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20 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate 4 1 2 3 5 Apertura e svasatura della fessura prima dell’applicazione dei tubicini di iniezione e della stuccatura con la pasta epossidica GEOLITE ® GEL. Esempio di fessura su struttura in c.a., prima della svasatura. PRESCRIZIONE 1. Preparazione dei supporti. Procedere con la svasatura della lesione mediante picconatura o flessibile, al fine di ottenere un allargamento a V per facilitare la successiva colata di resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato interessato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti. Successivamente si effettueranno dei fori ai lati della fessura (diametro foro di circa 10 mm), in maniera alternata rispetto allo sviluppo lineare della lesione, con un andamento a 45° rispetto al piano della superficie al fine di intercettare in profondità la lesione stessa. L’interasse tra un foro e quello successivo non deve superare circa 20 cm. Nei casi in cui la fessura sia di modesta entità sarà possibile realizzare i fori direttamente al di sopra dello sviluppo longitudinale della lesione. Procedere quindi con l’inserimento di idonei iniettori di plastica, i quali verranno bloccati mediante l’adesivo epossidico GEOLITE ® GEL. Con GEOLITE ® GEL si provvederà anche alla stuccatura superficiale dell’intero sviluppo lineare della lesione. Completare l‘intervento con l’eventuale spolvero con quarzo sulla resina ancora fresca, qualora si debba procedere all’applicazione successiva di prodotti minerali per rasature o intonaci. Ad indurimento avvenuto di GEOLITE ® GEL, insufflare dell’aria compressa nel sistema per verificare che i fori siano comunicanti tra loro e per rimuovere contestualmente la polvere dall’interno della sezione danneggiata. 2. Ricucitura monolitica. Iniettare la resina epossidica iperfluida KERABUILD EPOFILL, con apposita strumentazione, avendo cura di partire dal foro di iniezione posto più in basso, al fine di far completamente defluire l’aria all’interno della fessura dai fori soprastanti; non appena il prodotto fuoriesce dall’iniettore superiore, sigillare quello appena utilizzato per l’iniezione e ripetere in sequenza la procedura ripartendo dal foro di iniezione subito superiore, fino alla completa saturazione della lesione in oggetto. Terminata l’operazione, rimuovere tutti gli iniettori impiegati e sigillare i fori reimpiegando GEOLITE ® GEL. AVVERTENZE Nel caso in cui la lesione abbia uno sviluppo su superficie orizzontale, la monoliticità dell’elemento strutturale potrà essere ripristinata colando direttamente per gravità KERABUILD EPOFILL. Procedere, pertanto, con la svasatura preventiva della lesione mediante flessibile, al fine di ottenere un allargamento a V per facilitare la successiva colata di resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti. Colare KERABUILD EPOFILL. Qualora si debba intonacare o rasare con GEOLITE ® , completare l’intervento con l’eventuale spolvero con quarzo sulla resina ancora fresca. RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO Riparazione/ricucitura di fessure in sezioni danneggiate mediante stuccatura e iniezione con sistemi organici certificati EN 1504 1 Iniettori plastici fissati alla struttura in c.a. in prossimità della fessura e stuccatura della stessa mediante GEOLITE ® GEL, prima dell’insufflaggio con aria compressa. Sigillatura conclusiva dei tubicini di iniezione a saturazione avvenuta della lesione con il bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL. VOCE DI CAPITOLATO Riparazione di fessure in strutture in c.a. e c.a.p. con resina mediante iniezione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, a bassissima viscosità, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio – tipo KERABUILD EPOFILL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: viscosità dell’impasto circa 380 mPa∙s con rotore 2 RPM 50 (metodo Brookfield), aderenza con rottura coesiva del substrato (EN 12618-2); sigillatura superficiale delle fessure e posizionamento delle cannule da iniezione mediante adesivo minerale epossidico eco-compatibile, in gel, per incollaggi strutturali di tessuti in fibra di acciaio galvanizzato o altri materiali compositi in genere, GreenBuilding Rating ® Eco 4, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo – tipo GEOLITE ® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione al fuoco C –s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 plus certificato GEV-Emicode; IAQ-Active metodo JRC; resistenza a trazione adesiva su cls con tessuti di rinforzo GEOSTEEL HARDWIRE™ in singolo e doppio strato > 4 MPa (EN 24624); temperatura di transizione vetrosa > +59 °C (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178). L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi: a) preparazione del substrato, pulizia per eliminare residui di polvere, grasso e olii e svasatura della lesione; b) esecuzione dei fori ai lati della lesione e soffiatura per eliminare residui di polveri dovuti alla lavorazione; c) installazione degli iniettori di plastica; d) stuccatura preliminare della superficie della lesione mediante adesivo epossidico minerale; e) iniezione di sistema epossidico bicomponente iperfluido, partendo dall’iniettore posto più in basso fino alla fuoriuscita del materiale dall’iniettore successivo; f) rimozione degli iniettori impiegati e sigillatura dei fori utilizzati mediante adesivo epossidico minerale. Iniezione manuale del sistema bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL.

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20 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate

41 2 3 5Apertura e svasatura della fessura prima dell’applicazione dei tubicini di iniezione e della stuccatura con la pasta epossidica GEOLITE® GEL.

Esempio di fessura su struttura in c.a., prima della svasatura.

PRESCRIZIONE

1. Preparazione dei supporti. Procedere con la svasatura della lesione mediante picconatura o flessibile, al fine di ottenere un allargamento a V per facilitare la successiva colata di resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato interessato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti. Successivamente si effettueranno dei fori ai lati della fessura (diametro foro di circa 10 mm), in maniera alternata rispetto allo sviluppo lineare della lesione, con un andamento a 45° rispetto al piano della superficie al fine di intercettare in profondità la lesione stessa. L’interasse tra un foro e quello successivo non deve superare circa 20 cm. Nei casi in cui la fessura sia di modesta entità sarà possibile realizzare i fori direttamente al di sopra dello sviluppo longitudinale della lesione. Procedere quindi con l’inserimento di idonei iniettori di plastica, i quali verranno bloccati mediante l’adesivo epossidico GEOLITE® GEL. Con GEOLITE® GEL si provvederà anche alla stuccatura superficiale dell’intero sviluppo lineare della lesione.Completare l‘intervento con l’eventuale spolvero con quarzo sulla resina ancora fresca, qualora si debba procedere all’applicazione successiva di prodotti minerali per rasature o intonaci.Ad indurimento avvenuto di GEOLITE® GEL, insufflare dell’aria compressa nel sistema per verificare che i fori siano comunicanti tra loro e per rimuovere contestualmente la polvere dall’interno della sezione danneggiata.

2. Ricucitura monolitica. Iniettare la resina epossidica iperfluida KERABUILD EPOFILL, con apposita strumentazione, avendo cura di partire dal foro di iniezione posto più in basso, al fine di far completamente defluire l’aria all’interno della fessura dai fori soprastanti; non appena il prodotto fuoriesce dall’iniettore superiore, sigillare quello appena utilizzato per l’iniezione e ripetere in sequenza la procedura ripartendo dal foro di iniezione subito superiore, fino alla completa saturazione della lesione in oggetto. Terminata l’operazione, rimuovere tutti gli iniettori impiegati e sigillare i fori reimpiegando GEOLITE® GEL.

AVVERTENZENel caso in cui la lesione abbia uno sviluppo su superficie orizzontale, la monoliticità dell’elemento strutturale potrà essere ripristinata colando direttamente per gravità KERABUILD EPOFILL. Procedere, pertanto, con la svasatura preventiva della lesione mediante flessibile, al fine di ottenere un allargamento a V per facilitare la successiva colata di resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti. Colare KERABUILD EPOFILL. Qualora si debba intonacare o rasare con GEOLITE®, completare l’intervento con l’eventuale spolvero con quarzo sulla resina ancora fresca.

RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO

Riparazione/ricucitura di fessure in sezioni danneggiate mediante stuccatura e iniezione con sistemi organici certificati EN 15041

Iniettori plastici fissati alla struttura in c.a. in prossimità della fessura e stuccatura della stessa mediante GEOLITE® GEL, prima dell’insufflaggio con aria compressa.

Sigillatura conclusiva dei tubicini di iniezione a saturazione avvenuta della lesione con il bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL.

VOCE DI CAPITOLATO

Riparazione di fessure in strutture in c.a. e c.a.p. con resina mediante iniezione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, a bassissima viscosità, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio – tipo KERABUILD EPOFILL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: viscosità dell’impasto circa 380 mPa∙s con rotore 2 RPM 50 (metodo Brookfield), aderenza con rottura coesiva del substrato (EN 12618-2); sigillatura superficiale delle fessure e posizionamento delle cannule da iniezione mediante adesivo minerale epossidico eco-compatibile, in gel, per incollaggi strutturali di tessuti in fibra di acciaio galvanizzato o altri materiali compositi in genere, GreenBuilding Rating® Eco 4, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-4, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione al fuoco C –s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 plus certificato GEV-Emicode; IAQ-Active metodo JRC; resistenza a trazione adesiva su cls con tessuti di rinforzo GEOSTEEL HARDWIRE™ in singolo e doppio strato > 4 MPa (EN 24624); temperatura di transizione vetrosa > +59 °C (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178).L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi: a) preparazione del substrato, pulizia per eliminare residui di polvere, grasso e olii e svasatura della lesione; b) esecuzione dei fori ai lati della lesione e soffiatura per eliminare residui di polveri dovuti alla lavorazione; c) installazione degli iniettori di plastica; d) stuccatura preliminare della superficie della lesione mediante adesivo epossidico minerale; e) iniezione di sistema epossidico bicomponente iperfluido, partendo dall’iniettore posto più in basso fino alla fuoriuscita del materiale dall’iniettore successivo; f) rimozione degli iniettori impiegati e sigillatura dei fori utilizzati mediante adesivo epossidico minerale.

Iniezione manuale del sistema bicomponente epossidico KERABUILD EPOFILL.

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Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate 21

RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO

RIPARAZIONE/RICUCITURA DI FESSURE INSEZIONI DANNEGGIATE MEDIANTESTUCCATURA E INIEZIONE CON SISTEMIORGANICI CERTIFICATI EN 1504

PROSPETTORIPARAZIONE/RICUCITURA DI FESSURE MEDIANTE

INIEZIONE CON RESINA (SUPERFICI VERTICALI)

La riparazione delle fessure in elementi di calcestruzzo armato deve essere effettuata in modo da ripristinare la continuitàstrutturale di ogni elemento. Le procedure prevedono l'utilizzo di prodotti che, spatolati, iniettati o colati, siano in grado digarantire un'adesione monolitica tra le due parti lesionate e per tutta la profondità della lesione.Le procedure devono prevedere l'utilizzo di prodotti rispondenti ai principi definiti nella EN 1504-9 ("Prodotti e sistemi per laprotezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo: definizione, requisiti, controllo di qualità e valutazione dellaconformità. Principio generale per l'uso dei prodotti e sistemi") e recanti la marcatura CE in conformità, a seconda delle finalità,ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma europea armonizzata EN 1504-4 ("Incollaggio strutturale") ed ai requisitiprestazionali richiesti dalla norma europea armonizzata EN 1504-5 ("Iniezione del calcestruzzo").Linee Guida per la riparazione ed il rafforzamento di elementi strutturali, tamponature e partizioni - Dipartimento di ProtezioneCivile §3.1.2.2

PROSPETTORIPARAZIONE/RICUCITURA DI FESSURE MEDIANTE

STUCCATURA CON RESINA

FASI OPERATIVE DELLA RIPARAZIONE DELLA LESIONE MEDIANTE INIEZIONE

RIPARAZIONE DI LESIONI SU SUPERFICI ORIZZONTALI

SVASATURA DELLA LESIONEMEDIANTE FLESSIBILEPULIZIA DEL SUBSTRATO,ELIMINANDO QUALSIASIRESIDUO DI POLVERE,GRASSO, OLII E ALTRESOSTANZE CONTAMINANTICON ASPIRATORE.STUCCATURA SUPERFICIALEDELLA LESIONE CONGEOLITE® GEL

EFFETTUARE DEI FORI DIDIAMETRO MASSIMO 10 mmCON UN INTERASSEMASSIMO DI 20 cm. PULIZIADEI FORI ELIMINANDOQUALSIASI RESIDUO DIPOLVERE. INSERIREALL'INTERNO DEI FORITUBICINI DI PLASTICA PERL'INIEZIONE DI KERABUILDEPOFILL FISSATI CONGEOLITE® GEL

INIETTARE TRAMITE I FORIKERABUILD EPOFILL,PARTENDO DALL'INIETTOREPIU' BASSO E PROCEDENDOVIA VIA VERSO L'ALTO, FINOALLA COMPLETASATURAZIONE DELLAFESSURA

RIMUOVERE TUTTI GLIINIETTORI E SIGILLARE I FORICON GEOLITE® GEL

NEL CASO LA LESIONE SIA SU UNA SUPERFICIEORIZZONTALE, SI POTRA' PROCEDERE COLANDOPER GRAVITA' KERABUILD EPOFILL

Si consiglia lo spolvero con quarzo o sabbia asciutta sul sistemaepossidico ancora fresco per l'applicazione successiva di prodotticementizi per rasatura ed intonaco.

PREVENTIVA SVASATURA A V DELLA LESIONEMEDIANTE FLESSIBILE.PULIZIA DEL SUBSTRATO PER ELIMINARE QUALSIASIRESIDUO DI POLVERE, GRASSO, OLII E ALTRESOSTANZE CONTAMINANTI CON ASPIRATORE

A titolo esemplificativo è stato rappresentato come elementostrutturale un pilastro, lo schema rimane invariato qualora ci sitrovasse di fronte a travi o pareti.

1

2

4

3

1

4

2

PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: PULIZIA DEL SUPPORTO PERELIMINARE QUALSIASI RESIDUO DI POLVERE, GRASSO O OLIOTRAMITE ASPIRATORE

STUCCATURA PRELIMINARE DELLA SUPERFICIE DELLA LESIONECON GEOLITE® GEL E SUCCESSIVA INIEZIONE DI KERABUILDEPOFILL

STUCCATURA DELLA LESIONE CON GEOLITE® GEL APPLICATOMEDIANTE SPATOLA METALLICA

EVENTUALE RASATURA O INTONACATURA

3

1

4

Qualora si debba intonacare o rasare medianteRASOBUILD® ECO TOP FINO o RASOBUILD®ECO TOP GRANELLO si consiglia lo spolvero conquarzo o sabbia asciutta, sul sistema epossidicoancora fresco, per rendere sufficientemente ruvidala superficie per l'aggrappo.

QUADRO NORMATIVO

NOTE

ASSONOMETRIARIPARAZIONE DI FESSURE CON RESINA

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22 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate

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RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO

VOCE DI CAPITOLATO

Riprofilatura mediante ripristino monolitico del copriferro in sezioni danneggiate o degradate e contestuale trattamento dei ferri di armatura e rasatura delle superfici di strutture in c.a. e c.a.p., con applicazione a cazzuola o a spruzzo, previa adeguata preparazione dei supporti da contabilizzare a parte e bagnatura a rifiuto, di geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® Eco 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici – tipo GEOLITE® di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 9 MPa (EN 196/1), legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro lineare < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1). L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi: a) preparazione del substrato, irruvidimento del calcestruzzo; b) inserimento di eventuale armatura integrativa e bagnatura a rifiuto del supporto; c) applicazione di geomalta® tixotropica minerale per riprofilare e ripristinare il copriferro; d) protezione e decorazione finale. Compreso quanto occorre per dare il lavoro finito, esclusa l’eventuale armatura metallica, le casseformi, la preparazione del substrato e la decorazione finale.

PRESCRIZIONE

1. Preparazione dei supporti. Irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; l'asportazione di materiale ammalorato deve interessare ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di un'opportuna armatura metallica di contrasto ancorata al supporto mediante idonea tassellatura.

2. Eventuale armatura integrativa. Prevedere, se necessario, adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le armatura dovranno essere distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro adeguato in funzione della classe di esposizione dell’elemento strutturale.

3. Riprofilatura/ripristino monolitico del copriferro e trattamento dei ferri di armatura. La protezione dei ferri, il ripristino volumetrico del calcestruzzo mancante e l’eventuale rasatura saranno realizzate mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. Per velocizzare ed eventualmente modulare i tempi di presa della geomalta® è possibile miscelare GEOLITE® con GEOLITE® 40 o GEOLITE® 10. Provveduto alla pulizia del substrato, la ricostruzione potrà avvenire manualmente (a cazzuola) o mediante idonea macchina spruzzatrice, su fondo saturo ma privo di acqua liquida in superficie, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento dei ferri d’armatura nella malta da ripristino.Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.

4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante la geopittura GEOLITE® MICROSILICATO (dopo 5 ore). Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico, in funzione delle esigenze di cantiere e prescrizioni progettuali.

AVVERTENZEPrima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto.

Riprofilatura mediante ripristino monolitico di sezioni in c.a. con trattamento delle armature con geomalta® minerale strutturale tixotropica certificata EN 1504 2

Applicazione di GEOLITE®.Preparazione dei supporti. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.Rasatura delle superfici con GEOLITE®.

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Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate 23

RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO

RIPROFILATURA MEDIANTE RIPRISTINOMONOLITICO DI SEZIONI IN C.A. CONTRATTAMENTO DELLE ARMATURE CONGEOMALTA MINERALE STRUTTURALETIXOTROPICA CERTIFICATA EN 1504

PROSPETTO PILASTRORIPROFILATURA DI SEZIONI MEDIANTE

RIPRISTINO MONOLITICO

Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l'applicazione di un'armatura (reteelettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura.Porre attenzione affinché la geomalta riempia tutte le cavità e inglobi perfettamente i ferridi armatura. Curare la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.Qualora necessario, prevedere armatura longitunale e trasversale integrativa, che vaopportunamente calcolata e verificata dal tecnico progettista.Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovràgarantire un copriferro minimo di 10 mm (TAV 3 - Ricostruzione volumetrica monolitica) ecomunque dimensionato a seconda della classe di esposizione.

A A'

3

2

PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: IRRUVIDIRE IL SUBSTRATO INCALCESTRUZZO (ASPERITÀ DI ALMENO 5 mm) MEDIANTE SCARIFICAMECCANICA O IDRODEMOLIZIONE. ASPORTAZIONE IN PROFONDITÀDELL'EVENTUALE CALCESTRUZZO AMMALORATO FINO ALRAGGIUNGIMENTO DELLO STRATO DI CALCESTRUZZO CONCARATTERISTICHE DI BUONA SOLIDITÀ E COMUNQUE NON CARBONATATO.RIMOZIONE DELLA RUGGINE DAI FERRI D'ARMATURA MEDIANTESPAZZOLATURA (MANUALE O MECCANICA) O SABBIATURA. PULIZIA DELSUBSTRATO PER ELIMINARE QUALSIASI RESIDUO DI POLVERE, GRASSO,OLII E ALTRE SOSTANZE CONTAMINANTI CON ARIA COMPRESSA OIDROPULITRICE. BAGNATURA A RIFIUTO FINO AD OTTENERE UNSUBSTRATO SATURO, MA PRIVO DI ACQUA LIQUIDA IN SUPERFICIE

RIPROFILATURA/RIPRISTINO MONOLITICO DEL COPRIFERRO ETRATTAMENTO DEI FERRI DI ARMATURA: APPLICAZIONE DELLA GEOMALTATIXOTROPICA GEOLITE® , UTILIZZATA SIA PER LA PROTEZIONE DEI FERRI,SIA PER IL RIPRISTINO VOLUMETRICO DEL CALCESTRUZZO MANCANTE,CHE PER LA RASATURA FINALE. PER VELOCIZZARE E MODULARE I TEMPI DIPRESA È POSSIBILE MISCELARE GEOLITE® CON GEOLITE® 40 O GEOLITE®

10. LA RICOSTRUZIONE DEL CALCESTRUZZO PUÒ AVVENIREMANUALMENTE (A CAZZUOLA) O MEDIANTE IDONEA MACCHINASPRUZZATRICE, SU FONDO SATURO MA PRIVO DI ACQUA LIQUIDA INSUPERFICIE, NEL RISPETTO DELLE CORRETTE TECNICHE APPLICATIVE

ARMATURA INTEGRATIVA: EVENTUALE INSERIMENTO DI ADEGUATAARMATURA INTEGRATIVA, SIA LONGITUDINALE CHE DI CONTENIMENTOTRASVERSALE, OPPORTUNAMENTE CALCOLATA E VERIFICATA DATECNICO PROFESSIONISTA ABILITATO. LE ARMATURE DOVRANNO ESSEREANCORATE AL SUPPORTO ESISTENTE, OPPORTUNAMENTE DISTANZIATEDAL SUPPORTO E SI DOVRÀ GARANTIRE UN COPRIFERRO ADEGUATO INFUNZIONE DELLA CLASSE DI ESPOSIZIONE

1

PROTEZIONE E DECORAZIONE: PROTEZIONE E DECORAZIONE DELLESUPERFICI MEDIANTE LA GEOPITTURA GEOLITE® MICROSILICATO4

4

1

SEZIONE PILASTRO A-A'

3

C'

4

3

PIANTA SOLAIO (VISTA DAL BASSO)RIPROFILATURA DI SEZIONI MEDIANTE

RIPRISTINO MONOLITICO

SEZIONE SOLAIO C-C'RIPROFILATURA DI SEZIONI MEDIANTE

RIPRISTINO MONOLITICO

B'

B

1

3

3

RIPROFILATURA DI SEZIONI MEDIANTERIPRISTINO MONOLITICO

3

SEZIONE TRAVE B-B'

4

4

QUADRO NORMATIVO

PROSPETTO TRAVERIPROFILATURA DI SEZIONI MEDIANTE

RIPRISTINO MONOLITICO

4

ASSONOMETRIARIPRISTINO DEL COPRIFERRO DEL PILASTRO

C

Il D.M. 14.01.2008 stabilisce univocamente i criteri generali di progettazione, di esecuzione e di collaudo degli interventi di ripristino che attengono alle costruzioni esistenti(Capitolo 8); in particolare, richiede che gli interventi sulle costruzioni esistenti devono essere effettuati ricorrendo all'impiego di "Materiali e prodotti per uso strutturale" lecui proprietà vengono stabilite nel Capitolo 11. In accordo con quanto contenuto in suddetto capitolo, i materiali per il ripristino di strutture esistenti in calcestruzzo devonoessere identificati e qualificati secondo la serie di Norme EN 1504. Pertanto, la ricostruzione volumetrica per il ripristino del copriferrro del calcestruzzo armato avverràmediante applicazione di malta premiscelata tixotropica, strutturale di Classe R4 in accordo alla EN 1504 - 3 ("Riparazione strutturale e non strutturale"), per applicazione aspruzzo o manuale, nello spessore massimo di 35-40 mm (spessori superiori dovranno essere eseguiti in più strati). Il prodotto deve essere inoltre rispondente ai principidefiniti dalla EN 1504 - 9 ("Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo: definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione dellaconformità. Principi generali per l'uso dei prodotti e dei sistemi").

3

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24 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate

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RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO

VOCE DI CAPITOLATO

Intervento di rinforzo strutturale mediante ricostruzione volumetrica monolitica, con aumento di sezione e armatura integrativa, e contestuale trattamento dei ferri di armatura, in strutture in c.a. e c.a.p., mediante getto entro cassero, previa adeguata preparazione dei supporti ed eventuale armatura integrativa da contabilizzare a parte e bagnatura a rifiuto dei supporti, di geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale, a base di Geolegante® a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® Eco 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC), per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio – tipo GEOLITE® MAGMA di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 70 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 9 MPa (EN 196/1), legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 24 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), resistenza allo sfilamento delle barre di acciaio con spostamento < 0,6 mm (EN 1881). Per spessori di ringrosso importanti, prevedere eventuale confezionamento con il 30 % in peso di ghiaietto lavato e selezionato in curva granulometrica 6 – 10 mm e conforme alla EN 12620 – tipo KERABUILD GHIAIA di Kerakoll Spa. L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi: a) preparazione del substrato, irruvidimento del calcestruzzo; b) inserimento di eventuale armatura integrativa e bagnatura a rifiuto del supporto; c) applicazione di geomalta® colabile minerale per la ricostruzione volumetrica; d) protezione e decorazione finale. Compreso quanto occorre per dare il lavoro finito, esclusa l’armatura metallica, le casseformi, l’eventuale bonifica e la preparazione del supporto.

PRESCRIZIONE

1. Preparazione dei supporti. Irruvidire il substrato in calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm) mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; l'asportazione di materiale ammalorato deve interessare ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di un'opportuna armatura metallica di contrasto ancorata al supporto mediante idonea tassellatura.

2. Armatura integrativa. Prevedere adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale e di contrasto, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le armature dovranno essere distanziate dal supporto e si dovrà garantire un copriferro adeguato in funzione della classe di esposizione.

3. Ricostruzione volumetrica monolitica con getto collaborante e trattamento dei ferri di armatura. La ricostruzione volumetrica con conseguente aumento della sezione resistente dell’elemento strutturale in questione sarà realizzata con la geomalta® colabile GEOLITE® MAGMA. Provveduto alla preparazione del fondo e al posizionamento dell’idonea armatura metallica (come descritto), l’applicazione di GEOLITE® MAGMA avverrà per colaggio (a mano o mediante pompa) in casseri sigillati e trattati con disarmante, favorendo la fuoriuscita dell’aria, in spessori non inferiori a 10 mm, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. Per spessori importanti, confezionare un betoncino aggiungendo KERABUILD GHIAIA (ghiaietto lavato e selezionato in curva granulometrica 6 – 10 mm, conforme alla EN 12620) nella misura del 30% sul peso di GEOLITE® MAGMA. Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore.

4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante la geopittura GEOLITE® MICROSILICATO.

AVVERTENZEPrima di effettuare il ringrosso, verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo esistente.

Rinforzo mediante ricostruzione volumetrica monolitica, con aumento di sezione e armatura integrativa, con getto collaborante di geomalta® minerale strutturale colabile certificata EN 1504 3

Armatura integrativa. Scasseratura dei nuovi getti. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.Preparazione dei supporti. Getto di GEOLITE® MAGMA.Posizionamento dei casseri.

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Soluzioni per il consolidamento delle strutture in c.a., c.a.p. e prefabbricate 25

RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO

RINFORZO MEDIANTE RICOSTRUZIONEVOLUMETRICA MONOLITICA, CON AUMENTODI SEZIONE E ARMATURA INTEGRATIVA,CON GETTO COLLABORANTE DI GEOMALTAMINERALE STRUTTURALE COLABILECERTIFICATA EN 1504

B'

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PROSPETTO PILASTRORINFORZO MEDIANTE RICOSTRUZIONE VOLUMETRICA

MONOLITICA DELLA SEZIONE DEL PILASTRO CON GEOMALTA

PROSPETTORINFORZO MEDIANTE RICOSTRUZIONE VOLUMETRICA

MONOLITICA DELLA SEZIONE DELLA TRAVE CON GEOMALTA

Eventuale giuntomeccanico per le barredi armatura (saldatura).

SEZIONE B-B'RINFORZO MEDIANTE RICOSTRUZIONE VOLUMETRICA

MONOLITICA DELLA SEZIONE DELLA TRAVE CON GEOMALTA

SEZIONE A-A'RINFORZO MEDIANTE RICOSTRUZIONE VOLUMETRICA

MONOLITICA DELLA SEZIONE DEL PILASTRO CON GEOMALTAA A' 1

PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: IRRUVIDIMENTO DEL SUBSTRATO INCALCESTRUZZO (ASPERITÀ DI ALMENO 5 mm) MEDIANTE SCARIFICAMECCANICA O IDRODEMOLIZIONE, PROVVEDENDO ALL'ASPORTAZIONE INPROFONDITÀ DELL'EVENTUALE CALCESTRUZZO AMMALORATO FINO ALRAGGIUNGIMENTO DELLO STRATO DI CALCESTRUZZO CONCARATTERISTICHE DI BUONA SOLIDITÀ, OMOGENEITÀ E COMUNQUE NONCARBONATATO. RIMOZIONE DELLA RUGGINE DAI FERRI D'ARMATURAMEDIANTE SPAZZOLATURA (MANUALE O MECCANICA) O SABBIATURA.PULIZIA DEL SUBSTRATO PER ELIMINARE QUALSIASI RESIDUO DIPOLVERE, GRASSO, OLII E ALTRE SOSTANZE CONTAMINANTI, CON ARIACOMPRESSA O IDROPULITRICE. BAGNATURA A RIFIUTO FINO ADOTTENERE UN SUBSTRATO SATURO, MA PRIVO DI ACQUA LIQUIDA INSUPERFICIE. PER RIPORTI A SPESSORE SU SUPERFICI ESTESE SIRICHIEDE L'APPLICAZIONE DI UN'ARMATURA METALLICA DI CONTRASTOANCORATA AL SUPPORTO MEDIANTE TASSELLATURA

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SOLUZIONI PARTICOLARI

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QUADRO NORMATIVO

ASSONOMETRIARINGROSSO DELLA SEZIONE DEL PILASTRO

Si consiglia di prevedereun copriferro aggiuntivopari ad almeno 10 mm

Si consiglia di prevedere uncopriferro aggiuntivo pari ad almeno10 mm. Per la parte inferiore dellatrave è fortemente sconsigliatoprogettare uno spessore aggiuntivominore di 10 cm.

Durante la messa in opera èconsigliabile accertarsi che ilnuovo getto non presentivuoti che potrebberocompromettere l'intervento dirinforzo.

L'armatura longitudinale e trasversale integrativa va opportunamente calcolata everificata dal tecnico progettista, ponendo attenzione a distanziarle adeguatamente dalsupporto.

Nel caso in cui la camicia collaborante non avvolga completamente l'elemento, ènecessario mettere a nudo le armature nelle facce non incamiciate, e collegare a questeultime le armature delle facce incamiciate.

Lo spessore delle camicie deve essere tale da consentire il posizionamento di armaturelongitudinali e trasversali con un copriferro adeguato.(Circolare 617/2009 Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche §C8A.7.1)

A pilastri o pareti possono essere applicate camicie in c.a. per conseguire tutti o alcuni dei seguenti obiettivi:- aumento della capacità portante verticale;- aumento della resistenza a flessione/taglio;- aumento della capacità deformativa;- miglioramento dell'efficienza delle giunzioni per sovrapposizione;

[...]Ai fini della valutazione della resistenza e della deformabilità di elementi incamiciati sono accettabili le seguenti ipotesi semplificative:

- l'elemento incamiciato si comporta monoliticamente, con piena aderenza tra il calcestruzzo vecchio e nuovo;- trascura il fatto che il carico assiale è applicato alla sola porzione preesistente dell'elemento, e si considera che esso agisca sull'intera sezione incamiciata;- le proprietà meccaniche del calcestruzzo della camicia si considerano estese all'intera sezione se le differenze tra i due materiali non sono eccessive.

(Circolare 617/2009 Istruzione per L'applicazione delle Norme Tecniche §C8A.7.1)

ARMATURA INTEGRATIVA: INSERIMENTO DI UNA ADEGUATA ARMATURAINTEGRATIVA, SIA LONGITUDINALE CHE DI CONTENIMENTOTRASVERSALE E DI CONTRASTO, OPPORTUNAMENTE CALCOLATA EVERIFICATA DA TECNICO PROFESSIONISTA ABILITATO. LE ARMATUREDOVRANNO ESSERE ANCORATE AL SUPPORTO ESISTENTE,OPPORTUNAMENTE DISTANZIATE DAL SUPPORTO E SI DOVRÀGARANTIRE UN COPRIFERRO ADEGUATO IN FUNZIONE DELLA CLASSE DIESPOSIZIONE

RICOSTRUZIONE VOLUMETRICA MONOLITICA CON GETTOCOLLABORANTE E TRATTAMENTO DEI FERRI DI ARMATURA:APPLICAZIONE DI GEOLITE® MAGMA PER COLAGGIO (A MANO OMEDIANTE POMPA) IN CASSERI SIGILLATI E TRATTATI CON DISARMANTE,FAVORENDO LA FUORIUSCITA DELL'ARIA, IN SPESSORI NON INFERIORI A10 mm, NEL RISPETTO DELLE CORRETTE TECNICHE APPLICATIVE. PERSPESSORI IMPORTANTI, CONFEZIONARE UN BETONCINO AGGIUNGENDODEL GHIAIETTO LAVATO E SELEZIONATO IN CURVA GRANULOMETRICA6-10 mm (CONFORME ALLA EN 12620) NELLA MISURA DEL 30% SUL PESODI GEOLITE® MAGMA. CURARE LA STAGIONATURA UMIDA DELLESUPERFICI NELLE PRIME 24 ORE

PROTEZIONE E DECORAZIONE: PROTEZIONE E DECORAZIONE DELLESUPERFICI MEDIANTE LA GEOPITTURA GEOLITE® MICROSILICATO