presentazione di powerpoint - forlener.it · biomassa anidra t/ha 85.037 83.039.018 orion...
TRANSCRIPT
Scelta varietale e tecniche di coltivazione dei cedui a corta rotazioneGianni Facciotto e Giovanni Mughini
Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura
Unità di ricerca per le produzioni legnose fuori foresta
(Ex Istituto di Sperimentazione per la Pioppicoltura)St. Frassineto Po, 35-
15033 Casale Monferrato (AL)- Italy
Convegno Progetto BioenerlegnoOttimizzazione della filiera di produzione di biomasse
ligno-cellulosiche
Città Studi di Biella 28 settembre 2007
Grazie alla fotosintesi clorofilliana vengono fissati complessivamente circa 200 Gt di
carbonio all'anno, con un contenuto energetico equivalente a 70 miliardi di tonnellate di
petrolio, circa 10 volte l'attuale fabbisogno energetico mondiale.
Fonte: www.itabia.it
Tra le Fonti Energetiche Rinnovabili la biomassa è l’unica a dover essere prodotta
Le biomasse ad uso energetico possono essere ricavate da:
Piante coltivate a scopi energetici (annuali, poliennali e SRF)
Residui agro-forestali
Scarti industriali
Scarti zootecnici
Rifiuti urbani (potature filari, cura giardini, rifiuti legnosi)
Le specieCaratteristiche generali
Adatta all’ambiente A rapida crescita Buona capacità pollonifera e di ricaccioResistente all’allettamento Tollerante malattie e insetti
Populus nigra L., P. alba L., P. deltoides Bartr, P. ×canadensis MönchClima: •Temp. media annua: 8,5÷17°C•Temp min. assoluta: -20÷-30°C•Piovosità annua: 700 mm
Suolo: • Sabbioso o franco. • pH 5,5÷7,5.• falda a 1,00 ÷ 1,50 m
Salix alba L., S. viminalis L., S. matsudana Koidz.(ibridi)
Suolo:• Sabbioso o limoso• pH 6,5÷8.• falda elevata
Clima:•T. media annua: 5÷18°C•T. min. assoluta: >-20°C•Piovosità: 400÷2500 mm/a
Cloni di pioppo iscritti al RNCF per biomassa
Clone Sesso Specie Selezionatore MARTE
M Populus alba L.
Franco Alasia, Cavallermaggiore (CN), Sabatti e Scarascia Mugnozza Università della Tuscia
SATURNO
M Populus alba L.
Franco Alasia, Cavallermaggiore (CN), Sabatti e Scarascia Mugnozza Università della Tuscia
PEGASO
M P. ×generosa × P. nigra Franco Alasia, Cavallermaggiore (CN)
SIRIO
M P. ×canadensis Franco Alasia, Cavallermaggiore (CN)
MONVISO
F P. ×canadensis Franco Alasia, Cavallermaggiore (CN)
A2F
M P. ×canadensis Franco Alasia, Cavallermaggiore (CN)
ORION M P. deltoides D0-006 (S7C8) Texas × P. nigra N094 Turro PC
ISP – Casale Monferrato (AL)
Caratteri salienti dei nuovi cloni
ORION
AF2
Robinia pseudoacacia L.Clima: •Temp. media annua: 10÷17°C•Temp min. assoluta: -20°C•Piovosità annua: 800 mm,100 nell’estate.
Suolo: sabbioso o franco. •Tollera terreni compatti non troppo calcarei •pH <7,5.
Modelli colturali
Europeo: deriva dal modello di coltivazione utilizzato per il salice, in Svezia. In seguito è stato adattato all’ambiente italiano.
Prevede due possibili modalità d’impianto per la produzione di materiale lignocellulosico (cippato) per energia e/o pannelli truciolari:
Fila singola 40 – 60 cm tra le talee, 2.50 – 3 m tra le file.
Fila binata 70 cm tra le talee e tra le file, 2.50 tra le bine.
Il turno di ceduazione può essere annuale, biennale o triennale
modello Europeo:ceduazione annuale
Da
(Spinelli et al., 2006)
Ceduazione annuale: conviene?
0
5
10
15
20
25
30
35
1 2 3 4 5 6 7 8
Anni dall'impianto
Bio
mas
sa s
ecca
t/ha
Biomassa totale incr medio incr corrente
ceduazione
Pisa, BL Costanzo, 5100 p/ha
modello Europeo con ceduazione biennaleCasale Monferrato - 10000 p/ha
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
22
24
26
28
30
32
34
36
38
40
Oglio
Orion
83.14
8.020
83.03
9.009
80-02
0
84-07
8
85-03
7
Baldo
ITA-09883
.039.01
8
I-214
Dvina
Lena
Lambro
Cloni
S.S.
(t/h
a)
S.S. ha 02 S.S. ha 03 S.S. ha 04 S.S. ha 05 S.S. ha 06 Med 02 Med 03 Med 04 Med 05 Med 06
modello Europeo con ceduazione biennale
ALLASIA PLANT - INBOPoplar - Cavallermaggiore (CN) - 6600plants/ha
0,00
3,00
6,00
9,00
12,00
15,00
18,00
21,00
24,00
27,00
30,00
I - 21
4BALL
OTTIN
OOUDEMBERG
VESTEN
MUUR
GRIMMIN
GEDORSKAMP
HAZENDANSHOOGVORST
Dry
bio
mas
s t/h
a
1° anno2° anno
0
5
10
15
20
25
30
35
40
L.Avanzo
S.Giorgio
J.Pourt
et
Bellini
Biom
assa
ani
dra
t/ha
produzioni al II°annomedia cloni
Pioppo Mirto Crosìa (CS) - 5500 p/ha
Condizioni ambientali ottimali (periodo vegetativo e falda)L.Avanzo clone dominanteSpaziature più ampie: 3 x 0.60 m
modello Europeo con ceduazione triennale
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
Bio
mas
sa a
nid
ra t/
ha
85-0
37
84-0
78B
ALL
OTT
INO
83.1
48.0
41
85-0
36
I-214
S78
003
S78
008
S78
004
S78
005
1° anno 2° anno 3° anno
Lombriasco (TO) – 5.747 p/ha
modello Europeo con ceduazione triennale
Bagni di Tivoli (RM) -10.000 p/ha
0
5
10
15
20
25
30
35
40
I-214 DvinaLena
Lambro
83.148.04183.039.009
80-02084-078
83.039.018
Bio
mas
sa s
ecca
t/ha
1° anno 2° anno 3° anno Media 1°anno Media 2°anno Media 3°anno
Produzioni per tipo d’impianto - Casale Monf.to, Pioppo 10.000 p/ha,
05
1015202530
Bio
mas
sa a
nidr
a t/
ha
Piopposingola
Pioppobinata
Salicesingola
Salicebinata
2002 2003 2004 2005 2006
Pioppo Salice
F. singola F. binata F. singola F. binata
I 1 7,94 a 7,68 a 8,29 A 6,81 B
2 26,03 a 23,96 b 27,15 a 24,33 b
II 1 9,20 a 6,77 b 9,42 a 7,25 a
2 18,14 a 15,56 a 21,70 a 21,40 a
III 1 5,39 a 4,72 b 14,00 a 13,00 a
Turno Anno
Modello Europeo: vantaggi e svantaggi
Vantaggi:produzione di grandi quantità di materiale ogni due anni. Non sirichiede qualità del legno.
Svantaggi:costo dell’impianto elevato, difficile la gestione delle infestanti e il controllo degli insetti parassiti, scarsa elasticità nel turno:obbligo a ceduare ogni due/tre anni pena il deperimento delle piante per la competizione; si è maggiormente esposti all’andamento di mercato.
2° Modello di coltivazione
Americano: già in uso in Italia in passato, oggi è praticato in particolare negli Stati Uniti, in Canada e in Argentina per la produzione di cellulosa per l’industria cartaria.
Prevede una sola modalità d’impianto per la produzione di legno con molteplici usi: per cellulosa, pallets, tronchetti e cippato per energia. Il turno di ceduazione va dai 4 ai 7 anni. Le ceppaie possono ricacciare, ma negli USA gli impianti vengono rifatti ogni volta.
Spaziature: 3 x 2 m, 3 x 3 m
Mod. Americano Motta dei Conti (VC) 1.330 p/ha
16,214,7
16,220,3
0
5
10
15
20
Pioppo Salice
1° turno 2° turno
t/ha per anno di biom.secca
Pioppo, 1666 p/ha, Ottobiano (PV)Impianto 2000
Prove di concimazione con modello americano
0
2
4
6
8
10
12
Test.nonconcimato
Ureagranulare
test. A test. B test. C test. D test. E
Bio
mas
sa a
nidr
a (t/
ha p
er a
nno)
Test A, B, C, D, E = concimi azotati a lenta cessione
Modello Americano: vantaggi e svantaggi
Vantaggi:Minor investimento iniziale, maggior elasticità: possibilità di ceduare con turni più o meno lunghi (4-7 anni), possibilità di produrre materiale per usi molteplici, miglior controllo infestanti.
Svantaggi:maggior attenzione alla qualità del prodotto, tempi più lunghi tra i raccolti.
Tesi a confronto Sop BS
Pioppo 85.037 69 B 15,63 BC 83.039.018 96 A 16,72 BC Orion 100 A 21,70 B Pegaso 91 AB 11,81 C Salice Drago 95 AB 20,61 B Levante 92 AB 26,93 A S76.008 98 A 27,38 A SI64-017 91AB 17,38 BC Robinia Energy 86 AB 14,85 BC Belgio 88 AB 16,77 BC Mantova 90 AB 17,03 BC Calabria 94 AB 16,64 BC Media specie Pioppo 88,8 16,47 b Salice 93,9 23,07 a Robinia 89,7 16,32 b
Media generale 90,80 18,62
Valori di F Specie (S) 0,9 n.s. 8,1 * Clone (C) 5,3 **. 10,1 **
Caramagna
0 5 10 15 20 25 30biomassa anidra t/ha
85.03783.039.018
OrionPegaso
DragoLevante
S76-008SI64-017
EnergyBelgio
MantovaCalabria
piop
posa
lice
robi
nia
Cavallermaggiore
Tesi a confronto Sop BS
Pioppo 85.037 55 10,87 83.039.018 83 11,07 Orion 89 17,34 Ballottino 54 4,84 Salice Drago 96 21,10 Levante 86 19,00 S76.008 85 22,22 SI64-017 80 19,98 Robinia Energy 81 14,73 Belgio 91 14,91 Mantova 85 15,36 Calabria 92 17,53 Media specie Pioppo 70,1 B 11,03 Salice 86,4 A 20,57 Robinia 85,3 A 15,33
Media generale 79,69 15,708
Valori di F Specie (S) 32,4 ** 6,2 n.s. Clone (C) 2,3 n.s. 1,2 n.s.
0 5 10 15 20 25biomassa anidra t/ha
85.03783.039.018
OrionBallottino
DragoLevante
S76-008SI64-017
EnergyBelgio
MantovaCalabria
piop
posa
lice
robi
nia
0 5 10 15 20 25biomassa anidra t/ha
85.03783.039.018
OrionBallottino
DragoLevante
S76-008SI64-017
EnergyBelgio
MantovaCalabria
piop
posa
lice
robi
nia
Casale MonferratoTesi a confronto Sop BS
Pioppo 85.037 23 C 7,37 cd 83.039.018 80 AB 10,97 abcd Orion 85 A 15,91 a Pegaso 44 BC 5,81 d Salice Drago 53 ABC 12,42 abcd Levante 62 AB 15,99 a S76.008 63 AB 9,30 abcd SI64-017 55 ABC 12,96 abc Robinia Energy 43 BC 8,65 bcd Belgio 71 AB 14,44 ab Mantova 79 AB 14,97 ab Calabria 74 AB 14,06 abc Media specie Pioppo 57,9 10,01 Salice 58,2 12,67 Robinia 66,7 13,03
Media generale 60,96 11,903
Valori di F Specie (S) 1,0 n.s. 1,0 n.s. Clone (C) 8,0 ** 2,9 *
Conclusioni
Le SRF con Salicacee e Robinia sono una realtà con grandi possibilità di sviluppo (energia termica ed elettrica, biocombustibili e prodotti innovativi)
I dati ottenuti nella sperimentazione in corso sono incoraggianti: la produttività può aumentare con la selezione di nuove varietà e con l’ottimizzazione
delle tecniche di coltivazione.
L’eucalitto è la latifoglia attualmente più idonea per le colture a ciclo breve da biomassa lignocellulosica nelle zone a clima mediterraneo dell’Italia centro-meridionale.
L’eucalitto questo sconosciuto
Eucalyptus camaldulensis (Prov. Lago Albacutya)
Clima: •Temp. media annua: 12÷18°C•Temp min. assoluta: -6÷-8°C•Piovosità annua: 300-400 mm
Suolo: • da torbosi a fortemente argillosi con presenza di cloruri o soggetti a ristagno idrico
Cloni ibridi ISPIO in selezione E.camaldulensis x E.bicostata, E.camaldulensis x E.grandis, E.camaldulensis x E.viminalis.
Suolo:•come E.camaldulensis
Clima:•come E.camaldulensis
Densità e distanza d’impianto1) 5.500 piante/ha (3m x 0,60 cm). Turni di 2 anni.
Assortimenti: cippato2) 1.600 piante/ha (3m x 2m). Turni di 5 anni.
Assortimenti: cippato, legna da ardere
Dispositivo sperimentale per ciascuna densitàA) Blocchi completamente randomizzati con un minimo di 4
ripetizioni per accessione. B) Parcella elementare di 6 e 20 piante in linea
rispettivamente per le densità di 1.600 e 5.500 piante/ha.
Sigla Specie / clone CDG Eucalyptus camaldulensis 13A E. camaldulensis x E.bicostata 14 E. camaldulensis x E.bicostata 20 E. camaldulensis x E.bicostata 22 E. camaldulensis x E.bicostata 29 E. camaldulensis x E.bicostata 40 E. camaldulensis x E.bicostata 44 E. camaldulensis x E.bicostata 45 E. camaldulensis x E.bicostata 7 E. camaldulensis x E.bicostata 8 E. camaldulensis x E.bicostata
7 imp E. grandis 330 E. grandis 358 E. grandis 65 E. camaldulensis x E grandis 81 E. camaldulensis x E.viminalis
Accessioni di eucalitto impiegate nelle prove Prog. Riselvitalia
Ophelimus maskelli
Leptocybe invasa
Specie suscettibili: E.camaldulensis, E. globulus, E.viminalis, E.botryoides, E. gunnii, E.grandis, E. x trabutii e i loro ibridi.
L’attacco riduce significativamente la crescita fino a compromettere la riuscita degli impianti al primo anno.
E’ in corso l’introduzione in Italia di un parassitoide di Ophelimusmaskelli con buoni risultati e entro il 2008 probabilmente anche di uno di Leptocybe invasa
Stazione Densitàetà
rilieviE.
cam media migliori tre clonipiante/ha anni t/ha/anno
Stazione con elevata disponibilità idrica e limitati attacchi degli insetti
CZ ARSSA 5.500 2 18,77 22,2431,52 (40); 27,99 (358);
27,26 (14)
Stazione con elevata disponibilità idrica e forti attacchi degli insetti
RM ARSIAL 5.500 2 7,46 10,9616,62 (45); 16,61 (358);
15,87 (14)
Stazioni con scarsa disponibilità idrica e forti attacchi degli insetti
OR EFS 5.500 3 4,86 5,211,20 (65); 9,70 (358); 7,58
(45)
RM CRA 5.500 3 2,98 4,77 7,61 (65); 6,50 (20); 6,43 (7)
Produttività negli impianti sperimentali (densità 5.500 piante ha)
Stazione Densità età rilievi E. cam mediamigliori tre
clonipiante/ha anni t/ha/anno
Stazione con elevata disponibilità idrica e limitati attacchi degli insetti
CZ ARSSA 1.600 3 12,8 16,06
26,74 (40); 21,92 (358); 21,33 (44)
Stazione con elevata disponibilità idrica e forti attacchi degli insettiRM ARSIAL 1.600 2 3,62 5,24
8,94 (65); 7,75 (358); 6,41 (44)
Produttività negli impianti sperimentali (densità 1.600 piante ha)
Considerazioni conclusive sugli eucalitti1. I cloni, benché suscettibili ai fitofagi, registrano
accrescimenti superiori a E.camaldulensis2. Le produzioni, anche se ridotte dagli attacchi, in
situazioni di disponibilità idrica si mantengono abbastanza elevate
3. I migliori risultati sono stati ottenuti con i seguenti cloni ISPIO: 7; 14; 20; 40; 44; 45; 65; 358, alcuni dei quali si prevede a breve termine di immettere in commercio.
4. E.gomphocephala, E.occidentalis sembrano non attaccati dagli insetti, prima del loro arrivo però, la produttività era nettamente inferiore a E.camaldulensis.
5. Si impone il contenimento delle popolazioni dei fitofagisupportando adeguatamente: a) la lotta biologica già in corso; b) la selezione di cloni resistenti (introduzione dei caratteri di resistenza ai fitofagi presenti in E.gomphocephala, E.occidentalis, E.citriodora, con incroci controllati, nei cloni selezionati)
GRAZIE PER L’ATTENZIONEGianni FACCIOTTO e Giovanni MUGHINI