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3. Artefatto&sistema sociotecnicoFacoltà del Design I Politecnico di Milano

Corso di Metodi di Ricerca per il Progetto I1° LS _ 3P/S1 _ anno accademico 05.06 I

Prof. Stefano Maffei

La nascita della storia del design

La genesi di una cultura

…i designer diversamente dagli architetti, non hanno operato seguendo una serie di principi e di regole che precisassero lo scopo del loro lavoro. Piuttosto hanno inventato il contenuto della loro professione nel tempo…

[Margolin, V., Design history or design studies: subject, matter and methods, in “Design Issues”, 1 (1995), p.12]

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Doppia matrice storiografica del disegno industriale

N. PEVSNER S. GIEDION

enfasi sui pioneri del modern design

accentuazione degli aspetti creativi e artistici

delle individualità

storia di personalità poetiche e correnti

indagine sulla meccanizzazione degli oggetti d’uso comune

(aspirapolvere, lavapiatti, ferro da stiro,

e sul design anonimo)

epopea dell’oggetto tecnico

[Pevsner, N., I pioneri dell’architettura moderna: da W. Morris a W. Gropius, Garzanti, Milano, 1972Giedion, S., L’era della meccanizzazione, Feltrinelli, Milano, 1967]

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discorso sull’ideologia e la

cultura del disegno industriale

prodotti e sistemi produttivi e i sistemi sociali e culturali che

lo specificano


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MORFOLOGIAIDEA DI CANONE

STILISTICO-FORMALE

EVOLUZIONE DELLA FORMA E DELLA FUNZIONE DEGLI

ARTEFATTI


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La visione sistemica

Altre visioni simili

Leroi Gourhan A. Simondon G.

visione puramente genetica

dell’artefatto, internalista (oggetto come interfaccia tra ambiente interno e ambiente esterno)

visione sistemico-evolutiva della produzione e dell’artefatto

[Leroi-Gourhan, A., Ambiente e tecniche, Jaca Book, Milano, 1994

Leroi-Gourhan, A., Il gesto e la parola, I, Tecnica e linguaggio, Einaudi, Torino, 1977

Leroi-Gourhan, A., Il gesto e la parola, vol. II, La memoria e i ritmi, Einaudi, Torino, 1977

Leroi-Gourhan, A., L’uomo e la materia, Jaca Book, Milano, 1994

Basalla, G., L’evoluzione della tecnologia, Rizzoli, Milano, 1991

Rosemberg, N., Dentro la scatola nera, Il Mulino, Bologna, 1991 ]

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La definizione di oggetto tecnico

L’unità minima: l’oggetto tecnico

L’oggetto tecnico è un prodotto di un sistema di produzione dotato di una propria configurazione formale, strutturale e funzionale

[Simondon, G., Du mode d’existece des objets techniques, Aubier, Parigi, 1958]

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La definizione di sistema

Il suo ambiente: il sistema

…Il sistema è una realtà dimensionale, ossia è una distribuzione degli elementi che lo compongono entro un parametro dimensionale (…) Dal punto di vista olistico, i componenti di un sistema possono essere collegati significativamente tra loro solo facendo riferimento a un fattore superiore e più generale, ossia al sistema nel quale e per mezzo del quale esse risultano essere collegate tra di loro…

[Angyal, A., Una logica dei sistemi, in Emery, F.E., La teoria dei sistemi, Franco Angeli, Milano, 1985]

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La definizione di sistema

I livelli del sistema

… there exist three different interpretations of the system. The structuralconcept is known best. According to this view, a system includes a set of elements and a set of relations between these elements; this complies withthe ancient definition of the holon by Aristotle. A modern concept, however, isequally important: the functional concept.According to this view, a system is an entity, sometimes called black box, which transforms inputs into outputs, depending on specific internal states; the kind of transformation is called a function (in the descriptive meaning of the word). In the end, the structural concept may turn into the hierarchicalconcept, if the elements are regarded as subsystems. Concluding by analogy, the original system may be considered as a subsystem of a more extensivesupersystem.

[Ropohl, G., The philosophy of socio-technical system, in “Phil&Tech”, 4 (1999)]

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La definizione di sistema socio-tecnico

La genesi storica del concetto

The notion of the socio-technical system was created in the context of labor studies by the Tavistock Institute in London about the end of the fifties [Emery/Trist]. Duringthe first decades of our century, labor studies had beenlargely concerned with the adaptation of humans to the organizational and technical framework of production…

[Ropohl, G., The philosophy of socio-technical system, in “Phil&Tech”, 4 (1999) Emery, F.E., La teoria dei sistemi, Franco Angeli, Milano, 1989]

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La genesi storica del concetto

A partire dall’analisi di come nell’industria mineraria inglese la mecanizzazione avesse abbassato la produttività dei lavoratori Trist argomentò che i sistemi produtiivi (in quanto sistemi tecnici) hanno aspetti tecnici e umani/sociali collegati e interconnessi e che porprio dalle porprietà di questa interconnessione (dal modo in cui si specifica la natura del sistema) che si detrmina la perfomance del sistema nel suo complesso

[Ropohl, G., The philosophy of socio-technical system, in “Phil&Tech”, 4 (1999) Emery, F.E., La teoria dei sistemi, Franco Angeli, Milano, 1989]

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L’articolazione del concetto

SISTEMA TECNICO SISTEMA SOCIALE

machinery, processes, procedures and a physical

arrangement.

people and their habitualattitudes, values,

behavioral styles and relationships. It includes

the reward system. It is the formal power structure asdepicted on organizationcharts and the informalpower structure deriving

from knowledge and personal influence.

[http://www.strategosinc.com/socio-technical.htm ]

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L’articolazione del concetto

[http://www.strategosinc.com/socio-technical.htm ]

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La socio-tecnicità

Un concetto simile: la cultura materiale

L’unione tra idea di prodotto, idea di artefatto e l’idea di sistema-tecnologia sociale coincide con il concetto di cultura materiale [L. Febvre, M.Bloch] di vita materiale [F.Braudel], ovvero insieme delle relazioni che specificano l’oggetto sia dal punto di vista sociale, economico, tecnologico e culturale

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I macrosistemi tecnici

La tecnica come sistema

…la tecnica fa sistema a un certo punto del suo sviluppo: le invenzioni si rafforzano le une con le altre in modo coerente all’interno di una visione globale dei porblemi essenziali, condivisa dall’insieme dei ricercatori, inventori, ingegneri e limitata a un certo numero di oggetti tecnici (…) Bertrand Gille mostra come l’insieme delle conoscenze tecnologiche che danno una certa coerenza all’innovazione sistemica…

[Gras, A., Nella rete tecnologico. La società dei macrosistemi, UTET, Torino, 1997, p. XIII]

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I macrosistemi tecnici

Il quadro di riferimento

…i macrosistemi tecnici lungi dall’essere semplici tecnologie fra le altre, vanno visti come tecnologie di cornice che inquadrano e guidano l’intero agire politico delle società moderne…


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Come studiare i sistemi socio-tecnici

Il costruttivismo sociale

Esaminare le controversie scientifiche e tecniche

Un fatto scientifico o tecnico non ha come arbitro la realtà osservata ma la soluzione

di una controversia fra tesi


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Tecnica come meccanismo sociale

Verità non come problema epistemologico ma come meccanismo di produzione del consenso tra attori coinvolti nel processo

tecnico

[Bijker, W., Hughes, T., e Pinch, T. [a cura di], The Social Construction of Technological Systems, MIT Press, Cambridge-MA, 1987]

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Processo di costruzione sociale della tecnica attraverso processi di negoziazione

tra gli attori coinvolti


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Idea di sviluppo tecnico multidirezionale

Artefatto tecnico quadro tecnologico

Ogni attore è portatore di una propria visione e soluzione


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Si parte dalla rappresentazione dell’oggetto da parte dell’attore per poi

arrivare, mediante un processo di condivisione, alla definizione delle strategie di risoluzione dei problemi


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Il costruttivismo sociale: la SCOT theory di Bijker

1. New technological artifacts have interpretive flexibility. Whether artifacts "work" or "don't work" depends entirely on who uses them and how they use them

2. In the early stages, an artifact may developmultidimensionally. The artifact may assume more than one basic form

3. Relevant social groups interpret and redefine the artifact asthey adapt it to their purposes and apply their understandingsof what it is.

[http://lamb.cba.hawaii.edu/pubs/bijker04.htmlBijker, W., Hughes, T., e Pinch, T. [a cura di], The Social Construction of Technological Systems, MIT Press, Cambridge-MA, 1987]

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4. Each group understands the artifact based on what they alreadyknow about related technologies. Bijker calls each perspective a technological frame. If an individual belongs to more than one relevant social group, she may "see" the artifact in new and innovative ways by integrating two or more technological frames

5. Groups will modify or refine the artifact's form to solve the problems that they have with it. "Each problem and each solution, as soon as they are perceived by a relevant social group, changesthe artifact's meaning, whether the solution is implemented or not."


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6. The form and interpretation of the artifact will stabilize asrelevant social groups reach consensus about the form, or asone group's interpretation dominates

7. Once an artifact has stabilized, it is difficult to change. Interpretive flexibility is significantly reduced.


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Il caso studio: dalla bicicletta a ruota alta alla safety bike

Safety bike =Veicolo a ruote basse con telaio a

diamante e trasmissione a catena sulla ruota posteriore


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Ordinary bike Safety bike

Ruota alta130 cm

Ruota normale60 cm


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Ordinary bike

Ruota alta130 cm

InstabileDifficile il gesto del

salire e dello scendereDifficoltà derivanti dal

peso della ruota


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Scuole di ridingClub sportivi

Evoluzione materiali e processiComplementarietà tecnologiche

(trasmissione, sellino-telaio, pneumatico)Emancipazione di gruppi sociali

(donne, lavoratori)[Bijker, W., Hughes, T., e Pinch, T. [a cura di], The Social Construction of Technological Systems, MIT Press, Cambridge-MA, 1987]

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Il caso studio contemporaneo: il caso babyjogger

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Il caso studio: il caso babyjogger

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Bibliografia

Angyal, A., Una logica dei sistemi, in Emery, F.E., La teoria dei sistemi, Franco Angeli, Milano, 1985Basalla, G., L’evoluzione della tecnologia, Rizzoli, Milano, 1991Bijker, W., Hughes, T., e Pinch, T. [a cura di], The Social Construction of Technological Systems, MIT Press, Cambridge-MA, 1987Bijker, W., Of Bicycles, Bakelites, and Bulbs: Toward a Theory of Sociotechnical Change, MIT Press, Cambridge-MA, 1995Emery, F.E., La teoria dei sistemi, Franco Angeli, Milano, 1989http://www.strategosinc.com/socio-technical.htmhttp://lamb.cba.hawaii.edu/pubs/bijker04.htmlGiedion, S., L’era della meccanizzazione, Feltrinelli, Milano, 1967Gras, A., Nella rete tecnologico. La società dei macrosistemi, UTET, Torino, 1997Leroi-Gourhan, A., Ambiente e tecniche, Jaca Book, Milano, 1994Leroi-Gourhan, A., Il gesto e la parola, I, Tecnica e linguaggio, Einaudi, Torino, 1977Leroi-Gourhan, A., Il gesto e la parola, vol. II, La memoria e i ritmi, Einaudi, Torino, 1977Leroi-Gourhan, A., L’uomo e la materia, Jaca Book, Milano, 1994Margolin, V., Design history or design studies: subject, matter and methods, in “Design Issues”, 1 (1995)Marx, L., e Roe Smith, M. (a cura di) "Does Technology Drive History?", Cambridge, Mass, MIT Press, 1994Pevsner, N., I pioneri dell’architettura moderna: da W. Morris a W. Gropius, Garzanti, Milano, 1972Ropohl, G., The philosophy of socio-technical system, in “Phil&Tech”, 4 (1999) Rosemberg, N., Dentro la scatola nera, Il Mulino, Bologna, 1991Simondon, G., Du mode d’existece des objets techniques, Aubier, Parigi, 1958

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http://www.strategosinc.com/socio-technical.htm

http://lamb.cba.hawaii.edu/pubs/bijker04.html

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GRAZIE

Facoltà del Design I Politecnico di Milano

Corso di Metodi&tecniche per il Progetto I1° LS _ 3P/S1 _ anno accademico 04.05 I

Prof. Stefano Maffei >> [email protected]

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