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LCA e bilanci ambientali di sistemi
agroenergetici ed agroindustriali
Giuseppe Garcea, Fabrizio Piva
CCPB srl Bologna
E mail: [email protected]
Malborghetto di Boara - 19 Gennaio 2012
CCPB srl è un Organismo di Controllo e Certificazione che deriva la propria
attività ed esperienza dal Consorzio per il Controllo dei Prodotti Biologici
Soc. Coop. fondato nel 1988
CCPB srl è riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali (MIPAAF) per l’applicazione del Reg.CE 834/07 relativamente alle
aziende che producono, preparano, distribuiscono ed importano prodotti
realizzati secondo il metodo dell’agricoltura biologica
Nell’ambito delle produzioni biologiche, CCPB srl, è inoltre attivo con
specifici schemi nel settore tessile, della cosmesi biologica e del verde
pubblico condotto con metodo biologico
CCPB Srl è in grado di certificare prodotti e processi nell’ambito del settore
agroalimentare e no-food destinati ai vari mercati internazionali in virtù
degli accreditamenti e delle autorizzazioni che ha perseguito ed ottenuto
nel tempo
CCPB srl
Scenario Generale
Le problematiche legate alla tutela dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici hanno spostato l’attenzione dell’opinione pubblica verso gli impatti che le diverse attività economiche possono determinare
Al fine di comprendere quanto i prodotti che giornalmente acquistiamo siano compatibili con il concetto di sostenibilità, si è sviluppato l’interesse verso strumenti e metodologie in grado di stimare i fattori di impatto ambientale
La metodologia che sta alla base di questo tipo di valutazione è l’Analisi del Ciclo di Vita o Life Cycle Assessment (LCA)
La metodologia LCA valuta l’impatto di un prodotto o di un servizio sull’ambiente considerando gli input e gli output nel suo intero ciclo di vita.
Comparto agricolo
Anche se allo stato attuale non vi sono ancora obblighi di natura cogente,
anche nel comparto primario si sta intravedendo la possibilità di
riconoscere e valorizzare la valutazione degli impatti ambientali connessi
alla produzione agricola
La valutazione degli impatti ambientali generati dall’intero ciclo di vita del
prodotto mediante l’applicazione della Metodologia LCA (Life Cycle
Assessment), risulta attualmente poco sviluppata a causa di
problematiche di natura tecnica e decisionale
Le problematiche di natura tecnica sono principalmente addebitabili alla
intriseca variabilità agroclimatologica della produzione primaria
N2O
NH3 CH4
N2O
NH3
CH4
L’impatto dei gas serra nel settore
primario
EMISSIONI DA GESTIONE DELLE DEIEZIONI (CH4 e N2O)
→ rimozione rapida, copertura stoccaggi liquame/letame
EMISSIONI ENTERICHE (CH4)
→ miglioramento dieta
EMISSIONI DA SUOLI AGRICOLI (N2O)
→ bilanciamento fertilizzazione
EMISSIONI DA USO ENERGIA (CO2)
→ fonti rinnovabili, risparmio energetico
Riduzione delle emissioni di GHG
Comparto agroindustriale
Soprattutto nel comparto agroindustriale, è già stata riconosciuta
l’importanza della valutazione degli impatti ambientali connessi alla
trasformazione energetica delle materie prime
L’applicazione dell’ LCA (Life Cycle Assessment) nella valutazione degli
impatti ambientali generati dall’intero ciclo di vita del prodotto, risulta
rispetto alla fase di produzione primaria più standardizzata, con maggiori
riferimenti e quindi al di là delle differenze tecnologiche di processo,
maggiormente studiata e valutata
Panorama Normativo Generale
UNI ISO 14025:2006 Etichette e Dichiarazioni di tipo Ambientale UNI EN ISO 14040:2006 LCA - Principi e Struttura UNI EN ISO 14044:2006 LCA - Requisiti e Linee Guida UNI ISO 14064-1:2006 Gas Serra – Specifiche per la quantificazione,
monitoraggio e rendicontazione UNI ISO 14064-2:2006 Gas Serra - Specifiche per la realizzazione di progetti
di rimozione UNI ISO 14064-3:2006 Gas Serra - Specifiche per la verifica e validazione BSI PAS 2050:2008 Specifiche per la valutazione mediante LCA dei gas serra
emessi da prodotti e servizi IPCC 2007 Linee Guida per l’elaborazione di inventari nazionali di gas serra UNFCCC 1998 Protocollo di Kyoto – Convenzione sui cambiamenti climatici
Il nostro Percorso
Al fine di offrire una risposta più esaustiva, in linea con le attuali e
future aspettative del comparto agricolo e agroindustriale, il CCPB
ha messo insieme più di due anni fa, un apposito Gruppo di
Lavoro.
La Norma Tecnica che in questa occasione presento, è appunto
frutto di un progetto nato dalla condivisione di temi ed approcci
presenti all’interno di un gruppo di lavoro, il quale ha visto il
coinvolgimento di istituzioni scientifiche e dei centri sperimentali
Gli Obiettivi
Gli obiettivi principali del nostro lavoro, esplicitati nello Standard
Tecnico (DTP12) “Valutazione degli impatti ambientali e del bilancio energetico nel ciclo di vita delle agroenergie” sono :
- Misurazione, attraverso un approccio di filiera, dei fattori di impatto ambientale emessi lungo il processo produttivo rispetto ad una predefinita unità funzionale (Kg, l, di prodotto)
- Definizione e Valorizzazione dell’Energia derivante da Fonti Rinnovabili utilizzata nei processi produttivi lungo tutta la filiera agroalimentare
- Misurazione della progressiva riduzione dei consumi energetici e la relativa valorizzazione dei processi “Energy Saving”
Metodologia scelta: LCA
Analisi del ciclo di vita – Life Cycle Assessment (LCA)
E’ un metodo di valutazione e quantificazione dei carichi energetici ed ambientali e degli impatti potenziali associati ad un prodotto "dalla culla alla tomba“
E’ un’analisi standardizzata, definita dalle norme ISO 14040 e ISO 14044
E’ la metodologia riconosciuta a livello europeo per la valutazione dei prodotti Integrated Product Policy (IPP) e per le etichette del III tipo (Ecolabel)
Fasi
dell’analisi
del ciclo di
vita
Definizione obiettivo
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Inte
rpre
tazio
ne
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI
per singolo inquinante
per segmento di filiera
per materia prima
possibili trasferimenti
dell’inquinamento
importanti punti critici
APPROCCIO OLISTICO
ANALISI DEL CICLO DI VITA UNI EN ISO 14040:2006
UNI EN ISO 14044:2006
Monitoraggio degli aspetti
ambientali
A chi è rivolta:
- A tutti i prodotti agroenergetici di origine animale o vegetale
- A tutti i livelli della trasformazione industriale
- A prodotti coltivati/trasformati sia in Italia che all’estero
- Ai produttori e/o distributori di energia
Prodotto
intermedio
Business to business
rivolta alle aziende
Prodotto finito Business to consumer rivolta ai distributori/consumatori
Contenuti dello standard
I contenuti dello Standard sono applicabili per tutte le Organizzazioni, singole o associate, italiane o estere a partire dalle matrici organiche utilizzate nelle filiere agroenergetiche oggetto di certificazione
Le matrici organiche prese in considerazione sono:
- prodotti dell’agricoltura e selvicoltura
- sottoprodotti e scarti di origine agricola, forestale e industrie connesse
- sfalci e potature provenienti dal verde pubblico e privato
- parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani
Le matrici sopra elencate saranno considerate come input per le seguenti filiere energetiche:
- Biocombustibili solidi
- Biogas
- Biocombustibili liquidi
Definizioni
Unità funzionale
– Unità di prodotto a cui è riferita l’analisi LCA.
– Negli studi sulla filiera agroalimentare e in esperienze già attive a
livello internazionale l’unità funzionale è riferita ad 1kg/1kW
Confini del sistema
– I confini del sistema, la lunghezza della filiera e l’unita di riferimento
(unità funzionale) per la stima dei fattori di impatto ambientale
potranno variare a seconda del prodotto considerato ma dovranno
essere definite chiaramente
Categorie di impatto
– Le categorie di impatto considerate sono relative ad una specifica unità funzionale prodotta all’interno di uno specifico confine del sistema
Documenti di sistema
I Documenti dello Standard sono:
- - Domanda per la Certificazione
- - Questionari per la raccolta dati “Prodotti dell’Agricoltura”
- - Questionari per la raccolta dati “Prodotti della Silvicoltura”
- - Questionari per la raccolta dati “Prodotti della parte biodegradabile
dei rifiuti urbani e industriali”
- - Questionari per la raccolta dati “Sfalci e potature del verde pubblico
e privato”
- - Questionari per la raccolta dati “Sottoprodotti e scarti agricoli,
forestali e industriali”
- - Regolamento del Sistema di Valutazione degli Impatti Ambientali e
del Bilancio Enegetico nel Ciclo di Vita delle Agroenergie
- - Contratto con i Fornitori per la Valutazione degli Impatti Ambientali e
del Bilancio Energetico nel Ciclo di Vita delle Agroenergie
Definizione delle Attività di
Valutazione e Certificazione
- Valutazione Documentale
- Compilazione dei Questionari di riferimento
- Verifica Ispettiva
- Verifica della Conformità
Valutazione Documentale
In fase di pre-verifica l’Organizzazione, tramite la specifica Domanda di Certificazione, avrà il compito di:
- Definire i processi, i prodotti, l’unita’ funzionale, i confini del sistema, i siti della filiera e i siti/settori esclusi;
- Descrivere tutti gli input utilizzati e le emissioni associate facendo riferimento ad un’unita’ funzionale.
L’analisi LCA deve fare riferimento almeno al 95% in peso dei componenti l’unita’ funzionale.
informazioni sul prodotto
consumi di risorse
materiali in entrata
materiali in uscita
trasporti connessi
UNITÁ DI
PRODOTTO,
RIFERIMENTO PER
LA
QUANTIFICAZIONE
DEI FLUSSI
UNITÁ FUNZIONALE
ANNO DI RIFERIMENTO
Questionari per la raccolta dati
Qualità dei dati
Fertilizzanti
Pesticidi
Diesel
Energia elettrica...
Produzione energia
elettrica
Raffinazione petrolio
per produzione diesel
Produzione
fertilizzanti
• Dati primari
– Dati dei consumi di materiali e di energia
– Dati raccolti per l’anno preso a riferimento per
l’analisi e stessa area geografica
– Elaborazione su scala annuale
• Dati secondari
– Dati per la produzione di materiali e di energia
– Dati di database riconosciuti a livello
internazionale
Bioenergy EXPO 4 maggio 2011
L’accuratezza nella raccolta dati è fondamentale per le analisi LCA; a tal fine
è molto importante definire nel modo più puntuale possibile:
- le unità di prodotto a cui i dati fanno riferimento
- il riferimento temporale del dato
- la correlazione fra prodotti in entrata e in uscita nelle varie fasi
Qualità dei dati
Documenti di controllo a supporto
della raccolta dati
- Visure catastali
- Registro e fatture acquisto mezzi tecnici
- Dichiarazione AGEA
- Fatture dei consumi energetici e idrici
- Fatture per la produzione energia
- Dati costruttivi e operativi degli impianti
- Fatture e bolle di acquisto
- Registro dei rifiuti speciali
- Fatture per smaltimento rifiuti speciali o rifiuti solidi urbani
Verifica Ispettiva
Le verifiche ispettive hanno una frequenza annuale
I controlli vengono impostati secondo un approccio basato sul rischio
e tengono conto della localizzazione per ridurre la variabilita’
geografica, oltre che della dimensione aziendale e dei risultati
dell’attivita’ di controllo precedente
Qualora il numero dei siti aumenti di oltre il 10%, rispetto agli
originari, si procede ad un’estensione
Verifica della Conformità
- Verifica da parte dell’ O. di C. in relazione allo Standard
- Esecuzione dei calcoli per la valutazione LCA
- Verifica delle procedure di calcolo
La scala temporale della raccolta dati fa riferimento ad un anno
specifico per tutte le fasi, eccetto quella agricola; per questa sono
usati i dati medi degli ultimi tre anni per ovviare alla variabilita’
climatica e ambientale che incide sulla gestione e sulla resa
produttiva
Nello specifico per i primi due anni si fa riferimento ai dati raccolti
il primo anno e dal terzo anno alla media del primo triennio e poi
di triennio in triennio
Verifica della Conformità
Organizzazione
Organismo di
Controllo e
Certificazione
Ente
Verificatore
Ente
Valutatore
Requisiti del sistema
- Piano di controllo (piano di approvvigionamento ed elenco
soggetti inclusi nella filiera)
- Rintracciabilita’ del prodotto, degli input, delle quantita’ di
energia nelle forme utilizzate, degli output e dei documenti del
sistema
- Identificazione dei prodotti oggetto di misura
- Piano di monitoraggio interno
- Gestione di azioni preventive e correttive
- Gestione delle non conformita’
- Gestione del prodotto non conforme
- Addestramento e formazione
Indicatori Ambientali
Categorie di impatto ambientale che possono essere valutate e certificate sono:
- Emissioni di Gas Serra (Kg CO2 eq/unità funzionale)
- Consumo di acqua (l H2O/unità funzionale)
- Potere Eutrofizzante (Kg PO4/unità funzionale)
- Potere Acidificante (Kg SO2 /unità funzionale)
- Tossicità dell’acqua e del suolo (Kg 1,4-DB eq/unità funzionale)
- Land Use (m2 SAU/unità funzionale)
- Affezioni respiratorie da sostanze inorganiche (Kg PM 2,5eq/unità funzionale)
- Assottigliamento dello strato di ozono (Kg CFC-11eq/unità funzionale)
- Formazione di ossidanti fotochimici (Kg C2H4 eq/unità funzionale)
Viene valutato e certificato il Bilancio Energetico della filiera di produzione
Progetti in atto
Valutazione dei Gas Serra quale categoria di impatto ambientale mediante la
metodologia LCA di filiere agroenergetiche a partire dalle seguenti materie
prime agricole:
- sorgo
- colza / girasole
- mais / triticale
La valutazione, che si basa sui dati della passata annata agraria, viene
eseguita su diversi comprensori agricoli tenendo così conto della variabilità
quali-quantitativa delle produzioni
Conclusioni
L’obiettivo attuale e futuro del nostro lavoro è quello di offrire dei una
gamma completa di servizi focalizzati esclusivamente sulle filiere
agricole e agroindustriali
Servizi attraverso i quali sarà possibile capire, in modo puntuale e
scientificamente attendibile, come possano essere posizionate le
filiere produttive rispetto alle categorie di impatto ambientale.
Grazie per la vostra
attenzione
Malborghetto di Boara - 19 Gennaio 2012