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POSTIMPRESSIONISMO 1880 – 1905 ca. George Seurat 1859-1891 32a Paul Signac 1863-1935 72a Paul Cézanne 1839-1906 67a Paul Gauguin 1848-1903 55a Vincent Van Gogh 1853-1890 37a Henri de Toulouse-Lautrec 1864-1901 37a (o neo impressionismo, o inizio espressionismo) è un termine convenzionale, usato per individuare le molteplici esperienze figurative sorte dopo l’impressionismo. Non è uno stile in quanto non accomunato da caratteri stilistici unici. Da ricordare la nascita della fotografia come strumento di riproduzione della realtà, registra la visione ottica con una fedeltà e velocità a cui nessun pittore potrà mai giungere. La fotografia, pertanto, occupa di prepotenza uno dei campi specifici per cui era nata la pittura: quello di riprodurre la realtà. PAUL CÉZANNE (1839 – 1906) 67 a. Arriva al successo in tarda età, non ha problemi economici, tanto che vende solo una tela qualche anno prima della morte. Vuole il contatto diretto con la natura ma al contrario degli Impressionisti riprende non tanto la realtà quanto la struttura profonda. E’ per questo motivo che mette in rilievo i volumi tramite i colori. Tutti i tentavi di farsi accettare ai Salon de Paris falliscono e quindi si ritira deluso ad Aix en Provence nel 1882. Comincia ad intendere la pittura come un mezzo di indagine per penetrare la struttura delle cose e si serve delle forme geometriche per dare ordine alle cose. Scrive che bisogna trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono, tutti messi in prospettiva. Intuisce che c’è un altro modo di dipingere. Vuole trasferire sulla bidimensionalità della tela la tridimensionalità della realtà. Si tormenterà tutta la vita sulla composizione e la struttura di ciò che si vede, aprendo la ricerca alla pittura cubista di Picasso e Braque. E’ un’opera impressionista en plain air ma qui si vede come le linee diagonali delle case e la profondità di campo senza persone o animali, diano la sensazione di una ricerca geometrica dello spazio. Il ponte, lo stagno, sono temi ricorrenti degli Impressionisti. Ma Cézanne dipinge gli alberi, e il ponte, come solidi squadrati. Saranno i cubisti qualche decennio più tardi a prendere spunto da Cézanne. In un’osteria di paese due uomini giocano a carte, dietro di loro uno specchio riflette in modo incerto le loro forme, sembrano due manichini, ma tutti gli oggetti sono riportati a forme geometriche come le maniche e i cappelli: …cilindri, sfere e coni….dirà Cézanne. La tovaglia sembra rigida, quasi metallica. La composizione è dunque determinata dal rapporto reciproco tra queste forme geometriche e ne deriva un

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Page 1: POSTIMPRESSIONISMO 1880 – 1905 ca. · (o neo impressionismo, o inizio espressionismo) è un termine convenzionale, usato per individuare le molteplici esperienze figurative sorte

POSTIMPRESSIONISMO 1880 – 1905 ca. George Seurat 1859-1891 32a Paul Signac 1863-1935 72a Paul Cézanne 1839-1906 67a Paul Gauguin 1848-1903 55a Vincent Van Gogh 1853-1890 37a Henri de Toulouse-Lautrec 1864-1901 37a (o neo impressionismo, o inizio espressionismo) è un termine convenzionale, usato per individuare le molteplici esperienze figurative sorte dopo l’impressionismo. Non è uno stile in quanto non accomunato da caratteri stilistici unici. Da ricordare la nascita della fotografia come strumento di riproduzione della realtà, registra la visione ottica con una fedeltà e velocità a cui nessun pittore potrà mai giungere. La fotografia, pertanto, occupa di prepotenza uno dei campi specifici per cui era nata la pittura: quello di riprodurre la realtà.

PAUL CÉZANNE (1839 – 1906) 67 a.

Arriva al successo in tarda età, non ha problemi economici, tanto che vende solo una tela qualche anno prima della morte. Vuole il contatto diretto con la natura ma al contrario degli Impressionisti riprende non tanto la realtà quanto la struttura profonda. E’ per questo motivo che mette in rilievo i volumi tramite i colori. Tutti i tentavi di farsi accettare ai Salon de Paris falliscono e quindi si ritira deluso ad Aix en Provence nel 1882. Comincia ad intendere la pittura come un mezzo di indagine per penetrare la struttura delle cose e si serve delle forme geometriche per dare ordine alle cose. Scrive che bisogna trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono, tutti messi in prospettiva. Intuisce che c’è un altro modo di dipingere. Vuole trasferire sulla bidimensionalità della tela la tridimensionalità della realtà. Si tormenterà tutta la vita sulla composizione e la struttura di ciò che si vede, aprendo la ricerca alla pittura cubista di Picasso e Braque.

E’ un’opera impressionista en plain air ma qui si vede come le linee diagonali delle case e la profondità di campo senza persone o animali, diano la sensazione di una ricerca geometrica dello spazio.

Il ponte, lo stagno, sono temi ricorrenti degli Impressionisti. Ma Cézanne dipinge gli alberi, e il ponte, come solidi squadrati. Saranno i cubisti qualche decennio più tardi a prendere spunto da Cézanne.

In un’osteria di paese due uomini giocano a carte, dietro di loro uno specchio riflette in modo incerto le loro forme, sembrano due manichini, ma tutti gli oggetti sono riportati a forme geometriche come le maniche e i cappelli: …cilindri, sfere e coni….dirà Cézanne. La tovaglia sembra rigida, quasi metallica. La composizione è dunque determinata dal rapporto reciproco tra queste forme geometriche e ne deriva un

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impianto di grande forza strutturale. L’influenza che Cézanne avrà sull’arte all’inizio del Novecento è enorme. Anche da questo quadro prenderà spunto il Cubismo di Pablo Picasso e George Braque.

Paul Cézanne I giocatori di carte olio su tela di cm 47 x 56 1893 - 1896 Musée d'Orsay - Parigi.

E’ uno dei soggetti più amati e replicati, per ragioni affettive e pittoriche. Le rocce sono squadrate e volumetriche.

GEORGE SEURAT (1859-1891) 32 a.

Giovanissimo, parigino, si dedica allo studio del cerchio cromatico per trasferirne gli effetti sulla tela. Scoperto che un colore non esiste di per sé, ma solo in rapporto a quelli che gli stanno intorno, Seurat inventa la luce sui quadri. Già gli Impressionisti arrivavano a questo risultato ma per puro istinto e percezione, mentre lui lo fa con metodo scientifico. Se si affiancono due colori complementari (rosso- verde) le loro qualità cromatiche si accentuano. Era un pittore scrupoloso, stava dei mesi su un dipinto.

Georges Seurat-1883 Une baignade à Asnières-Un bagno ad Asnières (National Gallery, Londra)

Fu un critico francese a denominare Pointillisme (Puntinismo) il modo di dipingere di Seurat. Il tema del quadro era semplice, tipico anche degli Impressionisti ma la composizione, la tecnica era calcolata, studiata nei minimi dettagli. La tela fu comunque esclusa dal Salon del 1884.

Una domenica pomeriggio all’isola della grande Jatte, tela di m. 2x3. Une dimanche après-midi à la Grande Jatte (1884-1886, Art Institute, Chicago)

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E’ il manifesto del puntinismo, per mesi Seurat andò nello stesso posto per riprendere spettatori e paesaggio assolato. L’impianto compositivo è verticale ed orizzontale, a griglia. Vele, alberi, persone in piedi, barche all’orizzonte, persone sdraiate, ombre. La tela è divisa esattamente a metà dalla dama con parasole e bambina. C’è un’atmosfera irreale, sospesa. Seurat dipinge anche la cornice creando un bordo di punti colorati intorno all'immagine.

I punti sono distribuiti in modo che la cornice abbia colori complementari a quelli prossimi sulla tela così da esaltare l'intensità. Infine il quadro ha il velato scopo di criticare la società borghese del tempo (basta osservare per esempio la donna che porta a spasso una scimmietta invece del cane). Nell’ultimo Salon del 1886 il quadro fece scalpore e si riconobbe finalmente l’importanza di Seurat nel panorama artistico tanto che l’artista divenne un punto di riferimento del neo-impressionismo.

Le Chahut 1889-1891

E’ un ballo, una specie di can-can dei locali notturni parigini.Fortemente studiato con le diagonali delle gambe e dal manico del contrabbasso.La caricatura dei personaggi dà un’ atmosfera di gaiezza. Puntinismo in un interno e quindi colori smorzati e caldi…da night!

G. Seurat – Il circo 1891 Opera rimasta incompiuta, L’attenzione per le classi sociali era forte per Seurat tanto che sta ben attento a evidenziare i bei vestiti di chi sta nelle prime fila. Anche questo è un dipinto ben pensato e costruito, si evidenziano le linee ascendenti che danno dinamicità e briosità al quadro a partire dagli archetti degli orchestrali, le braccia della equilibrista, gli acrobati e il nastro giallo. Il 29 marzo 1891 Seurat muore a trent’anni, probabilmente di meningite folgorante, la stessa che avrebbe portato alla morte, dopo due settimane, il figlio.

Paul Signac 1863-1935 Paul Signac nasce nel 1863 da una famiglia di commercianti parigini. In giovane età frequenta numerosi atelier di artisti, si avvicina ad un gruppuscolo di giovani letterati anticonformisti e decadenti poi nel 1883 conosce Claude Monet e in lui nasce la vocazione per la pittura. Partendo da spunti impressionisti, nel 1884 inizia a dipingere paesaggi di Asnières-sur-Seine, paese sulla Senna con un caratteristico porto. Quando George Seraut nel 1885 lancia un nuovo stile postimpressionista, il puntinismo, Signac aderisce

studio Kröller-Müller Museum,

Otterlo, Paesi Bassi

Geoges Seurat Tour Eiffel 1889

Arts Museums San Francisco

Seurat 1885 La Seine à

Courbevoie

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immediatamente ma dà alle sue opere accenti più vicini ai simbolisti. Le sue pennellate sono però più larghe, a zone rettangolari o quadrate. Nel 1891 rimane scosso dalla morte prematura di Seraut. Sarà il continuatore del puntinismo con: La Senna ad Asnières, Costa Azzurra, Donna che si pettina, La colazione, Saint-Tropez. Nei quadri del periodo successivo al puntinismo, Signac usa in maniera più libera la teoria dell’accostamento dei colori secondo il contrasto simultaneo, per ottenere una maggiore luminosità ed una pennellata più larga. Con Signac il puntinismo passa dai punti a pennellate rettangolari o quadrate ed il colore si fa più aggressivo. Nel 1899 fonda uno studio e ha come allievi anche Henri Matisse. Politicamente si avvicinerà al movimento anarchico francese che però lo deluderà quando una buona parte del movimento si

schiererà a favore della guerra alla Germania. Morirà a Parigi nel 1935. Paul Signac donna che si pettina 1892 59x70 Femme se coiffant - collezione privata Paul Signac “Ritratto di Felix Fénéon” 1890-91olio su tela, 73,5x92,5cm. New York, MOMA Felix Fénéon è un critico che appoggia e diffonde le teorie e l’attività dei neoimpressionisti con gli studi e l’applicazione del colore sulle tele. Signac qui dà ampia prova delle proprie capacità coloristiche rappresentando colori e decorazioni di stile giapponese.

PAUL GAUGUIN 1848-1903 55 a. Pittore francese, che voleva evadere dalla società e dai suoi problemi per ritrovare un mondo più puro ed incontaminato. Gira per mezzo mondo sempre insoddisfatto della vita. E’attratto soprattutto dalle isole del Pacifico del Sud. Dopo essere stato licenziato dal lavoro, si separa anche dalla moglie e va a vivere ad Arles a dipingere con l’amico Van Gogh, da cui poi fuggirà per la pazzia dello stesso. (Quando Van Gogh si taglia un orecchio e lo offre ad una prostituta). Dal 1895 si trasferisce definitivamente nelle Isole Marchesi. (Polinesia francese a 1500 km da Tahiti) Povero e ammalato muore nel 1903. Divenne famoso in tutto il

mondo solo tre anni dopo la sua morte e i suoi quadri valutati cifre vertiginose.

Aha, oe feii?

* Come, sei gelosa?

Ogni tanto Gauguin tornava a Parigi per organizzare mostre e vendere quadri che inviava regolarmente dalle isole thaitiane. La Regina dimostra come vi sia nell’artista una radice europea per questo quadro che ricorda l’ Olympia di Manet. Qui non è il nudo che trionfa ma la natura!

La grande tela,140x375 è il testamento spirituale della sua arte. Il percorso di lettura va da ds. a sn. I personaggi sono le allegorie della vita. Dal neonato nell’angolo a destra si giunge alla donna scura a sinistra passando attraverso le varie stagioni della vita. La donna al centro, che quasi divide il quadro in due, simboleggia il momento della vita in cui si raccolgono i frutti, allegoria della procreazione. La vecchia a sn.,

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già presente in altre composizione simboleggia la paura della morte. Il percorso della vita si svolge nell’ Eden. Come dire che, secondo Gauguin, in fondo la vita e la realtà non sono poi male, se non fosse per l’angoscia dell’ignoto.

Vincent Van Gogh 1853-1890 37a

Pittore olandese, rappresenta il prototipo più famoso di artista maledetto; di artista che vive la sua breve vita tormentato da enormi angosce ed ansie esistenziali, al punto di concludere tragicamente la sua vita suicidandosi. A 21 anni si reca a Parigi e Londra, segue la carriera del fratello mercante d’arte, a 25 anni vuole diventare predicatore come il padre, poi inizia a dipingere guardando il mondo degli umili. Farà moltissimi autoritratti perché secondo lui era l’artista il centro delle proprie pitture.

Raffigura una misera famiglia intorno ad un tavolo, è un dipinto fondato su toni scuri. Cinque contadini consumano il pasto frugale e un caffè bollente, mani nodose dei lavoratori della terra. Quadro quasi monocromo per il verde.

Un trasferimento a Parigi si rivela come un mondo nuovo in cui Van Gogh conosce il colore degli impressionisti e Toulouse-Lautrec. Inizia quindi ad usare i colori e tra tutti preferisce il giallo. I girasoli è una serie di quadri. La sua tecnica la definisce a cellette, ripresa dalle vetrate delle chiese. Comincia la pazzia mentale del pittore che tende ad essere irrequieto e ad esagerare tutte le

proprie emozioni che non riesce a controllare.

Il dipinto appartiene al periodo in cui l'artista visse ad Arles. In quest'opera si avverte un profondo senso di serenità, creato con sapiente uso dei toni freddi e caldi: i blu pervadono gli elementi in ombra, mentre i gialli esplodono con intensità illuminando la terrazza. E’ il caffè degli artisti di Arles, del mondo notturno

bohémien.

1888 Arles - Joseph Roulin è il direttore delle poste dello scalo ferroviario, lo riprende in cinque quadri simili ma diversi per il colore della divisa. Riprende anche la moglie la Berceuse, colei che dondola la culla con la corda e , influenzato dai colori esotici dell’amico Gauguin, dipinge con colori accesi, forti, che ricordano l’effetto dello smalto. Berceuse: ninnananna-sedia a dondolo

Nel 1888 frequenta assiduamente l’amico Gauguin che lo raggiunge nel villaggio di Arles, ma i rapporti tra i due diventeranno tesi, per le forti crisi di pazzia di Van Gogh. Il 23 dicembre 1888 Van Gogh aggredisce Gauguin, dopo una discussione su un quadro, con un rasoio. Gauguin scappa in un albergo e Van Gogh passa la notte per la strada fino a tagliarsi il lobo inferiore dell’orecchio sinistro e portarlo in dono ad una prostituta . (Sarai ricca è di un

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grande pittore!) Qualche storico dell’arte teorizza un litigio sfociato nel taglio da parte di Gauguin. Il giorno dopo la polizia lo ricovera in un ospedale psichiatrico dove viene curato. E’ qui che all’inizio del nuovo anno dipinge questo autoritratto allo specchio.

1889 - Notte stellata

E’ probabilmente il dipinto più famoso di Vincent van Gogh. Riconoscibile all'istante per il suo stile unico. Il quadro è stato dipinto mentre Vincent si trovava in manicomio a Saint-Rémy e il suo comportamento era molto imprevedibile in quel periodo, a causa dell'acutezza dei suoi attacchi. Diversamente dalle altre tele, Notte stellata venne dipinta a memoria, e non all'aria aperta come Vincent preferiva. Questo può spiegare, in parte, perché l'impatto emotivo dell'opera sia assai più forte che in altre opere. La pennellata ha un andamento corto ma vorticoso mentre il colore, aggrumato

ed ispessito, assume una quantità materica.

I cipressi sono i mediatori tra cielo e terra, tra vita e morte. Sull'orizzonte c'è come una striscia luminosa che lascia nel buio la fascia sottostante, c'è qui una marcata e sostanziale differenza tra cielo e terra separati non solo dalla differenza cromatica, ma anche da spesse linee nere.

1889 La camera da letto: Sempre ricoverato produce questo quadro in due versioni simili, usa il giallo, dice, perché simbolo della vita, del calore, della felicità. Ed usa i colori complementari: rosso e verde, giallo e viola, blu e arancione.

E’ la Chiesa di Auvers 1890, così come lui la vede, cioè con una piena arbitrarietà dei colori e le forzature prospettiche che anticipavano i caratteri tipici dell’ Espressionismo.

Ad Auvers, termina la vita di Van Gogh, ormai allo stremo mentale, trascorre i giorni in un campo di grano e riprende parecchie tele con soggetti di campi e scene agricole, finchè il 27 luglio 1890 vaga per i campi con una rivoltella, dice per uccidere i corvi, ma si spara un colpo al cuore deviato dal diaframma… Nasconde la ferita, ritorna in camera ma il sangue svela il dramma, accorre gente ma muore, a 37 anni assistito dal fratello Theo che accorre da Parigi.

HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC (1864-1901 37 a.) Breve e sfortunata vita del conte H.T.Lautrec. Di salute cagionevole anche per traumi ai femori che impediscono agli arti di avere uno sviluppo armonico. Frequenta con assiduità cabaret, circhi, café-chantants, case di tolleranza. Morirà sfinito dall’alcool e dalla sifilide. I quadri di Toulouse rapprestano la sua vita, i night, i divertimenti, gli eccessi. Per Toulouse conta solo il soggetto, il paesaggio è un accessorio. I soggetti sono sempre tratti dal mondo notturno di Montmartre, i colori sono il verde, il rosso, l’azzurro, il viola e il giallo.

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Contrariamente agli impressionisti i suoi quadri non brillano anzi sono opachi. Ricorre spesso alla tecnica fotografica, le figure vengono tagliate dalla cornice come se i personaggi fossero ripresi per caso in istantanee. Vuole vivere intensamente, frequenta moltissimo i cabaret per distrarsi da un destino già segnato a cui non è rassegnato.

Al Moulin Rouge 1892

Raffigura l’interno del locale da ballo, Lautrec si riprende in fondo in compagnia dell’amatissimo cugino, alto. La struttura compositiva rimanda a Degas con Lezione di ballo per quella diagonale del bancone in primo piano. Ripresa fotografica della ballerina in primo piano a destra

Al Salon di rue des Moulins 1894

Salone d’attesa della casa chiusa dove Lautrec passava gran parte delle sue giornate.Toulouse riesce a dare a questo postribolo un tono caldo trasformandolo in un taglio di vita quotidiana.Usa un colore molto diluito che fa intravedere il sottostante disegno a carboncino.

Henri de Toulouse-Lautrec Ritratto di Vincent Van Gogh, 1887 Pastello su cartone, dim: 54 x 45 cm

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Henri de Toulouse-Lautrec Al Rat Mort, 1899-1900 Olio su tavola, dim: 55 x 45 cm

Les affiches

Sono i manifesti pubblicitari che Toulouse farà per bar, cabaret e per lo stesso Moulin Rouge. Sarà in questi ambienti che l’artista vivrà diventando un frequentatore quasi quotidiano.