polizia penitenziaria domani

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Piccolo canto di Natale RACCONTI - RACCONTI - La “nostra” favola è ispirata al racconto di Charles Dickens che appare ancora oggi di estrema attualità Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno X - numero 7 - 29 dicembre 2008 DISTRIBUZIONE GRATUITA M. corse trafelato a casa risalendo di gran carriera le tre rampe di scale che lo separavano dall’allog- gio di servizio della Casa Circon- dariale di S.. “Ho lasciato aperto il rubinetto del gas?!” aveva pensato, mentre di malavoglia si accingeva ad esami- nare gli atti che G. Assistente Capo di Polizia Penitenziaria addetto alla Ragioneria dell’Istituto gli aveva portato dopo essere rimasto in attesa quasi 3 ore davanti alla porta dell’ufficio al freddo e nella semioscurità del corridoio. Tranne che per gli agenti nelle sezioni e sul muro di cinta, anche loro pressoché assiderati – ma in fondo si erano arruolati anche per questo come qualcuno diceva – lui e il Grancapo M. erano gli unici ad essere ancora al lavoro alla vigilia di Natale. CONTINUA A PAG. 2 A c c o r d o s u l l e C o d e C o n t r a t t u a l i E' stata siglata alla Funzione Pubblica la Pre-intesa sulle code contrattuali che su 280 milioni complessivi di stanziamento pre- vede: - aumento di 1,50 euro per l'ora di servizio straordinario; - aumento a 7,00 euro per il buono pasto; - abbattimento della diffe- renza eccessiva nell'indennità pensionabile tra agenti-assistenti e sovrintendenti. Gli agenti-assi- stenti andranno quindi a percepi- re circa 780 euro lordi in più l'an- no; - abbassamento da 29 a 27 degli anni di servizio per percepi- re la seconda fascia dell'asegno di funzione (da €.1.829 a €. 3.070 annui) che per la Polizia Peniten- ziaria riguarda oltre 6.000 unità per una spesa di 9,280 milioni di euro in quanto numericamente superiore a tutte le altre Forze di Polizia; - istituzione di una terza fascia per l'assegno di funzione a 32 anni di anzianità di sevizio per un importo pari al 15% ... CONTINUA A PAG. 6

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N. 7 del 29 dicembre 2008

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Piccolo canto di NataleRACCONTI - RACCONTI - La “nostra” favola è ispirata al racconto di Charles Dickens che appare ancora oggi di estrema attualità

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno X - numero 7 - 29 dicembre 2008DISTRIBUZIONE GRATUITA

M. corse trafelato a casa risalendodi gran carriera le tre rampe discale che lo separavano dall’allog-gio di servizio della Casa Circon-dariale di S.. “Ho lasciato aperto il rubinetto delgas?!” aveva pensato, mentre dimalavoglia si accingeva ad esami-nare gli atti che G. Assistente Capodi Polizia Penitenziaria addetto allaRagioneria dell’Istituto gli avevaportato dopo essere rimasto inattesa quasi 3 ore davanti allaporta dell’ufficio al freddo e nellasemioscurità del corridoio. Tranne che per gli agenti nellesezioni e sul muro di cinta, ancheloro pressoché assiderati – ma infondo si erano arruolati anche perquesto come qualcuno diceva – luie il Grancapo M. erano gli unici adessere ancora al lavoro alla vigiliadi Natale.

CONTINUA A PAG. 2

Accordo sulle

Code ContrattualiE' stata siglata alla Funzione

Pubblica la Pre-intesa sulle code

contrattuali che su 280 milioni

complessivi di stanziamento pre-

vede: - aumento di 1,50 euro per

l'ora di servizio straordinario; -

aumento a 7,00 euro per il buono

pasto; - abbattimento della diffe-

renza eccessiva nell'indennità

pensionabile tra agenti-assistenti

e sovrintendenti. Gli agenti-assi-

stenti andranno quindi a percepi-

re circa 780 euro lordi in più l'an-

no; - abbassamento da 29 a 27

degli anni di servizio per percepi-

re la seconda fascia dell'asegno

di funzione (da €.1.829 a €. 3.070

annui) che per la Polizia Peniten-

ziaria riguarda oltre 6.000 unità

per una spesa di 9,280 milioni di

euro in quanto numericamente

superiore a tutte le altre Forze di

Polizia; - istituzione di una terza

fascia per l'assegno di funzione a

32 anni di anzianità di sevizio per

un importo pari al 15% ...

CONTINUA A PAG. 6

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008

M. corse trafelato a casa risalendo

di gran carriera le tre rampe di

scale che lo separavano dall’allog-

gio di servizio della Casa Circonda-

riale di S..

“Ho lasciato aperto il rubinetto del

gas?!” aveva pensato, mentre di

malavoglia si accingeva ad esami-

nare gli atti che G. Assistente Capo

di Polizia Penitenziaria addetto alla

Ragioneria dell’Istituto gli aveva

portato dopo essere rimasto in atte-

sa quasi 3 ore davanti alla porta

dell’ufficio al freddo e nella semio-

scurità del corridoio.

Tranne che per gli agenti nelle

sezioni e sul muro di cinta, anche

loro pressoché assiderati – ma in

fondo si erano arruolati anche per

questo come qualcuno diceva – lui

e il Grancapo M. erano gli unici ad

essere ancora al lavoro alla vigilia

di Natale.

“Fatture, fatture, sempre spese con

soldi che non abbiamo. Già abbia-

mo dovuto spegnere i riscaldamen-

ti, centellinare la corrente elettrica,

ridurre le mercedi per le pulizie e ci

sono fornitori che chiamano tutti i

giorni per essere pagati!” aveva

esclamato e poi gli era venuto in

mente l’unico tepore di quel gelido

24 dicembre: la tazza di caffè e

latte che si era riscaldato per la

prima colazione.

Solo che, per quanti sforzi facesse,

non ricordava di avere spento il

gas. Quindi dalle 8 di mattina alle

21, oltre 13 ore di inutile consumo

che, alle attuali tariffe, lo portavano

dritto dritto sull’orlo del tracollo.

In realtà M. nella sua lunghissima

carriera di soldi ne aveva accumu-

lati parecchi, soprattutto dal 1990

in poi, missioni su missioni, le ispe-

zioni ministeriali che lo avevano

portato in ogni più remoto angolo

penitenziario, e poi spesso anche 3

istituti da dirigere contemporanea-

mente, panini ed alberghi di terza

categoria (senza peraltro rinuncia-

re ai rimborsi previsti per legge) e

mai uno svago o un amico, sempre

in primain prima

[email protected]

di

Leo

Beneduci

duramente, con se stesso e con gli

altri, al lavoro.

Nell’anno appena trascorso persi-

no gli arretrati per il trattamento

economico da Dirigente Superiore

grazie ad una legge che lo aveva

equiparato ai Dirigenti della Polizia.

Ma non poteva abbandonare le abi-

tudini di una vita: risparmiare e

spremere tutto e tutti al massimo,

senza sprechi e, soprattutto, senza

pietà.

G. che aveva assistito allo scatto

dalla sedia del Capo non riusciva a

darsi pace; i suoi 4 figli lo aspetta-

vano per la cena di Natale e per lo

scambio dei regali e lui non era riu-

scito a dire che se ne andava.

Aveva persino accarezzato l’idea di

invitare il Capo a cena a casa sua,

come faceva da più di dieci anni,

inutilmente, perché da sempre M.

rifiutava qualsiasi invito da parte di

coloro che riteneva essere suoi

dipendenti.

M. infilò la chiave nella serratura

porta di casa e immediatamente si

arrestò: “C’è qualcuno!”

In effetti c’era come una figura

davanti al finestrone del ballatoio,

M. cercò di mettere a fuoco nella

penombra e quello si fece avanti:

un uomo non più giovane e legger-

mente curvo.

“M., M. sono venuto ad avvertiti!”

adesso era davvero vicino, lo rico-

nobbe e quasi in rantolo: “F.!!

Ma…tu sei morto!”.

F. era il vecchio Comandante di

Reparto che M. si era portato dietro

per quasi vent’anni in tutte le sedi

in cui era stato e insieme ne aveva-

no fatte di tutti i colori soprattutto

negli anni del terrorismo, fino a

quando, all’improvviso sette anni

prima, questi era venuto a manca-

re.

“Sono morto, sono morto non ti

preoccupare, ma questo non mi

impedisce di vedere e di parlare” e

poi ancora: “guarda qual è il prezzo

che ho pagato per gli anni trascorsi

assieme” indicando la lunga catena

che cingendogli la vita si perdeva

nell’oscurità.

M. osservò le maglie di ferro pen-

zolanti e pesantissime a cui erano

attaccati decine e decine di strani

oggetti e fogli di carta di varie

dimensioni. Guardando meglio si

accorse che gli oggetti erano

mostrine della Polizia Penitenziaria

e insegne di qualifica, dapprima

militari e poi dell’ordinamento civile,

Assistente, Sovrintendente, Ispet-

tore persino qualche basco azzur-

ro; i fogli di carta erano richieste di

congedo, di cambio turno, di distac-

co, giudizi complessivi, procedi-

menti disciplinari, segnalazioni

all’Autorità Giudiziaria.

“Che significa?” chiese M. e F.

rispose: “Significa che la tua catena

è molto più lunga e pesante della

mia e presto non potrai più liberar-

tene!”

“Ma il lavoro? Le regole? Il Perso-

nale deve essere trattato con il

pugno di ferro sennò se ne appro-

fitta e tutto si sfascia.” replica M..

Ma F. è implacabile: “Non abbiamo

colpa, infatti, per quello che ci è

imposto dalla necessità o per forza

maggiore; abbiamo invece piena

responsabilità per la sofferenza

inutile che abbiamo arrecato senza

che ve ne fosse bisogno, quando

abbiamo trattato alcuni meglio degli

altri e quando abbiamo pensato a

noi stessi come l’unica verità possi-

bile erigendoci a giudici della vita

altrui” e, continuando: “soprattutto

siamo responsabili ogni volta che

soffochiamo dentro di noi la nostra

umanità verso gli altri come una

debolezza inutile e deleteria”. M.

era senza parole, come in un film

scorrevano velocissimi davanti a lui

le ore, i giorni, i mesi e gli anni della

sua vita. Quante donne e uomini,

spesso poco più che bambini, gli

erano passati davanti, vestiti degli

stessi panni eppure diversi gli uni

dagli altri, senza che ne ricordasse

i nomi ma solo gli sguardi, di attesa

e di preghiera e, assai spesso, di

delusione e di disperazione.

Soprattutto non ricordava di avere

mai scambiato con loro un sorriso o

una stretta di mano, eppure erano

tantissimi. Nel frattempo la figura di

F. si era dissolta con un sussurro

che ancora risuonava per le scale:

“Addio e arrivederci…ricorda” ed

M. accorgendosi delle lacrime che

gli bagnavano il viso, per la prima

volta in vita sua non fece niente per

trattenerle e pensò: “Al diavolo il

fornello del gas! G., forse mi invita a

casa sua anche quest’anno, mi

farebbe veramente piacere andarci

e conoscere i suoi figli.” .

Piccolo

canto di

NataleLa “nostra” storia tratta

dal racconto di Charles Dickens

Page 3: Polizia Penitenziaria Domani

3Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Si cerca la riforma condivisaChi si aspettava la presentazio-

ne della bozza per la riforma dellaGiustizia già entro la fine dell'anno èrimasto deluso. Infatti il pacchettosulla Giustizia andrà in Consiglio deiMinistri a gennaio. Da parte del mini-stro della Giustizia Angelino Alfanoc'e' infatti l'obiettivo di una riforma"condivisa" per cercare una conver-genza con il Pd e l'Udc, ed accoglie-re anche eventuali suggerimenti daparte della Lega. ''Abbiamo appron-tato – ha dichiarato il Guardasigillialla stampa - un piano organico: gliinterventi già approvati sul processocivile, la riforma del processo penalein attuazione dell'efficienza e del giu-sto processo, la costruzione di nuovecarceri perchè siamo contrari a indul-ti e amnistie e infine la riforma dellaCostituzione che ha come bussola laparità tra accusa e difesa''. Quellodella parità tra accusa e difesasecondo Alfano ''è il punto più delica-to su cui intervenire. Il cittadino e ilpm devono avere pari diritti e paridoveri e il giudice deve essere equi-distante dall'uno e dall'altro. Ma fino aoggi non è stato così. Provo a rende-re l'idea con l'immagine della bilanciadella giustizia: i due piatti, cittadino epm, sono fra loro in equilibrio finchè ilpeso che li regge, il giudice, sta alcentro. Se il giudice e' invece piùspostato verso il pm, perchè hannofatto il concorso insieme, perchèsono negli stessi uffici, perchè vannoal bar insieme, il piatto pende a suofavore e a danno del cittadino. Perquesto è necessaria la separazionedelle carriere''. Quanto al Csm, ilGuardasigilli ritiene ''inevitabile'' una

ANNO X - n. 7 Lunedì 29 dicembre 2008

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano

Agostino Palossi - Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

Questo periodico è associato

all’Unione Stampa Periodica Italiana

Registrazione Tribunale di Roma n. 103/99. Spedizione in a.p. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

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[email protected] - [email protected] - [email protected]

LAVORI - Il Ministro Guardasigilli Angelino Alfano ha chiesto la partecipazione attiva di tutte le forze politiche

''valutazione sulla sua composizionee sull'efficacia della sua azione disci-plinare''. Alfano ribadisce poi lanecessità di riformare la giustiziacambiando la Costituzione sottoline-ando che ''l'aggiornamento'' dellaCarta del 1948 garantirà ''un proces-so più celere e più giusto''. E alla

[email protected]

di

Domenico

Nicotra

domanda sul dialogo con l'opposizio-ne sulla riforma risponde: ''Bisognadistinguere tra l'Udc e la sinistra. Ilpartito di Casini ha dato una disponi-bilità concreta al dialogo nella consa-pevolezza che la riforma è necessa-ria e che non si possono porre angu-sti limiti''. Quanto al Pd, ''non si può

immaginare di intendere il dialogocon un si formale e un 'no' sostanzia-le. Non si può essere disponibili alconfronto a patto che non si tocchi laCostituzione, perchè in sostanzaquesto significherebbe rinunciare alprogramma sulla giustizia con cuiabbiamo vinto le elezioni''.

Page 4: Polizia Penitenziaria Domani

4 Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008

BILANCI - I dodici mesi appena trascorsi sono stati sintetizzati in pochissime ma significative parole

Anno bisesto, anno funesto

PRE-INDULTO - Nel 2006 il Governo Prodi con Clemente Mastella Guardasigilli ha proposto l’indulto, cercando di farrespirare le carceri ormai al collasso. Il 2008 è stato l’anno in cui gli Istituti italiani sono tornati alla condizione pre-indulto.

Questi ultimi giorni del 2008 chiudono un anno ‘vissuto pericolosamente’ per la Polizia Penitenziaria. Anno bisesto - anno funesto,

recita un antico proverbio. Abbiamo voluto sintetizzare in poche parole questi 12 mesi poco brillanti per la Polizia Penitenziaria.

CRISI DI GOVERNO - In seguitoall'arresto della moglie, disposto dalla magistra-

tura, il ministro Mastella ha deciso di dimettersi,

facendo entrare il Governo Prodi in una fase di

crisi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha

chiesto la fiducia al Parlamento: la Camera dei

Deputati ha votato a favore, ma, con 156 voti a

favore e 161 contro, il Senato ha sfiduciato il

Governo. Dalla giornata di venerdì 25 gennaio

cominciano le consultazioni politico-istituzionali,

a opera del Presidente della Repubblica, Gior-

gio Napolitano. Il 30 gennaio, Napolitano ha

chiesto al presidente del Senato, Franco Mari-

ni, di avviare un nuovo giro di consultazioni. Il 4

febbraio si concludono le consultazioni e Marini

rimette il mandato al Quirinale. 2 giorni dopo, il

6 febbraio, il presidente della Repubblica scio-

glie le Camere e il Consiglio dei Ministri annun-

cia la data del voto, il 13 e 14 aprile.

MASTELLA - Il 6 marzo 2008, dopo un paio di giornidi riflessione, decide quindi di non candidarsi alle elezioni

politiche del 2008, per la prima volta dopo 32 anni,[11]e ciò

nonostante l'offerta di un posto nelle liste del Partito Sociali-

sta fattagli dal segretario Enrico Boselli. Dall'ottobre 2008

viene ingaggiato dalla RAI come inviato per seguire le parti-

te del Napoli nella trasmissione Quelli che il calcio.

SUICIDI - Nel corso dell’ultimoanno sono stati numerosi i suicidi tra

la Polizia Penitenziaria. Sono state

le manifestazioni piu' drammatiche e

dolorose di un disagio derivante da

un lavoro difficile e carico di tensioni.

Nei giorni successivi all’allarme si è

proposto di creare 'Centri d'ascolto',

"completamente anonimi, in modo

da garantire la totale privacy" per gli

agenti penitenziari. A distanza di

pochi mesi rimane soltanto il vuoto

lasciato dai colleghi che hanno

deciso di compiere questo gesto

estremo. AGGRESSIONI - Il 2008verrà ricordato come l’anno delle

aggressioni in carcere. Un vero e

proprio bollettino di guerra che ha

coinvolto tutti gli istituti italiani

senza nessuna esclusione.

Page 5: Polizia Penitenziaria Domani

5Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008

FUTURO - Tanta carne al fuoco per il prossimo anno. Ma quanti di questi progetti vedranno la luce?

Un 2009 in quattro mosse

Il prossimo

anno dovrebbe

essere quello giusto per

la Riforma della Giustizia. Il

Ministro Angelino Alfano ha

assicurato che già dai primi giorni

di gennaio si procederà ad aniliz-

zare i contenuti. Si è parlato in

questo ultimo periodo di possibili modifi-

che al processo penale (con la previ-

sione di una polizia giudiziaria più

autonoma dal pm nelle indagini) e

misure per costruire nuove car-

ceri. Nella bozza preliminare

del governo si arriva ad

escludere il pm dalla libe-

ra ricerca della notizia di

reato che viene affida-

ta solo alle Forze

di Polizia.

La

Polizia Penitenziaria si

trova da sempre tra le pole-

miche per quanto riguarda il

vestiario. Esiste un problema nazio-

nale che riguarda la nuova tuta bella da

vedere, da conservare con cura e usare

solo in situazioni specifiche. In molti istituti

si convive, però, con le carenze del magaz-

zino vestiario. In qualche caso estremo

può capitare di vedereun Poliziotto Peni-

tenziario con un pantalone che non è

proprio 'ministeriale'. L’augurio

per il nuovo anno è che

questo problema

finisca

Il 2009 potrebbe essere l’anno giusto per

mettere fine alla sperequazione di tratta-

mento, giuridico ed economico degli appar-

tenenti ai ruoli direttivi della Polizia Peni-

tenziaria, rispetto agli omologhi ruoli della

Polizia di Stato e del Corpo Forestale dello

Stato.

Il sov-

vraffolla-

mento delle carceri

è per Alfano ormai un'emergenza, tanto da varare nei

primi giorni di gennaio un decreto con nuove norme

sulle gare di appalto per costruire nuovi penitenziari,

così da evitare che in caso di contenzioso i lavori si bloc-

chino.

RIFORMA

VESTIARIO

RIALLINEAMENTO

E

D

I

L

I

Z

I

A

Page 6: Polizia Penitenziaria Domani

6 Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008

E' stata siglata alla Funzione Pubblica

la Pre-intesa sulle code contrattuali che su

280 milioni complessivi di stanziamento pre-

vede: - aumento di 1,50 euro per l'ora di ser-

vizio straordinario; - aumento a 7,00 euro

per il buono pasto; - abbattimento della dif-

ferenza eccessiva nell'indennità pensiona-

bile tra agenti-assistenti e sovrintendenti.

Gli agenti-assistenti andranno quindi a per-

cepire circa 780 euro lordi in più l'anno; -

abbassamento da 29 a 27 degli anni di ser-

vizio per percepire la seconda fascia del-

l'asegno di funzione (da €.1.829 a €. 3.070

annui) che per la Polizia Penitenziaria

riguarda oltre 6.000 unità per una spesa di

9,280 milioni di euro in quanto numerica-

mente superiore a tutte le altre Forze di

Polizia; - istituzione di una terza fascia per

l'assegno di funzione a 32 anni di anzianità

di sevizio per un importo pari al 15% in più

dell'importo della seconda fascia; - circa 10

euro di aumento mensile lordo quale ade-

guamento dell'indennità pensionabile. Infine

strenua e vittoriosa la battaglia dei sindaca-

ti della Polizia Penitenziaria per il recupero

dei 5 milioni di euro sottratti nel 2002 per

l'istituzione dell'indennità per il 41 bis. A

fronte dei circa 2 milioni previsti per il Corpo

quali residuo della trattativa sulle code con-

trattuali ne sono stati aggiunti quali anticipo

dei 5 altri 2 milioni che andranno ad incre-

mentare il FESI 2009. Ulteriormente da pre-

cisare che attraverso 4,5 milioni di euro

sono state finanziate le decurtazioni per

malattia degli appartenenti al Comparto

Sicurezza e Difesa si sensi dell'articolo 71

del D.L. 112/2008 per il periodo 26 giugno

31 dicembre 2008. Ciò in quanto per il 2009

tale decurtazione dovrebbe essere abolita ai

sensi del disegno di legge tuttora all'esame

del Senato.

C’è l’accordo sulle Code contrattualiFUNZIONE PUBBLICA - Siglata la Pre-intesa alla Funziona Pubblica con le organizzazioni sindacali

Il Prap Toscana ha sensibilizzato le direzioni della

propria giurisdizione a contemplare, in sede di con-

trattazione decentrata per il Fesi, una sorta di inden-

nità di cassa per l'agente addetto alla portineria che

riscuote le somme versate a favore dei detenuti.

Questo perchè si avverte l’esigenza di affrontare in

maniera tangibile i rischi connessi al maneggio di

denaro e di valori da parte del Personale del Corpo

che, in caso di ammanchi di cassa, è costretto a com-

pensarli di tasca propria.

In Toscana si pensa ai rischidel Personale di portineria

MALCOSTUME

Ricoveri poco urgenti

nel cambio dei turniSempre più spesso il Personale di Poli-

zia Penitenziaria, nell’imminenza della con-

clusione del turno quotidiano di lavoro,

viene 'utilizzato' nei servizi di scorta dei

detenuti da inviare con procedura d’urgenza

al pronto soccorso ospedaliero. La legisla-

zione penitenziaria stabilisce che il ricovero

urgente può avvenire solo ed esclusivamen-

te nei casi di estrema urgenza che, in ambi-

to ospedaliero vengono identificati con un

codice rosso.Succede con frequenza che,

raggiunta la struttura esterna, l’accettazione

del detenuto da parte del pronto soccorso

attribuisca un codice giallo – mediamente

critico – verde – poco critico se non addirit-

tura bianco – per niente critico. Il personale

di Polizia penitenziaria è costretto a sostare

all’interno delle sale d’attesa degli ospedali

per molte ore eccedenti l’orario ordinario ed

anche con conseguente aumento dei rischi

in relazione tipologia dei ricoverati. A questo

bisogna aggiungere la dilatazione dell’orario

di lavoro che si riflette sugli impegni perso-

nali dei dipendenti che magari hanno pro-

grammato e devono ottemperare ad esigen-

ze familiari indifferibili.

Page 7: Polizia Penitenziaria Domani

7Numero 7 - Anno x - Lunedì 29 dicembre 2008

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

a cura di

Giada

Ariani

Prosegue il “Programma nazionale di solarizzazione degli Istituti Penitenziari”, nato nel novembre 2001 con la collabora-

zione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e il Ministero della Giustizia – Diparti-

mento Amministrazione Penitenziaria (DAP) al fine di migliorare la qualità energetico-ambientale delle strutture di

detenzione italiane tramite l’installazione di 5.000 m2 di collettori solari termici. Il primo progetto pilota è stato realiz-

zato nel luglio 2002 presso la Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso; negli anni successivi, oltre alle fina-

lità previste nel 2001, si è lavorato per produrre e fornire gli strumenti utili a formare e a rendere quanto più possibi-

le autonome le Direzioni e gli Uffici Tecnici dei Penitenziari rispetto all’iter progettuale, all’istallazione e alla gestione

di nuovi impianti solari. Si è intrapresa quindi un’azione di trasferimento del know-how tramite l’elaborazione di

documenti guida, quali le “Linee guida per la realizzazione di impianti solari termici a regola d’arte rivolti agli Istituti

Penitenziari”, e le “Linee guida alla formazione dei detenuti”; documenti redatti e pubblicati sulla base della espe-

rienza di più istituti.Ad oggi si può dire che è consolidata la realizzazione e la successiva manutenzione degli impianti

operata in collaborazione con i detenuti, previo corso di formazione, con rilascio da parte della Regione dell’attestato di

qualifica professionale di “Operatore nell’Installazione e Manutenzione di Impianti Solari Termici”. Tale attestato è rila-

sciato, dopo il superamento dell’esame finale, ai detenuti che abbiano partecipato al corso teorico e svolto l’attività di

stage che avviene contestualmente alla realizzazione dell’impianto solare termico che servirà il penitenziario stesso.

Nel corso del 2005 e 2007, a seguito delle attività svolte dal gruppo di coordinamento MATTM-DAP-CIRPS che ha lavora-

to per selezionare gli istituti detentivi da inserire nel programma, si è prima giunti alla stesura di una lista di venticinque isti-

tuti, ed infine a quella definitiva di quindici penitenziari. La lista definitiva degli istituti che partecipano al programma è sancita

da un decreto direttoriale del Ministero dell’Ambiente Direzione Generale Salvaguardia Ambientale:

• C.C. Torino;• C.C. Firenze;• C.R. Rebibbia-Roma;• N.C. Rebibbia-Roma;• C.C. Velletri;• C.C. Viterbo;• C.C. Perugia;• C.C. Terni;•

C.R. Spoleto; • C.C. Secondigliano;• C.C. Benevento; • C.C. Lecce N.C;• C.C. Taranto;• C.C. Laureana di Borrello; • C.C. Caltagi-

rone;

I benefici sono di varia natura, sia in ambito

energetico che sociale che economico;

infatti, oltre alla riduzione dell’im-

piego di combustibili fossili

per la produzione di calore,

e alla conseguente ridu-

zione di emissioni, si

punta alla riabilitazione

dei detenuti fornendo

loro delle competenze e

un titolo spendibile facil-

mente nel momento in

cui dovranno reinserirsi

nella società. Ultimo, ma

non meno importante, la

possibilità di ridurre i costi per

la produzione di calore all’inter-

no delle strutture selezionate.

Sempre più sole negli Istituti

Lo stereo nuovo strumento di tortura

I musei delle torture di tutto il mondo dovranno trovare il

posto per un nuovo moderno attrezzo: lo stereo. Non è uno

scherzo. Piuttosto l'ennesima notizia di maltrattamento di

detenuti da parte di soldati americani. Un trattamento che

avviene sistematicamente nelle carceri di Iraq, Afghanistan e

Guantanamo. La pratica, condannata ufficialmente dall'ONU e

dalla Corte Europea Per i Diritti Umani, è quella di riprodurre

brani di Metallica, AC/DC, Eminem, Bruce Springsteen, Britney

Spears e Christina Aguilera (tanto per citarne alcuni) a un livello di

decibel insopportabile per l'orecchio umano, lasciando che la canzone si ripeta per

almeno una decina di volte. A denunciare i fatti è la Associated Press in concomitanza con Reprieve,

associazione britannica per i diritti umani e promotrice della campagna di protesta e sensibilizzazione

"Zero dB".

Page 8: Polizia Penitenziaria Domani