portafinestra della sala l'essenza delle cose · in provenza, vecchie cose preziose o anche...
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Provenzale
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di Maria Luisa Bonivento foto di Tiziano Canu e Maria Luisa Bonivento
Due sono stati i motivi guida nella scel-
ta di due giovani nel voler realizzare
non una semplice casa, ma proprio la
loro casa di vacanza, che sognavano
da tempo. Per lui si trattava di dare corpo a sensazioni che
popolavano i ricordi di quando, bambino e poi ragazzo,
trascorreva i lunghi mesi estivi nella casa dei genitori a
Forte dei Marmi. L’altro motivo di ispirazione sono state
le atmosfere provenzali adorate da entrambi, ricreate ad
arte in questo angolo della Toscana. Ora, come un tem-
po, l’uso incondizionato della bicicletta sul lungomare, in
centro tra i negozi eleganti o in pineta, conferisce agli abi-
tanti la sensazione che tutto sia a poche pedalate da casa,
in un piacevole senso di libertà che diventa sinonimo di
vita spensierata. A pochi chilometri, nell’interno, si trova
Pietrasanta, dove, in via Garibaldi, all’ombra del Duomo,
i due giovani padroni di casa hanno scovato l’atelier di
Per dilatare gli spazi dedicati alla convivialità, la designer ha creato una zona pranzo all’aperto, con pavimentazione in pietra e tetto con mezzane e travi in legno di castagno. I raffinati piatti bianchi in coccio con cammeo sul bordo, i sottopiatti in zinco francesi, la cristalleria, i runners di boutis di cotone e i candidi cuscini patchwork con cifre ricamate recuperate da vecchi canovacci e lenzuola, fanno piacevole contrasto con la rudezza della tavola.
Emanuela Marchesini, un mondo fascinoso dove, come
in Provenza, vecchie cose preziose o anche semplici og-
getti d’uso quotidiano, vengono ritrovati e valorizzati, per
preservarne nel tempo l’essenza, l’anima e il sapore. “Nel
fondo aleggiavano le atmosfere scenografiche che sa-
rebbero state perfette per dare carattere alla nostra casa,
dove intendevamo non solo vivere in armonia vacanze e
fine settimana, ma anche accogliere gli amici”. Per enfa-
tizzare l’osmosi tra interno ed esterno, l’interior designer
ha creato un patio in corrispondenza della zona cucina-
sala da pranzo con vista sull’intimo giardino, popolato
l'essenzaDELLE cOsENel cuore della Versilia, una casa è resa romantica e sensuale dallo stile inconfondibile di Emanuela Marchesini, all’insegna di armonie cromatiche riecheggianti in pareti, legni e tessuti
Ai lati della portafinestra della sala da pranzo, sono state posizionate due piante di bosso postein portavasi francesidi ghisa anticata. In primo piano, il lampadario in ferro, forgiato a mano da un artigiano fiorentino,è stato dipinto nel color “meringa, abbinatoai raffinati paralumiin lino.
come fare i cuscini per le sedie a pag. 60
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Lo spazioso open-space ospita una comoda zona cucina e un’ampia sala da pranzo. A sinistra, in primo piano, il lampadario, realizzato su disegno della progettista, è frutto del recupero di pezzi antichi assemblati con cura. Anche il tavolo toscano sottostante, reca, intatta, la patina del tempo, solo il piano è stato ripulito a fondo e incerato. A destra, un armadio guardaroba è stato trasformato in credenza, dove le ante originali in legno massello sono state sostituite da semplice rete per pollaio, con effetto di intrigante trasparenza. Lungo la parete decorata nei toni del grigio e della meringa, che riecheggiano in ogni parte della casa, si trova uno dei caloriferi in ghisa recuperati e riutilizzati, e un’applique a due luci ancorata a un tableau di legno. sullo sfondo s’intravede il passaggio che si apre al “mondo” salotto. Non lontano, nobilitata da decorazioni dipinte che culminano in un’imponente cimasa, è situata la porta che conduce nella dispensa.
di platani, allori, bossi e ortensie. Lo spazio, definito da
una pavimentazione in pietra, è protetto da un tetto con
“mezzane” dipinte in bianco per riflettere la luce e robuste
travi in legno di castagno volute nella tonalità tendente al
grigio che l’interior designer ha romanticamente battez-
zato “Blue colomba”. Un colore tratto dai pantoni francesi
che ingentilisce anche le persiane in legno e le inferriate
di gusto toscano, realizzate da un artigiano locale con
cimasa decorativa. Un goloso color “Meringa” è stato in-
vece qui riservato da Emanuela Marchesini al lampadario
di ferro forgiato a mano, che sovrasta la tavola da pran-
zo, perfettamente abbinato a piccoli paralumi in lino, un
tocco prezioso per illuminare le romantiche cene estive.
In questa dimora toscana si nota il magico tocco di Emanuela con i suoi raffinati giochi di luci e ombre
come fare l'armadio provenzalee i decori parietali a pag. 60
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Al di là della porta finestra che si apre sul patio, si intravede la bicicletta del padrone di casa. Originali tendaggi sono stati realizzati su disegno, assemblando larghe strisce di lino grezzo e di mussola di cotone alternate, e annodati a un bastone. Un’applique è stata creata recuperando un vecchio elemento di ringhiera di una scala in ghisa. Un orologio rotondo in zinco campeggia sulla credenza toscana in noce, di famiglia.
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A sinistra, la cucina, che Emanuela Marchesini ha realizzato con il supporto dei suoi artigiani, appare caratterizzata da una grande cappa con mensolone in legno e capitelli di pietra. In stile ispirato all’architettura con montanti scanalati e capitelli decorativi, appare dipinta in tonalità “meringa” che ben si accorda con il colore miele della pietra botticino sagomata scelta per creare il piano lavoro e l’acquaio. A destra, nel salotto su una delle pareti con patine color lino e grigio, è stato realizzato il trompe -l’oeil di una finestra che si ispira alle vetrate del Battistero di Pietrasanta, in perfetta sintonia con una piantana del ‘700, che è, in realtà, un candeliere da chiesa restaurato e completato da un paralume in organza. A lato è stata ricavata una suggestiva nicchia in pietra con mensole. Tessuto di lino grezzo tappezza divani, poltrone e il grande pouf che fa da tavolo imbottito centrale, solo alle sedute di divano e poltrone Luigi xvi è stato riservato un rivestimento in seta.
A sinistra, quasi a fare da sfondo al salotto, in corrispondenza di un secondo ingresso, contrassegnato da una lampada a lanterna in ferro forgiato provenzale e da un mobile di famiglia, è posizionata la scenografica scala che conduce alla zona notte. L’elegante ringhiera è stata realizzata recuperando elementi in ghisa, dipinti poi nella tonalità meringa, mentre le pedate sono in pietra di Matraia, materiale tipico lucchese.
L’angolo del pianerottolo è smussato da tre portacandele da chiesa ripatinati e completati da candele “a palla”.
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Mentre la pavimentazione nella zona giorno al piano terreno è stata realizzata con cotto toscano, in tutta la zona notte al primo piano, Emanuela Marchesini ha preferito posare listoni di legno che ha fatto trattare a cera. La camera per gli ospiti è ricca di particolari romantici. Lo scintillante lampadario a gocce è un ricordo di famiglia, appartenuto alla nonna di lei. sul letto con testata lignea grigia e oro, sono posati cuscini con cifre ricamate.
Rivisitare i mobili della nonnasarà capitato a tutti di ereditare un mobile della nonna, bello, ma dal legno troppo scuro. Per ingentilirlo, dopo averlo ben pulito, dipingetelo con un bel colore a scelta. Lasciate asciugare e passate sul primo colore una seconda tonalità a contrasto. Prima che asciughi completamente, rimuovetela con un pennello pulito, seguendo le venature del legno facendo affiorare la prima tinta. Terminate con della cera.
All’interno, nella sala da pranzo con zona cucina, in salot-
to e poi su per la scala che porta al primo piano e alla zona
notte con tre camere da letto e bagni, si godono le stesse
atmosfere da jardin d’hiver, che sembrano diffondersi con
Sulle pareti decorate con patine sui toni grigi e avorio si leggono frasi che manifestano la filosofia di vita dei proprietari
come fare l'effetto stracciato a pag. 60
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Nella camera per gli ospiti ci sono altri dettagli romantici, come le tende di lino con “tramezzo” in pizzo di recupero e come la camicia da notte appesa a un’anta dell’armadio di famiglia in noce. Un piccolo busto di cotto francese, dipinto in bianco è posato, come si usava un tempo, su un vecchio cassettone. completa l’arredo una poltroncina Luigi xvi imbottita, tappezzata con broccato di lino bianco, con cuscino della seduta matelassé. A destra, un particolare del letto della camera padronale con testata imbottita rivestita di tessuto di lino grigio, racchiusa in una cornice in legno patinato grigio e oro.
Romantico il ciel-de-lit in legno intagliato completato da una cascata candida di leggero tessuto di lino
come fare il rigato sulle pareti a pag. 60
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Nella camera da letto padronale un luminoso tessuto di seta color verde acqua ricopre il divanetto a pozzetto Luigi XVI. Lino bianco è stato scelto per le vaporose tende raccolte in embrasses e per schermare la giocosa rete da pollaio nelle ante dell’armadio fine ‘900. sopra a un cassettone Impero grigio con figurine decorative è posto uno specchio vittoriano e un scintillante 'flambeau' in cristallo e ferro. Al lampadario Impero con gocce sono stati applicati paralumi in organza di seta color avorio. Nei toni del grigio e dell’avorio sono le pareti decorate con una cornice in gesso grigia dipinta.
Delle tende a mo' di sipario, da chiudere per proteggere e rendere più romantica la zona notte!
come fare le cortine a pag. 60
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In basso, nel bagno padronale, la vasca in ghisa con piedi a zampa di leone è dipinta esternamente in color tortora con scritte in bianco che richiamano le decorazioni con motivi floreali e nodi d’amore eseguite a mano libera sulle pareti. Il lavabo è inserito in un piano di marmo di carrara che poggia su un mobiletto dipinto in color tortora. Tende in lino ricamate, ottocentesco lampadario in legno elettrificato, specchio con cornice in legno dipinta in color meringa con putti gesso completano l’arredamento, rigorosamente firmato Emanuela Marchesini.
naturalezza, senza soluzione di continuità o ca-
dute di stile, come facessero parte della casa,
da sempre. Non appena se ne varca la soglia,
si percepisce una magica armonia di forme e
tonalità, di rapporti tra vuoti e pieni, di fluire
di luci rese ovattate da sensuali tendaggi, che
non è fortunata casualità, ma frutto dell’inte-
sa che unisce l’alta professionalità dell’interior
designer all’infaticabile manualità artigianale
della sua fedelissima squadra.
Particolare cura è stata posta da Emanuela nella scelta dei tessuti d'arredo e nei loro abbinamenti