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AA 2014AA 2014AA 2014AA 2014----2015201520152015
DOCENTEDOCENTEDOCENTEDOCENTEPIERLUIGI MONTALBANOPIERLUIGI MONTALBANOPIERLUIGI MONTALBANOPIERLUIGI MONTALBANO
[email protected]@[email protected]@uniroma1.it
POLITICA COMMERCIALE E SISTEMA MULTILATERALE DEGLI SCAMBI
Silvia Nenci
Cina
Stati Uniti
10
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-5
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20
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20
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Libero scambio
Libero scambio
Protezionismo
Protezionismo
Il problema della guerra commerciale come un dilemma del prigioniero
Politiche commerciali e negoziati internazionali
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� Abolizione delle “Corn Laws” nel Regno Unito nel 1846, quando gli
alti dazi sui cereali importati, imposti dalle “Leggi sui Cereali” a protezione
degli interessi dell’aristocrazia terriera inglese, furono eliminati
� Nel 1860 fu firmato il Trattato Commerciale Anglo-Francese
“Cobden-Chevalier” che introdusse la MFN (“Clausola della Nazione Più
Favorita”); l’impegno ad estendere ad altri contraenti qualsiasi concessione
bilaterale tra Francia e Gran Bretagna.
�Successivamente la clausola MFN caratterizzerà buona parte degli
accordi commerciali internazionali.
Cenni storici sul processo di liberalizzazione commerciale
© P. MontalbanoFonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
© P. MontalbanoFonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
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Fonte: De Benedictis L. & Nenci S. (2014) su dati Accominotti & Flandreau (2008) e Phare (2008)
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�Forte protezionismo tra le due guerre mondiali (1920-32)
�Nel 1930 gli Stati Uniti, nel tentativo di arginare sul nascere la “crisidel ‘29” e la conseguente depressione, adottarono lo Smooth-HawleyTariff Act , una delle misure più protezioniste del secolo. Risultati: ilcommercio mondiale crollò del 63%, la crescita economica diminuì
�Firma dell’Accordo Generale sulle Tariffe Doganali ed ilCommercio GATT (1947) – 23 paesi - e nascita del Sistemacommerciale multilaterale
�Nascita dell’Organizzazione Mondiale del Commercio - OMC(1985), istituzione multilaterale che regola il commercio mondiale (adoggi 153 paesi)
Cenni storici sul processo di liberalizzazione commerciale -2
Tariffs …
Fonte: N
enci, 2011
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0 5 10 15 20 25
1870
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1886
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1930
1934
1938
1942
1946
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1954
1958
1962
1966
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1974
1978
1982
1986
1990
1994
1998
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Tariffe nella storia moderna
Source: Nenci (2011) adapted from Coatsworth and Williamson (2002) and World Bank (2003)
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Trade & Tariffs
Source: Nenci (2011) adapted from Maddison (1989), Mitchell (1992) and Coatsworth and Williamson (2002)
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Preferential margin: Graphicalexplanation
Source: Cipollina & Salvatici, 2011
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Table 3 – Relative preferential margin
Source: Hoekman and Nicita (2011)
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• Come è stato possibile rimuovere i dazi?– La grande liberalizzazione commerciale post-bellica è stata
conseguita tramite negoziati internazionali .• I governi si sono accordati per la riduzione reciproca dei
dazi.
• I vantaggi della negoziazione– E’ più facile ridurre i dazi nell’ambito di un accordo
reciproco piuttosto che su iniziativa unilaterale perché:• i negoziati internazionali stimolano una coalizione di
interessi tra coloro che sono colpiti dal protezionismo del proprio governo (i consumatori ) e coloro che sono colpiti dal protezionismo dei governi esteri (gli esportatori ), che può prevalere su coloro che sono favoriti dal protezionismo (i produttori in concorrenza con le importazioni);
• i negoziati internazionali aiutano i governi ad evitare ilcoinvolgimento in pericolose guerre commerciali .
Politiche commerciali e negoziati internazionali
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• Gli accordi commerciali multilaterali: brevi cenni storici– La riduzione multilaterale dei dazi dopo la fine della
seconda guerra mondiale è avvenuta sotto l’egida dell’Accordo Generale sulle Tariffe e il Commercio (GATT), stipulato nel 1947 a Ginevra.
• Attualmente, il GATT è uno degli accordi amministrati dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC o WTO).
• L’OMC è un’organizzazione internazionale al cui interno sono concordate e gestite le regole di condotta in materia di politiche commerciali
Politiche commerciali e negoziati internazionali
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Accordo Generale sulle Tariffe Doganalied il Commercio (GATT)
Nel 1946, tentativo di creare una Organizzazione internazionale del
commercio, denominata ITO, International Trade Organization, quale terzo
pilastro del governo globale assieme al FMI ed alla Banca Mondiale
In luogo dell’ITO, fu sottoscritto a Ginevra, il 30 ottobre 1947, da 23 paesi,
l’Accordo Generale sulle Tariffe Doganali ed il Commercio (GATT)
Obiettivo:
raggiungere, mediante trattative multilaterali tra le parti contraenti, una
riduzione sostanziale dei dazi doganali e delle altre misure protezionistiche
Round commerciale:
I paesi membri si incontrano per negoziare un insieme di riduzioni tariffarie
nonché altre misure per la liberalizzazione degli scambi.
Decisioni prese per consensus
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Round negoziali in ambito Gatt
Nel periodo 1947-94 si sono succeduti ben 8 negoziati multilaterali grazie ai
quali le finalità e gli obiettivi del Gatt sono stati in gran parte realizzati
� Ginevra (1947); Annecy (1949); Torquay (1950/51); Ginevra (1956)
Riduzioni (non generalizzate) pari a circa il 35% delle barriere tariffarie al commercio
dei prodotti industriali
� Dillon Round (1960/62); Kennedy Round (1963/67); Tokyo Round (1973/79)
Irrompe sulla scena commerciale internazionale la Cee. I negoziati diventano, di fatto,
bipolari. Avviata la fase delle negoziazioni “settoriali”. Avvio trattazione della questione
delle “barriere non tariffarie”. Le riduzioni tariffarie decise dal Tokyo Round hanno
previsto un’ulteriore riduzione delle barriere tariffarie (in media del 30%) nell’arco di 8
anni per la Triade
� Uruguay Round (1986-1994) ulteriore liberalizzazione scambi prodotti industriali,
liberalizzazione in nuovi settori: agricolo, tessile-abbigliamento, servizi (Gats) e
proprietà intellettuale.
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WTO Conferenze ministeriali:Singapore (1996); Ginevra (1998); Seattle (1999); Doha (2001);
Cancun (2003); Hong Kong (2005), Ginevra (2009), Ginevra
(2011) (no results) Bali (2013) (adoption of the Bali Package)
Scheda Sintetica
Sede: Ginevra,
Svizzera
Nascita: 1 gennaio
1995
Da: Uruguay
Round (1986-1994)
Membri: 161 paesi
(al 2015)
Direzione:
Roberto Azevêdo (dal 1
settembre 2013
per 4 anni)
Funzioni:• Amministrazione degli Accordi commerciali tra i membri
• Forum per le negoziazioni commerciali fra i governi nazionali• Sistema di regole commerciali condivise
• Regolamentazione delle dispute commerciali
• Assistenza tecnica per i Pvs
• Coordinamento con altre Org. Int.li per « governo globale »
Obiettivi principali OMC:• favorire la liberalizzare commerciale
• accrescere il commercio mondiale
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� 1. Clausola della Nazione Più Favorita
(MFN): I paesi membri non possono introdurre
discriminazioni nei confronti dei loro partner
commerciali. Ciò significa che ogni favore o
privilegio concesso ad un paese estero va
esteso agli altri paesi membri dell’OMC
� 2. Trattamento Nazionale: Parità di trattamento
per i beni esteri e nazionali. I prodotti importati
ed i prodotti di fabbricazione locale vanno
considerati in modo eguale, così come i servizi,
i marchi commerciali, i diritti d’autore ed i
brevetti)
Stabilità commercio: Nell’ambito del sistema
commerciale multilaterale i paesi membri si
impegnano a creare un ambiente favorevole al
commercio (stabile e poco volatile)
Favorire lo sviluppo e le riforme economiche Il
sistema multilaterale degli scambi mira a favorire lo
sviluppo dei paesi partner (dibattito acceso)
Liberalizzazione commerciale: progressiva e per
mezzo di negoziati multilaterali capaci di
incoraggiare gli scambi e di abbattere gli ostacoli al
commercio.
I princìpi del sistema multilaterale del commercio
Principio di non discriminazione:
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– Quanto è diversa l’OMC dal GATT?
• Il GATT era un accordo provvisorio, mentre l’OMC è un’organizzazione
internazionale a pieno titolo.
• Il numero di paesi membri è molto aumentato ed è stato adottato il principio
dell’impegno unico (single undertaking).
• Il GATT trovava applicazione solo in materia di commercio di beni, mentre
l’OMC ha incluso anche regole sul commercio di servizi (l’Accordo Generale
sul Commercio di Servizi (GATS)) e sull’applicazione internazionale dei diritti
di proprietà intellettuale (TRIPs).
• Oltre alla negoziazione di accordi in materia tariffaria, si occupa di:
investimenti, concorrenza appalti pubblici, trasparenza delle regole e
comportamenti internazionali. Inoltre: condizioni di lavoro, ambiente, sanità,
rapporti con la società civile e le ONG
• L’OMC ha una nuova procedura di risoluzione delle dispute
Politiche commerciali e negoziati internazionali
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Accordo Ombrello Accordo istitutivo dell’OMC
Beni Servizi Proprietà intellettuale
Princìpi base GATT GATS TRIPS
Analisi di dettaglio Accordi ed allegati su “altri beni”
Allegati sui Servizi
Accesso al mercato Programmi d’impegno dei paesi membri
Programmi d’impegno dei paesi membri
Risoluzione delle controversie commerciali
Accordo sul Dispute Settlement
Trasparenza Revisione delle politiche commerciali nazionali
Struttura Accordi OMC
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Meccanismo di risoluzione delle controversie
• Con il dispute settlement process i membri sono tenuti a risolvere eventuali controversie commerciali in merito all’applicazione o all’interpretazione di un accordo sulla base di un meccanismo rigidamente prestabilito e valido per tutti.
• L’OMC agisce come una sorta di authority del commercio mondiale che ha il compito di interpretare gli accordi, stabilire i casi in cui si è verificata una loro violazione da parte di paesi membri e determinare le sanzioni
• L’apertura di una controversia avviene da parte di un paese membro, eventualmente affiancato da altri membri che ritengono di essere stati danneggiati dalla politica commerciale di un terzo paese che avrebbe commesso violazioni di un accordo sottoscritto o ritardi nella sua applicazione
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DSB, Dispute Settlement Body
• E’ un organismo di ricorso e di arbitraggio per la risoluzione delle controversie commerciali le cui decisioni sono esecutive e che ha il potere di comminare sanzioni autorizzando un paese membro ad applicarle nei confronti dei membri inadempienti.
• Lo stesso organismo, oltre a produrre giurisprudenza, può dichiarare illegali le diverse disposizioni delle legislazioni nazionali.
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Dispute che hanno coinvolto l’UE:1995-2010
Note: GSP: Generalized System of Preferences, IP: Intellectual Property. Per Prodotti Agricoli si intendono tutti quei prodotti contenuti nelle Sezioni I-IV (eccetto pesce e prodottiittici), ed alcuni prodotti delle Sezioni VI, VIII e XI, del codice HS (vedi l’Allegato 1 dell’ Agreement on Agriculture –AA)Fonti: OMC: www.wto.org; le informazioni includono tutte le dispute, in cui la CE è stata chiamata in causa, sollevate dal 01/01/1995 al 08/02/2010 (DS 1-405).
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Principali temi negoziali della Doha Agenda (DDA)
Agricoltura: richieste avanzate dai PVS di una sostanziale apertura dei mercati, rimozione dei
sussidi alle esportazioni e riduzione del sostegno interno;
Prodotti industriali (Non-agricultural Market Access - NAMA): procedere a negoziati che riducano
o eliminino i dazi , inclusi i picchi tariffari, e le barriere non tariffarie, su tutti i prodotti non agricoli, in
particolare su quelli esportati dai paesi in via di sviluppo e dai paesi meno sviluppati;
Proprietà intellettuale: Dichiarazione su Accordo TRIPS e salute pubblica che enuncia il principio,
fortemente voluto dai Pvs, che l’Accordo TRIPS non può in alcun modo impedire al governo di un
paese di prendere le misure necessarie per proteggere la salute dei propri cittadini e indica misure
di sanità pubblica compatibili con l’Accordo;
I temi di Singapore: (commercio e: investimenti diretti esteri; politiche della concorrenza,
trasparenza negli appalti pubblici; misure di sostegno agli scambi) rimandato ogni decisione sulle
modalità di negoziazione alla Conferenza di Cancun, sottolineando la necessità di tener conto
delle particolari esigenze dei Pvs per poter affrontare adeguatamente le negoziazioni su questi
temi;
Sviluppo: Cooperazione tecnica e capacity building; Least-developed Countries (LDCs);
Trattamento speciale e differenziato
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Il dibattito attuale
• Efficacia dell’OMC nel liberalizzare gliscambi
• Affermazione del Regionalismo
• Ruolo dei Paesi emergenti
Dr. Silvia Nenci
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“Ruolo ed efficacia del sistema commerciale multilaterale”
Recentemente Rose (2004; 2005), utilizzando un modellogravitazionale standard, ha acceso il dibattito fra gli addetti ai lavorimettendo in discussione la capacità del Gatt/Omc di favorire laliberalizzazione delle politiche commerciali e stimolare il commerciomondiale:
Contra see Low 2002, Piermartini and Teh 2005, Subramanian and Wei2007, Tomz et al. 2007, Nenci 2011).
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Scenari possibili per la fine del Doha Round
Fallimento: il completo fallimento provocherebbe una profonda crisi di
credibilità per il Wto, come sede di regolazione delle relazioni internazionali,
una proliferazione di accordi commerciali di tipo bilaterale o regionale e un
incremento degli interventi neo-protezionistici;
Stipula di un accordo di bassissimo profilo: (riduzione dei temi e settori
oggetto del negoziato), scontenterebbe tutti i paesi membri, e di
conseguenza innesterebbe una crisi dei negoziati multilaterali e una nuova
ondata di accordi regionali;
Rilancio di una nuova e ampia negoziazione sui temi chiave del Doha
Round: necessaria l’estensione della scadenza, un salto di qualità politico
nelle negoziazioni e consapevolezza, da parte di tutti i paesi membri, che il
negoziato multilaterale è la strada migliore per un più equo e giusto sviluppo
mondiale.
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La diffusione degli Accordi preferenziali ed il fenomeno del “Regionalismo”
� La paralisi del Doha Round è probabilmente tra le principali cause (o
forse ne è la conseguenza?) del recente proliferare di accordi
commerciali preferenziali (ACP) di tipo unilaterale, bilaterale e regionale
� Accordi tra gruppi di paesi di una regione geografica per ridurre erimuovere tra di loro barriere tariffarie e non tariffarie al libero scambiodi beni, servizi e fattori della produzione
�Nel 1990 gli ACP in vigore erano 70; nel 2011 circa 300 ed il trend è in
continua crescita. 2/3 del totale sono Pvs e circa un quarto tra paesi
avanzati ed in via di sviluppo. La media è di 13 accordi per paese
membro (WTO, 2011)
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• Negli ultimi 50 anni, rapida crescita accordi regionali
Accordi regionali
RIAs notified to the WTO
Source: WTO 2009
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‘Spaghetti bowl’
Source: Baldwin, 2009
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Relazione tra Regionalismo e Multilateralismo/OMC
• Nell’ambito dell’OMC, le politiche commercialidiscriminatorie non sono ammesse (regola MFN)
• Tuttavia:L’Articolo XXIV del Gatt permette ai membri la firma di RIAs
purchè:
1. Prevedano l’eliminazione sostanziale delle barriere al commercio tra i membri (eliminate within-union trade barriers on “substantially” all trade)
2. Non accrescano le barriere commerciali sui beni prodotti da paesi esterni all’accordo
Ulteriori concessioni sono previste per I paesi in via di sviluppo
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c.d. Mega-regionals
• Transatlantic Trade and Investment Partnership TTIP(EU+US), the Trans-Pacific Partnership TPP (Trans-Pacific) and the Regional Comprehensive Economic Partnership RCEP (ASEAN+); Canada-European Union: Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA)
• Rappresentano oltre ¾ del PIL Mondiale e 2/3 del commerciomondiale (Ash & Lejarraga, 2014)
• Effetti di diversione di commercio sono stimati principalmenteper Brasile e Cina (Brockmeier & al, 2014)