prima pagina mazara - maggio 2014 n°2

4
seguici su: www.primapaginamazara.it PrimaPagina Mazara Le notizie fatte in strada primapaginamazara.it MAGGIO 2014 primapaginasicilia.it Piazza San Basilio 1/A - 91026, Mazara del Vallo - P.I. 02343540817 - Edito da DUE di Lamia Gaetano - Iscrizione nel registro dei giornali e dei periodici del Tribunale di Marsala n. 202 del 12/06/2013. Dir. Responsabile: Francesco Mezzapelle ; impaginazione: Marta Gayczak Contatti: info@primapaginamazara. it - Tel. 0923 18 75 313 - La riproduzione degli articoli è riservata - Copyright © 2014 A lcuni giorni fa il Comune ha informato della conse- gna in via definitiva dei lavo- ri per la realizzazione di 1072 nuovi loculi nel cimitero co- munale. Gli interventi, già av- viati da qualche settimana sotto riserva di legge, sono eseguiti dalla ditta Gi.Elle.Esse. s.r.l. di Agrigento che si è aggiudicata la relativa gara con un ribasso del 29,1072% su importo a base d’asta di 1.230.576,66 euro; i lavori dovranno completarsi en- tro 210 giorni dalla consegna. La realizzazione dei nuovi 1072 nuovi loculi, che saranno realiz- zati a ridosso del muro divisore tra la vecchia e la nuova area ci- miteriale, è stata possibile grazie alla vendita, su carta, dei nuovi loculi, anche a coniugi viventi. Di fatto, la realizzazione del pro- getto si è autofinanziato. Molti cittadini hanno però lamentato l’esoso rincaro dei loculi avve- nuto con la delibera di Giunta, la n.36 del 26 marzo 2012, con la quale sono state approvate le nuove tariffe per la concessio- ne dei loculi. I loculi, dal costo medio di 500 euro, dalla I alla IV fila, è passati a 2.200 euro, e dalle 275 euro per la V alla VI fila, agli attuali 1.100 euro; in entrambi casi l’aumento è stato di circa il 450%. Inoltre vi è sta- to un aumento di circa il 1900% per il costo della tumulazione passato da 10,33 euro agli attua- li 200 euro. Circa un mese fa abbiamo fatto una visita al cimitero co- munale, a seguito di alcune segnalazioni di cittadini, e ci siamo accorti che persistono diverse situazioni di cattiva gestione della stessa struttura, alcune situazioni appaiono dav- vero paradossali, la realtà supera davvero l’immaginazione. Un anziano mazarese che ave- va deciso di portare un fiore al proprio nonno sepolto nel cimi- tero comunale non ha trovato più il proprio caro. Il cittadino ignaro di quanto fosse avvenu- to ha chiesto spiegazioni ad al- cuni operai di una ditta che sta effettuato le estumulazioni per conto del Comune. Gli ope- rai gli hanno detto di rivolgersi alla direzione del cimitero, lì gli è stato detto che in quel repar- to, il n.23, così come previsto per qualche altro reparto, era in atto un piano di estumulazioni programmato dal Comune per ovviare alla mancanza di locu- li. Anche altri cittadini hanno avuto la spiacevole sorpresa di non trovare i loro cari defunti nel luogo ove sepolti. Il piano di estumulazioni attraverso il quale il comune dovrebbe recuperare circa 1000 loculi si basa su nuo- vo regolamento che prevede la decadenza delle concessioni tra- scorsi 50 anni dai decessi. I cit- tadini interessati sono stati tutti informati adeguatamente? Altra sorpresa quando questi stessi cit- tadini hanno appreso che i resti dei loro cari sono stati depositati in delle cassettine all’interno di un magazzino al livello -2 del nuovo cimitero comunale; le foto delle diverse lapidi sono in- vece custodite nei locali direzio- ne del cimitero, probabilmente i cittadini devono in un certo senso riconoscere l’immagine del proprio defunto in mezzo ad altre centinaia di foto. In merito ai lavori di estumula- zione ci chiediamo se è risultato adeguato in termini di sicurez- za e decoro chiudere il reparto, nel nostro caso il n.23 con una semplice rete metallica neanche ben fissata, spesso spostata dal vento, in modo da permettere ai visitatori del cimitero di notare le bare svuotate alla luce del sole (vedi foto 1- curioso anche no- tare gli elmetti da lavoro appesi ai lati dei loculi); ci chiediamo dove vada a finire il materiale di risulta di questi lavori, sarebbero da considerare rifiuti speciali? Per potere mantenere i loro defunti di oltre 50 anni negli stessi loculi i cittadini dovevano rinnovare la concessione pagan- do i vecchi loculi come nuo- vi. Così accade anche che per i nuovi defunti il Comune offre i loculi svuotati allo stesso prezzo di quelli nuovi, si a quei prezzi stabiliti dalla predetta delibera n.36/2012. “Nelle città limitrofe il costo dei loculi di recupero dei vecchi impianti è rimasto inva- riato ed è più basso. Per tale co- sto –ha sottolineato alcuni mesi fa Diego Majelli, presidente del- la locale Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari- così esoso si è verificato, nel ci- mitero mazarese, che numerose bare siano rimaste in parcheggio nei locali cimiteriali per impos- sibilità economica da parte dei familiari”. Quanto previsto da Majelli è stato verificato nel no- stro “sopralluogo: quella mattina nella fatiscente sala mortuaria vi era una bara (vedi foto 2) di una defunta risalente allo scorso 27 dicembre ancora in attesa di essere sistemata; probabilmente l’impossibilità economica dei fa- miliari non è ha permesso la se- poltura. Non sarebbe un atto di umanità, e di civiltà, qualunque siano state le motivazioni di que- sta “attesa” concedere una digni- tosa sepoltura a questa cittadina? Sulla camera mortuaria ci sa- rebbe molto da dire. Risulta fati- scente, squallida e non adeguata ad un cimitero di una cittadina di più di 50.000 abitanti. I due pianali di marmo dove poggiate le bare dei defunti distano poco più di un metro l’uno dall’altro. Spesso così accade che i familiari di due defunti si trovino accanto a piangere i propri cari, un mo- mento che certamente necessite- rebbe di maggiore intimità. Ci chiediamo perché non rea- lizzare almeno un’altra sala mor- tuaria adeguata, spaziosa, magari suddivisa in modo da potere cre- are diversi ambienti dove potere permettere ai familiari un rispet- toso estremo saluto al proprio caro? Perché non è stato pensato ciò considerato che sono stati avviati lavori di ampliamento del cimitero comunale Altra questione, anch’essa fonte di grande disagio, è la mancanza di un carrello eleva- tore per portare le bare ai locu- li del V e VI livello. Quello in dotazione al Comune da circa quarant’anni si trovava posteg- giato (vedi foto 3) perché qual- che mese fa è stato sequestrato dai carabinieri perché insicuro (a quanto pare è capitato che durante un operazione di ubi- cazione di una bara in un loculo la stessa sia caduta mettendo a rischio anche gli stessi operato- ri cimiteriali); così i cittadini, sono pure costretti spesso a ri- volgersi ad una ditta privata per questo servizio; insomma oltre al danno anche la beffa. Infine siamo entrati nell’uf- ficio cimiteriale dove un fun- zionario davanti ad una scarna scrivania adiacente ad un sotto- scala riceveva i cittadini in cerca del proprio defunto. Empatica- mente abbiamo provato l’imba- razzo dello stesso funzionario nella difficoltà di dare risposta alle interrogazioni dei cittadini. L’ubicazione dei defunti, nono- stante la questione sia stata sol- levata più volte, non avviene in maniera informatica ma soltan- to attraverso dei grandi libroni ormai consumati. Ci chiedia- mo: qualora questi libroni an- dassero distrutti accidental- mente per qualche motivo vi è un registro informatico circa la pianta cimiteriale? Qualora la risposta fosse affermativa, per- ché non dotare anche questo povero funzionario di un pc con un programma ad hoc per la ricerca dell’ubicazione dei de- funti per evitarne l’imbarazzo e la difficoltà di fronte a smarriti, e spesso raggianti, cittadini alla ricerca del “caro estinto”?. Francesco Mezzapelle A.A.A. Cercasi “amabili resti”. Paura e delirio al Cimitero comunale “Con la delibera di Giunta n.36 del 26 marzo 2012 sono state approvate le nuove tariffe per la concessione dei loculi: dal costo medio di 500 euro, dalla I alla IV fila, si è passati a 2.200 euro, e dalle 275 euro per la V alla VI fila, agli attuali 1.100 euro; in entrambi casi l’aumento è stato di circa il 450%. Vi è stato un aumento di circa il 1900% per il costo della tumula- zione passato da 10,33 euro agli attuali 200 euro”.

Upload: prima-pagina-scilia

Post on 16-Mar-2016

219 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

 

TRANSCRIPT

Page 1: Prima Pagina Mazara - Maggio 2014 n°2

seguici su: www.primapaginamazara.it

PrimaPagina MazaraLe notizie fatte in strada

primapaginamazara.it

MAGGIO2014

primapaginasicilia.it Piazza San Basilio 1/A - 91026, Mazara del Vallo - P.I. 02343540817 - Edito da DUE di Lamia Gaetano - Iscrizione nel registro dei giornali e dei periodici del Tribunale di Marsala n. 202 del 12/06/2013. Dir. Responsabile: Francesco Mezzapelle ; impaginazione: Marta Gayczak

Contatti: [email protected] - Tel. 0923 18 75 313 - La riproduzione degli articoli è riservata - Copyright © 2014

Alcuni giorni fa il Comune ha informato della conse-

gna in via definitiva dei lavo-ri per la realizzazione di 1072 nuovi loculi nel cimitero co-munale. Gli interventi, già av-viati da qualche settimana sotto riserva di legge, sono eseguiti dalla ditta Gi.Elle.Esse. s.r.l. di Agrigento che si è aggiudicata la relativa gara con un ribasso del 29,1072% su importo a base d’asta di 1.230.576,66 euro; i lavori dovranno completarsi en-tro 210 giorni dalla consegna. La realizzazione dei nuovi 1072 nuovi loculi, che saranno realiz-

zati a ridosso del muro divisore tra la vecchia e la nuova area ci-miteriale, è stata possibile grazie alla vendita, su carta, dei nuovi loculi, anche a coniugi viventi. Di fatto, la realizzazione del pro-getto si è autofinanziato. Molti cittadini hanno però lamentato l’esoso rincaro dei loculi avve-nuto con la delibera di Giunta, la n.36 del 26 marzo 2012, con la quale sono state approvate le nuove tariffe per la concessio-ne dei loculi. I loculi, dal costo medio di 500 euro, dalla I alla IV fila, è passati a 2.200 euro, e dalle 275 euro per la V alla VI fila, agli attuali 1.100 euro; in entrambi casi l’aumento è stato di circa il 450%. Inoltre vi è sta-to un aumento di circa il 1900% per il costo della tumulazione passato da 10,33 euro agli attua-li 200 euro.

Circa un mese fa abbiamo fatto una visita al cimitero co-munale, a seguito di alcune segnalazioni di cittadini, e ci siamo accorti che persistono diverse situazioni di cattiva gestione della stessa struttura, alcune situazioni appaiono dav-vero paradossali, la realtà supera davvero l’immaginazione.

Un anziano mazarese che ave-va deciso di portare un fiore al proprio nonno sepolto nel cimi-tero comunale non ha trovato più il proprio caro. Il cittadino ignaro di quanto fosse avvenu-to ha chiesto spiegazioni ad al-

cuni operai di una ditta che sta effettuato le estumulazioni per conto del Comune. Gli ope-rai gli hanno detto di rivolgersi alla direzione del cimitero, lì gli è stato detto che in quel repar-to, il n.23, così come previsto per qualche altro reparto, era in atto un piano di estumulazioni programmato dal Comune per ovviare alla mancanza di locu-li. Anche altri cittadini hanno avuto la spiacevole sorpresa di non trovare i loro cari defunti nel luogo ove sepolti. Il piano di estumulazioni attraverso il quale il comune dovrebbe recuperare circa 1000 loculi si basa su nuo-vo regolamento che prevede la decadenza delle concessioni tra-scorsi 50 anni dai decessi. I cit-tadini interessati sono stati tutti informati adeguatamente? Altra sorpresa quando questi stessi cit-

tadini hanno appreso che i resti dei loro cari sono stati depositati in delle cassettine all’interno di un magazzino al livello -2 del nuovo cimitero comunale; le foto delle diverse lapidi sono in-vece custodite nei locali direzio-ne del cimitero, probabilmente i cittadini devono in un certo senso riconoscere l’immagine del proprio defunto in mezzo ad altre centinaia di foto.

In merito ai lavori di estumula-zione ci chiediamo se è risultato adeguato in termini di sicurez-za e decoro chiudere il reparto, nel nostro caso il n.23 con una

semplice rete metallica neanche ben fissata, spesso spostata dal vento, in modo da permettere ai visitatori del cimitero di notare le bare svuotate alla luce del sole (vedi foto 1- curioso anche no-tare gli elmetti da lavoro appesi ai lati dei loculi); ci chiediamo dove vada a finire il materiale di risulta di questi lavori, sarebbero da considerare rifiuti speciali?

Per potere mantenere i loro defunti di oltre 50 anni negli stessi loculi i cittadini dovevano rinnovare la concessione pagan-do i vecchi loculi come nuo-

vi. Così accade anche che per i nuovi defunti il Comune offre i loculi svuotati allo stesso prezzo di quelli nuovi, si a quei prezzi stabiliti dalla predetta delibera n.36/2012. “Nelle città limitrofe il costo dei loculi di recupero dei vecchi impianti è rimasto inva-riato ed è più basso. Per tale co-sto –ha sottolineato alcuni mesi fa Diego Majelli, presidente del-la locale Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari- così esoso si è verificato, nel ci-mitero mazarese, che numerose bare siano rimaste in parcheggio nei locali cimiteriali per impos-

sibilità economica da parte dei familiari”. Quanto previsto da Majelli è stato verificato nel no-stro “sopralluogo: quella mattina nella fatiscente sala mortuaria vi era una bara (vedi foto 2) di una defunta risalente allo scorso 27 dicembre ancora in attesa di essere sistemata; probabilmente l’impossibilità economica dei fa-miliari non è ha permesso la se-poltura. Non sarebbe un atto di umanità, e di civiltà, qualunque siano state le motivazioni di que-sta “attesa” concedere una digni-tosa sepoltura a questa cittadina?

Sulla camera mortuaria ci sa-rebbe molto da dire. Risulta fati-scente, squallida e non adeguata ad un cimitero di una cittadina di più di 50.000 abitanti. I due pianali di marmo dove poggiate le bare dei defunti distano poco più di un metro l’uno dall’altro. Spesso così accade che i familiari di due defunti si trovino accanto a piangere i propri cari, un mo-mento che certamente necessite-rebbe di maggiore intimità.

Ci chiediamo perché non rea-lizzare almeno un’altra sala mor-tuaria adeguata, spaziosa, magari suddivisa in modo da potere cre-are diversi ambienti dove potere permettere ai familiari un rispet-toso estremo saluto al proprio caro? Perché non è stato pensato ciò considerato che sono stati

avviati lavori di ampliamento del cimitero comunale

Altra questione, anch’essa fonte di grande disagio, è la mancanza di un carrello eleva-tore per portare le bare ai locu-li del V e VI livello. Quello in dotazione al Comune da circa quarant’anni si trovava posteg-giato (vedi foto 3) perché qual-che mese fa è stato sequestrato dai carabinieri perché insicuro (a quanto pare è capitato che durante un operazione di ubi-cazione di una bara in un loculo la stessa sia caduta mettendo a

rischio anche gli stessi operato-ri cimiteriali); così i cittadini, sono pure costretti spesso a ri-volgersi ad una ditta privata per questo servizio; insomma oltre al danno anche la beffa.

Infine siamo entrati nell’uf-ficio cimiteriale dove un fun-zionario davanti ad una scarna scrivania adiacente ad un sotto-scala riceveva i cittadini in cerca del proprio defunto. Empatica-mente abbiamo provato l’imba-razzo dello stesso funzionario nella difficoltà di dare risposta alle interrogazioni dei cittadini. L’ubicazione dei defunti, nono-stante la questione sia stata sol-levata più volte, non avviene in maniera informatica ma soltan-to attraverso dei grandi libroni ormai consumati. Ci chiedia-

mo: qualora questi libroni an-dassero distrutti accidental-mente per qualche motivo vi è un registro informatico circa la pianta cimiteriale? Qualora la risposta fosse affermativa, per-ché non dotare anche questo povero funzionario di un pc con un programma ad hoc per la ricerca dell’ubicazione dei de-funti per evitarne l’imbarazzo e la difficoltà di fronte a smarriti, e spesso raggianti, cittadini alla ricerca del “caro estinto”?.

Francesco Mezzapelle

A.A.A. Cercasi “amabili resti”.Paura e delirio al Cimitero comunale

“Con la delibera di Giunta n.36 del 26 marzo 2012 sono state approvate le nuove tariffe per la concessione dei loculi: dal costo medio di 500 euro, dalla I alla IV fila, si è passati a 2.200 euro, e dalle 275 euro per la V alla VI fila, agli attuali 1.100 euro; in entrambi casi l’aumento è stato di circa il 450%. Vi è stato un aumento di circa il 1900% per il costo della tumula-zione passato da 10,33 euro agli attuali 200 euro”.

Page 2: Prima Pagina Mazara - Maggio 2014 n°2

seguici su: www.primapaginamazara.it e su facebook!

[email protected] MazaraLe notizie fatte in strada

Giacomo D’Annibale, Lei è stato uno dei cittadini che ha convinto Pino Bian-co a scendere in campo candidandosi a sindaco della città, quali sono state le motivazioni che hanno spinto lo stesso ad accettare il vostro invito?Il Dott. Pino Bianco è un mazarese che ha reso Mazara del Vallo orgogliosa di un professionista, di un uomo, di un medico che ha raggiunto traguardi prestigiosi ed importanti, ma che ha sempre conservato il sogno di poter tornare a vivere nella sua cit-tà e poter contribuire, insieme ai mazaresi, alla sua rinascita, al risveglio dall’appiatti-mento e dalla decadenza in cui versa.Pino Bianco conosce profondamente il si-gnificato di “emergenza” e non ha esitato nel mettersi a disposizione dei tanti amici, dei tanti gruppi di persone, di movimenti, di professionisti, dei tanti pazienti, dei tanti concittadini che, insieme, gli abbiamo chie-sto di aiutarci a salvare la sua città.Mazara ha bisogno di Pino Bianco, della sua serietà, della sua affidabilità, della sua credibilità, delle sue indiscusse capacità, della sua legalità per affrontare in manie-ra completamente diversa e nuova le sfide che nei prossimi anni determineranno la possibilità di tornare ai fasti e alla gloria di una città magnifica.Rispetto alle Amministrazioni che si sono succedute in questi anni quali po-trebbero essere le innovazioni qualora Pino Bianco diventasse sindaco? Quali saranno gli elementi di discontinuità ri-spetto all’attuale Amministrazione?Tutta la coalizione, tutte le figure che so-stengono Pino Bianco si sono messe insie-me attorno a 10 principi fondamentali, semplici, umili, ma inderogabili alla base del progetto amministrativo. Legalità, bene comune, merito, trasparenza, inno-vazione, sostenibilità, efficienza, non pos-sono essere semplici punti di un program-

ma elettorale, ma sentimenti e principi fondamentali per amministrare una città difficile come Mazara.La via di uscita per Mazara non passa solo dalla nostra città, ma dipende da un ruolo importante e da un collegamento forte con i governi regionali, nazionali e con l’Euro-pa, per uscire dall’isolamento politico in cui è piombata la città negli ultimi anni, attraverso una politica di progettazione e programmazione forte e mirata. Credo che questa sarà la più importante discontinuità con il passato: passeremo con Pino Bianco da una politica esclusivamente locale ad una politica programmata, coordinata e lungi-mirante che ci permetterà di fare quello che non si è fatto a Mazara del Vallo, a comin-ciare dalla ordinaria amministrazione.Come coalizione avete presentato due liste, una Pd e l’altra Udc. Come è avve-nuta la scelta dei candidati al Consiglio comunale? Perché lei non si è candidato?La scelta delle due liste è stata dettata dal fatto di non volere cercare riempi lista e di puntare sulla grande qualità dei candidati che in questi mesi si sono avvicinati al pro-getto, lo hanno condiviso e hanno contri-buito, spontaneamente. Ogni candidato avrà la possibilità concreta di essere eletto perché le due liste fortissime consentiran-no il seggio in Consiglio Comunale anche a chi non è fra i soliti “big” locali grazie al premio di maggioranza.Personalmente ho portato avanti insieme ad un gruppo di persone un progetto che abbiamo chiamato “Mazara 2.0”, basato sulla squadra e non sul singolo: il fatto che non sia candidato ma che ci siano 4 persone del nostro gruppo in lista, per cui ci spen-deremo e ci impegneremo è la dimostrazio-ne che si può fare politica senza inseguire poltrone e posizioni personali, perché la qualità delle nostre vite non passa più da un risultato personale ma da un bene comune

che ormai pare sia per molti una chimera.Finora sembra una campagna elettorale “politically correct” nel senso che non vi sono grossi attacchi fra i candidati a sin-daco, crede che sarà così fino alla fine? Oppure al fine di guadagnare l’elettora-to ancora indeciso, qualche candidato potrebbe innestare la marcia.Non posso sapere cosa faranno gli altri, so cosa faremo noi sicuramente: non ci inte-ressa parlare di cosa (di buono o di male) hanno fatto gli altri, ma di cosa saremo in grado di fare noi, di cosa farà il Sindaco Pino Bianco una volta vinte le elezioni. E’ impressionante come a 360 gradi una figura come Pino Bianco sia apprezzata e rispettata, in maniera trasversale, da tan-tissime persone, se non da tutti: la reputa-zione di un uomo la fa la sua storia, il suo modo di fare e di essere nella vita di tutti i giorni, e Pino Bianco ha dimostrato di es-sere un grande uomo e un grande profes-sionista, ciò che serve a Mazara del Vallo.Faccia una previsione, come finirà il 25 maggio? Vi sarà un ballottaggio (e fra quali candidati) o qualcuno potrebbe anche vincere a primo turno? Io mi auguro che i mazaresi vadano a vo-tare in tanti, più che mai, perché non pos-siamo più permetterci di delegare e di non essere interessati a quello che accade in città. Sono sicuro che i mazaresi avranno la capacità di capire chi ha avuto la pos-sibilità di fare e non ha fatto e chi invece può dare tanto a questa città. La frammen-tazione dei candidati, soprattutto dell’area della storica “destra” cittadina, la vicinanza di Pino Bianco al progetto del Governato-re Crocetta e del Presidente Matteo Renzi consegneranno al dott. Bianco e alla no-stra squadra la responsabilità di ammini-strare Mazara del Vallo, forse già al primo turno. E’ un’opportunità irripetibile.

Francesco Mezzapelle

Giacomo D’Annibale: “Mazara ha bisogno di un sindaco come Pino Bianco... per risvegliarsi dall’appiattimento e dalla decadenza in cui versa.Bianco è collegato al Governo Nazionale e Regionale”.

I progetti di rigenerazione urbana e culturale in Italia si espan-dono ormai a macchia d’olio, ma è bene che si dia un merito

in più a chi ne avvii uno proprio qui, nella terra dei “sa soccu c’è sottu”. La diffidenza verso ciò che nasce è un caratteristica tipica del siciliano, vittima di corsi e ricorsi pronti a dimostrare che nulla possa essere fatto senza che qualcuno ci guadagni. Periferi-ca, un progetto lanciato dall’associazione Corda, combatte questa convinzione.

Periferica è stato premiato ad ottobre dal Consiglio Nazionale degli Architetti come miglior progetto per la rigenerazione urbana sostenibile; a marzo è poi riuscito ad arrivare tra gli otto finalisti del concorso CheFare per il miglior progetto culturale italiano. Benché possa sembrare strano, alle spalle di un simile percorso c’è solo la volontà e la creatività di un gruppo di giovani sognatori.

La nuova edizione è già in cantiere e si impone da subito come qualcosa di ambizioso. L’associazione Corda ha allora deciso di lanciare un evento benefit proprio in occasione dello scorso Pri-mo Maggio, sia per raccogliere fondi, sia per ricordare a Mazara la propria presenza: Macello#2.

Pochi ma ottimi gli ingredienti che hanno caratterizzato il corso della giornata: la cava, convertita dalla prima edizione in una po-tenziale sede culturale; una cornice di coloratissimi fiori; la buona musica di artisti locali, quali Viojahman, Ru Delogu e Full Monti; una mostra degli scatti di Paola Galuffo; le tipiche pietanze siciliane.

Macello#2 è stato in grado di ritagliare uno spazio di armonia e serenità, proprio in un periodo in cui le strade della città si affannano tra le diverse lotte elettorali. Qualcosa accomunava i numerosi pre-senti all’evento, appartenenti ad ogni fascia d’età: un sincero sorriso.

L’associazione Corda ha comunicato che il ricavato, pari a 350 €, verrà impiegato per la realizzazione della seconda edizione di Periferica e la rigenerazione del quartiere Macello. Ha dunque ringraziato quanti hanno contribuito compiendo “un piccolo ge-sto che vale moltissimo”. Va ricordato l’aiuto giunto da Agorà Service, La Playa Lido e Cult Wine bar.

Adesso è il momento di attendere il prossimo passo di questi giovani intraprendenti. Su Facebook, loro avvertono: “ Abbia-mo appena iniziato!” Di una cosa c’è da esser certi: si faranno sentire a suon di creatività.

Nadia Burzotta

Macello#2: tra fiori e musica, Periferica si fa

sentire

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 25 maggio 2014Mazara del Vallo

dott. PINO

sindaco#mazaracambiaverso

BIANCO

Page 3: Prima Pagina Mazara - Maggio 2014 n°2

seguici su: www.primapaginamazara.it e su facebook!

[email protected] MazaraLe notizie fatte in strada

Alcuni giorni fa è stata costituita a Ma-zara del Vallo un’associazione pubbli-

co-privata, con durata illimitata, denomi-nata “Associazione Città Normanne”.

Come si legge dallo statuto “L’Associa-zione, nel suo primo anno di vita, ha sede legale e amministrativa in Mazara del Val-lo, via Carmine, presso la residenza mu-nicipale e potrà stabilire sedi secondarie operative in quei comuni aventi le carat-teristiche di “città normanna”. L’attività dell’Associazione si svolgerà presso i Co-muni associati, con criteri di rotazione in-dividuati dal Consiglio Direttivo”.

L’Associazione non ha finalità specu-lative né di propaganda politica. Si con-siderano “città normanne” quei Comuni che - già compresi nei territori sottoposti all’autorità politico-feudale normanna, affermatasi nel periodo storico compreso tra il X ed il XII secolo - ne posseggono significative vestigia storiche o, comun-que, sono stati teatro di importanti eventi, anche bellici, riconducibili a quel periodo.

In breve l’Associazione si propone di rilanciare, promuovere e diffondere la co-noscenza dell’epopea storica del Popolo Normanno, promuovere ed approfondire lo studio dei singoli aspetti dell’incidenza culturale normanna nei settori del dirit-to, delle arti, della lingua, della religione, dell’economia e della politica, individua-re itinerari storico-culturali per la cono-scenza turistica delle città normanne. Ma anche promuovere scambi culturali e ge-mellaggi tra le varie città normanne. E ciò attraverso l’organizzazione di conferenze, convegni, congressi, dibattiti, seminari di studio, mostre, spettacoli, concerti e ma-nifestazioni in costume di eventi storici

riferiti al periodo normanno.“Esprimo l’orgoglio di cittadino maza-

rese, prima ancora che di amministratore, per la nascita a Mazara dell’Associazione delle Città Normanne - ha dichiarato l’As-sessore comunale alla Cultura di Mazara del Vallo, prof. Danilo Di Maria, annun-ciando la nascita dell’Associazione - La no-stra amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo la proposta formulata lo scorso anno da un gruppo di intellettuali della nostra Città, in particolare l’Istituto Euro Arabo, per la nascita dell’Associazio-ne delle Città Normanne che compren-desse quei Comuni, come Mazara del Vallo, che nel periodo tra il X ed il XII se-colo furono assoggettati all’autorità politi-co-feudale normanna e che ne posseggono significative vestigia storiche”.

La prima assemblea dei soci si è svolta alla presenza dello stesso assessore Di Ma-ria, del Sindaco di Castelvetrano Felice Er-rante, del Commissario straordinario del Comune di Salemi, Prefetto Domenico Basile, e dell’Istituto Euro Arabo, rappre-sentato dal dr. Mario Cajazzo.

“Abbiamo accolto con favore la proposta del Comune di Mazara - ha dichiarato il Commissario straordinario Domenico Ba-sile - in quanto siamo convinti che fare rete aiuti i nostri territori a rilanciare la cultura”.

“Solo stando insieme - ha dichiarato Felice Errante – avremo maggiori oppor-tunità di intercettare fondi europei, pre-disponendo progetti che individuino iti-nerari storico-culturali per la conoscenza turistica delle città normanne”.

Mazara, Castelvetrano, Salemi, Sciacca e Caltabellotta, con l’aiuto dell’Istituto Euro-Arabo, intendono rilanciare, pro-

muovere e diffondere la conoscenza della gloriosa epopea storica del Popolo Nor-manno. L’associazione potrà nominare anche commissioni di esperti, scegliendoli anche tra i non soci, con il compito di ela-borare i programmi di intervento culturale in coerenza con le finalità dell’associazio-ne. Fra gli esperti ricercati quelli in storia delle migrazioni e conquiste normanne, Istituzioni pubbliche normanne, legisla-zione civile e penale nei paesi sottoposti alla reggenza normanna, architettura, scultura e pittura del periodo normanno, letteratura, poesia e musica del periodo normanno, organizzazione militare ed opere difensive dei Normanni.

Ci chiediamo se la neonata Associazione si impegnerà anche al fine di avanzare pro-poste concrete alla Soprintendenza ai Beni Culturali per il recupero e la salvaguardia di beni culturali di qualsiasi natura riferiti all’epoca normanna. E il pensiero va subi-to in questo caso all’Arco Normanno, sim-bolo storico della città di Mazara, ormai da troppo tempo abbandonato nell’incu-ria, per niente valorizzato in un’ottica turi-stico-culturale e quasi cancellato dall’oriz-zonte della memoria storica persino degli stessi mazaresi; per non parlare dell’impor-tante sito di San Nicolo Regale e dei sot-tostanti mosaici romani che giorno dopo giorno vengono danneggiati dalla caduta di calcinacci dal tetto, evidente il rischio del crollo del tetto. L’area risulta chiusa al pubblico, così è grande lo stupore e la sorpresa, negativa, di visitatori che attra-verso la polvere di una vetrata scorgono quei mosaici che in qualsiasi altro luogo sarebbero valorizzati.

Vincenzo De Santi

Mister Totò Brucculeri:“la salvezza è stato merito soltanto di chi si è speso per i colori gialloblù; alcuni hanno

fatto solo chiacchiere da bar”

Protagonista di una del-le stagioni calcistiche

più tormentate della sua storia personale e del Ma-zara Calcio, mister Totò Brucculeri può essere con-siderato il primo artefice della salvezza dei gialloblù arrivata a pochi minu-ti dalla fine del secondo tempo supplementare dell’incontro dei playout giocato dome-nica 27 maggio allo Stadio “Nino Vaccara”. Una partita molto sofferta per la squadra canarina che ha avuto il vantaggio di gio-care lo spareggio in casa contro il Rocca di Caprileone battuto in trasferta nell’ultima giornata del campionato di Eccellenza.

Una partita che si prospettava ben più facile visto che il Ma-zara poteva contare su due risultati su tre. Però si sa, ogni par-tita è una storia a parte ed i ragazzi di Brucculeri, nonostante sospinti dal pubblico delle grandi occasioni, è apparsa molto contratta, rischiando appunto di soccombere dopo che gli av-versari avevano trovato il gol del vantaggio nel primo tempo supplementare. A pochi minuti dal 120’ la freddezza con un tocco ravvicinato sotto porta del difensore Porzio Catello ha regalato la salvezza al Mazara.

Sulla partita e sulla travagliatissima stagione del Mazara Calcio, e non solo per i risultati sul campo ma anche per le vicende societarie, abbiamo sentito proprio Toto Brucculeri: “è stata una salvezza mol-to sofferta, quanto accaduto nell’incontro di play out rappresenta la metafora della nostra stagione calcistica. Purtroppo– ha sottolinea-to Brucculeri- non ci mettiamo solo del nostro, vi è stato durante i 90’ anche un clamoroso errore dell’arbitro che ci ha negato un rigore sacrosanto, l’hanno visto tutti tranne lui. Il difensore avver-sario era pure ammonito, se qualcuno della Federazione ha visto quanto avvenuto, credo proprio che l’arbitro Ricci di Firenze non verrà promosso di categoria. Ci siamo comunque salvati grazie alla nostra reazione motivazionale dopo il gol subito; non potevamo re-trocedere dopo aver ben giocato il finale di stagione”. Brucculeri ha poi dichiarato: “devo ringraziare quanti si sono spesi fattivamente per questa salvezza: la dirigenza guidata dal presidente Bica, l’am-ministrazione comunale, lo spirito di abnegazione dei giocatori e la tifoseria quella vera però, non certamente chi ha remato contro in maniera subdola; chi ha orecchie intenda”. Infine Brucculeri ha ribadito la sua disponibilità a guidare la squadra anche il prossimo anno qualora si prospetti un progetto societario serio ed a lunga scadenza che preveda da subito il salto di categoria, cioè in serie D.

Francesco Mezzapelle

L’Associazione “Città Normanne”si occuperà anche dei monumenti in stato di decadenza?

TORRENTE SINDACO

IL PARTITO DEI MAZARESI DENTRO VOCI DEMOCRATICHE

Il 25 MaggioScriviDR. COLA ASAROBONASORO TIYIANALIPARI GISELLAROMANO TONICOLA

Page 4: Prima Pagina Mazara - Maggio 2014 n°2

La decisione di candidarmi al Consiglio Comunale è stata molto semplice, co-

nosco il dott. Riccardo La Rosa e lo stimo molto per il percorso intrapreso nella sua esperienza assessoriale e la grande sensibi-lità dimostrata in ambito sociale, una per-sona capace e caparbia che resta sempre coerente verso i propri principi e valori. Il nostro candidato Sindaco dott. Giusep-pe Siragusa è molto apprezzato per il suo lavoro e grazie alla sua grande esperienza

politica in amministrazioni passate saprà di certo portare la città di Mazara del Val-lo verso gli obiettivi prefissati e ponendo al centro i cittadini riuscirà sicuramente a migliorare la condizione della nostra Ma-zara Del Vallo.

Toni Scimemi

Sono Vincenza Margiotta, cittadina mazare-se e mamma a tempo pieno di due bimbe,

impegnata nel mio piccolo nel sociale, e alla quale piace molto osservare quello che sta in-torno per capire dove si può intervenire per migliorare qualcosa. Credo fortemente che a piccoli passi tutto si possa cambiare per il me-glio, basta crederci, impegnarsi e attorniarsi di persone giuste e vere. Per questo motivo non ho saputo dir di no ad una persona fantasti-ca, che opera nel sociale da anni, che proprio a piccoli passi ha cercato e cerca di cambiare le cose: Riccardo La Rosa. Ho deciso di af-fiancarlo in questo cammino in appoggio al

candidato sindaco Giuseppe Siragusa, che ho avuto modo di conoscere come politico di alta capacità amministrativa, anche se è emersa su-bito la sua grande umanità di uomo e padre, consapevole che per un genitore i figli sono al primo posto. Ecco perché operare in primo piano per i giovani e per il sociale. Siamo un gruppo di persone che vivono la quotidianità, ascoltando le esigenze altrui per costruire una città migliore.

Vincenza Margiotta

VINCENZA MARGIOTTA detta “ENZA”

AMMINISTRATIVE 2014Consiglio Comunale di Mazara del Vallo

Purtroppo e con molto rammarico, devo con-venire che Mazara è una città che “respinge”

le possibilità di lavoro che possono essere messe in campo da quelle persone che, quantunque co-raggiosi, non trovano nel nostro territorio quelle condizioni infrastrutturali che gli possano per-mettere di investire senza rischiare “l’osso del collo”. Mi riferisco alla mancanza di un’area artigianale-industriale dotata di tutte le attrez-zature e le opere di urbanizzazione necessarie, che consentano di svolgere serenamente le proprie at-tività o, addirittura, di aprirne delle nuove. Non aver programmato l’individuazione di un’area del genere nel Piano Regolatore Generale, ha fatto sì che alcuni nostri concittadini siano “emigrati” nelle vicine città della Valle del Belice dove hanno trovato strutture e infrastrutture perfettamente rispondenti alle loro necessità.

Tale mancanza ha fatto in modo da non ren-dere interessante, dal punto di vista dello svilup-po economico, la nostra città, non solo ai nostri stessi concittadini ma addirittura a probabili in-vestitori di altre regioni, se non di altre nazioni, disposti a creare occupazione e a portare benesse-re. D’altronde chi investe non può permettersi di

perdere tempo, né denaro, nel cercare di sanare da sé problemi tecnici relativi agli immobili o a perdere tempo, e denaro appunto, appresso a pra-tiche burocratiche che sembrano concepite appo-sta per far scappare i potenziali imprenditori. Se un Comune non diventa “friendly”, cioè amico, di chi porta soldi e competenze, e che è anche disposto, in un periodo di recessione simile, a rischiare i propri soldi, come potremmo mai pen-sare di uscire da una crisi che ci sta avviluppando con le sue spire? Dalla crisi si esce tutti insieme, cittadini e Istituzioni, ma se le Istituzioni parlano un’altra lingua, se non vedono quello che tutti noi vediamo, se non si rendono conto che fra poco la fame prenderà il sopravvento anche sulle famiglie che ancora, seppur a stento, sostengono il tessuto sociale, cosa ci rimarrà?

Per anni il meridione ha goduto di aiuti co-munitari che hanno reso interessanti e possibili gli investimenti, ma abbiamo visto quello che è successo. La maggior parte dei fondi sono stati elargiti, grazie agli amici degli amici, a persone senza scrupoli che hanno rubato, letteralmente rubato, la possibilità alla nostra terra di emergere dal buio più profondo. Questi ladri hanno rovi-

nato l’immagine dei siciliani onesti, di quelli che si alzano al mattino con l’incognita di riuscire ad arrivare a fine giornata, di quelli che hanno un lavoro precario e non sanno se gli verrà rinno-vato, di quelli che il lavoro ce l’hanno ma che, d’un tratto, si sono ritrovati a passare dall’essere benestanti all’essere sulla soglia della povertà, a quelli che il lavoro lo devono cercare tutti i giorni e magari emigrano per salvare la dignità. In com-penso questa situazione ha creato, oltre ai ladri di cui ho parlato prima, un’altra categoria sociale che va inserita di diritto negli studi sociologici: la lobby dei parassiti..!!

La nostra città, in questo campo, non ha da in-vidiare niente a nessuno.

Li potrete vedere nei bar durante le ore in cui di solito si lavora, nei crocicchi intenti discutere del nulla, nelle piazze pronti magari a spostarsi se il sole li colpisce ma, soprattutto, li vedrete sempre alla corte dei potenti di turno pronti a leccarli ed osannarli, in uno strano gioco delle parti in cui uno è prigioniero dell’altro. I primi perché aspettano che i potenti facciano loro le regalìe necessarie alla sopravvivenza delle loro attività, quando queste ci siano, i secondi perché pensano

di avere i cortigiani essenziali a fargli credere di essere indispensabile e utile alla collettività. Così si creano imperi fondati sul nulla e molte volte sul malaffare. Da che mondo e mondo però gli imperi cadono, e con loro cadono i governanti, e cadono proprio grazie alle corti festanti che sono pronte a vendersi al miglior offerente. Il coraggio dei governanti seri, dei nostri politici a qualsiasi livello, sta nel mandare a lavorare, sul vero senso della parola, cortigiani e lacchè che appestano l’aria delle nostre istituzioni e che portano a fare scelte non sempre nell’interesse dei cittadini.

Fuori i mercanti dal tempio come diceva qualcuno che ha pagato con la vita anche queste affermazioni, fuori i banditi e i mafiosi dai co-muni, dalla Regione e dallo Stato!!

A nessuno viene chiesto di esprimere il coraggio nelle piazze ma almeno nell’urna sì, mandiamo a quel paese le persone inaffidabili e disoneste che non hanno mai fatto niente per gli altri ma solo per le loro tasche e, forse, si potrà tornare a ripar-lare di SVILUPPO ECONOMICO e non più solo di miseria... sia essa materiale che umana!!

Riccardo La Rosa

Mi sono sempre chiesto come mai una città come la nostra, baciata dal mare, dal sole, dalla posizione geografica, non riesca a mettere in atto una seria politica di sviluppo industriale e artigianale capace di apportare una vera svolta alla deriva fallimentare in cui ci sta spingendo la crisi economica imperante nel nostro paese.

Sviluppo economico...forse una CHIMERA?

dott. RiccardoLa Rosa

criminologoassessore-vice sindaco

designato dal candidatosindaco Siragusa