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1 MASTER SICUREZZA Giugno 2010 RISCHIO ELETTRICO Ing. Diego Dainese Prima Parte: IL RISCHIO ELETTRICO Seconda Parte: I LAVORI ELETTRICI

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Page 1: Prima Parte: IL RISCHIO ELETTRICO · del corpo devono essere ... generatore biologico di impulsi elettrici che comandano il cuore. ... quando giungono segnali elettrici eccessivi

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MASTER SICUREZZA

Giugno 2010

RISCHIO ELETTRICO

Ing. Diego Dainese

Prima Parte: IL RISCHIO ELETTRICO

Seconda Parte: I LAVORI ELETTRICI

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RISC

HIO

ELE

TTRI

CO

SicurezzaMaster

Prima Parte:

IL RISCHIO ELETTRICO

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Introduzione

• I luoghi più pericolosi, dal punto di vista elettrico, sono icantieri edili e i locali da bagno o per doccia.

• Molti infortuni avvengono per contatto con le lineeelettriche aeree esterne, di media tensione; i mezzi dicontatto più frequenti sono le gru, le autogru, leautobetoniere, le aste metalliche, le canne da pesca.

• Almeno il 10% di tutti gli incendi hanno originedall’impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzatori.

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Fra due punti differentidel corpo devono essere applicate due differenti polarità o due differenti fasi riconducibili a uno stesso sistema elettrico

Affinché il corpo umano sia attraversato da una corrente elettrica, cioè subisca una scossa elettrica, deve essere sottoposto a una differenza di potenziale

ELETTROCUZIONE

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Una delle due parti che partecipano al formarsi della ddp può essere anche il terreno o qualsiasi elemento conduttore che si trova in contatto con esso (anche l’impianto di terra)

ELETTROCUZIONE

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Effetti della Corrente Elettrica sul Corpo Umano

• Fin dagli esperimenti di Luigi Galvani (1790) è noto che l’attivitàbiologica si accompagna ad una attività elettrica. Quindi è facileintuire come correnti elettriche esterne, sommandosi alle piccolecorrenti fisiologiche interne, possano alterare le funzioni vitalidell’organismo, fino a provocare effetti letali.

• Gli effetti più frequenti e più importanti che la corrente produce sulcorpo umano sono fondamentalmente quattro:

1. TETANIZZAZIONE

2. ARRESTO DELLA RESPIRAZIONE

3. FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE

4. USTIONI

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Tetanizzazione• Se uno stimolo elettrico è applicato ad una muscolo, essosi contrae, per poi ritornare allo stato di riposo. Se al primostimolo ne segue un secondo, prima che il muscolo siatornato allo stato di riposo, i due effetti possono sommarsi.Più stimoli opportunamente intervallati contraggonoripetutamente il muscolo in modo progressivo (contrazionetetanica).

• La “tetanizzazione dei muscoli” è la contrazioneinvolontaria dei muscoli interessati al passaggio dellacorrente.

• E’ per questo motivo che l’infortunato, se attraversato dacorrente alternata, può rimanere appiccicato alla parte intensione; il contatto perdura nel tempo e può produrresvenimenti, asfissia, collasso, stato di incoscienza.

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Tetanizzazione

• Il più elevato valore di corrente per cui il soggettoè ancora capace di lasciare la presa della parte intensione con la quale è in contatto è la corrente dirilascio:

Donne: 10 mA (50Hz); Uomini: 15 mA (50 Hz)

• Anche la corrente continua, se elevata, puòprodurre tetanizzazione, anche se in generale èmeno pericolosa di quella alternata.

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Arresto della Respirazione

• Correnti superiori ai limiti sopra indicati per la corrente dirilascio producono nell’infortunato difficoltà di respirazione esegni di asfissia: il passaggio della corrente determina unacontrazione dei muscoli addetti alla respirazione e unaparalisi dei centri nervosi che sovrintendono alla funzionerespiratoria; se la corrente perdura, l’infortunato perdeconoscenza e può morire soffocato.

• Circa il 6% delle morti per folgorazioni è dovuto ad asfissia.Di qui l’importanza della respirazione artificiale dellatempestività con la quale è applicata e della durata per cui èpraticata. E’ necessario intervenire al max. entro 3-4 min.

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Fibrillazione Ventricolare• La contrazione del muscolo cardiaco nel suo normale funzionamento èprodotta da impulsi elettrici provenienti dal nodo senoatriale, che è ungeneratore biologico di impulsi elettrici che comandano il cuore.

• All’attività elettrica normale corrisponde il pulsare ordinato e ritmico delmuscolo cardiaco; quando giungono segnali elettrici eccessivi edirregolari, il cuore viene sovrastimolato in maniera caotica e inizia acontrarsi in modo disordinato.

• La fibrillazione ventricolare è responsabile di oltre il 90% delle mortiper folgorazione.

• In passato la fibrillazione ventricolare era ritenuta un fenomenoirreversibile, che prosegue fino alla morte dell’infortunato.

•Una scarica elettrica violenta opportunamente dosata può arrestare lafibrillazione stessa (apparecchio defibrillatore). Essa deve essere peròapplicata in breve tempo.

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Fibrillazione Ventricolare

Esiste nel ciclo cardiaco un breveintervallo di tempo nel quale ilventricolo è elettricamente instabile,tale intervallo è detto periodoVULNERABILE e corrisponde allaprima parte dell’onda Tdell’elettrocardiogramma e rappresentaapprossimativamente il 10 - 20% delciclo cardiaco.

Se gli stimoli elettrici sono applicati in questa fase del ciclo la probabilità che si inneschi la fibrillazione ventricolare aumenta notevolmente

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Fibrillazione VentricolareInnesco della fibrillazione ventricolare nel periodo Vulnerabile

Effetti sull’elettrocardiogramma (ECG) e sulla pressione sanguigna

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Le ustioni possono essere provocate sia dal passaggio della correnteattraverso il corpo umano, sia dall’arco elettrico, sia da temperatureeccessive prodotte da apparecchi elettrici; il fenomeno è accentuatonei punti di entrata e uscita.

Le ustioni si possono classificare in tre tipi:

- Ustioni localizzate sulla cute detti "marchi"- Ustioni localizzate in particolari distretti detti "folgorazioni"- Grandi necrosi distrettuali; le parti colpite sono carbonizzate e lanecrosi è profonda e coinvolge cute, muscoli etc.; il rischio di morte èelevatissimo.

Ustioni

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Ustioni

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Limiti di Pericolosità della Corrente

nessuna reazione

probabilità di fibrillazione ventricolare

effetti fisiopatologici reversibili e tetanizzazioneformicolìo

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Correnti ad Alta Frequenza

• La pericolosità della corrente diminuisce con l’aumentare dellafrequenza.

• La tendenza della corrente ad alta frequenza a passare nello stratosuperficiale del corpo (effetto pelle) non influisce praticamente sullostato della cellula.

• La corrente ad alta frequenza produce comunque effetti termici chepossono divenire pericolosi.

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Resistenza del corpo umano

Valori determinati sul percorso mano-mano

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Arco Elettrico

È costituito da una sorgente di calore assai intensa econcentrata, con emissione di gas e di vapori surriscaldati etossici, irraggiamento termico e raggi ultravioletti che simanifestano in caso di guasto o di manovre su apparecchiatureelettriche, es. corto circuiti.

Incendio di origine elettrica

È un incendio dovuto ad una anomalia dell’impianto elettrico checausa l’innesco della combustione, ad es. sovraccarico, sottodimensionamento dei cavi elettrici etc.

Altre fonti di rischio

• SOTTOTENSIONE (in B.T.)• FUORI TENSIONE E IN PROSSIMITA’

(in B.T. - M.T. - A.T. )

Seconda Parte: I LAVORI ELETTRICI

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Persona con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentirle di analizzare i rischi ed evitare i pericoli che l’elettricità può creare

Persona adeguatamente avvisata da persone esperte per metterla in grado di evitare i pericoli che l’elettricità può creare

PERSONA AVVERTITA

(PAV)

PERSONA COMUNE

(PEC)

PERSONA ESPERTA

(PES)

Persona che non è esperta e non è avvertita

Norma CEI 11-27 Ed. IIICaratteristiche del personale - Definizioni

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Persona Idonea allo svolgimento dei Lavori Elettrici Sotto Tensione

PERSONA IDONEA

(PEI)

Norma CEI 11-27 Ed. IIICaratteristiche del personale

Testo Unico Sicurezza Lavoro(D.Lgs. 81/2008)

+

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conoscenze generali dell’antinfortunistica elettrica;approfondita conoscenza della problematica infortunistica peralmeno una precisa tipologia di lavori;capacità di affrontare in autonomia l’organizzazione in sicurezzadi qualsiasi lavoro di precisa tipologia;capacità di individuare e prevenire i rischi elettrici connessi conil lavoro e di mettere in atto le misure idonee a ridurli o aeliminarli;capacità di affrontare gli imprevisti che possono accadere inoccasione di lavori elettrici;capacità di sovrintendere e coordinare altri lavoratori;capacità di informare e istruire correttamente una PAV affinchéesegua un lavoro in sicurezza.

PERSONA ESPERTA (PES)In particolare, è una persona che, con adeguata attività e/o percorso formativo e maturata esperienza, ha acquisito quanto segue:

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In particolare, è una persona che, con adeguata formazione, ha acquisito quanto segue:

conoscenza dell’antinfortunistica elettrica relativa a precisetipologie di lavoro;capacità di comprendere le istruzioni fornite da una PES per una precisa tipologia di lavori;capacità di organizzare ed eseguire in sicurezza un lavoro di unaprecisa tipologia, dopo aver ricevuto istruzioni da una PES;capacità di affrontare i pericoli e le difficoltà previste;capacità di riconoscere i pericoli originati da imprevisti anche sepotrebbe non essere in grado di affrontarli correttamente inautonomia.

PERSONA AVVERTITA (PAV)

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Una persona può essere esperta (PES) in una tipologia di lavori e

avvertita (PAV) o addirittura comune (PEC) in un’altra.

La condizione di PES o PAV deve essere attribuita

solo a chi svolge professionalmente lavori

elettrici.

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PERSONA COMUNE (PEC)

L’esecuzione di piccoli interventi volti alla sostituzione di lampade, tubi fluorescenti e fusibili, possono essere eseguiti in autonomia da persone comuni purché siano rispettate entrambe le seguenti condizioni:

� il materiale utilizzato sia conforme alle relativenorme di prodotto;

� la PEC sia stata preventivamente istruita del corretto comportamento da tenere nell’esecuzione dell’intervento.

Persona che, dal punto di vista elettrico, non rientra nelle categoriePES o di PAV e può operare solo sotto la sorveglianza di PES o PAV,

se i rischi elettrici residui non sono stati eliminati, e sotto lasupervisione di PES o PAV in caso contrario.

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Definizioni di Responsabile dell’impianto e di Preposto ai lavori

La persona preposta alla conduzione dell’impianto elettrico,ovvero il Responsabile dell’impianto (RI) è la persona designataalla più alta responsabilità della conduzione dell’impiantoelettrico.All’occorrenza, parte di tali compiti può essere delegata ad altri.

La persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa,ovvero il Preposto ai lavori (PL) è la persona designata alla piùalta responsabilità della conduzione del lavoro.-All’occorrenza, parte di tali compiti può essere delegata ad altri.

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PIANIFICAZ. DELLE MISURE DI SICUREZZApianificazione e programmazione lavorieventuale redazione del piano di lavoromodifiche gestionali (p. es. ritarature

delle protezioni, esclusione richiusure,inibizione controalimentazioni) e mano-vre

sezionamenti e loro bloccoindividuazione dell’impianto o sua parte

interessata ai lavoriinformazioni al Preposto ai lavori (PL)consegna dell’impianto al PLecc.

ATTUAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZApreparazione dei lavoripianificazione delle attivitàeventuale redazione Piano di intervento

presa in carico dal RI dell’impianto o suaparte e successiva riconsegna

verifica assenza tensione e messe a terradi lavoro

protezioni contro le parti attive adiacentiVerifica situazioni ambientaliinformazioni al personaleecc.

Norma CEI 11-27 Ed. III Ruoli, competenze e responsabilità nell’organizzazione del lavoro

elettrico – Capitolo 6 della Norma CEI 11-27

ALCUNI COMPITI DELLA PERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE

DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA(PREPOSTO AI LAVORI - PL)

ALCUNI COMPITI DELLA PERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE

DELL’IMPIANTO (RESPONSABILE DELL’IMPIANTO - RI)

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DATOREDI

LAVORO

Norma CEI 11-27 Ed. III IDONEITA’ AI LAVORATORI SUBORDINATI PER LAVORI SOTTO TENSIONE IN BT

(Tutti o parte di quelli previsti nello specifico campo di attività dell’Azienda)

deve

Verificarel’esistenza di processi formativi rappresentativi dei lavori per i quali gli conferisce l’idoneità che abbiano previsto anche esercitazioni teorico -pratiche, la documentazione dei corsi di formazione, gli argomenti trattati e le valutazioni finaliAccertare:♦♦ l’idoneità psico-fisica♦ il curriculum professionale♦ i comportamenti seguiti

nell’attività lavorativa svolta,con riferimento alla sicurezza

Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento o della revoca dell’idoneità

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CORTOCIRCUITO TRA PARTI VICINE PER ACCIDENTALEINTERPOSIZIONE DI ATTREZZI E MATERIALI METALLICI(ARCO ELETTRICO)

INTERRUZIONE DI CARICHI CONSISTENTI SENZA L’USO DIORGANI DI MANOVRA (ARCO ELETTRICO)

MANCATO USO O INADEGUATEZZA DI DPI E ATTREZZATURE DI PROTEZIONE

MANCATO RISPETTO DELLE DISTANZE DI SICUREZZA O DIPROTEZIONI DALLE PARTI ADIACENTI IN TENSIONE SU CUINON SI OPERA

ANDATA IN TENSIONE DI MASSE DELL’IMPIANTO PERGUASTO O CEDIMENTO DELL’ISOLAMENTO

Cause che possono originare il rischio elettrico nei lavori sotto tensione in Bassa Tensione

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MANCATO SEZIONAMENTO DI TUTTE LE FONTI DI POSSIBILEALIMENTAZIONE, PER ERRORE DI MANOVRA OVVERO PERMANCATA INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI POSSIBILEALIMENTAZIONE

CONTATTO ACCIDENTALE CON PARTI IN TENSIONEADIACENTI DI UN ALTRO IMPIANTO NON A DISTANZA DISICUREZZA O NON ADEGUATAMENTE PROTETTE

TENSIONI TRASFERITE IN CONSEGUENZA DI UN GUASTO A TERRA

TENSIONI INDOTTE DA PARALLELISMI CON ALTRI IMPIANTI

TENSIONI INDOTTE DA SCARICHE ATMOSFERICHE

Cause che possono originare il rischio elettrico nei lavori fuori tensione

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Dispositivi di protezione individuali (uso personale)

Attrezzature(uso collettivo)

Elmetto dielettrico (1)Occhiali di protezioneVisieraGuantiCalzature (tronchetti isolanti)Abito di protezione dalleconseguenze dell’esposizioneagli archi elettrici (2)

Attrezzi isolati (3)Attrezzi isolanti (3)Rivelatore di presenza

tensioneMisuratore di grandezzeelettricheTappeti / teli, cappucci,

mastice e nastri isolantiPedane isolantiProtettori / Schermi isolantiAste (fioretti) isolatiSegnaletica di informazione e

divieto

(1) Secondo la Norma CEI EN 50365(2) secondo la Norma CEI ENV 50354(3) Secondo la Norma CEI EN 60743

Lavori sotto tensione in Bassa Tensione

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ClasseS

(mm)Vp

(kV)Vt

(kV)

Impiego suimpianti

contensione

fino a:

NormeDati

Marcature

00 0,5 2,5 5 500 V

0 1 5 10 1000 V

D. Lgs.475/92

CEI EN60903

Doppiotriangolo

Marcatura CE

Nome delcostruttore

Taglia eclasse

Data

Notainformativa

GUANTI ISOLANTI

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GUANTI ISOLANTI

Guanti IsolantiSottoguanti antisudore

Pompa pneumatica

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Impiego Norme Dati Marcature

OCCHIALI

Protezione contro i raggi ultravioletti associati ad archi elettrici sprigionati a

distanza

VISIERA

Protezione contro le azioni

dirette e indirette da

arco elettrico durante i lavori sotto tensione

in bassa tensione a contatto a distanza

ravvicinata

D. Lgs. 475/92

UNI EN

166/ 168/ 170

Marcatura CE

Nome del costruttore

Sigla del DPI

Data

Nota informativa

VISIERA - OCCHIALI

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Impiego Norme Dati Marcature

ELMETTO DIELETTRICO

Protezione meccanica del

capo e dai contatti diretti accidentali con

parti in tensione dei

sistemi di distribuzione

normalizzati in BT

D. Lgs. 475/92

CEI EN 50365

VESTIARIO

Protezione contro le azioni

dirette e indirette da

arco elettrico durante i lavori sotto tensione

in bassa tensione a

contatto e a distanza

ravvicinata

UNI EN 340 UNI EN 531

CEI ENV 50354

Marcatura CE

Nome del costruttore

Sigla del DPI

Data

Nota informativa

ELMETTO DIELETRICO - VESTIARIO DI PROTEZIONE DALLECONSEGUENZE DELL’ESPOSIZIONE AGLI ARCHI ELETTRICI

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VESTIARIO DI PROTEZIONE DALLECONSEGUENZE DELL’ESPOSIZIONE AGLI ARCHI ELETTRICI

Giacca di protezione arco elettrico 7kA

• indumento prot. contro arco elettrico per lavori sotto tensione su impianti BT

• giubbetto con due tasche frontali superiori e inferiori girocollo con chiusura

• normativa: UNI EN 531

• materiale: nomex viscosa

• colore: blu / arancione

• resistenza all’arco elettrico 7kA

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Impiego Norme Dati Marcature

TRONCHETTO ISOLANTE

Protezione contro i rischi da

shock elettrico nei lavori sotto tensione a

contatto e a distanza

D. Lgs. 475/92

UNI EN 344 UNI EN 347 ( Vp=10 kV; Vt=20 kV; Id=6mA)

CEI EN 50321

Marcatura CE

Nome del costruttore

Sigla del DPI

Data

Nota

informativa

TRONCHETTI ISOLANTI

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Giravite isolato

Cesoia isolata

attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione

Gli attrezzi per lavori sotto tensione devono riportare il simbolo del doppio triangolo, la tensione

nominale e l’anno di costruzione

1000 V 01

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ATTREZZI ISOLANTI

attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione

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GIRAVITEISOLATO

CESOIAISOLATA

PINZAISOLANTE

Impiego Lavori sotto tensione su impianti fino a 1000 volt

DefinizioniAttrezzi costituiti da materiale conduttore

ricoperti in tutto o in parte da materiale isolante(CEI EN 60743)

Attrezzo costituitoprincipalmente o totalmente

da materiale isolante(CEI EN 60743)

CEI EN 60900 CEI EN 60900Norme

D. Lgs. 626/96

Marcature

• Doppio triangolo• Tensione nominale• Nome del costruttore• Anno di costruzione• Eventuali istruzioni per l’uso

ATTREZZI

attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione

1000 V 01

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RILEVATORE DI PRESENZA / ASSENZA DI TENSIONE

attrezzature per lavori sotto tensione in bassa tensione

La presenza/assenza ditensione può essere, a determinate condizioni, rivelata anche con un

adatto voltmetro

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Parte attiva di un impiantoConduttore o parte conduttrice destinata ad essere intensione durante il normale servizio incluso il neutro

Per convenzione, il neutro usato come conduttore Per convenzione, il neutro usato come conduttore di protezione (PEN) non è parte attivadi protezione (PEN) non è parte attiva

LeLe partiparti attiveattive devonodevono essereessere considerateconsiderate inintensionetensione sese adad esseesse nonnon sonosono statestate applicateapplicate tuttetuttelele misuremisure didi prevenzioneprevenzione previstepreviste perper ii lavorilavorielettricielettrici fuorifuori tensionetensione

UnaUna parteparte attivaattiva isolataisolata oo inin contenitorecontenitore almenoalmenoIPIP22XX nonnon èè unauna sorgentesorgente didi pericolopericolo

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Lavori sotto tensioneLavori sotto tensionesi intende un’attività svolta entrando con una parte delcorpo e/o con attrezzi, equipaggiamenti o dispositivi, siaconduttori sia isolati e/o isolanti ad una distanza inferiorea DL da una parte attiva

Tre modalità di lavoro

Lavoro a contatto;

Lavoro a distanza;

Lavoro a potenziale;

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DV = Zona prossima

DL = Zona di lavorosotto tensione

Parte attiva

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Distanza limite e distanza prossima

Tensione nominale

(kV)

Distanza DL dalle parti attive che definisce

lazona di lavoro sotto tensione

(cm)

Distanza DV dalle parti attive che definisce

lazona di lavoro

prossima(cm)

≤ 1 15 65>1 ≤ 10 15 115

15 20 12020 28 128132 109 309220 230 430380 394 594

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LAVORO ELETTRICO A CONTATTO

Metodo di lavoro sotto tensione in cui l’operatore, munito di

casco con visiera e le cui mani sono protette dal punto di vista

elettrico con guanti isolanti, esegue il proprio lavoro

entrando in contatto con parti attive nude anche usando

attrezzi, equipaggiamenti o dispositivi, isolati o isolanti

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LAVORO ELETTRICO A DISTANZA

Metodo di lavoro sotto tensione in cui l’operatore si serve,per intervenire sulle parti attive, di aste isolanti. L’operatoredeve mantenere, con il proprio corpo o con oggetti diversi dall’astaisolante, dalle parti attive una distanza superiore a DL

(in pratica, per i lavori in BT l’operatore rimane oltre i 65 cm)

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Non costituiscono lavori sotto tensione le seguenti operazioni:

la manovra degli apparecchi di sezionamento, di interruzione e diregolazione, costruiti secondo le norme di buona tecnica, e dei dispositivifissi di messa a terra ed in corto circuito; (*)

la manovra mediante fioretti isolanti degli apparecchi sopraelencati; (*)

l’uso di rivelatori e comparatori di tensione, costruiti secondo le relativenorme tecniche ed impiegati nelle condizioni specificate dal costruttore odalle stesse norme;

(*) nelle normali condizioni di esercizio

50

METODO DI LAVORO SOTTO TENSIONE A DISTANZA

Metodo di lavoro scarsamente utilizzato in bassa tensionein cui l’operatore entra in

contatto con le parti attive solo con un’asta isolante

(in pratica, per i lavori in BT, l’operatore rimane oltre 65 cm)

DV

DL

In alternativa alla visiera,

occhiali

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Parte attiva

Zona di lavoro sotto tensione (DL è la distanza limite)

Lavoro elettrico a contatto

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Zona di lavoro sotto tensione

Lavoro elettrico a contatto

DL

Parte attiva

DV

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In BT, dato che la zona prossima è esigua (50 cm),spesso avviene che nell’eseguire un lavoro sottotensione o fuori tensione si sconfini nella zona prossimadi un impianto o parte di impianto vicino a quello su cuisi è programmato di operare.

In questi casi, pertanto, l’operatore si trova spesso adover eseguire un lavoro elettrico ed un lavoro inprossimità di parti attive, contemporaneamente.

Si ricorda che in BTDV = 65 cm ( dove DL = 15 cm)

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DV = Zona prossima

DL = Zona di lavorosotto tensione

Parte attiva

Esempio di lavoro non elettrico in zona prossima

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La presenza di una barriera, di uno schermo o di un involucro isolante (o metallico collegato a terra) modifica la zona di lavoro

sotto tensione o la zona prossima

Se l’involucro o loschermo è presente incondizioni ordinarie,l’operatore non compielavoro elettrico

Se lo schermo, o labarriera, viene utilizzatain occasione di lavori,rappresenta una misuradi protezione, adesempio, per lavorielettrici su altri impianti

DV

DL

Barriera di protezione

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Lavoro elettricofuori tensione

Lavoro elettricosotto tensione a

contatto

Lavoro in prossimità

Messa fuori tensione ed in sicurezza dell’impianto

Elmetto e visiera isolanti, guanti isolanti, attrezzi

isolati (doppia protezione isolante) e protezione contro

l’arco elettrico

Barriere o schermi di protezione oppure distanza

sicura con eventuale sorveglianza di PES o PAV

verso PAV o PEC

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Nella zona di lavoro sono ammessi unicamente il Preposto ai lavori (chedeve essere sempre presente anche se delegato) e persone da lui autorizzate

SE SI OPERERA’ FUORI TENSIONE

Si può avere un lavoro fuoritensione o fuori tensione ed inprossimità rispetto ad altre partiattive

SE SI OPERERA’ SOTTO TENSIONE

Si può avere un lavoro sottotensione o sotto tensione edin prossimità rispetto adun’altra parte attiva

Zona all’interno della quale devono essere compresi tutti i lavori elettrici di tipo operativo. All’interno della zona di

lavoro devono essere garantite le misure di prevenzione.

Per le parti in prossimità occorrerà prendere le opportunemisure di sicurezza

58

La zona di lavoro è lo spazio entro il quale si possono muovere gli

addetti al lavoro e le attrezzature utilizzate

Zona di lavoro delimitata

DIVIETO DI ACCESSOALLE PERSONE

NON AUTORIZZATE

Zona all’interno della quale devono essere compresi tutti i lavori elettrici di tipo operativo. All’interno della zona di lavoro devono essere garantite le misure di prevenzione.

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59

I rischi associati ad un lavoro elettrico cambiano in funzionedel tipo e della pericolosità del lavoro stesso

E’ necessario quindi procedere ad una valutazione dei rischiconnessa ad ogni lavoro o ad ogni tipologia di lavoro

La valutazione dei rischi si

può suddividere in

due livelli

PRIMO LIVELLOdi carattere generale

di competenza del Datore di lavoro(ad es. il documento di valutazione di rischi)

SECONDO LIVELLOdi carattere specifico

di competenza del Preposto ai lavori e del Responsabile dell’impianto

60

1° livelloDatore di

lavoro

Deve contenere le misure di prevenzione daattuare in relazione ai rischi individuati, indicandole attrezzature ed i DPI che devono essere usatiper eseguire il lavoro

Al Preposto ai lavori compete la valutazione dei rischi relativi allo specifico lavoro elettrico che ci si appresta ad eseguire e dispone le misure atte a controllare i possibili rischi eventualmente non valutati dal Datore di lavoro. L’esistenza di questi rischi deve essere comunicata al Responsabile dell’impianto per l’aggiornamento delle misure di sicurezza generale aziendali.

Per i lavori tipici e ripetitivi, la valutazione dei rischi può essere fatta una tantum e tradotta in schede operative che indichino le modalità di esecuzione dei lavori, le attrezzature ed i DPI da utilizzarePer i lavori più complessi e non ripetitivi la valutazione dei rischi va fatta di volta in volta

2° livelloResponsabil

e dell’impianto e Preposto

ai lavori

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Le comunicazioni tra le varie figure interessate ai lavori elettrici possonoavvenire per mezzo di comunicazioni verbali (ad es. telefono, radio,passaparola) oppure scritte (fax, moduli, ecc.)Per evitare errori, se le informazioni vengono trasmesse verbalmente, chi le

riceve deve ripeterle al mittente; quest’ultimo deve confermare che essesiano state ricevute e capite correttamenteTutte le notifiche devono riportare il nome e, se necessario, l’ubicazionedella persona che fornisce l’informazioneSono vietate comunicazioni regolate da segnali o da accordi preventivi alloscadere di un intervallo di tempo concordato (ad esempio: “alle ore 11 si ridàtensione”)

Le caratteristiche delle comunicazioni sono indicate dalla Norma 11-27 all’art. 7.5.4

62

Gli impianti elettrici devono essere affidati alla responsabilità dellaPERSONA PREPOSTA ALLA CONDUZIONE DELL’IMPIANTOELETTRICO (Responsabile dell’impianto) e l’accesso ai luoghi incui sono presenti rischi elettrici per le Persone comuni deve essereautorizzato e controllato a cura del Responsabile dell’impianto edel Preposto ai lavori

Si ricorda che il Preposto ai lavori ed il Responsabile dell’impiantopossono coincidere

Quando l’attività lavorativa è complessa, la documentazione per lasua programmazione deve essere effettuata per iscritto

Devono essere addestrate e informate un numero sufficiente dipersone in grado di prestare un adeguato primo soccorso in casodi shock elettrico e/o ustioni, nel caso in cui siano presenti piùpersone

Devono essere disponibili schemi e documentazioni aggiornatidegli impianti elettrici

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:

Si devono eseguire le seguenti

SEIoperazioni

:

1 - Individuare la zona di lavoro

2 - Sezionare completamente la parte di impianto interessata dal lavoro- separarla cioè da tutte le possibili fonti di alimentazione mediante apertura di apparecchi di sezionamento o la rimozione di parti del circuito

3 - Prendere provvedimenti contro le richiusure

4 - Verificare che l’impianto sia fuori tensione

5 - Eseguire l’eventuale messa a terra ed in cortocircuito

6 – Realizzare le misure di protezione verso eventuali altre parti attive adiacenti

64

Il punto 6 della diapositiva precedente si realizza con la delimitazionemateriale mediante apposizione di ostacoli, barriere, difese, settiisolanti,distanza sicura, atti ad impedire alle persone ed agli oggettimobili non isolati ad essi collegati la penetrazione accidentale nellazona prossima (DV).

Nei confronti delle parti attive (a distanza superiore a DV dal limitedella zona di lavoro), cui non si deve accedere, è sufficiente utilizzareuna segnalazione monitoria, costituita ad esempio da nastri ecatenelle integrata da apposita segnaletica che ne vieti ilsuperamento.

11-- Zona di lavoro (anche punto 6)Zona di lavoro (anche punto 6)

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Prima dell’inizio dei lavori, il Preposto ai lavori devecomunicare agli addetti le informazioni circa il lavoroda svolgere e le modalità di esecuzione, le misure disicurezza prese e le precauzioni che debbono essereadottate nel corso dei lavori stessi

La zona di lavoro deve essere individuata e, se necessario, delimitata,prendendo in considerazione tutte le possibili posizioni che gli operatoripossono assumere, anche accidentalmente, nel corso del lavoro e il tipo ele dimensioni degli attrezzi e del materiale utilizzato

Nei lavori elettrici fuori tensione è necessario utilizzare i DPI per lavorigenerici (non è in pratica necessario indossare guanti isolanti e visiera, néutilizzare attrezzi isolati)

11-- Zona di lavoroZona di lavoro

66

Le parti attive pericolose ai fini del lavoro che si deve eseguire,devono essere sezionate, con dispositivi idonei, da tutti i punti dipossibile alimentazione

nei sistemi TN-C il conduttore PEN non deve mai essere sezionatonei sistemi TN-S non è richiesto il sezionamento del neutro, salvo nei

circuiti a due conduttori fase-neutro, quando tali circuiti abbiano a monteun dispositivo di interruzione unipolare sul neutro, per esempio unfusibilenei sistemi TT e IT il conduttore di neutro deve essere sempre sezionato

Il sezionamento deve essere effettuato su tutti i conduttori attivi

Per il sezionamento del neutro, si ricorda che:

22-- SezionamentoSezionamento

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In bassa tensione sono idonei al sezionamento i seguenti dispositivi:cartucce per fusibiliinterruttori automatici per uso domestico e similari (modulari)interruttori differenziali con o senza sganciatore di corrente

(modulari)interruttori automatici per uso industriale dichiarati idonei dal

costruttore, con un simbolo in targainterruttori di manovra - sezionatorisezionatoriprese a spina, barrette, ecc.

In mancanza dei dispositivi sopra elencati,si può effettuare una sconnessione fisica dei conduttori.

22-- SezionamentoSezionamento

68

Quando i dispositivi di sezionamento manovrati non sono sotto il diretto controllo di chi esegue il lavoro è necessario chiudere a chiave:� il dispositivo di sezionamento (ad es. con

lucchetto)� il quadro elettrico o il locale in cui è

installato il dispositivo di sezionamentoIn alternativa il quadro o il locale può essere

presidiato da personale addestrato

In corrispondenza di tutti i dispositivi di sezionamento manovrati devono essere apposti

cartelli monitori“LAVORI IN CORSO NON

EFFETTUARE MANOVRE”

INACCESSIBILITA’ DEI DISPOSITIVI

DISEZIONAMENTO

APPOSIZIONE DI CARTELLI MONITORI

33-- Provvedimenti contro la messa in tensione intempestivaProvvedimenti contro la messa in tensione intempestiva

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Su tutte le parti attive sezionate, neutro compreso, deve essere verificatal’assenza di tensione verso terra con un apposito strumento (ad es. con unvoltmetro idoneo)

Tale verifica va eseguita nella zona di lavoro o, nel caso di linee oconnessioni in cavo, nel punto accessibile più vicino. In presenza di uncavo si possono utilizzare anche appositi morsetti a perforazione, munitidi tappi di protezione, successivamente utilizzabili anche per la messa aterra e in cortocircuito)

Se non è possibile eseguire la verifica di assenza di tensione, si puòricorrere a rilevatori unipolari rispondenti alla normativa

44-- Verifica assenza tensioneVerifica assenza tensione

70

Rischio di folgorazione per tensioni indotte

Incertezza sull’individuazione di tutti i punti di possibile alimentazione delle parti attive (presenza di UPS, generatori, altri punti di alimentazione, ecc.)

In bassa tensione, la messa a terra e in cortocircuito, con idonei dispositivi,

deve essere eseguita nei seguenti casi:

55-- Messa a terra ed in corto circuitoMessa a terra ed in corto circuito

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A lavori ultimati vanno rimossi gli attrezzi, leapparecchiature utilizzate e l’eventuale collegamentoin cortocircuito e di messa a terra

Gli addetti ai lavori devono essere avvertiti che leparti attive su cui si è operato vanno considerate intensione e devono essere allontanati

Solo successivamente si possono rimettere intensione le parti attive interessate dai lavori

Ultimazione dei lavoriUltimazione dei lavori

72

Negli impianti e nei lavori complessi, dove le manovre e/o le messein sicurezza vengono eseguite da personale incaricato dalResponsabile dell’impianto, e comunque se le manovre nonvengono eseguite sotto la diretta responsabilità del Preposto ailavori (Preposto alla conduzione dell’attività lavorativa), ènecessario che quest’ultimo riceva conferma dell’avvenutaesecuzione delle manovre e messa in sicurezza in FORMA SCRITTA

Altrettanto in forma scritta, il Preposto ai lavori, al termine deilavori, dovrà comunicare a chi ha eseguito le manovre che puòrimettere in tensione l’impianto

Anche l’eventuale avvicendamento tra Preposti deve avvenire condocumentazione scritta in cui il Preposto uscente illustra alPreposto subentrante: le condizioni dell’impianto, lo stato diavanzamento dei lavori, le misure di sicurezza adottate

DocumentazioneDocumentazione

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1. E' vietato eseguire lavori sotto tensione. Tali lavori sono tuttavia consentiti nei casi in cui le tensioni su cui si opera sono di sicurezza, secondo quanto previsto dallo stato della tecnica secondo la migliore scienza ed esperienza, nonché quando i lavori sono eseguiti nel rispetto delle seguenti condizioni:a) le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono

conformi ai criteri definiti nelle norme di buona tecnica;b) per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente

alternata e 1500 V in corrente continua:1) l'esecuzione di lavori su parti in tensione deve essere

affidata a lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro comeidonei per tale attività secondo le indicazioni della pertinente normativa tecnica;

2) le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono conformi ai criteri definiti nelle norme di buona tecnica;

74

Un lavoro si intende complesso se viene svolto su un impianto complesso, ad esso connesso o vicino ad esso

Per impianto complesso, si intende un impianto o parti di impianto,ove si esegue l’attività, i cui circuiti risultino fisicamente alquantoarticolati o poco controllabili visivamente per la particolaredisposizione dei componenti e dei circuiti in occasione dei lavori oper il numero delle possibili alimentazioni (devono essereconsiderate fonti di ogni natura come, ad esempio, gruppielettrogeni, gruppi di continuità, ecc.) o per la presenza di impiantidi Alta o Media tensione (AT o MT).

Definire la complessità del lavoro è compito del Datore di lavoro

Lavoro complessoLavoro complesso

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Per i lavori “complessi” può essere necessaria la presenza, oltreall’operatore, di una seconda personaNessuna disposizione legislativa impone una seconda persona nei lavori

elettrici sotto tensione, in relazione al rischio elettrico (viene imposta adesempio per l’uso di determinate scale)

Prima di iniziare un lavoro elettrico sotto tensione è necessarioallontanare dalla zona di lavoro eventuali sostanze combustibiliNei luoghi con pericolo di esplosione occorre verificare l’assenza di

atmosfera esplosiva (fare riferimento al responsabile dell’impianto)

Secondo la normativa tecnica vigente, i lavori sotto tensione possonoessere eseguiti solo da persone con adeguata preparazione, idonee especificamente autorizzate dal datore di lavoroE’ vietato a chiunque accedere a parti attive senza aver ricevuto ordine

dal Preposto ai lavori

76

sotto pioggia, neve o grandinein ambienti bagnatiin presenza di ripetute scariche atmosferiche (a meno che

l’installazione non sia alimentata da una rete totalmente in cavointerrato e il lavoro si svolga all’interno)scarsa visibilità

Se le condizioni atmosferiche si manifestano quando il lavoro è giàin corso, è lasciata al Preposto ai lavori la valutazione di quando ese sospendere il lavoro

Sono vietati lavori sotto tensione nelle seguenti condizioni:

Condizioni ambientaliCondizioni ambientali

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a) individuato e delimitato la zona di lavorob) verificato che i lavori siano eseguibili nel rispetto della normativa

vigente;c) verificato che le attrezzature collettive da utilizzare, ad un

controllo a vista, risultino efficienti;d) verificato che le masse non protette contro i contatti indiretti, e

con cui si possa venire a contatto durante i lavori, non siano intensione;

e) verificato che chi esegue il lavoro impieghi i mezzi di protezionee le attrezzature previsti; (segue)

Prima di dare inizio all’esecuzione dei lavori sottotensione in BT, il Preposto ai lavori deve avere:

Disposizioni per il PLDisposizioni per il PL

78

f) verificato che chi esegue il lavoro possa operare in modo agevole (posizione ben salda, entrambe le mani libere, ecc.);

g) individuato le parti su cui intervenire ed aver verificato che non siano presenti parti attive in tensione con cui esista pericolo di contatto accidentale al di fuori della zona di intervento;

h) comunicato agli addetti ai lavori le informazioni circa il lavoro da svolgere, le modalità di esecuzione e le misure di sicurezza adottate;

i) controllato a vista l’efficienza delle proprie attrezzature in dotazione personale.

Prima di dare inizio all’esecuzione dei lavori sotto tensione in BT, il Preposto ai lavori deve avere:

Disposizioni per il PLDisposizioni per il PL

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a) controllare a vista l’efficienza delle attrezzature e dei DPI in propria dotazione;

b) attenersi alle prescrizioni generali relative alla modalità di esecuzione dei lavori elettrici;

c) attenersi alle prescrizioni specifiche impartite dal Preposto ai lavori;

d) segnalare al Preposto ai lavori eventuali imprevisti che dovessero sopravvenire nel corso dei lavori;

e) segnalare al Preposto eventuali obiezioni relative alle misure di sicurezza adottate per l’esecuzione dei lavori (CEI EN 50110).

Prima di dare inizio ai lavori, e durante la loro esecuzione, l’addetto ai lavori deve:

Disposizioni per l’addetto ai lavoriDisposizioni per l’addetto ai lavori

80

Prima di iniziare il lavoro si deve individuare lazona di lavoro che deve essere, in genere,delimitata e devono essere apposti cartelli“DIVIETO DI ACCESSO ALLE PERSONE NONAUTORIZZATE”

Nei lavori fuori tensione la zona di lavoro è unazona sicura, a meno che non si eseguano anchelavori in prossimità

Nei lavori sotto tensione, invece, la zona dilavoro comprende anche le parti attive intensione su cui si deve operare

DIVIETO DI ACCESSOALLE PERSONE

NON AUTORIZZATE

Zona di lavoroZona di lavoro

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Le parti a potenziale diverso (fasi, neutro, masse) nella zona diintervento, devono essere separate da schermi isolanti (settiseparatori, nastri e mastici isolanti, ecc.)Tali schermi possono essere omessi quando la parte metallicadell’attrezzo isolato o dei materiali utilizzati è inferiore alle distanzeesistenti tra le parti a potenziale diversoLo stato dei componenti su cui si opera deve essere tale da

escludere il pericolo di rotture e di spostamenti delle parti attivecon conseguente pericolo di cortocircuitoLe parti attive mobili (come ad es. un cavo con una terminazione

scoperta) devono essere isolate o fissate ai corrispondentimorsetti prima di essere rilasciate dall’addetto ai lavori (anche senon sono più in tensione) per evitare che possano provocare uncortocircuito (effetto molla)

Rischio corto circuiti accidentaliRischio corto circuiti accidentali

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Rischio corto circuiti accidentaliRischio corto circuiti accidentali

Cappuccio per capicorda Cappuccio per cavi rigidi

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D

D

D < Lc’è rischio di cortocircuito

accidentale

D > Lnon c’è rischio di

cortocircuito accidentale

Rischio corto circuiti accidentaliRischio corto circuiti accidentali

84

a) Le parti attive sono adeguatamente separate da

setti isolantinon c’è rischio di cortocircuito

accidentale

D

b) Parti attive non sono separate adeguatamente dai

setti isolanti con D < LC’è rischio di

cortocircuito accidentale

Rischio corto circuiti accidentaliRischio corto circuiti accidentali

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E’ consentito tagliare o sconnettere sotto carico, con le opportuneprecauzioni, conduttori di sezione non superiore a 6 mm2, facentiparte di circuiti protetti contro le sovracorrenti. Anche in questicasi non è tuttavia consentito tagliare o sconnettere conduttoricon corrente impressa (ad esempio secondari di TA) o inseriti incircuiti fortemente induttivi soprattutto in corrente continua

Non è consentito tagliare conduttori sottoposti a sollecitazionemeccanica, se prima non si elimina , con opportuni mezzi, talesollecitazione (effetto molla)

Taglio e sconnessione conduttoriTaglio e sconnessione conduttori

86

Durante i lavori sotto tensione a contatto l’operatore deve:

indossare guanti isolanti, elmetto dielettrico con visiera di protezione

indossare un idoneo vestiario che non lasci scoperte parti del tronco o degli arti

Mantenere la distanza minima di 15 cm (distanza DL) tra le parti attive in tensione e le parti del suo corpo non coperte da protezioni in materiale isolante

realizzare la doppia protezione isolante verso le parti attive in tensione

Guanti isolanti+ attrezzi isolati

Guanti isolanti+ tappetino, oppure+ tronchetti isolanti

Sicurezza dell’operatoreSicurezza dell’operatore

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Nei lavori elettrici a contatto è sempre richiesta la doppia protezione, ottenuta mediante:a) guanti isolanti + attrezzi isolatib) guanti isolanti + tappeto isolantec) guanti isolanti + tronchetti isolanti a)

b) c)

Attrezzo isolato

Guanti isolati

Tronchetti isolanti

Guanti isolati

Tappeto isolante

Guanti isolati

Sicurezza dell’operatoreSicurezza dell’operatore

88

Nei lavori elettrici sottotensione a contatto, leparti del corpo nonprotette da dispositivi diprotezione isolanti nondevono essere a distanzainferiore a DL (15 cm per labassa tensione) rispettoalle parti attive

15 cm

Guanti isolanti

Parte del corpo protettada vestiario da lavorosenza protezioni isolanti

Parti attive

Sicurezza dell’operatoreSicurezza dell’operatore

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Nel lavoro elettrico in bassa tensione a distanza l’addetto resta,solitamente, con il corpo, o con oggetti conduttori da lui manovrati,fuori dalla zona prossima ed entra nella zona di lavoro sotto tensionecon un’asta isolante

Ai fini della sicurezza è necessario che l’operatore indossi

guanti isolanti, elmetto in materiale isolante, visiera di protezione oppure occhiali

Il vestiario da lavoro in dotazione, che nondeve lasciare scoperte parti del tronco edegli arti

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Ai fini della sicurezza sono previste due modalità

Protezione per mezzo di schermi, barriere eprotezioni isolanti

Protezione mediante distanza sicura edeventuale sorveglianza alle PEC

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Le barriere, gli schermi e le protezioni isolanti (ad es. teli isolanti) devonoessere scelti ed installati in modo da garantire un’adeguata protezionecontro le sollecitazioni elettriche e meccanicheDevono essere sostenuti ed assicurati in modo da garantire una completa

protezione contro le parti attive (IP2X o IPXXB)Se per installare le protezioni si entra nella zona di lavoro sotto tensione

(DL = 15 cm in bassa tensione) si devono usare le procedure per i lavorisotto tensione o per i lavori fuori tensione, a seconda che la parte attiva siain tensione o fuori tensione e in sicurezzaDopo aver installato le protezioni, i lavori nella zona prossima possono

essere eseguiti (da persone PES o PAV o PEC) senza assumere particolariprecauzioni ulteriori contro il rischio elettrico (naturalmente occorresempre proteggersi contro i rischi generici: vestiario da lavoro, guanti dalavoro, scarpe da lavoro, ecc.)

Schermi e barriere

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Questo metodo di lavorosi basa essenzialmentesulla professionalitàdell’operatore, che deveosservare determinateprescrizioni

Il mantenimento della distanza sicuranon inferiore a DL (l’operatore, oattrezzi da lui utilizzati, non devonoentrare nella zona di lavoro sottotensione)

Designazione del personaleincaricato, tenendo conto della suaesperienza e della sua conoscenza

Adottare procedure di lavoro atte aprevenire il superamento del limitedella zona di lavoro sotto tensione

Protezione mediante distanza sicura e sorveglianza

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Il Preposto ai lavori deve istruire il personale sul mantenimento delledistanze sicure, sulle misure di sicurezza che sono state messe inatto e sulla necessità di un consapevole comportamentoL’operatore deve assicurarsi di non oltrepassare il limite della zonadi lavoro sotto tensione delle parti attive prossime né con parti delcorpo né con attrezzi

E’ previsto un secondo operatore “quando necessario”, in genere: inalta tensionein bassa tensione, quando le parti in tensione prossime sono dietroo di fianco a chi lavora

PROCEDURA

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I lavori lavoro sotto tensione, possono essere effettuati da aziendeautorizzate con specifico provvedimento dei competenti uffici delMinistero del lavoro e della previdenza sociale;

L'esecuzione di lavori su parti in tensione sia affidata a lavoratoriabilitati dal datore di lavoro ai sensi della pertinente normativatecnica riconosciuti idonei per tale attività;

Le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono conformi aicriteri definiti nelle norme di buona tecnica.

Per alta tensione si intende una tensione superiore a 1000 V

Sono ammessi i lavori fuori tensione e in prossimità, le manovre di sezionamento e le messe a terra e in cortocircuito

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Per mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive si seguono lestesse procedure indicate per la bassa tensione (determinazione dellazona di lavoro, sezionamento, assicurazione contro le richiusureintempestive, verifica assenza di tensione, messa a terra e incortocircuito)La messa a terra e in cortocircuito è sempre obbligatoria in alta tensione

(DPR 547/55 art. 345)

a 15 kVDL = 20 cmDV = 120 cm

a 20 kVDL = 28 cmDV = 128 cm

Nel definire le parti attive che interferiscono con la zona di lavoro, occorre ricordare che le distanza DL e DV aumentano con l’aumentare della tensione

Messa in sicurezza e definizione della zona di lavoro

96

La messa a terra e in cortocircuito in alta tensione, sul posto di lavoro o da quest’ultimo visibile, è una prescrizione di legge (DPR 547 art. 345) e può essere eseguita con dispositivi fissi o mobili, dopo aver sezionato l’impianto e verificato l’assenza di tensione.

Per eseguire la messa a terra e in cortocircuito con i dispositivi mobili è necessario collegare prima a terra il morsetto di terra del dispositivo e successivamente, con un fioretto isolante, ciascun morsetto ad ognuna delle tre fasi del circuito.

Per l’impiego dei DPI si rimanda alle relative schede già esaminatein precedenza

Messa a terra e in corto circuito

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L’attrezzatura impiegata deve essere conforme alle normeCEI 11-40Tra l’operatore che esegue la messa a terra e le parti attive deveessere mantenuta una determinata distanza, che varia in funzionedel valore della tensione dell’impiantoIl personale deve avere ricevuto una particolare informativa

documentata, circa i rischi connessi e le relative modalità diesecuzione

La nuova edizione della norma CEI 11-15 “Esecuzione di lavori sotto tensione in AT”, per la messa a terra e in cortocircuito con dispositivi

mobili installati manualmente, prevede le seguenti prescrizioni :

Messa a terra e in corto circuito

98

L’apertura di un sezionatore, anche mediante fioretto, non è considerato un lavoro sotto tensione, anche se è consigliabile che l’operatoreindossi i guanti isolanti e l’elmetto con visiera

I sezionatori in genere sono all’interno di cabine elettriche (e quindi non accessibili a Persone comuni)quindi per assicurarsi contro le richiusure intempestivesarebbe sufficiente apporre sul comando del sezionatoreil cartello “lavori in corso non effettuare manovre”

E’ però buona norma e consuetudine, interbloccareil sezionatore nella posizione di aperto

Il sezionamento avviene in genere con dispositivi appositi (sezionatori)anche perché il DPR 547 richiedeva di “interrompere visibilmente il circuito”

Il DM 27/3/98 ha però ammesso che l’interruzione non sia visibile purchè visia un affidabile indicatore di posizione di aperto

Sezionamento

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La verifica di assenza di tensione in genere può avvenire:

Nei quadri di media tensione tramite rilevatori di tensione fissi “alampada” (accesa in presenza di tensione) oppure direttamentesulle parti attive con rilevatori di tensione da inserire in appositioblò

Nelle parti attive nude, con appositi rivelatori di tensione o altrimetodi appropriati rispondenti alle relative norme

Verifica assenza tensione

100

In alta tensione, in quanto consideratilavori “complessi” è obbligatoriopredisporre un documento scritto(Piano di lavoro) che indichi il tipo dilavoro, le manovre da eseguire e lemisure di sicurezza adottate (DPR 547art. 346)

Questo documento, viene redatto dalResponsabile dell’impianto incollaborazione con il Preposto ailavori

Il Preposto ai lavori deve compilareper iscritto anche il Piano di intervento(vedi art. 8.4 CEI 11-27)

Documentazione

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101

E’ necessario mettere a terra e in cortocircuito entrambi gli estremidel cavo in quanto non è praticamente possibile mettere a terra e incortocircuito lo spezzone di cavo su cui si lavora. In genere èsufficiente chiudere i sezionatori di terra su entrambi gli estremi.

E’ molto importante individuare con assoluta certezza il cavo nelposto di lavoro

In caso di incertezza (in presenza di più cavi con ugualicaratteristiche) è necessario individuare il cavo su cui si deveeseguire il lavoro, utilizzando appositi dispositivi di perforazione delcavo, collegati a terra. In caso di errore si provoca un guasto e sidanneggia un cavo in servizio

Per le linee aeree nude di AT i relativi gestori prevedono procedureparticolari e prescrizioni specifiche

Lavori su cavi in AT

102

Aprire l’interruttore o gli interruttori sul secondario; aprirel’interruttore sul primario (se esistente): sezionare il primario deltrasformatore

Verificare l’assenza di tensione

Mettere in cortocircuito e a terra i morsetti del circuito primario deltrasformatore

Se sono presenti, o se non si è in grado di escluderne la presenza,trasformatori in parallelo o possibili altre fonti di alimentazione(generatori - UPS - ecc.), vanno collegati a terra e in cortocircuitoanche i morsetti BT del secondario del trasformatore

Occorre:Lavori su trasformatori AT/BT

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attive Lavoro fuori tensione + lavoro in prossimità mediante, ad esempio,

distanza sicura

Se la distanza tra i morsetti fosse inferiore a 15 cm

anche il morsetto dell’interruttore fuori

tensione sarebbe all’interno della zona di lavoro sotto

tensione

104

Distanza fra i morsetti in tensione e quelli fuori

tensione < 15 cm

Protettori flessibili in materiale isolante per conduttori

Norma CEI EN 61479 (CEI 11-66)

Se non ci fosse la protezione isolante il lavoro è da

considerare sotto tensione, poiché si entra nella zona di

lavoro sotto tensione dell’interruttore in servizio

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Quando le parti attive sono protette

completamente con protezioni isolanti

(≥≥ IPXXB)non è necessario usare

i guanti isolanti e la visiera

attive

Protettori flessibili in materiale isolante per conduttoriNorma CEI EN 61479

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Lenzuolo isolante

Morse di fissaggio

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Se invece, nei confronti delle parti

attive vicine si adotta la protezione

mediante distanza sicura, rispetto alle

parti attive in tensione ci devono essere più di 15 cm, altrimenti si ricade nella procedura

del lavoro sotto tensione

attive

108

LA NORMA CEI 11- 27, PRESCRIVE UN SECONDOOPERATORE CON COMPITI DI ASSISTENZA NEL CASO DI

LAVORI COMPLESSI

RIFERIMENTI NORMATIVI

LA NORMA CEI EN 50110-1 NON SPECIFICA NIENTE AL RIGUARDO, MA IMPONE CHE PER OGNI LAVORO SIA

EFFETTUATA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI CHE IMPLICA ANCHE DI TENER CONTO DELLA QUANTITA’ OLTRE CHE DELLA

QUALITA’ DELLE PERSONE DA IMPIEGARE

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IL DATORE DILAVORO PUO’

DECIDEREDI UTILIZZARE UNA

SOLAPERSONA PREVIA

VALUTAZIONEDEI RISCHI

DEL LAVOROIN RELAZIONE A:

UBICAZIONE DELLE INSTALLAZIONI( RISCHI AMBIENTALI

NON ELETTRICI )

SPECIALI CONDIZIONI DELLE INSTALLAZIONI

(PRECARIETA’/PROVVISORIETÀDELL’IMPIANTO)

COMPLESSITA’ / PERICOLOSITÀDELLE OPERAZIONI

DA SVOLGERE(LAVORI TIPICI SECONDO

METODI PREDISPOSTI, AD ES.CON SCHEDE DI LAVORO)

110

E’ COMUNQUENECESSARIALA PRESENZA

DI UNASECONDA

PERSONA PERAZIONI DI

ASSISTENZAE / O CONTROLLO

QUANDO ILLAVORO

SI CARATTERIZZAPER:

in elevazione ad altezzasuperiore a due metri

In condizioni ambientali sfavorevoli

SITUAZIONE AMBIENTALE

(1) - Lavoro in prossimità con protezione mediante distanza sicuraed eventuale sorveglianza

(2) - Lavoro in prossimità con protezione mediante schermi ebarriere isolanti

& Lavori sotto tensione in BT complessi& Lavori BT fuori tensione o sotto

tensione quando:– l’operatore invade una zona prossima,

diversa da quella su cui opera, di una parte attiva, che non sia postafrontalmente rispetto all’operatore (1);

– le protezioni isolanti che vengono installate per proteggere le parti attive prossime, diverse da quelle su cui opera, non sono rigidamente fissate (2)

SITUAZIONE ELETTRICA

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MASTER SICUREZZA

Giugno 2010

IIL RISCHIOELETTRICO– Ing. Diego Dainese

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