primavera gioia - 000

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Numero 000 del foglio PrimaVera Gioia. Presto diventerà un mensile con più pagine e contenuti!

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PrimaVera_

GIOIA

Foglio de La PrimaVera Gioia | N° 02www.laprimaveragioia.tk

...segueLaLa campagna elettorale appena conclusa è stata, in ge-nerale, eccetto per quegli schieramenti che sanno di non essere tirati in causa, un’ennesima triste apologia del consumo e la (ri)conferma elettorale di una ram-pante schiera di galantuomini della post-democrazia ce ne offre la prova lampante. Migliaia di individui di questo illustre paese hanno espresso un voto distratto, spesso soltanto orientato dalla captazione di benefici personali immediati da ricavare in cambio di qualche voto. Evidentemente, la gente impoverita é facile preda di lusinghe economiche-lavorative. Ma non è sufficiente questa spiegazione contingente, anche perché ben vengano dei poveri quattrini nelle vuote tasche di giovani inoccupati prestati alla manovalanza elettorale.elettorale. Il problema essenziale è piuttosto l’affermazione del paradigma: lavoro/bisogno uguale voto. Pensiamo che questo sia dovuto alla presenza di un “potere enorme” nelle mani di alcuni di questi nostri notabili, potere che non coincide esclusivamen-te con la ricchezza, ma che, soprattutto, deriva dai legami relazionali: insomma gente che “fa i favori”. Dove c’è un potere enorme in democrazia qualcosa si inceppa, e gli individui tornano a rapportarsi al potere non più da uomini che reclamano diritti, ma individui che soddisfano interessi. L’uomo nuovo, il notabile del Secolo Venti-Unidici, può soddisfare tutti i tuoi deside-ri, e per questo ti piace, lo voti e ti convinci, anche se da solo nel seggio elettorale potresti fregartene. E’ il pensiero asservito che interviene e guida la mano sulla scheda blu: la riconoscenza per quella manciata di euro concessi, che saranno solo il preludio a un futuro più roseo se il tuo benefattore manterrà il pro-prio feudo; e questa riconoscenza è sottomissione. E questa è la fine della democrazia.

Attendiamo di conoscere l’attività amministrativa dei neo-eletti: non tutti sono uguali. Osserveremo e inve-stiremo parole per urlare il nostro dissapore, speriamo di contribuire a fare in modo che le nostre città torni-no a essere frequentate da individui, uomini pensanti, che a prescindere dal grado d’istruzione sappiano cosa sono i propri diritti. Conosco storie di uomini senza un giorno di scuola alle spalle che hanno dato tutto quello che avevano per affermare conquiste, che la nostra prostituzione regolarmente calpesta. La dignità è un bene non-economico, perché non potrebbe arricchire nessun altro eccetto se stessi. Teoricamente non ci sa-rebbe mercato; da noi pornocratici invece si vende alla grande e a prezzi buoni: la si da via anche per un buono dal parrucchiere.

bbiamo incontrato per voi il neo-sindaco Sergio Povia, carismatico espo-nente di una vasta coalizione che spazia dal centro sinistra al centro-destra (FLI), e si è colta l’occasione per qualche do-manda. Così vogliamo condividere con voi impressioni e riflessioni.

L’intervista risale al periodo di campagna elettorale, ora ci aspet-tiamo che il neosindaco trasformi in fatti e rispetti coerentemente quanto detto nell’intervista e non lasci che queste parole siano solo mere frasi da campagna elettorale.

Buonasera sig. Povia ,siamo rappresentati del Movimento Pri-maVera Gioia , vorremmo sapere un suo giudizio “a caldo” sull’attuale andamento della campagna elettorale,in partico-lar modo un suo giudizio sul volantinaggio selvaggio e sui grossi costi elettorali.Nonostante la legge non lo preveda, abbiamo fissato un limite alla segreteria del candidato, adottando lo strumento del “mandata-rio”. Questa è un’ opportunità usata dal sindaco per codificare le entrate e le uscite. Nel caso specifico, le entrate sono le mie e le uscite idem , ma noi registreremo tutto. E’ chiaro che non possiamo controllare quello che fanno i candidati consiglieri perché ciascu-no si affida alla propria coscienza. So che ci sono persone che stanno spendendo un sacco di soldi per questa campagna elettora-le, non spetta a noi trarre elementi di giudizio sulle loro azioni.Le candidature nascono da un processo di partecipazione attiva che prescinde dalla campagna elettorale o dall’obbiettivo di riempire le liste?Assolutamente no. In tempi non sospetti(ottobre-novembre), ab-biamo constatato il “tifo politico” che ha caratterizzato il nostro Paese (destra\sinistra, berlusconiani\anti berlusconiani) e che ha determinato una corrente di allontanamento dalla politica in quanto tale. Sono convinto che ci siano tante buone qualità all’interno del profilo riformista del centrosinistra e altrettante persone di qualità fra i liberali del centro-destra. Ho preferito pen-sare per Gioia del Colle a una lista di “Salute Pubblica”, nella quale confluissero le migliori teste del riformismo e le migliori teste del profilo liberale. Questo è quello che abbiamo costruito. Abbiamo lasciato che la destra di Piero Longo rimanesse da sola e che la si-nistra caratterizzasse il suo percorso.Cosa intende fare per promuovere la trasparenza e salva-guardare la questione morale? Per esempio se qualcuno dei suoi consiglieri fosse indagato come si comporterebbe?E’ del tutto evidente che nel momento in cui esiste un pregiudizio che riguarda l’etica o il profilo di legittimità di alcune presenze, la giustizia dovrebbe essere attivata, e nel caso specifico spingeremo l’inquisito ad assumere delle decisioni. Però in realtà non ci sono gli strumenti per costringere qualcuno a fare qualcosa.Se lei non si fosse candidato, chi sceglierebbe come sindaco tra gli attuali candidati?DiventaDiventa fin troppo facile questa risposta. Io penso che questa città negli ultimi 7-8 anni sia stata mal governata da un profilo spacca-tamente a sinistra e da un profilo spaccatamente a destra. Io vote-rei per la mia coalizione, perché credo vi siano elementi di novità, sia sotto il profilo dell’età, che della professione e del genere. Vorrei ricordare che il maggior numero di donne è candidato nella coalizione che mi sostiene, perché sono convinto che rappre

Sul sito il video dell’intervista

guarda il video sul sito

A

MC De Carlo

tingenza negativa e si trasformi un’ipotesi di lavoro per i giovani; magari farla diventare un ente che si occupi della distribuzione del gas, del riscaldamento. Le altre proposte sono segni del passato o sono idee molto confuse su ciò che sta da fare.Qual è il primo provvedimento che lei adotterà?IlIl primo provvedimento che adotterò sarà l’approvazione del bilancio. Per il momento il commis-sario non vuole approvare il bilancio. Se non si appro-va il bilancio non si ha capacità di spesa e quindi di in-tervento. In che modo il futuro sindaco dovrà approcciarsi ai problemi irrisolti di carattere legale? In particolare l’annosa questione del passaggio a livello e la ver-tenza con la società di costruzione Le Torri.Il contenzioso con le ferrovie dello stato si estinguerà quando si chiuderà il passaggio a livello, nel bene o nel male. E’ in ragione di questo che abbiamo ricevuto dalla Regione Puglia e dalla delivera Cives 6 milioni di euro con i quali avremmo dovuto riqualificare gli altri attraversamenti ferroviari. L’amministrazione uscente non è stata in grado di fare ciò perché il pro-gettogetto di quella bretella che va da via Scippitiello al ponte di via Giovanni XXIII non riqualifica gli attra-versamenti del fascio . Noi speriamo che si possa mo-dificare il progetto originario e che si possa ricondurre sotto via Dante un passaggio carrabile magari a senso unico . Quindi per chiudere il contenzioso bisogna chiudere il passaggio a livello con un sottopasso in via Dante. Per quanto riguarda Le Torri sono convinto che quello spazio sia un’opportunità non soltanto dal punto di vista commerciale (nuovi posti di lavoro, svi-luppo del terziario) ma l’area potrebbe diventare anche un luogo di aggregazione per i giovani circon-dato da servizi e sicuro e tranquillo per i giovani.Grazie sig. Povia per la sua disponibilità e buona serata.

sentino i corpi intermedi della società che potrebbero degnamente essere rappresentati in un profilo di governo. Se trovassi alternati-ve alla mia coalizione sarei in contraddizione con me stesso.Quali provvedimenti esemplari adotterebbe riguardo le politi-che giovanili?Vorrei ricordare a tutti che una parte di tutto quello che è stato fatto negli ultimi anni, compreso il profilo legato allo sviluppo delle iniziative dei talenti (Bollenti Spiriti, Ritorno al Futuro, Ban-deàpart), è iniziato quando ero sindaco io e i progetti sono prose-guiti quando ero consigliere regionale nella coalizione di Vendola. Sotto l’aspetto politico nessuno riuscirà a convincermi che io rap-presenti un elemento di discontinuità, al contrario ritengo di essere un elemento di continuità con i servizi sociali negli anni 95-2004 e delle politiche regionali a favore dei giovani. Ora l’incentivazione di tutto questo dipenderà molto dalla qualità del bilancio. Lo guarderemo insieme…voi (PrimaVera Gioia) siete un gruppo di giovani che evidentemente si è costituito per diventare elemento di pressione nella politica cittadina. Mi interessa che voi siate attivi e se diventerò sindaco mi piacerebbe vedervi in prima linea con proposte di sviluppo.linea con proposte di sviluppo.Come valuta l’espansione urbana negli ultimi 15 anni? Ha in-tenzione di modificare il PUG (Piano Urbanistico Generale), quali provvedimenti intende adottare sulla mobilità dolce? In-tende intervenire sul centro storico?Innanzitutto l’espansione della città è in linea con il PUG del ’73; tutto ciò che si sta costruendo è a norma col PUG. Le perplessità che vengono sollevate da qualcuno sono il frutto di una propaganda sbagliata, poiché non vi è nessuna lottizzazione in difformità dallo strumento urbanistico. Se qualcuno ha idee differenti lo dimostri con i fatti e non con le parole. Oltre ad avere molti demagoghi in città, vi sono anche molte personalità che pur vivendo in altre cittàcittà si sono trasferiti a Gioia , nonostante siano molto critici nei confronti della stessa. Questo avviene perché Gioia del Colle rap-presenta un metro di eccellenza per gli standard di vita e di servizi offerti . Per quanto riguarda il piano dei servizi, è evidente che le esigenze di residenza sono state assorbite , quindi non ci sarà biso-gno di ampliare ancora la città in questo senso, ma di qualificarla in termini di servizi. Qui le forze vive della città (giovani, riformisti di sinistra, anziani..) devono contribuire con idee e progetti.Come intende strutturare l’IMU?L’IMU è una imposizione fiscale che il governo centrale offre ai comuni per garantire maggiori entrate. La prima cosa che faremo è una disamina del bilancio perché è stato varato un patto di stabi-lità per un maggiore accertamento tributario. Ciò significa che ci saranno residui additivi per il Comune (plusvalenze ndr) e non ne-cessariamente entrate certe. L’IMU sarà una proposta per la cittadi-nanza solo quando avremo assodato se servirà per la spesa corrente e non per gli investimenti. C’è da accertare se dobbiamo utilizza-re l’ IMU per pagare gli stipendi o i debiti contratti dalle ammini-strazioni precedenti, in questo caso non ci sarebbe la possibilità di scelta. Se invece utilizzassimo l’IMU per costruire il palaghiaccio, il consiglio comunale e i cittadini avranno il diritto di dire di pren-dere quei soldi per fare attrezzature per i giovani o per lo sport in generale.Dato il dissesto e i problemi del Comune, pensa che il compi-to del sindaco sia arduo? In particolare, il problema SPES, che oltre a rappresentare un problema finanziario riguarda anche un problema occupazionale e quindi sociale?Qualsiasi sindaco che sarà eletto dovrà risolvere il problema se-guendo il Codice Civile, il quale stabilisce che una S.p.A. a carattere prevalentemente pubblico deve pagare i suoi debiti. Se dobbiamo pagare i debiti della SPES dovremmo attivare maggiori entrate. Quando costruimmo la Spes pensammo a una struttura pubblica che avesse in se le capacità operative di una S.p.A. Io l’avevo orga-nizzata in maniera differente , con un presidente che fungesse da rappresentante delle attività produttive, coadiuvato da soci finan-ziatori che avrebbero potuto garantire per esempio le utilitias de-rivanti dalla produzione di energia alternativa, o l’organizzazione di un processo più virtuoso nello smaltimento dei rifiuti . Vorrei ri-cordare a voi giovani che avevamo un impianto di compostaggio a Gioia del Colle e il consiglio comunale in maniera codarda votò contro questo impianto; l’unico voto a favore fu il mio . E’ evidente che non si possa pensare di fare innovazione sotto il profilo della raccolta rifiuti e al contempo ritenere che l’impianto sia dannoso per la salute dei cittadini. Spero che la SPES cessi di essere una con-

inistra, centro e destra. In una sola parola: Povia. Gioia del Colle è ancora sua, per la terza volta. Torna a governare e a guidare la squadra di Palazzo San Domenico Sergio Povia dopo una sudata campagna elettora-le che ha visto conquistare dapprima il

consenso di oltre il 48%, non sufficiente però per vin-cere al primo turno, e poi battere definitivamente al ballottaggio il suo avversario Piero Longo con il 61,3%.Mentre quindi la barca del centrodestra affonda, resta a galla quella di Povia. Un'arca piena di gente dove è difficile definire il colore politico ma, a detta del neo-sindaco, “Formata da persone che sono in grado di go-vernare la Città”E governerà quindi Gioia del Colle ma con un consenso non rappresentativo della popolazione gioiese. I dati sono chiari: ha conquistato sì oltre il 60% al ballottag-gio, ma bisogna tener presente il forte e significativo astensionismo e i voti persi nella seconda tornata elet-torale.Non sarà quindi il sindaco di tutti ma dichiara “Sono pronto a qualsiasi critica perchè il mio interesse è quello di ripristinare un nuovo circuito che dia la giusta direzione a questo Paese”. Fra attacchi personali, polemiche, giochi di squadra e alleanza improbabili, Segio Povia si commuove quando viene ufficialmente dichiarato sindaco di Gioia del Colle “Voglio essere il sindaco di tuttisindaco di tutti”, le parole a caldo.Sicuramente il vero vincitore di questa campagna elettorale si chiama “Astensionismo”: in un paese dove alcuni dichiarano morti i partiti gli stessi non riesco a vincere, almeno a Gioia del Colle. La novità serve alla politica (che si chiami movimento o partito poco inte-ressa). La presunzione di dichiarasi portatori di verità assolute e oltre tutto e tutti, probabilmente ha portato al fallimento del nuovo progetto politico.al fallimento del nuovo progetto politico.

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Hanno collaborato: Elena SavinoRedazione - VincenzoCapozzi PierlucaCapurso Lyuba-Centrone AlessandroDeRosa EmanueleDonvito Enri-coFebbraro GianniGalasso GiampaoloGiannico Vanni-LaGuardia FilippoLinzalata AntonioLosito RosarioMi-lano MarcoOrfino GiuseppePugliese Giuseppe Resta. Grafica - Giuseppe Resta Cerchiamo contributi, idee, suggerimenti e nuove personalità disposte a confrontarsi su tutti i temi e la-vorare a proposte per la nostra città. Vieni a trovarci o contattaci! Twitter - @PrimaveraGioia FB - /primaveragioiaEditore | Associazione PrimaVera GioiaSede e incontri: Via De Deo 14, Gioia del Colle | BariStampa: PressUp | Via LaSpezia, Ladispoli | Romawww.laprimaveragioia.tkQuestoQuesto foglio è stampato su carta Fedrigoni freelife ecologica certificata FSC, impiega fibre riciclate e sbiancanti non derivanti dal cloro. Nonostante ciò ri-cordati di riusarlo o gettarlo nel contenitore specifico della carta. Non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene pubblicato senza alcuna periodicità; non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale aiai sensi della legge n°62 del 07/03/2001, si declina ogni responsabilità per contenuti inesatti, pena la rettifica successiva.

La nostra associazione "La PrimaVera Gioia" si è ufficialmente formata, abbiamo uno statuto, un presidente ecc... Stiamo organizzando la re-dazione e ci piacerebbe ricevere il contributo di chiunque voglia sviluppare tematiche im-portanti per la nostra città. Infine sono in cantiere eventi e iniziative. Con-tattaci attraverso FB, Twitter, mail. Stay tuned

Strategie della manipolazione-La strategia della distrazione:SviareSviare l’attenzione del pubblico dai veri pro-blemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico oc-cupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali.-Creare problemi e poi offrire le soluzioni:Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il man-dante delle misure che si desiderano far accet-tare.-La strategia del differire:Presentarla come “dolorosa e necessaria”, otte-nendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura.

3 delle 10 strategie di Noam Chomsky

Il sindaco pistolero

In collaborazione con www.quink.it

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