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Progetto VENUS
20 giugno 2011
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Progetto VENUS
Gli obiettivi della nostra presentazione:
• Riassumere i punti caratteristici del progetto;
• Fornire una prima dimensione economica, finanziaria e occupazionale;
• Decidere insieme il percorso per gli interventi futuri.
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Progetto VENUS
• La motorizzazione è una delle cause della prevista prossima carenza dei combustibili fossili [1] e del riscaldamento dell’atmosfera (global warming)[2].
• Il fiorire di iniziative di sviluppo di veicoli elettrici o ibridi indica che il trend, verso un prodotto automobilistico diverso, è già in atto.
[1] Un’introduzione alla teoria di Hubbert nella produzione di petrolio e di combustibili fossili Di Ugo Bardi – Giugno 2004 www.aspoitalia.net [email protected] (all.1)[2] From the report accepted by Working Group I of the Intergovernmental Panel on Climate Change but not approved in detail Frequently Asked Questions FAQ (all.2)
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Progetto VENUS
Le grandi case automobilistiche entreranno nel mercato dei veicoli elettrici, nel corso del prossimo decennio, con molta gradualità non essendo ancora conveniente convertire proprie risorse (di progettazione e produttive) al nuovo tipo di prodotto. D’altra parte la carenza di infrastrutture (stazioni di ricarica e scambio batterie) e i limiti operativi dei veicoli, finora realizzati, determinano una consistenza ancora ridotta del mercato potenziale.
L’affacciarsi del veicolo elettrico al mercato sta avvenendo anche attraverso imprese non tradizionali del settore automotive con approcci molto diversi tra loro:
•strategia alto di gamma, (Tesla e Fisker), con prezzi che ne sottolineano decisamente l’esclusività;
•strategia imitativa delle compact, con prudente stima delle quantità vendibili (attorno alle 15/20 mila unità), e approccio tradizionale alla tecnica di progetto e di produzione, (Th!nk in Norvegia, la prossima Pininfarina-Bollorè in Italia e la Phoenix Motors negli USA) [1].
[1] Analisi Competitor di VENUS (all.3)
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Progetto VENUS
La strategia imitativa delle compact, (che si basa su produzione limitata e alti costi di produzione), non può che proporre prezzi alti.
I veicoli elettrici compact nascono con due svantaggi:
• handicaps tipici della categoria (scarsa autonomia, bassa velocità e povertà di optionals;
• confronto diretto con veicoli di prezzo uguale, ma forniti di comodità, o solo gadgets, e comunque privi dei loro limiti.
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Progetto VENUS
Venus Automotive supera il vincolo bassi volumi /alti costi attraverso l’applicazione di una nuove tecnologie di progetto e di produzione.
• elimina una parte importante dei costi di prototipazione e di produzione;• arricchisce la dotazione di contenuti del prodotto;• consente livelli di prezzo più simili al basso di gamma delle compact.
ll prodotto Venus mantiene la coerenza tra:
•il segmento di mercato delle compact;• le motivazioni d’acquisto;• il prodotto veicolo elettrico (economicità dell’acquisto e della gestione).
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Progetto VENUS
VENUS è concepita come la soluzione specializzata per la mobilità urbana:
• è dotata di un’autonomia di oltre cento chilometri per consentire la mobilità sia nel centro cittadino sia lungo le tangenziali delle città europee[1] e potenzialmente anche statunitensi (si veda il paragrafo 2).
• è un autovettura omologata M1 con possibile estensione N1 (per consentire l’immatricolazione anche di una versione commerciale);
• ha gli stessi standard di sicurezza (attiva e passiva) dei veicoli tradizionali, ma con costi di possesso (assicurazione e bollo ridotti o assenti[3]), di esercizio e di manutenzione minori (assenza di organi di trasmissione o minor usura dei pneumatici dato l’impiego di modelli specifici a basso coefficiente di rotolamento).
•potrà godere di incentivi all’acquisto stanziati dai governi nazionali o dalle comunità locali
1] Gli studi sulla mobilità urbana condotti a Modena ai fini del progetto della metro-tranvia assumono che un’autonomia di marcia di 60 km sia più che sufficiente per assicurare la mobilità individuale.[[3] In Italia tutti i veicoli elettrici usufruiscono di uno sconto del 50% sull’assicurazione (provvedimento numero 10 del 05/05/93 del CIP) e per i primi cinque anni di vita sono esentati dal pagamento della tassa di proprietà (bollo)
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Progetto VENUS
VENUS si confronta con le city car tradizionali come Panda (modello 141 e 169), Seicento, C2 e Matiz.
I produttori europei ed asiatici propongono come soluzione alla mobilità urbana auto dalle dimensioni ridotte, facilmente parcheggiabili, con allestimenti base che si possono arricchire con una serie infinita di optional.
Questo elemento non è importante in termini concorrenziali. VENUS è destinata, oltre che al privato, agli Enti Pubblici e alle imprese, e avrà una limitata lista di accessori giustificata da: • l’uso dell’auto per un periodo breve: la giornata; • il contenimento dei costi di produzione e del prezzo del servizio; • la necessità di gestire un numero limitato di referenze ricambi collegati agli optional.
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Progetto VENUS
La cilindrata delle city car è cresciuta negli anni per offrire prestazioni extraurbane accettabili nonostante i dispositivi antinquinamento che limitano le prestazioni: la Panda 30 del 1980 è un 650 cm3, la Nuova Panda 169 è minimo un 1.100 cm3. I prezzi partono da Euro 7.601 della italiana Seicento Euro 17.301[1] della francese C2 nella versione top gamma.
Fonte: elaborazione propria.
Le versioni a zero emissioni non sono previste, quindi l’unico confronto tra le city car e VENUS può essere effettuato sulle dimensioni.
[1] Listino QUATTRORUOTE di maggio 2011. I prezzi sono tutti optional esclusi
Marca Modello Patente PrezzoChevrolet Spark 1.0 B € 9.251
Citroen C 1 1.1 B € 9.651
Fiat Panda 141 1.1 B
Fiat Panda 169 1.2 B €10.201
Fiat Seicento 1.1 B € 7.601
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Progetto VENUS
Marca Modello Lunghezza (cm) Larghezza (cm)Chevrolet Spark 1.0 350 150
Citroën C1 1.1 367 166
Fiat Panda 141 340 149
Fiat Panda 169 354 158
Fiat Seicento 334 151
Smart Fortwo 250 152
VENUS xxK 360 160
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Progetto VENUS
Un veicolo elettrico deve soddisfare una serie di pre-requisiti, pena l’esclusione dall’acquisto, ovvero:
• la sicurezza;• l’accesso alla distribuzione;• il servizio
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Progetto VENUS
Sono previsti:
• gli standard di sicurezza attiva e passiva, oltre a cinture di sicurezza, airbags e sistemi di controllo della trazione;
• la rete di vendita e di servizio dedicata, che si affianca alla rete delle agenzie di noleggio tradizionali o alle flotte aziendali.
Il sistema distributivo previsto è multicanale, basato su più canali di vendita:• vendita/affitto a società di noleggio o flotte aziendali• vendita e noleggio alle aziende di trasporto municipalizzati o altri attori indipendenti che garantiscano punti di distribuzione dedicati (concessionari).
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Progetto VENUS
LA COMPETITIVITÀ ECONOMICA: IL CONFRONTO DEI COSTI DI GESTIONE CON I VEICOLI CONCORRENTI
Modello Segmento Alimentazione Costo al km Costo per 15K kmFiat Nuova Panda 1.2 city car benzina € 0,349 € 5.235Fiat Punto 1.2 piccole benzina € 0,366 € 5.490Fiat Grande Punto 1.3 piccole gasolio € 0,303 € 4.545Ford Focus 1.8 TDCI berline compatte gasolio € 0,358 € 5.370Renault Megane 1.5 dci berline compatte gasolio €0,332 € 4.980VENUS city car batteria € 0,076 € 1.140
Fonte: elaborazione propria.• Il confronto tra i costi (stimati) al chilometro di VENUS e di altri veicoli non fuel-cell è basato su una percorrenza annua di 15.000 km[1]. La tabella
riporta la Nuova Panda (la city car più venduta in Italia nel 2007[2]) e le quattro auto più utilizzate nei noleggi[3]. • La percorrenza di 15.000 km coincide approssimativamente con i km medi annui percorsi a Modena dagli utilizzatori del Car-Sharing (14.078 km) e dai
non utilizzatori del servizio (18.209 km)[4]. •
[1] Valore potenzialmente raggiungibile, perché VENUS ha un’autonomia giornaliera di oltre 100 km che su base annuale consente di percorrere oltre 36.500 km. Le auto alimentate a gasolio riportano invece costi chilometrici basati su una percorrenza annua di 20.000 km: nonostante la scelta favorevole ai veicoli a motore endotermico (aumentando il chilometraggio il costo al km diminuisce) VENUS risulta ugualmente vincente
• [2] Nel mese di novembre 2007 Panda si conferma la city car più venduta in Italia, QUATTRORUOTE febbraio 2008• [3] Nei primi 9 mesi del 2005 le quattro auto più utilizzate nei noleggi sono: Fiat Punto, Grande Punto, Renault Megane e Ford Focus, LeasePlan
gennaio 2006• [4] Fonte: 1° Forum Car-Sharing (nuove città, nuova mobilità), 27 aprile 2004. Relatore: Andrea Cimenti