presidenza del presidente alessandro piana s o m m …
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Atti del Consiglio Regione Liguria ======================================================================= X LEGISLATURA RESOCONTI INTEGRALI SEDUTA N. 11 DEL 21.04.2020 ________________________________________________________________________________
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SEDUTA ORDINARIA Martedì 21 aprile 2020
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO PIANA
S O M M A R I O
Comunicazioni della Presidenza. …………….…… pag. 15
Risposta scritta all’interrogazione n. 407 del consigliere regionale Giovanni Lunardon sulla costituzione di un cluster ligure per la produzione di Dispositivi di protezione individuali (DPI). (o.d.g. n. 3016) ………………………………………………..………. pag. 16 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1288 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sull’inibizione all’accesso sui balconi presso il Monoblocco del Policlinico San Martino di Genova. (o.d.g. n. 2837) ………………………………………………..………. pag. 19 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1294 del consigliere regionale Mauro Righello sull’organico dei medici anestesisti dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2840) ……………………………………………………..…. pag. 20
Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1298 dei consiglieri regionali Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sul servizio di Guardia medica in Val Bormida. (o.d.g. n. 2845) …………………………………………………..……. pag. 22 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1299 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sui costi per le consulenze relative al progetto del nuovo Ospedale del Felettino. (o.d.g. n. 2846) ………………………………………………..………. pag. 25 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1301 dei consiglieri regionali Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sulla carenza di medici anestesisti presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2841) …………………………………………………..……. pag. 27 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1336 del consigliere regionale Juri Michelucci sul sostegno alle scuole paritarie. …………………………………………..……………. pag. 30 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1347 del consigliere regionale Juri Michelucci affinché vengano ampliate le fasce orarie delle utenze domestiche in cui usufruire di tariffazione agevolata durante il periodo emergenziale dovuto al Coronavirus. ……………………………………………..…………. pag. 35 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 1361 del consigliere regionale Juri Michelucci sulla proroga degli abbonamenti regionali Trenitalia. …………………………………………………..……. pag. 36 Risposta scritta all’interrogazione con risposta in Aula n. 129 dei consiglieri regionali Alice Salvatore, Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulle soluzioni per superare la crisi del comparto olivicolo oleario della Regione Liguria. (o.d.g. n. 2887) …………………………………………………..……. pag. 40
Risposta scritta all’interpellanza n. 162 dei consiglieri regionali Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino sulla realizzazione del secondo ponte sul torrente Pogliaschina di Borghetto di Vara (SP). (o.d.g. n. 2865) ………………………………………………......……. pag. 45 Risposta scritta all’interpellanza n. 172 dei consiglieri regionali Mauro Righello, Giovanni Lunardon, Luca Garibaldi, Sergio Rossetti e Giovanni Barbagallo sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani di soggetti positivi al Covid-19 o posti in quarantena obbligatoria. ……………………………………………………..…. pag. 48 Modifica della deliberazione consiliare 7 aprile 2020, n. 4 relativa alla composizione delle Commissioni consiliari permanenti. (o.d.g. n. 2936) …………………………………………………..……. pag. 54 Disegno di legge 304: “Misure urgenti in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”. (o.d.g. n. 2931) ………………………………………………..………. pag. 55 Ordine del giorno n. 874 del consigliere regionale Claudio Muzio sul sostegno alla spesa alimentare delle famiglie in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19. (o.d.g. n. 2933) …………………………………………………….…. pag. 162 Ordine del giorno n. 875 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari, Alice Salvatore, Fabio Tosi e Andrea Melis sui voucher per l’acquisto delle attrezzature per le lezioni a distanza, le attrezzature informatiche e i servizi di assistenza domiciliare. (o.d.g. n. 2934) ………………………………………………….……. pag. 172 Ordine del giorno n. 877 del consigliere regionale Alessandro Puggioni sulla possibilità di pesca in mare da riva o da natante e in acque interne. (o.d.g. n. 2935) ………………………………………..…………...…. pag. 185 Ordine del giorno n. 878 presentato dai consiglieri regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa e Angelo Vaccarezza. ………………………………………………….……. pag. 190 Ordine del giorno n. 879 presentato dai consiglieri
regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Giovanni De Paoli, Claudio Muzio, Angelo Vaccarezza e Laura Lauro. ………………………………………………….……. pag. 191 Ordine del giorno n. 880 presentato dai consiglieri regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Claudio Muzio e Laura Lauro. …………………………………………………….…. pag. 195 Ordine del giorno n. 881 presentato dal consigliere regionale Claudio Muzio, Vittorio Mazza, Laura Lauro e Angelo Vaccarezza. …………………………………………………….…. pag. 197 Ordine del giorno n. 884 presentato dai consiglieri regionali Vittorio Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Laura Lauro e Angelo Vaccarezza. …………………………………………….…………. pag. 200 Ordine del giorno n. 882 presentato dal consiglieri regionali Paolo Ardenti e Angelo Vaccarezza. ………………………………………………….……. pag. 207 Ordine del giorno n. 883 presentato dai consiglieri regionali Paolo Ardenti, Alessandro Puggioni e Angelo Vaccarezza. …………………………………………………….…. pag. 210 Ordine del giorno n. 886 presentato dai consiglieri regionali Gabriele Pisani, Andrea Costa e Vittorio Mazza. ……………………………………………………….. pag. 211 Ordine del giorno n. 887 presentata dai consiglieri regionali Fabio Tosi, Andrea Melis, Alice Salvatore e Marco De Ferrari. ………………………………………………….……. pag. 217 Ordine del giorno n. 888 presentato dai consiglieri regionali Andrea Melis, Marco De Ferrari, Alice Salvatore e Fabio Tosi. …………………………………………………….…. pag. 220 Ordine del giorno n. 889 presentato dai consiglieri Luca Garibaldi, Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino. ……………………………………………….………. pag. 223 Ordine del giorno n. 891 presentato dai consiglieri regionali Mauro Righello, Giovanni Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Giovanni Barbagallo e Francesco
Battistini. …………………………………………………….…. pag. 227 Ordine del giorno n. 892 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi e Giovanni Lunardon. …………………………………………………….…. pag. 229 Ordine del giorno n. 893 presentato dai consiglieri regionali Andrea Costa, Gabriele Pisani e Vittorio Mazza. ………………………………………………….……. pag. 230 Vaccarezza – Rel. magg. * ……….… pag. 55-96-121-130 170-184-193 Salvatore – Rel. min. ……... pag. 58-93-123-134-138-145 151-159-176-194-209-235 Michelucci – Rel. min. …………………... pag. 62-100-142 144-181-202-237
Garibaldi – Rel. min. ……………….… pag. 67-94-150-155 158-224-226-234 Tosi – Rel. min. …………….……….... pag. 72-92-132-165 189-203-218-219 Pastorino ……………………….. pag. 75-126-136-138-143 167-180-204-215-226-235 Lunardon …………………….…. pag. 79-137-157-166-183
De Ferrari …………………..….. pag. 83-127-139-147-174
Rossetti ……………………………………………… pag. 86
Presidente …………………………... pag. 89-120-121-154 157-171-183-194 Melis ……………………………………………. pag. 90-140
Mai – Assessore ………………………………..….. pag. 102
Scajola – Assessore ……………………………….. pag.106
Giampedrone – Assessore …………………..…… pag. 108
Toti – Pres. Giunta ………..……….. pag. 112-153-154-155 182-216-219-225 Righello ……………………..….. pag.124-141-184-208-228
Battistini ………………………………….. pag. 128-146-185
Muzio ………………...…… pag. 131-148-163-170-189-205
Lauro ……………………………….…….. pag. 156-157-168
De Paoli ………………………….………. pag. 165-188-194 Senarega …………………………………..….. pag. 167-208
Barbagallo …………………………………….. pag. 169-233
Rosso ……………………………………………….. pag. 171
Costa ………………………………………….…….. pag. 171
Cavo – Assessore ………………………………..... pag. 178
Puggioni ……………………………………….……. pag. 187
Mazza ……………………………..… pag. 191-193-196-201
Ardenti …………………………………………..….. pag. 208
Viale - ………………………………………...... pag. 213-215
Pisani ……………………………………………….. pag. 214
Berrino – Assessore …………………………...….. pag. 219
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CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
Il 21 aprile 2020, alle ore 10.00, in Genova, convocato dal
Presidente del Consiglio Alessandro Piana con avviso scritto prot. n.
PG/2020/126230 del 16 aprile 2020, si è riunito in videoconferenza il
Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria per la trattazione
dei seguenti argomenti iscritti all’ordine del giorno:
2931) Disegno di legge n. 304: “Misure urgenti in conseguenza
dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”.
2929) Ordine del giorno n. 871 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla tutela dei
lavoratori impiegati nella distribuzione alimentare.
2930) Ordine del giorno n. 872 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Fabio Tosi e Andrea Melis sull’impiego del
personale sanitario in servizio nelle cliniche private, dei locali e
delle apparecchiature presenti nelle stesse, per l'emergenza Covid-
19.
2777) Disegno di legge n. 291: “Disposizioni di adeguamento della
normativa regionale”.
2869) Proposta di deliberazione n. 115: “Approvazione dello schema
conclusivo di Piano territoriale regionale della attività di cava e delle
correlate varianti al PTCP e al PTC–ACL e proposta di
approvazione definitiva al Consiglio regionale”.
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2870) Testo unico delle proposte di legge nn. 13 (di iniziativa dei
consiglieri regionali Valter Giuseppe Ferrando, Raffaella Paita,
Giovanni Barbagallo, Luigi De Vincenzi, Luca Garibaldi, Giovanni
Lunardon, Juri Michelucci e Sergio Rossetti) e 17 (di iniziativa dei
consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino, Angelo Vaccarezza
e Alice Salvatore) recanti: “Istituzione del Garante dei diritti delle
persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale”.
2910) Proposta di legge n. 245 (di iniziativa dei consiglieri regionali
Franco Senarega, Paolo Ardenti, Giovanni De Paoli, Vittorio Mazza,
Alessandro Puggioni, Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio):
“Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”.
2868) Proposta di legge n. 230 (di iniziativa dei consiglieri regionali
Alessandro Piana, Luigi De Vincenzi, Claudio Muzio): “Norme per
l'attuazione dello Statuto in materia di iniziativa popolare e
referendum e procedure per l'istituzione di nuovi Comuni e per la
modificazione delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali”.
2895) Proposta di legge n. 267 (di iniziativa dei consiglieri regionali
Andrea Melis, Alice Salvatore, Fabio Tosi e Marco De Ferrari):
“Istituzione del Reddito energetico regionale”.
2896) Proposta di legge n. 275 (di iniziativa dei consiglieri regionali Luca
Garibaldi, Giovanni Barbagallo, Giovanni Lunardon, Mauro Righello
e Sergio Rossetti): “Promozione dell'istituzione delle comunità
energetiche”.
2909) Proposta di legge n. 288 (di iniziativa dei consiglieri regionali
Angelo Vaccarezza, Fabio Tosi e Sergio Rossetti): “Disciplina in
materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali e
animali di affezione”.
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- Eventuali altri argomenti nel frattempo licenziati dalle Commissioni.
2465) Ordine del giorno n. 440 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Fabio Tosi e Andrea Melis sul metodo di
campionamento per gli scavi di rocce amiantifere nei lavori del
Terzo Valico.(Rinviato in Commissione per approfondimenti)
2466) Mozione n. 179 dei consiglieri regionali Andrea Melis, Alice
Salvatore, Marco De Ferrari e Fabio Tosi sugli indirizzi regionali per
le molteplici criticità che si stanno presentando nella bonifica del Sin
Acna di Cengio e Saliceto.
2477) Mozione n. 187 dei consiglieri regionali Alice Salvatore, Marco De
Ferrari, Fabio Tosi e Andrea Melis sull'attuazione della
pianificazione regionale dei rifiuti sul vuoto a rendere.
2482) Mozione n. 248 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino
e Francesco Battistini sul servizio di trasporto su ferro nei giorni del
sabato e della domenica.
2483) Mozione n. 260 dei consiglieri regionali Claudio Muzio, Angelo
Vaccarezza e Andrea Costa sull'istituzione del Registro regionale
dei soggetti abilitati a realizzare interventi di dermopigmentazione.
2484) Mozione n. 265 dei consiglieri regionali Claudio Muzio e Angelo
Vaccarezza sulla consegna della Medaglia d'oro al valor militare al
gonfalone dell'ultima Amministrazione italiana della città di Zara.
2485) Ordine del giorno n. 681 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,
Alice Salvatore, Andrea Melis e Fabio Tosi sull'eliminazione nel
prossimo Calendario venatorio delle specie pavoncella e moriglione
come nota del Ministero dell'Ambiente del 12 luglio 2019.
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2530) Mozione n. 238 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti, Giovanni
Lunardon e Juri Michelucci sul Decreto Genova e la costruzione di
una galleria fonoassorbente.
2529) Ordine del giorno n. 702 dei consiglieri regionali Giovanni
Lunardon, Sergio Rossetti, Giovanni Battista Pastorino, Alice
Salvatore e Marco De Ferrari sulla situazione in Amazzonia.
2545) Mozione n. 268 del consigliere regionale Franco Senarega sulle
iniziative urgenti in merito alla Gronda autostradale e agli
investimenti relativi al Piano urbano della mobilità sostenibile
(PUMS).
2546) Ordine del giorno n. 704 dei consiglieri regionali Angelo Vaccarezza
e Claudio Muzio sulla realizzazione della Gronda di Genova.
2550) Ordine del giorno n. 705 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi, Giovanni Lunardon e
Giovanni Battista Pastorino sulla presa di distanza dai cori di
apologia del fascismo e dai saluti romani avvenuti durante la
manifestazione alla quale ha partecipato il Presidente della Giunta
Toti.
2639) Mozione n. 264 del consigliere regionale Valter Giuseppe Ferrando
sulla individuazione di aree e siti abbandonati da convertire in invasi
per accumulo di acqua.
2641) Ordine del giorno n. 717 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini e Giovanni Battista Pastorino sul finanziamento della
campagna di scavi nell'area archeologica dell'antica Luni (La
Spezia).
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2642) Ordine del giorno n. 726 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari e Fabio Tosi sugli stanziamenti destinati ai
Comuni per assolvere agli obblighi di legge relativi alla
piantumazione di un albero per ogni neonato, a seguito della
registrazione anagrafica, e relativi al bilancio arboreo comunale.
2643) Ordine del giorno n. 727 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,
Alice Salvatore, Andrea Melis e Fabio Tosi sull'aggiornamento delle
Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica della Regione Liguria
in materia della dieta alternativa vegana.
2644) Ordine del giorno n. 729 del consigliere regionale Franco Senarega
sul ribaltamento a mare dello stabilimento Fincantieri a Sestri
Ponente.
2646) Ordine del giorno n. 733 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla commissione
straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo.
2647) Ordine del giorno n. 735 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla sicurezza nei
parchi pubblici liguri.
2778) Mozione n. 234 dei consiglieri regionali Francesco Battistini,
Giovanni Battista Pastorino, Alice Salvatore e Marco De Ferrari
sulle centrali ENEL della Spezia e di Genova in merito alle
opportunità del progetto Futur-E in termini: ambientali, economici,
occupazionali e di sviluppo della Regione Liguria.
2779) Mozione n. 262 dei consiglieri regionali Alice Salvatore, Marco De
Ferrari, Andrea Melis e Fabio Tosi sul progetto centrale
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termoelettrica della Spezia "Eugenio Montale" - sostituzione
dell'unità a carbone esistente con nuova unità a gas. (Rinviata in
Commissione per approfondimenti)
2780) Ordine del giorno n. 666 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino e Giovanni
Lunardon sul biodigestore nell'area spezzina e procedura di VAS.
(Rinviato in Commissione per approfondimenti)
2781) Ordine del giorno n. 667 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,
Alice Salvatore, Andrea Melis e Fabio Tosi sulla sospensione del
provvedimento autorizzatorio unico sul progetto del biodigestore
nella Provincia della Spezia.
2782) Mozione n. 239 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi, Giovanni
Barbagallo, Luigi De Vincenzi e Giovanni Lunardon sul rilancio della
produzione delle nocciole Misto Chiavari.
2783) Mozione n. 250 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino
e Francesco Battistini sul servizio Cerimoniale regionale di
gonfalone.
2784) Mozione n. 252 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino
e Francesco Battistini sulla creazione dei centri del riuso.
2785) Ordine del giorno n. 740 dei consiglieri regionali Andrea Melis,
Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sul rinnovo della
Convenzione tra Regione Liguria e Vigili del Fuoco: servizio di
elisoccorso tecnico-sanitario (HETMS).
2786) Ordine del giorno n. 741 dei consiglieri regionali Andrea Melis,
Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sulla garanzia dei
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tempi di attesa previsti per le prestazioni incluse nel Piano regionale
di governo delle liste di attesa 2019-2021.
2787) Ordine del giorno n. 742 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi e Sergio Rossetti sulla
costituzione di una società "in house providing" per far fronte
all'emergenza occupazionale degli Operatori socio-sanitari dell'ASL
n. 5 Spezzina.
2788) Ordine del giorno n. 743 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi, Sergio Rossetti e Luca
Garibaldi sul programma di interventi per la prevenzione e la lotta
contro l’Aids.
2789) Ordine del giorno n. 745 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi e Sergio Rossetti
sull'Ospedale unico ad Arma di Taggia e sulle criticità del Sistema
sanitario imperiese.
2790) Ordine del giorno n. 746 dei consiglieri regionali Alice Salvatore,
Marco De Ferrari, Andrea Melis, Fabio Tosi, Sergio Rossetti e Luca
Garibaldi sugli Operatori socio-sanitari e tutela del malato.
2791) Ordine del giorno n. 748 dei consiglieri regionali Andrea Melis,
Marco De Ferrari, Fabio Tosi, Alice Salvatore e Sergio Rossetti sul
potenziamento dell'offerta sanitaria nell'area valbormidese.
2792) Ordine del giorno n. 749 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci e Giovanni Battista Pastorino sull'apertura
degli spazi e dei servizi del Day hospital Oncologico del San
Bartolomeo.
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2793) Ordine del giorno n. 750 dei consiglieri regionali Giovanni
Lunardon, Giovanni Barbagallo, Luca Garibaldi, Mauro Righello,
Juri Michelucci, Francesco Battistini, Alice Salvatore, Andrea Melis,
Fabio Tosi, Marco De Ferrari, Sergio Rossetti e Giovanni Battista
Pastorino sulla privatizzazione degli ospedali liguri.
2794) Ordine del giorno n. 751 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,
Francesco Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Sergio Rossetti,
Valter Giuseppe Ferrando e Giovanni Lunardon sull'erogazione
misure per la non autosufficienza per anziani, parzialmente disabili
e non autosufficienti.
2795) Ordine del giorno n. 752 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,
Francesco Battistini, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Lunardon
e Giovanni Battista Pastorino sull'individuazione all'interno del
Piano provinciale sanitario di un nuovo ruolo strategico per
l'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana (SP).
2796) Ordine del giorno n. 753 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,
Francesco Battistini, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Lunardon
e Giovanni Battista Pastorino sulla ripresa dei lavori del nuovo
Ospedale Felettino.
2797) Ordine del giorno n. 754 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,
Giovanni Battista Pastorino, Francesco Battistini, Valter Giuseppe
Ferrando e Giovanni Lunardon sui consultori familiari - azioni per
migliore funzionamento.
2798) Ordine del giorno n. 755 dei consiglieri regionali Juri Michelucci,
Francesco Battistini, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Lunardon
e Giovanni Battista Pastorino sulla carenza di personale medico e
infermieristico nell'Ospedale San Bartolomeo di Sarzana. (SP)
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2799) Ordine del giorno n. 756 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sul supporto psicologico
nell'Oncologia dell'ASL n. 5 Spezzino: messa a disposizione di
spazi dedicati per i colloqui.
2800) Ordine del giorno n. 757 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla carenza di medici
pediatri della Struttura complessa di Pediatria e della SSD
Neonatologia di ASL n. 5 Spezzino, site presso l'Ospedale
Sant'Andrea della Spezia.
2801) Ordine del giorno n. 758 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulle cure intermedie e la
medicina distrettuale dell'ASL n. 5 Spezzino.
2802) Ordine del giorno n. 759 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sugli interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria presso l'Ospedale
Sant'Andrea della Spezia.
2803) Ordine del giorno n. 760 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla prevenzione della
frattura ossea.
2804) Ordine del giorno n. 761 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Pastorino, Valter
21.04.2020 n. 11 10
Giuseppe Ferrando e Sergio Rossetti sulla riorganizzazione del
Presidio distrettuale di Levanto (Ospedale San Nicolò).
2805) Ordine del giorno n. 762 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla riorganizzazione
dell'attività dei nosocomi in ASL n. 5 a seguito dello stop al cantiere
per la costruzione del nuovo Ospedale del Felettino.
2806) Ordine del giorno n. 763 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci, Sergio
Rossetti e Valter Giuseppe Ferrando sulla revisione dei
finanziamenti per i progetti di vita indipendente a seguito
dell'approvazione della deliberazione numero 72-2019 di ALISA.
2807) Ordine del giorno n. 764 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci, Valter
Giuseppe Ferrando e Sergio Rossetti sulle malattie sessualmente
trasmissibili.
2808) Ordine del giorno n. 767 dei consiglieri regionali Giovanni
Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Giovanni Battista
Pastorino, Giovanni Barbagallo, Mauro Righello, Juri Michelucci,
Valter Giuseppe Ferrando, Francesco Battistini, Alice Salvatore,
Fabio Tosi, Andrea Melis e Marco De Ferrari sulla mancata
attuazione del Piano socio-sanitario di programmazione 2017-2019.
2809) Ordine del giorno n. 771 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti,
Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Luca Garibaldi, Mauro
Righello, Giovanni Battista Pastorino, Valter Giuseppe Ferrando,
Juri Michelucci, Alice Salvatore, Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco
21.04.2020 n. 11 11
De Ferrari e Francesco Battistini sulla sospensione del servizio
dell'auto medica.
2810) Ordine del giorno n. 772 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti,
Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Mauro Righello, Luca
Garibaldi, Juri Michelucci, Valter Giuseppe Ferrando, Francesco
Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Alice Salvatore, Andrea
Melis, Fabio Tosi e Marco De Ferrari sulla realizzazione di un
Tavolo di lavoro sulla fibrosi cistica.
2811) Ordine del giorno n. 779 dei consiglieri regionali Mauro Righello,
Fabio Tosi, Giovanni Battista Pastorino, Luca Garibaldi, Valter
Giuseppe Ferrando, Alice Salvatore, Marco De Ferrari, Sergio
Rossetti, Giovanni Lunardon, Giovanni Barbagallo, Juri Michelucci
e Andrea Melis sulle segnalazioni minorenni a rischio attività
consultoriale.
2812) Ordine del giorno n. 783 dei consiglieri regionali Mauro Righello,
Luca Garibaldi, Giovanni Lunardon, Juri Michelucci, Marco De
Ferrari, Francesco Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Alice
Salvatore, Andrea Melis e Sergio Rossetti sui servizi sanitari
territoriali e ospedalieri del territorio dell'ASL n. 2 Savonese.
2813) Ordine del giorno n. 784 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,
Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Gabriele
Pisani, Claudio Muzio, Augusto Sartori e Andrea Costa
sull'erogazione dei LEA.
2814) Ordine del giorno n. 785 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,
Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Gabriele
Pisani, Claudio Muzio, Augusto Sartori e Andrea Costa sui vincoli
normativi per l'edilizia sanitaria (codice appalti).
21.04.2020 n. 11 12
2815) Ordine del giorno n. 786 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,
Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Andrea
Costa, Gabriele Pisani, Claudio Muzio e Augusto Sartori
sull'emergenza specialistica.
2816) Ordine del giorno n. 787 dei consiglieri regionali Paolo Ardenti,
Angelo Vaccarezza, Vittorio Mazza, Alessandro Puggioni, Gabriele
Pisani, Augusto Sartori, Andrea Costa e Claudio Muzio sul farmaco
per la terapia della fibrosi cistica.
2817) Ordine del giorno n. 788 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Giovanni Battista Pastorino, Juri Michelucci e Alice
Salvatore sul Piano assunzionale di personale del servizio di
prevenzione infortuni in Regione Liguria.
2818) Ordine del giorno n. 789 dei consiglieri regionali Francesco
Battistini, Juri Michelucci, Giovanni Battista Gianni Pastorino e Alice
Salvatore sul sito per la radioterapia oncologica nella ASL n. 5:
collegamenti e pronto intervento in caso d'urgenza.
2819) Ordine del giorno n. 839 dei consiglieri regionali Giovanni
Lunardon, Sergio Rossetti, Juri Michelucci, Giovanni Barbagallo,
Luca Garibaldi, Valter Giuseppe Ferrando, Alice Salvatore,
Giovanni Battista Pastorino, Francesco Battistini e Mauro Righello
sulla riforma della legge sui servizi di ambulanza e di trasporto dei
pazienti e la determinazione di ALISA 18 dicembre 2019 n. 473.
2871) Ordine del giorno n. 794 dei consiglieri regionali Giovanni
Lunardon, Alice Salvatore, Sergio Rossetti, Mauro Righello e
Giovanni Battista Pastorino sugli incrementi di organico della
21.04.2020 n. 11 13
qualifica di Vigile del fuoco del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco
e il loro trattamento economico.
2872) Ordine del giorno n. 797 dei consiglieri regionali Giovanni
Lunardon, Giovanni Battista Pastorino, Alice Salvatore, Sergio
Rossetti, Valter Giuseppe Ferrando, Giovanni Boitano, Marco De
Ferrari, Mauro Righello, Andrea Melis, Juri Michelucci, Gabriele
Pisani, Luca Garibaldi e Giovanni Barbagallo sull'intitolazione della
sala consiliare dell'Assemblea Legislativa a Sandro Pertini.
2873) Ordine del giorno n. 846 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi,
Giovanni Lunardon, Mauro Righello, Giovanni Barbagallo e Sergio
Rossetti sull'introduzione del Nipt Test gratuito per tutte le donne
residenti in Liguria.
2911) Mozione n. 243 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi, Giovanni
Lunardon, Giovanni Barbagallo, Valter Giuseppe Ferrando e Sergio
Rossetti sul mantenimento dell'IVA agevolata per i prodotti di igiene
personale.
2912) Mozione n. 280 dei consiglieri regionali Gabriele Pisani e Andrea
Costa sulla costituzione di un team medico di transizione per
giovani diabetici di tipo 1.
2913) Ordine del giorno n. 849 dei consiglieri regionali Sergio Rossetti,
Alice Salvatore, Giovanni Battista Pastorino e Juri Michelucci sulle
problematiche venutesi a creare alle attività commerciali-
economiche in località Santa Marta, Ceranesi (Genova) in seguito
al venir meno della strada di collegamento tra Ceranesi e
Pontedecimo.
21.04.2020 n. 11 14
2932) Ordine del giorno n. 855 dei consiglieri regionali Mauro Righello,
Giovanni Barbagallo e Giovanni Lunardon a sostegno della Polizia
di Stato di Finale Ligure (SV) e Sanremo (IM).
2933) Ordine del giorno n. 874 del consigliere regionale Claudio Muzio sul
sostegno alla spesa alimentare delle famiglie in seguito
all'emergenza sanitaria da Covid-19.
2934) Ordine del giorno n. 875 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,
Alice Salvatore, Fabio Tosi e Andrea Melis sui voucher per
l'acquisto delle attrezzature per le lezioni a distanza, le attrezzature
informatiche e i servizi di assistenza domiciliare.
2935) Ordine del giorno n. 877 del consigliere regionale Alessandro
Puggioni sulla possibilità di pratica la pesca in mare da riva o da
natante e in acque interne.
Sono intervenuti i seguenti Consiglieri: Paolo Ardenti, Giovanni
Barbagallo, Francesco Battistini, Giovanni Berrino, Giovanni Boitano,
Andrea Costa, Marco De Ferrari, Giovanni De Paoli, Valter Giuseppe
Ferrando, Luca Garibaldi, Laura Lauro, Giovanni Lunardon, Stefano Mai,
Vittorio Mazza, Andrea Melis, Juri Michelucci, Claudio Muzio, Giovanni
Battista Pastorino, Alessandro Piana, Gabriele Pisani, Alessandro
Puggioni, Mauro Righello, Sergio Rossetti, Matteo Rosso, Alice Salvatore,
Marco Scajola, Franco Senarega, Fabio Tosi, Giovanni Toti, Angelo
Vaccarezza, Sonia Viale.
Hanno, altresì, partecipato gli assessori Andrea Benveduti, Ilaria
Cavo, Giacomo Giampedrone, componenti della Giunta regionale.
21.04.2020 n. 11 15
L’Ufficio di Presidenza è composto dal presidente Alessandro
Piana, dal vicepresidente Giovanni Barbagallo e dal consigliere segretario
Claudio Muzio.
Il Presidente alle ore 10.26 dichiara aperta la seduta.
PRESIDENTE. A norma dell’articolo 46, comma 2, del
Regolamento interno, interpello i Consiglieri per sapere se vi siano
osservazioni sul processo verbale della seduta del 7 aprile 2020,
trasmesso in via telematica ai Consiglieri ai sensi dell’articolo 72, comma
2.
Poiché non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende
approvato.
Comunicazioni della Presidenza.
Comunico che, in assenza di congedi, il “quorum” strutturale è di 16
voti.
Ai sensi dell’articolo 13 del Regolamento interno comunico che i
componenti del Gruppo “Giovanni Toti Liguria” hanno modificato la
denominazione del Gruppo in “Cambiamo con Toti Presidente”.
21.04.2020 n. 11 16
Comunico, altresì, che, con nota del 17 aprile 2020, il Presidente
del Gruppo Movimento 5 Stelle ha modificato la rappresentanza del
Gruppo nelle Commissioni consiliari I e IV; occorrerà, quindi, procedere
alla modifica della deliberazione relativa alla composizione delle
Commissioni, adempimento cui si darà corso nella seduta odierna.
Ai sensi dell’articolo 47 del Regolamento interno, comunico:
- che è pervenuta risposta scritta alla seguente interrogazione:
Interrogazione n. 407 del consigliere regionale Gio vanni Lunardon
sulla costituzione di un cluster ligure per la prod uzione di Dispositivi
di protezione individuali (DPI). (o.d.g. n. 3016)
Genova, 20 marzo 2020
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PRESTO ATTO dell'emergenza sanitaria da Covid-19 in corso;
PREMESSO CHE
- esistono aziende in Regione che stanno convertendo una parte
della loro capacità produttiva per produrre su richiesta delle ASL dei
Dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio la ZM Design
S.r.l. con sede a Santo Stefano al Mare e la Uniform con sede a
Brugnato;
- in questa fase di emergenza c'è una carenza di DPI in Liguria e in
tutto il Paese;
21.04.2020 n. 11 17
- ci sono altre realtà produttive della nostra Regioni disponibili a
convertire o dedicare una parte della loro capacità produttiva a
questo scopo ed altre che intendono avviare tale attività;
RITENUTO CHE sarebbe utile coordinare la costituzione di un cluster
produttivo regionale per la produzione di DPI non solo per far fronte alla
attuale domanda straordinaria ma che possa restare come capacità
produttiva del sistema regionale;
CONSIDERATO CHE il disegno di legge 17 marzo 2020 n. 18 prevede
all'articolo 5 incentivi e finanziamenti per la produzione di dispositivi
medici;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L'ASSESSORE COMPETENTE
per sapere se non ritengano di convocare un Tavolo con le Camere di
Commercio e le organizzazioni di categoria per verificare se esiste la
possibilità di costituire un cluster produttivo nella nostra Regione.
Genova, 15 aprile 2020
Al Consigliere regionale
Giovanni LUNARDON
S e d e
Regione Liguria, attraverso l’assessorato allo Sviluppo economico,
ha già istituito una cabina di regia per attivare la “Task force” regionale,
con soggetti qualificati, per affrontare la tematica della riconversione delle
21.04.2020 n. 11 18
imprese che mettono a disposizione la loro esperienza e capacità per
produrre mascherine e/o altri Dispositivi di protezione individuale.
“La Task force” comprende soggetti quali Iit, Rina, Confindustria
Liguria, il Sistema camerale e le Associazioni di categoria.
La “Task force” sta mappando le imprese che hanno in progetto la
riconversione o che hanno già riconvertito parte della loro produzione.
La “Task force” è inoltre un supporto per orientare le imprese che
hanno necessità di validare i prodotti e commerciali in sicurezza non solo
in questa fase emergenziale ma anche nel post emergenza.
E’ stata quindi messa in linea il 6 aprile una sezione sul sito
Regione Liguria, in continua implementazione, dove trovare informazioni
sulla normativa e link utili per fornire un supporto alle imprese che
decidono di convertire la loro produzione.
Inoltre Regione Liguria sta già lavorando alla stesura di tre linee di
intervento dedicate alle riconversioni di impresa e allo sviluppo innovativo
e tecnologico, per affrontare le sfide del post emergenza. Queste azioni
andranno a integrare i finanziamenti messi in campo dal decreto “Cura
Italia” con l’obiettivo di mantenere e sviluppare queste produzioni sul
territorio.
Comunico inoltre:
- che, a seguito della decisione dell’Ufficio di Presidenza Integrato
dell’11 marzo 2020, sono pervenute le risposte scritte alle seguenti
iniziative:
21.04.2020 n. 11 19
Interrogazione a risposta immediata n. 1288 dei con siglieri regionali
Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sull’inibizione
all’accesso sui balconi presso il Monoblocco del Po liclinico San
Martino di Genova. (o.d.g. n. 2837)
Genova, 27 gennaio 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
CONSIDERATO che a causa di scarsa manutenzione, nel tempo si è
originata una condizione di precarietà dei balconi collocati sul lato sud del
Monoblocco – Policlinico San Martino di Genova;
PRESO ATTO CHE per ovviare a tale situazione, e dunque scongiurare
eventuali pericoli per chi dall’interno dell’edificio intenda accedere ai
summenzionati balconi, si è individuata come unica soluzione quella di
inibirne l’accesso, procedendo alla sistematica rimozione delle maniglie di
porte e finestre;
CONSIDERATO che a prescindere dalla normativa sul ricambio d’aria (2
cicli ogni ora) nell’ambiente ospedaliero di che trattasi possono prodursi
rapidamente cattivi odori; che, dunque, la chiusura permanente di porte e
finestre può generare spiacevoli disagi sia per gli utenti sia per gli
operatori sanitari impegnati nelle proprie attività professionali;
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere:
21.04.2020 n. 11 20
- se la Direzione generale del Policlinico San Martino ha provveduto
a informare l’Assessorato alla Sanità di Regione Liguria della
situazione sopradescritta;
- se l’Assessorato intenda intervenire nei confronti della Direzione
generale del Policlinico San Martino al fine di trovare soluzioni
adeguate e ultimative, sia per la manutenzione dei balconi sia per la
conseguente riapertura di porte e finestre, consentendo a utenza e
personale sanitario di soggiornare in migliori condizioni di vivibilità.
Genova, 10 aprile 2020
Ai Consiglieri regionali
Giovanni Battista PASTORINO
Francesco BATTISTINI
S e d e
In riferimento all’oggetto si trasmette la nota pervenuta in data 3
febbraio 2020 dall’Ospedale Policlinico San Martino.
Procedo solo ora ad inviare la risposta a causa della nota
situazione legata all’emergenza Coronavirus.
ALLEGATO OMESSO
Interrogazione a risposta immediata n. 1294 del con sigliere regionale
Mauro Righello sull’organico dei medici anestesisti dell’Ospedale
Santa Corona di Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2840 )
Genova, 4 febbraio 2020
21.04.2020 n. 11 21
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PREMESSO CHE si sono registrate diverse carenze di medici anestesisti
all’interno dell’ASL n. 2 Savonese;
RILEVATO CHE le suddette carenze si sono manifestate in maniera
evidente nell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure;
APPRESO CHE tali carenze hanno determinato la chiusura per giorni 15
delle 3 sale operatorie con conseguenti rinvii e disagi per i pazienti, che
vedono allungarsi tempi di attesa, a partire dal mese di febbraio
(quantificati in oltre 100 interventi rinviati) con tendenza ad aggravarsi nei
prossimi mesi;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
E L'ASSESSORE COMPETENTE
se risulti quanto affermato in premessa e quali misure si intendano
prendere per colmare la carenza di organico e la conseguente
cancellazione degli interventi all’interno dell’Ospedale Santa Corona.
Genova, 10 aprile 2020
Al Consigliere regionale
Mauro RIGHELLO
S e d e
Regione Liguria ha intrapreso, per tutte le specializzazioni
mediche, un percorso di implementazione delle risorse umane così
caratterizzato:
21.04.2020 n. 11 22
- finanziamento posti di specialità per n. 12 unità di cui 3 per
anestesia e rianimazione;
- possibilità, nelle more di copertura dei posti vacanti, di utilizzare
personale in quiescenza;
- possibilità di stipulare incarichi libero/professionali (sempre nelle
more dell'espletamento delle procedure concorsuali);
- dal 29 febbraio 2020 con la conversione in legge del decreto
Mille Proroghe e in applicazione di un punto specifico del Patto
per la Salute richiesto dalle Regioni, possibilità di mantenere in
servizio i Dirigenti medici anche oltre il 40° anno di servizio
effettivo e fino al compimento del 70° anno di età con il
contestuale bando dei posti da ricoprire e per il solo tempo
necessario a concludere le procedure concorsuali;
- l'autorizzazione, per quanto riguarda la specialità
anestesia/rianimazione, alla copertura integrale del turnover e
soddisfacimento di tutte le richieste dei Piani assunzionali
formulati dalle Aziende.
Si sottolinea che le informazioni riguardano la situazione
precedente all'emergenza da COVID 19 e che, proprio a causa di tale
emergenza, procedo solo ora ad inviare la risposta.
Interrogazione a risposta immediata n. 1298 dei con siglieri regionali
Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sul
servizio di Guardia medica in Val Bormida . (o.d.g. n. 2845)
21.04.2020 n. 11 23
Genova, 4 febbraio 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO CHE il servizio di Guardia medica garantisce assistenza
medica di base a domicilio e per situazioni che rivestono carattere di
urgenza. Tale servizio è garantito:
- durante le ore notturne dei giorni feriali dalle ore 20.00 alle ore 8.00;
- dalle ore 8.00 del sabato alle ore 8.00 del lunedì (tutta domenica
compresa);
- dalle ore 8.00 dei prefestivi alle ore 8.00 del giorno successivo al
festivo.
RILEVATO CHE è pervenuta alla nostra attenzione la segnalazione di un
residente della Valbormida che, invano, avrebbe provato a contattare la
Guardia medica sabato sera 18 gennaio 2020 nonché per tutta la giornata
di domenica 19 gennaio 2020;
PRECISATO CHE secondo le dichiarazioni raccolte, alle ripetute chiamate
la linea telefonica risultava occupata e, invece, quando libera cadeva dopo
qualche squillo;
EVIDENZIATO CHE il segnalante è persona invalida al 100 per cento su
sedia a rotelle; l’intervento della Guardia medica consente nei casi
caratterizzati da minor urgenza di evitare il trasferimento del pazienze
verso il più vicino pronto soccorso, ciò contribuendo a ridurre i tempi di
attesa; il servizio risulta ancor più fondamentale considerate le condizioni
di salute della persona richiedente;
21.04.2020 n. 11 24
TENUTO CONTO CHE il bacino di utenza del Distretto valbormidese è di
38.493 abitanti e secondo quanto riportato nella segnalazione per tutto il
bacino valbormidese sarebbe a disposizione un solo medico di guardia;
VISTO CHE la particolare orografia della Valbormida caratterizza
fortemente la tempistica degli interventi prestati dalla Guardia medica;
RITENUTO CHE ove la segnalazione dovesse rispondere al vero,
appare evidente che un solo medico di guardia sia insufficiente a coprire
le chiamate dell’intera Valbormida, stante le richiamate caratteristiche
orografiche e il bacino di utenza del Distretto;
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
al fine di sapere:
1) il numero dei medici di guardia in servizio per il territorio
valbormidese nella sera di sabato 18 gennaio e durante la giornata
di domenica 19 gennaio 2020;
2) se intendano implementare l’organico dei medici di guardia
operativi sul territorio valbormidese.
Genova, 10 aprile 2020
Ai Consiglieri regionali
Andrea MELIS
Fabio TOSI
21.04.2020 n. 11 25
Marco DE FERRARI
Alice SALVATORE
S e d e
In riferimento all’oggetto, si trasmette la nota inviata da ASL n. 2 in
data 10 febbraio 2020.
Procedo solo ora ad inviare la risposta a causa della nota
situazione legata all’emergenza Coronavirus.
ALLEGATO OMESSO
Interrogazione a risposta immediata n. 1299 dei con siglieri regionali
Giovanni Battista Pastorino e Francesco Battistini sui costi per le
consulenze relative al progetto del nuovo Ospedale del Felettino.
(o.d.g. n. 2846)
Genova, 4 febbraio 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO che, alla data odierna, la rescissione del contratto con la ditta
Pessina Costruzioni S.p.A. per la costruzione del nuovo Ospedale del
Felettino è, per gli scriventi, solo un annuncio, non avendo ancora ricevuto
la documentazione in merito tempestivamente richiesta;
CONSIDERATO che il cantiere risulta, comunque, fermo, e che quindi, a
oggi, i costi sostenuti per il progetto, nel suo complesso, non sembrano
corrispondere allo stato di avanzamento dello stesso;
21.04.2020 n. 11 26
VALUTATO che tra i costi sostenuti risultano essere presenti quelli per
contratti di consulenza;
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per conoscere i costi sostenuti per i contratti di consulenza nell’iter di
progettazione e costruzione del nuovo Ospedale del Felettino e quali
materie riguardano tali contratti.
Genova, 10 aprile 2020
Ai Consiglieri regionali
Giovanni Battista PASTORINO
Francesco BATTISTINI
S e d e
Si rappresenta che la Società IRE S.p.A. svolge le funzioni di
stazione appaltante per conto di ASL n. 5 nella procedura di
realizzazione del nuovo Ospedale di La Spezia.
Si trasmettono la nota di ASL n. 5 (Prot. n. 6006 del 10 febbraio
2020) e la risposta di IRE S.p.A. (n.1-0001 del 7 febbraio 2020) nella
quale detta Società comunica che "tra i costi sostenuti nell’’’iter di
progettazione e costruzione del nuovo Ospedale del Felettino non
risultano essere presenti costi per contratti di consulenza ai sensi
dell’articolo 7, comma 6 del decreto legislativo n. 165/2001".
Si evidenzia che il quesito posto nella IRI n. 1299 è identico a
quello contenuto nella IRS n. 392 degli stessi consiglieri Battistini e
Pastorino
21.04.2020 n. 11 27
Procedo solo ora ad inviare la risposta a causa della nota
situazione legata all’emergenza Coronavirus.
ALLEGATI OMESSI
Interrogazione a risposta immediata n. 1301 dei con siglieri regionali
Andrea Melis, Fabio Tosi, Marco De Ferrari e Alice Salvatore sulla
carenza di medici anestesisti presso l’Ospedale San ta Corona di
Pietra Ligure (SV). (o.d.g. n. 2841)
Genova, 5 febbraio 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO CHE in data 4 febbraio 2020 il “Secolo XIX” riportava a
pagina 13 la notizia della chiusura di n. 3 sale operatorie dell’Ospedale
Santa Corona di Pietra Ligure a causa della carenza di medici anestesisti;
RILEVATO CHE secondo quanto riportato dal “Secolo XIX”, ciascuna sala
operatoria resterà chiusa a partire dal mese corrente per almeno 15 giorni;
ciò determinerà il rinvio di oltre 100 interventi;
EVIDENZIATO CHE a fronte della cronica carenza di organico si è reso
necessario istituire turni aggiuntivi, sovraccaricando così il lavoro degli
anestesisti;
CONSTATATO CHE la carenza di organico, che riguarda anche
l’Ospedale San Paolo di Savona, è stata altresì aggravata dalla recente
“fuga” di tre anestesisti verso strutture private nonché dall’attivazione dei
21.04.2020 n. 11 28
nuovi esami di endoscopia digestiva in sedazione, effettuati solo al Santa
Corona per un comprensorio che va da Savona a Ventimiglia;
RITENUTO CHE una simile situazione alimenta il fenomeno della mobilità
passiva oltre a incentivare l’operato delle strutture private a discapito delle
strutture pubbliche;
POSTO CHE la carenza in organico di medici anestesisti è un problema
non nuovo all’interno dell’ASL n. 2, cui codesta Amministrazione speriamo
possa dare massimo supporto nella individuazione della soluzione più
appropriata;
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
al fine di sapere:
- se siano state programmate anzitempo misure volte a ovviare la
situazione creatasi, stante la notoria carenza di medici anestesisti
che caratterizza l’ASL n. 2, con particolare riferimento all’Ospedale
Santa Corona di Pietra Ligure e San Paolo di Savona;
- quali azioni intendano promuovere a supporto dell’ASL n. 2, al fine
di offrire un organico di medici anestesisti rispondente alle esigenze
sanitarie del territorio;
Genova, 10 aprile 2020
Ai Consiglieri regionali
Andrea MELIS
Fabio TOSI
21.04.2020 n. 11 29
Marco DE FERRARI
Alice SALVATORE
S e d e
In riferimento all'oggetto, si trasmette la nota pervenuta da ASL
n. 2.
ALLEGATO OMESSO
Si precisa inoltre che Regione Liguria ha intrapreso, per tutte le
specializzazioni mediche, un percorso di implementazione delle risorse
umane così caratterizzato:
- finanziamento posti di specialità per n. 12 unità di cui 3 per
anestesia e rianimazione;
- possibilità, nelle more di copertura dei posti vacanti, di utilizzare
personale in quiescenza;
- possibilità di stipulare incarichi libero/professionali (sempre nelle
more dell'espletamento delle procedure concorsuali);
- dal 29 febbraio 2020 con la conversione in legge del decreto
Mille Proroghe e in applicazione di un punto specifico del Patto
per la Salute richiesto dalle Regioni, possibilità di mantenere in
servizio i Dirigenti medici anche oltre il 40° anno di servizio
effettivo e fino al compimento del 70° anno di età con il contestuale
bando dei posti da ricoprire e per il solo tempo necessario a
concludere le procedure concorsuali;
- l'autorizzazione, per quanto riguarda la specialità
anestesia/rianimazione, alla copertura integrale del turnover e
21.04.2020 n. 11 30
soddisfacimento di tutte le richieste dei Piani assunzionali
formulati dalle Aziende.
Si sottolinea che le informazioni riguardano la situazione
precedente all'emergenza da COVID 19 e che, proprio a causa di tale
emergenza, procedo solo ora ad inviare la risposta.
Interrogazione a risposta immediata n. 1336 del con sigliere regionale
Juri Michelucci sul sostegno alle scuole paritarie.
Genova, 13 marzo 2020
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PREMESSO CHE a causa dei disagi derivanti dall’emergenza nazionale
per il Covid-19, molti Comuni della Provincia di La Spezia hanno deciso di
intervenire per sostenere le famiglie sulle rete degli asili;
CONSIDERATO CHE tale misura va nella direzione giusta per sostenere
le famiglie e per garantire la continuità nell’apprendimento didattico degli
studenti;
DATO ATTO CHE sul territorio spezzino operano anche suole paritarie
che in questo momento stanno intervenendo direttamente con proprie
risorse rischiando che questo sistema possa andare in cortocircuito;
VERIFICATA l’ipotesi, se possibile, di integrare il bando per gli aiuti alle
famiglie, includendo nei rendiconti anche le rette pagate per strutture
paritarie a fronte di servizi non resi in questo tempo di emergenza;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
21.04.2020 n. 11 31
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere se è nell’intenzione dell’Amministrazione regionale prevedere
misure concrete a sostegno delle scuole sopracitate.
Al Consigliere regionale
Juri MICHELUCCI
S e d e
Il consigliere regionale Juri Michelucci interroga l’Assessore
competente Ilaria Cavo per sapere se, stante l’emergenza Covid-19, sia
nell’intenzione dell’Amministrazione regionale prevedere misure concrete
a sostegno delle scuole paritarie.
Con riferimento al quesito di cui sopra, si comunicano le azioni
ordinarie intraprese e/o previste a sostegno delle famiglie i cui figli
frequentano scuole paritarie:
- nel mese corrente sono state assegnate n. 1312 borse di studio, del
valore tra i 600 e i 1100 euro ciascuna, per contribuire alle spese di
iscrizione e frequenza scolastica presso le scuole paritarie
sostenute dalle famiglie per l’anno scolastico 2018/2019, per una
spesa complessiva da parte della Regione di euro 827.490,71;
- entro settembre prossimo venturo sarà emanato il nuovo bando per
il rimborso delle stesse spese di iscrizione e frequenza scolastica
presso le scuole paritarie sostenute dalle famiglie per l’anno
scolastico 2019/2020;
- sono attualmente in pagamento attraverso i singoli Comuni le borse
di studio relative ai libri di testo per l’anno scolastico 2019/2020,
21.04.2020 n. 11 32
che rimborsano in parte (tra il 50 e il 60 per cento) le spese
sostenute dalle famiglie per l’acquisto dei libri di testo delle scuole
medie e superiori, statali e paritarie, per una spesa totale di euro
2.160.401,70.
- è appena stato emanato e sarà aperto dal 6 aprile al 29 maggio p.v.
il bando per le borse di studio – voucher a favore delle famiglie che
presentano una situazione reddituale non superiore a euro
15.748,78, i cui figli frequentano le scuole secondarie di secondo
grado, statali e paritarie, nell’anno scolastico 2019/2020. Il singolo
contributo è compreso tra i 200 e i 500 euro;
- nella programmazione relativa al sistema integrato di educazione e
di istruzione dalla nascita sino ai sei anni sono destinati Euro
787.376,85 da erogarsi direttamente ai nidi d’infanzia accreditati,
alle sezioni primavera e alle scuole dell’infanzia paritarie.
Sono state progettate e in parte già realizzate le seguenti azioni:
- con il “Bonus famiglie emergenza Covid 19”, di prossima apertura,
è stato stanziato un milione di euro dal Fondo FSE per offrire alle
famiglie con figli che frequentano scuole paritarie una forma di
sostegno (tra i 500 e i 600 euro per studente) relativamente alle
spese per:
- acquisto di attrezzature informatiche e strumenti informatici
(PC, tablet, smartphone e relativi accessori, compresi
software e i gli ausili e/o sussidi didattici) e/o di traffico dati
internet, indispensabili per lo svolgimento della didattica a
distanza (bonus fino a 500 euro);
21.04.2020 n. 11 33
- per gli alunni e studenti disabili, per i soggetti affetti da
disturbi dell’apprendimento e/o in possesso di diagnosi ai
sensi della legge n. 170/2010 e per alunni con BES è
possibile utilizzare il bonus per l’acquisto di ulteriore
strumentazione necessaria (ad esempio software di sintesi
vocale, ausili alla didattica, device adattati, eccetera) al fine
di garantire a ciascuno pari opportunità di accesso all’attività
didattica a distanza (bonus fino a 600 euro);
- sono stati stanziati altri 800.000 euro di contributi straordinari
(fra i 300 e i 500 euro a famiglia) alle famiglie in cui entrambi
i genitori lavorano per l’accudimento dei figli nel periodo della
sospensione didattica. Il bando è stato aperto il 16 marzo.
In aggiunta ai sopracitati interventi a favore delle famiglie messi in
atto direttamente da Regione Liguria, si riportano di seguito evidenziati gli
emendamenti al decreto legge Covid, che sono stati presentati alla IX
Commissione tramite l’Assessore competente Cavo e alla Conferenza
unificata tramite il Presidente Toti in merito agli argomenti di istruzione e
diritto allo studio:
Art. 23 – comma 8 bis
Inserimento finalizzato a garantire la detraibilità totale delle rette pagate
alle scuole paritarie
8 bis. Al fine di sostenere il sistema nazionale di istruzione e di servizi per
la prima infanzia nella sua interezza, in conseguenza dei
provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e
delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, viene
garantita ai nuclei familiari la detraibilità integrale delle rette pagate
alle scuole paritarie e ai servizi per la prima infanzia maturate a
decorrere dal 5 marzo 2020.
21.04.2020 n. 11 34
Art. 35, comma 4
Azzeramento dei tributi locali
4. Al fine di garantire l’effettività del diritto all’istruzione, i tributi locali di
cui all’articolo 82, comma 5 del decreto legislativo 2 agosto 2017 n.
117 sono azzerati per tutte le realtà educative e scolastiche no
profit.
Art. 48 – comma 1 bis
Contributo straordinario per ogni posto bambino nel sistema 0/6 anni
1 bis. Al fine di sostenere economicamente la rete dei servizi educativi
per la prima infanzia (nidi d’infanzia, servizi integrativi al nido
d’infanzia, servizi educativi domiciliari, sezioni primavera) e le
scuole dell’infanzia afferenti a titolari privati accreditati e/o parificati,
in considerazione dell’importanza sociale di detti servizi per le
famiglie, è previsto un contributo straordinario una tantum pari a
euro 100,00 al mese per ogni posto bambino di cui alla capacità
ricettiva delle strutture in oggetto a decorrere dal 5 dimarzo 2020 e
fino al perdurare della situazione di emergenza sanitaria collegata
al Covid 19.
ART. 65 – comma 1bis
Ampliamento credito d’imposta.
1. Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di
prevenzione e contenimento connesse all’emergenza
epidemiologica da Covid-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa
è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta nella misura
del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al
21.04.2020 n. 11 35
mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale
C/1.
1 bis. Il beneficio previsto dal comma 1 è altresì esteso ai servizi educativi
per la prima infanzia e alle scuole dell’infanzia paritarie.
Art. 120 (Piattaforme per la didattica a distanza)- comma 4bis
Fondo per dotazioni tecnologiche a supporto della didattica a distanza
4 bis. Viene istituito presso il Ministero dell’Istruzione un fondo di 25
milioni di euro per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di
primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento di parità
per l’anno scolastico 2019-2020. Il fondo è onnicomprensivo degli
interventi di cui al comma 2 e al comma 4. Con decreto del Ministro
dell’istruzione le suddette risorse sono ripartite tra le istituzioni
scolastiche, tenuto conto della distribuzione per reddito nella
relativa Regione e del numero di studenti di ciascuna.
Interrogazione a risposta immediata n. 1347 del con sigliere regionale
Juri Michelucci affinché vengano ampliate le fasce orarie delle utenze
domestiche in cui usufruire di tariffazione agevola ta durante il
periodo emergenziale dovuto al Coronavirus.
Genova, 27 marzo 2020
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PREMESSO CHE l’emergenza nazionale dovuta alla rapida espansione
del Virus Covid-19 sta mettendo e metterà a dura prova le famiglie;
21.04.2020 n. 11 36
CONSIDERATO CHE la permanenza forzata presso la propria abitazione,
a causa delle misure di contenimento, innalzerà le tariffe delle utenze
domestiche;
CONSIDERATO CHE le misure di contenimento potrebbero durare ancora
per molte settimane;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere
- la possibilità di azioni congiunte e mirate verso i principali Gestori di
utenze domestiche affinché vengano ampliate le fasce orarie in cui
usufruire di tariffazione agevolata.
Genova, 10 aprile 2020
Al Consigliere regionale
Juri MICHELUCCI
S e d e
In risposta all’interrogazione a risposta immediata n. 1347 allego la
lettera che ha inviato al Ministero dello Sviluppo economico l’assessore
Berrino in data 3 aprile 2020.
ALLEGATO OMESSO
Interrogazione a risposta immediata n. 1361 del con sigliere regionale
Juri Michelucci sulla proroga degli abbonamenti reg ionali Trenitalia.
21.04.2020 n. 11 37
Genova, 6 aprile 2020
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PREMESSO CHE gli abbonati regionali a Trenitalia, sia essi studenti che
lavoratori, non hanno potuto usufruire del proprio abbonamento per il
trasporto pubblico a causa delle misure di contenimento per i mesi di
marzo e aprile, per chi lo avesse già fatto;
CONSIDERATO CHE Trenitalia non ha fornito alcuna indicazione e alcuna
procedura in merito al rimborso e/o alla proroga degli abbonamenti
sopracitati;
TENUTO CONTO CHE le misure di contenimento e di restrizione nazionali
dureranno ancora per un tempo non definito, vista la situazione;
INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere
- la possibilità di un’azione congiunta e mirata nei confronti di
Trenitalia per la proroga in automatico della scadenza degli
abbonamenti per il periodo di tempo della vigenza delle restrizioni
nazionali citate.
Al Consigliere regionale
Juri MICHELUCCI
S e d e
21.04.2020 n. 11 38
In riferimento all’interrogazione a risposta immediata n. 1361 del
consigliere regionale Michelucci per conoscere la possibilità di un’azione
congiunta e mirata nei confronti di Trenitalia per la proroga in automatico
della scadenza degli abbonamenti per il periodo di tempo della vigenza
delle restrizioni nazionali si rappresenta quanto segue.
Il 30 marzo u.s. la Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo
del territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha
definito una serie di proposte normative volte a contrastare gli effetti
dell’emergenza epidemiologica sul settore del trasporto pubblico locale e
regionale, tra cui:
- la proposta di prevedere il prolungamento degli abbonamenti per la
parte residua di validità, di cui si potrà usufruire a decorrere dal
termine delle misure di limitazione della circolazione delle persone;
- la proposta di istituire un Fondo straordinario per compensare la
riduzione dei proventi da traffico, a decorrere dall’inizio delle
restrizioni imposte alla circolazione delle persone, da destinare
anche alla copertura degli oneri derivanti dal prolungamento della
validità residua degli abbonamenti di trasporto pubblico locale e
regionale, a decorrere dal termine delle misure di contenimento del
virus Covid-19, nei limiti delle risorse disponibili.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in data 31
marzo, ha approvato le proposte nell’ambito dell’esame del disegno di
legge: “Conversione in legge del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18” e il
Coordinatore della citata Commissione ha trasmesso, il 9 aprile 2020, al
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti tali proposte emendative
chiedendo di assumere un’urgente iniziativa a livello legislativo.
21.04.2020 n. 11 39
Questo Assessorato, con nota del 9 aprile 2020 PG/2020/122150
ha comunicato tale posizione a Trenitalia, nella convinzione che debba
essere garantita uniformità su tutto il territorio nazionale e per tutte le
modalità di trasporto pubblico.
Il 14 aprile il coordinatore della citata Commissione Infrastrutture,
Mobilità e Governo del territorio ha inviato una nota al Direttore Divisione
passeggeri regionale di Trenitalia nella quale, informando in merito alle
uniformi iniziative intraprese dalle Regioni nei confronti del Governo al fine
di evitare risposte differenti a seconda delle Regioni e/o delle modalità di
trasporto interessate, si contesta il metodo messo a punto da Trenitalia
che si rivolge alle singole Regioni anziché avviare un’interlocuzione a
livello nazionale con la Conferenza delle Regioni, ferma restando la
autonoma determinazione dell’Azienda in merito alle diverse modalità di
rimborso da attuare che comunque non potranno produrre riconoscimenti
di oneri a carico dei bilanci regionali, rientrando in quelle misure di
riequilibrio a carico del fondo nazionale.
Inoltre su iniziativa dell’Assessorato scrivente è stata formulata, in
condivisione con le Associazioni dei Consumatori riconosciute a livello
regionale e con alcuni Comitati dei Pendolari una lettera aperta al Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti con la quale si chiede particolare
attenzione nella predisposizione di una misura di sostegno alle imprese di
trasporto ferroviario e di trasporto pubblico locale che hanno subito una
drastica riduzione dei ricavi in conseguenza della diminuzione dei
passeggeri trasportati, prevedendo, nell'ambito di tale misura di sostegno
alle aziende interessate, la predisposizione delle modalità e delle
necessarie risorse finanziarie al fine di garantire il rimborso del valore
corrispondente al mancato utilizzo degli abbonamenti acquistati ovvero per
acquisire nuovi titoli di viaggio.
21.04.2020 n. 11 40
Interrogazione con risposta in Aula n. 129 dei cons iglieri regionali
Alice Salvatore, Marco De Ferrari, Andrea Melis e F abio Tosi sulle
soluzioni per superare la crisi del comparto olivic olo oleario della
Regione Liguria. (o.d.g. n. 2887)
Genova, 12 febbraio 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO CHE il comparto olivicolo oleario, portatore di benessere e
salute, rappresenta una delle più importanti eccellenze del “made in Italy”
che nel mercato globalizzato è sempre più messa a rischio da un prodotto
di qualità inferiore che solo nell’ultimo anno è stato oggetto di importazione
per un volume che sfiora le 550 mila tonnellate, di cui 512 di olio di oliva;
CONSIDERATO CHE il volume totale delle importazioni di olio è destinato
ad aumentare in presenza di annate disastrose come l’ultima: nella sola
Liguria la produzione si è ridotta dal 40 per cento al 70 per cento rispetto
al 2018-2019, in particolare il 90 per cento delle aziende genovesi e
savonesi non ha neanche soddisfatto la propria produzione interna;
OSSERVATO CHE, per effetto dei cambiamenti climatici in atto, le basse
temperature inaspettate nella stagione primaverile hanno ridotto la fioritura
degli ulivi e un’estate particolarmente umida ha ridotto il livello di mortalità
naturale della mosca olearia;
RILEVATO CHE l’impatto peggiore sugli ulivi è causato dai funghi che
danneggiano le piante, soprattutto la mosca olearia e la cimice asiatica
che depongono pluralità di uova le cui larve mangiano l’oliva e ne causano
il danneggiamento;
CALCOLATO CHE le perdite del raccolto per l’azione di insetti antagonisti
21.04.2020 n. 11 41
sono nell’ordine del 50 per cento del totale e che i danni stimati dalle
Associazioni di categoria sono nell’ordine di 16 milioni di euro per la sola
cimice asiatica;
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per conoscere:
- se è vero che l’Amministrazione regionale intende promuovere
un’azione congiunta con il Ministero delle Politiche Agricole e
Forestali allo scopo di recuperare le migliaia di uliveti incolti che
rappresentano aree di sviluppo naturale di insetti antagonisti e di
malattie patogene, nonché causa di dissesti idrogeologici;
- se è stato attivato un monitoraggio regionale dell’impatto dei
cambiamenti climatici sulla coltivazione di uliveti che, in una
Regione come la Liguria, è legata al “prodotto taggiasca” come
olive da tavola e olio extra vergine di oliva, volano per l’intero
comparto olivicolo oleario regionale.
Ai Consiglieri regionali
Alice SALVATORE
Marco DE FERRARI
Andrea MELIS
Fabio TOSI
S e d e
La coltivazione dell'olivo è fisiologicamente interessata da un
andamento alternante della produzione. Generalmente, a un anno di
"carica" produttiva (come il 2018/2019) segue normalmente un anno di
21.04.2020 n. 11 42
“scarica" (come il 2019/2020). L'alternanza produttiva in olivicoltura è
sempre esistita, come si può verificare anche in testi agronomici antichi,
quindi non si può imputare unicamente ai più recenti cambiamenti
climatici. Variazioni delle produzioni, da un anno all'altro, in aumento o
diminuzione tra il 40 e il 70 per cento sono purtroppo abbastanza normali.
Sicuramente il comparto olivicolo nell'ultima stagione ha sofferto
particolarmente ma non si può invocare un presunto stato di crisi del
comparto olivicolo in modo generico.
Per quanto riguarda i danni arrecati dalla cimice asiatica e da altri
insetti, la situazione è oggetto di costante monitoraggio da parte del
Centro di Agrometeorologia applicata regionale (CAAR) come risulta dai
periodici bollettini agrometeorologici emessi dal medesimo CAAR. Si veda
a questo riguardo il sito ufficiale regionale
http:www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-
servizio/agrometeocaar/bollettino-di-olivicoltura.html.
Il monitoraggio ha riscontrato come l'insetto più dannoso per
l'olivicoltura continui a essere la tradizionale mosca olearia (Bactrocera
oleae), mentre la cimice asiatica (Halyomorpha halys) non si è ancora
abbattuta in modo così devastante sulle nostre produzioni olivicole.
Questo dato è confermato, oltre che dalla rete regionale di
monitoraggio, anche da interviste su un numero consistente di olivicoltori.
Sono a conoscenza della stima di 16 milioni presunti danni causati
all'olivicoltura regionale dalla cimice asiatica, dichiarata da
un'Associazione di categoria e ne prendo atto.
Recupero degli oliveti incolti.
21.04.2020 n. 11 43
Non risulta che il Ministero delle Politiche agricole alimentari e
forestali abbia promosso o sollecitato o anche solo proposto un'azione di
recupero degli oliveti incolti in Liguria.
La Regione Liguria, invece, ha predisposto numerosi strumenti per
facilitare il recupero dei terreni incolti all'interno del Piano di sviluppo rurale
(PSR).
Si ricordano a questo proposito:
1) il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, che favoriscono
con un apposito punteggio di merito chi recupera terreni
abbandonati;
2) il sostegno all'insediamento dei giovani in agricoltura, che favorisce
con un apposito punteggio e anche in termini economici chi avvia
un'attività agricola su terreni abbandonati;
3) il sostegno alla costruzione di strade e acquedotti, che favorisce
con un apposito punteggio le infrastrutture a supporto di interventi
di recupero di terreni abbandonati;
4) il sostegno al ripristino dei muri a secco nei terreni agricoli.
Tutto questo ha comportato un aumento dei recupero dei terreni
abbandonati corrispondente a un soddisfacente +8,6 per cento, ed in
prevalenza si tratta di terreni olivettati. La Provincia che ha recuperato
maggiormente è quella di Imperia.
Da molti anni esiste una rete regionale di monitoraggio delle
principali coltivazioni della Liguria, di cui è responsabile il già citato CAAR.
Il monitoraggio dà luogo a una serie di bollettini e di altri documenti che
21.04.2020 n. 11 44
sono messi a disposizione degli agricoltori e dei tecnici di settore per
meglio affrontare gli insetti, le malattie e qualunque altro evento connesso
al clima. Si veda a questo riguardo il sito
http://www.agriligurianet.it/it/impresa/assistenza-tecnica-e-centri-
servizio/agrometeo- caar.html.
Per quanto attiene la problematica relativa alla cimice asiatica,
preme ricordare quanto lungo sia stato l'iter per autorizzare le missioni in
natura dell'antagonista naturale della cimice asiatica ossia la cosiddetta
Vespa Samurai (Trissolcus japonicus).
Solo il 31 marzo, grazie alla grande spinta proveniente dalle
Regioni, è stato approvato il documento da parte della conferenza Stato-
Regioni. Anche a fronte di questa calamità, bisognerebbe ricordare al
Ministro Costa di ascoltare maggiormente le necessità delle Regioni. Infatti
da oltre un anno si ha contezza dell'esistenza dell'antagonista della cimice
asiatica ma per posizioni incomprensibili, sino ad oggi non è ancora stato
possibile utilizzare il citato antagonista, con la conseguente perdita di circa
700 milioni di euro di produzioni ortofrutticole, principalmente nelle Regioni
del centro-nord, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli e
Trentino.
Bene l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale legato alla
legge n. 102, anche se gli 80 milioni di euro stanziati potranno risarcire
solamente il 10 per cento del danno a livello nazionale. Auspichiamo
quindi che queste risorse possono essere implementate e che nel più
breve tempo possibile il Crea possa allevare e successivamente distribuire
le Regioni esemplari di trissolcus japonicus, in modo da poter consentire
alle Regioni la lotta attiva alla cimice asiatica.
21.04.2020 n. 11 45
Interpellanza n. 162 dei consiglieri regionali Fran cesco Battistini e
Giovanni Battista Pastorino sulla realizzazione del secondo ponte sul
torrente Pogliaschina di Borghetto di Vara (SP). (o .d.g. n. 2865)
Genova, 27 novembre 2019
I sottoscritti Consiglieri regionali,
CONSIDERATO che nell’ottobre del 2011, una devastante alluvione colpì
gravemente il paese di Borghetto Vara, causando sette morti;
CONSIDERATO che nello stesso evento alluvionale, l’esondazione del
torrente Pogliaschina, oltre a rappresentare una disgrazia per il territorio,
ha comportato il danneggiamento ai ponti lungo la provinciale n. 566 e la
statale n. 1 “Via Aurelia”;
CONSIDERATO che a seguito degli eventi calamitosi di cui sopra, veniva
pubblicato un bando per l’assegnazione dei lavori in data 3 giugno 2016, e
cui seguiva aggiudicazione per il costo complessivo dell’intervento pari a
2,6 milioni di euro di cui 1,1 milioni da Regione Liguria per la parte relativa
al ponte provinciale e il restante 1,5 milioni di euro a carico di ANAS (in
qualità di aggiudicataria) con Regione Liguria redattrice della
progettazione fino al livello definitivo mentre ANAS redattrice l’esecutivo;
CONSIDERATO che come riportato da una nota della stessa Regione
Liguria “L’impresa esecutrice avrà a disposizione 365 giorni per
l’esecuzione delle opere”;
VISTO che nelle more della procedura di gara e messa in opera degli
interventi si è reso necessario l’allungamento dei tempi del cantiere, e una
nuova gara d’appalto, comportando in tal modo la mancanza di sicurezza
idraulica della zona, e il perdurare notevoli disagi per la comunità;
21.04.2020 n. 11 46
VISTO che l’ordinanza ANAS n. 402/2019 del 22 novembre 2019 viene
disposta la riapertura al traffico del ponte dal km 438 +080 al km 438+170,
ponte per il quale, secondo pareri tecnici, si consigliava la demolizione per
le condizioni di estrema pericolosità;
INTERPELLANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere perché la Giunta regionale non si sia ancora attivata affinché
vengano risolte e in che tempi le criticità esposte in premessa, nel rispetto,
in primis, della sicurezza idraulica dell’abitato di Borghetto di Vara, nonché
per garantire il regolare e fluido afflusso di traffico.
Ai Consiglieri regionali
Francesco BATTISTINI
Giovanni Battista PASTORINO
S e d e
Con deliberazione della Giunta regionale n. 404 del 4 aprile 2014
Regione Liguria ha finanziato € 1.100.000,00 (fondi PAR FSC 2007 -
2013) il rifacimento di due ponti sul torrente Pogliaschina nel Comune di
Borghetto di Vara, per un costo totale di€ 2.600.000, di cui € 1.500.000 a
carico di ANAS S.p.A., che si erano dimostrati idraulicamente insufficienti
a seguito dell'alluvione del 2011.
Il progetto di tali interventi prevedeva le seguenti fasi:
a) demolizione e ricostruzione del ponte di proprietà della Provincia
della Spezia lungo la strada provinciale n. 566, di collegamento
dell'uscita autostradale di Brugnato con l'Aurelia;
21.04.2020 n. 11 47
b) demolizione e ricostruzione del ponte di proprietà dell'ANAS S.p.A.
lungo la statale "Aurelia";
c) sistemazione finale della piazza comunale danneggiata a seguito
dell'alluvione.
Al fine di definire i compiti di ciascun Ente interessato in data 15
settembre 2014 è stata sottoscritta una convenzione tra ANAS S.p.A.,
Regione Liguria, Provincia di La Spezia e Comune di Borghetto di Vara
per la realizzazione dell'intera opera, in cui tra l'altro si specificava che
l'Ente appaltante fosse la stessa ANAS S.p.A.
I lavori sono stati consegnati da ANAS S.p.A. in data 25 novembre
2016 all'impresa Corbo Group S.p.A. e per una durata contrattuale di 300
giorni. A seguito di gravi inadempienze contrattuali ANAS S.p.A. ha
proceduto alla rescissione di contratto quando il vecchio ponte provinciale
era stato demolito e parzialmente realizzato quello nuovo.
I lavori sono stati consegnati alla ATI Costruzioni Ruperto -
Pignataro Costruzioni arrivata seconda nella gara di appalto, la quale ha
terminato completamente il ponte provinciale che è stato aperto al traffico
a fine marzo 2019, ma anche con questa impresa ANAS S.p.A. ha
proceduto alla risoluzione contrattuale.
Allo stato attuale il traffico veicolare transita sul ponte provinciale,
mentre quello di competenza di ANAS S.p.A. risulta chiuso.
Mentre il progetto esecutivo di ricostruzione del nuovo ponte di
competenza di ANAS S.p.A. è in fase di ultimazione, le operazioni di
demolizione del vecchio ponte, previste per il mese di aprile, hanno subito
un rallentamento a seguito delle misure di contenimento e di riduzione
21.04.2020 n. 11 48
delle attività lavorative derivanti dai provvedimenti conseguenti
all'emergenza Covid-19.
Si precisa da ultimo che relativamente agli aspetti idraulici le opere
erano state autorizzate dalla allora competente Provincia di La Spezia.
Per quanto riguarda il finanziamento regionale pari ad € 1.100.000,
la Regione Liguria, a seguito della consegna dei lavori ha erogato nel
corso del 2017 all'ANAS S.p.A. la prima quota, al netto del ribasso d'asta
offerto, pari ad € 336.154,88. La quota residua resta a disposizione di
ANAS S.p.A. per l'esecuzione degli interventi successivi.
In ragione dei ritardi nella esecuzione degli interventi di demolizione
e ricostruzione, è stato assunto da ANAS S.p.A. l'impegno di eseguire
costanti attività di manutenzione del torrente Pogliaschina al fine di
garantire il corretto deflusso idraulico.
Tanto premesso, come anche espresso nella nota della Regione
Liguria 13 dicembre 2019 Prot. n. 364990, si fa presente che allo stato
attuale eventuali provvedimenti tesi a provvedere ed eliminare pericoli per
l'incolumità pubblica siano di competenza del Sindaco nella propria
funzione di Autorità di Protezione civile ovvero quale Ufficiale di Governo.
Interpellanza n. 172 dei consiglieri regionali Maur o Righello, Giovanni
Lunardon, Luca Garibaldi, Sergio Rossetti e Giovann i Barbagallo
sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani di soggett i positivi al Covid-19 o
posti in quarantena obbligatoria.
Genova, 25 marzo 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
21.04.2020 n. 11 49
VISTI:
- il rapporto ISS Covid-19 n. 3/2020 aggiornato al 14 marzo 2020;
- l'ordinanza n. 8/2020 del Presidente della Giunta regionale della
Liguria;
- la nota esplicativa dell'assessore all'Ambiente della Regione
Piemonte allegata al rapporto ISS sopra citato;
TENUTO CONTO CHE esiste una situazione di oggettiva difficoltà
logistica e di significativa onerosità economica per i Comuni nel rispettare
il dettato dell'ordinanza 8/2020 del Presidente della Giunta regionale della
Liguria;
INTERPELLANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
E L’ASSESSORE COMPETENTE
al fine di sapere:
- per quale ragione Regione Liguria non si sia fatta carico di coprire
gli oneri aggiuntivi per i Comuni causati dal rispetto dell'ordinanza
del Presidente della Regione, anche attingendo ai fondi disponibili
grazie al decreto "Cura Italia" del Governo, o, in alternativa, non
abbia optato per una soluzione che consenta di evitare il ricorso ad
aziende specializzate diverse da quelle che abitualmente
garantiscono il servizio sul territorio, soluzione esplicitamente
prevista nel Rapporto ISS di cui in premessa e attuata ad esempio
nella Regione Piemonte;
21.04.2020 n. 11 50
- se, in base a quanto sopra riportato, il Presidente della Giunta
regionale della Liguria non intenda intervenire per modificare
l'ordinanza n. 8/2020.
Ai Consiglieri regionali
Mauro RIGHELLO
Giovanni LUNARDONO
Luca GARIBALDI
Sergio ROSSETTI
Giovanni BARBAGALLO
S e d e
La modalità individuata dalla Regione per la gestione dei rifiuti in
oggetto, data la situazione di rischio con consistenti margini di incertezza
data la natura del contagio in oggetto, è stata improntata al principio di
massima cautela, al fine di evitare qualsiasi esposizione al contagio sia
degli operatori dei servizi che di tutta la popolazione.
Per queste ragioni, con ordinanza n 8 dell'11 marzo 2018 del
Presidente della Giunta regionale, sulla base delle indicazioni fornite dalla
circolare dell'Istituto Superiore di Sanità, Prot. AOO-ISS n. 8293 del 12
marzo 2020 ad oggetto : "Rifiuti extra ospedalieri da abitazioni di pazienti
positivi al SARS Cov - 2 in isolamento domiciliare", sono state individuate
le procedure da seguire da parte dei Comuni per i rifiuti in oggetto,
prevedendo:
1) di stabilire quali procedure ordinarie per la gestione dei rifiuti
raccolti presso le abitazioni dei soggetti risultati positivi al virus
Covid-19 ovvero sottoposti alla misura della quarantena, come
individuati dalle Autorità sanitarie, le modalità relative a raccolta,
gestione e smaltimento previste per i rifiuti a rischio infettivo (CER 1
21.04.2020 n. 11 51
80103*) prodotti dalle strutture ospedaliere e sanitarie, ed, in
particolare, le misure di cui agli articoli 8 e 10 del decreto del
Presidente della Repubblica n.254/ 2003, a cura di Impresa abilitata
al trasporto di tale tipologia di rifiuti individuata dal Comune anche
tramite il Soggetto gestore del servizio di igiene ambientale;
2) di stabilire che, nei casi in cui il Comune, a fronte di documentate
esigenze logistiche o di servizio, determini di seguire le modalità
indicate dalla circolare ISS (pagina 3 secondo capoverso) deve
essere comunque garantito l'incenerimento dei rifiuti in oggetto,
evitando fin dalla fase di raccolta la commistione di tali rifiuti con il
rifiuto urbano indifferenziato.
Risulta evidente come la scelta sia stata individuata tenendo conto
delle caratteristiche e delle risorse a disposizione del sistema impiantistico
ligure, come è noto, a differenza ad esempio del Piemonte, privo di
impianti di incenerimento, indicata da tutti i documenti scientifici ad oggi
prodotti come la modalità da perseguire ai fini dello smaltimento dei rifiuti
a rischio infettivo .
Nel caso della scelta da parte del Comune della seconda opzione,
l'avvio ad incenerimento dei rifiuti in oggetto potrà essere garantito
dall'azienda affidataria del servizio anche tramite accordo diretto con il
gestore di un impianto di incenerimento con recupero energetico
classificato R1 ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 10 agosto 2016: "Individuazione della capacità complessiva di
trattamento degli impianti di incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in
esercizio o autorizzati a livello nazionale, nonché individuazione del
fabbisogno residuo da coprire mediante la realizzazione di impianti di
incenerimento con recupero di rifiuti urbani e assimilati", pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 233 del 5 ottobre 2016;
21.04.2020 n. 11 52
Ciò premesso, si specifica che l'aspetto relativo agli oneri aggiuntivi
derivanti ai Comuni dall'applicazione dei circuiti separati di raccolta sopra
descritti è stata fin dall'inizio ben presente all'attenzione della Regione,
che ha proceduto ad informare ANCI ed a comunicare per le vie brevi ai
singoli Enti comunali contattati, della necessità di garantire una gestione
separata dei costi sostenuti ai fini di una rendicontazione necessaria per i
provvedimenti di ristoro che saranno deliberati a livello nazionale. In data
20 marzo con nota a firma del Presidente della Regione si è provveduto a
richiedere al Capo Dipartimento della Protezione civile la copertura di una
spesa per l'importo di euro 61.840, riferita al costo sostenuto per il periodo
dei primi.30 giorni del periodo emergenziale, in base ai dati delle persone
domiciliate fino a quella data registrati. Tale copertura risulta essere stata
approvata dal Dipartimento Protezione civile.
Successivamente alla data indicata si è provveduto ad aggiornare il
computo dei costi, in ragione dell'incremento dei casi di persone
sottoposte a quarantena domiciliare sulla base di disposizioni delle
Autorità Sanitarie, ai fini dell'aggiornamento della copertura di spesa che
sarà richiesta fino al termine del periodo emergenziale.
Per i motivi indicati, in relazione al quesito alla base
dell'Interpellanza in oggetto non si ritiene di rivedere i contenuti
dell'ordinanza n. 8/2020 che si configura pienamente compatibile con le
scelte fatte dalle altre Regioni italiane ed in linea con l'orientamento
manifestato dal Ministero dell'Ambiente, che ha riconosciuto in materia la
opportunità di scelte improntata alla situazione dell'assetto organizzativo
ed impiantistico delle singole realtà regionali
Comunico inoltre:
21.04.2020 n. 11 53
- che è pervenuto ed è stato trasmesso alla competente
Commissione il seguente provvedimento legislativo:
- disegno di legge n. 304: “Misure urgenti in conseguenza
dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”;
- che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 6 aprile 2020, ha
deliberato l’impugnativa di alcuni articoli della legge regionale 6
febbraio 2020 n. 1 “Adeguamento della legislazione regionale in
materia di disciplina edilizia per le attività produttive alla disciplina
statale e altre disposizioni” per violazione degli articoli 3, 9, 117,
secondo comma, lettera s) (tutela del paesaggio) e terzo comma,
della Costituzione con riferimento alla materia “Governo del
territorio”;
- che sono pervenute le iniziative di cui all’elenco a mani dei signori
Consiglieri.
Comunico, inoltre, che, ai sensi della legge regionale n. 55/1993, la
Giunta regionale ha chiesto alla I Commissione consiliare di formulare i
criteri relativi a:
- nomina di un membro nel Consiglio di Amministrazione della
Fondazione Oltre l’Orizzonte;
- designazione del rappresentante regionale nel Consiglio di
Amministrazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del
Piemonte e della Liguria;
21.04.2020 n. 11 54
Con riguardo al dodicesimo punto all’ordine del giorno, comunico
che la I Commissione ha esaurito l’esame del seguente provvedimento:
- disegno di legge n. 290: “Istituzione della giornata regionale di
sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico”.
Passiamo all’ordine del giorno, che reca al primo punto:
Modifica della deliberazione consiliare 7 aprile 20 20 n. 4 relativa alla
composizione delle Commissioni consiliari permanent i. (o.d.g. n.
2936)
Apro la discussione.
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione il
provvedimento.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, ai sensi
dell’articolo 105, comma 2, del Regolamento interno, fatta con l’ausilio del
sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, do atto che il
Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dell’assessore
Scajola, dei consiglieri Ferrando, De Paoli, Mazza e il mio, perché anch’io
ho avuto problemi nella votazione.
Il successivo punto all’ordine del giorno reca:
21.04.2020 n. 11 55
Disegno di legge n. 304: “Misure urgenti in consegu enza
dell'emergenza epidemiologica da Covid-19”. (o.d.g. n. 2931)
Comunico che il disegno di legge è stato approvato a maggioranza
dalla I Commissione. Favorevoli: Lega Nord Liguria (delega Liguria
Popolare), Cambiamo, Giovanni Toti Liguria, Forza Italia, Fratelli d’Italia,
Gruppo Misto; astenuti: Movimento 5 Stelle, Linea Condivisa, Partito
Democratico, Italia Viva.
Do la parola al relatore di maggioranza della I Commissione,
consigliere Vaccarezza, che dà per letta la relazione di seguito riportata.
VACCAREZZA – Relatore di maggioranza.
Signor Presidente, signori Consiglieri, con il presente testo di legge,
sottoposto all’attenzione dell’Assemblea legislativa, l’Ente Regione intende
adottare misure eccezionali in conseguenza dell’evolversi dell’emergenza
epidemiologica da COVID-19, intese a contenere il contagio e comportanti
il correlato obbligo di sospensione e chiusura temporanea di numerose
attività produttive e commerciali e la limitazione degli spostamenti ai casi
di effettiva e dimostrata necessità.
L’orientamento dell’Amministrazione regionale è finalizzato, quindi,
ad adottare, anche a integrazione di analoghi provvedimenti già emanati,
in corso di emanazione o preannunciati dal Governo della Repubblica,
misure di carattere tributario e di supporto alle categorie finalizzate ad
offrire un contributo al tentativo comune di attenuare il disagio sociale ed
economico che la situazione generale sta provocando alle famiglie e alle
imprese della Liguria.
21.04.2020 n. 11 56
Nello specifico, gli interventi da attuare riguardano, quali misure di
carattere tributario, il termine entro cui avviene il pagamento della tassa
auto, avente imminente scadenza ad aprile 2020, con pagamento previsto
dal 1° maggio 2020 al 31 maggio 2020, ampliando la cosiddetta “finestra
di pagamento” e consentendo di effettuarlo dal 1° maggio 2020 fino al 31
luglio 2020. In tal modo, riferendosi alla norma nazionale del decreto n.
18/2020, si compie un tentativo più ampio rispetto al contenuto del decreto
stesso che è intervenuto sulla sospensione dell’addizionale regionale
all’IRPEF, ma non su altri tributi regionali. E’ da evidenziare che tale
intervento non comporta l’assunzione di nuovi o maggiori oneri a carico
del bilancio regionale.
Tra le altre misure agevolatrici previste dal testo di legge è stato
inserito, nel quadro dei principi stabiliti a livello europeo per questa
particolare situazione di emergenza, un sostegno alle imprese agricole e
ittiche presenti sul territorio regionale che hanno cessato, sospeso o
ridotto la loro attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da
Covid-19, attraverso la concessione di contributi mirati al riavvio, ovvero al
rilancio delle medesime. La norma in questione prevede un programma di
valorizzazione e promozione delle attività per rilanciare su scala nazionale
e internazionale la peculiarità e l’identità dei prodotti della terra e del mare
di Liguria. Tale disposizione trova copertura finanziaria, quantificata in
euro 1.000.000,00 per l’anno 2020, a seguito della riduzione della
Missione 18 “Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali”,
Programma 1 “Relazioni finanziarie con le altre autonomie territoriali”,
Titolo 1 “Spese correnti”, per effetto dell’abrogazione dell’articolo 19 del
Collegato alla legge di stabilità per l’anno 2019, che non ha avuto
attuazione, e del contestuale incremento della Missione 16 “Agricoltura,
politiche agro-alimentari e pesca”, Programma 1 “Sviluppo del settore
agricolo e del sistema agroalimentare”, Titolo 1 “Spese correnti” del
bilancio di previsione 2020-2022.
21.04.2020 n. 11 57
Un’ulteriore misura contenuta nel disegno di legge è collegata alla
necessità di approntare tutte le misure possibili atte a garantire la più
celere ripresa, per cui risulta doveroso intervenire anche nell’ambito delle
connessioni viarie, accelerando gli interventi. La norma prevede, pertanto,
la possibilità di anticipare a titolo non oneroso alla Provincia della Spezia,
in qualità di soggetto attuatore, una quota del finanziamento ottenuto per
la realizzazione del “Collegamento tra il raccordo autostradale e la sponda
destra del fiume Magra – ponte di Ceparana”. Tale intervento, dal costo
complessivo pari ad euro 15.100.000,00, è finanziato con il Piano
operativo Infrastrutture Fondo sviluppo e coesione 2014-2020,
deliberazione CIPE n. 54/2016 per un importo pari 11,6 milioni di euro
deliberazione CIPE n. 98/2017 per un importo pari a 3,5 milioni di euro.
Tale concessione di credito assicura alla Provincia della Spezia, soggetto
attuatore, un flusso di cassa adeguato per finanziare lo svolgimento delle
attività. L’intervento assume carattere ancor più di urgenza, stante il crollo
di altra struttura viaria di collegamento della zona (ponte sul fiume Magra
che collega l'abitato di Santo Stefano Magra con Albiano), avvenuto in
data 8 aprile 2020.
A completare questa tranche di interventi conseguenti all'emergenza
epidemiologica da COVID-19, si è reso necessario procedere all’adozione
di misure con carattere d’urgenza, tese a semplificare il più possibile le
procedure amministrative: la norma in questione stabilisce di differire all’1°
gennaio 2022 la completa applicazione del disposto di cui al comma 14
dell’articolo 4 della legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno
finanziario 2017, al fine di rendere più celere la gestione delle risorse del
Fondo strategico regionale, a fronteggiare eventuali necessità di impiego
straordinario nell’ambito delle attività emergenziali. Nelle more, la Giunta
regionale è tenuta a definire le finalità e le modalità di utilizzo del
sopracitato Fondo strategico, nonché il regime delle risorse impiegate,
tramite apposite convenzioni con FILSE S.p.A.
21.04.2020 n. 11 58
In sede di esame referente da parte della I Commissione consiliare,
si è svolto un dibattito costruttivo, preannunciando una possibile
presentazione in Consiglio regionale di eventuali emendamenti,
consentendo di recepire le osservazioni già espresse da parte dei
Rappresentanti delle Forze politiche presenti in Commissione, con
l’auspicio di ottenere una più ampia maggioranza di voti in sede di Aula.
PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I
Commissione, consigliera Salvatore.
SALVATORE – Relatore di minoranza.
Signor Presidente, signori Consiglieri, nel disegno di legge n. 304 si
intende cercare di trovare alcuni correttivi e alcune soluzioni per affrontare
la situazione gravissima dal punto di vista anche economico, non solo
sanitario, che si sta vivendo nella nostra Regione e in Italia in generale.
Il problema è che le misure che sono state proposte risultano
quantomeno insufficienti e quindi paiono inefficaci. In particolare, si parla
di fare una sospensione del bollo auto fino alla data di luglio; il punto è che
le famiglie e chi già ha affrontato la spesa del bollo auto per l’anno 2020
sicuramente si troverebbe con una magrissima consolazione. Diciamo che
non è un aiuto che davvero fornirebbe un supporto, un sostegno alle
famiglie, ai lavoratori, agli imprenditori, a tutti coloro che a causa
dell’emergenza adesso sono fermi e bloccati. Infatti noi facciamo una
proposta emendativa all’articolo relativo, proponendo che la sospensione
sia di almeno dodici mesi.
Reputiamo che Regione Liguria debba fare dei sacrifici, debba
riuscire ad attuare risparmio a favore della cittadinanza facendo uno
21.04.2020 n. 11 59
sforzo in più, perché questi due mesi, tre mesi scarsi di sospensione bollo
auto, francamente, sono un pochino risibili. Ecco, questa è la sostanza del
nostro intervento. Quindi noi chiediamo che si proroghi questa
sospensione del bollo auto perlomeno fino a marzo 2021.
Ci sono stati annunci roboanti di quantità di denaro (milioni di euro),
il 24 marzo la Giunta ha detto: 50 milioni di euro saranno destinati,
dedicati alle attività produttive. Partendo dal fatto che comunque 50 milioni
di euro non sono una cifra esorbitante, non sono una cifra probabilmente
neanche sufficiente a dare respiro a tutte le attività produttive che adesso
sono in grave difficoltà, però nel disegno di legge n. 304 si parla soltanto
di destinare 1.000.000 euro specialmente per andare a coprire a titolo di
indennizzo i danni subiti dalle attività agricole ed ittiche. La Liguria, con i
suoi prodotti, è un fiore all’occhiello in Italia, ma anche a livello
internazionale, c’è un’importanza quindi della produttività dei prodotti liguri
agricoli e ittici e sicuramente questa misura è davvero scarsa.
Pensiamo che la Giunta, proprio in questi giorni, sta ragionando e
ha finanziato costosissimi palinsesti pubblicitari nella rete di Mediaset,
degli spot da 15-30 secondi - che, fra l’altro, sono dei periodi molto ridotti –
che costano da un minimo di 10.000 a 100.000 euro, 150.000 euro. Quindi
vediamo che la Giunta impiega centinaia di migliaia di euro per
promuovere i prodotti liguri, che sicuramente può essere una scelta di
buon senso, ma, tuttavia, dà un sollievo minimo a quelle che sono le
sofferenze e le difficoltà economiche che stanno vivendo questi comparti.
Se andiamo a vedere ad esempio una Regione come la Campania,
la Campania destina 80 milioni di euro di risorse regionali senza aspettare
gli ulteriori fondi che, per fortuna, arriveranno dallo Stato a confronto di
Regione Liguria che ad oggi sta facendo un impegno così ridotto, così
striminzito; Regione Campania mette 80 milioni di euro solo per il
comparto florovivaistico. Quindi riflettiamo su cosa significa lo sforzo
21.04.2020 n. 11 60
minimo che Regione Liguria invece fa destinando 1.000.000 euro sia al
comparto agricolo e sia al comparto ittico.
C’è da dire che finalmente dal 10 aprile è stata dichiarata
l’emergenza per il settore florovivaistico, che però dovrebbe essere
dichiarata anche – e ribadiamo l’importanza – per il settore agricolo e per il
settore ittico, che certamente vanno sostenuti ed aiutati con misure
cospicue ben più elevate. Anche in questo caso noi abbiamo fatto una
proposta emendativa.
Per quanto riguarda ciò che viene proposto all’articolo 3, questi 3
milioni, questo flusso di liquidità verso la Provincia di Spezia per quelli che
sono i rivolgimenti dell’attività della messa a punto del collegamento tra
raccordo autostradale e la sponda destra del fiume Magra, il famoso
Ponte di Ceparana, sicuramente insiste in una zona che è stata messa in
grave difficoltà, grave danno subìto a seguito del crollo del Ponte di
Albiano dove purtroppo abbiamo ancora assistito ad una situazione dove
non c’è stata manutenzione, non c’è stata messa in sicurezza, non c’è
stata la dovuta dedizione ai lavori per garantire la sicurezza dei cittadini.
La Regione lì è rimasta silente, perché non ci risulta che siano state
fatte delle segnalazioni rispetto all’urgenza di intervenire e di manutenere
la strada che purtroppo è crollata. In questo caso noi reputiamo che sia
importante, prima di fare qualsiasi valutazione, prima di fare degli impegni
così cospicui - perché si parla di 3 milioni mentre per il comparto agricolo e
ittico se ne dava soltanto 1 - coordinarsi con il Ministero e con il
Sottosegretario alle Infrastrutture Roberto Traversi, che ha l’incarico di
trovare una viabilità alternativa per la strada n. 333 tra i Comuni di Aulla e
La Spezia.
Anche perché qui a noi sembra che la Regione stia facendo un
dialogo in solitaria, non si stia preoccupando di fare un coordinamento e si
21.04.2020 n. 11 61
stia affrettando a porre rimedio a qualcosa di cui già doveva occuparsi in
passato. È da moltissimo tempo, infatti, che la zona è stata attenzionata
ed è stata oggetto di diverse segnalazioni e richieste da parte delle forze
di opposizione in Regione, ma purtroppo la cosa è rimasta inascoltata fino
a che abbiamo dovuto registrare questo disastro, che per fortuna non ha
portato vittime sul nostro territorio.
Quindi reputiamo che questo documento, la proposta formulata con
il disegno di legge n. 304 debba avere una revisione, debba esserci una
volontà emendativa da parte della Giunta per correggere degli impegni
risibili, degli impegni veramente troppo scarsi, troppo bassi. A meno che
non ci sia la volontà da parte della Giunta di interpretare questo come un
primissimo aiuto a cui debbano seguirne altri. Purtroppo, però, in
Commissione Bilancio, l’Assessore al Bilancio - che è la stessa persona
del Presidente Toti - ha risposto facendo spallucce e dicendo che i fondi
dal Governo non sono ancora arrivati. Ma la Regione ha i suoi fondi che
devono essere destinati, devono essere stanziati per le misure d’urgenza,
per aiutare le imprese che non riescono ad arrivare alla fine del mese, le
aziende, per salvare tutto il settore della produzione agroalimentare della
Liguria e non basta fare la pubblicità, bisogna intervenire con liquidità
immediata. Così stanno facendo le altre Regioni. Non è possibile che la
Liguria sia sempre il fanalino di coda e non riesca ad intervenire laddove
invece altri Presidenti, altre Giunte fanno sforzi ben maggiori.
Spero, mi auguro che nella replica da parte del Presidente Toti non
ci sia sempre questo scaricabarile verso il Governo centrale, perché il
Governo centrale certamente fa il suo lavoro e il suo dovere; ma c’è anche
il Governo regionale e non è ammissibile, non è possibile che ogni
qualvolta si facciano delle proposte, delle osservazioni, delle richieste di
maggior attenzione e maggiori sforzi economici per sopperire a momenti
di difficoltà e di sofferenza da parte della cittadinanza, c’è sempre un
problema, i soldi non ci sono, bisogna andarli a chiedere alle casse dello
21.04.2020 n. 11 62
Stato; mentre per pagare la pubblicità a Mediaset o per griffare le
mascherine si spendono migliaia di euro, francamente, per delle
operazioni di pura demagogia, che non servono quasi a nulla. Ci sono
anche le casse della Regione, parliamo di un bilancio di miliardi e miliardi
di euro, quindi se i soldi non ci sono significa che vengono gestiti male e
che le priorità non vengono messe al posto giusto.
Noi ci aspettiamo che da parte della Regione ci sia una forma di
liquidità e un sollievo che si voglia dare alla cittadinanza. Un esempio è
proprio quello del bollo auto con una concreta sospensione che possa
davvero dare un respiro a tutta la cittadinanza e non solamente slogan,
annunci e scaricabarile verso chi deve intervenire per sopperire alle
incapacità di una Giunta regionale che non vuole affrontare le proprie
responsabilità e aiutare a dovere la cittadinanza.
PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I
Commissione, consigliere Michelucci.
MICHELUCCI – Relatore di minoranza.
Signor Presidente, signori Consiglieri, anch’io ritengo che il disegno
di legge n. 304, che è stato proposto per far fronte alla emergenza Covid-
19, sia un provvedimento che ha un’efficacia troppo limitata, per non dire
che potrebbe risultare inefficace.
Noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio il rinvio della tassa del bollo
alle famiglie liguri, sostenuto dal mio Partito, da Italia Viva, anche con
un’azione sulle utenze domestiche e sul sostegno alle famiglie che hanno
difficoltà nel pagamento dell’affitto; però è chiaro che la proroga del bollo
fino a luglio (concordo con chi mi ha preceduto) è un’operazione che va
21.04.2020 n. 11 63
prorogata quantomeno fino a fine anno. D’altronde sanno tutti che la tassa
sul bollo è una tassa annuale, ci sono scadenze diverse per pagare
questa tassa automobilistica, e quindi bisogna dare modo a tutte le
famiglie di poter ricevere questa agevolazione dalla Regione che con forza
abbiamo chiesto. È quindi auspicabile che nelle prossime settimane arrivi
un provvedimento che proroghi ancora questo rinvio, proprio per dare un
sollievo alle famiglie liguri.
Per il secondo punto, quello che riguarda l’agricoltura, anch’io
ritengo che il milione messo in campo sia davvero una risorsa limitata.
Quantomeno (lo dico come una battuta) potevamo investire 1.200.000
euro, evitando di griffare le mascherine come ha fatto il Presidente,
inviandole a tutti i cittadini e spendendo 200.000 euro delle risorse, dei
soldi dei liguri, potevamo investirli in agricoltura.
Occorrono molte più risorse per questo settore, in tutti i settori
dell’agricoltura, anche su un settore di cui sento parlare poco in queste
settimane che è quello dei viticoltori, che è un settore che porta l’immagine
della Liguria grazie ai suoi vini un po’ in tutto il mondo, un settore che ha
necessità di sostegno, un settore su cui, come per i floricoltori e come per
gli ittici, la Regione Liguria può fare molto.
Anch’io ho sentito ripetere che sull’agricoltura si sta attendendo
un’azione governativa europea. Mi risulta che tutto ciò che il Governo sta
facendo in sede europea e in sede nazionale sia concordato
sistematicamente, continuamente e costantemente con la Regione Liguria
attraverso un rapporto molto stretto e continuamente in videoconferenza,
quindi tutte le azioni sono concordate. Manca da questo punto di vista
l’azione principale della Regione che può mettere in questo settore,
magari sbloccando, per aiutare le stesse attività agricole, i fondi PSR. Ci
sono attività che hanno investito, che hanno anticipato risorse, che hanno
realizzato opere grazie ai fondi PSR che stanno ancora attendendo dalla
21.04.2020 n. 11 64
Regione Liguria il reintegro delle risorse che hanno speso. Questo
potrebbe già essere un modo per dare sollievo ad attività e ad imprese
che hanno necessità di liquidità, soprattutto in questo periodo, magari
restituendogli e dandogli quello che hanno ottenuto con un finanziamento
e che la Regione non sta ancora sbloccando.
Questo solo per dire quello che può competere a Regione Liguria
come tante altre manovre possono essere fatte nei settori, come per
esempio quello della viticoltura con la concessione della vendemmia verde
per la riduzione della produzione per la prossima vendemmia; o
comunque altre iniziative che sono nelle possibilità dell’Assessorato e che
vanno messe in campo con costante coinvolgimento delle attività del
comparto.
L’agricoltura è un altro settore su cui bisogna investire come tanti
altri, perché dobbiamo fare in modo che nessuna impresa della filiera
alimentare debba rischiare di perdere il proprio lavoro, a partire appunto
dagli agricoltori, dagli allevatori, dai pescatori, come lungo tutta la filiera
tutti quelli che gravitano in questo settore fino ad arrivare anche alla
ristorazione. È uno sforzo che come Regione dobbiamo mettere in piedi e
nelle prossime settimane ci aspettiamo anche su questo un’iniziativa di
Regione Liguria.
Il terzo punto, quello della concessione di credito di 3 milioni di euro
alla Provincia de La Spezia, è un punto che ho condiviso anche in
Commissione. L’ho condiviso perché innanzitutto sono risorse destinate
alla realizzazione del Ponte Ceparana Santo Stefano, che sono risorse
che è giusto concedere...
Interruzione.
21.04.2020 n. 11 65
MICHELUCCI (riprende) ... ci sono, ho avuto problemi con il
collegamento. Spero di aver esaurito in toto il secondo punto.
Parto dal terzo, quindi il credito del ponte, su cui, ripeto, mi sono
espresso a favore nella Commissione proprio perché sono ristori anticipati
alla Provincia di La Spezia per avviare i lavori di un’opera in grado di
sgravare quella zona e dare una viabilità alternativa, ma soprattutto dare
una viabilità importante a 40.000 famiglie del comparto della Val di Vara o
un migliaio di imprese che da tempo si sono espresse a favore, come tutta
la comunità istituzionale, per la realizzazione di quell’opera.
La caduta del ponte di Albiano Magra, seppur in territorio toscano,
ha messo in difficoltà tutta quella parte del territorio non solo quello
toscano, ma anche ligure e la Regione deve essere vicina a quel territorio
innanzitutto per favorire una soluzione di viabilità provvisoria - e so che su
quello si sta lavorando - ma va bene anche in questo caso l’anticipo dei 3
milioni. Anche se non posso sottrarmi dal dire che questi fondi c’erano già
nel 2015, opera definanziata dalla Giunta regionale nel 2015 io penso per
una scelta politica, perché più volte l’Assessore ha sottolineato che non
tutte le risorse per realizzare l’opera erano disponibili, ma, come abbiamo
avuto modo di vedere anche l’impegno della minoranza e dei sottoscrittori,
è stato possibile recuperare i fondi per finanziare totalmente l’opera e,
dopo che la Regione l’ha definanziata nel 2016, il Governo ha provveduto
a rimettere le risorse su quell’opera.
È stata quindi una scelta politica fatta nel 2015, suffragata poi dai
continui rinvii che ci sono stati sulla variante di Parco nella Commissione
competente, autorizzando ripetutamente, nell’attesa che l’ordine del giorno
venisse in discussione in Consiglio regionale. Questo più volte l’assessore
Mai ci aveva riferito in Commissione.
21.04.2020 n. 11 66
Purtroppo oggi l’emergenza che stiamo vivendo rafforza la
necessità di quella infrastruttura – mi riferisco all’emergenza, alla viabilità
dopo la caduta del ponte – rafforza l’esigenza di quella infrastruttura e,
avendo aspettato così tanto, Regione Liguria, secondo me, ha un debito
verso quei territori e deve fare in modo, impiegando tutte le sue forze, di
riuscire a portare avanti ogni tipo di soluzione, a partire da questa
infrastrutturale, per quel territorio.
Aggiungo che, secondo me, la Giunta regionale deve anche
pensare di poter impiegare risorse di bilancio per affiancare la Provincia e
i Comuni per una mappatura dei ponti a rischio nel nostro territorio e
stanziare risorse dal Fondo strategico per finanziare gli interventi di
manutenzione necessari; perché i Comuni e quegli altri Enti da soli non
possono riuscire a compiere questo tipo di opera che può dare sicurezza a
tanti cittadini, che oggi ogni volta che compiono un tragitto su un viadotto o
su un ponte lo fanno con molta apprensione.
Sull’ultimo punto del cambio delle regole, diciamo così, per l’utilizzo
del Fondo strategico, penso che questa sospensione delle procedure
previste per l’utilizzo di quel Fondo - anche se la proposta può essere
fatta, come ha detto il Presidente Toti, per un periodo più limitato rispetto a
quello che è presente nel provvedimento - penso che ciò sia da evitare.
Penso che la concertazione anche con le parti sociali, soprattutto in
questa fase, se si vogliono prendere iniziative economiche sia da
mantenere in atto, perché con chi la vive quotidianamente si può davvero
raggiungere e mettere in campo dei provvedimenti più efficaci e non
magari come quello sull’agricoltura che è stato messo in campo quest’oggi
in questo provvedimento. Penso che di fronte a questa emergenza sia
giusta la proposta di fare in modo che ci sia più velocità e mi aspetto da
Regione Liguria che questo si possa fare attraverso una riduzione della
burocrazia, mi aspetto un provvedimento per dimezzare la burocrazia, ma
non un provvedimento per escludere la concertazione. In questa fase non
21.04.2020 n. 11 67
si può pensare di ridurre la democrazia, ma si deve pensare a ridurre la
burocrazia.
PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I
Commissione, consigliere Garibaldi.
GARIBALDI – Relatore di minoranza.
Signor Presidente, signori Consiglieri, io proverò a essere piuttosto
stringato nella mia relazione, perché molti contenuti sono già stati esposti
dai miei Colleghi relatori di minoranza, che in questo momento hanno
evidenziato quali sono alcune posizioni critiche che abbiamo espresso su
questo provvedimento.
Volevo fare un cappello introduttivo su questa misura. Noi siamo a
discutere alcune prime iniziative necessarie soprattutto dal punto di vista
dell’impostazione, delle scadenze e degli strumenti per dare alla Regione
la possibilità di agire in questa gestione dell’emergenza e in questa
gestione della cosiddetta “Fase 2”, che ormai dovrebbe essere prossima.
È ovvio che si tratta di un primo documento, di un documento iniziale che
quindi non affronta minimamente tutte le misure necessarie per la
ripartenza, ma gestisce alcuni aspetti normativi. Come abbiamo già detto
in Commissione, ci sono misure che condividiamo e che abbiamo richiesto
e altre su cui chiediamo un cambiamento e un’impostazione diversa.
Procedo con ordine, in modo tale da poter essere rapido nella discussione
e poi, visto che ci sono molti ordini del giorno e molti emendamenti, vorrei
esprimermi anche su questi.
Il primo punto riguarda la scadenza del bollo. Noi avevamo chiesto
in Commissione da un mese che ci fosse un’iniziativa legislativa, perché, a
21.04.2020 n. 11 68
differenza di altre Regioni, noi dovevamo fare una modifica di rinvio
tramite una legge. Prendiamo atto che c’è stata questa modifica e che
rimane fino a luglio. Le motivazioni che vengono date dal Presidente della
Giunta regionale riguardano il tema della cassa e il fatto che una proroga
oltre luglio in questo momento non sia possibile. Vediamo quale è la
situazione fra qualche mese, però penso che ci sia la necessità di
prevedere nel caso anche ulteriori step; perché va bene che si è arrivati
un mese più avanti rispetto alle scadenze ordinarie, ma noi siamo arrivati
a questa proroga un mese dopo rispetto ad altre Regioni per cui, a mesi
fatti, noi abbiamo fatto uno spostamento ordinato rispetto alle altre
Regioni.
Poi ci sono le misure di anticipo della liquidità su cui condivido il
giudizio che ha dato Juri Michelucci. Si tratta di un’altra emergenza su cui
Regione può svolgere un ruolo, per cui su questo tema non c’è
assolutamente nessuna contrarietà, anzi, ci sarà il voto favorevole rispetto
a un’iniziativa che coinvolge tutti i livelli di governo e in maniera spero il
più collaborativa possibile, perché tutti gli strumenti che si possono
mettere in campo per poter risolvere una situazione annosa vanno messi
in campo. Lo si chiedeva sul territorio da tempo e quindi è bene che si sia
arrivati.
Ci sono due misure su cui, però, vorremmo fare un ragionamento
più complessivo, la prima riguarda l’agricoltura e il comparto ittico. La
dotazione economica che viene messa in campo per l’emergenza è
sicuramente irrisoria e si tratta di una misura che rischia di essere non
sufficiente a rispondere alle gravi esigenze che ci sono. Comprendiamo lo
sforzo e con senso di responsabilità capiamo che quelle sono le misure
immediatamente disponibili, però c’è tutta la discussione che riguarda la
strategia nei confronti del mondo dell’agricoltura, del mondo dei viticoltori,
degli agricoltori, del mondo della pesca e del florovivaismo, su cui
dovremo fare molto di più, investendo tutte le risorse che sono possibili.
21.04.2020 n. 11 69
Ad oggi abbiamo fatto alcuni approfondimenti in Commissione, ma c’è
bisogno di un salto di qualità.
Noi proporremo un ordine del giorno per quanto riguarda
quest’articolo, perché, preso atto che le misure che la Giunta regionale
mette a disposizione in questa prima fase sono queste – poi è ovvio che
chi ha responsabilità di bilancio decide come allocare le risorse e decide
che questo è il massimo sforzo possibile che può fare nei confronti di
questo comparto – si prende atto che queste sono le risorse messe a
disposizione, però si chiede di finalizzarle e quindi di investirle su una
delle principali emergenze che riguarda il tema dell’invenduto e degli
smaltimenti. Per cui chiediamo alla Regione di destinare queste risorse
riservate alle imprese agricole ed ittiche prioritariamente alle aziende
florovivaistiche, come contributo per le spese che le aziende devono
sostenere per i processi di smaltimento e, se possibile, di reimpiego e
utilizzo dei fiori e delle piante invendute. Perché sul tema dello
smaltimento dell’invenduto si sta creando un corto circuito normativo che
rischia di penalizzare due volte l’intero comparto: sia per l’invenduto sia
per i costi di smaltimento che sono dovuti come rifiuto. Per cui se c’è
questa dotazione si diano dei canali di priorità e noi proponiamo che ci sia
questo canale di priorità.
Poi c’è un altro emendamento che noi avanziamo come Gruppo
rispetto al tema del Fondo strategico, su cui spero di avere l’attenzione
della Giunta visto che in Commissione c’era stata una prima riflessione. Di
cosa parla l’articolo 4 del disegno di legge? Dice che si sospende il
cosiddetto Piano triennale per gli investimenti del Fondo strategico, che
era una modifica alla legge sul Fondo strategico che era stata votata
all’unanimità nella scorsa Finanziaria e che prevedeva la concertazione
con le parti sociali e le rappresentanze della società e del mondo
economico ligure per quanto riguarda gli investimenti da fare nei prossimi
21.04.2020 n. 11 70
tre anni nel Fondo strategico, una forma di concertazione e di condivisione
delle priorità della Liguria.
Capisco che in questo momento sia complicato fare una
programmazione triennale, perché noi chiediamo che il Fondo strategico
venga impiegato in questo momento prioritariamente sull’emergenza
Covid, però non condivido l’impostazione che è stata data
all’emendamento, per cui si sospende fino al 2022 - quindi per i prossimi
tre anni, impegnando in parte anche la prossima Legislatura - tutta la fase
di concertazione e di priorità degli investimenti del Fondo strategico,
tagliando fuori la concertazione, tagliando fuori la discussione del
Consiglio regionale. Penso che sia sbagliato non perché impegna la
prossima Legislatura o per ragioni tattico-politiche, ma per due ragioni:
uno, in questo momento la concertazione è essenziale, per cui le parti
sociali e il mondo economico non può essere coinvolto quando si vuole e
non nelle sedi istituzionali riconosciute e non anche per definire quali sono
le priorità degli investimenti; due, perché noi abbiamo bisogno di un Piano
strategico e non di misure che si accendono a spot nell’emergenza.
L’emendamento di cui sono primo firmatario propone una
mediazione che prova a rispondere all’esigenza che ha la Giunta
regionale di avere uno strumento più rapido, ma di salvaguardare la
concertazione e i passaggi democratici. Per cui l’emendamento propone di
sospendere fino al 1° gennaio 2021, quindi fino all’anno prossimo, la
redazione del Piano triennale e che la Giunta possa fare un Piano Covid,
della durata attuale, su cui impegnare le risorse che riterrà opportuno,
facendo la concertazione con le parti sociali e, se non si vuole votare in
Consiglio regionale, facendo un passaggio in Commissione. Questo
comporta tempi molto più rapidi, la possibilità di fare sia il passaggio con
le parti sociali, sia un passaggio istituzionale sulla destinazione delle
risorse e di concentrare le risorse per l’emergenza Covid, senza
impegnare questo problema fino ai prossimi tre anni.
21.04.2020 n. 11 71
Questo emendamento lo presento con spirito molto costruttivo
perché mi pare che sia una cosa che possa aiutare tutti e che salvaguardi
i due princìpi che abbiamo votato lo scorso anno: la concertazione e una
strategia regionale che serve. Questo emendamento comporterebbe
veramente tempi molto rapidi, perché nel giro di pochi giorni si potrebbe
approvare la strategia, fare la concertazione e avere il passaggio in
Commissione e potrebbe rispondere all’esigenza di avere uno strumento
(l’utilizzo del Fondo strategico) piuttosto snello.
Aggiungo una riflessione che riguarda alcuni utilizzi del Fondo
strategico che ho visto nell’aggiornamento del Patto del turismo:
bisognerebbe fare una strategia complessiva e quindi utilizzare le risorse
in maniera strategica. Io ho visto “l’addendum”, spero che se ne discuta;
tenere queste misure separate da una strategia regionale in questo
momento non mi pare una grande idea.
Questa è la nostra posizione, per cui su due temi su quattro c’è una
condivisione; sulla parte che riguarda il florovivaismo abbiamo espresso le
preoccupazioni; sul tema del Fondo strategico chiediamo con forza che
vengano mantenuti i confronti con le parti sociali e venga mantenuto un
passaggio di assunzione di responsabilità dell’intero Consiglio sull’utilizzo
del Fondo strategico. Perché non si può chiedere responsabilità e poi
agire senza neanche discutere con gli organi rappresentativi, che sono in
questo momento convocati quasi in continuazione per la gestione
dell’emergenza e che hanno un ruolo e possono avere un ruolo di
proposta, come abbiamo dimostrato anche in queste settimane, perché
alcuni elementi che abbiamo proposto nella discussione si sono rivelati
elementi che fanno parte di questo disegno di legge. Con questo spirito
noi andiamo a discutere questo disegno di legge.
21.04.2020 n. 11 72
PRESIDENTE. Do la parola al relatore di minoranza della I
Commissione, consigliere Tosi.
TOSI – Relatore di minoranza.
Signor Presidente, Assessori, colleghi Consiglieri, con il disegno di
legge n. 304 la Giunta propone l’adozione di alcuni interventi necessari a
far fronte all’emergenza sanitaria.
L’articolo 1 del disegno di legge stabilisce che la tassa
automobilistica regionale potrà essere pagata fino al 31 luglio 2020, senza
interessi né sanzioni, concedendo due mesi di dilazione agli utenti che
hanno il bollo auto in scadenza nel mese di aprile.
L’articolo 2 prevede la concessione di contributi economici alle
imprese agricole ed ittiche che hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività
durante l’emergenza, nella misura di un solo milione di euro per l’anno
2020, nonostante sia stato annunciato uno stanziamento di oltre 50 milioni
a sostegno delle imprese.
Le forme dei contributi ed i criteri di concessione verranno stabiliti
con successiva deliberazione della Giunta, la quale al momento non mi
pare abbia sviluppato alcun programma di promozione e rilancio del
comparto agricolo, florovivaistico ed ittico, duramente colpito dall’attuale
crisi, con molte piccole imprese che senza concrete misure di sostegno
faranno molta fatica a risollevarsi.
Le misure a sostegno del settore agricolo e ittico stabilite da altre
Regioni sono maggiori (la Campania per esempio ha stanziato circa 80
milioni solo per tale comparto, la Regione Puglia per le Politiche agricole
ha già effettuato pagamenti per complessivi 2 milioni 485 mila euro) e
21.04.2020 n. 11 73
meglio articolate, in quanto non riguardano solo indennità compensative
ma anche:
- rinvio degli adempimenti burocratici, contributivi e fiscali;
- accelerazione nel pagamento dei Fondi europei prevedendo
erogazioni anticipate di risorse per garantire più liquidità alle
imprese;
- rinvio di numerose scadenze legate a vari bandi regionali;
- semplificazione procedure amministrative tramite procedure online;
- incentivi per biosicurezza, innovazione tecnologica, carburanti
agevolati;
- nonché progetti di rilancio del settore, come progetti di
riconversione di colture e ristrutturazioni di territori.
L’articolo 4 posticipa al 2022 l’approvazione del Piano triennale per
l’impiego del Fondo strategico regionale che avrebbe dovuto essere
presentato al Consiglio entro fine legislatura per garantire un efficiente
programmazione finanziaria degli interventi infrastrutturali, secondo le
modifiche introdotte con legge regionale n. 31/2019.
Dato che la Giunta deve stanziare fondi straordinari per far fronte
all’emergenza sanitaria, intende rimodulare le risorse tra diversi esercizi
finanziari, nel rispetto del pareggio di bilancio, senza vincolare FILSE ai
limiti che avrebbe dovuto inserire nel Piano triennale, bensì concludendo
con FILSE specifiche convenzioni per ogni intervento che verrà deliberato.
21.04.2020 n. 11 74
Concordando in toto con quanto è stato espresso da chi mi ha
preceduto e in primis dalla collega Salvatore, ritengo che il Consiglio di
oggi sia un momento di confronto più che di critiche e/o attacchi, perché è
l’unica possibilità di confronto che abbiamo in questa grave situazione, per
la maggioranza dei casi, infatti, a mezzo stampa non c’è nemmeno data la
possibilità di controbattere su alcune dichiarazioni che vengono fatte da
chi governa la nostra Regione.
Essendo, come dicevo prima, un momento di confronto lo ritengo
un utile momento e forse l’unico momento propositivo che come
minoranza abbiamo, mi concentro sull’ordine del giorno che abbiamo
depositato nella giornata di ieri per capire se ci sono le intenzioni da parte
della Giunta di mettere in campo degli aiuti in termini solidali. Mi riferisco
alla possibilità dell’utilizzo del monte spesa dei buoni pasto non utilizzati
dai dipendenti della Regione in questa situazione di “smart working”.
I dati in nostro possesso ci dicono che i dipendenti in “smart
working” sono all’incirca 1.200, quasi l’80 per cento del totale, e quindi noi
facciamo questa proposta che ritengo di buon senso. Ritengo che possa
veramente andare incontro a chi in questo momento patisce più di tutti
questa gravissima crisi, perché, oltre ad essere un’emergenza sanitaria, è
anche una notevole crisi economica e quindi chiediamo di valutare di
usare queste somme non utilizzate per le fasce più deboli della nostra
popolazione. Io dico così, però nell’impegnativa chiediamo che ci sia un
confronto con gli Enti locali, ANCI, tutto quel mondo anche del terzo
settore, per poter dare alle fasce più deboli della popolazione dei buoni
spesa che sicuramente non possono che essere ben accetti, perché la
situazione (è inutile che continuo ad illustrarla) è grave con la “g”
maiuscola.
21.04.2020 n. 11 75
Ritengo che qualsiasi iniziativa proposta per aiutare chi è in
serissima difficoltà debba essere presa in considerazione e non usare
termini che spesso leggiamo sui giornali tipo “idioti”, “idiota” e quant’altro.
Spero che oggi ci siano delle risposte positive sulle iniziative
proposte anche dalla minoranza. Lo dico senza toni polemici, ma in
termini solo ed esclusivamente costruttivi, perché noi dobbiamo dare
all’esterno un messaggio, per quanto possibile, di unità della Regione
Liguria sia come maggioranza, ma anche come minoranza. Ognuno di noi
ha messo in campo delle proposte per dare delle risposte a tutti i cittadini
indipendentemente dai propri colori politici.
PRESIDENTE. Apro la discussione generale.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, credo che
siamo in una situazione molto particolare e mi sembra che molti Colleghi
abbiano già detto nelle loro relazioni, i consiglieri Garibaldi, Michelucci e
Tosi, cose che io condivido particolarmente, però credo che come Linea
Condivisa, sia io che il collega Battistini abbiamo la necessità di
riaffermare alcune cose senza essere ripetitivi.
Parto dalla questione del bollo su cui non condivido quando si dice
che ci sono miliardi e miliardi in Regione. Mi sembra che oggi sia
necessario un atteggiamento propositivo e pragmatico, di valutazione
positiva se vengono fatte alcune cose che riteniamo positive e
naturalmente di critica anche severa (non dico enfatizzata, ma severa) su
alcune cose che non condividiamo.
21.04.2020 n. 11 76
Credo che portare la scadenza del bollo al 30 luglio sia un fatto
positivo, chiederei al Presidente, non polemicamente come ha fatto in
Commissione I nel dire: “Siamo andati oltre la media di rinvio delle misure
fiscali da parte del Governo”, se si potesse portarla perlomeno al 30
settembre o al 30 ottobre, perché questo darebbe un respiro più ampio ai
cittadini. Come penso che non ci sia polemica nelle parole del collega
Michelucci quando fa un ragionamento sulla difficoltà che sta vivendo il
nostro settore agricolo, florovivaistico, ittico e vitivinicolo.
Quindi non c’è polemica, signor Presidente, però è vero che,
quando si decide di dare soltanto 1.000.000 euro a questo settore e poi si
decide di fare un’operazione in cui per rifare le mascherine si spendono
migliaia e migliaia di euro, è chiaro che si fa una scelta. Perché 1.200.000
euro forse non cambiavano di molto i problemi del settore, però
evidentemente si è fatta una scelta politica, perché se si decide di griffare
delle mascherine - su cui mi permetto di dire che ho qualche perplessità
sul loro utilizzo, ma naturalmente non è questo il caso - e si decide di dare
soltanto 1.000.000 a questo settore, i 1.200.000 euro potevano essere un
granellino di sabbia, ma comunque sempre qualcosa.
Devo dire, quindi, che alcune cose non ci risultano comprensibili;
poi mi auguro che dentro le questioni del riparto, che lei accennava in
Commissione I, si possa fare un ragionamento per cui la Liguria può
destinare altre somme a questo settore. Me lo auguro, perché altrimenti
1.000.000 di euro è veramente poca poca cosa e credo che anche le
briciole di alcune operazioni mediatiche e pubblicitarie, che la Giunta ha
fatto e su cui non è un problema di polemica, ma di utilizzo dei soldi,
meriterebbero un goccio di attenzione. Perché essere in questo momento
rigorosi, parchi (mi permetterei di dire) nell’utilizzo delle risorse potrebbe
fornire elementi positivi.
21.04.2020 n. 11 77
Come ho criticato prima l’idea dei miliardi e miliardi, che non credo
che ci siano in nessun bilancio delle Regioni, tantomeno nel nostro,
soprattutto pensando che la maggior parte dei soldi sono vincolati alla
sanità e in questo momento l’emergenza sanitaria ha bisogno di fondi.
Credo che non si possano fare operazioni contabili alla Tremonti di
finanza creativa e non mi piace l’enfasi con cui vengono fatte alcune
critiche, ma mi piacerebbe invece che fossero fatte come hanno fatto
alcuni Colleghi prima di me, penso ai colleghi Garibaldi e a Michelucci: un
po’ di ragionamenti sui conti di alcune operazioni mediatiche che in realtà
paghiamo noi, cioè pagano i contribuenti, e che invece vengono utilizzate
per fini mediatici o addirittura elettorali; mentre si dà soltanto 1.000.000,
cioè cinque volte tanto di un’operazione mediatica, ad un settore come
quello agricolo. Credo che varrebbe la pena di rifletterci.
Siamo d’accordo sulla questione del Ponte di Ceparana e con il
collega Battistini che ci ha lavorato molto più di me perché è della zona. Ci
sono alcune riflessioni che credo sia necessario fare, perché non è
soltanto la questione della caduta del ponte, Presidente, ma riguarda
alcune questioni inerenti la zona. Intanto credo che bisognerebbe
accelerare l’avvio del lotto 2 sulla Ripa per completare l’altro troncone di
galleria e costituire subito un “bypass” stradale. Il collega Battistini e altri
Colleghi della zona come Michelucci su questo hanno compiuto un
ragionamento. Avevamo proposto la questione dei pedaggi tra il tratto
Sarzana, Santo Stefano, Aulla e Brugnato che deve essere assolutamente
liberalizzato, perché la zona è in difficoltà, perché in questo momento
SALT deve sostenere il territorio e la sua mobilità. Per questo come Linea
condivisa, il consigliere Battistini, che è nella Commissione IV- lo stesso
giorno del crollo del viadotto, purtroppo - avevamo chiesto all’assessore
Giampedrone che potesse convocare un Tavolo tecnico con il suo
omologo toscano, SALT, ANAS e il MIT per poter fare un ragionamento ed
un confronto. Credo che le cose da questo punto di vista da fare siano
tante per assicurare un ripristino di una reale mobilità in quella zona. È
21.04.2020 n. 11 78
chiaro che questa attribuzione di fondi ci vede favorevoli, quindi voteremo
a favore.
Tratto l’ultimo punto – credo di riuscire a farlo, il Presidente tanto mi
interromperà – sulla questione del Fondo strategico. Su questo con il
collega Garibaldi abbiamo fatto una critica molto puntuale in
Commissione. C’è un problema di utilizzo da questo punto di vista e c’è un
problema di modalità. Credo che la concertazione di questo Fondo
potesse essere uno strumento estremamente importante in un momento
in cui - mi perdoni, Presidente - facciamo delle “Task force”. Io credo poco
alle “Task force” sia a livello governativo - lo dico prima che lei faccia la
polemica, lo dico prima io - e credo altrettanto meno alle “Task force” a
livello regionale, perché mi sembrano delle operazioni mediatiche. Invece
avremmo bisogno di trovare una concertazione con le parti sociali, che
hanno nomi e cognomi definiti e in cui sarebbe importante trovare in un
Tavolo degli accordi per l’utilizzo di fondi o per il raggiungimento di
obiettivi strategici.
Ecco perché da questo punto di vista non siamo d’accordo su
questa operazione e chiediamo lo stralcio di questa operazione perché la
consideriamo negativa ed inficerebbe anche quelle parti positive, come
quella sul ponte o sulla questione del bollo, che possono essere elementi
per noi giudicati positivi del provvedimento. Crediamo che se lei
stralciasse questa parte, questo provvedimento avrebbe per noi
un’importanza sicuramente maggiore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha
facoltà.
21.04.2020 n. 11 79
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, ci troviamo di
fronte evidentemente soltanto alle prime misure per l’emergenza
Coronavirus e quindi discutiamo queste. Mi limito a dire, perché sono
concetti che sono già stati presentati da chi mi ha preceduto, in particolare
per quanto ci riguarda dalla comunicazione del collega Garibaldi, che
servirebbe un ragionamento di più ampia portata. Nei giorni scorsi
abbiamo detto che servirebbe un Piano di transizione verso la normalità
che ci consenta di mettere a sistema una serie di misure sociali,
economiche e finanziarie che consentano di accompagnare la ripresa.
Sappiamo tutti che questa crisi del Coronavirus infliggerà un colpo
molto duro alla nostra economia, le stime sono quelle di una recessione
come mai si è vista in Italia, si parla di 9 punti di PIL in meno, e credo che,
oltre ai provvedimenti che dovrà mettere in campo e che in parte ha già
messo in campo il Governo – stiamo aspettando, naturalmente, il decreto
di aprile – anche le Regioni devono fare la loro parte. Non voglio
sviluppare questo concetto, ma qui c’è il grande tema della
riprogrammazione dei Fondi comunitari, per quanto ci riguarda FESR, che
sono i fondi per lo sviluppo, FSE, i fondi per le politiche sociali, FEAMP e
PSR, i fondi per la pesca e per l’agricoltura. Stiamo parlando di diverse
decine di milioni di euro – perché questi sono i conteggi che abbiamo fatto
– di risorse non ancora impegnate che, raccogliendo un suggerimento
della Comunità europea, possono e, anzi, devono essere impiegate in
questa emergenza su tre assi prioritari: sanità, sviluppo e occupazione
fasce deboli.
Soltanto di fondi FESR stiamo parlando di non meno di 40-50
milioni; abbiamo verificato – lo dirò dopo – che sul PSR ce ne sono
un’altra decina; molti milioni possono essere recuperati ancora sui Fondi
FSE. È uno sforzo che va fatto e andrebbe fatto con una regia generale,
quindi ci auguriamo e ci aspettiamo che la maggioranza e la Giunta ci
mettano in condizione di discutere qualcosa di simile a questo piano di
21.04.2020 n. 11 80
transizione in Consiglio per poter dare in modo coerente la nostra mano.
Di proposte ne abbiamo fatte noi e anche altri, credo che le proposte della
minoranza debbano avere la stessa dignità delle proposte della
maggioranza.
Sono state invocate le parole “unità” e “collaborazione” in questa
crisi, penso che sarebbe opportuno per tutti effettivamente metterle in
campo. Per fare questo ci vuole un atteggiamento costruttivo da parte di
chi è minoranza, ma ci vuole anche una disponibilità all’ascolto da parte di
chi è maggioranza.
Vengo al provvedimento. Il bollo è stata una nostra proposta che
abbiamo rivolto alla maggioranza nelle settimane scorse, ormai un mese
fa, quindi siamo assolutamente d’accordo con il rinvio. Il testo non esclude
la possibilità di rinviare ancora se l’emergenza lo richiederà e,
probabilmente, un rinvio più lungo sarà necessario, vista la situazione di
difficoltà che si abbatte sulla Liguria come su tutte le altre Regioni italiane.
È un piccolo sollievo, ma comunque è un sollievo. Voteremo comunque a
favore di questa norma e di tutti gli emendamenti che vanno in direzione di
un suo prolungamento.
Sull’agricoltura è stato detto che servono interventi e l’assessore
Mai ci ha detto – cosa che sapevamo – che sono almeno 10 milioni le
risorse del PSR che possono essere riprogrammate perché non ancora
impegnate o comunque possono essere riprogettate. Su questo ci vuole
un grande confronto con le Associazioni dell’agricoltura e sarebbe
opportuno anche un confronto preliminare, preventivo all’interno della
Commissione competente. Oggi stiamo parlando soltanto di un minimo
intervento da 1.000.000 ci permettiamo di suggerire – lo faremo con un
ordine del giorno che è stato già anticipato dal consigliere Garibaldi – che
sarebbe meglio finalizzare in modo più specifico queste risorse, perché
1.000.000 distribuito tra tutte le esigenze di tutte le aziende del comparto
21.04.2020 n. 11 81
vuol dire spiccioli, vuol dire una frammentazione di risorse molto forte;
penso che all’interno di questa crisi c’è un comparto che ha subìto più di
altri, che è quello florovivaistico.
Con questo ordine del giorno - che va ad integrazione di questo
testo di legge - auspichiamo di poter prioritariamente indirizzare lì, ed in
particolare per quanto riguarda lo smaltimento dell’invenduto, le risorse di
cui stiamo parlando oggi; auspicando naturalmente che quella discussione
più generale sul PSR si apra e porti a risultati più significativi per questo
comparto, che, come è stato detto, è stato duramente colpito, sicuramente
in misura rilevante sul florovivaismo, ma anche sul terreno dei viticoltori e
su quello degli agriturismi.
Infine, sul Ponte di Ceparana siamo d’accordo sull’anticipo di
liquidità alla Provincia di La Spezia per consentire lo smobilizzo di quelle
risorse e per realizzare il ponte di Ceparana. Valgono qui le considerazioni
che ha fatto il collega Michelucci e a cui io mi richiamo. È evidente che
aver definanziato nel 2015 la realizzazione di questo ponte non è stata
una buona idea; aver tenuto in Commissione ferma la variante al parco,
che presupponeva la realizzazione del ponte, per due anni non è stata
una buona idea; se avessimo accelerato di più forse oggi il ponte di
Ceparana non dico che ci sarebbe già, ma sarebbe già in una fase più
avanzata. È inutile piangere sul latte versato, adesso voteremo comunque
per l’anticipo di liquidità alla Provincia di Spezia.
Sull’ultimo punto, il Fondo strategico, eravamo noi che avevamo
avanzato l’emendamento che consentiva di fare un confronto con le parti
sociali e di approvare in Consiglio il triennale del Fondo strategico.
Prendiamo atto di questa volontà della Giunta di rinviarne l’applicazione, ci
sembrerebbe opportuno che questo rinvio fosse più contenuto di quello
che è stato sancito nella versione originaria di questo testo, perché
francamente disattivare questa previsione fino al 1° gennaio 2022 ci pare
21.04.2020 n. 11 82
una cosa né buona né giusta. L’emergenza avrà un suo decorso, è
ragionevole pensare che questa disattivazione possa valere per qualche
mese e non per un anno e mezzo.
Detto questo, pensiamo comunque che sarebbe opportuno che il
confronto con le parti sociali ci sia. Tutte le Regioni più virtuose - penso ad
esempio all’Emilia, ma non soltanto all’Emilia - in questa fase concertano
con le parti sociali i propri provvedimenti e l’impiego delle risorse
straordinarie proprio per fare interventi di senso e strutturali. Credo che
approfittare della crisi per decidere unilateralmente l’impiego di queste
risorse sia un errore; penso che sarebbe più saggio e più giusto, invece,
almeno prevedere un confronto con le parti sociali e un coinvolgimento,
almeno a titolo di informazione, delle Commissioni consiliari. Abbiamo
presentato un emendamento che va in questa direzione e ci auguriamo
che prevalga il buon senso e anche la capacità di ascolto: facciamo più
passi avanti se ci ascoltiamo reciprocamente e se ascoltiamo le parti
sociali piuttosto che se ci muoviamo in modo unilaterale e magari
scomposto.
Il Fondo strategico presenta molte risorse: stiamo parlando di
56.000.000 di mutui autorizzati nel Bilancio 2020, molti di questi sono
impegnati e c’è anche la parte corrente del Fondo strategico. Ecco, questo
è un altro strumento da impiegare in misura sensibile in questa crisi, sono
risorse importanti che possono dare una mano al sistema economico della
Liguria.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha
facoltà.
21.04.2020 n. 11 83
DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo in
questa discussione anche se molte cose sono state dette sia nelle
relazioni di minoranza sia in questi primi interventi di discussione, ma per
completare un po’ il quadro credo sia opportuno fare il “focus” su alcuni
punti. È chiaro che questi sono provvedimenti e misure urgenti per
l’emergenza Covid-19, che è stata quasi un meteorite che è arrivato su
tutto il pianeta Terra e non solo sulla Liguria, quindi è chiaro che necessita
di interventi straordinari; però riteniamo che, effettivamente, le misure in
questo provvedimento siano molto ridotte ed insufficienti e si guarda ad un
elenco parziale.
Mi riferisco in particolare a due o tre punti di questo articolato. ll
bollo auto. È già stato detto che effettivamente la proroga, benché
condivisibile, fino a luglio della sospensiva è sicuramente approvabile, ma
non è un sostegno generale, è un sostegno particolare, cioè riguarda una
sola parte della popolazione ligure. Sicuramente, per generalizzarlo e dare
un sostegno a tutta la popolazione ligure che ne verrebbe coinvolta,
l’unica soluzione potrebbe essere quella di una sospensiva a dodici mesi,
come ha detto nella relazione di minoranza anche la consigliera Salvatore
in precedenza. È l’unica misura che permette di generalizzare l’aiuto alla
popolazione ligure e non solo ad una parte, quindi ci auguriamo che in
seconda istanza questa misura possa ulteriormente essere prorogata, per
dare un’idea, per dodici mesi, quindi fino a marzo 2021.
Le attività produttive. Il focus è importante e c’è stato un lungo
dibattito anche mediatico che ha riguardato, ad esempio, il comparto
florovivaistico. Ci sono state molte segnalazioni d’allarme, ne abbiamo
parlato anche con l’Assessore in Commissione e c’è stata anche una sorta
di rassicurazione in tal senso, quindi lo apprezziamo. Però la quota di
1.000.000 di euro, in generale, lo evidenzierei più come un cerottino che
cerca di fermare un’emorragia, quindi non è effettivamente una misura
congrua all’emergenza che stiamo vivendo e che le attività produttive liguri
21.04.2020 n. 11 84
stanno vivendo. Il comparto florovivaistico è effettivamente un comparto
complesso, ho sentito in un intervento precedente che il “focus” sullo
smaltimento e sull’invenduto è molto, molto importante - forse il collega
Garibaldi ha accennato a questo - ed effettivamente questo è un altro
tema da tenere in massima considerazione.
Poi si è parlato di altre Regioni che investono decine di milioni in
questo comparto di attività produttive, bisogna che anche noi facciamo la
nostra parte, che cerchiamo di trovare dal serbatoio delle risorse regionali
un buon investimento per questo comparto, per queste attività produttive.
Ricordiamoci che il nostro tessuto produttivo è formato da piccole e
medie imprese, che sono l’80-90 per cento del nostro territorio, addirittura
molte a conduzione familiare e che riguardano il cuore pulsante del nostro
territorio, quindi dobbiamo prestare molta, molta attenzione a questo
settore e, appunto, il “focus” del comparto realistico è un buon modello per
enfatizzare questo aspetto.
Sul ponte di Ceparana posso dire ancora una cosa. Sicuramente
serve intervenire in quell’area di fronte all’ennesimo crollo di un ponte, per
fortuna eravamo in emergenza, in “lockdown”, e quindi non ha creato
vittime, perché in una situazione ordinaria anche in quel contesto sarebbe
potuta essere una tragedia immane anche dal punto di vista di vite umane.
È chiaro che si deve intervenire sulla viabilità di quella zona, ma ci risulta
che ci sono anche istanze del territorio che vanno in una certa direzione,
magari più sostenibile e più tarata sulle caratteristiche reali del territorio.
Quindi ci preoccupiamo sicuramente che possa essere ascoltato di
più il territorio nella misura di una viabilità che possa in qualche modo
rispondere al meglio alle esigenze del trasporto non solo di trasporto
privato, ma parliamo anche di trasporti merci, di trasporto su gomma in
21.04.2020 n. 11 85
quel senso, perché stiamo parlando di strade e di arterie di viabilità.
Quindi in questo contesto vediamo alcune criticità.
Chiudo il mio intervento, suggerendo di ricalibrare in modo
opportuno e con assoluto buon senso queste risorse regionali, perché
stiamo per entrare nella Fase 2 e ci auguriamo che ci si arrivi con la
massima preparazione possibile. Dobbiamo, quindi, arrivare pronti e
ritarare le risorse messe in campo, togliendo quelle che possono non
servire in questa situazione e metterle, come dicevo prima, sulle reali
emergenze, sulle reali esigenze del nostro territorio. Poi, al più presto,
varare un secondo intervento che possa avere una visione ben più ampia,
ad esempio con più risorse e anche più ampia nel calibrare gli aiuti
regionali al nostro territorio e alla nostra popolazione.
Uno degli argomenti – se ho ancora tempo, faccio questo “focus” –
che volevo affrontare sono le misure anche per la didattica a distanza su
cui abbiamo presentato, a mia prima firma, un ordine del giorno che sarà
discusso nel momento opportuno in fase successiva. Ora, visto che su
scala nazionale sono stati stanziati ulteriori 80.000.000 di euro per le
scuole - c’è stata una Fase 1, adesso c’è una Fase 2 – a cui le scuole
possono aderire tramite bando già da ieri, dal 20 aprile fino al 27 aprile
alle ore 15.00; è un bando su misura per le scuole per comprare materiale
da dare alle famiglie che ne fanno richiesta.
Accanto a queste misure abbiamo visto che la Regione ha fatto un
bando – e abbiamo già affrontato la discussione nel precedente Consiglio
– appoggiandosi a FILSE per dare risorse direttamente alle famiglie
all’acquisto di materiale o per connessione dati, eccetera, per
incrementare le proprie possibilità di avere una migliore didattica a
distanza, una migliore efficienza sulla didattica a distanza. Su questo
abbiamo visto delle criticità, benché ci siano delle risorse importanti - solo
il “focus” delle scuole è di 2 milioni e mezzo - però distribuito in misura non
21.04.2020 n. 11 86
congrua al livello degli iscritti, cioè c’è il 90 per cento di famiglie che hanno
i figli iscritti nella scuola pubblica a cui sono destinate il 60 per cento delle
risorse e il 10 per cento degli iscritti liguri nelle scuole private paritarie che
hanno il 40 per cento delle risorse.
Non vogliamo togliere, chiaramente, tutte le risorse alle scuole
private paritarie e destinarle alla scuola pubblica, ma almeno una ri-
equiparazione di queste risorse tra le due forme di scuole sarebbe più di
buon senso; perché rischiamo – l’avevo detto la volta scorsa e lo ribadisco
adesso in conclusione – di veder tagliate fuori alcune domande delle
famiglie che hanno i figli iscritti nella scuola pubblica perché il fondo, come
è connotato nel bando, è ad esaurimento. Quindi, se c’è il 90 per cento di
famiglie che hanno figli iscritti in una scuola pubblica, con il 60 per cento
delle risorse si rischia di tagliar fuori una bella fetta di popolazione e di
famiglie in difficoltà, che non riescono ad accedere magari a questi
strumenti. Questo avremo modo di discuterlo in sede opportuna, volevo
fare questo intervento per focalizzare la necessità e l’urgenza di dare un
ulteriore provvedimento e ancora più risorse ad affrontare con serietà e
spirito costruttivo tra opposizione e maggioranza in questo contesto, nel
Consiglio regionale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha
facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, penso che le
Assemblee elettive tramite la rete richiedano una capacità di sintesi,
perché il tempo diventa ancor più prezioso. A tale scopo non riformulerò le
posizioni che ha già espresso il consigliere Garibaldi come relatore di
minoranza e quindi evito di approfondire l’articolato della proposta di legge
che stiamo esaminando.
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Colgo l’occasione, però, per dire alla Presidenza della Giunta
tramite lei che noi ci saremmo aspettati un approccio diverso e quindi
forse il titolo di questa norma potrebbe essere “Prime misure urgenti”.
L’approccio che ci pare ad oggi la Giunta non abbia preso è invece
necessario, perché consentirebbe una maggiore attenzione sulle politiche
di sistema che richiedono urgenti interventi per affrontare la situazione
data dal Covid-19. Faccio riferimento, ad esempio, alle misure prese, direi,
a spizzichi e bocconi da parte della Giunta regionale sui contributi e gli
aiuti ai diversi settori.
Avremmo dovuto qui in Aula discutere quali erano le necessità
complessive del sistema economico, sociale, dei servizi del nostro
territorio. Abbiamo visto certo con favore, a foglia di carciofo, l’aiuto alle
iniziative sportive oppure l’aiuto alle attività culturali; ci chiediamo, però, se
non era più utile fare una ricognizione delle risorse disponibili, perché
sappiamo già che i 500.000 euro del Fondo rotativo dello sport sono
terminati e quindi chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Ci saranno
ulteriori fondi? Abbiamo visto analoga misura per gli ambulanti e il mondo
della cultura; non abbiamo capito perché è stato escluso il mondo del
sociale, il mondo no profit, che non ha attività culturale e di sport, ma si
occupa di animazione, si occupa di ricreazione, si occupa di quelle attività
di socializzazione che ci auguriamo consentano con l’online non di
ottenere i risultati precedenti, ma che sono fondamentali in una fase in cui
la solitudine regna nei mondi prevalentemente dei più fragili; penso agli
anziani, penso alle centinaia di migliaia di vedove che vivono in questa
Regione di una certa età.
Avessimo fatto una discussione di politica di sistema sulle risorse
disponibili da parte della Regione, avremmo potuto, ad esempio, scegliere
delle priorità. Io ne sottolineo una: la formazione professionale, che
rappresenta più di 3.000 addetti e che è una di quelle realtà spesso
21.04.2020 n. 11 88
dimenticate quando la retorica ci dice che i giovani sono il nostro futuro e
quindi parliamo di scuola; ma non parliamo di formazione professionale,
che spesso è la cerniera più forte ed evidente tra il mercato del lavoro e il
mercato della formazione e dell’istruzione. Noi sappiamo che i fondi
rotativi della formazione professionale, che sono sempre esistiti, perché il
sistema di pagamento è un sistema complicato e a ritardo, cioè tu devi
aver fatto l’attività, pagato le fatture e via via per “step” ti viene
riconosciuto quello che hai speso, il Fondo rotatorio a noi risulta essere
vuoto. Quindi non comprendiamo la logica per cui, ripeto, a foglia di
carciofo si siano aiutati alcuni settori e non altri.
L’emergenza sulla mutualità, ho visto l’emendamento che noi
voteremo delle aziende sanitarie. Mi auguro e auspico che in quest’Aula si
possa fare una discussione non solo e non tanto sulle “defaillance” che via
via il sistema regionale ha manifestato in termini di programmazione,
accompagnamento delle strutture, recepimento degli strumenti necessari
per evitare il rischio al personale e ai pazienti stessi, ma fare una
discussione su quali possano essere oggi le politiche urgenti. Non è solo
una questione di assunzione di mutui. C’è un tema di personale, c’è un
tema di riconoscimento, ad esempio, sul piano economico del lavoro che è
stato fatto da tutto questo personale. Cosa vedremo? A foglia di carciofo
un’iniziativa dopo l’altra, con l’immancabile comunicazione e conferenza
stampa a reti unificate alle ore 18.00, oppure potremo fare una
discussione di ampio respiro?
Qualcuno giustamente poneva (cito il collega Pastorino, ma non era
l’unico) la necessità di un quadro e di un assetto di discussione generale
complessiva con il mondo economico; io dico che il mondo sociale, con le
parti sociali, con il mondo economico in senso ampio e quindi dall’industria
ai servizi all’agricoltura, il turismo, il commercio, l’artigianato, per capire
quali sono i processi che determinano una ricaduta a volàno
dell’economia.
21.04.2020 n. 11 89
Se, come spesso si è detto, la Regione avesse aperto
immediatamente una filiera sull’edilizia scolastica - tenuto conto che
immagino che le scuole fino a settembre non si apriranno -un tempo si
diceva: facciamo girare il cemento che poi fa girare gli artigiani, fa girare
gli idraulici, fa girare una serie di forniture, quindi di produzione, quindi di
trasporti, quindi un investimento sulla ristrutturazione. Però dove la
discutiamo, signor Presidente Piana? Lo può chiedere lei – perché io mi
devo rivolgere al Presidente del Consiglio e non alla Giunta – alla Giunta?
Dove la discutiamo?
Il collega Lunardon ha ricordato come potremo riutilizzare i fondi
strutturali del Fondo strategico e dell’Unione europea e parliamo di decine
e decine di milioni di euro, in conto capitale e in conto spesa, in conto
economico. Ma dove lo discutiamo? Vedremo qualche misura, magari
perché avete la pressione di un gruppo economico con cui avete buone
relazioni e quindi fate finanziamenti a pioggia vecchia maniera, oppure
facciamo una discussione sulla conseguenza dell’emergenza con delle
misure di politica territoriale ed economica? Io richiedo maggiore
attenzione ed auspico (e mi auguro) che questa Aula non sia la ratifica di
questa o quella intuizione di questo o quel Dirigente o di quell’Assessore,
bensì una politica complessiva che consenta di traguardare degli obiettivi.
Altrimenti avremo avuto delle buone relazioni con alcuni segmenti della
nostra economia, di questo o quell’Assessore.
PRESIDENTE. Prima di dare la parola al consigliere Melis, mi sento
di fare alcune precisazioni. La discussione credo sia già avvenuta in
Commissione; quella di oggi riguarda il disegno di legge n. 304, sul quale -
a parte le relazioni - vi è una discussione generale, le repliche dei relatori
e la presentazione di una serie di ordini del giorno e di emendamenti in
merito all’intero articolato.
21.04.2020 n. 11 90
È chiaro che il tutto si svolge in una modalità diversa dal consueto
perché siamo in videoconferenza ed immagino che anche le Commissioni
siano state fatte con questa modalità; quindi nulla di diverso dal solito, mi
sento di rispondere al consigliere Rossetti.
Ha chiesto di parlare il consigliere Melis. Ne ha facoltà.
MELIS. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo essere breve
perché è stato detto moltissimo. Solo un paio di considerazioni sul
provvedimento, in particolare sul bollo. È chiaro che non vi sono
pregiudiziali nel vedere un posticipo della scadenza, ma è altrettanto
chiaro che, se questo potesse essere migliorato, come da varie proposte -
tra cui anche le nostre - è evidente che il beneficio sia più sentito da parte
di chi oggi si può trovare in difficoltà.
Condivido quanto è stato detto sul tema generale che le risorse non
sono infinite, quindi una Regione ha un bilancio e ha delle risorse, anzi
direi finite, però è anche vero che dobbiamo cercare di fare uno sforzo
massimo in tutti i settori in cui Regione è chiamata ad intervenire.
Noi proviamo a sottoporre all’attenzione dell’Aula un ordine del
giorno dove sul tema dell’agricoltura, del florovivaismo, aziende vitivinicole
ed il settore ittico indichiamo alcune strade che vogliono innanzitutto
ribadire la necessità di ampliare le risorse da mettere a disposizione, ma
anche gli strumenti, richiamando, ad esempio, i fondi strutturali, che non
sono infiniti, ma possono essere convertiti o utilizzati per rispondere
meglio alle esigenze.
Devo dire che in merito alla promozione dei prodotti locali, dei
prodotti della nostra terra, credo si debba - e si possa - fare un
21.04.2020 n. 11 91
investimento importante in termini di “marketing”, guardando però
soprattutto il nostro territorio. Io penso che in questa fase ogni Regione
cercherà sostanzialmente di promuovere i propri prodotti - sarà una
tendenza naturale e diffusa - quindi invito a valutare bene le campagne di
“marketing”, focalizzandole bene sul nostro stesso territorio ed anche
traguardando accordi con le Associazioni di categoria, piuttosto che il
settore della ristorazione, piuttosto che la grande distribuzione essendoci
stato un Tavolo ed essendo (presumo) tuttora attivo con la grande
distribuzione. Per cui interloquire verso di loro per avere un percorso nel
quale il prodotto ligure tipico sia in qualche modo evidenziato, e quindi,
anche con interventi, credo a costi contenuti, si potrebbero avere dei buoni
risvolti.
Io ho visto che ci sono stati alcuni interventi. È sempre positivo se ci
sono, però devono essere finalizzati meglio. Innanzitutto quello sulle
Associazioni sportive, che ha dato un taglio anche dal punto di vista
economico piuttosto elevato, dando priorità alle grandi Associazioni
sportive o comunque impiantistiche. E quindi, andando ad esaurire il
fondo, che ha visto circa una quarantina di domande, ha lasciato fuori tutto
un mondo di associazionismo sportivo di più piccole esigenze, ma
altrettanto importanti.
Anche questa è una valutazione che la Regione deve fare in termini
di ritarare i propri bandi di intervento, che fa attraverso sostanzialmente il
finanziamento dei fondi strutturali, in modo da coprire un po’ tutte le
esigenze che ci sono. E in questo caso, ad esempio sull’associazionismo
sportivo, abbiamo visto che è rimasto fuori ed è un po’ in difficoltà quello
più piccolo, più contenuto, però è altrettanto importante per il tessuto
sociale. Quindi la considerazione è questa.
Ci sono, poi, tutta una serie di ordini del giorno ed anche
emendamenti che saranno tutti da valutare, e quelli che vanno in un
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miglioramento delle attuali proposte mi auguro che siano quantomeno
presi in considerazione dalla Giunta, in quanto il momento è
estremamente critico e ritengo che la collaborazione si effettui anche
attraverso un confronto nel quale si possano prendere in considerazione i
pareri di tutte le parti che vadano a migliorare la proposta che nasce per
sua natura dalla Giunta.
Credo, però, che possano essere valutati positivamente l’impegno e
la serietà con cui le minoranze stanno provando e stanno cercando con gli
strumenti a disposizione di dare delle risposte anche concrete. Non vorrei
che, come è accaduto - e mi è spiaciuto- lo scorso Consiglio, fossero
bocciate un po’ per partito preso, senza nemmeno aver valutato
quantomeno la fattibilità ed anche l’obiettivo prefissato.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
dichiaro chiusa la discussione generale.
Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il consigliere Tosi.
Ne ha facoltà.
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, come spesso accade
nelle normali sedute di Consiglio, in questa fase non ho repliche da fare in
quanto non è intervenuto nessun Consigliere di maggioranza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, la
consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.
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SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, alcune
specifiche in replica a quanto è stato sostenuto dal collega Pastorino, che
si è molto agitato rispetto alla mia dichiarazione che Regione Liguria
amministra miliardi. Effettivamente, se il collega Pastorino leggesse il
bilancio di Regione Liguria, verificherebbe e scoprirebbe che il bilancio
ammonta ad oltre 5 miliardi di euro. In questo senso Regione Liguria ha a
disposizione miliardi di euro.
Il problema qui è che vengono, poi, gestiti male. E mi spiego. La
nostra proposta emendativa, per aiutare il settore agricolo ed ittico, va a
chiedere alla Giunta di andare a trovare gli ulteriori oneri necessari a
sostenere queste imprese, a sostenere questo settore così in difficoltà, dai
fondi di cassa, dai fondi speciali e dai fondi di riserva per le spese
impreviste del bilancio degli anni finanziari 2020-2022.
Noi stiamo dando un’indicazione puntuale alla Giunta su dove
andare a reperire queste risorse, perché evidentemente ci sono difficoltà
da parte della Giunta, in quanto mette a disposizione solo 1.000.000 euro
per andare a coprire a titolo di indennizzo i danni subìti dal comparto,
anziché pensare e preoccuparsi di fornire anche della liquidità, di fare un
investimento sul futuro dell’economia della Liguria. Se si va a dare liquidità
a queste aziende, a queste imprese, poi se ne raccoglieranno i frutti
successivamente, quindi è una visione lungimirante.
Ora, credo che per aiutare dei settori produttivi così importanti
come l’agricoltura, il florovivaistico e quello ittico, sia necessario
impegnare almeno 10.000.000 di euro, bisogna parlare nell’ordine di
decine di milioni di euro, non di 1.000.000 o poco più. Tanto più che, come
giustamente abbiamo fatto rilevare, vengono trovati con molta facilità
centinaia di migliaia di euro, che, sommati, diventano milioni di euro, per
operazioni pubblicitarie, magari anche non particolarmente ben mirate e
con costi eccessivi, andando a dare di fatto i soldi a Berlusconi su
21.04.2020 n. 11 94
Mediaset con gli spot pubblicitari, o ancora andando a griffare le
mascherine che vengono fornite ai cittadini. Non c’è bisogno di mettere la
“griffe” e di spendere 200.000 di euro per griffare le mascherine; quei
200.000 di euro vanno dati ai settori produttivi che sono in grave
sofferenza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il
consigliere Garibaldi. Ne ha facoltà.
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, io dirò
pochissime cose nella replica, nel senso che condivido quasi tutto quello
che è stato detto dai miei Colleghi relatori di minoranza nel dibattito, però
rilevo un aspetto che è già stato detto anche dal consigliere Tosi e da chi
mi ha preceduto: quello che adesso stiamo affrontando è un momento in
cui a noi viene richiesta responsabilità, coinvolgimento e partecipazione,
ma mi sarei aspettato una interlocuzione.
Aspetteremo, poi, le repliche della Giunta regionale, però in questo
momento mi pare che da parte nostra (la maggior parte di noi) si siano
evitate accuratamente valutazioni di carattere politico anche perché le
elezioni si allontanano, quindi se qualcheduno era in campagna elettorale
ha avuto modo di rimodulare i propri temi.
Abbiamo alcuni mesi di lavoro. Questo è un primo provvedimento.
Ci sono tantissime risorse ancora da finalizzare e c’è un lavoro in cui tutte
le Forze politiche, a vari livelli, hanno la possibilità di dare un aiuto sia chi
è al governo della Regione sia chi è in questo momento all’opposizione.
Pertanto, invece che misurare le proprie competenze o le proprie
mancanze, dovremmo trovarci in uno spirito un po’ diverso in questa fase.
21.04.2020 n. 11 95
Quindi questo aspetto che continuo a sottolineare, e cioè della
necessità di coinvolgere tutta la società ligure, e quindi il tema di un
maggiore coinvolgimento di chi è deputato ai ruoli istituzionali nella
gestione di questa emergenza e del programma di investimento, penso sia
rafforzativo non per chi governa in questo momento rispetto agli altri, ma
perché le iniziative che portiamo avanti abbiano un po’ più di radici.
Per cui continuo a richiedere alla Giunta di valutare se stralciare
l’articolo 4 o di valutare l’emendamento che ho proposto in subordine, ma
di non rinunciare ad una concertazione coi soggetti istituzionalmente
chiamati a lavorare su questo tema, perché avremo bisogno in questa
fase non di soggetti ulteriori, come diceva il consigliere Rossetti, che
hanno avuto “alzate di ingegno”. Quindi se c’è un po’ di inventiva in alcuni
settori si va avanti, in altri meno, ma ripeto di un coinvolgimento con tutte
le categorie, i sindacati, il mondo dell’impresa, che hanno il polso della
situazione, per far sì che gli strumenti che mettiamo in campo, nel
momento in cui lo facciamo, siano operativi.
Altrimenti il rischio è che vi sia un’impostazione di metodo sbagliata:
per cui si fa presto, bisogna fare le cose rapidamente, poi dobbiamo fare
le correzioni, le interpretazioni, le FAQ rispetto a qualsiasi misura, perché,
nella logica per cui bisogna rispondere immediatamente alle richieste, la
parte normativa (come si fanno le cose con chi poi le gestisce) viene
demandata ad una serie di approfondimenti successivi. Lo abbiamo visto
su aspetti anche più delicati. Gli ultimi bandi che sono stati messi in
campo da Regione Liguria sui “voucher” e sulla scuola, poi, hanno avuto
necessità di integrazioni. Anche l’ordinanza che il Presidente della Giunta
regionale ha emanato il lunedì dell’Angelo ha avuto necessità di
integrazioni.
Per cui il fatto che si faccia la concertazione non è una perdita di
tempo, bensì un investimento perché gli strumenti concertati, poi, sono più
21.04.2020 n. 11 96
applicabili immediatamente rispetto a degli strumenti che vengono emessi
e che necessitano magari di un affinamento successivo. Pertanto la
riflessione che invito a fare è questa: questi passaggi velocizzano, non
rallentano, e quindi rinunciarci sarebbe anche un modo perché le misure
magari non sono efficaci come pensiamo; quindi su questo chiedo
veramente una riflessione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il
consigliere Vaccarezza. Ne ha facoltà.
VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, noto che sia
audio che video funzionano, per cui non volevo deludere i Colleghi che
non sentendo la mia voce ci sarebbero rimasti male, in modo particolare il
collega Tosi, quindi intervengo molto volentieri.
Mi spiace una cosa sola: che i Colleghi del Movimento 5 Stelle non
siano al Governo del Paese; se governassero l’Italia, quanto l’Italia
andrebbe meglio con le cose che abbiamo sentito oggi. Quando la collega
Salvatore dice che il ponte di Albiano è crollato perché è mancata la
manutenzione, vi siete resi conto che ANAS non è la soluzione? Meno
male, perché lì è mancata ANAS. Quando la Consigliera dice che è stata
una pessima gestione, parli con i Colleghi della minoranza, perché lì
siamo in Toscana, non vorrei che si incrinassero i rapporti. Magari pensate
che sia Liguria; non è Liguria. Non è Liguria, ma questo non cambia le
cose. Cambia che noi ne siamo preoccupati e, come lei, pensiamo che
centralizzare tutto in ANAS in questo momento sia sbagliato.
Pensate che a quella gente, che ha avuto il compito di vigilare su
quel Ponte, si voleva dare “sic et simpliciter” la gestione totale di
Autostrade con una semplice firma. La logica del profitto che governa in
21.04.2020 n. 11 97
Autostrade è la logica dell’incapacità che governa in ANAS. Lo possiamo
dire molto serenamente. Però sono contento che vi sia una riflessione
sulle autonomie dei territori, sono contento che sia arrivato il momento di
rivalutare la “follia Delrio”, che ha depauperato ed umiliato le nostre
Province, che, invece, sono le uniche che mantengono presidio sui
territori.
Passando alle Province, che, oltre alle strade, hanno le scuole,
volevo segnalare che la grande operazione che si dovrebbe fare in questi
giorni è quella sull’edilizia scolastica. Ci sono i soldi, ma il Governo
impedisce di poterli spendere. Dite al vostro Governo, alla Ministra
Azzolina “e soci”, di sbloccare la possibilità di fare interventi sull’edilizia
scolastica. E quando si parla dell’incapacità di Regione Liguria di
sostenere la scuola pubblica siamo seri. La Ministra Azzolina, il Governo
di questo Paese ha messo un milione e mezzo sulla scuola pubblica in
Regione Liguria. La Regione Liguria, cioè l’assessore Cavo, ha messo
sulla scuola pubblica un milione e mezzo, la Ministra Azzolina vale
l’assessore Cavo. No, mi scuso con l’assessore Cavo, che vale più della
Ministra Azzolina. Però gli interventi sulla scuola pubblica sono
esattamente gli stessi.
Certo, il Governo non ha nemmeno preso in considerazione la
scuola paritaria, Regione Liguria sì. Regione Liguria ha messo un milione
di euro a disposizione perché ci sia la possibilità di avere “tablet”, perché
si possa continuare la scuola a distanza, perché si possano continuare i
corsi di formazione. Poi, è giusto ed è logico criticare da ogni punto di
vista, e quindi se uno è in minoranza critica, però bisognerebbe anche
essere onesti e riconoscere ciò che la Regione ha fatto.
È bello perché, quando noi facciamo una cosa, la facciamo perché
ce l’avete suggerita voi; se la facciamo e voi non ce l’avete suggerita, è
sbagliata o, nella migliore delle ipotesi, è insufficiente. È vero, tutti
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vorremmo non pagare il bollo per i prossimi dieci anni, però in un’Italia che
nel sistema regionale ha rinviato il bollo a giugno - aspettando di capire
cosa sta succedendo - c’è una Regione, la Liguria, che rinvia il bollo a
luglio per aspettare cosa sta succedendo, quindi si mette un passo avanti.
Vedete, è lo stesso passo avanti che noi abbiamo nei confronti
delle famiglie, perché ieri è stato annunciato un provvedimento che pone
un’altra volta Regione Liguria davanti alle altre, cioè il “team” che gli
assessori Cavo e Viale hanno messo in piedi per affiancare le famiglie
prendendo in carico ed in esame anche i problemi di quelle famiglie che
hanno dei bimbi che vanno dagli 0 ai 6 anni. È un mondo che è stato
dimenticato dal Governo, oggi non se ne parla. La voglia, la capacità,
l’intelligenza di creare un “team” in cui noi coinvolgeremo queste famiglie
ed insieme a loro costruiremo una proposta da portare al Governo, ci
mette un’altra volta un passo avanti. Quindi è giusto criticare e fare ogni
tipo di osservazione, ma sarebbe anche giusto riconoscere che in un
momento complesso c’è una Regione, la Regione Liguria, che sta facendo
questo lavoro.
Consentitemi di parlare delle mascherine. Veramente, se fossi al
Governo di questo Paese, avrei tolto dal mio vocabolario la parola
mascherina e l’avrei sostituita con il “è meglio che io stia zitto”. Voi volete
parlare di mascherine, fatelo. Le mascherine dovevano essere
confezionate. Regione Liguria ha dato mandato ad un’azienda di
confezionarle (fare le confezioni) e che fossero confezioni sanificate e che
garantissero la certezza che queste mascherine arrivassero nelle case dei
liguri utilizzabili ed assolutamente non contaminate.
Questo confezionamento non è costato 1.000.000 o 1.200.000
euro, ma è costato – IVA inclusa - 150.000 euro. Mentre le mascherine
venivano confezionate, senza aggiunta di nessun costo, è stato inserito il
logo di Regione Liguria e Protezione civile. Dov’è lo scandalo? Pensate
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che le confondano con le mascherine arrivate dal Governo? Impossibile:
non sono arrivate le mascherine dal Governo. E quelle che sono arrivate,
e sono state distribuite, sono carta igienica e sono state buttate via. Quindi
non c’è confusione. C’è la capacità di una Regione di ottimizzare le spese
che fa, di farle nell’interesse del liguri e soprattutto di intervenire laddove il
Governo non arriva.
Ultimo passaggio. Il mio amico consigliere Garibaldi chiedeva che
bisogna coinvolgere le varie forze, non si possono ascoltare
semplicemente le cose e soprattutto voi, non coinvolgendo, dovete fare
continue modifiche. Ma davvero? Ma si consigliere Garibaldi è perso la
conferenza stampa del Presidente Conte? Abbiamo vissuto settimane in
cui avevamo un Presidente del Consiglio che andava in televisione,
annunciava un DPCM che non aveva ancora firmato, che poi scriveva, ma
soprattutto che mandava in bozza all’ultimo alle Regioni, non aspettava di
avere risposte e faceva come voleva. Non è vero, su una cosa ha avuto la
risposta: quando ha chiesto cosa volevano fare le Regioni per le elezioni.
Noi abbiamo risposto che ci fosse una finestra per poter votare, non
abbiamo chiesto di votare a luglio, bensì che ci fosse la possibilità di
valutare in un momento successivo quando votare.
In un’Italia che riparte, e non sappiamo ancora cosa potrà aprire e
cosa non potrà aprire, sappiamo una cosa: potrà passare il virus, potrà
cominciare la stagione balneare, potrà cominciare tutto, ma non si può
votare. Questo è bloccare la democrazia, non vuol dire dare la libertà ai
territori o alle persone, vuol dire: ripartiamo, valutiamo tutto insieme, ma
per “l’amor di Dio” non votiamo, perché votando rischiamo di andare a
casa. Ma quelli che andranno a casa quando voteremo - ahimè - sarete
voi.
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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica quale relatore, il
consigliere Michelucci. Ne ha facoltà.
MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, mi fa piacere
questa replica del consigliere Vaccarezza, che di fatto in tutto il suo
intervento non ha parlato di agricoltura, non ha parlato di nulla in merito a
quello che si tratta nel disegno di legge n. 304. È un comizio davvero dal
sapore elettorale. Mi sembra che i toni fino ad ora erano stati ben diversi,
sottolineando quello che ogni Forza politica riteneva necessario dire, ma
soprattutto suggerire su quello che era e che è questo disegno di legge. A
mio parere, qui si sta discutendo di quelli che sono i provvedimenti della
Regione e, ripeto, lo abbiamo fatto con moderatezza e pacatezza.
Mi aspettavo, quindi, qualcosa di più costruttivo, perché comunque,
se proprio dobbiamo vedere i dati, questa prima posizione della Liguria in
tutti i campi, che ha sollecitato il consigliere Vaccarezza, fino ad oggi non
si sono visti. Oggi diamo per scontato ciò che ancora scontato non è, cioè
quello dell’emergenza sanitaria, in cui, vorrei ricordare, benché si enfatizzi
qualunque tipo di controllo effettuato in tutta la Liguria, alcuni - bisogna
ammetterlo - sono stati anche positivi.
Ma se l’emergenza sanitaria oggi in Liguria è ancora presente,
perché, rispetto alla scorsa settimana, i dati del contagio sono aumentati e
si faccia finta di non saperlo; se i dati sull’emergenza ligure ci dicono che il
numero dei decessi rispetto ai positivi pone la Regione Liguria ai vertici di
quella classifica, in seconda posizione la Lombardia; se la Regione Liguria
per tamponi fatti – i tamponi sono stati e vengono ancora oggi ritenuti
necessari e fondamentali per uscire dall’emergenza e programmare quella
che sarà la Fase 2 – è ai livelli più bassi della classifica per tamponi fatti
per popolazione, questo ci deve dire qualcosa.
21.04.2020 n. 11 101
Ci deve dire qualcosa che fino ad oggi abbiamo non dico omesso di
dire, ma detto pacatamente, perché volevamo suggerire e creare le
condizioni per un rapporto proficuo e di collaborazione che ad oggi non
c’è. Anche durante il Consiglio regionale in videoconferenza è difficile
ottenere dall’Assessore alla Sanità le risposte alle interrogazioni
presentate, si attende addirittura un mese; interrogazioni in cui – parlo per
quello che riguarda il nostro Gruppo – non ci sono mai polemiche,
soprattutto proposte come abbiamo avuto modo di dire alla stampa in tutti
i settori, non solo sanità, ma anche – ricordato da alcuni Consiglieri i –
sull’aspetto dello sport, in cui …
Interruzione.
MICHELUCCI (riprende) … forse politicamente una infrastruttura
non prioritaria, perché era stata anche tolta da quello che era l’elenco
principale. È quindi una scelta politica che oggi – ripeto - pone la Liguria
con un debito verso la popolazione, altro che rivolgersi a Delrio, in questo
caso, alla riforma delle Province, che con questa infrastruttura non ha
nulla a che vedere.
Mi dispiace per questo intervento, ma voglio ritornare sulla falsariga
degli interventi di chi mi ha preceduto, cioè del fatto che si ha necessità di
fare in modo che anche i disagi che segnaliamo e le criticità che ci sono
sul territorio vengano ascoltate. Non per far sì che vengano prese in
considerazione o, come ha detto il consigliere Vaccarezza, che abbiamo
ottenuto e le nostre proposte sono state ascoltate.
Non trovo nulla di ingeneroso se le proposte dell’opposizione
vengono ascoltate da Regione Liguria e l’opposizione dice che finalmente
la Regione su alcuni temi ci ascolta. A mio parere, questo è il modo di
21.04.2020 n. 11 102
operare e di governare soprattutto sull’emergenza, non solo con le Forze
istituzionali, ma, come ricordavano alcuni Consiglieri, anche con le parti
sociali, con le parti sindacali, in generale per riuscire a risolvere
l’emergenza sanitaria e programmare con serenità quella Fase 2. Anche
sentire parlare come è stato fatto in questo intervento mi crea un po’ di
sconcerto perché sembra voler giustificare il poter parlare di elezioni, di
ripartire al più presto. Si ragiona già da una settimana solo di Fase 2. Vi
invito - ed invito la Giunta - a non perdere di vista e a non sottovalutare
ancora la fase di emergenza sanitaria che stiamo attraversando. Siamo
ancora in un momento difficile.
È giusto ragionare della Fase 2, è giusto mettere in piedi le
proposte che riducano la burocrazia e velocizzare gli interventi per
garantire la Fase 2, ma non perdiamo di vista, evitando polemiche, quella
che è ancora un’emergenza specifica. Vorrei ricordare che tante Regioni
si sono attivate su quello e non hanno inviato due mascherine a nucleo
familiare e vorrei sottolineare che ancora a gran parte della popolazione
ligure queste mascherine non sono arrivate, ma hanno creato una filiera di
autoproduzione. La Regione Toscana invia le mascherine al mese gratuite
e tante attività produttive si sono riconvertite. Questo è un modo di agire
su cui, poi, non si avranno neppure le critiche dell’opposizione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della
Giunta, l’assessore Mai. Ne ha facoltà.
MAI – Assessore all’Agricoltura, Allevamento, Caccia e Pesca.
Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo intervenire solamente
per due precisazioni. Cercherò di non polemizzare oltremodo e di provare
a rispondere ad alcune sollecitazioni. Intanto, voglio ringraziare alcuni
21.04.2020 n. 11 103
Consiglieri che hanno apprezzato questo sforzo fatto (ovviamente mi
riferisco al milione di euro per le aziende agricole ed ittiche) facendo
ragionamenti ed interventi responsabili, mentre con rammarico ne ho
sentito altri molto strumentali. In questo momento mi attendevo un
comportamento diverso, ma, ovviamente, ognuno di noi si comporta come
meglio crede.
Vedo anche molto singolare sollevare critiche, perché questo
milione di euro per ora sono gli unici fondi a disposizione al 100 per cento
a fondo perduto a favore delle aziende agricole, e dal Governo mi pare
che non sia ancora arrivato nulla, pertanto, prima di criticare, proverei a
stimolare magari i vostri rappresentanti che sono al Governo.
Devo dire, come alcuni di voi hanno detto, che sicuramente sono le
prime risorse, le prime azioni, quindi ringrazio di aver capito proprio
questo, e, ovviamente, lavoreremo per individuarne delle altre. Sono
disponibile a dichiarare - quindi portare in Giunta una nuova delibera - lo
stato di calamità anche per altri settori; ovviamente raccoglieremo i dati e
lo farò senz’altro. Quindi chiederò a chi sollecita questo intervento, poi, di
utilizzare lo stesso impegno per chiedere al rappresentante al Governo di
riconoscere questo stato di calamità, per cui posizionare le risorse
sufficienti sul Fondo di solidarietà nazionale.
Però voglio anche dire alla consigliera Salvatore – permettetemi
solamente questo, anche se mi rivolgo al Presidente del Consiglio,
ovviamente – che il Ministro dell’Agricoltura, il Ministro Bellanova, ha detto
che, quando ha parlato di florovivaismo nel Consiglio dei Ministri, i Ministri
si sono messi a ridere. Quindi vorrei dire alla Consigliera e a chi ritiene di
farlo di prendere maggiormente in considerazione e con maggior rispetto
la criticità che stiamo vivendo non solo a livello regionale, ma nazionale.
21.04.2020 n. 11 104
Allora, per arrivare a due risposte concrete su quello che stiamo
provando a fare, noi stiamo lavorando anche alla rimodulazione dei fondi
(già citati da alcuni di voi) PSR e PEAMP, in totale dovremmo avere a
disposizione 10.000.000 euro. Il problema è solo uno: che attualmente le
condizioni non ci permettono di essere efficaci nei confronti delle imprese,
quindi abbiamo bisogno di una certa elasticità da parte di Bruxelles, che
abbiamo già chiesto. Lo abbiamo chiesto come Regione Liguria, ma lo
abbiamo chiesto anche per tramite del Ministro. Speriamo che Bruxelles ci
consenta di attivare delle misure più idonee e delle spese che attualmente
non sono ammissibili, e anche di modificare la percentuale di aiuto a
favore delle imprese.
Per quanto riguarda il milione di euro, che è previsto all’articolo 2,
individueremo le modalità di utilizzo insieme ai rappresentanti delle
categorie agricole ed ittiche, ovviamente, e sono assolutamente
disponibile, poi, dopo questo confronto, a venire in Commissione e
relazionare. Però vi voglio dire che in questo provvedimento mi sono
tenuto molto largo - ho tenuto le maglie molto ampie - ed, infatti, come
avete sicuramente visto – probabilmente non tutti, perché c’è sempre
qualcuno che parla un po’ a vanvera – questi contributi sono mirati al
superamento del periodo di crisi, al riavvio e al rilancio delle attività
medesime, quindi possono essere utilizzati per fare più azioni. Quindi, se
decideremo di utilizzarli per il florovivaismo piuttosto che per la pesca,
piuttosto che per la zootecnia al 100 per cento o per la fase di rilancio, lo
definiremo sicuramente nelle prossime settimane sicuramente.
Per quanto riguarda lo smaltimento delle piante invendute, questo
era un grosso problema a favore delle imprese, ma ha fatto parte di un
provvedimento che abbiamo assunto in Giunta alcuni giorni fa e lo
smaltimento, o meglio, il poter mandare ad un riutilizzo diverso queste
piante invendute, costituirà oneri pari a zero per le aziende agricole.
Abbiamo ridotto, pertanto, totalmente le spese che sarebbero state a
21.04.2020 n. 11 105
carico delle nostre imprese, che, oltre il danno, avrebbero avuto anche la
beffa, quindi una semplificazione molto importante.
Quello che stiamo chiedendo al Governo è un fondo speciale per il
florovivaismo. L’avete citato tutti quanti, quindi sono molto contento che
abbiate coscienza di quello che è il fenomeno sul nostro territorio. Pensate
che il PIL agricolo regionale è costituito per l’80 per cento dal
florovivaismo, quindi è una potenza di fuoco importante, conosciuta in
tutto il mondo. Purtroppo è il settore che sta patendo maggiormente e
devo dire che tutte le Regioni sono concordi nell’attivare questo fondo
straordinario a livello nazionale. Per questo abbiamo prodotto ed
approvato come Assessori all’Agricoltura di tutte le Regioni (ovviamente
approvato anche da tutti i Presidenti di Regione) un documento che
abbiamo, poi, inviato al Ministro, che a sua volta l’ha inviato al Governo.
Quindi è uno strumento che per noi diventa essenziale.
Come diceva qualcuno di voi, il contatto costante e continuo con il
Ministero e con le altre Regioni c’è; nell’ultimo mese ci siamo visti circa sei
volte, di cui tre volte abbiamo incontrato anche il Ministro, quindi credo che
sia un grande segnale. Ovviamente abbiamo chiesto l’attivazione di molte
misure a sostegno all’agricoltura: dal Fondo straordinario per il
florovivaismo, al Fondo di sostegno per l’agriturismo ed il turismo, al
Fondo per la pesca.
Inoltre, abbiamo chiesto anche il riconoscimento dello stato di
calamità con adeguati fondi, ma anche l’attivazione del fondo di solidarietà
europeo, perché anche questa Europa ci può aiutare, non si deve tirar
fuori dalla partita, quindi con un Governo forte potremmo riuscire ad
ottenere qualcosa dall’Unione Europea. Ovviamente auspichiamo che
questo Governo abbia la giusta determinazione per potersi confrontare
con l’Unione Europea e portare, a beneficio dei nostri territori, delle risorse
per noi fondamentali.
21.04.2020 n. 11 106
In ultimo voglio dire questo. Ha detto benissimo il consigliere
Rossetti prima: dobbiamo cercare di sintetizzare, perché siamo in un
momento di estrema emergenza, quindi i provvedimenti devono arrivare
puntuali e veloci sui territori. Io ho sentito molti interventi, molti hanno
detto le stesse cose e lo capisco, capisco che ci sia la voglia di
rappresentare la propria posizione, però non vorrei che perdessimo tempo
prezioso per emettere questi provvedimenti.
Dopo sapete, c’è anche l’“omnibus” da portare in approvazione, che
contiene molte modifiche normative a favore delle nostre imprese. Non
voglio assolutamente tacciare nessuno, non è mio nel mio potere – ma,
anche se lo fosse, non lo farei mai – però chiedo solamente di
sintetizzare, perché abbiamo bisogno che ci sia una discussione molto più
snella e veloce. Voglio ringraziare anticipatamente tutti quanti per il voto
favorevole a questo provvedimento, in particolare all’articolo 2, al quale
tengo particolarmente.
L’unica cosa in chiusura che voglio aggiungere è questa: come
Regione Liguria noi non abbiamo nulla in meno rispetto alle altre Regioni;
forse qualche Regione ha qualche soldo in più rispetto a noi, però è ora
che si finisca di dire che la Regione è fanalino di coda. La Regione Liguria
non è fanalino di coda a nessuno e la consigliera Salvatore la finisca di
denigrare questa nostra bellissima ed amata terra.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della
Giunta, l’assessore Scajola. Ne ha facoltà.
SCAJOLA – Assessore alle Politiche abitative ed Edilizia.
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Signor Presidente, signori Consiglieri, molto rapidamente, perché è
stato sfiorato il tema dell’edilizia scolastica e vorrei dare ai Consiglieri
velocemente alcune precisazioni.
Per quanto riguarda il tema dell’edilizia scolastica, noi vorremmo
intervenire e la richiesta delle Regioni, in particolare della Liguria, proprio
in questa fase nella quale le scuole sono chiuse (fase in cui ci sono i fondi
e li hanno i Comuni) e possono intervenire in realtà, non solo pubbliche,
ma anche private, nelle proprie realtà scolastiche, è quella di poter
autorizzare quegli interventi straordinari di messa in sicurezza e di cantieri
che mai come adesso si potrebbero fare nelle scuole un po’ perché sono
chiuse, un po’ perché ci sono le condizioni di poter lavorare in sicurezza,
nel rispetto, ovviamente, di tutte le prescrizioni sulla prevenzione del virus,
ma si può lavorare.
Come espresso nell’ordinanza del Presidente Toti, noi abbiamo
aperto ad alcune attività edilizie (attività di edilizia libera - CILA), ma non
possiamo andare oltre a quello che abbiamo già autorizzato per nostra
competenza. Ieri eravamo collegati in videoconferenza con una
quarantina, una cinquantina tra Ministri e funzionari: all’ordine del giorno vi
era il tema dell’edilizia e dopo quattro ore eravamo ancora a parlare di
controllo del cittadino attraverso le “app”, attraverso tutte quelle cose che
si stanno inventando a Roma e il tema dell’edilizia praticamente è andato
“in cavalleria”.
Noi ci incontreremo presto (già convocati per giovedì prossimo) con
tutte le Associazioni di categoria e con gli ordini professionali in un Tavolo
tecnico perché, nella sicurezza e nel rispetto dell’emergenza sanitaria,
vogliamo poter lavorare ed è il momento opportuno per fare gli interventi di
messa in sicurezza riguardo all’edilizia scolastica. Ci sono Comuni che
hanno milioni di euro, sono pronti ad intervenire, ma non possono farlo
non per volere della Regione Liguria, ma perché il Governo non prevede
21.04.2020 n. 11 108
certi interventi straordinari, e questo sia chiaro. Noi, come altre Regioni,
vogliamo che, invece, si intervenga immediatamente sull’edilizia
scolastica. Ad oggi in una scuola si può fare una minima manutenzione, si
può dare del bianco, si possono fare piccoli, piccolissimi interventi, ma non
si può aprire un vero e proprio cantiere. Noi vorremmo che questo, invece,
si potesse fare.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della
Giunta, l’assessore Giampedrone. Ne ha facoltà.
GIAMPEDRONE – Assessore ai Lavori pubblici, Infrastrutture e
Viabilità.
Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per precisare alcune
cose, che comunque sono state replicate molto bene dal consigliere
Vaccarezza.
Se non ho capito male, nella relazione della consigliera Salvatore
sembrava quasi che il ponte crollato ad Albiano Magra, in Provincia di
Massa Carrara, in Regione Toscana, fosse di competenza della Regione
Liguria, quindi per un attimo sono trasecolato rispetto alle valutazioni che
la Consigliera stava facendo. Ho sentito dire: “Dovevate verificare”
“Dovevate valutare”, “Non è stato fatto niente e il ponte è crollato”. E
quindi volevo ribadirlo - ma l’ha già detto bene il consigliere Vaccarezza -
che il ponte è in Toscana.
Ma le dico di più, Presidente, credo non sia nemmeno di
competenza della Regione Toscana quel ponte, e nemmeno della
Provincia di Massa Carrara. È un ponte dello Stato ed è un secondo ponte
dello Stato che viene giù ad un anno e mezzo, purtroppo, dal crollo del
21.04.2020 n. 11 109
Ponte Morandi. Quindi, se vogliamo, è ancora più grave, perché arriva
dopo che qualcuno aveva annunciato un’autorità nazionale che doveva
controllare tutte le infrastrutture dello Stato, che non è mai partita. Arriva
un anno e mezzo dopo che qualcuno ha detto che ANAS avrebbe dovuto
gestire tutte le infrastrutture dei concessionari al posto dei concessionari,
che non erano stati in grado di gestire il Ponte Morandi.
E lo dico perché su questi temi ci vuole molta serietà, perché, se
non contiamo morti nel crollo del ponte di Albiano Magra, è forse per tanti
morti che purtroppo contiamo a causa del Coronavirus, quindi in qualche
modo il Coronavirus sul ponte di Albiano ha risparmiato qualche morto.
Non ho sentito dire mezza parola in questo dibattito, e mi avrebbe
fatto molto piacere – lo dico evidentemente sempre con la prospettiva del
dopo – sul fatto che, attraverso il Presidente Toti, non come qualcuno dice
in Toscana, e cioè di avere un Commissario che ricostruisca quel ponte -
che, ribadisco, è in Toscana - ed è giusto che venga ricostruito alla svelta
ed in tempi brevi dalla Toscana e dal Ministero delle Infrastrutture e con
chi riterranno più opportuno.
Un Commissario, abbiamo chiesto come Regione Liguria, in
accordo con tutte le realtà territoriali della Liguria, quindi i Sindaci dei
Comuni limitrofi ed il Presidente della Provincia, di avere un Commissario
ligure per le opere alternative emergenziali, fra cui c’è anche
eventualmente, se il Governo vorrà considerarla, quella della bretella del
ponte Bolano, Santo Stefano Magra. Attenzione: primo lotto della bretella,
perché mancano 10.000.000 euro per realizzare il secondo lotto ed
evidentemente servono anche le risorse per progettare il progetto prima
definitivo – e su questo siamo stati bravi a reperirle e ci sono – e poi
esecutivo ma le risorse mancano.
21.04.2020 n. 11 110
Quando sento dire dal consigliere Michelucci che il ponte era già
finanziato nel vecchio Piano dei fondi FAS (così ancora si chiamavano)
del Governo che noi abbiamo trovato appena arrivati nel settembre 2015,
non posso che replicare dicendo che questa è un’enorme bugia. Basti
pensare che il ponte oggi costa oltre 15.000.000 euro ed il finanziamento
della Regione, che doveva essere all’epoca immediatamente cantierabile,
era di 7.500.000 euro. Oggi il ponte ha tutte le autorizzazioni per essere
appaltato e per poter partire grazie al lavoro di tanti che in questi anni
hanno lavorato su quella arteria, ripeto, per realizzare il primo lotto, non
per realizzare tutta l’infrastruttura, in quanto mancano altri 10.000.000 di
euro.
Se oggi mettiamo 3.000.000 di euro con un emendamento è
perché, quando il CIPE ha autorizzato queste risorse, ha individuato come
soggetto attuatore - con una procedura un po’ sbagliata e che sa tanto di
“politicamente non corretto” non la Regione - come si fa tra Stato e
Regioni quando si trattano dei fondi stanziati dal CIPE, ma la Provincia de
La Spezia, forse perché all’epoca la stessa era gestita da un altro colore
politico rispetto a quello della Regione. Oggi, invece, anche la Provincia di
La Spezia è gestita dal colore stesso della Regione, quindi stiamo
gestendo la cosa nel migliore dei modi.
Ma l’individuazione della Provincia – e lo dimostrano questi
3.000.000 di euro che stiamo anticipando – all’epoca sbagliata, risultava
errata, perché sappiamo le Province oggi in quali difficoltà enormi sono
costrette a lavorare rispetto ad una norma che si chiama “legge Delrio” e
che ha fatto finta di abolire questi Enti, lasciandogli, invece, in capo delle
competenze dirette senza risorse.
Quindi noi oggi anticipiamo 3.000.000 di euro, che sono una partita
di giro, perché la Provincia non avrebbe le risorse per anticipare la gara
del progetto integrato per la redazione del progetto esecutivo e poi per la
21.04.2020 n. 11 111
realizzazione del ponte di Ceparana. Lo dico a tutti: il ponte di Ceparana
ha una tempistica programmata di realizzazione di cinque anni. Non credo
sia compatibile con una gestione emergenziale che il crollo del ponte di
Albiano oggi ha evidentemente portato all’attenzione. Se quell’opera deve
essere così fondamentale (come qualcuno la ritiene e come anche noi la
riteniamo importante) in un piano prima ordinario, ed oggi straordinario,
venga dichiarato il Commissario ligure per le opere emergenziali e state
tranquilli che, come abbiamo già dimostrato, in Liguria, quando si parla di
Commissari per la ricostruzione, le opere vengono costruite; magari
anziché in cinque anni, quell’opera si riesce a realizzare in molto meno.
Questa è una scelta del Governo. Il Presidente Toti ha fatto la richiesta.
Da quello che vedo, non mi sembra ci sia questo grande orientamento a
dover concedere un Commissario in Liguria.
L’ultima considerazione che faccio, rispetto a quell’area che
conosco molto bene, è che non sento mai parlare della strada provinciale
della Ripa, su cui ci sono 8.000.000 di euro investiti da parte di Regione
Liguria e non se ne parla mai, perché qualcuno aveva lasciato chiuso la
Ripa prima ancora del nostro arrivo ed evidentemente non ci aveva messo
un becco di un quattrino per riaprirla.
Quella strada non solo è stata riaperta, ma vi sono 8.000.000 di
euro investiti, abbiamo già finito il primo lotto ed è una strada che tutti i
Sindaci considerano prioritaria. Questa mattina, mentre vi parlo, ci sono i
tecnici di Provincia, di Regione e di IRE (che ha gestito l’appalto sul posto)
e stiamo per dare avvio anche al secondo e al terzo lotto che sono
fondamentali. Non si parla della Ripa, ma è fondamentale tanto quanto,
anzi, di più, rispetto alla bretella di Ceparana, perché era un’arteria che
c’era già e che era chiusa. Non se ne parla perché ci sono 8.000.000 di
euro di Regione Liguria ed è un’opera che sta andando bene gestita dalla
Regione Liguria; evidentemente qualcuno l’aveva lasciata chiusa prima di
noi pensando a qualcos’altro. Grazie, tanto dovevo.
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Sulle mascherine, credo che risponderà il Presidente, ma ha già
detto bene il consigliere Vaccarezza. Credo che da un Governo che ha
mandato di tutto e di più, tranne che mascherine vere, soprattutto per gli
ospedali, visto che voi rappresentate quel Governo, ogni risposta sarebbe
non coerente con quello che il vostro Governo, invece, non ha fatto per i
cittadini di questa Nazione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per replica a nome della
Giunta, il Presidente Toti. Ne ha facoltà.
TOTI – Presidente della Giunta.
Signor Presidente, signori Consiglieri, non ho molto da aggiungere
alle repliche che hanno fatto gli Assessori, se non alcune considerazioni
squisitamente metodologiche su questo dibattito. Sarebbe bello
effettivamente in qualche modo poter condividere le responsabilità di
governo in una fase così difficile per la nostra Regione e per il nostro
Paese, cosa che faticosamente cerchiamo di fare quotidianamente con il
Governo nazionale, pur mantenendo, ovviamente, diversità di posizione
politica e anche di responsabilità.
Ma all’interno di questo dibattito ho sentito una serie di
affermazioni...
Interruzione Presidente. Presidente, la interrompo un attimo: deve attivare
il video, non la vediamo.
21.04.2020 n. 11 113
TOTI (riprende) ... funziona, mi vedete?
Interruzione Presidente: perfettamente. La vediamo.
TOTI (riprende) ... non voleva essere una voce nel nulla. Dicevo
che ho ascoltato – grazie, signor Presidente, per l’aiuto tecnico – un
dibattito che mi sarebbe piaciuto avesse ben altra forma, al netto delle
singole proposte che ho ascoltato dall’opposizione, che, per la verità, poco
aggiungono se non cose sostanzialmente irrealizzabili per noi, come
d’altra parte irrealizzabili sono per il loro Governo.
Ma è questo il tema sostanzialmente essenziale del tipo di dibattito
che stiamo svolgendo, perché, se da una parte ho ascoltato un grido di
dolore delle opposizioni circa un coinvolgimento ed una cogestione in
qualche modo nelle reciproche responsabilità di un momento di crisi tanto
difficile per i nostri cittadini, dall’altra, nelle pieghe di quel ragionamento,
ho sentito delle affermazioni talmente strumentali, artificiose e false – non
dico “bugie” per rispetto all’Assemblea legislativa della Liguria – che
inficiano il dibattito.
Vedete, non si può da un lato chiedere responsabilità e dall’altro
evitarla in ogni momento possibile, soprattutto per Forze che hanno
incarichi di governo importante in questo Paese e con cui un dialogo
sarebbe forse utile e proficuo, se non fosse viziato da una pregiudiziale di
queste stesse forze politiche che evidentemente non intendono – e io
questo un po’ lo capisco, conoscendo quello che sta facendo il Governo –
di assumersi responsabilità nei confronti della nostra collettività, non
potendone rispondere o non essendo ascoltate, o molto probabilmente in
qualche imbarazzo per quanto fatto fino ad oggi fuori da questa Aula, ma
in altre aule ben più importanti del Governo nazionale.
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E’ inutile che io entri nel merito quando sento affermazioni del tipo
che si sono spesi 100.000 euro per imbustare le mascherine, perché
vorrei sapere francamente in quale altro modo avremmo potuto
consegnare delle mascherine senza imbustarle. Lasciandole sciolte?
Appendendole alle maniglie delle porte in modo che venissero
contaminate da chi passava o forse un...
Interruzione Presidente: chiedo scusa, Presidente. Consigliere Rossetti,
se può togliere quel cartello, la ringrazio.
TOTI (riprende) ... io non lo vedo, per cui non mi turba più di tanto,
Presidente Piana; in ogni caso, mi sembra sia coerente al clima.
Se qualcuno se mi avesse spiegato, anche con una semplice
telefonata, come consegnare un milione e mezzo di mascherine ai cittadini
della Liguria ed un altro milione alle imprese produttive ed ai lavoratori
della Liguria (cosa di cui si è fatta carico Regione Liguria, non avendone
per i medici mandate dal Governo nazionale), e mi avesse detto che in
effetti era una stupidaggine farle imbustare in modo sterile, perché si
potevano appendere alle maniglie, tirare con le fionde, consegnare agli
angoli di strada, infilare nelle tasche dei cittadini, francamente forse l’avrei
anche ascoltato.
Devo dire che, nella mia modesta intelligenza, non ho trovato altro
modo, per rendere sterile una mascherina da consegnare in una cassetta
delle poste, che metterla dentro una busta trasparente, però magari
c’erano altri modi per farlo, che non ho sentito dalle opposizioni in tutta
franchezza, perché non saprei come altro distribuire delle mascherine.
21.04.2020 n. 11 115
Così come ha ragione il consigliere Vaccarezza: non c’era rischio di
sbagliarsi con mascherine provenienti da altri Enti di governo di questo
Paese dal momento che non le abbiamo viste, ma credo sia ragionevole,
giusto, utile e doveroso il fatto che vi fosse lo stemma di Regione Liguria
per far comprendere ad un qualsiasi cittadino, che legittimamente può non
ascoltare le dichiarazioni del Presidente Toti, che quella cosa trovata nella
cassetta delle poste non era messa da un vicino burlone o da qualcun
altro che avrebbe potuto dargli una mascherina non all’uopo garantita, ma
dalla Protezione civile di Regione Liguria, che dovrebbe essere un Corpo
di volontari e di dirigenti a cui tutti, anche le opposizioni, sono affezionati e
la cui valorizzazione del marchio dovrebbe vedere tutti quanti uniti, anzi
orgogliosi.
La Protezione civile della Regione Liguria è oggi la Regione Liguria
di Toti, ma domani sarà la Regione Liguria di Rossi, di Bianchi, di Verdi. Il
Corpo della Protezione civile della Regione Liguria è quel Corpo intorno a
cui tutti si stringono nei momenti di difficoltà e che ha fatto un grande
sforzo per consegnare quelle mascherine in molte parti della Regione.
Il fatto che le mascherine siano state consegnate in busta sterile
con un marchio di riconoscibilità rispetto ad un Corpo istituzionale della
Regione diventi un fattore di polemica da parte di Forze politiche, i cui
rappresentanti romani non sono riusciti a garantire le mascherine ai
medici, trovo che sia un ragionamento talmente meschino e strumentale
da inficiare ogni possibilità di dialogo anche sulle altre cose, detto che non
ho sentito delle grandi buone idee in questo dibattito.
Il fatto che si chiami “spot elettorale” uno “spot” che sta andando
non sulle reti Mediaset, ma su tutte le reti private nazionali, anche su
La7...
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Interruzione Presidente: consigliere Rossetti, cortesemente.
TOTI (riprende) ... a sostegno delle produzioni liguri, guardate un
po’ che idea geniale abbiamo avuto in televisione in un momento in cui i
cittadini non possono e non devono uscire di casa. Certo, avremmo certo
potuto usare un altro metodo di pubblicità, ma temo che pochi cittadini
avrebbero potuto vederlo e magari dare quel piccolo contributo ai
produttori della nostra Regione acquistando dei prodotti della Liguria.
Il fatto che si pensi, anziché all’aiuto che si dà alle imprese locali del
territorio, al fatto che sia uno “spot” elettorale la dice lunga sull’incapacità
di questa minoranza politica di esercitare quel ruolo che essa stessa
pretenderebbe, poi, nelle parole, ovvero di condivisione della fatica di
governo, cosa di cui evidentemente non è in grado di capire neppure il
significato.
Così come – e l’ha detto bene l’assessore Scajola poco fa – il fatto
che si discuta di lavori nei cantieri dell’edilizia scolastica quando è stata
bloccata dal Governo, io non posso immaginare che sia una mancanza di
conoscenza, perché vorrebbe dire una sciatteria di base nei confronti degli
atti, delle ordinanze, dei DPCM del vostro stesso Governo, dello stesso
Governo delle opposizioni, che non voglio immaginare che avvenga. Lo
temo, ma non voglio metterlo neanche in considerazione.
Allora il fatto che i cantieri in questa Regione, quelli che non siamo
riusciti ad aprire noi, sono chiusi o per decreto ministeriale di Patuanelli o
per decreto ministeriale di altro Ministero o perché non inseriti nel decreto
del Presidente del Consiglio come Ateco (vedi l’edilizia scolastica), nella
presunzione assoluta, che non vorrei nessuno mi smentisse perché
peggiorerebbe la mia valutazione, sul fatto che tutti lo sappiano, trovo che
sia francamente un’introduzione di un dibattito strumentale che non mi
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consente di prendere seriamente nessuna delle argomentazioni proposte
dall’opposizione.
Così come sul ponte, anche si è già dilungato l’assessore
Giampedrone, vorrei manifestare solamente il mio rammarico per non aver
sentito qualche esponente, che molto ha concionato di ponti in questi
ultimi anni, dire che quel ponte era di ANAS, quella stessa società salvifica
che avrebbe dovuto, con la sola imposizione delle mani, rifare a nuovo
nuove le infrastrutture di questo Paese, a cui avremmo dovuto affidare le
nostre vite, le nostre gallerie, i nostri ponti.
Non ce l’ho con ANAS, che è una struttura dello Stato che fa il suo
lavoro per come può, evidentemente; ce l’ho con coloro che
semplificando, banalizzando e strumentalizzando trovano sempre una
soluzione semplice che semplice non è. Dovrebbero chiederlo gli
esponenti delle opposizioni liguri anche a talun Ministro del loro Governo,
che magari tutti i giorni affronta difficoltà per cercare di arrivare in fondo ad
alcuni percorsi che facili non sono, quindi sarebbe forse utile riportare
questo dibattito sul filo giusto.
Così come non posso ascoltare i dibattiti sui tamponi da parte di
esponenti di un Governo che fa fatica a mandare i reagenti per i tamponi,
per cui per rispetto non a me, ma al Ministro della Salute Speranza e al
Governo che dovreste rappresentare in questa Aula, almeno i Partiti
politici che lo appoggiano e di cui fate parte, dovreste almeno conoscere il
fatto che i tamponi, che in Regione Liguria sono arrivati a 1.500 ed
aumenteranno ancora, si scontrano con la fatica che il Governo, la
Protezione civile nazionale e il Ministero della Salute riscontrano nel
distribuire a tutte le Regioni i reagenti necessari ad aumentarne
grandemente la quantità, cosa che (sono d’accordo con voi) si dovrebbe e
si potrà fare, mi auguro, in futuro, soprattutto se questo Governo
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comincerà ad utilizzare il suo potere d’acquisto rispetto a quelle sostanze
in modo più appropriato e più efficace.
Riguardo ai test sierologici (altra cosa su cui ho sentito qualche
accenno) mi auguro che i Gruppi consiliari abbiano un abbonamento alle
agenzie di stampa, altrimenti anche sui siti “internet” gratuiti compaiono
molte notizie, tipo una notizia che riguarda il Commissario straordinario
Domenico Arcuri, persona che, peraltro, si sta spendendo per questa
emergenza, talvolta con risultati soddisfacenti, talaltra evidentemente no.
Su questo evidentemente no, dal momento che ha detto che i test
sierologici saranno vidimati dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministro
della Salute e dalla sua stessa struttura commissariale non prima del
giorno 29 aprile. Questa è una dichiarazione di un Governo in cui molti
esponenti delle opposizioni che hanno parlato dovrebbero riconoscersi.
Quindi, nel momento in cui si chiede una politica di test sierologici
alla popolazione, che Regione Liguria sta facendo a sue spese e a sua
responsabilità, e mi auguro che poi qualcuno in questa Aula domani non
abbia da alzarsi chiedendo conto del perché abbiamo fatto test sierologici
a numerose categorie di persone prima che il Ministero della Salute,
l’Istituto Superiore di Sanità ed il Governo vidimassero e pagassero,
ovviamente, perché per il momento nessuno ha dato un euro in questo
senso, francamente sarebbe piuttosto surreale (si potrebbe dire anche
grottesco) trovarsi in questo Consiglio regionale a spiegare per quale
ragione i test sierologici non si fanno ancora in larga scala sulla
popolazione italiana, semplicemente perché il Governo non ha ancora
stabilito quale Protocollo, quale tipologia di test e come verrà
evidentemente diffuso sul territorio nazionale.
Siccome, poi, alcune Regioni – guarda caso, la Liguria è una di
queste – di questi testi ne hanno già fatte diverse decine di migliaia,
facendo scegliere a professionisti di assoluta fama (e che godono la
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nostra stima) la tipologia dei test, non vorrei ci si dovesse trovare, magari
da quegli stessi esponenti delle opposizioni che oggi hanno parlato di test
sierologici, a doversi difendere dal fatto di essere partiti in anticipo rispetto
ad un Governo che poco ha fatto.
Potrei andare avanti a lungo. Non lo faccio, perché diventa anche
noioso e spero che questo Consiglio faccia la cosa più utile che può fare,
ovvero votare il rinvio del bollo auto per i cittadini della Liguria a luglio.
Voglio semplicemente ricordare, ma per condividere, come chiedete voi, la
fatica di governo e anche la fatica dei bilanci dello Stato, delle Regioni e
degli Enti locali, che la maggior parte delle imposte sono state al momento
rinviate dal Governo centrale alla fine di maggio, quindi un paio di mesi
prima di quando i liguri pagheranno il bollo. Magari se i Gruppi di
opposizione volessero preparare un ordine del giorno che chiede al
Governo di sospendere tutte le tassazioni fino a fine anno, penso che i
Capigruppo di maggioranza di questo Consiglio sarebbero ben lieti di
sottoscriverlo.
Così come – non vorrei esagerare nella condivisione di scelte, che
pure mi è stata chiesta – mi piacerebbe che dai Gruppi di opposizione
uscisse qualche parola di sprone al Governo affinché quel fondo di
garanzia, che servirà a spalmare su Enti locali e su Regioni l’“extra
budget” votato dal Parlamento della Repubblica Italiana, che si appresta
(spero) a rivotarne un secondo, venga impiegato ovviamente anche a
sostegno di quella fiscalità regionale e comunale che non verrà incassata.
Questo servirà evidentemente a pagare il trasporto pubblico locale,
le politiche sociali e tutte quelle cose di cui le Regioni normalmente si
fanno carico e che non potranno fare conto oggi su un’imposizione fiscale
che è sospesa o meno dal Governo, che ne detiene la potestà, si aggirerà
certamente in un numero a doppia cifra inferiore a quella preventivata nei
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documenti di spesa e di incasso del Governo, visto che le previsioni di PIL
sono meno 9-10 per cento.
Mi sarebbe piaciuto un dibattito che non fosse strumentale e un po’
becero su mascherine da dare non incartate, ma mettendole in tasca alla
gente per strada; di “spot” regalati alle televisioni invece che di sostegno
mirato attraverso l’unico strumento che gli italiani possano vedere, la
televisione, all’agricoltura e ai produttori della Liguria. Mi sarebbe piaciuto
qualche assunzione di responsabilità verso un ponte crollato, che è di
un’agenzia dello Stato, e quindi del Ministero di Infrastrutture e Trasporti,
quella stessa agenzia a cui qualcuno avrebbe affidato le sorti del Paese e
che io non critico, ma qualcuno evidentemente oggi pensa di doverlo fare;
qualche aiuto per sbloccare i cantieri che abbiamo tenuto aperti, invece, di
parlare di edilizia scolastica senza sapere di cosa stiamo parlando;
eccetera, eccetera, eccetera.
La condivisione e l’assunzione di comuni responsabilità per il bene
dei cittadini è una cosa positiva della politica, è un obiettivo a cui tutti noi
teniamo, ma non lo si può fare partendo da delle basi di non verità, da
delle posizioni che sono assolutamente legittime per l’opposizione, ma
evidentemente partigiane ai limiti della strumentalità e non solo
dell’inesattezza, che sarebbe un reato colposo, ma della bugia, che è un
reato doloso. Per questo credo che non ci siano le condizioni minime
perché questo dibattito porti a qualche cosa di più che non quelle cose
che la Giunta ha chiesto e che spero che tutti possano votare nella libertà
di giudizio, ma soprattutto nella consapevolezza che sono aiuti, comunque
li si valuti, che vanno alla nostra comune Regione.
PRESIDENTE. A questo punto direi di sospendere la seduta, visto
che sono ormai le ore 13.00.
21.04.2020 n. 11 121
Ricordo a tutti che il Consiglio riprenderà alle ore 14.30 con la
discussione e la votazione degli emendamenti e degli articoli riguardanti il
disegno di legge n. 304, quindi pregherei di essere puntuali.
La seduta è sospesa; i lavori riprenderanno alle ore 14.30.
(La seduta è sospesa alle ore 13.02)
(La seduta riprende alle ore 14.31)
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il consigliere
Vaccarezza. Ne ha facoltà.
VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, facevo
semplicemente una proposta: visto che abbiamo segnato le presenze
quando abbiamo cominciato il Consiglio, se azzeriamo le presenze e se
registriamo nuovamente le presenze il lavoro del Presidente credo sia
agevolato per capire chi di noi ha problemi.
PRESIDENTE. Effettivamente potrebbe essere un modo intelligente
di procedere. Se azzeriamo tutte le presenze e facciamo registrare
nuovamente la presenza dei Consiglieri, io avrò una percezione completa
dell’Aula del Consiglio.
21.04.2020 n. 11 122
Mi risultano ancora assenti i colleghi Rosso, De Paoli, Barbagallo,
Pastorino, Rossetti, Ferrando e Michelucci, il Presidente Toti e gli
assessori Cavo e Giampedrone.
Gli Uffici mi hanno comunicato che il consigliere Rossetti non
rientrerà per la seduta pomeridiana, quindi è assente; pertanto mancano i
consiglieri Ferrando e Pastorino, il Presidente Toti e gli assessori Cavo e
Giampedrone.
Passiamo alla discussione e votazione dei singoli articoli e degli
emendamenti.
Art. 1
(Differimento dei termini per i versamenti relativi alla tassa automobilistica
regionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19)
Emendamento sostitutivo (presentato dalla consigliera Salvatore e altri).
L’articolo 1 viene così sostituito:
“1. A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, sono
sospesi i termini dei versamenti ordinari relativi alla tassa
automobilistica regionale scadenti nel periodo compreso tra l’8
marzo 2020 e l’8 marzo 2021.
2. I versamenti ordinari di cui al comma 1 possono essere effettuati,
senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione, entro il 31 luglio
2021. Non si fa luogo al rimborso di quanto eventualmente già
versato.
21.04.2020 n. 11 123
3. Dall'applicazione del presente articolo derivano maggiori oneri a
carico del presente esercizio contabile che saranno oggetto di
corrispondente variazione dello stato di previsione dell’entrata in
termini di cassa differiti al 2021”.
Chiedo cortesemente aiuto ai tecnici di Liguria Digitale: ho bisogno
della schermata con i volti dei Consiglieri in modo che io possa vederli,
altrimenti potrei procedere al voto e poi scoprire che ci sono dei Colleghi
che non erano presenti. Sarei più motivato e tranquillo nel procedere alla
votazione. Mi pare che siano presenti tutti i Consiglieri.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, la consigliera
Salvatore. Ne ha facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri,
l’emendamento che proponiamo va a sostituire l’intero articolo 1, che
diventerebbe: “1. A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19
sono sospesi i termini dei versamenti ordinari relativi alla tassa
automobilistica regionale scadenti nel periodo compreso tra l’8 marzo
2020 e l’8 marzo 2021”. Quindi, come preannunciato, proponiamo che sia
sospeso per un periodo di dodici mensilità.
“2. I versamenti ordinari di cui al comma 1 possono essere effettuati
senza sanzioni e interessi in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2021.
Non si fa luogo al rimborso di quanto eventualmente già versato. 3.
Dall’applicazione del presente articolo derivano maggiori oneri a carico del
presente esercizio contabile che saranno oggetto di corrispondente
variazione dello stato di previsione dell’entrata in termini di cassa differiti al
2021”.
21.04.2020 n. 11 124
In sintesi, questa è la proposta emendata per consentire ai cittadini
liguri di avere un periodo di sospensione dal pagamento del bollo auto che
sia molto più lungo rispetto a quanto preventivato dalla Giunta regionale,
che si aggira intorno ai due mesi, quasi tre mesi, scarsi; invece noi
proponiamo che la sospensione sia di 12 mesi.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Righello. Ne ha facoltà.
RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo
ovviamente accompagnando l’emendamento che la collega Salvatore sta
proponendo relativamente al bollo auto, di cui anche il Partito Democratico
ha fatto proposte esattamente in quella direzione, però vorrei fare una
considerazione più in ordine generale.
Stamani ho assistito ad una discussione un po’ marziana, nel senso
che il PD, ma non solo il PD, devo dire tutte le opposizioni, hanno fatto
proposte operative – non le hanno fatte solo stamani, le hanno fatte nelle
Commissioni consiliari, le hanno fatte nella scorsa sessione del Consiglio
– per accompagnare una fase difficile sulla parte sanitaria. Segnalo che
ancora oggi i numeri su base regionale ci danno un’emergenza su questo
fronte, a partire dalla ASL n. 2, dove risulta un’impennata ulteriore rispetto
ai contagi.
Noi abbiamo proposto una serie di provvedimenti nella direzione di
questa emergenza sanitaria a favore delle strutture sanitarie, anche quelle
territoriali, a favore del personale medico, anche con emolumenti
aggiuntivi, alla salvaguardia della salute degli stessi operatori e poi una
serie di misure nella direzione di una possibile ripresa economica quando
21.04.2020 n. 11 125
le Istituzioni sanitarie nazionali ci daranno il via libera. Lo abbiamo fatto
nella direzione non solo del bollo auto, nella direzione di sostegno alle
tante categorie in sofferenza: quindi a favore dell’industria, a favore
dell’agricoltura, a favore dei florovivaisti, delle tante categorie anche delle
aree interne in sofferenza.
Stamattina c’è stato un richiamo anche del Presidente Toti nel dire:
voi Consiglieri di opposizione dovete stimolare il vostro Governo – segnalo
che il Governo è un Governo nazionale di tutti noi dal punto di vista
istituzionale – per assumere delle misure a favore della ripresa. Bene, io
sono stato autore – io e il mio Gruppo, ovviamente – di una ripresa, ad
esempio, della silvicultura, della possibilità di liberare le imprese di attività
possibili, fatto salvo ovviamente il giusto contenimento del contagio. E
l’abbiamo fatto su una serie di provvedimenti che vanno dall’agricoltura al
piccolo commercio, al commercio al dettaglio e al turismo, tutti settori in
sofferenza.
Però mi consenta, signor Presidente, mi pare – e lo registro a
malincuore – un ribaltamento delle posizioni. Qui abbiamo una posizione
politica...
Interruzione Presidente: è scaduto il tempo, collega Righello.
RIGHELLO (riprende) ... la pregherei di darmi ancora qualche
minuto.
Interruzione Presidente: qualche minuto no, sono tre minuti ad intervento
sugli emendamenti.
21.04.2020 n. 11 126
Interruzione: no, no!
RIGHELLO (riprende) ... chiudo qua.
C’è un ribaltamento dei ruoli. I Gruppi di opposizione si assumono
la responsabilità di fare proposte operative con grande responsabilità e
non polemica e assistiamo da parte della maggioranza a comizi elettorali
in Consiglio regionale, a partire dal Presidente, dal Capogruppo
Vaccarezza e devo dire anche del Presidente Toti. Qui si tratta di
governare i processi non di fare campagna elettorale! Vi chiedo scusa,
questo è il vero punto. Non so si è compresa la posizione.
PRESIDENTE. Ricordo ai Colleghi che sono dichiarazioni di voto
sull’emendamento e avete a disposizione 3 minuti.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, da quando facciamo le sedute in
videoconferenza non ho mai sforato i tempi e non lo farò nemmeno questa
volta.
Come Linea Condivisa appoggeremo l’emendamento presentato
dalla collega Salvatore, che consideriamo utile proprio in virtù di dare un
maggior respiro alle famiglie liguri.
D’altra parte queste sedute in videoconferenza necessarie - che a
mio giudizio devo dire lei sta gestendo in maniera assolutamente corretta
21.04.2020 n. 11 127
e positiva, signor Presidente - non danno la possibilità di avere un “botta e
risposta” immediato.
Oggi il Presidente ha detto che le opposizioni hanno fatto
demagogia e strumentalità e ha detto che basterebbe fare una telefonata.
Magari, se il Presidente Toti guardasse il suo telefono vedrebbe che
qualche telefonata gli è stata fatta e che qualche lettera gli è stata scritta.
Non abbiamo mai condiviso niente in questo percorso.
Abbiamo condiviso delle cose in Consiglio regionale, siamo riusciti
a fare delle cose nelle Commissioni e anche con lei, Presidente; ma con la
Giunta non abbiamo mai condiviso niente, a parte - a mio giudizio - delle
riunioni in cui ci siamo visti e in cui siamo stati informati delle cose e se
dicevamo qualcosa di diverso dalle posizioni già assunte non venivamo
nemmeno ascoltati. Quindi rimando indietro questo tipo di operazione.
Comunque, ritornando all’emendamento, mi sembra che la
proposta della collega Salvatore sia precisa e puntuale e vada nel senso
di una proposta che è possibile e fattibile per la nostra Regione e quindi
come Linea Condivisa sia io che il collega Battistini voteremo a favore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha
facoltà.
DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per
entrare nel merito di questo emendamento, ma soprattutto nella
discussione che c’è stata nella contro-risposta del Presidente. Questo
emendamento è uno degli esempi di concretezza che noi stiamo
proponendo al disegno di legge ed è di competenza esclusivamente
regionale.
21.04.2020 n. 11 128
La questione che dicevo anche in fase di discussione e che
ribadisco ancora adesso è il fatto che la proposta, che può allargare ad
tutto un anno solare l’esenzione o comunque la proroga di questo bollo
auto, la rende - al contrario del provvedimento in origine che prevede la
proroga fino a luglio, in particolare per alcune fasce direttamente
interessate di popolazione – usufruibile da tutta la popolazione, quindi in
generale. Prendendo tutto l’anno solare, si tiene conto di tutti gli utenti che
sono coinvolti nel pagamento del bollo auto: partendo dall’8 marzo 2020 e
arrivando all’8 marzo 2021 ci sembra assolutamente di rendere più
generale e più generica possibile questa proposta e soprattutto di renderla
per tutti i liguri che, chiaramente, sono in difficoltà in questo periodo.
Volevo solo specificare che questa è una proposta concreta e non è
demagogica, anzi, è tutto nei canoni della Regione Liguria ed è nella
possibilità di una Regione responsabile verso tutti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Battistini. Ne ha
facoltà.
BATTISTINI . Signor Presidente, signori Consiglieri, faccio un
brevissimo intervento, perché il collega e capogruppo Pastorino ha già
preannunciato il voto favorevole del nostro Gruppo a questo
emendamento, che consideriamo importante anche alla luce
dell’illustrazione durante la fase di discussione generale e di relazione a
questo disegno di legge da parte della proponente Alice Salvatore. Quindi
annuncio il voto favorevole.
Devo dire che, effettivamente, questa mattina ho assistito ad una
discussione piuttosto surreale, specie sulle mascherine. Altre Regioni
hanno distribuito alla popolazione Dispositivi di protezione individuale quali
21.04.2020 n. 11 129
le mascherine chirurgiche. Per esempio la Regione Toscana ne fornisce
addirittura 30 a test, non a nucleo familiare, ma 30 a testa nelle farmacie,
senza bisogno di griffe, senza bisogno di loghi, senza bisogno di
pubblicità. Devo dire che è vero, sono mancate in tutta Italia le
mascherine, altre Regioni, però, hanno supplito a questa carenza
produttiva mondiale – lo vorrei ricordare, perché non è una questione del
nostro Paese, ma una questione di produzione industriale – dotandosi, ad
esempio, di Poli produttivi regionali. In Liguria non si è fatto, non si è
ascoltato, non ci si è messi attorno ad un Tavolo il tessuto imprenditoriale
ligure per cercare di differenziare, per esempio, le linee di produzione o
cercare chi poteva mettersi a disposizione per produrre i supporti e i
presìdi medici necessari.
Questa è una grande mancanza di questa Giunta; altre Giunte,
come la vicina Toscana, lo hanno fatto, senza bisogno di farsi tanta
pubblicità e questa mattina noi siamo andati a ragionare e ad ascoltare un
intervento, quello del Presidente Toti, che francamente mi ha fatto cadere
più volte le braccia. Mi dispiace, perché in chat il Presidente ci ha
redarguito dicendoci che la chat è istituzionale e la leggono anche altre
persone; anche i video sono istituzionali, li ascoltano e li vedono anche
altre persone. Certe cose potrebbero non essere dette e non essere fatte.
Centocinquantacinquemila euro inoltre per la griffe...
Interruzione Presidente: non me ne voglia, consigliere Battistini, ma in
automatico scade il tempo.
BATTISTINI (riprende) … concludo subito. 155.000 euro potevano
essere spesi in altri modi: un ecografo portatile per la diagnosi domiciliare
costa 6.000 euro. Fatevi i conti: sono 29...
21.04.2020 n. 11 130
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vaccarezza. Ne
ha facoltà.
VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, non me ne
voglia la consigliera Salvatore se scherzo un attimo, ma voterò contro
perché è poco. Io mi aspettavo almeno 50 anni di rinvio e, perché no, 60.
Cominciamo ad essere seri! In un Paese che sposta tutto a maggio, che
nella migliore delle ipotesi sposta a giugno, questa è una Regione che
sposta a luglio. Ho capito: quando noi facciamo una cosa che l’avevate
detta voi, per non dire che siamo stati bravi, dovete dire che siamo stati
insufficienti.
Chiedo scusa al consigliere Battistini, mi permetta una battuta:
quando tornerà il freddo le basterà un gilet, perché non avrà più bisogno di
scaldare anche le braccia, essendole cadute stamattina. Però non accetto
la battuta sull’ecografo, lo abbiamo spiegato e glielo rispieghiamo. Certo,
spendevano meno a comprare una fionda e a lanciare le mascherine
passando per strada sui balconi delle persone, ma andavano confezionate
e la spesa è di confezionamento. Poi, però, lei ha detto una cosa che
condivido in maniera assoluta: spero che sulla Regione Toscana si faccia
chiarezza. Mi assumo personalmente la responsabilità di ciò che dico e
spero che prima o poi qualcuno indaghi come mai, nella pochezza dei
presìdi, la Regione Toscana e la Regione Emilia Romagna abbiano
ricevuto molto, ma molto, ma molto di più della Regione Liguria. Prima o
poi qualcuno ce lo dirà, non sarà un politico; stavolta spero io che sia un
magistrato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha
facoltà.
21.04.2020 n. 11 131
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, un brevissimo
intervento, intanto per riprendere le considerazioni che faceva poc’anzi il
collega Vaccarezza, che sono assolutamente condivisibili.
Credo che su questa vicenda del bollo si sia fatta davvero da parte
dell’opposizione una strumentalizzazione netta e chiara, perché
contestare o comunque fare un balzo in avanti rispetto ad un’iniziativa di
Regione Liguria, che già propone un termine di scadenza di oltre un mese
rispetto a tutti gli altri Enti che in qualche misura sono intervenuti sul tema,
mi pare francamente una strumentalizzazione. Poi, è chiaro che queste
sono le prime misure per far fronte ai problemi che ha causato questa
epidemia. Vedremo cosa succederà in seguito con calma, affrontando le
questioni una per una e valutandole insieme.
Nel complesso, su tutto il ragionamento che è stato fatto stamattina,
sul quale io volutamente non sono intervenuto, perché ho visto un taglio
che oggettivamente aveva molto di propositivo, ma poco di costruttivo, se
mi posso esprimere in questo modo.
Argomento mascherine. Vorrei fare un ringraziamento a Poste
Italiane, che spesso ho contestato, e in particolare i postini che si sono
caricati di un lavoro imponente, cercando di dar seguito e di soddisfare un
bisogno. Io ho visto le mascherine che sono arrivate confezionate in
maniera molto sobria, in un contenitore igienico, un contenitore adeguato
e con dentro il logo della Regione e della Protezione civile. Non ho visto in
questo una volontà di fare propaganda o quant’altro; anzi, la gente ha
apprezzato il fatto che Regione Liguria si è assunta questo onere, in
fondo. Perché vorrei ricordare sulla vicenda delle mascherine, di cui si
parla troppo poco, che il decreto emergenziale emanato il 31 gennaio ha
creato delle condizioni per cui questo compito era della Protezione civile
21.04.2020 n. 11 132
nazionale e non voglio far polemica. Poi le Regioni, di fronte
all’inefficienza e all’inefficacia di una Protezione civile nazionale che è
stata depotenziata e che è stata, purtroppo, per ragioni di “spending
review” che francamente io non ho compreso, depotenziata ribadisco,
hanno fatto la loro parte e hanno cercato di supplire, partendo prima di
tutto da una fornitura agli operatori sanitari, agli ospedali, dove il contagio
arrivava attraverso i malati, dove c’era più bisogno e in emergenza, e
facendo fronte con tutte le risorse disponibili in un mercato assai
complesso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha
facoltà.
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, esprimo il voto
favorevole all’emendamento che ha presentato la collega Salvatore.
Sul tema dei dispositivi, e in particolare sulle mascherine, mi
permetto di suggerire al consigliere Vaccarezza di andare sul portale ADA
(Analisi distribuzione aiuti), il cui sito è aggiornato a ieri, e in tutta Italia ad
oggi sono state distribuite 121 milioni e passa di mascherine. La Regione
che ne ha ricevute di più è la Lombardia, con più di 22 milioni; segue
Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio e poi Toscana, così magari non
sarà un magistrato - o chi per lui - ad appurare la distribuzione delle
mascherine. Visto che il tema è tanto sentito e visto che siamo in una
seduta consiliare, anch’io ho ricevuto le mascherine a casa, ma il mio
pacchetto era aperto e quindi non le ho potuto utilizzare. Così chiudiamo il
cerchio.
21.04.2020 n. 11 133
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’emendamento.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti …….. n. 28
voti favorevoli ………… n. 12
voti contrari ………..…. n. 16
In conformità, dichiaro respinto l’emedamento.
Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto contrario del Presidente Toti.
Pongo in votazione l’articolo.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)
l’articolo1.
Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri
Barbagallo, Michelucci e Ferrando.
Art. 2
(Misure urgenti per le imprese agricole e ittiche a seguito della diffusione
del virus Covid-19)
21.04.2020 n. 11 134
Emendamento aggiuntivo (presentato dalla consigliera Salvatore ed altri).
Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma 5:
“5. Gli ulteriori oneri necessari a sostenere le imprese agricole ed
ittiche e favorire la distribuzione dei loro prodotti, il rinvio di
adempimenti burocratici, contributivi e fiscali, l’accelerazione nel
pagamento dei fondi europei, la semplificazione delle procedure
amministrative, gli incentivi per biosicurezza, innovazione
tecnologica e carburanti a prezzi agevolati saranno reperiti dai fondi
di cassa, dai fondi speciali e dai fondi di riserva per spese
impreviste del bilancio anni finanziari 2020-2022”.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, la consigliera
Salvatore. Ne ha facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri,
l’emendamento all’articolo 2 si pone come obiettivo di destinare maggiori
risorse al settore agricolo e al settore delle aziende ittiche. Il comma 4
dell’articolo 2 verrebbe seguito da un comma 5. Leggo: “5. Gli ulteriori
oneri necessari a sostenere le imprese agricole ed ittiche, a favorire la
distribuzione dei loro prodotti, il rinvio di adempimenti burocratici,
contributivi e fiscali, l’accelerazione nel pagamento dei fondi europei, la
semplificazione delle procedure amministrative, gli incentivi per
biosicurezza, innovazione tecnologica e carburanti a prezzi agevolati,
saranno reperiti dai fondi di cassa, dai fondi speciali e dai fondi di riserva
per spese impreviste del bilancio anni finanziari 2020-2022”.
21.04.2020 n. 11 135
In questo caso noi ampliamo il “plafond” di possibilità da cui la
Giunta, la Regione, può attingere per destinare risorse a questi due settori
così importanti per l’attività produttiva della nostra Regione.
Sul tema dell’agricoltura, siccome c’è stato un acceso dibattito e ho
visto che l’Assessore all’Agricoltura, Mai, si è sentito molto piccato visto,
purtroppo, che ha dovuto constatare – ed è cosa ben nota – che Regione
Liguria è tra le maglie nere delle Regioni per quanto riguarda l’erogazione
dei fondi PSR, voglio citare (fonte Agronotizie) che le ultime tre Regioni
classificate in Italia sono, in sequenza: la Liguria, l’Abruzzo e le Marche.
La Liguria ha toccato appena il 23,32 per cento delle erogazioni. In questo
caso, voglio sottolineare l’importanza, il fatto che queste erogazioni
mancate, il motivo per cui non funzionano le erogazioni dei fondi PSR – e
purtroppo tutti gli operatori del settore agricolo ne sono ben coscienti – è
responsabilità interamente regionale, sotto l’Assessorato dell’Agricoltura
dell’assessore Mai, che dovrebbe cercare di produrre dei risultati più
efficienti ed efficaci per il settore di cui deve occuparsi.
Perché è sotto gli occhi di tutti ed è sulla pelle di questi operatori
che purtroppo Regione Liguria è assolutamente inefficiente ed è il fanalino
di coda; ma non la Liguria e le aziende agricole né del settore ittico, è il
fanalino di coda l’Amministrazione pubblica regionale. Io stavo parlando
del lavoro pessimo dell’assessore Mai, che purtroppo non sta facendo
abbastanza, lo dicono gli stessi operatori e lo sappiamo tutti.
Con questo emendamento al disegno di legge n. 304, quindi, si
propone di aumentare la capacità e poter stanziare più di 1.000.000 di
euro, cercando di arrivare ad una quota più esaustiva per quelle che sono
le necessità in questo momento di grave difficoltà.
21.04.2020 n. 11 136
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consiglieri chiede di parlare,
pongo in votazione l’emendamento.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti …….. n. 27
voti favorevoli ….……... n. 9
voti contrari …………… n. 18
In conformità, dichiaro respinto l’emendamento.
Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri
Ferrando, Pastorino, Lunardon.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, sono collegato regolarmente, ma
non funziona il sistema di voto, non riesco ad accedere. Quando lei
annuncia che la votazione è aperta su Concilium continua a respingere il
mio voto. Non ho dubbi che lei aggiunge il mio voto ed garante del fatto di
come uno vuol votare, ma chiedo ai tecnici un supporto altrimenti
allunghiamo i tempi.
PRESIDENTE. Sono perfettamente d’accordo, consigliere
Pastorino. Cerchiamo di risolvere il problema...
Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 137
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, averi parlato in
dichiarazione di voto sull’emendamento, però visto che mi è saltato il
collegamento presumo di aver perso qualcosa…
Interruzione Presidente: sì, lo abbiamo già votato quando le è saltato il
collegamento. Non ho visto io la prenotazione.
LUNARDON (riprende) ... abbiamo votato l’emendamento o anche
l’articolo?
Interruzione Presidente: abbiamo votato solo l’emendamento.
LUNARDON (riprende) ... pregherei di aggiungere il mio voto
favorevole all’emendamento Salvatore. Ora mi prenoterei per
dichiarazione di voto sull’articolo.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto sull’articolo 2, ha chiesto
di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, noi voteremo a
favore di questo articolo, anche se consideriamo la cifra che viene messa
a disposizione modesta. Anche per questa ragione abbiamo presentato un
ordine del giorno che suggerisce di analizzare le poche risorse - il milione
di euro- al settore più colpito, che è quello del florovivaismo, in modo tale
da dare una risposta ad uno dei problemi che affligge questo settore, che
è lo smaltimento dell’invenduto.
21.04.2020 n. 11 138
Volevo approfittarne per ricordare all’assessore Mai, che ha
auspicato flessibilità da parte dell’Europa nella riprogrammazione dei fondi
comunitari, in questo caso parliamo dei fondi PSR e sappiamo che ci sono
almeno 10...
PRESIDENTE. Non sento più il consigliere Lunardon, ma immagino
che ci siano problemi proprio sulla sua linea, che sia un problema che
riguarda solo il consigliere Lunardon e non dipende dal programma.
Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, anche in
questo caso, come per l’articolo 1 (quello del bollo auto, su cui avevamo
proposto un emendamento) che è per la destinazione di risorse per il
settore agricolo e ittico, voteremo a favore nonostante non siamo
soddisfatti. Perché, come abbiamo specificato nei nostri emendamenti,
riteniamo che debbano essere fatti degli sforzi maggiori per venire
incontro alle reali esigenze. In ogni caso sosteniamo, seppur ridotta,
questa iniziativa.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha
facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, devo dire che
concordo con quello che è stato detto – immagino - dal collega Lunardon
e dalla collega Salvatore. Qua non siamo neanche nell’ambito del 6
politico, per essere sinceri.
21.04.2020 n. 11 139
Tralascio le polemiche che sono state aperte da alcuni Colleghi, ma
ho visto che ieri l’assessore Viale si è molto irritata per un intervento da
parte dell’onorevole Paita, che chiedeva l’invio degli ispettori; io pensavo,
invece, che il Ministero avesse inviato gli ispettori, dalla relazione
dell’assessore Viale. Credo sia sbagliato chiedere oggi, in una fase del
genere, degli interventi ispettivi, come credo sia sbagliato il ragionamento
che ha fatto il collega Vaccarezza prima sull’indagine della magistratura.
Mi preoccuperei delle indagini della magistratura che sta facendo la
Procura di Genova o la Procura ligure invece che su quelle che faranno le
Procure toscane, su cui non c’entreremo niente. Quindi starei un goccio
attento, perché quando qualcuno invoca l’intervento della magistratura poi
sono dei boomerang che “colpiscono i denti”.
Comunque non è neanche un 6 politico; però, visto che
politicamente votare contro sembrerebbe irrispettoso nei confronti delle
persone che magari prenderanno 5.000 euro, del tutto insufficienti alla
crisi ma sono 5.000 euro che, in qualche maniera, possono servirgli per un
momento, è chiaro che anche noi come Linea Condivisa voteremo a
favore.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha
facoltà.
DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per
specificare ulteriormente quanto ho detto in fase di discussione su questo
argomento, che abbiamo definito un “piccolo cerotto” di fronte a
un’emorragia delle attività produttive e agricole della nostra Regione.
21.04.2020 n. 11 140
Peccato che non sia stato approvato l’emendamento della collega
Salvatore prima, perché andava effettivamente in una direzione congrua
rispetto a questa emergenza, uno stanziamento di risorse congruo ed
utile. È chiaro, come diceva il collega Pastorino prima, che comunque
voteremo a favore perché è meglio di niente, però ci riserviamo e
speriamo che ci sia un secondo ulteriore provvedimento di fronte a questo
Settore così importante e così in grande difficoltà, che, ricordiamo, è
composto - come ha detto anche l’Assessore nel suo intervento di
stamattina - da circa l’80 per cento di piccole, medie, microimprese e
aggiungo anche a conduzione familiare.
Quindi dobbiamo sostenerle e dobbiamo fare in modo che non ci
siano solo delle piccole quote da spartire come in questo contesto, ma che
ci sia un ulteriore rinforzo che vada nella direzione dell’emendamento
Salvatore che è stato presentato prima, perché quello effettivamente porta
ad una misura più congrua delle risorse a disposizione dell’intero Settore
agricolo della nostra Regione.
In chiusura, dichiaro il voto favorevole a questo articolo, con la
speranza che possa essere in un secondo momento potenziato, ma
concretamente potenziato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Melis. Ne ha
facoltà.
MELIS. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo confermare
quanto già espresso dai Colleghi e ricordare che collegato a questo
disegno di legge c’è un nostro ordine del giorno, a mia prima firma, dove,
proprio sul tema del sostegno al settore ad ampio spettro del mondo
agricolo, proponiamo, chiediamo vari filoni di intervento. Certamente
l’individuazione di ulteriori risorse - ma al di là di questo - anche strumenti
21.04.2020 n. 11 141
differenti come i fondi strutturali piuttosto che, come avevo accennato in
un precedente intervento, una strategia di marketing che possa aiutare il
settore e quindi anche l’incentivazione alla vendita, o meglio, all’acquisto
dei prodotti liguri ed, infine, anche per la promozione di tutte le iniziative
per dichiarare lo stato di calamità naturale ed accedere al Fondo di
solidarietà nazionale della pesca e della acquacoltura. Quindi
proseguiamo a fare proposte al netto di tutte le...
PRESIDENTE. Mi dispiace, consigliere Melis, ma non la sentiamo
più.
Ha chiesto di parlare il consigliere Righello. Ne ha facoltà.
RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, la dichiarazione
di voto è favorevole a questo provvedimento.
Naturalmente noi riteniamo insufficiente il provvedimento e in tal
senso avevamo già presentato in Commissione una proposta di
rimodulazione dei Fondi strutturali europei a favore dell’agricoltura e
abbiamo presentato anche un ordine del giorno a rimodulazione di queste
misure.
L’assessore Mai stamane ha citato la questione del florovivaismo,
lo smaltimento della produzione invenduta e citava una delibera di Giunta.
Segnalo che questo provvedimento è interpretato dagli organismi di
vigilanza sul territorio in maniera difforme, andrebbe puntualizzata meglio
questa misura per dare facoltà ai florovivaisti di conferire quello che è
ritenuto un non rifiuto nella maniera più congeniale affinché non avessero
un ulteriore danno economico.
21.04.2020 n. 11 142
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Michelucci. Ne ha
facoltà.
MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, naturalmente
anch’io voterò a favore perché, come è già stato detto, anziché niente, è
meglio un milione di euro. Servirebbero molte più risorse, servirebbe
liquidità per gran parte delle imprese che stanno soffrendo nel settore
agricolo, per questo ribadisco la richiesta di fare il possibile per sbloccare i
Fondi PSR già destinati a queste attività, alle attività che hanno già
investito, hanno tirato fuori risorse proprie, hanno finito i loro lavori ed
attendono risorse dalla Regione per quello che hanno anticipato. Sono
risorse che garantirebbero liquidità che è fondamentale in questo periodo.
Naturalmente un milione di euro non è tanto e siccome il comparto
è in crisi in ogni settore, l’auspicio è che ci sia un’indagine – ma mi sembra
che è stato detto – e che verrà concordato con le Associazioni e con le
aziende in crisi dove destinare questo milione. Sono tante le aziende del
comparto che sono in sofferenza, quindi che il milione sia distribuito
davvero guardando alle necessità dei territori, ma anche dei settori in crisi,
perché ognuno di loro si aspetta da noi una risposta.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare
pongo in votazione l’articolo.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)
l’articolo 2.
21.04.2020 n. 11 143
Immagino che i colleghi Pastorino, Berrino, Ferrando abbiano
difficoltà nel votare, si tratta di un problema tecnico che non dipende da
loro.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, devo dire che sono stato
contattato dai tecnici della ditta e ho seguito le loro indicazioni. Sono stati
molto efficienti però non riesco ancora a votare; mentre riesco nelle altre
funzioni: presenza e richiesta di parola.
PRESIDENTE. Spero di risolvere nei prossimi minuti questo
inconveniente.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevoli dei colleghi Pastorino
e Ferrando.
Art. 3
(Autorizzazione concessione di credito)
Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere
Michelucci. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 144
MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, voto a favore
di questo articolo, ma volevo puntualizzare due cose, visto l’intervento
dell’Assessore.
Confermo che era stato non solo definanziata l’opera da questa
Giunta, ma che era stata cancellata dalle opere finanziate con i FAS. È
stato rifinanziato e bloccato dal Governo Renzi, è stato bloccato due anni
in Commissione, nell’attesa, ripeto, di un ordine del giorno; e da ultimo i
Sindaci nelle riunioni hanno appreso che il ponte potrà essere, una volta
avviato, realizzato in due anni. Ecco, noi ne abbiamo persi cinque quando
questo ponte in due anni poteva essere realizzato ed oggi poteva essere
già funzionale.
C’è stata la battuta della Provincia. Potrei dire, allo stesso modo,
che abbiamo sbloccato questo ponte in quel famoso ordine al giorno solo
quando la Provincia è diventata di Centro-destra. Questo per alludere a
ciò che è stato detto dall’Assessore. Aggiungo che il secondo lotto citato,
seppur importante per il territorio è un’opera slegata dalla prima: una è il
ponte, poi ci sono le opere accessorie che servono per i cittadini di un
Comune del territorio.
E’ è citata la Ripa: la Ripa è stata chiusa nel 2014, sono stati
investiti dalla scorsa Giunta 2.000.000 euro per interventi che purtroppo
non sono stati risolutivi. Come purtroppo non sono risolutivi i 3.000.000
euro investiti da questa Giunta, perché 150 metri di gallerie sono costati
oltre 3.000.000 euro e fanno sì che ancora la viabilità è a senso alternato
e la strada è chiusa quando c’è un’allerta. Ricordo, però, che su
quest’opera c’era anche un progetto redatto da un geologo che garantiva
la riapertura a doppio senso di marcia e la messa in sicurezza per un
costo di 1.400.000 euro e 200.000 euro di manutenzione, non i 6.000.000
euro finali dell’opera della Ripa.
21.04.2020 n. 11 145
Chiudo con una battuta: Toti Commissario - domandiamoci perché
quando la Lega era al Governo (Toti è amico di Salvini) - Toti non è stato
fatto Commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha
facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, questo
articolo potrebbe a tutta prima risultare di buonsenso, ma, anzitutto, è un
intervento molto tardivo, perché le problematiche riguardanti la viabilità del
territorio spezzino sono state - come chi mi ha preceduto ha già
sottolineato - a lungo disattese e lasciate nel dimenticatoio. Al di là di
questo, ci pare opportuno che la Regione, prima di improvvisarsi - con
avventatezza - in un’azione che fino ad oggi aveva pressoché ignorato, si
coordinasse anticipatamente con il Tavolo gestito dal Sottosegretario alle
Infrastrutture Roberto Traversi affinché si possa - insieme al Governo
centrale - provvedere a ripristinare una viabilità alternativa che sia il più
efficace e migliore possibile per il territorio che è stato messo in grande
difficoltà.
Quindi c’è un problema proprio di tempistiche: dovrebbe intervenire
prima la concertazione, esserci un contatto e una comunicazione tra il
Governo regionale e il Governo centrale. Quindi non osteggiamo nel
merito l’iniziativa, però non ci sentiamo neanche di andare a supportarla;
pertanto, non apprezzando questa modalità di azione, che prescinde
invece dal Tavolo ministeriale, annuncio il voto di astensione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Battistini. Ne ha
facoltà.
21.04.2020 n. 11 146
BATTISTINI . Signor Presidente, signori Consiglieri, noi voteremo a
favore di questo articolo. Voteremo a favore perché la contingenza della
situazione del traffico e della viabilità nel nostro territorio è tale che non
possiamo permetterci di perdere quel tipo di opera. Certo è che non è
l’opera alternativa né al Ponte di Albiano, come abbiamo più volte
sottolineato, né a tutta la viabilità nella direttrice Sarzana-Santo Stefano-
Aulla.
Prima l’assessore Giampedrone diceva: “Nessuno ha citato la
strada della Ripa”. È errato, perché nel suo intervento il consigliere
Pastorino ha proprio fatto riferimento alla strada della Ripa e ai lavori su
quella arteria importantissima, che è l’unica - ed è vero - direttrice
alternativa alla Cisa. Abbiamo fatto proprio riferimento a questo perché è
una proposta che io stesso avevo portato in Aula nel settembre 2015,
proprio sulle gallerie paramassi, che poi sono state ovviamente accettate
dall’Assessorato e quindi il progetto è stato sviluppato in tutte le sue fasi
fino ad arrivare alla cantierazione.
Il lotto 1 si è concluso e il lotto 2 sta per partire; ovviamente
sollecito ancora, come ha fatto il mio collega Pastorino, nel dire che
dobbiamo assolutamente traguardare il lotto 2 nel più breve tempo
possibile con un “bypass” che consenta il doppio senso di marcia, però
vorrei stimolare ancora una volta l’assessore Giampedrone a fare ciò che
va fatto. È vero, il ponte di Albiano rimane nella sua totalità in territorio
toscano, però il suo apporto sulla viabilità ricade molto sul territorio ligure,
anche perché mette alcuni territori in comunicazione tra loro e senza
questo sono un po’ isolati.
Quindi invito l’assessore Giampedrone a richiedere un Tavolo con il
suo omologo della Regione Toscana, con il MIT, con l’ANAS e anche con
21.04.2020 n. 11 147
SALT, perché si prema sulla ricostruzione di quel viadotto da cui non
possiamo veramente prescindere, al di là poi della bretella Ceparana-
Santo Stefano, che comunque ha un nodo ancora irrisolto che si chiama
lotto 2, cioè la viabilità di raccordo tra la bretella...
PRESIDENTE. Mi spiace, consigliere Battistini, anche lei è caduto
vittima della clessidra del nostro tempo.
Ha chiesto di parlare il consigliere De Ferrari. Ne ha facoltà.
DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri, cerco di
essere sintetico e rientrare nei tempi. A quanto detto prima dalla
consigliera Salvatore, volevo dichiarare il voto di astensione su questo
provvedimento, perché il “focus” deve essere indirizzato verso quel Tavolo
interregionale che il 10 aprile 2020 il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti ha dichiarato come incarico al Sottosegretario Roberto Traversi.
Il Tavolo sulla viabilità alternativa dopo il crollo del ponte sul fiume Magra
deve coordinare anche la viabilità su La Spezia.
Al Tavolo devono partecipare i rappresentanti di tutte le Istituzioni
del territorio coinvolte ed è chiamato ad individuare con rapidità le
soluzioni viabilistiche più adeguate per garantire la piena accessibilità
dell’area con la definizione dei percorsi alternativi e quindi anche di
progettazione, per cui il “focus” di questo articolo dovrebbe essere
indirizzato anche in questi termini. Inoltre, è questione non di ieri, ma
stiamo parlando di undici giorni fa, quest’articolo sarebbe stato più tarato
se avesse fatto richiamo a questo Tavolo e se la Regione Liguria avesse
partecipato - come ha detto anche il collega Battistini prima - a un Tavolo
interregionale con gli omologhi Assessori alle Infrastrutture delle due
Regioni, ascoltando anche i territori.
21.04.2020 n. 11 148
Perché – mi rifaccio a quanto detto nella discussione di questa
mattina – ci risultano proposte anche di buon senso che arrivano dal
territorio sulla mobilità sostenibile, anche alternative a un’opera che
magari può essere non risolutiva pienamente delle richieste del territorio.
Quindi richieste più tarate sulle caratteristiche reali della viabilità del
territorio in chiave sostenibile. Dichiaro voto di astensione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha
facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, annuncio il mio voto
favorevole a questo articolo e alla misura che lo accompagna, che credo
sia estremamente necessaria alla luce della vicenda che tutti conosciamo
del crollo del ponte sul fiume Magra, che, ribadisco come altri hanno detto,
è totalmente in Regione Toscana, ma che crea problemi che purtroppo
vanno a gravare sui cittadini della nostra Liguria. Era necessaria
un’iniziativa urgente e credo sia quello che i cittadini si aspettino in questo
momento, una misura pronta.
Devo dire che mi stupisce davvero, di fronte ad una situazione di
questo tipo, il voto di astensione dei Colleghi del “Movimento 5 Stelle”, che
ovviamente rispetto, ma che non riesco proprio a comprendere.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare
pongo in votazione l’articolo.
21.04.2020 n. 11 149
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti ………………. n. 30
votanti ………………… n. 26
astenuti ………….…... n. 4
voti favorevoli ……….. n. 26
In conformità, dichiaro approvato l’articolo 3.
Art. 4
(Disposizioni urgenti in materia in programmazione di investimenti)
Emendamento sostitutivo (presentato dal consigliere Garibaldi).
L’articolo 4 è sostituito dal seguente:
“In relazione all'emergenza epidemiologica da Covid-19 e alla
conseguente necessità di adottare misure con carattere d’urgenza, la
disposizione di cui all’articolo 4, comma 14, della legge regionale 27
dicembre 2016 n. 34 (Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno
finanziario 2017) e successive modificazioni e integrazioni, trova
applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2021. Nelle more, la Giunta
regionale definisce un Programma strategico Covid-19, sentite le parti
sociali, le componenti della società regionale e la Commissione consiliare
competente, all’interno del quale sono definite le principali finalità e le
modalità di utilizzo del Fondo di cui all’articolo 4 della legge regionale n.
21.04.2020 n. 11 150
34/2016 e successive modificazioni e integrazioni, nonché il regime delle
risorse impiegate, anche tramite apposite convenzioni con FILSE S.p.A.”
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, il consigliere
Garibaldi. Ne ha facoltà.
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, questo
emendamento nasce da una riflessione che è stata fatta in Commissione
rispetto all’utilizzo del Fondo strategico, come già detto, e ha questo
obiettivo: considerato il fatto che si richiede di non fare un Piano triennale
di utilizzo del Fondo strategico, si è chiesto di sospendere una procedura
che era stata concertata nell’ultima Finanziaria, peraltro su proposta del
nostro Gruppo e con l’adesione della Giunta, e di attivare una procedura
più semplice.
Noi non siamo convinti del fatto che escludere le parti sociali, le
categorie e il Consiglio regionale sia la soluzione migliore e abbiamo
prima chiesto al Presidente della Giunta regionale se stralciava questo
provvedimento e, visto che non abbiamo avuto in Commissione questa
risposta, abbiamo avuto una disponibilità a ragionare su un termine.
Non so adesso quale sia la posizione del Presidente della Giunta
se quella dialogante che era in Commissione o quella comiziante che c’è
in Consiglio, quindi vorrei capire quale è il livello della disponibilità. Perché
il Presidente della Giunta in Commissione - nella sua versione dialogante -
aveva detto che era disponibile a discutere con le minoranze una
rimodulazione, che noi offriamo al Consiglio in questi termini: di
sospendere il Piano triennale e farlo a partire dal 1° gennaio dell’anno
prossimo e di attivare una procedura che preservi il confronto con le
categorie e con le parti sociali per un Piano straordinario di utilizzo del
21.04.2020 n. 11 151
Fondo strategico, che viene attivato e che ha un passaggio più semplice
rispetto al Consiglio, che è un passaggio in Commissione (ovviamente la
Commissione I) in tempi rapidissimi e che consente di fare le due cose:
concertazione e assunzione di responsabilità del Consiglio su fondi che
non sono di disponibilità rapida, ma sono fondi su cui ci sono i mutui, ci
sono gli investimenti e che quindi fanno parte del bilancio regionale.
Questa è la proposta. Ovviamente nella replica, su cui poi mi
riserverò di fare una valutazione del Presidente, non ho sentito quale sia il
giudizio e mi piacerebbe conoscere la posizione della Giunta su questa
misura, che è nata in Commissione come una misura di confronto tra
maggioranza ed opposizione e su cui non ho avuto risposta.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare la
consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, mi accodo a
quanto ha sostenuto il collega Garibaldi, perché purtroppo ci siamo dovuti
abituare forzatamente a questo silenzio perpetuo da parte della
maggioranza e da parte anche della Giunta, che non adduce motivazioni
per spiegare quali siano le loro scelte e decisioni politiche o il perché
vengano bocciati emendamenti di buon senso, che poi, magari, con un
ritardo o una differita di qualche giorno o settimana, sono tenuti comunque
a seguire e ad applicare.
Nello specifico, per quanto riguarda l’emendamento proposto dal
Collega, voglio fare una dichiarazione di voto favorevole perché mi
sembra doveroso che ci sia una maggior partecipazione e coinvolgimento
di tutte le parti sociali e di tutte le parti che sono interessate dalle misure
che la Giunta si appresta e si accinge a ragionare e ad attuare, anche per
21.04.2020 n. 11 152
quanto riguarda l’utilizzo del Fondo strategico. E questo – lo voglio ribadire
– è un meccanismo, è un sistema, quello della partecipazione e della
condivisione con tutti i soggetti interessati nella società civile, è un
momento che fa risparmiare del tempo e dei possibili errori da parte
dell’Amministrazione pubblica, errori che magari devono essere corretti in
“corner” in una seconda occasione, rallentando appunto tutto l’iter
istituzionale.
Quindi si tratta semplicemente di una misura di buon senso.
Purtroppo anche in questo caso devo dire che da parte della Giunta e
della maggioranza in generale c’è una tendenza a voler impedire i
momenti di confronto, i momenti di condivisione con la cittadinanza.
Questo, però, non viene percepito come un problema che si andrà a
ripercuotere nel breve periodo.
È successo poc’anzi, oltretutto, che ho proposto ai Capigruppo dei
un ordine del giorno di assoluto buon senso, che serve per aiutare, in
questo momento così difficile e drammatico, i malati oncologici del San
Martino, perché sono esposti alla possibilità di contagio, in quanto il
Reparto di Oncologia è accanto, è adiacente a quello delle patologie
complesse.
Si chiedeva semplicemente di fornire loro la possibilità di delegare i
parenti per ritirare i loro medicinali, cosicché non siano loro in prima
persona a doversi esporre, perché le loro difese immunitarie sono già
compromesse e quindi sono maggiormente a rischio di essere contagiati
dal Coronavirus e se…
PRESIDENTE. Credo sia scaduto il tempo della collega Salvatore.
21.04.2020 n. 11 153
Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.
Riusciamo a ripristinare il collegamento con il collega Lunardon?
Interruzione.
PRESIDENTE (riprende) … il collega Lunardon ha dei problemi con
la connessione, con il suo pc, non sono problemi tecnici.
Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta, il Presidente Toti. Ne ha
facoltà.
TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per ribadire la
cosa che avevo già detto quando l’ho illustrato in Commissione, pensavo
di essere stato sufficientemente chiaro, mi scuso se non lo sono stato.
La Giunta è disponibile a cambiare nel testo la data di entrata in
vigore del nuovo meccanismo di concertazione al 1° gennaio 2021 e non
al 2022, ovviamente non accompagnato da alcuna altra condizione.
Questa è un’esigenza di concretezza e rapidità d’azione a cui non posso
evidentemente rinunciare.
Se le opposizioni sono d’accordo nel limitare per i prossimi sei mesi
lo strumento concertativo per poi riapplicarlo dal 1° gennaio, quando ci si
augura che la situazione sia migliore, ovviamente siamo d’accordo. Ove
questo non sia di soddisfazione delle opposizioni, il testo rimarrà
inalterato.
21.04.2020 n. 11 154
PRESIDENTE. Dalla dichiarazione del Presidente, mi pare di aver
capito che viene accettata da parte della Giunta la prima parte
dell’emendamento, quindi diventa un subemendamento.
TOTI. Ove si ritiri tutto il resto, altrimenti no. È un emendamento
congiunto di tutti che prevede solo il cambiamento della data ritirando tutto
il resto, altrimenti resta inalterato.
PRESIDENTE. A questo punto dobbiamo mettere in votazione il
subemendamento del Presidente, che dice di accettare la prima parte
dell’emendamento.
TOTI. Sono d’accordo di porlo in votazione solamente se i
presentatori rinunciano alla seconda parte, altrimenti sono contrario.
PRESIDENTE. Lo votiamo come subemendamento.
TOTI. Va benissimo, lo votiamo come ritenete più opportuno, ma se
le opposizioni sono d’accordo. Altrimenti, se non sono d’accordo, non
accettiamo.
PRESIDENTE. Va bene. Ha chiesto di parlare il consigliere
Garibaldi. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 155
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, quello che ha
detto il Presidente è chiaro. Lei aveva avanzato come Giunta una
disponibilità ad accorciare, però il testo che avevamo votato era ancora
fino al 2022. Sicuramente il fatto di voler ridurre questa vicenda fino al
2021 aiuta tutti, ma non è completamente quello che vogliamo e, se vuole
presentare il subemendamento, lo si voterà.
Io penso, però, che il tema della concertazione rimanga: se lo si
vuole fare formalmente, lei mi dice che non ci sono le condizioni per farlo;
se lo si vuole fare dal punto di vista politico e si prende l’impegno per farlo
in forme diverse rispetto a quello che è garantito dalla legge, c’è un
impegno politico, perché il tema della concertazione andrebbe gestito. Su
questo vorrei un chiarimento politico prima che normativo, perché la
concertazione si può fare con le procedure e con la politica; se lei sostiene
che, al di là di queste regole che chiede di sospendere, c’è l’impegno
politico a gestirlo, è ovvio che c’è un impegno diverso rispetto a dire
“sospendiamo per sei mesi”. Non so se sono stato chiaro.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta Toti.
Ne ha facoltà.
TOTI. Chiarissimo, non ho difficoltà ad un impegno politico. Sono
aperti numerosi Tavoli con i sindacati e normalmente anche sui fondi delle
aree di crisi non complesse e quant’altro abbiamo proceduto, ove i tempi
lo consentissero e fosse utile per le parti, ad accordi concertativi.
Dico che, probabilmente, siccome già in questa settimana verranno
cambiate destinazioni d’uso per il Fondo strategico al fine di agevolare
operazioni utili per il Covid, non ritengo di poter assumere, per serietà, un
impegno concertativo sui singoli punti, perché la concertazione,
21.04.2020 n. 11 156
ovviamente, prevede anche lo studio delle carte, l’approfondimento, la
possibilità delle parti di esprimersi per senso compiuto e non un mero
dovere informativo. Questa è la sola ragione per la quale non assumo un
impegno amministrativo in tal senso.
Ripeto, mi sembra ragionevole, in un clima di assoluta emergenza,
ritenere che nei prossimi sei mesi, fermo restando che, ove possibile, tutte
le volte che sarà non solo utile, ma anche possibile per tempi, noi
sentiremo le parti sociali - come abbiamo quasi sempre fatto, per la verità -
e dal 1° gennaio dell’anno prossimo riprenderemo la concertazione invece
nelle forme come avevamo concordato, che peraltro, come sapete, non mi
vedono ostile. Era una proposta delle opposizioni votata anche dalla
maggioranza. Chiedo solamente di avere presente i tempi e la situazione
del momento.
Ripeto, il mio è un subemendamento che vuole essere in qualche
modo di dialogo con chi ha presentato emendamenti; se la cosa è di
soddisfazione, ben volentieri; altrimenti possiamo sempre votare il testo
com’è, è più semplice anche da un punto di vista della procedura
legislativa e poi torneremo alla situazione normale appena il Consiglio -
prossimo, immagino -lo riterrà opportuno, comunque non oltre il 2022.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha
facoltà.
LAURO . Signor Presidente, signori Consiglieri, parlerò in
dichiarazione di voto alla fine.
21.04.2020 n. 11 157
PRESIDENTE. Queste sono le dichiarazioni di voto sull’intero
articolo 4, perché, se viene votato il subemendamento, è sostitutivo
dell’intero articolo. Lei intende le dichiarazione di voto sul disegno di legge
n. 304 nel suo complesso, giusto per intenderci.
LAURO . Sì. Dopo il Presidente Toti non parlo, quindi va bene così.
Non ho capito l’intervento della collega Salvatore a “mò di sciacallaggio”
sui malati oncologici, ma parlerò dopo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha
facoltà.
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, mi sembra che
non ci sia una distanza incolmabile tra l’emendamento che è stato
illustrato dal consigliere Garibaldi e quanto detto dal Presidente Toti. Lo
porterei a riflettere su questo, perché nel nostro emendamento chiediamo
che ci sia la sospensione per sei mesi – o meglio, non ci andrebbe, ma ne
prendiamo atto – e chiediamo soltanto che non si rinunci ad un confronto
con le parti sociali; e mi pare che il Presidente abbia detto di essere
d’accordo. Non chiediamo un voto degli organismi consiliari, ma che
venga sentita la competente Commissione …
Interruzione: non si sente.
PRESIDENTE. Ci sono sempre i soliti problemi tecnici per quanto
riguarda il collegamento con il consigliere Lunardon.
21.04.2020 n. 11 158
Ho visto che si è prenotato il consigliere Garibarldi, brevemente
perché ha già parlato, ci dica se accetta o meno il subemendamento del
Presidente Toti.
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo cercare
di capire. Il subemendamento mette solo una data, se la Giunta lo
presenta noi non siamo contrari, ma penso che ci asterremo, perché è
meglio 2021 del 2022, però chiedo un impegno politico. È una fase di
coinvolgimento delle Forze sindacali, come è stato detto, per cui, se
questo è il tema, ovviamente non è di pieno soddisfacimento rispetto alla
nostra impostazione, ma non c’è contrarietà: meglio il 2021 del 2022. Non
è quello che chiedevamo.
Sulla vicenda della concertazione c’è una certa rigidità, ma se c’è
un subemendamento, anche se non era quello che chiedevamo, non ci
vede contrari. Noi comunque chiederemo un impegno politico sulla
vicenda della concertazione e un’informativa del Consiglio, perché
altrimenti...
PRESIDENTE. Mi pare che il Presidente Toti abbia già risposto in
merito a questa richiesta che era già stata posta.
TOTI. Sì, va bene.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha
facoltà.
21.04.2020 n. 11 159
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, chiedo di
poter intervenire per fatto personale, perché la consigliera Lauro ha
pronunciato delle offese indirizzate alla mia persona e quindi chiedo al
Presidente di poter replicare per fatto personale.
PRESIDENTE. Consigliera Salvatore a fine Consiglio sicuramente
potrà intervenire.
Mi pare di aver capito che il subemendamento del Presidente è: “In
relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19 e alla conseguente
necessità di adottare misure con carattere d’urgenza, la disposizione di cui
all’articolo 4, comma 14, della legge regionale 27 dicembre 2016 n. 34,
legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno finanziario 2017 e
successive modificazioni e integrazioni, trova applicazione a decorrere dal
1° gennaio 2021”.
TOTI. È così, Presidente Piana.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare
pongo in votazione il subemendamento all’emendamento sostitutivo
dell’intero articolo 4.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti ………………… n. 29
votanti ………………….. n. 24
astenuti ………………... n. 5
21.04.2020 n. 11 160
voti favorevoli …………. n. 24
In conformità, dichiaro approvato il subemendamento.
Comunico che gli astenuti sono i consiglieri Righello, Garibaldi,
Ferrando, Michelucci e Barbagallo.
Gli Uffici, giustamente, mi fanno notare come l’ultima parte
dell’articolo 4 rimane invariata, quindi dobbiamo votare l’articolo 4 come
subemendato dal Presidente Toti.
Pongo in votazione all’articolo 4 così come emendato.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti ………………… n. 26
votanti ………………..… n. 16
astenuti ………………… n. 10
voti favorevoli ……….… n. 16
In conformità, dichiaro approvato l’articolo 4 emendato.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dell’assessore
Berrino e della consigliera Lauro e il voto di astensione dei colleghi
Barbagallo e Ferrando.
Emendamento aggiuntivo (presentato dalla Giunta).
Dopo l’articolo 4 è aggiunto il seguente articolo:
21.04.2020 n. 11 161
“Art. 4 bis
(Determinazioni per l’indebitamento delle Aziende sanitarie)
1. La Giunta regionale può, secondo quanto stabilito dall’articolo 3,
commi da 16 a 21 della legge 24 dicembre 2003 n. 350
(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato – legge finanziaria 2004), autorizzare Enti di cui all’art.
19 del decreto legislativo n. 118/2011 e successive modificazioni e
integrazioni alla contrazione di mutui ed al ricorso ad altre forme di
indebitamento anche oltre i limiti di durata di cui all’articolo 2,
comma 2 sexies, lettera g), punto 2 del decreto legislativo n. 502
del 1992 e successive modifiche e fino ad un ammontare
complessivo delle relative rate, per capitale e interessi, non
superiore al 15 per cento delle entrate proprie correnti di tali
strutture”.
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’emendamento.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti ……………….…. n. 27
votanti ………………….... n. 23
astenuti ………………..... n. 4
voti favorevoli ………….... n. 23
In conformità, dichiaro approvato l’emendamento.
21.04.2020 n. 11 162
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri
Barbagallo, Lauro e Ferrando.
Art. 5
(Dichiarazione di urgenza)
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’articolo; ricordo che occorrono 16 voti.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)
l’articolo 5.
Prego gli Uffici di aggiungere i voti favorevoli dei consiglieri
Barbagallo, Lauro e Ferrando.
Passiamo all’esame degli ordini del giorno presentati ai sensi
dell’articolo 103 del Regolamento interno.
Ordine del giorno n. 874 del consigliere regionale Claudio Muzio sul
sostegno alla spesa alimentare delle famiglie in se guito
all’emergenza sanitaria da Covid-19. (o.d.g. n. 293 3)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
21.04.2020 n. 11 163
RICORDATO CHE il Governo, con ordinanza del Capo Dipartimento della
Protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020, ha stanziato 400.000.000 di
euro a favore dei Comuni italiani al fine di sostenere la spesa alimentare
delle famiglie in difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria
provocata dalla pandemia Covid-19;
PRESO ATTO CHE in numerosi Comuni sono già state esaurite le
spettanze assegnate dalla richiamata ordinanza di Protezione civile;
CONSIDERATO CHE aumenta ogni giorno il numero di persone e famiglie
che si ritrovano nell’impossibilità di fare fronte alla spesa alimentare a
causa dell’interruzione della propria attività ed hanno quindi immediato
bisogno di sostegno,
RITENUTO NECESSARIO un ulteriore stanziamento da parte del
Governo, poiché l’emergenza alimentare innescata dall’emergenza
sanitaria rischia di trasformarsi in breve tempo in ulteriore emergenza
sociale;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
a farsi parte attiva presso il Governo affinché il fondo per la spesa
alimentare dei cittadini di cui all’OCDPC n. 658 del 29 marzo 2020 venga
al più presto implementato con nuove ed adeguate risorse.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Muzio. Ne ha facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, questo ordine del
giorno vuole focalizzare l’attenzione su un tema di grande attualità, che è
21.04.2020 n. 11 164
quello della spesa alimentare e soprattutto della difficoltà che tante
famiglie hanno in questo periodo proprio per far fronte a questa esigenza
primaria. Il “lockdown”, la mancanza di entrate dovuta alle tante attività
chiuse, a risorse che non sono entrate nelle famiglie ha generato questo
problema anche a fasce sociali che qualche mese fa non avrebbero mai
pensato di dover ricorrere a questa forma di sostegno; che, ribadisco, non
è un sostegno sociale, ma è un sostegno emergenziale, è proprio una
risposta immediata ad una emergenza.
Il Governo ha stanziato 400 milioni di euro. Senza voler far
polemica, ma sulla modalità con cui è stato annunciato questo
stanziamento ci sarebbe molto da dire, dato che i 400 milioni di euro sono
stati accompagnati da un proclama con il quale si sarebbero stanziati a
favore dei Comuni 4 miliardi e 300 milioni di euro, che, peraltro, erano
dovuti quale anticipazione del Fondo di solidarietà che spetta ai Comuni
per poter affrontare la gestione corrente. Sotto questo profilo, visto che
veniamo spesso accusati di manipolazione dell’informazione, devo dire
che c’è stato uno scatto in avanti da campioni del mondo con ampio
distacco sul secondo.
Questo ordine del giorno vuol stimolare il nostro Presidente a farsi
portavoce in Conferenza Stato-Regioni affinché questo stanziamento di
400 milioni venga implementato, perché purtroppo è insufficiente per i
Comuni, per molti Comuni. Alcuni hanno attivato un codice IBAN,
utilizzando e stimolando versamenti volontari da parte di cittadini che
potevano farlo, ma tutto questo è insufficiente. Ricordo che 400 milioni
sono grossomodo 7 euro a testa per ogni cittadino di questa nostra
Nazione. Credo che ce ne sia davvero bisogno, visto che il “lockdown” è
stato prorogato e di implementare questa cifra anche tenendo conto dei
fabbisogni dei Comuni più grandi che si sono trovati ad affrontare
emergenze davvero clamorose e impensabili, ribadisco, fino a qualche
mese fa. Per cui in questa direzione va l’ordine del giorno e auspico che
21.04.2020 n. 11 165
senza polemiche, ma con spirito costruttivo, trovi l’appoggio e il voto dei
Consiglieri.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Tosi. Ne ha facoltà.
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, dichiaro il voto
favorevole a questo ordine del giorno, perché chiaramente non possiamo
permetterci di lasciare nessuno indietro e questa è anche la volontà del
Governo. Sono sicuro che il Governo metterà nuove risorse a disposizione
per tutte quelle persone, per tutti i nostri concittadini che si ritrovano
veramente in una situazione drammatica.
Colgo l’occasione, però, per sensibilizzare il proponente di questo
ordine del giorno perché il mio ordine del giorno, che verrà messo in
votazione durante questa seduta, verte praticamente sullo stesso tema,
cioè che il risparmio concretizzato dal non utilizzo dei buoni pasto che
venga utilizzato per dare possibilità ai nostri concittadini di ricevere aiuti di
tipo alimentare. Quindi, se c’è un discorso di coerenza, mi aspetto che il
mio ordine del giorno trovi l’appoggio della maggioranza e in particolare
del proponente di questo ordine del giorno. Quindi, ripeto, il voto è
favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere De Paoli. Ne ha
facoltà.
DE PAOLI . Signor Presidente, signori Consiglieri, voglio essere
partecipe anch’io di questo ordine del giorno, perché lo trovo molto
21.04.2020 n. 11 166
interessante. Purtroppo la situazione – la conosciamo tutti – ha messo
molte famiglie in seria difficoltà, quindi sono molto favorevole all’ordine del
giorno del collega Muzio, che voterò sicuramente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha
facoltà.
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, voteremo
anche noi a favore dell’ordine del giorno del collega Muzio, perché tutto
quello che si può fare in più per le fasce deboli ci trova d’accordo. Non ho
gradito, francamente, l’inutile polemica del consigliere Muzio sui 400
milioni di euro, perché è certo che ci sono state Amministrazioni comunali
che hanno impiegato quei buoni in modo ordinato, sensato, facendo un
buon lavoro e ci sono state Amministrazioni comunali che invece hanno
fatto una grande confusione, e tra queste certamente l’Amministrazione
comunale di Genova. Però questo attiene alla sfera dell’autonomia delle
Amministrazioni ed è un altro discorso.
Lo votiamo anche perché chiede in tutte le sedi di rafforzare
quell’azione a favore delle fasce deboli; anche qui il suo calcolo dei 7 euro
è calcolato sull’intero dei cittadini italiani, mentre il provvedimento
riguardava i cittadini in disagio sociale. Dopodiché mi aspetto che anche la
Regione Liguria faccia la sua parte: ci sono decine di milioni sul FSE non
ancora impegnati; sarebbe auspicabile che, anche alla luce dell’ordine del
giorno del consigliere Muzio, l’Amministrazione regionale, oltre a fare quel
pasticcio che ha fatto sui “tablet”, spendesse ragionevolmente bene soldi
FSE a favore delle fasce deboli.
21.04.2020 n. 11 167
PRESIDENTE. Finalmente un intervento completo, consigliere
Lunardon, senza interruzioni!
Ha chiesto di parlare il consigliere Senarega. Ne ha facoltà.
SENAREGA . Signor Presidente, signori Consiglieri, per dire che il
mio voto sarà favorevole e chiedo al proponente di apporre la firma a
questo ordine del giorno.
PRESIDENTE. Prego gli Uffici di prendere nota della richiesta del
consigliere Senarega.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, concordo
moltissimo con un ragionamento che è stato fatto da alcuni Colleghi che
mi hanno preceduto.
Devo dire che ero portato ad astenermi, poi credo che ci sia da
parte del proponente un ragionamento più alto del ragionamento che ha
fatto inizialmente e che sinceramente non ho capito. Stamattina io ho
sostenuto che la Regione Liguria non ha miliardi, perché un conto è avere
un bilancio da 5 miliardi e un conto è poter avere miliardi da investire; noi
non abbiamo miliardi da investire, ma il ragionamento che ha fatto il
collega Lunardon sul FSE lo trovo molto corretto.
Ora, continuare a lamentarsi di quello che ha fatto il Governo
diventa veramente una litania insopportabile, perché sembra un gioco al
massacro: “Questo non l’ha fatto il Governo, allora lo facciamo noi”;
21.04.2020 n. 11 168
“Questo non l’ha fatto”. Io non credo che la Regione Liguria ci stia
mettendo molto, diciamolo con molta sincerità, quindi non farei molte
polemiche. Va bene tutto ciò che porta ad aumentare, mi va bene il
ragionamento che ha fatto il consigliere Muzio, ma smettiamola con la
storia della polemica; semmai lamentiamoci su quello che siamo capaci o
non capaci di fare noi.
Quindi voterò a favore, con un po’ di difficoltà, devo dire, perché
credo che, visto che l’ha presentato il collega Muzio, ci sia da parte sua un
ragionamento sicuramente positivo. Però abbandoniamo un attimo la
polemica, scendiamo più sulla capacità di dire quello che potremo fare con
una rimodulazione proprio dei fondi FSE, perché noi avremo bisogno di
utilizzare questi fondi al meglio e questo ragionamento della Regione non
è ancora stato fatto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha
facoltà.
LAURO . Signor Presidente, signori Consiglieri, ringrazio il collega
Muzio di questo ordine del giorno molto illuminato. Credo che il Governo
possa assolutamente fare di più. Però vedo e ho sentito che il collega Tosi
del Movimento 5 Stelle è sicuro – mi sono scritta queste parole – che il
Governo metterà altri soldi. Quindi finalmente qualcosa di sicuro in questi
decreti che si susseguono in modo schizofrenico. Sono molto contenta
che il Governo abbia deciso – e, come portavoce, il consigliere Tosi – che
metterà di più.
Ringrazio assolutamente anche le banche a Genova, tipo Banca
Passadore, che ha messo 100.000 euro per dare più possibilità alle nostre
fasce deboli di fare la spesa. Respingo al mittente, in questo caso al
21.04.2020 n. 11 169
consigliere Lunardon, il fatto che la Giunta Bucci ha fallito; anzi, sta
facendo un ottimo lavoro e tantissimi ci ringraziano. Logicamente Genova
è una città grande e purtroppo piena di nuove povertà.
Stiamo facendo bene e colgo l’occasione anche per ringraziare gli
Assessori che stanno mettendocela tutta per aiutare le famiglie a fare la
spesa.
Vorrei aggiungere la mia firma all’ordine del giorno, se il consigliere
Muzio me lo consente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Barbagallo. Ne
ha facoltà.
BARBAGALLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, è da
stamattina che sono seduto qui, ho un fondoschiena praticamente
quadrato, perché non sono abituato a stare tante ore seduto, e mi sono
fatto una grande convinzione dopo tutte queste ore di assoluto silenzio.
Come mi diceva la mia maestra, è molto più difficile tacere che
parlare, però adesso non ci riesco più e volevo dire una cosa: cosa ho
imparato oggi? Ho imparato che tutto quello che non ha funzionato di
questa pandemia è colpa del Governo e tutto quello che ha funzionato è
merito della Regione o dei Comuni amici della Regione. Questa è la
convinzione.
Allora io voterò a favore dell’ordine del giorno del consigliere Muzio,
però mi piace puntualizzare questo aspetto: se crolla un ponte è colpa
dell’ANAS, e l’ANAS è uno strumento del Governo, e quindi è colpa del
Governo; se, invece, un ponte si fa con i finanziamenti del Governo, ma il
21.04.2020 n. 11 170
Commissario magari è locale, allora si fa un bel lavoro perché il ponte
funziona e va avanti. Ma allo stesso modo ora mi ha veramente stomacato
e mi scuso di questo mio sfogo, perché dopo tante ore di assoluto silenzio,
di abnegazione, con tre “monitor” davanti son peggio di essere alla Nasa,
quindi ho voluto dirlo e rappresentarvelo, perché sinceramente mi sarei
aspettato una visione un pochino diversa. Invece, dopo tante ore vedo
pervicacemente questo percorrere la strada che in altre Regioni d’Italia
non avviene. Ormai ha gettato la maschera, perché, volendo noi
scimmiottare la Lombardia, molto spesso ci rendiamo conto che la
Lombardia non ha niente da insegnare a nessuno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vaccarezza. Ne
ha facoltà.
VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri,
semplicemente per chiedere al collega Muzio di poter apporre la firma sul
suo provvedimento ed annunciare il voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha
facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, assolutamente sì. Le
firme dei Colleghi non solo sono ben accette, ma sollecitate. Mi pare
anche il collega De Paoli fosse intenzionato a condividerlo, per cui
chiunque dei Colleghi lo voglia firmare è oltremodo ben accetto.
21.04.2020 n. 11 171
PRESIDENTE. ha chiesto di parlare il consigliere Rosso. Ne ha
facoltà.
ROSSO. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo ringraziare il
collega Muzio, perché è un ordine del giorno completo, che va veramente
nell’indirizzo di quello che serve alle persone. Quindi grazie, Consigliere
Muzio, e, a nome di Fratelli d’Italia, oltre a sostenerlo con il voto, ti chiedo
di poter mettere anche noi la firma.
PRESIDENTE. Consigliere De Paoli, mi scusi, è già intervenuto e
non può più intervenire.
Ha chiesto di parlare il consigliere Costa. Ne ha facoltà.
COSTA. Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per chiedere di
apporre la firma ed, ovviamente, sosterrò l’ordine del giorno.
PRESIDENTE. Allora, a questo punto farei un appello a tutti i
Colleghi: visto che sono già le ore 16.30 e mi pare che l’intenzione
collettiva sia quella di votare il disegno di legge n. 304, chiederei di fare
sintesi, perché, e ci tengo a precisarlo, se interveniamo tutti sull’ordine del
giorno e gli ordini del giorno sono tredici, non riusciamo a votare il
provvedimento.
Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, pongo in
votazione l’ordine del giorno.
21.04.2020 n. 11 172
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri Lauro,
Ferrando e Michelucci.
Ordine del giorno n. 875 dei consiglieri regionali Marco De Ferrari,
Alice Salvatore, Fabio Tosi e Andrea Melis sui vouc her per l’acquisto
delle attrezzature per le lezioni a distanza, le at trezzature
informatiche e i servizi di assistenza domiciliare. (o.d.g. n. 2934)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO CHE la Giunta regionale ha stanziato, a valere sul Fondo
sociale europeo, sette milioni di euro di voucher per le famiglie con figli in
età scolare, per l’acquisto di tablet, device e/o traffico dati per consentire a
chi ha più bisogno di poter seguire le lezioni a distanza;
APPRESO CHE 3,5 milioni sono stati ricavati dall’asse Istruzione del FSE,
così ripartiti:
- 1,5 milioni alle famiglie con figli iscritti alla Scuola statale;
- 1 milione alle famiglie con figli iscritti alle scuole private paritarie di
ogni ordine e grado;
- 1 milione alle famiglie con figli iscritti alla Istruzione e Formazione
professionale (IEFP), ITS e corsi di formazione professionale;
21.04.2020 n. 11 173
- per tutte e tre le graduatorie il 30 per cento delle risorse sarà
destinato agli studenti disabili o affetti da disturbi
dell’apprendimento (BES, DSA, legge n. 104),
APPRESO INOLTRE CHE gli altri 3,5 milioni e mezzo sono stati ricavati
dall’asse Inclusione del FSE e destinati alle famiglie che hanno a carico
studenti disabili la cui frequentazione ai servizi scolastici e formativi è stata
sospesa per l’emergenza Covid-19 e/o minori disabili, adulti disabili,
persone non autosufficienti (anziani/pazienti affetti da patologia
psichiatrica) iscritti ai servizi semiresidenziali socio-sanitari la cui
frequentazione è stata sospesa per l’emergenza Covid-19, così ripartiti:
- 3 milioni per l’erogazione di voucher per l’acquisto di servizi di
assistenza educativa domiciliare (o l’assunzione diretta di
personale) per servizi scolastici e formativi e semiresidenziali
sociosanitari sospesi,
- 500 mila euro per l’acquisto di attrezzature informatiche che
consentano il collegamento tra le famiglie e gli operatori dei centri
semiresidenziali chiusi;
VERIFICATO CHE secondo la Direzione generale dell’Ufficio scolastico
regionale per la Liguria, nell’anno scolastico 2019/2020, le scuole statali
sono 1.080, con 171.268 studenti iscritti; di gran lunga superiori rispetto
alle scuole private paritarie, pari a 313, con 20.772 studenti iscritti;
APPURATO CHE gli iscritti alla Scuola statale rappresentano l’89,1per
cento degli studenti, mentre gli iscritti alle scuole private paritarie
rappresentano solo il 10,9 per cento;
21.04.2020 n. 11 174
IMPEGNANO IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
a rivalutare la destinazione delle risorse e conseguentemente ripartirle in
modo equo e proporzionato alla reale distribuzione degli studenti iscritti tra
Scuola pubblica e scuole private paritarie.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
De Ferrari. Ne ha facoltà.
DE FERRARI. Signor Presidente, signori Consiglieri,
sinteticamente, seguendo il giusto consiglio del Presidente (ci sono molti
ordini del giorno in votazione) faccio una sintesi anche perché lo ho già
illustrato in parte nella discussione.
Questo ordine del giorno si riferisce, in particolare, sui “voucher”
per l’acquisto di attrezzature didattiche per le lezioni a distanza, per la
didattica a distanza, quindi attrezzature informatiche e servizi di
assistenza domiciliare, o anche per incrementare il traffico dati per le
famiglie.
Ricordo in fase di discussione che c’è stata una risposta a quanto
avevo affermato, credo dal consigliere Vaccarezza, se rammento bene,
che comunque vorrei puntualizzare: il fatto che a livello statale ci siano
state – e voglio farlo presente – due tornate di aiuti statali per questa
didattica a distanza, la prima di 70 milioni di euro per tutte le Regioni, e
adesso ne è partita (da ieri) un’altra di 80 milioni di euro, che si spalmerà
su tutte le Regioni. Si chiuderà nell’arco di una settimana questo bando di
21.04.2020 n. 11 175
accesso a fondi statali per l’acquisto di PC e “tablet” per la didattica a
distanza.
Quindi siamo già alla seconda tornata, perché, chiaramente, è
fondamentale, visto che c’era una situazione di emergenza nazionale, che
vi fosse un intervento da parte del Ministero dell’Istruzione in quest’ottica,
visto che i docenti stanno facendo salti mortali per arrivare a rendere
capillare questa didattica a distanza, ed anche le famiglie hanno bisogno
di supporto.
Naturalmente i fondi statali si rivolgono alla scuola e la scuola può
acquistare “tablet” e PC, che possono dare in comodato d’uso alle varie
famiglie, e quindi, partendo questa tornata, si renderà ancora più capillare
questo intervento.
Riferendomi, però, a questo ordine del giorno, va nella misura
compensativa che è stata fatta da Regione Liguria, di cui non critichiamo
l’iniziativa in sé (anche questo sia chiaro), bensì il fatto di come sono state
distribuite certe risorse; in particolare, i due milioni e mezzo stanziati per i
vari tipi di scuole in Liguria sono stati suddivisi in misura non equa rispetto
alla distribuzione degli iscritti in Regione Liguria tra scuola pubblica e
scuole private paritarie. E mi riferisco a un milione e mezzo per la scuola
pubblica di due milioni e mezzo, che fa il 60 per cento di fronte al 90 per
cento di iscritti e per le scuole private paritarie un milione di euro, che è il
40 per cento di due milioni e mezzo e che va al 10 per cento di iscritti.
Con questo – e ripeto come avevo detto stamattina anche in
discussione – non vogliamo azzerare le quote per le scuole private
paritarie, ma chiediamo appunto un’impegnativa di riequilibrio di questa
distribuzione in base agli iscritti per un principio che è scritto nello stesso
bando, e cioè il fatto che le risorse a disposizione sono ad esaurimento,
quindi verranno soddisfatte un tot numero di domande e poi, quando
21.04.2020 n. 11 176
finisce la risorsa a disposizione, le altre domande non vengono più
accolte. Quindi rischiamo di tener fuori una grossa fetta di famiglie in
difficoltà che hanno i figli iscritti nella scuola pubblica, perché non c’è un
riparto equamente distribuito tra gli iscritti, 90 per cento e 10 per cento
circa, e la quota che è esattamente 60 e 40.
Per cui nell’impegnativa, che vado a leggere, chiediamo di
rivalutare la destinazione delle risorse e conseguentemente ripartirle in
modo equo e proporzionato alla reale distribuzione degli studenti iscritti tra
la scuola pubblica e le scuole private paritarie. Ci potrebbero essere due
modalità: o si ridistribuisce il fondo a costo zero in misura equa, e allora a
quel punto diventano 2.250.000 euro per la scuola pubblica e 250.000
euro per le scuole private paritarie; o, fermo restando l’attuale
distribuzione, si dovrebbe, invece, incrementare di sette milioni e mezzo la
quota per la scuola pubblica per arrivare ad una distribuzione tra nove
milioni e un milione. Ovviamente questo è improponibile, stando alle
risorse attualmente a disposizione, ma configuravo due metodi oggettivi
per la distribuzione delle risorse.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare la
consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, a rafforzare
quanto appena illustrato dal collega De Ferrari, vorrei rilevare che ancora
una volta si rischia di essere testimoni di un atteggiamento che va a far
prevalere aiuti alla scuola privata rispetto, invece, agli aiuti ed alle risorse
per la scuola pubblica.
Quantunque l’iniziativa di destinare i due milioni e mezzo da parte
di Regione sia un’iniziativa assolutamente condivisibile e meritoria che
21.04.2020 n. 11 177
supportiamo, però vi è questo fatto non comprensibile, per cui, come ha
detto il collega De Ferrari, se la stragrande maggioranza degli studenti
sono studenti presso la scuola pubblica, ovvero il 90 per cento degli
studenti, non è pensabile che le risorse che Regione va ad erogare per
aiutare nell’importante compito dell’istruzione a distanza, vista la
situazione che stiamo vivendo, non sia ripartito equamente secondo la
proporzione degli studenti, dei ragazzi che vanno alla scuola pubblica e
alla scuola privata.
Se la somma che Regione riesce a mettere a disposizione sono
due milioni e mezzo, ma il 90 per cento dei ragazzi va alla scuola pubblica
ed il restante 10 per cento, invece, va nelle scuole private, non è
accettabile che alle scuole private vada praticamente la stessa cifra che
va alle scuole pubbliche, perché le scuole pubbliche prendono un milione
e mezzo, mentre le scuole private, che sono il 10 per cento degli studenti,
prendono un milione di euro.
Quindi, attenzione, non bisogna assolutamente lasciare che si
persegua in queste politiche che diventano per forza di cose
discriminatorie, perché, se tutta la popolazione studentesca va alla scuola
pubblica ed una piccola minoranza va alla scuola privata, è logico che
bisogna dare molte più risorse per la scuola pubblica altrimenti non si
riesce ad aiutare tutte le famiglie e tutti gli studenti, ed una quota giusta,
commisurata rispetto al numero di studenti che, invece, va alla scuola
privata.
Altrimenti poi diventa facile davvero fare degli attacchi politici alla
Giunta, dicendo che la Giunta fa i favori agli amici, agli amici degli amici,
che vogliono dare i soldi a chi gestisce le scuole private. Allora, siccome
noi speriamo che non sia così e vogliamo che non sia così, chiediamo alla
Giunta di rivedere assolutamente queste proporzioni, perché così come
21.04.2020 n. 11 178
sono state poste sono inique, ma soprattutto inefficaci, perché l’obiettivo è
aiutare tutte le famiglie.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta,
l’assessore Cavo. Ne ha facoltà.
CAVO – Assessore alla Scuola, Università e Formazione.
Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo su questo ordine
del giorno, visto che è stato presentato ed è stato citato questo tema
anche in discussione questa mattina.
Ovviamente si parte dal presupposto, che è un presupposto
avanzato proprio dal Movimento 5 Stelle, che questa Regione non ha
stanziato sufficienti risorse per gli studenti della scuola pubblica. Io
rimarco il fatto che questa Regione si è impegnata a stanziare un totale
per tutti gli studenti di questa Regione di tre milioni e mezzo di euro per
quanto riguarda la fornitura dei “tablet” a tutti gli studenti iscritti ad ogni
tipo di corso di ogni ordine e grado e che, per quanto riguarda la scuola
pubblica, questa Regione ha stanziato un milione e mezzo di euro, che è
l’esatto ammontare che il Ministro dell’Istruzione, che mi sembra essere un
Ministro che corrisponda ad un Governo rappresentato da chi in questa
Aula si sta scagliando contro la cifra stanziata da questa Giunta, è
esattamente la cifra che il Ministro dell’Istruzione ha ritenuto idonea per la
scuola pubblica ligure.
La misura che il Ministero dell’Istruzione ha stanziato per i “tablet”
per gli studenti della scuola pubblica ligure ammonta ad un milione e
mezzo di euro. Regione Liguria è intervenuta con una risorsa aggiuntiva
per dare un contributo aggiuntivo alle famiglie degli studenti iscritti alla
21.04.2020 n. 11 179
scuola pubblica come contributo (lo ribadisco) aggiuntivo che va a
sommarsi ad una cifra ritenuta idonea dal Ministero dell’Istruzione, nei
confronti del quale non ho visto scagliarsi nessuna critica e nessuna
obiezione da chi in Aula, invece, sta intervenendo in questo Consiglio.
Ovvero, se la cifra per la scuola pubblica non è idonea, allora non era
idonea neanche la cifra stanziata dal Ministero dell’Istruzione.
Detto questo, noi abbiamo stanziato un milione e mezzo di euro per
le famiglie e direttamente alle famiglie con un limite ISEE di 30.000 euro
che vale per tutte le famiglie, tanto per le famiglie dei ragazzi iscritti alla
scuola pubblica come per quelli iscritti alla scuola paritaria e ai corsi di
formazione professionale. Quindi il criterio che comanda è il criterio del
reddito e dell’ISEE.
Per gli studenti delle scuole paritarie, sì, abbiamo stanziato un
milione di euro così come per gli studenti delle scuole di formazione
professionale nell’impegno e nel mandato che abbiamo di ottemperare al
diritto allo studio, che è diritto allo studio per tutti, inclusi gli studenti della
scuola paritaria e del...
PRESIDENTE. Purtroppo anche il tempo a disposizione
dell’assessore Cavo è terminato.
Si era prenotato, sempre per dichiarazione di voto, il consigliere
Lunardon, ma non riusciamo a sentirlo, rimaniamo in attesa di un suo
collegamento.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 180
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, devo dire che trovo
sempre un po’ sbagliato il ragionamento. Sembra che non usciamo fuori
né l’opposizione né tantomeno la maggioranza in questa dualità abbiamo
fatto, abbiamo non fatto.
Mi sembra evidente che chiedere un maggiore intervento per la
scuola pubblica sia comunque del tutto legittimo e corretto e da questo
punto di vista non ci vedo niente di tanto eclatante.
In alcune risposte, ultima quella dell’assessore Cavo, mi sembra
che si dica: “ho bevuto un bicchiere di vino, ma l’altro ne ha bevuto uno
che era più buono del mio” e questo mi sembra sbagliato. Ora si sta
facendo soltanto questo ragionamento e lo semplifico: visto che la
stragrande maggioranza delle studentesse e degli studenti frequenta la
scuola pubblica – e questo è un dato di fatto – e visto che forse troviamo
dentro queste fasce le persone meno abbienti, si tratta di capire se, in
realtà, in una situazione del genere, in cui il Covid-19 è vero che colpisce
tutti, perché colpisce tutti magari nel tempo, ma colpisce di più, come
solitamente accade, le persone che hanno meno risorse, in quanto
colpisce di più le famiglie monoreddito, le famiglie che hanno lavori precari
oppure che lavorano in aziende che non hanno retto le cinque, sei, sette
settimane di chiusura di questo Paese. Generalmente se queste persone
hanno figli in età scolare frequentano scuole pubbliche.
Quindi fare una richiesta di questo tipo vuol dire decidere che si
segue un “target” rispetto al fatto che si interviene in uno dei settori più
deboli e più colpiti dall’emergenza sanitaria, che si trasforma
drammaticamente in emergenza economica. Pertanto, in merito al
problema di metterci dei soldi, se il Governo ne ha messi pochi, visto che
qui si ritiene che non siano sufficienti, secondo me sarebbe compito di una
21.04.2020 n. 11 181
Regione, che guarda alle fasce più deboli e meno abbienti (che è la
stragrande maggioranza che considero più debole) aggiungerne una parte
per loro. Quindi uscirei dall’ambito della polemica e vedrei se nel merito è
possibile trovare una soluzione.
Mi sembrerebbe questo l’atteggiamento corretto: un
comportamento non polemico da parte di nessuno nel vedere dove si
riescono a soddisfare le esigenze di quelle fasce più deboli che sono nella
nostra popolazione e che naturalmente l’Assessore saprà meglio, perché
avrà una serie di studi che in qualche maniera conforteranno quanto dico.
Ritengo sarebbe positivo pensare di fare un intervento del genere.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Michelucci. Ne ha
facoltà.
MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, io sono
fautore di un sostegno alla scuola pubblica generale e sul suo
potenziamento, non tanto per i numeri delle frequentazioni della scuola
pubblica, bensì perché è un servizio fondamentale per ogni ragazzo e
bambino, ragazza e bambina del nostro Paese e del nostro sistema. Però
non condivido la rappresentazione che emerge dall’ordine del giorno
stesso, nel senso che non ne farei una contrapposizione tra scuole
pubbliche e private, ed una ripartizione in base ai numeri.
È chiaro che il sistema delle scuole paritarie è altrettanto
fondamentale per il Paese perché dà un servizio che integra il pubblico,
ma in questa fase, benché non abbiano grandi aiuti di Stato in quanto
vivono sulle rette delle famiglie, le scuole paritarie sono in gravissima
difficoltà. Ci deve essere - io chiederei - più che una ripartizione, un
impegno ulteriore e rafforzativo della scuola pubblica. Se si fa riferimento
21.04.2020 n. 11 182
ad una ripartizione, non la farei creando questa contrapposizione in base
al numero di iscritti, ma terrei anche conto delle difficoltà che si stanno
vivendo in tutto il comparto scolastico.
Certo è che, secondo me, soprattutto alle scuole paritarie in questo
momento, più che i “tablet”, servirebbero altre cose, altrimenti molte di loro
a settembre rischiano di non riaprire e mancherebbe a tutto lo Stato un
servizio integrativo fondamentale per tutto il sistema scolastico. Quindi io
sono più per un potenziamento, senza creare questa contrapposizione,
per cui ritengo di astenermi sull’ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il
Presidente Toti. Ne ha facoltà.
TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, lo dico senza voler
conculcare in alcun modo il dibattito, ma prego soprattutto i Consiglieri di
maggioranza, ma anche, ovviamente, per responsabilità, i Colleghi di
opposizione. Alle ore 18.00 si concluderà la seduta del Consiglio e,
francamente, non credo che nessuno voglia assumersi la responsabilità
del fatto che, se scade aprile, il bollo va in pagamento. E posso dirvi che
non durerà un minuto di più questo Consiglio, perché ho delle riunioni
improrogabili con l’Amministrazione della Sanità della Regione Liguria.
Pertanto, se i Consiglieri vogliono che tutti gli ordini del giorno
vengano votati, penso ci si debba attenere ad un elemento di sobrietà; chi
può ritirarlo e ripresentarlo credo faccia un atto dovuto, dopodiché è
facoltà del Consiglio. Il mio è solamente – come si dice - un appello della
Giunta, perché altrimenti usciremo da questo Consiglio ancora una volta,
dopo otto ore di dibattito su un disegno di legge di soli quattro articoli,
21.04.2020 n. 11 183
senza essere riusciti ad approvarlo, e non credo,francamente, sia volontà
di nessuno.
PRESIDENTE. Condivido quanto espresso dal Presidente Toti,
quindi riformulo l’appello ad intervenire il meno possibile, altrimenti saremo
costretti a ritirare degli ordini del giorno, pur condividendone l’essenza
stessa.
Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere
Lunardon. Ne ha facoltà.
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, soltanto per
completare. Il problema della misura sul “tablet” è stato che, di fronte ad
un numero di famiglie che iscrivono i figli alla scuola pubblica decisamente
superiore a quello delle famiglie che li iscrivono a quella privata, hanno
ricevuto meno.
Al tempo stesso, però, le scuole private paritarie, che avrebbero
bisogno di un altro strumento, come auspicano da tempo, ma anche a
livello regionale, e cioè di risorse a fondo perduto, non è in questo modo
che trovano la garanzia di poter riaprire serenamente a settembre.
È per questa ragione che ci vorrebbe una sorta di riflessione, è per
questa ragione che apprezziamo l’ordine del giorno presentato dai
Consiglieri del Movimento 5 Stelle, che pone semplicemente il problema di
incrementare le risorse per le famiglie che hanno figli iscritti alla pubblica.
Poi, come abbiamo detto più volte, sollecitiamo la Giunta a
presentare un provvedimento che consenta di costituire un fondo a fondo
perduto per le paritarie e per le private, in particolare asili e scuole
21.04.2020 n. 11 184
materne, che sono il 50 per cento dell’offerta di asili e scuole materne
della Liguria.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Righello. Ne ha
facoltà.
RIGHELLO . Signor Presidente, rinuncio all’intervento per brevità
dei lavori ed aderisco all’appello del Presidente Toti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vaccarezza. Ne
ha facoltà.
VACCAREZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, era
sull’ordine dei lavori, anch’io rinuncio ad intervenire. Ha già detto quello
che volevo dire il Presidente Toti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Battistini. Ne ha
facoltà.
BATTISTINI . Signor Presidente, signori Consiglieri, per
responsabilità anch’io rinuncio all’intervento.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno.
21.04.2020 n. 11 185
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti …………………. n. 28
votanti …………………… n. 26
astenuti ………….……... n. 2
voti favorevoli ………….. n. 10
voti contrari ………..…... n. 16
In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto contrario dei consiglieri Muzio e
Lauro.
Ordine del giorno n. 877 del consigliere regionale Alessandro
Puggioni sulla possibilità di pesca in mare da riva o da natante e in
acque interne. (o.d.g. n. 2935)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO che l‘emergenza sanitaria legata all‘emergenza Coronavirus
sta segnando profondamente il nostro tessuto sociale economico e
produttivo;
TENUTO CONTO che Regione Liguria ha adottato con decreto attuativo le
misure di autorizzazione all‘apertura di una serie di attività, nel rispetto
delle disposizioni in materia di distanziamento sociale, che possono
garantire la graduale ripartenza del tessuto produttivo economico
regionale;
21.04.2020 n. 11 186
CONSIDERATO che è fondamentale sostenere la ripresa dell‘attività
lavorativa delle micro e piccole imprese e attività commerciali che
caratterizzano il tessuto economico e sociale della Liguria;
TENUTO CONTO del grande lavoro di coordinamento e di supporto,
anche economico, messo in campo dalla Giunta ligure, a sostegno della
sanità, delle famiglie e dei lavoratori della nostra Regione;
CONSIDERATO che numerose sono le aziende e negozi che producono e
vendono articoli per la pesca sportiva e ricreativa anche in Liguria, settore
che in Italia ha un‘incidenza importante, con circa 2,5 milioni di pescatori
sportivi e ricreativi, nonché oltre 100.000 che ogni anno praticano attività
agonistiche legate al settore della pesca sportiva, circa 1.500 punti vendita
specializzati nella pesca sportiva e 1.000 punti vendita generici che
trattano anche la pesca sportiva, con conseguente manodopera
impegnata nella produzione, importazione e distribuzione all‘ingrosso,
commercio al dettaglio e servizi in genere, di circa 15.000 unità. Il tutto
genera a livello nazionale un giro d‘affari del settore, per un volume di
circa 400 milioni di euro (solo accessori), a cui si aggiunge il giro di affari
dell‘indotto, stimabile in circa 2,8/3 miliardi di euro e comprende le spese
sostenute da ogni pescatore per spostamenti, pasti, pernottamenti,
barche, carburanti, permessi, manutenzioni, eccetera;
TENUTO CONTO che la Fase 2 dovrebbe prevedere anche la ripresa di
una serie di attività sportive e ricreative, che non creino assembramenti e
possano essere svolte rispettando il distanziamento sociale e l‘utilizzo di
appositi strumenti di prevenzione come le mascherine;
CONSIDERATO che la pratica della pesca ricreativa e sportiva rientra in
questo genere di attività, perché al pari di una passeggiata in solitaria può
essere praticata da soli e in totale sicurezza, e già prevede il rispetto di
21.04.2020 n. 11 187
una distanza obbligatoria minima tra pescatore e pescatore di circa 10
metri;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
E L’ASSESSORE COMPETENTE
a farsi parte attiva presso il Governo centrale affinché l‘esercizio della
pesca in mare da riva o da natante e in acque interne e lo svolgimento
dell‘attività di produzione e vendita di articoli ed essa destinati siano tra
quelle attività che possano ripartire prima possibile.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Puggioni. Ne ha facoltà.
PUGGIONI. Signor Presidente, signori Consiglieri, in vista della
Fase 2, che dovrebbe partire prossimamente, ho presentato questo ordine
del giorno che riguarda un settore che ha numeri importanti in Italia, ma
anche in Liguria, e cioè il settore della pesca sportiva e ricreativa.
Con questo ordine del giorno, quindi, chiedo di prendere in
considerazione e possibilmente di fare in modo che, ripeto, nella Fase 2
anche la pesca sportiva e la pesca ricreativa possa riprendere la propria
attività, visto e considerato che stiamo parlando di uno sport e di una
passione che, sicuramente, visto l’oggetto, dal punto di vista della
sicurezza e delle distanze tra le persone credo che non ci siano
grossissimi problemi. Pensiamo ad un pensionato che con la sua
barchetta va in mezzo al mare a pescare o anche ai pescatori che dalle
nostre scogliere, le nostre spiagge pescano o anche nei torrenti
dell’entroterra.
21.04.2020 n. 11 188
Quindi questo ordine del giorno chiede la possibilità di fare in modo
che il Consiglio regionale, ovviamente il Presidente della Giunta regionale
e l’Assessore competente facciano presente al Governo che c’è anche
tutto questo mondo, che riguarda milioni di appassionati ed una filiera che
conta migliaia di negozi in tutt’Italia, in modo tale da poter anche qui
riaprire delle attività che in questo momento sono chiuse.
PRESIDENTE. Collega Puggioni, è apprezzata la sua sintesi.
Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere De
Paoli. Ne ha facoltà.
DE PAOLI . Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per dire che
condivido in pieno l’ordine del giorno del consigliere Puggioni, e se lo
stesso è d’accordo, chiedo di apporre la firma.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha
facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, è un tema a me
molto caro, come i Colleghi del Consiglio ben sanno. Chiedo anch’io di
apporre la firma. Condivido in pieno lo spirito, perché in questo tipo di
attività il rischio di contagio è pari sostanzialmente a zero, pertanto
annuncio il voto favorevole molto convintamente.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha
facoltà.
21.04.2020 n. 11 189
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, annuncio ci sarà
anche il nostro voto favorevole, perché lo abbiniamo - come è stato fatto
tempo fa - al ragionamento degli orti: una persona da sola in un orto
difficilmente può andare incontro al rischio di contagio.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti …….. n. 27
voti favorevoli ………... n. 26
voti contrari …………... n. 1
In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Consigliere
Lauro e Ferrando.
Ordine del giorno n. 878 presentato dai consiglieri regionali Vittorio
Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa e Angelo Vacca rezza.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
21.04.2020 n. 11 190
CONSTATATO CHE questo periodo di pandemia Covid-19 è molto difficile
e complesso per tutti i cittadini della Liguria ;
RITENUTO CHE sia doveroso aiutare e sostenere la popolazione
attraverso importanti e coraggiosi provvedimenti regionali ;
VISTO CHE l'acqua è una risorsa vitale ed un bene comune;
CONSIDERATO CHE l'acqua svolge un ruolo indispensabile per prevenire
e contrastare il diffondersi della pandemia Covid-19 ;
IMPEGNANO IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi presso tutte le sedi ritenute più opportune affinché sia possibile
l'erogazione gratuita dell'acqua per tutti gli utenti in Liguria durante
l'emergenza sanitaria Covid-19.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Mazza. Ne ha facoltà.
MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, l’acqua è una
risorsa vitale, è un bene comune; soprattutto in questo momento
particolare è un aiuto per prevenire la diffusione del virus. Per questo, con
l’aumento del consumo, si rischia di ritrovarsi a pagare bollette
spropositate.
Chiedo, pertanto, al Presidente della Giunta di attivarsi in tutte le
sedi ritenute più opportune affinché sia possibile l’erogazione gratuita per
tutti gli utenti durante il periodo di pandemia, evitando di fare utili come già
avviene annualmente.
21.04.2020 n. 11 191
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri Lauro
e Ferrando.
Ordine del giorno n. 879 presentato dai consiglieri regionali Vittorio
Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Giovanni De P aoli, Claudio
Muzio, Angelo Vaccarezza e Laura Lauro.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
CONSTATATO CHE questo periodo di pandemia Covid-19 è molto difficile
e complesso per tutti i cittadini della Liguria;
RITENUTO CHE sia doveroso aiutare e sostenere la popolazione
attraverso importanti e coraggiosi provvedimenti;
VISTO CHE il nostro entroterra è una grande risorsa e sicuramente potrà
essere tra i motori della ripresa;
RITENUTO INOLTRE che le aziende agricole dell'entroterra pur tra mille
difficoltà stanno facendo un ottimo servizio di supporto rifornendo gli
21.04.2020 n. 11 192
scafali dei nostri alimentari o direttamente i cittadini liguri con consegne a
domicilio;
CONSIDERATO CHE viene reputato dalle stesse un ottimo contributo a
superare questa fase anche solo lo sgravio di alcuni pagamenti come per
esempio vedersi concedere un anno senza versamenti di contributi
previdenziali (INPS), senza però perdere l'anno nel conteggio degli anni di
anzianità al fine del conteggio pensionistico.
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi presso tutte le sedi ritenute più opportune affinché sia possibile
individuare forme alternative di sostegno a questa categoria.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Mazza. Ne ha facoltà.
MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò molto breve, in
quanto, poi, darò per illustrati tutti gli altri ordini del giorno in modo da
permettere che tutti possano essere ascoltati.
Ritengo sia doveroso aiutare le aziende agricole delle aree interne
e montane, in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria. Il nostro
entroterra è una risorsa e potrà essere tra i motori della ripresa.
Per superare questa fase, queste aziende agricole hanno bisogno
di sostegno e di sgravi fiscali, per cui, per esempio, non pagare i contributi
INPS per un anno, potrebbe essere una cosa ragionevole senza troppi
danni per lo Stato, però tenendo conto, nel momento in cui andranno in
pensione, dell’anzianità ai fini del conteggio pensionistico, senza
21.04.2020 n. 11 193
nascondersi dietro a false promesse che poi non vengono portate avanti.
Quindi chiedo che anche in questo caso sia possibile attivarsi per
individuare la forma di sostegno per queste aziende.
PRESIDENTE. Vi sono altri Consiglieri che si sono prenotati, ma mi
comunicano che il consigliere Vaccarezza e la collega Salvatore
vorrebbero intervenire sull’ordine dei lavori, quindi hanno la priorità sugli
altri interventi.
Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il consigliere
Vaccarezza. Ne ha facoltà.
VACCAREZZA . Signor Presidente, volevo chiedere come poter
fare quando si vuole sottoscrivere un ordine del giorno e non dover
chiedere la parola. Chiedo: dobbiamo usare la “chat” di Concilium o quella
dei Consiglieri? Così noi Consiglieri non interveniamo più per questo
motivo e sottoscriviamo da remoto. Io vorrei sottoscrivere l’ordine del
giorno del consigliere Puggioni, per esempio, però, mi deve dire come fare
PRESIDENTE. Sulla “chat” di Concilium esprimete la volontà di
apporre la firma all’ordine del giorno evitando di intervenire.
Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, solo per
modificare il voto all’ordine del giorno n. 877, perché mi ero sbagliata; se
può trasformarlo da contrario a favorevole.
21.04.2020 n. 11 194
PRESIDENTE. Va bene. Prego gli Uffici di tener conto della
richiesta della collega Salvatore; pertanto l’ordine del giorno n. 877 è
approvato all’unanimità.
Ha chiesto di parlare il consigliere De Paoli. Ne ha facoltà.
DE PAOLI . Signor Presidente, signori Consiglieri, se non c’è nulla
in contrario, vorrei apporre la firma anch’io.
PRESIDENTE. Come abbiamo detto, pregherei di scriverlo sulla
“chat” di Concilium ogni volta che volete apporre la firma ad un ordine del
giorno; evitate un intervento e quindi facciamo cosa buona e giusta.
Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha facoltà.
LUNARDON . Signor Presidente…
Interruzione Presidente: abbiamo difficoltà a comprenderla, consigliere
Lunardon.
LUNARDON (riprende) ... posso parlare, Presidente?
Interruzione Presidente: prego, prego.
21.04.2020 n. 11 195
LUNARDON (riprende) ... intervengo solo per dire che votiamo a
favore dell’ordine del giorno del consigliere Mazza e che, siccome…
PRESIDENTE. Consigliere Lunardon, non ho compreso la richiesta,
perché aveva problemi di collegamento, abbia pazienza.
Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, pongo in
votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Lauro, Garibaldi e Ferrando.
Ordine del giorno n. 880 presentato dai consiglieri regionali Vittorio
Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Claudio Muzio e Laura Lauro.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
RITENUTO CHE le emittenti televisive e radiofoniche locali stanno
svolgendo un servizio d'informazione di primaria importanza durante
questa emergenza sanitaria;
TENUTO CONTO CHE ogni giorno, per più volte, vengono riportate ai
cittadini tutte le ordinanze ed i decreti emanati dal Governo e dalla
Regione Liguria con le indicazioni sui comportamenti da adottare per
prevenire il contagio da Covid-19;
21.04.2020 n. 11 196
CONSTATATO CHE sono state anche trasmesse in diretta messe e rosari
portando conforto e speranza ai credenti;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi presso le sedi ritenute più opportune affinché venga
riconosciuto un sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche locali del
Tigullio .
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Mazza. Ne ha facoltà.
MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, do per illustrato
l’ordine del giorno. Voglio solo dire una cosa, che non sono riuscito a
scrivere nella “chat di Concilium” che vorrei apporre la mia firma, se il
proponente è d’accordo, all’ordine del giorno del consigliere Puggioni e
sull’emendamento del consigliere Muzio.
PRESIDENTE. Chiedo agli Uffici di prendere nota della richiesta del
consigliere Mazza.
Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, pongo in
votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
21.04.2020 n. 11 197
presenti ……………… n. 25
votanti ……………..... n. 17
astenuti ………….….. n 8
voti favorevoli …….... n. 17
In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole della consigliera
Lauro ed il voto di astensione dei colleghi Pastorino, Garibaldi, Lunardon e
Ferrando.
Comunico che gli ordini del giorno nn. 881 e 884 riguardano
entrambi il sostegno alle scuole paritarie, quindi suggerisco di trattarli
insieme.
Ordine del giorno n. 881 presentato dai consiglieri regionali Claudio
Muzio, Vittorio Mazza, Laura Lauro e Angelo Vaccare zza.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
CONSIDERATO CHE:
- a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19 le scuole paritarie si
trovano in una situazione di criticità che in molti casi mette a rischio
la possibilità stessa di proseguire l’attività educativa;
- a seguito delle necessarie misure adottate per il contenimento della
pandemia, tra cui la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, gli
istituti paritari si sono trovati a dover fare i conti con le pesanti
conseguenze derivanti dal mancato introito delle rette, dovuto
21.04.2020 n. 11 198
anche alle difficoltà di molte famiglie a farvi fronte a causa
dell’emergenza;
- in questa fase le scuole paritarie si trovano ad affrontare notevoli
costi aggiuntivi se vogliono organizzare l’insegnamento a distanza
attraverso piattaforme certificate di qualità;
RICORDATO CHE:
- attualmente la scuola paritaria conta in Italia quasi 900.000
studenti, 180.000 tra docenti e operatori scolastici, 12.000 sedi
scolastiche distribuite su tutto il territorio nazionale;
- la scuola paritaria fa parte a pieno titolo del sistema educativo
nazionale e svolge a tutti gli effetti una funzione pubblica
d’istruzione;
- la presenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un
significativo risparmio di risorse: il costo spesato per alunno nella
scuola statale (8.500/10.000 euro) è quasi doppio rispetto al costo
standard di sostenibilità (5.500 euro) e 18 volte superiore rispetto a
quanto oggi è destinato dallo Stato agli allievi della scuola paritaria
(500,00 euro);
RITENUTO CHE:
- la chiusura di molti istituti paritari rappresenterebbe un
impoverimento culturale per la nostra Regione e per il Paese.
RICHIAMATE:
21.04.2020 n. 11 199
- le misure messe in campo dalla Giunta regionale nell’emergenza
Covid-19 a sostegno delle famiglie e degli studenti sia delle scuole
statali che paritarie, tra cui i voucher per l’assistenza educativa e le
dotazioni informatiche e il bando per l’erogazione di bonus baby
sitter.
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
- ad adottare ulteriori misure di sostegno alle scuole paritarie liguri, al
fine di mantenere attivo sul territorio regionale l’importante servizio
educativo svolto da questi istituti;
- a farsi parte attiva con il Governo affinché venga istituito un Fondo
straordinario per l’erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole
paritarie per l’anno scolastico 2019/2020, con l’obiettivo di tutelare il
servizio svolto e il lavoro dei dipendenti, e sia prevista per tutta la
durata della chiusura delle scuole la detraibilità integrale del costo
delle rette versate alle paritarie dalle famiglie in difficoltà a causa
dell’epidemia.
Ordine del giorno n. 884 presentato dai consiglieri regionali Vittorio
Mazza, Gabriele Pisani, Andrea Costa, Laura Lauro e Angelo
Vaccarezza.
IL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA
LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
APPRESO CHE attraverso i decreti ministeriali aggiornati fino ad oggi è
stata disposta la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle
attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio
nazionale per prevenire il diffondersi della pandemia da Coronavirus;
21.04.2020 n. 11 200
CONSIDERATO CHE le scuole paritarie, come tante altre realtà sociali,
stanno subendo gravi conseguenze per la crisi dovuta alla pandemia
Covid-19;
VENUTI A SAPERE CHE purtroppo in questo difficile periodo di
emergenza sanitaria ed economica, alcune famiglie di fronte alla mancata
erogazione del servizio non sono più disposte a pagare le rette agli istituti
paritari;
PRESO ATTO CHE questa situazione porta ad una mancanza di entrate
per la scuola paritaria che non ha più la possibilità di sostenere tutti i le
spese di gestione ;
IMPEGNA IL PRESIDENTE
E L’ASSESSORE COMPETENTE
ad attivarsi presso tutte le sedi ritenute opportune affinché vengano
adottati interventi idonei al sostegno delle scuole paritarie in Liguria.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno n. 881, il
consigliere Muzio. Ne ha facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò rapido, credo
che questo ordine del giorno assuma grande importanza proprio per la
salvaguardia di questo patrimonio costituito dalle scuole paritarie, che in
molte occasioni surrogano la mancanza dell’offerta formativa pubblica.
Fornisco alcuni dati molto velocemente. Quando parliamo di
studenti che frequentano le paritarie, parliamo di quasi un milione di
21.04.2020 n. 11 201
studenti, di 180.000 tra docenti e personale e di 12.000 sedi sparse in
tutta Italia, di un costo pro capite a studente che è un sedicesimo del costo
delle paritarie rispetto a quello delle scuole pubbliche, ma soprattutto
parliamo di una pluralità didattica e di formazione che costituisce, a mio
avviso, una ricchezza. La chiusura delle scuole paritarie, di tante scuole
paritarie che sono in grande difficoltà, costituirebbe, secondo me, un
impoverimento anche culturale.
Quindi il mio ordine del giorno invita il Presidente della Regione ad
una forte attenzione e a farsi portavoce presso il Governo affinché questo
stanziamento pubblico statale per le scuole paritarie sia implementato alla
luce della difficoltà che stanno attraversando a seguito della chiusura
imposta dai DPCM che si sono susseguiti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del
giorno n. 884, il consigliere Mazza. Ne ha facoltà.
MAZZA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò brevissimo.
Condivido pienamente il discorso che ha anticipato il collega Muzio,
volevo solo aggiungere una cosa e cioè ricordare che le scuole paritarie,
in questo momento di difficoltà, continuano a sostenere le spese di
gestione. Quindi, nonostante le famiglie non paghino le rette, loro hanno
una continua spesa della gestione, e questo potrebbe portarle
definitivamente alla chiusura.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Michelucci. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 202
MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, volevo far
presente che il Governo, come più volte viene ricordato, è di un partito che
si sta battendo per creare e aiutare a livello governativo le scuole paritarie.
Già prima del mio intervento si è capito perché ho fatto anche
un’interrogazione in merito per riuscire a creare un fondo - come lo ha
definito anche il consigliere Lunardon - comunque di prevedere aiuti per le
scuole paritarie. Mi fa specie, però, che oggi si propone l’ordine al giorno
solamente all’indirizzo del Governo, quando già la Regione si può attivare
in quella direzione come abbiamo chiesto per un fondo come mi ha
anticipato il Collega del Partito Democratico.
Quindi non sono contrario a questo ordine del giorno, ma, devo dire
la verità, rimango stupefatto, perché, se si vuole dare una mano concreta
fin da subito, senza aspettare discussioni di livello superiore, essendo i
Consiglieri proponenti della maggioranza, non capisco perché questo
ordine del giorno non sia indirizzato direttamente al Presidente, sia per
una sorta di pressione nei confronti del Governo, ma anche per stabilire a
livello regionale un fondo specifico. Altrimenti finiamo solo per fare
propaganda e prendere in giro coloro che dovrebbero ricevere gli aiuti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha
facoltà.
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, soltanto per dire che
noi ci asterremo e che comunque la dichiarazione che ha fatto il
consigliere Mazza è in parte vera, perché a me risulta che ci sono diverse
famiglie che non pagano la retta intera, ma gli è stata o dimezzata o
scontata. Quindi non diciamo, per chiarezza, che le famiglie non pagano
più e che le paritarie hanno dei costi.
21.04.2020 n. 11 203
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Lunardon. Ne ha
facoltà.
LUNARDON . Signor Presidente, signori Consiglieri, io trovo
minimamente ...
Interruzione Presidente: non si sente.
LUNARDON (riprende) ... è un ragionamento che stiamo facendo
anche come gruppi …
PRESIDENTE. Non riusciamo a sentire, consigliere Lunardon, ha
dei problemi collegamento.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, fornisco un po’
di materiale mediatico. Magari diranno che sono vetero, ma capisco
assolutamente l’attività delle scuole paritarie, però mi sembra che una
serie di interventi che vengono fatti – io lo ho ribadito già prima – siano
molto strumentali – mi si perdoni – alla ricerca di un terreno elettorale, per
cui se qualcuno difende a spada tratta la scuola pubblica, ma dall’altra
parte si riesce a trovare un po’ di risorse anche per la scuola paritaria e se
faccio i conti di quante famiglie sono interessate cerco di dire che si
destinano dei fondi anche questo settore.
21.04.2020 n. 11 204
Devo dire che mi fa piacere che ci sia così molta attenzione per
un’attività sicuramente importante, ma un’attività d’impresa come altre
importanti che ci sono in questo Paese, e si chieda di fare uno sforzo da
questo punto di vista per sostenerla. Mi piacerebbe che questo fosse fatto
anche, con molta dovizia di particolari, nei confronti della scuola pubblica,
che pare essere sempre dimenticata.
E, se devo essere sincero, così fornisco a qualcuno la possibilità di
criticarmi, ma perlomeno non si può dire che non dica le cose, mi sembra
che sia un terreno molto, molto strumentale. Ho trovato una serie di ordini
del giorno, che ho votato anche a favore – quello dell’acqua, quello delle
imprese agricole – estremamente a tema rispetto a questa situazione che
stiamo vivendo. Mi sembra che invece, in questo siamo in un altro terreno.
Quindi come Linea Condivisa obiettivamente questo ordine del giorno non
ci piace, pertanto valuteremo il da farsi.
Quello che, invece, ha detto il consigliere Tosi rappresenta il vero,
perché ci sono state delle scuole paritarie che hanno sospeso le rette,
altre che, invece, hanno fatto degli sconti, altre che hanno chiesto il
pagamento delle stesse rette. Quindi è abbastanza variegato il percorso.
Vorrei che i Colleghi lo sapessero, perché già l’altra volta anche con il
collega Rossetti avevamo affrontato questa vicenda in una discussione:
quindi dentro questa realtà ci sono situazioni differenti.
Per cui non farei un ragionamento di carattere generale. Alcune
scuole hanno fatto soltanto degli sconti molto piccoli, come dice il collega
Tosi, e hanno ancora adesso un ritorno finanziario. Quindi credo che
sarebbe meglio accertarsi da questo punto di vista cosa sta succedendo in
quel settore.
21.04.2020 n. 11 205
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha
facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, prendo la parola
dopo aver illustrato l’ordine del giorno per dire al collega Michelucci che
probabilmente, a seguito di questa modalità con cui teniamo al Consiglio
regionale, non ha letto bene il mio ordine del giorno, perché presenta nella
parte espositiva due punti: il primo è riferito a richiedere al nostro
Presidente Toti misure di sostegno per le scuole paritarie; il secondo si
rivolge, invece, al Presidente quale latore di un messaggio a livello di
Conferenza Stato-Regioni.
Quindi l’intervento del mio ordine del giorno era a trecentosessanta
gradi, senza voler attribuire il peso di questo sostegno esclusivamente al
Governo, ma anche richiamando il nostro Presidente, come - peraltro - è
già accaduto attraverso misure messe in campo, a continuare a sostenere
le scuole paritarie.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno n. 881.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti ………………. n. 29
votanti ………………... n. 22
astenuti …………….… n. 7
voti favorevoli …..….... n. 22
21.04.2020 n. 11 206
In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Ferrando.
Pongo in votazione l’ordine del giorno n. 884.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti …………….. n. 27
votanti …………….… n. 21
astenuti ……………... n 6
voti favorevoli ...……. n. 21
In conformità, dichiaro approvato l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Presidente Toti e
del consigliere Ferrando.
Ordine del giorno n. 882 presentato dal consiglieri regionali Paolo
Ardenti e Angelo Vaccarezza.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
VISTA la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità del 30
gennaio 2020 con la quale l’epidemia da COVID–19 è stata valutata come
un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;
21.04.2020 n. 11 207
VISTA la successiva dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della
Sanità dell’11 marzo 2020 con la quale l’epidemia da Covid–19 è stata
valutata come pandemia in considerazione dei livelli di diffusività e gravità
raggiunti a livello globale;
VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la
quale è stato dichiarato, per sei mesi lo stato di emergenza del territorio
nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie
derivanti da agenti virali trasmissibili;
VISTO l’articolo 117, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.
112, in base al quale le Regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti
d’urgenza in materia sanitaria;
CONSIDERATO che Regione Liguria ha già avviato uno screening
sierologico su degenti, personale sanitario e amministrativo delle strutture
residenziali.
IMGEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
perché sia garantita una valutazione, nelle forme che saranno ritenute più
opportune da parte degli esperti del nostro sistema sanitario, tramite
ALISA, dello stato di esposizione del Covid–19 nelle Forze di Polizia, nella
Polizia locale e nei Vigili del Fuoco che sono impegnati nei consueti servizi
di pubblica utilità ed in questo momento anche per le azioni richieste per il
contenimento dell’epidemia Covid–19.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Ardenti. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 208
ARDENTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, do per illustrato
questo ordine del giorno, ma anche il prossimo, il n. 883.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il
consigliere Senarega. Ne ha facoltà.
SENAREGA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sull’ordine dei
lavori, ci eravamo detti prima che con questo ritmo rischiavamo di non
licenziare la legge, ma temo che non sia cambiato nulla. Quindi invito i
Colleghi a riflettere: o ritiriamo qualche ordine del giorno o cerchiamo di
andare veramente più spediti. Con questo ho finito.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Righello. Ne ha facoltà.
RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, per annunciare il
voto favorevole all’ordine del giorno, anche se è davvero il minimo
sindacale, nel senso che è molto blando. I sistemi di protezione per le
Forze dell’ordine, d’accordo, ma non solo a quelli. Comunque “okay”,
andiamo avanti.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha
facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, la
dichiarazione di voto è a favore di questo ordine del giorno, anche se devo
21.04.2020 n. 11 209
dire che francamente l’impegnativa che proviene da parte di un membro
della maggioranza mi stupisce, perché leggo che si chiede che sia fatta
una valutazione dello stato di esposizione delle Forze dell’ordine e dei
Vigili del Fuoco tramite ALISA.
Io voto a favore perché è lapalissiano essere d’accordo con questo,
ma mi domando se sia possibile che questa cosa della valutazione da
parte del Sistema sanitario regionale non fosse già in atto. È una cosa
incredibile, mi sembra molto grave, è un’autodenuncia questo ordine del
giorno.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Presidente Toti,
della Vicepresidente Viale e del consigliere Ferrando.
Ordine del giorno n. 883 presentato dai consiglieri regionali Paolo
Ardenti, Alessandro Puggioni e Angelo Vaccarezza.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
VISTA la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità del 30
gennaio 2020 con la quale l’epidemia da Covid–19 è stata valutata come
un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale;
21.04.2020 n. 11 210
VISTA la successiva dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della
Sanità dell’11 marzo 2020 con la quale l’epidemia da Covid–19 è stata
valutata come “pandemia” in considerazione dei livelli di diffusività e
gravità raggiunti a livello globale;
VISTA la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020, con la
quale è stato dichiarato, per sei mesi lo stato di emergenza del territorio
nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie
derivanti da agenti virali trasmissibili;
VISTO l’articolo 117, comma 1, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.
112, in base al quale le Regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti
d’urgenza in materia sanitaria;
CONSIDERATO che la Fase 2 dell’emergenza prevederà quasi
sicuramente l’obbligo di DPI da parte di tutta la popolazione, durante il
lavoro, durante gli acquisti nei negozi e nella vita di tutti i giorni;
CONDISERATO INOLTRE che si potranno considerare tali DPI
indispensabili ed equiparabili a dispositivi salvavita;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi presso il Governo perché al fine di fronteggiare l’emergenza da
Covid-19, fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del
Consiglio dei Ministri in data 31 gennaio 2020, per l’acquisto di Dispositivi
di protezione individuale “marcati CE” (mascherine, guanti e gel
disinfettante), si applichi l’imposta sul valore aggiunto con aliquota
agevolata al 4 per cento oppure la totale esenzione IVA.
21.04.2020 n. 11 211
Ricordo che il consigliere Ardenti ha dato per illustrato l’ordine del
giorno.
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del Presidente Toti e
del consigliere Ferrando.
Ordine del giorno n. 886 presentato dai consiglieri regionali Gabriele
Pisani, Andrea Costa e Vittorio Mazza.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
CONSTATATO CHE grazie al grande lavoro di tutti, sopratutto degli
operatori sanitari, e al diffuso sacrificio dei cittadini rimasti a casa siamo
riusciti a contenere il picco di Coronavirus;
RITENUTO CHE sia innegabile che abbiamo bisogno che il Paese si
rimetta in moto, sia dal punto di vista della vita lavorativa che di quella
sociale, al fine di non rendere vano tale sacrificio, passando da una crisi
sanitaria ad una economica dai risvolti sicuramente non meno nefasti;
CONSIDERATO CHE questa ripartenza deve essere fatta in modo
ordinato e graduale ed inevitabilmente prevederà ulteriori sacrifici, e che
21.04.2020 n. 11 212
anche con questo fine nasce la creazione della “Task force” per la Fase 2
in Liguria;
RITENUTO CHE la fascia più a rischio rimane quella dei nonni, primo e
spesso unico aiuto a cui lasciare i figli di molti genitori che lavorano;
CONSIDERATO INOLTRE che le nuove limitazioni sociali dettate da
questa pandemia vedranno sparire o renderanno impossibili molti dei
servizi classici di accudimento e cura dei bambini, come asili nido e baby
sitter, e vedranno la necessità di un rivalutazione e adeguamento anche
dei permessi di lavoro fino ad oggi in essere ;
VISTO CHE anche alla luce di questa stessa pandemia la situazione
economica delle famiglie è ulteriormente peggiorata, ed è facile
immaginare che alla ripartenza entrambi i genitori avranno la necessità di
ritornare al loro posto di lavoro ;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
- ad attivarsi già da ora, direttamente e presso tutte le sedi ritenute
più opportune, affinché siano previsti aiuti straordinari nella fase di
ripartenza a tutta la rete di sostegno alle famiglie, in particolar modo
per la gestione dei figli della fascia preadolescente, al fine di
potenziarla e renderla adatta a superare le nuove regole dettate dal
distanziamento sociale.
Ha chiesto di parlare, a nome della la Giunta, l’assessore Viale. Ne
ha facoltà.
VIALE – Assessore alla Sanità.
21.04.2020 n. 11 213
Signor Presidente, signori Consiglieri, purtroppo non sono riuscita,
con questi strumenti, a chiedere la parola dopo l’intervento della
consigliera Salvatore sull’ordine del giorno n. 882. È chiaro che dovevo
precisare che non si tratta di nessuna messa in mora, è un ordine del
giorno che non fa altro che chiedere qualcosa che è già in corso, ossia i
test sierologici che devono essere fatti per cluster. Abbiamo iniziato con le
RSA per anziani, adesso per disabili, per pazienti psichiatrici; oggi si sono
avviati i test sierologici per popolazione carceraria ed agenti di Polizia
penitenziaria e successivamente anche per le categorie indicate
nell’ordine del giorno.
Quindi nessuna messa in mora e si tratta di un percorso che è “in
itinere”. Scusate se non sono riuscita prima a intervenire.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del
giorno, il consigliere Pisani. Ne ha facoltà.
PISANI. Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò molto veloce.
Presentiamo questo ordine del giorno a sostegno delle famiglie soprattutto
per quanto riguarda la Fase 2 o quella di ripartenza, nel senso che
abbiamo chiesto un grande sacrificio a tutti i cittadini fino adesso di
rimanere chiusi a casa e grazie a questo abbiamo contenuto il
Coronavirus; per dare seguito a tutto ciò solleviamo alcune preoccupazioni
che riguardano la Fase 2, quella di ripartenza, dove le famiglie dovranno
tornare sicuramente al lavoro, ma si troveranno in difficoltà a mantenere i
bambini o a chi darli in gestione, perché i nonni sono la parte più delicata
e quindi non sempre si ci potrà appoggiare su di loro. Quindi c’è il rischio
che il nuovo distanziamento sociale che questa pandemia ha portato nelle
nostre abitudini trasformerà in anacronistici tutti i sistemi di accudimento
21.04.2020 n. 11 214
dei bambini che avevamo fino ad oggi, fino ad arrivare ai permessi di
lavoro a cui usufruiranno le famiglie.
Quindi impegniamoci in modo da trovare dei nuovi sistemi per
sostenere la rete delle famiglie, soprattutto nella fascia preadolescenziale,
per potenziarla e renderla adatta a superare le nuove regole dettate dal
distanziamento sociale.
Approfitto per illustrare anche l’ordine del giorno n. 893 a prima
firma del consigliere Costa – così ottimizziamo i tempi - sulla sospensione
degli effetti giuridici dei titoli di credito soprattutto per le piccole attività, che
sono un po’ l’anima dei nostri Centri storici. Per abitudine, i negozi iniziano
la stagione pagando i fornitori con questi titoli di credito con scadenze di
pagamento nei mesi successivi e oggi si trovano ovviamente in difficoltà,
essendosi la loro attività bloccata e anche alla ripartenza avranno perso
gran parte della stagione. Quindi viene chiesto di prorogare queste
scadenze nel periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2020.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta,
l’assessore Viale. Ne ha facoltà.
VIALE . Signor Presidente, signori Consiglieri, a proposito
dell’ordine del giorno n. 886, con la collega Cavo abbiamo ovviamente a
cuore questa tematica delle famiglie e anche la rete di sostegno, la
gestione dei figli ed è per questo che insieme abbiamo proposto
l’attivazione di un Tavolo dedicato alle tematiche. L’Assessore Cavo è
molto attenta su questa tematica e quindi è chiaro che sarà oggetto
dell’approfondimento nei Tavoli di lavoro della “Task force” della
ripartenza.
21.04.2020 n. 11 215
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, io voterò a
favore dell’ordine del giorno presentato dal collega Pisani.
Devo dire, però, Colleghi, che sinceramente il dispositivo mi sembra
molto, molto generico. L’individuazione del problema è assolutamente
vero e ce lo stiamo chiedendo tutti e probabilmente tutti - dagli Assessori
che hanno la questione di governo ai Consiglieri - saranno stati sollecitati
al riguardo. Perché in un sistema sociale – e questo non dipende dalla
Regione sicuramente, così non c’è ombra di polemica – in mancanza
sempre di più di servizi sociali basati sull’utilizzo dei nonni, chi non ha
nonni, parenti, sorelle più grandi, il fratello più grande, rischia nella Fase 2
di trovarsi, in assenza di ripresa delle attività scolastiche, volgarmente
detto, con “una mano davanti e una mano dietro”.
Quindi capisco esattamente quale è il problema e ringrazio il
collega Pisani di averlo centrato, però il dispositivo mi sembra più che altro
un “mettiamo su, valutiamo, facciamo, diamoci un po’ una mano”. Però se
la Fase 2 – su cui il Presidente Toti insiste tanto; devo dire che è una sua
scelta, la mia non è una frase critica – parte fra due settimane circa, forse
meno, iniziare adesso una riflessione ho paura che o ci riflettiamo giorno,
mattino, notte (e i giorni sono di quarantotto ore) o ho paura che il 4
maggio le famiglie che hanno figli in età adolescenziale, per chi riprende a
lavorare, si trovino in grandi difficoltà. Quindi va bene l’individuazione del
problema e naturalmente, visto che c’è la certezza della buona fede del
presentatore, voterò a favore, ma sinceramente mi sembra un po’ debole
la parte dispositiva.
21.04.2020 n. 11 216
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il
Presidente Toti. Ne ha facoltà.
TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, io credo che il mio
appello non sia stato colto. Vorrei che poi non risultasse, alle ore 18.00,
quando chiederò l’interruzione di questo Consiglio perché ho una riunione
con tutti i vertici della Sanità ligure, che non si sia votato il disegno di
legge nel suo complesso, perché io non ci sarò alle ore18.01 e chi non
ritira i suoi ordini del giorno e continua a tenere questo atteggiamento,
credo che poi ne risponderà. Ovviamente, si voterà a maggio e si pagherà
il bollo auto, perché la Giunta non ha la possibilità di sospenderne il
pagamento sua sponte, non avendo le deleghe del Consiglio e non
essendo previsto dal Regolamento.
Lo dico a tutti i Capigruppo, lo dico ai Gruppi di maggioranza e di
opposizione, perché alle ore 18.00 questo Consiglio, per quanto mi
riguarda, cesserà ovviamente. Così è stato stabilito.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Ferrando.
21.04.2020 n. 11 217
Provo a formulare un’altra proposta: se tutti i Consiglieri rinunciano
ad illustrazione gli ordini del giorno e agli interventi sugli stessi, riusciamo
a votarli tutti. Questa è la proposta che mi sento di fare.
Ordine del giorno n. 887 presentato dai consiglieri regionali Fabio
Tosi, Andrea Melis, Alice Salvatore e Marco De Ferr ari.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
RILEVATO CHE le disposizioni per la riduzione della diffusione del
contagio da Coronavirus hanno accresciuto il numero di dipendenti
regionali che lavorano in modalità di “lavoro agile”, determinando una
riduzione dei buoni pasto usualmente distribuiti, poiché questa modalità di
lavoro, da norme vigenti, non permette la maturazione del diritto a
riceverli;
CONSIDERATO CHE ciò, di conseguenza, comporta un risparmio da
parte della Regione rispetto a risorse già messe a bilancio, tenuto conto
che, da fonti ufficiali, sono 1200 (ovvero l’80 per cento del totale) i
dipendenti di Regione Liguria che dall'inizio dell'emergenza Coronavirus
continuano il loro lavoro in “smart working” e che tale modalità
organizzativa potrebbe essere prolungata, vista l’emergenza in corso;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi affinché:
- nel rispetto della normativa vigente e previo confronto con le
Organizzazioni sindacali per individuare al meglio i destinatari
dell’iniziativa, le risorse economiche risparmiate dalle somme
21.04.2020 n. 11 218
corrispondenti ai buoni pasto dei dipendenti della Regione in “smart
working” vengano destinate ad iniziative solidali, come l’acquisto di
beni di prima necessità, verso le fasce più deboli della popolazione,
che si trovano ad affrontare difficoltà economiche per le
conseguenze legate alla diffusione del contagio;
- si compia opera di sensibilizzazione riguardo ad iniziative analoghe
nei confronti degli Enti locali della Regione, anche attraverso il
coinvolgimento di ANCI Liguria.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Tosi. Ne ha facoltà.
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, do per illustrato
l’ordine del giorno.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente Toti. Ne ha
facoltà.
TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, per non bocciare un
ordine del giorno che ritengo nel suo spirito meritevole, se il consigliere
Tosi accetta di mettere un vincolo di bilancio, quindi ove queste ci siano.
Perché io credo che ci sia addirittura un aggravio di costi dovuto al costo
del personale: sanificazione, gel, mascherine e quant’altro e viene fornito
dalla Direzione del Personale al personale della Regione, nonché le
dotazioni tecnologiche dell’Ufficio e quant’altro. Però siccome di per sé
trovo che sia positivo l’ordine del giorno, se ci mettiamo “ove vi siano
risparmi di bilancio”, siamo disponibili a dare parere favorevole.
21.04.2020 n. 11 219
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, accolgo l’invito del
Presidente e chiedo agli Uffici di emendarlo come da sua richiesta.
PRESIDENTE. Già fatto.
Ha chiesto di parlare a nome della Giunta l’assessore Berrino. Ne
ha facoltà.
BERRINO – Assessore all’Organizzazione e Personale.
Signor Presidente, signori Consiglieri, come giustamente ha detto
anche il Presidente Toti, mi sono fatto fare una nota dal Settore
Personale. Sicuramente ci sono dei risparmi sui buoni pasto, però non
sappiamo ancora a quanto potranno ammontare i costi superiori che
dovremo affrontare nella Fase 2, come la sanificazione, le mascherine, i
termometri, i gel disinfettanti, insomma tutte queste spese che stiamo
affrontando in Fase 1 e che affronteremo in Fase 2. Quindi giustamente la
richiesta del Presidente Toti di fare salvo se ci saranno dei risparmi alla
fine tra maggiori spese e somme risparmiate per i buoni pasto, anch’io
sono favorevole a poterli utilizzare per gli scopi dell’ordine del giorno. Però
solo se ci saranno dei risparmi nel bilanciamento tra spese e risparmi.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno così come modificato dal Presidente
Toti.
21.04.2020 n. 11 220
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Ferrando.
Ordine del giorno n. 888 presentato dai consiglieri regionali Andrea
Melis, Marco De Ferrari, Alice Salvatore e Fabio To si.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
VISTO CHE è in discussione il disegno di legge n. 304/2020, il cui articolo
2 prevede, previa elaborazione di un Programma di promozione delle
attività da parte della Giunta regionale, la concessione di contributi
economici alle imprese ittiche e agricole che hanno dovuto sospendere o
ridurre l’attività in conseguenza dell’emergenza epidemiologica COVID-19,
nella misura di un milione di euro per l’anno 2020;
EVIDENZIATO CHE diverse Regioni si sono attivate al fine di offrire
stanziamenti a favore delle imprese sopracitate: ad esempio, con il Piano
di emergenza socio-economica la Regione Campania ha previsto (azione
5) lo stanziamento di 50 milioni di euro per le imprese agricole e della
pesca; in specie, ai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali
iscritti all’INPS verranno assegnati contributi una tantum dai 1.500 euro
(per aziende fino a 5 dipendenti) ai 2.000 euro (con più di 5 dipendenti);
VENUTI A SAPERE CHE Regione Liguria avrebbe dichiarato lo stato di
calamità naturale del settore del florovivaismo, ai fini dell’attivazione del
21.04.2020 n. 11 221
Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura, di cui
all’articolo 14 del decreto legislativo 26 maggio 2004 n. 154;
POSTO CHE non è chiaro se lo stato di calamità naturale sia stato
dichiarato solo per il settore del florovivaismo o anche per altri settori
come ad esempio la viticoltura o l’acquacoltura;
CONSIDERATO CHE per via dell’emergenza sanitaria in corso le imprese
agricole, vitivinicole, floricole, della pesca e acquacoltura stanno andando
incontro a una forte contrazione delle vendite; molteplici sono le
problematiche che investono la logistica e lo stoccaggio, ma anche gli
adempimenti amministrativi e fiscali; a ciò si aggiungono le difficoltà legate
all’acquisizione di manodopera e alla mancanza di liquidità;
RICORDATA l’importanza, per il ruolo che riveste sul nostro territorio,
dell’Associazione Enoteca regionale della Liguria, i cui soci (140) sono
principalmente aziende vitivinicole delle quattro Province liguri che
rappresentano le denominazioni regionali con lo scopo di valorizzare il
nostro vino;
RITENUTO CHE sia opportuno promuovere le produzioni locali sia
mediante i canali comunicativi di Regione Liguria sia attraverso la messa
in evidenza dei prodotti locali nei negozi di vendita al dettaglio e nella
grande distribuzione;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad attivarsi affinché:
- siano organizzate, in sinergia con le Associazioni di settore,
campagne di promozione delle produzioni locali, anche costituendo
21.04.2020 n. 11 222
accordi con i negozi di vendita al dettaglio e della grande
distribuzione, al fine di valorizzarne l’esposizione al pubblico;
- siano incrementate le risorse a favore delle imprese floricole,
agricole, del settore vitivinicolo, della pesca e acquacoltura,
sostenendo il reddito delle imprese, anche attraverso le risorse del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale;
- sia dichiarato lo stato di calamità naturale, qualora Regione non vi
abbia ancora provveduto, per le imprese della pesca e
acquacoltura, ai fini dell’attivazione del Fondo di solidarietà
nazionale della pesca e dell'acquacoltura.
Comunico che il consigliere Melis dà per illustrato l’ordine del
giorno.
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti …….. n. 28
voti favorevoli ……….... n. 11
voti contrari ……….….. n. 17
In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.
21.04.2020 n. 11 223
Ordine del giorno n. 889 presentato dai consiglieri regionali Luca
Garibaldi, Francesco Battistini e Giovanni Battista Pastorino.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO CHE in questi giorni si sta procedendo alla progressiva
riapertura dei cantieri navali, e che in particolare assume rilevanza
strategica per la nostra Regione l’intenzione di procedere alla progressiva
riapertura dei cantieri navali di Fincantieri;
RILEVATO ALTRESÌ che le procedure di riapertura sono condizionate al
rispetto delle prescrizioni in materia sanitaria previste dalle normative e dai
Protocolli nazionali;
VISTO che in molti casi gli stabilimenti Fincantieri sono collocati in contesti
urbani, su cui generano un grande impatto;
VISTO altresì che sia per la tipologia delle produzioni, sia per la presenza
negli stabilimenti di lavoratori diretti e dell’indotto, provenienti da diverse
Regioni d’Italia e da diversi Paesi, impongono misure specifiche, sia per
quanto riguarda la logistica degli spostamenti sia dal punto sanitario, e
controlli certi per il rispetto delle prescrizioni nell’organizzazione del lavoro;
CONSIDERATO che ad oggi, non risulta essere messo in atto alcuna
campagna di screening sierologico negli stabilimenti Fincantieri;
SOTTOLINEATO CHE, vista la delicatezza della situazione, occorre far
prevalere in questa fase il massimo principio di precauzione, e adottare
tutte le misure idonee a prevenire il rischio di recrudescenze e focolai,
soprattutto quando esiste una forte pressione nei contesti urbani, anche al
fine di rispondere alle preoccupazioni nelle stesse comunità locali;
21.04.2020 n. 11 224
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
E L’ASSESSORE COMPETENTE
- ad adottare una cabina di regia e di confronto con i Comuni sede di
cantiere e l’Azienda, le rappresentanze sindacali e la Prefettura, per
la definizione di misure ulteriori, anche includendo per quanto
possibile il percorso casa lavoro di concerto con le aziende di
trasporto pubblico;
- a mettere in campo tutte le iniziative ritenute idonee, nell’ambito
delle rispettive competenze, al fine di richiedere a Fincantieri anche
l’adozione di misure di “screening” sierologico nei propri
stabilimenti, come elemento ulteriore per la ripresa dell’attività, vista
l’importanza e l’impatto che assume per la nostra Regione.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Garibaldi. Ne ha facoltà.
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, per istituire una
cabina di regia di confronto sulla riapertura di Fincantieri nei tre
stabilimenti liguri con tutti i soggetti interessati, perché è una vicenda
piuttosto complicata e che impatta sulle comunità locali.
La seconda cosa è di richiedere come pressione, elemento politico
molta attenzione in questa Fase in modo da monitorate e controllare per
vedere con l’azienda se si possa arrivare anche alla definizione di test
sierologici, perché il numero di lavoratori - indotto e diretti - che andranno
a lavorare nel cantiere nelle prossime settimane sarà numeroso e molti
cantieri sono in contesti urbani dove l’impatto di questa riapertura
21.04.2020 n. 11 225
potrebbe avere ripercussioni su vari elementi. Quindi, ad ulteriore tutela,
se si potesse fare un’azione anche di regia e di convincimento, sarebbe
importante non solo per i lavoratori, ma per le comunità locali.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Presidente Toti. Ne ha
facoltà.
TOTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, senza rubare tempo, la
Giunta dà parere negativo. Non so se il consigliere Garibaldi lo vuole
ritirare, ma temo che questo ordine del giorno impatti esattamente sul
DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri, che assegna questo ruolo
alle Prefetture da questo punto di vista.
Sui test sierologici ho già detto: stiamo aspettando le procedure
ministeriali ed è già normato dall’accordo condiviso tra Sindacati e
imprese firmato a Palazzo Chigi il 15 marzo scorso, le normative
attualmente in vigore per il ritorno in fabbrica. Credo che creare
un’ulteriore cabina di regia su una singola impresa turbi l’equilibrio dei
poteri che il Governo stesso ha deciso, quindi suggerirei un’ulteriore
riflessione. In ogni caso il parere è negativo, anche per non andare in
conflitto di competenze con Organi designati dal Governo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha
facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, chiedo di
apporre la mia firma all’ordine del giorno.
21.04.2020 n. 11 226
PRESIDENTE. Prego gli Uffici di prendere nota della richiesta del
consigliere Pastorino.
Ha chiesto di parlare il consigliere Garibaldi. Ne ha facoltà.
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, nella cabina di
regia è prevista la Prefettura, quindi non va ad inficiare. È un’azione
politica su uno stabilimento strategico in questa prima fase, quindi la
valutazione è più politica. Poi prendo atto del parere negativo.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti ……... n. 27
voti favorevoli …………. n. 11
voti contrari ……………. n. 16
In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Ferrando e il voto contrario dell’assessore Mai e della consigliera Lauro.
Ordine del giorno n. 891 presentato dai consiglieri regionali Mauro
Righello, Giovanni Lunardon, Sergio Rossetti, Luca Garibaldi,
Giovanni Barbagallo e Francesco Battistini.
21.04.2020 n. 11 227
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO CHE l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-
19 ha reso necessaria una riorganizzazione del servizio sanitario che ha
imposto di sospendere l'attività ambulatoriale ordinaria per quanto
riguarda visite ed esami non urgenti;
VISTO CHE non si può conoscere, al momento, l'esatta data in cui l'attività
ambulatoriale potrà riprendere normalmente;
CONSIDERATO CHE le strutture sanitarie sono al momento prive di
indirizzi ufficiali che indichino loro se le prenotazioni ricevute prima
dell'inizio dell'emergenza COVID-19 siano semplicemente da
riprogrammare alla ripresa dell'attività ordinaria o siano di fatto decadute
(e debbano quindi essere nuovamente effettuate dai cittadini);
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
a predisporre i provvedimenti necessari affinché, al momento della ripresa
della normale attività ambulatoriale, le visite e gli esami già prenotati prima
dell'emergenza sanitaria e attualmente sospesi vengano automaticamente
calendarizzati nell'ordine di priorità che già avevano, fatto salvo il
sopraggiungere di urgenze o eventuali aggravamenti.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’ordine del giorno, il consigliere
Righello. Ne ha facoltà.
21.04.2020 n. 11 228
RIGHELLO . Signor Presidente, signori Consiglieri, è un ordine del
giorno in materia sanitaria. Le attività di prenotazione da parte dei cittadini
rispetto alle visite ordinarie - sospese per ovvie ragioni Covid-19 -
chiederei che i cittadini non le debbano ripresentare, ma che le Strutture
sanitarie ne acquisiscano la priorità e siano le Strutture sanitarie stesse a
ricontattare i cittadini, fatto salvo evidentemente l’aggravamento e
quant’altro. Su questo ci vuole un’indicazione chiara da parte di ALISA e
delle Strutture sanitarie.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti ……... n. 27
voti favorevoli …………. n. 10
voti contrari ……………. n. 17
In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto contrario dell’assessore Mai e
dei consiglieri Ferrando e Lauro.
Ordine del giorno n. 892 presentato dai consiglieri regionali Luca
Garibaldi e Giovanni Lunardon.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLE ALEGISLATIVA DELLA LIGURIA
21.04.2020 n. 11 229
PREMESSO CHE il settore florovivaistico è stato duramente colpito dalle
misure restrittive conseguenti all’emergenza Covid-19, con una stima dei
danni che si aggira intorno a 200 milioni di euro per circa 4.000 aziende
del settore;
TENUTO CONTO CHE la Regione Liguria ha dichiarato lo stato di
calamità per il settore florovivaistico;
PRESO ATTO CHE oltre ai danni conseguenti alla mancata
commercializzazione di piante e fiori le aziende dovranno occuparsi dello
smaltimento di migliaia di quintali di materiale invenduto;
RILEVATO CHE la messa a disposizione di aree pubbliche o private per il
deposito del materiale invenduto è una importante misura che alleggerisce
le aziende dai costi di conferimento in discarica ma rimangono a carico
delle aziende ulteriori costi per la cura dei processi di smaltimento o
reimpiego e riutilizzo nelle aziende del materiale stesso;
CONSIDERATO CHE è previsto un fondo di un milione di euro per la
attuazione di misure urgenti per le imprese agricole e ittiche a seguito
della diffusione del virus Covid-19;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
a destinare le risorse destinate a misure urgenti per imprese agricole e
ittiche prioritariamente alle aziende florovivaistiche come contributo per le
spese che le aziende stesse dovranno sostenere per i processi di
smaltimento o, laddove possibile, di reimpiego e riutilizzo dei fiori e delle
piante invendute.
21.04.2020 n. 11 230
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti ……... n. 26
voti favorevoli …………. n. 10
voti contrari ……………. n. 16
In conformità, dichiaro respinto l’ordine del giorno.
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Barbagallo e il voto contrario dell’assessore Mai e della consigliera Lauro.
Ordine del giorno n. 893 presentato dai consiglieri regionali Andrea
Costa, Gabriele Pisani e Vittorio Mazza.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
CONSIDERATA la situazione particolare delle imprese commerciali ed in
particolar modo dei piccoli negozi di vicinato, anima dei Centri storici delle
città, i quali, al momento degli acquisti delle merci per prassi diffusa
rilasciano ai fornitori titoli di credito con scadenza di pagamento nei mesi
successivi;
CONSIDERATO altresì:
21.04.2020 n. 11 231
- che dai primi giorni di marzo tali negozi sono stati costretti a
chiudere da decreto governativo;
- che anche una eventuale riapertura a maggio riscontrerebbe
difficoltà commerciali enormi causa le restrizioni nei trasferimenti
delle persone, mancanza di turismo, di eventi, obblighi di
distanziamento, mascherine, guanti, eccetera;
- che ormai la stagione commerciale primavera estate è totalmente
pregiudicata e porterà alla filiera ingentissime perdite;
- che non è giusto far accollare tutta la perdita all’ultimo anello della
filiera e cioè al negoziante, ma anche per salvaguardare l’equilibrio
economico di tutti, è giusto ed opportuno che la perdita venga
distribuita e condivisa da tutti i partecipanti alla filiera commerciale;
- che per ottenere il sopra descritto risultato occorre che tutti i
partecipanti alla filiera rivedano gli accordi commerciali che erano
stati stipulati in momenti in cui il mercato era ancora “normale;”
VISTO CHE il dettagliante, avendo consegnato titoli di credito, si trova in
una posizione di debolezza contrattuale rispetto ai suoi fornitori, che
spesso non consente un sereno confronto per realizzare nuovi accordi alla
luce delle conseguenze del Covid-19. Solo senza la minaccia del protesto
sarà possibile trovare un accordo dignitoso su prezzi e scadenze di
pagamento con i fornitori che hanno in mano i titoli di credito;
PRESO ATTO che l’articolo 11 del decreto legge n. 23/2020, pubblicato in
Gazzetta Ufficiale in data 8 aprile 2020, ha esteso a tutto il territorio
nazionale la sospensione dei termini per tutti titoli di credito emessi (vaglia
cambiari, cambiali e tutte le tipologie di titoli di credito aventi efficacia
esecutiva) prima dell’8 aprile 2020, con scadenza intercorrente nel periodo
21.04.2020 n. 11 232
1° marzo - 30 aprile 2020. Di conseguenza, il debitore, senza la necessità
di inviare alcuna comunicazione, potrà veder posticipata fino al 30 aprile
p.v. la data del pagamento della cambiale o dell’altro titolo di credito;
RILEVATO CHE l’emergenza Coronavirus e la conseguente chiusura dei
negozi imposta dai decreti governativi per contenere la diffusione del
Covid-19 ha creato pensanti ripercussioni economiche ai titolari di attività
commerciali;
PRESO ATTO che le ripercussioni economiche derivanti dal Covid-19
faranno sentire i propri effetti per tutto l’anno in corso e senza adeguati
interventi governativi moltissimi operatori commerciali rischiano di vedersi
andare in protesto i titoli di credito in scadenza nei prossimi mesi visto e
considerato che la ripartenza è ancora da definire e a tutt'oggi non ha
ancora tempi certi;
CONSIDERATI gli effetti nefasti dei rischi conseguenti al protesto dei titoli
di credito che possono compromettere irreversibilmente il futuro di un
esercizio commerciale;
Per quanto sopra
IMPEGNA IL PRESIDENTE E L’ASSESSORE COMPETENTE
- a richiedere al Governo un provvedimento finalizzato a sospendere
gli effetti giuridici e le conseguenze dell’atto di protesto dei titoli di
credito emessi e in scadenza nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre
2020.
Ricordo che l’ordine del giorno è stato illustrato in precedenza dal
consigliere Pisani.
21.04.2020 n. 11 233
Ha chiesto di parlare il consigliere Barbagallo. Ne ha facoltà.
BARBAGALLO . Signor Presidente, intervengo solo per
comunicare di cambiare il mio voto sull’ordine il giorno che abbiamo
appena votato perché forse ho sbagliato: il voto è favorevole.
PRESIDENTE. Prego gli Uffici di prendere nota della richiesta del
consigliere Barbagallo.
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’ordine del giorno.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Per dichiarazione di voto sul disegno di legge nel suo complesso,
ha chiesto di parlare il consigliere Garibaldi. Ne ha facoltà.
GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò
telegrafico. Nonostante non siano state accolte gran parte delle richieste e
nonostante un tono piuttosto arrogante e al limite dell’insolenza con cui il
Presidente della Giunta regionale ha sbertucciato le opposizioni questa
mattina, dicendo che non avevamo senso di responsabilità, a noi
interessano i contenuti che erano proposti nel provvedimento. Per cui sul
tema del bollo auto e sulle misure che abbiamo introdotto avrete il voto
favorevole nonostante la conduzione dell’Aula di oggi e il fatto che non ci
sia stato alcun tipo di disponibilità a un confronto.
21.04.2020 n. 11 234
L’esigenza dei cittadini è quella di non avere ritardi, per cui il voto
favorevole è solo un voto di responsabilità rispetto alle misure che sono
iniziali e che però sono necessarie.
Interruzione Presidente: mi permetto di dissentire sulla conduzione
dell’Aula, visto che mi riguarda da vicino.
GARIBALDI (riprende) ... sul contingentamento dei tempi, noto che
è stata fatta quando sono finite le tre ore di ordini del giorno della
maggioranza e solo quando si è riguardato al voto dell’opposizione. Quindi
dovreste fare anche un ringraziamento all’opposizione, che ha contenuto i
tempi rispetto ai propri ordini del giorno.
Interruzione Presidente: ripeto, mi permetto di dissentire per quanto
riguarda la conduzione dell’Aula, anche perché il primo appello l’ho fatto
un’ora e mezza prima dei termini. Andatevi a vedere le registrazioni.
GARIBALDI (riprende) ... la replica del Presidente Toti che è stata
sicuramente non degna del livello della discussione che abbiamo avuto.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Salvatore. Ne ha
facoltà.
SALVATORE . Signor Presidente, signori Consiglieri, come al solito,
è stata insoddisfacente non la gestione dell’Aula, assolutamente, perché,
21.04.2020 n. 11 235
tra l’altro, in questa situazione di videoconferenza direi che il Presidente si
sta gestendo molto bene il lavoro; ma l’assente intervento da parte della
maggioranza o invece le pochissime volte che è intervenuta la
maggioranza - o gli Assessori - è stato per fare attacchi di propaganda o
comizi elettorali e poi c’è stato un atteggiamento, come al solito, di netto
rifiuto rispetto a qualsiasi iniziativa da parte del Presidente Toti.
Nonostante questo, nonostante ci siano margini di miglioramento
assolutamente importanti, vista l’emergenza e visto che, seppur minime, ci
sono delle misure che possono dare un aiuto alla cittadinanza, nostro
malgrado voteremo a favore, anche se la tentazione di votare astensione
per via delle misure insufficienti e dell’atteggiamento indisponente sarebbe
forte.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha
facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, quando si
hanno forti dolori di pancia, un pannicello caldo dà un attimo di sollievo.
Intanto voglio dire una cosa: credo che la gestione dell’Aula sia
stata adeguata e assolutamente corretta. Credo invece che il Presidente
Toti parlasse più ai suoi Colleghi della maggioranza che agli altri, perché
la quantità di ordini del giorno presentati dai Colleghi della maggioranza,
talvolta anche un po’ ripetitivi, danno il senso di qualche insoddisfazione
presente all’interno della sua stessa maggioranza. Penso che fosse
questo che il collega Garibaldi volesse in qualche maniera sottolineare,
anche se mi permetto di interpretare il suo pensiero.
21.04.2020 n. 11 236
Quindi non è un problema di gestione di Aula, perché immagino
che, se io fossi stato al posto del Presidente Piana, avrei avuto mille
difficoltà nella gestione in videoconferenza. Ieri ho visto le difficoltà che ha
avuto in Commissione Sanità e quindi mi metto nei suoi panni e credo che
abbia fatto assolutamente bene.
Voteremo anche noi, proprio nella logica del pannicello caldo, a
favore con molte, molte difficoltà, perché crediamo che la discussione
poteva essere migliore e potevano essere rinforzate alcune misure come
sono state richieste dall’opposizione e forse anche da come sono state
richieste da alcuni degli ordini del giorno della maggioranza che vanno in
quel senso, perché c’è un po’ di contraddizione in tanti ordini presentati.
Credo che di questo il Presidente Toti se ne renda perfettamente conto di
questo, perché - lo ripeto - credo che il richiamo fosse più ai suoi che
all’opposizione. Comunque come Linea Condivisa voteremo a favore.
PRESIDENTE. Consigliere Pastorino, le sue sono parole sincere e
per questo apprezzate.
Ha chiesto di parlare il consigliere Michelucci. Ne ha facoltà.
MICHELUCCI. Signor Presidente, signori Consiglieri, solo due
parole. Ho già avuto modo di dire nei vari interventi il pensiero su questo
provvedimento e quindi sull’inefficacia, il rischio di inefficacia o di efficacia
limitata del provvedimento, per esempio, dell’agricoltura o del bollo per la
ristrettezza del tempo e sui ritardi evidenziati dalla Giunta per quanto
riguarda l’opera per cui oggi si dà un anticipo di credito al ponte di
Ceparana, Santo Stefano. Però, naturalmente, come chi mi ha anticipato,
oggi il bene deve essere quello delle famiglie liguri, quindi qualunque tipo
di aiuto, anche solo un euro, anche solo un’agevolazione minima nei loro
21.04.2020 n. 11 237
confronti è e deve essere sostenuta, nonostante, ripeto, che si voglia
spesso da parte della Giunta scaricare il barile verso il Governo e
intestarsi solo quello che a questa Giunta interessa, senza troppo spesso
verificare e guardare i dati liguri in merito all’emergenza sanitaria. Ripeto,
siamo ancora in una fase di massima allerta e servirebbe ancora un
grande intervento sotto l’aspetto sanitario e soprattutto nelle RSA.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione il disegno di legge nel suo complesso.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole del consigliere
Rosso, Lauro, Ferrando e Lunardon.
Essendo giunte le ore 18.00, la seduta è tolta.
Interruzione Salvatore.
Interruzione Lauro.
(La seduta termina alle ore 18.07)
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Claudio Muzio