politica agraria comunitaria - la scuola di ... · dopo la riforma mac sharry • luglio 1997...
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Politica agraria comunitaria
Università degli Studi di Napoli – Federico II
Facoltà di Medicina Veterinaria
Scuola di specializzazione in Alimentazione animale
Politica agraria comunitaria
Dott. Rossella Ugati
Argomenti della lezione
• Caratteristiche dell’agricoltura e ruolo dell’agricoltore
• La PAC dagli anni ’50 ad oggi
• Health check della PAC
R. Ugati Politica agraria comunitaria2
Caratteristiche dell’agricoltura europea
L’attività agricola e le foreste occupano la maggior parte del
nostro territorio e hanno un ruolo chiave nel determinare
lo stato di salute dell’economia e del paesaggio rurale.
Multifunzionalità dell’agricoltura:
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Multifunzionalità dell’agricoltura:
– produzione di alimenti e altri prodotti;
– gestione del paesaggio;
– tutela dell’ambiente;
– turismo
Caratteristiche dell’agricoltura europea
• L’Europa è al tempo stesso uno dei principali esportatori e il maggiore importatore mondiale di generi alimentari (che provengono prevalentemente dai paesi in via di sviluppo);
• Il settore agricolo europeo utilizza metodi di produzione sicuri, puliti e rispettosi dell’ambiente e fornisce prodotti di qualità per soddisfare le esigenze
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fornisce prodotti di qualità per soddisfare le esigenze dei consumatori;
• Il settore agricolo comunitario ha un ruolo benefico per le comunità rurali: non si limita a produrre cibo, ma garantisce anche la sopravvivenza delle campagne come luogo per vivere, per lavorare e da visitare.
Politica agricola europea
PAC
definita a livello comunitariodai governi degli Stati membri
attuata dagli Stati membri
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attuata dagli Stati membri
Alcuni obiettivi
Sostiene il reddito degli agricoltori
Incoraggia a produzioni di qualità richieste dal mercato
Incoraggia a cercare nuove opportunità di
sviluppo
Il ruolo dell’agricoltore
• non si limita alla coltivazione di prodotti e allevamento di animali
• tradizioni consolidate nel tempo, affiancate dalla scienza e dalla tecnologia
• ricorso a sistemi informatizzati per gestire le attività di produzione e commercializzazione
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produzione e commercializzazione
• conoscenze nel campo della gestione territoriale e ambientale, nel settore della sicurezza alimentare, nel campo della salute e del benessere degli animali
Le aziende agricole sono piccole imprese a gestione familiare
Il lavoro agricolo è il primo anello della catena alimentare
Origini della PAC
• 1957 – obiettivi generali fissati dal Trattato di Roma
• 1958 – principi fissati durante la Conferenza di Stresa
• 1960 – adozione dei meccanismi della PAC dalla CE
• 1962 – entrata in vigore della PAC
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La base giuridica della PAC è definita
dall’art. 32 all’ art. 38
Titolo II del Trattato CE
Finalità della PAC
Inizialmente la PAC mirava a:
• incrementare la produttività agricola
• assicurare un equo tenore di vita per la popolazione agricola
• stabilizzare i mercati
• garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
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• garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
• assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori
OCM Sostegno dei redditi agricoli
Politica dei prezzi
Politica dei prezzi
Mercato interno
Prezzo indicativo: esprime il prezzo che i produttori
dovrebbero ricevere in base al
normale funzionamento delle OCM
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Prezzo intervento: prezzo garantito dalla Comunità a
cui gli organismi Nazionali di
intervento sono tenuti ad acquistare
i prodotti consegnati
Politica dei prezzi
Mercati esteri
Prezzo di soglia (o di entrata):
prezzo di ingresso alle frontiere della Comunità, calcolato
in modo tale che i prodotti importati siano venduti sul
mercato comunitario ad un prezzo pari a quello indicativo
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Restituzioni (sussidi) all’esportazione:
è dato dalla differenza fra il prezzo di mercato nella
Comunità ed il prezzo di vendita sui mercati esteri
Principi fondamentali
3 principi fondamentali definiti nel 1962,caratterizzano il mercato agricolo comune e le OCM
1° principio: un mercato unificato (comune)
inteso come libera circolazione dei prodotti agricoli
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inteso come libera circolazione dei prodotti agricolinell’ambito degli Stati membri; premessa perun’adeguata realizzazione del mercato interno èl’applicazione, nell’insieme dell’Unione, di strumentie meccanismi comuni
Principi fondamentali
2° principio: la preferenza comunitaria
i prodotti agricoli dell’Unione Europea hanno lapriorità negli scambi; sono avvantaggiati dal puntodi vista del prezzo rispetto ai prodotti importati;pertanto il mercato interno è protetto nei confrontidei prodotti importati dai Paesi terzi a basso prezzoe delle grandi fluttuazioni sul mercato mondiale
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e delle grandi fluttuazioni sul mercato mondiale
3° principio: la solidarietà finanziaria
tutte le spese e i costi inerenti l’applicazione dellaPAC sono sostenuti dal bilancio comunitario
Risultati della PAC
Risultati positivi:
• incremento della produttività
• stabilizzazione dei mercati
• approvvigionamento dei prodotti
• Protezione degli agricoltori contro le fluttuazioni dei prezzi sui mercati mondiali
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Risultati negativi:
• eccedenze
• crescita della spesa agricola
Urgente necessità di una riforma
La PAC negli anni ‘90
1991 – la Comissione e Ray Mac Sharry
presentavano 2 documenti di riflessione sullo
sviluppo e il futuro della PAC. Tali documenti
costituivano la base per un’intesa politica
sulla riforma della PAC raggiunta dal Consiglio
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sulla riforma della PAC raggiunta dal Consiglio
il 21 maggio 1992.
La riforma Mac Sharry
� rendere più competitiva l’agricoltura europea
� alleggerire il bilancio comunitario dalle spese agricole
� potenziare le strutture delle imprese
Obiettivi
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� salvaguardare l’ambiente
La riforma Mac Sharry
� riduzione dei prezzi d’intervento (30%)
� pagamenti compensativi per ettaro e per capo
(parzialmente “disaccoppiati”)
Strumenti
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(parzialmente “disaccoppiati”)
� misure di accompagnamento (misure agroambientali)
La riforma Mac Sharry
1. La riforma, anche se limitata a seminativi e carne bovina, è una rottura col gradualismo del passato
2. Per la prima volta si mette in discussione il modello di sostegno “accoppiato”, riducendo i prezzi minimi garantiti e compensando gli agricoltori con pagamenti per ettaro (non legati a quanto producono, ma ancora
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per ettaro (non legati a quanto producono, ma ancora legati a cosa producono)
3. Ma i pagamenti sono calcolati come compensazione della riduzione dei prezzi, per cui è mantenuto lo status quo sul fronte distributivo: il 20% delle aziende continua a catturare l’80% del sostegno…
La riforma Mac Sharry
UE-15 - Distribuzione dei pagamenti diretti della P AC nel 2003 e delle aziende beneficiarie a seconda dell’ammontare dei pagamenti (valori %)
40
50
60(%)
PagamentiAziende
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< 1250 1250 - 2000 2000 - 5000 5000 - 10000 10000 - 20000 20000 - 50000 50000 - 100000 > 100000
Classi di pagamento ( € )
0
10
20
30
Pagamenti 4,07 2,48 8,96 12,14 17,6 27,82 14,78 12,19
Aziende 54,09 8,41 14,93 9,32 6,72 4,93 1,2 0,34
La riforma Mac Sharry
Italia - Distribuzione dei pagamenti diretti della PAC nel 2003 e delle aziende beneficiarie a seconda dell’ammontare dei pagamenti (valori %)
60
80(%)
PagamentiAziende
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< 1250 1250 - 2000 2000 - 5000 5000 - 10000 10000 - 20000 20000 - 50000 50000 - 100000 > 100000
Classi di pagamento ( € )
0
20
40
Pagamenti 14,73 6,3 16,99 15,9 14,35 14,71 7,05 10,12
Aziende 74,63 7,56 10,22 4,38 1,99 0,94 0,2 0,09
Dopo la riforma Mac Sharry
• Problemi di bilancio
- necessità di controllo della spesa agricola
- squilibri finanziari tra contribuzione ed entrate degli Stati membri
• Necessità di riequilibrio tra intervento sui mercati e misure di sviluppo rurale
• Allargamento ai PECO
Problemi aperti:
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• Allargamento ai PECO
• Necessità di rispondere alla domanda di maggiore attenzione verso l’ambiente, la salubrità e le qualità degli alimenti
• Più in generale, all’inizio degli anni ’90, matura la consapevolezza del tramonto della vecchia PAC e della necessità di definire un nuovo “patto” tra agricoltura e società
Dopo la riforma Mac Sharry
• Luglio 1997 – comunicazione della Commissione
Necessità di una nuova RIFORMA
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• Luglio 1997 – comunicazione della Commissione ”Agenda 2000, per un’Unione più forte e più ampia”
• Marzo 1999 – “vertice europeo di Berlino” fra i Capi di Stato e di Governo dell’UE decide la nuova PAC
La nuova PAC in Agenda 2000
Obiettivi Tr. Roma 1957Obiettivi Tr. Roma 1957
incrementare la produttivitàdell'agricoltura, sviluppando ilprogresso tecnico, assicurandolo sviluppo razionale dellaproduzione agricola come pureun impiego migliore dei fattoridi produzione, in particolaredella manodopera
Nuovi obiettivi della PACNuovi obiettivi della PAC
aumentare la competitivitàdell’agricoltura europeamediante un riavvicinamentodei prezzi interni a quellimondiali
assicurare un adeguato
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della manodopera
assicurare così un tenore divita equo alla popolazioneagricola, grazie, in particolare,al miglioramento del redditoindividuale di coloro chelavorano nell'agricoltura
stabilizzare i mercati
assicurare un adeguatolivello di vita alla popolazioneagricola e rurale e unastabilità dei redditi agricolicreazione di fonti dioccupazione e di redditoalternative per gli agricoltori ele loro famiglie
La nuova PAC in Agenda 2000
Obiettivi Tr. Roma 1957Obiettivi Tr. Roma 1957
garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
assicurare prezziragionevoli nelle consegneai consumatori
Nuovi obiettivi della PACNuovi obiettivi della PAC
garanzia della sicurezza edella qualità delle derrate,a tutela dei consumatori
affermazione del principiodella sostenibilitàambientale della
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ambientale dellaproduzione agricola
semplificazione della PACe della sua gestione
La nuova PAC in Agenda 2000
Nuovi strumenti della PAC:
• Progressivo abbandono del sostegno accoppiato alla produzione (disaccoppiamento)
• Maggiore importanza e dotazione finanziaria da accordare alle misure di accompagnamento (eco-condizionalità,
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alle misure di accompagnamento (eco-condizionalità, modulazione)
• Riconoscimento e valorizzazione del ruolo multifunzionale dell’agricoltura
La nuova PAC in Agenda 2000
Nuovi obiettivi della PAC:
• Aumentare la competitività dell’agricoltura europea mediante un riavvicinamento dei prezzi interni a quelli mondiali
• Assicurare un adeguato livello di vita alla popolazione agricola e rurale e una stabilità dei redditi agricoli creazione di fonti di occupazione e di reddito alternative
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creazione di fonti di occupazione e di reddito alternativeper gli agricoltori e le loro famiglie
• Garanzia della sicurezza e della qualità delle derrate, a tutela dei consumatori.
• Affermazione del principio della sostenibilità ambientale della produzione agricola.
• Semplificazione della PAC e della sua gestione.
La nuova PAC in Agenda 2000
Allargamento dell’UE ai PECO
Negoziati commerciali in seno alla WTO
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Riforma ulteriore della PAC
La PAC per il nuovo millennio
SVILUPPO POLITICA DEI
POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA (2000-2006)
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SVILUPPO RURALE
POLITICA DEI MERCATI(OCM)
Regolamento orizzontale
Revisione di medio termine della PAC
Alcuni motivi per riformare la PAC:
1. riequilibrare il sostegno agricolo tra misure di mercato e misure di sviluppo rurale
1°
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1°pilastro: sostegni
di mercato
2°pilastro: sviluppo rurale
= 87% = 13%
Revisione di medio termine della PAC
….. Alcuni motivi per riformare la PAC:
2. allargamento dell’Europa a 25+2 Paesi (necessità di finanziare le agricolture dei nuovi paesi)
3. Per tenere sotto controllo la spesa della PAC che assorbe poco meno del 50% delle risorse complessive della UE
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complessive della UE
4. Per rendere compatibile la PAC con gli accordi sui commerci mondiali (WTO)
5. Per creare più consenso nell’opinione pubblica sulla spesa dell’UE indirizzata ad un’agricoltura sostenibile
Revisione di Medio Termine
Con la Riforma di Medio Termine
non si sostengono più i prezzi
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si disegna un modello di agricoltura diffusamente ecocompatibile e sostenibile
Nuovi strumenti della Riforma Fischler
� Disaccoppiamento
� Condizionalità dei pagamenti
� Modulazione
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� Rafforzamento del 2° pilastro
7 nuovi regolamenti adottati dal Consiglio dell’UE:
- 1 orizzontale (Reg. CE 1782/2003)
- 6 per specifici settori
Reg. CE 1782/2003
“ stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno
diretto nell’ambito della politica agricola comune e
istituisce regimi di sostegno a favore degli agricoltori”
Aspetti presi in considerazione:
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disaccoppiamento condizionalitàaudit
aziendaleModulazione e
disciplina finanziaria
Disaccoppiamento
Prima:aiuti ad ha
Es. cereali 63€/ha
Dopo:diritto all’aiuto
media pagamenti anni 2000-2002 /
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/media ha dei pagamenti
TITOLI
Peculiarità del regime di pagamento unico
• I titoli sono assegnati dall’Agea
• Domanda di premio unico
• Azienda agricola attiva (partita IVA attiva)
• Titoli ordinari e titoli speciali
• Titoli ordinari: mantenere solo il totale delle superfici agricole coltivate, ma non le colture
• Titoli speciali: mantenere almeno la metà degli UBA che
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• Titoli speciali: mantenere almeno la metà degli UBA che detenevano in media nel triennio
• I produttori che sono sprovvisti di titoli, o che ne hanno meno, possono richiederli alla riserva nazionale
• I titoli sono revocati dopo 3 anni consecutivi di loro completo inutilizzo (almeno l’80%)
• Le domande PAC devono essere presentate tramite lo stesso Caa
Condizionalità
• Prima volontario, ora obbligatorio
• 18 criteri di gestione obbligatori:
- ambiente
- sicurezza alimentare
- salute e benessere degli animali
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• Agricoltori inadempienti e non rispettosi sono
sanzionati e decurtati dei pagamenti diretti
• Mantenere i terreni agricoli in buone condizioni agro-
ambientali
Modulazione
sostegni di
mercato
sviluppo
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sviluppo rurale
Reg. CE 1259/99 → modulazione volontaria
Art. 10 Reg. CE 1782/03 → modulazione obbligatoria
Modulazione
La riduzione dei pagamenti diretti per le aziende:
• 2005 tasso del 3%
• 2006 tasso del 4%
• 2007 – 2013 tasso del 5%
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Dal taglio della modulazione sono esentati i primi
5000 € di pagamenti diretti ricevuti
Potenziamento dello sviluppo rurale
Reg. CE 1782 e 1783 del 2003
nuovi e più finanziamenti + fondi della modulazione
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• qualità degli alimenti• benessere degli animali• consulenza aziendale• gestione di strategie integrate di sviluppo
rurale da parte dei partenariati locali
Regolamenti verticali e nuove OCM
Reg. CE n. 1784, 1785, 1786, 1787, del 2003
funzionamento delle OCM nei settori cereali, riso
foraggi essiccati, latte e prodotti lattiero-caseari
Autunno 2003 riforma delle OCM:
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Autunno 2003 riforma delle OCM:
− olio d’oliva
− tabacco
− zucchero
− cotone