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Liceo Ginnasio Statale “ORAZIO” Roma P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2015/2016 Nihil mortalibus ardui est

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Liceo Ginnasio Statale “ORAZIO”

Roma

P.O.F.

Piano dell’Offerta Formativa

Anno Scolastico 2015/2016

Nihil mortalibus ardui est

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Indice Prefazione 5 Capitolo 1

1.1 Introduzione al POF 6 1.2 Obiettivi didattico-formativi e finalità del percorso di studio 6 1.3 Il patto educativo di corresponsabilità 12

Capitolo 2

2.1 Il liceo Orazio: profilo di una scuola che opera nel territorio 13 2.1.1 Chi era Orazio 13

2.2 La struttura organizzativa 14 2.3 Le risorse umane 15

2.3.1 Incarichi di gestione 15 2.3.2 Le aree di gestione 17

2.4 Le funzioni strumentali 18 Capitolo 3

3.1 Le scelte didattiche: il raggiungimento del successo formativo e la trasmissione dei saperi interdisciplinari 20 3.1.1 Il Liceo “Orazio” per l’innovazione 21

3.2 La pianificazione dell’intervento didattico: la programmazione per materia 22 3.2.1 La programmazione per materia: i dipartimenti di area 22 3.2.2 La programmazione delle attività della classe: il ruolo di centralità del Consiglio di Classe 24

3.3 Il quadro orario disciplinare 25 3.4 L’accoglienza 27 3.5 L’orientamento 28

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3.6 Attività previste per l’anno scolastico 2015/2016 29 3.7 Attività di prevenzione e recupero delle carenze formative 29 3.8 Viaggi di istruzione, soggiorni-studio, uscite culturali, scambi culturali 31

Capitolo 4 4.1 Ampliamento dell’offerta formativa 33 4.2 Laboratori e corsi per il conseguimento della certificazione linguistica 33 4.3 Progetti di istituto 33 4.4 Progetti in rete 34 4.5 Progetti approvati nell’anno scolastico 2015/2016 35 4.6 Inclusione studenti con B.E.S. 38 4.7 Educazione alla salute 47

Capitolo 5 5.1 La valutazione 50 5.2 Indicatori di valutazione 50 5.3 Strumenti di valutazione 51 5.4 Criteri per la determinazione dei “livelli di profitto” 51 5.5 Criteri per la valutazione del comportamento 51 5.6 Valutazione delle assenze 51 5.7 Criteri di valutazione per gli scrutini finali 53

5.7.1 Credito scolastico 55 5.7.2 Credito formativo 57

5.7.3 Obiettivi di miglioramento previsti nel RAV 58 Capitolo 6

6.1.1 Le iniziative culturali: certamina, gare e concorsi, conferenze e pubblicazioni, centro sportivo “Orazio” 61 6.1.2 Certamina 61 6.1.3 Gare e concorsi 61

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6.1.4 Pubblicazioni 61 Informazioni sul Liceo Orazio

Indirizzo sede centrale: Via Savinio n. 40 - cap. 00141 Roma. telefono: 06.121125256 fax: 06.86.89.14.73 e-Mail: [email protected] sito web: http://www.liceo-orazio.it/ La sede centrale, ubicata vicino a piazza Talenti, è raggiungibile con gli autobus 60-63-69-344-337-341-342-335-350-351, COTRAL Indirizzo succursale: Via Spegazzini n.50 – cap. 00156 Roma tel. 06.121123065 fax 06.67663995 La succursale, ubicata vicino a via Nomentana, è raggiungibile con gli autobus 60- 342- 311- 343-344, COTRAL Indirizzo succursale: Via Isola Bella n. 5 – cap. 00141 Roma tel. 06.121125275fax: 06.67663859

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P R E F A Z I O N E Il Piano dell’Offerta Formativa, in quanto “documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale progettuale delle istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”, è costituito da elementi di natura procedurale, progettuale e organizzativa, da elementi di pianificazione, da elementi inerenti la partecipazione degli studenti e dei genitori, da elementi di interazione con il territorio, con le altre istituzioni scolastiche e con l’amministrazione scolastica: il POF si configura come un sistema che comunica l’identità di scuola. Il POF è un “piano”, quindi si connota con una forte dimensione di progettualità, strettamente raccordata a quelle di pianificazione e di fattibilità. In esso sono delineate attività ed azioni che realizzano i principi e le scelte, cui esso si ispira. Essendo un sistema richiede un’azione di interazione, di integrazione, di sinergia, di configurazione e di adattamento dei diversi elementi alle finalità ed agli obiettivi che caratterizzano l’identità unitaria ed armonica della scuola, ed in questa funzione orienta e determina, anche se con modalità ed intensità diverse, gli altri quattro aspetti e lineamenti della immagine di scuola: la Carta dei servizi, il Regolamento di Istituto, il Programma annuale e la Programmazione educativa e didattica. Il POF è, dunque, un documento che, partendo dall’indagine e dall’analisi dei fenomeni socio-economici che caratterizzano il territorio, si qualifica come segno e simbolo di unità. E’ un “piano” progettato e costruito armonicamente attraverso procedure prima ipotizzate, poi discusse, quindi scelte e condivise da tutte le componenti interne alla scuola. Il presente Piano dell’Offerta Formativa è stato condiviso e integrato dall’apporto di tutti i docenti. Nell’attuale redazione, come nelle precedenti edizioni, viene individuata, come finalità prioritaria, il miglioramento e l’innalzamento della qualità della proposta formativa e culturale. E’ prerogativa, infatti, di ogni nostra azione didattica non solo stabilire la centralità dell’alunno nei processi di apprendimento, ma anche consolidare il valore delle discipline nella trasmissione dei contenuti culturali su cui costruire una seria preparazione. Risultano indicate, pertanto, per ciascun ambito disciplinare le conoscenze, abilità e competenze che, conformemente al Quadro europeo delle Qualifiche dei Titoli, si intende promuovere e valorizzare. Ogni attività proposta si avvale dell’utilizzo di strategie operative in grado di accompagnare l’alunno nel suo percorso di apprendimento al fine di favorirne il successo formativo, inteso come acquisizione di salde conoscenze, dell’uso di adeguati strumenti metodologici, di sicure padronanze su cui costruire la propria professionalità futura. Tutte le attività proposte e svolte dalla scuola a partire, in primo luogo, dall’insegnamento curricolare, arricchito dalle iniziative extracurricolari quali i laboratori, i corsi per il conseguimento delle certificazioni linguistiche, i progetti di Istituto e i “progetti in rete” (iniziative comuni di carattere educativo e culturale attuate fra scuole del territorio e della città), integrano,completano e rafforzano la formazione personale e culturale dell’alunno. Il Dirigente Scolastico

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C A P I T O L O 1 1.1 INTRODUZIONE AL POF Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), previsto dal vigente regolamento dell’autonomia scolastica, “esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della propria autonomia” (D.P.R. 275/99). È il principale strumento di lavoro della scuola dell’autonomia (legge 59/97) e contiene le linee di indirizzo delle singole istituzioni scolastiche scaturite dalla mediazione tra le indicazioni ministeriali a livello nazionale e le esigenze espresse da ogni singolo istituto e dal relativo territorio. Il POF è elaborato annualmente tenendo conto delle indicazioni che provengono da tutte le componenti scolastiche e approvato dagli organi competenti (Collegio dei docenti e Consiglio di Istituto). Gli orientamenti dell’azione educativa e didattica scaturiscono, infatti,dall’analisi e dalla lettura delle indicazioni espresse come richiesto nello Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 249/98).Il POF costituisce l’identità progettuale della scuola dell’autonomia:come tale deve essere conosciuto da genitori e allievi, perché la scelta della scuola e del suo sistema avvenga in modo consapevole. 1.2 OBIETTIVI DIDATTICO-FORMATIVI E FINALITA’ DEL PERCORSO DI STUDIO Il liceo “Orazio” fa riferimento agli orientamenti didattici della scuola italiana in sintonia con le indicazioni elaborate dall’Unione Europea e organizza la propria azione educativa ispirandosi ai documenti essenziali che delineano gli aspetti organizzativi e didattici dei Licei, come le Indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per il Liceo Classico e il Liceo Linguistico(http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/indicazioni_nuovo_impaginato/_decreto_indicazioni_nazionali.pdf. ), Il Nuovo Obbligo di Istruzione (Legge 296/2006), Il modello di certificazione delle competenze di base e le Competenze chiave di cittadinanza. Il liceo classico “Orazio” si prefigge di costruire un percorso formativo che, nei vari ambiti disciplinari, abbia come obiettivo la formazione globale dell’individuo e del cittadino ispirandosi alla Carta costituzionale e alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, testi di cui intende promuovere la piena conoscenza e valorizzazione; il nostro Istituto, inoltre, fa proprio il Profilo educativo dello studente liceale, come di seguito articolato: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche la pratica dell’argomentazione e del confronto la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca L’identità del Liceo Classico “Orazio” si connota inoltre per la piena valorizzazione dei seguenti aspetti dell’azione didattica: acquisizione di una valida metodologia di studio attraverso l’interpretazione della “complessità” e l’attualizzazione dei contenuti individuazione e comprensione dei caratteri e delle ragioni dei problemi affrontati, accostando e confrontando il “vicino” al “lontano”

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superamento del divario tra la componente letteraria e quella scientifica attraverso la rielaborazione comparata dei rispettivi contenuti unitarietà del sapere che deve tradursi in radicamento nella cultura europea per un migliore confronto con tradizioni culturali diverse inquadramento del pluralismo ideologico e degli spunti polemici in una dialettica ordinata e costruttiva Risultati di apprendimento del Liceo classico Nel quadro dei risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali (area metodologica; logico-argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica) il liceo “Orazio” informa la propria attività didattico-formativa ai risultati di apprendimento del liceo classico e linguistico; in particolare, gli studenti del liceo classico, a conclusione del percorso di studi, dovranno: aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica Risultati di apprendimento del Liceo linguistico Gli studenti del liceo linguistico, a conclusione del percorso di studi, dovranno: avere acquisito in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento avere acquisito in una terza lingua moderna strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio

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Innalzamento dell’obbligo scolastico a 10 anni All'interno delle linee di indirizzo presentate dal Consiglio Europeo di Lisbona del 2000 ed in seguito alla Raccomandazione del Parlamento europeo del 2006 di “assicurare l’acquisizione di competenze chiave per preparare tutti i giovani alla vita adulta e offrire loro un metodo per continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza”, nel 2007 in Italia l'obbligo di istruzione è stato elevato a 10 anni (D.M. 22 agosto 2007, attuativo della legge 26 dicembre 2006, n.296, art.1, c.622) e coincide, pertanto, con la fine del nostro primo biennio. Si ritiene perciò che lo studente, dopo tale biennio, abbia acquisito le competenze minime per prepararsi alla vita adulta, sviluppare le proprie potenzialità personali, culturali, sociali, instaurare relazioni significative con gli altri, interagire positivamente con la realtà naturale e sociale. La normativa definisce tali competenze trasversali COMPETENZE-CHIAVE di cittadinanza (D.M. 22 agosto 2007, all.2): • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. • Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura

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sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Strumento indispensabile per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave sono i quattro assi culturali: dei linguaggi; matematico; scientifico-tecnologico; storico-sociale. I saperi che concorrono alla costituzione dei quattro assi sono articolati in conoscenze, abilità, competenze. A tale proposito si fa riferimento alle seguenti definizioni contenute nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli: • “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso

l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

• “Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

• “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale;le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Il nostro Istituto, garantendo l’integrità dei propri statuti epistemici, orienta la specificità dei suoi percorsi e i suoi saperi disciplinari al raggiungimento delle competenze di seguito riportate:

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ASSE COMPETENZE DI BASE

DISCIPLINE COINVOLTE LIN

GUAG

GI

A. - Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Italiano, storia e geografia, religione, scienze motorie

Latino, greco, scienze B. - Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Italiano, storia e geografia, religione

Latino, greco, scienze C. - Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Italiano

D. - Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Lingua straniera

E. - Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Italiano

F. - Utilizzare e produrre testi multimediali Lingua straniera, scienze motorie

MATEM

ATICO

G. - Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Matematica

H. - Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.

Matematica

I. - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Matematica

L. - Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragiona-menti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Matematica

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SCI

ENTIFI

CO-

TECNO

LOGICO

M. - Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Scienze

N. - Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Scienze

O. - Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Scienze

STORIC

O-SOC

IALE

P. - Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.

Storia e geografia, religione

Latino, greco

Q. - Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Cittadinanza e Costituzione, storia e geografia, religione

Scienze motorie

R. - Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Storia e geografia

definizioni di

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conoscenza, bi 1.3 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ La lettura del POF, il documento programmatico delle scelte formativo-didattiche dell’Istituto, impegna le famiglie a sottoscrivere un patto educativo di corresponsabilità con la scuola e a condividerne le finalità educative. Obiettivo del patto educativo è “quello di impegnare le famiglie, fin dal primo momento dell’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa…” (dal D.P.R n.235 del 21 novembre 2007); “si tratta di un’alleanza educativa che coinvolge la scuola, gli studenti e i genitori ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità” (dal D.P.R n.235 del 21 novembre 2007). Il patto educativo implica una corresponsabilità imposta tanto ai docenti quanto ai genitori nell’attuare la comune opera di formazione rispettivamente dell’allievo e del figlio. Il ruolo dei genitori deve essere improntato, quindi, alla partecipazione costruttiva nell’ambito dei percorsi formativi elaborati dall’Istituto, finalizzato ad accompagnare l’alunno nel proprio percorso di crescita e maturazione personale, nella scoperta di un saldo sistema valoriale verso cui orientare le proprie scelte. Il patto educativo di corresponsabilità è pubblicato sul sito del Liceo e viene sottoscritto dai destinatari all’atto dell’iscrizione.

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C A P I T O L O 2 2.1 IL LICEO ORAZIO:PROFILO DI UNA SCUOLA CHE OPERA NEL TERRITORIO Il Liceo “Orazio”, che prende il nome dal celebre poeta Quinto Orazio Flacco, una delle massime voci della latinità classica, è una scuola pubblica che, secondo il dettato della Costituzione, garantisce l’istruzione e la formazione dell’uomo e del cittadino attraverso il sapere, che lo rende soggetto autonomo di democrazia, capace di interagire con gli altri nella costruzione della democrazia stessa. Il Liceo, presente nel territorio da più di 50 anni, opera nel quartiere(III Municipio) di Montesacro, dislocandosi nella sede centrale in via Savinio 40 (III Municipio, XII distretto) e nelle altre due sedi, rispettivamente in via Spegazzini 50 (IV Municipio, XIII distretto) e in Via Isola Bella (III Municipio). Il Liceo offre l’opportunità agli studenti di seguire, nell’ambito di una preparazione culturale unitaria, (trasmissione dei saperi scientifici, umanistici e linguistici), due indirizzi di studi: classico e linguistico. Essi, tuttavia, pur perseguendo come primaria finalità la maturazione personale e culturale dell’allievo, si contraddistinguono per specifiche peculiarità e prospettive culturali:conoscenza approfondita della tradizione e del pensiero classico – per l’indirizzo classico – e studio delle lingue e delle culture sopranazionali – per l’indirizzo linguistico. Il progetto educativo della nostra scuola è, infatti, finalizzato a promuovere lo sviluppo della cittadinanza, nella riscoperta delle radici del nostro patrimonio culturale e in una dimensione universalistica capace di superare gli angusti confini del territorialismo. 2.1.1 CHI ERA ORAZIO La nostra scuola prende il nome da Quinto Orazio Flacco, poeta tra i più grandi della latinità. Nato nel 65 a.C. a Venosa, cittadina al confine tra Apulia e Lucania, figlio di un liberto esattore delle aste pubbliche (coactor), Orazio, nonostante l’umile origine, ebbe una completa formazione letteraria e filosofica. Fu al seguito del padre a Roma, ove ebbe come maestro il grammatico Orbilio, e si avvicinò agli ambienti epicurei, frequentando a Napoli le lezioni del filosofo Filodemo, probabilmente assieme al grande poeta Virgilio. Quindi si recò ad Atene, per completarvi i suoi studi. Nella battaglia di Filippi (ottobre del 42 a.C.), che oppose Bruto e Cassio a Ottaviano, Antonio e Lepido, Orazio militò come tribunus militum nell’esercito di Bruto. L’amnistia del 41 concessa dai triumviri vittoriosi gli permise di tornare a Roma, ma si trovò impoverito dall’esproprio della proprietà paterna. Per sopravvivere Orazio si adattò all’umile mestiere dello scriba quaestorius, scrivano aiutante dei questori. Nel frattempo andava componendo le sue prime opere poetiche, che provvidero a dargli una certa notorietà: i due libri delle Satire e gli Epodi (composti tra il 41 e il 30 a.C.), poesie d’invettiva dominate da un arguto moralismo, composte sui modelli di Archiloco, Ipponatte e Lucilio. L’incontro determinante della sua vita avvenne nel 38 a.C., quando Virgilio e Vario lo presentarono a Mecenate, colto e influente collaboratore di Ottaviano, il futuro Augusto. Orazio seppe conquistarsi l’amicizia e la fiducia di Mecenate e fu ammesso nella cerchia dei suoi intimi: grazie alla protezione del potente amico al quale dedicò quasi tutte le sue opere, il Venosino poté liberarsi dalle preoccupazioni del vivere quotidiano e dedicarsi completamente all’attività letteraria. Frutto del suo impegno furono i tre libri di Odi (apparsi nel 23 a.C., con l’aggiunta di un quarto libro nel 13 a.C.), opere che vogliono formalmente ricollegarsi alla lirica greca arcaica, ma svolgono una complessa tematica civile e meditativa d’ispirazione epicurea, il Carmen saeculare (l’inno ufficiale cantato nella solenne celebrazione dei Ludi saeculares, la festività voluta da Augusto per

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l’inaugurazione del secolo nuovo, nel 17 a.C.), idue libri di Epistole apparse il primo nel 20, il secondo nel 13 a.C., l’Epistola ai Pisoni o Arte poetica, sorta di lungo trattato in versi dalla discussa datazione (in esso il poeta espone i suoi principi letterari, destinati ad esercitare un’enorme influenza fino al Settecento). Orazio morì il 27 novembre dell’8 a.C., qualche tempo dopo la scomparsa del suo amico Mecenate. 2.2 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Tutte le componenti, operanti all’interno della scuola, sono impegnate a collaborare alla realizzazione del progetto educativo dell’Istituto; i processi decisionali, infatti, sono attuati nello spirito dello scambio, della collaborazione e della condivisione di responsabilità, finalizzate alla realizzazione di un progetto educativo comune. La suddetta struttura si articola nelle seguenti figure professionali: I docenti I docenti svolgono tutte le attività di insegnamento e funzionali all’insegnamento previste dal contratto di lavoro. Gli impegni sono quelli derivanti dall’applicazione di detto contratto e dalla attuazione del POF; in particolare per le modalità di espletamento delle attività di insegnamento ogni docente si atterrà al piano di lavoro disciplinare predisposto dal proprio Dipartimento e al piano didattico delle classi di pertinenza. Ove ritenuto necessario o utile, il singolo docente potrà integrare e/o variare il detto piano disciplinare con indicazioni specifiche relative alle varie classi. In tal caso le integrazioni e variazioni saranno allegate ai piani didattici delle classi cui si riferiscono. Il personale ATA Il personale ATA è inserito in modo attivo nella vita quotidiana della scuola. La particolare organizzazione del lavoro del personale, pianificata all’inizio dell’anno scolastico ed inserita nella programmazione,risponde al duplice fine di valorizzare le varie professionalità e di attuare in maniera efficace il piano dell’offerta formativa (POF).

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2.3 LE RISORSE UMANE 2.3.1 INCARICHI DI GESTIONE Componenti operative nella scuola: Collegio dei Docenti, Dipartimenti disciplinari, Consigli di classe, Comitato studentesco, Consiglio di Istituto. Di seguito chiariamo le funzioni e i compiti delle componenti più rappresentative della scuola. Dirigente Scolastico Il dirigente assicura la gestione unitaria dell’istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli Organi Collegiali, ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare egli organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Coordina il progetto didattico- educativo, ne garantisce le modalità operative e ne è responsabile, presiede il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe, le varie Commissioni, la Giunta esecutiva. È il responsabile della qualità del servizio svolto dall’Istituto. Il Dirigente Scolastico e i suoi collaboratori espletano tutti i compiti inerenti la funzione previsti dalla vigente normativa e predispongono le strategie opportune e i materiali necessari alla raccolta di tutte le informazioni e i dati che, adeguatamente rielaborati, costituiscono il necessario supporto all’attività degli organi collegiali, dei gruppi, dei singoli docenti. Collegio Docenti Le funzioni del Collegio dei Docenti sono quelle previste dall’art. 7 del D.L. n°297 del 16/04/94 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione). Il Collegio si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico ed in seguito si riunisce con scadenze e tempi predeterminati o quando il D. S. ne ravvisi la necessità e l’urgenza o quando almeno 1/3 dei componenti ne faccia richiesta. Dipartimenti disciplinari I Dipartimenti disciplinari sono composti da tutti gli insegnanti delle stesse discipline o di discipline affini, hanno il compito di definire la programmazione modulare disciplinare, nei suoi nuclei fondanti, negli obiettivi, negli strumenti, nei metodi e nei criteri valutativi, cui i singoli docenti appartenenti alla medesima disciplina di insegnamento fanno riferimento. Elaborano prove comuni per classi parallele; griglie di valutazione comuni per il colloquio orale e per le prove scritte. I Dipartimenti si riuniscono all’inizio di ciascun anno scolastico per la revisione dei piani di lavoro disciplinari dagli stessi formulati. Valutano periodicamente l’andamento organizzativo – didattico e formulano proposte al Collegio dei Docenti. Il referente di Dipartimento svolge i seguenti compiti: presiede le riunioni del gruppo cura la revisione del piano di lavoro disciplinare è punto di riferimento, soprattutto per i nuovi docenti analizza l’esito delle attività programmate, sottoponendolo all’attenzione dei colleghi nelle riunioni di verifica coordina la progettazione di prove interdisciplinari e prove comuni per classi parallele raccoglie e ordina i materiali prodotti dal dipartimenti predispone le unità didattiche di recupero per gli studenti con sospensione di giudizio collabora con le FFSS per la raccolta dei materiali destinati agli studenti in entrata. Consigli di Classe Le funzioni del Consiglio di classe sono quelle previste dall’art. 5 del D.L. n°297 del 16/04/97. Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente o da un docente appositamente delegato, è composto dai docenti della classe, da due rappresentanti degli alunni e da due dei genitori. Le competenze del Consiglio di classe riguardano: la programmazione didattico-educativa della classe (redazione del Documento programmatico di classe) la programmazione degli interventi didattici di sostegno e recupero

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la formulazione di proposte al Collegio Docenti in ordine all’azione educativa la programmazione dei viaggi di istruzione e delle attività parascolastiche Spettano invece al Consiglio di classe, nella sola componente docenti,le competenze relative a: coordinamento didattico rapporti interdisciplinari valutazione periodica e finale degli alunni Riguardo al ruolo di centralità del Consiglio di classe nella vita della comunità scolastica si rimanda,per informazioni più dettagliate, al capitolo successivo. Per ogni Consiglio di classe sono nominati dal Dirigente Scolastico un coordinatore ed un segretario. Il coordinatore svolge i seguenti compiti: presiede, su delega del Dirigente Scolastico, i consigli di classe (ad eccezione di quelli riservati agli scrutini) propone al Dirigente Scolastico la convocazione del Consiglio di classe in seduta straordinaria, previa consultazione con gli altri docenti della classe coordina le attività di accoglienza raccoglie informazioni sul profitto e sulla condotta degli studenti si occupa della corretta tenuta del registro di classe e controlla le assenze degli studenti, curandosi di contattare le famiglie tramite la segreteria in caso di assenze prolungate o frequenti o non giustificate e segnalando ogni eventuale “anomalia” al Dirigente presenta ed illustra l’O.d.G. riferisce ai genitori e agli alunni quanto emerso nell’incontro dei soli docenti coordina gli interventi e il dibattito riassume e sintetizza le decisioni assunte per un una chiara verbalizzazione cura la redazione del Documento programmatico di classe convoca i genitori degli alunni per i quali si sono evidenziate eventuali particolari difficoltà Il coordinatore è punto di riferimento per gli alunni, i genitori e i colleghi e segnala al D. S. eventuali problemi, discutendone con lo stesso le possibili soluzioni, o situazioni particolari che necessitano di interventi immediati. Al segretario sono affidati compiti di verbalizzazione delle sedute. Comitato studentesco Il comitato studentesco espresso dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe esprime pareri o formula proposte al Consiglio di Istituto fungendo da intermediario tra gli studenti e i loro rappresentanti nello stesso Consiglio. Consiglio di Istituto Al C.d.I. composto ai sensi dell’art. 8 del D.L. n°297 del 16/04/94 sono attribuite le funzioni previste dall’art. 10 del citato D.L.

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2.3.2 LE AREE DI GESTIONE Gli interventi di carattere formativo e didattico, poiché molteplici e differenziati, sono individuati in alcuni poli aggreganti o “aree di intervento”: 1. Gestione del piano dell’offerta formativa (POF) Coordinamento dell’attività del piano e della progettazione curricolare. Il docente referente dell’area si occupa di redigere il POF, inserendovi le iniziative curricolari ed extracurricolari nonché le proposte di carattere formativo e culturale, che il Collegio dei Docenti ha approvato per il corrente anno scolastico. 2. Interventi e servizi per studenti – Orientamento Programmazione e realizzazione di attività e iniziative che vanno dall’accoglienza dei nuovi iscritti e delle loro famiglie fino alla scelta della facoltà universitaria. Coordinamento delle attività extracurricolari,di continuità, orientamento e tutoraggio. I docenti referenti si occupano di organizzare e coordinare le attività atte a prevenire e ridurre i fenomeni della dispersione,dell’insuccesso formativo, del disagio giovanile (B.E.S.), dell’abbandono scolastico. 3. Interventi per l’educazione alla salute (C.I.C.) Coordinamento delle attività di a) prevenzione del disagio giovanile delle dipendenze dei disturbi dell’alimentazione delle malattie sessualmente trasmesse b) promozione della conoscenza di sé delle competenze relazionali della cittadinanza attiva (volontariato e donazione del sangue) 4. Rapporti con il territorio, gli Enti locali, l’Amministrazione Rilevazione e analisi dei fabbisogni formativi a livello territoriale. Promozione delle attività formative dell’Istituto presso i possibili utenti. Organizzazione delle attività culturali (cicli di conferenze su temi di approfondimento, con la partecipazione di personalità del mondo della cultura e delle istituzioni). Organizzazione delle attività di Alternanza scuola lavoro.

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2.4 LE FUNZIONI STRUMENTALI Alcuni docenti dell’Istituto ricevono dal Collegio incarichi annuali riguardanti compiti specifici finalizzati alla progettazione-gestione del POF e all’organizzazione e realizzazione delle attività in esso proposte. Tutti i docenti responsabili di funzioni strumentali collaborano con il Dirigente Scolastico nella predisposizione del Piano annuale delle attività, in relazione agli aspetti di loro competenza, nonché nel monitoraggio e nella valutazione dello stesso. Al fine di coordinarne le attività, il D.S. convoca, con scadenza periodica, i responsabili delle FFSS. AREE FUNZIONI STRUMENTALI AREA GESTIONE POF (F.S.1) Aggiornamento e stesura del P.O.F. Stesura del P. T. O. F. (Piano triennale offerta formativa) Verifica congruenza dei progetti rispetto ai parametri approvati dal Collegio docenti. Coordinamento e monitoraggio attuazione progetti e raccolta materiali relativi. Coordinamento programmazioni curricolari. Revisione/integrazione regolamenti. Attuazione e monitoraggio programmazione per Assi culturali. Autovalutazione d’Istituto/ RAV. Applicazione delle tecnologie informatiche alla didattica e alla valutazione degli studenti. Attuazione procedure informatiche per raccolta dati adozioni libri di testo e per prenotazione colloqui con docenti. AREA RAPPORTI CON ENTI E ISTITUZIONI ESTERNE (F.S.2) Coordinamento dei rapporti con Istituzioni, Enti esterni, associazioni culturali: raccolta, selezione e diffusione proposte Organizzazione eventi culturali con personalità esterne Organizzazione partecipazione degli studenti a concorsi, bandi ed iniziative culturali Coordinamento concorso “Ivana Salvatori” AREA ORIENTAMENTO (F.S. 3) (Divisa tra due docenti per orientamento in entrata e in uscita) A Presentazione dell’offerta formativa del Liceo alle scuole medie del territorio. Progetto continuità con le scuole medie del territorio. Organizzazione Open day, laboratori informativi e stage. Monitoraggio flussi alunni provenienti dalle scuole medie.

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Raccolta materiali di lavoro destinati agli studenti delle medie in entrata (test di ingresso, aggiornamento della rubrica Quattro passi fra le righe, da collocare nel sito della scuola a fine anno scolastico) Iniziative di accoglienza classi iniziali. B: Diffusione informazioni sull'offerta formativa delle Università e degli altri percorsi post-

diploma. Attività di preparazione ai test di accesso per le Facoltà a numero chiuso. Organizzazione incontri e attività di orientamento alla scelta. Promozione della funzione orientativa dei Dipartimenti disciplinari. Organizzazione della partecipazione ad eventi ed attività di orientamento. Organizzazione e monitoraggio attività di alternanza scuola/lavoro.

AREA SERVIZI ED INTERVENTI PER GLI STUDENTI (F.S. 4) Organizzazione delle attività di recupero, supporto e valorizzazione eccellenze. Verifica risultati degli interventi di recupero. Monitoraggio esiti apprendimenti disciplinari ed individuazione delle criticità. Monitoraggio su ritiri, richiesta cambi di sezione e nulla osta. Supporto agli studenti per il ri-orientamento. Organizzazione delle attività di supporto e valorizzazione della inclusione scolastica degli

alunni con B.E.S. Elaborazione Piano Annuale Inclusione.

AREA EDUCAZIONE ALLA SALUTE (F.S.5) Rilevazione dei bisogni manifestati dagli alunni. Contatti con le ASL, Enti e Associazioni presenti sul territorio. Coordinamento delle attività finalizzate alla tutela del benessere psico-fisico e alla prevenzione del disagio. Promozione della cittadinanza attiva – educazione alla convivenza civile. Coordinamento delle attività riservate agli adulti: -Sportello di ascolto ed incontri per i genitori; -Aggiornamento per i docenti su temi inerenti lo star bene a scuola; -Attività fisica per adulti (prevenzione dei disturbi osteo-articolari).

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C A P I T O L O 3 3.1 LE SCELTE DIDATTICHE: IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO E LA TRASMISSIONE DEI SAPERI INTERDISCIPLINARI Il liceo “Orazio” mette in atto strategie operative per favorire il successo formativo dei suoi studenti. Tale obiettivo si persegue innanzitutto attraverso lo sforzo e l’impegno personale: frequenza, partecipazione alle lezioni, svolgimento dei compiti a casa. L’allievo deve imparare ad utilizzare pienamente il suo tempo a scuola, dalla prima all’ultima ora di lezione. Il successo formativo non si riduce, quindi, esclusivamente al conseguimento di un risultato scolastico positivo espresso in voti di profitto, ma comporta nell’allievo l’acquisizione, attraverso l’uso appropriato e autonomo di strumenti metodologici adeguati, di sicure padronanze su cui costruire la propria professionalità futura. Solo l’acquisizione di un valido metodo di studio consente all’allievo di diventare soggetto attivo, autonomo e responsabile dei suoi personali processi di apprendimento, capace di operare in modo critico le proprie scelte in opposizione ai fenomeni di omologazione e disgregazione dominanti. Le strategie operative e le scelte didattiche attuate per il raggiungimento del successo formativo sono improntate a due finalità: Accompagnare l’allievo nel suo percorso di apprendimento, guidandolo in tutte le fasi, senza sostituirsi al suo impegno, ma affiancandolo, sostenendolo e motivandolo nei suoi sforzi Orientare l’allievo in modo continuativo, non solo aiutandolo a conoscere se stesso per essere in grado di elaborare in modo intenzionale un progetto di sé, ma favorendo anche l’interazione fra le attitudini individuali e i contenuti propri di ciascuna disciplina, al fine di produrre un apprendimento significativo, stabile e duraturo Si tratta di due processi che investono in modo continuo l’intero percorso di studi: dall’organizzazione delle attività strettamente curricolari (ogni disciplina ha una valenza formativa e orientativa) ad iniziative quali l’accoglienza, l’orientamento, il recupero e il potenziamento. Punto di forza dell’azione didattica del liceo “Orazio” è l’interdisciplinarità, intesa come l’individuazione di punti di incontro fra discipline e la valorizzazione del diverso apporto prospettico con cui esse affrontano un medesimo tema o problema. I nessi intertestuali e reticolari di conoscenze così individuati creano una piattaforma di saperi comuni che rende possibile la lettura integrata e unitaria dei saperi:la lingua, la scienza e la storia.

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3.1.1 IL LICEO “ORAZIO” PER L’INNOVAZIONE Il Liceo “Orazio” sceglie di coniugare la cultura umanistica con un’innovazione che lo apra alla complessità e alla ricchezza del mondo contemporaneo. A partire dal corrente anno scolastico, il Collegio Docenti ha approvato per le classi del biennio classico cinque aree tematiche: 1. LA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA 2. IL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO 3. LO STUDIO DELLE LINGUE CLASSICHECON L’AUSILIO DEGLI STRUMENTI MULTIMEDIALI 4. LO STUDIO DELLE LINGUE CLASSICHE TRAMITE RICERCA ARCHEOLOGICA EDEPIGRAFICA 5. LO STUDIO DELLE LINGUE CLASSICHE IN RELAZIONEALL’AMBITO GIURIDICO-POLITICO Tali aree tematiche saranno sviluppate, nel rispetto dell’impianto ordinamentale previsto, con metodologia laboratoriale e con eventuale supporto di esperti esterni.

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3.2 LA PIANIFICAZIONE DELL’INTERVENTO DIDATTICO: LA PROGRAMMAZIONE PER MATERIA Ogni intervento didattico, fatta salva la libertà di insegnamento del docente, che è garantita dalla Costituzione, deve essere pianificato, progettato in tutte le sue fasi, condiviso dal Consiglio di Classe e attenersi, nei suoi aspetti costitutivi (finalità, obiettivi,metodo e valutazione) alle linee programmatiche individuate nelle riunioni dipartimentali per materia. 3.2.1 LA PROGRAMMAZIONE PER MATERIA: I DIPARTIMENTI DI AREA Ciascun Dipartimento,costituito dai docenti della stessa materia o di materie affini, condivise e fatte proprie le scelte formative,didattiche e metodologiche esplicitate nel POF, elabora un suo piano di lavoro disciplinare articolato per anno di corso ed eventualmente per indirizzo, evidenziando i seguenti aspetti: Finalità della disciplina Nuclei tematici fondamentali (scanditi per anno di corso) Obiettivi minimi per l’ammissione alla classe successiva, articolati in conoscenze e competenze Contenuti minimi per gli studenti con sospensione di giudizio Metodologia/tipologia delle lezioni Strumenti di verifica Criteri di valutazione

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LE FUNZIONI DEI DIPARTIMENTI I dipartimenti del Liceo “Orazio”,pertanto, svolgono le seguenti funzioni: definiscono i nuclei tematici fondamentali di ogni disciplina, articolati per anno di corso e gli obiettivi di accettabilità del profitto per l’ammissione alla classe successiva individuano le discipline che confluiscono negli Assi culturali individuano i contenuti minimi di ogni disciplina e definiscono le unità didattiche di recupero per gli studenti con sospensione di giudizio concordano le prove comuni da somministrare nei vari momenti dell’anno scolastico individuano la tipologia di prova (scritta/orale/strutturata/semistrutturata) da sottoporre agli studenti con sospensione di giudizio definiscono criteri di valutazione omogenei e stabiliscono il numero delle prove scritte e orali da effettuare nelle due frazioni dell’anno scolastico analizzano gli esiti dell’esame di Stato ed avanzano eventuali proposte correttive o migliorative propongono le attività di raccordo tra biennio e triennio promuovono l’innovazione metodologica e didattica diffondono proposte di partecipazione a convegni, riunioni ed attività di formazione specificamente disciplinari promuovono l’organizzazione di eventi relativi al proprio ambito disciplinare discutono ed analizzano i libri di testo per le nuove adozioni I dipartimenti, al loro interno, potranno articolarsi in commissioni/gruppi di lavoro per individuare i contenuti disciplinari essenziali e le prove comuni per classi parallele, come previsto dal Piano di miglioramento (RAV) Si elencano di seguito le aree disciplinari accorpate in sei macro-aree: 1. umanistica: religione, italiano, latino, greco, geo-storia 2. scientifica: matematica, informatica, fisica, scienze/biologia, chimica, scienze della terra 3. storico-filosofica: storia, filosofia 4. linguistica: inglese, francese, tedesco, spagnolo 5. artistica: arte/disegno e linguaggi artistico-visivi 6. attività motorie Le programmazioni dei Dipartimenti sono consultabili sul sito del Liceo alla voce “Programmazioni di Dipartimento” nella sezione “Informazioni”.

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3.2.2 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELLA CLASSE: IL RUOLO DI CENTRALITA’ DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe, costituito dai docenti della stessa classe, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli studenti, ha il compito di definire le linee didattiche da attuare nella propria classe e di dare concretezza alle linee generali e organizzative definite nel POF e condivise dal Collegio Docenti, calando nella realtà della singola classe le linee programmatiche elaborate dai Dipartimenti disciplinari. Il Consiglio di Classe è, inoltre, nucleo organizzatore e promotore di ogni iniziativa didattico-curricolare: dalla programmazione delle visite e delle uscite culturali ai viaggi di istruzione. Il Consiglio di Classe programma anche le attività di recupero o di approfondimento, indirizza o consiglia agli alunni la partecipazione alle attività laboratoriali, di carattere facoltativo e in orario extracurricolare, che ritiene più idonee alla sua formazione, decide di partecipare ai progetti di Istituto che ritiene afferenti agli obiettivi del percorso di apprendimento delineati nella Programmazione di Classe. Il C.d.C, infine, progetta e pianifica le attività di accoglienza, attività laboratoriali di metodo e di acquisizione delle strategie di apprendimento e percorsi di approfondimento tematico di carattere disciplinare o interdisciplinare, strutturati anche per classi parallele. Nel primo Consiglio di Classe, convocato entro la prima metà del mese di Ottobre e riservato alla sola componente docente, è redattala Programmazione di Classe dove sono indicati:

la situazione iniziale della classe gli interventi di sostegno e recupero gli obiettivi comportamentali e cognitivi che gli studenti devono raggiungere le strategie per il loro conseguimento gli strumenti di verifica la corrispondenza dei voti di profitto con i livelli di conoscenze da acquisire indicate nelle singole programmazioni di area le attività formative collaterali (visite, viaggi di istruzioni, …).

Copia di questo documento è fornita, a cura del docente coordinatore, ai rappresentanti di studenti e genitori dopo la discussione e l’approvazione che avviene in apposita riunione con tutte le componenti. Nei Consigli di Classe (di norma calendarizzati per i mesi di novembre, marzo, aprile e maggio), alla presenza di tutte le componenti e aperti alla partecipazione di tutti i genitori e gli alunni, si procede a:

esame dell’andamento didattico-educativo, del profitto e della partecipazione di ogni studente individuazione di attività di recupero verifica dell’andamento del Piano Didattico

Nei Consigli di Classe alla fine del quadrimestre e di fine anno, limitati alla componente docente, si procede alla valutazione intermedia e finale dei singoli allievi. Nel corso dell’ultimo Consiglio si effettua la verifica/valutazione conclusiva del Piano Didattico della Classe.

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3.3 IL QUADRO ORARIO DISCIPLINARE NUOVO ORDINAMENTO Nuovo ordinamento

Piano degli studi del LICEO CLASSICO (attuato dall’a.s. 2010/2011 solo per il 1° anno di corso) Legge 6 agosto 2008 n. 133 – D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89

MATERIE 1° biennio 2° biennio I anno II anno III anno IV anno V anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia = = 3 3 3 Storia e geografia 3 3 = = = Filosofia = = 3 3 3 Matematica * 3 3 2 2 2 Fisica = = 2 2 2 Scienze naturali ** 2 2 2 2 2 Storia dell’arte = = 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore sett. 27 27 31 31 31

* Con Informatica al primo biennio ** Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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Nuovo ordinamento Piano degli studi del LICEO LINGUISTICO

(attuato dall’a.s. 2010/2011 solo per il 1° anno di corso) Legge 6 agosto 2008 n. 133 – D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89 MATERIE 1° biennio 2° biennio

I anno II anno III anno IV anno V anno Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua latina 2 2 = = = Lingua e cultura straniera 1 * inglese 4 4 3 3 3 Lingua e cultura straniera 2 *spagnolo 3 3 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 *francese o tedesco 3 3 4 4 4 Storia = = 2 2 2 Storia e geografia 3 3 = = = Filosofia = = 2 2 2 Matematica ** 3 3 2 2 2 Fisica = = 2 2 2 Scienze naturali *** 2 2 2 2 2 Storia dell’arte = = 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore sett. 27 27 30 30 30

* Sono comprese 33 ore annuali di conversazione col docente di madrelingua ** Con Informatica al primo biennio *** Biologia, Chimica, Scienze della Terra Materia alternativa alla religione cattolica. Per gli alunni che scelgono di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica, il Collegio dei docenti ha previsto l’attivazione di un corso sui diritti umani, con specifici temi differenziati per le varie fasce di classi, che sarà tenuto da docenti qualificati.

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3.4 L’ACCOGLIENZA Nell’art. 2, comma 8, dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse (D.P.R. 249/98) si precisa che “la scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: Un ambiente favorevole alla crescita integrale delle persone e un servizio educativo e didattico di qualità Offerte formative aggiuntive e integrative anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni Iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica” La scuola si propone di favorire l’inserimento degli alunni delle classi prime nella nuova realtà con un atteggiamento di disponibilità, apertura, ascolto, accettazione, implementazione dell’aspetto motivazionale della scelta dell’indirizzo di studio, poiché il disagio dello studente deriva in parte dalla scarsa o mancante consapevolezza delle sue motivazioni. Le attività dell’accoglienza nascono, infatti, dalla necessità di raggiungere il successo formativo e al contempo di evitare il fenomeno dell’abbandono scolastico. A tale riguardo è fondamentale l’acquisizione di un metodo di studio, attraverso il quale lo studente organizza in modo ottimale i suoi percorsi di apprendimento. Le finalità delle attività di accoglienza sono le seguenti: organizzare momenti di informazione sulla scuola nei suoi aspetti strutturali e organizzativi coinvolgere gli alunni e le loro famiglie nel progetto educativo e formativo che la scuola propone favorire una prima conoscenza e socializzazione all’interno della classe, al fine di realizzare l’attivo inserimento dello studente nel nuovo contesto formativo far conoscere gli obiettivi didattici, i contenuti, i metodi, gli strumenti e i criteri di valutazione delle singole discipline abituare lo studente alla conoscenza delle regole su cui si basa la corretta partecipazione alla vita scolastica stimolare la riflessione su motivazioni e aspettative alle soglie di un nuovo percorso formativo, al fine di far maturare la consapevolezza della scelta scolastica operata rilevare la situazione complessiva, in ingresso, attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, al fine di verificare i prerequisiti degli studenti e redigere il documento programmatico di classe A tale proposito il nostro Istituto organizza le seguenti attività : Percorso Il latino fra noi (3-4 incontri con i docenti del Liceo Orazio) Percorso etimologico nelle lingua greca con elementi di storia della scrittura Percorso Adotta un libro Percorso Tombola culturale in lingua inglese Percorso giochi matematici a squadre “Open day” per presentare l’offerta formativa e l’ambiente scolastico Laboratori informativi di accoglienza con: - lezioni di latino con supporto multimediale, tenute da studenti - approccio alla lingua greca: conoscenza e trascrizione dell’alfabeto, analisi di alcuni vocaboli della lingua italiana di uso quotidiano ereditati dal greco - math corner: giochi matematici con il coinvolgimento di studenti - saggio in lingua straniera tenuto da studenti delle sezioni del Linguistico esperienze di laboratorio scientifico modelli di test d’ingresso per i nuovi iscritti

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Quattro passi tra le righe, proposte di letture estive 3.5 L’ORIENTAMENTO Nella Direttiva ministeriale dell’agosto del 1997, si legge che “l’orientamento costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo fin dalla scuola dell’infanzia”. In base a questa affermazione si evidenziano i seguenti punti relativi all’orientamento: l’orientamento non si esaurisce negli anni-ponte, in cui facilita il passaggio da un ciclo di scuola a quello successivo, ma è un processo lungo e continuo che accompagna lo studente nell’arco di tutto il percorso formativo orientare non significa, quindi, solo mettere in grado gli studenti di scegliere la scuola successiva o, al termine dell’iter scolastico, lo sbocco lavorativo più adatto alle proprie capacità e ai propri interessi. Al contrario assume il senso più impegnativo di aiutare i ragazzi a conoscere se stessi, a capire il mondo che li circonda e la società in cui vivono, per tracciare in modo intenzionale un proprio percorso di vita le attività orientative non devono essere affidate soltanto ad una figura di insegnante-orientatore, che le gestisce in qualità di esperto esterno alla classe, ma devono diventare oggetto di lavoro per tutti i docenti, che le collegano e le integrano con i curricoli disciplinari non esistono materie più importanti di altre per facilitare l’orientamento. Tutte le discipline sono in grado di fornire agli studenti occasioni per conoscere meglio se stessi, qualora facciano riferimento ad un comune processo educativo, in grado di far interagire le attitudini individuali con i contenuti di ciascuna disciplina, al fine di produrre un apprendimento significativo. La scuola cura con particolare attenzione l’orientamento post-diploma attivando contatti con le Università statali presenti sul territorio romano, con gli ordini professionali, alcune qualificate strutture universitarie private, le accademie militari e, per quanto riguarda l’indirizzo linguistico, con scuole interpreti statali e non. Dall’anno scolastico 2000/2001 il Liceo Orazio collabora con l’Università degli Studi “La Sapienza” in una prospettiva di scambio e collaborazione, ai fini del successo universitario degli studenti liceali. Tale azione è svolta in ottemperanza all’art. 3 del Protocollo d’intesa stipulato in data 10/06/1999 tra il Miur, il Provveditorato agli Studi di Roma e l’Università “La Sapienza”. l’Istituto ha aderito al progetto “Orientamento in rete” per la preparazione degli studenti ai test d’ingresso delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, di Farmacia, dei diplomi dell’area sanitaria e delle Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi la “Sapienza”. La scuola, inoltre, partecipa alla rete del III e IV Municipio finalizzata all’elaborazione di una proposta di formazione sul “Curricolo verticale” che prevede l’individuazione di snodi fra i diversi ordini di scuola, la verticalizzazione dei curricoli delle discipline di base, assumendo come riferimento le Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo e gli Assi culturali del nuovo obbligo scolastico e la condivisione di strumenti di misurazione comuni.

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3.6 Attività previste per l’anno scolastico 2015-16 In ottemperanza all’art. 8 del D.L. 12-09-2013, il nostro Liceo intende potenziare le iniziative di Orientamento in uscita con le seguenti attività: incontri con le Università pubbliche (La Sapienza, Tor Vergata, Roma tre) e private (Luiss, Ecampus, Campus Biomedico etc.) conferenza in sede tenuta da docenti della facoltà di economia e commercio dell’università La Sapienza. Visita al Salone dello Studente “Campus orienta”. Individuazione degli studenti delle classi quarte da segnalare alla “Scuola Normale di Pisa”. Potenziamento della matematica con corsi strutturati per gli studenti del terzultimo e penultimo anno interessati alle facoltà scientifiche. Somministrazione di test di orientamento agli studenti del penultimo ed ultimo anno di corso. Progetti di orientamento in uscita in collaborazione con la LUISS e La Sapienza: Progetto Ingegneria ed Economia High Technology Diagnostic Systems: from Ideas to the Market rivolto a 3/5 studenti (del quarto o del quinto anno). Progetto Rai cinema: riguarda lo storytelling e prevede l’elaborazione di un prodotto (cartaceo o multimediale) da parte degli studenti. Il progetto si rivolge ad un gruppo di 60 ragazzi. 3.7 ATTIVITA’ DI PREVENZIONE E RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE Preliminare all’attivazione degli interventi di recupero è una riflessione sulle più comuni cause dell’insuccesso scolastico. Quelle che appaiono più frequenti sono: lacune di base: è un problema che coinvolge soprattutto gli studenti delle prime classi e non è sempre agevole risolverlo recuperando in poche settimane quello che non è stato assimilato nel corso di anni carenze di metodo: anche questo è un problema che investe gli studenti delle prime classi, ma persiste anche in quelle successive scarsa motivazione allo studio studio personale insufficiente crisi personali e familiari ritmi diversi di apprendimento

Interventi di prevenzione e recupero Dal mese di ottobre, dopo i consigli di classe, su indicazione dei coordinatori, saranno attivati corsi interclasse di sostegno rivolti agli alunni delle classi iniziali, per il rafforzamento/recupero degli elementi di base della grammatica italiana. (10 h) Dal mese di ottobre e fino a dicembre, saranno attivati sportelli didattici per tutte le discipline del biennio e del triennio, con prenotazione individuale o per piccoli gruppi di studenti, per chiarire, recuperare o approfondire specifici argomenti richiesti dagli studenti stessi. (10 h per disciplina) Compatibilmente con le risorse economiche disponibili, eventuali corsi di supporto di latino e greco per studenti del I anno del triennio classico

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Dalla seconda metà di gennaio fino alla fine di febbraio corsi di recupero per gli alunni del biennio su max 3 discipline più frequentemente carenti (10 h per corso), organizzati anche per classi parallele, su nuclei tematici fondamentali individuati dai Dipartimenti (Per poter organizzare tempestivamente i corsi ed evitare che si protraggano troppo nel II quadrimestre, interferendo con l'attività didattica ordinaria, i docenti delle materie interessate dovranno fornire alla F.S. di riferimento, prima delle vacanze natalizie, i nominativi degli studenti che hanno evidenziato difficoltà particolarmente rilevanti, che si presume possano condurre ad esiti gravemente negativi allo scrutinio del I quadrimestre). Dal 15 febbraio 2016 al 4 maggio 2016 saranno attivati sportelli didattici per tutte le discipline del biennio e del triennio, con prenotazione individuale o per piccoli gruppi di studenti, per chiarire, recuperare o approfondire specifici argomenti richiesti dagli studenti stessi. (10 h per disciplina)

La scuola assicura la collaborazione dei docenti con le famiglie, mediante: gli incontri periodici con i genitori secondo un orario di ricevimento dei docenti l’attività svolta dal coordinatore di classe per agevolare i rapporti con le famiglie stesse la comunicazione alle famiglie del profitto conseguito nelle fasi intermedie dell’anno scolastico Per quanto riguarda le attività di potenziamento e quelle rivolte alla fascia dell’eccellenza, si prevedono per gli alunni le seguenti possibilità: partecipazione alle attività laboratoriali dietro indicazione del Consiglio di Classe possibilità di condurre ricerche di approfondimento tematico e bibliografico guidati dagli insegnanti preparazione ai Certamina, gare di traduzione latina svolte in ambito nazionale serie di conferenze, dibattiti e incontri con personalità della cultura gare di matematica e di filosofia progetto Agorà/Limes

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3.8 VIAGGI DI ISTRUZIONE, SOGGIORNI-STUDIO, USCITE CULTURALI, SCAMBI CULTURALI Viaggi di istruzione/soggiorni studio Le mete sono proposte dai Consigli di classe, sentito anche il parere dei rappresentanti degli alunni e dei genitori nel Consiglio stesso e della Commissione-viaggi cui perverranno le proposte formulate dagli studenti. - Il Consiglio può esprimere parere negativo alla partecipazione della classe a viaggi di istruzione o soggiorni studio, per motivi di profitto o di comportamento degli studenti - Mete biennio: viaggi di natura ambientale, archeologica o storica in Italia ; in alternativa per il V ginnasio viaggio in Grecia o soggiorno studio e, per le seconde linguistico, soggiorni studio - Mete triennio: soggiorni studio o viaggi all'estero; in questo ambito il Liceo Orazio organizza per gli studenti le attività incluse nel progetto Lingue sorelle - Vanno esclusi comunque i Paesi segnalati “a rischio” dal Ministero degli Affari Esteri - I viaggi di istruzione e i soggiorni studio potranno essere effettuati a condizione che:

Vi partecipino i 2/3 della classe Siano disponibili un docente accompagnatore (1 ogni 15 studenti) ed un eventuale secondo accompagnatore, entrambi insegnanti della classe o che abbiano conosciuto il gruppo classe negli anni precedenti; il secondo accompagnatore, in caso di indisponibilità dei docenti di classe, potrà essere anche di altra classe Il viaggio di istruzione deve avere valenza culturale ed essere legato alla programmazione didattica della classe Nei primi Consigli di classe andranno indicate almeno 2 mete in ordine di preferenza; sarà poi la Commissione viaggi, di concerto con il Dirigente ed in relazione alle necessità organizzative di abbinamento delle classi, a valutare la realizzabilità dei viaggi Il periodo di svolgimento dei viaggi e dei soggiorni studio deve ricadere nella prima metà del mese di marzo, per evitare una troppo lunga interferenza con la ordinaria attività didattica Ogni docente non può accompagnare, di norma, più di una classe, salvo casi eccezionali di necessità

Il D. S. si riserva la facoltà di autorizzare singole classi fuori dal periodo indicato, esclusivamente per campi-scuola di carattere naturalistico e sportivo, realizzabili solo in alcuni periodi dell’anno, previa tempestiva programmazione ed approvazione del Consiglio, o gruppi interclasse per le manifestazioni del teatro greco di Siracusa, dal momento che le suddette attività si svolgono esclusivamente nei mesi di Maggio/Giugno.

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Uscite culturali - Per le uscite culturali in orario scolastico o di durata giornaliera, deve essere adottata una adeguata e preventiva organizzazione e programmazione, evitando scelte estemporanee - Devono essere preventivamente autorizzate dal Dirigente scolastico, una volta che il docente proponente abbia acquisito il consenso dei docenti del giorno - Di norma il numero massimo di uscite nell'anno è 6, escluse quelle previste nelle attività progettuali approvate dal Collegio - E' necessario che ci sia sostanziale omogeneità nel numero di uscite delle diverse classi, che sarà monitorato dallo staff di Presidenza - Nelle classi in cui non sia stato possibile organizzare il viaggio di istruzione o il soggiorno studio, il numero delle uscite culturali potrà essere aumentato - Le uscite per assistere a spettacoli teatrali, cinematografici e mostre aventi stretta attinenza con gli argomenti delle discipline curricolari sono da intendersi come attività complementari al normale svolgimento delle lezioni Scambi culturali - Gli scambi culturali si svolgono in momenti dell’anno variabili in relazione alle esigenze del Paese ospitante - Agli scambi possono partecipare singoli alunni di diverse classi senza il vincolo dei 2/3 di partecipanti per classe - Gli studenti devono avere un profitto almeno sufficiente in tutte le materie - Gli alunni interessati allo scambio sono obbligati a richiedere il parere del Consiglio di classe - I docenti del Consiglio dovranno valutare il periodo dell'anno scolastico in cui si effettua lo scambio e la ricaduta che tale periodo di assenza potrebbe avere sugli studenti, chiarendo agli stessi che non verrà attuato alcun blocco dell'attività didattica - I docenti accompagnatori vanno individuati tra gli insegnanti di lingua straniera

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C A P I T O L O 4 4.1 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa dell’Istituto arricchisce, nell’ambito delle proposte culturali ed educative, la formazione intellettuale e personale dell’alunno con iniziative progettuali di carattere formativo e culturale rivolte a tutta la scuola e svolte in orario extracurricolare, solitamente svolti alla fine delle lezioni, quali laboratori,corsi per la certificazione linguistica, progetti di Istituto e progetti in rete. 4.2 LABORATORIE CORSI PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE LINGUISTICA I laboratori e i corsi per il conseguimento della certificazione linguistica attivati in orario extracurricolare, sia per l’indirizzo classico che linguistico, sono aperti a tutti gli alunni e non hanno carattere di obbligatorietà. Di seguito vengono elencati i diversi livelli dei corsi e la tipologia degli esami da sostenere: Inglese Trinity College London Inglese Cambridge presso British Council Francese Delf presso Centre Cultural Saint Louis de France Spagnolo Dele presso Istituto Cervantes Tedesco presso Goethe Institut Rome 4.3 PROGETTI DI ISTITUTO Con la denominazione di “Progetto d’Istituto” si intende far riferimento in primo luogo ad iniziative e proposte rivolte all’intera comunità scolastica o alle componenti di essa (docenti, alunni, genitori). Le finalità che intende perseguire il progetto d’Istituto traducono le esigenze e le istanze educativo-formative e didattiche, ritenute peculiari dal Collegio Docenti, documentate nel POF e ricavabili dagli obiettivi formativi espressi nelle programmazioni d’area, più specificamente nel documento programmatico redatto dal Consiglio di Classe. Forniamo, a titolo esemplificativo, l’elenco di alcuni obiettivi: conoscenza e trasmissione di valori culturali promozione della crescita personale e sviluppo della dimensione sociale dell’alunno sviluppo della dimensione critica promozione di scelte consapevoli di fronte ai problemi del proprio tempo sviluppo della responsabilità personale e sociale, a cominciare dalla considerazione dell’impegno scolastico come dovere prioritario sviluppo della dimensione di un’etica solidaristica (le finalità sono state ricavate dai progetti che sono stati presentati, riguardanti ad esempio l’area dell’educazione ai diritti umani e l’educazione alla salute) I progetti proposti sono riconducibili all’area dell’educazione ai diritti umani, alla salute e a tutte quelle iniziative che concorrono a maturare la crescita personale e sociale dell’alunno (ad esempio il progetto teatro). Trovano altresì spazio fra i progetti d’Istituto tutte quelle iniziative finalizzate ad avviare la trasmissione e la comunicazione di saperi, quali le pubblicazioni o i progetti riguardanti l’utilizzo e la fruizione agibile dei mezzi di comunicazione informatici e mediatici o delle biblioteche. Analogamente sono da intendersi rispondenti alle finalità espresse al punto precedente quei

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progetti rivolti ai genitori, attraverso incontri in grado di fornire loro un supporto e una guida al loro ruolo e alla responsabilità genitoriale. I progetti, rivolti agli studenti, si avvalgono di alcuni aspetti della metodologia progettuale, esplicata pienamente nei laboratori. Essi privilegiano come modalità di comunicazione l’interazione, lo scambio, la discussione, il lavoro a piccoli gruppi; si avvalgono di strumenti mediatici e informatici; propongono tavole rotonde e conferenze rendendo la trasmissione dei contenuti più immediata. I progetti d’Istituto attuati nell’anno scolastico 2015-16 corrispondono alla seguente tipologia: aggiornamento dei docenti (applicazione delle tecnologie informatiche all’insegnamento) area della comunicazione (conferenze su temi di approfondimento disciplinare) area delle educazioni: ai diritti, alla solidarietà, alla salute gare e certamina creazione di eventi (realizzazione mostre o spettacoli teatrali) gare di matematica e di filosofia 4.4 PROGETTI IN RETE Per progetti in rete intendiamo far riferimento a tutte “quelle attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento che coinvolgono più scuole, Enti, associazioni” (D.P.R. 8 marzo 1999,n.275). La rete si configura quindi come uno strumento per realizzare iniziative comuni sulla base del principio della corresponsabilità formativa, nel rispetto delle specificità di ciascun soggetto coinvolto. La nostra scuola è in rete con le scuole del III e IV Municipio relativamente alla continuità didattica fra la scuola media e le classi iniziali della scuola superiore al fine di evitare la dispersione scolastica, attraverso l’elaborazione di una proposta di formazione di un curricolo “verticale”. Progetto continuità con le scuole medie del territorio Progetto continuità con le scuole medie del territorio

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4.5 PROGETTI APPROVATI NELL’ANNO SCOLASTICO 2015/2016 TITOLO PROGETTO DOCENTE REFERENTE E COLLABORATORI

1. Andiamo a teatro e al cinema DePetrillo Marchei 2. Apprendere la competenza emotiva utilizzando l’espressione corporea” Gallici Muciaccia F. Troiani (Est.) 3. Archivio CLIL per la storia dell’arte Sorrenti Antonelli Flaminio 4. Bibliotecaorazio.it Galullo Mirra Bottoni Gabriele 5. Certamina Cuccurugnani Novello Battisti Cocciante Caruso 6. Corso di autoconoscenza Augelli Micaglio (esp. Esterno) 7. Facciamo un libro Premio Strega De Petrillo 8. Giochi matematici Castellan Amato 9. Guardiamo le stelle Vassallo 10. Il teatro classico Siracusa Pescetelli Vassallo Cuccurugnani Novello 11. La corsa di Miguel Nesso collaboratori 12. La nostra Europa Fontana Grafone 13. La scuola adotta un monumento Loy 14. Laboratorio teatrale in inglese Trinciarelli Alt academy 15. Lauree scientifiche Castellan 16. Letteratura e concorsi De Petrillo Galullo 17. Lingue sorelle Pescetelli, Fontana, Proietti, Galanti, Cavallo 18. Lotta contro ogni forma di violenza Muciaccia Cetera 19. Olimpiadi di filosofia De Stefano Colini De Liguori 20. Potenziamento di matematica Agresti 21. Quaderni del Liceo Orazio n°6 Carini

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N.B. Per l’attivazione dei progetti/laboratori è richiesta l’iscrizione e la frequenza di 15/20 allievi.

22. Scambio di classe Novello 23. Scienza e società Muciaccia Ricchiuto 24. Viaggi di istruzione sportiva Nesso Docenti accompagnatori

TITOLO LABORATORIO DOCENTE REFERENTE E COLLABORATORI 25. Atelier teatrale in lingua francese Perrin Cannas 26. Certificazioni linguistiche Cavallo Trinidad Perrin Galanti 27. Ciak….. lezione! analisi del linguaggio cinematografico Pescetelli De Petrillo Fontana Petrucci(est.) Vendruscolo (est.) 28. Corso base di difesa personale Muciaccia Nesso Morciano 29. Laboratorio teatrale Gallici Natalia Magni (esterna) 30. Preparazione alla II prova Castellano 31. Usus scribendi Novello PROGETTI SENZA ONERI PER LA SCUOLA DOCENTE REFERENTE E COLLABORATORI 32. “Finestre” – Nei panni dei rifugiati Cannas Docenti da definire 33. Gruppo di volontariato Cetera Docenti religione 34. Parole d’argento Castellan 35. “Res publica” Meligrana 36. Scuole amiche dei diritti umani Cannas Docenti da definire 37. United Network: IMUN NHSMUN Dedato

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TEMA DI APPROFONDIMENTO CULTURALE PER L’ANNO SCOLASTICO 2014-15 Progetto “Agorà” Agorà è un filone di attività sviluppato dalla casa editrice Laterza che progetta, gestisce e promuove manifestazioni culturali pubbliche in concorso con diversi soggetti istituzionali e privati. Agorà è da tempo una realtà consolidata nel panorama culturale italiano, per il progetto che ha saputo realizzare e per i risultati che è riuscita a raggiungere. Le trasformazioni che nel corso del tempo hanno interessato l’offerta culturale della casa editrice sono state guidate dall’idea di mettere a frutto le competenze acquisite nel campo del confronto dei saperi, allo scopo di interpretare correttamente i bisogni formativi del presente e tradurli in un investimento sociale e culturale per il futuro. La struttura ha saputo intercettare la domanda di cultura con offerte di qualità, proponendosi come una realtà di promozione culturale in diverse realtà territoriali. Con l’adesione a questo progetto il Liceo Orazio intende rafforzare il suo legame con il territorio in cui opera creando occasioni di confronto tramite corsi aperti a tutti e in grado di coinvolgere un pubblico vasto al fine di far riscoprire l’attualità, la rilevanza, il piacere della cultura, riappropriandosi della funzione di luogo deputato all’incontro e allo scambio di idee e di saperi. Anche per questo anno scolastico il Liceo Orazio sta lavorando ad una nuova edizione di questo progetto che lo scorso a. s. ha visto la collaborazione con la rivista LIMES per la realizzazione di incontri di geo-politica, in rete con altri licei di Roma. PROGETTO “SCUOLE AMICHE DEI DIRITTI UMANI” (AMNESTY INTERNATIONAL) Il progetto "Scuole amiche dei diritti umani" è nato nel contesto del Programma Mondiale per l'Educazione ai diritti umani proclamato dall'ONU nel dicembre 2004. Questo programma globale promuove un approccio olistico all'educazione, fondato sui diritti umani e cioè fornisce un educazione su, attraverso e per i diritti umani: Educazione sui diritti umani, fornire conoscenza e comprensione dei diritti umani Educazione attraverso i diritti umani, imparare e insegnare in un mondo che rispetti i diritti umani Educazione peri diritti umani, mettere le persone in grado di godere ed esercitare i propri diritti e di rispettare e sostenere i diritti altrui In una "Scuola amica dei diritti umani", le responsabilità e i diritti umani sono parte integrante di tutti gli aspetti della vita scolastica, permettendo ai giovani e alla comunità scolastica di apprenderli mettendoli in pratica ogni giorno. In questo modo sia la scuola sia gli studenti diventano potenti catalizzatori del cambiamento in tutti i contesti della loro azione. del cambiamento in tutti i contesti della loro azione.

PROGETTO POTENZIAMENTO DELLA MATEMATICA Corso di matematica con incontri settimanali di circa 2h nel periodo ottobre- gennaio (senza sovrapposizioni con i laboratori linguistici). L’obiettivo che si intende raggiungere è il potenziamento dell’offerta formativa per il terzo e quarto anno (classico e linguistico) ( e a regime dall’a.s. 2014/2015 per tutto il triennio), con ore aggiuntive di docenza su argomenti che non possono essere approfonditi nella didattica ordinaria. Si ritiene che l’iniziativa possa contribuire ad un arricchimento del sapere matematico dei nostri studenti per facilitare la scelta di percorsi di studio universitari di tipo scientifico, ma anche a completare una formazione umanistica fornendo strumenti di analisi e linguaggi propri della scienza moderna.

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L’aula di matematica. Il Liceo “Orazio” allestirà un’aula dedicata alla matematica in cui sarà raccolto materiale scientifico, utile per le attività didattiche, divulgative, formative e di ricerca. L’aula svolgerà anche la funzione di centro prestito di testi e riviste di matematica e di aula per il laboratorio di macchine matematiche. 4.6 INCLUSIONE STUDENTI CON B.E.S.

Il nostro Liceo è chiamato, da pochi anni, ad offrire un servizio di qualità vicino ai bisogni specifici degli studenti diversamente abili: vengono organizzati dei progetti individualizzati che hanno come obiettivi primari la crescita e l’autonomia della persona per quegli studenti che non possono seguire la programmazione curricolare

vengono proposti annualmente progetti specifici di intervento di assistenza specialistica finanziati dalla Provincia di Roma

il gruppo di lavoro dei docenti specializzati, in collaborazione con gli psicologi dei progetti di Educazione alla Salute elabora strategie di intervento didattico e psicopedagogico come risposta ai bisogni dei singoli alunni e alle loro difficoltà

l’ingresso alle diverse sedi del Liceo è facilitato per le persone non deambulanti da rampe di accesso e dall’ascensore, in alcune sedi sono presenti servizi igienici attrezzati

il nostro Liceo ha redatto un protocollo d’intesa con le Biblioteche del Comune di Roma e con la Provincia di Roma per stage di alternanza scuola-lavoro, con il vivaio “Garden Nomentano” e con la biblioteca dell’Ateneo Salesiano la collaborazione con gli Enti regionali e con le cooperative integrate che operano nel settore consentono l’inserimento nel mondo del lavoro e della formazione post-scolastica di alcuni studenti

si è collaborato con l’Università degli Studi “La Sapienza” per offrire il servizio di tirocinio agli studenti dei corsi di specializzazione, guidati da personale qualificato

non esistono aule di sostegno sebbene i docenti di sostegno possono usufruire di ambienti di apprendimento esterni alla classe. I laboratori sono attrezzati e accessibili anche ad alunni diversamente abili. Gli assistenti per l’autonomia sono in classe oppure no, a seconda delle esigenze e del percorso di integrazione stabilito. Sono stati individuati compiti specifici per supportare i bisogni educativi speciali (accoglienza, spostamenti, tirocinio esterno…) Le verifiche in itinere permettono di apportare le necessarie correzioni

i GLH sono regolarmente organizzati con la partecipazione dei docenti, dei genitori, degli specialisti sia della Asl che dei Centri convenzionati che seguono i ragazzi nonché degli Assistenti specialistici e della Comunicazione. In alcuni casi sono presenti anche gli assistenti sociali e gli educatori dell’assistenza domiciliare. Sono previsti due GLH operativi per ogni alunno e due GLI durante l’anno scolastico. Abbiamo favorito esperienze di tutoring e l’individuazione di incarichi e responsabilità anche all’interno dei laboratori, come ad esempio nelle attività di gioco-sport, attuando procedure di accoglienza e specifici percorsi per migliorare le relazioni e favorire e facilitare la partecipazione sociale dell’alunno diversamente abile

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le strategie didattiche attivate nella classe riguardano soprattutto lavori di gruppo e a coppie, con l’attivazione di percorsi didattici su diversi livelli di difficoltà, affiancate da esperienze di apprendimento cooperativo. Il coinvolgimento nel dare aiuto nelle attività quotidiane è richiesto sia al singolo che al gruppo classe verso l’alunno in difficoltà e, laddove possibile, anche all’alunno diversamente abile è richiesto un suo aiuto verso i compagni

Per quanto riguarda i rapporti con le famiglie, l’attenzione è posta a costruire un patto di fiducia preliminare a ogni possibilità di intervento e la cura di tali rapporti è affidata sia al team docenti che alla docente referente e al Dirigente Scolastico

i Consigli di Classe, in accordo con i docenti di sostegno e le famiglie, svilupperanno una programmazione didattica finalizzata all’integrazione scolastica alla formazione della persona e alla valorizzazione dello studente; inoltre la flessibilità delle programmazioni insieme all'utilizzo dei laboratori e delle strutture della Scuola faciliterà sia l'apprendimento che la conquista dell'autonomia sociale e relazionale

L’offerta formativa si articolerà attraverso due modalità di percorso: 1. Attività comune al percorso curricolare della classe. Si differenziano solo le metodologie, gli strumenti e i tempi. I Consigli di Classe strutturano per gli alunni diversamente abili percorsi didattico/ educativi personalizzati. Questi percorsi, pur tenendo conto dei bisogni, dei tempi di apprendimento e delle potenzialità degli alunni, sono strutturati sulla base di obiettivi didattici e formativi riconducibili ai programmi ministeriali. Nei confronti di questi alunni non si procede ad alcuna valutazione differenziata; è consentito,tuttavia, l'uso di particolari strumenti didattici appositamente individuati dai docenti, al fine di accertare il livello di apprendimento non evidenziabile attraverso un colloquio o prove scritte tradizionali. Per quanto riguarda gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) si fa riferimento al Piano di inclusività, redatto secondo le linee guida emanate dal MIUR. Diploma di Stato: Maturità classica o linguistica 2. Curriculum differenziato con obiettivi individualizzati e contenuti riferiti alle potenzialità e agli interessi dell'alunno. Gli alunni affetti da grave disabilità possono seguire un orario diversificato e individualizzato delle lezioni, strutturato sulla base di una programmazione individualizzata con obiettivi non riconducibili a quelli ministeriali. Il percorso formativo si conclude con il conseguimento di un attestato di frequenza che consente l'accesso ad un eventuale corso di Formazione Professionale o Progetti mirati sul territorio. Attestato di frequenza con eventuali attivazione di percorsi di orientamento con Agenzie del territorio, centri di Formazione Professionale e Servizi Sociali dei Comuni di provenienza. Si riporta di seguito il Piano Annuale per l’Inclusione (delibera del Collegio Docenti 24/06/2015) in ottemperanza alla D. M. 27/12/2012 e alla C. M. n° 8 del 06/03/2013. “ La scuola e la sua dimensione inclusiva” La Direttiva 27/1212012 del Ministero della Pubblica Istruzione "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica", delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà. La stessa completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione

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della disabilità ed estende il campo di intervento di tutta la comunità educante all’intera area dei “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI” . A questo riguardo, è rilevante l’apporto, anche sul piano culturale, del modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) dell’OMS, che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico sociale. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano un’adeguata e personalizzata risposta. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il concetto di BES non è clinico, ma deriva da un’ esigenza di equità nel riconoscimento, da parte della scuola, delle varie situazioni di funzionamento che vanno “arricchite” da interventi speciali, di individualizzazione e personalizzazione. Ciascuno, infatti, arriva con la sua speciale unicità, con la sua “speciale normalità” e ciascuno con gli stessi diritti degli altri di esprimere la propria personalità, perché, come recita la Costituzione : “ la scuola è aperta a tutti” , pertanto gli studenti di ogni classe sono tutti differenti, le loro differenze non sono stabili ma in continua evoluzione nel tempo. Tutte le differenze tra gli studenti di una classe legate a condizioni culturali, sociali, psicologiche, linguistiche, familiari e di salute possono determinare delle difficoltà. Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della comunità educante. Tenendo presente i contenuti della Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e della successiva Circolare Ministeriale n° 8 del 06/03/2013, il gruppo di lavoro inclusione propone l’adozione di percorsi educativi personalizzati e di apprendimento per i soggetti individuati con Bes . Per tali alunni dovranno adottarsi percorsi educativi e didattici programmati in base ad un: a) Piano educativo Individualizzato , per gli alunni tutelati dalla L.104/92 b) Piano didattico Personalizzato, per gli alunni tutelati dalla L.170 /2010 c) Piano didattico Personalizzato per gli alunni tutelati dalla C.M. 06 /03/2013. Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi educativi e didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi.

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Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A Rilevazione dei BES presenti: n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici 10

disturbi evolutivi specifici DSA 13 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro

svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale 1 Disagio comportamentale/relazionale Altro 4

Totali 28 % su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 7 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 20 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

B Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo si Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo no Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo no Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) no

Funzioni strumentali / coordinamento no Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni no Docenti tutor/mentor no

Altro: no Altro: no

A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si Altro: no

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI No Rapporti con famiglie No Tutoraggio alunni No Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva No Altro: no

Altri docenti Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico-educativi a Si

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prevalente tematica inclusiva Altro: no

B. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili Si Progetti di inclusione / laboratori integrati No Altro: no

C. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Si Coinvolgimento in progetti di inclusione Si Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Si Altro: no

D. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità No Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili No Procedure condivise di intervento sulla disabilità No Procedure condivise di intervento su disagio e simili No Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Rapporti con CTS / CTI No Altro: no

E. Rapporti con privato sociale e volontariato Progetti territoriali integrati no Progetti integrati a livello di singola scuola No Progetti a livello di reti di scuole Si

F. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Si Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva Si Didattica interculturale / italiano L2 Si Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Si Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Si Altro: no

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo * Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti * Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola * Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; * Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; * Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; * Valorizzazione delle risorse esistenti * Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione * Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. * Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Nella scuola è presente un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione scolastica, composto dal Dirigente Scolastico, alcuni docenti curricolari, docenti di sostegno, personale educativo assistenziale, genitori degli alunni con B.E.S. , rappresentanti del personale A.T.A. e degli studenti, operatori delle A.S.L. territoriali. Il gruppo svolge le seguenti funzioni: Promuovere una cultura dell’inclusione; Elaborare, tenere aggiornato e verificare il progetto d’istituto sull’inclusione degli alunni con diversa abilità Promuovere e formulare criteri di ripartizione delle risorse Avanzare proposte in merito alla richiesta e all’assegnazione delle risorse per l’inclusione (docenti di sostegno, P.E.I. ed educatori) in base alle indicazioni degli esperti che conoscono i singoli alunni ed i loro bisogni Promuovere azioni di sensibilizzazione degli studenti, dei genitori, del territorio Collaborare alla pianificazione di singoli progetti anche in riferimento all’analisi e al reperimento delle risorse finanziarie ad essi necessarie Proporre al Dirigente dei Servizi Amministrativi e al Consiglio d’Istituto l’acquisto di sussidi e materiale didattico destinati alle attività di sostegno in base alle indicazioni dei docenti di sostegno Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione si riunirà in seduta plenaria (con la partecipazione di tutti i componenti) due volte l’anno, approssimativamente nei mesi di settembre (assegnazione delle risorse) e febbraio /marzo (pianificazione delle attività d’inclusione dell’anno scolastico successivo e richiesta delle risorse). La sola componente docente ed educativa (tutti i docenti e tutti gli educatori) si riuniranno invece più volte l’anno per degli incontri monodisciplinari per la concreta organizzazione delle attività scolastiche che coinvolgono gli alunni in situazione di diversa abilità per definire le linee educative e didattiche condivise, organizzazione dell’orario, pianificazione dei laboratori, verifica in itinere, e conclusiva del lavoro svolto, formulazione dei progetti di accoglienza per gli alunni nuovi iscritti, redazione di bozza di documentazione per U.S.P. ed Enti Locali. La pianificazione e la realizzazione dei percorsi di inclusione dei singoli alunni scaturiscono dalla collaborazione tra le diverse figure professionali operanti nella scuola, ciascuna delle quali si occupa di aspetti specifici: Consiglio di classe Docente referente dell’area dell’inclusione scolastica degli alunni con diversa abilità Docenti di sostegno e docenti con formazione specifica. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi , fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) DIRIGENTE SCOLASTICO: convoca e presiede le riunioni collegiali e del gruppo di lavoro e svolge attività di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti. GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione): Rileva BES presenti nella scuola; monitora e valuta il livello di inclusività della scuola; raccoglie e coordina le proposte formulate dai consigli di classe; elabora una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti glialunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con supporto/apporto delle Figure Strumentali. Collegio dei Docenti : discute e delibera il P.A.I. Consiglio di Classe : individua i casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; rileva tutte le certificazioni; rileva alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produce una attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definisce interventi didattico-educativi; individua strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definisce i bisogni dello studente; progetta e condivide progetti personalizzati; si occupa della stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collabora con scuola-famiglia-territorio; condivide con l’ insegnante di sostegno (se presente) Operatori CTS al cui interno si individua il referente BES : coordinano gli interventi a livello territoriale. Gruppo accoglienza/orientamento si occupa di due aspetti : Area comunicativo-relazionale: tenuto conto che “I genitori sono la risorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico” , presta attenzione alla comunicazione con la famiglia dell’alunno.

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Area educativo-didattica : avvia una serie di incontri con la famiglia e con l’alunno finalizzati a fornire informazioni sull’organizzazione della scuola, sullemodalità di rapporto scuola-famiglia e a raccogliere informazioni sulla situazionefamiliare e sulla storia personale e scolastica dell’alunno, nonché sulle aspirazionieducative della famiglia.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti A tal proposito il docente referente per l’inclusione scolastica degli alunni diversamente abili avrà anche i compiti di: stabilire contatti con Enti che operano sul territorio per organizzare attività integrative; curare i contatti con le Aziende sanitarie locali per l’organizzazione di incontri di formazione ed informazione, partecipare a convegni, mostre e manifestazioni che riguardano l’inclusione e segnalare eventuali iniziative di formazione ai colleghi; parteciapre ai G.L.H. Operativi degli alunni in uscita degli alunni nuovi iscritti presso le scuole secondarie di i grado di appartenenza. Lo scopo è quello di promuovere modalità di formazione affidate alla partecipazione degli insegnanti, coinvolti non come semplici destinatari, ma come professionisti che riflettono e attivano modalità didattiche orientate all’integrazione efficaci nel normale contesto del fare scuola quotidiano metodologie didattiche e pedagogia inclusiva: strumenti compensativi e dispensativi per l'inclusione; nuove tecnologie per l'inclusione; le norme a favore dell'inclusione; valutazione autentica e strumenti; strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni; uso di strumenti per il monitoraggio della qualità dell'inclusione; gruppo dei pari e apprendimento cooperativo come strategia compensativa per i BES (COOPERATIVE LEARNING).

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Il G.L.I. avrà il compito di elaborare una strategia operativa e di valutazione, da monitorare costantemente in modo da apportare interventi correttivi, articolata nelle seguenti fasi: attivare una procedura per l’orientamento degli studenti in fase di preiscrizione e per la predisposizione dell’accoglienza, costruzione di Protocolli d’inclusione e costruzione del progetto individualizzato, rilevazioni documentate e raccolte nel fascicolo personale riservato dell’alunno inerenti al P.E.I., 1. predisposizione di schede di rilevazione, piani didattici e attestati di competenze in uscita. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Protocollo d’inclusione Presentazione dell’alunno (incontro con il docente referente, insegnanti di classe e di sostegno da effettuare all’inizio del mese di ottobre). Elaborazione del Piano Educativo Individualizzato: pianificazione di incontri tra docenti, famiglia e operatori dell’equipe medica, presieduti dal docente referente su delega del Dirigente Scolastico, nel mese di ottobre, possibilmente. Un altro incontro di questo tipo sarà previsto verso aprile / maggio. In itinere i docenti di sostegno si renderanno disponibili per altri incontri con i genitori per valutare insieme almeno il docente coordinatore di classe l’andamento del P.E.I. Consegna del P.E.I. ai genitori entro il mese di novembre Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti L’Istituto si avvale della collaborazione con diversi soggetti esterni alla scuola per completare il progetto di vita dei ragazzi diversamente abili relativamente a: Incontri periodici con l’equipe medica degli alunni Attività dell’A.I.P.D. nazionale Attività di alternanza scuola- lavoro presso Garden Nomentano, la Valle dei Cuccioli Attività teatrali e sportive presso strutture abilitate Altre forme di valorizzazione delle risorse territoriali attualmente in essere sono rappresentate dalle forme di collaborazione da individuare con i C.T.S. Per assicurare continuità nella realizzazione del progetto di vita dei ragazzi, la scuola accompagna gli alunni certificati e

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le loro famiglie nel passaggio alla vita adulta collaborando con le istituzioni deputate all’individuazione del progetto lavorativi o dell’ambiente più idoneo nel quale inserire i ragazzi una volte conclusosi il percorso scolastico. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Il Piano d’inclusione prevede il coinvolgimento delle famiglie interessate nel: concordare gli obiettivi del piano individualizzato tra familiari, esperti e tutti i docenti del Consiglio di classe illustrare in modo completo ed esauriente i piani individualizzati e le programmazioni differenziate e facilitate, nella parte che riguarda la didattica, ai genitori dell’alunno concordare e documentare con il Consiglio di classe, le famiglie e gli operatori eventuali percorsi speciali dell’alunno, le riduzioni di orario, gli eventuali esoneri e l’inserimento lavorativo; incontri finalizzati a monitorare azioni di intervento; condivisione e coinvolgimento nella stesura de PdP. L’assistente socioeducativo L’intervento socio educativo è attivato in presenza di alunni con minorazioni psicofisiche e sensoriali o tali che ne riducano o ne impediscano l’autonomia e la comunicazione C.M.n. 262 del 22/ 09/1988 ed è finanziato dagli Enti Locali che forniscono il servizio di assistenza. L’assistente socio educativo opera per la promozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. L’assistente socio educativo collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano D’Inclusione Scolastico con il Consiglio di classe. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; RISORSE/STRUMENTI/METODOLOGIE DIDATTICHE APPRENDIMENTO COOPERATIVO sviluppa forme di cooperazione e di rispetto reciproco tra gli allievi e veicola le conoscenze/abilità /competenze. TUTORING apprendimento tra pari, lavori a coppie DIDATTICA LABORATORIALE Procedere in modo strutturato e sequenziale, proporre attività con modello fisso e dal semplice al complesso, si faciliteranno nell’alunno l’esecuzione delle consegna, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti Sostenere la motivazione ad apprendere Lavorare perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità Per gli alunni diversamente abili che seguono un P.E.I. non differenziato: Predisporre verifiche brevi, su singoli obiettivi Semplificare gli esercizi (evitare esercizi concatenati) Consentire tempi più lunghi o ridurre il numero degli esercizi nello stesso tempo (strategia da scegliere secondo la personalità del ragazzo) Fornire schemi, mappe, diagrammi prima della spiegazione (aiuteremo la mente a selezionare, categorizzare, ricordare, applicare quanto recepito durante la spiegazione) Evidenziare le parole chiave sul libro, spiegare utilizzando immagini, utilizzare materiale strutturato e non, fornire la procedura scandita per punti nell’assegnare il lavoro Didattica multisensoriale, uso costante e simultaneo di più canali percettivi (visivo, uditivo, tattile e cinestesico) in quanto incrementa l’apprendimento Tecnologie multimediali (computer, notebook per utilizzare software specifici). Per ogni alunno BES si dovrà costruire un percorso personalizzato e finalizzato a: soddisfa re i bisogni individuali; monitorare la crescita formativa e didattica; favorire il successo della persona tenendo presente la propria identit à. Valorizzazione delle risorse esistenti Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, personale docente e non docente, funzione strumentale, G.L.I. d’isituto, equipe medica, assistente socio educativo, famiglia, associazioni ed altri enti presenti sul territorio. Dirigente Scolastico : è colui che ricopre la funzione di garante nel processo di inclusione dell’alunno con B.E.S. A tal

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fine assicura il proprio istituto il reperimento di tutti gli ausili e7o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze dell’alunno. L’utilizzo dei docenti di sostegno come contitolari nelle attività didattico educative con la classe e non legate al singolo alunno diversamente abile; attiva azioni in collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione dell’alunno. Insegnanti dell’alunno: il primo passo per l’inclusione dell’alunno è la stretta collaborazione tra gli insegnanti del Consiglio di classe, compito di tutti gli educatori è facilitare l’appartenenza dell’alunno in difficoltà al contesto socio educativo del gruppo classe. Personale non docente: i compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al disabile nonché di sorveglianza all’ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne alla scuola in collaborazione con i docenti. Ragazzi e docenti possono usufruire di postazioni informatiche con ausili e software specifici, libri e sussidi multimediali, materiali per attività didattiche differenziate, giochi di vario genere. Gli studenti possono comunque avvalersi degli spazi e delle attrezzature dell’istituto tra cui un’aula corredata di lavagna multimediale, una palestra, laboratori informatici e di scienze e uno spazio esterno all’istituto in tutte e tre le sedi del liceo. -

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Durante l’ultimo anno della scuola secondaria di I grado: Incontro del Dirigente Scolastico e del docente referente con la famiglia dell’alunno per la presentazione dell’offerta formativa ed educativa dell’istituto e per una prima raccolta d’informazioni sul ragazzo Incontro del coordinatore del sostegno e di un suo delegato o del docente referente con gli operatori della Scuola Secondaria di I grado per la formulazione di uno specifico progetto di accoglienza Realizzazione del progetto di accoglienza personalizzato per promuovere una reciproca conoscenza tra l’alunno e la nuova scuola (eventuali visite all’istituto programmate con l’accompagnamento degli operatori) Durante l’ultimo anno di scuola secondaria di II grado: Per assicurare continuità nella realizzazione del progetto di vita dei ragazzi, la scuola accompagna gli alunni certificati e le loro famiglie nel passaggio alla vita adulta collaborando con le istituzioni deputata all’individuazione del progetto lavorativo o dell’ambiente più idoneo nel quale inserire i ragazzi una volta conclusosi il percorso scolastico.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Acquisizione di appositi software informatici per sviluppare le abilità richieste Potenziare l’uso dei laboratori informatici Uso di programmi didattici per la L.I.M.

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4.7 EDUCAZIONE ALLA SALUTE Da quindici anni ormai l’educazione alla salute è presente nell’offerta formativa del nostro Istituto, e si colloca all’interno di due grandi direttrici: la cura di sé, intesa come prevenzione dai comportamenti a rischio e come potenziamento dell’autostima e delle abilità relazionali, e la cittadinanza attiva, cioè la capacità di assumere atteggiamenti e comportamenti solidali. Tali direttrici corrispondono alle linee-guida indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e fatte proprie dal Ministero della Pubblica Istruzione per ciò che riguarda proprio l’area dell’educazione alla salute: Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affidano alle istituzioni preposte all’educazione delle nuove generazioni due funzioni principali in ordine all'educazione alla salute e alla prevenzione delle dipendenze patologiche: quella informativa e quella formativa, da esplicare in modo continuativo e strutturale, attraverso programmi che si avvalgano degli strumenti ordinari dell'attività scolastica e mediante un’azione concertata e condivisa con le agenzie socio-sanitarie del territorio. (…) E’ stata del tutto condivisa, a questo riguardo, l’elaborazione proposta in sede internazionale che individua la salute come progressiva integrazione nella crescita personale dei livelli di organizzazione bio-psico-sociali. L’attuale concetto di salute comporta il superamento della sola prospettiva preventiva in favore di un’ottica che enfatizza la promozione della salute e la valorizzazione della persona: cultura, scuola e persona sono inscindibili. Come afferma Edgar Morin «bisogna insegnare a vivere»: insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato. (tratto da: MPI “Piano nazionale per il benessere dello studente: linee di indirizzo per l’a.s. 07/08”) Del resto, il concetto della cura di sé come base per una equilibrata vita individuale e collettiva è presente non solo nella filosofia classica (platonici, stoici, epicurei…), ma anche in quella contemporanea. Uno dei maggiori intellettuali del nostro tempo, Michel Foucault, a questo proposito, scrive: La cura di sé è etica in se stessa; ma implica dei rapporti complessi con gli altri, nella misura in cui questo ethos della libertà è anche un modo di aver cura degli altri; per questo motivo, per un uomo libero, che si comporta come si deve, è importante saper governare la moglie, i figli, la casa. L’arte di governare sta anche in questo. L’ethos implica un rapporto con gli altri nella misura in cui la cura di sé rende capaci di occupare, nella città, nella comunità o nelle relazioni interindividuali, il posto appropriato - per esercitare una magistratura o per avere rapporti di amicizia. Se si ha una buona cura di se stessi, se cioè si sa ontologicamente quello che si è, se si sa anche quello di cui si è capaci, se si sa che cosa significa essere cittadino in una città, padroni di casa in un oikos se si sa quali sono le cose da temere e quelle da non temere, se si sa quello che bisogna sperare e quali sono le cose che, al contrario, debbono essere completamente indifferenti, se infine si sa che non si deve aver paura della morte, ebbene, allora non è possibile abusare del proprio potere sugli altri. Una città in cui tutti avessero cura di se stessi come si deve sarebbe una città che funzionerebbe bene e che troverebbe in ciò il principio etico della sua permanenza.

(M. Foucault, L’etica della cura di sé come pratica della libertà, 1984 in Archivio Foucault, 3. 1978-1985, ed. Feltrinelli - pag. 279-81 passim) Le attività svolte negli anni presso la nostra scuola hanno avuto dunque questi obiettivi, e si sono avvalse dalla collaborazione di enti pubblici (ASL, Sert, consultori) e di associazioni presenti sul territorio. Prof.ssa Maria Grazia Giordano

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Lo sportello di ascolto Le problematiche presentate allo sportello di ascolto psicologico sono prevalentemente di tipo: a. scolastico (insegnamento, apprendimento, relazionale) b. personale (ansie, angosce, affettività, dipendenza, aggressività, alimentazione, sessualità) c. familiare (relazione genitori-figli, o tra fratelli, perdita di una figura genitoriale, separazioni e divorzi ecc.) Traspare chiaramente il bisogno dei ragazzi di avere un punto di riferimento nell’ambito scolastico con cui ridimensionare o imparare ad affrontare i loro problemi personali di ogni natura.Questo lavoro richiede un investimento nel tempo di anni, perché i giovani hanno bisogno di creare un clima di fiducia e di empatia verso chi hanno di fronte e di vincere quelle resistenze che nascono spesso da culture familiari di tipo borghese, dove si è più rigidi nell’accettare e risolvere un problema di tipo psicologico. E’ auspicabile offrire ai genitori una garanzia di contenimento delle ansie adolescenziali tipiche dell’età dei loro figli ed un equilibrato servizio di mediazione tra le diverse componenti dell’istituzione scolastica: in primis i ragazzi. Prof.ssa Giovanna Mirra

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Dalla cura di sé alla cittadinanza solidale Le attività di ed. alla salute all’Orazio A.S. 2015/2016

Denominazione Sportelli

Psicologici Progetto Pegaso

Progetto Biancaneve

Progetto Conoscersi

Progetto Attenti al lupo!

Progetto Ad spem

Attività di volontaria- to

Aggiorna- mento docenti

Progetto Genitori

Attività fisica per adulti

Finalità Sportelli di ascolto per studenti, docenti e genitori

Prevenzione delle dipendenze

Prevenzione dei disturbi della alimentazione

Fornire elementi di ed. sessuale

Prevenzione dell’AIDS e delle MST

Sensibilizzare alla donazione del sangue

Promuovere comportamenti solidali

Tematiche relative al processo di insegnamento-apprendimento

Migliorare la comunicazio- ne genitori-figli

Prevenire i disturbi osteo-articolari

Contenuti Colloqui individuali

Incontro e dibattito con esperti

Incontro e dibattito con esperti

Affettività, sessualità e adolescenza

Informazioni sulla trasmissione dell’AIDS

Campagne di informazione e di donazione

Servizio presso mensa Caritas e librerie Feltrinelli

Workshop sulle tematiche previste

Il rapporto tra genitori e figli

Esercizi specifici

Destinatari

Gli alunni i docenti e i genitori della scuola

Le classi del primo anno

Le classi del secondo anno

Le classi del terzo anno

Le classi del quarto anno

Gli alunni maggiorenni

Gli alunni del triennio

I docenti della scuola

I genitori degli alunni

Docenti e non docenti della scuola

Risorse umane

- Dott.ssa F.Trojani - Dott.ssa F.Dagianti - Dott.ssa A.Sozzi

Ass. AIPSI Ass. AIPSI Operatrici del consultorio di via Dina Galli

Ass. Anlaids Centro Trasfusionale del Policlinico Umberto I

Operatori Caritas e Mani Tese

Dott.ssa Trojani

Dott.ssa Di Reto

Prof.ssa Paola Nesso

Risorse finanziarie

Co-finanziati dalla scuola

Finanziato dalla scuola

Finanziato dalla scuola

Gratuito Gratuito Gratuito Gratuito Finanziato dalla scuola

Gratuito Gratuito

Mezzi - - Video- proiettore

Video- proiettore

- - - - Uso della palestra

Tempi Un giorno alla settimana

Tre ore per classe

Due ore per classe

Tre ore per classe

Un incontro per classe

Due campagne all’anno

Secondo la disponibilità degli studenti

Quattro incontri di tre ore

Due o tre incontri

Due incontri a settimana

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Liceo Ginnasio Orazio – Roma Piano dell’Offerta Formativa a .s. 2015/2016 C A P I T O L O 5 5.1 LA VALUTAZIONE La valutazione è uno degli aspetti costitutivi del processo di insegnamento e apprendimento. Non si tratta, però, solo della fase conclusiva del percorso educativo dell’alunno, ma di uno dei momenti formativi volti non solo all’accertamento delle padronanze acquisite, ma alla riprogettazione di un itinerario didattico che consenta allo studente di acquisire gli obiettivi prefissati e di maturare processi di autocoscienza. Il principio della trasparenza della valutazione (Statuto delle studentesse e degli studenti, DPR n.249), esplicitato attraverso la chiara indicazione dei criteri, è finalizzato a rendere l’alunno consapevole del proprio percorso di approfondimento e a guidarlo in maniera graduale all’autovalutazione. A tale proposito ciascun dipartimento disciplinare si impegna ad elaborare specifiche griglie di valutazione. Le verifiche scritte e orali, differenziate in relazione alla specificità delle materie e degli obiettivi proposti (biennio e triennio), saranno svolte al fine di verificare il conseguimento degli obiettivi didattici generali e specifici di un percorso individuale e di classe. La valutazione dell’alunno è finalizzata ad apprezzare i processi e gli esiti dell’apprendimento. Sulla base di parametri, scelti come oggettivi, si accertano: gli aspetti misurabili del suo apprendimento (conoscenze, competenze, capacità) i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, le attitudini, le eventuali distanze degli apprendimenti dai traguardi comuni (si propone, a questo riguardo di tener conto per le classi iniziali anche di una valutazione formativa, al fine di valutare i progressi dell’alunno nella sua globalità, poter indicare eventuali alternative all’indirizzo di studi intrapreso in tempi brevi) Il processo della valutazione è articolato in tre diverse fasi: la valutazione iniziale, formativa o intermedia e sommativa o finale. La prima ha lo scopo di accertare le conoscenze possedute all’inizio dell’itinerario di studio per poter attuare una programmazione mirata. La seconda è finalizzata a dare una possibilità intermedia di compensazione di difficoltà e, come quella iniziale, ha un carattere diagnostico; ha, quindi, un’importante funzione per il recupero degli alunni e per l’eventuale adeguamento dell’intervento didattico. La terza interviene dopo un ciclo più o meno lungo di formazione e serve a prendere atto dei risultati in relazione agli obiettivi prefissati ed è utile per programmare eventuali interventi specifici di recupero. 5.2 INDICATORI DI VALUTAZIONE Nella formulazione dei criteri di misurazione e nella scelta degli obiettivi da verificare nel processo valutativo, si è privilegiata la valutazione del profitto, finalizzata ad accertare le conoscenze acquisite unitamente ai progressi compiuti, e la valutazione formativa, finalizzata ad accertare la maturazione dell’alunno in tutti i suoi aspetti. Saranno oggetto, pertanto, di osservazione i seguenti aspetti del percorso di apprendimento di ogni singolo allievo: Applicazione nello studio Frequenza Interesse e partecipazione Acquisizione adeguata di una metodologia di studio Progressione nell’apprendimento - 50 -

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5.3 STRUMENTI DI VALUTAZIONE La rilevazione del profitto degli studenti è improntata alla tempestività al fine di: diagnosticare le difficoltà nei processi di apprendimento dei singoli allievi già al loro insorgere e attuare strategie di recupero rendere gli studenti consapevoli del proprio percorso di apprendimento informare immediatamente le famiglie per un coinvolgimento più attivo e partecipe in tutte le fasi del processo di formazione dei propri figli Per fare della valutazione un’operazione sistematica, osservabile e rilevabile secondo parametri finalizzati alla trasparenza sono state fissate alcune modalità comuni nello svolgimento delle prove scritte e orali: è necessario svolgere almeno due prove per gli scritti e due per gli orali a frazione di anno scolasticola cui valutazione espressa in voto di profitto è corredata da un chiaro giudizio in cui sono indicate le motivazioni e fornite le indicazioni di lavoro sono considerati possibili oggetto di valutazione anche gli elaborati svolti a casa: il docente espliciterà alla classe il peso di tale valutazione 5.4 CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI “LIVELLI DEL PROFITTO” Si individuano i seguenti descrittori per l’attribuzione della sufficienza (voto di profitto: 6): l’allievo individua e conosce gli aspetti fondamentali degli elementi trattati, ne acquisisce i contenuti, utilizzandoli in modo semplice sa ordinare i dati e coglie i nessi in modo elementare si esprime con ordine, è capace di comunicare i contenuti fondamentali, utilizza un lessico sostanzialmente adeguato 5.5 CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Elementi che concorrono a determinare una valutazione positiva: assunzione e condivisione responsabile del progetto educativo dell’Istituto rispetto delle norme che regolano la vita e l’attività dell’Istituto autocontrollo nei comportamenti individuali L’attribuzione del 10 (dieci) presuppone, oltre ad un comportamento improntato a correttezza, una partecipazione motivata, propositiva e attiva all’interno della classe. Elementi che concorrono a determinare una valutazione negativa: le assenze e i ritardi qualora si configurino come un mezzo per eludere impegni o scadenze didattiche note o segnalazioni sul registro di classe con tempestiva segnalazione alla famiglia 5.6 VALUTAZIONE DELLE ASSENZE Ai sensi del comma 7 art.14 del d.p.r 122 2009 , “ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all'ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale di ciclo.”

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Validità anno scolastico (C.M. 20 del 4/03/2011). Ai fini del computo delle assenze, va considerato il monte ore complessivo per ogni anno di corso e non quello delle singole discipline. Si riporta di seguito il prospetto del monte ore annuale del nuovo ordinamento,tra parentesi il numero minimo di ore di frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico. Il Consiglio di Istituto ha stabilito con propria delibera la sospensione dell’attività didattica della scuola per il giorno 7 dicembre 2015 Nuovo ordinamento Piano degli studi del LICEO CLASSICO (attuato dall’a.s. 2010/2011 solo per il 1° anno di corso) Legge 6 agosto 2008 n. 133 – D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89

Classi 1° biennio 2° biennio I anno II anno III anno IV anno V anno

Monte ore annuale 891 (668) 891 (668) 1023 (767) 1023(767) 1023 (767) Nuovo ordinamento

Piano degli studi del LICEO LINGUISTICO (attuato dall’a.s. 2010/2011 solo per il 1° anno di corso) Legge 6 agosto 2008 n. 133 – D.P.R. 15 marzo 2010 n. 89

MATERIE 1° biennio 2° biennio I anno II anno III anno IV anno V anno

Monte ore annuale 891(668) 891(668) 990 (743) 990 (743) 990 (743) Salvo diverso e motivato giudizio del Consiglio di Classe: 1. è assidua la frequenza alle lezioni degli studenti quando – in sede di Scrutinio finale – il numero di ore di assenza dalle lezioni nell’intero anno scolastico risulta non superiore al 5% del numero totale delle ore di lezione di tutte le discipline 2. è regolare la frequenza alle lezioni degli studenti quando la percentuale delle ore di assenza non superi il 10% 3. è quasi regolare la frequenza alle lezioni degli studenti (percentuale non superiore al 10%),ma con diversi episodi di entrate e uscite fuori orario 4. è non regolare la frequenza alle lezioni degli studenti quando la suddetta percentuale risulta superiore al 15% TIPOLOGIE DI ASSENZE AMMESSE IN DEROGA (C.M. 20 DEL 4/3/2011) Si riportano le tipologie di assenze previste dalla C. M di cui sopra, che vengono ulteriormente esplicitate nelle indicazioni sotto riportate: gravi motivi di salute adeguatamente documentati terapie e/o cure programmate

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donazioni di sangue partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I. adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo MOTIVI DI SALUTE Assenze per ricoveri ospedalieri documentati con certificato di ricovero e di dimissione, rilasciati da strutture pubbliche Assenze anche non continuative ma ricorrenti, per grave malattia documentata con certificato medico del S.S.N. Cure domiciliari in forma continuativa o ricorrente MOTIVI PERSONALI O DI FAMIGLIA Competizioni sportive riconosciute dal C.O.N.I , impegni artistici, di studio, debitamente documentati da Enti istituzionali Esami presso i Conservatori statali Donazioni del sangue Assenze dovute al credo religioso, documentate all’atto dell’iscrizione Adesione ad associazioni di volontariato impegnate in occasione di eventi straordinari (es. Protezione civile, Croce Rossa) DISPOSIZIONI FINALI Tutte le motivazioni relative alle deroghe individuate devono essere preventivamente o, comunque, tempestivamente documentate dalla famiglia che segnalerà i problemi di salute e/o personali/familiari fin dall’inizio dell’anno scolastico o al momento dell’insorgenza La documentazione prodotta sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio di classe che provvederà ad individuare un percorso individualizzato di supporto/recupero In tutti i casi previsti, comunque, il numero delle assenze non dovrà pregiudicare la possibilità di valutare l’alunno/a, nella seconda frazione dell’anno scolastico, attraverso il numero di prove stabilito dai Dipartimenti disciplinari, dalle cui risultanze dovrà emergere che lo studente è in possesso dei nuclei fondamentali delle singole discipline N.B. Casi eccezionali non previsti dal presente regolamento saranno oggetto di valutazione del Consiglio di Classe. 5.7 CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI SCRUTINI FINALI Indicatori da tenere presenti nei Consigli di classe Livelli di partenza Impegno Partecipazione Frequenza alle lezioni Frequenza di eventuali corsi di sostegno o recupero, anche nella modalità di recupero individuale Eventuali crediti formativi per il triennio Superamento o meno delle prove somministrate per il recupero delle insufficienze del quadrimestre.** Eventuali aiuti nello scrutinio finale dell’anno precedente Possibilità di affrontare con ragionevole probabilità di successo il percorso formativo del successivo a. s.

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Frequenza di attività integrative della scuola ** In merito a questo punto, è bene fare riferimento alla O.M.92/07, art.6, comma 2, che dispone quanto segue: “Il docente della disciplina propone il voto in base ad un giudizio motivato desunto dagli esiti di un congruo numero di prove effettuate durante l’ultima frazione dell’anno scolastico e sulla base di una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo.” Pertanto, la valutazione riportata nelle prove di recupero delle insufficienze relative alla prima frazione dell’anno scolastico, incide sull’ammissione alla classe successiva. Esito scrutinio In caso di valutazioni tutte positive lo studente è ammesso alla classe successiva In caso di valutazione insufficiente nel comportamento l’alunno non è ammesso alla classe successiva o all’Esame di Stato In caso di assenze superiori a ¼ del monte ore annuale personalizzato,lo studente non è ammesso alla classe successiva o all’Esame di Stato In caso di insufficienze in una o più discipline Valutare l’entità e la diffusione delle carenze presenti Valutare se tali carenze pregiudichino o meno il raggiungimento, con opportuni interventi, degli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate Considerare attentamente se lo studente è in grado di seguire un percorso di recupero individuale e autonomo o ha bisogno di un recupero più approfondito, eventualmente con un corso strutturato Non è possibile la “sospensione del giudizio” nel caso siano presenti più di due insufficienze gravi o diffuse insufficienze lievi.Lo stesso criterio è esteso all’ammissione agli Esami di Stato

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Sospensione di giudizio Nel caso di “sospensione del giudizio” verrà consegnata alle famiglie apposita scheda con l’indicazione del voto conseguito nello scrutinio finale nelle relative materie, con la tipologia delle carenze riscontrate e con l’indicazione delle modalità di recupero Non ammissione Per gli alunni non ammessi alla classe successiva sarà consegnata alle famiglie un’altra scheda predisposta, con un’analitica indicazione delle carenze nel profitto e nel comportamento dell’alunno che hanno portato il Consiglio a deliberare la non ammissione; saranno riportati anche i voti proposti ed approvati dal Consiglio in tutte le discipline Ammissione Esami di Stato Per gli studenti delle classi finali, oltre agli elementi di cui sopra, per quanto di essi è applicabile all’ultimo anno di corso, si fa riferimento all’art. 6 D.P.R n. 122, il quale prevede che siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito almeno la valutazione di “sei” in ciascuna disciplina La valutazione sul comportamento concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente e quindi alla determinazione della media. L’insufficienza nel comportamento comporta la non ammissione all’Esame di Stato 5.7.1 CREDITO SCOLASTICO La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico per le classi del triennio TABELLA A D.M. n. 99 del 16 dicembre 2009 (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Il credito scolastico è assegnato alle classi del triennio classico/linguistico, in base alla media dei voti conseguiti dall’alunno nello scrutinio finale. Esso costituisce la base di calcolo del voto dell’Esame di Stato. Il massimo ottenibile è di 8 punti in terza e quarta classe e 9 in quinta (per un totale massimo di 25 punti). Il credito dell’alunno la cui valutazione viene sospesa a giugno (sospensione del giudizio) sarà assegnato nello scrutinio di settembre. Nel caso in cui, anche in una sola disciplina tra quelle determinanti la sospensione di giudizio,non sia stata pienamente colmata la carenza e tuttavia il C. di C. deliberi l’ammissione, anche in presenza di crediti formativi, si attribuisce, di norma, il punteggio inferiore della fascia. Nel caso in cui in tutte le discipline con sospensione del giudizio si siano ottenuti risultati sufficienti, si calcola la media con i voti dello scrutinio di giugno e si applicano gli stessi criteri di attribuzione del credito degli studenti promossi a giugno.

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CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). ----------- ATTRIBUZIONE PUNTEGGIO Nell’ambito delle bande di oscillazione previste, fino alla media di voti con decimale < 0.5, si attribuisce il punteggio inferiore, con decimale = > 0.5 quello superiore; naturalmente vanno considerati anche gli altri elementi di valutazione sopra citati, ma quando ci si discosta dal parametro numerico indicato, bisogna motivarlo esplicitamente.

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5.7.2 CREDITO FORMATIVO Per i crediti formativi bisogna verificare: la congruità delle attività certificate con l’indirizzo di studi e le finalità educative del P.O.F. la consegna delle certificazioni stesse entro il 15 maggio e comunque prima dello scrutinio finale che la documentazione provenga da Enti esterni qualificati e riconosciuti la presenza di credito formativo documentato può determinare l’aumento del punteggio di credito, sempre all’interno della banda di oscillazione relativa alla media Criteri di attribuzione del credito formativo Saranno considerate valide, per l’attribuzione del credito formativo, le attività svolte al di fuori della scuola, o comunque certificate da Enti esterni, qualificati e riconosciuti, coerenti con le finalità culturali ed educative del P.O.F., debitamente documentate dall’ente, dall’istituzione o dall’associazione presso cui sono state svolte Le autocertificazioni saranno prese in considerazione soltanto per le attività svolte nell’ambito della pubblica amministrazione Esperienze valutabili Attività culturali Attività svolte presso enti culturali riconosciuti della durata di almeno venti ore (corsi, seminari, convegni, attività coreutiche e teatrali, attività musicali certificate da Scuole, Licei, Conservatori; Patente europea) Superamento di esami di lingue straniere o soggiorni all’estero con certificazione che attesti il superamento di un livello o il conseguimento di un diploma Attività sportive Attività sportive a livello agonistico, svolte presso Società riconosciute dalle rispettive Federazioni, con effettuazione di campionati a livello nazionale, regionale o provinciale, debitamente certificate. Sono comprese anche le attività di allenatore ed arbitro, con i requisiti sopra indicati Attività lavorative Esperienze lavorative di qualunque tipo, purché documentate dall’ente presso il quale si sono svolte, e per le quali venga indicata la durata: si ritiene infatti che esse siano formative in relazione all’assunzione di responsabilità e alla dimensione sociale Attività a carattere sociale Esperienze di volontariato svolte presso ONLUS registrate, per le quali devono essere specificati e certificati, oltre al tipo di attività, il livello di partecipazione e la durata, almeno semestrale

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Attività non prese in considerazione Attività sportiva a livello ricreativo Corsi di lingue straniere o soggiorni all’estero di cui risulti certificata solo la frequenza Partecipazione a qualunque tipo di corso con il solo attestato di frequenza, inferiore alle venti ore Attività musicali certificate da privati Generiche esperienze di volontariato per le quali il coinvolgimento e la partecipazione dello studente non sia quantificabile Credito scolastico e credito formativo La partecipazione alle attività complementari e integrative organizzate dal nostro Istituto non è valutabile ai fini dell’attribuzione del credito formativo, ma può contribuire a determinare il credito scolastico, secondo i criteri stabiliti dal Collegio docenti. Criteri per l’attribuzione della lode agli Esami di Stato Gli studenti devono aver conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile, senza fruire della integrazione prevista dall’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 Devono aver riportato negli scrutini finali relativi alla terzultima, penultima e all’ultima classe solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento Il credito scolastico annuale relativo al terzultimo, penultimo e all’ultimo anno, nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame, devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità La commissione può attribuire, all’unanimità, la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione del bonus. (art. 3 comma 6 legge 10-12-1997 n. 425) 5 . 7 . 3 O B I E T T I V I D I M I G L I O R A M E N T O I N S E R I T I N E L R A V

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C A P I T O L O 6 6.1.1 LE INIZIATIVE CULTURALI: CERTAMINA, GARE E CONCORSI, CONFERENZE E PUBBLICAZIONI, CENTRO SPORTIVO “ORAZIO” A conclusione delle attività presentate nel POF, ma non certamente ultime per importanza, ricordiamo le iniziative culturali che più hanno qualificato il nostro Istituto, rendendolo polo aggregante di molteplici esperienze, particolarmente connotative del nostro tempo. La nostra scuola non è, perciò, posta soltanto ad un crocevia di strade che si intersecano, ma diviene punto nodale di incontri ed esperienze di notevole spessore, che rendono la cultura umanistica chiave di accesso e di interpretazione alla lettura dei fenomeni del nostro tempo. I docenti preparano gli alunni alla partecipazione a progetti e a concorsi di importanza nazionale, quali, ad esempio, le Olimpiadi della matematica, l’adozione del monumento e la settimana della filosofia. 6.1.2 CERTAMINA I Certamina, gare di traduzione latina, svolte sia all’interno dell’Istituto che al di fuori di esso, come partecipazione ai concorsi indetti a livello nazionale e internazionale(ad esempio, il Certamen Ciceronianum, il Certamen Taciteum, etc.), si propongono di accostare gli alunni ai testi classici, affinando le loro abilità traduttive e interpretative nell’ambito di un contesto che impegni in modo più coinvolgente gli studenti medesimi. 6.1.3 GARE E CONCORSI “ Giochi matematici” e “Olimpiadi della filosofia” Il progetto “Giochi matematici” persegue l’obbiettivo di stimolare valorizzare le eccellenze attraverso una competizione di giochi individuali e a squadre e la diffusione della cultura matematica attraverso iniziative di tipo ludico. Le “Olimpiadi della filosofia”intendono contribuire al positivo sviluppo del percorso educativo e culturale che guida lo studente alla piena acquisizione della capacità di esprimere il proprio pensiero in maniera razionale. 6.1.4 PUBBLICAZIONI Di particolare rilevanza, per l’entità dell’apporto culturale offerto alla comunità scolastica, è la pubblicazione dei Quaderni, raccolta di lavori a carattere scientifico e divulgativo, prodotti dai docenti dell’Istituto. L’opera si presenta varia e articolata nella molteplicità degli argomenti trattati, e vuole essere, fra l’altro, utile come materiale di supporto, integrazione e approfondimento dei percorsi curricolari svolti.

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CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO “ORAZIO” Nel 2009, secondo le direttive ministeriali, è stato istituito presso la nostra Scuola il Centro Sportivo Scolastico “ Orazio” per organizzare l’attività sportiva degli alunni, che nei decenni precedenti è stata gestita dal Gruppo Sportivo Scolastico a cura dei docenti di Ed. Fisica della Scuola. Il CSS “ Orazio “ organizza ogni anno, da ottobre a giugno, corsi di varie discipline sportive, per permettere agli studenti di tutte le sedi dell’Istituto una conoscenza più approfondita degli sport individuali e di squadra. Le attività sportive sono gratuite, si svolgono in orario pomeridiano e consentono anche una preparazione idonea per partecipare alle varie fasi dei Campionati Studenteschi, della “ Corsa di Miguel “ e del Volley Scuola. Per praticare tutte le attività sportive extra scolastiche è necessario un certificato per attività sportiva non agonistica. Dall’anno scolastico 2010/2011 è stato proposto e realizzato un torneo ludico-sportivo, per classi, denominato “ Oraziadi ” , che prevede la partecipazione ai tornei d’Istituto ( individuali e di squadra) e la possibilità per ogni alunno di contribuire alla classifica della propria classe, praticando lo sport che gli è più congeniale. Contribuiscono alla classifica anche i punteggi conquistati nelle Olimpiadi di Matematica.

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PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ALLEGATO AL P.O.F. A.S. 2015/2016

L'alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che si propone come parte integrante e componente strutturale obbligatoria della formazione degli studenti, allo scopo di incrementarne la capacità di orientamento, di valorizzarne le vocazioni, gli interessi, le attitudini, gli stili di apprendimento e di far loro acquisire competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Tale metodologia incide sulla realizzazione dei corsi del triennio allargando ed estendendo, dall'aula agli enti esterni ospitanti, gli spazi, gli ambienti e i contesti di apprendimento. I percorsi di alternanza scuola-lavoro nascono in effetti dalla interazione e trasmissione reciproca di informazioni, dagli scambi di esperienze, dalla progettazione e gestione condivisa da parte dell'istituzione scolastica e del soggetto ospitante. La permeabilità e collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, che sul piano concreto e operativo si risolve nell'alternanza di periodi di formazione in aula e periodi, strettamente raccordati, di apprendimento mediante esperienze in ambiente lavorativo, detti anche tirocinî o stage curricolari, non può limitarsi e ridursi a una pratica aggiuntiva, a un'appendice o supplemento di impegni collocato in coda all'anno scolastico, bensì: 1) ferma restando la possibilità, espressamente prevista dalla legge, di realizzare le attività durante i diversi periodi di sospensione della didattica, alcuni percorsi di alternanza potranno incidere sull'organizzazione del tempo-scuola, secondo ritmi via via stabiliti in accordo con le strutture ospitanti, ovvero tenendo conto anche delle loro specifiche esigenze di calendario e di orario; 2) l'alternanza scuola-lavoro induce a una riorganizzazione didattico-metodologica, nella misura in cui le singole discipline dei Consigli di Classe dovranno svolgere un'azione di sensibilizzazione e orientamento degli studenti, riflettendo, a partire dal proprio ambito, sul lavoro e sul mondo del lavoro, ovvero curvando l'azione didattica, per quanto possibile, su prerequisiti, conoscenze, abilità e competenze propedeutici e in rapporto con il tirocinio curricolare; 3) l'attività di alternanza viene valutata dal Consiglio di Classe alla fine dell'anno scolastico, innestandosi così nel curricolo degli studenti, che potranno inoltre essere chiamati a rispondere a quesiti sull'alternanza nella terza prova scritta dell'Esame di Stato. Il progetto di alternanza scuola-lavoro del nostro Liceo, a partire dall'anno scolastico in corso, si intitola Diritto alla cultura e cultura del diritto, considerato il ruolo fondamentale della scuola sia nella promozione, diffusione e valorizzazione della cultura, tanto umanistica quanto scientifica, sia nel rafforzamento delle competenze di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità. Il progetto intende coinvolgere diverse realtà istituzionali, sociali e culturali, attraverso una rete di collaborazioni già in parte tessuta e in via di completamento, tenendo conto del contesto di partenza e dei bisogni formativi del territorio, come anche delle vocazioni e delle attitudini degli studenti, ai quali offrire un'ampia gamma di esperienze, attività, percorsi atti a sviluppare competenze e a orientare. Dai dati messi a disposizione da Excelsior di Unioncamere, risulta che nel 2015 in provincia di Roma le assunzioni di figure high skills (professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione, professioni tecniche, dirigenti) si attestano a 11.500 unità, pari al 23% del totale; le assunzioni di figure di medium skills (impiegati, figure del commercio e dei servizi) si attestano sul 22.740 unità, pari al 64% del totale; le figure di low skills (operai, figure generiche e non qualificate) si attestano sulle 16.980 unità, pari al 33% del totale. Delle 51.220 assunzioni programmate nel 2015 in provincia di Roma, 8.750 saranno rivolte a laureati, 22.380 a diplomati delle scuole secondarie superiori, 6640 a persone con qualifiche professionali e 13450 a figure senza formazione scolastica specifica. Laureati e diplomati, dunque, costituiscono insieme il 61% delle assunzioni programmate per il 2015 nella nostra provincia. Ciò premesso, poiché gli studenti del nostro Liceo dopo il conseguimento del diploma si orientano per il 90,3% (a fronte di una media

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del 52 % di Italia, Lazio e Roma) verso la prosecuzione degli studi fino al conseguimento di un diploma universitario e poiché le statistiche di “Scuola in chiaro” ci restituiscono il seguente quadro sulle qualifiche professionali dei nostri ex-studenti a fine percorso universitario:

1) professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 46,4%; 2) professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazioni 36,2%; 3) professioni non qualificate 4,3% rispetto al dato di Roma e del Lazio che si attestano intorno al 12%; il nostro progetto di alternanza intende rispondere alle esigenze che emergono dal territorio, in particolare vuole contribuire a far incontrare, in prospettiva, i nostri diplomati e laureati con la richiesta di high e medium skills che proviene dal tessuto produttivo del territorio medesimo. Il progetto a questo scopo si articola in percorsi che mirano a sviluppare le competenze trasversali che sono richieste ai diplomati e ai laureati dal mondo del lavoro secondo i dati di Excelsior Unioncamere e che sono in linea con le Competenze Chiave di Cittadinanza acquisite nel progetto educativo del nostro Istituto e incluse nel P.O.F.: capacità di lavorare in gruppo (48%) flessibilità e adattamento (43%) capacità di comunicazione scritta e orale (43%) capacità di lavorare in autonomia (40%) capacità di risolvere problemi (37%) capacità di pianificare e coordinare (17%) abilità creative e di ideazione (15%) capacità di utilizzare Internet (15%) Tali competenze rientrano nella finalità delle attività di alternanza richiamata nel capitolo 2, al punto b) della Guida operativa per la scuola emanata dal MIUR nel mese di ottobre scorso sulle attività di alternanza scuola lavoro: arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Il nostro progetto fa proprie anche le altre finalità di cui al capitolo 2 della suddetta guida, così articolate: attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica; favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile; correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. I percorsi di alternanza, ispirati alle suddette finalità, sono stati e/o saranno co-progettati in un confronto continuo con gli enti esterni, condividendo l’idea di fondo che l’ente ospitante è un luogo di apprendimento in cui lo studente consolida competenze apprese a scuola, ne sviluppa di nuove, al contempo acquisendo la cultura del lavoro per mezzo dell’esperienza. Per quanto attiene all'impatto del progetto, come già detto esso inciderà sull'organizzazione del tempo-scuola e comporterà una riorganizzazione didattico-metodologica; inoltre, inciderà sulla dispersione scolastica, che viene aggredita offrendo nuovi stimoli all'apprendimento, ampliando e diversificando i luoghi, le modalità e i tempi dell'apprendimento così da dare un valore aggiunto alla formazione della persona; incrementerà l'apertura al territorio, nel suo sviluppo culturale, sociale, economico; avrà un impatto sulla occupabilità, anche nella misura in cui l'alternanza, arricchendo la formazione con competenze sviluppate in situazione lavorativa, procura un vantaggio competitivo rispetto ad una formazione meramente teorica. A proposito di occupabilità, il nostro Istituto fa parte di una rete di scuole, con capofila il Liceo “Giordano Bruno”, per la realizzazione di un Laboratorio territoriale per l'occupabilità (aula di registrazione, altri ambienti idonei alla pratica e allo sviluppo dell'educazione musicale), da utilizzare in prospettiva anche per la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro, ovvero al fine dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali.

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Inoltre, il nostro Istituto vanta un'esperienza pluriennale nella progettazione e realizzazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro per i ragazzi diversamente abili: sono stati attivati, nel tempo, sia per l'importante valenza formativa ed educativa, sia per l'occasione di inclusione scolastica che essi offrono; altresì, dando agli studenti l'opportunità di sperimentarsi in contesti lavorativi, migliorano tanto la motivazione all'apprendimento quanto l'autostima. Tali percorsi di alternanza sono in effetti intessuti nel progetto di vita dei ragazzi, il cui scopo ultimo è sviluppare competenze e abilità nell'ambito dell'autonomia personale e sociale. Tutti i percorsi sono stati concepiti da un lato raccordandosi il più possibile all'offerta formativa dell'Istituto, in particolare, per il liceo classico, tenendo conto anche dei cinque percorsi tematici attivi nel biennio (comunicazione giornalistica; linguaggio cinematografico; studio delle lingue classiche: con l'ausilio di strumenti multimediali; tramite ricerca archeologica ed epigrafica; in relazione all'ambito giuridico-politico); dall'altro pensando a partenariati stabili, di respiro possibilmente triennale, e a un processo graduale, con compiti via via più complessi da far svolgere agli studenti per l'acquisizione o il rafforzamento progressivo di varie competenze. Si presentano di seguito i percorsi, validi per entrambi gli indirizzi, classico e linguistico, dividendoli in aree tematiche. AREA ARTISTICA a) percorso con ente esterno Villa Borghese per la traduzione di epigrafi greche e latine del parco in lingua italiana, a cura di studenti dell’indirizzo classico; in francese, inglese, spagnolo, tedesco, a cura di studenti dell’indirizzo linguistico; mostra finale sul lavoro svolto allestita presso la Biblioteca comunale “Ennio Flaiano”. Risultati attesi: consolidamento delle competenze di traduzione e sviluppo di nuove abilità inerenti alla progettazione di un evento culturale destinato al pubblico (allestimento di una mostra in biblioteca); b) percorso con ente esterno Palazzo Massimo alle Terme (Museo Nazionale Romano) per la preparazione di una visita guidata a cura degli studenti dell’indirizzo classico rivolta in lingua italiana agli studenti di una scuola media inferiore; a cura degli studenti dell’indirizzo linguistico rivolta in lingua inglese ad un gruppo da individuare. Risultati attesi: consolidamento delle conoscenze storico-artistiche e sviluppo di nuove abilità relative alla progettazione di un evento culturale destinato al pubblico; c) d) e) f) g) percorsi con enti esterni Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – Rettorato; FAI; Palazzo Altemps; Centro Ricerche Speleo Archeologiche Sotterranei di Roma (percorsi in via di definizione, in ogni caso inerenti alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale). Risultati attesi: consolidamento delle conoscenze storico-artistiche e sviluppo di nuove abilità inerenti alla progettazione di un evento culturale. AREA BIBLIOTECHE E/O ARCHIVI a) b) c) d) e) percorsi con enti esterni Biblioteca Angelica, Goethe Institut Rom, Istituto Luigi Sturzo, Società Filosofica Italiana, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Centro Sperimentale di Cinematografia-Scuola Nazionale di Cinema; Archivio Storico Capitolino. Risultati attesi: consolidamento delle conoscenze e della valorizzazione del patrimonio librario e culturale italiano e sviluppo di nuove abilità inerenti alla conservazione, alla catalogazione, anche con l’ausilio di strumenti informatici, ai rapporti con l’utenza. AREA SCIENTIFICA a) b) c) percorsi con enti esterni Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; Istituto Superiore di Sanità Dipartimento di Biologia cellulare e neuro-scienze; Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. In via di definizione, in ogni caso inerenti all’approfondimento delle competenze di ambito scientifico (in particolare, l’Istituto Superiore di Sanità mostrerà in laboratorio metodi di ricerca su tematiche relative all’antisofisticazione e all’antidoping). Risultati attesi: consolidamento e ampliamento di conoscenze scientifiche, sviluppo dell’attitudine alla ricerca e delle competenze chiave di cittadinanza.

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AREA DELLA COMUNICAZIONE E DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO a) percorso con ente esterno Cinema Farnese Persol per la organizzazione di un evento culturale (proiezione di uno o più film di tematica sociale inerenti al fenomeno dell’immigrazione e ai diritti umani, in collaborazione con il Centro Astalli e con Amnesty International sezione italiana, per la formazione degli studenti sulla tematiche in questione, organizzazione dell’evento in sala cinematografica, che prevede, tra l’altro, incontri con testimoni, regista e/o attori). Risultati attesi: consolidamento delle competenze di cittadinanza attiva e delle capacità di progettazione e realizzazione di un evento culturale. AREA DELLA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA a) b) c) percorsi con enti esterni High School Radio, U.I.S.P. Roma con Corsa di Miguel, Università LUISS Guido Carli (in via di definizione, in ogni caso inerenti allo sviluppo e al consolidamento della capacità di comunicazione scritta e orale e all’acquisizione di tecniche radiofoniche e giornalistiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici). Risultati attesi: consolidamento delle competenze comunicative, delle tecniche di produzione scritta e orale, delle capacità di progettazione e realizzazione. AREA DELLA COLLABORAZIONE CON IL SERVIZIO SANITARIO a) percorso con ente esterno Presidio sanitario ASL Roma A, in via di definizione. Risultati attesi: consolidamento e ampliamento delle competenze linguistiche di tipo specialistico, con riferimento all’ambito medico-sanitario. Tale percorso si profila come strategicamente orientante, atteso che, come risulta dai dati di “Scuola in chiaro”, gli studenti del nostro Istituto scelgono, nella prosecuzione degli studi, le facoltà di ambito medico-sanitario in una percentuale significativa. AREA DEL DIRITTO a) percorso con ente esterno Corte dei Conti, in via di definizione, in ogni caso inerente all’approfondimento delle conoscenze sul funzionamento degli organi giuridico-amministrativi, al consolidamento delle competenze di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità. Tale percorso si profila come strategicamente orientante, atteso che, come risulta dai dati di “Scuola in chiaro”, gli studenti del nostro Istituto scelgono nella prosecuzione degli studi le facoltà di area giuridico-economica nella percentuale del 37,6%. AREA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE a) b) c) d) percorsi con enti esterni Amka onlus, S.A.L. onlus, Sal de la Tierra onlus, Avaz onlus in via di definizione, in ogni caso inerenti alla sensibilizzazione verso le problematiche dello sviluppo sostenibile, del commercio equo e solidale e al rafforzamento delle competenze di cittadinanza attiva e di solidarietà.