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Q 225 Ed. 14 del 27/10/2011 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO Per l’A.S. 2011-12 il logo e la certificazione sono riferite alle sole sedi di Palidano e Mantova. Palidano Mantova PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2011-12 San Benedetto Po Le parti revisionate della seguente edizione (rispetto alla precedente) sono contrassegnate a sinistra da una barra verticale. APPROVAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI: 27-10-2011; ADOZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO: 21-12-2011 MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE: COPIA NON CONTROLLATA COPIA CONTROLLATA N° 1 PER: Dirigente scolastico DATA: 21-12-2011 Redatto da: R.D. Controllato da: Team di lavoro Approvato da: Dirigente Scolastico Edizione -14- Data 21/12/2011 Pagina 1 di 50 Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001 : 2008 Certificato n° 9175.PAST

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Piano dell' offerta formativa A.S. 2011/2012

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225 Ed. 14 del 27/10/2011

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO

Per l’A.S. 2011-12 il logo e la certificazione sono riferite alle sole sedi di Palidano e Mantova.

Palidano Mantova

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO

2011-12

San Benedetto Po

Le parti revisionate della seguente edizione (rispetto alla precedente) sono contrassegnate a sinistra da una barra verticale.

APPROVAZIONE DEL COLLEGIO DOCENTI: 27-10-2011; ADOZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO: 21-12-2011

MODALITÀ DI DISTRIBUZIONE:

� COPIA NON CONTROLLATA � COPIA CONTROLLATA N° 1 PER: Dirigente scolastico DATA: 21-12-2011

Redatto da:

R.D.

Controllato da:

Team di lavoro

Approvato da:

Dirigente Scolastico

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INDICE

1. LE SEDI Pag. 3 2. ELENCO DEGLI ACRONIMI E DELLE SIGLE Pag. 4 3. CHE COS’È IL P.O.F.? Pag. 4

3.1 Nucleo di supporto al POF, 4 3.2 Il contesto territoriale, 4 3.3 L’origine della scuola, 5 3.4 L’istituto tecnico e professionale oggi, 6

4. RAPPORTI CON IL TERRITORIO Pag. 7

5. FINALITA’ GENERALI DELL’ISTITUTO Pag. 8 5.1 Mission, 8 5.2 Politica per la Qualità, 8 5.3 Procedure della Qualità e certificazione, 8 5.4 Obiettivi prioritari della scuola, 9 5.5 Obiettivi generali, 9 5.6 Obiettivi specifici, 9

6. OFFERTA DIDATTICA Pag. 10 6.1 L’Istituto Tecnico, 10 6.2 Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, 11 6.3 Corso P.N.I.-Tradizionale, 12 6.4 Corso Cerere Unitario, 13 6.5 Profilo formativo del diplomato tecnico, 14 6.6 L’Istituto Professionale, 15 6.7 Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, 16 6.8 Indirizzo Agrotecnico, 17 6.9 Profilo formativo del diplomato professionale, 17

7. LA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE Pag. 19 7.1 Ruolo del Collegio Docenti, 19 7.2 I Dipartimenti disciplinari, 19 7.3 I Consigli di classe, 20 7.4 La programmazione didattica dei docenti, 21

8. PROGETTI Pag. 21 8.1 Requisiti obbligatori dei progetti, 21 8.2 Elementi considerati nella valutazione / approvazione dei progetti, 22 8.3 Rassegna sintetica di alcuni progetti significativi, 22 8.4 Progetti approvati dal Collegio Docenti per l’a.s. 2011-2012, 23

9. REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA DIDATTICA Pag. 25 9.1 Metodologie didattiche (flessibilità, articolazione e ricchezza degli strumenti e dei mezzi), 25 9.2 Criteri di verifica e di valutazione (verifica; numero e qualità delle verifiche), 25

9.3 La valutazione, 26 9.4 Punteggi e giudizi collegati, 28 9.5 Criteri per la non ammissione alla classe successiva, 29

9.6 Trasparenza del Patto Educativo di Corresponsabilità, 30 9.7 Patto Educativo di Corresponsabilità, 30

9.8 Valutazione della condotta, 32 9.9 Iniziative per il recupero, sostegno e potenziamento, 33

10. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Pag. 34 10.1 Laboratori, aule speciali ed esperienze didattiche significative, 34 10.2 Attività di inserimento e di sostegno degli studenti diversamente abili, 37 10.3 Attività di orientamento e di riorientamento, 39

10.4 Interventi e servizi per gli studenti, 39

11. RAPPORTI CON L’UTENZA Pag. 40 12. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE Pag. 41

12.1 Risorse umane, 41 12.2 Organigramma, docenti referenti e responsabili, 42 12.3 Servizi amministrativi e segreteria, 44 12.4 Risorse materiali, 44 12.5 La sicurezza nella scuola, 46 12.6 Risorse finanziarie, 46

13. VERIFICA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Pag. 47 13.1 Verifica del Piano dell’Offerta Formativa: la fase interna, 47 13.2 Verifica del Piano dell’Offerta Formativa: la fase esterna, 48 13.3 Pubblicazione risultati della verifica del POF, 48

14. NORMA TRANSITORIA Pag. 49 15. DOCUMENTI DISPONIBILI Pag. 49

15.1 Documenti a disposizione del personale, 49 15.2 Documenti a disposizione dell’utenza, 50

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1. LE SEDI (*).

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE I.S. “STROZZI” PALIDANO - CODICE MNIS013006

C.F. 82000570208

Sede associata di PALIDANO (MN)

46023 Villa Begozzo, 9

Sede associata di MANTOVA (MN)

46100 Via dei Toscani, 3

Sede associata di S. BENEDETTO PO (MN)

46027 Strada Villa Garibaldi, 137

Denominazione sede associata: I. T. AGRARIO ITA STROZZI PALIDANO

Codice MNTA013012 MNSS049ZX4 DISTRETTO 049

Denominazione sede associata:

I. T. AGRARIO ITA STROZZI MANTOVA Codice MNTA013023

MNSS045ZS2 DISTRETTO 045

Denominazione sede associata:

I. P. AGRICOLTURA E AMBIENTE IPA S. BENEDETTO PO

Codice MNRA013016 MNSS049ZX4 DISTRETTO 049

PRESIDENZA Tel. 0376-522173 SEGRETERIA Tel. 0376-536341

Fax 0376-522174

UFFICI Tel. 0376-384929

Tel. e Fax 0376-381474

UFFICI Tel. 0376-615311 Fax 0376-620827

E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] E-mail: [email protected]

Internet: www.itagstrozzi.altervista.org

SISTEMA QUALITÀ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008

La Sede di San Benedetto Po è esclusa dall’impiego del logo, dal

Manuale della Qualità e dalle procedure di certificazione

per l’A.S. 2011-12.

PARTITA IVA AZIENDA AGRARIA 01390220208

(*) Denominazioni e codici tratti dal “Bollettino Ufficiale M.I.U.R. MNSS000VM8 Provincia di Mantova” pubblicato in data 11 febbraio 2011.

Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001 : 2008 Certificato n° 9175.PAST

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2. ELENCO DEGLI ACRONIMI E DELLE SIGLE. A.T.A. Personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (Collaboratori Scolastici); C.C.N.L. Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro; C. di C. Consiglio di Classe; C.D. Collegio Docenti; C.P.I. Certificato di Protezione anti Incendio; D.O.P. Denominazione di Origine Protetta; D.S. Dirigente Scolastico (Preside); D.S.G.A. Direttore Servizi Generali ed Amministrativi (Segretaria); D.S.A. Disturbi Specifici di Apprendimento; E.N.A.I.P. Ente Nazionale A.C.L.I. Istruzione Professionale; F.I.S. Fondo Istituzione Scolastica; I.T.P. Insegnante Tecnico-Pratico; M.I.U.R. Ministero Istruzione Università e Ricerca; P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa; P.N.I. Corso Tradizionale con Piano Nazionale Informatica; R.S.U. Rappresentanza Sindacale Unitaria; S.P. Staff di Presidenza.

3. CHE COS’È IL P.O.F.? Secondo l’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia Didattica (DPR 8 marzo 1999 n. 275) il Piano dell’Offerta Formativa è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche”. Il P.O.F. è quindi lo strumento che la Scuola adotta nell’ambito della propria autonomia per rendere esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa. E’ il documento fondamentale della Scuola che ne precisa gli obiettivi generali e specifici, educativi e didattici, in coerenza con l’indirizzo di studi ed il contesto sociale, economico e produttivo nella quale è inserita l’istituzione scolastica. E’ un contratto che la Scuola stabilisce con la propria utenza e che viene condiviso, reso esplicito e flessibile. La condivisione riguarda le scelte educative di fondo, curricolari e di quelle organizzative, mentre le scelte metodologiche sono espressione della libertà di insegnamento. Costante è il rapporto fra le diverse componenti della Scuola con gli Enti Territoriali, le Associazioni, le Imprese del settore primario per coglierne i bisogni sia di tipo tecnico-professionale che formativo in senso lato. Il Piano dell’Offerta Formativa pertanto deve recepire le esigenze del contesto sociale, economico e culturale del territorio nel quale è inserita la Scuola proprio come è sottolineato dalla riforma scolastica. 3.1 NUCLEO DI SUPPORTO AL P.O.F. L’elaborazione e la valutazione annuale del presente documento sono affidate ad un Gruppo di lavoro (Commissione P.O.F.) composto da docenti di diverse aree disciplinari appartenenti alle 3 sedi. Durante l’anno la Commissione P.O.F. raccoglie elementi di valutazione, riguardo all’attuazione dell’offerta formativa, da molte componenti della vita scolastica (commissioni, personale docente e non docente, genitori, allievi, ecc.) al fine di elaborare e proporre al C.D. le linee guida per eventuali aggiornamenti o cambiamenti. 3.2 IL CONTESTO TERRITORIALE Il territorio, nel quale è inserito il nostro Istituto, è caratterizzato dalla presenza di un settore primario “allargato” (imprese della produzione e della trasformazione) consistente rispetto al prodotto interno lordo provinciale. La sola produzione primaria mantovana rappresenta oltre il 20% di quella lombarda e il 2,6% della produzione italiana.

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Un contesto produttivo che vede sempre più valorizzati i prodotti tipici e di alta qualità ottenuti dalle materie prime del territorio; un settore quello primario che è sempre più coinvolto anche nella multifunzionalità (si veda l’incremento dell’accoglienza rurale – 172 aziende nel 2008 di cui 14 fattorie didattiche) e nella recente sfida delle energie alternative (agro-energie da biomasse e da biogas) e della riforestazione. In merito alla tutela dell’ambiente è utile ricordare come il territorio della Provincia di Mantova sia oggi interessato per circa il 13,45% (50.000 ha) da Aree Protette (Parchi Regionali, Parchi Naturali, Riserve, ecc.) già realizzate o in fase di progettazione. Le filiere principali della trasformazione agroalimentare mantovana, quanto a valore del fatturato, sono quelle della macellazione di carne suinicola, della macellazione di carne bovina ed il sistema lattiero-caseario con la produzione dei due grandi formaggi a D.O.P. (formaggi tipici Grana Padano e Parmigiano Reggiano). A seguire prodotti di minor peso sul fatturato dell’economia locale ma di elevato pregio qualitativo come il melone tipico, i vini delle due aree vocate ed il salame mantovano. Quadro di sintesi del valore economico dei principali prodotti tipici mantovani (dati e stime riferiti all’anno 2006) – da P.A.T. 2008-2010 – Amministrazione Provinciale di Mantova.

Grana Padano 1.166.571 forme 275,5 mln €

Parmigiano Reggiano 331.702 forme 80,4 mln €

Vini Mantovani “Garda Colli Morenici” “Lambrusco Mantovano”

113.000 hl 8 mln €

Pera tipica 1.659 t 0,8 mln €

Salame mantovano 450 t 7 mln €

Melone tipico 60.000 t 60 mln €

Riso Vialone Nano 5.400 t 2,4 mln €

Totale 386,1 mln €

La risposta dell’istituzione scolastica. La sede associata di Palidano dell’Istituto è collocata a sud della Provincia, in prossimità del centro di Suzzara, avendo come potenziale bacino di utenza la fascia meridionale della Provincia, la zona del carpigiano (nel modenese) e la bassa pianura reggiana adiacente al mantovano. La sede associata di Mantova si trova collocata alle porte della città, nella periferia sud, ed ha come bacino di utenza le zone centrali e settentrionali della provincia, nonché aree del veronese prossime al mantovano. La sede associata di San Benedetto Po si trova a sud della provincia, a 1 km dal comune di San Benedetto Po e come bacino di utenza ha le zone del basso e medio mantovano e quelle adiacenti le province di Modena e Reggio Emilia. 3.3 L’ORIGINE DELLA SCUOLA. Sorge nel 1952 come scuola di formazione per tecnici agricoli. Gestita dalla Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth sotto la spinta di un Comitato finanziatore al quale aderirono Il Consorzio Agrario Provinciale di Mantova, la Banca Agricola Mantovana, la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Mantova, la Cantina Sociale di Gonzaga, il Consorzio di Bonifica Agro Mantovano-Reggiano, la ditta Landini di Fabbrico, la Società Montecatini e l’Officina Mellini e Martignoni. La sede di Palidano ha sede nella “Villa Strozzi”, residenza dell’omonima famiglia fiorentina che fin dal ‘500 possedeva una corte di campagna in località Begozzo; ad un discendente di tale famiglia, vissuto nel XVIII sec.(Pietro Antonio Strozzi) è stato dedicato appunto l’Istituto.

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La villa è arricchita da un parco che rappresenta un bene di rilevanza storico-paesaggistica ed una pregiata raccolta di specie forestali. Annessa alla scuola vi è un’azienda agraria didattica, serre e campi sperimentali per la produzione di biomassa a fine energetico. Un poliedrico laboratorio all’aperto per efficaci esperienze didattiche. Nell’anno scolastico 1994/95 è aggregata all’Istituto la sezione di Mantova che si trova collocata all’interno di un’azienda sperimentale dell’Amministrazione Provinciale di Mantova; ciò ha consentito di migliorare l’offerta formativa attraverso la disponibilità e l’utilizzo di un importante laboratorio (l’azienda didattico sperimentale). L’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente di San Benedetto Po è stato fino al 31/8/2011 sede associata dell’Istituto Superiore San Giovanni Bosco di Viadana, nato nel 1951 e divenuto Scuola Statale con DPR n. 1549 del 29/09/1954. La scuola era situata presso il complesso Polironiano fino al 2001, poi la sede è stata trasferita presso Villa Garibaldi, frazione di San Benedetto Po, recuperando un edificio storico delle precedenti scuole elementari. L'Istituto aderisce dall'anno scolastico 1997/98 al Progetto sperimentale 2002, al fine di meglio rispondere ai bisogni dell'utenza e del mondo produttivo. Dall’anno scolastico 2011-12 l’Istituto è aggregato all’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” formando un unico polo per l’istruzione superiore tecnica-professionale ad indirizzo agrario. L'offerta formativa ha individuato, soprattutto nell'area professionale, strategie didattiche (programmazione modulare multidisciplinare e interdisciplinare, codocenze, etc.) e progetti (impresa formativa simulata, esperienze di alternanza scuola - lavoro) attenti alla formazione di una figura professionale adatta alla realtà territoriale. I diplomati Tecnici Agrari. Da indagini svolte negli ultimi 10 anni sugli sbocchi professionali dei tecnici agrari diplomati (ad oggi 2508) emerge che una quota intorno al 37-38% prosegue gli studi a livello superiore (Università, corsi post diploma o corsi preparatori all’iscrizione all’albo professionale). Una quota di diplomati intorno al 56–59% svolge attività lavorativa: 23-24% nell’impresa di famiglia, 25-30% operano nelle filiere dell’agroalimentare o dell’ambiente, l’11% lavorano presso ditte appartenenti a settori dell’industria e del commercio in cui è richiesta una professionalità non sempre direttamente collegata alla formazione tecnica acquisita. In seguito ad un costante monitoraggio possiamo ritenere questi dati costanti nel tempo. 3.4 L’ISTITUTO TECNICO E PROFESSIONALE OGGI. Confronto dei dati riferiti alla situazione attuale con quelli dell’anno precedente.

Sede di Palidano

Sede di Mantova

Sede di S.Benedetto Po

Totale Istituto d’Istruzione Superiore

I.S. “Strozzi” A.S.

2010-11 A.S.

2011-12 A.S.

2010-11 A.S.

2011-12 A.S.

2010-11 A.S.

2011-12 A.S.

2010-11 A.S.

2011-12

Variazione ±

Docenti 43 42 31 28 23 21 97 91 -6

Non Docenti 19 20 9 8 3 3 31 31 0

Studenti 191 226 201 207 130 125 522 558 +36

Classi 11 12 10 9 6 6 27 27 0

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A.S. 2011-12

Sede di Palidano

Sede di Mantova

Sede di S.Benedetto Po Totali

Classi Sez. A Sez. B Sez. C Sez. D Sez. E Sez. F Sez. AS Sez. BS Sez. CS M F M+F

1A 25 25 25 29 29 -- 22 -- -- 125 30 155

2A 17 18 20 24 23 -- 28 -- -- 112 18 130

3A 20 -- 22 20 19 -- 23 -- -- 87 17 104

4A 12 -- 15 21 15 -- 16 17 -- 78 18 96

5A 13 -- 14 27 -- -- 19 -- -- 56 17 73

Totale 87 43 96 121 86 -- 108 17 -- 458 100 558

Legenda: M = Maschi; F = Femmine.

4. RAPPORTI CON IL TERRITORIO. Nell’anno scolastico 2011-2012 l’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi”, nelle sue 3 sedi, manterrà i rapporti di collaborazione con gli Enti ed Associazioni qui di seguito elencati. • Regione Lombardia; • “Informagiovani” per attività di orientamento scolastico; • Comune di Gonzaga e di Mantova; • Consulta Economica d’area (Suzzara e Mantova); • Labter-Crea di Mantova (Progetto Licheni e Progetto Mincio); • Ente Fiera Millenaria di Gonzaga; • Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; • Aziende private per l’organizzazione di stages esterni; • Camera di Commercio di Mantova; • Confederazione Italiana Agricoltori (sede di Mantova); • Federazione Provinciale Coltivatori diretti; • Istituto Mantovano di Storia contemporanea; • Polizia stradale; • Polizia postale; • Agenzia “AGIRE”; • Università di Mantova; • Agenzia FOR.MA (Provincia di Mantova) – Progetto “Arricchimento curricolare” alunni D.A.; • Fondazione CARIVERONA; • Associazione Cooperativa ortofrutticola CORMA; • Associazione Cantina Cooperativa di Gonzaga; • A.S.L. di Suzzara: problematiche del disagio nell’età evolutiva; • Rotary di Gonzaga, Suzzara e Pegognaga; • Lyons di Mantova, Gonzaga e Suzzara; • Cooperativa “Redenta” di Pegognaga; • Associazione Agrituristica Mantovana; • Cooperativa Muratori Reggiolo; • Amministrazione Provinciale di Mantova - Assessorato Agricoltura “Progetto sullo sviluppo della tartuficoltura”; • Gruppo Veterinario Suinicolo Mantovano (attività formativa); • Consorzio Tutela Vini Mantovani DOC (progetto di selezione clonale Lambrusco); • Associazione Produttori Apistici di Mantova (attività formativa e informativa); • Associazione Mantovana Allevatori (stages e attività formativa); • T.E.A. Territorio Energia Ambiente Comune di Mantova (Raccolta differenziata rifiuti).

Il Collegio Docenti intende altresì favorire tutte le occasioni di dibattito legate ai temi dell’agricoltura che possono essere ospitate nelle sedi dell’Istituto per valorizzare la scuola sul territorio.

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5. FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO. 5.1 MISSION. La Mission è l’obiettivo principale che l’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” si è prefissato di raggiungere e perseguire nella sua attività di formazione. L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” vuole fornire agli allievi le conoscenze e le competenze necessarie all’inserimento nel settore primario allargato, con particolare riferimento al territorio mantovano; vuole altresì assolvere in modo sempre migliore il compito istituzionale di agenzia di formazione degli studenti ai corsi di studio superiori.” 5.2 POLITICA PER LA QUALITÀ. L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” per raggiungere la sua Mission basa tutte le attività didattico-formative sui seguenti principi:

• aggiornamento continuo docenti; • intensificazione dei rapporti con gli altri enti del territorio per capirne le esigenze; • soddisfazione degli utenti (studenti, genitori, università, mondo del lavoro e

istituzionale); • studiare percorsi educativi mirati; • innovazione metodologie didattiche; • verifica dei risultati.

L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” si assume anche l’impegno di: • impostare relazioni di qualità con clienti-utenti, collaboratori; • attuare una politica di trasparenza e di funzionalità che con il contributo di tutto l’Istituto

consenta di essere in sintonia con i clienti-utenti; • realizzare servizi che soddisfino le esigenze esplicite ed implicite dei clienti-utenti; • creare un contesto di Istituto che permetta a chi lavora di trovare appagamento delle

proprie aspettative, di esprimere appieno le proprie attitudini e di sviluppare al meglio il proprio lavoro;

• scegliere fornitori capaci e impostare con loro una relazione di partnership; • migliorare costantemente.

5.3 PROCEDURE DELLA QUALITÀ E CERTIFICAZIONE. Per garantire una completa trasparenza ed efficacia delle proprie azioni, l’Istituto si è dotato di un Sistema di Gestione della Qualità che ha permesso nel 2003 il conseguimento e, negli anni successivi, il mantenimento della Certificazione UNI EN ISO 9001:2000 e la conversione alla nuova versione UNI EN ISO 9001:2008 in data 3 novembre 2010. Si allegano i due certificati di valenza rispettivamente nazionale ed europea in cui sono espresse le attività di accreditate:

Progettazione, Orientamento e programmazione didattico-educativa, erogazione del servizio di Formazione e apprendimento.

La Sede di San Benedetto Po, per consentire il suo graduale adeguamento alla norma, per il

corrente anno scolastico é esclusa dall’impiego del logo, dal Manuale della Qualità e dalle

procedure di certificazione.

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5.4. OBIETTIVI PRIORITARI DELLA SCUOLA. L’obiettivo principale dell’istruzione scolastica e del nostro Istituto, in stretta collaborazione con le famiglie, è il successo formativo degli allievi e cioè il conseguimento di una preparazione culturale, sociale e professionale come strumento indispensabile ad affrontare la vita futura. 5.5 OBIETTIVI GENERALI.

• Promuovere la crescita umana e professionale dei giovani fornendo loro gli strumenti culturali e le competenze tecniche utili per leggere criticamente la realtà ed orientarsi autonomamente nella complessità al fine di compiere scelte consapevoli e coerenti.

• Potenziare la fiducia dei ragazzi nelle proprie capacità, conquistata attraverso il processo di crescita e di conoscenza.

• Favorire un clima di benessere nella scuola, al fine di superare le situazioni di disagio dell’adolescenza e di prevenire il manifestarsi di atteggiamenti negativi nei confronti della scuola e della società.

• Promuovere valori quali la memoria storica, la democrazia, la tolleranza, i diritti umani, la pace, la salvaguardia delle risorse ambientali, la comprensione ed il rispetto fra diversi, l’attenzione verso altre culture, il rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture della scuola.

• Favorire l’integrazione degli allievi diversamente abili. • Sviluppare negli allievi il bisogno di stabilire un rapporto partecipativo nella Società e

nelle sue Istituzioni, per crescere nell’assunzione delle proprie responsabilità. • Educare al rispetto della legge e delle norme nella consapevolezza che la legalità,

intesa come valore, rappresenta il fondamento principale della convivenza civile e democratica.

5.6 OBIETTIVI SPECIFICI In relazione alla formazione umana e professionale del futuro Diplomato, sia in “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”, sia in “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale”, la scuola dovrà:

• Fornire gli strumenti di conoscenza indispensabili e le capacità per gestire il cambiamento in atto (impresa agricola, agriturismo, industria agroalimentare, marketing, valorizzazione dei prodotti).

• Fornire un servizio di qualità, percepito realmente come tale da chi ne fruisce. • Mantenere e potenziare il legame storico e culturale con il territorio e con le altre

agenzie formative che vi operano. • Potenziare le competenze e le abilità di tipo applicativo e socio-relazionali. • Sviluppare le capacità elaborative, logiche e critiche all’interno di un sistema

multidisciplinare dei saperi.

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6. OFFERTA DIDATTICA. 6.1 L’ISTITUTO TECNICO.

Sono di seguito elencati e descritti i Piani di studi dei corsi attivi con i relativi Moduli ed Aree.

1-Indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” (Riforma) (presente in entrambe le sedi di Palidano e Mantova, solo classi prime e seconde secondo l’attuazione della riforma).

Gli elementi caratterizzanti questo indirizzo sono i seguenti: • Acquisizione di competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle

attività produttive del settore. • Capacità di intervenire nella fase di trasformazione e valorizzazione dei prodotti

agroalimentari con attenzione alla Qualità degli stessi ed al rispetto dell’ambiente. • Saper affrontare le problematiche relative alla gestione del territorio, con specifico

riguardo agli equilibri ambientali, paesaggistici ed idrogeologici. Nell’Indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” sono previste le articolazioni:

• PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI: dedicata ad approfondire le tematiche collegate alle produzioni animali e vegetali, alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari e al controllo della qualità dei prodotti agroalimentari sotto il profilo chimico, fisico, igienico e organolettico.

• GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO: dedicata ad approfondire le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale e alla protezione dei suoli, delle strutture paesaggistiche a sostegno degli insediamenti e della vita rurale.

2-Corso P.N.I.-Tradizionale (presente solo nella sede di Palidano ad esaurimento graduale secondo la riforma);

Gli elementi caratterizzanti questo corso sono i seguenti: • Fornire agli allievi la padronanza dei contenuti disciplinari richiesti dal mondo del

lavoro o per il proseguimento degli studi; • Acquisizione di competenze di informatica fino alla classe terza.

3-Corso Cerere Unitario con Moduli Agro-Industriale / Agro-Ambientale e Area di Progetto (presente in entrambe le sedi di Palidano e Mantova ad esaurimento graduale secondo la riforma).

Gli elementi caratterizzanti questo corso sono i seguenti: • Fornire agli allievi la padronanza dei contenuti disciplinari richiesti dal mondo del

lavoro o per il proseguimento degli studi. • Potenziamento delle conoscenze della lingua inglese, della matematica e di

informatica (corso curricolare di cinque anni). • Formazione modulare per fornire competenze di settore.

Il corso Cerere Unitario prevede i moduli Agro-Industriale e Agro-Ambientale (Area Modulare) e l’Area di Progetto. La scelta del Modulo deve essere operata all’atto di iscriversi al terzo anno.

• L’Area Modulare ha lo scopo di fornire un approccio mirato alla soluzione di problemi specifici in modo da fornire agli allievi autonomia e capacità di giudizio.

Il Modulo Agro-Industriale è caratterizzato da una maggiore attenzione ai temi della trasformazione nel settore agro-alimentare con approccio di filiera. Il Modulo Agro-Ambientale è caratterizzato da una specifica attenzione alle tematiche ambientali e di difesa del territorio. In entrambi i moduli citati esiste l’Area di progetto.

• Nell’Area di Progetto (2 ore; prove: Pratico) gli allievi svolgono lavori applicativi che mirano a facilitare e stimolare interpretazioni delle diverse realtà sotto l’aspetto problematico con approccio multidisciplinare.

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6.2 INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”.

ISTITUTO TECNICO NUOVO ORDINAMENTO SETTORE TECNOLOGICO

INDIRIZZO “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”

CLASSI e ORE

DISCIPLINE (1) 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°

AN

NO

2° Biennio e 5° anno costituiscono

un percorso formativo unitario

1a 2a 3a 4a 5a PROVE (2) LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 STORIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 4 4 3 3 3 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 - - - SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2 - - - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 31 31 - - - SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 31 31 - - - TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA 31 31 - - - TECNOLOGIE INFORMATICHE 32 - - - - SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE - 3 - - - COMPLEMENTI DI MATEMATICA - - 1 1 - PRODUZIONI ANIMALI - - 3 3 2

Articolazione “PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI”

PRODUZIONI VEGETALI - - 5 4 4 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI - - 2 3 3 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE - - 3 2 3 BIOTECNOLOGIE AGRARIE - - - 2 3 GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO - - - - 2

Articolazione “GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO”

PRODUZIONI VEGETALI - - 5 4 4 TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI - - 2 2 2 GENIO RURALE - - 2 2 2 ECONOMIA, ESTIMO, MARKETING E LEGISLAZIONE - - 2 3 3 BIOTECNOLOGIE AGRARIE - - 2 2 - GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO - - - - 4

CLASSE 1a 2a 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 32 32 32 ORE DI COMPRESENZA CON ITP PER CLASSE 5 3 NUMERO CLASSI PALIDANO 3 3 - - - NUMERO CLASSI MANTOVA 2 2 - - -

N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Solo le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” della nuova riforma. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico, U.= unico.

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6.3 CORSO P.N.I.-TRADIZIONALE.

ISTITUTO TECNICO VECCHIO ORDINAMENTO CORSO P.N.I.-TRADIZIONALE

Classi ed Ore DISCIPLINE P.N.I. TRAD.LE

(1) (1) 3a 4a 5a Prove (2)

RELIGIONE – ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 3 3 3 STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA 2 2 2 SCIENZE NATURALI 41 - - PATOLOGIA VEGETALE - 21 - ENTOMOLOGIA AGRARIA - - 21 MATEMATICA ED INFORMATICA 2 - - FISICA E LABORATORIO 2 - - LINGUA STRANIERA - - - AGRONOMIA E COLTIVAZIONI 3 43 42 ECONOMIA RURALE - 41 - ESTIMO RURALE ED EL. DI DIRITTO AGR. - - 62 CONTABILITÀ RURALE 2 2 - ZOOTECNIA 31 31 21 CHIMICA GENER. INORGANICA/ORGANICA 42 - - CHIMICA AGRARIA - 42 - INDUSTRIE AGRARIE - - 42 MECCANICA AGRARIA - 21 21 EL. DI COSTRUZ. RURALI E DISEGNO REL. - - 3 EL. DI TOPOGRAFIA E DISEGNO RELATIVO - 32 22 ESERCITAZIONI DI AZIENDA AGRARIA 4 - - EDUCAZIONE FISICA 2 2 2

CLASSE 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 33 ORE DI COMPRESENZA CON I.T.P. 4 11 11 NUMERO CLASSI PALIDANO 1 1 1 N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” della nuova riforma. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico.

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6.4 CORSO “CERERE UNITARIO”.

ISTITUTO TECNICO VECCHIO ORDINAMENTO CORSO DI STUDIO PROGETTO COORDINATO

“CERERE UNITARIO”

Classi ed Ore DISCIPLINE BIENNIO TRIENNIO

(1) (1) 3a 4a 5a Prove (2)

RELIGIONE – ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 3 3 3 STORIA 2 2 2 LINGUA STRANIERA 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 MATEMATICA E INFORMATICA 3 2 2 CHIM.AGR. CON ESER. E TECN. AGROALIM. 32 22 33 BIOLOGIA APPLICATA 31 43 32 TECN.DI PRODUZ.VEGET.ED ELEM.MECC. 43 32 2 TECNICA DI PRODUZIONE ANIMALE 2 31 22 TECN.DI GEST.,VALUTAZ. ED EL. LEGISLAZ. 42 32 44 TOPOGRAFIA ED ELEMENTI COSTRUZIONI 33 32 - MODULO AGRO-INDUSTRIALE BIOCHIMICA APPLICATA TECNOLOGIA GENERALE TECNOLOGIE SPECIALI COMMERCIALIZZAZIONE E LEGISL.

- - - -

1 1 - -

- - 2 2

MODULO AGRO-AMBIENTALE (IN ALTERNATIVA) ECOLOGIA DEL PAESAGGIO ECOLOGIA APPLICATA AGROECOLOGIA E TUTELA AMBIENT.

- - -

2 - -

- 2 2

AREA DI PROGETTO (PER ENTRAMBI I MODULI) - - 2

CLASSE 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 32 ORE DI COMPR. CON ITP PER CLASSE 11 12 11 NUMERO CLASSI PALIDANO 1 1 1 NUMERO CLASSI MANTOVA 2 2 1

N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” della nuova riforma. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico.

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6.5 PROFILO FORMATIVO DEL DIPLOMATO TECNICO. Il Diplomato in “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”: • ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive,

trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;

• interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare, è in grado di: • collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali,

applicando i risultati delle ricerche più avanzate; • controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed

organolettico; • individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con

opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

• intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire, inoltre, il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

• controllare con i metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

• esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; • effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione interpretando carte tematiche e

collaborando in attività di gestione del territorio; • rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di

rischio; • collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti

agrari ed agroindustriali; • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e

tracciabilità.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. 2. Organizzare attività produttive ecocompatibili. 3. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 4. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. 5. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. 6. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. 7. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. 8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze di cui sopra sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento.

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Alla fine del quinto anno il Consiglio di classe chiamato ad esprimere il giudizio di ammissione all’Esame di Stato si esprime sul grado di raggiungimento delle competenze di ogni allievo compilando la Verifica competenze in uscita. SERVIZI PER I NEODIPLOMATI.

• La scuola favorisce la ricerca dell’impiego attivando uno Sportello lavoro ed un Docente responsabile che mantenga costanti relazioni con le aziende del settore e fornisca a richiesta i nominativi degli studenti diplomati.

• L’Istituto promuove percorsi di orientamento post-diploma ed universitari. 6.6 L’ISTITUTO PROFESSIONALE. 1-Indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” (Riforma) (é presente nella sede di San Benedetto Po, solo classi prime e seconde, secondo l’attuazione della riforma)

Gli elementi caratterizzanti l’indirizzo sono i seguenti:

• Acquisire una preparazione culturale professionale flessibile che consenta un facile inserimento nell’ambito lavorativo del territorio.

• Possedere competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.

• Capacità di fornire assistenza tecnico-economica alle aziende, agli organismi cooperativi ed associativi del settore interpretando le tendenze dei mercati nazionali e comunitari.

2-Indirizzo “Agrotecnico” settore Agrario-Agroambientale (é presente nella sede di San Benedetto Po, solo classi terze, quarte e quinte, ad esaurimento secondo l’attuazione della riforma)

Gli elementi caratterizzanti l’indirizzo sono i seguenti:

• Conseguimento della Qualifica di “Operatore agroambientale” alla conclusione del terzo anno, spendibile per un impiego specializzato presso le aziende del settore agroambientale.

• Conseguimento del Diploma di “Agrotecnico” alla conclusione del quinto anno.

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6.7 INDIRIZZO “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE”.

ISTITUTO PROFESSIONALE NUOVO ORDINAMENTO SETTORE SERVIZI

INDIRIZZO “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE”

CLASSI e ORE

DISCIPLINE (1) 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5°

AN

NO

2° Biennio e 5° anno costituiscono

un percorso formativo unitario

1a 2a 3a 4a 5a PROVE (2) LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 4 4 LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 STORIA 2 2 2 2 2 MATEMATICA 4 4 3 3 3 DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 - - - SCIENZE INTEGRATE (SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA) 2 2 - - - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE 1 1 1 1 1 SCIENZE INTEGRATE (FISICA) 21 21 - - - SCIENZE INTEGRATE (CHIMICA) 21 21 - - - TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE 2 2 - - - ECOLOGIA E PEDOLOGIA 3 3 - - - LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI 3 3 - - - BIOLOGIA APPLICATA - - 3 - - CHIMICA APPLICATA E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE - - 3 2 - TECNICHE DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE - - 2 3 - AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI - - 5 2 2 ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE - - 4 5 6 VALORIZZAZ. DELLE ATTIV. PROD. E LEGISLAZ. DI SETTORE - - - 5 6 SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA - - - - 3

CLASSE 1a 2a 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 ORE DI COMPRESENZA CON ITP PER CLASSE 2 2 NUMERO CLASSI SAN BENEDETTO PO 1 1 - - - N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Solo le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” della nuova riforma. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico, U.= unico.

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6.8 INDIRIZZO AGROTECNICO.

ISTITUTO PROFESSIONALE VECCHIO ORDINAMENTO INDIRIZZO AGROTECNICO

SETTORE AGRARIO-AGROAMBIENTALE (PROGETTO 2002 I.P.A. AGRO-AMBIENTALE)

CLASSI e ORE

DISCIPLINE (1) TRIENNIO BIENNIO

1a 2a 3a 4a 5a PROVE (2) LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 4 4 4 STORIA 2 2 2 LINGUA INGLESE 2 3 3 MATEMATICA 3 3 3 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 2 2 RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ’ ALTERNATIVE 1 1 1 TECNOLOGIE CHIMICO-AGRARIE E AMBIENTALI 53 - - TECN. DELLE PROD. VEG. ED ANIM. MECCANIZZ. E STRUTTURE 95 - - ECOLOGIA APPLICATA - 3 4 TECNICHE DI PROD., TRASF. E VALORIZZ. DEI PRODOTTI - 43 43 CONTABILITA’ E TECNICA AMMINISTRATIVA - 42 - ECONOMIA AGRARIA 42 3 4 ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI - - 22 DIRITTO E LEGISLAZIONE - 3 3

CLASSE 3a 4a 5a ORE TOTALI 32 32 32 ORE DI COMPRESENZA CON ITP PER CLASSE 10 5 5 NUMERO CLASSI SAN BENEDETTO PO 1 2 1 N.B. L’esponente, quando è specificato, indica le ore di compresenza con I.T.P. (Insegnante Tecnico-Pratico). (1) Solo le classi prime e seconde sono entrate a far parte del nuovo indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” della nuova riforma. (2) Legenda: S.= scritto; O.= orale; P.= pratico; G.= grafico, U.= unico. 6.9 PROFILO FORMATIVO DEL DIPLOMATO PROFESSIONALE. Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. È in grado di: • gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive:

agro-ambientale, agro-industriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità;

• individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie;

• utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo e ai processi di produzione e trasformazione;

• assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale;

• organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari e agroindustriali;

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• rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino

fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche;

• gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio;

• intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici;

• gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche. 2. Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio. 3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione. 4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi. 5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. 6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing. 7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. 8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico. 9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini. 10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica. Alla fine del quinto anno il Consiglio di classe chiamato ad esprimere il giudizio di ammissione all’Esame di stato si esprime sul grado di raggiungimento delle competenze di ogni allievo compilando la Verifica competenze in uscita. SERVIZI PER I NEODIPLOMATI.

• La scuola favorisce la ricerca dell’impiego attivando uno Sportello lavoro ed un Docente responsabile che mantenga costanti relazioni con le aziende del settore e fornisca a richiesta i nominativi degli studenti diplomati.

• L’Istituto promuove percorsi di orientamento post-diploma ed universitari.

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7. LA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE. 7.1 RUOLO DEL COLLEGIO DOCENTI. Il Collegio dei Docenti, tra gli organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità dell’impostazione didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e, in armonia con le decisioni del Consiglio di Istituto. Esso concorre con autonome deliberazioni alle attività di progettazione a livello d’Istituto e di programmazione educativa e didattica relativamente ai seguenti aspetti: a) l’approvazione del Piano dell’offerta formativa; b) la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri; c) l’elaborazione dei criteri di valutazione degli alunni e di non ammissione alla classe

successiva; f) l’adozione dei libri di testo su proposta dei consigli di classe; h) la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica; i) l’elaborazione ed attuazione delle strategie per il recupero e sostegno per gli studenti in

difficoltà; j) l’approvazione dei progetti didattici e valutazione dello stato di attuazione degli stessi. 7.2 I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI. Nell’ottica inoltre del costante miglioramento dell’efficacia della proposta educativa dell’Istituto, il ruolo e l’importanza dei Dipartimenti, ciascuno coordinato da un docente responsabile, sono recentemente risultati determinanti nella realizzazione dell’offerta didattica. In particolare sono stati e sono coinvolti nelle seguenti azioni:

• Progettazione e revisione annuale del Syllabus (individuazione degli obiettivi minimi e dei contenuti comuni condivisi).

• Individuazione di metodologie comuni efficaci. • Elaborazione di proposte perle attività di recupero e potenziamento. • Analisi dei risultati degli Esami di stato delle classi quinte. • Verifica in itinere del raggiungimento degli obiettivi fissati dai docenti nei piani di

lavoro. • Elaborazione delle prove di validazione e delle prove d’ingresso.

Classe di Concorso DIPARTIMENTI DISCIPLINARI DOCENTE COORDINATORE

A012 Chimica agraria A013 Chimica e tecnologie chimiche C050 Esercitazioni agrarie

Prof. PICCAGLI Maurizio

A019 Discipline Giuridiche ed economiche Prof. ssa GOZZI Monica A029 Educazione fisica Prof. MELLI Marco A034 Elettronica (x Informatica) C310 Lab. Informatica industriale

Prof. VISIGALLI Marco

A049 Matematica e Fisica Prof. ssa ALBERINI Elisa A346 Lingua e civiltà straniera Inglese Prof. ssa CARNESALINI Maria A050 Materie letterarie Prof. ssa FARINA Daniela A058 Scienze e meccanica agraria C050 Esercitazioni agrarie

Prof. ORLANDINI Alberto

A060 Scienze naturali Prof. TRUZZI Andrea A071 Tecnologie e disegno A072 Topografia C320 Lab. Meccanico-tecnologico

Prof. GORGATTI Maurizio

A074 Zootecnia e scienze di produzione animale Prof. FILA Luigi - Sostegno Prof. COARO Adriano - Religione Prof. IOVINO Massimo

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7.3 I CONSIGLI DI CLASSE. Il Consiglio di Classe è inteso “come momento non burocratico di riflessione e di soluzione di problemi. E’ il luogo dove il Patto Formativo di corresponsabilità si presenta come un’occasione per costruire un’intesa collaborativa fra i docenti impegnati sullo stesso progetto”. A tale proposito appare fondamentale il ruolo del Coordinatore di Classe all’interno della proposta di ristrutturazione dei lavori del Consigli di Classe, ad esso competono infatti i seguenti compiti: • presiede le riunioni del Consiglio di Classe in assenza del D.S.; • controlla settimanalmente sul registro di classe l’andamento di assenze, ritardi e relative

giustificazioni; • controlla le annotazioni relative al comportamento e segnala in presidenza le situazioni

critiche; • gestisce i rapporti con le famiglie per situazioni negative nel profitto emerse nel Consiglio

di Classe; • gestisce i rapporti con le famiglie per comportamenti gravi che portano a sanzioni, quale

la sospensione dalle lezioni. Coordinatori di Consiglio di classe per la sede di Palidano:

CLASSE DOCENTE COORDINATORE I A Prof.ssa BORDONALI Giovanna II A Prof.ssa FERRARINI Roberta III A Prof. GUIDETTI Aldo IV A Prof. GARDINI Carlo V A Prof. ORLANDINI Alberto I B Prof.ssa RICCADONNA Federica II B Prof.ssa CENNA Ilaria I C Prof.ssa COVA Anna Rita II C Prof. LORENZINI Carlo III C Prof.ssa BELLOCCHIO Elena IV C Prof.ssa FARINA Daniela V C Prof. TRUZZI Andrea

Coordinatori di Consiglio di classe per la sede di Mantova:

CLASSE DOCENTE COORDINATORE I D Prof. GEROLA Fabio I E Prof. ssa CORBELLANI Antonia II D Prof. PICCAGLI Maurizio II E Prof. ssa FAROLFI Marta III D Prof. ssa ALBERINI Elisa III E Prof. FILA Luigi IV D Prof. ssa FASOLINO Raffaella IV E Prof. ssa TOSI Alba V D Prof. DANESI Roberto

Il Consiglio di Classe applica la coerenza dei sistemi di valutazione dei docenti in relazione ai criteri indicati nel P.O.F. e realizza un’equilibrata distribuzione delle prove di verifica (orali, scritte e pratiche) nei diversi momenti dell’anno scolastico; fissa gli obiettivi comuni e trasversali e decide strategie e metodologie di recupero (nell’ambito delle modalità espresse nel POF).

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Coordinatori di Consiglio di classe per la sede di San Benedetto Po:

CLASSE DOCENTE COORDINATORE I AS Prof.ssa PAPI Maria Gabriella II AS Prof. FERRARI Fabrizio III AS Prof. ssa BASSANI Graziella IV AS Prof.ssa MACCHIELLA Maria Rosa IV BS Prof. ZANINI Fulgenzio V AS Prof. COSTA Luca

7.4 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI DOCENTI. Sulla base delle indicazioni emerse dai Consigli di classe e in accordo con le decisioni dei Dipartimenti disciplinari, i docenti predispongono annualmente un dettagliato Piano di Lavoro da allegare al Registro Personale e da mettere a disposizione dell’utenza. In particolare esso deve contenere indicazioni rispetto a:

• Valutazione dei prerequisiti degli allievi da rilevare con opportune Prove di ingresso (specialmente nelle classi prime).

• Valutazione del livello di preparazione e delle capacità iniziali della classe. • Obiettivi trasversali fissati dal Consiglio di classe. • Obiettivi di apprendimento, contenuti e tempi di lavoro. • Metodologie didattiche. • Numero e tipo di verifiche per trimestre / periodo da effettuare. • Strumenti di lavoro.

8. PROGETTI. L’attività degli istituti scolastici viene oggi articolata sotto forma di progetti. Tali progetti devono comunque inserirsi in aree di intervento ben precise, individuate collegialmente dai docenti dell’Istituto nel rispetto delle finalità e degli obiettivi della scuola. Per quanto riguarda l’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” queste aree di intervento sono:

• Ampliamento e potenziamento dei tradizionali percorsi di acquisizione di metodologie e tecniche della produzione agraria nelle sue varie fasi, inclusa quella conclusiva della commercializzazione dei prodotti.

• Consolidamento di metodologie e conoscenze di carattere logico-scientifico. • Potenziamento dell’attenzione ai meccanismi della comunicazione e della creazione

artistico-creativa. • Educazione alla legalità, alla sicurezza ed al senso di cittadinanza. • Educazione al rispetto dell’ambiente-territorio ed alla sua natura di risorsa economica

ed ecologica ad un tempo. • Potenziamento di accoglienza ed orientamento, intesi come strumenti permanenti ed

insostituibili per il perseguimento di una condizione di benessere nella scuola. 8.1 REQUISITI OBBLIGATORI DEI PROGETTI.

• Completezza e chiarezza nella presentazione. • Conformità agli obiettivi formativi dell’Istituto. • Coerenza con i prerequisiti in possesso degli utenti cui è rivolto il progetto. • I progetti devono essere presentati entro il 10 ottobre, analizzati dalla Commissione

Validazione Progetti prima dell’approvazione del Collegio docenti.

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8.2 ELEMENTI CONSIDERATI NELLA VALUTAZIONE / APPROVAZIONE DEI PROGETTI.

• Continuità didattica con lo stesso progetto o progetti affini che abbiano nel tempo riportato ricadute positive o che abbiano qualificato l’identità dell’Istituto sul territorio.

• Potenziamento per gli studenti particolarmente dotati o motivati. • Tipo di ricaduta sull’utenza. • Disponibilità finanziaria dell’Istituto.

8.3 RASSEGNA SINTETICA DI ALCUNI PROGETTI SIGNIFICATIVI.

Progetto “LICHENI IN RETE” Criteri con cui è stato scelto Competenze che ha saputo promuovere

Morfologia, fisiologia, classificazione dei licheni e loro utilizzo per il biomonitoraggio dell’inquinamento atmosferico.

• Coerenza con gli obiettivi formativi dell’Istituto;

• Aiuta a comprendere la complessità delle questioni ambientali;

• Sviluppa rapporti di collaborazione con soggetti esterni all’Istituto per una migliore integrazione nel territorio;

• Promuove un approccio interdisciplinare ai temi dell’educazione ambientale;

• Favorisce processi metacognitivi negli allievi.

Competenze cognitive: • Approfondire le conoscenze scientifiche sui

principali inquinanti atmosferici, le loro fonti di emissione e gli effetti negativi sull’ambiente;

• Apprendere alcune nozioni riguardo alla morfologia, fisiologia e classificazione dei licheni;

• Acquisire il concetto di bioindicatore; • Apprendere tecniche di elaborazione e

interpretazione dei dati raccolti. Competenze educative: • Acquisire autonomia nell’organizzazione del

lavoro e capacità organizzative; • Saper affrontare un problema o un

argomento in modo interdisciplinare.

Progetto “MINCIO” Criteri con cui è stato scelto Competenze che ha saputo promuovere

Campionamento delle acque sull’asta del fiume Mincio e dei laghi di Mantova Analisi fisiche, chimiche, batteriologiche (protocollo GREEN) finalizzate a monitorare lo stato di salute delle acque del nostre territorio Presentazione e socializzazione dei risultati.

Coerenza con gli obiettivi formativi dell’istituto Sviluppo rapporti di collaborazione con altri soggetti esterni Promozione di un approccio pluridisciplinare sui temi dell’educazione ambientale Promozione della conoscenza del territorio e degli ecosistemi locali.

Sviluppo di abilità pratiche nell’ambito delle analisi fisiche, chimiche e batteriologiche delle acque. Acquisizione di capacità e competenze nella raccolta e nella elaborazione di dati scientifici. Approccio multidisciplinare a problemi concreti. Capacità di lavoro in team. Conoscenza del territorio.

Progetto “I.F.S.” Criteri con cui è stato scelto Competenze che ha saputo promuovere

Progetto “Impresa Formativa Simulata”. Cstituzione virtuale di una Società Coperativa a Responsabilità Limitata e gestione della fase operativa di compravendita con altre I.F.S. per via telematica.

• Coerenza con gli obiettivi formativi dell’Istituto;

• Stimola negli alunni lo spirito imprenditoriale;

• Incremento delle capacità di organizzare e lavorare in gruppo.

• Approfondire le tematiche di analisi delle esigenze del territorio interpretando il trend di mercato di determinati prodotti;

• Acquisire la capacità di costituire un Soc. Coop. E di istituire un “negozio virtuale”;

• Saper affrontare un problema in modo autonomo cercando le possibili soluzioni.

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8.4 PROGETTI APPROVATI DAL COLLEGIO DOCENTI PER L’A.S. 2011-2012

PROG. DOCENTE DI RIF. TITOLO CLASSI FINALITA’ E MONITORAGGIO

N° 01 FALAVIGNA A.

“POTENZIAMENTO DI ESTIMO RURALE E TECNICHE DI GESTIONE, VALUTAZIONE ED ELEM. DI LEGISLAZIONE”

5A - 5C

Possedere le conoscenze necessarie per procedere ad una fase di esproprio di un terreno agricolo.

MONITORAGGIO: 09/01

N° 02 TROPIANO R. “POTENZIAMENTO DI COSTRUZIONI RURALI” 5A - 4C

Indagine sul territorio dell’oltrepò mantovano delle costruzioni realizzate o in corso di realizzazione.

MONITORAGGIO: 9/01

N° 03 ZANINI F. “IMPRESA FORMATIVA SIMULATA” 4AS - 4BS

Potenziamento delle capacità imprenditoriali degli alunni attraverso una simulazione di attività aziendale.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 04 COARO A. “EDUCAZIONE COMPORTAMENTALE – EDUCAZIONE FISICA – INTEGRAZIONE ALUNNI D.A.”

ALUNNI D.A. e 2D -

2E

Promuovere l’integrazione degli alunni D.A. attraverso gli sport acquatici.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 05 FARINA D. “PAROLE CHE PROFUMANO E SGUARDI ALTROVE. GIARDINI IN LETTERATURA E ... ALTRO”

1B - 2A 2B - 2C 3A - 3C

4AS

Finalità interdisciplinare: realizzazione reale e virtuale di modelli storici di giardino (medievale, rinascimentale francese) inseriti in un percorso letterario, naturalistico, artistico.

MONITORAGGIO: 30/04

N° 06 AVANZINI S. “PROGETTO EUROPEO COMENIUS” “115 ALLIEVI”

Finalità interdisciplinare: chimica, biologia, ecologia, economia e lingua inglese. Conoscere l’importanza dell’acqua nella logica dello sviluppo sostenibile e della sopravvivenza della specie umana sulla terra (e ...).

MONITORAGGIO: 31/03

N° 07 CATENA S. “CURA, MANUTENZIONE GIARDINO SCUOLA MEDIA ALBERTI” O “IL GIARDINO RITROVATO”

4D - 4E MOD. A.A.

Far acquisire il metodo sperimentale di lavoro. MONITORAGGIO: 31/03

N° 08 CATENA S. “TARTUFI” 2D - 2E Far acquisire il metodo sperimentale di lavoro. MONITORAGGIO: 31/03

N° 09 CATENA S. “FITOTOSSICITA’ ACQUA DI SCARICO DEL DEPURATORE” 5D Far acquisire il metodo sperimentale di lavoro.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 10 ACCORSI C. “USCITE PER L’AUTONOMIA” ALUNNI

D.A. San Ben. Po

Conoscenza degli uffici pubblici con esercitazioni pratiche di agraria e visite guidate a tema.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 11 TRUZZI A. “ORIENTAMENTO SCOLASTICO” PROGETTO ISTITUTO

Orientamento dell’Istituto. MONITORAGGIO: 31/03

N° 12 TRUZZI A. “LICHENI IN RETE” 5C MOD. A.A.

Morfologia, fisiologia, classificazione dei licheni e loro utilizzo per il biomonitoraggio dell’inquinamento atmosferico.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 13 ZANINI F. “CORSO DI INFORMATICA PER STUDENTI”

5AS Potenziamento delle conoscenze informatiche in generale.

MONITORAGGIO: 30/04

N° 14 ZANINI F. “FIERE E MANIFESTAZIONI” -- Miglioramento e diffusione dell’immagine e della visibilità della scuola nel territorio.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 15 ZANINI F. “SCIENZA UNDER 18” 4B Miglioramento e diffusione dell’immagine e della visibilità della scuola nel territorio.

MONITORAGGIO: 30/04

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PROG. DOCENTE DI RIF.

TITOLO CLASSI FINALITA’ E MONITORAGGIO

N° 16 PERLANGELI M. “ORIENTAMENTO” -- Miglioramento e diffusione dell’immagine e della visibilità della scuola nel territorio.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 17 MACCHIELLA M.R. “ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO” 3AS - 4AS

4BS - 5AS

Avviare gli studenti degli ultimi 3 anni di corso alla conoscenza e all’inserimento nel mondo del lavoro.

MONITORAGGIO: 30/05

N° 18 COARO A.

“PROGETTO CARIVERONA: PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO DEI GIOVANI CERTIFICATI IN USCITA DAL MONDO DELLA SCUOLA”

ALUNNI D.A.

Sperimentare un modello di supporto e orientamento dei giovani certificati in uscita dal mondo della scuola.

MONITORAGGIO: 31/03

N° 19 PICCAGLI M. “MINCIO GREEN ITALIA” 3D – 3E Far acquisire il metodo sperimentale di lavoro. MONITORAGGIO: 31/03

N° 20 CORBELLANI A. “IL CINEMA DI SPIELBERG. L’AUTEUR E I GENERI CINEMATOGRAFICI HOLLYWOODIANI”

5D – 5E

Analisi tecnica del linguaggio cinematografico per l’acquisizione degli strumenti per osservare in modo critico i film e i mezzi di comunicazione audiovisiva.

MONITORAGGIO: 31/01

N° 21 GUADAGNO A. “FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO” TUTTE LE CLASSI IPA

Alfabetizzazione e integrazione allievi stranieri. MONITORAGGIO: 31/01

N° 22 ORLANDINI A. “PROGETTO INAIL” DOCENTI E ATA DELLE

3 SEDI

Sicurezza e prevenzione infortuni nel settore agrario.

MONITORAGGIO: 31/05

N° 23 MELLI M. “PROGETTO AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA”

DOCENTI DI ED. FISICA

Avviamento alla pratica sportiva. MONITORAGGIO: 31/03

N° 24 PERLANGELI M. “PROGETTO AREE VERDI SCUOLA DELL’INFANZIA S.BENEDETTO”

3AS MONITORAGGIO: 31/03

N° 25 PERLANGELI M. “PROGETTO AREE VERDI SCUOLA ELEMENTARE S.BENEDETTO” 3AS MONITORAGGIO: 31/03

N° 26 FARINA D. “PROGETTO INVALSI” SECONDE MONITORAGGIO: 31/03

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9. REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA. In relazione alla promozione del successo formativo ed alla prevenzione della dispersione scolastica degli studenti, l’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” opera su diversi piani qui di seguito trattati. 9.1 METODOLOGIE DIDATTICHE (FLESSIBILITÀ, ARTICOLAZIONE E RICCHEZZA DEGLI STRUMENTI E DEI MEZZI). Le metodologie didattiche saranno finalizzate a suscitare gli interessi e le curiosità intellettuali, a diversificare l’azione educativa ai fini di un recupero dello svantaggio culturale, di un apprendimento non solo teorico e di un adeguamento della didattica ai diversi contesti cognitivi. In questa ottica e, secondo i nuovi ordinamenti previsti dalla riforma per l’istruzione tecnica e professionale, la didattica laboratoriale assume particolare importanza ed un ruolo privilegiato. Il laboratorio è concepito non solo come luogo in cui mettere in pratica quanto appreso a livello teorico, ma come una vera metodologia che coinvolge tutte le discipline e non soltanto le tecnico-scientifiche. Tale metodologia facilita la personalizzazione del processo apprendimento/insegnamento e consente agli studenti di acquisire il “sapere” attraverso il “fare”. Gli allievi possono diventare protagonisti e superare l’atteggiamento di passività che spesso caratterizza le lezioni frontali. I docenti possono, utilizzando il laboratorio, guidare l’azione didattica per “situazioni-problema” favorendo lo sviluppo delle capacità di analisi ed interpretazione. Considerato tutto questo nel nostro Istituto, in relazione alle situazioni ed ai bisogni, si utilizzeranno le seguenti metodologie:

o lezioni frontali; o laboratori e aule speciali; o azienda agraria; o sussidi audiovisivi, multimediali ed informatici; o visite guidate e visite di istruzione; o biblioteca generale e di reparto; o articolazione flessibile del gruppo classe; o corsi monografici con esperti di settore; o stages interni o esterni presso enti ed imprese del territorio.

9.2 CRITERI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE. LA VERIFICA. Il Collegio Docenti, sulla base del dibattito interno ed in seguito alle riflessioni maturate anche nei corsi di aggiornamento, intende esplicitare i seguenti orientamenti sul tema delle verifiche e delle valutazioni: la verifica, inserita nel rapporto Programmazione didattica-Valutazione, deve concretizzarsi in una varietà di modalità, di strumenti di osservazione e di registrazione dei risultati di apprendimento degli studenti. Non coincide con la valutazione ma offre ad essa gli elementi fondanti per esprimere il giudizio valutativo. Essa è la necessaria premessa per il doveroso accertamento dei livelli raggiunti, ma anche per l’attivazione di interventi di recupero, sostegno e potenziamento, differenziati per fini e modalità, in vista del miglioramento della qualità del processo formativo e della piena valorizzazione delle potenzialità di ogni studente. La verifica, per essere correttamente interpretata all’interno del processo di Programmazione didattica e del Patto Educativo di corresponsabilità docenti-classe-genitori, deve rispettare alcuni indicatori quali l’oggettività, la trasparenza, l’immediatezza, la condivisione (i risultati

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devono essere accertati secondo tecniche docimologiche); devono essere dichiarate e spiegate le modalità di misurazione; i risultati devono essere immediatamente comunicati agli allievi; le prove scritte corrette dovranno essere consegnate tendenzialmente entro 10 giorni dalla loro esecuzione in classe; una corretta auto-misurazione da parte degli studenti dovrebbe costituire un obiettivo costante all’interno del processo di insegnamento-apprendimento. Ciascun Gruppo disciplinare, al fine di garantire giudizi di profitto il più possibile omogenei, adotta griglie di valutazione comuni per tutte le classi parallele. Al fine di misurare l’efficacia della Programmazione didattica, i docenti di classi parallele pianificheranno prove, per quanto possibile, comuni. Le prove di verifica devono essere di diversa natura, anche per rispondere alla specifica identità delle varie discipline. Accanto alle tradizionali prove orali, scritte e grafiche occorrerà prevedere quelle forme (tests a risposta chiusa e multipla, quesiti a risposta breve, questionari, relazioni ecc.) che sono state indicate anche in occasione del nuovo Esame di stato e che dovranno essere sperimentate ben prima dell’ultimo anno di corso. La misurazione delle verifiche avverrà attraverso l’utilizzo completo di una fascia di voti da 1 a 10 (con possibilità d’utilizzo anche dei mezzi punti) da interpretare come collegati ai giudizi contenuti nella tabella del paragrafo 9.4. NUMERO E QUALITA’ DELLE VERIFICHE. Vista l’approvazione della divisione dell’anno scolastico corrente in un trimestre (82 gg) ed un pentamestre (120 gg), le verifiche dovranno essere previste e programmate dai singoli Consigli di Classe, previo accordo fra insegnanti delle varie discipline, in misura adeguata ai fini della valutazione complessiva periodica e finale considerando le seguenti linee guida:

• I docenti si impegneranno comunque a programmare in modo adeguato le verifiche per evitare eccessive concentrazioni.

• In ogni classe potrà essere fissata al massimo una prova scritta al giorno, verifiche di recupero escluse (tale principio non è vincolante nelle tre settimane che precedono gli scrutini).

• La data della prova dovrà essere comunicata agli allievi con congruo anticipo e annotata sul registro di classe.

• Il Coordinatore di Classe è tenuto a far rispettare la suddetta norma e, qualora si rendesse necessario, provvederà a redigere un’adeguata programmazione con i docenti.

• Il debito formativo finale, in conseguenza della sospensione del giudizio di fine anno scolastico, deve essere saldato entro l’inizio dell’anno scolastico successivo.

9.3 LA VALUTAZIONE.

Concorrono a determinare il giudizio valutativo sia le verifiche sull’andamento didattico sia la considerazione delle difficoltà incontrate e delle prestazioni offerte anche in rapporto alle finalità culturali ed educative della scuola e dello specifico indirizzo. A tal fine si deve tenere conto non solo del risultato nello studio in ogni singola disciplina, ma anche del progressivo sviluppo della personalità e delle competenze via via conquistate sui vari piani: cognitivo, decisionale, operativo e relazionale.

Il Consiglio di Classe nel momento più alto della valutazione (scrutinio parziale e finale) è chiamato anche a considerare, valutandoli, gli elementi più importanti del processo educativo:

• il miglioramento dell’allievo rispetto alle posizioni di partenza dal punto di vista cognitivo ed operativo (sapere e saper fare);

• la capacità di autogestione (impegno, comportamento coerente con le finalità scolastiche, ordine e precisione nell’esecuzione del lavoro, acquisizione di un metodo di studio);

• le qualità relazionali (correttezza, collaborazione);

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• gli interessi esplicitati, anche extra-curricolari (partecipazione alla vita scolastica in tutti i suoi momenti).

In relazione all’uso della tabella dei voti si conviene quanto segue:

• Di norma si useranno i voti interi da 1 a 10. • E’ ammesso l’uso dei mezzi punti intermedi sulla base di un giudizio motivato di

necessità del docente per particolari prove di misurazione. • Il voto proposto in sede di scrutinio di Consiglio di Classe deve essere sempre intero. • I voti delle prove orali, scritte ecc. devono essere sempre dichiarati agli studenti e

riportati nell’apposito spazio previsto nel Libretto personale per informarne in tempo reale i genitori.

• Il voto deve essere sempre corredato da una comunicazione orale o scritta del docente tesa ad esplicitare allo studente le ragioni del giudizio, le cause dell’eventuale insuccesso e le indicazioni per un superamento delle difficoltà evidenziate.

• Ai fini dell’autovalutazione dello studente, ogni verifica scritta o grafica somministrata deve contenere gli opportuni indicatori di valutazione del risultato e il singolo peso relativo assegnato dal docente per la formulazione del giudizio valutativo risultante.

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9.4 PUNTEGGI E GIUDIZI COLLEGATI.

Esplicitazione degli indicatori della verifica-misurazione utilizzati nelle verifiche-

Punteggio

(voto)

GIUDIZIO SINTETICO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ

(analisi, sintesi)

1 NULLO Rifiuto della verifica, assenza di risposta ai quesiti, nessuna conoscenza, totale disimpegno e disinteresse per la disciplina.

2 QUASI NULLO, INSUFFICIENTE GRAVISSIMO

Pochissime conoscenze, quasi totale assenza di risposta ai quesiti.

Non riesce ad applicare le conoscenze e commette gravissimi errori. Produzione assai carente di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Non è capace di effettuare alcuna analisi e di sintetizzare le conoscenze acquisite. Non è capace di autonomia di giudizio e di (auto) valutazione.

3

MOLTO NEGATIVO,

INSUFFICIENTE GRAVE

Poche conoscenze o conoscenza molto lacunosa dei contenuti.

Non riesce ad applicare le conoscenze e commette gravi errori. Produzione carente per difficoltà e scorrettezza di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Gravi limiti nell’analisi e nella sintesi delle conoscenze acquisite nei limiti ricordati. Debolissima autonomia di giudizio e di (auto) valutazione.

4 INSUFFICIENTE GRAVE

Conoscenze lacunose, frammentarie e superficiali.

Riesce ad applicare le conoscenze in compiti semplici, ma commette errori anche gravi nell’esecuzione. Competenze espressive carenti per qualità e quantità.

Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise. Pur sollecitato e guidato dimostra difficoltà nel saper riconoscere, affrontare, formulare e risolvere situazioni problematiche.

5 INSUFFICIENTE

Conoscenze abbastanza superficiali e non del tutto complete. Acquisizione frammentaria dei contenuti.

Prova incompleta con errori non particolarmente gravi. Qualche errore non grave nell’esecuzione di compiti piuttosto semplici. Produzione espressiva caratterizzata da approssimazione o imprecisione.

Incertezze nella soluzione di situazioni problematiche. Effettua analisi e sintesi solo parziali ed imprecise. Sollecitato e guidato, effettua valutazioni non approfondite.

6 SUFFICIENTE

Conoscenza degli elementi essenziali della disciplina e/o accettabile conoscenza dei contenuti anche se appresi con una certa mnemonicità e superficialità.

Applica le conoscenze acquisite ed esegue compiti in modo semplice ed essenziale senza fare errori o con lievi imperfezioni. Sufficiente correttezza nella produzione di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Effettua analisi e sintesi complete anche se non approfondite. Guidato e sollecitato, riesce ad effettuare valutazioni accettabilmente approfondite.

7 DISCRETO Conoscenza abbastanza completa ed approfondita dei contenuti.

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette qualche lieve errore. La prova risulta completa, corretta e, nel complesso, organica. Corretta produzione di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Effettua analisi e sintesi complete ed accettabilmente approfondite. Effettua valutazioni autonome anche se non sempre complete. Dimostra un accettabile grado di sicurezza nel riconoscimento e nella soluzione di situazioni problematiche.

8 BUONO Conoscenze complete, approfondite e coordinate.

Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti e le procedure, ma commette ancora qualche lieve imprecisione. Dimostra disinvoltura e correttezza nella produzione di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta autonomamente anche se con qualche lieve incertezza. Dimostra sicurezza nella soluzione di situazioni problematiche.

9 OTTIMO

Conoscenze complete, approfondite, coordinate ed ampliate grazie ad un impegno personale. Acquisizione di contenuti con capacità di collegamento interdisciplinare.

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti e non commette errori. Ottima comprensione, disinvoltura, correttezza ed originalità nella produzione di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete ed approfondite. Dimostra sicurezza nella soluzione di situazioni problematiche.

10 ECCELLENTE

Conoscenze complete, approfondite, ampliate e personalizzate; acquisizione dei contenuti con capacità di collegamento interdisciplinare, di produzione e di ricerca dei materiali in forma critica.

Esegue compiti complessi, applica le conoscenze e le procedure in nuovi contesti e non commette errori. Eccellente comprensione, disinvoltura, correttezza ed originalità nella produzione di messaggi nelle diverse modalità di comunicazione.

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente e completamente le conoscenze e le procedure acquisite. Effettua valutazioni autonome, complete, approfondite e personali. Dimostra notevole sicurezza nella soluzione di situazioni problematiche.

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9.5 CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA. Alla luce delle nuove normative che regolano l’ammissione all’Esame di stato e l’obbligo di risoluzione dei debiti formativi entro l’anno scolastico in cui sono stati attribuiti, si confermano i criteri di non ammissione alla classe successiva per primo e secondo biennio, all’Esame di stato e all’Esame di qualifica. Indirizzi “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”, “P.N.I.-Tradizionale” e “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”.

CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

ANNO SCOLASTICO 2011-2012

PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO

5 insufficienze, indipendentemente dalla gravità 4 insufficienze, indipendentemente dalla gravità

4 insufficienze di cui almeno 3 gravi (voto ≤ 4) 3 insufficienze gravi (voto ≤ 4)

3 insufficienze di cui almeno una gravissima per rifiuto della materia (voto 1 o 2)

3 insufficienze di cui almeno 2 gravissime (voto = 3)

2 materie rifiutate (voto 1 o 2) 2 materie rifiutate (voto 1 o 2)

Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, può sospendere il giudizio assegnando al massimo 4 debiti formativi.

Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, può sospendere il giudizio assegnando al massimo 3 debiti formativi.

• L’insufficienza nel voto di condotta rappresenta un criterio di non ammissione alla classe successiva indipendentemente dalle altre valutazioni.

• Possono essere ammessi all’Esame di Stato gli alunni delle classi quinte che risultano sufficienti in tutte le discipline.

• Non vengono ammessi alla classe successiva, o all’esame di stato, gli allievi che registrano un numero di assenze superiore al 25% dei giorni di frequenza previsti dal calendario di Istituto.

Ammissione all’Esame di Qualifica Professionale del 3° anno. L’ammissione è deliberata dal consiglio di classe (scrutinio di ammissione) dopo aver verificato la sufficienza in tutte le discipline o, con giudizio motivato, constatata la presenza di non più di due insufficienze non gravi (voto 5).

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9.6 TRASPARENZA DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’. Il Patto Educativo di corresponsabilità intende esplicitare, nell’ambito dell’attività didattica, le competenze dei docenti, degli studenti e dei genitori precisando i relativi diritti e doveri. Esso rappresenta l’impegno reciproco, esplicito e rinegoziabile, che docenti, studenti e genitori assumono nei confronti dell’azione didattica; in esso si rende trasparente alle famiglie e agli studenti il progetto educativo dei docenti. 9.7 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’.

Premessa - visto l’art. 3 del DPR 235/07, - considerato che: 1) la scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle

conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile; 2) La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori

democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (art. 1- commi 1 e 2 DPR 249/98),

L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S.“Strozzi”

propone il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a realizzare un’alleanza educativa fra famiglie, studenti ed operatori scolastici, poiché l’educazione e la formazione sono processi complessi, che richiedono la cooperazione di tutti i protagonisti dell’intera comunità scolastica, ciascuno nel proprio ruolo. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, che possa guidare gli allievi al successo formativo ed alla crescita umana oltre che professionale.

L’Offerta Formativa L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” si impegna a porre in essere le condizioni per assicurare: - la realizzazione di un piano formativo aderente alle scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche

dichiarate nel POF; - la prevenzione di episodi di bullismo attraverso la promozione di un clima sereno che possa favorire

la crescita delle persone nel rispetto di valori quali la tolleranza, l’attenzione verso le altre culture, il dialogo;

- la prevenzione ed il recupero delle situazioni di ritardo e svantaggio; - la piena integrazione degli studenti diversamente abili; - la promozione dell’eccellenza; - il controllo della regolarità della frequenza in collaborazione con le famiglie; - la disponibilità di adeguate strumentazioni tecnologiche funzionali all’apprendimento; - la salubrità e la sicurezza degli ambienti. Le famiglie si impegnano a: - prendere visione del POF, per condividerlo e discuterlo con i propri figli; - collaborare alla realizzazione del progetto formativo partecipando con proposte migliorative nei

tempi e modi previsti dalla normativa; - contribuire a creare un clima di rispetto e fiducia che possa favorire la realizzazione del progetto

educativo.

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Gli studenti si impegnano a: - condividere con i genitori e i docenti l’esame e l’analisi del POF; - contribuire con proposte migliorative alla realizzazione del progetto educativo, nei tempi e modi

previsti dalla normativa; - frequentare regolarmente le lezioni partecipando in modo attivo e responsabile.

I Diritti ed i Doveri

I Docenti si impegnano a: - far rispettare le norme di comportamento ed il Regolamento d’Istituto in ogni sua parte, prendendo

adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni; - utilizzare strumenti, metodologie e linguaggi diversi nell’ambito disciplinare, dedicando particolare

cura agli allievi che evidenziano difficoltà di comprensione; - porre in essere iniziative di recupero, sostegno e potenziamento nei tempi e metodi previsti dal POF; - esplicitare i criteri di valutazione utilizzati nelle prove scritte ed orali garantendo trasparenza e

chiarezza; - consegnare le prove scritte entro 10 giorni (15 per italiano) dalla loro esecuzione in classe; - indicare con almeno una settimana d’anticipo le date delle verifiche scritte, fornendo chiarimenti

riguardo agli argomenti previsti; - comunicare alle famiglie i risultati delle verifiche scrivendo le valutazioni sul libretto dello studente.

Gli allievi si impegnano a: - rispettare il Regolamento d’Istituto in ogni sua parte e le consegne dei docenti; - frequentare con puntualità e regolarità le lezioni forniti del materiale necessario per l’attività

didattica; - osservare i fondamentali principi di educazione e convivenza civile rispettando le persone, gli

ambienti e le attrezzature, condividendo in modo consapevole la responsabilità di rendere sereno ed accogliente l’ambiente scolastico;

- partecipare in modo attivo e consapevole al dialogo educativo, mantenendo in classe un comportamento corretto nei confronti dei docenti e dei compagni, contribuendo ad arricchire le lezioni con interventi pertinenti;

- spegnere i telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione; - aggiornarsi tempestivamente ed adeguatamente sul programma svolto, dopo un’assenza; - seguire le indicazioni metodologiche dei docenti organizzando l’attività di studio in modo da evitare

verifiche preparate in modo frettoloso ed incerto; - saper riconoscere con coscienza e sincerità i propri comportamenti scorretti e sapersi assumere le

responsabilità di eventuali danni a persone o cose; - segnalare ai docenti eventuali episodi di bullismo/vandalismo che dovessero verificarsi nell’Istituto.

I genitori si impegnano a: - mantenere un atteggiamento di collaborazione con i docenti, valorizzando l’Istituzione scolastica e

contribuendo a creare in clima di dialogo e condivisione; - incoraggiare ed educare i propri figli al rispetto degli impegni scolastici; - informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni sull’andamento

scolastico dello studente; - vigilare, in collaborazione con i docenti sulla regolarità della frequenza; - giustificare con tempestività le assenze il giorno stesso del rientro; - siglare con la propria firma le valutazioni delle prove di verifica, riportate dai docenti sul libretto

personale dello studente ed a firmare per presa visione le comunicazioni della scuola; - mantenere costanti contatti con i docenti al fine di seguire con attenzione l’andamento didattico e

disciplinare dei propri figli; - prendere atto con coscienza e responsabilità degli eventuali comportamenti scorretti dei propri figli,

anche attraverso il risarcimento degli eventuali danni provocati.

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9.8 VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA.

Criteri per la valutazione della condotta: descrittori ed indicatori approvati dal Collegio Docenti in data 27 febbraio 2009.

VOTO IN DECIMI INDICATORI DESCRITTORI

COMPORTAMENTO E IMPEGNO

• L’allievo ha un comportamento corretto, responsabile e rispettoso verso i compagni, i docenti ed il personale.

• Frequenta regolarmente le lezioni senza ritardi ingiustificati ed assenze strategiche.

• Si impegna in modo regolare, costante ed organizza lo studio con autonomia.

ATTEGGIAMENTO

• Partecipa in modo consapevole e costruttivo alle attività didattiche ed esegue le consegne in maniera puntuale .

• Ha ottime capacità di ascolto e di attenzione ed assume all’interno della classe un ruolo propositivo anche nei confronti dei compagni.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI • Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari

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USO DEL MATERIALE E DELLE STRUTTURE

• Utilizza in modo corretto e responsabile le strutture e gli strumenti educativi dell’Istituto.

• Rispetta l’ambiente scolastico.

COMPORTAMENTO E IMPEGNO

• L’allievo ha un comportamento corretto, responsabile e rispettoso verso i compagni, i docenti ed il personale.

• Frequenta regolarmente le lezioni senza effettuare assenze strategiche. • Si impegna in modo regolare e costante.

ATTEGGIAMENTO • Partecipa in modo consapevole e costruttivo alle attività didattiche ed esegue le

consegne in maniera puntuale. • Ha buone capacità di ascolto e di attenzione.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI • Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari.

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USO DEL MATERIALE E DELLE STRUTTURE

• Utilizza in modo corretto e responsabile le strutture e gli strumenti educativi dell’Istituto.

• Rispetta l’ambiente scolastico.

COMPORTAMENTO E IMPEGNO • L’allievo ha un comportamento corretto e rispettoso, sebbene talvolta le assenze

ed i ritardi non vengono giustificati prontamente. • L’impegno risulta regolare ma non sempre adeguato alle capacità dell’allievo.

ATTEGGIAMENTO • Partecipa in modo attento ma non sempre attivo alle attività didattiche. • Esegue le consegne in modo regolare. • Ha discrete capacità di ascolto e attenzione.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI • Può avere ricevuto ammonimenti verbali e/o scritti per comportamenti che il

Consiglio di classe ritiene non gravi e da valutare singolarmente.

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USO DEL MATERIALE E DELLE STRUTTURE

• Utilizza in modo corretto le strutture e gli strumenti didattici dell’Istituto. • Rispetta l’ambiente scolastico.

COMPORTAMENTO E IMPEGNO • Il comportamento dell’allievo pur essendo sostanzialmente corretto, a volte

presenta ritardi non giustificati e frequenti assenze anche strategiche. • L’impegno non è costante.

ATTEGGIAMENTO • La partecipazione in classe non è sempre costante e talvolta anche l’attenzione. • Le consegne non vengono eseguite in modo regolare. • In generale l’allievo non è sempre consapevole del proprio dovere.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI • Può avere ricevuto ammonimenti scritti (note sul registro di classe) per

comportamenti scorretti, che comunque non hanno dato luogo a provvedimenti di sospensione.

7

USO DEL MATERIALE E DELLE STRUTTURE

• Pur rispettando l’ambiente scolastico, le strutture e gli strumenti vengono utilizzati in modo poco diligente.

COMPORTAMENTO E IMPEGNO • Il comportamento dell’allievo con docenti e compagni non è sempre corretto, a

volte presenta ritardi non giustificati e frequenti assenze strategiche. • L’impegno non è costante e quando è presente risulta superficiale.

ATTEGGIAMENTO

• In classe manifesta spesso uno scarso interesse alle attività e l’attenzione deve essere frequentemente sollecitata dai docenti.

• Gli interventi spesso non sono pertinenti ed adeguati. • Le consegne vengono svolte frettolosamente o non eseguite affatto.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI • Può aver ricevuto richiami scritti (note) anche tali da determinare una

sospensione; in tale caso l’allievo ha poi saputo però correggere e migliorare il proprio atteggiamento.

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USO DEL MATERIALE E DELLE STRUTTURE

• Pur rispettando l’ambiente scolastico, le strutture e gli strumenti vengono utilizzati in modo trascurato.

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VOTO IN DECIMI INDICATORI DESCRITTORI

COMPORTAMENTO E IMPEGNO

• Il comportamento con i docenti, i compagni ed il personale scolastico è irrispettoso e scorretto.

• Le assenze sono frequenti, anche quelle strategiche e spesso non rispetta gli orari in modo arbitrario ed ingiustificato.

• A volte, volontariamente assume comportamenti potenzialmente pericolosi per la sicurezza propria o degli altri allievi.

• Si sottrae spesso all’attività del gruppo classe e si disinteressa in genere del lavoro scolastico.

ATTEGGIAMENTO

• In classe manifesta un aperto disinteresse per le attività didattiche ed interviene a volte in modo polemico e irrispettoso nei confronti dei compagni e del docente, impedendo talvolta lo svolgimento regolare delle lezioni.

• Non esegue le consegne nei tempi richiesti. • L’impegno è gravemente insufficiente.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI • Ha ricevuto ripetuti richiami scritti e una o più sospensioni per gravi motivi, senza

tuttavia correggere il proprio atteggiamento riguardo ai comportamenti scorretti.

5 e meno

di 5

USO DEL MATERIALE E DELLE STRUTTURE

• Ha scarso rispetto per l’ambiente scolastico ed utilizza le strutture e gli strumenti in modo non responsabile e potenzialmente pericoloso.

Si ricorda che, in riferimento alla normativa, i criteri approvati vanno applicati anche per il comportamento extrascolastico degli allievi (assemblee d’Istituto, viaggi d’istruzione, visite guidate ecc.). 9.9 INIZIATIVE PER IL RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO. L’Ordinanza Ministeriale n° 92 del 5.11.2007 ribadisce con forza che le attività di recupero e sostegno, debbono costituire parte permanente ed ordinaria dell’offerta formativa che ogni Istituto predispone a favore dell’utenza. Tali attività debbono accompagnare il percorso curricolare degli allievi con il duplice fine di prevenire l’insuccesso scolastico (interventi di sostegno) e permettere un efficace recupero degli eventuali esiti negativi riportati negli scrutini intermedi e finali (attività di recupero). A tale proposito va evidenziato che gli allievi per i quali sia stata messa in atto la “sospensione del giudizio finale”, sono tenuti a raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, entro il termine dell’anno scolastico. Il Collegio Docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” ha definito una serie di criteri didattico-educativi ed organizzativi che hanno come finalità la promozione del successo formativo degli allievi; tali criteri si sono concretizzati in alcune tipologie di interventi:

• Attività di sostegno / recupero detta “pausa didattica”. È una tecnica che prevede l’interruzione dello svolgimento del programma, a favore del consolidamento e/o recupero delle eventuali lacune nella preparazione che coinvolgano un rilevante numero di allievi. Viene realizzata durante tutto l’arco dell’anno scolastico ed in orario curricolare. I docenti potranno assegnare obiettivi formativi di potenziamento diversificati per gli studenti non coinvolti nel recupero e dedicarsi con particolare cura agli allievi che abbiano fatto registrare situazioni di difficoltà. In tale contesto sarà importante sfruttare le compresenze laddove possibile.

• Interventi didattico-educativi di recupero. Hanno lo scopo fondamentale di favorire il tempestivo recupero dei risultati negativi conseguiti dagli allievi; tali interventi assumono particolare importanza e significato per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e finali, tuttavia ogni docente può attivare corsi di recupero ogni volta che ne riscontri la necessità al fine di promuovere il successo formativo.

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Possono essere quindi realizzati durante tutto l’arco dell’anno scolastico ed in ore pomeridiane e/o curricolari quando possibile. La frequenza è obbligatoria per gli allievi che vengono individuati dai docenti. Il nostro Istituto organizza per gli allievi che abbiano riportato la sospensione del giudizio, interventi di recupero estivi della durata di 15 ore ciascuno nelle discipline individuate ed approvate dal Collegio Docenti.

• Settimana di recupero/potenziamento. In aggiunta alle normali attività volte a favorire il successo formativo già previste, è stata deliberata dal Collegio dei Docenti la realizzazione di una settimana di recupero/potenziamento da effettuarsi dal 9 al 19 gennaio 2012. In occasione di questa iniziativa sarà effettuata una riorganizzazione dell’attività didattica curricolare per realizzare gli interventi di recupero rivolti agli allievi in difficoltà e di potenziamento per gli studenti che si collocano nell’area di eccellenza. L’Istituto sarà in grado di organizzare tale attività, sulla base delle esigenze evidenziate dalle valutazioni emerse dagli scrutini intermedi. Ciascun allievo potrà quindi trovare la propria collocazione in un gruppo di lavoro che non necessariamente sarà il “gruppo classe”. Il docente che avrà assegnato un debito scolastico in sede di scrutinio finale di giugno sarà tenuto a certificarne il superamento anche nel caso in cui l’allievo cambi classe o ciclo all’interno dello stesso Istituto. Il Consiglio di classe, su indicazione dei singoli Docenti, mantiene la responsabilità didattica di stabilire gli obiettivi dell’azione di recupero e di monitorarne l’efficacia. E’ obbligatorio fornire ogni anno a tutti gli studenti gli elementi informativi circa le modalità di recupero dei debiti ed il calcolo dei crediti scolastici. 10. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA. 10.1 LABORATORI, AULE SPECIALI ED ESPERIENZE DIDATTICHE SIGNIFICATIVE. Le lezioni e le esercitazioni in laboratorio costituiscono un momento fondamentale per l’apprendimento ed il coinvolgimento attivo degli allievi , che possono contare sulla ricca dotazione dell’Istituto per quanto riguarda il numero, l’allestimento e le attrezzature dei laboratori. Durante i cinque anni curricolari gli studenti hanno la possibilità di utilizzare, seguiti dai propri docenti e dal personale tecnico, i laboratori dell’Istituto per partecipare a diverse esperienze didattiche in varie discipline. A tale proposito, vengono di seguito illustrate le caratteristiche specifiche di alcuni dei nostri laboratori ponendo inoltre in evidenza la ricaduta didattica sul percorso di apprendimento.

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ISTITUTO TECNICO. LABORATORIO DI CHIMICA. Il laboratorio di chimica è suddiviso in diversi settori, ognuno dei quali è attrezzato per soddisfare le esigenze didattiche previste dai piani di lavoro. Nel primo biennio gli allievi possono verificare alcune leggi e principi fondamentali della chimica con semplici applicazioni pratiche quali ad esempio: • saggi alla fiamma; • saggi per via umida. Gli studenti inoltre acquisiscono le fondamentali regole per la sicurezza in laboratorio e la responsabilità verso gli strumenti e la propria postazione di lavoro. Nel corso del secondo biennio assumono un particolare rilievo le: • analisi volumetriche; • analisi chimico-agrarie. Acque, farine, mosto, olio d’oliva, conserve vegetali, latte, burro, vino rappresentano le materie prime oggetto delle esercitazioni che hanno come obiettivo l’acquisizione di competenze professionali specifiche (controllo qualità di filiera, lettura ed interpretazione dei certificati d’analisi finali, ecc.). Il laboratorio di chimica dunque, con la sua ricca dotazione, è vissuto come luogo di attenta gestione del lavoro individuale ed acquisizione di indispensabili competenze tecnico-professionali. LABORATORIO DI INFORMATICA. Le dotazioni del laboratorio, costantemente aggiornate dal punto di vista tecnologico, sono organizzate in una unica rete d’Istituto. Ad essa, previa autenticazione, possono connettersi docenti e studenti muniti di P.C. portatili, in ogni luogo fisico sia via cavo sia in modalità wireless. Il laboratorio di informatica viene intensamente frequentato da tutti gli allievi nell’ambito delle diverse materie di studio. Nel primo biennio vengono qui effettuate le esercitazioni di matematica ed informatica durante le quali, dopo aver alfabetizzato gli allievi all’uso del P.C., vengono utilizzati sia strumenti di produttività individuale (Microsoft Office) sia software specifici come Derive. Nel corso del secondo biennio l’uso del laboratorio si estende a molte altre discipline con la programmazione e, nell’ambito di ciascuna di queste, di applicazioni informatiche qualificanti quali ad esempio: • utilizzazione di Sistemi Informativi Geografici (Arcview GIS ) modulo agro-ambientale • utilizzazione di strumenti informatici specifici per la progettazione: - di diagrammi di flusso di filiera (MS Visio) modulo agro-industriale; - di giardini ed aree verdi (Giardini 3D) modulo agro-ambientale. Il laboratorio viene inoltre utilizzato per la ricerca di materiali e documentazioni sul web, soprattutto nelle aree modulari e di progetto, e gli allievi del quinto anno qui preparano e producono l’Elaborato Progettuale finale (tesina) in collaborazione con i docenti. LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI, FITOPATOLOGIA ED ENTOMOLOGIA. Nel laboratorio di Scienze gli argomenti teorici trattati in classe trovano il confronto critico con la realtà che scaturisce dall’osservazione e dalla sperimentazione, rinforzando e completando l’acquisizione dei concetti basilari delle discipline come botanica, biologia, fitopatologia, microbiologia ecc. Le attività in laboratorio sono rivolte sia al primo biennio che al secondo biennio e quinto anno ed usufruiscono di una ricca dotazione di microscopi, stereoscopi e raccolte didattiche; a questo proposito va segnalata la presenza nella sede di Palidano di un piccolo museo naturalistico con raccolte in ambito zoologico ed entomologico.

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Le esercitazioni del primo biennio sono principalmente rivolte alle seguenti attività: • Riconoscimento e descrizione di minerali e rocce; • Conoscenza ed utilizzo del microscopio ottico per semplici esperienze sulle cellule e per lo

studio dei tessuti animali. Nel secondo biennio e quinto anno le esercitazioni riguardano le seguenti tematiche: • Morfologia botanica; • Uso di semplici chiavi di riconoscimento ed allestimento di erbari dedicati a specie locali; • Osservazione e riconoscimento di sintomi patologici su organi legnosi e verdi; • Utilizzo di chiavi analitiche per il riconoscimento degli insetti; • Biologia ed ecologia dei licheni e loro utilizzo ai fini del biomonitoraggio dell’inquinamento

atmosferico. LABORATORIO DI FISICA. Le esperienze effettuate nel laboratorio di fisica nel corso dei primi tre anni sono organizzate prevalentemente per argomenti: A) Esperienze sulla misura: per approfondire i concetti di misura di una grandezza

fisica, misura ripetuta, media di una serie di misure, incertezza della misura e propagazione dell’errore in misure indirette:

• misura della lunghezza di un oggetto; • del tempo di caduta libera di un corpo; • del periodo di un pendolo fisico; • di aree e di volumi di oggetti regolari (calcolo); • di volumi di liquidi e di oggetti solidi di forma irregolare (per immersione di un liquido); • della densità di una sostanza. B) Esperienze sulla relazione tra grandezze fisiche: per approfondire il concetto di

relazione, funzione e formula di un fenomeno fisico e per abituare gli studenti a ricavare informazioni utili circa il fenomeno considerato, dallo studio di un grafico:

• misura della densità di una sostanza; • verifica della legge di Hooke; • studio della dipendenza del periodo di un pendolo dalla sua lunghezza. C) Esperienze sull’energia: per meglio comprendere ed approfondire il concetto di

energia (trasversale a tutti gli argomenti trattati nel corso di Fisica) e la legge di conservazione dell’energia:

• pendolo elastico; • calorimetro; • circuiti elettrici in corrente continua. Per ogni esperienza gli studenti devono produrre una relazione individuale. IL LABORATORIO-AZIENDA. Le attività svolte nell’azienda agraria dell’Istituto Tecnico favoriscono un coinvolgimento di tutti gli studenti e forniscono non solo abilità pratiche e manuali ma anche competenze sugli aspetti organizzativi generali dell’azienda in senso lato. Nel secondo anno di indirizzo la disciplina Scienze e Tecnologie Applicate utilizza in modo particolare l’attività in azienda ma gli obiettivi didattici delle esercitazioni possono interessare tutti i 5 anni di corso.

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ISTITUTO PROFESSIONALE. IL LABORATORIO DI CHIMICA. Durante le attività gli studenti acquisiscono le fondamentali regole per la sicurezza in laboratorio e la responsabilità verso gli strumenti e la propria postazione di lavoro. Particolare rilievo viene dedicato alle analisi chimico-agrarie: Terreno, vino, acque, mosto, olio d’oliva, latte, burro, rappresentano le materie prime oggetto delle esercitazioni che hanno come obiettivo l’acquisizione di competenze professionali specifiche (controllo qualità di prodotto e di filiera, ecc). Il laboratorio di chimica è vissuto come luogo di attenta gestione del lavoro individuale ed acquisizione di indispensabili competenze tecnico-professionali. IL LABORATORIO DI INFORMATICA. Il laboratorio di informatica viene intensamente frequentato da tutti gli allievi nell’ambito delle diverse materie di studio del primo biennio, in particolare Matematica e Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, durante le quali si realizza l’alfabetizzazione degli allievi all’uso del P.C. utilizzando strumenti di produttività individuale (Microsoft Office). Il laboratorio viene inoltre utilizzato per la ricerca di materiali e documentazioni sul web, soprattutto nelle classi del secondo biennio e quinto anno. IL LABORATORIO AZIENDA. Presso la sede di San Benedetto Po sono presenti:

• n° 2 serre per la coltivazione di piante annuali da fiore e ortaggi, • un piccolo vigneto didattico gestito e curato direttamente dagli alunni che effettuano

anche la vinificazione • un’area destinata a spazio verde dove gli alunni possono eseguire attività pratiche di

cura e manutenzione. 10.2 ATTIVITA’ DI INSERIMENTO E DI SOSTEGNO DEGLI STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI. L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” è referente di un sistema di Scuole-Polo cui è assegnato il compito di coordinare le strategie di integrazione scolastica degli studenti diversamente abili delle scuole superiori operanti nel territorio provinciale curando l’aspetto degli acquisti di attrezzature e materiali didattici adatti allo scopo. A partire dall’anno scolastico 2004-2005 è stata introdotta una istruzione operativa specifica (IS 031) conforme ai requisiti delle norme UNI EN ISO 9001 riguardante gli ambiti dell’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. Tale istruzione definisce le modalità operative, i tempi e i soggetti coinvolti nelle seguenti fasi:

• Raccolta della documentazione necessaria all’istruzione del Fascicolo personale riservato dell’alunno Diversamente Abile (D.A.).

• Accoglienza dell’alunno D.A. e gestione dei rapporti con la famiglia. • Formazione delle classi nel rispetto delle caratteristiche degli alunni D.A. iscritti. • Ripartizione dell’orario di sostegno. • Nomina dei referenti dell’area D.A. (di Istituto e di sede). • Programmazione didattica. • Comunicazione al Consiglio di classe da parte del Docente di sostegno. • Predisposizione, condivisione e verifica del Piano educativo individualizzato. • Attività di sostegno supplementare (a cura dei docenti disponibili). • Organizzazione delle esperienze di stages interni ed esterni. • Orientamento post-scolastico.

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OBIETTIVI RILEVANTI DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA DI SOSTEGNO.

L’attività didattica di sostegno che si attua all’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” si caratterizza attraverso:

• il perseguimento del miglioramento dell’autonomia personale dell’alunno D.A.; • l’incremento della sua autostima; • l’apprendimento di un metodo di studio che consenta l’interpretazione del reale; • la conoscenza del mondo del lavoro.

L’ISTITUTO COME PARTE ATTIVA DEL PROGETTO DI VITA DELL’ALUNNO D.A.

Il percorso quinquennale di istruzione coincide con il periodo in cui vanno formandosi le inclinazioni professionali degli alunni. La specificità di indirizzo impone ai docenti dell’Istituto di realizzare un preciso orientamento post scolastico il cui inizio avviene tra le mura scolastiche e accompagna l’alunno anche nell’effettuazione di stages lavorativi esterni. ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE E DI SOSTEGNO.

Sono diversi i modelli organizzativi delle attività, a volte utilizzati contemporaneamente: - l’alunno D.A. segue le lezioni in classe e svolge attività didattica simile a quella dei propri

compagni. L’attività potrà essere facilitata grazie alla compresenza tra docente curricolare e docente di sostegno;

- l’alunno D.A. segue le lezioni in classe ma svolge attività didattica diversa da quella dei compagni;

- l’alunno D.A. segue lezioni in classe in piccoli gruppi. Con tale modalità è possibile attuare l’integrazione ristretta, che costituisce spesso una modalità operativa in grado di aumentare l’autonomia dell’alunno;

- l’alunno D.A. segue le lezioni al di fuori della classe in piccolo gruppo. Tale modello permette la trattazione di argomenti in ambiti diversi ad es. in serra;

- l’alunno D.A. segue le lezioni al di fuori della classe in rapporto individuale con un docente o per attività di approfondimento a piccoli gruppi.

ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2011-2012 IN FAVORE DEGLI ALUNNI D.A..

- Conoscenza del mondo agreste, del cavallo e delle sue potenzialità: sono coinvolti allievi della sede di Mantova e di Palidano (periodo di svolgimento primavera 2012).

- Attività in serra rivolta agli studenti della sede di Palidano e Mantova. - Progetto provinciale a cura dell’agenzia For.Ma e USP rivolto agli alunni di terza,

quarta e quinta della sede di Mantova che intendono ampliare la propria esperienza con la pratica dei laboratori di meccanica e informatica.

- Stages esterni per le classi del secondo biennio e quinto anno di Palidano e Mantova in cooperative ed aziende del territorio.

ORIENTAMENTO SCOLASTICO.

L’attività di orientamento scolastico non si realizza solamente col passaggio di informazioni da parte della scuola media inferiore al momento dell’iscrizione al primo anno, ma accompagna le varie fasi del curricolo dell’allievo durante il suo percorso educativo all’interno dell’Istituto. Alcuni alunni D.A. partecipano ad un corso di formazione professionale presso l’E.N.A.I.P. e For.Ma in laboratori di carattere artigianale, con periodicità settimanale da ottobre a maggio. Sono attivati anche progetti di raccordo con il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili, attraverso l’accertamento di invalidità e collocamento mirato ed incontri con realtà esterne (visite aziendali, stages aziendali, ecc).

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10.3 ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E DI RIORIENTAMENTO. L’Istituto rileva la necessità di un’azione orientativa che accompagni lo studente durante il suo percorso formativo. Pertanto bisogna educare lo studente a conoscersi meglio perché acquisisca maggior fiducia nelle proprie capacità e sappia cogliere e gestire al meglio le informazioni utili che la società mette a sua disposizione per il suo percorso formativo e lavorativo. La complessa attività di orientamento si articolerà su diversi piani e si distribuirà in forme diverse lungo i 5 anni di corso. Sinteticamente: • “Progetto accoglienza” e attività di orientamento e di auto-orientamento. • Collegamento con Istituti Universitari (progetti su cotogni, vite, ecc.) e il mondo del lavoro

(stages); Incontro con Università (studenti e docenti universitari). • Diffusione dell’immagine dell’Istituto (fiere, pubblicazioni, diffusione dei prodotti e del

lavoro delle Aziende ecc.). Produzione di presentazioni specifiche sull’orientamento; Rapporto con mass-media locali.

• Potenziamento ed appoggio all’attività culturale interna ed esterna all’Istituto (convegni, concerti, iniziative varie). Partecipazione a manifestazioni, eventi culturali o di carattere tecnico-scientifico d’importanza provinciale, regionale e nazionale.

• Raccordo con il mondo del lavoro (incontri con rappresentanti di associazioni di categoria ecc.). Rapporti con imprese, enti, istituzioni per stages formativi e di orientamento.

10.4 INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI. L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” organizzerà attività didattiche integrative ed extra-curricolari opzionali per rispondere a bisogni specifici degli studenti, per arricchire, approfondire tematiche giovanili, per incrementare il benessere nella scuola, per il sostegno, il recupero ed il potenziamento. Ruolo propositivo ed attivo è riservato agli studenti nella scelta di tali iniziative mentre alcuni docenti avranno compiti di coordinamento e di supporto. Sulla scorta dell’esperienza maturata nei precedenti anni scolastici e nell’ambito delle iniziative connesse all’autonomia scolastica saranno proposte e formalizzate dal Collegio Docenti le seguenti attività:

o Accoglienza. o Orientamento. o Educazione alla salute (anche durante le ore delle assemblee studentesche). o Prevenzione del disagio scolastico. o Viaggi di istruzione e visite didattiche; o Attività sportive e del gruppo sportivo e Giornata dello Sport (inizio Giugno). o Attività di ricerca e di potenziamento in ore extra-curricolari. o Seminari con esperti di settore. o Monitoraggio Ambientale (Licheni in rete, Valorizzazione Parco Storico). o Attività di recupero e potenziamento. o Stages in itinere ed estivi. o Borse di studio (in collaborazione con privati ed Enti); Mastery learning (attività di

approfondimento con certificazione della frequenza). o Attività di Alternanza scuola-lavoro (professionale).

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• Attività in favore degli alunni con diagnosi di “D.S.A.”.

Nel nostro Istituto, in accordo con quanto stabilito dalla Legge 8/10/2010 n.170, dal decreto attuativo 12/7/2011 n.5669 e dalle “Linee Guida MIUR sui D.S.A.” ci adoperiamo per:

- orientare, informare ed accogliere gli alunni con diagnosi di “D.S.A.”; - verificare la documentazione accompagnatoria ed aggiornarla; - informare i Consigli di classe circa le caratteristiche degli alunni con “D.S.A.”; - affiancare i docenti nella scelta di metodologie appropriate; - mantenere i contatti con gli operatori sanitari e i consulenti delle famiglie; - predisporre, realizzare e valutare un Piano Didattico Personalizzato in accordo con la

famiglia; - fornire documentazione normativa ai docenti che ne facciano richiesta.

11. RAPPORTI CON L’UTENZA. L’Istituto si impegna a rendere sempre più trasparente e verificabile il proprio operato con studenti e genitori e cura il rapporto con le famiglie perché costituisce un elemento fondamentale del processo formativo degli studenti. Comunica con tempestività ogni informazione relativa all’andamento didattico e disciplinare di tutti gli allievi. Invia ai genitori, a metà del secondo periodo (pentamestre) una Pagellina interquadrimestrale con tutti i voti ottenuti dallo studente nelle varie discipline per rendere più trasparente il rendimento scolastico. Invita i genitori a partecipare, nelle forme e nei modi previsti dalla normativa vigente, alla vita scolastica degli studenti. I momenti previsti sono: • i colloqui individuali, secondo un calendario di ricevimento di ogni singolo docente; • i colloqui generali con tutti i docenti (in un giorno precedente le festività natalizie e

pasquali); • il Consiglio di classe, a cui partecipano 2 rappresentanti eletti dai genitori; in casi

particolari è prevista la convocazione di tutti i genitori nell’Assemblea di classe; • l’Assemblea generale dei genitori, per le elezioni dei rappresentanti nei diversi organi

collegiali, in questa occasione il dirigente scolastico illustra il P.O.F.; • il Consiglio d’Istituto, per partecipare alle scelte di gestione della scuola; • i colloqui con il Dirigente Scolastico. L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” si fa carico di organizzare, in caso di necessità, assemblee dei genitori per affrontare singole tematiche legate al buon funzionamento dell’Istituto nelle tre sedi.

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12. ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE. 12.1 RISORSE UMANE. La scuola riconosce le professionalità del personale comunque conseguite (quindi anche al di fuori del circuito scolastico ad esempio mediante attività libero-professionale) e ne favorisce il permanente ampliamento anche con iniziative sistematiche di formazione e aggiornamento. Tali professionalità, che costituiscono un patrimonio prezioso per la nostra scuola, consentono:

• lo svolgimento di una qualificata azione didattica; • l’attivazione di specifiche offerte didattiche integrative meglio rispondenti ai bisogni

dell’utenza ed alle necessità del mercato del lavoro; • la conduzione dei laboratori, delle aziende e dei reparti in modo efficace ed efficiente e

l’attività di “tutoring” dei docenti più esperti nei confronti di quelli più giovani. Conformemente alle novità normative di recente introduzione (in particolare il nuovo C.C.N.L.) al personale docente sono attribuite importanti funzioni, chiamate Funzioni Strumentali, ed aree di responsabilità connesse al corretto ed efficiente funzionamento della scuola ed alla realizzazione dell’autonomia. I criteri di attribuzione di ruoli ed incarichi, ispirati a criteri di competenza, esperienza, disponibilità, trasparenza e partecipazione sono stabiliti dal Collegio Docenti, organo cui competono annualmente l’assegnazione degli stessi e la valutazione dei risultati conseguiti. Il ruolo di coordinamento di tutte le attività compete al Dirigente Scolastico che si avvale dello S.P. (Staff di Presidenza) composto dai 3 collaboratori (uno per sede) e dalle Funzioni Strumentali alle quali sono affidate le aree di competenza e responsabilità ritenute strategiche e rilevanti per tutte le attività scolastiche. Alle riunioni dello S.P. partecipa il D.S.G.A.. Ai Collaboratori ed alle Funzioni Strumentali fanno riferimento, per il necessario coordinamento e la realizzazione delle attività programmate nel P.O.F., tutti gli insegnanti che si renderanno disponibili per la copertura di singoli incarichi e che sono indicati nella delibera complessiva riassuntiva di tutte le responsabilità. Annualmente il Collegio Docenti procede: • alla revisione dello schema organizzativo; • alla valutazione delle attività svolte (efficacia, efficienza, risultati conseguiti, ricaduta

sull’utenza); • alla verifica delle disponibilità agli incarichi previsti; • alla proposta di ripartizione del F.I.S. coerentemente con gli obiettivi fissati.

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12.2 ORGANIGRAMMA, DOCENTI REFERENTI E RESPONSABILI Le seguenti componenti collaborano nella programmazione ed attuazione delle iniziative previste dal POF.

DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Pachera Giordano

1° COLLABORATORE Prof. Stefano Cavaletti

COORDINATORI DI SEDE Prof. Marco Zanotti – Prof. Massimo Perlangeli

DOCENTI

DIR. SERV. GENER. E AMMINISTRATIVI Maria Elena Bertellini

PERSONALE A.T.A. Amministrativi, Tecnici ed Ausiliari

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DOCENTI REFERENTI E RESPONSABILI DI SPECIFICHE AREE D’INTERVENTO

AZIENDE AGRARIE: Sede di Palidano Prof. Alberto Orlandini Sede di Mantova Prof. Massimo Bottura

COMMISSIONE POF Prof.ssa Giovanna Bordonali

AREA PER IL DISAGIO Proff. M. Speranza - A. Coaro - C. Ciriello

INTERVENTI E SERVIZI PER GLI STUDENTI

Proff. Anna Rita Cova - Adriano Coaro – Massimo Perlangeli

RAPPORTI CON ENTI ESTERNI, MANIFESTAZIONI E FIERE

Proff. Massimo Bottura – Fulgenzio Zanini

COMMISSIONE ORIENTAMENTO Prof. Andrea Truzzi

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12.3 SERVIZI AMMINISTRATIVI E SEGRETERIA

12.4 RISORSE MATERIALI. L’Istituto d’Istruzione Superiore I.S. “Strozzi” dispone, per lo svolgimento dell’attività didattica e dei servizi amministrativi, di una ricca dotazione di attrezzature e strumenti. Esso è organizzato su tre sedi, quella storica di Palidano, quella di Mantova e quella di più recente istituzione di San Benedetto Po. Il collegamento tra le tre sedi è assicurato anche sotto il profilo telematico. Qui di seguito sono indicate sinteticamente le principali strutture a disposizione. Le attrezzature in dotazione sono catalogate e classificate nell’Inventario Generale Apparecchiature che a sua volta è formato dai vari Inventari di Reparto. Ogni apparecchiatura possiede una Scheda Apparecchiatura che ne raccoglie i dati costruttivi, identificativi e dei fornitori (acquisto, taratura, manutenzione ordinaria e straordinaria). Anche sotto il profilo della sicurezza i locali sono conformi alle nuove norme (C.P.I.).

SERVIZI AMMINISTRATIVI E SEGRETERIA D.S.G.A. Maria Elena Bertellini

PERSONALE Palma Mauro

RAGIONERIA E CONTABILITA’ Mara Zanella

MAGAZZINO, INVENTARIO E LEGGE 81/2008 Simona Marani e Cristian Inversi

DIDATTICA E GESTIONE ALUNNI Guido Polischi

PROTOCOLLO Marina Sgarbi

COORDINAMENTO SEDE DI MANTOVA Milva Altomani

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Sede di Palidano

Dispone delle seguenti strutture: - aule n° 16 - laboratori n° 9 - chimica - informatica - agronomia

- micropropagazione - scienze naturali - topografia e meccanica - zootecnia - fisica - estimo, economia e contabilità - biblioteca - aule supporti audiovisivi n° 3 - palestra - campo sportivo - azienda agraria dotata di - superficie ha 7,22 - serra didattica m2 371 - parco - frutteti e vigneto - vivaio - locali accessori.

Sede di Mantova

Dispone delle seguenti strutture: - aule n° 12 - laboratori n° 4 - chimica - scienze - tecnologie agrarie - informatica multimediale - aula magna - biblioteca - campo sportivo - palestra - azienda agraria dotata di - superficie ha 9,05 - serra didattica computerizzata m2 100 - frutteti e vigneto - coltivazioni erbacee - locali accessori.

Sede di San Benedetto Po

Dispone delle seguenti strutture: - aule n° 7 - laboratori n° 2 - chimica - informatica multimediale - biblioteca - campo sportivo (comunale) - palestra (comunale) - piccolo appezzamento con: - parte a vigneto - parte a giardino - serra didattica calda (per fiori a piante) - serra adibita a magazzino - locali accessori.

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12.5 LA SICUREZZA NELLA SCUOLA. L’attenzione alla sicurezza degli alunni, del personale scolastico e delle strutture è una delle priorità riconosciute dall’Istituto. Tutti i plessi, infatti, sono dotati di impianti e sistemi a norma, come previsto dalla D.Lgs 81/2008 e successive modifiche. Per stimolare una maggiore consapevolezza in materia di sicurezza, il nostro Istituto insiste sulla informazione e sulla formazione dei docenti, del personale A.T.A. e degli studenti. In ogni locale è esposta la Mappa evacuazione reparto che riporta il percorso da seguire per raggiungere i punti di raccolta in caso di emergenza e indica le norme di sicurezza da osservare. Con cadenza annuale si svolgono simulazioni di evacuazione sotto la direzione di un delegato esterno, al quale l’Istituto ha affidato il controllo di tutto il progetto di sicurezza della scuola. Le strutture di sicurezza subiscono una verifica semestrale, sempre a cura del responsabile esterno. Alcuni docenti e parte del personale A.T.A. hanno seguito corsi di formazione relativamente a:

• prevenzione e protezione in caso di incendio; • servizio di pronto soccorso; • sicurezza in azienda.

12.6 RISORSE FINANZIARIE. Per l’attuazione del P.O.F., l’Istituto ha a disposizione un fondo, chiamato Fondo Istituzione Scolastica (F.I.S.), calcolato in base al numero degli utenti e dei dipendenti insieme ad altri fondi specifici provenienti dal M.I.U.R. e dagli Enti Locali.

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13. VERIFICA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA. 13.1 VERIFICA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA: LA FASE INTERNA. La valutazione è un momento fondamentale dell’Offerta formativa poiché misura il grado del raggiungimenti degli obiettivi dichiarati e l’efficacia nell’erogazione dei servizi da parte dell’Istituzione scolastica. Molte sono le componenti che collaborano alla realizzazione delle proposte didattiche contenute nel POF e molte le componenti chiamate a rendere conto del raggiungimento degli obiettivi fissati e/o a relazionare sull’andamento delle attività svolte al Dirigente Scolastico e/o agli Organi Collegiali (Collegio dei Docenti, Consiglio d’Istituto e Consiglio di Classe). In particolare, ciascuno per le proprie pertinenze:

• Il vicepreside ed il coordinatore di sede; • I docenti responsabili delle aree specifiche d’intervento; • Lo staff di presidenza; • I docenti responsabili dei Dipartimenti disciplinari; • I docenti responsabili dei laboratori; • I docenti responsabili dei progetti o di gruppi di lavoro; • I docenti coordinatori dei Consigli di classe; • I docenti; • Il direttore amministrativo; • Il personale ATA. Durante l’anno inoltre la Commissione POF procede alla validazione e valutazione del presente documento , raccogliendo elementi anche dalle alte componenti della vita scolastica ( commissioni, personale, genitori ecc..) al fine di proporre al Collegio dei Docenti le linee guida per la realizzazione del nuovo POF. Gli strumenti di verifica ed analisi sono molteplici ed in particolare:

• documentazione disponibile (area amministrativa); • valutazioni espresse dagli insegnanti (area didattica, verbali delle riunioni dei Consigli

di Classe e dei Gruppi Disciplinari, ecc.); • risultati di corsi di aggiornamento; • verifica dei progetti attuati e dei Piani di Lavoro; • partecipazione di studenti e genitori agli organi collegiali; • verifica della rispondenza dell’orario scolastico; • risultati degli interventi di recupero, sostegno e potenziamento; • interviste e/o questionari a genitori ed allievi per un giudizio sulla qualità del servizio

realmente percepito dall’utenza; • relazioni delle Funzioni Strumentali, dei collaboratori e dei docenti titolari di incarichi

del F.I.S. 1) Valutazione Sistema Qualità (solo sedi di Palidano e Mantova). L’Istituto, ed in particolare la Commissione Qualità, pianifica ed attua i processi di monitoraggio, di misurazione ed analisi necessari a:

• Assicurare la conformità delle procedure. • Individuare i punti deboli. • Porre in atto le necessarie correzioni. • Migliorare l’efficacia del sistema di gestione della qualità.

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2) Valutazione delle attività curricolari ed educative.

• La valutazione periodica ed in itinere degli apprendimenti e del comportamento degli allievi è affidata ai docenti sia all’interno dei Consigli di Classe che nei Dipartimenti Disciplinari.

• Il profilo in uscita del diplomato e le sue competenze sono affidate principalmente al giudizio del Consiglio di Classe (giudizio di ammissione), tuttavia l’analisi dei risultati degli Esami di stato è anche affidata al Collegio Docenti ed ai Dipartimenti Disciplinari.

• I progetti inseriti nel POF vengono sottoposti ad una prima analisi di opportunità, rispondenza e fattibilità dalla Commissione di Validazione; nel corso dell’anno scolastico il loro sviluppo viene monitorato in itinere ed alla fine dell’anno i docenti responsabili presentano le loro relazioni finali al Collegio Docenti.

• La verifica del lavoro svolto dai docenti responsabili di specifiche aree d’intervento, viene effettuata sia in itinere che alla fine dell’anno scolastico dal Collegio Docenti attraverso l’analisi delle relazioni intermedie e finali proposte da ciascun docente referente; verrà valutato in questo modo il raggiungimento effettivo degli obiettivi fissati in ciascun settore.

• La valutazione dei risultati delle attività di recupero e potenziamento è affidata principalmente ai docenti, attraverso verifiche orali e/o scritte; tuttavia la valutazione dell’efficacia delle suddette attività viene affidata anche ai Dipartimenti Disciplinari e al Collegio Docenti.

13.2 VERIFICA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA: LA FASE ESTERNA.

1) Verifica Sistema Qualità (solo le sedi di Palidano e Mantova). • L’Istituto viene sottoposto con cadenza annuale a visite ispettive dell’Ente

certificatore (C.S.Q.) al fine di verificare la regolarità e la conformità delle procedure.

2) Verifica delle competenze degli allievi in uscita.

• La valutazione delle competenze specifiche degli allievi in uscita ed il profilo del diplomato, vengono monitorate attraverso questionari specifici indirizzati alle aziende del territorio, alle Università, alle organizzazioni di settore ed alle famiglie. Ogni anno i risultati ottenuti vengono discussi nel Collegio Docenti.

13.3 PUBBLICAZIONE RISULTATI DELLA VERIFICA DEL P.O.F. Le informazioni ed i dati ottenuti dall’attività di monitoraggio saranno rese disponibili a tutti ed in particolare a:

1. Collegio Docenti; 2. Consigli di Classe; 3. Consiglio d’Istituto; 4. D.S.; 5. D.S.G.A.; 6. Personale amministrativo; 7. Studenti; 8. Genitori; 9. R.S.U.

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14. NORMA TRANSITORIA. Il P.O.F. annuale verrà considerato operativo dal momento della relativa deliberazione fino all’approvazione del P.O.F. dell’anno scolastico successivo. 15. DOCUMENTI DISPONIBILI. 15.1 DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DEL PERSONALE. • Manuale della Qualità. Descrive tutte le attività nel loro complesso, riassume la politica dell’Istituto e regola il Sistema di gestione della Qualità. • Procedure Operative; Regolano l’intera attività dell’Istituto e tutte le fasi del Processo Principale: AL 001 Allegati al Manuale della Qualità; PQ 001 Gestione documentazione e modulistica; PQ 002 Gestione non conformità; PQ 003 Gestione verifiche ispettive; PQ 004 Gestione azioni correttive e preventive; PQ 005 Customer satisfaction; PQ 006 Gestione sicurezza sul lavoro; PQ 010 Marketing / Orientamento; PQ 011 Progettazione / Programmazione didattica; PQ 012 Definizione P.O.F.; PQ 013 Formazione classi; PQ 014 Adozione libri di testo; PQ 015 Definizione orario scolastico; PQ 016 Gestione spostamento allievi; PQ 017 Gestione attività in classe; PQ 018 Valutazione collegiale; PQ 019 Gestione attività extra-curricolari; PQ 020 Gestione uscite scolastiche; PQ 021 Gestione attrezzature e spazi; PQ-040 Gestione del personale; PQ-041 Approvvigionamento; PQ-042 Servizio portineria – centralino – personale ausiliario; PQ-043 Gestione servizio di segreteria; PQ-044 Gestione servizio biblioteca; PQ-045 Dispositivi di misurazione. Indicatori e statistiche. • Istruzioni Operative. Integrano e completano le Procedure Operative qui sopra elencate con indicazioni specifiche su come gestire in dettaglio le attività richiamate. IS 001 Colloqui con le famiglie; IS 002 Badge; IS 003 Composizione commissioni; IS 004 Sintesi valutazione testi dei Gruppi di Materia IS 005 Regolamento aule di informatica; IS 006 Regolamento di Istituto; IS 007 Permessi ed assenze personale; IS 008 Stipendi personale; IS 009 Acquisti; IS 010 Posta; IS 011 Libri di testo;

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IS 012 Contabilità fornitori; IS 013 Infortuni; IS 014 Iter statistiche; IS 015 Iter didattica; IS 016 Organici docenti e ATA; IS 017 Consigli di classe; IS 018 Stages e corsi extracurricolari; IS 019 Qualifica e valutazione fornitori; IS 020 Regolamento uscite scolastiche; IS 021 Organigramma funzionale; IS 022 Programmazione didattica (Piani di Lavoro: obiettivi disciplinari); IS 023 Regolamento Biblioteche; IS 024 Criteri per la formazione delle classi; IS 025 Gestione apparecchiature e approvvigionamento; IS 026 Regolamento fotocopie; IS 027 Fondo Istituzione Scolastica; IS 028 Contratto Integrativo; IS 029 Regolamento di disciplina; IS 030 Documento programmatico sulla sicurezza dei dati; IS 031 Attività di sostegno; IS 032 Istruzioni programma Valuta; IS 033 Regolamento palestre; IS 034 L’Igiene nella scuola IS 035 Regolamento delle adunanze del Consiglio di Istituto • Moduli della Qualità. Sono documenti richiamati nelle Procedure Operative e nelle Istruzioni scritte che devono essere compilati in dettaglio per le varie attività e sono disponibili per tutto il personale sia in forma cartacea che elettronica. L’elenco completo ed aggiornato con l’indicazione dello stato di aggiornamento / revisione più recente è disponibile nelle segreterie e nelle sale insegnanti delle due sedi (Modulo 100 Elenco documenti e e modulistica della qualità) insieme alla loro suddivisione per tipo di attività (Modulo 104 Elenco documenti e relazioni). 15.2 DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELL’UTENZA. In accordo alle norme che regolano l’accesso agli atti amministrativi (Legge n° 241 del 07-agosto-1990 e D.P.R. n° 352 del 27-giugno-1992).