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1 SETTORE IMPIANTI E MANUTENZIONI SERVIZIO MANUTENZIONE INFRASTRUTTURE U.O.C. VERDE PUBBLICO Via Luigi Guercio 190 -089.666136(Anche Fax)-666135-662812-(Anche Fax)-662813 Potatura Di Alberature Su Tutto Il Territorio Cittadino 2010/2011 rif. 2010/11 Capitolato Speciale d’Appalto Prezzario Assoverde 2006/2007 Computo Metrico estimativo e Quadro Economico Il Responsabile dell’U.O.C. - Biagio Scanniello -

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SETTORE IMPIANTI E MANUTENZIONI

SERVIZIO MANUTENZIONE INFRASTRUTTURE

U.O.C. VERDE PUBBLICO Via Luigi Guercio 190 -089.666136(Anche Fax)-666135-662812-(Anche Fax)-662813

Potatura Di Alberature Su Tutto Il Territorio Cittadino 2010/2011 rif. 2010/11

• Capitolato Speciale d’Appalto • Prezzario Assoverde 2006/2007 • Computo Metrico estimativo e Quadro Economico

Il Responsabile dell’U.O.C. - Biagio Scanniello -

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Settore Impianti Manutenzione Servizio Manutenzione Infrastrutture

U.O.C. Verde Pubblico

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO POTATURE 2010-2011 Parte prima - Norme generali Art. 1 oggetto dell’appalto Art. 2 descrizione sommaria delle opere Art. 3 ammontare dell’appalto Art. 3.1 durata dell'appalto ed eventuale penale a pagarsi Art. 4 stipula del contratto e documenti che ne fanno parte Art. 5 norme e prescrizioni integrative Art. 6 divieto di subappalto Art. 7 offerte Art. 8 cauzione definitiva Art. 9 consegna dei lavori Art. 10 programma dei lavori Art. 11 condotta dei lavori Art. 12 lavori festivi e al di fuori dell’orario normale Art. 13 rappresentanza tecnica dell’impresa Art. 14 occupazione di suolo Art. 15 modalità di pagamento Art. 16 contabilità dei lavori - conto finale Art. 17 collaudo provvisorio Art. 18 manutenzione delle opere - collaudo definitivo e pagamento a saldo Art. 19 danni di forza maggiore Art. 20 oneri e obblighi a carico dell’impresa Art. 21 misure di sicurezza sui posti di lavoro Art. 22 responsabilità dell’impresa Art. 23 elenco prezzi Art. 24 revisione prezzi Art. 25 lavori non previsti - anticipazioni dell’impresa Art. 26 riserve e controversie Art. 27 risoluzione del contratto Art. 28 elezione a domicilio Parte seconda- norme tecniche Capo I - prescrizioni generali Art. 29 sopralluoghi e accertamenti preliminari Art. 30 conservazione e recupero delle piante esistenti nella zona Art. 31 accantonamento degli strati fertili del suolo e del materiale di scavo Art. 32 approvvigionamento di acqua Art. 33 pulizia dell’area del cantiere Art. 34 norme per misurazione e valutazione di lavori e somministrazioni Art. 35 lavori e somministrazioni in economia Art. 36 garanzia di attecchimento Art. 37 garanzia per i tappeti erbosi Art. 38 responsabilità dell’impresa nel corso dei lavori Capo II - qualità e provenienza dei materiali Art. 39 materiali Art. 40 materiale agrario Art. 41 terra di coltivo riportata

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Art. 41.1 substrati di coltivazione Art. 41.2 concimi minerali ed organici Art. 41.3 ammendanti e correttivi Art. 41.4 pacciamature Art. 41.5 fitofarmaci Art. 41.6 pali di sostegno, ancoraggi e legature Art. 41.7 acqua Art. 42 materiale vegetale Art. 42.1 alberi Art. 42.2 arbusti e cespugli Art. 42.3 piante esemplari Art. 42.4 sementi Capo III - modalità di esecuzione dei lavori Art.43. Pulizia generale del terreno Art.44 lavorazioni preliminari Art. 45 lavorazione del suolo Art. 46 correzione, ammendamento e concimazione di fondo del terreno - impiego di fitofarmaci e diserbanti Art. 47 tracciamenti e picchettamento Art. 48 preparazione delle buche e dei fossi Art. 49 apporto di terra di coltivo Art. 50 preparazione del terreno per i prati Art. 51 messa a dimora di alberi, arbusti e cespugli Art. 51.1 alberi, arbusti e cespugli a foglia caduca Art. 51.2 alberi, arbusti e cespugli sempreverdi Art. 52 formazione dei prati Art. 52.1 semina dei tappeti erbosi Art. 53 protezione delle piante messe a dimora Capo IV - manutenzione delle opere Art. 54 manutenzione delle opere a verde per il periodo dell'appalto Art. 54.1 irrigazioni Art. 54.2 ripristino conche e rincalzo Art. 54.3 falciature, diserbi e sarchiature Art. 54.4 concimazioni Art. 54.5 potature Art. 54.6 eliminazione e sostituzione delle piante morte Art. 54.7 rinnovo delle parti non perfettamente riuscite dei tappeti erbosi Art. 54.8 difesa dalla vegetazione infestante Art. 54.9 ripristino della verticalità delle piante Art. 55 controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere Art. 56 pulizia

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Settore Impianti Manutenzione Manutenzione Infrastrutture

U.O.C. Verde Pubblico Art.1 - Oggetto dell’appalto L’appalto ha per oggetto la potatura delle alberature ubicate nelle aree, zone, strade, parchi, ville e giardini specificate, in linea di massima, nelle documentazioni e negli elaborati di progetto allegati, che sono parti integranti del presente capitolato e meglio chiarite nel verbale di consegna dei lavori che sarà redatto a cura dell’U.O.C. Verde Pubblico del Comune di Salerno. Art.2 - Descrizione sommaria delle opere Le opere che formano oggetto dell’appalto possono riassumersi come sotto specificato, salvo più precise indicazioni che potranno essere impartite dalla direzione lavori all’atto esecutivo:

- Potatura di contenimento di latifoglie sempreverdi (Quercus Ilex, Ligustrum, ecc..) eseguito con idonee attrezzature, mezzo meccanico necessario, con raccolta e conferimento a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale onere dello smaltimento che resta chiarito in sede di computo metrico ed elenco prezzi.

- Potatura di contenimento annuale sempreverde (Cupressus Spp., Thuja, Chamaecyparis, Taxus Baccata, ecc… ) eseguita con mezzo meccanico necessario, raccolta e conferimento a discarica del materiale di risulta e l’eventuale onere dello smaltimento che resta chiarito in sede di computo metrico ed elenco prezzi. La potatura dovrà limitarsi alla eliminazione delle parti secche e riguardare parti a verde di limitatissime dimensioni senza mai incidere sulla forma e l’assetto armonico della pianta.

- Potatura di rimonda del secco eseguita su alberature conifere e latifoglie senza alcun interessamento delle parti vegetanti, compreso l’uso del mezzo meccanico idoneo, la raccolta ed il conferimento a discarica del materiale di risulta, nonché l’eventuale smaltimento così come risulta chiarito dall’allegato elenco prezzi e dal computo metrico estimativo.

- Spalcatura di conifere (Pinus, ecc..), con eliminazione tramite taglio dei rami posti lungo il fusto, fino al raggiungimento del primo ordine d’impalcato, contestuale rimonda del secco ed eventuale innalzamento della chioma. Compreso il mezzo meccanico idoneo, nonché il conferimento a discarica del materiale di risulta e l’eventuale smaltimento così come previsto dal computo metrico estimativo e dall’elenco prezzi.

- Potatura di contenimento atta a limitare l’incremento volumetrico della pianta, con eliminazione della nuova germogliazione e rientro del taglio sulle parti vecchie. Compreso il mezzo idoneo per l’esecuzione delle operazioni, l’onere del conferimento a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale smaltimento se previsto dal computo metrico estimativo o dall’elenco prezzi.

- Potatura di diradamento con eliminazione di rami giovani per l’aerazione della pianta e la riduzione dell’effetto vela in aree particolarmente ventilate. Compreso i mezzi idonei, il conferimento a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale smaltimento in relazione a quelle che sono le indicazioni fornite in peria(elenco prezzi e computo metrico estimativo).

- Potatura di palma della specie “Phoenix Canariensis” di alto fusto, mediante il taglio di tutte le foglie secche ed un giro di quelle in vegetazione, l’infiorescenza secca ed i datteri, scalpellatura dei tacchi e formazione del capitello alla “catalana”. L’intervento comprende il mezzo idoneo, le attrezzature necessarie ed eventualmente, la pianta non dovesse risultare accessibile, la scalata con la tecnica della “Bicicletta” o del Tree Clibing a mezzo di personale idoneamente preparato e specializzato. A richiesta della Direzione dei Lavori, dovrà eseguirsi, ove ritenuto, un tipo di potatura alla “Francese” con l’ausilio del cutter a mezza luna o dell’ascia. L’intervento comprende il trasporto a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale onere di smaltimento se espressamente rinunciato nel computo metrico estimativo e/o l’elenco prezzi.

- Potatura di palma del tipo “Washingtonia Filifera o Robusta” mediante l’eliminazione di tutte le foglie secche ed un giro di quelle vegetanti. Tutto l’intervento sarà eseguito con le modalità già previste per la potatura delle palme “Phoenix Canariensis”.

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Tutte le potature comunque effettuate, devono essere eseguite a perfetta regola d’arte, nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie. Le fasi di potatura saranno comunque seguite e valutate dalla Direzione dei Lavori che potrà disporre a suo insindacabile giudizio ed in qualsiasi momento modificazioni alle tecniche seguite, allo scopo di conformarsi alle esigenze dell’Amministrazione.

Per, eventuali, ulteriori chiarimenti si rimanda alla seconda parte norme tecniche del presente capitolato. Art. 3 Ammontare dell’appalto L’importo dei lavori a base d’asta, facenti parte dell’appalto, compensati a misura, ammonta ad

€.296.337,00 (duecentonovantaseitrecentotrentasette/00). L’importo comprende €. 5.097,00 quali oneri di sicurezza non soggetti a ribasso di gara. I prezzi applicati sono quelli risultanti dal Prezzario Assoverde 2006/2007 Il committente si riserva di apportare, alla perizia/progetto, tutte le varianti, aggiunte o soppressioni, che dovesse ritenere opportune entro, il limite 20% (quinto d’obbligo) dell’importo contrattuale. Il ricorso al quinto d’obbligo vale comunque con le modalità sopra descritte e quindi in aggiunta all’importo contrattualmente derivante dalla determina d’affidamento a conclusione delle procedure di gara. I lavori vengono appaltati, secondo quanto prescritto dal presente capitolato, con l’applicazione dei prezzi risultanti dal Prezzario Assoverde 2006/2007 tenuto conto del ribasso d’asta. Tali prezzi tengono conto di tutti gli oneri e gli imprevisti a carico dell’impresa per l’esecuzione a perfetta regola d’arte dei lavori oggetto dell’appalto e di cui alle norme tecniche previste dal presente Capitolato. L’impresa dovrà eseguire, se ordinati dalla direzione lavori, anche lavori in economia, valutati secondo quanto è fissato dal prezzario Assoverde 2006/2007 e previsto al capo III ed art. 125 del D.Lgs. 12.04.06 n. 163. Art. 3.1 - Durata dell'appalto ed eventuali penali a pagarsi L'appalto avrà la durata massima di un anno con inizio dalla data di consegna dei lavori. Nel caso in cui l'impresa non ottemperi alle disposizioni della D.L. circa le modalità di esecuzione dei lavori, entro e non oltre 5 gg. dalla comunicazione, scritta, della stessa, si applicherà una penale, per ritardato adempimento, pari allo 0,5 per mille dell’importo contrattuale, pro/die, fatti salvi eventuali maggiori danni e conseguenze cagionate dal ritardato adempimento. Qualora i lavori dovessero aver termine prima del tempo massimo previsto(un anno), l’impresa aggiudicataria, non potrà accamare alcun maggior compenso per il minor tempo impiegato. Art. 4 - Stipula del contratto e documenti che ne fanno parte La stipulazione del contratto d’appalto deve aver luogo entro 90 giorni dalla data della delibera di aggiudicazione dell’appalto(art. 109 D.P.R. 21.12.99 n° 554 ). Se l’impresa non si presenterà nei termini stabiliti, l’aggiudicazione sarà considerata decaduta. Costituiscono parte integrante del contratto : 1) il presente capitolato 2) l’elenco prezzi unitari computo metrico e tariffario Assoverde (2006-2007) Art. – 5 Norme e prescrizioni integrative L’impresa è soggetta all’osservanza di tutte le condizioni e disposizioni concernenti le attività di appalto di servizi per tutto quanto non specificato nel presente capitolato. In particolare si fa riferimento per la direzione, contabilità e collaudo dei lavori al regolamento di attuazione della legge quadro in materia di LL.PP. approvato con DPR n° 554 del 21.12.99, e al Capitolato Generale d’Appalto per le opere di competenza del ministero LL.PP. II. di cui al D.M n° 145 del 19.04.2000. Ricade inoltre, esclusivamente sull’impresa, l’osservanza scrupolosa delle leggi, regolamenti e prescrizioni emanate (anche successivamente alla stipula del contratto) dalle autorità competenti in materia di lavori pubblici, di sicurezza, igiene del lavoro, previdenza sociale, ecc. Oltre alle incombenze di cui al successivo art. 13, l'impresa aggiudicataria dovrà mantenere costantemente sul territorio comunale di Salerno, un proprio punto di riferimento fisico presso il quale vi sia la disponibilità giornaliera (escluso i festivi) di un proprio incaricato dalle ore 08.00 alle 14.00 anche per, eventualmente, raccogliere le segnalazioni dei cittadini relativamente al servizio appaltato. All'atto della consegna dei lavori la ditta aggiudicataria dovrà fornire, alla D.L.,. l'indirizzo e il numero telefonico

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del punto di riferimento. In aggiunta alle incombenze descritte, l’Impresa, per tutta la durata dell’affidamento, salvo diversa disposizione della Direzione dei Lavori, dovrà tenere disponibile una squadra, composta di almeno due elementi, per assicurare gli interventi straordinari, ovvero non pianificati e pianificabili, al di fuori, e, pertanto, in aggiunta, agli interventi programmati. Tale squadra dovrà risultare disponibile, previo avviso, esclusivamente della D.L., entro le 8 ore successive alla richiesta dell’intervento. Pertanto la richiesta potrà essere effettuata, tramite riscontro telefonico, la serata precedente dell’intervento da effettuarsi. L’eventuale inottemperanza da parte dell’impresa, comporterà l’automatica applicazione delle sanzioni previste dal presente C.S.A. al precedente art. n. 3.1. Art. 6 - Subappalto L’eventuale ricorso al subappalto da parte dell’impresa, sarà disciplinato dalla normativa vigente in materia all’atto del contratto di affidamento. In ogni caso e comunque, l’impresa rimane, di fronte al committente, unica responsabile dei lavori subappaltati. Il committente potrà comunque a suo insindacabile giudizio fare annullare in qualsiasi momento il subappalto per incompetenza del subappaltatore con sola comunicazione scritta e senza essere tenuto ad indennizzi o risarcimenti di sorta. Art.- 7 Offerte L’offerta da inviare, per la partecipazione all’appalto, nei modi previsti dall’invito e dal bando di gara dovrà contenere: 1) il ribasso percentuale unico sull’ammontare dei lavori e forniture; 2) gli altri documenti richiesti nel predetto invito. Art. 8 - Cauzione definitiva A garanzia del perfetto adempimento dagli impegni assunti e per risarcimento di eventuali danni, l'impresa, all'atto della stipulazione del contratto, dovrà disporre per il versamento di una cauzione definitiva, secondo quanto stabilito dal regolamento di attuazione della legge quadro in materia di LL.PP. Tale cauzione dovrà essere prestata secondo le modalità definite dal bando di gara e mantenuta comunque fino allo scadere delle garanzie di cui agli articoli 36, 37 e 38 del presente capitolato. L'accettazione della fideiussione non darà luogo al miglioramento del prezzo di aggiudicazione. La cauzione è a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni nascenti dal contratto, del risarcimento dei danni provocati in conseguenza della inadempienza alle obbligazioni stesse nonché del rimborso delle somme che il committente abbia, eventualmente, corrisposto in più durante l’esecuzione dell'appalto in confronto con il credito dell'impresa risultante dalla liquidazione finale, fatto salvo l'esperimento di ogni altra azione nel caso che la cauzione risultasse inefficiente e/o inadeguata. Il committente ha diritto di valersi di propria autorità della cauzione per le spese dei lavori da eseguirsi d'ufficio, nonché per il rimborso delle maggiori spese pagate durante l'appalto. Tale potere verrà esercitato con incameramento parziale o totale, se la cauzione costituita in numerario con la vendita a mezzo di agenti di cambio, se costituita in titoli, oppure richiedendo all'istituto bancario o all'impresa di assicurazione il versamento in contanti della polizza fidejussoria, bancaria o assicurativa. L'impresa potrà essere obbligata a reintegrare la cauzione di cui il committente abbia dovuto valersi, in tutto o in parte, durante l'esecuzione del contratto. Art. 9 - Consegna dei lavori Il committente comunicherà all’impresa il giorno e il luogo in cui deve presentarsi per ricevere la consegna dei lavori. La consegna dei lavori, di cui verrà redatto apposito verbale, potrà avvenire, in via d’urgenza su esigenza del committente, immediatamente dopo l’aggiudicazione e prima della stipulazione del contratto, con le riserve di cui all’articolo 109 del D.P.R. 21.12.1999 n° 554 e del D.M. n° 145 del 19.04.2000. Nel verbale di consegna dovrà essere indicato il giorno in cui i lavori dovranno essere iniziati e da tale data decorreranno i tempi di avanzamento e di ultimazione dei lavori appaltati. Se l’impresa non si presenterà il giorno stabilito, a ricevere la consegna dei lavori, la direzione lavori le assegnerà, mediante lettera raccomandata e con un preavviso di almeno 15 giorni, dalla data di ricevimento della stessa, un termine perentorio, trascorso inutilmente il quale, il committente avrà diritto di non stipulare o di risolvere il contratto disponendo altresì l’incameramento della cauzione, salva e riservata l’azione per eventuali ulteriori maggiori danni conseguenti.

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L’impresa sarà quindi responsabile della perfetta aderenza delle opere eseguite agli elaborati di progetto, a quelli di dettaglio ed alle istruzioni impartite dalla direzione lavori durante l’esecuzione dei lavori stessi. Qualora l’impresa riscontri delle discordanze tra lo stato di fatto e il progetto dovrà farne menzione nel verbale di consegna. La firma del verbale di consegna senza obiezione alcuna comporta, da parte dell’impresa, la completa ed incondizionata accettazione della soluzione progettuale in rapporto situazione di fatto. Art. 10 - Programma dei lavori Non oltre 10 giorni dalla data in cui è avvenuta la consegna dei lavori, l’impresa è tenuta a presentare al committente il programma dettagliato per l’esecuzione del lavoro commissionato, programma che dovrà essere approvato dalla direzione lavori, per correlarlo con l’andamento generale dei lavori e con i termini di esecuzione. Qualora la D.L. non ritenga di ottenere il richiamato programma dei lavori, ne darà comunicazione in sede di consegna dei lavori ai fini dell’esonero da parte dell’impresa. Comunque la dove, nel corso dei lavori, la D.L. ritenga di dover richiedere il programma dei lavori al fine di determinare l’andamento degli stessi, l’impresa è tenuta a dare esecuzione alla richiesta nell’identico termine dei 10 gg.. In caso di inadempienza saranno applicate le penali previste dal presente C.S.A.. Art. 11 - Condotta dei lavori Tutti i lavori appaltati dovranno essere eseguiti a perfetta regola d’arte ed in conformità alle previsioni di perizia/progetto, salvo le eventuali varianti o integrazioni che venissero ordinate dalla direzione lavori. Nel caso in cui gli interventi non fossero stati eseguiti secondo gli elaborati di perizia/progetto, le prescrizioni date in proposito e/o stabilite contrattualmente, la direzione lavori, fisserà i provvedimenti necessari e gli interventi che l’impresa dovrà attuare al fine di eliminare a proprie spese l’irregolarità, fermo restante da parte del committente la richiesta del risarcimento degli eventuali danni subiti. In ogni circostanza, l’impresa dovrà immediatamente eseguire gli ordini della direzione lavori. Qualora l’impresa rilevasse ipotesi di irregolarità o ipotesi di danno dall’indicazione ricevuta dalla D.L., dovrà darne riscontro scritto, entro le 24 ore successive, e ricevere risposta scritta alla quale sarà tenuta senza ulteriore indugio a dare attuazione. L’impresa, qualora ne sussistano i presupposti, potrà richiedere un compenso come previsto dal capitolato generale. Non saranno comunque ammesse e riconosciute varianti e aggiunte apportate dall’impresa nella esecuzione dei lavori, senza la precisa autorizzazione della direzione lavori. I lavori appaltati dovranno essere condotti con personale di provata capacità, qualitativamente e numericamente, avente la qualifica di operaio specializzato giardiniere regolarmente assicurato a norma di legge. Dal punto di vista numerico l'impresa dovrà dare corso ai lavori con la presenza quotidiana di un numero di operai congruo al regolare e puntuale svolgimento degli stessi, secondo quelle che saranno le valutazioni insindacabili della direzione dei lavori. In caso ciò non avvenga, si applicherà quanto previsto al comma 2 dall' art. 27 del presente capitolato, previo avviso scritto della D.L. La direzione lavori avrà il diritto di ottenere l’allontanamento di qualsiasi addetto ai lavori che si dimostrasse incapace, inadempiente o non ossequioso alle disposizioni della direzione stessa. Art. 12 - Lavori festivi e al di fuori dell’orario normale Le opere non verranno eseguite al di fuori delle fasce orarie contrattuali salvo che: - siano espressamente richieste dalla direzione lavori per motivi di necessità e urgenza; - per particolari tecniche e procedimenti lavorativi o esigenze di ordine pratico e logistico che verranno valutate dal committente. - l’impresa ne sia stata, a richiesta, autorizzata dalla direzione lavori per potere ultimare i lavori nel termine stabilito. Nel primo e secondo caso, oltre alle spese d’illuminazione che fossero occorrenti per l’esecuzione del lavoro notturno, verranno riconosciute, all’impresa, in aggiunta al prezzo delle opere stabilite in elenco, le maggiorazioni previste dai contratti di lavoro vigenti all’epoca dell’esecuzione, alle quote di incidenza della manodopera, nel terzo caso, ovviamente, non sarà riconosciuto alcun indennizzo. Le maggiorazioni concesse verranno assoggettate a tutte le condizioni di capitolato e di contratto. Nel caso l’impresa venga autorizzata ad eseguire i lavori al di fuori delle normali fasce orarie contrattuali, la direzione lavori si riserva di addebitare alla stessa le maggiori spese di sorveglianza e direzione lavori.

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Art. 13 - Rappresentanza tecnica dell’impresa Durante il lavoro, l’impresa dovrà mantenere costantemente sul posto un proprio tecnico di provata esperienza, al quale verranno comunicati ordini scritti valevoli a tutti gli effetti. Il rappresentante tecnico dovrà essere di gradimento della direzione lavori. In proposito si fa riferimento a quanto stabilito dal capitolato generale. Art. 14 - Occupazione di suolo Saranno a cura e spese dell’impresa tutte le occupazioni di suolo (sia temporanee che definitive) necessarie per l’installazione del cantiere, per la creazione degli accessi e per l’esecuzione stessa dei lavori. L’impresa avrà inoltre cura di apporre gli appositi segnali, quando necessario, per lavorazioni lungo le strade, in conformità a quanto stabilito dal Codice della Strada e dai regolamenti municipali e comunque no meno di 48 ore prima dell’intervento programmato. Sarà inoltre compito esclusivo dell’impresa definire tutte le eventuali controversie che dovessero sorgere con i proprietari e i confinanti dei terreni occupati di cui al 1° comma precedente, esonerando in tal modo il committente da qualsiasi responsabilità. Art. 15 - Modalità di pagamento Durante il corso dell’opera si predisporranno vari stati di avanzamento dei lavori eseguiti e si darà luogo alla compilazione dei certificati di pagamento ogni qualvolta l’ammontare, al netto della ritenuta a garanzia di legge e del ribasso di gara di detto certificato, risulti non inferiore al 50% dell’importo appaltato. Al pagamento si provvederà con un unico certificato in caso di importi di contratto inferiori a €.50.000,00. I pagamenti di tali stati di avanzamento saranno effettuati a mezzo di determinazione dirigenziale, su ordinativo predisposto dalla D.L.. Art. 16 - Contabilità dei lavori - conto finale Per la contabilità dei lavori valgono le norme del regolamento per la contabilità dei lavori pubblici. Il conto finale sarà redatto entro 30 giorni dall’ultimazione dei lavori, che dovrà risultare da apposito certificato. Dopo che verrà effettuato il pagamento dell’ultima rata di acconto, al netto delle pattuite ritenute, il saldo verrà corrisposto dopo l’esito favorevole del concludersi definitivo delle opere. Art.17 - Collaudo provvisorio A lavori ultimati, la direzione lavori procederà ad una prima constatazione della avvenuta esecuzione di tutte le opere ordinate, formalizzandone l’esito a mezzo di apposito verbale (verbale di ultimazione). Entro i 30 (trenta) giorni successivi si procederà al collaudo provvisorio delle opere, la dove la tipologia delle stesse lo consentano, per verificare la perfetta rispondenza con quanto ordinato e per accertare l’esatto adempimento di ogni prescrizione tecnica contemplata dal contratto e suoi allegati. In tale sede sarà stabilito il termine entro il quale l’impresa dovrà provvedere all’eventuale completamento dei lavori o alla modifica di quelli non correttamente eseguiti, secondo le indicazioni insindacabili della direzione lavori. Anche il collaudo provvisorio sarà certificato con apposito verbale. Art.18 - Manutenzione delle opere - collaudo definitivo e pagamenti a saldo Il collaudo definitivo delle opere, la dove la tipologia delle stesse lo consenta, dovrà avvenire, in considerazione della particolarità dei lavori, entro due mesi dalla fine degli stessi e sarà certificato con apposito verbale con il quale si disporrà anche lo svincolo immediato delle ritenute e della cauzione. Per tutto il periodo corrente tra l’esecuzione ed il collaudo, l’impresa sarà quindi garante delle opere e delle attività eseguite, restando a suo esclusivo carico tutte le eventuali ulteriori attività che si rendano necessarie, salvo casi di vandalismo riconosciuti dalle parti. Ove però l’impresa non provvedesse a tale cura, previa comunicazione scritta, la direzione lavori provvederà d’ufficio e la spesa sarà addebitata all’impresa stessa. Resta convenuto che nel caso l’oggetto dell’appalto sia da ricondurre esclusivamente a lavori di manutenzione dei manti erbosi, delle alberature e di quant’altro che non preveda l’impianto di nuovo verde, i lavori dovranno essere accertati entro il giorno successivo alla scadenza contrattuale ed essere verbalizzati nelle condizioni in cui si trovano. La dove la D.L. lo ritenga, verificato il non perfetto grado di conservazione del bene sottoposto a manutenzione, potrà richiedere ulteriori interventi atti a recuperare una condizione soddisfacente dello stato delle aree e dei beni sottoposti a manutenzione, ovvero applicare

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le penali già previste dal presente C.S.A.. Art.19 - Danni di forza maggiore Non verrà accordato all’impresa alcun indennizzo per perdite, avarie o danni che si verificassero durante il corso dei lavori. I danni di forza maggiore saranno accertati con la procedura stabilita dal capitolato generale. La denuncia del danno di cui sopra dovrà sempre essere fatta per iscritto. Resta però contrattualmente convenuto che: 1) non saranno considerati come danni di forza maggiore quelli prodotti dal maltempo, dal gelo, dal disgelo, da precipitazioni anche di eccezionale intensità, o quelli causati dalle acque di pioggia alle scarpate, a meno che non si tratti di calamità come tali dichiarate dalle competenti autorità. L’impresa dovrà provvedere a riparare i danni a sua cura e spese; 2) ove una parte degli impianti eseguiti e regolarmente contabilizzati vada perduta per riconosciuta causa di forza maggiore, l’accredito del danno in favore dell’impresa non potrà superare il 70 % in caso di prati, fioriture, piccoli arbusti e l'85% in caso di alberature e grandi arbusti, dell’importo relativo alle quantità perdute e già contabilizzate, ritenendosi in tale modo convenzionalmente valutati nella misura del 30% nel primo caso e del 15% nel secondo, gli oneri di manutenzione e cure colturali non sostenute dall’impresa, a causa della perdita dell’impianto; 3) in ogni caso non sarà compreso nell’importo del danno il valore del materiale (piante o altro) eventualmente ricuperabile e reintegrabile. Art.20 - Oneri e obblighi a carico dell'impresa Sono a carico dell’impresa gli oneri, obblighi e responsabilità di cui al capitolato generale d’appalto. In particolare, l’impresa assume a proprio carico i seguenti adempimenti ed obblighi: a) l’osservanza delle vigenti leggi e decreti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, igiene del lavoro, assicurazioni infortunistiche, previdenza varia in favore della disoccupazione, della invalidità e vecchiaia, delle malattie professionali, nonché di ogni altra disposizione in vigore o che interverrà nel corso dell’esecuzione del lavoro mirante alla tutela dei lavoratori. La direzione lavori si riserva di effettuare, a suo insindacabile giudizio tutti i necessari controlli in proposito; b) l’attuazione nei confronti dei lavoratori dipendenti e, nel caso di cooperative, anche nei confronti dei soci, delle condizioni normative e retributive contenute in contratti collettivi di lavoro vigenti, per le varie categorie, nelle località in cui si svolgono i lavori; c) la custodia del cantiere; d) le spese per le operazioni di collaudo ad eccezione dell’onorario per i collaudatori, che rimane a carico del committente; e) la fornitura di attrezzi, strumenti e relativa manodopera per l’esecuzione di tracciamenti, rilievi e misurazioni in occasione delle opere di consegna verifica, contabilità e collaudo lavori; f) l’obbligo di rimuovere, a lavori ultimati, tutte le opere costruite provvisoriamente, sgomberando anche gli eventuali materiali residui, gli ammassi di detriti, ecc. Art. 21 - Misure di sicurezza sui posti di lavoro L’impresa, senza diritto ad alcun compenso, salvo quanto previsto in sede di valutazione della perizia e riportato all’art. 3 del presente C.S.A., è tenuta a predisporre sui posti di lavoro, tutte le misure necessarie per tutelare la sicurezza dei lavoratori e dei terzi in genere. In particolare dovrà curare la posa di sbarramenti, di cartelli indicatori e stradali, fanali in corrispondenza di scavi, ammassi di materiale, depositi di macchinari, interruzioni delle sedi stradali ed ostacoli di qualsiasi genere. Ogni qualvolta sarà ritenuto opportuno, apporrà i cartelli stradali necessari, almeno quarantotto ore prima dell’esecuzione delle lavorazioni previste dall’appalto, concordando preventivamente con la D.L.. Ogni iniziativa, con avvertenza agli uffici comunali competenti. Art. 22 - Responsabilità dell'impresa L’impresa a tutti gli effetti assume la completa responsabilità dell’osservanza delle condizioni di contratto e di perfetta esecuzione e riuscita delle opere prese in appalto. La circostanza che i lavori siano stati eseguiti alla presenza di dipendenti della direzione lavori non costituirà ragione per esimere l’impresa dalla responsabilità e l’obbligo di rifarli ogni qualvolta le venisse ordinato, essendo la stessa, fino al collaudo, garante di ogni difetto del lavoro, in rapporto agli obblighi contrattuali ed alla sua manutenzione. L’impresa è responsabile di tutti i danni a persone o cose causati dall’esecuzione dei lavori ed è obbligata ad indennizzare il committente e i terzi dei danni medesimi.

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Art. 23 - Elenco prezzi Nell’elenco prezzi allegato sono indicati i prezzi che, al netto del ribasso o rialzo d’asta, fisseranno, per qualsiasi lavoro, a misura, a corpo o prestazione in economia, i compensi spettanti, comprensivi degli oneri e delle prestazioni seguenti: a) per manodopera qualsiasi spesa per il trasporto e l’alloggiamento dei propri dipendenti, l’eventuale illuminazione dei posti di lavoro, la fornitura di utensili e attrezzi, la dotazione dei mezzi di sicurezza, ogni onere diretto ed indiretto e quanto altro occorra; b) per noleggi ogni spesa per l’acquisto di lubrificanti, energia elettrica, pezzi di ricambio ecc., oltre all’assistenza dei meccanici e alle prestazioni dei conducenti, in modo da dare macchinari e mezzi d’opera pronti per l’uso a pie di lavoro; c) per i materiali ogni spesa per forniture, trasporto, noli, perdite, sprechi ed ogni altro onere necessario per averli pronti all’impiego a pie d’opera in qualsiasi punto di lavoro; d) per i lavori a misura ogni spesa riguardante i mezzi d’opera, le assicurazioni, le spese generali, gli imprevisti, i pedaggi, le spese provvisorie e quanto occorre per dare il lavoro compiuto a regola d’arte rispettando in ogni caso quanto specificato nel presente capitolato. Art. 24 - Revisione prezzi Il prezzo dell'appalto, derivato dall'elenco prezzi, è da ritenersi fisso e invariabile, all’atto dell’aggiudicazione dei lavori, qualora le condizioni si dovessero verificare, la revisione dei prezzi sarà disciplinata dal dispositivo dell’art. 115 del Dlgs 163/06. Art. 25 - Lavori non previsti - anticipazioni dell'impresa Per l’esecuzione di categorie di lavoro non previste e per le quali non vi siano i prezzi corrispondenti si procederà alla determinazione dei nuovi prezzi con le modalità stabilite dall’art. 34 del regolamento di cui al DPR n. 554 del 21.12.99, ovvero si procederà in economia con gli operai, mezzi d’opera e provviste fornite dall’impresa a norma dello stesso regolamento. Le somme anticipate dall’impresa per pagamento dei lavori in economia, da farsi cioè per conto del committente, saranno portate in conto con l’interesse. In particolare l’impresa sarà obbligata ad anticipare le somme occorrenti per i lavori necessari Art.26 - Riserve e controversie L’impresa potrà formulare riserve nei modi e nei termini prescritti dagli art. 31 e 32 del D. M. LL.PP. n° 145 del 19.04.2000 e le controversie saranno affrontate ai sensi degli artt. 33 e 34 del medesimo decreto ministeriale e dagli artt. 240 – 24 e 242 del D.Lgs. 12.04.06 n. 163. Le procedure per la nomina degli arbitri e sulla composizione numerica del collegio arbitrale saranno però previste dalla camera arbitrale competente nella giurisdizione del domicilio legale del committente. Art. 27 - Risoluzione del contratto Il committente ha la facoltà di risolvere il contratto: 1) quando l’impresa si renda responsabile di frode e di grave inadempienza nella condotta dei lavori; 2) quando l’impresa, per trascuratezza e per inosservanza agli obblighi e alle norme contrattuali, comprometta la buona riuscita del lavoro e la possibilità di compimento dell’opera entro i limiti prestabiliti; 3) quando l’impresa, per sopravvenuti dissensi circa la condotta tecnica dei lavori, la loro compatibilità o per contestazioni e/o per altra causa, sospenda o rallenti l’esecuzione delle opere. La risoluzione per le cause sopra esposte opera di diritto ai sensi dell`art.1456 del codice civile. Nei casi previsti ai punti 2) e 3) del comma precedente perché la risoluzione possa essere dichiarata, il committente dovrà prima notificare una formale diffida che prescriva dettagliatamente, specificandone il relativo termine di adempimento, quanto debba fare l’impresa per mettersi in regola con gli obblighi e gli impegni a suo tempo assunti. Trascorso tale termine senza che l’impresa abbia integralmente adempiuto a quanto prescritto, il committente potrà fare dichiarazione di risoluzione del contratto. In tal caso, l’impresa avrà diritto soltanto al pagamento dei lavori regolarmente eseguiti, a meno che il committente non avanzi richiesta di risarcimento per i danni subiti per il mancato completamento dei lavori e per motivi imputabili all’inadempienza dell’impresa. All’atto della risoluzione è obbligo dell’impresa riconsegnare immediatamente i lavori e le opere allo stato in cui si trovano. Dopo la riconsegna delle opere il committente renderà il conto finale dei lavori eseguiti, detratte le somme per le eventuali penali e per il risarcimento dei danni subiti.

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Il committente si riserva inoltre la facoltà di risolvere in qualunque tempo il contratto, giusta disposizioni e procedure di cui agli artt. 134 – 135 – 136 – 137 – 138 del D.Lgs. del 12.04.06, n. 163. Art. 28 - Elezione di domicilio Agli effetti tutti del contratto l’impresa, nel rispetto delle procedure viste dall`art.6 del capitolato generale, dovrà eleggere domicilio nel luogo presso il comune di Salerno.

* p a r t e s e c o n d a *

N O R M E T E C N I C H E Capo I - Prescrizioni generali Art. 29 - Sopralluoghi ed accertamenti preliminari Prima di presentare l’offerta per l’esecuzione dei lavori, oggetto del presente capitolato, l’impresa dovrà ispezionare il luogo per prendere visione delle condizioni di lavoro e dovrà assumere tutte le informazioni necessarie in merito alle opere da realizzare (con particolare riguardo alle dimensioni, alle caratteristiche specifiche e alle eventuali connessioni con altri lavori di costruzione, movimenti di terra e sistemazione in genere), alla quantità, alla utilizzabilità e alla effettiva disponibilità di acqua per l’irrigazione e la manutenzione (vedi anche art.32 e capi II, III, IV). Di questi accertamenti e ricognizioni l’impresa è tenuta a dare, in sede di offerta, esplicita dichiarazione scritta. Non saranno pertanto presi in alcuna considerazione reclami per eventuali equivoci sia sulla natura del lavoro da eseguire sia sul tipo di materiali da fornire. La presentazione dell’offerta implica l’accettazione da parte dell’impresa di ogni condizione riportata nel presente capitolato e relative specifiche o risultante dagli eventuali elaborati di progetto allegati. Art. 30 - Conservazione e recupero delle piante esistenti nella zona Tutta la vegetazione esistente indicata in progetto per restare in loco e quella eventualmente individuata dalla direzione lavori in corso d’opera dovrà essere protetta adeguatamente da ogni danneggiamento. Pertanto l’impresa dovrà usare la massima cautela nell’eseguire le prescrizioni della direzione lavori ogni volta che si troverà a operare nei pressi delle piante esistenti. Nell’eventualità di dover trapiantare piante esistenti nel cantiere o sul luogo della sistemazione, la direzione lavori si riserva la facoltà di fare eseguire, secondo tempi e modi da concordare, la preparazione delle piante stesse. Art. 31 - Accantonamento degli strati fertili del suolo e del materiale di scavo Nel caso che il progetto di sistemazione ambientale preveda movimenti di terra di una certa importanza, l’impresa è tenuta a provvedere alla rimozione e all’accantonamento, nel luogo e con le modalità indicati dalla direzione lavori, degli strati fertili del suolo destinati ad essere utilizzati nelle zone interessate ai lavori stessi. Le quantità eccedenti e l’eventuale altro materiale di scavo saranno accantonati nel luogo e secondo le modalità indicate dalla direzione lavori. Art.32 - Approvvigionamento di acqua In caso di interventi diversi dalle potature, il committente fornirà gratuitamente all’impresa l’acqua nel luogo dei lavori (a pie d’opra). Qualora questa non fosse disponibile, l’impresa si approvvigionerà con propri mezzi. Gli oneri relativi verranno contabilizzati sulla base dell’elenco prezzi. Nel caso invece di piantagione di nuove alberature, di cespugli, ecc.., l’Impresa dovrà provvedere in proprio agli adacquamenti delle nuove essenze, anche con autobotte a proprie spese. Art.33 - Pulizia dell'area di cantiere A mano a mano che procedono i lavori di sistemazione, di piantagione, di potatura e di manutenzione in genere, l’impresa, per mantenere il luogo più in ordine possibile, è tenuta a rimuovere tempestivamente tutti i residui di lavorazione (es. Spezzoni di cordame e di canapa, contenitori, frascume, rami, foglie, ecc.) e gli utensili inutilizzati che potrebbero causare nocumento agli operatori ed alle persone in genere. I residui di cui sopra dovranno essere allontanati e portati dal cantiere alla discarica pubblica o su altre

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aree indicate dalla direzione lavori. Alla fine dei lavori, comunque, tutte le aree e gli altri manufatti che siano stati in qualche modo imbrattati dovranno essere accuratamente ripuliti. Art.34 - Norme per misurazione e valutazione di lavori e somministrazioni Le quantità dei lavori e delle somministrazioni (forniture, trasporti e noli) saranno determinate con metodi geometrici, matematici, numerici e/o a peso in relazione a quanto previsto nell’elenco prezzi. I lavori e le somministrazioni in genere saranno liquidati in base alle misure fissate dalla perizia/progetto e dall’elenco prezzi. Le maggiori quantità o misure che si dovessero riscontrare nel corso della contabilità verranno riconosciute valide secondo quanto previsto dal presente C.S.A.. La misurazione dei prati sarà eseguita tenendo conto dell’area effettivamente coperta e non della sua proiezione planimetrica, vuoto per pieno, o al netto di tare, come previsto nell’elenco prezzi. Se non contestate dall’impresa, saranno ritenute valide le quantità e le misurazioni previste nella perizia/progetto ed allegate al presente C.S.A. nella parte che individua le zone d’intervento, nonché nel computo metrico estimativo. In caso di contestazioni delle misure da parte dell’impresa, si procederà in contraddittorio ed a mano a mano che si procederà nella esecuzione dei lavori e delle somministrazioni e verranno riportate in un apposito verbale che sarà firmato dagli incaricati dell’impresa e dalla direzione lavori. Resta sempre salva, in caso di riserve scritte da parte dell’impresa, la possibilità di verifica e di rettifica in occasione delle operazioni di liquidazione finale dei lavori. Le alberature da sottoporre a potatura saranno, preliminarmente, individuate per specie, per tipologia di potatura e dimensione allo scopo di essere contabilizzate numericamente ed evitare possibili contestazioni. L’impresa è tenuta ad eseguire i lavori a perfetta regola d’arte secondo i dettami ultimi della tecnica e a fornire materiali rispondenti a quanto determinato nel capitolato e nei suoi allegati: tutte le opere e tutte le somministrazioni che, a giudizio della direzione lavori non siano state eseguite a perfetta regola d’arte, oppure non rispettino le prescrizioni impartite, dovranno essere nuovamente eseguite a spese dell’impresa. Art.35 - Lavori e somministrazioni in economia Le, eventuali, prestazioni in economia avranno carattere di eccezionalità e potranno verificarsi soltanto per i lavori e somministrazioni del tutto secondari o non altrimenti quantificabili. Non verranno, in ogni caso, riconosciute e compensate se non rispondenti a preventive autorizzazioni della direzione lavori. Art.36 - Garanzia di attecchimento L’impresa si impegna a fornire una garanzia di attecchimento del 100% per tutte le piante, che dovesse risultare necessario fornire nell’ipotesi di necessità. L’attecchimento s’intende avvenuto quando, al termine di un anno(365 gg.) a decorrere dalla messa a dimora, le piante si presentino sane e in buono stato vegetativo. Nel caso il progetto e l’elenco prezzi contemplino la manutenzione dell’impianto, la garanzia di attecchimento deve essere verbalizzato in contraddittorio fra direzione lavori e impresa entro 10 giorni dalla scadenza del periodo sopra definito. L’impresa è tenuta ad una sola sostituzione delle piante non attecchite. Eventuali ulteriori sostituzioni di piante, già sostituite una volta, dovranno essere oggetto di nuovi accordi fra le parti. Art.37 - Garanzia per i tappeti erbosi L’impresa si impegna a realizzare tappeti erbosi rispondenti alle caratteristiche previste dal progetto e a garantirne la conformità al momento della ultimazione dei lavori, salvo quanto diversamente specificato dal progetto e/o dall’elenco prezzi. Art.38 – Responsabilità dell'impresa nel corso dei lavori L’impresa è responsabile di ogni danno causato a terzi ed è tenuta, senza alcun rimborso, a ripristinare i manufatti, le aree, le attrezzature, gli impianti, le piantagioni e i tappeti erbosi danneggiati nel corso dei lavori ( art.20, 21, 22) salvo casi di vandalismi riconosciuti dalle parti. C A P O II - QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI Art.39 - Materiali Qualora si rendesse necessario, tutto il materiale agrario (es. terra di coltivo, concimi torba, ecc.) e il

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materiale vegetale(es. alberi, arbusti, sementi, ecc.) occorrente per la sistemazione, dovrà essere delle migliori qualità, senza difetti e in ogni caso con qualità e pregi uguali o superiori a quanto è prescritto dal presente capitolato, dal progetto e dalla normativa vigente. S’intende che la provenienza sarà liberamente scelta dall’impresa purché, a giudizio insindacabile della direzione lavori, i materiali siano riconosciuti accettabili. L’impresa è obbligata a notificare, in tempo utile (vedi art. 41) alla direzione lavori la provenienza dei materiali per il regolare prelevamento dei relativi campioni. L’impresa dovrà sostituire a sua cura e spese, con altre rispondenti ai requisiti concordati, le eventuali partite non ritenute conformi dalla direzione lavori. L’approvazione dei materiali consegnati sul posto non sarà tuttavia considerata come accettazione definitiva. La direzione lavori si riserva infatti la facoltà di rifiutare, in qualsiasi momento, quei materiali e quelle provviste che si siano per qualsiasi causa, alterati dopo l’introduzione sul cantiere, nonché il diritto di farli analizzare a cura e spese dell’impresa, per accertare la loro corrispondenza con i requisiti specificati nel presente capitolato e dalle norme vigenti. In ogni caso l’impresa, pur avendo ottenuto l’approvazione dei materiali dalla direzione lavori, resta totalmente responsabile della buona riuscita delle opere. L’impresa fornirà tutto il materiale (agrario e vegetale) indicato negli elenchi e riportato nei disegni allegati, nelle quantità necessarie alla realizzazione della sistemazione. I materiali da impiegare nei lavori dovranno avere le seguenti caratteristiche : a) materiale agrario (vedi successivo art. 40) b) materiale vegetale (vedi successivo art. 41) Art.40 - Materiale agrario Per “materiale agrario” si intende tutto il materiale usato negli specifici lavori di agricoltura, vivaismo e giardinaggio (es. Terreni e substrati di coltivazione, concimi, fitofarmaci, tutori, ecc.), necessari alla messa a dimora, alla cura e alla manutenzione delle piante occorrenti per la sistemazione. Art.41 - Terra di coltivo riportata L’impresa prima di effettuare il riporto della terra di coltivo dovrà accertarne la qualità per sottoporla all’approvazione della direzione lavori. L’impresa dovrà disporre a proprie spese l’esecuzione delle analisi di laboratorio, per ogni tipo di suolo. Le analisi dovranno essere eseguite secondo quanto diversamente disposto dal presente capitolato, secondo i metodi ed i parametri normalizzati di analisi del suolo, pubblicati dalla società italiana della scienza del suolo - S.I.S.S. La terra di coltivo riportata dovrà essere priva di pietre, tronchi, rami radici e loro parti, che possano ostacolare le lavorazioni agronomiche del terreno dopo la posa in opera. La quantità di scheletro con diametro maggiore di mm.2,0 non dovranno eccedere il 25% del volume totale. La terra di coltivo dovrà essere priva di agenti patogeni e di sostanze tossiche per le piante, a giudizio della direzione lavori. Art.41.1 - Substrati di coltivazione Con “substrati di coltivazione” s’intendono materiali di origine minerale e/o vegetale utilizzati singolarmente o miscelati in proporzioni note e impieghi particolari e per ottenere un ambiente di crescita adatto alle diverse specie che si vogliono mettere a dimora. Per i substrati imballati le confezioni dovranno riportare quantità, tipo e caratteristiche del contenuto. In mancanza delle suddette indicazioni sulle confezioni, o nel caso di substrati non confezionati, l’impresa dovrà fornire, oltre ai dati sopra indicati, i risultati di analisi realizzate a proprie spese, secondo i metodi normalizzati dalla società italiana della scienza del suolo - S.I.S.S. da sottoporre all’approvazione della direzione lavori. I substrati, una volta pronti per l’impiego, dovranno essere omogenei e i componenti distribuiti in proporzioni costanti all’interno della loro massa. I substrati non confezionati o privi delle indicazioni sopra citate sulla confezione, potranno contenere anche altri componenti, in proporzioni note, tutti chiaramente specificati, da sottoporre all’approvazione della direzione lavori. L’impresa dovrà determinare e sottoporre sempre all’approvazione della direzione lavori la densità apparente e la capacità di campo dei substrati destinati alle opere pensili a verde.

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Art.41.2 - Concimi minerali ed organici I concimi, che eventualmente dovessero rendersi necessari, minerali, organici e misti da impiegare dovranno avere titolo dichiarato secondo le vigenti disposizioni di legge ed essere forniti nell’involucro originale della fabbrica, fatta esclusione per i letami, per i quali non sarà consentito l’uso per il rispetto delle norme igienico sanitarie. La direzione lavori si riserva, qualora lo reputi necessario, il diritto di indicare con maggiore precisione, scegliendoli di volta in volta in base alle analisi di laboratorio sul terreno e sui concimi e alle condizioni delle piante durante la messa a dimora e il periodo di manutenzione, quale tipo di concime dovrà essere usato. Art.41.3 - Ammendanti e correttivi Con “ammendanti” si intendono quelle sostanze sotto forma di composti naturali o di sintesi in grado di modificare le caratteristiche fisiche del terreno. Con “correttivi” si intendono quei prodotti chimici, minerali organici o biologici capaci di modificare le caratteristiche chimiche del terreno. In accordo con la direzione lavori si potranno impiegare prodotti con funzioni miste purché ne siano dichiarati la provenienza, la composizione e il campo d’azione e siano forniti preferibilmente negli involucri originali secondo la normativa vigente. Art.41.4 - Pacciamature Con “pacciamature” s’intende una copertura del terreno a scopi diversi (es. controllo infestanti, limitazione dell’evapotraspirazione, sbalzi termici ecc.). I materiali per pacciamatura comprendono prodotti di origine naturale o di sintesi e dovranno essere forniti (quando si tratti di prodotti confezionabili) in accordo con la direzione lavori, nei contenitori originali con dichiarazione della quantità, del contenuto e dei componenti. Per i prodotti da pacciamatura forniti sfusi la direzione lavori si riserva la facoltà di valutare di volta in volta qualità e provenienza. Nel caso l’impresa, per la riduzione dei volumi dei materiali di provenienza dalle potature, intenda avvalersi del cippatore/biotrituratore, dovrà darne preventiva comunicazione alla D.L. e predisporre ogni cautela e misura atta a determinare condizioni di pericolo per gli operatori ed i cittadini. L’area di operatività dovrà essere delimitata con apposita lastratura di colore bianco e rosso allo scopo di impedire l’accesso ai non addetti ai lavori. Art.41.5 - Fitofarmaci I fitofarmaci che, eventualmente, si rendesse necessario usare (es. anticrittogamici, insetticidi, diserbanti, mastici per dendrochirurgia ecc.) dovranno essere contenuti e resi visibili alla D.L. nelle confezioni originali e sigillati dalla fabbrica, con l’indicazione della composizione e della classe di tossicità, secondo la normativa vigente. Art.41.6 - Pali di sostegno, ancoraggi e legature Per fissare al suolo gli alberi e gli arbusti di rilevanti dimensioni, l’impresa dovrà fornire pali di sostegno (tutori) adeguati per numero, diametro, altezza alle dimensioni delle piante. I tutori dovranno essere di legno, diritti, scortecciati, appuntiti dalla parte dell’estremità di maggiore diametro. La parte appuntita dovrà essere imputrescibile per un’altezza di 100 cm circa, in alternativa, su autorizzazione della direzione lavori, si potrà fare uso di pali di legno industrialmente preimpregnati di sostanze imputrescibili. Analoghe caratteristiche di imputrescibilità dovranno avere anche picchetti di legno per l’eventuale bloccaggio a terra dei tutori. Qualora si dovessero presentare problemi di natura particolare per mancanza di spazio, esigenze estetiche, ecc. I pali di sostegno, su autorizzazione della direzione lavori, potranno essere sostituiti con ancoraggi in corda di acciaio muniti di tendifilo. Le legature dovranno rendere solidali le piante ai pali di sostegno e agli ancoraggi, pur consentendone l’eventuale assestamento; al fine di non provocare strozzature al tronco, dovranno essere realizzate per mezzo di collari speciali o di adatto materiale elastico (es. cinture di gomma, nastri di plastica ecc.) Oppure in subordine, con corda di canapa (mai filo di ferro o altro materiale non estensibile). Per evitare danni alla corteccia, potrà essere necessario interporre, fra tutore e tronco un cuscinetto antifrizione di adatto materiale.

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Art.41.7 - Acqua L’acqua da utilizzare per l’annaffiamento e la manutenzione non dovrà contenere sostanze inquinanti e sali nocivi oltre i limiti di tolleranza di fitotossicità relativa. L’impresa, se le sarà consentito di approvvigionarsi da fonti nel committente (vedi art.32) sarà tenuta su richiesta della direzione lavori, a verificare periodicamente per mezzo di analisi effettuate secondo le procedure normalizzate dalla società italiana di scienza del suolo - S.I.S.S., la qualità dell’acqua da utilizzare e a segnalare le eventuali alterazioni riscontrate. Gli oneri relativi saranno a carico del committente. In caso contrario l’impresa provvederà a sua cura e spese al controllo periodico della qualità dell’acqua. Art.42 - Materiale vegetale Per “materiale vegetale” s’intende tutto il materiale vivo (alberi, arbusti, sementi, ecc.) occorrente per l’esecuzione del lavoro. Questo materiale dovrà provenire da ditte appositamente autorizzate ai sensi delle leggi 18.6.1931 n. 987 e 22.5.1973 n 269 e successive modificazioni e integrazioni. L’impresa dovrà dichiararne la provenienza alla direzione lavori. La direzione lavori si riserva comunque la facoltà di effettuare, contestualmente all’impresa appaltatrice, visite ai vivai di provenienza allo scopo di scegliere le piante; si riserva quindi la facoltà di scartare quelle non corrispondenti alle caratteristiche indicate nel presente capitolato, nell’elenco prezzi e negli elaborati di progetto in quanto non conformi ai requisiti fisiologici e fitosanitari che garantiscono la buona riuscita dell’impianto, o che non ritenga comunque adatte alla sistemazione da realizzare. L’impresa sotto la sua piena responsabilità potrà utilizzare piante non provenienti da vivaio e/o di particolare valore estetico unicamente se indicate in progetto e/o accettate dalla direzione lavori. Le piante dovranno essere etichettate singolarmente o per gruppi omogenei per mezzo di cartellini di materiale resistente alle intemperie sui quali sia stata riportata, in modo leggibile e indelebile, la denominazione botanica (genere, specie, varietà, dimensioni) del gruppo a cui si riferiscono. Le caratteristiche con le quali le piante dovranno essere fornite (densità e forma della chioma, presenza e numero di ramificazioni, sistema di preparazione dell’apparato radicale, ecc.) Sono precisate nelle specifiche allegate al progetto o indicate nell’elenco prezzi e nelle successive voci particolari. L’impresa dovrà far pervenire alla direzione lavori, con almeno 48 ore di anticipo, comunicazione scritta della data in cui le piante verranno consegnate sul cantiere. Per quanto riguarda il trasporto delle piante, l’impresa dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie affinché queste arrivino sul luogo della sistemazione nelle migliori condizioni possibili, curando che il trasferimento venga effettuato con mezzi, protezioni e modalità di carico idonei con particolare attenzione perché rami e corteccia non subiscano danni e le zolle non abbiano a frantumarsi o ad essiccarsi a causa dei sobbalzi o per il peso del carico del materiale soprastante. Una volta giunte a destinazione, tutte le piante dovranno essere trattate in modo che sia evitato loro ogni danno; il tempo intercorrente tra il prelievo in vivaio e la messa a dimora, definitiva ( o la sistemazione in vivaio provvisorio) dovrà essere il più breve possibile. In particolare l’impresa curerà che le zolle e le radici delle piante che non possono essere immediatamente messe a dimora non subiscano ustioni e mantengano il tenore di umidità adeguato alla loro buona conservazione. Art.42.1 - Alberi Gli alberi, che l’impresa sarà chiamata, eventualmente, a fornire, dovranno presentare portamento e dimensioni rispondenti alle caratteristiche richieste dal progetto e tipici della specie, della varietà e dell’età al momento della loro messa a dimora. Gli alberi dovranno essere stati specificamente allevati per il tipo di impiego previsto (es. alberate stradali, filari, esemplari isolati o gruppi, ecc.). Il fusto e le branche principali dovranno essere esenti da deformazioni, capitozzature, ferite di qualsiasi origine e tipo, grosse cicatrici o segni conseguenti ad urti, grandine, scorticature, legature, ustioni da sole, cause meccaniche in genere, attacchi di insetti e malattie crittogamiche o da virus. La chioma, salvo quanto diversamente richiesto, dovrà essere ben ramificata, uniforme ed equilibrata per simmetria e distribuzione delle branche principali e secondarie all’interno della stessa. L’apparato radicale dovrà presentarsi ben accestito, ricco di piccole ramificazioni e di radici capillari fresche e sane e privo di tagli di diametro maggiore di un centimetro. Gli alberi dovranno essere normalmente forniti in contenitore o in zolle, a seconda delle esigenze tecniche o della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia

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decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni. Le zolle e i contenitori (vasi, mastelli di legno o di plastica, ecc.) Dovranno essere proporzionati alle dimensioni delle piante. Per gli alberi forniti con zolla o in contenitore, la terra dovrà essere compatta, ben aderente alle radici, senza crepe evidenti con struttura a tessitura tali da non determinare condizione di asfissia. Le piante in contenitore dovranno essere state adeguatamente rinvasate in modo da non presentare un apparato radicale eccessivamente sviluppato lungo la superficie del contenitore stesso. Le zolle dovranno essere ben imballate con un apposito involucro degradabile (juta, paglia, teli, reti di ferro non zincate, ecc.) Rinforzato, se le piante superano i 5 metri di altezza, con rete metallica degradabile, oppure realizzato con pellicola plastica porosa o altri materiali equivalenti. Gli alberi dovranno corrispondere alle richieste del progetto e dell’elenco prezzi secondo quanto segue. Altezza dell’albero: distanza che intercorre fra il colletto e il punto più alto della chioma; Altezza di impalcatura: distanza intercorrente fra il colletto e il punto di intersezione al fusto della branca principale più vicina; Circonferenza del fusto: misurata a metri 1 dal colletto (non saranno ammesse sottomisure salvo accettazione della direzione lavori); Diametro della chioma: dimensione rilevata in corrispondenza della prima impalcatura per le conifere, a due terzi dell’altezza totale per tutti gli altri alberi. Per gli alberi innestati dovranno essere specificati il tipo di portainnesto e l’altezza del punto d’innesto, che non dovrà presentare sintomi di non affinità. Le piante dovranno aver subito le necessarie lavorazioni in vivaio. Non è consentita la sostituzione di piante che l’impresa non riuscisse a reperire; ove tuttavia venga dimostrato che una o più specie non siano reperibili, l’impresa potrà proporre la sostituzione con piante simili. L’impresa dovrà sottoporre per iscritto tali proposte alla direzione lavori con un congruo anticipo sull’inizio dei lavori stessi ed almeno un mese prima della piantagione cui si riferiscono. La direzione lavori si riserva la facoltà di accettare le sostituzioni indicate, o di proporne di alternative. Art.42.2 - Arbusti e cespugli Arbusti e cespugli, qualunque siano le loro caratteristiche specifiche (a foglia decidua o sempreverdi), anche se riprodotti per via agamica, non dovranno avere portamento “filato”, dovranno possedere un minimo di tre ramificazioni alla base e presentarsi dell’altezza prescritta in progetto o in elenco prezzi, proporzionata al diametro della chioma e a quello del fusto. Anche per arbusti e cespugli, l’altezza totale, verrà rilevata analogamente a quella degli alberi (vedi art. 42.1). Il diametro della chioma sarà rilevato alla sua massima ampiezza. Tutti gli arbusti e i cespugli dovranno essere forniti in contenitore o in zolla; a seconda delle esigenze tecniche e della richiesta potranno essere eventualmente consegnati a radice nuda soltanto quelli a foglia decidua, purché di giovane età e di limitate dimensioni. Il loro apparato radicale dovrà essere ricco di piccole ramificazioni e radici capillari. Per le indicazioni riguardanti l` apparato radicale, l’imballo delle zolle, la terra delle zolle e dei contenitori vale quanto esposto nel precedente articolo a proposito degli alberi(vedi art.42.1 ). Art.42.3 - Piante esemplari Per “piante esemplari” s’intendono alberi, arbusti e cespugli di grandi dimensioni nell’ambito della propria specie con particolare valore ornamentale per forma e portamento. Queste piante dovranno essere state preparate per la messa a dimora(v.art.42.1 e 42.2 ). Le “piante esemplari” saranno riportate in elenco prezzi distinguendole dalle altre della stessa specie e varietà. Art.42.4 - Sementi L’impresa dovrà fornire sementi selezionate e rispondenti esattamente a genere, specie e varietà richiesta, sempre nelle confezioni originali sigillate munite di certificato di identità ed autenticità con l’indicazione del grado di purezza e di germinazione e della data di confezionamento e di scadenza stabiliti dalle leggi vigenti. L’eventuale mescolanza delle sementi di diverse specie (in particolare per i tappeti erbosi) dovrà rispettare le percentuali richieste negli elaborati di progetto. Tutto il materiale di cui sopra dovrà essere fornito in contenitori sigillati e muniti della certificazione E.N.S.E.(ente nazionale sementi elette). Per evitare che possano alterarsi o deteriorarsi, le sementi dovranno essere immagazzinate in locali

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freschi e privi di umidità. CAPO III - MODALITA` DI ESECUZIONE Art.43 - Pulizia generale del terreno L’area oggetto della sistemazione viene di norma consegnata all’impresa con il terreno a quota di impianto. Qualora il terreno all’atto della consegna non fosse idoneo alla realizzazione dell’opera per la presenza di materiale di risulta o di discarica abusiva, i preliminari lavori di pulitura del terreno saranno eseguiti in base all’elenco prezzi e in accordo con la direzione lavori. Art.44 - Lavorazioni preliminari L’impresa, prima di procedere alla lavorazione del terreno, deve provvedere come da progetto all’abbattimento delle piante da non conservare, al decespugliamento, alla eliminazione delle specie infestanti e ritenute a giudizio della direzione lavori non conformi alle esigenze della sistemazione, all’estirpazione delle ceppaie e alla eliminazione delle pietre superficiali. Queste operazioni saranno da computarsi in base all’elenco prezzi. Art.45 - Lavorazioni del suolo Su indicazione della direzione lavori, l’impresa dovrà procedere alla lavorazione del terreno fino alla profondità necessaria preferibilmente eseguita con l’impiego di mezzi meccanici ed attrezzi specifici a seconda della lavorazione prevista dagli elaborati di progetto. Le lavorazioni saranno eseguite nei periodi idonei, con il terreno “in tempera”, evitando di danneggiarne la struttura e di formare “suole di lavorazione”. Nel corso di quest’operazione l’impresa dovrà rimuovere tutti i sassi, le pietre e gli eventuali ostacoli sotterranei che potrebbero impedire la corretta esecuzione dei lavori provvedendo anche, su indicazioni della direzione lavori, ad accantonare e conservare le preesistenze naturali di particolare valore estetico (es. Rocce, massi, ecc.) O gli altri materiali che possono essere vantaggiosamente riutilizzati nella sistemazione. Nel caso si dovesse imbattere in ostacoli naturali di rilevanti dimensioni che presentano difficoltà ad essere rimossi, oppure manufatti sotterranei di qualsiasi natura di cui si ignori l’esistenza (es. Cavi, fognature, tubazioni, reperti archeologici, ecc.), l’impresa dovrà interrompere i lavori e chiedere istruzioni specifiche alla direzione lavori. Ogni danno conseguente alla mancata osservanza di questa norma deve essere riparato o risarcito a cura e spese dell’impresa. Art.46 - Ammendamento e concimazione di fondo del terreno; impiego di fotofarmaci e diserbanti Dopo averne effettuato le lavorazioni, l’impresa ,su istruzione della direzione lavori, dovrà incorporare nel terreno tutte le sostanze eventualmente necessarie ad ottenere la correzione, l’ammendamento e la concimazione di fondo ( vedi art.41.2 e 41.3) nonché somministrare gli eventuali fitofarmaci e/o diserbanti (vedi art.41.5 e elenco prezzi). I trattamenti con fitofarmaci, infine, dovranno essere tempestivi ed eseguiti da personale specializzato che dovrà attenersi per il loro uso alle istruzioni specificate dalla casa produttrice e alle leggi vigenti in materia, ed usare ogni possibile misura preventiva atta ad evitare danni alle persone e alle cose. Art.47 - Tracciamenti e picchettature Prima della messa a dimora delle piante e dopo le operazioni di preparazione agraria del terreno, l’impresa, sulla scorta degli elaborati di progetto e delle indicazioni della direzione lavori, predisporrà il picchettamento delle aree di impianto, segnando la posizione nella quale dovranno essere eseguite le piantagioni singole(alberi, arbusti, altre piante segnalate in progetto) e tracciando sul terreno il perimetro delle piantagioni omogenee (tappezzanti, macchie arbustive, boschetti, ecc.). Prima di procedere alle operazioni successive, l’impresa deve ottenere l’approvazione della direzione lavori. A piantagione eseguita, l’impresa nel caso siano state apportate varianti al progetto esecutivo, dovrà consegnare una copia degli elaborati relativi con l’indicazione esatta della posizione definitiva delle piante e dei gruppi omogenei messi a dimora. Art.48 - Preparazione delle buche e dei fossi Le buche ed i fossi per la piantagione delle specie vegetali dovranno avere le dimensioni più` ampie

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possibili in rapporto alla grandezza delle piante da mettere a dimora. Per le buche e i fossi che dovranno essere realizzati su un eventuale preesistente tappeto erboso, l’impresa è tenuta ad adottare, tutti gli accorgimenti necessari per contenere al minimo i danni al prato circostante recuperando lo strato superficiale di terreno per il riempimento delle buche stesse, in accordo con la direzione lavori. Il materiale proveniente dagli scavi, se non riutilizzato o, a insindacabile giudizio della direzione lavori non ritenuto idoneo, dovrà essere allontanato dalla sede del cantiere e portato alla pubblica discarica o su aree predisposte dall’impresa a sua cura e spese. Nella preparazione delle buche e dei fossi, l’impresa dovrà assicurare che nella zona in cui le piante svilupperanno le radici non ci siano ristagni di umidità e provvedere che lo scolo delle acque superficiali avvenga in modo corretto. Nel caso invece fossero riscontrati gravi problemi di ristagno l’impresa provvederà, su autorizzazione della direzione lavori, a predisporre dei drenaggi secondari che verranno contabilizzati a parte. Art.49 - Apporto di terra di coltivo Prima di effettuare qualsiasi impianto o semina l’impresa in accordo con la direzione lavori, dovrà verificare che il terreno in sito sia adatto alla piantagione (vedi anche art.41): in caso contrario dovrà apportare terra di coltivo in quantità sufficiente a formare uno strato di spessore adeguato ai prati, e a riempire totalmente le buche e i fossi per gli alberi e gli arbusti, assicurando che vengano frantumate tutte le zolle e ammassi di terra. La terra di coltivo rimossa e accantonata nelle fasi iniziali degli scavi (vedi art.31) sarà utilizzata secondo le istruzioni della direzione lavori, insieme a quella apportata. Le quote definitive del terreno dovranno essere quelle indicate negli elaborati di progetto e dovranno comunque essere approvate dalla direzione lavori. Art.50 - Preparazione del terreno per i prati Per preparare il terreno destinata a tappeto erboso, l’impresa, a completamento di quanto specificato nell’art. 43 dovrà eseguire, se necessario, una ulteriore pulizia del terreno rimuovendo tutti i materiali che potrebbero impedire la formazione di un letto di terra vegetale fine ed uniforme. Dopo aver eseguito le operazioni indicate negli artt.44 e 45 l’impresa dovrà livellare e rastrellare il terreno secondo le indicazioni di progetto per eliminare ogni ondulazione, protuberanza, buca o avvallamento. Gli eventuali residui del rastrellamento dovranno essere allontanati dall’area del cantiere (vedi art. 33). Art. 51 - Messa a dimora di alberi, arbusti e cespugli Alcuni giorni prima della piantagione, l’impresa dovrà procedere, se richiesto dalla direzione lavori, al riempimento parziale delle buche già predisposte, in modo che le piante possano essere collocate su uno strato di fondo di spessore adeguato alle dimensioni della zolla o delle radici delle diverse specie vegetali. La messa a dimora degli alberi, degli arbusti e dei cespugli dovrà avvenire in relazione alle quote finite, avendo cura che le piante non presentino radici allo scoperto oppure risultino, una volta assestatosi il terreno, interrate oltre il livello del colletto. L’imballo della zolla, costituito da materiale degradabile (es. paglia, canapa, juta ecc.vedi art 42.1), dovrà essere tagliato al colletto e aperto sui fianchi senza rimuoverlo da sotto la zolla, togliendo soltanto le legature metalliche e il materiale di imballo in eccesso. La zolla deve essere integra, sufficientemente umida, aderente alle radici; se si presenta troppo asciutta dovrà essere immersa temporaneamente in acqua con tutto l’imballo. Analogamente si dovrà procedere per le piante fornite in contenitore. Per le piante a radice nuda parte dell’apparato radicale dovrà essere, ove occorra, spuntato alle estremità delle radici, privato di quelle rotte o danneggiate. Le piante dovranno essere collocate ed orientate in modo da ottenere il miglior risultato estetico e tecnico (es. precedente orientamento della pianta in vivaio ecc.) In relazione agli scopi della sistemazione. Prima del riempimento definitivo delle buche, gli alberi, gli arbusti e i cespugli di rilevanti dimensioni dovranno essere resi stabili per mezzo di pali di sostegno, ancoraggi e legature (vedi anche art.41.6). L’impresa procederà poi al riempimento definitivo delle buche con terra di coltivo, costipandola con cura in modo che non rimangano vuoti attorno alle radici o alla zolla. Il riempimento delle buche, sia quello parziale prima della piantagione, sia quello definitivo, potrà

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essere effettuato, a seconda della necessità, con terra di coltivo semplice oppure miscelata con torba. Nel caso la direzione lavori decida che all’atto dell’impianto venga effettuato una concimazione secondaria localizzata, l’impresa avrà cura di spargere il fertilizzante attorno e vicino alle radici o alle zolle, in modo da evitare danni per la disidratazione. A riempimento ultimato, attorno alle piante dovrà essere formata una conca o bacino, per la ritenzione dell’acqua da addurre subito dopo in quantità abbondante (minimo lt. 30/pianta), onde favorire la ripresa della pianta e facilitare il costipamento e l’assestamento della terra attorno alle radici e alla zolla. Art.51.1 - Alberi arbusti e cespugli a foglia caduca Gli alberi, gli arbusti e i cespugli a foglia caduca, a seconda delle diverse specie vegetali e delle tecniche di coltura, potranno essere eventualmente fornite anche a radice nuda, purché di giovane età e di limitate dimensioni(vedi art.42.1 e 42.2). Le piante a foglia caduca dovranno essere messe a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle varie specie, generalmente durante il periodo di riposo vegetativo. L’eventuale potatura di trapianto della chioma deve essere autorizzata dalla direzione lavori e dovrà seguire rigorosamente le disposizioni impartite, rispettando il portamento naturale e le caratteristiche specifiche delle singole specie. Nel caso fosse necessario agevolare il trapianto, l’impresa, su indicazione della direzione lavori, irrorerà le piante con prodotti antitraspiranti. Art.51.2 - Alberi arbusti e cespugli sempreverdi Gli alberi, gli arbusti e i cespugli sempreverdi dovranno essere forniti esclusivamente con zolla o in contenitore e dovranno essere messi a dimora nel periodo adeguato all’attecchimento delle varie specie. Le piante sempreverdi e resinose non devono essere potate saranno eliminati, salvo diverse specifiche disposizioni della direzione lavori, soltanto i rami secchi, spezzati o danneggiati. Fatta eccezione per le conifere sempreverdi, in caso di necessità è possibile fare ricorso all’uso di antitraspiranti, secondo le indicazioni della direzione lavori. Art.52 - Formazione dei prati Nella formazione dei vari tipi di prati sono compresi tutti gli oneri relativi alla preparazione del terreno, alla semina o alla piantagione e alle irrigazioni (vedi art.50, 54.1) La formazione dei prati dovrà aver luogo dopo la messa a dimora di tutte le piante (in particolare modo di quelle arboree ed arbustive) previste in progetto e dopo la esecuzione degli impianti tecnici delle eventuali opere murarie, delle attrezzature e degli arredi. Terminate le operazioni di semina o piantagione, il terreno deve essere immediatamente irrigato. I vari tipi di prato dovranno presentarsi perfettamente inerbiti con le specie previste, con presenza di erbe infestanti e sassi non superiore ai limiti di tolleranza consentiti dal progetto, esenti da malattie, chiazze ed avvallamenti dovuti all’assestamento del terreno o ad altre cause. Art.52.1 - Semina dei tappeti erbosi Dopo la preparazione del terreno (vedi art. 50), l’area sarà, su indicazioni della direzione lavori, seminata con uniformità e rullata convenientemente. Il miscuglio(vedi art.42.4),dovrà essere stato composto secondo le percentuali precisate in progetto e dovrà essere stato accettato dalla direzione lavori. Art.53 - Protezione delle piante messe a dimora Nelle zone dove potrebbero verificarsi danni causati da animali domestici o selvatici oppure dal transito di persone o automezzi, l’impresa dovrà proteggere singolarmente o in gruppi, le piante messe a dimora con opportuni ripari (es. Reti metalliche, protezioni in ferro o in legno , griglie ecc.) E/o sostanze repellenti precedentemente concordati ed approvate dalla direzione lavori. Se previsto dal progetto, alcuni tipi di piante(tappezzanti, piccoli arbusti, ecc.) Dovranno essere protette dai danni della pioggia battente, dal conficcamento e dallo sviluppo di erbe infestanti per mezzo di pacciamatura (paglia, foglie secche, segatura, ceppatura di ramaglia e di corteccia di conifere, ecc.) Od altro analogo materiale precedentemente approvato dalla direzione lavori. CAPO IV - MANUTENZIONE DELLE OPERE

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Art.54 - Manutenzione delle opere a verde per il periodo di appalto La manutenzione che l’impresa è tenuta ad effettuare durante il periodo di concordata garanzia dovrà essere prevista anche per eventuali piante preesistenti e comprendere le seguenti operazioni: 1) irrigazioni; 2) ripristino conche e rincalzo; 3) falciature, diserbi e sarchiature; 4) concimazioni; 5) potature; 6) eliminazione e sostituzione delle piante morte; 7) rinnovo delle parti non perfettamente riuscite dei tappeti erbosi; 8) difesa dalla vegetazione infestante; 9) ripristino della verticalità delle piante; 10) controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere. La manutenzione delle opere dovrà avere inizio immediatamente dopo la messa a dimora (o la semina) di ogni singola pianta e di ogni parte di tappeto erboso e dovrà continuare fino alla scadenza del periodo d’appalto. Ogni nuova piantagione dovrà essere curata con particolare attenzione fino a quando non sarà evidente che le piante, superato il trauma del trapianto (o il periodo di germinazione per le semine), siano ben attecchite e siano in buone condizioni vegetative. Art.54.1 - Irrigazioni L’impresa è tenuta ad irrigare tutte le piante messe a dimora e i tappeti erbosi per il periodo di appalto. Le irrigazioni dovranno essere ripetute e tempestive e variare in quantità e frequenza in relazione alla natura del terreno, alle caratteristiche specifiche delle piante, al clima e all’andamento stagionale: i metodi da usare sono stati determinati nell'allegato computo metrico estimativo ed i costi relativi calcolati in base all'elenco prezzi dall’impresa e successivamente approvati dalla direzione. Se la stagione estiva e` particolarmente asciutta, dovranno essere tempestivamente eseguite irrigazioni supplementari. Qualora, per motivi di forza maggiore, il committente non sia nelle condizioni di fornire l'acqua per l'irrigazione, nelle zone dove la stessa è prevista tramite impianto fisso, l'irrigazione dovrà essere effettuata tramite autobotte. Gli oneri supplementari verranno contabilizzati sulla base dell'elenco prezzi. Art. 54.2 - Ripristino conche e rincalzo Le “conche” di irrigazione eseguite durante i lavori di impianto devono essere, se necessario, ripristinate. A seconda dell’andamento stagionale, delle zone climatiche delle caratteristiche di specie, l’impresa provvederà alla chiusura delle conche e al rincalzo delle piante, oppure alla riapertura delle conche per l’annaffiamento. Art.54.3 - Falciature, diserbi e sarchiature Oltre alle cure colturali normalmente richieste, l’impresa dovrà provvedere, durante lo sviluppo delle specie prative e quando necessario, alle falciature del terreno erboso. L’erba tagliata dovrà essere immediatamente rimossa. Tale operazione dovrà essere eseguita con la massima tempestività e cura evitando dispersione sul terreno dei residui rimossi. I diserbi dei viali, dei tappeti erbosi e delle altre specie interessate all’impianto devono essere eseguiti preferibilmente a mano o con attrezzature meccaniche. L’eventuale impiego di diserbanti chimici dovrà attenersi alle normative vigenti, con indicazione del prodotto da utilizzarsi e previa autorizzazione della asl competente. Le superfici di impianto interessate da alberi, arbusti e cespugli per periodi biennali, annuali, ecc. E le conche degli alberi devono essere oggetto di sarchiature periodiche. Art.54.4 - Concimazioni Le concimazioni devono essere effettuate nel numero e nelle quantità del piano di concimazione (vedi art.41.2). Art.54.5 - Potature Le potature, che sono le attività principali di destinazione del presente C.S.A., dovranno, in linea generale richiamarsi ai criteri ed alle tecniche descrittive sotto riportate.

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- Potatura di contenimento di latifoglie sempreverdi(Quercus Ilex, Ligustrum, ecc..) eseguito con idonee attrezzature, mezzo meccanico necessario, con raccolta e conferimento a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale onere dello smaltimento che resta chiarito in sede di computo metrico ed elenco prezzi.

- Potatura di contenimento annuale sempreverde(Cupressus Spp., Thuja, Chamaecyparis, Taxus Baccata, ecc… ) eseguita con mezzo meccanico necessario, raccolta e conferimento a discarica del materiale di risulta e l’eventuale onere dello smaltimento che resta chiarito in sede di computo metrico ed elenco prezzi. La potatura dovrà limitarsi alla eliminazione delle parti secche e riguardare parti a verde di limitatissime dimensioni senza mai incidere sulla forma e l’assetto armonico della pianta.

- Potatura di rimonda del secco eseguita su alberature conifere e latifoglie senza alcun interessamento delle parti vegetanti, compreso l’uso del mezzo meccanico idoneo, la raccolta ed il conferimento a discarica del materiale di risulta, nonché l’eventuale smaltimento così come risulta chiarito dall’allegato elenco prezzi e dal computo metrico estimativo.

- Spalcatura di conifere (Pinus, ecc..), con eliminazione tramite taglio dei rami posti lungo il fusto, fino al raggiungimento del primo ordine d’impalcato, contestuale rimonda del secco ed eventuale innalzamento della chioma. Compreso il mezzo meccanico idoneo, nonché il conferimento a discarica del materiale di risulta e l’eventuale smaltimento così come previsto dal computo metrico estimativo e dall’elenco prezzi.

- Potatura di contenimento atta a limitare l’incremento volumetrico della pianta, con eliminazione della nuova germogliazione e rientro del taglio sulle parti vecchie. Compreso il mezzo idoneo per l’esecuzione delle operazioni, l’onere del conferimento a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale smaltimento se previsto dal computo metrico estimativo o dall’elenco prezzi.

- Potatura di diradamento con eliminazione di rami giovani per l’aerazione della pianta e la riduzione dell’effetto vela in aree particolarmente ventilate. Compreso i mezzi idonei, il conferimento a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale smaltimento in relazione a quelle che sono le indicazioni fornite in peria(elenco prezzi e computo metrico estimativo).

- Potatura di palma della specie “Phoenix Canariensis” di alto fusto, mediante il taglio di tutte le foglie secche ed un giro di quelle in vegetazione, l’infiorescenza secca ed i datteri, scalpellatura dei tacchi e formazione del capitello alla “catalana”. L’intervento comprende il mezzo idoneo, le attrezzature necessarie ed eventualmente, la pianta non dovesse risultare accessibile, la scalata con la tecnica della “Bicicletta” o del Tree Clibing a mezzo di personale idoneamente preparato e specializzato. A richiesta della Direzione dei Lavori, dovrà eseguirsi, ove ritenuto, un tipo di potatura alla “Francese” con l’ausilio del cutter a mezza luna o dell’ascia. L’intervento comprende il trasporto a rifiuto del materiale di risulta e l’eventuale onere di smaltimento se espressamente rinunciato nel computo metrico estimativo e/o l’elenco prezzi.

- Potatura di palma del tipo “Washingtonia Filifera o Robusta” mediante l’eliminazione di tutte le foglie secche ed un giro di quelle vegetanti. Tutto l’intervento sarà eseguito con le modalità già previste per la potatura delle palme “Phoenix Canariensis”.

Tutte le potature, comunque eseguite dovranno avere rispetto della forma caratteristica della pianta ed ispirarsi al criterio del massimo rispetto e della dignità dell’albero sottoposto a potatura. A tal proposito è fatto divieto assoluto di far ricorso alla tecnica della “capitozzatura” che sarà eseguita solo a seguito di autorizzazione specifica della Direzione dei Lavori e per casi del tutto eccezionali. Le potature di formazione e di rimondatura devono essere effettuate a regola d'arte nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie. Gli interventi previsti andranno concordati con la direzione dei lavori che fornirà le indicazioni necessarie. Prima di procedere alla potatura di filari o comunque alberature in serie, l’impresa dovrà procedere ad una potatura di campionatura che sarà visionata dalla Direzione dei Lavori che autorizzerà l’eventuale prosieguo sulle altre alberature o disporrà delle modifiche alla tipologia di potatura. Qualora l’impresa, a causa di sua negligenza, procuri danni gravi alle alberature potate, tanto da non consentirne più un recupero estetico e funzionale, essa sarà tenuta alla sostituzione della pianta o comunque a versare un compenso di danno estetico calcolato con le modalità previste dal “Regolamento per la tutela delle alberature e delle aree a verde” in uso presso l’Amministrazione appaltante. Gli attrezzi utilizzati per la potatura, dovranno essere disinfettati accuratamente, ogni qualvolta sarà ultimata una potatura e si passerà alla potatura di altra alberatura. Particolare attenzione dovrà essere posta nella potatura delle alberature di Platano, al fine di evitare, l’eventuale, propagarsi del cancro colorato del platano, la dove dovesse risultare presente e non preventivamente diagnosticato.

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In tal caso sarà la Direzione dei Lavori a valutare l’ipotesi dell’abbattimento che sarà eseguito ai prezzi e condizioni che si andranno a concordare. Qualora per, alcuni, interventi di potatura si rendesse necessario l’uso di attrezzature particolari, l’impresa è tenuta a fornirle a propria cura e spesa, in quanto vigente l’assunto che la stessa sia a conoscenza di tutti gli interventi da effettuarsi, salvo le comprovate motivazioni che hanno eventualmente impedito alla medesima di prendere visione delle alberature da potare. Le attrezzature da taglio dovranno risultare perfettamente affilate al fine di evitare strappamenti al tessuto legnoso. Tagli di particolari dimensioni dovranno essere coperti con apposito mastice per potature al fine di rendere la superficie impermeabile all’acqua e preservare i tessuti dalla formazione di carie dovute a marcescenza del legno. Sarà comunque la Direzione dei Lavori a fornire indicazioni anche in tal senso. Il materiale vegetale di risulta dovrà essere immediatamente rimosso a carico della ditta appaltatrice ed avviato a discarica per lo smaltimento. Nel caso di potature di Platanus (orientalis, occidentalis, ecc….) l’impresa dovrà provvedere ad effettuare le rituali comunicazioni, previste per legge, al Servizio Fitosanitario Regionale e attenderne le risultanze prima di procedere alle operazioni cesorie, in ogni caso, l’impresa è tenuta, per le potature dei platani, a disinfettare le attrezzature dopo aver completato la potatura della pianta interessata e prima di passare a quella successiva. Non potranno essere effettuati tagli che eccedano i cm. 10 di diametro e solo in caso di comprovate ragioni tecniche potrà procedersi a tagli maggiori, previa autorizzazione della Direzione dei Lavori. Per gli eventuali interventi di cippatura e/o biotriturazione, ci si richiama a quanto già detto nell’articolo afferente le pacciamature(art. 41/4). Art.54.6 - Eliminazione e sostituzione delle piante morte Le eventuali piante morte dovranno essere sostituite con altre identiche a quelle fornite in origine. La sostituzione deve, in rapporto all’andamento stagionale, essere inderogabilmente effettuata nel più breve tempo possibile dall’accertamento del mancato attecchimento (vedi art.19). Art.54.7 - Rinnovo delle parti non perfettamente riuscite dei tappeti erbosi Epoca e condizioni climatiche permettendo, l’impresa dovrà riseminare o piantare ogni superficie a tappeto erboso che presenti una crescita irregolare o difettosa delle specie prative oppure sia stata giudicata per qualsiasi motivo insufficiente dalla direzione lavori. Art.54.8 - Difesa dalla vegetazione infestante Durante l’operazione di manutenzione l’impresa dovrà estirpare, salvo diversi accordi con la direzione lavori, qualunque specie infestante. Art. 54.9 - Ripristino della verticalità delle piante L’impresa è tenuta al ripristino della verticalità e degli ancoraggi delle piante qualora se ne riconosca la necessità ( vedi art. 41.6 e 51) Art. 55 - Controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere E` competenza dell’impresa controllare le manifestazioni patologiche sulla vegetazione delle superfici sistemate provvedendo alla tempestiva eliminazione del fenomeno patogeno onde evitarne la diffusione e rimediare ai danni accertati (vedi art.46). Gli interventi dovranno essere preventivamente concordati con la direzione lavori. Art. 56 - Pulizia Per tutto il periodo di durata dell'appalto, l'impresa è tenuta ad effettuare la pulizia delle aiuole e dei giardini ad essi affidati con frequenza bisettimanale per quelle ubicate nelle zone centrali ed almeno settimanale per quelle ubicate in periferia. Le aiuole in particolare dovranno essere comunque tenute monde da rifiuti di qualsiasi genere e quindi la dove necessario intervenire con frequenze anche in deroga ai termini sopra indicati..

Il Responsabile Dell’U.O.C.

(Biagio Scanniello)

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Settore Impianti Manutenzione Servizio Manutenzione Infrastrutture

U.O.C. VERDE PUBBLICO

Computo Metrico Estimativo con prezzi “Assoverde” 2006/2007

N. DESCRIZIONE LAVORI QUANTITÀ PREZZO UNITARIO

Totale Parziale

Voce N. 1 Rif. Tariffa Ma 13/a Pag. 14

Potatura di contenimento di esemplari arborei a chioma espansa secondo quanto stabilito dalla D.L. comunque con il criterio delle potature a tutta cima ed il taglio di ritorno, intervento completo di ogni onere e magistero e attrezzature necessarie ( piattaforma aerea, motosega, mezzi di trasporto etc.. ) per esemplari di h. fino a 12 mt.

N. 3.250 87,60 284.700,00

Voce N. 2 Rif. Tariffa Ma 14/b Pag. 14

Potatura di contenimento d’esemplari arborei a chioma espansa secondo quanto stabilito dalla D.L. comunque con il criterio delle potature a tutta cima ed il taglio di ritorno, intervento completo d’ogni onere e magistero e attrezzature necessarie (piattaforma aerea, motosega, mezzi di trasporto etc..)per esemplari di h. 16/23 mt.

N. 20 146,00 2.920,00

Voce N. 3 Rif. Tariffa Ma 91/b

Abbattimento di alberature adulte a chioma espansa site su strada etc.. completo di ogni onere e magistero e attrezzature necessarie (piattaforma aerea, motosega, mezzi di trasporto etc.. ) per esemplari di h. 12/16 mt.

N. 20

181,00 3.620,00

TOTALE LAVORI €. 291.240,00

ONERI DI SICUREZZA €. 5.097,00

TOTALE PERIZIA €. 296.337,00

QUADRO ECONOMICO PER L’INTERVENTO A) Lavori A Base D’asta €. 296.337,00

( Di Cui €. 5.097,00 Per Oneri Di Sicurezza) B) Somme A Disposizione: 1) Spese Di Pubblicazione €. 7.350,00 2) Spese Tecniche €. 4.445,05 3) Iva 20% ( Su Voce A E B1) €. 60.737,40 4) Imprevisti €. 1.130,55 Totale Somme A Disposizione €. 73.663,00 Totale Complessivo €. 370.000,00

Per la valutazione dei lavori diversi da quelli considerati nel computo metrico estimativo, si procede in base alla tariffa “Assoverde 2006/2007” e, ove non previsti i prezzi corrispondenti, si procederà a mezzo di verbale di sottomissione e concordamento dei nuovi prezzi.

Il Responsabile U.O.C. Verde Pubb. - Biagio Scanniello -