prima di raggiungere a ventotene culla dell’europa · sulle materie, tempi e moda-lità del...

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Lecco Nel corso degli ultimi mesi, il nostro sindacato ha regi- strato una serie di risultati che, colti in uno sguardo d’insieme, rappresentano la risposta migliore a quel- l’idea di inutilità del dialo- go sociale che, fino a poco tempo fa, sembrava essersi imposta in tanta parte della politica. Il clima fortunatamente è cambiato perché in tanti hanno capito che la rappre- sentanza sociale, per quanto perfettibile sia, costituisce un valore e una fonte impor- tante di proposte e indica- zioni per chi governa o am- ministra la cosa pubblica. Il rinnovo unitario di impor- tanti contratti di lavoro, l’in- tesa sottoscritta a settem- bre 2016 sulle pensioni, il decreto su voucher e re- sponsabilità negli appalti sono gli esempi principali della ripresa, con successo, dell’iniziativa sindacale del- la Cgil e dello Spi. Se non ci fosse stata la rac- colta di firme per indire i due referendum sul lavoro, difficilmente il Governo sa- rebbe intervenuto così posi- tivamente; se non avessimo manifestato come pensiona- ti nel 2016 a Roma, difficil- mente avremmo ottenuto l’estensione e l’aumento del- la quattordicesima, gli scon- ti fiscali per chi ha meno di 75 anni e il congelamento del differenziale negativo sulle pensioni del 2015. Insomma, per quanto possa apparire retorico dirlo in un tempo che sembra demolire tutto, l’iniziativa sindacale riesce ancora ad essere effi- cace; e questo nonostante, spesso, fatichiamo ad espri- mere agli occhi di chi ci so- stiene il senso lungo della nostra funzione; a differen- za di un tempo, per esem- pio, oggi la mobilitazione sindacale viene spesso con- siderata un rituale: in realtà appare così solo perché pro- duce i suoi effetti in modo meno immediato e più dila- tato nel tempo. Questa fase favorevole rap- presenta il solco dentro cui si collocano i nostri prossi- mi ambiziosi obiettivi, verso cui ci volgiamo ora con più speranza: la carta dei diritti universali del lavoro, propo- sta della Cgil che la com- missione lavoro del parla- mento ha già cominciato ad analizzare e discutere; la pensione di garanzia, quale correttivo principale per il futuro previdenziale di chi ha meno di 40 anni, lavora in modo discontinuo e non crede alla parola pensione, perché ormai crede poco persino alla parola lavoro; una rivalutazione delle pen- sioni che, dopo le risposte date alle soglie più basse, renda giustizia a chi ha lavo- rato per 35 o 40 anni e, per quanto non sempre si la- menti, non ha certo una ric- ca pensione. E infine il te- ma, cruciale per tanti nostri anziani, di come trovare, dentro e fuori l’ospedale, una sanità meno costosa e soprattutto meno complica- ta, lunga e burocratica nel- l’accesso ai servizi di cure leggere, di prevenzione, di esami e diagnostica. Nel complesso, la strada è tracciata; lo Spi e la Cgil, a dispetto dei detrattori, stan- no sempre in campo... e con rinnovato ottimismo! www.spicgillombardia.it Spi e Cgil in campo con rinnovato ottimismo di Marco Brigatti – Segretario generale Spi Lecco La riforma sanitaria A pagina 2 Il lavoro al centro Ivan Pedretti e Stefano Landini a pagina 3 Una magica cornice per Festival RisorsAnziani A pagina 4 Dalla 14 a alle novità del 730 A pagina 5 La poesia dei Giochi XXIII edizione a Grado A pagina 6 Insieme contro lo spreco alimentare A pagina 7 Un 8 marzo di confronto A pagina 7 Medicina di genere A pagina 8 Numero 2 Aprile 2017 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti Quest’anno lo Spi Lombardia nel Viaggio della Memoria ha voluto ricordare i 60 dei Trattati di Roma primo passo verso la costituzione dell’Unione europea. Per questo siamo andati a Ventotene, l’isola in cui furono confinati tra gli altri, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi autori del Il manifesto per un’Europa libera e unita. Prima di raggiungere l’isola ci siamo fermati a Marzabotto per visitare il sacrario, memoria di uno degli eccidi più efferati della storia della seconda guerra mondiale. a pagina 4 A Ventotene culla dell’Europa

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Page 1: Prima di raggiungere A Ventotene culla dell’Europa · sulle materie, tempi e moda-lità del confronto sindacale. L’Ats sì è impegnata a rap-portarsi col sindacato sugli aspetti

Lecco

Nel corso degli ultimi mesi,il nostro sindacato ha regi-strato una serie di risultatiche, colti in uno sguardod’insieme, rappresentano larisposta migliore a quel-l’idea di inutilità del dialo-

go sociale che, fino a pocotempo fa, sembrava essersiimposta in tanta parte dellapolitica.Il clima fortunatamente ècambiato perché in tantihanno capito che la rappre-sentanza sociale, per quantoperfettibile sia, costituisceun valore e una fonte impor-tante di proposte e indica-zioni per chi governa o am-ministra la cosa pubblica.Il rinnovo unitario di impor-tanti contratti di lavoro, l’in-tesa sottoscritta a settem-bre 2016 sulle pensioni, ildecreto su voucher e re-sponsabilità negli appalti

sono gli esempi principalidella ripresa, con successo,dell’iniziativa sindacale del-la Cgil e dello Spi.Se non ci fosse stata la rac-colta di firme per indire idue referendum sul lavoro,difficilmente il Governo sa-rebbe intervenuto così posi-tivamente; se non avessimomanifestato come pensiona-ti nel 2016 a Roma, difficil-mente avremmo ottenutol’estensione e l’aumento del-la quattordicesima, gli scon-ti fiscali per chi ha meno di75 anni e il congelamentodel differenziale negativosulle pensioni del 2015. Insomma, per quanto possaapparire retorico dirlo in untempo che sembra demoliretutto, l’iniziativa sindacaleriesce ancora ad essere effi-cace; e questo nonostante,spesso, fatichiamo ad espri-

mere agli occhi di chi ci so-stiene il senso lungo dellanostra funzione; a differen-za di un tempo, per esem-pio, oggi la mobilitazionesindacale viene spesso con-siderata un rituale: in realtàappare così solo perché pro-duce i suoi effetti in modomeno immediato e più dila-tato nel tempo.Questa fase favorevole rap-presenta il solco dentro cuisi collocano i nostri prossi-mi ambiziosi obiettivi, versocui ci volgiamo ora con piùsperanza: la carta dei dirittiuniversali del lavoro, propo-sta della Cgil che la com-missione lavoro del parla-mento ha già cominciato adanalizzare e discutere; lapensione di garanzia, qualecorrettivo principale per ilfuturo previdenziale di chiha meno di 40 anni, lavora

in modo discontinuo e noncrede alla parola pensione,perché ormai crede pocopersino alla parola lavoro;una rivalutazione delle pen-sioni che, dopo le rispostedate alle soglie più basse,renda giustizia a chi ha lavo-rato per 35 o 40 anni e, perquanto non sempre si la-menti, non ha certo una ric-ca pensione. E infine il te-ma, cruciale per tanti nostrianziani, di come trovare,dentro e fuori l’ospedale,una sanità meno costosa esoprattutto meno complica-ta, lunga e burocratica nel-l’accesso ai servizi di cureleggere, di prevenzione, diesami e diagnostica.Nel complesso, la strada ètracciata; lo Spi e la Cgil, adispetto dei detrattori, stan-no sempre in campo... e conrinnovato ottimismo! ■

www.spicgillombardia.it

Spi e Cgil in campocon rinnovato ottimismo

di Marco Brigatti – Segretario generale Spi Lecco

La riforma sanitaria A pagina 2

Il lavoro al centro

Ivan Pedretti e Stefano Landini

a pagina 3

Una magica corniceper FestivalRisorsAnziani

A pagina 4

Dalla 14a

alle novità del 730A pagina 5

La poesia dei GiochiXXIII edizione a Grado

A pagina 6

Insieme contro lo spreco alimentare

A pagina 7

Un 8 marzo di confronto

A pagina 7

Medicina di genereA pagina 8

Numero 2Aprile 2017

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

Quest’anno lo SpiLombardia nelViaggio della Memoriaha voluto ricordare i 60 dei Trattati di Roma primo passoverso la costituzionedell’Unione europea.Per questo siamoandati a Ventotene,l’isola in cui furonoconfinati tra gli altri,Altiero Spinelli ed Ernesto Rossiautori del Il manifestoper un’Europa libera e unita.Prima di raggiungerel’isola ci siamofermati a Marzabottoper visitare ilsacrario, memoria diuno degli eccidi piùefferati della storiadella seconda guerramondiale.

a pagina 4

A Ventoteneculla dell’Europa

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2Lecco

Il Direttivo dello scorso 22 Marzo ha salutato la compagna Nunzia Bianchi, segretaria uscen-te dello Spi di Lecco. Marco Brigatti a nome di tutta la segreteria ha ricordato l’impegno ela dedizione dimostrata dalla compagna nei confronti dello Spi e della Cgil tutta. L’impegno è quello di nondisperdere la sensibilità ele attività che Nunzia hacontribuito generosa-mente a portare avantinell’esperienza dello Spi:i giovani e la legalità, gliorizzonti delle donne.Nunzia ha chiesto di de-stinare l’importo del re-galo che si usa fare allacessazione del mandatoall’associazione Telefo-no Donna.A Nunzia auguriamo buonlavoro per il nuovo incari-co che va a ricoprire pres-so lo Spi di Como: segre-taria della lega di Cantù. ■

I problemi rimasti ancora in-soluti da quando sono statecostituite le aziende socio-sanitarie territoriali (Asst) ele agenzie di tutela della sa-lute (Ats) sono numerosi, siva dai nuovi modelli orga-nizzativi alla valutazione deifabbisogni dei cittadini, allapresa in carico, alla riduzio-ne delle liste d’attesa, alla dif-fusione dei presidi sanitarisul territorio. Il percepito dall’utenza nelquotidiano non è certo quel-lo di una sanità in evoluzionee in netto miglioramento,anzi le difficoltà a rapportarsicon il sistema sanitario au-mentano, dalla medicina dibase per arrivare ai presidiospedalieri. E tutto sembrastrutturato per spingerel’utenza verso il privato.È dalla lettura di questa con-dizione che Cgil, Cisl e Uilconfederali e pensionati efunzione pubblica lecchesisono partiti per chiede all’Atschiarezza sull’attuazione del-la riforma e per denunciare iritardi, le inefficienze, la ri-duzione sostanziale della pos-sibilità di curarsi.Il 24 gennaio è stata sti-pulata una intesa conAts (agenzia tutela salute exAsl) per disciplinare le rela-zioni sindacali finalizzate adaccompagnare l’attuazionedella riforma sanitaria. Il pro-tocollo definisce regole certesulle materie, tempi e moda-lità del confronto sindacale.L’Ats sì è impegnata a rap-portarsi col sindacato sugliaspetti più critici della ri-forma sanitaria, sugli atti

fondamentali della pro-grammazione e sui prov-vedimenti generali chehanno ricadute sui serviziai cittadini.Sono previsti invii periodi-ci di informazioni sui datiepidemiologici del territo-rio, sulle prestazioni erogatedalla diverse strutture ac-creditate e sui tempi di at-tesa per l’erogazione delleprestazioni. Tavoli tematiciverranno attivati su materiedi specifico interesse quali:l’accesso ai servizi, la conti-nuità assistenziale, la presa incarico della fragilità e dellanon autosufficienza, la cul-tura della prevenzione ed icorretti stili di vita.I Presidi socio sanitari territoriali (Presst)Negli incontri di contratta-zione è stata sollecitata l’at-tivazione dei Presidi socio sa-nitari territoriali che verran-no così articolati:• Presst di comunità, presen-za nei singoli comuni in areea bassa densità di popolazio-ne, obiettivo facilitare l’ac-cesso alle cure ed ai servizi.Utenti destinatari di interventia bassa intensità che necessi-tano di supporto sociale;• Presst territoriali, presenzain uno o più comuni, obiettivofacilitare l’accesso alle cure eai servizi, utenti a media o bas-sa intensità che non necessi-tano di supporto sociale;• Presst per patologie: obiet-tivo garantire la continuità as-sistenziale, per utenti croni-ci e ad alta fragilità.Allo stato sono in via di at-tuazione Presst presso Bosi-

sio Parini, Olgiate Molgora,Mandello, Casatenovo, inprogrammazione i Presidi aCostamasnaga, Calolziocor-te, Lecco/Comune, Civate,Lecco/Mangioni.Governo della domandaAltro tema fondamentale, pi-lastro della riforma sanitariaè quello della presa in caricodei pazienti cronici e fragili.Il 30 gennaio scorso è stataapprovata la delibera di Giun-ta regionale n. 6164, Governo

della domanda: avvio della

presa in carico di pazienti

cronici e fragili. Determi-

nazioni in attuazione del-

l’art. 9 della legge n. 23/2015.Le strutture pubbliche e pri-vate accreditate, i medici dimedicina generale entro ilmese di maggio potrannocomunicare la loro candi-datura a svolgere l’attività dipresa in carico dei pazienticronici.I gestori che vorranno ac-cedere dovranno garantiredi poter offrire al pazientecronico un servizio integra-to che gli permetta di effet-tuare tutte le prestazioni,visite, accertamenti nellostesso luogo: una presa incarico completa volta a evi-tare difficoltà di prenota-

zione e di accesso.Il provvedimento prevedeche entro il prossimo giu-gno le strutture siano sele-zionate dalle rispettive Atsdi ubicazione delle struttu-re, costituendo un elenco disoggetti idonei alla presa incarico del paziente cronico.Questi ultimi interessatidalle cronicità, successi-

vamente riceveranno dalleAts la lista dei gestori accre-ditati, in modo tale che pos-sano effettuare la scelta del-la struttura sanitaria che ri-specchi le proprie esigenze.Si prevede inoltre che il ge-store sottoscriva il patto di

cura di un anno con il pa-ziente, con l’impegno a pre-disporre un piano di assi-stenza individuale e la rela-tiva programmazione perl’erogazione delle prestazio-ni indicate nel piano. Pronto soccorso e liste d’attesaCiclicamente ritorna il pro-blema delle lunghe attese alpronto soccorso e della dif-ficoltà a prestare tempesti-vamente all’utenza le cureche necessitano. È un pro-blema annoso che non paretrovare soluzione. Le moti-vazioni addotte sono molte-plici, dalle disfunzioni deipresidi sanitari che vengonotutte scaricate sul prontosoccorso alla carenza di unamedicina di base efficiente efunzionale.L’Ats Brianza (Lecco MonzaVimercate) ha costituito unGruppo di miglioramento delpronto soccorso, con il com-pito di studiare delle strate-

gie per la riduzione delle at-tese e rendere trasparente itempi di attesa pubblican-doli in una pagina web ac-cessibile all’utenza.I lavori sono cominciati nelmese di febbraio c.a., atten-diamo di conoscere a brevei risultati.Per quanto riguarda le listed’attesa per le prestazionispecialistiche la legge fissadei tempi entro i quali le pre-stazioni vanno erogate.In questa giorni è stata ri-spolverata con l’impegno adapplicarla una vecchia leggedel 1998. Se l’Ats di apparte-nenza non rispetta la tempi-stica esistono delle alterna-tive offerte al paziente inproporzione al suo bisogno.Una di queste è la possibilitàdi presentare un’istanza perprestazione in regime di at-tività libero-professionale in-tramuraria. In pratica, chichiede una prestazione me-dico-specialistica o un ac-certamento diagnostico e sivede rispondere dall’ammi-nistrazione, che i tempi di at-tesa in tutte le strutture pub-bliche e convenzionate delterritorio superano i tempiprevisti dalle classi di priori-tà, può chiedere che quellamedesima prestazione glivenga fornita in attività libe-ro-professionale intramura-ria, senza dover pagare l’ex-tra al medico ma solo corri-spondendo il ticket.Sarà sufficiente per risolvereil problema? Non ne siamoconvinti. Ma certamente nonrimarremo alla finestra aguardare. ■

La riforma sanitaria e lo stato di attuazione nel lecchese

di Ernesto Messere

Nunzia Bianchi

Terminato l’impegno di as-sessore ai servizi sociali delComune di Bellano, SergioGritti, dal Gennaio scorso ènuovamente il responsabiledella lega di Bellano. Apprez-zato per il suo impegno e lasua competenza in campoprevidenziale – già direttoredell’Inca di Lecco e presiden-te del Comitato Inps di Lecco– Sergio nella sua lega rap-presenta un riferimento certoper tutti gli iscritti e i pensio-nati del territorio che sono so-liti rivolgersi alla sede per in-formazioni e adempimenti.A Sergio tanti auguri di buonlavoro. ■

Bellano: Grittinuovo responsabile

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Il 6 maggio a Romala Cgil rilancia

la sfida sui diritti“Una grande straordinaria, manifestazione della Cgil il6 maggio nelle periferia di Roma per essere accanto acoloro che vivono nei quartieri più degradati, a coloroche sono sfruttati dal capolarato per ricostruire la qua-lità del vivere”. Con queste parole Susanna Camusso haconcluso l’attivo dei quadri e delegati della Cgil lo scor-so 8 aprile a Roma al teatro Brancaccio.Una manifestazione per sostenere i diritti sul lavoro, perribadire che non ci accontenta del decreto del 17 mar-zo su voucher e appalti ma che si vuole la legge. Nonsolo, la mobilitazione continuerà fino alla conquista del-la Carta dei diritti universali del lavoro. ■

3Lombardia

Il lavoro al centrodell’agenda politica del Paese

Seconda fase della trattativa

col governo, conversione in

legge del decreto del 17 mar-

zo scorso relativo a voucher

e responsabilità negli ap-

palti, conversione in legge

della Carta dei diritti uni-

versali del lavoro: la Cgil e lo

Spi sono impegnati su mol-

ti fronti, non ultimo quello

del prossimo Congresso. Di

tutto ciò ne abbiamo di-

scusso con i due segretari ge-

nerali dello Spi nazionale,

Ivan Pedretti, e della Lom-

bardia, Stefano Landini.

A che punto è la secondafase della trattativa apertacon il governo?Pedretti - La seconda fasedel confronto con il governoè appena cominciata. Ci sonostati già due incontri. Il primoè servito da un lato per chiu-dere la fase precedente coni decreti attuativi che ancoramancavano all’appello e dal-l’altro per fissare l’agendadei temi. Che sono tanti emolto importanti. Comune-mente si è deciso di comin-ciare a discutere della co-siddetta pensione di garanziaper i giovani. Ma discuteremoanche di altre questioni estre-mamente rilevanti per la pre-videnza italiana. Penso al ri-conoscimento del lavoro dicura, alle pensioni integrati-ve, alla revisione dell’aspet-tativa di vita e al meccanismodi rivalutazione. Il secondoincontro si è concentratosulle pensioni dei giovani. Èancora presto per capireesattamente cosa significhi equali sono le ipotesi in cam-po. Di certo c’è che sindaca-ti e governo hanno deciso fi-nalmente di affrontare untema che riguarda concreta-mente il futuro dei nostri fi-gli e nipoti. Ce la metteremotutta per fare un buon lavo-ro e per portare a casa dei ri-sultati importanti.Trovo positiva la scelta dicontinuare a discutere e a se-dersi intorno ad un tavolo.Quando non lo si è fatto sonostati fatti dei danni. Quandoinvece si è deciso di farlo sisono prodotte delle buonecose. Aldilà del metodo, cheè comunque importante, pernoi conterà il merito. Ed è suquesto che ci misureremonelle prossime settimane.Landini - La fase due delconfronto col governo si col-loca dentro un confronto cheha ristabilito la piena titola-rità del sindacato, superandola logica, un po’ autolesioni-sta, del disconoscere la rap-presentanza sociale. Se i de-

creti attuativi saranno coe-renti si potrà proseguire al-largando la trattativa a temigià definiti nei titoli, rilevan-ti per i pensionati e per co-loro che in pensione ci de-

vono ancora andare.Dopo il decreto del 17 marzoquale percorso e quale ruo-lo per lo Spi per ottenere laCarta dei diritti?Pedretti - Innanzitutto dob-biamo aspettare che il de-creto sia effettivamente tra-mutato in legge. La Cameralo ha già approvato e oramanca solo il Senato. Si èaperta inoltre la discussioneintorno alla Carta dei diritti,che per noi è importantissi-ma e che è stata incardinatain Parlamento. Ci vorrà tem-po e per questo dobbiamo te-nere viva una relazione co-struttiva e di merito con lapolitica ma anche continua-re a mobilitarci. Dobbiamoconsolidare l’idea che il la-voro non può e non deve es-sere precario e che ci sonodei diritti che devono esserericonosciuti. La Carta dellaCgil non parla più soltantodei lavori classici ma anchedi quelli nuovi, meno strut-turati. Sarebbe bene che chici governa la tenesse in con-siderazione per aprire una di-versa stagione del diritto dellavoro.Landini - La Carta è la nostraproposta strategica. Occor-rerà avere il fiato lungo, la te-nuta e la tenacia di una ini-ziativa che non sarà breve.

Per avere lo Statuto, conqui-sta realizzata negli anni ’70,abbiamo impiegato quindicianni. Abbiamo tenuto a Mi-lano il 3 aprile scorso l’attivogenerale dello Spi Lombar-

dia, abbiamo ospitato alcunigiovani segretari delle Ca-mere del lavoro e delle cate-gorie regionali. Una iniziati-va molto apprezzata dai tan-ti che hanno affollato la saladi palazzo delle Stelline. Vo-levamo forzare un passaggiodi consegne simbolico, c’èstato molto di più, si sono in-trecciate esperienze e lin-guaggi. Le carte di identità di-verse non sono state un osta-colo nel guardare al futuro.Conquistare la Carta è l’obiet-tivo sia per riunificare quei di-ritti universali che hanno su-bito la lacerazione di unagrave e lunga crisi, sia perriaggiornarli a fronte dei cam-biamenti avvenuti nel lavoro.Lo Spi della Lombardia ha in-tenzione di rilanciare i temidella Carta. Un gazebo inogni mercato, per controlla-re le pensioni e rendere esi-gibili diritti che le personespesso non sanno di avere,per stare ancora di più sul ter-ritorio, per fare in tutta laLombardia una mega cam-pagna di iscrizione allo Spi ealla Cgil. Quale sarà il ruolo dello Spinel prossimo congresso del-la Cgil?Pedretti - Il ruolo dello Spisarà propositivo. C’è da af-frontare una discussione se-

ria e di merito su come stacambiando il mondo intornoa noi e su quale deve esserela nostra risposta conse-guente. Penso che il tema delprossimo congresso debba

essere quale sindacato co-struiamo per i prossimi anni.Un tema non di poco conto.Per quanto ci riguarda questosignifica guardare ai muta-menti che stanno avvenendo

nel welfare e intorno al pro-blema dell’invecchiamentodella popolazione, a partiredalla sanità e dalla non au-tosufficienza. Stanno na-scendo bisogni nuovi e di-versi. Per questo credo cheun sindacato come il nostrodebba essere in grado di met-tere in campo una propostaefficace. Ritengo inoltre che il con-gresso che si sta per apriredebba essere unitario e chesuperi la cristallizzazione del-le correnti. Che prevalga,quindi, il merito delle pro-poste e delle tante questionida affrontare.Landini - Uno Spi semprepiù ancoraggio confederaledella Cgil. una Cgil unita,che dispieghi le proprie for-ze nel rappresentare i tantimondi dei lavori. Una rigo-rosa attenzione all’efficaciadella nostra iniziativa a par-tire dal tesseramento. La li-bera iscrizione al sindacato èla nostra forza ed è la garan-zia della nostra autonomia.Autonomia nella proposta –la Carta – senza scadere inun’ambigua indipendenza.Perché lo snodo della politi-ca rimane un nervo scopertodi questi anni. Il nostro com-pito è quello di condizionarele scelte anche attraverso al-leanze, non smettendo di tes-sere la tela dell’unità, senzala quale regaleremmo ad al-tri la forza del sindacato. ■

Stefano Landini e Ivan Pedretti

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4Lombardia

Negoziazione sociale e qua-lità della vita sono i temi at-torno ai quali ruoteranno leiniziative della terza edizionedi Festival RisorsAnziani e

del dialogo intergenerazio-

nale, in programma dal 10 al12 maggio prossimo a Man-tova, una delle città più sug-gestive della Lombardia.Ancora una volta obiettivodell’iniziativa è l’affermarela solidarietà intergenera-zionale come strumento dicoesione sociale, creandomomenti di scambio tral’esperienza dei meno gio-vani e i progetti dei più gio-vani che diventino poi origi-ne di sinergie e progetti chevedono generazioni diverseaffiancarsi.Il programma, in corso di de-

finizione, è molto ricco. Due le principali iniziati-

ve politiche che si terrannonelle due mattinate: giovedì11 al Teatro Sociale con lapresentazione della ricercaLa condizione degli anzia-

ni in Lombardia e poi ve-nerdì 12 al Teatro Bibiena unincontro dedicato a Anzia-

ni e giovani insieme per un

invecchiamento attivo -

Qualche idea per il futuro.L’11 maggio la mattinata avràinizio con una breve pieceteatrale, poi dopo i salutidel segretario della Cameradel lavoro di Mantova, Sof-fiati, e la presentazione delsegretario generale delloSpi, Falavigna, Claudio Dos-si, segreteria Spi Lombar-dia introdurrà i lavori men-

Una magica corniceper Festival RisorsAnzianiTerza edizione a Mantova dal 10 al 12 maggio

tre Francesco Montemurro,Ires Morosini Piemonte, pre-senterà la ricerca. Interver-ranno i sindaci di alcunecittà capoluogo di provinciae un assessore regionale ol-tre alla segreteria Cgil Lom-bardia. Le conclusioni sonoaffidate al segretario gene-rale Spi Ivan Pedretti.

Venerdì mattina verrà inve-ce presentato il Libro delle

idee, un volume che rac-chiude tutte le numeroseiniziative realizzate dall’areabenessere, quindi dagli stilidi vita allo sport, alla cultu-ra, al tempo libero. Si trattadi un’attività che si fa sem-pre più intensa in tutte le le-ghe e che coinvolge molti deinostri attivisti in progettiche interessano anche i gio-vani. L’obiettivo è quello difare un primo bilancio da cuipartire per un ulteriore svi-luppo di questo settore cheesula dalla tradizionale mis-sione dello Spi. Numerose anche le ini-

ziative ludico-culturali. Siinizierà mercoledì 10 maggioalle 19 sul Lungo Rio di Piaz-

za Martiri con la presenta-zione del Festival accompa-gnata da musica in piazza eun aperitivo.Per il pomeriggio di giovedìè previsto un giro in battel-lo sul lago di mezzo e sullago di sotto mentre, invece,in serata dalle 20.30 in poi cisarà il suggestivo corteo me-dioevale che da Palazzo Sor-dello arriverà in piazza Man-tegna e qui si esibiranno Imusicanti d’la Basa, ungruppo di otto ragazzi chesuonano strumenti d’epocamedioevale.La visita guidata a PalazzoDucale, alla Basilica di San-t’Andrea e alla Camera degliSposi chiuderà in gran bellez-za, venerdì pomeriggio, questadue giorni mantovana. ■

Lo Spi Lombardia ha voluto celebrare i 60 anni dei Trattatidi Roma con una visita a Ventotene, l’isola di confino dove– oltre a Pertini, Scoccimarro, Di Vitttorio, Cederna, Terra-cini, Amendola solo per citare qualche nome – furono con-finati anche Altiero Spinelli, Ernesto Rossi i “padri” del Ma-

nifesto per un’Europa libera e unita.La folta delegazione è partita la mattina del 29 marzo: con idirigenti e gli attivisti Spi quest’anno molto numerosi eranogli studenti, universitari e delle scuole superiori. Prima tap-pa Marzabotto e Monte Sole per ricordare l’eccidio perpe-trato tra il 29 settembre e il 5 ottobre dalle truppe naziste:995 i morti nei comuni di Grizzana Morandi, Monzuno e, ap-punto, Marzabotto.In serata a Formia, l’incontro con Giulia Vassallo per un pri-mo approfondimento sulla figura di Spinelli e sulla nascitadel Manifesto. Il giorno dopo la visita a Ventotene, dopo latraversata in traghetto, dove la guida ha illustrato sia la sto-ria dell’isola che mostrato i luoghi in cui erano concentratii confinati raccontando anche come si svolgeva la loro vita.Prima di tornare a Formia un ultimo incontro con Vassallodedicato a una riflessione di carattere storico ma sul futu-ro dell’Europa.Nel prossimo numero di Spi Insieme torneremo su que-

sto Viaggio della Memoria riportando le impressioni di

chi è venuto con noi. ■

A Ventotene culla dell’Europa

Al monumento di Monte Sole

Ventotene “una ciabatta sul mare” come la definì Camilla Ravera Stefano Landini con gli studenti

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5Lombardia

La somma aggiuntiva, me-glio conosciuta come ‘quat-tordicesima’ per le pensionibasse, è stata istituita dallalegge 3 agosto 2007, n. 127.Viene corrisposta in unica

soluzione sulla rata di

pensione del mese di lu-

glio di ogni anno, ai pen-sionati con età pari o supe-riore a 64 anni e a condi-zione che non superino de-terminati limiti di reddito

personale. Sono interessatii pensionati titolari di uno opiù trattamenti a carico diInps (tutte le gestioni), ex In-pdap, ex Ipost, ex Enpals.I requisiti per il dirittoL’importo della somma ag-giuntiva è determinato:• dal reddito personale. Il

vità positive previste:• dal prossimo luglio aumen-ta l’importo della 14a (+30%)per chi già la percepiva nell/neianno/i precedenti o per chicompirà 64 anni quest’annonon superando 752,84 euro almese (1,5 volte il trattamentominimo) (vedi tabella 1);• sempre da luglio, aumen-teranno i pensionati che han-no diritto alla 14a perché il li-mite di reddito personale èstato elevato fin a TMx2,cioè fino a 1.003,78 euro almese. Quindi, chi ne eraescluso fino al 2016 per mo-tivi di reddito, nel 2017 potràaverne diritto. In questi casiperò l’importo della 14a non

sarà aumentato del 30%.(vedi tabella 2). ■

limite di reddito personale,oltre il quale la 14a non spet-ta è dato dalla somma di 1,5volte il Trattamento Minimodell’anno considerato a cui siaggiunge la somma aggiunti-va intera. Vanno consideratii redditi di qualsiasi natura,compresi quelli esenti da im-posta e quelli soggetti a rite-nuta alla fonte a titolo di im-posta sostitutiva (tutte lepensioni incluse le inv. civ ele rendite Inail). Sono esclusi dal reddito,tra gli altri, gli Anf e gli Af,l’indennità di accompagna-mento, la casa di abitazionee le sue pertinenze, il Tfr, lecompetenze arretrate sog-gette a tassazione separata, lepensioni di guerra, l’inden-

nizzo legge 210/92;•anzianità contributiva

complessiva. È l’altro ele-mento, costante nel tempo,che determina l’importo del-la 14a. L’anzianità contributi-va è la quantità di contributiversati quando si lavorava eche hanno dato diritto allapensione.Più saranno i contributi ver-sati, più elevato sarà l’im-porto della 14a (vedi tabella).Sono previste tre fasce dianzianità: per i dipendentifino a 15 anni, da 15 a 25, ol-tre i 25; per gli autonomifino a 18, da 18 a 28 e oltre i28 anni di contribuzione.Per i bititolari di pensioni di-rette e ai superstiti, si tieneconto della sola anzianità con-

tributiva complessiva relativaalle sole pensioni dirette.Per i titolari solo di pensioniai superstiti, anzianità con-tributiva viene considerata inmisura pari all’aliquota di re-versibilità dell’avente diritto(esempio 60% per il coniuge).La 14a nel 2017Nel corso del 2016 il sinda-cato confederale, dopo unconfronto con il governo, haottenuto importanti risultatiin favore dei lavoratori e deipensionati, riportati nel do-cumento di sintesi sotto-scritto il 28 settembre 2016.Il Governo ha concretizzatoil verbale di sintesi nella leg-ge di Bilancio 2017.Per quanto riguarda la 14

mensilità, due sono le no-

La 14a mensilità

Tabella 1Somma aggiuntiva 14a mensilità (pensioni basse) 2017

aumento importo del 30%

Pensione Pensione Somma Limite reddito Limite reddito

da lavoro da lavoro aggiuntiva personale oltre personale

dipendente autonomo il quale la entro il quale

somma spetta la somma

non spetta intera (TMx1,5)

≤ 15 anni ≤ 18 anni Euro 437,00 Euro 10.223,86 Euro 9.786,86>15 ≤25 anni >18 ≤28 anni Euro 546,00 Euro 10.332,86>25 anni >28 anni Euro 655,00 Euro 10.441,86

Se il reddito del pensionato è più alto di 1,5 volte il minimo, la quattordi-cesima viene ridotta in modo da non superare complessivamente il limi-te massimo di riferimento.

Tabella 214a anno 2017 con aumento limite di reddito personale

fino a 2 volte il trattamento minimo

Pensione Pensione Somma Limite reddito Limite reddito

da lavoro da lavoro aggiuntiva personale oltre personale

dipendente autonomo il quale la entro il quale

somma spetta la somma

non spetta intera (TMx2)

≤ 15 anni ≤ 18 anni Euro 336,00 Euro 13.385,14 Euro 13.049,14>15 ≤25 anni >18 ≤28 anni Euro 420,00 Euro 13.469,14>25 anni >28 anni Euro 504,00 Euro 13.553,14

Se il reddito del pensionato è più alto di 2 volte il minimo, la quattordi-cesima viene ridotta in modo da non superare complessivamente il li-mite massimo di riferimento.

2017: le novità del 730L’attività di assistenza fiscale 2017 ha preso avvio lo scorso marzo nelle diverse sedi del Caaf Cgil Lombardia.Si ricorda che accedere al servizio in questione è necessario presentarsi con:• un documento d’identità in corso di validità; • la tessera sanitaria, anche dei familiari a carico;• la tessera sindacale 2017 per usufruire dell’agevolazione tariffaria;• tutti i documenti a supporto di redditi, ritenute e spese sostenute che danno diritto a detrazioni o deduzioni. L’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei cittadini la così detta “precompilata” già dalla metà del mese di aprile. Si ricorda che il Caaf perelaborare il modello 730 deve prendere visione di tutti i documenti che contengono ritenute, oppure che sono a sostegno di spese sostenute, anchese i medesimi sono richiamati nella precompilata.I dati messi a disposizione dell’agenzia nella precompilata sono superiori a quelli presenti l’anno scorso.Riguardano spese sostenute nel 2015 relative a prestazioni mediche, tasse universitarie, spese funebri e di ristrutturazione, contributi previdenzia-li, contratti assicurativi. I dati forniti dall’Agenzia delle entrate non sono completi e in alcuni casi non sono utilizzabili così come presenti nella pre-compilata, soprattutto per quanto concerne le spese che potrebbero essere state sostenute da più soggetti, quali ad esempio le spese sanitarie e lespese di ristrutturazione. Le prime comprendono solo quelle sostenute nelle farmacie e quindi l’Agenzia non fornisce gli importi corrisposti a me-dici per prestazioni specialistiche, anche se rese in strutture pubbliche, e per farmaci da banco o non prescritti con ricetta dal medico. Per quantoattiene alle spese di ristrutturazione vengono forniti gli importi presenti nei bonifici che possono riguardare anche spese sostenute da altri sogget-ti che hanno titolo ad usufruire dell’agevolazione.Tutto questo fa apprezzare l’aiuto fornito dal Caaf Cgil Lombardia ai propri utenti nella predisposizione della dichiarazione modello 730, in quantodall’esame dei dati forniti dall’Agenzia e dei documenti presentati dal contribuente gli operatori del Caaf predispongono il modello 730 corretto.Per tutti coloro che fossero interessati alla presentazione del modello 730 e non avessero ancora contattato la sede più vicina per prendere l’appun-tamento si ricorda che è possibile contattare la sede più vicina il cui indirizzo si può reperire nel nostro sito http://www.assistenzafiscale.info/.

Novità importanti: spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica di immobiliL’Agenzia ha modificato l’orientamento sino ad ora sostenuto rispetto al contenuto del bonifico di pagamento delle fatture per la ristrutturazione ela riqualificazione energetica di immobili.Nel caso in cui il bonifico non contenesse tutti i dati pervisti dalla normativa e non abbia consentito alla banca di effettuare la ritenuta d’acconto sino al-lo scorso anno il Caaf non poteva riconoscere l’agevolazione fiscale. Con la pubblicazione della circolare esplicativa n.43/2016 l’Agenzia delle en-trate ha stabilito che le spese in questione possono essere portate in detrazione anche se il bonifico sia stato compilato in maniera tale da non con-sentire alle banche o alle Poste di effettuare la ritenuta d’acconto. In questo caso il fornitore deve attestare con autocertificazione di aver ricevutole somme indicate nel bonifico e di averle correttamente inserite nella contabilità della sua impresa. Questa autocertificazione deve essere esibitaper poter usufruire in fase di presentazione del modello 730 delle detrazioni d’imposta. ■

È UTILE SAPERE

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6Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba, Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Anna Fratta, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Barbara Sciacovelli,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

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Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

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Volo a/r - ALL INCLUSIVE - tessera club e servizio spiaggia inclusi

La poesia dei Giochi A Grado dal 18 al 22 settembre

di Valerio Zanolla – Segreteria Spi Lombardiae Italo Formigoni – Responsabile Area Benessere Spi Lombardia

La presentazione di un’ini-ziativa eterogenea come è lasettimana dei Giochi di Li-

berEtà spiegata da chi hapartecipato, assieme ad altri,alla sua organizzazione èsempre sospetta. Inutile, se laproposta che si vuole pre-sentare ha un suo valore in-trinseco. È, invece, indiziodella sua insufficienza se ilprogetto di cui si parla ha bi-sogno di essere celebrato.Si rischia pure di rovinare lasorpresa, come quando sispiega una barzelletta o se neanticipa il finale. Allora vi chiederete perchémai mi sto accingendo ascrivere dei prossimi Giochidi LiberEtà che si svolge-ranno a Grado nel mese disettembre: perché siamodavvero di fronte a una pia-cevole novità ed è bene chetutti sappiano di cosa stiamoparlando. Terra di confine il Friuli ha

vissuto nella sua storia l’in-fluenza di grandi popoli: iRomani, gli Unni di Attila, iLongobardi per essere poisotto la Repubblica di Vene-zia e, quindi, protagonistadelle tragiche vicende delladue guerre mondiali. L’at-tuale territorio è quello defi-nito col trattato di Osimodel 1975.La città di Grado, in provin-cia di Gorizia, è adagiata sul-l’omonima laguna nella par-te nord del mare Adriatico, fuuna città rifugio per le po-

polazioni spaventate dalleinvasioni barbariche, le sueattuali strade il ponte sulla la-guna sono state, infatti, co-struite sopra l’antico argine.A pochi chilometri da Gradosi trova Aquileia, altra cittàricca di storia dove tutt’orasono visibili i resti romanidelle mura, del teatro, delmausoleo oltre agli affreschie ai mosaici della Basilica del-la Beata Vergine. Altro gio-iello è Palmanova, città for-tificata a nove punte, co-struita nel 1593 come avam-

posto di difesa della Repub-blica di Venezia.Biagio Marin, poeta gradese,che è stato anche presidentedel Cln a Trieste, cantava inuna sua bella poesia dal titoloUna canson de fémena, lebellezze del vespro tra lecase incantate di Grado sot-to il cristallo terso del cielosettembrino. Sì, quest’anno asettembre andremo a Gradonel Friuli, per le finali dei Gio-chi di LiberEtà. Faremo in questa cittadina laventitreesima edizione deiGiochi, proprio sulla bellalaguna di Grado e trascorre-remo alcuni giorni di sereni-tà dopo un anno di 730, as-

segni familiari, indennità diaccompagnamento e Obis M.Una pausa, per tutti i pen-sionati e le pensionate, pienacome sempre d’iniziative,giochi, sport, spiaggia, non di-mentichiamoci che a Gradoè stato costruito il primo sta-bilimento di sabbiature d’Eu-ropa. Spettacoli musicali eteatrali, convegni, mostre e lasera ballo per chi sa ballaree per chi ama guardare i bal-lerini, quando ballano seri,come i bambini che giocano. Questi sono i Giochi, questosarà il settembre a Grado:“Una canson de fémena che

se stende comò caressa col-

da sul paese”. ■

Giochi di LiberetàGrado 18 - 22 settembre 2017Quota di partecipazione in camera doppia

300 euro viaggio escluso

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7Lecco

Due esperienze significativeci hanno visti impegnati du-rante la campagna di sensi-bilizzazione contro lo spre-

co alimentare. Un temache appartiene alla nostracultura; in più occasioni, in-fatti, lo Spi è stato protago-nista nel sostenere, valoriz-zare e promuovere stili di vi-ta più sostenibili e più equi.Si calcola che novecentomilioni di persone patisco-no la malnutrizione e altret-tanti subiscono i danni diun’alimentazione eccessiva.Una profonda contraddizio-ne che invita tutti a passaredall’idea di consumismo a

Insieme contro lo spreco alimentaredi Giuseppina Cogliardi

quella di consumo respon-sabile. Ciò presuppone valo-ri che tra gli anziani sonoparticolarmente radicati co-me la sobrietà e la respon-sabilità verso gli altri.Abbiamo perciò deciso dipartecipare ad un’iniziativapromossa dal Distretto cul-turale del Barro, un’associa-zione costituita per iniziati-va del Comune di Lecco e dialtri sette Comuni del cir-condario, della Comunitàmontana del Lario Orienta-le e della Val San Martino,del Parco regionale delMonte Barro.È, quindi, nata una collabo-

razione che intendiamo man-tenere e rafforzare nel tempoe che ci ha visti a fianco delDistretto, ma anche di Le-gambiente, di Soroptimist edi Slow Food.Il collaborare con persone eassociazioni che hanno età,sensibilità, interessi anchediversi è per noi un obietti-vo importante che ci per-mette di aprirci a mondi dif-ferenti, ma anche di staredentro un sistema di relazio-ni che valorizzano il nostro

ruolo di sindacato protago-nista nel territorio.In entrambi i casi, inoltre, sisono realizzate occasioni diconfronto con i ragazzi diLegambiente, un modo con-creto per facilitare scambigenerazionali.Il progetto ci ha impegnatiper una giornata nell’imbu-stare materiale sul temadello spreco alimentare in-sieme ai ragazzi di Legam-biente. Erano ben 6600 bu-ste da distribuire ai ragazzi

delle scuole dell’obbligo delDistretto.Ci siamo poi ritrovati nellapiazza principale di Lecco il5 Febbraio, giornata inter-nazionale contro lo sprecoalimentare. Due gazebo unospazio per i bambini ed unabancarella di prodotti recu-perati dai produttori e riven-ditori del territorio, eranogli avanzi di fine vendita.Una bella giornata tra lagente, una bella esperienzada ripetere. ■

La parodontite è una malat-tia cronica che interessa cir-ca il 60 per cento della po-polazione e porta alla pro-gressiva perdita dell'osso al-veolare, con formazione di ta-sche parodontali, retrazionegengivale, episodi ascessua-li e mobilità dentale, finoalla perdita dei denti.

Purtroppo la malattia paro-dontale è sottodiagnosticatae quindi non viene trattata inmodo adeguato.Chiari segni della parodon-tite sono l’alitosi, il sangui-namento gengivale (che neipazienti fumatori è masche-rato dall’ischemia dei tessu-ti) e la mobilità dei denti

più o meno accentuata.Spesso si riscontra una fa-miliarità della malattia.La cura della parodontiteconsiste in studio del casocon sondaggi e radiografieendorali di tutti i denti, se-dute di igiene orale profes-sionale ogni 4/6 mesi o levi-gature radicolari. Nei casi

più gravi sono necessariinterventi di chirurgia pa-rodontale e soprattuttouno stretto controllo diigiene domiciliare da par-te dei soggetti affetti dal-la malattia.È molto importante farecontrolli regolari presso ilproprio dentista per es-sere sicuri di non trascu-rare un problema come laParodontite.Essendo una malattia cro-nica con fasi di acutizza-zione più o meno eviden-ti si rischia che la malattiaevolva e quindi trovarsi dipunto in bianco con den-ti mobili e dolenti, ma an-cora più grave senza tes-suto osseo, per poter poiinserire in futuro, degliimpianti endoossei. ■

La paradontitea cura della D.ssa Marceca Maria Teresa – Studio Dentistico Centrolario

Un 8 marzo di confronto tra studenti

e sindacalisteCgil, Cisl e Uil hanno organizzato unitariamente la Fe-sta della donna. In occasione dell’8 marzo è andato inscena lo spettacolo teatrale Passioni. Tutto esaurito eovazione generaledella platea allafine della rappre-sentazione.L’attrice Maria So-fia Alleva, prota-gonista dello spet-tacolo e KatiaSala direttrice diTeleUnica, hannopoi animato il di-battito con il pub-blico. L’iniziativasi tenuta nellanuova sala teatra-le aperta a Leccoin via Ugo Fosco-lo, gestita da Tea-tro Invito. ■

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8Lecco

È scomparso all’età di 71 anniil 3 febbraio, Armando Sala.Malato oramai da qualchemese è deceduto all’ospedaledi Merate.Ricordiamo in particolare Ar-mando per la costante colla-borazione con la Cgil di Lec-co e, negli ultimi anni, con loSpi di Lecco in qualità di re-dattore delle pagine lecchesidi Spi Insieme.Armando Sala è stato re-sponsabile del personale del-l’Istituto sanitario Inrca di Ca-satenovo. Iscritto da quaran-

libri, una ricerca dedicata aimigranti lecchesi a Mosca e unmanuale sulla Brianza.Lo ricordiamo come un com-pagno molto attento alle te-matiche politiche e sindacalicapace di un impegno co-stante sul territorio fino a ri-tagliarsi un ruolo da protago-nista nelle lotte per l’affer-mazione dei diritti del lavoro.Animato da passione e com-petenza ha intrecciato rela-zioni sempre pregnanti con icompagni dello Spi negli annidella sua militanza. ■

ta anni all’ordine dei giornali-sti ha collaborato con la Gaz-

zetta di Lecco. Negli anni ’80ha raggiunto una meritata no-torietà quale conduttore delprogramma di Tele UnicaGong, intervistando perso-naggi illustri del territorio.Ha fatto parte del consiglio co-munale di Pescate dal 1972 al1997, quindi per venticinqueanni. Ha collaborato con l’as-sociazione Vera Brianza inqualità di responsabile dellepubbliche relazioni.È stato inoltre l’autore di due

Ciao Armando

Parafrasando il titolo di unnoto film di Woody Allen,un articolo sulla medicinadi genere apparso qualchetempo fa, evidenziava il gapculturale e di consapevolez-za generale nel merito.Il Dipartimento di Sociologiae ricerca sociale dell’Uni-versità Bicocca di Milano inrete con altri sei atenei mi-lanesi, ha istituito un Centrodi cultura di genere che si oc-cupa della diffusione di taleapproccio e della cittadi-nanza attiva. In questo ambito si è svoltoil 21 marzo il seminario La

medicina di genere: oriz-

zonti ed esperienze, al qua-le siamo state invitate comedonne attiviste dello Spi Cgil.Relatrici, oltre alle docentiuniversitarie, rappresentantidell’associazione italianadonne medico, alcune donnemedico che si sono occupa-te di medicina di genere.Dal seminario breve focusconcettuale sulla medicina digenere.Il genere è una differenzache caratterizza il tutto, an-che la salute, per questo l’at-tenzione al genere è atten-zione alla diversità e al-l’equità. Fattori biologici esociali creano differenze nel-l'accesso alla salute e allamedicina: la medicina di ge-nere tiene conto di tali diffe-renze, è un sistema multidi-sciplinare che studia da unpunto di vista biologico enon solo, la differenza trauomo e donna nelle manife-stazioni cliniche per ade-guarne l’approccio terapeu-tico. La medicina di genere sisviluppa alla metà degli anni80 negli Usa, viene recepitanegli anni 90 dall’Organizza-

zione mondiale della sanità,il diritto alla salute nel ri-spetto delle differenze è ri-chiamato anche dall’art. 32della nostra Costituzione.La medicina occidentale è amisura d’uomo, ne ha costi-tuito l’archetipo sia nell’am-bito della ricerca che in quel-lo dell’applicazione terapeu-tica, e ancora oggi tra glistessi operatori della ricercaclinica la donna è ancorapresenza minoritaria. Que-sto svantaggio storico è sta-to stigmatizzato in un articoloscientifico pubblicato dalladottoressa Bernardine Healy,cardiologa in un ospedaledegli Usa, osservando ciòche avveniva nel suo reparto,ha coniato il termine Yentl

sindrome. Yentl è la prota-gonista di un romanzo di Sin-ger, ebrea, desiderando stu-diare il Talmud, per poter ac-cedere alla scuola rabbina, sirasa i capelli e si traveste dauomo. Ovvero: se vuoi esse-re curata ti devi ‘travestire’ damaschio. L’aspetto più ma-croscopico rilevato dallaHealy verteva sui campionidella ricerca che erano ma-schi, e sui farmaci messi poiin circolazione con i quali ve-nivano curati uomini e don-ne, notò invece che questireagiscono in modo diffe-rente proprio in relazionealla diversa conformazione fi-sica e a differenti processibiologici, al di là della meradifferenza relativa agli aspet-ti della riproduzione. Sem-plificando, poiché il concet-to di genere non è solo lega-to alla differenza sessualema ha coinvolgimenti di piùampia portata anche di ca-rattere sociale ed economico.Alcune indagini epidemiolo-

giche hanno evidenziato comeci si ammala di più, e dimi-nuiscano le aspettative di vitain funzione della scolarità,dello status economico, del la-voro svolto, e in questo ambitopensiamo al peso sulla donnadella divisione sessuale deiruoli, del carico del lavorofamiliare e di cura, delle vio-lenze e degli abusi sessuali.Ma cos’è la salute? Già dal1948 veniva definita comecompleto benesserefisico, psichico e so-ciale non più focaliz-zato sull’assenza dimalattia, anche conlo sviluppo socio eco-nomico ogni situazio-ne di malattia riman-da a tale concetto.Il benessere si haquando la personapartecipa attivamen-te alla propria quali-tà della vita, è una vi-sione olistica che apartire dagli anni ot-tanta valorizza la ca-pacità delle personee la presa di co-scienza che la saluteva promossa ed èuna risorsa. Va inquesta direzione ilprogetto sugli Stili divita promosso dalloSpi-Cgil.Come lega Lecco Cit-tà, a seguito di unprimo incontro di ca-rattere generale sul-le patologie cardio-vascolari con il Car-diologo Dott. Gulla-ce, abbiamo pro-grammato un incon-tro tematico La don-

na e i problemi car-

diovascolari nel qua-le si sono affrontati il

tema della donna nella storiae messi in rilievo la differenzastrutturale con l’uomo, le re-lazioni tra l’appartenenza digenere e l’efficacia delle te-rapie nel trattamento dellepatologie cardiovascolari,con metodi e forme di pre-venzione.Come evidenziato molto c’èancora da fare su questotema, ed abbiamo chiesto ladisponibilità delle docenti

universitarie del Gruppo dicultura di genere a collabo-rare nei territori per crearemomenti di approfondimen-to, nei quali si confrontinoteoria e prassi. Questa credosia la via da perseguire per re-cuperare un gap culturalecomplessivo sulla cultura digenere, in particolare sullamedicina di genere intesacome prevenzione e curaadeguata. ■

Medicina di genere: dovremmo conoscerlama non abbiamo mai osato chiederla

di Dina Vergottini

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