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Politica orizzontale:Opinione pubblica e partecipazione politica
Corso di Introduzione alla Comunicazione Politicaa.a. 2014 – 2015
Luca Verzichelli
Definizioni dell’opinione pubblica
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Una definizione generaleinsieme delle rappresentazioni o immagini che gli
individui e i gruppi si formano, più o meno autonomamente, e che ne orientano il comportamento.
Tre definizioni storiche• Classica (o liberale) – XIX secolo: l’idea di un soggetto al centro
della sfera pubblica. In una accezione moderna, il government by discussion
• Collettiva (o sociologica) – fine XIX-primo XX sec. Sviluppo della psicologia delle folle e studio dei comportamenti di massa
• Individuale (o psicologica) – XX-XXI sec. ritorno alla dimensione individuale la cui “somma algebrica” offre però una idea collettiva misurabile
Rapporto opinione pubblica-comunicazioneMazzoleni, cap. 9
• Da fenomeno individuale a collettivo. Gli schemi, i valori e le identificazioni di gruppo muovono il quadro della somma delle costruzioni individuali
• Gruppo temporaneo dalla struttura fluida, mosso dalla salienza delle preoccupazioni “in cima ai pensieri della gente”
• Opinione pubblica dunque come comunità immaginata. In realtà esistono vari tipi di pubblico
- Pubblico attento- Pubblico attivo- Cittadino elettore- Opinione pubblica latente- Maggioranza percepita
Come si forma l’opinione pubblica
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Tre teorie interpretative• Teoria della cascata (o verticale): tra élite media, leader e pubblico,
continuto “travaso” di idee che diventano collettive. • Teoria del ribollimento (o orizzontale), vede una opinione pubblica che
ogni tanto “emerge” reagendo in modo inaspettato per i decisori• Teoria dei gruppi di riferimento (o sociale): le identità di gruppo (dalla
famiglia alle associazioni ai partiti) fanno la differenza. Ognuno è un “io-in-gruppo”
Tutte queste teorie assumono una subalternità dell’opinione pubblica come attore collettivo a valori duraturi (es. ideologie) e media tradizionali.
E se fossimo all’auto-comunicazione di massa?
Partecipazione politica
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Parliamo di partecipazione politica tutte quelle volte in cui:
1. nell’ambito di un certo contesto rappresentativo (Stato, collettività o associazione) di cui di fa parte [dove],
2. donne e uomini, singolarmente o in gruppo [chi],3. fanno uso di un certo repertorio di azioni, convenzionale o non
convenzionale [come],4. per cercare di influenzare la selezione e le decisioni di chi ricopre
cariche pubbliche rappresentative e soprattutto di governo [che cosa],5. al fine di modificare o conservare il sistema di interessi e di valori
dominante [perché].
Andamenti della partecipazione elettorale in Europa occidentale (1944-2013)
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Periodomedia
1944-69 (a)media
1970-94 (b)media
1994-2013 (c)Scarti(b-a)
Scarti(c-b)
Austria 95,0 90,1 80,5 -4,9 -9,6Belgio 92,3 93,3 90,8 1,0 -2,5Danimarca 84,8 85,3 86,5 0,4 1,3Finlandia 78,9 79,1 67,6 0,2 -11,5Francia (I° turno) 78,8 74,6 62,0 -4,2 -12,6Germania 85,6 85,8 77,5 0,3 -8,3Gran Bretagna 78,7 75,0 64,4 -3,6 -10,7Grecia 80,3 71,5 - -8,8Irlanda 74,3 73,3 66,4 -1,0 -6,9Italia 92,4 89,8 80,7 -2,6 -9,1Lussemburgo 91,1 88,7 88,7 -2,5 -Norvegia 80,6 81,6 76,7 1,0 -4,9Olanda 94,7 82,9 75,9 -11,8 -6,9Portogallo 79,9 62,2 - -17,7Spagna 74,2 73,9 - -0,4Svezia 81,2 89,4 83,0 8,2 -6,5Svizzera 67,8 49,9 45,6 -18,0 -4,3
Perché la gente non partecipa?
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• Perché non possono (livello macro)– Perché hanno le capacità/possibilità
• Perché non vogliono (livello micro)– non hanno le motivazioni, non sono
informati/interessati• Perché nessuno glielo chiede (livello meso)– sono fuori da reti associative
Tipi di comunicazione pubblica
• Comunicazione politica in senso stretto. Argomenti controversi di interesse generale
• Comunicazione dell’istituzione pubblicapuò essere istituzionale e normativa
• Comunicazione socialecomunicazione di pubblico servizio, promozione di valori, responsabilità sociale (diritti e doveri)
• Comunicazione delle istituzioni semi-pubblichegruppi di interesse associativi, religiosi, ma anche imprese che spiegano i valori sociali di alcune azioni
La comunicazione politica
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La comunicazione in politica riguarda gli scambi e le interazioni che hanno a che fare con l’interesse generale, anche se talvolta si tratta di temi (di rilevanza pubblica) rispetto ai quali c’è un accordo di fondo, talatra sono controversi e allora diventano fonte di mobilitazione di schieramenti pro e contro.
Modelli di comunicazione politica a confronto
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Sistema dei media
CittadiniSistema politico
Comunicazione politica mediatizzata
Modello pubblicistico-dialogico Modello mediatico
CittadiniSistema politico
Sistema dei media
I movimenti sociali
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DefinizioneI movimenti sociali sono delle:a.reti di relazioni prevalentemente informali,b.basate su credenze condivise e solidarietà,c. che danno luogo ad una mobilitazione di tipo
conflittuale,d.attraverso il ricorso a varie forme di protesta(della Porta e Diani 1997, 28-30; Tarrow 1996)
Tipi di movimenti sociali[Tarrow 1996]
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Le trasformazioni dei movimenti sociali
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Tendenze evolutive1.Istituzionalizzazione2.Commercializzazione3.Involuzione4.Radicalizzazione
I gruppi di interesse
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I gruppi di interesse sono organizzazioni formali “di carattere permanente dotate di personale a tempo pieno, che si specializzano nell’opera di individuazione, promozione e difesa degli interessi, influenzando e contestando [le autorità e] le politiche pubbliche” (Schmitter 1992, 457).
Classificazione dei gruppi di interesse
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SEZIONALI/ECONOMICIOrganizzazioni:- sindacali- imprenditoriali- professionali- finanziarie- imprese
PROMOZIONALIOrganizzazioni:- di volontariato- ricreative- culturali- scientifiche
ISTITUZIONALIOrganizzazioni: - burocrazie pubbliche- enti locali- chiese- enti di pubblica utilità
INTERESSE PUBBLICOAssociazioni:- per i diritti umani- ambientaliste- pacifiste-dei consumatori-….
IDENTITARIOrganizzazioni:- religiose- etniche- razziali- per la parità di genere- ….
LOCALISTICI Comitati:- per la promozione di territori- contro discariche, - contro centrali nucleari - …
Rapporto tra interessi e istituzioni
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Tali rapporti sono stati compendiati in alcune modalità specifiche che prevedono una graduazione di controllo-autonomia degli interessi nei loro rapporti con le istituzioni e i partiti:
1. Il dominio partitico (o “occupazione”)2. La simbiosi3. La collaborazione (“o neutralità partitica”)4. Lo scambio5. La subordinazione (o “egeminizzazione”)