presidenza del presidente gianmarco medusei ......2020/12/01 · riolfo, stefano anzalone, fabio...
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Atti del Consiglio Regione Liguria ======================================================================= XI LEGISLATURA RESOCONTI INTEGRALI SEDUTA N. 6 DEL 01.12.2020 ________________________________________________________________________________
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SEDUTA ORDINARIA Martedì 1° dicembre 2020
Sede Regione Liguria
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANMARCO MEDUSEI
S O M M A R I O
Comunicazioni della Presidenza. ........................... pag. 6 Risposta scritta all’interrogazione a risposta immediata n. 9 dei consiglieri regionali Paolo Ugolini e Fabio Tosi sull’utilizzo dei fondi stanziati dal Governo in favore di Regione Liguria per l’abbattimento delle liste d’attesa. (o.d.g. n. 35) ................................................................................ pag. 7 Risposta scritta all’interpellanza n. 2 dei consiglieri regionali Fabio Tosi e Paolo Ugolini sull’apertura del nuovo Ospedale presso il padiglione J. Nouvel all’interno della Fiera di Genova, per degenze di media-bassa intensità di cura. (o.d.g. n. 43) ............................................................................... pag. 10 Ordine dei lavori. Pastorino ............................................................... pag. 13 Presidente .................................................. pag. 15-16-17 Anzalone ............................................................... pag. 15
Tosi ....................................................................... pag. 16 Luca Garibaldi ....................................................... pag. 17 Balleari .................................................................. pag. 17 Proposta di deliberazione: “Convalida dei Consiglieri regionali”. (o.d.g. n. 47) ............................................................................... pag. 18 Anzalone ............................................................... pag. 18 Proposta di deliberazione n. 2: “Bilancio consolidato della Regione Liguria - esercizio finanziario 2019”. (o.d.g. n. 72) ............................................................................... pag. 19 Rossetti ............................................ pag. 19-20-21-33-38 Presidente ................................... pag. 20-21-22-23-27-29 Lauro .......................................................... pag. 21-22-31 Luca Garibaldi .................................................. pag. 23-35 Scajola – Assessore ........................................ pag. 24-35 Pastorino .................................................... pag. 27-32-34 Mai ........................................................................ pag. 27 Natale .................................................................... pag. 28 Sansa .................................................................... pag. 30 Proposta di legge n. 10 (d’iniziativa dei consiglieri regionali Gianmarco Medusei, Armando Sanna e Claudio Muzio): “Adeguamento dell’ordinamento interno del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria”. (o.d.g. n. 73) ............................................................................... pag. 39 Muzio .......................................................... pag. 40-54-57 Rossetti ............................................................ pag. 42-64 Tosi ....................................................................... pag. 44 Sansa .................................................................... pag. 45 Pastorino .................................................... pag. 46-54-60 Ioculano ................................................................ pag. 47 Luca Garibaldi ....................................................... pag. 48 Natale .................................................................... pag. 62 Ordine del giorno n. 32 dei consiglieri regionali Giovanni Battista Pastorino, Stefano Anzalone, Roberto Centi, Stefano Balleari, Stefano Mai, Fabio Tosi, Ferruccio Sansa, Claudio Muzio e Luca Garibaldi sulla crisi Call&Call della Spezia e il potenziale grave problema occupazionale. (o.d.g. n. 74) ............................................................................... pag. 50 Ordine del giorno n. 33 dei consiglieri regionali Giovanni
Battista Pastorino, Stefano Anzalone, Roberto Centi, Fabio Tosi, Sandro Garibaldi, Stefano Balleari, Ferruccio Sansa, Claudio Muzio, Giovanni Boitano e Armando Sanna sull’autostrada A12 tratto Genova-La Spezia. (o.d.g. n. 75) ............................................................................... pag. 51 Ordine dei lavori. Presidente ............................................................. pag. 63 Ordine del giorno n. 29 dei consiglieri regionali Mabel Riolfo, Stefano Anzalone, Fabio Tosi, Giovanni Battista Pastorino, Claudio Muzio, Enrico Ioculano, Stefano Balleari e Ferruccio Sansa sulla necessità di attivare una procedura di emergenza sulla problematica dei pozzi agricoli e degli attingimenti ad uso potabile nella zona del fiume Roja. (o.d.g. n. 76) ............................................................................... pag. 67 Ordine del giorno n. 34 dei consiglieri regionali Luca Garibaldi, Giovanni Battista Pastorino, Fabio Tosi, Stefano Balleari, Claudio Muzio, Ferruccio Sansa, Mabel Riolfo e Stefano Anzalone sulla Giornata mondiale contro l’AIDS. (o.d.g. n. 77) ............................................................................... pag. 70 Ordine del giorno unitario n. 35 sulle criticità del mondo ricreativo e culturale e in particolare delle Associazioni di promozione sociale collegate alla crisi epidemiologica Covid-19. (o.d.g. n. 78) ............................................................................... pag. 73
01.12.2020 n. 6 1
CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
Il 1° dicembre 2020, alle ore 10.00, in Genova, nella sede della
Regione Liguria, in via Fieschi n. 15, convocato dal Presidente del
Consiglio Gianmarco Medusei con avviso scritto prot. n. PG/2020/395450
del 27 novembre 2020, si è riunito in seduta pubblica il Consiglio regionale
Assemblea Legislativa della Liguria per la trattazione dei seguenti
argomenti iscritti all’ordine del giorno:
47) Proposta di deliberazione: “Convalida dei Consiglieri regionali”.
- Eventuali argomenti nel frattempo licenziati dalle Commissioni.
48) Mozione n. 1 del consigliere regionale Giovanni Battista Pastorino
sul sostegno all'approvazione della proposta di legge in materia di
violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere,
orientamento sessuale e identità di genere con la predisposizione di
politiche attive dedicate.
49) Mozione n. 2 del consigliere regionale Giovanni Battista Pastorino
sulla grave emergenza sanitaria negli Istituti di detenzione liguri.
50) Ordine del giorno n. 18 dei consiglieri regionali Angelo Vaccarezza,
Stefano Anzalone, Giovanni Boitano, Alessandro Bozzano e Chiara
Cerri sul riconoscimento di "Hezbollah" come organizzazione
terroristica.
51) Ordine del giorno n. 19 dei consiglieri regionali Stefano Mai, Sandro
Garibaldi e Alessio Piana sugli spostamenti fra Comuni in zona
arancione per le attività tradizionali che si svolgono in maniera
01.12.2020 n. 6 2
individuale nel rispetto del distanziamento e del divieto di
assembramenti quali la caccia, la pesca sportiva e la ricerca di
funghi e tartufi.
52) Ordine del giorno n. 21 dei consiglieri regionali Angelo Vaccarezza,
Chiara Cerri, Domenico Cianci, Daniela Menini, Stefano Anzalone,
Alessandro Bozzano, Laura Lauro, Giovanni Boitano e Claudio
Muzio sulla richiesta di dimissioni del Presidente della
Commissione antimafia.
53) Ordine del giorno n. 25 del consigliere regionale Giovanni Battista
Pastorino sul biodigestore in area spezzina, procedura di VAS,
procedura di VIS e inchiesta pubblica.
54) Ordine del giorno n. 26 dei consiglieri regionali Roberto Centi,
Selena Candia e Ferruccio Sansa sulla proroga termini della legge
regionale n. 16/2020 in materia di commercio.
55) Interrogazione a risposta immediata n. 2 dei consiglieri regionali
Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico Ioculano, Davide Natale,
Sergio Rossetti e Ferruccio Sansa sull'utilizzo degli alberghi come
Covid Center in periodo di pandemia Covid-19.
56) Interrogazione a risposta immediata n. 12 del consigliere regionale
Giovanni Battista Pastorino sull'utilizzo delle gru da 90 metri presso
l'intera banchina del porto di Prà.
57) Interrogazione a risposta immediata n. 14 dei consiglieri regionali
Roberto Arboscello e Luca Garibaldi sull'operatività delle Unità
speciali di continuità assistenziale (GSAT).
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58) Interrogazione a risposta immediata n. 18 dei consiglieri regionali
Davide Natale, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Sergio Rossetti
e Armando Sanna sui contratti nelle ASL liguri.
59) Interrogazione a risposta immediata n. 19 dei consiglieri regionali
Roberto Arboscello, Luca Garibaldi, Enrico Ioculano, Davide Natale,
Sergio Rossetti e Armando Sanna sulla qualità dell'aria riguardo ai
valori di presenza di benzene e benzo(a)pirene, registrati in Val
Bormida (SV).
60) Interrogazione a risposta immediata n. 20 dei consiglieri regionali
Luca Garibaldi, Stefano Anzalone, Enrico Ioculano, Davide Natale,
Sergio Rossetti e Armando Sanna sull'adeguamento del Bollettino
Covid-19 quotidiano di Regione Liguria alle ASL di riferimento.
61) Interrogazione a risposta immediata n. 21 dei consiglieri regionali
Stefano Mai, Sandro Garibaldi, Mabel Riolfo, Brunello Brunetto e
Alessio Piana sugli eventi calamitosi del 2 e 3 ottobre 2020.
62) Interrogazione a risposta immediata n. 23 dei consiglieri regionali
Selena Candia, Roberto Centi e Ferruccio Sansa sull'assenza di
medici di assistenza primaria nel quartiere CEP di Prà, Genova.
63) Interrogazione a risposta immediata n. 24 dei consiglieri regionali
Armando Sanna, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico
Ioculano, Davide Natale e Sergio Rossetti sulla determinazione dei
criteri applicati da Regione Liguria sul bonus connettività da 500
euro.
64) Interrogazione a risposta immediata n. 28 dei consiglieri regionali
Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico
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Ioculano, Davide Natale e Armando Sanna sul bonus pc, tablet e
Internet da 500 euro.
65) Interrogazione con risposta in Aula n. 2 del consigliere regionale
Giovanni Battista Pastorino sul bonus emergenza Covid-19 a
sostegno delle spese per tablet/pc e assistenza educativa.
66) Interrogazione a risposta immediata n. 25 dei consiglieri regionali
Paolo Ugolini e Fabio Tosi sul Piano di controllo selettivo del
cormorano nella Regione Liguria anni 2019-2023.
67) Interrogazione a risposta immediata n. 26 dei consiglieri regionali
Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico
Ioculano, Davide Natale e Armando Sanna sul bando "Abilità al
centro" Fase 2.
68) Interrogazione a risposta immediata n. 27 dei consiglieri regionali
Enrico Ioculano, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Davide Natale,
Sergio Rossetti e Armando Sanna sulla chiusura del Punto Nascita
presso l'Ospedale di Sanremo.
69) Interrogazione a risposta immediata n. 29 dei consiglieri regionali
Sergio Rossetti, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Enrico
Ioculano, Davide Natale e Armando Sanna sull'indisponibilità
all'utilizzo della camera iperbarica del Policlinico San Martino di
Genova.
70) Interrogazione a risposta immediata n. 30 dei consiglieri regionali
Enrico Ioculano, Luca Garibaldi, Roberto Arboscello, Davide Natale,
Sergio Rossetti e Armando Sanna sul rinnovo delle concessioni di
posteggio per l'esercizio del commercio su aree pubbliche.
01.12.2020 n. 6 5
71) Interpellanza n. 3 dei consiglieri regionali Enrico Ioculano, Luca
Garibaldi, Roberto Arboscello, Davide Natale, Sergio Rossetti e
Armando Sanna sulla realizzazione dell'Ospedale unico con le
risorse del “Recovery Fund”.
Sono intervenuti i seguenti Consiglieri: Stefano Anzalone, Roberto
Arboscello, Stefano Balleari, Giovanni Boitano, Brunello Brunetto, Selena
Candia, Roberto Centi, Chiara Cerri, Domenico Cianci, Luca Garibaldi,
Sandro Garibaldi, Enrico Ioculano, Laura Lauro, Stefano Mai, Sauro
Manucci, Gianmarco Medusei, Daniela Menini, Claudio Muzio, Davide
Natale, Giovanni Battista Pastorino, Alessio Piana, Mabel Riolfo, Sergio
Rossetti, Veronica Russo, Armando Sanna, Ferruccio Sansa, Fabio Tosi,
Paolo Ugolini.
Hanno, altresì, partecipato gli assessori Andrea Benveduti,
Giovanni Berrino, Ilaria Cavo, Simona Ferro, Giacomo Raul Giampedrone,
Alessandro Piana e Marco Scajola, componenti della Giunta regionale.
L’Ufficio di Presidenza è composto dal presidente Gianmarco
Medusei, dal vicepresidente Armando Sanna e dal consigliere segretario
Claudio Muzio.
Il Presidente alle ore 10.28 dichiara aperta la seduta.
PRESIDENTE. A norma dell’articolo 46, comma 2, del
Regolamento interno, interpello i Consiglieri per sapere se vi siano
osservazioni sul processo verbale della seduta del 24 novembre 2020,
01.12.2020 n. 6 6
trasmesso in via telematica ai Consiglieri ai sensi dell’articolo 72, comma
2.
Poiché non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende
approvato.
Comunicazioni della Presidenza.
Comunico, ai sensi dell’articolo 62 del Regolamento interno, che il
Presidente della Giunta regionale Giovanni Toti (per motivi istituzionali) e i
consiglieri regionali Alessandro Bozzano e Angelo Vaccarezza (per motivi
personali) hanno chiesto congedo per la seduta odierna.
Il “quorum” strutturale è di 15 voti.
Informo che l’assessore Giacomo Raul Giampedrone, per motivi
istituzionali, potrà essere presente alla sola seduta pomeridiana e che
l’assessore Andrea Benveduti, anch’egli per motivi istituzionali, dovrà
assentarsi alle ore 11.00, ma sarà presente alla ripresa dei lavori
programmata per le ore 14.00.
Ai sensi dell’articolo 47 del Regolamento interno, comunico:
- che, ai sensi degli articoli 118, comma 6 e 120, comma 2 bis, del
Regolamento interno, è pervenuta la risposta scritta alle seguenti
iniziative iscritte all’ordine del giorno della seduta del 24 novembre
2020:
01.12.2020 n. 6 7
Interrogazione a risposta immediata n. 9 dei consig lieri regionali
Paolo Ugolini e Fabio Tosi sull’utilizzo dei fondi stanziati dal Governo
in favore di Regione Liguria per l’abbattimento del le liste d’attesa.
(o.d.g. n. 35)
Genova, 11 novembre 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO che ammontano a circa 12 milioni di euro i fondi destinati alla
Regione Liguria – previsti nell’ambito delle risorse stanziate con il
‘pacchetto Salute’ contenuto nel decreto legge 14 agosto 2020 n. 104,
recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia” – al fine
di recuperare prestazioni ambulatoriali, “screening” e ricoveri ospedalieri
non erogati a causa dell’emergenza Covid-19 ed abbattere così le liste di
attesa in sanità; per cui, dall’entrata in vigore del decreto e fino al 31
dicembre 2020, tra le altre previsioni disposte dal decreto legge citato, “le
Regioni e le Province autonome e gli Enti del Servizio sanitario nazionale
possono avvalersi degli strumenti straordinari anche in deroga ai vincoli
previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa del personale”: in
particolare “limitatamente al recupero dei ricoveri ospedalieri”, Regioni e
Province autonome, nonché gli Enti del Servizio sanitario nazionale
possono “ricorrere alle prestazioni aggiuntive” in libera professione
intramoenia, o ancora “reclutare il personale, attraverso assunzioni a
tempo determinato anche in deroga ai CCNL di settore o attraverso forme
di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa” ed
“incrementare il monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale
convenzionata interna nel limite di 10 milioni di euro”;
RILEVATO inoltre che lo stesso decreto precisa che “gli importi destinati al
finanziamento aggiuntivo per incentivi in favore del personale dipendente
01.12.2020 n. 6 8
del Servizio sanitario nazionale possono essere incrementati, fino ad un
importo aggiuntivo pari al doppio degli stessi, dalle Regioni e Province
autonome con proprie risorse disponibili a legislazione vigente, fermo
restando l’equilibrio economico del Sistema sanitario della Regione e della
Provincia autonoma” e che per l’anno 2020 è incrementato in misura pari
all’1 per cento il limite di spesa per l’acquisto di prestazioni dal privato (con
la possibilità dell’utilizzo di tale disponibilità fino a tutto il 31 dicembre
2021, qualora al 31 dicembre 2020 non si sia determinato un completo
riassorbimento della domanda di assistenza non soddisfatta durante lo
stato di emergenza);
EVIDENZIATO che per accedere ai fondi le Regioni erano tenute a
presentare ai Ministeri della Salute e dell’Economia, entro 30 giorni
dall’entrata in vigore del decreto legge, un Piano operativo regionale per il
recupero delle liste di attesa, con la specificazione dei modelli
organizzativi prescelti, dei tempi di realizzazione e della destinazione delle
risorse;
INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere in che modo si è valutato di procedere al fine dell’abbattimento
delle liste d’attesa, visto l’importante stanziamento operato dal Governo in
favore della Regione Liguria per lo scopo in oggetto e se è stato inviato il
Piano operativo regionale per il recupero delle liste d’attesa, come
richiesto dal decreto legge 14 agosto 2020 n. 104.
Ai Consiglieri regionali
Paolo UGOLINI
Fabio TOSI
S e d e
01.12.2020 n. 6 9
L'articolo 29 del decreto legge 14 agosto 2020 n. 104 (Disposizioni
urgenti in materia di liste di attesa) prevede per le Regioni la possibilità di
avvalersi di strumenti straordinari al fine di corrispondere tempestivamente
alle richieste di prestazioni ambulatoriali, “screening” e di ricovero
ospedaliero non erogate nel periodo dell'emergenza epidemiologica
Covid-19 e contestualmente allo scopo di ridurre le liste di attesa.
Per quanto riguarda le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di
“screening”, gli strumenti straordinari a cui è possibile ricorrere, nei limiti
degli importi assegnati a ciascuna Regione, sono rappresentati dalla
possibilità di ricorrere alle prestazioni aggiuntive per il personale della
dirigenza medica e del comparto e dall'incremento del monte ore della
specialistica ambulatoriale.
Per quanto riguarda le prestazioni ospedaliere è possibile inoltre
reclutare personale mediante assunzioni a tempo determinato o le altre
forme previste dal comma 2, lettera c), dell’articolo 29.
ALISA ha definito una prima versione di Piano operativo per il
recupero delle liste d'attesa, nei termini e nelle tempistiche definite dalla
normativa, che è stata inviata al Ministero della Salute in data 16
settembre 2020. E' stata individuata una stima complessiva del fabbisogno
alla luce della minore attività erogata nel periodo di “lockdown” e nel
contempo è stata data indicazione alle Aziende sanitarie di erogare le
attività utilizzando gli strumenti previsti dal decreto. Successivamente è
stata inviata alla Regione con nota del 5 ottobre 2020 una proposta di
Piano definitivo contenente le azioni che si intendono attuare sia in ambito
ambulatoriale che in quello ospedaliero, definendo specifici “budget” per
ogni Azienda del Servizio sanitario regionale con la previsione di impegno
delle risorse complessive a disposizione, pari a 12.752.493 euro. Tale
01.12.2020 n. 6 10
proposta è stata approvata dalla nuova Giunta regionale nella seduta del
10 novembre 2020.
Quando è stato predisposto il Piano il quadro epidemiologico era
ben diverso dalla situazione attuale per cui le Regioni hanno chiesto al
Ministero della Salute, alla luce dell'attuale carenza di personale, di poter
ricorrere alle prestazioni aggiuntive ed agli altri strumenti previsti dalla
normativa anche per rispondere alla grave situazione emergenziale in atto.
Ad oggi non risulta pervenuta risposta dal Ministero della Salute.
Interpellanza n. 2 dei consiglieri regionali Fabio Tosi e Paolo Ugolini
sull’apertura del nuovo Ospedale presso il padiglio ne J. Nouvel
all’interno della Fiera di Genova, per degenze di m edia-bassa
intensità di cura. (o.d.g. n. 43)
Genova, 11 novembre 2020
I sottoscritti Consiglieri regionali,
PREMESSO CHE, con il forte balzo in avanti dei nuovi positivi al Covid-19
in Liguria, registrato negli ultimi 15 giorni, la nostra sanità, nell’Area
metropolitana, è entrata nella “Fase 5” del Piano incrementale, con la
sospensione di tutta l’elezione e le attività programmate, al fine di
ottenere un aumento della disponibilità di posti letto per cure di media
intensità, mentre il resto della Liguria è attualmente nella “Fase 4”, con la
chiusura di alcuni punti di Primo Intervento e la pianificazione di nuove
assunzioni;
RILEVATO CHE Regione Liguria sta valutando l’ipotesi di recuperare
ulteriori posti letto per i casi a bassa complessità di cura, al fine di
permettere ai soggetti convalescenti di completare la fase clinica dopo la
01.12.2020 n. 6 11
dimissione ospedaliera, terminata la fase acuta; in particolare già il giorno
2 novembre u.s. si è avuta notizia che il Presidente della Regione Liguria,
d'intesa con la Protezione civile, aveva dato mandato di iniziare i
sopralluoghi per allestire un Ospedale aggiuntivo nel padiglione “blu” Jean
Nouvel della Fiera di Genova, con lo scopo di ospitare le degenze di
medio-bassa intensità di cura e i positivi dimessi, per un totale dichiarato
di almeno 100 posti letto;
INTERPELLANO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
per conoscere il motivo per cui non si è più attivato il nuovo Ospedale
previsto presso la Fiera di Genova.
Ai Consiglieri regionali
Fabio TOSI
Paolo UGOLINI
S e d e
Con riferimento all’interpellanza in oggetto, si rappresenta che la
necessità di allestire un Ospedale aggiuntivo nel padiglione Blu Jean
Nouvel della Fiera di Genova è stato superato dalla avvenuta messa a
disposizione della CRI di un Ospedale da campo allestito nella zona
antistante il Pronto Soccorso dell’IRCCS Ospedale Policlinico San
Martino.
Comunico inoltre:
- che sono pervenuti e sono stati trasmessi alle competenti
Commissioni consiliari i seguenti provvedimenti legislativi:
01.12.2020 n. 6 12
- n. 7: “Legge di stabilità della Regione Liguria per l’anno
finanziario 2021”;
- n. 8: “Disposizioni collegate alla legge di stabilità per l’anno
finanziario 2021”;
- n. 9: “Bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni
finanziari 2021-2023”;
- n. 10 (di iniziativa dei consiglieri regionali Gianmarco
Medusei, Armando Sanna e Claudio Muzio): “Adeguamento
dell’ordinamento interno del Consiglio regionale Assemblea
Legislativa della Liguria”;
- che sono pervenute le iniziative di cui all’elenco già a mani dei
signori Consiglieri;
Con riferimento al secondo punto dell’ordine del giorno, informo che
la I Commissione ha licenziato i seguenti argomenti che saranno
esaminati nella seduta odierna:
- Proposta di deliberazione n. 2: “Bilancio consolidato della Regione
Liguria - esercizio finanziario 2019”;
- Proposta di legge n. 10: “Adeguamento dell’ordinamento interno del
Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria”.
01.12.2020 n. 6 13
Informo anche che, per mero errore materiale, il consigliere
regionale Stefano Anzalone figura tra i firmatari dell’interrogazione a
risposta immediata n. 20 iscritta all’ordine del giorno della seduta in corso
e che si è provveduto ad ovviare eliminando il suo nominativo.
Prima di procedere, rammento a tutti la necessità di indossare la
mascherina che potrà essere rimossa solo per prendere la parola e
rammento anche che, al termine di ogni ora di seduta, occorrerà uscire
dall’Aula per consentirne l’areazione e la sanificazione.
Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il consigliere Pastorino.
Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, intervengo su due questioni che
riguardano l'ordine del giorno: la prima è una questione con cui ho parlato
prima per le vie brevi con lei e con il Consigliere segretario Muzio su come
affrontare la questione degli ordini del giorno che vengono approntati e
presentati rispetto ad avere le firme dei Capigruppo, perché mi sono
attenuto alle disposizioni che sono state impartite di cercare di evitare la
circolazione di carta.
Ho inviato sulla “chat” da lei presieduta (e uso questo termine
perché è il Presidente e per me presiede anche quella “chat”) e ho avuto
risposte sparse da tutti gli schieramenti, quindi non ho capito. Lo sto
dicendo perché è una questione che riguarda il funzionamento e non è
una questione di parte: c'è chi, come il consigliere Muzio e il consigliere
Mai, ha risposto praticamente subito, chi mi ha risposto come il consigliere
Luca Garibaldi, eccetera, non riuscendo a trovare - secondo le risposte
che avevo - una unanimità di consensi.
01.12.2020 n. 6 14
Pertanto, questa mattina non potrei presentare i miei due ordini del
giorno “fuori sacco” (uso questo termine). Probabilmente i Colleghi non li
hanno letti, in alcuni casi, perché immagino che altrimenti non ci sarebbe
stata una trasversalità di questo tipo.
Vorrei capire come affrontare il tema perché è mio diritto presentarli
e cercare la convergenza con tutti i Presidenti dei Gruppi, ma vorrei capire
come fare per evitare la circolazione di carta stampata. Questa è la prima
questione.
La seconda invece è un pochino politica e riguarda l'ordine dei
lavori, perché io ho notato questa mattina una contraddizione molto forte.
Noi ieri abbiamo licenziato, fra l'altro valutando con molta coerenza - era
presente anche l’assessore Scajola - due questioni che verranno trattate
questa mattina, ma, mentre sulla questione del bilancio regionale la
presenza del Presidente Toti può anche essere esclusa, sulla questione
del bilancio consolidato che non ci sia il Presidente in Aula e che non ci
sia l'Assessore al Bilancio (che è sempre il Presidente) io credo che sia un
fatto che in qualche maniera pone un problema, sia di carattere politico,
sia rispetto a lei per il funzionamento dell'Assemblea. Stiamo parlando di
un documento vitale, perché si tratta del bilancio consolidato, che riguarda
il bilancio della Regione Liguria, di tutte le partecipate e di tutti gli Enti
strumentali, non stiamo parlando del bilancio della Società operaia
cattolica (con tutto rispetto per le Società operaie cattoliche) di Nervi.
Io capisco perfettamente che il Presidente Toti abbia impegni
istituzionali, che sono peraltro anche pubblici, però c'è un problema di
carattere politico che io credo sia necessario prima o poi affrontare; infatti,
anche oggi avremo la diminuzione di una discussione importante sulla
questione della sanità perché si è deciso di mantenere due delle
competenze principali in mano al Presidente e oggi, quindi, tante
01.12.2020 n. 6 15
interrogazioni non andranno in trattazione. Io pongo la questione perché
c'è un problema di agibilità della discussione di questo Consiglio.
PRESIDENTE. In merito alla circolazione della carta, è stata creata
questa “chat” istituzionale che, in effetti, invito tutti i Presidenti dei Gruppi
ad usare per evitare, appunto, visto il periodo emergenziale in cui siamo,
di toccare carta per gli ordini del giorno presentati durante il Consiglio. Gli
Uffici oltretutto avevano anche indicato le modalità e comunque verrà
approfondito l'argomento sicuramente anche durante l'Ufficio di
Presidenza Integrato di oggi pomeriggio, al termine della seduta del
Consiglio.
Per quanto riguarda l'assenza, ieri è arrivata presso i nostri Uffici la
comunicazione dell'assenza del Presidente Toti in quanto oggi impegnato
a presiedere la Conferenza Stato-Regioni per un incontro con il Ministro
Boccia e sicuramente anche questo sarà un motivo di approfondimento
dell'argomento, visto che ci sono temi delicati che dobbiamo affrontare in
Consiglio.
Ha chiesto di parlare il consigliere Anzalone. Ne ha facoltà.
ANZALONE . Signor Presidente, in merito all'ordine dei lavori, le
chiedo di rinviare le interrogazioni a risposta immediata nn. 18 e 21 del
nostro Gruppo alla prossima seduta consiliare.
Colgo anche l'occasione, però, in riferimento all'appunto che ha
fatto il collega Pastorino sull'utilizzo della carta, in effetti è un tema
importante perché anche noi per condividere alcuni ordini del giorno
dobbiamo averne copia e, se volessimo sottoscriverli e condividere, in
questo momento è un problema. Quindi, invito l'Ufficio di Presidenza e la
01.12.2020 n. 6 16
Conferenza dei Presidenti dei Gruppi ad affrontare questo tema che è
delicato, anche per capire come poter proseguire nelle attività consiliari.
In riferimento alla seconda questione, nel senso che il collega
Pastorino ha parlato dell'assenza del Governatore sul bilancio consuntivo,
ecco, è un tema importante; se fosse il bilancio previsionale, di sicuro
dovrebbe essere presente, ma per il bilancio consuntivo (che è un atto in
pratica dovuto per legge) la sua assenza devo dire che non porta
sicuramente problemi o ostacoli all'attività consiliare odierna.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha
facoltà.
TOSI. Signor Presidente, il mio non sarà un intervento per fare della
becera polemica, perché la Conferenza Stato-Regioni di oggi è
estremamente delicata per tutto quello che riguarderà la vita di tutti noi, di
tutti i nostri concittadini. Invece le avanzo una proposta: dopo l'incontro dei
Presidenti dei Gruppi, proporrei di riunire subito l’UPI, così almeno
inizieremo a trattare le problematiche che sono emerse dagli interventi del
Collega che mi ha preceduto; anche perché magari di mattina siamo tutti
più freschi e rilassati e possiamo confrontarci con la tranquillità del caso.
PRESIDENTE. Ricordo che, nel corso della prima pausa per la
sanificazione dell’Aula, si svolgerà il previsto incontro con ARCI Liguria.
Sulla proposta del consigliere Tosi di svolgere immediatamente la
riunione dell’Ufficio di Presidenza Integrato possono intervenire un
Consigliere a favore e un Consigliere contro.
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Ha chiesto di parlare il consigliere Luca Garibaldi. Ne ha facoltà.
LUCA GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, io
intervengo a favore della proposta, poi se dalla maggioranza vi sarà il
favore della proposta potremo anche risolvere.
Penso che sia un ragionamento di buonsenso il fatto di utilizzare lo
spazio iniziale per capire come organizzare i lavori e poi renderli più celeri,
perché ho visto che due importanti punti che il Gruppo Cambiamo aveva
presentato sono rinviati, quindi diciamo che non erano così importanti.
Pertanto, dato che abbiamo il bilancio consolidato e mi piacerebbe sapere
anche dalla Giunta come intende portarlo avanti, un provvedimento che
riguarda l'Ufficio di Presidenza e alcune interrogazioni, mi pare che il tema
di decidere prima di iniziare come andremo avanti sia di logica e di
buonsenso.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Balleari. Ne ha
facoltà.
BALLEARI . Signor Presidente, signori Consiglieri, nulla osta a fare
così, perché mi sembra sia il momento di fare chiarezza anche sui temi
che sono stati sollevati quest'oggi in merito agli ordini del giorno “fuori
sacco”, per cui sarebbe opportuno vi fosse una condivisione maggiore;
pertanto, sull’ordine dei lavori sono assolutamente d'accordo.
PRESIDENTE. Informo che la riunione dell’Ufficio di Presidenza
Integrato si svolgerà al termine dell’incontro con ARCI Liguria.
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Passiamo all’ordine del giorno, che reca al primo punto:
Proposta di deliberazione: “Convalida dei Consiglie ri regionali”.
(o.d.g. n. 47)
Do la parola al Presidente della Giunta delle elezioni, consigliere
Anzalone.
ANZALONE . Signor Presidente, signori Consiglieri, per ringraziare i
componenti la Commissione per il lavoro svolto, che non ha fatto
emergere alcuna incompatibilità.
PRESIDENTE. Apro la discussione.
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione il
provvedimento.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, ai sensi
dell’articolo 105, comma 2, del Regolamento interno, fatta con l’ausilio del
sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, do atto che il
Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti).
Prego gli Uffici di aggiungere il voto favorevole della consigliera
Lauro.
Il successivo punto all’ordine del giorno reca:
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Proposta di deliberazione n. 2: “Bilancio consolida to della Regione
Liguria - esercizio finanziario 2019”. (o.d.g. n. 7 2)
Comunico che la proposta di deliberazione è stata approvata a
maggioranza dalla I Commissione. Favorevoli: Cambiamo con Toti
Presidente, Lega Liguria-Salvini, Fratelli d'Italia, Forza Italia-Liguria
Popolare; contrari: Partito Democratico-Articolo Uno, Lista Ferruccio
Sansa Presidente, Movimento 5 Stelle, Linea Condivisa.
Comunico che la Commissione, avvalendosi della facoltà prevista
dal Regolamento, non ha designato relatore.
Ha chiesto di parlare, sull’ordine dei lavori, il consigliere Rossetti.
Ne ha facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, vorrei sapere se
vi è un delegato della Giunta ad intervenire nel dibattito, o se è il
Vicepresidente che interviene nel dibattito sul bilancio consolidato. Il
collega Anzalone ci ha provato, ma non ci riesce bene.
Il bilancio consolidato fa vedere lo stato di salute della Regione
Liguria a seguito di cinque anni di governo della maggioranza che ha
vinto. Allora, dire che è un obbligo di legge e provare a tentar di trattare
questo tema come un atto notarile, caro consigliere Anzalone, non è
convincente. Se uno prende il bilancio consolidato sa quale è la posizione
debitoria, quale è la possibilità di investimenti, quale è il rischio di non
rispondere a spese perché ci si è indebitati troppo. È solo un esempio, per
dire che un bilancio consolidato rispetto ai rapporti con quelle aziende di
FILSE che dovevano essere governate, ristrutturate, riorganizzate e
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innovate dal 2015 non è una questione di atto notarile; poi, uno può
fingere che sia un atto notarile.
Signor Presidente, chiedo, quindi, se vi sia un delegato della Giunta
per intervenire sull’atto.
PRESIDENTE. La Giunta non ha particolari delegati per la risposta
a domande tecniche, in quanto il Presidente e Assessore al Bilancio non è
presente; c'è l'assessore Scajola, che ha eventualmente una relazione
tecnica da leggere in Aula.
Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, non gradirei essere interpretato. Io
non chiedo tecnica, chiedo politica, nel senso che se la Giunta ha
delegato qualcuno a dare un contributo, una presentazione, una
riflessione sui processi politici del bilancio consolidato, perchè io di tecnico
non ho proprio parlato. Se l'assessore Scajola ha una relazione tecnica
che ci vuole fornire, è un contributo importante e significativo, ma il tema
non è tecnico, l'Aula…
Interruzione: deve illustrare il provvedimento e dire che cosa c’è…
PRESIDENTE. È un provvedimento che comunque prevede la
replica della Giunta; quindi, se la Giunta vorrà replicare, replicherà,
altrimenti non replicherà.
Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha facoltà.
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LAURO . Signor Presidente, signori Consiglieri, per carità, se si
vuole perdere altro tempo voi siete maestri; però siamo stati in
Commissione, è venuto l'Assessore, gli avete posto le domande, questa
mattina avete avuto i documenti come li ho avuti io. Capisco che il
consigliere Rossetti si senta un po’ isolato in questo momento per quanto
riguarda la minoranza; per piacere, consideratelo e ditegli qualcosa,
perché mi fa un po’ pena.
PRESIDENTE. Per favore, cerchiamo di mantenere un colloquio
adeguato perché siamo in un'Aula consiliare, ci seguono tante persone,
vediamo di lavorare in modo sinergico tutti insieme.
Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, conosciamo la
consigliera Lauro, che si qualifica da sola, quindi quello che dice non mi
interessa, perché mi pare che invece la discussione sia centrale.
Io ho scelto di non far parte della Commissione e il Consiglio
avrebbe il compito di esaminare gli atti e discuterli dopo la preparazione e
l'istruttoria di Commissione. Mi chiedo se tutto questo, in realtà, dopo
l'intervento della consigliera Lauro, invece, non sia un rito, cioè non si
vuole affrontare in Consiglio regionale il bilancio consolidato; perché prima
l'intervento del consigliere Anzalone mi sembrava “cerchiamo di metterci
una pezza, andiamo avanti”, lo capisco, avrei fatto anch'io così; ma se la
Giunta non illustra, ci dice che non sa se farà la replica e poi la
maggioranza ci invita a non perder tempo, mi chiedo: perché lo avete
inserito all'ordine del giorno? Andate dal notaio!
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Non funziona così l'Istituzione, rispetto dell'Aula è consentire di
avere una presentazione della Giunta sul bilancio consolidato, poter
affrontare dei temi, sapere quale è l'opinione e poi ci si esprime con il voto.
Nelle Assemblee elettive, mi spiace, ma funziona così; siamo noi della
minoranza che pensiamo che stiate perdendo tempo perché state già
ritirando delle cose e non volete discutere, quindi forse la confusione non
è da parte nostra.
Io ho solo chiesto tre cose: c'è l'illustrazione? Chi è delegato ad
intervenire nel dibattito? Come si può procedere in assenza dell'Assessore
al Bilancio.
PRESIDENTE. Consigliere Rossetti, questo provvedimento doveva
per forza essere inserito all'ordine del giorno e posto in votazione. Poi,
ovviamente, come avete appreso, l'Assessore al Bilancio non è presente
per impegni istituzionali. Detto questo, la Commissione non ha designato
relatore. C'è una discussione e poi c'è la facoltà della Giunta di replicare.
Vedremo se replicherà oppure non replicherà.
Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha facoltà.
LAURO . Signor Presidente, signori Consiglieri, giusto per chiarire:
la Commissione non ha designato relatore perché il provvedimento è stato
approvato all'unanimità, quindi non è che…
Interruzione Presidente: no, a maggioranza.
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LAURO (riprende) … a maggioranza, scusi, ho sbagliato; però non
ha designato un relatore anche perché nessuno lo ha chiesto, neanche la
minoranza.
PRESIDENTE. È facoltà della Commissione designare o meno un
relatore.
Ha chiesto di parlare il consigliere Luca Garibaldi. Ne ha facoltà.
LUCA GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, continuo
a ripetere che, forse, prima di discutere del provvedimento dovremmo
riunire adesso l'Ufficio di Presidenza, altrimenti il tempo che impieghiamo
per discutere su come affrontiamo il bilancio consolidato lo impegniamo in
questa maniera.
Non entro nel tentativo fatto dalla consigliera Lauro, nonché neo
Presidente della Commissione I - a cui faccio i miei migliori auguri - però,
in quanto Presidente della Commissione Bilancio, le do un suggerimento:
di verificare quale è la competenza dell'Assessore al Bilancio e di
difendere le prerogative del Consiglio in questo; perché il lavoro non è
solamente premere i bottoni a favore della maggioranza, ma magari
riusciamo a dare un po’ di dignità a questa Aula consiliare.
Il tema che ci riguarda è: se questo provvedimento deve essere
votato oggi per forza o meno, o se si può rinviare in mancanza
dell'Assessore al Bilancio. Non abbiamo capito quale è la posizione della
Giunta, perché non c'è il Presidente? Fa l'Assessore al Bilancio? Va bene.
C'è qualcuno che può rispondere politicamente? Di solito c'è il
Vicepresidente o il neo Assessore ai Rapporti con il Consiglio, che è una
delega che è stata data e deve essere esercitata.
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Non si può in questo momento, di fronte ad un'assenza istituzionale
su cui noi non abbiamo detto alcunché, perché è un tema abbastanza
importante la Conferenza Stato-Regioni, non sapere come si fa il bilancio
consolidato, che è il primo bilancio consolidato della Legislatura, come
diceva giustamente il consigliere Rossetti. E, dato che non solo da noi, ma
anche da parte della maggioranza, vi è una dozzina di Consiglieri nuovi,
questo è lo stato di partenza, che non si può trattare come una pratica
burocratica.
Per cui, tornando sull'ordine dei lavori, altrimenti poi il Regolamento
non si rispetta, chiedo di riunire adesso l'Ufficio di Presidenza e decidiamo
cosa fare; se il bilancio consolidato dev’essere votato adesso, o si può
rinviare decidiamo e decidiamo come andare avanti, perché rischiamo di
non dare una buona impressione rispetto a questo tema che non è
solamente la chiusura di un bilancio, ma è la chiusura di un ciclo e lo stato
dell'arte di Regione Liguria all'inizio.
È compito del Consiglio approfondirlo, se lo vogliamo approfondire;
compito della Giunta è essere in grado di trattare un provvedimento e non
si può dire che, dato che lo abbiamo trattato in Commissione ieri e dato
che non c’è il relatore, si può anche non discutere, altrimenti non passa in
Consiglio. Ci sarà un motivo per cui deve essere portato in Consiglio,
giusto?
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'assessore Scajola. Ne ha
facoltà.
SCAJOLA – Assessore ai Rapporti con il Consiglio regionale.
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Signor Presidente, signori Consiglieri, intervengo per interrompere
questo giochino che è durato anche troppo. Signori, la potete raccontare
in tutte le lingue - mi riferisco soprattutto al collega Rossetti – ma, quando
lei, collega Rossetti, era Assessore ed io ero Consigliere regionale di
opposizione, ricordo bene; non venite a fare le lezioni di etica o di morale,
perché ricordo bene i cinque anni della Giunta Burlando e se ne vogliamo
parlare un giorno ne possiamo anche parlare.
Quindi, il nostro metodo è molto semplice: ieri sono venuto in
Commissione, ho letto una relazione e ho dato anche delle risposte – il
consigliere Garibaldi era presente - sulle scadenze, quindi il documento si
deve votare oggi; però, se volete, io ripresento la relazione.
C'è un Regolamento di come si svolgono i lavori in Consiglio
regionale, quindi noi stiamo rispettando pienamente il Regolamento del
Consiglio regionale. Non è che qui voi venite, fate le domande: “Vogliamo
questo, vogliamo quell'altro, vogliamo l'Assessore, ne vogliamo due, ne
vogliamo tre, vogliamo uno che dica una cosa e uno che ne dica un'altra”,
cioè non è come andare al mercato e fare la spesa. C'è un Regolamento
interno e a quel Regolamento non ci stiamo attenendo, perché il
Presidente ha presentato la pratica e, se c'è qualcuno che vuol dibattere
sulla stessa, può farlo e poi la Giunta è tenuta o meno a rispondere. Poi,
possiamo dire che sarebbe meglio che la Giunta rispondesse “sì” o “no”,
quando lo ritiene; però questa è la regola del Consiglio regionale se non
mi è sfuggito qualcosa, ma non credo.
Pertanto, signor Presidente, la mia proposta, visto che ci tengono a
sentire la relazione sul bilancio consolidato, io non ho problemi a ripetere
l'illustrazione che penso sia anche molto chiara, ci mancherebbe. Può
anche aiutare i Consiglieri regionali non presenti ieri durante la
Commissione, perché in Commissione non ci sono tutti i Consiglieri
regionali, io posso illustrare senza alcun problema (l’ho portata, non è che
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non la volessimo svolgere) la relazione. Poi, ci sarà, se vorrete, il dibattito
e la Giunta, se vorrà replicare, potrà replicare; se non riterrà di replicare,
non è obbligata a farlo e si procede alla votazione. Punto e basta.
Scusate, questa è la democrazia e il Regolamento funziona così!
Può non piacere, può piacere, sono stato anch’io all'opposizione, quindi
posso capire anche le vostre esigenze e le vostre dinamiche, però
funziona così e, caro Rossetti, ai tempi “burlandiani” (lei era proprio seduto
lì vicino dove sono seduto io adesso, mentre io ero seduto là nel mezzo
dell'opposizione) mi rispondevate giustamente così. Voi facevate il vostro,
io facevo probabilmente il mio, ma questo è il Regolamento, quindi noi ci
attteniamo allo stesso.
Poi, se vogliamo tornare sull'assenza del Presidente Toti, in questo
momento penso che i Liguri preferiscano che il Presidente Toti sia dove è,
ovvero in riunione con il Ministro Boccia perché stanno discutendo, in
questi minuti, un DPCM che andrà a toccare la vita degli Italiani e di un
milione e mezzo di Liguri. Sapete la delicatezza di questo documento?
Bene, io sono contento e mi preoccuperei se il Presidente Giovanni Toti
invece fosse seduto qua, perché è molto più importante che si occupi e
dia il suo contributo sul DPCM. Posso capire che vi dia fastidio, non lo so,
però questo è quanto. Quindi, si è assentato, alle ore 10.00 è iniziata la
riunione; se finirà presto, il Presidente ci raggiungerà, se non finirà andrà
ad oltranza e sarà assente per tutto il Consiglio regionale. Però adesso
non esageriamo!
Posso proseguire, devo fare l’intervento con la relazione? Ditemi
voi, io sono a disposizione, per quello che posso sono a disposizione. Mi
dica lei, signor Presidente.
Interruzione.
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PRESIDENTE. Abbiamo capito bene e ha chiarito la situazione; se
la minoranza vorrà sentire la sua relazione tecnica la sentiremo. Quindi la
mettiamo agli atti.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, sono d’accordo con quanto detto
dall’assessore Scajola.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Mai. Ne ha
facoltà.
MAI. Signor Presidente, signori Consiglieri, vorrei semplicemente
ricalcare quello che i miei Colleghi hanno già detto, perché probabilmente
non è ancora sufficientemente chiaro.
Non si può bloccare l'iter di approvazione del bilancio consolidato,
io non so se questa sia l'idea dell'opposizione quest'oggi; ma, visto che
nessuno mette in discussione il fatto che il Presidente Toti sia in una
Conferenza Stato-Regioni molto delicata per aiutare, insieme alle altre
Regioni, insieme agli altri Presidenti di Regione, un Governo che non sa
che “pesci prendere”, ve lo dice un pescatore, quindi penso che abbia
anche una valenza maggiore.
Pertanto, continuare con questa opposizione non porta da nessuna
parte e non credo che possa portare frutti, non credo neanche sia un
esempio da dare ai cittadini che ci hanno votato per stare qua ad
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esaminare degli atti che, peraltro, abbiamo già affrontato ampiamente in
Commissione. Non sono stati chiesti approfondimenti, non sono state fatte
richieste di alcun genere in particolare, avete cinque Assessori
quest'oggi - e credo sia una rappresentanza adeguata della Giunta
regionale – e abbiamo anche il Vicepresidente, credo che possiate essere
in questo contesto sufficientemente soddisfatti per la presentazione che
potrebbero dare, che possono dare sicuramente gli Assessori
eventualmente rispondendo alle domande che voi porrete, se ovviamente
avete delle domande. Se invece il vostro intento è solamente quello di
rallentare l'iter, credo sia necessario, a questo punto, andare avanti
secondo il Regolamento tagliando molto corto, senza dare ulteriori spazi
per rallentare il provvedimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Natale. Ne ha
facoltà.
NATALE . Signor Presidente, signori Consiglieri, non ero qui 10-15
anni fa quando i ruoli erano invertiti, sicuramente ci sarà anche un po' il
gioco delle parti, ma spero che l’ex Presidente Burlando e l'assessore
Rossetti in quell'epoca non abbiano usato le parole che ho ascoltato
questa mattina che si sono attribuite ai Consiglieri.
Io sono stato eletto in Consiglio regionale, qua non siamo ad un
mercato (magari qualcuno si trova meglio), quindi non voglio essere
tacciato di quelle parole, non perché manco di rispetto al mercato, ma
perché sono state usate in maniera dispregiativa e, pertanto, voglio
portare rispetto a quest'Aula e a chi è al mercato.
Noi non abbiamo delegato alla Commissione il potere deliberante,
come in alcuni casi può essere fatto, ma un parere consultivo e quindi
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oggi è doveroso ascoltare l'illustrazione del bilancio consolidato e
soprattutto ritorniamo a dire una cosa: se ogni volta che vi sarà una
riunione della Conferenza Stato-Regioni (che saranno sicuramente
delicate anche in futuro) saremo tacciati di essere quelli che, invece che
occuparci dei problemi dei cittadini liguri, vogliono il Presidente Toti qua,
finitela, perché noi qua non vogliamo il Presidente Toti, ma in Aula
vogliamo l'Assessore al Bilancio. La polemica che noi abbiamo fatto
all'inizio è quella che il Presidente Toti non poteva avere in capo due
deleghe così pesanti come il bilancio e la sanità e ciò si realizza nella
discussione di tutti i giorni del Consiglio regionale.
Noi vogliamo in Aula il Presidente Toti non in quanto Presidente
Toti, che è giusto che stia alla Conferenza Stato-Regioni, ma in quanto
all’Assessore al Bilancio. Decidete un Assessore al Bilancio che segua i
lavori del Consiglio e che questo non sia la seconda giustificazione che
sento già riecheggiare che è quella dei Sottosegretari, perché anche
questa non sarà la soluzione. La soluzione è avere un Presidente
autorevole che si occupa dei principali problemi della nostra Regione,
avere un Assessore al Bilancio e un Assessore alla Sanità che permettano
di rispondere alle interrogazioni a risposta immediata e agli ordini del
giorno. Io oggi tornerò a casa senza sapere quale è il Piano
occupazionale della ASL n. 5, questo perché? Perché non è presente
l’Assessore alla Sanità.
Allora, caro consigliere Mai, noi non facciamo dei giochini, noi
stiamo lavorando per i cittadini liguri tanto quanto voi e vogliamo risposte
per i cittadini liguri e non fare giochini!
PRESIDENTE. Ricordo che c'è una proposta del consigliere
Garibaldi, che prenderemo in considerazione dopo l’intervento del
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consigliere Sansa, su una riunione immediata dell’Ufficio di Presidenza
Integrato.
Ha chiesto di parlare il consigliere Sansa. Ne ha facoltà.
SANSA . Signor Presidente, signori Consiglieri, sarò molto breve. Mi
rivolgo ai Colleghi della maggioranza: noi non insistiamo che sia presente
qui, come diceva il collega Natale, il Presidente Toti in quanto tale perché
ci sentiamo più importanti se c'è il Presidente e abbiamo bisogno di una
persona da attaccare. Noi abbiamo bisogno che ci sia l'Assessore per
svolgere il compito del Consiglio regionale.
L'appello che rivolgo ai Consiglieri di maggioranza è questo: intanto
non abbiamo perso tempo, non perdiamo tempo oggi, ma pensate a tutto
il tempo che è stato perso per riuscire ad arrivare ad un compiuto
funzionamento delle Commissioni. Quello non è dipeso da noi, perché il
giorno dopo che noi siamo stati eletti avevamo già pronti i nomi per le
Commissioni e avrebbero potuto cominciare a lavorare il giorno dopo.
Quindi non è colpa nostra di sicuro.
Quello che vorrei dirvi - veramente ve lo dico con il cuore in mano e
con lo spirito di rispetto – è che voi, insultando noi, come ho sentito
spesso fare in Aula, sia questa mattina che sui “social”, insultate voi
stessi; svilendo noi, svilendo il ruolo del Consiglio regionale, svilite voi
stessi. Se non c'è la persona, l'Assessore al Bilancio, l'Assessore alla
Sanità, noi non riusciamo a fare il nostro lavoro di Consiglieri per cui
siamo pagati molto profumatamente.
Noi abbiamo un compito ispettivo, abbiamo un compito di controllo,
questo spetta di più all'opposizione soprattutto se la maggioranza è supina
al Capo, ma soprattutto abbiamo il compito di collaborare a cercare di
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governare la Regione nel modo migliore. Io credo che, se continuate ad
accettare questa situazione, in cui il Consiglio regionale è un passacarte
ed è svilito, completamente svuotato delle sue funzioni, tradite voi stessi e
il compito che avete, avete poco rispetto per voi stessi, non per noi.
Questo è un invito per tutti i cinque anni che ci aspettano: abbiate anche
voi la forza di dire “no” ad un atteggiamento perché difenderete voi e non
difenderete noi.
Voi siete, sì, Consiglieri di maggioranza, ma siete prima Consiglieri
che sono stati chiamati dai cittadini a rappresentarli; non rappresentate
Cambiamo, non rappresentate la Lega, ma rappresentate i cittadini che
sono qui fuori. Ecco, cerchiamo di difendere il nostro compito, il nostro
ruolo istituzionale perché, difendendo questo ruolo, noi difendiamo anche
le persone che ci hanno votato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Lauro. Ne ha
facoltà.
LAURO . Signor Presidente, la prego di svolgere immediatamente
una riunione dell’Ufficio di Presidenza Integrato, perché non accetto di
subire, insieme ai Colleghi, tanto tempo perso fuori dal Regolamento,
perché noi siamo qui per ascoltare la minoranza e la Giunta per
rispondere alle domande. Non accetto il pistolotto del moralizzatore “come
sono io, come faccio, che così mi guarderanno, non mi guardano”; qui
siamo per fare politica e non siamo per farci educare da chi…
Interruzione.
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LAURO (riprende) … No, come noi. Sono così, rimangono così, noi
siamo così, rimaniamo così. Io non voglio parlare di tradimenti in
quest'Aula, caro collega Sansa, io non tradisco nessuno e tantomeno non
tradisco chi decide lei che debba tradire.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta e convoco immediatamente
una riunione dell’Ufficio di Presidenza Integrato, preceduta dalla pausa
necessaria all’areazione e alla sanificazione dell’Aula.
(La seduta è sospesa alle ore 11.06)
(La seduta riprende alle ore 14.36)
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori con la trattazione del
provvedimento di cui al punto n. 72.
Apro la discussione.
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, pongo soltanto
una questione (devo dire che questa è una mia mancanza e naturalmente
me la sconto da solo): non ho il testo che abbiamo approvato ieri in
Commissione, però ricordo che c’è un bilancio in negativo di Film
Commission pari a circa 86.193 euro, mi sembra.
Visto che ieri è stata data una risposta tecnica, ma non ho capito
per quale motivo un Ente partecipato è in bilancio negativo e quali sono le
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operazioni che hanno determinato, perché se non sbaglio è l’unico Ente
che rientra nel consolidamento del bilancio che presenta una voce in
negativo. Chiedo quindi all’Assessore di riferimento di avere conoscenza
di questo fatto, perché ieri è stata data da parte della funzionaria una
risposta di carattere tecnico, ma sinceramente non mi è stata
comprensibile ieri, quindi la richiedo in Consiglio.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha
facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, considerati i
tempi, quindi la necessità di recuperare nel pomeriggio un po’ di lavoro, mi
soffermo su una questione che ci preoccupa molto, che è la capacità di
indebitamento e il crescente debito dell’Ente regionale. Non so se la
Giunta vorrà replicare sui dati.
Questa indicazione era già avvenuta all’interno – vi ricorderete tutti
molto bene – della parifica di bilancio da parte della Corte dei Conti; quindi
sarebbe interessante, guardando in retrospettiva, capire quali sono gli
intendimenti da parte della Giunta sul futuro indebitamento. C’è una
richiesta di autorizzazione di debiti oltre 200 milioni di euro; se avessimo
fatto una politica più stringente, forse oggi avremmo la possibilità di
integrare le risorse che l’Europa tramite lo Stato ci metterà a disposizione,
ad esempio: in quest’Aula ricordo sempre che il primo acquisto da parte
della Regione Liguria è stata la magnifica sede di piazza De Ferrari,
perché il Presidente non poteva collocarsi all’ultimo piano di via Fieschi,
era una “diminutio” che non potevamo consentirci. Quindi abbiamo
realizzato, invece che cinque Case della Salute, l’acquisto del “Palazzo
Reale” di piazza De Ferrari, però questo è un tema che mi sta molto a
cuore.
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Volevo anche avere notizie, visto che parliamo del Gruppo
Regione, di Ligurcapital, perché più volte è stato sostenuto che ci sarebbe
stata una riorganizzazione di efficientamento, quindi anche di
razionalizzazione delle risorse, comprese le aziende in perdita di cui
FILSE è socia; Ligurcapital invece doveva diventare un motore di
avviamento straordinario di sviluppo a finanziamento delle imprese.
Ci è stato detto a un certo punto che, ai sensi del BURL, mi pare
articolo 6, Ligurcapital aveva presentato domanda a Banca Italia per
essere autorizzata a diventare una Finanziaria propulsiva. Sono passati
cinque anni, quasi sei, non ne abbiamo avuto notizia, perché il quadro di
oggi è un quadro che dà sull’indebitamento dei dati di preoccupazione e
sul dato dello sviluppo regionale un quadro che è fermo, che non è
dinamico rispetto a quanto scritto negli anni precedenti.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
dichiaro chiusa la discussione.
Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il consigliere
Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente Medusei, non so se anche lei è
imbarazzato. Io ho posto una domanda tecnica sul bilancio consolidato e
ho chiesto cosa è successo per avere circa 86.000 euro su Film
Commission. Ci sarà un “Santo” qua dentro che mi dice cosa è successo?
Lo dico perché non ho posto una domanda provocatoria, non ho posto
una domanda da bolscevico scatenato. Ho chiesto perché, di tutti gli Enti e
di tutte le Società partecipate, ce n’è una che ha un disavanzo di bilancio.
01.12.2020 n. 6 35
Mi si vorrà dare una risposta? Lo chiedo per rispetto a lei prima che a me,
per rispetto a chi dirige questo. Ci sarà un Assessore che mi dice perché?
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, a nome della Giunta,
l’assessore Scajola. Ne ha facoltà.
SCAJOLA . Signor Presidente, signori Consiglieri, consigliere
Pastorino, ripeto, noi stiamo rispettando comunque il Regolamento.
Questa non è un’interrogazione, quindi noi non siamo tenuti a dare le
risposte. Lei ha ricevuto il bilancio, glielo dico con rispetto, consigliere
Pastorino, perché so con quanto senso di responsabilità lei svolge il suo
compito di Consigliere di opposizione. Vi è stato detto anche ieri in
Commissione, le motivazioni tecniche vi sono state spiegate, che vi è
stato un disavanzo. Noi – mi è stato ulteriormente confermato anche
questo – svolgiamo un ruolo di controllo, pertanto vi è stato un disavanzo
della cifra che le è stata appena comunicata.
Io posso, anche per cortesia e per rispetto nei suoi confronti,
impegnarmi a farle avere formalmente, al termine di questo Consiglio, una
relazione scritta in cui si daranno tutte le risposte che si possono dare a
questa sua specifica richiesta, a questa sua specifica domanda; oltre, al
momento, io non posso garantirle.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Luca Garibaldi. Ne ha facoltà.
LUCA GARIBALDI. . Signor Presidente, signori Consiglieri, vado
sulla dichiarazione di voto, così almeno mi fermo su questo.
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Questa mattina abbiamo discusso molto sul metodo che ha portato
a questa votazione del bilancio consolidato, che è un atto necessario e
non è un atto meramente burocratico, perché – mi piacerebbe che la
Giunta sottolineasse – viene approvato da questo Consiglio proprio nelle
ultime curve rispetto ai termini per cui dovremmo votarlo; e il mancato
rispetto dei termini che comportano la votazione del consolidato ingessa
l’Amministrazione regionale, perché la mancata approvazione del
consolidato entro i termini mette una serie di vincoli sulle capacità della
Regione di muoversi dal punto di vista delle assunzioni e di contrarre
obblighi, ovviamente.
Pertanto, quando noi questa mattina abbiamo discusso sulla
questione che bisogna non ribaltare sul Consiglio i ritardi e le complessità
collegati al fatto che la Giunta ha un Presidente che assomma su di sé
Bilancio e Sanità, era legato al fatto che noi arriviamo molto, molto a
ridosso della votazione di un bilancio consuntivo, su cui noi abbiamo un
voto contrario, perché è la chiusura di un mandato che ci ha visto
minoranza. Quindi noi ci troviamo in una situazione adesso di dover
sostenere in termini piuttosto rapidi la votazione di questo bilancio e
riaprire la sessione di bilancio successiva.
Se nel merito noi confermiamo il voto contrario, perché abbiamo
contestato in gran parte le politiche di bilancio di questi anni, ci sono
aspetti che nel metodo dovranno essere chiariti e consolidati. Il primo
riguarda la nostra capacità – e quindi lo faremo nella sessione di bilancio –
di capire, come diceva il consigliere Rossetti, quale è la nostra capacità di
indebitamento e quale è il nostro spazio politico per il futuro, perché da
dove si parte è importante, quali sono gli spazi finanziari che possiamo
avere, la possibilità di capire in che modo si può utilizzare, ad esempio, il
Fondo strategico, di cui non abbiamo molto parlato, ma che è uno degli
01.12.2020 n. 6 37
strumenti di cui alla fine dei cinque anni volevamo capire fino in fondo
l’efficacia.
Inoltre, vi è un tema di metodo, perché nessuno contesta il rispetto
formale del Regolamento, ma rimane un tema su cui penso che dovremo
poi insistere: il fatto che, anche se non formalmente impegnati nella
singola pratica, nelle pratiche di bilancio, gli Assessori competenti per lo
sviluppo economico, per il tema della formazione, per il tema del turismo
dovrebbero essere partecipi e a conoscenza della propria parte di
competenza di bilancio e della parte, ad esempio, delle Società
partecipate, che non hanno un ruolo residuale in questa Regione; anzi, in
molti casi sono stati strumento molto proattivo di azioni politiche e a volte
anche mediatiche.
Il nostro voto sarà ovviamente negativo. Io penso che ci sia la
necessità, sul tema dei bilanci e della organizzazione di questa Regione,
di andare a rispondere a queste e ad altre criticità esistenti. Colgo il fatto
dell’occasione mancata di una discussione seria e approfondita su questo
tema, stretta nei tempi che non la politica, ma i ritardi nella composizione
delle Commissioni e nell’avvio dei lavori in Aula hanno portato a
concludere questo esame nel giro di tre giorni.
Quando si dice “avete ricevuto il bilancio”, ovviamente si dice una
cosa formalmente corretta, ma chi ha fatto questo lavoro dai banchi
dell’opposizione sa che è un tema che va approfondito e che merita
grande lavoro e, quindi, dal punto di vista del merito è la nostra
contrarietà. Le domande e la discussione che si è svolta pongono alcuni
elementi di metodo che vanno chiariti.
Noi voteremo e porteremo questo provvedimento, perché la Giunta
non può rimandarlo ad altra sede, altrimenti verrebbe lesa l’efficienza della
Giunta regionale; i ritardi di questa presentazione non sono imputabili alla
01.12.2020 n. 6 38
minoranza, ma sono imputabili alla Giunta e a come sono stati organizzati
i lavori dal punto di vista della capacità della stessa di chiudere i
documenti e delle Commissioni di essere messi in condizione di partire. Lo
dico perché rimanga a verbale.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha
facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, vorrei esprimere
solidarietà all’amico e collega Scajola, perché probabilmente mai avrebbe
immaginato di trovarsi in questa situazione di difensore della squadra. Io
avevo provato ad aiutarlo, perché Film Commission è una delega
dell’assessore Cavo, quindi mi risulta incomprensibile il fatto che
l’Assessore non ci dica come stanno le cose; era suo compito in questi
cinque anni controllare, governare, indirizzare Film Commission. Non la
vedo in Aula; mi spiace che, oltre al Presidente Toti, anche lei non sia
presente, ma penso che rientrerà a breve.
Mentre ho visto che l’assessore Benveduti ha la delega di FILSE.
Poiché si dice che Ligurcapital opera con una primaria azienda
internazionale anche in materia di finanziamento delle imprese, pensavo
di aiutare l’assessore Scajola sollevando un tema che è sicuramente di
competenza diretta di un Collega anche professionalmente esperto.
Allora lascio a voi la mancata risposta a una domanda. E perché
non volete rispondere? Abbiamo qualche sospetto, ma chiederemo
un’audizione dei due Assessori in Commissione in modo da chiarire cosa
sta avvenendo e a che punto siamo su Film Commission, che è stata
anche teatro di una dimissione repentina di un valente Direttore che aveva
sempre agito in maniera straordinaria, facendo crescere questa
01.12.2020 n. 6 39
Fondazione, non ho capito se il “killer” era il Comune di Genova o la
Regione Liguria. Adesso ci troviamo in disavanzo. In Commissione
l’assessore Cavo non potrà sottrarsi; così come su Ligurcapital
l’Assessore non potrà sottrarsi. Cosa volete che facciamo? Siamo qua per
porre domande; ai posteri le future risposte.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione il provvedimento.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, ai sensi
dell’articolo 105, comma 2, del Regolamento interno, fatta con l’ausilio del
sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si constata il
seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti ........ n. 28
voti favorevoli ............. n. 16
voti contrari ................ n. 12
In conformità, dichiaro approvato il provvedimento.
Il successivo punto all’ordine del giorno reca:
Proposta di legge n. 10 (d’iniziativa dei consiglie ri regionali
Gianmarco Medusei, Armando Sanna e Claudio Muzio):
“Adeguamento dell’ordinamento interno del Consiglio regionale
Assemblea Legislativa della Liguria”. (o.d.g. n. 73 )
Informo che sono stati presentati alcuni emendamenti a firma
Muzio.
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Comunico che la proposta di legge è stata approvata all’unanimità
dalla I Commissione.
Comunico altresì che la Commissione, avvalendosi della facoltà
prevista dal Regolamento, non ha designato relatore, per cui apro la
discussione generale.
Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, nella mia veste di
Consigliere, intervengo su questa proposta di legge che ieri abbiamo
esaminato in Commissione e che è passata con il voto unanime della
stessa. È una proposta di legge che riguarda l’adeguamento
dell’ordinamento interno del Consiglio regionale e dell’Assemblea
Legislativa della Liguria.
Io ho depositato quattro emendamenti alla proposta di legge, che
credo siano a mano dei Consiglieri, che intervengono su tre leggi piuttosto
datate: una è la legge n. 25/2006, che è la legge sull’autonomia del
funzionamento del Consiglio regionale; una è la legge n. 3/2004, che
disciplina l’attività del Consiglio e della Giunta in maniera congiunta,
perché non c’era l’autonomia del Consiglio in quegli anni; infine una norma
riguarda la distribuzione del personale del Consiglio, che risale al 1990, la
n. 38.
Il quarto emendamento invece riguarda la dichiarazione d’urgenza
affinché la norma che abbiamo esaminato ieri in Commissione e gli
eventuali emendamenti, se saranno approvati, possano entrare in vigore
da subito; anche perché, come abbiamo avuto occasione di ragionare ieri,
01.12.2020 n. 6 41
questa proposta di legge tratta argomenti di interesse generale dei
Consiglieri e del funzionamento del Consiglio.
Quindi io propongo di modificare, come da emendamenti a vostre
mani, queste leggi e, siccome gli emendamenti sono molto tecnici, cerco
di spiegare quale è l’obiettivo di tali modifiche. Si tratta di questo: noi
andiamo a rivisitare la disciplina della comunicazione dell’Ufficio di
Presidenza.
In particolare, io propongo di eliminare la figura del portavoce del
Presidente, che è una figura prevista da una vecchia norma del 2006,
nonché la soppressione di una serie di normative anche transitorie che
hanno cercato di traghettare l’evoluzione normativa che ha interessato i
contratti giornalistici e i contratti relativi alle figure che si occupano di
comunicazione all’interno della Regione e, nel contempo, trasferire queste
risorse, che non verranno più spese, per rafforzare quello che io considero
un Organismo assolutamente rilevante, cioè l’Ufficio di Presidenza, che è
un Organismo di garanzia, un Organo di garanzia dell’intero Consiglio
regionale, perché si occupa dell’indirizzo, dell’organizzazione e del
controllo dell’attività dell’Istituzione Consiglio regionale, che – lo voglio
ricordare e ribadire – è un’Assemblea Legislativa, quindi con funzioni
estremamente rilevanti.
Vorrei ricordare, da ultimo, che queste somme, che sono ad
invarianza di spesa perché previste già nel bilancio pluriennale 2021-
2023, verrebbero trasferite all’Ufficio di Presidenza senza beneficio alcuno
per i Consiglieri che ne fanno parte, ma potranno essere utilizzate solo per
spese di personale che – ribadisco – rafforzi e rinvigorisca il lavoro che
l’Ufficio di Presidenza è tenuto a svolgere. Vi assicuro che è un lavoro
molto importante e che attiene l’organizzazione anche dei lavori del
Consiglio.
01.12.2020 n. 6 42
Infine, con il quarto emendamento, come ho anticipato, dichiariamo
l’urgenza di questa norma, in maniera che entri in vigore subito.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha
facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, sono un po’
perplesso, caro consigliere Muzio, perché questa mattina arriva un
emendamento e le chiedo di precisarmi se l’emendamento riguarda le
figure solo dell’Ufficio di Presidenza o anche della Giunta.
L’emendamento aggiuntivo dell’articolo 3 bis (Modifiche della legge
regionale 11 marzo 2004 n. 3...) recita: “All’articolo 2 ... e successive
modificazioni e integrazioni la parola ‘rispettivamente’ e le parole
‘dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale’ sono soppresse”. Mi sa
dire perché non sopprimiamo anche quelle della Giunta? C’è forse un
“input” di illegittimità rispetto alla nuova regolamentazione dei giornalisti o
c’è un motivo per cui l’Ufficio di Presidenza deve comportarsi in maniera
diversa dalla Giunta? Mi sapete rispondere? Vuole che legga tutta la
legge?
Poi perché aumentiamo i costi della politica? Che esigenza
abbiamo di aumentare del 25 per cento, di 10 punti in percentuale, le
dotazioni della politica? Questo Consiglio ha 31 Consiglieri; il Centro-
destra chiede che diventino di più perché si aggiungono gli Assessori.
Avete presentato una legge che prevede che si mettano anche i Vice o
viene dotato di stanza, di PC, di tablet, di Segreteria? Vi ricordo che è
l’unica Regione che porta a casa e porta in ufficio per 500 euro al mese gli
Assessori.
01.12.2020 n. 6 43
Nel 2015 erano 800 euro, vi è stato uno scrutinio di 300 euro che il
Presidente Toti ha fatto; però mi pare che questa norma, portata con
questo emendamento, senza che i Colleghi abbiano letto la legge, chiedo
ai Colleghi di maggioranza di alzarsi e di dire se hanno letto questa legge.
Noi assistiamo al fatto che lei dichiara che riduce i costi, quindi
aumenta la posta per mantenere lo stesso costo. Se vuole togliere i costi
che non sono maturati e sono stati da tempo restituiti alla Giunta, tenuto
conto che non avete nemmeno le risorse per dare i servizi ai disabili o per
mille altre cose, i trasporti e tutto il resto, non mi dica che spendiamo
sempre la stessa cifra. Quella cifra, per quel che ne so io, veniva restituita
e, poiché non abbiamo bisogno di altro personale, quella restituzione ha il
valore di una riduzione. La valutazione non è che, se si spende uguale, si
spende bene o si fa bene, ma se si spende uguale per cose eccessive...
Interruzione.
ROSSETTI (riprende) ... Questo Consiglio regionale costa 26
milioni e mezzo di euro all’anno e mi chiede di garantire un 10 per cento in
più, che poi vorrà dire una, due, quattro, sei segretarie ulteriori?
Noi veniamo fuori da una stagione in cui l’ex Ministro Tremonti ha
iniziato una “spending review” pazzesca. La discrezionalità della Regione
è sotto i 90 milioni di euro; il Consiglio costava 32 milioni e mezzo di euro,
2015. Siamo riusciti tutti insieme, perché nel 2010 non governavo io;
siamo riusciti tutti a portare a 26 milioni e mezzo di euro. Vengo qui e in
cinque minuti, chiedendo pure di votare l’urgenza, presenta un
emendamento che non mi risulta essere stato molto approfondito in
Commissione.
01.12.2020 n. 6 44
Poiché non abbiamo fretta, non avete fretta, amici dell’Ufficio di
Presidenza, di approvare l’emendamento, ne riparliamo dopo un attento
approfondimento e studio della norma durante le prossime sedute di
Commissione Bilancio. Perché si può tranquillamente ridurre il capitolo del
Consiglio, si può decidere che l’Ufficio di Presidenza ha bisogno di quei
soldi che prima non venivano spesi, si può decidere di presentare
qualunque altro emendamento, però almeno diamo la dignità di capire
perché dobbiamo aumentare i costi della politica, quando abbiamo un
Paese in ginocchio, che sta facendo molto assistenzialismo, sapendo tutti
che non è sufficiente, perché avremo prima o poi il calo dell’occupazione,
perché le imprese non ce la fanno e noi facciamo finta di non sapere e
stiamo dicendo che regaliamo 160? 120? Ci quantifichi di quanti soldi
parliamo. Mi pareva di avere un appuntino, però non so se lo trovo;
dovrebbe valere intorno ai 120-140-180.000 euro. Almeno sia chiaro e ci
dica quanto costa questo 10 per cento in più, così sappiamo anche
quantitativamente che cosa lasciamo – lo considero io – in utile alla
politica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Tosi. Ne ha
facoltà.
TOSI. Signor Presidente, signori Consiglieri, stavo metabolizzando
un attimo quanto detto dal collega Rossetti. Innanzitutto nella seduta di ieri
di Commissione non era stato depositato questo emendamento; ci è stato
annunciato e presentato e personalmente non mi sembrava nulla di
particolarmente delicato.
Gradirei un chiarimento perché, con tutto il rispetto per il collega
Muzio, che so che è persona seria, allo stesso tempo, però, quando il
collega Rossetti interviene, molte volte so che non le “spara” così a caso,
01.12.2020 n. 6 45
ma ci sono fondi di verità, anche perché gli riconosco il ruolo che ricoprì in
una passata Legislatura come Assessore al Bilancio e, nella scorsa
Legislatura, quando era nell’Ufficio di Presidenza. Quindi penso e sono
convinto che parli sapendo di cosa parla.
Pertanto, o chiariamo un secondo e ognuno di noi si sgombra da
qualsiasi pensiero particolare, oppure anch’io convengo con l’invito del
consigliere Rossetti di trattare l’argomento, la specifica dell’emendamento,
in una seduta di Commissione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Sansa. Ne ha
facoltà.
SANSA . Signor Presidente, signori Consiglieri, farò un intervento
breve e un esame di coscienza anche da parte mia.
Stiamo invocando – l’ho invocato anch’io oggi – il fatto che il nostro
lavoro sia svolto con un senso di dignità per questa Istituzione, di non fare
i passacarte (ho usato questa espressione prima). Allora, pur con fiducia
nel collega Muzio, penso che non sia nostro compito fare i passacarte di
un emendamento che non conosciamo – parlo di me stesso prima di tutti –
e vorrei fare il mio lavoro bene, studiandolo, perché anch’io ho rispetto
delle conoscenze e dell’esperienza del collega Rossetti. Quindi vi
chiederei: studiamocelo bene prima di approvare una norma che prevede
voci di spesa consistenti.
I cittadini fuori pensano già che noi siamo una categoria che
spende con facilità. Dimostriamo loro che siamo invece capaci di pesare le
nostre spese, parlo per me in prima persona, studiamoci bene questo
emendamento e rinviamo la discussione.
01.12.2020 n. 6 46
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha
facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, farò due
riflessioni.
L’intervento del collega Rossetti pone una questione, anche se io
vorrei comprendere e magari il collega Muzio riesce a dare una risposta
più consequenziale alla questione. Da una parte io credo che
l’emendamento abbia un dato positivo, cioè il dato positivo è quello di non
restituire soldi che possono servire e aumentare l’autonomia del Consiglio,
che in qualche maniera rimangono dentro l’alveo del Consiglio e
strutturano non solo per questa Legislatura, perché noi non ragioniamo ad
assetti dati, ma ragioniamo sullo sviluppo che c’è rispetto all’autonomia
consiliare. E io credo che da questo punto di vista questo sia un elemento
positivo.
D’altra parte, proprio perché è un elemento positivo, io non lo
liquiderei adesso. Devo dire che l’intervento del collega Rossetti mi
convince, cioè farei una riflessione a tutto tondo su come noi possiamo
spiegare bene questo, perché tutto ciò che riguarda i costi della politica
diventa un “boomerang”, indipendentemente da quello che noi pensiamo
qua dentro.
Anche quando noi abbiamo fatto la riforma corretta di una
questione che sta all’interno della proposta del collega Muzio, cioè quella
di avere un assegno integrativo che non sia più collegato al retributivo, ma
sia legato a un sistema più equo che viene applicato a tutti i dipendenti
pubblici, mentre i Colleghi che sono arrivati fino al 2015 ne avevano uno
01.12.2020 n. 6 47
decisamente più favorevole, è chiaro che si scatena non soltanto una
discussione fra di noi, ma si scatena una discussione che sta oltre di noi e
che in qualche maniera ci chiama in causa.
Ecco perché, pur comprendendo positivamente i motivi che hanno
spinto l’Ufficio di Presidenza, immagino il collega Muzio, a presentare,
quindi condividendo i motivi dell’autonomia del Consiglio, prenderei un
attimo di tempo, collega Muzio, per potere spiegare meglio e fare
diventare ciò oggetto di tutti. Infatti, se non diventa oggetto di tutti, finisce
che si scatena una “bagarre” che credo non faccia bene al fatto che si
tenta di tutelare la nostra autonomia e la nostra presenza rispetto al
restituire soldi che possono servire per il funzionamento di questa
Istituzione.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Ioculano. Ne ha
facoltà.
IOCULANO . Signor Presidente, signori Consiglieri, semplicemente
per dire questo: accoglierei, fossi in voi, la proposta che è stata fatta di
andare a rivedere la proposta di legge, nel senso che, rispetto al
documento che è stato esaminato ieri in Commissione, che ha visto
anche, a parte alcuni aspetti, il favore dell’opposizione, è chiaro che
questo emendamento lo va a modificare e ce lo rende evidentemente
indigesto.
Siccome avete anche visto ieri e tastato con mano il fatto che non ci
sia un pregiudizio sulla proposta di legge, fatto salvo questo
emendamento, nel senso che sappiamo tutti i problemi tecnici che ci sono
stati e ci siamo messi a disposizione per portare a conclusione l’iter di
preparazione, l’istruttoria, in modo tale che fosse oggi qua esaminato da
01.12.2020 n. 6 48
tutti noi, io cortesemente, signor Presidente, mi associo a quelli che hanno
parlato prima di me per dire, vista l’importanza e la rilevanza
dell’emendamento, di andarlo a rivedere; anche perché sarebbe un
peccato nei confronti del rapporto di fiducia per come si è lavorato in
questa I Commissione, in cui abbiamo messo tutti la buona volontà.
Pertanto, vista l’importanza del dispositivo, sarebbe opportuno
approfondirlo.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Luca Garibaldi.
Ne ha facoltà.
LUCA GARIBALDI . Signor Presidente, signori Consiglieri, il
consigliere Ioculano, da Vicepresidente della Commissione, ha già
raccontato come è andata e anche il fatto che il provvedimento che stiamo
discutendo si è concluso con un voto unanime.
Quindi, alla luce delle riflessioni che vanno viste in maniera laica –
e penso che ci sia stato anche un atteggiamento non pregiudiziale in un
senso o nell’altro – ciò che si potrebbe fare (lo dico al proponente degli
emendamenti) è sospendere gli emendamenti, votare il testo così come
unanimemente approvato e poi demandare ad un approfondimento
successivo e alle analisi e al supporto tecnico e normativo necessario la
discussione in sede di sessione di bilancio fra dieci giorni, in modo tale
che tutti potranno avere gli elementi necessari per poter capire se questa
norma incontra un aumento dei costi della politica; inoltre, di fare le
riflessioni necessarie rispetto all’organizzazione dell’Ufficio di Presidenza
ed il tema del Consiglio, che è un tema delicato, su cui dovremmo cercare
tutti di avere un’unanimità nell’impostazione e quindi completare un lavoro
01.12.2020 n. 6 49
che, in quello che era il provvedimento che è stato approvato ieri dalla
Commissione, aveva raggiunto un voto unanime.
Il lavoro che ha svolto il consigliere Muzio è un lavoro di cui si può
apprezzare la tenuta, non metto in dubbio questo elemento; però, vista la
delicatezza della vicenda e il fatto che ci possono essere su queste
interpretazioni visioni differenti, piuttosto che approvare una norma forzata
che magari non incontra il consenso di tutti (avendo un testo base
approvato all'unanimità) limitiamoci al testo base e rinviamo gli
emendamenti - che non mi pare siano così necessari per far progredire la
norma - alla sessione di bilancio che, come ho detto, si terrà tra pochi
giorni.
Questa è la mia proposta, cioè chiedere lo stralcio degli
emendamenti del consigliere Muzio.
In questa maniera, senza un confronto fra maggioranza e
opposizione e anche tra le Forze di minoranza, credo sia sbagliato.
Chiedo una breve sospensione.
PRESIDENTE. La seduta è sospesa brevemente.
(La seduta è sospesa alle ore 15.17)
(La seduta riprende alle ore 15.41)
PRESIDENTE. Riprendiamo i nostri lavori.
01.12.2020 n. 6 50
Avverto che occorre procedere all’inserimento e alla trattazione di
due ordini del giorno presentati ai sensi dell’articolo 128 del Regolamento
interno, ritenuti urgenti dalla Presidenza.
Pertanto, il successivo punto all’ordine del giorno reca:
Ordine del giorno n. 32 dei consiglieri regionali G iovanni Battista
Pastorino, Stefano Anzalone, Roberto Centi, Stefano Balleari, Stefano
Mai, Fabio Tosi, Ferruccio Sansa, Claudio Muzio e L uca Garibaldi
sulla crisi Call&Call della Spezia e il potenziale grave problema
occupazionale. (o.d.g. n. 74)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO che Call&Call è una realtà occupazionale molto importante
per la provincia spezzina e che, anche se in questi anni è stata
attraversata da numerose crisi, vede occupare centinaia di donne e uomini
impegnati, per la maggior parte, in servizi di assistenza o consulenza
telefonica per conto terzi;
APPRESO che in questi giorni, dopo un rapporto di collaborazione
proficuo durato 15 anni, l'azienda ha perso un importante appalto con la
Findomestic, società del Gruppo BNP Paribas;
VISTO che la società sopracitata è uno dei maggiori clienti di Call&Call
che vede l'occupazione di 238 donne e uomini i quali, per effetto dei
contratti in scadenza a fine mese, rischiano di perdere il posto di lavoro;
APPURATO che tale eventualità sarebbe l'ennesima bomba sociale
derivante da una crisi occupazionale che dovrebbe, in tutti i modi, essere
01.12.2020 n. 6 51
disinnescata nell'interesse non solo della provincia spezzina, ma di tutta la
Liguria;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L'ASSESSORE COMPETENTE
- ad istituire, nel più breve tempo possibile, un Tavolo per tentare di
risolvere la vertenza occupazionale che rischia di aprirsi con numeri
davvero ingenti. La finalità di tale Tavolo deve essere quella di
ricercare la continuità occupazionale e reddituale per quelle donne
e quegli uomini il cui posto di lavoro è al momento in discussione;
- a convocare al Tavolo suddetto la parte datoriale, i Sindacati che
rappresentano i lavoratori, il Comune della Spezia e tutti i Presidenti
di Gruppo presenti nell’Assemblea Legislativa della Liguria;
- a perseguire, attraverso gli strumenti più efficaci e idonei, l'obiettivo
di garantire ad ogni lavoratore di Call&Call, che per effetto di questa
vertenza rischia il licenziamento, una continuità occupazionale.
Pongo in votazione l’ordine del giorno, per alzata di mano.
Do atto che il Consiglio approva all’unanimità.
Il successivo punto all’ordine del giorno reca:
Ordine del giorno n. 33 dei consiglieri regionali G iovanni Battista
Pastorino, Stefano Anzalone, Roberto Centi, Fabio T osi, Sandro
Garibaldi, Stefano Balleari, Ferruccio Sansa, Claud io Muzio, Giovanni
01.12.2020 n. 6 52
Boitano e Armando Sanna sull’autostrada A12 tratto Genova-La
Spezia. (o.d.g. n. 75)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
CONSTATATO che da qualche tempo la situazione delle autostrade A12
in Liguria è tornata ad essere particolarmente disagevole, a causa di lavori
di manutenzione che obbligano la viabilità a corsia unica a senso
alternato;
APPURATO che tale situazione pone enormi problemi alla mobilità delle
persone e delle merci danneggiando fortemente anche le attività
economiche, limitando lo stesso diritto alle cure e a poter accedere ai
servizi scolastici e sanitari;
VERIFICATO che non si è a conoscenza di quanto perdureranno tali
disagi e se esiste un progetto alternativo da parte di Autostrade;
CONSTATATO che purtroppo, a differenza di altri periodi, è
completamente attivo il pedaggio autostradale;
CONSIDERATO che appare del tutto incongruo e ingiusto che vengano
fatte pagare tratte che, nelle condizioni attuali, rappresentano un pessimo
servizio causando ritardi e continui rallentamenti;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad intervenire immediatamente nei confronti di Autostrade per mitigare i
disagi derivanti dai processi di manutenzione e per richiedere che per tutto
il perdurare di tale situazione vengano diminuite/eliminate le tariffe di
pedaggio sui tratti in stato di manutenzione.
01.12.2020 n. 6 53
Pongo in votazione l’ordine del giorno, per alzata di mano.
Do atto che il Consiglio approva all’unanimità.
Riprendiamo la trattazione della proposta di legge n. 10.
Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare, dichiaro chiusa la
discussione generale.
Passiamo alla discussione e votazione dei singoli articoli e degli
emendamenti.
Art. 1
(Modifica alla legge regionale 16 febbraio 1987 n. 3 (Testo unico
concernente il trattamento economico e il fondo mutualistico interno dei
Consiglieri regionali))
Poiché nessun Consigliere chiede di parlare, pongo in votazione
l’articolo.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)
l’articolo 1.
Art. 2
01.12.2020 n. 6 54
(Modifiche alla legge regionale 29 maggio 2019 n. 12 (Norme attuative
dell’Intesa sancita in data 3 aprile 2019 in sede di Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di
Bolzano (Rep. n. 56/CSR) e ulteriori disposizioni di adeguamento al
decreto legge 10 ottobre 2012 n. 174 in esecuzione del documento di
indirizzo della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle
Regioni e delle Province autonome n. 01 del 17 aprile 2019))
Ha chiesto di parlare il consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri,
Interruzione.
PASTORINO (riprende) ... di Presidenza.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Muzio. Ne ha
facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, assumo su questo
articolo l'onere di chiarire ciò che mi pareva di aver chiarito in maniera
molto esplicita e anche esaustiva ieri in Ufficio di Presidenza.
Questo articolo, in buona sostanza, va a far sì che i Consiglieri
regionali, tutti noi, che stiamo trattenendo somme dall'indennità che
01.12.2020 n. 6 55
percepiamo finalizzate a costituire il montante per l'indennità cosiddetta
“differita” di fine mandato, abbiamo, anziché 60 giorni di tempo per
decidere se aderire o non aderire a questa facoltà, 180 giorni. Perché? La
ragione di questa norma sta nel fatto che vi è in ordine a questa trattenuta
un'interpretazione…
Interruzione Presidente: scusate, vi prego di lasciare parlare il Consigliere,
fate un po’ di silenzio!
MUZIO (riprende) … Dell’Agenzia delle Entrate che riterrebbe
questa somma che viene trattenuta ai Consiglieri un vero e proprio
versamento previdenziale, pensionistico e ciò determinerebbe che questa
somma dovrebbe essere trattenuta non dal netto ma dal lordo, perché
esente tasse. La nostra normativa, adottata nella precedente Legislatura,
su cui diamo successivamente un'interpretazione autentica, dice invece
che questa trattenuta non ha natura pensionistica.
Ora, nell'attesa che si definisca in maniera chiara la natura di
questa trattenuta che viene svolta ai Consiglieri e siccome i 60 giorni
dall'insediamento del Consiglio sono in via di scadenza e vi è un altro
problema, che i Consiglieri sono stati proclamati in date diverse l'uno
dall'altro, quindi anche la scadenza dei 60 giorni per poter decidere non
sarebbe omogenea; si è valutato collegialmente come Ufficio di
Presidenza di differire la possibilità di scegliere se aderire o meno a
questa facoltà a sei mesi anziché a due, in maniera che, chiarita la natura
di questa trattenuta, il Consigliere possa fare una scelta consapevole, se
aderire oppure no, sapendo quanto paga e che natura ha il tributo. Questo
è l'articolo 2. Spero di essere stato chiaro.
01.12.2020 n. 6 56
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’articolo.
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario,
do atto che il Consiglio approva all’unanimità (come da elenco agli atti)
l’articolo 2.
Chiedo agli Uffici di aggiungere il voto favorevole dei consiglieri
Menini e Cianci.
Art. 3
(Modifiche alla legge regionale 17 agosto 2006 n. 25 (Disposizioni
sull'autonomia del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della
Liguria))
Emendamento sostitutivo (presentato dal consigliere Muzio).
L'articolo 3 della proposta di legge n. 10 è sostituito dal seguente:
“Art. 3
(Modifiche alla legge regionale 17 agosto 2006 n. 25 (Disposizioni
sull'autonomia del Consiglio regionale Assemblea Legislativa della
Liguria))
1. All'articolo 15, comma 2, della legge regionale n. 25/2006 e
successive modifiche e integrazioni, le parole: ‘individuati secondo
le modalità dallo stesso definite’ sono soppresse.
01.12.2020 n. 6 57
2. I commi 3 ter, 3 quater, 3 quinquies, 3 sexies, 3 septies e 5 bis
dell'articolo 15 della legge regionale n. 25/2006 e successive
modifiche e integrazioni sono abrogati.
3. Le lettere d), d bis) e d ter) dell'articolo 29, comma 2, della legge
regionale n. 25/2006 e successive modifiche e integrazioni sono
abrogate”.
Ha chiesto di parlare, per illustrare l’emendamento, il consigliere
Muzio. Ne ha facoltà.
MUZIO. Signor Presidente, signori Consiglieri, mi corre l'obbligo di
illustrare, anche in ragione del dibattito che si è instaurato e del confronto
che vi è stato rispetto a questo emendamento che ho presentato, che è un
emendamento unico, ma che riguarda quattro questioni.
Faccio una premessa: io ho nome e cognome, sono un Consigliere
regionale che rivendica l'esercizio delle sue funzioni fino in fondo e se ne
assume la responsabilità. Se voi riascoltate il mio primo intervento, ho
iniziato dicendo “nella mia veste di Consigliere regionale”, non ho parlato a
nome dell'Ufficio di Presidenza perché, se avessi parlato a nome
dell'Ufficio di Presidenza, ieri in Commissione avrei fatto e assunto dei
provvedimenti e li avrei presentati. Ho dimenticato il mio ruolo di
Consigliere regionale eletto che assume la responsabilità di rispettare i
Regolamenti!
Premetto che in via informale con molti di voi ho parlato di questo
emendamento, cercando di spiegarne la natura, senza chiedere l'assenso
per una questione di correttezza, ma ho presentato l'emendamento prima
01.12.2020 n. 6 58
dell'avvio della discussione generale su una proposta di legge approvata
ieri all'unanimità, con il voto di astensione su alcuni articoli della legge da
parte dell'opposizione e licenziato poi all’unanimità. Questo è un valore
che io riconosco e lo riconosco tanto che ho ritenuto di non intervenire nel
mio ruolo di Consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza, ma nella mia
veste di Consigliere.
Ho presentato un emendamento nei termini dovuti, anticipandolo
via “e-mail”, attraverso gli Uffici, un po' prima di presentarlo. È un
emendamento che può essere complicato dal punto di vista tecnico, ma la
cui natura io ho cercato di spiegare in maniera semplice e che credevo
avesse raggiunto lo scopo quantomeno della chiarezza.
Non voglio il consenso politico da parte del consigliere Rossetti, ci
mancherebbe! Io sono commosso dalla sua difesa dei costi della politica
e, quindi, di fronte ad una difesa così ostinata, che non so cosa ci sia, lo
ribadisco e lo dirò più volte nel corso di questo mio intervento, con questo
emendamento vado a rafforzare un istituto di garanzia che è l'Ufficio di
Presidenza del Consiglio regionale che rappresenta tutti, maggioranza e
opposizione. Anzi, se io fossi un Consigliere di opposizione - e non vi
voglio rubare il ruolo, ci mancherebbe, perché ho troppo rispetto - lo avrei
presentato io, perché in questo emendamento c'è prima di tutto una scelta
politica: l'abrogazione del portavoce, che viene nominato su proposta del
Presidente e ovviamente rimane in carica finché il Presidente rimane in
carica; non è il portavoce dell'Ufficio di Presidenza, tanto per essere
chiaro, ma è il portavoce su proposta del Presidente e il Presidente sotto
questo profilo (il Presidente Medusei) ha dimostrato sensibilità di fronte al
problema che io ho posto e glielo voglio riconoscere.
Quindi, approviamo questa figura che è di parte e diciamo quello
che costa questa figura che si può assumere da domani perché è prevista,
è a bilancio nel prossimo triennio. Noi investiamo quella somma sull’Ufficio
01.12.2020 n. 6 59
di Presidenza, che è un Organo di garanzia, non è per un beneficio
personale dei Consiglieri, ma per investire sull'organizzazione di un
Organo che ha compiti di indirizzo, di controllo sui lavori del Consiglio che,
lo voglio ricordare, è un'Assemblea Legislativa; approviamo le leggi, non
siamo al bar: qua approviamo le leggi per oltre un milione e mezzo di
Liguri.
L'altra questione. Abbiamo abrogato norme, che non sono più
attuali, che prevedevano una spesa; era un contratto che adesso non si
può più applicare perché lo prevede la legge, non perché lo diciamo noi e
quelle somme che non spendiamo più con questo emendamento
chiediamo di destinarle all'Organo di garanzia del Consiglio regionale.
Questo ho chiesto con l’emendamento, né più né meno, non ho chiesto
nient'altro e non ho neanche chiesto di modificare la ripartizione di quelle
somme previste dalla legge n. 38/1990. Ho detto: quello che noi andiamo
ad aggiungere verrà ripartito tra maggioranza e opposizione nella misura
già stabilita dai legislatori di 30 anni fa. Questo è lo spirito
dell'emendamento.
Alla fine ho presentato la proposta sull’entrata in vigore d'urgenza
della norma, perché la stessa contiene moltissime cose che riguardano
tutti i Consiglieri ed è necessario che entri in vigore subito. Pensiamo al
tema della quarantena; abbiamo due Colleghi oggi, ma potrebbero essere
molti Colleghi domani a trovarsi in quelle condizioni ed è una norma a
tutela non del Consigliere, ma del Consiglio.
Quindi io vado a testa alta quando sento parlare dei costi della
politica, in tutta sincerità; talvolta mi fermo a riflettere se quella, come ho
già detto mille volte in Consiglio regionale, in questa Legislatura nel mio
primo intervento e nella scorsa, sia la strada di continuare a tagliare (lo
dicevo al collega Rossetti): siamo passati da 32 milioni di euro di costo del
Consiglio regionale a 25 milioni e mezzo di euro. Ma cosa credete, che a
01.12.2020 n. 6 60
furia di tagliare i servizi e ciò che noi dobbiamo garantire riusciamo a
garantirlo allo stesso modo? Io sarei assolutamente contrario se ci fosse
un aumento del nostro emolumento, ci mancherebbe, è lontano anni luce
da me.
Quindi invito davvero anche i Colleghi dell'opposizione a riflettere
sulla natura di questo provvedimento, che è a tutela, a maggior ragione,
del portavoce del Presidente, che di fatto è così perché è su proposta del
Presidente la nomina del portavoce e rafforza l'Ufficio di Presidenza che
vede l’opposizione come parte integrante. Allora, se non abbiamo il
coraggio di affrontare le questioni in un altro modo rispetto a come le
abbiamo affrontate fino ad oggi, io potrei dire che il Governo ieri ha
aumentato del 10 per cento le auto blu, ma non è quello che vuole la
cittadinanza: la cittadinanza vuole risposte, vuole Consigli regionali che
funzionino, leggi buone.
Pertanto, su questo presupposto io ribadisco la mia posizione, che
è la posizione di una persona semplice, piena di difetti, che però quando
prende una responsabilità la porta avanti fino in fondo.
PRESIDENTE. Per dichiarazione di voto, ha chiesto di parlare il
consigliere Pastorino. Ne ha facoltà.
PASTORINO. Signor Presidente, signori Consiglieri, credo che
questa discussione apra un problema, quindi vorrei invitare tutti,
soprattutto i Colleghi che erano presenti nella scorsa Legislatura (e mi
riferisco ai colleghi Mai, Lauro, Garibaldi e Rossetti), a riflettere sul fatto
che questa vicenda chiama in causa la discussione sull’assegno vitalizio.
Io non mi dividerei su questa questione, Colleghi, perché questo è
l'oggetto su cui la stampa guarda le situazioni grandi così.
01.12.2020 n. 6 61
Allora, visto che credo che questa vicenda debba essere affrontata
in maniera unanime, visto che soltanto quella parola apre considerazioni
molto complesse, il fatto che sia chiesto di affrontare successivamente la
discussione su questo emendamento sia una richiesta seria, collega
Muzio, perché l'istituto a cui è collegato apre una discussione fra di noi
pesantissima, per cui, se oggi ci dividessimo, domani nel Consiglio
regionale qualcuno porrà perché sia ribadito l'assegno vitalizio, in cui
quasi tutti i presenti in questo momento stanno dando i contributi. Allora…
Interruzione Muzio.
PASTORINO (riprende) … C'entra, collega Muzio, mi perdoni,
c'entra eccome! Perché è uno degli istituti che è stato sottoposto a più
attenzione delle classi politiche di tutti i tipi in questi anni.
Interruzione.
PASTORINO (riprende) … È stato modificato? Perfetto! È stato
ancorato al sistema contributivo e non al sistema retributivo? Perfetto,
sanando una questione, ma è una questione complessa. E allora,
consigliere Muzio, capisco la sua passione, ma io ci andrei molto cauto e
chiedo ai Capigruppo di fare una riflessione.
Quindi chiedo e ribadisco al collega Muzio di pensarci e ritirare
l'emendamento.
01.12.2020 n. 6 62
Interruzione Muzio: che cosa devo dire? Ho già detto che non…
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Natale. Ne ha
facoltà.
NATALE . Signor Presidente, signori Consiglieri, da neofita di
questo Consiglio ho voluto osservare con attenzione sia i movimenti che
ascoltare con altrettanta attenzione le parole di questo dibattito.
Sono rimasto esterrefatto per quello che viene detto dalla
maggioranza e, per certi versi, lo dico con molta sincerità, anche per
alcuni interventi provenienti dalla minoranza; per chi mi conosce, sono una
persona abbastanza limpida, trasparente, quindi quando c'è qualcosa che
è dentro bisogna dirlo in maniera trasparente.
Come per tantissimi di voi, è il mio primo incarico, mi auguro non
ultimo ma è più di un incarico, quindi fino al 31 (perché da noi pagavano il
31) del mese scorso io ho percepito il mio salario da lavoratore
dipendente; anzi, proprio perché c’era il Covid, la nostra azienda è ricorsa
alla cassa integrazione e, quindi, come tutti i colleghi, sono stato in cassa
integrazione.
Ora, la discussione sui costi della politica non mi affascina. Io però
sono rimasto perché io credo molto nelle Istituzioni, credo molto nel ruolo
che dovrebbero avere le Istituzioni e, all’interno delle Istituzioni, credo
molto nel comportamento che deve avere chi le rappresenta; tuttavia,
quando ho sentito le cifre snocciolate dal collega Rossetti, un po’ ho
sbandato.
01.12.2020 n. 6 63
Pertanto, anch’io chiedo di riprendere gli emendamenti e di fare una
discussione con più calma, con più raziocinio, ma chiedo anche – e, se
non sarà fatto, lo farò con una mozione – ai Consiglieri di avviare
un’attenta analisi sui costi di quest’Aula, perché uno come me e come
tanti di voi, che conosco, che hanno avuto una vita abbastanza normale,
degna ma normale, trovarsi di fronte a questi numeri che venivano
snocciolati, impallidisce.
Allora, collega Muzio, signor Presidente e signor Vicepresidente,
chiedo con molta umiltà se è possibile riprendere la discussione sugli
emendamenti presentati per chiarire meglio quali sono tutti gli aspetti e
cogliere questa occasione per fare un’analisi non quantitativa su cosa
costa, ma qualitativa, in maniera da affrontare una volta per tutte questa
discussione senza infingimenti e con grande serietà. Se bisogna fare gli
“ultras”, il più uno è facile, perché uno dice uno, uno dice due, tre e
arriviamo all’infinito. Credo che questo serva per iniziare nel migliore dei
modi una consiliatura, un mandato, appunto, come veniva ricordato dal
collega Muzio, legislativo che noi dobbiamo rappresentare, altrimenti
partiamo male, a mio parere, partiamo molto male.
Per questo, rinnovo l’invito al Collega, ma in un’ottica di
ripensamento complessivo qualitativo, prima ancora che quantitativo, del
costo del Consiglio regionale, perché io la prossima settimana vorrei
ritornare a bere il caffè con i miei colleghi, tanti dei quali sono ancora in
cassa integrazione e, se hanno ascoltato la discussione di quest’oggi,
credo che difficilmente non solo me lo offriranno, che quello sarebbe il
meno, ma mi accetterebbero fra di loro a bere il caffè.
PRESIDENTE. Comunico che, dopo l’intervento del consigliere
Rossetti, ci sono altri tre ordini del giorno depositati ai sensi dell’articolo
128 del Regolamento, condivisi da tutti i Gruppi; poi sarò costretto a
01.12.2020 n. 6 64
concludere la seduta sia per l’areazione dell’Aula, sia perché siamo andati
oltre le ore 16.00.
Ha chiesto di parlare il consigliere Rossetti. Ne ha facoltà.
ROSSETTI. Signor Presidente, signori Consiglieri, caro collega
Muzio, noi abbiamo condiviso, le regole di convivenza del Consiglio e
abbiamo passato periodi ben più complicati di questo, rimettendo in
campo istituti che pareva impossibile rimettere in campo. Allora io faccio
appello non alla sua moralità, che non ho messo in discussione, ma alla
sua lettura politica: l’emendamento è una scorciatoia, il cui motivo mi
sfugge; vi è un testo di legge condiviso e votato in modo unanime e la
mattina compare un emendamento. Non parlo dei costi della politica,
altrimenti qualcuno soffre, ma parlo delle norme di garanzia.
Lei vuole abrogare il comma 3 septies dell’articolo 15: il
responsabile della comunicazione “web” e dei “social media” chiamato a
rappresentare la totalità dell’Istituzione consiliare è selezionato da una
Commissione di Consiglieri regionali, individuata nella sua composizione
in sede di Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari nella misura di
uno in rappresentanza di ciascun Gruppo; vi è una Segreteria e il
Presidente e l’Ufficio di Presidenza prendono atto delle risultanze della
selezione. Ora, se mi parla di garanzia, questo emendamento abroga la
garanzia di tutti i Gruppi.
Interruzione Muzio: non è così.
ROSSETTI (riprende) ... Come “non è così”? Allora mi dica lei.
Cosa ho letto? Non è possibile, mi consenta! Mi rispetti! Se ritiene che io
01.12.2020 n. 6 65
dica cose non vere, venga qua e mi spieghi perché io ho la stampa della
legge n. 25/2006, comma 3 septies. L’ho inventata io? L’ho scritta
stanotte? Non credo.
Quando noi parliamo di istituti di garanzia e di rinforzare i sistemi di
garanzia sui costi dell’Ente regionale, abbiamo addirittura evitato di fare
nomine che erano di garanzia dei minori, dei detenuti, l’abbiamo
approvata alla fine della Legislatura e abbiamo fatto tutto insieme. La Lega
voleva quello che difende le vittime, noi volevamo quello che faceva
garanzia costituzionale anche dei soggetti detenuti. Tutto è stato fatto
all’unanimità. Il suo emendamento rompe metodologicamente.
Allora mi consenta di dire almeno a lei: faccia la maggioranza, non
faccia anche la minoranza. Se la maggioranza ritiene che c’è una norma
che mi tutela e io ritengo che quella norma non mi tutela, me la fa ingoiare
a maggioranza? E lei mi parla di garanzia? Ma su! Allora non vogliamo
parlare dei costi della politica...
Interruzione Presidente: la prego di terminare.
ROSSETTI (riprende) ... Chiedo scusa. E’ evidentemente un modo
per prendere una scorciatoia e fare una forzatura ed è insostenibile. E su
qualunque regola, facendo così, altro che pace, condivisione e lavori
adeguati! Mi consenta: lei non ci ha spiegato perché non vuole fare un
approfondimento come chiedo io, come hanno chiesto anche gli altri. Se
su questo punto dice che non è così, ma io lo leggo, non ci mettiamo
niente ad andare in una Commissione a discutere o al bar o al ristorante,
come spesso abbiamo condiviso le regole; non perché siamo alcolizzati,
ma perché è nei processi di informalità che poi si costruisce la
01.12.2020 n. 6 66
formalizzazione di un processo che consente a tutti di sentirsi
dignitosamente qui dentro. Allora non ci spieghi...
Interruzione Presidente: per favore!
ROSSETTI (riprende) ... perché alla richiesta di rinviare di 20 giorni,
quindi di capire cosa succede...
Interruzione Presidente: Consigliere, concluda, per cortesia!
ROSSETTI (riprende) ... lei dice di no. Questo è, dal mio punto di
vista, politicamente sbagliato e non è rispettoso degli equilibri dell’Aula.
Poi, se c’è qualcuno che vi ha detto “fatelo” e voi lo fate, io ne prendo atto,
ma non chiedeteci di essere addirittura contenti del fatto che norme di
garanzia proposte in un emendamento non discusso...
Interruzione Presidente: per favore!
ROSSETTI (riprende) ... ma votato dalla maggioranza...
PRESIDENTE. Poiché nessun altro Consigliere chiede di parlare,
pongo in votazione l’emendamento.
01.12.2020 n. 6 67
Procedutosi a regolare votazione palese nominale, fatta con
l’ausilio del sistema elettronico e l’assistenza del Consigliere segretario, si
constata il seguente risultato (come da elenco agli atti):
presenti e votanti ........ n. 28
voti favorevoli ............. n. 16
voti contrari ................ n. 12
In conformità, dichiaro approvato l’emendamento.
Avverto che occorre procedere all’inserimento e alla trattazione
degli altri ordini del giorno presentati ai sensi dell’articolo 128 del
Regolamento interno, ritenuti urgenti dalla Presidenza.
Pertanto, il successivo punto all’ordine del giorno reca:
Ordine del giorno n. 29 dei consiglieri regionali M abel Riolfo, Stefano
Anzalone, Fabio Tosi, Giovanni Battista Pastorino, Claudio Muzio,
Enrico Ioculano, Stefano Balleari e Ferruccio Sansa sulla necessità di
attivare una procedura di emergenza sulla problemat ica dei pozzi
agricoli e degli attingimenti ad uso potabile nella zona del fiume Roja.
(o.d.g. n. 76)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO CHE gli eventi calamitosi del 2 e 3 ottobre 2020 hanno
colpito particolarmente la provincia di Imperia e, in particolar modo, la
Valle Roja;
01.12.2020 n. 6 68
ATTESO CHE il Consiglio dei Ministri, in data 22 ottobre 2020, a seguito
delle richieste delle Regioni Liguria e Piemonte, ha deliberato la
dichiarazione dello stato di emergenza, per un periodo di dodici mesi, in
conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati
nei giorni 2 e 3 ottobre 2020 nei territori delle province di Biella, Cuneo,
Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, nella Regione Piemonte e, della
provincia di Imperia, nella Regione Liguria;
VISTO il decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 (Codice della Protezione
civile);
VISTA la legge regionale 17 febbraio 2000 n. 9 (Adeguamento della
disciplina e attribuzione agli Enti locali delle funzioni amministrative in
materia di Protezione civile ed antincendio) e successive modificazioni e
integrazioni;
CONSIDERATO CHE l’esondazione del fiume Roja, nonché gli eventi
franosi a monte fino al Colle di Tenda hanno deteriorato in maniera
irrimediabile le falde su cui insistono numerosi pozzi ad uso irriguo
agricolo;
DATO ATTO, quindi, che, a seguito di questo evento catastrofico, le falde
freatiche hanno registrato una sensibile diminuzione e, probabilmente,
potrebbero essere state compromesse dal trasporto di prodotto inerte
solido che si è depositato nell’area dove insistono i pozzi di captazione,
già autorizzati con concessione ad uso agricolo;
CONSIDERATO CHE questa situazione sta creando un ulteriore e grave
danno alle aziende agricole e floricole della zona, già pesantemente
colpite dalla crisi economica dovuta all’emergenza Covid-19, in quanto si
trovano nell’impossibilità di poter irrigare le proprie coltivazioni;
01.12.2020 n. 6 69
VISTO CHE, come segnalato dalle Associazioni agricole più
rappresentative, è necessario che venga efficacemente snellito il processo
burocratico-amministrativo per poter ottenere nuove concessioni al fine di
superare l’emergenza;
CONSIDERATO CHE tale situazione comporta anche un rischio idrico per
l’approvvigionamento di acqua ad uso potabile sia per le popolazioni
italiane sia francesi che attingono l’acqua ad uso potabile dal fiume Roja;
VISTO il regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775 (Testo unico delle
disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici);
VISTO il regolamento regionale 28 dicembre 2017 n. 6 (Regolamento
recante norme per il rilascio delle concessioni di derivazione d’acqua);
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
ad intervenire con i poteri del Commissario delegato all’emergenza al fine
di snellire le procedure burocratiche per l’ottenimento di una nuova
concessione ad uso irriguo per le aziende agricole interessate dall’evento
alluvionale che ha riguardato il fiume Roja il 2 e 3 ottobre 2020 e presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente affinché
venga presa seriamente in considerazione l’emergenza idrica per gli
attingimenti ad uso potabile e vengano stanziati congrui finanziamenti per
il loro ripristino.
Pongo in votazione l’ordine del giorno, per alzata di mano.
Do atto che il Consiglio approva all’unanimità.
Il successivo punto all’ordine del giorno reca:
01.12.2020 n. 6 70
Ordine del giorno n. 34 dei consiglieri regionali L uca Garibaldi,
Giovanni Battista Pastorino, Fabio Tosi, Stefano Ba lleari, Claudio
Muzio, Ferruccio Sansa, Mabel Riolfo e Stefano Anza lone sulla
Giornata mondiale contro l’AIDS. (o.d.g. n. 77)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
PREMESSO CHE
- a partire dal 1988, ogni 1° dicembre è indetta la Giornata mondiale
contro l’AIDS per accrescere la coscienza dell’epidemia mondiale
della Sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) e della
diffusione del virus dell’immunodeficienza umana (HIV), epidemia
che resta una delle più distruttive della storia;
- secondo i dati del Joint United Nations Programme on HIV and
AIDS (UNAIDS) al 2019, dall’inizio dell’epidemia, 32,7 milioni di
persone al mondo sono morte per malattie connesse all’AIDS e
75,7 milioni di persone sono state infettate con HIV: in particolare,
nel 2019 i casi di nuove infezioni da HIV sono stati 1,7 milioni per
un totale di 38 milioni di persone che oggi vivono con l’HIV di cui
solo 26 milioni hanno accesso a terapie retrovirali, mentre i morti
per malattie connesse all’AIDS sono stati 690 mila;
- nel 2020 in Italia ricorre il 30esimo anniversario dell’entrata in
vigore della legge n. 135/1990 (Piano degli interventi urgenti in
materia di prevenzione e lotta all'AIDS) e che già nell’Intesa Stato-
Regioni del 2017 sul Piano nazionale AIDS era prevista la
necessità di una revisione della legge adeguandola ai cambiamenti
01.12.2020 n. 6 71
epidemiologici e socio-assistenziali che si sono verificati
nell’evoluzione dell’infezione da HIV dal 1990 ad oggi;
CONSTATATO CHE nel “report” 2019 di aggiornamento delle nuove
diagnosi di infezione da HIV e dei casi di AIDS in Italia, pubblicato nel
novembre 2020 dal Centro operativo AIDS presso l’Istituto superiore di
Sanità, emerge:
- da un lato una progressiva diminuzione delle nuove diagnosi da
HIV – che interessa tutte le modalità di trasmissione – dal 2012 ad
oggi, mentre rimane stabile il numero di decessi in persone con
AIDS, dall’altro dal 2017 è aumentata la quota di persone a cui
viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV;
- per la prima volta la quota di nuove diagnosi HIV riferibili a maschi
che fanno sesso con maschi (MSM) è pari a quella attribuibile a
rapporti eterosessuali quando in precedenza era inferiore e che
permane, tuttavia, una notevole differenza tra le diagnosi:
- tra i maschi eterosessuali su un totale di 637 diagnosi il 53,5
per cento erano molto tardive e il 33,3 per cento con AIDS,
tra le donne eterosessuali su un totale di 434 diagnosi il 36,9
per cento erano molto tardive e il 21 per cento con AIDS, tra
gli MSM su un totale di 1069 diagnosi il 30,3 per cento erano
molto tardive e il 15,5 per cento con AIDS, mentre le
diagnosi precoci sono il 17,8 per cento tra i maschi
eterosessuali, il 21,2 per cento tra le donne eterosessuali e il
28,8 per cento tra gli MSM;
- sui motivi di effettuazione del test la motivazione prevalente
tra i maschi eterosessuali è per sintomi o accertamenti per
altre patologie (56 per cento), tra le donne eterosessuali si
01.12.2020 n. 6 72
osserva un 37 per cento per sintomi o accertamenti per altre
patologie, un 22 per cento per comportamenti a rischio e un
16 per cento per controlli legati alla riproduzione, mentre tra
gli MSM la motivazione prevalente è legata a comportamenti
a rischio (40 per cento);
- nel 2019 le nuove diagnosi di infezione da HIV in Italia sono state
2.531, delle quali 72 in Liguria, con un’incidenza di 4,2 diagnosi per
100 mila abitanti in Italia – lievemente al di sotto della media
europea di 4,7 – e di 4,4 in Liguria;
- nel 2019 l’incidenza di AIDS per Regione di residenza vede la
Liguria con 1,6 ogni 100 mila abitanti al primo posto con, in
particolare, la provincia di Savona tra le prime 10 province italiane;
- l’ultimo dato disponibile del numero di casi prevalenti di AIDS in
Liguria, ovvero di pazienti con AIDS conclamata, nel 2017 era di
988 persone;
TENUTO CONTO CHE:
- il 12 novembre 2019 presso il Ministero della Salute si è tenuta la
Conferenza di Consenso (CC) su UequalsU (U=U) per raggiungere
un consenso sui dati disponibili riguardo le condizioni di non
trasmissibilità dell'HIV e le implicazioni di quest’ultima in diversi
ambiti, nonché di promuovere la corretta informazione per le
persone con HIV e per la società nel suo complesso;
- la documentazione della Conferenza è stata pubblicata il 17
febbraio 2020;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE
01.12.2020 n. 6 73
a sviluppare e potenziare la promozione di iniziative e attività di
informazione, prevenzione e di sensibilizzazione per contrastare la
diffusione dell’infezione e per promuovere la corretta informazione nella
società sulla situazione delle persone con HIV allo scopo di rimuovere lo
“stigma” che ancora persiste.
Pongo in votazione l’ordine del giorno, per alzata di mano.
Do atto che il Consiglio approva all’unanimità.
Il successivo punto all’ordine del giorno reca:
Ordine del giorno unitario n. 35 sulle criticità de l mondo ricreativo e
culturale e in particolare delle Associazioni di pr omozione sociale
collegate alla crisi epidemiologica Covid-19. (o.d. g. n. 78)
IL CONSIGLIO REGIONALE
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA
CONSIDERATA l’audizione svolta in data 1° dicembre 2020, inerente le
criticità del mondo ricreativo e culturale e, in particolare, delle Associazioni
di promozione sociale (APS) collegate alla crisi epidemiologica Covid-19
che, in Liguria, secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT),
sono oltre 10 mila con quasi 200 mila volontari e oltre 21 mila dipendenti;
VISTA la necessità di un’interlocuzione strutturata sul tema;
IMPEGNA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
E L’ASSESSORE COMPETENTE
01.12.2020 n. 6 74
- ad attivare un Tavolo di confronto permanente, coinvolgendo anche
altre Istituzioni interessate a cominciare dall’Associazione nazionale
Comuni italiani della Liguria (ANCI Liguria), con l’obiettivo di
valutare, nell’ambito delle azioni regionali:
- la possibilità di adottare iniziative mirate alla sospensione
delle locazioni negli immobili di proprietà di ARTE come già
avvenuto per i locali di proprietà del Comune di Genova, sino
alla fine dell’emergenza sanitaria e di ritirare
immediatamente eventuali messe in mora attivate in queste
settimane;
- la possibilità di riattivare il Fondo di rotazione, attualmente in
capo alla Finanziaria ligure per lo sviluppo economico
(FILSE), dedicato alle APS iscritte nel registro regionale,
adattandolo e integrandolo alle mutate esigenze Covid-19;
- la possibilità di prevedere d’ora in avanti l’accesso ai fondi e
ai sostegni di carattere regionale anche al mondo
dell’associazionismo, individuando eventualmente anche
iniziative dedicate a questo importante mondo;
- a mettere in campo tutte le iniziative di sensibilizzazione per le
necessarie modifiche a livello nazionale delle misure legate alle
attività ricreative e culturali e delle ASP a cominciare dal tema della
somministrazione, superando un principio di discriminazione
evidente.
Pongo in votazione l’ordine del giorno, per alzata di mano.
01.12.2020 n. 6 75
Do atto che il Consiglio approva all’unanimità.
Avverto che il Consiglio sarà convocato a domicilio.
La seduta è tolta.
(La seduta termina alle ore 16.13)
IL CONSIGLIERE SEGRETARIO
Claudio Muzio