posizionamento degli ancoraggi in copertura

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Soluzioni Progettuali Scheda: SP37 Rev: 26/03/2012 Pagina 1/7 STATO DI FATTO Descrizione Copertura: COMPLESSO RURALE – COPERTURE A CAPANNA manto in coppi e tegole Nuova Esistente Praticabile Non Praticabile Il fabbricato presenta due gruppi di edifici, disposti ortogonalmente ed attestati su un’aia centrale. Tutte le coperture hanno manto in cotto a coppi e tegole. Il complesso è caratterizzato da differenti altezze libere, in relazione al confronto con le aree esterne, i piazzali e agli annessi sui quali affaccia. Distanza minima di caduta : Fronti esterni Sud Ovest Nord Est 5,40/6,50 2,40 3,20/3,70 6,00/7,30 Aia interna Sud Ovest Nord Est 5,80/6,40 2,40/3,00 Interna sui tetti Sud Ovest Nord Est 2.4/3.50 2.40/5,00 0,40 Le distanze sono espresse in metri STURMA

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Posizionamento Degli Ancoraggi in Copertura

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  • SoluzioniProgettuali Scheda:SP37 Rev: 26/03/2012 Pagina1/7

    STATO DI FATTO Descrizione Copertura: COMPLESSO RURALE COPERTURE A CAPANNA manto in coppi e tegole

    Nuova

    Esistente

    Praticabile

    Non Praticabile

    Il fabbricato presenta due gruppi di edifici, disposti ortogonalmente ed attestati su unaia centrale. Tutte le coperture hanno manto in cotto a coppi e tegole. Il complesso caratterizzato da differenti altezze libere, in relazione al confronto con le aree esterne, i piazzali e agli annessi sui quali affaccia. Distanza minima di caduta : Fronti esterni

    Sud Ovest Nord Est 5,40/6,50 2,40 3,20/3,70 6,00/7,30

    Aia interna

    Sud Ovest Nord Est 5,80/6,40 2,40/3,00

    Interna sui tetti

    Sud Ovest Nord Est 2.4/3.50 2.40/5,00 0,40

    Le distanze sono espresse in metri

    STURMA

  • ANALISI

    Caratteristiche strutturali e morfologiche della copertura: Consistenza strutturale Pendenze Aggravanti

    copertura

    PORTANTE

    copertura PARZIALMENTE PORTANTE

    copertura

    NON PORTANTE

    P 50% FORTEMENTE INCLINATE

    15%

  • Esiti delle analisi: Caratteristiche della copertura: - Le diverse falde della copertura non sono dotate di accesso permanente.

    - Lintera copertura presenta una capacit portante idonea al transito.

    - Il manto di copertura in coppi e tegole caratterizzato da buona resistenza allo scivolamento e sufficientemente ancorato al solaio.

    - La morfologia delle falde presenta inclinazione di 20 (circa 36%). Esigenze manutentive prevedibili: - Non sono previste attrezzature e macchinari tecnici in copertura.

    - Le esigenze manutentive prevedibili saranno del tipo occasionale e derivanti da esigenze, attualmente non prevedibili, del fruitore dellimmobile o da rotture di componenti.

    - La tipologia della manutenzione ipotizzata (limmobile non dotato di manuale di manutenzione) sar del tipo ispettivo e cio indirizzata al monitoraggio del comportamento nel tempo delle componenti edili impiegate.

    Contesto: - La copertura in oggetto del tipo isolato, separata da area pubblica mediante pertinenza interna di propriet.

    - Il contesto non condizione di rischio aggiuntivo per lavori svolti in copertura.

    - La viabilit e le aree libere circostanti ledificio consentono la raggiungibilit e laccosto di autoscala ad ogni punto della copertura.

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  • Pagina4/7

    SOLUZIONE PROGETTUALE LEGENDA

    AREE Area con prescrizioni soggetta a rischio particolare

    Area non Praticabile

    BORDI

    Bordo Protetto(parapetto) Bordo soggetto a Trattenuta Bordo soggetto ad Arresto Caduta

    Bordo raggiungibile dal basso

    Distanza libera di caduta (calcolata nel punto + basso)

    DISPOSITIVI Linea orizzontale UNI 795 classe C Linea orizzontale UNI 795 classe D Linea verticale/inclinata UNI 353.1 Rigida Linea verticale/inclinata UNI 353.2 Flessibile Ancoraggio UNI 517 Tipo A Tipo B

    Ancoraggio UNI 795 Classe A1 Classe A2

    Palo UNI 795 classe A1 PUNTO DI ACCESSO

    A e esterno A v interno su parete verticale A i interno su copertura inclinata o piana Percorso di Accesso est. Scalini di transito

    Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda

    Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda

    4,50

    I punti di ancoraggio utilizzati come ausiliari per trattenuta in copertura sono posti ad una distanza tale da consentire la raggiungibilit di tutta la superficie della copertura (gli archi di cerchio ne evidenziano la raggiungibilit)

    Vedi criteri progettuali scheda CR004.

    Criticit per i dispositivi di ancoraggio negli angoli. La distanza di riferimento per il corretto posizionamento dellancoraggio 2,6 m dallangolo, misurato sulla falda; le altre misure sono conseguenti e dipendono dalla pendenza della falda. Il disegno puramente indicativo. Vedi criteri progettuali, scheda CR004.

    3,20 /3,70

    5,40/6,50

    5,80 /7,60

    0,90/1,20

    2,40

  • MOTIVAZIONI - DOTAZIONI ANTICADUTA PROCEDURE DPI Scelte progettuali di protezione e motivazioni:

    Accesso. Padiglione ad un piano. Il gruppo di tetti del corpo di fabbrica ad un piano accessibile da una finestra esistente che vi si affaccia direttamente e collocata nel corpo a due piani. La finestra in questione ha dimensioni e altezza dalla copertura alla quale da accesso a norma (vedi dimensioni minime del DPGR 62/R e altezza dalla soglia alla copertura inferiore a 50 centimetri). Padiglione a due piani. Il corpo di fabbrica a due piani reso accessibile dallapertura di un lucernario. In prossimit dello sbarco collocato un elemento puntuale daggancio dal quale possibile raggiungere il sistema di sicurezza principale di questa seconda serie di tetti (linea vita). Corpo sporgente. Il dislivello tra questa porzione di copertura e la precedente di 40 centimetri, pertanto raggiungibile senza necessit di alcun dispositivo. Sistema di protezione. Padiglione ad un piano. Laltezza libera di caduta dei fronti NON consente di prevedere sistema di arresto della caduta (altezza libera inferiore a 4,50 m). Il progetto prevede quale sistema principale di protezione in trattenuta un dispositivo guidato agganciato su linea flessibile. Tale sistema consente la raggiungibilit dellintera copertura mediante singolo aggancio alla linea vita. La dimensione delle falde richiede due differenti lunghezze di blocco del dispositivo guidato, la prima parte a 2,60 e quella finale a 3,40. Per la completa raggiungibilit degli angoli della copertura sono stati aggiunti dei ganci ausiliari. Tali elementi devono essere impiegati in aggiunta allaggancio principale, mediante ulteriore connessione con cordino di lunghezza di 2,00 metri. Padiglione a due piani. Questo corpo di fabbrica consentirebbe, parzialmente, (solo sul lato che affaccia sullaia centrale) limpiego di sistemi in arresto di caduta. La complessa morfologia del tetto e le limitate altezze libere degli altri tre fronti (inferiori a 4,50 mt) hanno per suggerito di risolvere lintera superficie mediante sistema in trattenuta. Per quanto esposto, anche per tale porzione di copertura stato scelto un sistema principale consistente in un dispositivo guidato agganciato su linea flessibile (bloccato a 3,40 metri). Tale soluzione consente la raggiungibilit di tutta la parte centrale del tetto ma richiede limpiego di elementi puntuali daggancio per le superfici laterali e negli spigoli della copertura. NB. Il passaggio dalla porzione A a quella B possibile solo da una area di limitata dimensione (larga 2,60 m). Questo comporta che in tale punto del tetto necessario il transito mediante cordino con limitatore di lunghezza a 1,30 m, al fine di evitare il superamento del bordo della copertura (obbligo di operare in trattenuta). Corpo sporgente. Completa la struttura una piccola porzione di tetto collocata sul fronte est. Tale parte stata protetta mediante due elementi puntuali di aggancio che consentono, mediante limpego di cordino di 2,00 metri, la totale raggiungibilit della sua superficie. Piano di evacuazione. La soluzione, tutta risolta mediante sistema in trattenuta non richiede piano di evacuazione.

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  • DPC previsti Parapetto fisso con fascia parapiede

    Parapetto fisso con fascia parapiede del tipo reclinabile sulla falda Parapetto provvisorio Reti di sicurezza __________________________

    Dotazioni di arresto caduta/trattenuta

    Linee Ancoraggi Linea orizzontale flessibile (UNI EN 795 Cl. C) Linea orizzontale rigida (UNI EN 795 Cl. D) Linea verticale o inclinata rigida (UNI EN 353-1) Linea verticale o inclinata flessibile (UNI EN 353-2) __________________________

    Ancoraggio su superfici verticali,orizzontali ed inclinate (UNI EN 795 cl. A1)

    Ancoraggio su tetti inclinati (UNI EN 795 cl. A2) Gancio da tetto inclinato, uni-direzionale (UNI EN 517 tipo A) Gancio da tetto inclinato, bi-direzionale (UNI EN 517 tipo B)

    Dpi Imbracatura (UNI EN 361) Assorbitori di Energia (UNI EN 355 ) Dispositivo anticaduta Retrattile (UNI EN 360) Dispositivo anticaduta di tipo guidato (UNI EN 353-2)

    Cordini L max. 2,00 m. (UNI EN 354) Doppio Cordino L max. 2.00 m. (UNI EN 354) Connettori (moschettoni) (UNI EN 363) Cordino L max. 1,30 m. (UNI EN 354)

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  • Pagina7/7

    Procedure prescrizioni

    Copertura padiglione ad un piano.

    - La movimentazione in copertura deve avvenire mediante imbracatura agganciata con dispositivo anticadura di tipo guidato e dotato di sistema per il blocco della lungezza disponibile, agganciato su linea flessibile (sistema principale) collocata sul colmo.

    - Dal punto daccesso il blocco della lunghezza del dispositivo guidato deve garantire il limite di 2,60 metri. Solo sul tratto finale della copertura, dopo la connessione a 45 della linea vita, il blocco pu essere portato fino a 3,40.

    - Nelle aree dangolo, unitamente al sistema retrattile, loperatore deve agganciare un cordino ausiliario L 2,00 m sui ganci predisposti.

    Copertura padiglione a due piani.

    - La movimentazione in copertura deve avvenire mediante imbracatura agganciata con dispositivo anticadura di tipo guidato e dotato di sistema per il blocco della lungezza disponibile, agganciato su linea flessibile (sistema principale) collocata sul colmo (blocco a 3,60 metri).

    - Nelle aree dangolo, e sui fronti: Ovest, Nord ed Est loperatore deve agganciare un cordino ausiliario L 2,00 m ai ganci predisposti. Nei tratti non raggiungibili con il doppio aggancio, loperatore pu sbloccare il limitatore di lunghezza del dispositivo guidato.

    - Nel tragitto tra accesso alla copertura e il sistema principale, loperatore deve essere agganciato a gancio predisposto sullo sbarco 60 centimetri dal lucernario).

    - Nel tragitto tra porzione A e B del tetto loperatore deve essere agganciato con cordino di lunghezza non superiore a 1,30 m. Superato tale punto critico loperatore pu tornare a lavorare con cordino standard (2 metri).

    Copertura corpo sporgente.

    - La movimentazione in copertura deve avvenire mediante imbracatura agganciata ad uno dei due ganci predisposti sullo sbarco.

  • CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR004 Rev: 24/05/2011 12.59.00 Pagina 1/5

    COPERTURA RAGGIUNGIBILE

    AREA RAGGIUNGIBILE IN SICUREZZA DISTANZA E POSIZIONAMENTO ANCORAGGI

    USO DEL CORDINO UNI EN 354 DI LUNGHEZZA MAX. 2.00 m Per copertura raggiungibile per le opere di manutenzioni in sicurezza sintende una copertura che pu essere raggiunta per le necessarie manutenzioni senza pericolo per lincolumit della persona che vi debba operare. Se per la manutenzione necessario salire sulla copertura stessa, questa deve essere dotata di un sistema che impedisce la caduta di un operatore o di un sistema di arresto caduta, che prevenga la possibilit da parte delloperatore di impattare contro ostacoli. La raggiungibilit non coincide con la possibilit da parte delloperatore di calpestare lintera superficie ma con la possibilit di poterla raggiungere con le mani per effettuare le opere manutentive. Sotto laspetto della sicurezza infatti preferibile far lavorare il lavoratore in Trattenuta, impedendogli la caduta oltre il bordo. Prevedendo luso di un comune cordino UNI EN 354, sempre presente nella dotazione di chi debba

    eseguire lavori in altezza a rischio caduta, che ha un estensione massima di 2 metri e il posizionamento di un ancoraggio, si possono individuare due distinte aree che permettono di operare in trattenuta:

    larea in trattenuta di raggio maggiore di 2,00 m. larea raggiungibile di raggio di 2,60 m. circa considerata come facilmente raggiungibile con lestensione del

    braccio da parte di un operatore per effettuare i lavori di manutenzione in copertura.

    In assenza di un dispositivo di protezione collettiva che preservi loperatore da una caduta fuori dal perimetro della copertura la riduzione del rischio deve essere concepita come linterazione di una corretta disposizione di dispositivi rivolti a prevenirla, ancoraggi e sistemi anticaduta, e procedure che un operatore deve mettere in atto per rendere efficace la sua sicurezza. I dispositivi fissi rappresentano una sicurezza passiva mentre i dispositivi che implicano unazione da parte delloperatore svolgono una sicurezza attiva. La sicurezza maggiore si ottiene semplificando le azioni delloperatore riducendo la quantit di dispositivi individuali su cui questi debba agire. Procedure semplici contribuiscono ad una pi efficace sicurezza perch pi facilmente attuabili. Per questo motivo, invece di far valutare di volta in volta alloperatore la lunghezza del sistema principale di collegamento al punto di ancoraggio in modo da farlo operare in trattenuta, preferibile aggiungere degli ancoraggi supplementari che contribuiscono ad aumentare la sicurezza, in modo che loperatore possa avvalersi contemporaneamente del sistema di collegamento principale (retrattile o sistema guidato) e di un cordino da fissare

    Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

  • CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR004 Rev: 24/05/2011 12.59.00 Pagina 2/5

    ad opportuni ancoraggi supplementari che ne impediscano la caduta oltre il bordo. Da unattenta valutazione del rischio ne consegue una corretta progettazione del sistema, che permette di rendere efficaci le misure di sicurezza predisposte. La corretta valutazione del posizionamento degli ancoraggi in copertura evidenziata dalla circonferenza di raggio pari a due metri (lunghezza cordino) a partire dalla linea di ancoraggio orizzontale rigida o flessibile; tale linea deve essere di lunghezza tale da consentire di coprire, in combinato con un opportuno sistema puntuale, tutta la copertura

    USO DI DISPOSITIVO ANTICADUTA GUIDATO COMPRENDENTE UNA LINEA DI ANCORAGGIO FLESSIBILE UNI EN 353-2 DOTATO DI SISTEMA DI BLOCCAGGIO MANUALE

    In taluni casi possibile ricorrere alluso di un dispositivo anticaduta guidato UNI EN 353-2 comprendente una linea di ancoraggio flessibile dotata di un blocco manuale lungo la linea per consentire alloperatore di lavorare in trattenuta lungo una copertura. Questa soluzione da utilizzare solo dopo un attenta valutazione del contesto in quanto prevede da parte delloperatore una serie di procedure maggiori rispetto a quelle precedentemente descritte, cosa che pu compromettere la sua sicurezza. Loperatore infatti prima di accedere a quelle parti di copertura dove previsto luso di un sistema guidato UNI EN 353-2 deve poter definire la distanza sulla linea di ancoraggio in modo da bloccare il cordino di

    Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

  • CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR004 Rev: 24/05/2011 12.59.00 Pagina 3/5

    Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

    elloperatore.

    collegamento alla opportuna distanza in modo da poter raggiungere quella parte di copertura lavorando in trattenuta. Analogamente a quanto precedentemente descritto, volendo favorire la sicurezza delloperatore, se la lunghezza della falda Lf la distanza da calcolare per lavorare in trattenuta deve essere pari alla lunghezza della falda meno la lunghezza del cordino meno i 60 cm, concepiti ergonomicamente facilmente raggiungibili dal braccio dLarea in cui operare in trattenuta con la possibilit di blocco del sistema deve avere una distanza dallancoraggio principale a cui il sistema collegato maggiore della lunghezza del cordino L1 sommato alla lunghezza di blocco Lb che deve essere preventivamente individuata dalloperatore. Si veda a questo proposito lillustrazione che evidenzia graficamente quanto esposto.

    PROTEZIONE DELLE ESTREMIT LATERALI E DELLANGOLO In presenza di elementi di criticit, architettonici e non (forti pendenze, canne fumarie, impianti, antenne,ecc.), opportuno predisporre ad opportuna distanza dei dispositivi di ancoraggio accessori per evitare limpatto accidentale. Normalmente si consiglia di installare il sistema anticaduta principale (UNI en 795 classe C o D) lungo la trave di colmo lasciando uno spazio libero alle estremit di circa 2,00/2,30m. per evitare il pericolo di caduta. La posizione migliore in cui collocare lancoraggio e consentire il raggiungimento in sicurezza dellangolo di una copertura quella che consente di ridurre al minimo il rischio di caduta di un lavoratore e di operare in trattenuta. Utilizzare i dispositivi gi in dotazione alloperatore appare una soluzione semplice ed efficace per conseguire la sua sicurezza.

    Disporre un ancoraggio supplementare a 2.60 m lungo la bisettrice dellangolo della copertura a cui fissare il cordino di 2 metri che servito per accedere alla copertura come integrativo al sistema di trattenuta principale consente di evitare la caduta delloperatore oltre il piano della falda. lazione combinata dei due dispositivi consente di evitare leffetto pendolo (vedi scheda) ed essendo lazione dellassorbitore del cordino proporzionale allaltezza di caduta, il suo possibile allungamento sar assai scarso riducendosi la caduta a pochi centimetri in funzione della pendenza della falda.

  • CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR004 Rev: 24/05/2011 12.59.00 Pagina 4/5

    Nei casi in cui langolo della copertura da raggiungere sia diverso da 90 lunico ed efficace sistema che consente di operare in trattenuta senza ricorrere a cordini di diversa misura semplicemente utilizzando il doppio cordino anticaduta in dotazione di 2 metri consiste nel disporre due ancoraggi puntuali sulla copertura a distanza di 2.60 metri dal vertice dellangolo e che risultino a distanza di 2 metri dai bordi. In questo Modo loperatore agganciato al sistema principale e ai due ancoraggi puntuali con il doppio cordino pu lavorare in completa trattenuta.(vedi immagine)

    Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

  • CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR004 Rev: 24/05/2011 12.59.00 Pagina 5/5

    RAGGIUNGIBILITA PRIMARIO SISTEMA ANTICADUTA

    La distanza tra un punto di ancoraggio e quello successivo per consentire alloperatore un facile spostamento non dovrebbe superare 1.50 m, anche se tollerabile ergonomicamente una distanza di 2.m che per rende assai difficoltosa la capacit di spostamento delloperatore. Distanze superiori ai 2. m. sono assolutamente insuperabile da un doppio cordino di 2 m. in quanto loperatore sarebbe costretto a sganciarsi per poter raggiungere quello successivo. Poich limpiego di dispositivi di ancoraggio puntuali o ganci di sicurezza da tetto consentito solo per brevi spostamenti o laddove le linee di ancoraggio risultino non installabili per le caratteristiche delle coperture.(art 10 Dpgr 62/05 Regione Toscana) si possono utilizzare solo una quantit limitata di ancoraggi puntuali con funzione di esclusivo sistema di sicurezza preferendo luso di sistemi UNI 353 laddove le distanze da superare non siano cos brevi.

    Materiale Informativo tratto da: www.coperturasicura.toscana.it

    Sicurezza Coperture-unprotectedDescrizione Copertura:Aia internaInterna sui tetti

    Dotazioni:SfiatiAntenne

    Contesto:Scelte progettuali di protezione e motivazioni:DPC previstiDotazioni di arresto caduta/trattenutaProcedure prescrizioni

    POSIZIONAMENTO DEGLI ANCORAGGI IN COPERTURA-unprotectedCOPERTURA RAGGIUNGIBILE