principi fisici allabase della formazione delle immagini...
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19/07/2005 "Principi fisici alla base della
formazione delle immagini
radiologiche"
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"Principi fisici alla base della formazione delle immagini radiologiche"
Master in Verifiche di qualità in radiodiagnostica, medicina nucleare ein Verifiche di qualità in radiodiagnostica, medicina nucleare e radioterapiaradioterapia
Michele Guida Dipartimento di Fisica
“E. R. Caianiello” e Facoltà di Ingegneria Università e I.N.F.N.,
Salerno
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Capitolo 3Capitolo 3
La radioattivitàLa radioattività
Master in Verifiche di qualità in radiodiagnostica, medicina nucleare e radioterapia
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Decadimento radioattivoDecadimento radioattivoLa stabilità di un nucleo dipende dal rapporto (N/PN/P),
N/PN/P = = = = Neutroni/ProtoniNeutroni/ProtoniNeutroni/ProtoniNeutroni/Protoni.
Se N/PN/P è prossimo a 11 come per i
nuclei leggerinuclei leggeri
allora il nuclide è stabile.
Se il numero dei neutroni supera di molto
quello dei protoni (alcuni nuclei pesanti)
si ha, invece, un nucleo instabileinstabileinstabileinstabile.
In questo caso, il nuclide tende spontaneamente a
trasformarsi (Decadimento o Disintegrazione) per
raggiungere uno stato energicamente più favorevole con un
più congruo N/PN/P.
Proton Number (Z)
Neutron
number
(N)
20
20 40
40
60
60
80
80
100
N:P =1.5:1
N:P = 1:1
N/P=1.5
N/P=1
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Decadimento radioattivo o disintegrazione
Il decadimento radioattivo o disintegrazione consiste, quindi, in
un processo di trasformazione nucleare, con liberazione di energia
nucleare, di un radionuclide padre, in un nuclide
figlio o progenie, il quale può essere a sua volta
stabile o instabile.
Se il figlio è stabile, il processo di decadimento è
terminato.
Se anche il figlio è instabileinstabileinstabileinstabile, inizia un nuovo processo di
decadimento che può anche essere differente rispetto a
quello del suo predecessore.
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Le Radiazioni Ionizzanti rappresentano una causa molto importante di insorgenza di
neoplasie. Possono indurre tumori praticamente in ogni organo in funzione della dose
e delle modalità di esposizione. Le radiazioni ionizzanti esistono da sempre in natura.
Sostanze radioattive sono naturalmente presenti in alcuni tipi di rocce, alcune
sostanze volatili come il Radon sono radioattive, le radiazioni cosmiche vengono
efficacemente filtrate dall'atmosfera ma una piccolissima frazione raggiunge comunque
gli strati inferiori. Esiste cioè un "fondo" di radioattività naturale a cui non possiamo
sottrarci e che sicuramente ha un suo ruolo nel meccanismo della cancerogenesi ma
anche in quello dell'evoluzione.
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Radiazione di origine naturaleLe sorgenti di radiazioni in natura sono diverse. Oltre alla radiazione cosmica e a
quella terrestre, anche i materiali da costruzione (specialmente cementi pozzolanici,
tufi, graniti, basalti, porfidi) con cui sono fabbricate le nostre abitazioni contengono
atomi radioattivi, come pure gli alimenti con cui ci nutriamo.
Un importante contributo alla radioattività a cui siamo giornalmente esposti viene
però dato dal Radon, un gas naturale che proviene dal terreno e che si accumula nei
piani bassi degli edifici. Di qui il Radon sale trascinato dalle correnti d'aria
contaminando anche i piani superiori dove finisce per essere respirato insieme
all’aria. La quantità di Radon esalata dal sottosuolo varia moltissimo da una zona
all’altra e da un edificio all’altro, spesso anche se distanti solo poche decine di
metri. Tuttavia, da uno studio condotto negli USA, è stato stimato che il contributo
più rilevante alla radioattività assorbita da un individuo adulto, in un anno, è da
imputare prevalentemente all’inalazione del gas Radon (40-80% del totale).
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In Italia il gas Radon è presente in molte regioni anche
se in differenti quantità. Esso è prodotto dai minerali di
Uranio-238 presenti nel suolo. In alcune regioni, come
ad esempio, la Campania ed il Lazio ad elevata
presenza vulcanica esso può essere presente in
abbondanze tali da costituire un problema per la salute
pubblica da non sottovalutare visto che l’OMS lo
classifica come la seconda causa, dopo il fumo, di
tumore ai polmoni. Esso può introdursi nelle abitazioni
attraverso le fondamenta e può essere inalato con l’aria
che si respira. Un altro gas pure presente nel suolo è il
Torio-232. Sia l’Uranio che il Torio decadono in
numerosi altri radioisotopi prima di trasformarsi in un
nuclide stabile come il Piombo.
Radiazione di origine
naturale
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Il problema Radon in ItaliaBq/m 3 – 20 40
P iemonte
Valle d’Aosta
Liguria
Toscana
Lombardia
Friuli- Venezia
Giulia
Alto Adige
Trentino
Veneto
Emilia -Romagna
Marche
Abruzzo Lazio
Sardegna Campania
Molise
Puglia
Basilica ta
Calabria
S icilia
Umbria
40 60– Bq/m 3
60 80– Bq/m 3
80 100 – Bq/m 3
100 120 – Bq/m 3
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La scoperta della radioattività
naturaleHenri Becquerel, scopritore
della radiazione emessa
dall’uranio (1896) e delle
sue proprietà di
“impressionare” lastre
fotografiche. Per la sua
scoperta fu insignito del
premio Nobel per la Fisica.
Marie Curie, studentessa all’epoca della scoperta di Becquerel,
decise di occuparsi dello studio dell’uranio mentre il resto della
comunità scientifica era concentrato sulla produzione e
applicazioni dei raggi X. Ella realizzò che la radioattività era
una proprietà dell’atomo di uranio. Scoprì, anche, il plutonio e
divenne una pioniera nell’utilizzazione in medicina dei raggi X.
Fu insignita dei premi Nobel per la Fisica e la Chimica.
Il termine “radioattività fu coniato
da Marie Curie per descrivere gli
effetti dell’uranio, all’epoca
misteriosi, e della sua
produzione di “raggi invisibili”.
Il termine si riferisce alla
particolare “attività” del radio,
minerale anch’esso studiato
dalla Curie e non ha niente a che
fare con le ben note emissioni
radio di natura elettromagnetica.
[un b
reve
riass
unto]
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Radioattività ed emivita fisica (T1/2)
• La velocità di disintegrazione di un isotopo radioattivo è proporzionale alla quantità dell’isotopo presente
VELOCITA’ DI DISINTEGRAZIONEVELOCITA’ DI DISINTEGRAZIONEVELOCITA’ DI DISINTEGRAZIONEVELOCITA’ DI DISINTEGRAZIONE = KK × QUANTITA’ PRESENTEQUANTITA’ PRESENTEQUANTITA’ PRESENTEQUANTITA’ PRESENTE.
• Il tempo che trascorre affinchè un nucleo instabile decada è soggetto ad una legge probabilistica ed è caratteristico per ogni radionuclide.
• L’ ””emivitaemivitaemivitaemivita”” o ““tempo di dimezzamentotempo di dimezzamentotempo di dimezzamentotempo di dimezzamento”” di un isotopo è è il tempo necessario perché metà dell’isotopo presente decadail tempo necessario perché metà dell’isotopo presente decada.
• Il tempo di dimezzamentotempo di dimezzamentotempo di dimezzamentotempo di dimezzamento (TTTT1/21/21/21/2) di un isotopo …
non dipende dalla quantità di isotopo presente.
non dipende dalle normali variazioni di temperatura e pressione.
varia da piccole frazioni di secondo a diversi miliardivaria da piccole frazioni di secondo a diversi miliardi di anni.di anni.
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“Mortalità” dei radioisotopi
Alcuni nuclidi sono altamente instabili (radionuclidiradionuclidi) e colpassare del tempo si “spaccano” letteralmente.
La duratadurata delladella loroloro esistenzaesistenza, detta “vita mediavita media” ha un valore caratteristico per ciascuno di loro.
Infatti, il CarbonioCarbonio ––1414 “vive” relativamente agli altri, “poco”. Nel corso di appena 57305730 anni una data quantità
iniziale di questo isotopo si dimezza.
L’UranioUranio –– 235235, invece, è di gran lunga più “longevo”!!
Infatti, affinchè una data quantità iniziale di questo isotopo si dimezzi occorre attendere solo 704 704 miliardimiliardi di anni!!!!!
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Come muoiono i radioisotopi???
I radioisotopi trasmutano, decadono o si disintegrano, in
un isotopo diverso, tipicamente, in 3 modi diversi, in cui
viene prodotta radiazione corpuscolata:
1) Emettendo 2 protoni e 2 neutroni, sotto forma di un nucleo di
Elio (He) (decadimento alfa).
2) Emettendo 1 elettrone ed 1 anti-neutrino
(decadimento beta -).
3) Emettendo 1 positrone (l’antiparticella dell’elettrone e 1
neutrino (decadimento beta +).
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Il fenomeno della radioattivitàIl fenomeno della radioattività
.
.
..
. .
.
..
.
..............ββββ
αααα
γγγγ
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Principali tipi di
radiazioni nucleari
Principali tipi di
radiazioni nucleari
•Particelle α -alfa-
•Particelle β -beta-
•Raggi γ -gamma-
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Piombo
Sorgente radioattiva
I tre tipi di radiazione emessa
da una sostanza radioattiva
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2 PROTONI
2 NEUTRONI
Particella ααααParticella Particella αααααααα
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Le particelle αααα sono nuclei di
Elio (He), composti da 2 protoni
e 2 neutroni, che sono emesse dal
nucleo di un atomo pesante.
Radiazione ααααRadiazione Radiazione αααααααα
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Particella βParticella β1 ELETTRONE
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Raggio γγγγRaggioRaggio γγγγγγγγ
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La radiazione radiazione γγ è un'ondaonda elettromagneticaelettromagnetica
simile alla luce e alle onde radio, da cui
differisce
v per l‘elevatissima frequenzaelevatissima frequenza e
v per il fatto che proviene da 1 nucleo che sta cedendo parte della sua energia.
Raggio γγγγRaggioRaggio γγγγγγγγ
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Radioattività alfa e gamma
padre: seaborgio
padre: disprosio
figli: Rutherfordio + He
figlio – “identico” al padre
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Decadimento beta
padre: carbonio
padre: fluoro
figli: azoto & elettrone
figli: ossigeno & positrone
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numero di neutroni N
numerodi protoni Z
decadimento β +p → n + e+ + νAXz → Ayz-1 +e++ν
decadimento β -n → p + e- + νAXz → Ayz+1 +e-+ν
Decadimento α
HeXX 42
4A2Z
AZ +→ −
−
I decadimenti radioattivi
Processi in cui un radionuclideradionuclidesi “rompe” emettendo particelle
A=Z+N
Decad. β +
Decad. β -
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Molto frequentemente il nucleo “figlio” viene creato in un stato eccitato e si diseccita emettendo radiazione gamma
(60Co → 60Ni* + e- + ν)
Emissione γ
60Ni* → 60Ni + γ
Decadimento β60Ni*
γ60Ni
La diseccitazione gamma
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Tempo di Tempo di dimezzamento dimezzamento
radioattivoradioattivo La radioattività ci fornisce unametodica per misura l’etàdegli oggetti semplicemente con il conteggio dei nuclidipadri e figli presenti nelcampione. Campioni “giovani” conterranno molti padri e pochi figli, a differenza di campioni “vecchi” che, invece, avranno pochi nuclidipadri e molti figli. Questa tecnica nota sotto il nome di radiodatazione è utilizzata per datare “oggetti” terrestri con età comprese tra qualchemigliaio di anni e miliardi di anni.
Tempo di dimezzamento
# di nuclidi figli
# di nuclidi padri
#
di
nucli
di
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Radiodatazione col CarbonioCarbonio--14141. I raggi cosmici (e- solari , p & n)
entrano nell’atmosfera terrestre.
2. Urtano contro gli atomi dell’atmosferaespellendo neutroni energetici.
3. I neutroni a loro volta urtano contro N -14 (7p, 7n), producendo C-14 (6p,8n) e H (1p,1n)
4. Gli esseri viventi assorbonocontinuamente C-14 (cioè come CO2
durante la fotosintesi).
5. Quando l’animale o la pianta muoionocessando di assimilare C-14.
6. Il C-14 decade con un tempo di dimezzamento di 5730 anni.
7. Il rate di emissione di e- rivela l’età. Età < 70,000 anni
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La nave del La nave del FaraoneFaraone di 4500 di 4500 anni anni
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RadiodatazioneRadiodatazione
T1/2
5,730 anni
Figlio
Azoto-14
Padre
Carbonio-14
704 miliardi anniPiombo-207Uranio-235
106 miliardi anniNeodimio-143Samario-147
48.8 miliardi anniStronzio-87Rubidio-87
14 miliardi anniPiombo-208Thorio-232
4.5 miliardi anniPiombo-206Uranio-238
1.25 miliardi anniArgon-40Potassio-40
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Il decadimento dell’U-238
L’Uranio-238 decade in piombo seguendo
ben 8 decadimenti
alfa e 6 decadimentibeta con un tempo
T1/2 di 4.5 miliardi di anni.
Il minerale zirconio(ZnSiO4) piuttosto
comune contiene tracce di uranio ed è
spesso utilizzato per
radiodatare le rocce.
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La La rocciaroccia terrestreterrestre piùpiù
““vecchiavecchia””
Lo zirconio proveniente dauna roccia australianaindica per questa un’età di 4.4 miliardi di anni. Il quarzo contenuto nellaroccia rivela che l’acquaesisteva sulla Terra giàallora.
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Il Il più più ““vecchiovecchio” meteorite” meteorite
Age:
4.56 Gyr!!!!!
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AttivitàAttività
• Viene definita attivitàattività A di un radionuclide il numeromedio N di disintegrazioni che avvengono, nell'unità di tempo, in una certa quantità di radionuclide.
• Nel Sistema Internazionale di misura (SI) l'attivitàattività si misura in BequerelBequerelBequerelBequerel (Bq), con
1 1 1 1 1 1 1 1 BqBqBqBqBqBqBqBq = 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo= 1 disintegrazione/secondo.
• In passato veniva utilizzato il CurieCurie (CiCi), equivalente a 37 GBq (numero di disintegrazioni/secondo in 1 g di Radio - 226).
τλ
λ
1=
−== Ndt
dNA
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( ) τλ /00
tteAeAtA
−− ==
La legge del decadimento radioattivo
ΤΤΤΤ1/2 , o tempo di dimezzamento, è anche quello in cui l’ “attività” si dimezza, cioè A(ΤΤΤΤ1/2) = 0.5 A0
Perciò
ΤΤΤΤ1/2 = 0.693 τ τ τ τ
τ τ τ τ è la “vita media”.
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Formula di decadimentoFormula di decadimento
•• N(t)N(t) = numero di nuclidi all’istante t
•• NoNo = numero di nuclidi all’istante iniziale
•• e e = numero di Nepero, base dei logaritmi naturali (e = 2.718)
•• λλλλλλλλ = = = = costante di decadimento, equivalente a
0.693/ ΤΤΤΤ1/2 , cioè probabilità di decadimento per unità di tempo, riferita ad un singolo nuclide
·· ττττττττ = 1/λ λ λ λ vita media del radioisotopo. (Tempo che mediamente trascorre tra l'istante in cui esso viene prodotto
e quello in cui decade)
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Altre Formule utiliAltre Formule utili
21/693.0
0
21/693.0
0
21
021
)(
)(
693.0693.02ln
2
1)(
Tt
Tt
eAtA
eNtN
T
NTN
−
−
==
===
=
τλλ
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Attività di diversi radioisotopiAttività di diversi radioisotopi
• CONTAMINAZIONI ALIMENTARI
(eses::137137CsCs) 100Bq/l100Bq/l 2nCi/l2nCi/l
• MEDICINA NUCLEARE
(es: scintigrafia ossea con 99Tcm)
800 800 MBqMBq 20mCi20mCi
• BRACHITERAPIA
(es. sferette di 137137CsCs per applicatore utero-vaginale)
12 12 GBqGBq 300 300 mCimCi
• TELETERAPIA (es. sorgente 60Co per trattamenti dall’esterno)
101055 GBqGBq 3000 Ci3000 Ci
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Decadimento radioattivoDecadimento radioattivo
I processi di decadimento nucleare provocano la emissione di I processi di decadimento nucleare provocano la emissione di
radiazioni da parte dell'atomoradiazioni da parte dell'atomo.
L'energia delle radiazioni alfa, X e gammaenergia delle radiazioni alfa, X e gamma, emesse nel corso dei
processi di decadimento radioattivo, è ben definita per ogni ben definita per ogni
radioisotoporadioisotopo ed è caratterizzata da uno spettro discreto di energiaspettro discreto di energia.
Al contrario le radiazioni beta hanno uno spettro energetico le radiazioni beta hanno uno spettro energetico
continuocontinuo che si estende fino all'energia massima propria di ciascun
radioisotopo, con una distribuzione tale che l'energia media è circaenergia media è circa
un terzo dell'energia massimaun terzo dell'energia massima.
•
•
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Alcuni casi tipici
123 secondi
elettroni e gamma
15O
30 annielettroni e gamma
137Cs
12.3 annielettroni3H
5.27 annielettroni e gamma
60Co
Τ1/2RAD. EMESSA
ISOTOPO
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FAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVEFAMIGLIE RADIOATTIVE
1. del Torio Capostipite 232Th T1/2 = 1.4 x 1010 anni
2. dell’Attinuranio Capostipite 235U T1/2 = 7.1 x 108 anni
3. dell’Uranio Capostipite 238 U T1/2 = 4.5 x 109 anni
Pb
Rispettivamente: 208Pb, 207Pb, 206Pb
Nelle 3 famiglie: Radon (Z=86) 220Rn, 219Rn, 222Rn
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LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA LA FAMIGLIA
RADIOATTIVA RADIOATTIVA RADIOATTIVA RADIOATTIVA
DEL DEL DEL DEL RaRaRaRa ---- 226226226226
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CHERNOBYL
29.12
anni
90Sr3.3
giorni
132Te
40.3 anni140La2.28 ore132I
12.8
giorni
140Ba8.02
giorni
131I
30.2 anni137Cs1 anno106Ru
13 giorni136Cs39.4
giorni
103Ru
2.06 anni134Cs66 ore99Mo
T1/2IsotopoT1/2IsotopoI radioisotopi I radioisotopi
rilasciati rilasciati
nell’incidente di nell’incidente di
ChernobylChernobyl
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Un concetto importante
La vita media ha importanti conseguenze sulla radioprotezione:
A parità di Attività iniziale una sorgente a vita media lunga emette radiazioni (ed è quindi potenzialmente pericolosa) per molto tempo. Una sorgente a vita media breve si esaurisce rapidamente ma “concentra” l’emissione di radiazione in un tempo breve con possibilità di produrre danni rilevanti anche per esposizioni limitate nel tempo.
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Esposizione a sorgenti radioattive
Si distingue tra
(1) irradiazione esterna e
(2) contaminazione interna.
Nel caso (1) si intende l’esposizione alle radiazioni emesse dalla sorgente senza contatto tra la persona esposta e la sorgente.
Nel caso (2) la sostanza radioattiva può depositarsi sulla pelle, o venire inalata e/o ingerita restando depositata nell’organismo..
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Come ci si protegge ?
Sostanzialmente in quattro modi:
1. Mantenendo la maggior distanza possibile tra sorgente radioattiva ed operatore (il numero di radiazioni che mi può investire diminuisce quadraticamente con la distanza)
2. Minimizzando i tempi di esposizione alla sorgente radioattiva
3. Schermando le radiazioni con “pareti” di materiale opportuno (piombo e calcestruzzo, solitamente)
4. Seguendo le disposizioni dell’Esperto Qualificato
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…
Una delle discipline scientifiche che supporta la legge è la dosimetria, cioè la misura delle grandezze che consentono di calcolare il danno biologico dovuto all’esposizione (esterna o interna) ai diversi tipi di radiazioni ionizzanti.
In prima approssimazione il danno biologico è proporzionale alla quantità di energia ceduta dalla radiazione per unità di massa, cioè ai Joule dissipati in un chilogrammo di tessuto biologico
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Un esempio banale, banale…
Ognuno di noi può tranquillamente tenere in mano per ore una lampadina da 1 Watt (tipo albero di natale) ma nessuno riesce a tenere la mano, anche per pochi secondi, vicino ad una lampadina da 100 Watt…
Quello che cambia nei due casi è la potenza o quantità di energia che, al secondo, (cioè i Watt) viene dissipata, cioè trasferita, alla mano. Nel primo caso nessun danno apprezzabile nel secondo si rischia di di finire in ospedale. Quindi il “danno” (in questo caso la possibile ustione) aumenta con l’energia dissipata).
Inoltre se la stessa quantità di energia viene dissipata in volumi diversi anche gli effetti cambiano…
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…
Con le radiazioni ionizzanti è sostanzialmente lo stesso: ogni singolo raggio gamma, o X o elettrone che ci colpisce equivale ad una lampadina da qualche milionesimo di miliardesimo (∼ 10-15) di Watt (più o meno…). E’ una quantità piccolissima che viene però dissipata in una massa piccolissima (una cellula) e può quindi produrre, a quel livello, un danno apprezzabile.Inoltre, se la quantità di radiazione è molto alta il numero di cellule danneggiate aumenta ed il danno diventa “macroscopico” (un sassolino in testa non fa niente, ma mille sassolini che picchiano tutti nello stesso punto…)
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Sorgenti radioattive…
Per un corretto utilizzo di sostanze radioattive è fondamentale la conoscenza
del TIPO DI RADIAZIONE emessa,
dell’ATTIVITA’ (cioè del numero di nuclei che ogni secondo si disintegrano) e
del TEMPO DI DIMEZZAMENTO, cioè del tempo in cui il numero di nuclei radioattivi contenuti in una sorgente si dimezza.
Questa può variare dalle migliaia di anni alle frazioni di secondo.
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Diagramma a Blocchi
(Flow- Chart) della radioattività
nuclide
figlio∆∆∆∆AY∆∆∆∆Z
Nuclide
padre
AXZ
ParticelleParticelle
alfaalfa
betabeta--
beta+beta+
altrealtre
Energia
gamma
[raggi x]
[annichilazione
radiazione]
nuclide
stabile
nuclide
instabile
dec
ad
imen
to
19/07/2005 "Principi fisici alla base della
formazione delle immagini
radiologiche"
50
ESEMPIO DI T½
Radon (222Rn) Polonio (218Po)T½ = 3.8 d
50% 50%
25% 75%
t=0
dopo 1T½3.8 giorni
dopo 2T½7.6 giorni
100% 0%
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51
Decadimento Alfa αααα
Uranio-238T½ = 4.49x109 anni
92 p+
146 n0
Torio-234
90 p+
144 n0
2 p+
2 n0α
Processo
AX AA--44 YY + 4αααααααα→→→→Z ZZ--22 2
238U 234 Th + 4αααααααα→→→→92 90 2
Equazione di
decadimento
92
238 U
4.49x109 yr
α (4.19 MeV)
90
234 Th
schema di decadimento
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52
Decadimento Alfa αααα
• Descrizione 2p+ 2n0 (nucleo di He )
• Origine nucleo con grande Z (Z>82)
• Effetto sul nucleo Z ↓ 2N ↓ 2A ↓ 4
• Carica +2
• Numero di Massa 4
• Ionizzazione elevata
• Penetrazione piccola
• dopo la perdita di
energia cinetica cattura 2e- & diventa gas He
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53
Decadimento Beta- β−
Azoto-14
7 p+
7 n0Carbonio-14T½ = 5730 anni
6 p+
8 n0
β−
υ
AX A Y + ββββ−−−− + + + + →→→→Z Z+1υββββ−−−−
→→→→14C 14 N + ββββ−−−− + + + + 6 7υββββ−−−−
Equazione di decadimentoProcesso
6
14 C
5730 yr
ββββ−−−−( .156 MeV)
7
14 N
Schema di decadimento
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Decadimento Beta- β−
• Descrizione elettrone
• Origine nucleo “ricco” di neutroni
• Effetto sul nucleo Z ↑ 1
N ↓ 1A = (isobaro) n0 ∆ p+
• Carica -1
• Numero di Massa 0
• Ionizzazione bassa
• Penetrazione moderata
• dopo la perdita di
energia cinetica diventa un e- libero
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55
Decadimento Beta+ β+
AX A Y + ββββ++++ ++++→→→→Z Z-1υββββ++++
υ→→→→64Cu 64 Ni + ββββ++++ ++++29 28ββββ++++
Nickel-64
28 p+
36 n0
Rame-64T½ = 12.71 ore
29 p+
35 n0
β+
υ
+
Schema di decadimento
29
64 Cu
12.71 hr
β+β+β+β+ (6.56 MeV)
28
64 Ni
1.022 MeV
Processo Equazione di decadimento
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Decadimento Beta+ β+
• Descrizione positrone (anti-elettrone)
• Origine nucleo deficitario di neutroni
• Effetto sul nucleo Z ↓ 1
N ↑ 1A = (isobaro) p+ ∆ n0
• Carica +1
• Numero di Massa 0
• Ionizzazione bassa
• Penetrazione moderata
• dopo la perdita di
energia cinetica attrae e- & si annichila
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Radiazione da annichilazione
ββββ++++ ++++ e- ⇒ M
0.511 MeV fotone
0.511 MeV fotone
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Emissione di Gamma γ
Stronzio-87m
T½ = 2.806 ore
38 p+
49 n0
38 p+
49 n0
<<energia>>
Stronzio-87
γ AmX A X + γ→→→→Z Z
87mSr 87 Sr + γ→→→→38 38
38
87m Sr
2.806 hr
γγγγ ( .388 MeV)
38
87 Sr
Schema di decadimento
Equazione di decadimentoProcesso
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Emissione di Gamma γ
• Descrizione radiazione elettromagnetica
• Origine nucleo eccitato
• Effetto sul nucleo ↓ energia (transizione isomerica)No ∆ in Z, A o N
• Carica nessuna
• Numero di Massa nessuno
• Ionizzazione molto bassa
• Penetrazione elevata
• Dopo la perdita di
energia termina la sua esistenza
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60
Altri processi di emissione di
radiazione
• emissione di Neutroni
• emissione di Protoni
• cattura elettronica ε• fissione
• fusione
• e altri … …
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61
Emissioni combinate
• Molti radionuclidi decadono in modi multipli
• esempio:
4.42 hr
7.3 ns
17.4 m
35
80m Br
35
80 Br
34
80 Se 36
80 Kr
εεεε
β+β+β+β+ββββ−−−−
3γ3γ3γ3γ4γ4γ4γ4γ
γγγγγγγγ
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62
Grafico N/P
α -- soltanto per Z grandiiso
top
o
+ n
- n
isotono+ p - p
αααα-2 n
-2 p
Z
N isobaro
ββββ−−−−
β+β+β+β+
+ n
- p
+ p
- n
ββββ−−−− -- n°°°° ∆∆∆∆ p+ (isobaro)
β+β+β+β+ -- p+ ∆ ∆ ∆ ∆ n ° ° ° ° (isobaro)
∆ Ν∆ Ν∆ Ν∆ Ν -- isotopo
∆ ∆ ∆ ∆ p+ -- isotono
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Pericolosità della radiazionePericolosità della radiazione
• Le radiazioni più pericolose sono quelle che producono il
fenomeno della ionizzazione (radiazioni ionizzanti)
• Le radiazioni nucleari sono tanto più pericolose quanto
più determinano il fenomeno della ionizzazione
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La ionizzazione
La ionizzazione è un fenomeno determinato
dall’energia che una radiazione nucleare cede agli
atomi della materia, nel momento in cui l’attraversa,
provocando in essa, tra l’altro, il distacco di alcuni
elettroni dalle proprie orbite, dando così luogo alla
formazione di coppie di ioni.
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Ionizzazione di un atomo.
.
Radiazione
(alfa, beta o gamma)Elettrone
Atomo con un elettrone in meno
(ione positivo)
(Ione negativo)
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La radiazione α interagisce con la materia con:
ü un elevatissimo potere ionizzantepotere ionizzante e
ü un bassissimo potere penetrantepotere penetrante.
ionizzazione da radiazione α
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La radiazione β interagisce con la materia con:
ü un elevato potere ionizzantepotere ionizzante e
ü un basso potere penetrantepotere penetrante.
ionizzazione da radiazione β
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formazione delle immagini
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La radiazione γ interagisce con la materia con:
ü un bassissimo potere ionizzantepotere ionizzante e
ü un elevatissimo potere penetrantepotere penetrante.
ionizzazione da radiazione γ
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Potere ionizzante e potere penetrante
delle principali radiazioni nucleari
Radiazione Potere Potere Percorso
ionizzante penetrante in aria
α altissimo bassissimo qualche cm
β alto basso qualche mt
γ bassissimo altissimo qualche Km
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Gli isotopi radioattivi
sono caratterizzati dal fatto che i loro nuclei,
emettendo radiazioni che ne diminuiscono la massa
e l'energia,
si disintegrano,
trasformandosi in nuclei di diverso tipo.
La disintegrazione nucleareLa disintegrazione nucleareLa disintegrazione nucleare
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Grandezze ed unità di misuraGrandezze ed unità di misura
radiometricheradiometriche
üü AttivitàAttività
üü Tempo di dimezzamentoTempo di dimezzamento• Esposizione (prossimamente)
• Dose assorbita ( “ )
• Equivalente di dose ( “ )
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AttivitàAttivitàAttività
L'attività di una sorgente L'attività di una sorgente
radioattiva rappresenta il radioattiva rappresenta il
numero di radiazioni emesse numero di radiazioni emesse
ogni secondo da quella sorgente.ogni secondo da quella sorgente.
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Si misura in Becquerel, Bq, che
rappresenta l'attività di una
sorgente in cui si ha
1 disintegrazione per secondo!!!
AttivitàAttivitàAttività
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Nel vecchio sistema di unità di misura
l'attività veniva misurata in Curie, Ci ,
che rappresenta l'attività di una sorgente
in cui si hanno
37 miliardi di disintegrazioni al secondo.
AttivitàAttivitàAttività
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I passaggi tra la vecchia e la nuova unità di misura
dell'attivitàattività possono essere operati con i seguenti
fattori
1 Ci = 37 miliardi di1 Ci = 37 miliardi di BqBq
( 3,7 x 10( 3,7 x 101010 Bq Bq ))
1 1 BqBq = 0,027 miliardesimi di Ci = 0,027 miliardesimi di Ci
( 2,7 x 10( 2,7 x 10--11 11 Ci )Ci )
AttivitàAttivitàAttività
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Il “tempo di dimezzamento” è Il “tempo di dimezzamento” è
il tempo necessarioil tempo necessario affinchè affinchè
l'attività di una sorgente si l'attività di una sorgente si
riduca alla metà di quella riduca alla metà di quella
inizialeiniziale
Tempo di dimezzamentoTempo di dimezzamentoTempo di dimezzamento
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77
A = AA = A0 0 : 2 : 2 nn
AA00 = attività iniziale della sorgente
(giorno di confezionamento)
n n = numero di tempi di dimezzamento trascorsi dal giorno di confezionamento ad oggi
AA = attività della sorgente ad oggi
Il tempo di dimezzamentoIl tempo di dimezzamentoIl tempo di dimezzamento
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La misura del grado di esposizione La misura del grado di esposizione
alle radiazionialle radiazioni
•• dipende daldipende dal tipo di radiazioni tipo di radiazioni
nuclearinucleari che attraversano la che attraversano la
materiamateria
•• dipende dal dipende dal tipo di materiatipo di materia che che
è è attraversataattraversata dalle radiazionidalle radiazioni(aria, materia in genere, corpo umano)
19/07/2005 "Principi fisici alla base della
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CalcoloCalcolo dell’attivitàdell’attività utilizzandoutilizzando T½T½
parte prima
Passi da eseguire:
1. Determinare T½ per il radionuclide in esame
2. Calcolare il numero di T½ , #T½ , trascorsi dall’istante in cui conosciamo A
#T½ = tempo trascorso / T½
Esempio:In 32 giorni di decadimento quanti T½ sono trascorsi per un radionuclide
avente un T½ di 13.2 giorni?
#T½ = ?? Tempo trascorso = 32 giorni T½ = 13.2 giorni
#T½ = tempo / T½
= 32 giorni / 13.2 giorni
= 2.42424242 T1/2
= 2.4 T1/2
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Calcolo dell’attività utilizzandoCalcolo dell’attività utilizzando T½ T½
parte seconda
3. Determinare la percentuale % di radionuclide
originale sopravvissuto (3 modi)
1. Mediante la formula % = [.5]#T½ , usando tasto yx
sulla calcolatrice tascabile;
2. Stima approssimativa dal grafico di A(t)
3. Stima approssimativa da una tabella come questa:
#T½ % decimal
0 100 1.00
1 50 .50
2 25 .25
3 12.5 .125
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81
Calcolo dell’attività utilizzandoCalcolo dell’attività utilizzando T½ T½
parte terza
• Determinare l’attività rimanente
– Moltiplicare l’attività iniziale per la %
– A = [%] [Ao] A0=attività iniziale
• Combinare le due equazioni
% = [.5]#T½ & A = [%] [Ao]
A =[.5]#T½[A0]
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Esercizio 10
82 µCi di gas radon sono contenuti in un contenitorechiuso. Quanto ne rimarrà dopo 9.5 giorni?
(T½ del Rn = 3.8 giorni)
A=?? 82 µCi =A0 9.5giorni=t trascorso 3.8g = T½
#T½ = tempo / T½ = 9.5g / 3.8g= 2.5
% = [.5]#T½ = [.5]2.5 = 0.1767766952966
A = [%] A0
= [0.1767766952966] [82 µCi ]
= 14.49568901432 µCi
= 14 µCi
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83
Esercizio 11
Abbiamo a disposizione 100 µCi di 103Ru. Quanto ne rimarrà dopo 50 giorni?
(T½ del 103Ru = 39.4 giorni)
A=?? 100 µCi =A0 50 giorni = t trascorso 39.4d = T½
#T½ = tempo / T½ = 50d / 39.4d= 1.27 % = [.5]#T½ = [.5]1.27 =
A = [%] A0
= [0.414659] [100 µCi ]
= 41.4659 µCi
= 41.5 µCi
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84
Esercizio 12
Abbiamo a disposizione 50 µCi di 136Cs. Quanto ne rimarrà dopo 39 giorni?
(T½ del 136Cs = 13 giorni)
A=?? 100 µCi =A0 39 giorni = t trascorso 13d= T½
#T½ = tempo / T½ = 39d / 13 d= 3 % = [.5]#T½ = [.5]3 =
A = [%] A0
= [0.125] [50µCi ]
= 6.25 µCi