presentazione allevamenti
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GLI ALLEVAMENTI GLI ALLEVAMENTI
INDUSTRIALIINDUSTRIALI
I LUOGHI DELLA I LUOGHI DELLA
PRODUZIONE:PRODUZIONE:
Cinquanta anni fa, gli allevatori di Cinquanta anni fa, gli allevatori di
polli americani scoprirono che polli americani scoprirono che
tenendo i volatili chiusi all’interno tenendo i volatili chiusi all’interno
di capannoni potevano produrre di capannoni potevano produrre
polli a costipolli a costi
più bassi e con una manodopera più bassi e con una manodopera
inferiore rispetto ai metodi inferiore rispetto ai metodi
d’allevamento tradizionali.d’allevamento tradizionali.
Erano nati gli allevamenti di tipo Erano nati gli allevamenti di tipo
industriale. industriale.
Non si parla di “allevamenti Non si parla di “allevamenti
industriali” solo perché questi industriali” solo perché questi
capannoni assomigliano a fabbriche. capannoni assomigliano a fabbriche.
Il metodo di produzione mira a Il metodo di produzione mira a
trasformare animali vivi in macchine trasformare animali vivi in macchine
per convertire le granaglie in carne per convertire le granaglie in carne
e uova, al minor costo possibile.e uova, al minor costo possibile.
Il nuovo sistema si diffuse Il nuovo sistema si diffuse
rapidamente: i polli scomparvero dai rapidamente: i polli scomparvero dai
campi per finire in lunghi capannoni campi per finire in lunghi capannoni
privi di finestre. privi di finestre.
Prova a
visitare
uno di questi
capannoni,
se il
proprietario
te lo
permette:
troverai fino a
30.000 polli.
Il problema più grande era che gli animali si ammalavano molto per via del contagio.A questo problema si pose rimedio negli anni 40 con l'invenzione degli antibiotici
Gli allevatori videro così che potevano aumentare la produttività e ridurre i costi usando la meccanizzazione e le tecniche di lavorazione a catena
La nostra società è inondata da immagini che mostrano La nostra società è inondata da immagini che mostrano
animali felici che vivono in fattorie dove le mucche animali felici che vivono in fattorie dove le mucche
pascolano su lussureggianti prati....pascolano su lussureggianti prati....
LA REALTÀ È LA REALTÀ È DIVERSADIVERSA
L'evoluzione dell'allevamento industrialeEsso iniziò dopo la scoperta delle vitamine A e D, negli anni Venti.
Aggiungendo queste vitamine al cibo, si scoprì che per crescere gli animali non avevano più bisogno di muoversi e della luce del sole.
Questo permetteva di crescere un gran numero di animali al chiuso.
PERCHÈ GLI ALLEVAMENTI PERCHÈ GLI ALLEVAMENTI
INDUSTRIALI?INDUSTRIALI?
Per soddisfare la crescente richiesta Per soddisfare la crescente richiesta
di prodotti di origine animale (in di prodotti di origine animale (in
particolare carne, uova e latticini, particolare carne, uova e latticini,
ilconsumo è aumentato ilconsumo è aumentato
enormemente) abbattendone al enormemente) abbattendone al
contempo i costi, in modo da contempo i costi, in modo da
rendere questa categoria di prodotti rendere questa categoria di prodotti
adatta al adatta al consumo di massaconsumo di massa. .
Alcuni elementi comuni alla maggior parte degli allevamenti
intensivi sono i seguenti:
# Gli animali sono trattenuti in spazi più o meno ristretti,
allo scopo di massimizzare l'uso dello spazio disponibile e
semplificare le operazioni di nutrimento e cura.
# Gli animali sono in gran numero.
# Le condizioni fisiche degli animali, incluso il loro stato di
salute, vengono tenute sotto controllo sia attraverso misure
igieniche che eventualmente per mezzo di farmaci.
# L'alimentazione degli animali viene ugualmente
controllata in funzione delle caratteristiche (costo, qualità)
del prodotto finale da ricavare.
IL PROBLEMAIL PROBLEMA
Benessere degli animali Benessere degli animali Igiene e saluteIgiene e saluteImpatto ambientaleImpatto ambientaleImpatto economico Impatto economico
GLI ALLEVAMENTI INDUSTRIALI SONO OGGETTO DI CRITICHEGLI ALLEVAMENTI INDUSTRIALI SONO OGGETTO DI CRITICHE
SOPRATTUTTO DA PARTE DEGLI AMBIENTALISTISOPRATTUTTO DA PARTE DEGLI AMBIENTALISTI
IN ORDINE AIN ORDINE A:
I movimenti ambientalisti hanno denunciato lo sfruttamento degli animali
Il 90% dei maiali allevati
per vive confinato.
Molti di noi ignorano che
maiali sono animali
socievoli, affettuosi e
intelligenti.
Quando vivono confinati
in piccoli spazi in cui non
si possono muovere,
molti di essi diventano
pazzi e sviluppano
comportamenti
aggressivi.
SFRUTTAMENTO DI RISORSE
Più della metà dell'acqua usata in Europa è destinata all'allevamento di animali.Il settimanale Newsweek ha calcolato che per produrre soli cinque chili di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia media americana in un anno (5 kg di carne non bastano a coprire il consumo di una settimana, per la stessa famiglia!).
Il 77% dei cereali in Europa è destinato non al consumo umano, ma ai mangimi per animali. Su scala mondiale, il 90% della soia e la metà dei cereali prodotti globalmente sono destinati a nutrire gli animali anziché gli esseri umani. E' stato calcolato che con il solo spreco degli USA nella trasformazione vegetale-animale si potrebbe assicurare un pasto completo al giorno a tutti gli abitanti della Terra.
impatto ambientale: impatto ambientale:
enormi quantitativi d'acqua consumati per coltivare piante da mangimeenormi quantitativi d'acqua consumati per coltivare piante da mangime
eccezionale quantità di gas prodotto dal letame degli animali incide sull'effetto serraeccezionale quantità di gas prodotto dal letame degli animali incide sull'effetto serra
enorme consumo di enegie fossili per produrre mangimeenorme consumo di enegie fossili per produrre mangime
quantità di residui altamente inquinanti sia delle acque che dell'ariaquantità di residui altamente inquinanti sia delle acque che dell'aria
impatto economicoimpatto economico
nei paesi poveri vaste aree agricole sono tolte ai contadini dalle multinaizonali nei paesi poveri vaste aree agricole sono tolte ai contadini dalle multinaizonali
per coltivare piante da mangimeper coltivare piante da mangime
RIFLETTIAMO
L'italiano carnivoro medio consuma 105 kg di carne all'anno, questo equivale a 1575 kg di CO2 emessi in un anno, pari al 18% delle emissioni pro capite.
ALLORA COSA DOBBIAMO FARE?ALLORA COSA DOBBIAMO FARE?
Non mangiamo più carne?Non mangiamo più carne?
Oltre agli ambientalisti, anche gli Oltre agli ambientalisti, anche gli studiosi ci dicono che dobbiamo e studiosi ci dicono che dobbiamo e possiamo ridurre la quantità di possiamo ridurre la quantità di carne consumata.carne consumata.
Mangiarne meno.Mangiarne meno.
Scegliere carni, uova e latticini Scegliere carni, uova e latticini prodotti con metodi sostenibili.prodotti con metodi sostenibili.
Da parte dei produttori ricerca Da parte dei produttori ricerca metodi di allevamento meno metodi di allevamento meno dispendiosi di energie e più dispendiosi di energie e più rispettosi dell'ambienterispettosi dell'ambiente.
Che cosa si può fare? Risposte facili non ce ne sono.Che cosa si può fare? Risposte facili non ce ne sono.