’innnovazione e la gestione della scuola. Questo documento è stato approvato nella seduta del 17 ottobre 2011 dal Collegio Docenti e adottato nella seduta del 18 ottobre dal Consiglio di Istituto. F. to Il Dirigente Scolastico Sebastiano Aliffi