problemi di umidità? risalita capillare? muffa?

120
1,03 2 440e-03 0,99 0,97 0,80 0,73 0,67 0,60 0,53 0,47 0,40 0,35 0,27 0,20 0,14 6 894e-02 Quaderni tecnici TECNORED - n°7: Informazioni, Comunicazione, Arte, Cultura RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO UMIDITÀ: DIDATTICA E TECNICHE DI RISANAMENTO A CONFRONTO Dott. Paolo Mariani - Federico Ferrarini VULNERABILITÀ SISMICA SECONDO D.M. 14 GENNAIO 2008 Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ing. Enzo Puleo

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Page 1: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

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6 894e-02

Quaderni tecnici TECNORED - n°7: Informazioni, Comunicazione, Arte, Cultura

RISANAMENTO CONSOLIDAMENTO DEUMIDIFICAZIONE & RECUPERO

UMIDITÀ: DIDATTICA E TECNICHEDI RISANAMENTO A CONFRONTO

Dott. Paolo Mariani - Federico Ferrarini

VULNERABILITÀ SISMICASECONDO D.M. 14 GENNAIO 2008

Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ing. Enzo Puleo

Page 2: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

Since 1982

Venezia: Canal GrandePalazzo Papadopoli con affreschi del Tiepolo.Risanato con Dry Kit System

SPECIALISTI CONTRO L’UMIDITÀ

Page 3: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

3

Questo assunto è talmente appropriato

e condivisibile da poter essere applicato

a qualsiasi attività della nostra vita.

Per esempio, una semplice passeggiata

in ambienti poco familiari può

rivelarsi decisamente più pericolosa

del paracadutismo sportivo free fall

da cinquemila metri. Questa attività,

infatti, come altre defi nite “estreme”

si conquista gradualmente, seguendo

una “progressione formativa” tesa ad

eliminare i problemi che si possono

verifi care durante l’azione.

Ritornando alla passeggiata e leggendo

le statistiche degli incidenti occorsi a

cercatori di funghi, escursionisti della

domenica ecc., ci rendiamo subito

conto di quanto l’improvvisazione

e la mancanza di una preparazione

adeguata possano provocare

conseguenze gravissime svolgendo

attività apparentemente banali.

Non pensiamo però solamente allo

sport o al tempo libero!

Immaginiamo quanti inutili rischi e

inconvenienti legati alle nostre attività

lavorative nascano, appunto, da una

insuffi ciente preparazione o dalla

mancanza di conoscenza specifi ca.

Da parte nostra queste carenze

vengono regolarmente riscontrate in

occasione degli incontri e dei seminari

tecnici rivolti agli operatori del settore

riguardo le problematiche dell’umidità e

dei molteplici aspetti ad essa correlati.

Non conoscere queste dinamiche, o

meglio, risolverle per luoghi comuni

quali “ far circolare l’aria”, oppure

“realizzando intercapedini ventilate”,

utilizzando il “prodotto risolutore”, ecc.

ecc., signifi ca avere la certezza di una

contestazione, la mancata soddisfazione

del committente e, molto spesso,

confl itti legali. Non per niente, più

del 90% delle cause civili in edilizia

riguardano appunto problematiche

legate all’umidità. Ecco perché le

nostre attività, oltre a perfezionare

continuamente tecnologie e prodotti,

sono anche fortemente indirizzate alla

formazione dei tecnici e degli operatori

dell’edilizia in genere, ed in particolare

a quelli specifi ci del recupero, del

restauro e della manutenzione.

I nostri seminari informativi si

svolgono generalmente presso gli

Ordini Professionali, presso le Sedi

Universitarie interessate oppure

vengono programmati annualmente

presso sedi congressuali dedicate.

Il calendario di questi ultimi lo potrete

trovare sul nostro sito, mentre una

sintesi delle tematiche trattate la

potrete rintracciare nelle prime pagine

di questa rivista.

Buon sky diving!

Buone passeggiate!

Buon lavoro!

Dott. Paolo Mariani

“IL RISCHIO È INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA CONOSCENZA” Irving Fisher

EDITORIALE

DOTT. PAOLO MARIANI - AMM. UNICO TECNORED

Page 4: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

4Rivista di informazioni tecniche di Tecnored S.r.l. Marchi e nomi registrati. Testi, foto e immagini riservate. È consentita la riproduzione solamente con autorizzazione scritta della Tecnored S.r.l.

This statement is so apt and

universal that it can be applied

to almost anything we do in life.

For instance, a simple walk in

an environment we don’t know

well can end up being a lot

more hazardous than a freefall

dive from five thousand metres.

In fact, skydiving, like other

sports defined as “extreme”,

needs to be approached

gradually by following a

progressive training programme

aimed at rooting out the

problems that can arise during

the jump.

To return to our walk, if we look

at the statistics on accidents

that befall mushroom hunters,

Sunday pleasure trippers and

so on, we can immediately see

how improvising activities or

failing to adequately prepare

for them can lead to terrible

consequences, even when

the activities in question are

apparently everyday and free

from risk.

The problem isn’t confined to

just sports and leisure activities,

however!

Let’s imagine how many useless

risks and difficulties linked

to our work activities arise

precisely from inadequate

training or the lack of the

relevant know-how.

On our side, we regularly meet

with these failings during the

meetings and technical seminars

where sector operators

come together to discuss the

problems of damp and the

many issues connected with it.

Not understanding these

dynamics or – perhaps more

accurately – trying to solve

them using tired old ideas such

as “let plenty of air in”, “make

ventilated cavity walls”, or “use

an anti-mould product”, and so

on and so forth, means setting

oneself up for a dispute, failure

to satisfy customers and, very

often, legal battles.

It’s no accident that more than

90% of civil law suits in the

construction sector are over

damp-related problems.

This is why our operations

focus not only on continually

improving technologies

and products but also on

training and development

for our technical staff and for

construction workers in general

– especially those working in the

realm of building reclamation,

restoration and maintenance.

Our informative seminars are

generally held at the offices of

professional associations and

orders, in any university faculties

that wish to host them or at

our specially organized annual

conferences.

At the beginning of this

magazine you will find an outline

of the issues covered.

Wishing you happy skydiving,

weekend walks and work,

Best regards,

Dott. Paolo Mariani

EDITORIAL

“RISK VARIES INVERSELY WITH KNOWLEDGE” Irving Fisher

Page 5: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

5Rivista di informazioni tecniche di Tecnored S.r.l. Marchi e nomi registrati. Testi, foto e immagini riservate. È consentita la riproduzione solamente con autorizzazione scritta della Tecnored S.r.l.

SOMMARIO 1

UMIDITÀ E UMIDITÀ

DIDATTICA

6 L’umidità di risalita nelle murature “fuori terra”

12 L’umidità nei muri “controterra”

15 L’umidità relativa ed i fenomeni condensativi

16 L’umidità di costruzione

19 L’umidità meteorica

COMPARAZIONI 20 Tecniche di risanamento a confronto

RISANAMENTO &DEUMIDIFICAZIONE

SOMMARIO 2

RECUPERO &CONSOLIDAMENTO

68 Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE

60 Deumidificazione murature DRYKIT SYSTEM

72 Intonaci macroporosi per l’abitabilità immediata di edifici di nuova costruzione INTONACA&DEUMIDIFICA

110 Consolidamento di qualsiasi tipo di muratura INIETTA&CONSOLIDA

SCHEDE PRODOTTI

TECHNICAL FEEDBACK

CASACLIMA 24 Tecnologie per il ripristino della coibentazione naturale

Di Michele Perlini - Arcstudio Perlini

MANUTENZIONE STRAORDINARIA 32 La deumidificazione del Palazzo del Popolo ad Ancona

Geometra Roberto Capannari - Direttore Lavori

LA CURA 28 Il risanamento e il restauro del Museo delle Armi di santa Apollonia in Lisbona (Portogallo)

Di Alejandro Lauria - Architetto studio Compatible Lisbona

TECHNICAL FEEDBACK

VERIFICA SISMICA D.M. 14/1/2008 74 Edilizia pubblica Scuole elementari

Dott. Ing. Paolo Bettagno - Studio Ingegneria Enzo Puleo

CONSOLIDAMENTO 102 Il restauro conservativo del turrazzo di Falerna

Di Vincenzo Mantuano - Architetto d’interni

CASE HYSTORY

NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY 34 Murature Affrescate

INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DI UN EDIFICIO IN ACITREZZA (CT) 44 Edilizia privata

Il CASTELLO VISCONTEO DI SANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD 46 Strutture fortificate

RIUSO DELLE EX AMBASCIATE A BELGRADO (SERBIA) 48 Ex ambasciate

LA BASILICA DI SAN CIRIACO (ANCONA) 47 Ex ambasciate

L’HANGAR ELICOTTERI DEI VIGILI DEL FUOCO (GENOVA) 50 Edilizia industriale

IL VILLAGGIO ARABO DEL PARCO DIVERTIMENTI GARDALAND (LAZISE- VR) 51 Gas beton - poroton

INTERVENTI DI DEUMIDIFICAZIONE 52 Ville e palazzi

CASE RURALI E CHIESE, EDIFICI DIVERSI MA CON PROBLEMATICHE E SOLUZIONI COMUNI

56 Cascinali, rustici e agriturismo

TECNORED IN SPAGNA 58 Propiedad Real y Patrimonio Civil

CASE HYSTORY

CONSOLIDAMENTO DELLE MURATURE CON RIPRISTINO STRUTTURALE DELLE MALTE DI ALLETTAMENTO

108 Dimore in Campagna

SCHEDE PRODOTTI

116 Rinforzo strutturale dei solai CONNETTORE NO-LIMITS

Page 6: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

6

INTRODUZIONE ALLA CAPILLARITÀ:

Il fenomeno della capillarità s’incontra spesso nella

vita quotidiana ed è legato alla bagnabilità, cioè alla

capacità dei liquidi, per esempio l’acqua, di bagnare

le superfi ci solide. Questa forza di adesione1 tra

liquido e parete solida, prevalente su quelle di coe-

sione tra le molecole del liquido, è responsabile, nei

capillari, della risalita del liquido lungo la parete, in

contrasto con la forza di gravità.

L’altezza raggiunta dal liquido è quella nella quale si

equilibrano la forza di gravità e quella di coesione da

una parte, e quella di adesione dall’altra.

Se invece è la forza di coesione2 a prevalere su

quella di adesione, la parete respinge il liquido verso

il basso, in contrasto con la legge dei vasi comu-

nicanti3. Questo fenomeno si osserva ad esempio

sulle superfi ci idrorepellenti.

La risultante delle forze di adesione e di coesio-

ne lungo la superfi cie del liquido è detta tensione

superfi ciale4 . Essa sarà diretta verso l’alto nel caso

della risalita del liquido lungo il capillare, e verso

il basso nel caso dell’abbassamento del livello del

liquido nel capillare. Nel primo caso la superfi cie del

Tecnica e didatticaPrima di affrontare le tematiche relative ai prodotti per contrastare i danni prodotti dall’umidità, riteniamo utile descrivere le diverse tipologie del fenomeno con il quale ci confrontiamo quotidianamente.Questa conoscenza ci faciliterà enormemente nella scelta delle soluzioni ottimali per mantenere in equilibrio l’impre-scindibile binomio “costo-benefi ci”.

L’UMIDITÀ ASCENDENTENELLE MURATURE “FUORI TERRA”

1) Forza di adesione.Si dice forza di adesione quando le molecole d’acqua aderiscono al contenitoreo materiale di contatto.

2) Forza di coesione.In fi sica, la coesione è la forza di attrazione che si crea tra le particelle elementari di una sostanza, tenendole unite e opponendosi alle eventuali forze esterne, che tendono a separarle.

3) Vasi comunicanti.Il principio dei vasi comunicanti è quel principio fi sico secondo il quale un liquido contenuto in due contenitori comunicanti tra loro raggiunge lo stesso livello. L’acqua, come tutti i liquidi, non ha una forma propria ma assume la forma del recipiente che la contiene.

4) Tensione superfi ciale.La tensione superfi ciale (gene-ralmente indicata con γ) è una particolare proprietà dei fl uidi che opera lungo la superfi cie di separazione, trattenendo gli stessi come in una pellicola elastica.

Gasγlg

γgs γls

θLiquido

Solido

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 7: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

7

Page 8: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

8

laterali, ma non verso l’esterno.

La risultante delle forze che

agiscono sulle molecole di su-

perfi cie è una forza diretta verso

l’interno del liquido. A sua volta, la

forza di coesione fra le molecole

fornisce una forza tangenziale

alla superfi cie. La superfi cie di

un liquido si comporta dunque

come una membrana elastica

che avvolge e comprime il liquido

sottostante. La tensione superfi -

ciale esprime la forza con cui le

molecole superfi ciali si attirano

l’un l’altra.

ANGOLODI BAGNABILITÀ:È esperienza comune che una

goccia di liquido posta su una

superfi cie piatta mostri una ten-

denza a modifi care la sua forma

a seconda delle caratteristiche

della superfi cie e del liquido

usati. Più la goccia è simile alla

superfi cie solida, più la goccia

sarà piatta. Se, al contrario, tra la

superfi cie solida ed il liquido non

vi sono interazioni apprezzabili,

la goccia avrà una forma simile

ad una sfera, per minimizzare il

contatto con essa. Per quantifi -

care tale fenomeno si introduce

il concetto di angolo di contatto,

defi nito come angolo α, che la

superfi cie orizzontale forma con

la tangente nel punto di contat-

to dell’interfaccia liquido-aria,

liquido-solido, solido-aria.

L’angolo di contatto fornisce

diverse informazioni sull’affi nità

tra il solido, il liquido e l’aria.

La relazione tra l’angolo di con-

tatto e la tensione superfi ciale è:

cosα = γsa-γsl

γla

Dove: γsa = tensione all’inter-

faccia solido-aria; γsl = tensione

all’interfaccia solido-liquido;

liquido apparirà concava, nell’al-

tro apparirà convessa verso il

basso. Il centro della superfi cie

del liquido si chiama menisco5

ed è a partire da questo valore

che si misura l’innalzamento o

l’abbassamento del livello.

La direzione del vettore risultante

è la stessa della tangente alla

superfi cie del liquido e l’angolo

che forma si chiama angolo di

bagnabilità.

Si noti che l’innalzamento o l’ab-

bassamento del livello non dipen-

dono solo dal liquido, ma anche

dal materiale della parete.

L’acqua, ad esempio, risale in

un capillare di vetro, mentre si

abbassa in uno di tefl on.

TENSIONESUPERFICIALE:

La molecola di un liquido attira le

molecole che la circondano ed a

sua volta è attratta da esse. Per

le molecole che si trovano all’in-

terno del liquido, la risultante di

queste forze è nulla ed ognuna di

esse si trova in equilibrio rispetto

alle altre. Quando invece queste

molecole si trovano sulla super-

fi cie, esse vengono attratte dalle

molecole sottostanti e da quelle

Scarsa bagnabilità

α

α

Elevata bagnabilità

h

rθFF

h

θ FF

Page 9: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

9

γla = tensione all’interfaccia

liquido-aria.

Il valore del coseno6 cosα è un

numero compreso tra -1 ed 1

relativamente all’angolo che lo

produce. Questo valore è uti-

lizzato dalla formula di Yurin7

per determinare l’altezza della

colonna d’acqua in un capillare.

Ora calcoliamo l’altezza h che

raggiunge il liquido all’interno di

un capillare. Se la superficie del

liquido è concava verso l’alto, la

forza della tensione superficiale

in corrispondenza delle pareti

del tubo sarà diretta verso l’alto;

la componente verticale di questa 5) Il menisco è una conca su-perficiale di un liquido presente in qualsiasi contenitore (per esempio in una pipetta, in un cilindro o in un becker).

6) Coseno.Dato un triangolo rettangolo, il coseno di uno dei due angoli interni adiacenti all’ipotenusa è definito come il rapporto tra le lunghezze del cateto adiacente all’angolo e dell’ipotenusa.Più in generale, il coseno di un angolo α, espresso in gradi o radianti, è una quantità che dipende solo da α, costruita usando la circonferenza unitaria.

7) James Yurin (15 Dicembre 1684 – 29 Marzo 1750): fu uno scienziato ed un fisico ricordato per i suoi lavori inerenti la capillarità.

La forza F verticale F = (2πr)(cosα)

Dove: = tensione superficiale; (2πr) = circonferenza; (cosα) = rapporto dipendente dall’angolo α.

il volume V del liquido nel capillare V = (πr2)h

Dove (πr2) = superficie della sezione capillare; h = altezza della colonna di fluido nel capillare.

il peso P del liquido nel capillare: P = (πr2)h fg Dove (πr2)h = volume del fluido; f = densità del liquido; g = accelerazione di gravità.

Eguagliando la forza F, diretta verso l’alto, al peso P della colonna di liquido, si ha: (2πr)(cosα) = (πr2)hfg da cui si ricava l’altezza h raggiunta dal liquido

LEGGE DI YURIN: h = 2 cosαrfg

forza, applicata a tutto il bordo

del liquido aderente al capillare,

è quella che sorregge il liquido

ed ha modulo (F cosα), dove

l’angolo è quello individuato,

detto angolo di contatto. Se la

superficie del liquido è conves-

sa verso l’alto, invece, la forza

della tensione superficiale in

corrispondenza delle pareti del

tubo sarà diretta verso il basso.

Ora, considerando che il bordo di

contatto corrisponde alla circon-

ferenza del capillare (2πr), si pos-

sono calcolare alcuni elementi

trascurando la lieve curvatura

sulla superficie:

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 10: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

10

Sali disciolti nel terreno e successivamente trasportati all’interno della muratura attraverso l’acqua di risalita capillare (Fig. 1). Evaporazione dell’acqua con successiva cristallizzazione dei sali residui all’interno delle murature e degli intonaci (Fig. 2). Aumento del volume dei sali in prossimità della superficie esterna con l’elevarsi dei valori dell’umidità relativa ambientale e conseguente inizio delle dinamiche disgregative (Fig. 3). Demolizione dei vecchi intonaci e rifacimento degli stessi protetti dall’idratazione dell’acqua d’impasto dalle boiacche antisaline specifiche (Fig. 4).

I DANNI PROVOCATIDALLA RISALITACAPILLARE

Il degrado delle murature,

degli intonaci e delle eventuali

pitture o decorazioni è proprio

causato dall’acqua di risalita

capillare. Interessa l’edilizia ci-

vile in genere e gran parte del

nostro patrimonio immobiliare.

In tempi remoti tale fenomeno

era ampiamente conosciuto,

ma considerato dai costruttori

quasi ineludibile dalla struttura

stessa. Oltre ai danni estetici,

l’umidità ascendente aumen-

ta la dispersione del calore

dall’interno dell’edificio verso

l’esterno e favorisce inoltre

l’aumento dell’umidità relativa

interna, provocando problemi

igienici ed ambientali.

PERCHÉ GLI INTONACIE LE PIETRESI SGRETOLANO

Tutti i materiali da costruzione

sono porosi; questo fa sì che

infiltrazioni d’acqua in genere,

o quelle di risalita capillare,

possano far trasmigrare in

superficie i sali contenuti nella

muratura stessa oppure quelli

che si trovano disciolti nel

terreno.

Questi sali, non potendo come

l’acqua evaporare dai muri,

una volta raggiunta la super-

ficie esterna cristallizzano,

rimanendo per sempre condi-

zionati dalle continue variazio-

ni dei tassi di umidità relativa

ambientale, anche dopo aver

eliminato le cause della risalita

capillare.

I sali cristallizzati sulle super-

fici, essendo fortemente igro-

scopici, riescono ad assorbire

l’acqua contenuta nell’aria

provocando un notevole au-

mento del loro volume (come

la formazione del ghiaccio ad

esempio) passando dallo stato

anidro a quello saturo in pre-

senza di aria secca o umida.

La conseguenza di ciò è

una forte azione meccanica

demolitiva in grado negli anni

di sgretolare, oltre agli intonaci

di rivestimento, anche materiali

da costruzione estremamente

compatti come il mattone, le

pietre calcaree e addirittura

i graniti (es.: nelle chiese le

pietre di rivestimento, i gradini

degli altari, etc.).

Si può facilmente comprendere

l’importanza di impedire che

questi sali raggiungano le su-

perfici esterne, ma rimangano

inerti all’interno dei materiali da

costruzione e quindi non più a

contatto con l’aria esterna.

PER RISOLVERE LE PROBLEMATICHE LEGATE AI SALI È DECISAMENTE PREFERIBILE IL SISTE-MA “FISICO” A QUELLO CHIMICO.

Le principali categorie dei

sali presenti nei materiali da

costruzione possono essere

sommariamente raggruppate

in: cloruri, solfati, nitrati e nitriti

1 2 3 4

con caratteristiche degene-

rative sui muri più o meno

evidenti in funzione della loro

concentrazione e della natura

del materiale stesso.

I vantaggi di utilizzare il siste-

ma fisico, quale l’applicazione

delle boiacche antisaline

specifiche prima della stesura

dei nuovi intonaci, risulta-

no essere quelli relativi alla

certezza del risultato indipen-

dentemente dal tipo di sale

presente nella muratura.

Tutti i sistemi antisale a

precipitazione chimica, invece,

necessitano della conoscen-

za precisa della categoria

del sale presente al fine di

utilizzare il neutralizzante corri-

spondente.

Ovviamente, in presenza di

intonaci affrescati, le tecni-

che di desalinizzazione più

appropriate risultano essere

quelle realizzabili con impac-

chi assorbenti, il cui costo,

congruo in questi casi, non è

certamente proponibile per gli

interventi di edilizia civile.

Soluzione salina veicolata dalleinfiltrazioni d’acqua o dalla risalita capillare

Cristallo di sale anidro all’internoo sulla superficie delle murature

Cristallo di sale saturo sulla superficie delle muraturemaggiore sino a 50 volte rispetto a quello anidro.

Page 11: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

11

DryKit

DryGel

Inietta&Risana

Boiacche Antisaline

I prodotti Tecnored per eliminareil fenomeno della risalita capillaree per inibire le efflorescenze saline.

Page 12: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

12

8) Ortogonalmente.L’ortogonalità o perpendicolarità è un concetto geometrico che indica la presenza di un angolo retto tra due entità geometri-che. Queste possono essere ad esempio due rette in un piano, oppure una retta ed un piano o due piani incidenti nello spazio.

9) Tensione meccanica.Essa è definita come la forza di contatto per unità di area, cioè è il limite del rapporto tra la forza agente e l’area della superficie su cui agisce. Essa è una quantità vettoriale e la sua unità di misura è il Pascal.

10) Grandezza intensiva.Le proprietà intensive sono quelle che non dipendono dalla quantità di materia o dalle dimensioni del campione ma soltanto dalla natura e dalle condizioni nelle quali si trova.

11) Proprietà colligativa.È una proprietà delle soluzioni che dipende solo dal numero di particelle distinte - molecole, ioni o aggregati sopramole-colari - che compongono la soluzione e non dalla natura delle particelle stesse. Quando si aggiunge un soluto non vo-latile a un solvente, le proprietà fisiche della soluzione che si forma sono diverse da quelle del solvente puro.

PRESSIONE:

La pressione è una grandezza

fisica, definita come il rapporto

tra la forza agente ortogonalmen-

te8 su una superficie e la super-

ficie stessa. Il suo opposto (una

pressione con verso opposto) è la

tensione meccanica9. La pressio-

ne è una grandezza intensiva10 e

quindi si intende sempre riferita

all’unità di superficie.

P = Pressione

F = Forza

S = Superficie

Pressione e tensione, nel caso

in cui siano interne ad un corpo,

possono essere generalizzate nel

concetto di sforzo meccanico.

La pressione può essere classifi-

cata in due modi:

Pressione assoluta (o reale):

determina la pressione effettiva

che viene esercitata.

Pressione relativa: determina la

pressione differenziale o perce-

pibile; (ad esempio l’atmosfera

terrestre, pur agendo una pres-

sione di un’atmosfera, non viene

percepita dal corpo umano, men-

tre viene percepita la differenza

di pressione). Spesso viene presa

come riferimento per la valuta-

zione della pressione relativa la

pressione atmosferica (che quindi

vale 1 atm in senso assoluto e 0

atm in senso relativo).

PRESSIONE OSMOTICA:

La pressione osmotica è una

proprietà colligativa11 associata

alle soluzioni. Quando due solu-

zioni con lo stesso solvente ma a

concentrazioni diverse di soluto

sono separate da una membrana

semipermeabile, le molecole di

solvente si spostano dalla solu-

zione con minore concentrazione

di soluto alla soluzione con mag-

giore concentrazione di soluto, in

modo da uguagliare le concen-

trazioni delle due soluzioni.

L’UMIDITÀNEI MURI “CONTROTERRA”

Tecnica e didatticaContrariamente al fenomeno della risalita capillare, dove la pressio-ne atmosferica non esercita alcun ruolo nella manifestazione del fenomeno stesso, risulta invece determinante nel caso delle murature interrate.Conseguentemente la scelta delle tecnologie per contrastare questo tipo di umidità dovrà essere orientata verso materiali idonei.Un esempio per tutti: l’utilizzo di intonaci macroporosi (fortemente permeabili) “direttamente” su tali murature produrrà l’effetto opposto di quanto desiderato.Basterà in questo caso utilizzare come sottofondo una boiacca im-permeabilizzante sulla quale successivamante potrà essere applicato l’intonaco macroporoso con evidenti vantaggi “anticondensativi”.

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 13: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

13

Inietta&Impermeabilizza

RiparaTerrazza

Boiacche Impermeabilizzanti

Sigillante TRH710

I prodotti Tecnored per contrastareil fenomeno delle infiltrazioni d’acquae l’umidità di contatto

Page 14: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

14

Intonaca&Coibenta

Intonaca&Deumidifica

ProteggiAmbienti

I prodotti Tecnored per contrastareil fenomeno della condensazionee per igienizzare i locali inquinati da muffe, funghi e licheni

Page 15: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

15

13) Umidità relativa (o UR).È il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e la quantità massima di vapore acqueo che la stessa massa d’aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione

14) Igrostato.Apparecchio che regola automaticamente l’umidità dell’aria in un ambiente

15) Empiricamente.Che si basa sull’esperienza, su ciò che può essere dimostrato sperimentalmente

16) Sd.Acronimo di Superfice Diffusione vapore.

COMFORT ABITATIVO

L’umidità presente all’interno delle abi-

tazioni è determinata, in parte, anche da

un’ elevata produzione di vapore da parte

delle persone che le utilizzano. Attività

quali cucinare, lavare asciugare il bucato

sui caloriferi eccetera, producono valori

indicativi che possono essere quantificati

in 10 litri di acqua (sotto forma di vapore)

per nucleo familiare di quattro persone/

giornata.

Il mantenimento dello stato di benessere

si raggiunge impedendo che l’umidità rela-

tiva dei locali non superi il 65-70%.

Valori superiori a quelli indicati provo-

cheranno problematiche importanti quali

condensazioni superficiali che favoriranno

la proliferazione di microorganismi, funghi,

licheni, producendo cattivi odori, degrado

delle strutture ed inquinamento ambien-

tale.

Meno dell’1%, dell’aria umida riesce ad

essere smaltita attraverso la traspirazione

delle murature; il 99%, pertanto, viene

eliminato mediante il ricambio dell’aria

(aprendo le finestre) o attraverso una cap-

pa di aspirazione, o tramite deumidificatori

e/o climatizzatori.

L’importante è prenderne coscienza, fi-

dandosi della tecnologia e di quanto detto

sopra, lasciando perdere le fantasie com-

merciali di chi afferma che sia necessaria

e risolutiva una “respirazione dei muri”.

Quando l’umidità relativa13 raggiunge

un valore pari al 65-70%, deve essere

attivata una forma di areazione. L’ideale è

un igrostato14 collegato ad una bocchetta

di scambio con l’esterno che immette o

espelle aria in relazione alla percentuale di

umidità relativa riscontrata. In assenza di

tecnologia sarà sufficiente areare le stan-

ze aprendo le finestre per circa 5 minuti.

Rivestendo le pareti ed i soffitti interni con

del cartongesso, oppure utilizzando un ri-

vestimento traspirante con un coefficente

µ basso, otterremo il caratteristico effetto

spugna – ciò non al fine di “far respirare il

muro”, bensì per utilizzare la finitura inter-

na come “polmone” nei momenti in cui la

produzione del vapore acqueo aumenta,

per poi ricederla quando la percentuale

relativa ritorna entro i limiti di comfort.

TRASPIRABILITÀ DEIMATERIALI:

µ - resistenza alla diffusione al vapo-

re; rapporto fra la permeabilità dell’aria

(190x10-9 g/s m Pa) e la permeabilità

del materiale. (numero adimensionale

sempre maggiore di 1).

δv - permeabilità al vapore;

rappresenta la quantità di vapore che

passa nell’unità di tempo attraverso una

sezione unitaria di una parete di spessore

unitario sotto una determinata differenza

di pressione. (g/s m Pa – grammo/secon-

do metro Pascal)

In edilizia, per traspirabilità di un materiale

si intende la capacità di un materiale di

essere attraversato dall’aria umida.

La traspirabilità è in genere correlata alla

porosità del materiale.

Tanto più un materiale è traspirante, tanto

più bassa è la possibilità che si crei con-

densa sulla sua superficie.

La traspirabilità permette anche un miglio-

re isolamento termico; l’aria secca, infatti,

in condizioni stagnanti, costituisce un

buon isolante.

La principale unità di misura impiegata

viene identificata con una lettera greca: µ

(mu).

Il µ è la resistenza che oppone il materiale

al passaggio del vapore in relazione alla

resistenza data da un metro di aria. Si trat-

ta quindi di una grandezza adimensionale

(un coefficiente misurato empiricamente15

in laboratorio). Più questo valore è basso

(mai, comunque, inferiore ad 1), tanto più

facilmente il vapore riuscirà ad attraversa-

re il materiale.

Nella pratica quotidiana e nelle schede

tecniche, si impiega ormai sempre più

frequentemente il valore Sd16, che si

ottiene moltiplicando il µ del materiale per

lo spessore del prodotto espresso in metri.

Si ottiene così lo spessore dello strato di

aria equivalente, che oppone una resisten-

za uguale a quella del prodotto specifico.

Un altro modo di quantificare la capacità

traspirante dei materiali è la diffusione al

vapore (WDD5 “wasserdampfdurchlässi-

gkeit” o permeabilità al vapore acqueo),

cioè la quantità di acqua (espressa in

grammi) sotto forma di vapore che passa

attraverso un metro quadrato di membra-

na nelle 24 ore (gr/m2 24h).

L’UMIDITÀ RELATIVA ED I FENOMENI CONDENSATIVI

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 16: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

16

UMIDITÀ RESIDUALE

Tutta l’acqua impiegata nelle diverse

operazioni di edifi cazione di un manufatto

nuovo necessita di periodi oscillanti da

uno a tre anni per disperdersi ed evapo-

rare completamente.

Conseguentemente, i valori di coibenta-

zione delle nuove strutture originariamen-

te calcolati entreranno a regime solamen-

te dopo tale periodo.

In questo lasso di tempo l’edifi cio non

dovrebbe essere abitato per evitare il

superamento dei valori limite dell’umidità

ambientale favorendo, in questi casi, con-

densazioni superfi ciali e relative proble-

matiche annesse.

La fase di maturazione dei calcestruzzi

e delle altre strutture edili potrà essere

accelerata utilizzando uno o più deumidi-

fi catori ambientali avendo cura di chiude-

re porte e fi nestre per evitare la deumidi-

fi cazione dell’aria esterna.

La movimentazione dell’aria con pale a

lenta rotazione favorirà ulteriormente le

operazioni di asciugatura.

L’IMPORTANZA DEGLIINTONACI MACROPOROSI

Dovendo abitare l’edifi cio il più rapida-

mente possibile risulterà di fondamentale

L’UMIDITÀDI COSTRUZIONE

UMIDITÀ&UMIDITÀ

importanza l’impiego di intonaci macro-

porosi in grado di assorbire e restituire

all’ambiente notevoli quantità d’acqua

(effetto spugna) evitando le problematiche

delle condensazioni superfi ciali garan-

tendo nel contempo un’ottimo comfort

abitativo.

Generalmente questi intonaci particolari

vengono impropriamente utilizzati nel

risanamento dei muri affetti da umidità

ascendente ma, senza il preventivo blocco

della risalita capillare operata con barriere

chimiche o meccaniche, la durata degli

stessi risulterà estremamente limitata.

Ciò a causa dei sali disciolti nell’acqua

che, non potendo evaporare unitamente

alla stessa, si accumuleranno nelle super-

fi ci murarie producendo le disgregazioni

ed i danni noti.

L’ottimo rapporto qualità prezzo raggiunto

dalla Tecnored in questo settore è stato

possibile grazie alla scelta di fornire il

TRH780® esclusivamente nella formula-

zione “concentrata”.

Sono stati evitati così, tutti gli inutili costi

aggiuntivi legati ai trasporti dei leganti

idraulici e degli inerti che interessano oltre

il 90% del prodotto stesso.

L’utilizzo del TRH780® concentrato con-

sente inoltre di utilizzare leganti idraulici

ed inerti del luogo totalmente in linea

con la fi losofi a corrente del restauro e

nel contempo avere un prodotto sempre

in grado di sviluppare completamente le

proprie specifi che caratteristiche espansi-

ve aeranti.

CONTESTAZIONI EVITABILI

La conoscenza delle dinamiche relative

a questo tipo di umidità consentirà di

evitare inutili e costose contestazioni tra

committente ed impresa per vizi costruttivi

molte volte inesistenti che possono essere

facilmente previsti o evitati.

Esempio: nei grafi ci riportati si evidenziano

problematiche legate alla condensazione

superfi ciale di due appartamenti con stili

di vita diversi ma entrambi non corretti.

Nell’ appartamento n. 1, infatti, si nota una

temperatura costante tipica di chi non

apre mai le fi nestre. Gli inquilini dell’appar-

tamento n. 2, pur aprendo continuamente

le fi nestre, mantengono combinazioni di

temperatura e umidità relativa in grado di

favorire la condensazione superfi ciale.

“Pennetta” elettronica per rilevare automaticamente le variazioni dell’umidità relativa e della temperatura ambientale.

FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA

TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI

APPARTAMENTO N° 1 NON ABITATO CORRETTAMENTE

24-05 01-06

13.5

21.6

29.7

37.8

(°C)

09-06 17-06 (data)

FASCIA IDEALE UMIDITÀ RELATIVA

TEMPERATURE RILEVATE SULLE SUPERFICI

APPARTAMENTO N° 2 NON ABITATO CORRETTAMENTE

24-05 01-06

13.5

21.6

29.7

37.8

(°C)

09-06 17-06 (data)

Periodo esaminato: dal 25-05-11 al 20-06-11

temperatura

umidità relativa

punto di condensa

Page 17: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

17

Intonaca&Deumidifica

I prodotti Tecnored per contrastarel’umidità di costruzionee per abitare da subito l’edificio nuovo

Page 18: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

18

Para Pioggia

AntiAge Cream

I prodotti Tecnored per proteggeree contrastare l’umidità meteorica

Page 19: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

19

L’AZIONE COMBINATADELL’ACQUA E DEL VENTO SULLE SUPERFICI VERTICALI

Questa manifestazione diversa di umidità

viene spesso sottovalutata e non presa

nella giusta considerazione soprattutto ri-

guardo le conseguenze da essa derivanti.

Infatti, mentre un comune acquazzone

non produrrà alcun tipo di danni sulle su-

perfici di un edificio e basteranno alcuni

giorni per farle tornare perfettamente

asciutte, lo stesso fenomeno, in presen-

za di vento, comporterà per lo stabile

problematiche importanti e ripercussioni

di lungo periodo.

Fatta eccezione per le strutture in CLS,

l’azione combinata dei due elementi per-

metterà all’acqua di penetrare in profon-

dità per la pressione esercitata dal vento

sulla superficie, superando agevolmente

l’intonaco attraverso le sue cavillature

e micro fessurazioni per interessare

successivamente gran parte, o la totalità,

della muratura stessa.

In questo caso si avranno tempi lunghis-

simi di asciugatura (mesi o, in alcuni casi,

anni) con relativa perdita di coibentazione

con valori non inferiori al 70% rispetto

alla stessa muratura asciutta.

Conseguentemente sulle superfici inter-

ne si potranno produrre condensazioni

superficiali creando il terreno favorevole

alla successiva proliferazione di muschi,

UMIDITÀ METEORICA

funghi o licheni. Inoltre durante la fase di

asciugatura della muratura in questione si

potranno verificare trasmigrazioni saline

o di carbonati sulle superfici con conse-

guenti ulteriori danni meccanici ed estetici.

L’IMPORTANZA DELLAPROTEZIONE

Come sono per noi importanti ombrello

ed impermeabile quando piove, risulta

fondamentale per qualsiasi tipo di manu-

fatto costruito la protezione dagli agenti

atmosferici.

Ciò può essere ottenuto utilizzando idrofo-

bizzanti dell’ultima generazione al fluoro-

carbonio in solventi eteropolari (TRF500

Para Pioggia scheda prodotto a pag. 94)

non pellicolanti, ed in grado di non modifi-

care anche in minima parte il coefficiente

di traspirabilità dei materiali trattati.

Per realizzare protezioni non solamente

superficiali ma profonde, soprattutto nelle

zone costiere, dove all’azione combinata

dell’acqua e del vento si unisce quella

dell’atmosfera marina salmastra, potranno

essere utilizzati gel protettivi studiati spe-

cificatamente per ogni tipo di materiale, in

grado di penetrare sino a 2 cm di profon-

dità, garantendo una protezione superiore

ai dieci anni per quelli recenti e superare

addirittura i venti anni nei materiali più

antichi.

PROTEZIONE:UN ESEMPIO ILLUMINANTE

Per rendere l’idea dell’importanza della

protezione dei materiali da costruzione

riporteremo brevemente una significativa

esperienza.

Alcuni anni or sono, dovendo realizzare un

progetto di deumidificazione per un edificio

industriale dismesso, notavamo parecchie

pannellature di grandi dimensioni in CA

precompresso appoggiate alle pareti dello

stabile.

Fatta eccezione per tre di esse, sulle quali

erano state realizzate delle campionature di

colorazione con pitture a calce, le rimanen-

ti, indistintamente, presentavano la perdita

totale o parziale dello strato “copriferro”

rendendole completamente inutilizzabili.

È bastata infatti la semplice protezione di

un prodotto non specifico quale una pittura

a calce per evitare alle pannellature dipinte

l’ossidazione dei ferri ed il loro successivo

degrado, mantenendo le stesse quasi inal-

terate per oltre 10 anni...

UMIDITÀ&UMIDITÀ

Page 20: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

20

Tecniche di risanamentoa confrontoSistemi tradizionali e innovazioni

Intonaci deumidificanti Utilizzando gli intonaci

macroporosi, la muratura si

presenterà per alcuni anni

apparentemente asciutta.

L’interno, però, risulterà

perennemente umido, con

fortissima dispersione

termica ed accumulo di sali

sulla superficie degli into-

naci, sino alla saturazione

degli stessi con successiva

ripresa dei fenomeni disgre-

gativi.

Tecniche di risanamento a confronto

Ventilation spaces and conveyors All ventilation systems crea-

ted using different methods

such as chutes with grates,

Dehumidifying plaster Using macroporous plaster,

the wall will maintain a dry

appearance for a few years.

However, the inside will

remain perpetually damp

with major heat dispersion

and accumulation of salt

on the plaster surface until

it becomes saturated, thus

starting the disintegration

process again.

Vespai areati econvogliatori

Tutti i sistemi di aerazione

che si possono ottenere

con svariate metodologie,

tra le quali canalette con

griglie, canalizzazioni d’aria

tra vespai areati (tipo Igloo)

e murature esterne, sifoni

aeratori passanti, non pas-

santi, inseriti a varie ango-

lazioni con alette elicoidali

ecc. ecc, non eliminano in

alcuna maniera la risalita

d’acqua per capillarità.

Ciò in quanto il contatto

della muratura stessa con

il terreno rimane invariata;

anzi, la maggiore evapora-

zione che si verifica sulle

superfici murarie ad opera

di tali dispositivi favorisce

un maggior accumulo di sali

sulle superfici stesse, acce-

lerandone il più delle volte il

degrado.

I notevoli vantaggi che si

ottengono in ogni caso con

l’utilizzo dei citati vespai

areati riguardano esclusiva-

mente le pavimentazioni tut-

te, che risultano sicuramen-

te più asciutte ed isolate

termicamente. Proprio per

questo motivo (e per non

sottrar loro calore) si scon-

siglia di collegare il vespaio

areato con l’esterno, anche

per evitare alloggiamenti in-

desiderati di piccoli roditori

e animali in genere.

air ducts between ventila-

tion spaces (like in an igloo)

and outside walls with

through and non-through

ventilator siphons inserted

at different angles with

mechanical flaps do not

eliminate rising damp in any

way. Insomuch as wall con-

tact with the soil remains

unchanged, the greater

evaporation which occurs

on wall surfaces where

these devices are employed

favours a greater accumula-

tion of salt on the surfaces,

which usually accelerates

the process of decay.

The notable advantages

always obtained from using

the aforementioned ventila-

tion spaces are exclusively

related to flooring, which

is certainly drier and more

thermally insulated. For this

very reason and so as not to

lose heat, we do not recom-

mend connecting ventilation

spaces to the outside, also

in order to prevent them

becoming unwelcome ho-

mes for small rodents and

animals in general.

Page 21: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

21

dità anche dopo l’intervento,

sostenendo la necessità

di mantenere una “giusta

dose” d’acqua per evitare lo

sgretolamento delle stesse,

vengono inequivocabilmen-

te contraddette dal fatto

che tutte le murature al di

sopra della quota massima

interessata dai fenomeni di

risalita risultano perfetta-

mente asciutte con valori

in peso acqua materiale

prossimi allo zero, senza per

questo manifestare alcun

tipo di sgretolamento o

frantumazione.

Tali fenomeni, infatti, sono

legati esclusivamente alla

presenza di sali igroscopici

trasmigrati sulle superfici

a seguito dell’evaporazione

dell’acqua di risalita capilla-

re. (Vedere capitolo: “dina-

mica disgregativa dei sali”)

Active and passiveelectro-osmosis

More than 96% of cau-

ses of the phenomenon of

rising damp are linked to

the wettability angle which

water assumes inside a

capillary with limited or no

surface tension, as explai-

ned in the following pages

by Yurin’s Law.

Therefore, it is pointless

Elettrosmosi attiva e passiva Il fenomeno della risalita

d’acqua per capillarità è

legato per oltre il 96% delle

cause all’angolo di bagna-

bilità che l’acqua assume

all’interno di un capillare

con limitata o nulla tensione

superficiale, come spiega-

to nelle pagine precedenti

dalla legge di Yurin.

Intervenire pertanto con

sistemi di elettrosmosi

attiva o passiva sul restante

4% del problema, legato

sostanzialmente alla diffe-

renza di potenziale elettrico

esistente tra il terreno e la

muratura fuori terra, risulta

quanto meno vano e privo

di qualsiasi presupposto

logico e razionale.

Le motivazioni, infatti, spes-

so addotte da chi utilizza

questi sistemi per giustifi-

care il permanere dell’umi-

Tecniche di risanamento a confronto

to say the least and totally

without logical and ratio-

nal premises to interve-

ne with active or passive

electro-osmosis systems

on the remaining 4% of the

problem, largely connected

to the difference in existing

electrical potential between

the soil and walls above the

ground.

Indeed, the reasons often

given by those who use

these systems to justify the

persistence of damp even

after the intervention, clai-

ming that it is necessary to

maintain the “right dose” of

water to prevent crumbling,

are unequivocally contradic-

ted by the fact that all walls

above the maximum height

affected by rising damp are

perfectly dry with water-ma-

terial weight values close

to zero and do not register

any kind of crumbling or

cracking. These phenome-

na are exclusively linked

to the presence of hygro-

scopic salt, which moves to

the surface following the

evaporation of rising damp.

(See chapter: “disintegra-

tion dynamics of salt”)

Taglio meccanico Il taglio meccanico blocca

definitivamente la risali-

ta d’acqua per capillarità,

favorendo l’asciugatura

completa della muratura

e ripristinando i valori di

coibentazione tipici della

muratura stessa.

Si possono verificare in

ogni caso lesioni o assesta-

menti della struttura, che

limitano l’utilizzo di questa

tecnica a pochissime zone

individualizzabili nella nuova

mappa sismica nazionale.

Mechanical cuttingMechanical cutting defini-

tively blocks rising damp,

leading to completely

dry walls with restoration

of their typical insula-

tion values. However, the

structure may nevertheless

be damaged or deformed,

thereby limiting the use of

this technique to a very few

areas marked on the new

national seismic map.

Page 22: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

22Tecniche di risanamento a confronto

Tecniche di risanamentoa confrontoSistemi tradizionali e innovazioni

Iniezione di resine occludenti

Le barriere chimiche realiz-

zate con iniezioni a basse

o alte pressioni a base di

resine occludenti del tipo

epossidico, poliestere,

poliuretanico, acrilico ecc.

producono indubbiamen-

te benefici da un punto di

vista statico alla struttura

(consolidamento della zona

interessata), ma difficilmen-

te riescono a garantire una

distribuzione omogenea

all’interno della muratura

per realizzare nella stessa

uno strato impermeabile

continuo e uniforme, che in-

terrompa definitivamente la

risalita capillare. Le resine

iniettate, infatti, tenderanno

inevitabilmente a seguire

le vie preferenziali prodotte

dalle malte di allettamento

oppure andranno a satura-

re le fessurazioni e i vuoti

presenti in tutti gli edifici di

vecchia costruzione.

I vantaggi effettivi risulte-

ranno quindi in funzione del-

la omogeneità del materiale

da costruzione interessato,

oltre all’altezza della barrie-

ra stessa, che non dovrebbe

mai essere inferiore a circa

50 cm di spessore e realiz-

zata almeno su tre/quattro

livelli differenti.

Injection of blocking resins The chemical barriers

created through low or

high pressure injections of

different blocking resins

such as epoxide, polyester,

polyurethane or acrylic

produce definite benefits

for the structure in static

terms (consolidation of the

relevant area), but rarely

manage to guarantee homo-

genous distribution inside

the wall to create a conti-

nuous uniform waterproof

layer inside, which can block

capillary rise once and for

all. The injected resins will

inevitably tend to follow the

preferred routes produced

by mortar beds or else will

saturate the cracks and

spaces present in all old

buildings.

The real advantages will

therefore depend on the

homogeneity of the relevant

building material, as well as

alta concentrazione conte-

nenti gli specifici agenti pe-

netratori e non presentano

i forti limiti operativi degli

analoghi formulati idrofobiz-

zanti a base siliconica;

2. la metodologia utilizzata

per l’imbibizione è quel-

la della lenta trasfusione,

che è l’unica a garantire la

sostituzione dell’acqua pre-

sente all’interno dei capillari

con il formulato specifico

(vedere le sezioni dei capil-

lari nella nostra letteratura

tecnico - descrittiva);

3. gli appositi diffusori bre-

vettati in cellulosa, facenti

parte dell’attrezzatura usa e

getta, assicurano l’assorbi-

mento del formulato anche

in presenza di fori o cavità,

garantendo la continuità

della barriera stessa.

Conseguentemente, la bar-

riera realizzata con il DryKit

System, oltre a risolvere

definitivamente il problema

dell’umidità ascendente,

ripristina i valori originali di

coibentazione della mura-

tura asciutta mantenendoli

inalterati nel tempo.

Non sussistono inoltre

controindicazioni di tipo

geologico o sismico su tutto

il territorio nazionale per

l’uso di questa tecnologia

che può essere applicata su

qualsiasi tipo di materiale e

spessore.

on the height of the barrier,

which should never be less

than about 50 cm thick and

should be created on at

least three/four different

levels.

Barriera chimica DryKit a lenta diffusione

La certezza del risultato che

la barriera chimica Drykit

System assicura nel tempo

può essere sintetizzata in

questi tre punti di forza:

1. i formulati che vengono

utilizzati da quasi trent’anni

sono esclusivamente a base

silanica o polisilossanica ad

Page 23: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

23

Dry Kit barrierby slow diffusionThe certainty of the result

guaranteed by a Drykit Sy-

stem chemical barrier over

time can be summarised in

the following three

strengths:

1. for nearly thirty years we

have made exclusive use of

high concentration sila-

nic or polysiloxanic-based

formulae containing special

penetrating agents, which

are free of the strong ope-

rating restrictions of similar

silicone-based hydrophobi-

sing formulae;

2. the imbibition method

used is slow transfusion,

the only one which can

guarantee that water inside

capillaries will be replaced

with the special formula.

(see the section on capilla-

ries in our technical-expla-

natory literature);

3. the special patented cel-

lulose diffusers are part of

the disposable equipment

and ensure that the formula

is absorbed, even when the-

re are holes or cavities.

This guarantees the conti-

nuity of the barrier.

Consequently, in addition to

providing a definitive solu-

tion to the problem of rising

damp, the barrier created

using DryKit System resto-

res the original insulation

values of the dry wall and

maintains them unaltered

over time. There are also

no geological or seismic

contraindications all over

Italy regarding the use of

this technology, which may

be applied to any type of

material or thickness.

Tecniche di risanamento a confronto

Sfere magnetizzanti, Lampadari deumidifi-canti, Oscillatori del Capitan Kirk, Scatole magiche, ecc. Da sempre attenti alla

ricerca e allo sviluppo

di tecniche innovative e

affidabili contro l’umidità a

livello mondiale, non pren-

diamo in considerazione

per i raffronti tutte quelle

pratiche che riguardano

più che altro l’occulto e il

paranormale.

Magnetising balls,Chandeliers dehumidi-fying, Star Trek Oscilla-tor, Magic boxes, etc. As we have always focused

on researching and deve-

loping reliable innovative

techniques for fighting

damp at a worldwide level,

we do not even consider

all those procedures more

related to the world of the

occult and the paranormal.

Page 24: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

24

Le tecnologie Tecnored per eliminarel’umidità dalle murature ripristinandola coibentazione naturaleDi Michele Perlini

UN EDIFICIO RURALE DEL SETTECENTO IN

PROVINCIA DI VERONA

Il vasto patrimonio architettonico del passato si presen-

ta ai nostri occhi non solo attraverso le grandi opere e i

monumenti, ma anche nel recupero di edifici che portano

testimonianza di una cultura, di uno stile di vita, di una

coscienza popolare.

ARCStudio Perlini®, consapevole della potenzialità di

sviluppo e dell’importanza culturale di tale patrimonio, ha

sapientemente progettato il recupero di un edificio rurale

del 1700 rendendolo esempio di riqualificazione a basso

consumo energetico, in grado di offrire un elevato com-

fort abitativo garantito anche dalla scelta dei materiali a

basso impatto ambientale.

Un ritorno all’edificio del passato con il comfort del pre-

sente e la volontà di preservare il futuro ambientale.

RECUPERO IN CLASSE A: UNA REALTÀ

Lo sviluppo di nuove tecnologie nell’ambito dell’edilizia

ha consentito di ripensare e reinterpretare il concetto di

restauro, non solo in termini di rispetto per il passato ma

anche di rispetto per l’ambiente. Tale impegno nella ricer-

ca ha visto la nascita di studi specializzati in architettura

e restauro a basso consumo energetico che si fonda-

IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVOCERTIFICATO IN CASACLIMACLASSE A NATURE IN ITALIA

MICHELE PERLINI-ARCSTUDIO PERLINI®TECHNICAL FEEDBACK

Page 25: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

25

www.arcstudioperlini.com

Page 26: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

26

no sull’esperienza e sulla

conoscenza di professioni-

sti sensibili alle tematiche

ambientali. Per questo la

ricerca nel settore dei ma-

teriali anche per il restauro

continua, per fornire solu-

zioni sempre più adeguate

che incontrino le ambizioni

progettuali di chi crede nel

risparmio energetico.

MACROPOROSI O

BARRIERA? LA DIFFE-

RENZA TRA NASCON-

DERE E RISANARE

I fortissimi aumenti dei costi

per il riscaldamento hanno

evidenziato i limiti per l’utilizzo

degli intonaci macroporosi o

da “risanamento” nella solu-

zione delle problematiche dei

muri umidi.

Una muratura afflitta dall’umi-

dità ascendente, infatti, può di-

minuire anche dell’ottanta per

cento le proprietà coibentanti

proprie della stessa struttura,

ma asciutta.

Gli intonaci “anti umido” di fat-

to nascondono il problema, in

quanto l’interno della muratura

rimane costantemente impre-

gnato di umidità, con enorme

riduzione della coibentazione

e conseguente aumento della

dispersione termica.

Fondamentale risulta pertanto

BLOCCARE la risalita dell’ac-

qua per capillarità alla base

della muratura e questo si può

ottenere esclusivamente con il

taglio meccanico della stessa

con interposizione di uno stra-

to impermeabile oppure con

la creazione di una barriera

chimica idrofobizzante a base

silanica o polisilossanica inse-

rita a lenta diffusione.

L ’utilizzo del metodo del

taglio meccanico delle mura-

ture è possibile comunque su

limitatissime zone del territorio,

in quanto la nuova mappa

sismica nazionale preclude di

fatto tale possibilità.

Da qui l’impiego sempre mag-

giore della tecnologia DryKit®

System per eliminare defini-

tivamente da qualsiasi tipo di

muratura, materiale o spessore

il fenomeno dell’umidità ascen-

dente ottenendo l’effettivo

risanamento delle murature,

conseguente ripristino dei

valori ottimali di coibentazione

e forte riduzione sui costi per il

riscaldamento.

IL CONTRIBUTO DELLA

TECNORED

Deumidificando le murature

umide del cascinale con la

tecnologia consolidata Dry-

Kit® System della Tecnored

siamo riusciti a ripristinare i

valori naturali di coibentazio-

ne delle murature asciutte

anche al piano terra.

Il risparmio energetico

conseguente sia per il

riscaldamento che per il

raffrescamento risulta in-

credibilmente alto e troppo

spesso sottovalutato.

Se a ciò aggiungiamo i

vantaggi analoghi ottenuti

su tutte le superfici verticali

“in pietra faccia a vista”

con il prodotto specifico

al fluorocarbonio TRF500

Parapioggia, il contributo

tecnologico/energetico del-

la Tecnored in tutto il nostro

progetto risulta significativo

e decisamente apprezzabile.

A RURAL EIGHTEENTH-

CENTURY BUILDING

IN THE PROVINCE OF

VERONA

The huge architectural

heritage of the past takes

shape not only in major

works and monuments but

also in the restoration of

Il cascinale prima dell’intervento

ARCSTUDIO PERLINI®

IL PRIMO RESTAURO CONSERVATIVO CERTIFICATOCASACLIMA IN CLASSE A

TECHNICAL FEEDBACK

Page 27: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

27

ARCStudio PERLINI & il sistema DryKit di Tecnored

TRF 500 ProtettivoPara Pioggia

SISTEMA DryKit

buildings that bear witness

to a culture, lifestyle and

popular consciousness.

Aware of the potential

for development and the

cultural importance of this

heritage, ARCStudio Perlini®

expertly planned the re-

storation of an eighteenth-

century rural building as

an example of renovation

with low energy consum-

ption, able to offer a high

level of living comfort, also

guaranteed by the choice of

materials with a low envi-

ronmental impact.

The result was a return to

the building of the past with

the comforts of the present

and the desire to preserve

the future of the environ-

ment.

CLASS A RESTORATION:

A REALITY

The development of new

technologies in the con-

struction field has made it

possible to rethink and rein-

terpret the concept of resto-

ration, not only in terms of

respect for the past but also

respect for the environment.

This dedication to research

has led to the launch of spe-

cialised studies in architec-

ture and restoration with low

energy consumption, based

on the experience and ex-

pertise of professionals that

are sensitive to environmen-

tal issues. Research in the

field of materials, also for

restoration purposes, con-

tinues to provide increasin-

gly suitable solutions that

match the design ambitions

of those who believe in sa-

ving energy.

MACROPOROUS OR

BARRIER? THE DIFFE-

RENCE BETWEEN HI-

DING AND RESTORING

Major increases in heating

costs have highlighted the

limits of the use of ma-

croporous or “restorative”

plaster to solve problems of

damp walls.

A wall afflicted by rising

damp may reduce the

insulating properties of the

building when dry by up to

eighty per cent.

“Humidity-proof” plaster

hides the problem as the

inside of the wall remains

constantly impregnated

with humidity, with a huge

reduction in insulation and

consequent increase in

thermal dispersion. It Is the-

refore essential to BLOCK

rising damp at the base of

the wall, which can only be

achieved through mechani-

cal cutting by interposing a

waterproof layer or creating

a silane or polysiloxane-

based hydrophobising che-

mical barrier inserted with

slow diffusion. However, the

mechanical cutting tech-

nique can only be used on

walls in highly limited areas

of the country as a result

of the new national sei-

smic map. DryKit® System

technology is therefore

used increasingly often to

eliminate the phenomenon

of rising damp once and for

all from any type of wall,

material or thickness and

restore the wall effective-

ly, thereby re-establishing

optimal insulation values

and allowing major savings

in heating costs.

TECNORED’S

CONTRIBUTION

By dehumidifying the damp

walls of the farmhouse

using Tecnored’s DryKit®

System consolidated tech-

nology we managed to re-

establish the natural insula-

tion values of the dry walls

even on the ground floor.

The resulting energy saving

both in terms of heating

and cooling is incredibly

high, a factor which is too

often undervalued.

If we also consider the

similar advantages obtai-

ned on all exposed vertical

surfaces by using our spe-

cial fluorocarbon product

TRF500 Rainguard, Tec-

nored made an extremely

significant technological/

energetic contribution

throughout the project.

Page 28: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

28

LA CURAIl risanamento ed il restaurodel Museo delle Armi di Santa Apollonia in Lisbona PortogalloProgetto e Direzione Lavori Architetto Alejandro Lauria

Studio Compatible di Lisbona – Portogallo

UN IMPORTANTEINTERVENTO

È stato recentemente realiz-

zato a Lisbona un importante

intervento di risanamento

che si inscrive nella nuova

tendenza alla valorizzazio-

ne non solo del patrimonio

architettonico monumentale

del Portogallo, ma anche al

recupero di tutti quegli edifici

antichi che, con la loro storia,

sono portatori di importanti

testimonianze sulle tradizioni,

la cultura locale, gli stili di

vita del passato. Lo Studio

Compatible dell’Architetto

Alejandro Lauria, consapevole

della potenzialità di sviluppo

e dell’importanza culturale di

tale patrimonio, ha sapiente-

mente progettato il recupero

del Museo Militare a Lisbona,

sorto nel 1500 e successiva-

mente modificato nel corso

dei secoli.

ARCHITETTO ALEJANDRO LAURIATECHNICAL FEEDBACK

UMIDITÀ ECONSERVAZIONE

Tutti i Responsabili Muse-

ali conoscono l’importanza

derivante dai giusti livelli di

umidità relativa necessari per

garantire nel modo migliore la

conservazione nel tempo dei

beni contenuti all’interno delle

aree espositive. Tassi ecces-

sivi di umidità, infatti, possono

produrre su materiali, quali

la carta, i tessuti, il legno o il

cuoio, proliferazioni abnormi

di funghi o licheni in grado

di distruggere rapidamente

i preziosi reperti. Anche i

metalli non sono immuni da

tali problematiche, in quanto

oscillazioni anche minime

rispetto ai valori ideali di umi-

dità possono produrre sulle

superfici forti ossidazioni con

danneggiamenti irreparabili.

Per evitare tutto ciò e con-

sentire negli ambienti le ade-

guate regolazioni microclima-

tiche, risulta di fondamentale

importanza eliminare anche

dal “contenitore” (quasi sem-

pre una struttura monumen-

tale di pregio) l’evaporazione

dell’umidità di risalita capillare

che interessa tutte le superfi-

ci murarie del piano terra di

tali strutture.

IL CONTRIBUTO DELLA TECNORED

Per la soluzione delle proble-

matiche di umidità di risalita

capillare presente nelle mura-

ture del Museo, è stata scelta

dalla Direzione Lavori l’affida-

bile e consolidata tecnologia

DryKit® System della Tecnored

di Verona.

Ciò in quanto l’applicazione

poteva essere facilmente

posta in opera con successo

anche da maestranze locali

come verificato dalla stessa

Direzione Lavori in analoghe

situazioni visionate in Spagna,

quali la Casita del Principe

nel Palacio Real De El Pardo

a Madrid oppure, la Rehabi-

litación del Convento de San

Augustín a Zaragoza ecc.

Page 29: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

29

CONTENITORE ECONTENUTO

Risanando con la tecnologia Dry Kit®

System il prestigioso “Contenitore”

del Museo Militare di Lisbona si sono

potute salvare contestualmente le

prestigiose camere, dotate di una

ricca decorazione barocca con pia-

strelle in ceramica di grandi dimen-

sioni raffiguranti scene di battaglia e

dipinti su temi militari.

Le prime due sale a destra della

scalinata sono dedicate alle invasioni

Napoleoniche, mentre la camera di

Vasco De Gama ha pitture murarie

raffiguranti la scoperta della rotta

per l’India oltre alla spada stessa del

grande Navigatore.

I contenuti non sono sicuramente da

meno in quanto il Museo vanta una

collezione di artiglieria che si dice

essere tra le più grandi ed estese

al mondo, con collezioni di fucili,

pistole e spade, tra cui cannoni del

XIV° secolo.

Nella sezione di artiglieria portoghe-

se è possibile ammirare il carro utiliz-

zato per trasportare l’Arco Trionfale,

mentre nel grande cortile fiancheg-

giato da cannoni è possibile ricostru-

ire la storia del Portogallo attraverso

i pannelli in cotto che decorano le

pareti dalla Riconquista Cristiana alla

Prima Guerra Mondiale.

Page 30: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

30

TECHNICAL FEEDBACK

TREATMENTRenovation and restorationof the Arms Museum of Santa Apolloniain Lisbon, PortugalProject and Works Manager: Alejandro Lauria, architect

Studio Compatible in Lisbon – Portuga

A MAJOR PROJECT

A major renovation project

was carried out in Lisbon re-

cently, an example of the new

trend to enhance the value of

the historical architectural he-

ritage in Portugal and restore

old buildings whose history

bears important witness to

traditions, local culture and

lifestyles in the past. Aware of

the potential for development

and the cultural importance

of this heritage, architect

Alejandro Lauria’s Studio

Compatible carefully planned

the restoration of the Military

Museum in Lisbon, built in

1500 and subsequently mo-

dified over the course of the

centuries.

Posa in opera della barriera chimica DryKit - Laying the DryKit chemical barrier

Page 31: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

31

HUMIDITY AND CONSERVATION

Every museum manager knows

the importance of having the right

level of relative humidity required to

guarantee optimal conservation of

the items on display over time. This

is because excessive humidity rates

can cause abnormal proliferation of

fungi and lichen on materials such as

paper, fabrics, wood or leather that

can destroy valuable exhibits rapidly.

Even metal is not immune to such

problems, as only slight deviations

from the ideal level of humidity can

lead to heavy oxidation on surfaces

and irreparable damage.

To prevent all this and enable the ne-

cessary microclimatic adjustments to

be made in rooms, it is fundamentally

important that the plan also elimina-

tes the evaporation of rising damp

from the “container” (almost always

a prestigious historical building). This

problem affects all wall surfaces on

the ground floor of such buildings.

TECNORED’S CONTRIBUTION

To solve the rising damp problems in

the walls in the museum, the Works

Manager chose the reliable and well-

established DryKit® System techno-

logy created by Tecnored in Verona.

This was because the Works Ma-

nager had seen how it had been

successfully applied by local workers

in similar situations in Spain such as

the House of the Prince at the Royal

Palace of El Pardo in Madrid or the

restoration of the Convent of San

Augustín in Zaragoza.

CONTAINER AND CONTENTS

By renovating the prestigious “container”

of the Military Museum in Lisbon using Dry

Kit® System technology, it was also possi-

ble to save the illustrious rooms boasting

rich Baroque decoration with large ceramic

tiles depicting battle scenes and pictures

on military themes.

The first two rooms to the right of the

staircase are dedicated to the Napoleonic

invasions, while the Vasco De Gama room

has wall paintings portraying the discovery

of the route to India, as well as the great

navigator’s sword.

The contents of the Museum are no less

valuable, as it boasts a collection of artille-

ry that is said to be one of the biggest and

most extensive in the world with collec-

tions of rifles, pistols and swords, including

cannons from the XIV century.

The Portuguese artillery section features

the wagon that was used to transport the

Triumphal Arch, while the large courtyard,

which is lined with cannons, offers a

reconstruction of the history of Portugal

from the Christian Reconquista to the First

World War by way of terracotta panels that

decorate the walls..

Page 32: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

32

MANUTENZIONE STRAORDINARIALa deumidifi cazionedel Palazzo del Popolo ad AnconaSede del Comune e della Camera di Commercio Direttore Lavori: Geometra Roberto Cappanari

GEOMETRA ROBERTO CAPPANARITECHNICAL FEEDBACK

Page 33: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

33

DESCRIZIONE STORICADELL’EDIFICIO

Il complesso edilizio del Palazzo del Popolo

risale agli anni ‘20-’30, quando, superata ed

abbattuta l’antica cerchia di mura, la città si

estese lungo la “Piana degli Orti”, trasfor-

mata in un funzionale ed elegante quartiere

percorso per intero dal “Viale della Vittoria”

ed impreziosito dal “Monumento ai Caduti”,

imponente struttura realizzata su disegno del

Cirilli.

RECUPERO:IL RIPRISTINO DEL PIANO TERRA

Dovendo ristrutturare il piano terra del palazzo,

una delle problematiche più significative riguar-

dava il risanamento delle murature interessate a

forti risalite di acqua per capillarità. Il Direttore

Lavori, Geometra Roberto Capannari si è avval-

so della precedente esperienza positiva otte-

nuta con il sistema Dry Kit System, unitamente

alle Boiacche Antisaline utilizzata per problemi

analoghi nelle murature libere del piano interra-

to della Loggia dei Mercanti sempre di proprietà

della Camera di Commercio di Ancona.

Photo: Diambra Mariani

Gli interrati della Loggia dei Mercanti risanati con Dry Kit Facciata della Loggia dei Mercanti, Ancona

Page 34: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

34

Murature affrescate

Anche se, a tutt’oggi, solamente per

le superfici affrescate e risanate

dall’umidità con il formulato TRF500

del DryKit System abbiamo supera-

to abbondantemente le mille unità,

nella rappresentazione delle stesse

ci ritroviamo molte volte a riproporre

immagini riguardanti interventi di venti

o addirittura trenta anni or sono. Ciò è

dovuto alle difficoltà sempre maggiori

per l’ottenimento delle necessarie “li-

beratorie”, spesso ostacolate da diritti

pregressi per le opere pubbliche o

NUMERI, AFFIDABILITÀ E PRIVACY

dalla comprensibile gelosia dei privati

riguardo i loro tesori. Se agli affreschi

aggiungiamo le decorazioni a tempera,

i bassorilievi, le modanature di pregio,

le sculture in cotto anche policromo

insistenti nelle murature stesse, le

colonne, gli altari realizzati con le tec-

niche e i materiali più diversi, il numero

dei manufatti artistici risanati sia in

Italia che all’estero oggi si avvicina agli

undicimila.

Questi numeri significativi sono stati

conseguiti grazie ai risultati oggettivi

ottenuti su oltre cinquecento chiese ed

altrettante ville, conventi e palazzi pub-

blici o privati di epoche diverse, che

vanno dal periodo romanico al tardo

novecento.

NUMBERS, PRIVACY AND RELIABILITY

Even though we have comfortably

exceeded the figure of a thousand

projects purely in terms of restoring

frescoed surfaces and eliminating

humidity using DryKit System formula

TRF500, we frequently recycle images

of work carried out twenty or even

thirty years ago when illustrating our

achievements. This is due to the fact

that it is increasingly difficult to obtain

the necessary “releases”, which are

often hindered by previous rights for

public works or the understandable

possessiveness of private customers

with regard to their valuable property.

The number of artistic structures

restored in Italy and abroad is now ap-

proaching eleven thousand if we group

frescoes together with tempera deco-

ration, bas-reliefs, refined moulding,

wall-mounted monochrome or poly-

chrome terracotta sculptures, columns

and altars made using a wide variety

of different techniques and materials.

These significant results have been

obtained from working on more than

five hundred churches and just as

many villas, convents and public or

private buildings from different eras,

ranging from the Romanesque period

to the late twentieth century.

AFFRESCO TRECENTESCOIN UN PALAZZETTO TREVIGIANO.

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 35: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

35CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVAAFFRESCHI DEL GUARIENTO

Page 36: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

36

TEATRO OLIMPICO - VICENZARISANATI CON DRY KIT SYSTEM I SALONI AFFRESCATI ODEO E ANTI ODEOIMPRESA APPLICATRICE: AMCPS VICENZA

Murature affrescateCASE HYSTORY DRYKIT

Page 37: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

37

Page 38: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

38

TEATRO OLIMPICO - VICENZARISANATI CON DRY KIT SYSTEM I SALONI AFFRESCATI ODEO E ANTI ODEOIMPRESA APPLICATRICE: AMCPS VICENZA

CASE HYSTORY DRYKITCASE HYSTORY DRYKIT

Page 39: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

39

Page 40: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

40 VILLA GASPARINI LOREDAN VENEGAZZÙ TREVISOTEMPERE SETTECENTESCHE NEL SALONE EGIZIO

VILLA SETTECENTESCA CÀ ZENOBIO TREVISOAFFRESCHI DI FRANCESCO FONTEBASSO E G. LAZZARONI

CAPPELLA SAN BIAGIO VERONAAFFRESCHI DI GIOVANNI MARIA FALCONETTO

BASILICA DI SAN’ANASTASIA VERONAARCA POLICROMA DI GIANESELLO DA FOLGARIA

CONVENTO DI SAN FRANCESCO CONEGLIANO TVAFFRESCHI NEL CHIOSTRO DEL 1400

CHIESA DEI SANTI NAZARO E CELSO IMPERIAAFFRESCHI DI PIETRO GUIDO DA RANZO

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 41: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

41CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVAAFFRESCHI DEL GUARIENTO

Page 42: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

42CHIESA DEGLI EREMITANI PADOVA-AFFRESCHI DI ANDREA MANTEGNA

CASE HYSTORY DRYKITMurature affrescate

Page 43: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

43

Murature affrescate

Page 44: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

44

L’intervento in questione riguarda due porzioni attigue di un edificio dei primi del ’900 posizionato sulla scogliera del borgo marinaro di Acitrezza quasi di fronte al faraglione grande denominato “isola Lachea.” Da quanto osservato l’edificio riscontrava evidenti problemi di umidità di risalita per capillarità nelle murature interne ed in quelle esterne, costituite prevalentemente da blocchi squadrati di pietra lavica con ricorsi di mattoni pieni in laterizio.Gli intonaci esterni, come del resto quelli interni, erano ricchi di efflorescenze che nel tempo hanno demolito gli intonaci anche ad altezze superiori il metro ed ottanta. Analogamente si riscontravano manifestazioni simili di cristal-lizzazione dei sali anche nella pavimentazione.Contro l’umidità ascendente nelle murature si è provveduto ad utilizzare la barriera chimica a lenta diffusione TRE128 per il trat-tamento dei seguenti quantitativi:17,20 m di muratura spessore 0,60 m15,45 m di muratura spessore 0,30 m11,45 m di muratura spessore 0,15 mMentre per le fasi di reintona-catura, al seguito di evitare i lunghi tempi di asciugatura di una muratura risanata condizionata da diverse variabili, ed onde evitare le trasmigrazioni saline sui nuovi intonaci interni ed esterni, si è

INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DIUN EDIFICIO IN ACITREZZA CATANIA

provveduto, prima dell’applica-zione degli stessi, a stendere due mani di boiacca antisalina TRH745 additivata con TRB305 per chiudere definitivamente il ciclo umidità/sali. Solamente per gli intonaci interni nell’impasto tradizionale si sono aggiunti i quantitativi necessari di TRH780 per realizzare intonaci macropo-rosi ad elevata evaporazione per eliminare l’umidità residua nelle muratura.

The project in question concerns two adjoining sections of a building dating from the early twentieth century located on the cliffs in Acitrezza, a seaside town almost opposite the large rock stack of Lachea Island. When we examined the building we found clear rising damp pro-blems in the internal and external walls, which mainly consisted of square blocks of lava stone with courses of solid brick masonry. Both the external and internal plasterwork was covered with efflorescence that had destroyed the plaster over time, even at a height of over one metre eighty. At the same time similar manife-stations of crystallised salts were also found in the flooring. Slow-diffusion chemical barrier TRE128 was used to combat rising damp in the following wall sections:17.20 m of wall with thickness of 0.60 m15.45 m of wall with thickness of 0.30 m

Progettisti:Prof. Ingegnere Santi Maria CasconeImpresa esecutrice Ars Aedificatoria S.r.l.

Edilizia privata CASE HYSTORY DRYKIT

Page 45: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

45

11.45 m of wall with thickness of 0.15 m. With regard to the replastering work, in order to avoid long drying times for a renovated wall infl uenced by different variables and to prevent the movement of salt on the new internal and external plasterwork, we applied two coats of anti-salt grout TRH745 with added TRB305 to end the humidity/salt cycle defi nitively. In addition, the traditional mix for the internal pla-sterwork also included necessary added quantities of TRH780 to create high-evaporation macropo-rous plaster so that any residual humidity in the walls could be eliminated.

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305

Page 46: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

46

Strutture fortificate

Grossi spessori: nessun problema

Il parere del direttore dei lavori, Architetto Arturo Sclavi di Pavia:«Da sempre le problematiche dell’umidità sono risultate di dif-ficile soluzione soprattutto in pre-senza di murature antiche e, come nella ristrutturazione del castello di S. Angelo Lodigiano, di notevole spessore.La soluzione proposta dalla Tec-nored di Verona e di seguito da noi accettata consiste nella realiz-zazione di una barriera chimica a lenta diffusione a base di micro-emulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati TRE128, inserita attraverso appositi diffusori “a perdere” in cellulosa pressata. Tali diffusori, oltre a garantire la perfetta imbibizione delle mura anche in presenza di cavità all’in-terno, venivano forniti per qualsiasi lunghezza venisse da noi richiesta consentendo il trattamento dei no-tevoli spessori tipici dei castelli e delle fortificazioni.A tal proposito, l’azienda ci spie-gava di avere in corso contem-poraneamente ai lavori di Lodi il risanamento di un castello nella Spagna Meridionale con murature di oltre 3,50 metri di spessore. Fatto salvo l’approvvigionamento delle punte di perforazione da parte dell’Impresa Foglia di Parma esecutrice dei lavori, non abbiamo rilevato problematica alcuna du-rante l’effettuazione dei lavori di deumidificazione anche per me-rito dell’ottima assistenza fornita dall’azienda».

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE1281

2

Muratura a sacco (1). Fascia idrofobizzata (2).

Thick walls: no problem

The opinion of the works director, Architect Arturo Sclavi di Pavia:«Humidity problems have always proved difficult, above all in an-cient walls and in considerably thick ones, as in the restoration of S. Angelo Lodigiano castle. The solution proposed by Tecnored of Verona that we accepted consi-sted in creating a slow diffusion chemical barrier. This was based on a siloxane micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents – TRE128 - inserted via special “disposable” diffusers made of pressed cellulose. Apart from gua-ranteeing perfect wall soaking even in the presence of internal cavities,

these diffusers were supplied in any lengths we required, permitting the very thick walls of castles and fortifications to be treated. On this subject, the company explained to us that it had work in progress at the same time as that at Lodi in a castle in southern Spain with walls more than 3.50 metres thick. Except from obtaining the boring drills from the Foglia company at Parma, we experienced absolutely no problems in executing the de-humidification work, also thanks to the excellent assistance supplied by the Mattei organisation at Milan that represents DryKit® throughout Lombardy».

Il CASTELLO VISCONTEO DISANT’ANGELO LODIGIANO ALA NORD

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 47: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

47

Sostituzioni di tecnologie

I LAVORI NELLA CRIPTA. SOSTITU-ZIONE DI TECNOLOGIAÈ stato possibile realizzare questo intervento di risanamento all’altez-za del pavimento della cripta in quanto il perimetro della stessa era separato dal contatto con il terreno da un opportuno cunicolo. Anche in questo caso, come in altri analo-ghi riscontrati nel corso degli anni, il sistema di risanamento DryKit® è stato adottato in sostituzione di apparecchiature ad inversione di polarità che non avevano soddi-sfatto la committenza.Committente: Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici delle Marche. La struttura attuale, a croce greca, deriva dalla radicale trasformazione di una preesistente basilica paleocristiana intitolata a S. Lorenzo.

LA BASILICA DISAN CIRIACO ANCONA

Dove altri sistemi falliscono

WORK IN THE CRIPT REPLACE-MENT TECNOLOGYThis restoration work was made possible at the height of the floor of the crypt because the perimeter of the same was separated from contact with the ground by a sui-table trench.Also in this case, as in other simi-lar ones over the years, the DryKit® System restoration system was adopted to replace solutions with polarity inversion, unsatisfactory in the eyes of the customer. Customer: Monuments and Envi-ronment Office of the Marche.The current structure, in the form of a Greek cross derives from the radical transformation of a pre-existing early Christian basilica named after St. Lorenzo.

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRS114

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 48: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

48

Ex ambasciate

Il programma del Governo Serbo per il recupero di circa 300 stabili dismessi, utilizzati sino alla fi ne degli anni 90 quali sedi di amba-sciate oppure ad uso foresteria per l’alloggio di diplomatici e impiegati, ha visto coinvolta la nostra azienda nella fornitura dei prodotti e delle tecnologie necessarie a questo fi ne.Anche in questa occasione si è dimostrata vincente la validità delle nostre proposte commerciali che uniscono all’ elevata qualità dei prodotti certifi cati e all’esperienza trentennale nel settore, le attrezza-ture usa e getta che semplifi cano notevolmente le operazioni di posa in opera e garantiscono nel con-tempo la certezza del risultato.

RIUSO DELLE EX AMBASCIATEA BELGRADO SERBIA

Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic

La nuova scuola mater-na per il quartiereLe immagini di queste pagine si riferiscono alla nuova destinazio-ne d’uso di questa ex ambasciata divenuta oggi una scuola materna modello dotata delle migliori at-trezzature e presidi.Di particolare rilievo sono risultate le impermeabilizzazioni realizzate con Inietta&impermeabilizza che hanno consentito unitamente al DryGel e alle Boiacche Antisaline di recuperare tutti i locali inter-rati fortemente compromessi da infi ltrazioni e umidità e divenuti successivamente refettorio, sala giochi, salette per il personale e vani tecnici.

Chiaramente visibili i fori diiniezione del Dry Gel

Le murature interrate prima delleiniezioni bentonitiche“Inietta&Impermeabilizza

Progetto e direzione lavori:Dipl. Ing. Arch. Miodrag Radulovic

Kajmakcalanska - BelgradoAssistente: Ing. Arch. Bijana Petrovic

Impresa: Vlastimir TrokanResp. estero: Dott. David Slobec

Consulenze e intermediazioni commerciali:Agenzia Giorgio Levorato

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 49: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

49

Prodotti:Inietta&ImpermeabilizzaDryGelBoiacche Antisaline

Our company was involved in the Serbian government’s programme to restore approximately 300 di-sused buildings, which served as embassies or were used by other countries for housing diplomats and employees until the late ‘90s, by supplying the relevant necessa-ry products and technology. The excellence of our range of pro-ducts and services was once again demonstrated on this occasion, a combination of the high quality of certified products with thirty years

of experience in the sector with disposable equipment that signifi-cantly simplifies laying procedures and at the same time guarantees the certainty of the result. .

A new neighbourhood infant schoolThe pictures on this page show the new use for this former embassy building; it has become the blue-

print for an infant school equipped with the finest equipment and fa-cilities.The waterproofing work carried out using Inject&waterproof to-gether with Dry Gel and Anti-salt Grout was especially significant, as it made it possible to restore all basement rooms heavily affected by water infiltration and damp, transforming them into a dining hall, games room, staff rooms and equipment rooms.

Page 50: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

50

Edilizia industriale

STRUTTURE IN CEMENTO E CALCESTRUZZO:

Calcestruzzi e prefabbricati rea-lizzati con impasti “magri” o non adeguatamente isolati possono sicuramente generare fenomeni di risalita d’acqua per capillarità con le problematiche note, lega-te al successivo distacco delle “rasature” o delle pitture nella parte bassa delle pareti, con an-tiestetiche macchie e perdita della già scarsa coibentazione tipica di questi materiali. Nei capannoni industriali e nei depositi spesso sono presenti questi fenomeni in quanto l’utilizzo fi nale, come nel caso illustrato, non viene previsto con fi nalità abitative.Gli agenti penetratori contenuti nei formulati idrofobizzanti del DryKit® System permettono il trattamento con successo di questi conglomerati anche in presenza di alcalinità particolarmente elevate. Il trattamento del calcestruzzo comporta spesso il non completo assorbimento delle quantità stan-dard previste nel manuale istruzio-ni in quanto la limitata capillarità viene rapidamente saturata con un quantitativo minimo di formulato. Il residuo potrà essere riutilizzato nei fori successivi solamente per i for-mulati monocomponenti. In quelli bicomponenti l’eventuale residuo potrà essere impiegato esclusiva-mente quale protettivo per mura-ture faccia a vista, ma non per la realizzazione di barriere chimiche.

CEMENT AND CONCRETE STRUCTURES:

Concrete and pre-fabricated bu-ildings created with “lean” mixes or with unsuitable insulation can certainly generate capillary water ascent.Here, we have the known problems tied to the successive detachment of the “skims” or paint-work at the bottom part of the walls with unsightly marks and a loss of the already poor insulation typical of these materials.These phenomena are often pre-sent in industrial buildings and warehouses, because the fi nal use – as in the illustrated case – is not expected to be residential.The penetrating agents contained in the water-repellent formulae of the DryKit® System also permit the successful treatment of conglome-rates even with especially high alkalinity present.When concrete is treated, the standard quantities established in the instruction manual are often not completely absorbed.This is because the limited ca-pillarity is rapidly saturated with a minimum amount of formula. The residue can only be used in successive holes with the single component formulae.With the two-part formulae, any residue can be exclusively used to protect wall facades, but not for creating chemical barriers.

L’HANGAR ELICOTTERI DEIVIGILI DEL FUOCO GENOVA

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 51: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

51

Gas beton - poroton

Non solamente gli edifi ci storici o le chiese affrescate sono soggetti a fenomeni di risalita capillare dell’umidità. Tale fenomeno risul-tava particolarmente oneroso nei lavori annuali di manutenzione programmata dell’Amministrazione del Parco, in quanto gli intonaci che ricoprivano le murature della costruzione realizzata in mattoni di “gas beton”, erano lavorati ed antichizzati con tecniche ed ela-borazioni scenografi che e pittori-che particolarmente suggestive e d’effetto.

Not just historical buildings or churches are subject to the capil-lary rising damp phenomenon.This phenomenon proved especial-ly burdensome in the annual main-tenance work planned by the Park Administration as the plasterwork covering the construction material made of “breeze block” bricks were processed and made to look ancient.This work involved especially im-pressive and effective scenic and pictorial techniques.

Il villaggio arabo del parcodivertimentiGardaland LAZISE VERONA

Risanate con DryKit® e TRH780®, tutte le murature realizzate in “gas beton”

Prodotto: DryKitFormulato impiegato

TRE128

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 52: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

52

Ville e palazzi

INTERVENTO DI DEUMIDIFICAZIONE DIVILLA ZERBI REGGIO CALABRIA

Progettisti e D.L: Ing. Giuseppe ArenaCollaboratrice: Arch. Carmela BarillàResp. al progetto: Arch. Giovanni DittoResp. Comm. di zona: Luigi Totino

PALAZZO COMUNALECESARINI SFORZA

CIVITANOVA MARCHE AN

PALAZZO DE PROBIZER“EX PELLAGROSARIO”

ROVERETO TN

PALAZZO COMUNALESAN MARTINO B. ALBERGO

VERONA

VILLA DELLE 100 FINESTREPerotti Toriello

COVELO DI TERLAGO TN

Prodotto: DryKitFormulati impiegati

TRE128 TRX118TRF135 TRS114

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 TRB305

Prodotto: DryGelFormulato impiegato

TRE404

CASE HYSTORY DRYKIT

Page 53: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

53

DryKit System è molto apprezzato dalle Amministrazioni Pubbliche in quanto consente di ridurre sensibilmente i costi dell’intervento perchè può essere facil-mente applicato dal proprio personale (addetti alla manutenzione, carpentieri, giardinieri, volontariato ecc.). Può essere inoltre facilmente acquistato utilizzando “buoni di spesa” riducendo i tempi delle delibere e quelli per le gare d’appalto.

DryKit System is very popular with local authorities as it can easily be applied by their employees (maintenance staff, carpenters, gardeners, volunteers etc), thereby reducing working costs signifi-cantly.It can also be purchased easily using vouchers, therefore saving time on de-cision-making and competitive bidding.

VILLA PIGNATELLISalottino Pompeiano

NAPOLI

VILLA DE MERZIVILLAZZANO TN

VILLA DELLE 100 FINESTREPerotti Toriello

COVELO DI TERLAGO TN

VILLA GASPARINI LOREDANVENEGAZZÙ TREVISO

Page 54: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

54

PALAZZO DEL QUIRINALE - ROMARISANATI CON DRYKIT SYSTEM GLI UFFICI E GLI ARCHIVI DELL’ALA OVESTIMPRESA APPLICATRICE: SOCEDILE NAPOLI

CASE HYSTORY DRYKIT Edilizia Monumentale

Page 55: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

55

Edilizia Monumentale

Page 56: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

56

Prodotto: DryGelFormulato impiegato

TRE404

La presenza di sostan-

ze organiche presenti

nel terreno e traspor-

tate nelle murature

dall’acqua di risalita

capillare dà origine,

assieme al calcio con-

tenuto nelle stesse,

alla formazione di sali

nitrati o nitriti.

Questo “salnitro”,

come viene spesso

chiamato, è l’origine

della demolizione mec-

canica degli affreschi,

delle pietre di rivesti-

mento, degli altari, dei

mattoni o degli into-

naci delle case. Nelle

chiese il fenomeno è

spesso originato dalla

presenza di antiche

sepolture che tradi-

CASE RURALI E CHIESE,edifici diversi ma con problematicheE SOLUZIONI COMUNI

zionalmente venivano

inumate all’interno.

In campagna la

vicinanza di stalle e

di edifici per l’alleva-

mento o l’utilizzo di

fertilizzanti provoca

di fatto le medesime

problematiche sulla

parte bassa di tutte le

murature. Negli ultimi

decenni, con l’avvento

dei silani e dei polisi-

lossani unitamente ad

una tecnologia collau-

data a lenta diffusione,

abbiamo risolto defini-

tivamente tali problemi

senza compromettere

la statica degli edifici.

Ci occupiamo di deu-

midificazione e restau-

ro sin dalla prima metà

degli anni settanta:

per questo abbiamo

sempre cercato le so-

luzioni migliori, quelle

che di fatto riuscivano

e riescono a conciliare

il binomio imprescindi-

bile del giusto rappor-

to costo/benefici.

Essere riusciti a

trasformare

una collaudata

tecnologia in un

“prodotto” facil-

mente utilizzabile

da chiunque e

garantendo il

risultato finale ha

contribuito non

poco a decretare

il successo di

questa formula

innovativa.

Prodotto: DryKit

TRE128 - TRX118

Prodotto: Inietta&RisanaFormulato impiegato

TRV300

Prodotto:Boiacche Antisaline

TRH745 - TRB305

Cascinali, rustici e agriturismoCASE HYSTORY DRYKIT

Page 57: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

57

Organic substances

present in the ground

are transported into

walls by rising damp.

Together with the

calcium found in them,

they give rise to the

formation of nitrate

and nitrite salts.

“Saltpetre”, as this is

often called, is the

starting point for the

mechanical demolition

process that affects

frescoes, stone clad-

ding, altars, bricks and

plaster in houses.

The phenomenon

often originates in

churches due to the

presence of ancient

tombs, as burials were

traditionally carried

out inside.

The same problems

are caused at the

base of all kinds of

walls in the countrysi-

de due to the proxi-

mity of stables and

buildings for breeding

animals, or use of fer-

tilisers. We have been

able to solve these

problems once and for

all without affecting

building statics

in the last few

decades sin-

ce silanes and

polysiloxanes became

available and through

the use of tried and

tested slow-diffusion

technology.

We have been wor-

king in the fields of

dehumidification and

restoration since the

early seventies and

have always looked

for the best solutions,

namely those that

enabled us to create

a winning combination

by providing the right

cost-benefit ratio and

continue to do so.

The success of this

innovative formula was

determined in no small

part by managing to

turn tried and tested

technology into a

user-friendly “product”

with guaranteed final

results.

Cascinali, rustici e agriturismo

Page 58: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

58

TECNORED IN SPAGNA

Alla fi ne degli anni ’90 la Tecnored ha iniziato ad operare sul territorio spagnolo in collaborazione con la società Taller De Restauracion El Barco S.L. di Madrid. Dal 2001, in considerazione degli interessanti sviluppi riscontrati, si è deciso assieme di costituire una nuova società creata ad hoc, denominata Demsa.In questi anni con le tecnologie DryKit System e con i prodotti TRH745, TRB305 e TRH780, sono stati risanati su tutto il territorio spagnolo innumerevoli edifi ci storici e monumentali sia delle Propiedad Real che del Patrimonio Civil.Gli interventi di seguito elencati sono quelli tra i più signifi cativi sino ad oggi realizzati in Spagna, mentre non vengono elencati per motivi di spazio e, in osservanza alle leggi sulla privacy, quelli relativi ai privati o delle varie Associazioni locali.

DESPACHO EN EL COMPLEJO DE LA MONCLOA - IGLESIA DE SAN PEDRO EN RIBATEJADA: Madrid - FACHADA DE LA CASA DE LOS GIL DE BORJA: Tarazona

(Zaragoza) - PALACETE DEL SIGLO XVII EN C/COMPÁS DE LA VICTORIA N°5: Málaga - PARROQUIA DE NUESTRA SEÑORA DE LA ASUNCIÓN DE ALGETE: Madrid -

TEATRO SALÓN CERVANTES: Alcalá de Henares (Madrid) - MUSEO PÉREZ GALDÓS - PALACIO REAL DE ARANJUREZ: Madrid - GALERÍA DE ENTRADA DEL CASTILLO

DE FERRÁN, SIGLO XII I: Tarragona - IGLESIA EN ELDA: Alicante - RESIDENCIA GERIÁTRICA MONTE ALTO: Jerez de la Frontera, Cadiz - CASA PALACIO SEDE DE LA

DIPUTACIÓN: Córdoba - EDIFICIO EN COMPLEJO MONCLOA (PRESIDENCIA DEL GOBIERNO): Madrid - AYUNTAMIENTO DE CAMPO DE CUELLAR: Segovia - RESI-

DENCIA DE ANCIANOS EN THARSIS: Huelva - SALA DE AUDIENCIAS, PALACIO DE QUINTA DE EL PARDO: Madrid - MUSEO PÉREZ GALDÓS: Las Palmas de Gran

Canaria - CASITA DEL PRÍNCIPE, PALACIO REAL DE EL PARDO: Madrid - RESIDENCIA MONTE VAL: Valdepeñas (Ciudad Real) - REAL MONASTERIO DE SANTA CLARA:

Tordesillas (Valladolid) - CONVENTO MADRES PASIONISTAS: Madrid - CENTRO DE SALUD LAS CORTES: Madrid - COMPLEJO DE LA MONCLOA: Madrid - CLAUSTRO

IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - RESIDENCIA DE ANCIANOS: Tharsis, Huelva - REHABILITACIÓN DEL CONVENTO DE SAN AGUSTÍN: Zaragoza - SANEAMIENTO DE

LOS MUROS SEL ARCHIVIO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - REHABILITACIÓN DE LA PARROQUIA DE SAN JOSÉ: Águilas (Murcia) - REHABILITACIÓN

DE PARANINFO DE LA UNIVERSIDAD COMPLUTENSE: Madrid - AYUTAMIENTO DE LETUX: Zaragoza - CENTRO DE SALUD Y SALUD MENTAL EN C/PEÑA GORBEA:

Madrid - PLAZA ESPAÑA: Sevilla - PALACIO DE MAYORALGO: Cáceres - PATIO DE BANDERAS: Sevilla - FACHADA DEL MUSEO ARQUEOLÓGICO: Granada - MUSEO

CASA-COLÓN: Las Palmas de Gran Canaria - IGLESIA DE SAN PEDRO: Teruel - IGLESIA PARROQUIAL SANTA MARÍA DE LAS ANGUSTIAS: San Juan, Ciudad Real.

Tecnored started working in Spain at the end of the ‘90s together with Madrid-based company Taller De Restauracion El Barco S.L.. Following the subsequent interesting developments, a joint decision was taken to found a new tailor-made company, Demsa, in 2001. Dry Kit System technologies and the products TRH745, TRB305 and TRH780 have been used over the years to restore numerous historical buildings and monuments in the Propiedad Real and Patrimonio Civil categories.The work listed below includes some of the most important projects carried out so far in Spain. For reasons of space and in accordance with the privacy laws, work carried out for private parties or local associations is not listed.

Propiedad Real y Patrimonio CivilCASE HYSTORY DRYKIT

Page 59: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

59

TORDESILLAS -VALLADOLID - REAL CONVENTO DE SANTA CLARA

SEVILLA - PLAZA ESPAÑA

TERUEL - IGLESIA DE SAN PEDRO

MADRID - CASITA DEL PRINCIPE PALACIO REAL DE EL PARDO

MADRID - PALACIO DE LA QUINTA DE EL PARDO.

CÒRDOBA - PALACIO DE LA DEPUTACIÒN, EX DE LA MERCEDES

MADRID - PALACIO REAL DE ARANJUEZ

Page 60: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 60BarrieraChimica DryKit

BarrieraChimica DryKit

DEUMIDIFICAZIONEDEHUMIDICATION

TRE 128 TRX 118 TRS 114 TRF 135

Contro l’umidità ascendente un esclusivo sistemagarantito, che eliminaper sempre il problema.Con le più avanzate tecniche per il risana-

mento delle murature umide abbiamo re-

alizzato un pratico kit per le imprese e per

gli amanti del “fai da te”, facile da utilizzare.

DryKit® è un esclusivo sistema brevettato

che interviene nelle opere murarie median-

te la formazione di una barriera chimica,

composta da formulati idrofobizzanti all’ac-

qua o in solvente. Le caratteristiche speci-

fi che, nonchè i campi d’impiego consigliati

per ogni prodotto, vengono chiarite nelle

schede specifi che, illustrando il formulato

più idoneo alle esigenze del risanamento.

Risanare defi nitivamentei muri umidi, da soli,

o con la propriaimpresa di fi ducia.

È semplicissimocon DryKit !

Forare il muro a 15 cm dal terreno distanziando le perforazioni una dall’altra di 15 cm (Fig. 1). Inserire nel muro i diffusori con le corone (Fig. 2). Sigillare le corone con l’aiuto di un cazzuolino, gesso e/o cemento rapido (Fig. 3).

15cm

15 cm15cm

15 cm15cm

15 cm

1 2 3

Prodotto Certifi cato

Page 61: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

61BarrieraChimica DryKit

Applicare le pockets al muro collegando il tubicino alle corone. Riempire le pockets con il formulato specifico (Fig. 4). Ad assorbimento avvenuto, rimuovere i vecchi intonaci (Fig. 5). Per evitare trasmigrazioni saline risulta di fondamentale importanza l’applicazione delle boiacche antisaline prima della stesura dei nuovi intonaci (Fig. 6).

Più facile di così...I tempi di trasfusione sono estremamente

rapidi. Entro le 24 ore la muratura riesce

ad assorbire completamente la quantità

di formulato prevista per il risanamento,

mentre i tempi di asciugatura risultano

variabili in funzione dello spessore e del

materiale di cui è costituita la muratura

(vedi Manuale istruzioni).

Tutte le rispostenel manuale istruzioniIl kit è composto da pratiche pockets con

scala graduata di facile lettura, un’imboc-

catura nella parte superiore per il riem-

pimento del formulato, corredata di una

piccola “linguetta” appositamente studiata

per impedire il contatto del prodotto con

elementi esterni (calcinacci, acqua piova-

na, ecc.), i diffusori in cellulosa pressata

a perdere con corona ed il tubo vitrex di

collegamento con regolatore di flusso.

È inoltre corredato dal “Manuale tecnico

di istruzioni” con disegni ed indicazioni

utili per la posa in opera del kit di risa-

namento, che include anche le modalità

operative ed i tempi necessari per il ripri-

stino degli intonaci.

A richiesta si fornisce assistenza tecnica

alla posa con personale specializzato.

An exclusive patented system for fighting rising damp, which eliminates the problem for goodUsing the most advanced techniques for

repairing damp walls, we have crated a

practical user-friendly kit for companies

and do-it-yourself enthusiasts. DryKit® is

an exclusive patented system which acts

on masonry through the formation of a

chemical barrier consisting of water or

solvent-based hydrophobising formulae.

The special features and recommen-

ded fields of use for each product are

explained on special data sheets, which

illustrate the most suitable formula for

your renovation needs.

15cm

15 cm

4

15cm

15 cm

5

15cm

15 cm

6

It couldn’t be easier…The transfusion times are extremely fast.

The wall manages to completely absorb

the required amount of formula for repair

in less ten 24 hours, while the drying

times vary according to the thickness and

wall material (see instruction manual).

Our highly practicalinstruction manual has all the answersThe kit consists of practical pockets with

an easy-to-read graduated scale, an ope-

ning in the upper part for filling up with

formula and are equipped with a spe-

cially designed small flap to prevent the

product coming into contact with external

elements (plaster, rainwater, etc.), pressed

cellulose injectors with crown and a Vitrex

connection tube with flow adjuster. It is

also supplied with a technical instruction

manual with diagrams and useful infor-

mation for laying the repair kit and which

also includes the operating procedure and

necessary times for restoring plaster.

Technical assistance can be supplied

for the laying procedure on request with

specialised personnel.

Page 62: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 62

Il degrado delle murature, degli intonaci

e delle eventuali pitture o decorazioni

è causato dalla risalita dell’acqua per

capillarità nei materiali di costruzione: un

fenomeno che interessa l’edilizia civile in

genere e gran parte del nostro patrimo-

nio immobiliare.

Anche in tempi remoti tale fenomeno era

ampiamente conosciuto, ma considera-

to dai costruttori quasi ineludibile dalla

struttura stessa.

L’umidità ascendente è causata dalla

presenza d’acqua nel terreno e dalla

capillarità dei materiali di costruzione; si

manifesta soprattutto con la comparsa

di macchie alla base della muratura, con

sgretolamento delle tinteggiature, con

distacco degli intonaci o di frammenti del

materiale di costruzione (pietre, mattoni,

ecc.). I canali microscopici dei capillari, a

causa della poca tensione superficiale, permettono la risalita dell’acqua che, in caso di presenza di sali disciolti nel terreno o nei materiali di costruzione, si

estende ulteriormente verso l’alto.

Oltre ai danni estetici, l’umidità ascendente

aumenta la dispersione del calore dall’in-

terno dell’edificio verso l’esterno e favori-

sce inoltre l’aumento dell’umidità relativa

interna, provocando problemi igienici ed

ambientali.

The importance of anti-salt grout in restoration of pla-ster, after dehumidification treatmentBefore new plaster coatings are applied,

it is particularly important to apply a base

coat of anti-salt grout TRH 745 added to

TRB 305 to close the humidity/salt cycle

definitively. Without this grout, during the

BarrieraChimica DryKit

Livello raggiunto dall’umidità (1). Zona barriera Dry Kit (2). Stonacatura (3).Applicazione boiacche antisaline (4). Applicazione nuovo intonaco (5).

1 2 3 4 5Palazzo Terzi, del Comune di Sommacampagna (VR) dopo l’intervento di deumidificazione effettuato nel 1985.

L’IMPORTANZA DELLE BOIACCHE ANTISALINE: Il ripristino degli intonaci dopo il trattamentodi deumidificazione.

Pareti affrescateFormulato impiegato

TRF135Scheda prodotto

pag. 68

Pareti non affrescateFormulato impiegato

TRX118Scheda prodotto pag. 68

application of the new plaster the water in

the mix could hydrate the salts present in

the masonry, making them transmigrate to

the surface during the drying stage.

Being hygroscopic, these salts would

absorb humidity from the air and their

variation in volume (from anhydrous to

saturated) could cause aesthetic damage

to the final paintwork. Old plaster can be

removed starting on the day following the

injection of the formula into the wall. This

procedure has the triple effect of impro-

ving the input of carbon dioxide inside the

wall, favouring the evaporation of residual

humidity above the chemical barrier and

removing salt which has saturated pla-

sterwork over time. On frescoes walls the

latter procedure is replaced by localised

desalination through absorbent packs.

The drying times for a repaired wall vary

according to the material with which it is built, the typical climatic conditions in the area where the work was carried out, the thickness of the wall and the choice of formula used, water or solvent-based*.

Page 63: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

63

PREVENTIVI E GARANZIE

Per ricevere un preventivo gratuito ba-

sterà che ci facciate pervenire un fax con

una planimetria in scala 1:100 indicante

i muri che intendete risanare. Riceverete

una nostra offerta dettagliata indican-

te la quantità di materiale necessario

unitamente al computo dell’attrezzatura

specifica “usa e getta”.

Per ricevere la polizza nominale di garan-

zia prodotto sarà sufficiente inviare alla

Tecnored di Verona una fotocopia della

fattura di acquisto del DryKit® ove risulti-

no indicate le quantità ritirate unitamente

ad una planimetria in scala 1:100 con

evidenziate le zone trattate. Quantità di

formulato inferiori a quelle indicate nella

tabella del manuale istruzioni, in rapporto

alla muratura risanata, renderanno auto-

maticamente nulli i benefici della polizza

stessa.

BarrieraChimica DryKit

I nostri uffici rimangono a vostra comple-

ta disposizione per qualsiasi informazione

o per mettervi in contatto con il respon-

sabile di zona più vicino.

To receive a free estimate just send us a

fax with a 1:100 scale plan showing the

walls to be repaired. We will send you

back a detailed offer indicating the ne-

cessary quantities of materials together

with a calculation of the special “dispo-

sable” equipment.

Our offices are always at your complete

disposal for any information or to put you

in touch with your nearest area manager.

L’estensione della garanzia potrà ri-

guardare anche gli intonaci inviando la

documentazione relativa all’acquisto delle

boiacche antisaline con documentazione

fotografica relativa alle zone di applica-

zione.

To receive the product guarantee nomi-

nal policy just send Tecnored in Verona

a photocopy of the purchase invoice for

DryKit®, which should also indicate the

number of items bought and a 1:100

scale plan which highlights the treated

areas. If the amount of formula is less

than the figure indicated in the table in

the instruction manual, in relation to the

repaired wall, the benefits of the policy

will automatically be rendered null and

void.

The guarantee may also be extended to

plaster coatings by sending the docu-

mentation from the purchase of anti-salt

grout and indicating the areas of appli-

cation.

La polizza nominale di garanzia prodotto

Un preventivo gratuito con una semplicetelefonata...

Page 64: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 64BarrieraChimica DryKit

TRE 128 ECOLOGICOSoluzione bicomponente A+B a base di microemulsione silossanica in

solventi eteropolari idrolizzati a catalisi separata con agenti promotori

della penetrazione. Formulato ad elevata resistenza allo stoccaggio (oltre

3 anni dalla data indicata sulla confezione).

Componente A: catalizzatore con agenti promotori della penetrazione e

sostanza attiva di base. Componente B: Microemulsione attiva reattiva.

Caratteristiche e campi d’impiego: prodotto idrofobizzante della nuova

generazione con alto potere di penetrazione, adatto per la realizzazione

di barriere chimiche idrofobizzanti su murature edificate con materiali da

costruzione antichi e/o recenti. Realizzato con solventi idrolizzati atossici

ad elevato potere di penetrazione, permette il trattamento di edifici

abitati potendo riutilizzare i locali anche dopo pochi giorni dall’intervento.

Preparazione: versare il contenuto “B” nel recipiente “A” e mescolare

velocemente per 7/9 minuti con miscelatore ad elica. Una volta miscela-

to, il formulato dovrà essere impiegato entro 12 ore. L’eventuale residuo

di formulato rimasto nelle sacche a distanza di 24 ore dal riempimento

delle stesse, non potrà essere utilizzato nei fori successivi. Potrà essere

invece utilizzato quale idrofobizzante protettivo di superfici di muratura

faccia a vista o intonacate esposte agli agenti atmosferici.Considerazioni

e prevenzioni: il formulato TRE 128 può sostituire egregiamente il TRS

114 in tutte le situazioni ove i tempi di asciugatura limitati lo richiedano,

fatta eccezione per le murature affrescate ove è consigliabile il formulato

specifico TRF135. Il componente “B” è infiammabile mentre il compo-

nente “A” ed il preparato finale A+B risultano infiammabili oltre i 90° C.

Durante la perfusione si dovranno pertanto attuare le misure protettive

del caso, quali: l’utilizzo dei guanti protettivi ed eventuali occhiali con

protezione. Tenere lontano dai bambini ed avere dell’acqua pura a

disposizione per eventuali lavaggi agli occhi nel caso di contaminazione

o contatto con gli stessi.

TRX 118 GRANDI QUANTITÀSoluzione bicomponente A+B a base di silani monomeri bicomponenti a

catalisi separata con agenti promotori della penetrazione. Formulato ad

elevata resistenza allo stoccaggio (Oltre 3 anni dalla data indicata sulla

confezione).

Componente A: catalizzatore con agenti promotori della penetrazione e

sostanza attiva di base. Componente B: sostanza attiva reattiva.

Caratteristiche e campi di impiego: è adatto alla realizzazione di barriere

chimiche idrofobizzanti su qualsiasi tipo di muratura. Particolarmente

indicato per interventi di vasta entità. Tempi di asciugatura leggermen-

te più lunghi degli altri formulati in quanto contenenti anche acqua

demineralizzata. Ottimo il rapporto qualità/prezzo. Preparazione: versare

il contenuto “B” nel recipiente “A” e mescolare velocemente per 7/9

minuti con miscelatore ad elica. Una volta miscelato, il formulato dovrà

essere impiegato entro 15 ore. L’eventuale residuo di formulato rimasto

nelle sacche a distanza di 24 ore dal riempimento delle stesse, non

potrà essere utilizzato nei fori successivi. Potrà essere invece utilizzato

quale idrofobizzante protettivo di superfici di muratura faccia a vista o

intonacate esposte agli agenti atmosferici. Considerazioni e prevenzioni:

Il componente (B) è infiammabile mentre il componente (A) ed il prepa-

rato finale A+B risultano non infiammabili ma leggermente corrosivi.

Durante la perfusione si dovranno pertanto attuare le misure protettive

del caso, quali: l’utilizzo dei guanti protettivi ed eventuali occhiali con

protezione. Tenere lontano dai bambini ed avere dell’acqua pura a

disposizione per eventuali lavaggi agli occhi nel caso di contaminazione

o contatto con gli stessi.

TRS 114 INTONACI ANTICHISoluzione di polisilossano oligomerico in solvente alfatico dearomizzato

con agenti promotori della penetrazione - Formulato pronto all’uso.

Caratteristiche e campi d’impiego. È un formulato polivalente adatto alla

realizzazione di barriere chimiche contro la risalita d’acqua per capillarità

su qualsiasi tipo di materiale da costruzione (tufo, roccia lavica,

calcariniti, calcestruzzi, mattoni, ecc.). Ideale nel trattamento di murature

antiche ove non sia possibile la successiva demolizione degli intonaci

originali. (N.B.: ovviamente tali intonaci dovranno essere successivamen-

te desalinizzati). Non produce sottoprodotti di reazione degni di nota

derivanti dal processo di polimerizzazione. I vantaggi relativi al fatto di

non immettere soluzioni acquose in murature umide, si ripercuotono

ovviamente sui tempi di asciugatura che risultano con questo formulato

estremamente brevi. Considerazioni e prevenzioni: l’utilizzo in cantiere

non comporta alcuna problematica se non il rispetto di elementari norme

di sicurezza antincendio, trattandosi di formulato in solvente, conseguen-

temente infiammabile. Nell’utilizzo su edifici abitati si dovrà prevedere

una adeguata ventilazione dei locali per 30/40 giorni dall’applicazione

sino a completa evaporazione dei solventi. Anche a distanza di 20/30

giorni dall’intervento la parte aromatica dei solventi potrà essere avvertita

olfattivamente in presenza di fiamme libere (accensione di sigaretta,

riscaldamento a gas metano, ecc.), potendo indurre a falsi allarmi per

fughe di gas inesistenti.

TRF 135 MURATURE AFFRESCATESoluzione di polisilossani modificati in solventi super rettificati con agenti

penetratori e tensioattivi equilibratori in Formulato pronto all’uso.

Caratteristiche e campi d’impiego. IL TRF 135 è un formulato apposita-

mente studiato per la formazione di barriere chimiche contro l’umidità

ascendente su murature interessate da affreschi o pitture a tempera.

Il formulato risulta estremamente bilanciato e raffinato per l’utilizzo

specifico, in maniera da non provocare il minimo danno al supporto o

alla pellicola pittorica. Non produce ovviamente sottoprodotti di reazione

e la miscela di solventi super rettificati unitamente ai tensioattivi

equilibratori conferiscono al prodotto una totale affidabilità consentendo

successivamente lo svolgimento delle normali fasi di ritocco e restauro.

Sugli affreschi particolarmente degradati, prima di procedere all’appli-

cazione sarà necessario prevedere la posa in opera di adeguati “velatini

con paraloid B72” da parte di un restauratore, onde prevenire distacchi o

perdite materiche. Si consiglia di effettuare una campionatura preventiva

sulla pellicola pittorica per individuare eventuali ritocchi realizzati negli

anni 50 e 60 con prodotti non conformi solubili prima dell’inizio dei

lavori. Considerazioni e prevenzioni: l’utilizzo in cantiere non comporta

alcuna problematica se non il rispetto di elementari norme antincendio,

trattandosi di formulato in solvente infiammabile. Nell’utilizzo su edifici

abitati si dovrà inoltre prevedere una adeguata ventilazione dei locali per

2 o 3 settimane sino a completa evaporazione dei solventi.

DryKit: Formulati

Page 65: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

65BarrieraChimica DryKit

TRE 128 ECOLOGICALTwo-part solution A+B based on a siloxane micro-emulsion in

hydrolysed heteropolar solvents with separate catalysis and penetration

encouraging agents formulated with a long shelf-life (More than three

years from the date indicated on the packaging).

Component A: catalyst with penetration encouraging agents and active

base substance.

Component B: active reactive substance.

Characteristics and fields of use: A new generation water repellent

product with high penetration power, suitable for creating water-repellent

chemical barriers in walls built with ancient and/or recent construction

materials. Created with non-toxic hydrolysed solvents with a high

penetration power, it permits occupied buildings to be treated because

the rooms can be re-used even a few days after intervention.

Preparation: Pour content “B” into recipient “A” and mix rapidly for 7/9

minutes with propeller mixer. Once mixed, the formula must be used

within 12 hours. Any residual formula remaining in the sacks 24 hours

after they have been filled cannot be used in the successive holes. It

can however be used as a protective water-repellent for facade wall

surfaces or for plasterwork exposed to atmospheric agents.

Considerations and prevention: Formula TRE 128 can happily replace

TRS 114 in all situations with limited drying times, except for frescoed

walls where we recommend the specific TRF135 formula.

Component (B) is inflammable while component “A” and the final

preparation A+B are inflammable over 90° C.

During perfusion, all necessary protective measures must therefore be

implemented, such as: using protective gloves and possibly goggles with

protection.

Keep far away from children and have pure water available for eye-

washing in the event of contamination or contact with the same.

TRX 118 LARGE QUANTITIESTwo-part solution A+B based on two-part silane monomers with

separate catalysis and penetration encouraging agents, formulated with

a long shelf-life (More than three years from the date indicated on the

packaging). Component A: catalyst with penetration encouraging agents

and active base substance.

Component B: active reactive substance

Characteristics and fields of use: Suitable for creating water-repellent

chemical barriers in all kinds of walls. Especially recommended for work

on a vast scale. Slightly longer drying times than the other formulae as

it contains distilled water.

Excellent quality/price ratio.

Preparation: Pour content “B” into recipient “A” and mix rapidly for 7/9

minutes with propeller mixer. Once mixed, the formula must be used

within 15 hours. Any residual formula remaining in the sacks 24 hours

after they have been filled cannot be used in the successive holes.

It can however be used as a protective water-repellent for facade wall

surfaces or for plasterwork exposed to atmospheric agents. Considera-

tions and prevention: Component “B” is inflammable while component

“A” and the final preparation A+B are not inflammable, but slightly

corrosive.

During perfusion, all necessary protective measures must therefore be

implemented, such as: using protective gloves and possibly goggles with

protection.

Keep far away from children and have pure water available for

eye-washing in the event of contamination or contact with the same.

TRS 114 ANCIENT PLASTEWORKAn oligomer solution of polysiloxane in a de-aromatised aliphatic solvent

with penetration encouraging agents-Ready-to-use formula.

Characteristics and fields of use.

This is a multipurpose formula suitable for creating chemical barriers

against capillary water ascent in any kind of construction material (tufa,

lava rock, calcareous, concrete, bricks, etc.).

Ideal when treating ancient walls where the successive demolition of the

original plasterwork is not possible. (N.B. this plasterwork must obviously

be successively desalinated). It does not produce sub-products worthy of

note deriving from the polymerisation process. The advantages deriving

from not introducing watery solutions into damp walls are obviously

gained in the extremely short drying times offered by this formula.

Considerations and prevention.

Use on-site it does not lead to any problems other than respecting

elementary fire prevention safety standards.

When used in inhabited buildings the premises must be suitably ventila-

ted for 30/40 days from application, until the solvents have completely

evaporated.

Even at 20/30 days after the intervention, the aromatic part of the

solvents may be noticed in an olfactory way in the presence of naked

flames (cigarette lighting, methane gas heating, etc.), perhaps inducing

false, non-existing gas leak alarms.

TRF 135 FRESCOES WALLSSolution of modified polysiloxanes in super reticulating solvents with

penetrating agents and balancing surfactants-Ready-to-use formula.

Characteristics and use fields.

TRF 135 is a formula especially studied to form chemical barriers

against rising damp in walls decorated with frescoes or whitewash paint.

The formula proves extremely balanced and refined for this specific use,

in that it does not cause any damage to the support or to the pictorial

film. It obviously does not produce reaction sub-products and the mix-

ture of super reticulating solvents united with the balancing surfactants

confers total reliability. It therefore permits the normal touch-up and re-

storation phases. On particularly degraded frescoes, a restoration worker

must apply suitable “veils with paraloid B72” to prevent parts falling off

or material losses, before proceeding with the application.

We recommend performing preventive sampling on the paint surface to

identify any touch-ups performed in the 50’s and 60’s with non-confor-

ming soluble products before starting work.

Considerations and prevention.

Use on-site does not lead to any problems other than respecting

elementary fire prevention safety standards, as this is a formula in

inflammable solvent.

When used in inhabited buildings the premises must be suitably ventila-

ted for 2 - 3 weeks from application, until the solvents have completely

evaporated.

Page 66: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 66

Risanamento di murature in genere, di qualsiasi tipo, materiale o spessoreEsecuzione di barriera chimica idrofobizzante DryKit® System mediante

l’impiego del formulato specifico TRE 128 ECOLOGICO a base di

microemulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati a catalisi

separata con agenti promotori della penetrazione. In alternativa: median-

te l’impiego del formulato specifico TRS 114 a base di polisilossani in

solvente alfatico dearomizzato con agenti promotori della penetrazione.

In alternativa: mediante l’impiego del formulato specifico TRX 118 a

base di silano monomeri in soluzione acquosa a catalisi separata con

agenti promotori della penetrazione, da conseguirsi seguendo le modalità

descritte nell’apposito manuale istruzioni numerato e brevemente così

riassunte: inserimento degli appositi diffusori in tubopress di cellulosa

pressata in una serie di fori quasi passanti - Ø mm 22, interasse cm 15,

predisposti ad un’altezza di 15 cm dalla quota pavimento.La trasfusione

nei diffusori, per gravità, verrà assicurata da pockets o sacche conteni-

trici precedentemente fissate e collegate ad essi, dotate di regolatore di

flusso e contenenti formulati prescritti nelle quantità occorrenti.

Risanamento di murature in territorio lagunare veneziano (no terraferma)Esecuzione di doppia barriera chimica idrofobizzante DryKit® System

mediante l’impiego del formulato specifico TRE 128 ECOLOGICO a base

di microemulsione silossanica in solventi eteropolari idrolizzati,

In alternativa: mediante l’impiego del formulato specifico TRS 114 a

base di polisilossani in solvente alifatico dearomatizzato, da conseguirsi

inserendo appositi diffusori in tubopress di cellulosa pressata in una

serie di fori quasi passanti - o mm 22, interasse cm 15, predisposti ad

un’altezza di 15 cm dalla quota pavimento relativamente alla prima bar-

riera. Successivamente, seguendo le modalità precedentemente descritte

dovrà essere realizzata una seconda barriera posta ad una quota di 170

cm da quella relativa al livello 0 sul “medio mare”. La trasfusione nei

diffusori, per gravità, verrà assicurata da pockets o sacche contenitrici

precedentemente fissate e collegate ad essi, dotate di regolatore di

flusso e contenenti formulati prescritti nelle quantità occorrenti. Prima

di procedere alle operazioni di reintonacatura, sulle murature oppor-

tunamente stonacate e pareggiate si dovranno applicare 4 mani delle

boiacche antisaline TRH745 additivate a TRB305 dalla quota del piano

campagna sino a 3 metri d’altezza.

L’eventuale lato che dovesse rimanere “faccia a vista” andrà trattato sino

a rifiuto con impregnante polimerico TRP650.

N.B. La barriera chimica idrofobizzante Dry Kit System come pure il

taglio meccanico della muratura con interposizione di qualsiasi tipo di

guaina impermeabile (piombo, poliesteri, epossidici, bituminosi ecc), pur

bloccando definitivamente la risalita d’acqua per capillarità non esclude

la possibilità di un lentissimo degrado nel tempo della muratura stessa a

causa dell’elevatissimo tenore salino contenuto nel cotto del territorio la-

gunare. Ciò potrebbe essere evitato esclusivamente trattando le murature

in questione con un ciclo a percolamento tramite acqua deionizzata i cui

costi relativi generalmente non giustificano tali metodologie. Il fortissimo

rallentamento generato dall’utilizzo delle barriere chimiche DryKit®

System sul patrimonio immobiliare trattato giustifica invece totalmente

l’impiego di tali tecnologie riguardo ai costi di manutenzione, conserva-

zione e isolamento termico conseguente.

Risanamento di murature affrescateEsecuzione di barriera chimica idrofobizzante DryKit® System mediante

l’impiego del formulato specifico TRF135 a base di polisilossani modi-

ficati in solventi super rettificati con agenti penetratori e tensioattivi equi-

libratori, appositamente studiato per il trattamento di murature affrescate

da conseguirsi seguendo le modalità descritte nell’apposito manuale

istruzioni numerato e brevemente così riassunte: inserimento degli appo-

siti diffusori in tubopress di cellulosa pressata in una serie di fori quasi

passanti - Ø mm 22, interasse cm 15, predisposti ad un’altezza di 15

cm dalla quota pavimento. La trasfusione nei diffusori, per gravità, verrà

assicurata da pockets o sacche contenitrici precedentemente fissate e

collegate ad essi, dotate di regolatore di flusso e contenenti formulati

prescritti nelle quantità occorrenti.

Boiacche antisaline specificheSulle murature precedentemente deumidificate, prima della stesura dei

nuovi intonaci, applicare due mani incrociate di boiacche antisaline

specifiche “TRH 745” a base di stereato di zinco a bassa granulometria

ed additivi organici da impastare con acqua ed aggrappante acrilico a

maglia larga “TRB305”.

La boiacca dovrà essere applicata sul sottofondo di murature accura-

tamente stonacate e pareggiate, in ragione di 2 kg per metro quadrato.

Il rapporto di miscelazione risulterà di 8 litri di TRB 305 ogni 25 kg di

TRH 745.

Intonaco macroporoso deumidificante ad evaporazione controllata TRH 780Realizzazione di intonaci macroporosi deumidificanti ottenuti da impasti

tradizionali mediante l’aggiunta dell’additivo specifico TRH 780 in

ragione di 1 kg ogni 10 kg di legante idraulico con esclusione di quelli

gessosi o contenenti anidriti. Le quantità e le qualità degli inerti potranno

essere variate in funzione delle necessità di cantiere. L’additivo dovrà

essere impiegato sia per gli impasti di sottofondo che su quelli di finitura

nelle medesime percentuali indifferentemente con leganti idraulici a base

di cemento e/o calce. Lo spessore minimo dell’intonaco additivato non

dovrà essere inferiore ai due centimetri.

DryKit: Voci di capitolato

BarrieraChimica DryKit

Page 67: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

67

Restoration of walls in general, of any type, material or thicknessThe execution of a DryKit® System water-repellent chemical barrier

using the specific TRE 128 ECOLOGICO formula based on siloxane

micro-emulsion in hydrolysed hetero-polar solvents with separate

catalysis and penetration enhancing agents,

alternatively: by using the specific TRS 114 formula based on polysiloxa-

ne substances in a de-aromatised aliphatic solvent with penetration

enhancing agents;

alternatively: by using the specific TRX 118 formula based on silane

monomers in an aqueous solution with separate catalysis and penetra-

tion enhancing agents, performed according to the methods described

in the dedicated, numbered instruction manual and briefly summarised

as follows.

The insertion of pressed cellulose “tubopres” diffusers in a series of

holes that almost go through the wall – Ø 22 mm. - spaced at 15 cm.

and arranged at a height of 15 cm. from the floor level.

The gravity transfusion into the diffusers is ensured by container pockets

or sacks previously fixed and connected to them, equipped with a

flow regulator and containing the prescribed formulas in the necessary

amounts.

Restoration of walls in the Venetian lagoon area (not on dry land)Creation of a Drykit System hydrophobising double chemical barrier

using special formula TRE 128 ECOLOGICAL, made up of siloxane

microemulsion in hydrolysed heteropolar solvents.

Alternatively: for the first barrier, use the special formula TRS 114, made

up of polysiloxanes in dearomatised aliphatic solvent, and insert special

Tubopress pressed cellulose dispensers into a series of semi-through

holes – diam. 22 mm, centre distance 15 cm, positioned at a height

of 15 cm from ground level. Subsequently, create a second barrier fol-

lowing the previously described procedure located at a height of 170 cm

above the one related to “mean sea level”. Transfusion in the dispensers

occurs by means of gravity and is guaranteed by pockets or container

bags previously fixed and interconnected, fitted with flow regulator and

containing the necessary amounts of the required formulae. Before doing

any replastering work, make sure that plaster is suitably removed and

walls are smoothed out and then apply 4 coats of TRH745 anti-saline

grout added to TRB305 from ground level to a height of 3 metres.

If a wall remains “exposed”, it must be treated using as much polymer

impregnation agent TRP650 as possible.

N.B. Although use of the DryKit System hydrophobising chemical barrier

and mechanical wall cutting with the interpositioning of any type of

waterproof sheath (lead, polyesters, epoxies, bitumens etc.) both block

rising damp once and for all, they do not exclude the chance that the

wall may deteriorate slowly over time as a result of the extremely high

salt content in terracotta in the lagoon area. This can only be prevented

by treating the walls in question with a percolation cycle using deionised

water. However, the corresponding costs do not generally justify the

use of such methods. In contrast, the marked slowdown resulting from

treating our building heritage with DryKit System chemical barrier tech-

nology is completely justified in terms of the subsequent maintenance,

conservation and thermal insulation costs.

Restoration of frescoed wallsThe execution of a DryKit® System water-repellent chemical barrier

using the specific TRF135 formula based on modified polysiloxane sub-

stances in super rectified solvents with penetrating agents and balancing

surfactants, especially studied for treating frescoed walls performed

according to the methods described in the dedicated, numbered instruc-

tion manual and briefly summarised as follows. The insertion of pressed

cellulose “tubopres” diffusers in a series of holes that almost go through

the wall – 22 mm. ∆ - spaced at 15 cm. and arranged at a height of

15 cm. from the floor level.

The gravity transfusion into the diffusers is ensured by container pockets

or sacks previously fixed and connected to them, equipped with a

flow regulator and containing the prescribed formulas in the necessary

amounts.

Special anti-salt groutsBefore laying any new plaster on previously dehumidified walls apply

two crossed coats of special anti-salt grout “TRH 745”, made up of zinc

stearate with low aggregate grading and organic additives, mixing it with

water and broad-based acrylic primer “TRB305”.

After the plaster has been carefully removed and the wall has been

smoothed out, the grout must be applied to the foundation of the wall

using 2 kg per square metre. The mix ratio is 8 litres of TRB 305 for

every 25 kg of TRH 745.

Dehumidifiyng macro-porous plaster-work with controlled evaporation TRH 780Creating dehumidifying macro-porous plasterwork obtained from

traditional mixes with the addition of specific additive TRH 780 using

1 kg for every 10 kg of hydraulic binder with the exception of chalky

ones or ones containing anhydrides. The quantities and the kinds of inert

materials can be varied depending on site requirements.

The additive must be used both for base mixes and for the finishing

ones in the same percentages, indifferently with cement and / or lime

based hydraulic binders.

The minimum thickness of the plaster containing the additives must not

be less than two centimetres.

BarrieraChimica DryKit

Page 68: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 68Boiacche Antisaline

Kit BoiaccheAntisaline

PROTEZIONE: PROTECTIONSISTEMA CONTRO LE TRASMIGRAZIONI SALINE: SYSTEM AGAINST THE TRANSMIGRATION OF SALT

TRH 745 TRB 305

1 2 3

SI UTILIZZA PER LANEUTRALIZZAZIONE DEI SALI DI QUALSIASI NATURA ALL’INTERNODELLE MURATURESistema antisalino bicomponente in grado di

impedire fisicamente l’idratazione dei sali da parte

dei nuovi intonaci durante la fase di applicazione e

asciugatura degli stessi.

Le boiacche garantiscono così nel tempo la durata

degli intonaci, siano essi tradizionali e/o macropo-

rosi.

Rispetto agli interventi chimici di “precipitazione”

le boiacche antisaline specifiche garantiscono il

risultato indipendentemente dal tipo e dalla natura

dei sali stessi.

Modalità di impiegoPer ogni fusto del componente A TRH745 andranno

aggiunti 8/9 litri del componente B TRB305. Con

l’aiuto di un trapano con frusta o di un miscelatore

si otterrà dopo qualche minuto un impasto suffi-

cientemente fluido per essere steso con l’apposito

applicatore a setole dure contenuto in dotazione nel

fusto del componente A.

Applicazione: sulle superfici delle murature sto-

nacate, rese omogenee con la chiusura dei fori e

delle irregolarità come precedentemente descritto,

andranno applicate 2/3 mani a pennello (fresco su

fresco) della boiacca antisalina specifica sino ad

ottenere una ricopertura totale della superficie con

spessore di circa 2/3 mm.

Direttamente sulle murature prima della stesura dei nuovi intonaciLe boiacche antisaline specifiche devono essere

utilizzate sulle murature precedentemente stonacate

oggetto di interventi di deumidificazione (chimica,

meccanica, per elettro-osmosi, con intonaci macro-

porosi ecc.) oppure in assenza di trattamenti per al-

lungare notevolmente la durata degli intonaci e delle

finiture. Preparazione del sottofondo: si dovranno

spazzolare le murature per rimuovere eventuali

parti incoerenti. Anche i residui dei vecchi intonaci

o in fase di distacco andranno rimossi. Le murature

sconnesse che presentino fori, superfici disomoge-

nee o mancanza di stilatura tra sasso e sasso e tra

mattone e mattone dovranno essere preventivamen-

te stuccate con un impasto realizzato con sabbia

cemento e TRB305 (componente B).

Per le superfici omogenee di mattoni o cemento,

una volta spazzolate e lavate si potrà applicare diret-

tamente la boiacca antisalina specifica.

ImpiantisticaAnche eventuali tracce o scanalature per il pas-

saggio di tubazioni o cavi per nuova impiantistica

dovranno essere trattate con le boiacche antisaline

specifiche.

Per evitare assorbimento di umidità attraverso l’intonaco, inserire provvisoriamente una tavola spessa 1/2 cm durante l’applicazione per separare lo stesso dal contatto con il pavimento. Effettuare le fasi 3-4-5 ad una temperatura minima di + 3° C. Dopo la stesura omogenea delle boiacche lasciar passare 4 giorni prima dell’applicazione del nuovo intonaco.

Prodotto Certificato

Page 69: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

69Boiacche Antisaline

4 5

Is used for neutralisation of salts on any kind of indoor masonryA bicomponent anti-salt system which can physically prevent the hydration of salts by new plaster during the application and drying stages. Grout guarantees the duration of plaster over time whether in traditional and/or macroporous form. Compared to chemical “precipitation” procedures, spe-cial anti-salt grout guarantees the result independently from the type and nature of the salts. After the grout has been laid homogeneously, leave for 4 days

before applying new plaster.

PlantAlso any tracks or channels for

the passage of pipes or cables

for the new plant will be treated

with specific anti-salt slurries.

Directly on walls before laying new plasterSpecial anti-salt grout must be used on previously deplastered masonry on which dehumidifi-cation work has been carried out (chemical, mechanical, by electro-osmosis, with macro-porous plaster, etc.) or, in the absence of treatment, to extend the duration of the plaster and finishes considerably.Preparation of sub-base: brush the masonry to remove any irregular parts. Residue of old or flaking plaster must also be removed. Rough masonry with holes or irregular surfaces or which lacks pointing between stones or bricks must be coated inadvance with a mix made from cement sand and TRB305 (com-ponent B).For homogenous brick or cement surfaces, the special anti-salt grout can be applied directly

after they have been brushed

and washed. System layout: even

traces or grooves for pipes or

cables for the new layout must

be treated with the same anti-

salt grout.

Directions for use For each drum of component A

TRH745, 8/9 litres of compo-

nent B TRB305 must be added.

Use a drill with whip or mixer

to obtain a sufficiently fluid mix

after a few minutes which can be

laid using the special hard-bristle

applicator supplied with the com-

ponent A drum.

Application: apply 2/3 brush

coats (fresh on fresh) of the

special anti-salt grout on depla-

stered masonry surfaces made

regular with the closure of holes

and imperfections as previously

described, until the surface is

totally covered with a thickness

of about 2/3 mm.

6

Prove tecniche prima dell’applicazione delle boiacche in alcuni saloni dell Complesso Gallerie dell’Accademia a Venezia

Per la preparazione si raccomanda di utilizzare un miscelatore elettrico

Il Kit delle Boiacche Antisaline comprensivo dell’aggrappante e dell’apposito pennello in fibra che ne facilita l’applicazione

Page 70: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

70

SANTUARIO DELL’ISOLA DI BARBANA - GORIZIAPROTETTE LE MURATURE DELL’ORATORIO E DEL CONVITTO CON LE BOIACCHE ANTISALINE DOPO IL RISANAMENTO CON DRY KIT SYSTEMIMPRESA APPLICATRICE: DENIS PUNTIN SAN MARTINO, UDINE

PROTEZIONE: PROTECTIONSISTEMA CONTRO LE TRASMIGRAZIONI SALINE: SYSTEM AGAINST THE TRANSMIGRATION OF SALT

Page 71: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

7171

Page 72: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 72Intonaca&Deumidifica

Utilizzo e vantaggiMescolato all’impasto dell’intonaco, TRH 780®

Intonaca&Deumidifica produce una considerevole espansione

della massa, creando all’interno della stessa microbolle calibrate

collegate tra di loro, in grado di far trasmigrare l’acqua contenuta

nella muratura verso l’ambiente esterno sotto forma di vapore.

Tale conformazione dell’intonaco permette inoltre ai sali idrosolu-

bili (contenuti talvolta nell’acqua di risalita capillare) di espandersi

all’interno delle microbolle per lungo tempo senza esercitare le

tipiche disgregazioni meccaniche che tali sali esercitano negli

intonaci tradizionali per la loro variazione di volume da anidri a

saturi. Una caratteristica peculiare degli intonaci macroporosi

realizzati con TRH 780® è quella di poter assorbire l’eventuale

vapore acqueo in eccedenza negli ambienti, senza permettere la

condensazione dello stesso sulle superfici, restituendolo succes-

sivamente non appena i valori dell’umidità relativa eccedente si

saranno normalizzati.

Tinteggiatura e materiali per la finituraA distanza di un mese dall’applicazione dell’intonaco macropo-

roso sarà possibile procedere alla tinteggiatura delle superfici,

avendo cura di utilizzare materiali altamente traspiranti quali

calci pigmentate, naturali o pitture a base di silicati o di

Intonaca&Deumidifica

RISANAMENTO - REPAIR

TRH 780

Versatilità totaleIl concentrato TRH780® consente di realiz-

zare intonaci macroporosi ad elevata eva-

porazione scegliendo gli inerti ed i leganti

più idonei al tipo di lavoro da effettuare.

Si possono così realizzare intonaci con

pozzolana, calce, cemento, misti, ecc.

unitamente ad inerti del tipo cocciopesto,

sabbie di cava, sabbie di fiume, pietre maci-

nate, sabbie quarzifere, cereali, ecc. ecc.

SOSTANZA ATTIVACONCENTRATAPER REALIZZAREINTONACI MACROPOROSI

Prodotto Certificato

resine polisilossaniche.

Si dovranno evitare nel modo più assoluto finiture plastiche o

filmogene.

Gli intonaci esterni potranno essere altresì resi idrorepellenti con

il nostro formulato specifico TRF500® Para Pioggia.

ConsumiPer preparare l’intonaco basterà aggiungere nella be-

toniera di impasto: 1confezione da 5 kg di TRH780®

Intonaca&Deumidifica ogni 50 kg di legante idraulico (cemento,

calce, grassello, pozzolana, con esclusione del gesso). Il rapporto

con gli inerti (sabbia di fiume, sabbia di cava, cocciopesto, ceneri

laviche, residui cerealicoli o altro) risulta uguale a qualsiasi

impasto tradizionale: tre parti di inerti per ogni parte di legante

(1 secchio di legante + 3 secchi di inerti). Lo spessore comples-

sivo dell’intonaco non dovrà mai essere inferiore ai 2 cm. Anche

la finitura civile dovrà essere realizzata additivando il TRH 780®

all’impasto.

Caratteristiche e precauzioniProdotto in polvere. Non infiammabile. Non ingerire.

Tenere lontano dalla portata dei bambini.

Utilizzare guanti ed occhiali durante la miscelazione.

Page 73: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

73Intonaca&Deumidifica

Complete versatilityWith TRH 780® concentrate you can make

high evaporation macroporous plaster by

choosing the most suitable aggregates and

binders for the type of work to be carried

out. In this way plaster can be made with

pozzolana, lime, cement, mixes, etc. toge-

ther with aggregates such as cocciopesto,

quarry sand, river sand, ground stone,

quartz sand, cereals, etc.

UseWhen blended into the plaster mix,

TRH780® Plaster&Dehumidify makes the

mass expand considerably by creating in-

terconnected calibrated micro-bubbles insi-

de, which makes the water in the masonry

transmigrate to the outside environment in

the form of vapour.

This plaster conformation also enables

water-soluble salts sometimes found in

capillary rise water to expand inside the

micro-bubbles without exercising the

Prima cosa chiudereil rubinettoAsciugare un muro umido è semplice solo

in apparenza. Sembrerà banale, ma la

prima cosa da fare è quella di “chiudere il

rubinetto”.

Ci spieghiamo meglio: se la causa è

legata alla risalita dell’acqua per capillarità,

bisognerà prima bloccarne la risalita dalla

base. Se il muro assor-

be l’acqua dal terreno

addossato bisognerà

preventivamente imper-

meabilizzarlo ecc.

Il corretto utilizzodegli intonaci macroporosiSolamente dopo, per consentire l’evapo-

razione dell’umidità residua, si potranno

utilizzare, sfruttandone appieno tutte

le potenzialità, gli intonaci macroporosi

destinati altrimenti ad una vita breve ed

ingloriosa.

Meglio all’internoRispetto all’intonaco tradizionale, quello

macroporoso ha minore resistenza alla

compressione, è più delicato e fortemente

assorbente. Se applicato all’esterno deve

essere adeguatamente protetto con pittu-

re silaniche o polisilossaniche altamente

traspiranti.

Importanti possibilità poco sfruttate:ideale per le abitazioninuoveAbitare da subito un edificio nuovo

si scontra sempre con i tempi tecnici

(generalmente 1 / 2 anni) necessari alla

struttura per asciugare.

Evitare condense, formazioni di muffe,

disagi di ogni tipo potrebbe essere preven-

tivamente risolto impiegando negli intonaci

delle pareti interne l’additivo specifico TRH

780® per renderli macroporosi.

RISANAMENTO: ELEMENTI IMPORTANTI DA NONDIMENTICARE

typical mechanical break-up that these

salts exercise in traditional plaster due to

their variation in volume from anhydrides

to saturates.

A special feature of macroporous pla-

ster made using TRH780® is that it can

absorb any excess water vapour in rooms

without allowing it to condense on the

surfaces, subsequently restoring it as

soon as the surplus relative humidity

values have gone back to normal.

Painting and finishingmaterialsA month after the application of the

macroporous plaster it will be possible

to paint the surfaces, taking care to

use highly breathable materials such as

pigmented lime, natural or painting with

silicates or polysiloxane resins. Plastic or

film-forming finishes must be avoided at

all costs.

ConsumptionTo make the plaster just add 1 5-kg pack

of TRH 780® Plaster&Dehumidify to the

concrete mixer for every 50 kg of hydrau-

lic binder (cement, lime, putty, pozzolana,

with exclusion of gypsum). The ratio

for aggregates (river sand, quarry sand,

cocciopesto, lava ash, cereal residue or

others) is the same as for any traditional

mix: three parts of aggregate for every

part of binder (1 bucket of binder + 3 bu-

ckets of aggregate). The overall thickness

of the plaster must never be less than 2

cm. Two-coat finishes must also be made

by adding TRH 780® to the mix.

Characteristics andprecautionsProduct in powder form. Non-flammable.

Do not ingest. Keep away from children.

Use gloves and goggles during mixing

procedure.

Page 74: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

74

Il PROBLEMA

Riportiamo di seguito l’esperien-za diretta, di un professionista esterno all’azienda, che si è trovato ad affrontare il problema della verifica sismica di un Edifi-cio Pubblico (Scuola Elementare di 1° grado) ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008.

LA NORMATIVAATTUALE

La normativa che impone la veri-fica sismica di edifici strategici risale al 2003 e più precisamente è l’Ordinanza P. C. dei M. n. 3274 del 20 marzo 2003, art. 2 comma 3). Non è un problema nuovo quindi ma è un problema che non si è ancora deciso di affrontare in modo strutturale, stanziando fondi o quantomeno permettendo alle amministrazioni che hanno nel loro portafoglio la possibilità economica di affrontare certi interventi di sforare il patto di stabilità (qualcosa si è mosso col decreto del fare – Letta e Renzi ma per importi ancora non suffcienti).

L’EDIFICIO: STORIAE DESCRIZIONE

L’immobile insiste in un’area di circa 4500 m2 posta tra l’argine destro del fiume Tramigna e Viale della Vittoria n.65, a circa 250 metri a sud delle mura scalige-re; il fabbricato adibito ad uso scolastico ed intitolato a Ippolito Nievo, è costituito da due piani fuori terra con cortili interni. Lo sviluppo della pianta è ad U con la facciata principale sul lato Ovest dove è ubicato l’ingresso; i prospetti laterali si affacciano sul lato nord e sud prospicienti i piazzali adibiti a parcheggio. Il fronte principale a salienti è caratterizzato al piano terra da fasce in finto bugnato mentre la porzione centrale, i cui ingressi si collocano su una scalinata di sei gradini, è percorsa da un lungo ballatoio balaustrato mentre le finestre rettangolari del primo piano sono sormontate da cimasa classica e dotate di davanzali sorretti da mensoline.Le strutture verticali, perimetrali e divisorie sono costituite da murature in pietra con legante in malta di calce dello spessore

variabile da 40 a 60 centimetri; le strut-ture orizzontali sono costituite da solai in laterocemento mentre la copertura è sostenuta da travi principali in legno massello di sezione pressochè quadrata che poggiano su capriate in legno e pilastri in muratura portante a base quadrata di lato 40 centimetri e da un’orditura secondaria costituita da travetti di sezione rettangola-re che costituiscono l’appoggio dei tavel-loni in laterizio su cui poggiano le tegole di tipo marsigliese. Il progetto dell’opera fu redatto dall’Ingegner Ugo Lissandrini di Soave nell’anno 1923, sotto l’amministra-zione guidata dal podestà Menotti De Vido. Le 14 aule ospitavano al piano rialzato le classi elemntari ed al piano superiore il corso biennale d’avviamento professionale, soppresso successivamente con l’istituzio-ne della scuola media unificata nel 1960. L’edificio fu solennemente inaugurato il 28 ottobre 1931 alla presenza di numerose autorità politiche. Imponente per la sua mole a linee sobrie senza sovrastrutture è una delle opere più importanti compiute dal fascismo in Soave.L’immobile fu oggetto di ristrutturazione nell’anno 1984 con la realizzazione dei solai in laterocemento del piano secondo in sostituzione dei vecchi solai in legno fatiscenti ed il soffitto in canniccio smal-tato, tutto per una funzionalità più consona alle esigenze scolastiche e soprattutto per migliorare e dotare l’organismo edilizio di nuove strutture previste dalle norme antinfotunistiche del tempo come la realiz-zazione delle scale di emergenza, di un’aula magna per le riunioni, di un’aula per le at-tività manuali e pratiche, il risanamento del tetto e la sostituzione degli infissi esterni.L’edificio è da sempre adibito ad uso sco-lastico e viene utilizzato anche quale sede per le votazioni delle varie elezioni politiche amministrative. L’edificio nonostante gli interventi cui è stato sottoposto, presenta interesse culturale in quanto rappresenta un’importante testimonianza di edilizia pubblica realizzata nel periodo fascista nel Comune di Soave secondo sistemi legati alla tradizione classica tipica dell’area veneta e per questo è stato inserito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nella Direzione Regionale per i Beni cul-turali e Paesaggistici del Veneto nell’anno 2010 come edificio di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D, Lgs. N. 42/2004.

VERIFICA SISMICADOTT. ING. PAOLO BETTAGNOTECHNICAL FEEDBACK

di un Edifi cio Pubblicoai sensi del D.M. 14 gennaio 2008

Scuola Elementare di 1° grado.DOTT. ING. PAOLO BETTAGNO - Studio: ING. ENZO PULEO

74

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7575

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THE PROBLEM

The following report contains the personal experience of a professional, not in the direct employ of the organization, who found himself faced with a problem; what follows explains how he overcame the difficulty.PROBLEM: assessment of the seismic safety of a public building (elementary school) in accordance with Ministerial Act 14 January 2008.

CURRENTLEGISLATION

The legislation which demands seismic safety assessments of strategic buildings dates back to 2003, specifically to art. 2 paragraph 3 of the Order emanated by the Prime Minister’s Office on 20 March 2003, numbered 3274.This is not, therefore, a new problem but it is a problem that no one has yet taken on at a structural level by allocating funds or even giving permission to the local administrations that could draw on the necessary financial resources to do so to waive the Stability Pact (with the ‘Action Act’ of Letta and Renzi some steps have been taken but the amounts involved are not sufficient).

DESCRIPTION OF THE BUILDING

The building stands on an area totalling approximately 4500 m² situated between the right-hand

bank of the river Tramigna and no. 65 Viale della Vittoria, around 250 metres south of the medieval walls; this building, used as a public school, is dedicated to Ippolito Nievo and consists of two floors above ground with internal courtyards. Its footprint makes a U shape, with the main façade on the west side, where the main entrance is located; the side wings face north and south and overlook the car parking areas. The main front, decorated with salients, is distinguished on the ground floor by strips of fake bossage, while the central section, whose entrances are found at the top of a flight of six steps, is flanked by a long walkway flanked with balustrades. The rectangular windows on the first floor are topped by classical cymas and are complete with ledges held up by brackets. The vertical, perimetric and dividing elements are composed of walls made from stones held together with lime-based mortar, of thicknesses varying between 40 and 60 centimetres; the horizontal elements are composed of hollow core floors, while the roofing is supported by wooden rafters of a basically square section which in rest on trusses also made of wood and loading-bearing masonry pilasters with a square base measuring 40 centimetres per side; further support is provided by a secondary web of smaller rectangle-section beams which constitute the support for the clay slabs on which the Marseilles tiles have been laid.

The plans for the building were drawn up by the civil engineer Ugo Lissandrini of Soave in 1923, under the local administration led by Menotti De Vido. The 14 classrooms originally housed the elementary classes on the lower floor and the two-year professional training institute on the upper floor (later suppressed with the establishment of the universal junior high school in 1960). The building was officially opened on 28 October 1931 in the presence of numerous important politicians.An impressive building thanks to both its size and its sober lines without superstructures, it is one of the most important constructions of the Fascist era in Soave. The school underwent restoration work in 1984, with hollow core floors substituting the decayed wooden floors on the second level and the painted laths constituting the ceiling; this was done to bring the building into line with the needs of a modern school and, above all, to improve and equip the building with the new structures required by the accident prevention legislation of that time, such as the construction of fire escapes, creation of a large hall for gatherings and a classroom for manual and practical work, restoration of the roof and substitution of external doors and window frames.The building has always been used as a school and is also used as a polling station when local and national elections are held. Despite the work necessarily

CHECK SEISMICof a Public Buildingunder D.M. 14 January 2008Elementary School.DOTT. ING. PAOLO BETTAGNO - Studio: ING. ENZO PULEO

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carried out on the school, it remains of great cultural interest as it is one of the most important examples of the public buildings created during the Fascist era in the municipality of Soave; systems linked to the typical building practices of the Veneto region were used for its construction, and for this reason the Ministry for Cultural Heritage and Events included it in the list of buildings of cultural interest held by Regional Office for Cultural and Natural Heritage of the Veneto in 2010, in accordance with art. 10 of Legislative Act no. 42/2004.

Page 77: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

77

Il Capitolo 8 del D. M. 14 gennaio 2008 introduce i concetti di LIVELLO DI CONOSCENZA (relativo a geometria, dettagli costruttivi e materiali) e FAT-TORE DI CONFIDENZA (che modifi cano i parametri di capacità in ragione del livello di conoscenza); la valutazione della sicurezza ed il progetto degli interventi sono normalmente affetti da un grado di incertezza diverso da quello di una struttura di nuova progettazione.L’esistenza di fatto della struttura com-porta la possibilità di determinare le effettive caratteristiche meccaniche dei materiali e delle diverse parti struttu-rali, che possono avere anche notevole variabilità nell’ambito della struttura stessa e non possono essere imposte

come dati progettuali da conseguire in fase costruttiva, come avviene con le strutture nuove; tuttavia, una corretta e accurata valutazione riduce le incer-tezze che in una nuova costruzione sono insite nel passaggio dal dato di progetto alla realizzazione.Nelle costruzioni esistenti è cruciale la conoscenza della struttura intesa come geometria, dettagli costruttivi e dei materiali che la costituiscono (cal-cestruzzo, acciao, mattoni e malta). È per questo che viene introdotta la categoria dei FATTORI DI CONFIDEN-ZA, strettamente legati al livello di conoscenza conseguito nelle indagini conoscitive e che vanno preliminar-mente, se necessario, a ridurre i valori medi di resistenza dei materiali della struttura esistente per ricavare i valori da adottare nella verifi ca.Per la valutazione della sicurezza si intende un procedimento che può avere due scopi:• stabilire se una struttura esistente è in grado o meno di resistere alle combinazioni delle azioni di progetto

LA NORMATIVA:CAPITOLO 8EDIFICI ESISTENTI

La normativa prevede la valutazione della sicurezza sismica di un edifi cio ogni volta che si esegue un intervento strutturale e impone di calcolare il livello di sicurezza della struttura prima e dopo l’intervento. Il progettista poi deve esplicitare i livelli già presenti, quelli conseguiti con l’intervento non-ché le eventuali conseguenti limitazioni da imporre nell’uso della costruzione.Si riportano alcuni paragrafi della normativa fondamentali per le analisi di edifi ci esistenti

contenute nell NTC;• determinare l’entità massima delle azioni, considerate nelle combinazioni di progetto previste, che la struttura è capace di sostenere con i margini di sicurezza richiesti dalle NTC, defi niti dai coeffi cienti parziali di sicurezza sulle azioni e sui materiali.Per quanto riguarda l’edifi co in esame si andrà a determinare l’entità mas-sima delle azioni, considerate nelle combinazioni di progetto previste, che la struttura è capace di sostenere con i margini di sicurezza richiesti dalle NTC, defi niti dai coeffi cienti parziali di sicurezza sulle azioni e sui materiali.Per gli edifi ci in muratura si considera lo Stato Limite di salvaguardia Vita (SLV) e si applica quanto riportato al Par. 2.4 delle NTC relativamente a Vita Nominale (VN), Classi d’Uso (CU) e periodo di riferimento per l’azione sismica (VR).L’edifi cio in esame ricade nella Classe d’Uso III (Costruzioni il cui uso preve-da affollamenti signifi cativi…) a cui si associa un valore del Coeffi ciente d’uso CU = 1,50.

Classe d’uso → I II III IV

Coeff. CU → 0,70 1,00 1,50 2,00

TIPI DI COSTRUZIONE VN VR

Opere provvisorie - Opere provvisionali - Strutture in fase costruttiva

10 35 35 35 35

Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale

50 35 50 75 100

Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica

100 70 100 150 200

OPERE CON VN=50

classe uso → I II III IV I II III IV

PVR ↓ TR PT=50

SLO 0,81 21 30 45 60 91% 81% 67% 56%

SLD 0,63 35 50 75 100 76% 63% 48% 39%

SLV 0,1 332 475 712 949 14% 10% 7% 5%

SLC 0,05 682 975 1462 1950 7,1% 5,0% 3,4% 2,5%

PAR. 8.5: PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DI SICUREZZAPAR. 8.5.1: ANALISI STORICO CRITICAPAR. 8.5.2: RILIEVO GEOMETRICOPAR. 8.5.3: CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI MATERIALIPAR. 8.5.4: LIVELLI DI CONOSCENZA E DI CONFIDENZA

Tabella C8.1 – Periodo di riferimento dell’azione sismica

Tabella C8.2

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 78: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

78

Come già detto, la normativa prevede con riferimento al livello di conoscenza e di confidenza acquisito, la possibilità di definire dei coefficenti che vanno ad incidere sulle azioni in gioco e sui parametri dei materiali secondo quanto segue:• LC3 livello di conoscenza raggiunto quando siano stati effettuati il rilievo geometrico, verifiche in situ estese ed esaustive sui dettagli costruttivi, indagini in situ esausti-ve sulle proprietà dei materiali; il corrispondente livello di confidenza è FC=1;• LC2 livello di conoscenza raggiunto quando siano stati effettuati il rilievo geometrico, verifiche in situ estese ed esaustive sui dettagli costruttivi, indagini in situ estese sulle proprietà dei materiali; il corrispondente livello di confidenza è FC=1,2;• LC1 livello di conoscenza raggiunto quando siano stati effettuati il rilievo geometrico, verifiche in situ limitate sui dettagli costruttivi, indagini in situ limitate sulle proprietà dei materiali; il corrispondente livello di confidenza è FC=1,35.

Classe d’uso Vita VN [anni]

Coeff. Uso Periodo VR [anni]

Periodo TR [anni]

Probabilità PVR

Probabilità PT=50

III 50.0 1.5 75.0 712 0,1 7%

Livello di conoscenza

Geometria Dettagli costruttivi

Proprietà dei materiali Metodi di analisi

FC

LC

Rilievo muratura, volte, solai, scale.

Individuazione carichi gravanti su ogni elemento di parete.

Individuazione tipologia fondazioni.

Rilievo eventuale quadro fessurativo e deformativo.

Verifiche in situ limitate

Indagini in situ limitate.

Resistenza: valore minimo di tabella c8a.2.1.

Modulo classico: valore medio intervallo tabella c8a.2.1

Tutti

1.35

LC2

Veriche in situ estese ed esaustive

Indagini in situ estese.

Resistenza: valore medio intervallo di tabella c8a.2.1.

Modulo elastico: media delle prove o valore medio intervallo di tabella c8a.2.1

1.20

LC3

Indagini in situ esaustive

CASO A: disponibili 3 o più valori sperimentali di resistenza Resistenza: media dei risultati delle

prove. Modulo elastico: media delle prove o

valore medio intervallo di tabella c8a.2.1.

CASO B: disponibili 2 valori sperimentali di resistenza Resistenza: - se il valore medio sperimentale com-

preso in intervallo di tabella c8a.2.1. valore medio dell’intervallo stesso;

- se valore medio sperimentale maggiore di espremo superiore intervallo, quest’ultimo;

- se valore medio sperimentale infe-riore al minimo dell’intervallo, valore medio sperimentale.

Modulo elastico: come LC3 caso a.

CASO C: disponibile 1 valore sperimentale di resistenza Resistenza: - se il valore medio sperimentale

compreso in intervallo di tabella c8a.2.1o superiore, valore medio dell’intervallo;

- se valore medio sperimentale infe-riore al minimo dell’intervallo, valore medio sperimentale.

modulo elastico: come LC3 caso a.

1.00

Nella tabella C8.2 vengono riportati il Periodo di ritorno dell’azione sismica (TR) per i diversi stati limite e la Probabilità di superamento (PVR) nel Periodo di riferimento (VR) e la Probabilità di superamento dell’azione sismica (PT=50) riferito ad un Periodo di riferimento.Per il nostro caso stato limite di salvaguardia vita (SLV) e VN= 50 abbiamo:

La Tabella C8A.1.1 riporta i livelli di conoscenza in funzione dell’informazione disponibile e i conseguenti valori dei fattori di confidenza per gli edifici in muratura. Il livello di conoscenza raggiunto per l’edifico in esame è LC2 e un conseguente fattore di confidenza FC=1,2.

Tabella C8A.0.1

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 79: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

79

Chapter 8 of the Ministerial Act dated 14 January 2008 introduces the concepts of DEGREE OF KNOWLEDGE (pertaining to geometry, details of construction and materials) and CONFIDENCE FACTORS (which modify the capability parameters depending on the degree of knowledge); the safety assessment and the plan of work are usually affected by a greater degree of uncertainty compared with more recently designed buildings. The very existence of the structure means that it is possible to establish the effective mechanical characteristics of the materials and of the various different parts of the structure; there may well be signifi cant differences within the same building and the characteristics cannot be used as a defi nite base for planning and carrying out the restoration work, as happens with new buildings. Nevertheless, a careful and thorough assessment reduces the level of uncertainty, which in a new build arises from the passage from design to actual construction. In existing buildings it is vital to have a good knowledge of the architecture in terms of its geometry, the details of its construction and the materials it is made of (concrete, steel, bricks and mortar, etc.). This is why the category of CONFIDENCE FACTORS has been introduced; these factors are closely tied to the degree of knowledge attained in the recon-naissance operations and which initially, if necessary, can reduce the average degree of resistance of the materials used in the existing structure in order to obtain values to assume in the assessment. By the term safety assessment we mean a procedure that can have two purposes:1. establish whether an existing building is able to withstand the combinations of proposed operations contained in the Code of Building Practice (CBP);2. calculate the maximum extent of the work - taking into consideration the combinations of operations proposed - the building can withstand within the margins for safety stipulated in the CBP, set using partial safety factors for both the operations and materials.As far as the building in question is concerned, we calculated the maximum extent of the operations (taking the proposed combinations as stated in the plan of work) the building would be able to withstand within the margins for safety stipulated in the CBP, set using partial safety factors for both the operations and materials.For buildings in masonry, the Ultimate Limit State (ULS) is calculated and the stipulations of Par. 2.4 of the CBP applied in relation to nominal life expectancy (VN)), building types (CU) and expected frequency of seismic activity (VR).The building in question is categorized as Building Type III (Buildings where signifi cant numbers of people gather ...), to which is attached a building type factor CU=1.50

THE LEGISLATION: CHAPTER 8,EXISTING BUILDINGS

Current legislation requires that seismic safety assessments be carried out every time structural work is performed, and stipulates that the structure’s level of safety must be calculated before and after the work. The works planner must then state the existing levels, the levels of safety attained thanks to the work and also any limitations that need to be imposed on the use of the building. Below are the crucial sub-sections from the legislation in order to assess existing buildings:

Sub. 8.5 PROCEDURES FOR SAFETY ASSESSMENT

Sub. 8.5.1 HISTORICAL AND CRITICAL ANALYSIS

Sub. 8.5.2 ARCHITECTURAL SURVEYING

Sub. 8.5.3 MECHANICAL CHARACTERISTICS OF THE MATERIALS

Sub. 8.5.4 DEGREES OF KNOWLEDGE AND CONFIDENCE

In Table C8.2 we see the return period of seismic activity (TR) for the various limit states and the probability of survival (PVR) within the expected lifespan (VR) and the probability of withstanding seismic activity (PT=50) within a certain period of reference.In our case, with the ultimate limit state (in Italian, SLV) and VN=50, we have:(see table C8A.0.1 on previous page)As mentioned previously, as far as the degree of knowledge and confi dence attained is concerned, the regulations allow for the possibility of calculating factors that will affect the actions required and also the parameters of the materials, according to the following conditions:• LC3 degree of knowledge attained following completion of the architectural survey, extensive and exhaustive onsite inspections concerning construction details, exhaustive onsite investigations into the properties of the materials; the corresponding confi dence factor is FC=1;• LC2 degree of knowledge attained following completion of the architectural survey, extensive and exhaustive onsite inspections concerning construction details, extensive onsite investigations into the properties of the materials; the corresponding confi dence factor is FC=1.2;• LC1 degree of knowledge attained following completion of the architectural survey, limited onsite inspections concerning construction details, limited onsite investigations into the properties of the materials; the corresponding confi dence factor is FC=1.35.Table C8A.1.1 shows the levels of knowledge in relation to the information available and the related values for the confi dence factors for masonry buildings. The degree of knowledge attained for the building in question is LC2, which means it has a confi dence factor of FC=1.2 (see table C8A.1.1 on previous page).

Page 80: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

80

CLASSIFICAZIONEDELLAMURATURALa conoscenza della costruzione in

muratura oggetto della verifica è di

fondamentale importanza ai fini di una

adeguata analisi e può essere con-

seguita con diversi livelli di approfon-

dimento, in funzione dell’accuratezza

delle operazioni di rilievo, dell’analisi

storica e delle indagini sperimentali.

Si è per prima cosa appurata la

conoscenza della geometria struttu-

rale dell’edificio tramite rilievo che

ha compreso le misurazioni piano per

piano di tutti gli elementi in muratura,

incluse nicchie, cavità, canne fumarie,

dei solai, della copertura e delle scale

individuandone la tipologia struttura-

le. Il tutto è stato rappresentato nei

disegni dello stato di fatto allegati alla

relazione (Tavole di rilievo).

Si è inoltre eseguita una prima ricogni-

zione per annotare l’eventuale quadro

fessurativo e deformativo; la struttura

si è presentata in ottime condizioni,

non ha evidenziato fessurazioni rile-

vabili a occhio nudo nè evidenti fuori

piombo o rigonfiamenti degli elementi

murari.

Particolare attenzione si è quindi

successivamente prestata all’indivi-

duazione della tipologia della muratura

che costituisce l’edificio in esame

procedendo con la rimozione di parti

dell’intonaco così da mettere in luce

in maniera inequivocabile la tessi-

tura muraria; si è osservato come la

struttura portante verticale dell’edifcio

sia costituita da muratura in sasso di

medie dimensioni legata con malta di

calce.

I sassi provengono come rinvenuto

nel progetto originario a firma dell’Ing.

Ugo Lissandrini dalla cava in Via San

Lorenzo nel Comune di Soave e sono

stati ottenuti frantumando roccie sedi-

mentarie di tipo calcareo.

La muratura perimetrale esterna ha al

piano terra e al piano primo uno spes-

sore di circa 60 cm mentre al piano

sottotetto la muratura ha uno spessore

di 50 cm; la muratura interna ha uno

spessore di circa 45 cm.

La muratura dell’atrio di ingresso e al

piano primo della palestra ha invece

uno spessore di circa 60 cm.

80

Fig.01: Particolare della muratura esterna priva di intonaco

Fig.01: Particolare della muratura interna priva di intonaco

Fig.03: Muratura esterna priva di intonacodove si nota la listatura in mattoni

Page 81: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

81

Tipologia di muraturaƒm

(N/cm2)

τ0

(N/cm2)

E

(N/mm2)

G

(N/mm2)

w

(kN/m3)

Muratura in pietre a spacco di buona tessitura 260 5,6 1500 500 21

La muratura ad un primo esame visivo

si è presentata con una buona tessitu-

ra sia nella parte esterna che in quella

interna; i blocchi in pietra a spacco

sono legati da una malta a base di

calce con scadenti caretteristiche

meccaniche come ci si aspetta da una

muratura che può essere classificata

come storica. I giunti comunque sem-

pre ad un attento esame visivo non

sono proprio sottili e in alcuni punti

delle murature esterne si sono notati

dei ricorsi o delle listature con mattoni

(fig.01 e fig.03) che regolarizzano la

tessitura ed in particolare l’orizzon-

talità dei corsi migliorando le carat-

teristiche meccaniche della muratura

secondo le regole dell’arte.

In Tabella C8A.2.1 vengono riportati

i valori di riferimento dei parametri

meccanici (minimi e massimi) e peso

specifico medio per le diverse tipolo-

gie di muratura, riferiti alle seguenti

condizioni: malta di caratteristiche

scarse, assenza di ricorsi o listature,

paramenti semplicemente accostati o

mal collegati, muratura non consolida-

ta e tessitura a regola d’arte. Il nostro

caso ricade nelle murature in pietre a

spacco con buona tessitura, caso nu-

mero tre, di cui riassumiamo le carat-

teristiche meccaniche, considerando in

fase cautelativa il livello inferiore.

Tabella C8A.2.1

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Tipologia di muratura

ƒm

(N/cm2)

τ0

(N/cm2)

E

(N/mm2)

G

(N/mm2)

w

(kN/m3)

min-max min-max min-max min-max

Muratura in pietrame disordinata (ciottoli, pietre erratiche e irregolari)

100 180

2,0 3,2

690 1050

230 350

19

Muratura a conci sbozzati, con parametro di limitato spessore e nucleo interno

200 300

3,5 5,1

1020 1440

340 480

20

Muratura in pietre a spacco con buona tessitura 260 380

5,6 7,4

1500 1980

500 660

21

Muratura a conci di pietra tenera(tufo, calcarenite, ecc.)

140240

2,84,2

9001260

300420

16

Muratura a blocchi lapidei squadrati 600800

9,012,0

24003200

780940

22

Muratura in mattoni pieni e malta di calce 240400

6,09,2

12001800

400600

18

Muratura in mattoni semipieni con malta cementizia (es.: doppio UNI foratura ≤ 40%)

500800

2432

35005600

8751400

15

Muratura in blocchi laterizi semipieni (perc. foratura < 40%)

400600

30,040,0

36005400

10801620

12

Muratura in blocchi laterizi semipieni, con giunti verticali a secco (perc. foratura < 40%)

300400

10,013,0

27003600

8101080

11

Muratura in blocchi di calcestruzzo o argilla espansa (perc. foratura tra 45% e 65%)

150200

9,512,5

12001600

300400

12

muratura in blocchi di calcestruzzo semipieni (perc. foratura < 45%)

300440

18,024,0

24003520

600880

14

Page 82: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

82

CLASSIFICTIONOF THEMASONRYKnowledge of the masonry structure

under assessment is vitally impor-

tant in order to perform a sufficiently

thorough analysis, and can be attained

with varying degrees of completeness

depending on the thoroughness of the

surveying operations, the historical

analysis and the experimental asses-

sments.

The first step was to assess our

knowledge of the structural geometry

of the building through a survey which

comprised taking measurements of all

the masonry elements, floor by floor,

including niches, cavities, chimneys,

floors, roofing and stairways, iden-

tifying the type of structure of each.

All of this has been represented in the

drawings of the building in its original

state attached to this report (Survey

Plates).

An initial reconnaissance was also

performed in order to note any in-

stances of cracks or deformities; the

building appeared to be in excellent

condition as it did not display any

cracks that could be seen with the

naked eye, nor was there any visible

bowing or bulging in the walls.

Next, particular attention was paid to

identifying the type of masonry which

the building is question was made

from. To do this, we removed some

areas of plaster with a view to une-

quivocally establishing how the walls

were composed; the result was that

we were able to ascertain that the

masonry consisted of medium-sized

stones held together with lime-based

mortar. As stated in the original plans

drawn up by Ugo Lissandrini, the sto-

nes originated from the quarry located

in Via San Lorenzo in the same muni-

cipality of Soave and were obtained by

breaking up calcareous sedimentary

rocks. The outer perimeter wall is 60

cm thick on the ground and first floors,

while on the attic floor its thickness is

50 cm; the internal walls are appro-

ximately 45 cm thick. The masonry in

the entrance hall and on the first floor

of the gymnasium, on the other hand,

is 60 cm thick.

After an initial visual evaluation, both

the internal and external masonry ap-

peared to be well bonded; the blocks

of rough-hewn stone are held together

by a mortar made from limestone with

very poor mechanical characteristics,

as we would expect in a building that

could be defined as historical.

However, a further careful visual

examination revealed that the joints

are by no means thin and that at some

points on the external walls we can

see courses and brick edging (Figs.

01 and 03) which make the stonework

more regular and in particular keep it

in straight horizontal bands, thereby

improving the mechanical characteri-

stics of the masonry in line with best

practices

In Table C8A.2.1 we can see the refe-

rence values for the mechanical para-

meters (minimums and maximums) and

mean unit weight for the various types

of masonry, in relation to the following

conditions:

poor quality of mortar, lack of courses

or edging, facings simply set together

or badly joined, lack of consolidation

and state-of-the-art bonding.

Our case falls under the heading of

well-bonded rough-hewn stone ma-

sonry, case number three; below we

summarize the mechanical characteri-

stics of this category, for the sake of

prudence using the values referring to

the level below.

Fig. 01:Detail of the external masonry below the plaster

Fig. 02: Detail of the internal masonry below the plaster

Fig. 03: External masonry with plaster removed where we can see brick edging

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 83: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

83

CLASSIFICAZIONE TIPOLOGICA:

PROVE SPERIMENTALI

La classificazione tipologica della mu-

ratura è stata eseguita mediante prove

sperimentali come richiesto dalle NTC;

in particolare si sono commissionate al

laboratorio prove della società Veneta

Engineering s.r.l. n.3 prove di martinetti

doppi piatti per la valutazione della

resistenza meccanica a compressione

e il modulo elastico e n.10 prove so-

niche per valutare l’omogeneità della

tessitura della muratura.

Le prove in situ sulla muratura ci han-

no permesso di raggiungere un livello

di conoscenza esteso della muratura

come indicato dalla normativa.

Le prove con i martinetti doppi piatti

sono servite a studiare la muratura

oggetto dell’analisi. In particolare si

sono fatte delle misurazioni sullo stato

MP1 MP2 MP3

Tensione di rottura fu [Mpa] 1,85 1,01 1,36

Modulo Elastico Secante E [Mpa] 1147 210 363

Martinetti Piatti

Eseguite al Piano interrato

MP1

MP3

MP2

MP

tensionale e deformativo della parete

muraria sollecitata con opportuni cicli

di carico e scarico. Si sono innanzitut-

to individuate delle zone da un metro

per un metro in cui si sono successi-

vamente effettuate le prove; nella figu-

ra sopra sono riportate le aree oggetto

di analisi per le tre prove in situ.

Individuata la zona è stato quindi

rimosso l’intonaco come documen-

tato nelle fotografie di pag. 80 e si

sono effettuati due tagli orizzontali in

corrispondenza di un livello di malta

ad una distanza di circa un metro uno

dall’altro; si sono inseriti i due marti-

netti fissati con del cemento a presa

rapida; si sono predisposti dei sensori

di spostamento nella zona centrale e

si è iniziata la prova caricando l’ele-

mento murario eseguendo più cicli di

carico e scarico e a step con misura

per ogni singolo intervallo dei valori di

deformazione; la pressione di rottura

viene individuata mediante l’analisi

dei grafici dei sensori di spostamento

posti tra i due martinetti. In tabella

vengono riassunti i valori ottenuti.

Fig.01: Localizzazione delle aree di prove per i martinetti piatti

Page 84: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

84

Si può osservare come i valori a

rottura rilevati siano inferiori ai valori

minimi riportati in tabella C8A.2.1 di

pag. 81, tuttavia bisogna considera-

re le prove eseguite non per i valori

quantitativi forniti bensì per i valori

qualitativi dei grafici sforzi deforma-

zioni ottenuti, in quanto i valori di

tensione a rottura che si ottengono

con questo tipo di prova su murature

costituite da blocchi in pietra a spacco,

sono sempre inferiori a quelli riportati

in letteratura. Infatti le dimensioni dei

martinetti contenute rispetto le dimen-

sioni dei blocchi in pietra che abbia-

mo osservato costituire la muratura

oggetto di analisi, e l’area di prova

limitata rispetto le dimensione dei ma-

schi murari coinvolti non sono tali da

produrre dei risultati quantitativi sulla

RISULTATIDELLE PROVEEFFETTUATECON IMARTINETTI PIATTI

reale tensione a rottura del complesso

muratura nel suo insieme in quanto

vanno a sollecitare in maniera prepon-

derante i legami in malta che quindi

vanno a costituire l’elemento debole

della muratura e quindi della prova

escludendo quei meccanismi di mutuo

incastro che una muratura in pietra a

spacco può sviluppare.

RAPPORTO DI PROVA N. 106/LAT VAR DEL 23/04/2013 ORIGINALE

verbale di accettazione n.87369 del 04/04/2013 norma: procedura interna

PROVA DI MARTINETTI PIATTI

riferimenti del cantiere

Luogo prova: Viale della Vittoria - Soave (VR) data di inizio prova: 27/03/2013 fine prova: 27/03/2013

Cantiere: Scuola elementare Ippolito Nievo Sigla prova: MP1

Dir. lavori: Ing Paolo Bettagno Ubicazione: Scantinato - muro di spina corpo centrale - faccia S

Spostamento (mm)- 0,600 - 0,400 - 0,200 - 0,000 0,200 - 0,400

Tens

ione v

ertica

le (M

Pa)

Grafico tensioni - media spostamenti

0,600 0,800

2,00

1,80

1,60

1,40

1,20

1,00

0,80

0,60

0,40

0,20

0,001,000 1,200 1,400

media orizzontale (mm)media verticale (mm)

Fig. 02: Grafico tensioni-media spostamenti nella prova MP1

Page 85: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

85

Fig. 04: Grafico tensioni-media spostamenti nella prova MP4

RAPPORTO DI PROVA N. 107/LAT VAR DEL 23/04/2013 ORIGINALE

verbale di accettazione n.87369 del 04/04/2013 norma: procedura interna

PROVA DI MARTINETTI PIATTI

riferimenti del cantiere

Luogo prova: Viale della Vittoria - Soave (VR) data di inizio prova: 27/03/2013 fine prova: 27/03/2013

Cantiere: Scuola elementare Ippolito Nievo Sigla prova: MP2

Dir. lavori: Ing Paolo Bettagno Ubicazione: Piano terra- ala N - muro di spina faccia N

RAPPORTO DI PROVA N. 108/LAT VAR DEL 23/04/2013 ORIGINALE

verbale di accettazione n.87369 del 04/04/2013 norma: procedura interna

PROVA DI MARTINETTI PIATTI

riferimenti del cantiere

Luogo prova: Viale della Vittoria - Soave (VR) data di inizio prova: 28/03/2013 fine prova: 28/03/2013

Cantiere: Scuola elementare Ippolito Nievo Sigla prova: MP3

Dir. lavori: Ing Paolo Bettagno Ubicazione: Ala N - muro esternoS - faccia S

Spostamento (mm)

- 3,000 - 2,500 - 2,000 - 1,500 - 1,000 - 0,500 0,000 0,500 1,000 1,500

Tens

ione v

ertica

le (M

Pa)

Grafico tensioni - media spostamenti

0,00

0,20

0,40

0,80

0,60

1,00

1,20

1,40

media orizzontale (mm)media verticale (mm)

Spostamento (mm)

Tens

ione v

ertica

le (M

Pa)

Grafico tensioni - media spostamenti

media P4-P5 (mm)media P-P2-P3 (mm)

- 2,500 - 2000 - 1,500 - 1,000 - 0,500 0,000 0,500 1,000

0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

1,40

1,60

1,80

Fig. 03: Grafico tensioni-media spostamenti nella prova MP2

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 86: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

86

Si può osservare come la prova MP1

abbia dato dei risultati migliori per la

presenza di una malta qualitativamen-

te migliore di quella presente nelle

murature fuori terra e caratterizzate

dalle prove MP2 ed MP3; inoltre si

può osservare come le prove MP2 ed

MP3 abbiano lo stesso tipo di compor-

tamento caratterizzato da una malta

scadente che oltre un certo livello ten-

sionale che possiamo ipotizzare come

limite elastico della muratura ad un

minimo incremento del carico produce

ampi spostamenti. Tuttavia da sotto-

lineare è l’omogeneità del comporta-

mento della muratura nelle tre prove.

Successivamente si sono eseguite

anche delle prove soniche mediante

rilevazione dei tempi di propagazione

di un’onda di compressione attraverso

l’elemento murario. Le prove soniche

sono delle prove che si fanno in situ,

in modalità di trasmissione diretta. La

velocità di propagazione viene corre-

lata alle caratteristiche del materiale

quali densità, omogeneità, presenza di

vuoti e microfessurazioni.

La tecnica si basa sulla generazione

di un impulso meccanico mediante un

martello strumentato e sulla rileva-

zione dei tempi di propagazione delle

onde approssimativamente semisferi-

che di compressione e di taglio, rileva-

te da un accelerometro. Sono le onde

di compressione, quelle generalmente

sfruttate nelle prove soniche, per la

loro maggiore velocità rispetto a quelle

di taglio e per la loro maggiore energia

nella direzione d’impatto.

Ogni singola battuta consta quindi di

una lettura puntuale, localizzata intor-

no alla regione di materiale dove sta-

zione trasmittente e stazione ricevente

sono posizionate. I dati acquisiti ed

espressi in forma tabellare, possono

poi essere presentati in varie maniere

grafiche, anche come mappe di velo-

cità soniche. Di fondamentale impor-

tanza la prova in quanto ha permesso

di evidenziare l’assenza di microfessu-

razioni e fessurazioni nella muratura

tali da danneggiarne il comportamento

confermando scientificamente quello

che già si era notato dopo l’esame

visivo; in particolare questo lo si può

notare dalle misurazioni riportate

del modulo elastico che per tutte le

pareti in cui è stata misurata la velo-

cità dll’onda si è praticamente rilevato

essere della stessa grandezza.

Ultrasuoni US

US n°4

US n°5

US n°1

US n°2

US n°6

US n°3

Fig.05: Localizzazione delle aree di prove soniche al Piano Terra Fig.06: Localizzazione delle aree di prove soniche al Primo Piano

US n°7

US n°8

US n°9

US n°10

USUltrasuoni

Di seguito si riportano i valori del modulo elastico statico e dinamico ottenuti nelle prove

Sigla prova ρ

kN/m3

Es MPa

Ed Mpa

US1 24,00 14104 14978

US2 24,00 17077 18136

US3 24,00 14080 14953

US4 24,00 13656 14503

US5 24,00 10309 10949

US6 24,00 16728 17765

US7 24,00 10806 11476

US8 24,00 7582 8052

US9 24,00 4589 4873

US10 24,00 18158 19284

Tab. 02: Risultati delle prove soniche

Tutti i risultati delle prove eseguite, sia con i marti-netti doppi piatti, che quelle soniche, sono riportati nell’Allegato n.1 della relazione di calcolo.

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 87: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

87

To ascertain and classify the type of masonry used in the building, a series of experimental assessments were carried out in compliance with the CBP; in particular, the company Vene-ta Engineering SRL was commissio-ned to carry out three double flat-jack tests in order to assess the compres-sive strength and elastic modulus, as well as ten sonic tests to assess the regularity of the masonry bonding. These onsite tests of the masonry allowed us to attain a high degree of knowledge of the masonry in line with the regulations. The double flat-jack tests allowed us to more closely study the masonry in question. In particular, measurements were taken of the levels of stress and deformation displayed by the walls subjected to appropriate cycles of pressure application and release. First of all, the one-metre-square areas where the tests were to be performed were selected; in the figure on page 85 you can see the three areas cho-sen for the onsite tests. Once each area had been chosen, the plaster was removed as shown in the photographs on page 80 and two hori-zontal cuts were made to the depth of one layer of mortar, about one metre apart. Two jacks were inserted and held in place using quick-dry cement; displacement sensors were placed in the central area and the test was be-gun by subjecting the wall to several cycles of pressure application and release, increasing the pressure each time. At each interval, the deformation values were recorded. The ultima-te strength was identified thanks to analysis of the graphs produced by the displacement sensors placed between the two flat-jacks. The table below summarizes the values obtained.

We can observe that the ultimate strength values are below the mini-mum values stated in table C8A.2.1 on page 81; nevertheless we must con-sider the tests performed not in terms of the quantitative data obtained but rather in terms of the qualitative data obtained from the stress-deformation graphs, as the ultimate strength values obtained through this type of testing on masonry composed of rough-hewn stone are always lower than those given in the relevant literature. In fact, the small size of the jacks in compa-rison with the size of the blocks of stone which we have seen to compose the masonry in question and the small size of the test area compared with the size of the expanses of masonry involved make it difficult to produce quantitative results concerning the real ultimate strength of the masonry structure as a whole: this is in large part due to the fact that the tests tend to put most stress on the mortar between the stones, and this being the weakest element of the masonry and therefore of the tests, they therefore fail to take into account the mutual strengthening mechanisms that can develop between the rough-hewn sto-nes in a wall. It can be seen that the test MP1 pro-duced more positive results thanks to the fact that a better quality of mortar was used there than in the above-ground walls (whose results we see in tests MP2 and MP3). Furthermore, we can see that tests MP2 and MP3 di-splay the same type of behaviour, cha-racterized by poor-quality mortar which beyond a certain level of stress (which we can hypothesize is the elastic limit of the masonry) produces significant displacement at every slight increase in the load. However, we should also

RESULTSOF THEFLAT-JACK TEST

underline the homogeneity of beha-viour in the masonry throughout the three tests.The sonic tests were then carried out by calculating the propagation time of a compressional wave through the masonry. Sonic tests are analyses which are carried out in situ through direct transmission of the waves. The propagation speed is correlated to characteristics of the material such as density, homogeneity, the presence of voids and micro-fracturing. The technique is based on generating a mechanical impulse using an in-strumented impact hammer and then, using an accelerometer, measuring the travel time of the roughly semi-sphe-rical compressional and shear waves. Compressional waves are those most often used in sonic tests, thanks to their travelling with greater speed than shear waves and concentrating greater force in the direction of impact.Every single blow of the hammer pro-duces an accurate reading localized around the area of material where the transmitter and receiver stations are positioned. The data obtained and ex-pressed in tables can then be presen-ted in various graphic forms, including sonic velocity maps. This test was of vital importance in the case in hand since it allowed us to both demonstrate the absence of any micro-fractures or fractures in the ma-sonry that could undermine its stability and provide scientific confirmation of what we had already determined from the earlier visual examination. This can be seen especially clearly from the measurements given for the elastic modulus, which was measured at almost exactly the same size in all the walls where the wave propagation time was tested.

TYPOLOGICALCLASSIFICATION:EXPERIMENTAL ASSESSMENT

Page 88: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

88

Le forze orizzontali così come determinate dalle NTCnon verificano la struttura; si deve quindi ripetere l’analisi in modo iterativo abbassando il valore dell’accelerazione orizzonale massima del terreno il che equivale adaumentare la probabilità di accadimento PVER riducendoil Periodo di Ritorno TR del sisma.

VERIFICADELLA STRUTTURA ESISTENTE

CON SISMA

0,99

00

0,920,860,790,720,660,590,530,460,400,330,260,200,13

6 583e-02

Visualizzazione mediante mappa di colore del massimo valore del rapporto tra il momento agente perpendico-lare al piano del muro e il momento corrispondente al collasso per flessione, effettuato per le combinazioni di carico in presenza di sisma. Se il valore risulta inferiore a 1 la verifica è soddisfatta

Il valore massimo dell’accelerazione al piede deve essere ridotto al 40% per verificare le murature esistenti.The maximum acceleration value on the ground must be reduced to 40% in order to test the existing masonry.

The horizontal forces as determined by the NTC do not assess the structure, therefore one must repeat the analysis again and again, lowering the value of the maximum horizontal acceleration on the ground, which in other words means increasing the probability of occurrence PVER and reducing the Return Period TR of seismic activity.

Showing, through a colour map, the maximum value for the ratio between the moment acting perpendicularly to the plane of the wall and the moment corresponding to the fai-lure of the wall through flexion. The failure is the result of a combination of stresses caused by an earthquake; if the value obtained is less than 1 then the test is satisfactory.

Fig.01: Verifica N-M0 (D.M. 08 - Par. 7.8.2.2.3)

Page 89: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

89VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

0,97

2 897e-03

0,910,840,780,710,660,590,520,460,390,330,260,200,13

6 762e-02

1,03

2 440e-03

0,990,970,800,730,670,600,530,470,400,350,270,200,14

6 894e-02

Visualizzazione del rapporto tra l’azione orizzontale di calcolo e il taglio limite, ottenuto mediante la resistenza a taglio di calcolo della muratura e il coefficiente di parzializzazione della sezione effettuata per tutte le combinazioni. Se il valore risulta inferiore a 1 la verifica è soddisfatta

Showing the ratio between the assumed horizontal action and the ultimate shear strength, obtained by calculating the assumed shear strength of the masonry and the partialization factor of the section. All combinations have been calculated; when the value obtained is less than one, then the test is satisfactory.

Fig.03: Verifica V (Formula 7.8.2.2.2 D.M. 08)

Visualizzazione del rapporto tra il carico normale di calcolo dovuto all’azione flettente delle forze orizzontali agenti nel piano del muro e all’azione dei carichi verticali e il carico limite della muratura effettuata per tutte le combinazioni. Se il valore risulta inferiore a 1 la verifica è soddisfatta.

Showing the ratio between the assumed normal load (pro-duced by the flexing action of the horizontal forces acting along the plane of the wall together with the action of the vertical forces) and the ultimate strength of the masonry. All combinations have been calculated; when the value obtained is less than one, then the test is satisfactory.

Fig.02: Verifica M-MP (D.M. 08 - Par. 7.8.2.2.1)

Page 90: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

90

INTERVENTODI MIGLIORAMENTO

Soluzioni proposte:Il sistema “Inietta&Consolida®”

Considerato che la criticità della mu-

ratura dell’edificio esistente è dovuta

alla malta di calce di scarsa qualità

in accordo con le “Linee guida per la

valutazione e la riduzione del rischio

sismico del patrimonio culturale” si

è deciso di adottare come metodo di

consolidamento della muratura l’inie-

zione di miscele leganti che mirino al

miglioramento delle caratteristiche

meccaniche della muratura da conso-

lidare; in particolare si dovrà prestare

attenzione alla scelta della miscela

da iniettare, curandone la compatibi-

lità chimico fisica e meccanica con la

tipologia muraria oggetto di intervento,

considerando che malte a base ce-

mentizia possono produrre danni alle

murature e in particolare alle superfici,

per la produzione di sali; l’affioramen-

to di sali solubili dalla malta provoca

efflorescenze sulla superficie della

muratura.

Nel caso specifico in esame, si è con-

siderato l’impiego delle boiacche spe-

cifiche “Inietta&Consolida®” a base

di legnati idraulici micronizzati ad alta

resistenza, unitamente ad elementi

sferoidali e resine reticolanti in gra-

do di aumentare oltre la resistenza a

“compressione” anche quella relativa al

“taglio diagonale” e a quella di trazio-

ne conseguentemente all’incollaggio

strutturale generato.

Caratteristiche dei componenti della

miscela:

• Componente A TRN100®: il compo-

nente A è composto da leganti idrau-

lici micronizzati ad alta resistenza con

elementi sferoidali in grado di favo-

rire lo scorrimento e la penetrazione

capillare all’interno delle cavità delle

murature; fortemente desalinizzato e

stabile nel tempo può essere impiega-

to su tutte le tipologie costruttive delle

diverse tessiture murarie;

• Componente B TRB308®: il com-

ponente B è realizzato con l’impiego

di un promotore di aggregazione

reticolante a base acrilica che oltre

ad aumentare la resistenza a compres-

sione dello speciale legante idraulico

TRN100, conferisce allo stesso ele-

vate caratteristiche di permeabilità al

vapore evitando zone di condensazio-

ne indesiderate; l’impiego del TRB308

nell’impasto evita tutte le operazioni

di lavaggio preventivo che vengono

solitamente effettuate per questo tipo

di lavoro, garantendo una perfetta

adesione per la presenza di polveri e

sostanze grasse.

Per il contenimento della miscela è

sufficiente operare con gli intonaci

preesistenti ancora in essere.

Non essendoci tuttavia in letteratura

valori che permettessero quantificare

gli incrementi delle caratteristiche tec-

niche una volta consolidata la parete si

è realizzato il consolidamento parziale

di una parte di muratura su cui suc-

cessivamente si è andata ad eseguire

una prova a taglio diagonale per la

valutazione numerica della resistenza

a taglio della muratura.

Page 91: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

91

Considering that the problem of the

masonry in the existing building arose

from the poor quality of the mortar

according to the “Guidelines for the

assessment and reduction of the

seismic vulnerability of our cultural

heritage”, to reinforce the masonry we

decided to adopt the method of injec-

ting a mixture of binders with the aim

of improving the mechanical characte-

ristics of the masonry in question.

The selection of the mixtures to be

injected was the subject of particular

attention, as they had to be chemically,

physically and mechanically compa-

tible with the type of masonry used

in the building, and we had to bear in

mind that cement-based mortars can

cause damage to masonry, in parti-

cular to surfaces, on account of salt

production.

The seeping of soluble salts from the

mortar can cause efflorescence on the

surface of the wall.

In the case in hand, we decided on the

use of special “Inietta&Consolida®”

grouts formulated with high-resistance

micronized hydraulic binders, together

with spherical elements and cross-lin-

king resins designed to help increase

resistance not only to “compression”

but also to “diagonal shear” and trac-

tion following the improved bonding of

the masonry.

The characteristics of the mixture:

• Componente A TRN100®: compo-

nent A is composed of high-resistance

micronized hydraulic binders with

spherical elements which allow the

grout to flow and penetrate fully into

the cavities inside the walls; as it has

been de-salted and remains stable

over time it can be used for all the

different types of structures built with

the various masonry-bonding methods;

• Componente B TRB308®: com-

ponent B is made with the use of an

acrylic-based cross-linking aggrega-

tion promoter which, as well as incre-

asing the compressive strength of the

special hydraulic binder TRN100, also

lends it excellent vapour permeability

properties, meaning that unwanted

areas of condensation can be avoided.

The addition of TRB308 to the grout

means that all the preliminary cle-

aning operations which are usually

performed for this kind of job can be

skipped and that perfect adhesion is

guaranteed even in the presence of

dust and greasy substances.

To contain the mixture it is sufficient

to work with the pre-existing plaster

still in place.

As, however, there are no data in the

current literature that would allow us

to quantify the improvements in tech-

nical characteristics once the wall has

been consolidated, we first performed

a partial consolidation on one part

of a wall, then performed a diagonal

shear test in order to obtain a nume-

rical value for the change in the shear

strength of the wall.

REINFORCEMENTWORK

Solutions proposed“Inietta&Consolida®” System

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 92: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

92

Si è innanzitutto provveduto al conso-

lidamento di una parte della muratura

su cui successivamente si è andati ad

eseguire una prova a taglio diagona-

le per la valutazione delle resistenza

meccanica a taglio della struttura.

Come detto, non essendoci in lettera-

tura dei valori per quantificare l’in-

cremento di prestazioni ottenuto con

l’iniezione di miscele leganti, la prova

commissionata al laboratorio prove

della società Veneta Engineering s.r.l.

si è rivelata estremamente preziosa.

Per avere la possibilità di un confronto

dei risultati si è valutato essere oppor-

tuno eseguire il consolidamento dove

precedentemente si era eseguita una

delle prove con i martinetti doppi piatti

così da avere la possibilità di confron-

tare i valori ottenuti sperimentalmente.

La prova con i martinetti piatti doppi

che si è ritenuta più significativa al

fine di un confronto è stata la numero

due, che era stata eseguita al piano

terra dell’ala nord del fabbricato, nel

muro che divide le aule dai corridoi;

si è quindi individuata una zona di di-

mensioni quadrate di lato 150 cm per

andare a consolidare la muratura.

Si è innanzitutto realizzata una vasca

con del cemento a presa rapida così

da evitare la dispersione delle malte

leganti una volta iniettate come

da Fig. 01.

Si è quindi realizzato un reticolo di

fori inclinati passanti di diametro 30

mm circa con interasse di circa 50 cm

anziché 100 cm come si realizzerebbe

nelle normali procedure; l’esigenza di

infittire il passo è dovuta alla porzione

limitata di muratura e all’impossibilità

di eseguire la compensazione ad una

distanza di 24 o 48 ore.

La prima linea di fori è stata eseguita

a circa 50 cm dal bordo inferiore della

vasca in cemento a presa rapida che

si è realizzata e nei fori si sono inseriti

gli iniettori andando ad adattare i petali

delle corone all’inclinazione dei fori.

Con l’impiego di una pompante si sono

andati a riempire i fori fino a satu-

razione della muratura, iniziando dal

basso verso l’alto e utilizzando i tappi

di chiusura per evitare fuoriuscite dai

fori adiacenti.

In Fig. 02 sono ben visibili il reticolo

dei fori, i tubi utlizzati per l’iniezione

della miscela e i tappi che ne evitano

la fuoriuscita.

Terminata la fase di iniezione delle

miscele si è atteso un periodo di tren-

ta giorni prima di effettuare la prova

a taglio diagonale per permettere ai

componenti leganti di far presa e di

pervenire quindi al consolidamento

ottimale della muratura.

IL CONSOLIDAMENTOLE FASIOPERATIVE

Fig.02: Iniezione della boiacca consolidante “Inetta&Consolida®”. Sono previste 2 iniezioni a distanza di 24 ore l’una dall’altra per compensarne i ritiri fi siologici.

Fig.01: Preparativi per la prova: Realizzazione di una “vasca di contenimento” per evitare la dispersionedella boiacca “Inetta&Consolida®”

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 93: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

93

We first of all proceeded with con-

solidating one area of the masonry,

on which a diagonal shear test was

subsequently performed in order to

assess the mechanical resistance to

shear stress of the structure. As men-

tioned above, as there are no values

in the current literature to quantify the

improvement in performance obtained

by injecting binders, this test, perfor-

med by the testing department of the

company Veneta Engineering SRL,

turned out to be extremely useful. In

order to be able to compare the re-

sults of the tests, it is considered good

practice to carry out the trial consoli-

dation where one of the double flat-

jack tests have been performed; this

way a direct comparison can be drawn

between the two sets of results.

The double flat-jack test which was

considered the most suitable to pro-

vide comparative results was number

two, the one carried out on the ground

floor of the north wing of the building,

on the wall dividing the classrooms

from the corridor; a square measuring

150 cm per side was then marked out

as the trial patch for consolidating the

masonry.

The first step was to make a basin

from quick-dry cement in order to

catch any grout leaking out after injec-

tion into the wall (see Fig. 01).

Next, a grid was created, made up of

angled perforations with an approxi-

mate diameter of 30 mm, spaced at

roughly 50 cm apart instead of the

usual 100 cm spacing adopted in nor-

mal procedures; the need to create a

denser grid was due to the limited size

of the portion of wall being treated

and the impossibility of topping up

after 24 or 48 hours.

The first line of perforations was

made at approximately 50 cm abo-

ve the bottom edge of the basin in

quick-dry cement made previously,

then the injectors were inserted into

the perforations, adapting the petals

and fixing crowns to the angle of the

perforations. Using a pump, the grout

was injected into the perforations

until the wall was saturated. Work was

begun at the bottom and proceeded

upwards, using stoppers to avoid grout

leaking out of adjacent perforations.

In Fig. 02 the grid of perforations, the

tubes used to inject the grout and the

stoppers used to avoid leakage can all

be clearly seen.

Once the grout injection phase was

complete, we waited for a period of

thirty days before performing the

diagonal shear test so that the binding

components would have time to act

and therefore arrive at optimal consoli-

dation of the masonry.

CONSOLIDATIONPHASESOPERATIONAL

Fig.03: Come si presentava la muratura consolidatacon il sistema certifi cato “Inietta&Consolida®“a maturazione avvenuta (30 gg)

Page 94: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

94

To perform an onsite diagonal shear test the first step to take is to isolate the square panel of masonry measuring 120cm per side by making four cuts with a circular saw. The principal difference between an onsite test and a laboratory test lies in the lower end of the panel, since it remains attached to the masonry of the wall. However, theoretical and numerical analyses have demonstrated that, at least in the elastic phase, this attachment has no influence as its effect on the results obtained is negligible.The equipment used for the test consists of two metal plates in a right-angled “L” shape, which are positioned on the corners at either end of one of the diagonals lines crossing the panel; the two plates are connected using two hydraulic jacks in order to form a closed system in which the jack exerts a diagonal force on the panel. The panel is equipped with four displacement transducers per side arranged along the diagonals in order to measure the deformations of the wall when subjected to the diagonal forces. In Fig. 04 we can clearly see the panel ready for the test. In order to eliminate the risk of punching phenomena near the plates, the corners where the steel load-spreading plates were placed were reinforced with cement-based mortar.The upper limit of the test was not determined by the failure of the wall (which, as can be seen in Fig. 05, showed some fracturing after the test but did not fail) but rather by the chains connecting the jacks to the plates breaking. Therefore the value obtained is a prudential one and errs on the side of safety.

THE MATERIAL CONSOLIDATEConsolidation of the masonry is not being contemplated for the whole building but rather for a limited part of it, enough so that the improvements will make the building able to withstand the degrees of horizontal forces stipulated in the regulations. In particular, consolidation of the whole foundation level and ground floor is planned, while the masonry on the first floor will be consolidated only in the gymna-sium and the two dividing walls in the north and south wings which separate the classro-oms from the bathrooms. The “Guidelines for assessment and reduction of the seismic vulne-rability of our cultural heritage”, with respect to the “Code of Building Practice” laid out in the Act passed by the Ministry for Infrastructure and Transport on 14 January 2008, stipulate that it is not compulsory for heritage buildings to attain the same level of safety demanded of new buildings (the 2008 CBP assigns new buildings a life expectancy value VN of 50 years). A lower life expectancy means accepting that the building will once again have to be assessed when the set number of years have elapsed, which is why any life expectancy values of over 20 years are considered acceptable and also a guarantee of a safe building. Given the above, we proceeded differently in our assessment of the safety of the building; in particular we observed that a life expectancy value for the building of 20 years corresponded to a 30% reduction in the accelera-tion on the ground. Therefore we proceeded step by step, consolidating all the parts of the building necessary in order to guarantee attainment of the safe-ty factor set by the regulations.

LA REALIZZAZIONEDELLA PROVA DI TAGLIO DIAGONALE

Per la realizzazione della prova di taglio diagonale nella versione in situ si deve in prima battuta isolare il pannello quadrato di muratura di lato 120 cm median-te quattro tagli realizzati con una sega circolare; la differenza principale tra la prova in situ e quella in laboratorio riguarda la parte inferiore del pannello che resta ammorsata alla muratura della parete; analisi teoriche e numeriche hanno comunque di-mostrato che tale collegamento è almeno in fase elastica ininfluen-te avendo una rilevanza trascura-bile sui risultati ottenuti.L’attrezzatura di prova consiste in due piastre metalliche a forma angolare di “L” che vengono posizionate sui due spigoli di una delle diagonali del pannello; le due piastre vengono collegate con due martinetti idraulici così da realizzare un sistema chiuso in cui il martinetto sollecita il pannello lungo la diagonale. il pannello è strumentato con quat-tro trasduttori di spostamento per lato disposti lungo le diagonali al fine di misurare le deformazioni sotto carico. In Fig. 04 è ben visi-bile il pannello pronto alla prova. Per evitare fenomeni di punzona-mento in prossimità delle piastre, gli angoli in cui si sono inserite le piastre in acciaio di diffusione del carico sono stati rinforzati con della malta cementizia.Il valore limite della prova è stato determinato non per rottura del muro, che come si può vede-re dalla Fig. 05 alla fine della prova risulta fessurato ma non compromesso, ma per rottura delle catene che collegavano i martinetti alle piastre; il valore ottenuto è pertanto precauzionale e quindi a favore di sicurezza.

IL MATERIALE CONSOLIDATO

Il consolidamento della muratura viene ipotizzato non su tutta la struttura ma su una parte limi-tata di essa così da rendere l’in-tervento di miglioramento idoneo a sopportare i carichi orizzontali imposti da normativa; in partico-lare si prevede il consolidamento di tutto il piano delle fondazioni e del piano terra; mentre la muratura del piano secondo viene consolidata solo nella zona della palestra e dei due setti nelle ali nord e sud che dividono le aule dai bagni.Le “Linee guida per la valuta-zione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale” con riferimento alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008, prescrivono infatti che per un bene culturale non sia obbligatorio il raggiungi-mento di un livello di sicurezza pari alle strutture nuove che le NTC 2008 assumono pari ad un valore di VN pari a 50 anni. Una vita nominale minore significa accettare di dover provvedere ad una nuova verifica passati gli anni determinati, per questo motivo valori della vita nominale maggiori di 20 anni si considera-no ammissibili e quindi sicuri per un manufatto tutelato.Si è quindi proceduto in modo diverso per la valutazione della sicurezza del fabbricato; in parti-colare si è osservato che un valo-re di vita nominale della struttura pari a 20 anni corrisponde ad una riduzione dell’accelerazione al piede del 30%; si è quindi proceduto in maniera iterativa consolidando tutte quelle parti di struttura necessarie a garantire il coefficiente di sicurezza imposto dalla normativa.

94

Page 95: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

9595Fig.05: Pannello murario a prova ultimata. Valore limite di rottura non raggiunto a causa del cedimento delle catene che collegavano i martinetti alle piastre.

Fig.04: Pannello murario pronto alla prova

P N.1

Forza di rottura P [kN] 248,22

Resistenza al taglio τmax [N/mm2] 0,34

Tab.01: Riassunto della prova a taglio diagonale

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 96: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

96 VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

VERIFICADELLA STRUTTURA CONSOLIDATACON SISMA

Fig.01: Verifica N-MO (D.M. 08 - Par. 7.8.2.2.3)

Il valore massimo dell’accelerazione al piede deve essere ridotto al 70% per verificare le murature consolidate.Il fattore che le “Linee guida per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale” con riferimento alle “Norme Tecniche per le Costruzioni” di cui al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008 definiscono per la valutazione sismica dei fabbricato è il fattore di accelerazione, che per il fabbricato consolidato diverrebbe:

aSLV 0,120fa,SLV = ----------- = ----------- = 0,74 ag,SLV 0,163

Tale fattore considera solo uno dei parametri che definiscono l’azione sismica spettrale, ma ha il pregio di fornire un’indicazione quantitativa del deficit in termini di resistenza.

1,00

00

0,930,870,800,730,670,600,530,470,400,330,270,200,13

6 667e-02

Visualizzazione mediante mappa di colore del massimo valore del rapporto tra il momento agente perpendicolare al piano del muro e il momento corrispondente al collasso per flessione, effettuato per le combinazioni di carico in presenza di sisma; se il valore risulta inferiore a 1 la verifica è soddisfatta.

The maximum value for acceleration on the ground must be reduced to 70% in order to test the consolidated masonry.The factor which the “Guidelines for assessment and reduction of the seismic vulnerability of our cultural heritage”, with respect to the “Code of Building Practice” laid out in the Act passed by the Ministry for Infrastructure and Transport on 14 January 2008, establish for seismic analysis of the building is the acceleration factor, which would become the following for the consolidated building:

aSLV 0,120fa,SLV = ----------- = ----------- = 0,74 ag,SLV 0,163

This factor takes into consideration only one of the parameters defining the earthquake response spectrum, but has the merit of providing us with a quantitative indication of the deficit in terms of resistance.

Showing, through a colour map, the maximum value for the ratio between the moment acting perpendicularly to the plane of the wall and the moment corresponding to the failure of the wall through flexion, carried out for combinations of load in the presence of earthquake; if the value obtained is less than 1 then the test is satisfactory.

Page 97: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

97

Fig.02: Verifica M-MP (D.M. 08 - par. 7.8.2.2.1)

1,00

4 668e-03

0,930,870,800,730,670,600,540,470,400,340,270,200,14

7 092e-02

1,00

7 287e-03

0,930,870,800,740,670,600,540,470,400,340,270,210,14

7 347e-02

Visualizzazione mediante mappa di colore del rapporto tra il carico normale di calcolo dovuto all’azione flettente delle forze orizzontali agenti nel piano del muro e all’azione dei carichi verticali e il carico limite della muratura effettuata per tutte le combinazioni; se il valore risulta inferiore a 1 la verifica è soddisfatta.

Visualizzazione del rapporto tra l’azione orizzontale di calcolo e il taglio limite, ottenuto mediante la resistenza a taglio di calcolo della muratura e il coefficiente di parzializzazione della sezione effettuata per tutte le combinazioni; se il valore risulta inferiore a 1 la verifica è soddisfatta.

Fig.03: Verifica V (Formula 7.8.2.2.2 D.M. 08)

Showing, through a colour map, the ratio between the assumed normal load (deriving from the flexing action of the horizontal forces acting along the plane of the wall together with the action of the vertical loads) and the ultimate strength of the masonry. All possible combinations have been calculated; when the value obtained is less than 1 then the test is satisfactory.

Showing the ratio between the assumed horizontal action and the ultimate shear strength, obtained by calculating the assumed shear strength of the masonry and the partialization factor of the section. All combinations have been calculated; when the value obtained is less than one, then the test is satisfactory.

Page 98: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

98

Definiamo i valori caratteristici della struttura per l’accelera-

zione al suolo corrispondente al periodo di ritorno di riferi-

mento e i valori per l’accelerazione che porta al raggiungi-

mento dello Stato Limite di salvaguardia Vita:

È ora possibile definire l’indice di sicurezza sismica, dato dal

rapporto tra il periodo di ritorno TSL dell’azione sismica che

porta al generico stato limite (SL=SLV) ed il corrispondente

periodo di riferimento TR,SLV; si ottiene:

TSLV 287IS,SLV = ----------- = ---------- = 0,40

TR,SLV 712

L’altro parametro da considerare alla luce dell’accelerazione

al suolo che soddisfa le verifiche per l’edificio consolidato e

quindi del periodo di ritorno ottenuto dall’analisi è il valore

della vita nominale VN:

TR,SLV 287VN = ------- * ln (1 – PVR ) = ----- * ln (1 - 0,1 ) = 20,15 anni

CU 1,5

Le “Linee guida per la valutazione e la riduzione del rischio

sismico del patrimonio culturale” con riferimento alle “Norme

Tecniche per le Costruzioni” di cui al Decreto del Ministero

delle Infrastrutture e dei trasporti del 14 gennaio 2008, non

prescrivono per un bene culturale il raggiungimento di un

prefissato livello di sicurezza che le NTC 2008 assumono

per le opere ordinarie pari ad un valore VN di 50 anni.

Una vita nominale minore significa accettare di dover prov-

vedere ad una nuova verifica passati gli anni determinati,

tuttavia valori della vita nominale pari a 20 anni possono

essere considerati ammissibili e quindi sicuri per un manu-

fatto tutelato.

DETERMINAZIONEDELL’INDICATOREDI RISCHIO

We define the characteristic values of the building regarding

acceleration at ground level corresponding to the given re-

turn period and the values for the acceleration which leads

to attainment of the Ultimate Limit State:

Stato limite ag / g [ - ] Periodo VR [anni] Periodo TR [anni] Probabilità PVR

SLV 0,163 75.0 712 10 %

SLV 0,120 75.0 287 23 %

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

Page 99: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

99

It is now possible to calculate the seismic safety index. If

we take the time lapse TSL between seismic events which

bring the building to a generic limit state (LS=SLV) and the

corresponding given period TR,SLV, we obtain:

TSLV 287IS,SLV = ----------- = ---------- = 0,40

TR,SLV 712

The other parameter to consider concerning the levels of

acceleration on the ground which satisfy the tests for the

consolidated building, and therefore also the return period

obtained from the analysis, is the value for the life expec-

tancy VN:

TR,SLV 287VN = ------- * ln (1 – PVR ) = ----- * ln (1 - 0,1 ) = 20,15 years

CU 1,5

The “Guidelines for assessment and reduction of the sei-

smic vulnerability of our cultural heritage”, with respect to

the “Code of Building Practice” laid out in the Act passed by

the Ministry for Infrastructure and Transport on 14 January

2008, do not make it compulsory for a heritage building to

attain the level of safety which the 2008 CBP imposes on

ordinary construction work (with a value for VN of 50 years).

A lower life expectancy means accepting that the building

will once again have to be assessed when the set number

of years have elapsed, which is why any life expectancy

values of over 20 years are considered acceptable and also

a guarantee of a safe building.

Page 100: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

100

METODI TRADIZIONALIE INNOVATIVI:I vantaggi applicativi ed economiciDEL SISTEMA INIETTA&CONSOLIDA®

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

MURI LUNGHEZZA(m)

ALTEZZA (m)

SUPERFICIE (m2)

PREZZO UNITARIO(€/m2)

DESCRIZIONE PREZZO (€)

PIANO INTERRATOAN1 11,20 2,50 28,00 150,00 4+4 4.200,00

AN2 10,00 2,50 25,00 200,00 10+10 5.000,00

AN3 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AN4 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AN5 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AN6 6,60 2,5 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AN7 17,10 2,50 42,75 200,00 10+10 8.550,00

AN8 12,95 2,50 32,38 150,00 4+4 4.856,25

AN9 41,90 2,50 104,75 150,00 4+4 1.5712,50

AN10 27,30 2,50 68,25 200,00 10+10 1.3650,00

AN11 31,95 2,50 79,88 150,00 4+4 1.1981,25

AN12 5,30 2,50 13,25 200,00 10+10 2.650,00

AN13 4,20 2,50 10,50 150,00 4+4 1.575,00

CP1 30,75 2,50 76,88 200,00 10+10 1.5375,00

CP2 17,65 2,50 44,13 200,00 10+10 8.825,00

CP3 6,75 2,50 16,88 200,00 10+10 3.375,00

CP4 6,75 2,50 16,88 200,00 10+10 3.375,00

AS1 11,20 2,50 28,00 150,00 4+4 4.200,00

AS2 10,00 2,50 25,00 200,00 10+10 5.000,00

AS3 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AS4 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AS5 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AS6 6,60 2,50 16,50 200,00 10+10 3.300,00

AS7 12,95 2,50 32,38 150,00 4+4 4.856,25

AS8 4,20 2,50 10,50 150,00 4+4 1.575,00

AS9 6,35 2,50 15,88 200,00 10+10 3.175,00

AS10 10,05 2,50 25,13 200,00 10+10 5.025,00

AS11 31,95 2,50 79,88 150,00 4+4 11.981,25

AS12 36,90 2,50 92,25 200,00 10+10 18.450,00

AS13 41,90 2,50 104,75 150,00 4+4 15.712,50

TOTALE 195.500,00

segue >>

MURI LUNGHEZZA(m)

ALTEZZA (m)

SUPERFICIE (m2)

PREZZO UNITARIO(€/m2)

DESCRIZIONE PREZZO (€)

PIANO TERRAAN1 11,20 9,30 104,16 150,00 4+4 15.624,00AN2 10,00 9,30 93,00 150,00 4+4 13.950,00 AN3 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00 AN4 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00 AN5 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00 AN6 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00

AN7 17,10 9,30 159,03 150,00 4+4 23.854,50

AN8 12,95 9,30 120,44 150,00 4+4 18.065,25

AN9 41,90 9,30 389,67 150,00 4+4 58.450,50

AN10 27,30 9,30 253,89 150,00 4+4 38.083,50

AN11 31,95 9,30 297,14 150,00 4+4 4.4570,25

AN12 5,30 9,30 49,29 150,00 10+10 7.393,50

AN13 4,20 9,30 39,06 150,00 4+4 5.859,00

CP1 30,75 9,30 285,98 200,00 10+10 57.195,00

CP2 17,65 9,30 164,15 200,00 10+10 32.829,00

CP3 6,75 9,30 62,78 200,00 10+10 12.555,00

CP4 6,75 9,30 62,78 200,00 10+10 12.555,00

AS1 11,20 9,30 104,16 150,00 4+4 15.624,00

AS2 10,00 9,30 93,00 150,00 4+4 13.950,00

AS3 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00

AS4 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00

AS5 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00

AS6 6,60 9,30 61,38 150,00 4+4 9.207,00

AS7 12,95 9,30 120,44 150,00 4+4 18.065,25

AS8 4,20 9,30 39,06 150,00 4+4 5.859,00

AS9 6,35 9,30 59,06 150,00 4+4 8.858,25

AS10 10,05 9,30 93,47 150,00 4+4 14.019,75

AS11 31,95 9,30 297,14 150,00 4+4 44.570,25

AS12 36,90 9,30 343,17 150,00 4+4 51.475,50

AS13 41,90 9,30 389,67 150,00 4+4 58.450,50

TOTALE 645.513,00

PRIMO PIANO

CP1 30,75 16,40 504,30 200,00 10+10 100.860,00

CP2 17,65 16,40 289,46 200,00 10+10 57.892,00

CP3 6,75 16,40 110,70 200,00 10+10 22.140,00

CP4 6,75 16,40 110,70 200,00 10+10 22.140,00

TOTALE 203.032,00

TOTALE CONSOLIDAMENTO PARETI 1.044.045,00

Fig.01: Computo metrico dei costi di consolidamento con sistema tradizionale

Mettendo a confronto il sistema tradizionale per il consolidamento delle murature con il sistema innovativo Inietta&Consolida®, abbiamo riscontrato quanto segue: Le vecchie murature carenti nei parametri relativi alla resistenza a compressione, trazione e taglio laterale, vengono generalmente risolti attraverso il rinforzo strutturale ottenuto tramite “doppia controparete armata 4+4 e/o 10+10”.In pratica, dopo la demolizione degli intonaci sui paramenti esterni ed interni si procede al lavaggio e alla pulitura a fondo delle superfici da consolidare e collegare.Segue la perforazione della muratura con martelli a rotopercussione con inserimento di barre in acciaio tipo FE510B con sezioni e dimensioni derivanti da calcoli statici.Deve essere prevista inoltre l’eventuale filettatura alle estremità, oltre alla fornitura dei manicotti necessari, della bulloneria, delle piastrine di ancoraggio, la successiva posa delle piastrine su letto di malta premiscelata antiritiro e l’eventuale saldatura dei bulloni dopo il serraggio.Si procede quindi all’applicazione di rete el. fi 8/20x20 in acciaio B450C su entram-

be le facce con successivo getto sulle pareti interne ed esterne di spessore cm 10 di conglomerato cementizio classe Rck 35 MPa additivato con fibre antiritiro avente le caratteristiche indicate nel Capitolato Speciale d’Appalto.Tutto ciò a prezzi unitari variabili da € 150,00 a € 200,00 per metro quadro in funzione dello spessore dei getti (4+4 e/o 10+10).Nel caso specifico della Scuola Elementare “Ippolito Nievo” del Comune di Soave per un costo complessivo pari ad € 1.044.045,00.Utilizzando invece il sistema Inietta&Consolida® ad un costo medio di € 150,00 per metro quadro in funzione degli spessori in questione, si raggiunge per le stesse quantità un costo complessivo pari a € 563.362,50.In questo caso specifico dobbiamo tener conto anche dei notevoli vantaggi derivan-ti dalla semplificazione del cantiere oltre a quelli risolutivi dovuti all’impossibilità di rimuovere il paramento esterno per un vincolo da parte della Soprintendenza ai Monumenti.

Page 101: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

101

METODI TRADIZIONALIE INNOVATIVI:I vantaggi applicativi ed economiciDEL SISTEMA INIETTA&CONSOLIDA®

VERIFICA SISMICA DI UN EDIFICIO PUBBLICO

MURI LUNGHEZZA(m)

ALTEZZA (m) SUPERFICIE (m2)

PREZZOUNITARIO(€/m2)

PREZZO (€)

PIANO INTERRATO

AN1 11,20 2,50 28,00 150,00 4200,00

AN2 10,00 2,50 25,00 150,00 3750,00

AN3 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AN4 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AN5 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AN6 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AN7 17,10 2,50 42,75 150,00 6412,50

AN8 12,95 2,50 32,38 150,00 4856,25

AN9 41,90 2,50 104,75 150,00 15712,50

AN10 27,30 2,50 68,25 150,00 10237,50

AN11 31,95 2,50 79,88 150,00 11981,25

AN12 5,30 2,50 13,25 150,00 1987,50

AN13 4,20 2,50 10,50 150,00 1575,00

CP1 30,75 2,50 76,88 150,00 11531,25

CP2 17,65 2,50 44,13 150,00 6618,75

CP3 6,75 2,50 16,88 150,00 2531,25

CP4 6,75 2,50 16,88 150,00 2531,25

AS1 11,20 2,50 28,00 150,00 4200,00

AS2 10,00 2,50 25,00 150,00 3750,00

AS3 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AS4 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AS5 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AS6 6,60 2,50 16,50 150,00 2475,00

AS7 12,95 2,50 32,38 150,00 4856,25

AS8 4,20 2,50 10,50 150,00 1575,00

AS9 6,35 2,50 15,88 150,00 2381,25

AS10 10,05 2,50 25,13 150,00 3768,75

AS11 31,95 2,50 79,88 150,00 11981,25

AS12 36,90 2,50 92,25 150,00 13837,50

AS13 41,90 2,50 104,75 150,00 15712,50

TOTALE 165 787,50

segue >>

MURI LUNGHEZZA(m)

ALTEZZA (m) SUPERFICIE (m2)

PREZZOUNITARIO(€/m2)

PREZZO (€)

PIANO TERRA

AN1 11,20 5,00 56,00 150,00 8400,00

AN2 10,00 5,00 50,00 150,00 7500,00

AN3 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AN4 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AN5 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AN6 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AN7 17,10 5,00 85,50 150,00 12825,00

AN8 12,95 5,00 64,75 150,00 9712,50

AN9 41,90 5,00 209,50 150,00 31425,00

AN10 27,30 5,00 136,50 150,00 20475,00

AN11 31,95 5,00 159,75 150,00 23962,50

AN12 5,30 5,00 26,50 150,00 3975,00

AN13 4,20 5,00 21,00 150,00 3150,00

CP1 30,75 5,00 153,75 150,00 23062,50

CP2 17,65 5,00 88,25 150,00 13237,50

CP3 6,75 5,00 33,75 150,00 5062,50

CP4 6,75 5,00 33,75 150,00 5062,50

AS1 11,20 5,00 56,00 150,00 8400,00

AS2 10,00 5,00 50,00 150,00 7500,00

AS3 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AS4 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AS5 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AS6 6,60 5,00 33,00 150,00 4950,00

AS7 12,95 5,00 64,75 150,00 9712,50

AS8 4,20 5,00 21,00 150,00 3150,00

AS9 6,35 5,00 31,75 150,00 4762,50

AS10 10,05 5,00 50,25 150,00 7537,50

AS11 31,95 5,00 159,75 150,00 23962,50

AS12 36,90 5,00 184,50 150,00 27675,00

AS13 41,90 5,00 209,50 150,00 31425,00

TOTALE 331575,00

PRIMO PIANOCP1 17,65 8,00 141,20 150,00 21180,00

CP2 17,65 8,00 141,20 150,00 21180,00

CP3 9,85 8,00 78,80 150,00 11820,00

CP4 9,85 8,00 78,80 150,00 11820,00

TOTALE 66000,00

TOTALE CONSOLIDAMENTO PARETI 563.362,50

ATTENZIONE: L’incidenza e i costi del sistema “Inietta&Consolida” possono variare in aumento o in diminuzione, in funzione dei vuoti presenti nelle malte di allettamento o nella tessitura muraria.

Fig.02: Computo metrico dei costi di consolidamento con sistema “Inietta&Consolida®”

By comparing the traditional system for consolidating walls with the innovative Inject&Consolidate® system, we have ascertained the following: Old walls with inadequate levels of resistance to compression, traction and lateral cutting are generally treated with structural reinforcement obtained through a “double reinforced counter-wall 4+4 and/or 10+10”.After the removal of plaster on external and internal faces, the surfaces to be consoli-dated and connected are washed and cleaned thoroughly. The wall is then perforated with a rotary percussion hammer drill and steel bars – type FE510B – are inserted with sections and dimensions that derive from static calcula-tions. Threading at the ends must also be carried out if necessary, and the necessary sleeves, bolts and anchoring plates must be supplied. The plates must also subsequently be installed on a base of premixed anti-shrinkage mortar and the bolts must be welded after tightening if necessary.

The next step is the application of an electrowelded net fi 8/20x20 made with steel B450C on both faces with subsequent casting on internal and external walls with 10 cm thickness of concrete class Rck 35 MPa with added anti-shrinkage fibre with characteristics indicated in the Special Tender Specifications.The unit prices for all this vary from € 150,00 to € 200,00 per square metre depending on the thickness of the castings (4+4 and/or 10+10).In the specific case of the Elementary School “Ippolito Nievo” in the Municipality of Soave, the overall cost is € 1,044,045.00.Instead, by using the Inject&Consolidate system at an average cost of € 150.00 per square metre according to the thicknesses in question, the equivalent overall cost is € 563,362.50.In this case, we also have to consider the significant advantages that derive from simplifying the work, as well as providing a solution to the impossibility of removing the external face due to a constraint applied by the Superintendent of Monuments.

TRADITIONAL AND INNOVATIVEMETHODS:The applicative and financial benefitsOF THE INJECT&CONSOLIDATE SYSTEM

Page 102: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

102

Page 103: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

103

IL CONSOLIDAMENTOED IL RESTAURO

CONSERVATIVO DEL “TURRAZZO” DI FALERNA

VINCENZO MANTUANO Architetto d’interni

Il fabbricato è posizionato a 270 m

s.l.m., a circa due km dalla battigia del

mar Tirreno, sul versante nord/est del

centro storico di Castiglione Marittimo.

La torre, per la sua ubicazione, può

essere definita una Torre di collina.

La torre a forma tronco conica si pre-

senta con una base circolare. L’altezza

attuale della costruzione risulta essere

di 8,90 m.

TECNICI INCARICATI:Vincenzo Mantuano Architetto d’interni

Guido de Marco IngegnereGiuseppe Cerchiara Geologo

Impresa Geometra Angelo Pontieri

LE CARATTERISTICHE DEL FABBRICATO

TECHNICAL FEEDBACK

Page 104: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

104

Lo spessore dei muri portanti varia da

m 1,00 circa a m 0,60 circa.

La struttura portante è in muratura di

pietra mista irregolare con il paramen-

to interno verticale e l’esterno a scar-

pa avente un’inclinazione di circa 20.

Il reticolo delle fondazioni si trova in

continuità dei muri perimetrali. Si tratta

di fondazioni dirette, con una profon-

dità variabile da mt 1,10 a m 1,50,

costituita da elementi lapidei simili a

quelli utilizzati per la muratura.

Nonostante si siano eseguiti molti

studi non è stato possibile identificare

l’epoca d’appartenenza della torre.

È probabile che la torre sia nata addi-

rittura nel periodo bizantino.

DESCRIZIONE DEGLIINTERVENTI I criteri adottati nella scelta del tipo

d’intervento scaturiscono da uno stu-

dio preliminare dell’organismo edilizio

riguardante in particolare:

1. le caratteristiche, nella situazione

esistente, sotto il profilo architettonico,

strutturale e della destinazione d’uso;

2. l’evoluzione storica delle predette

caratteristiche con particolare riferi-

mento all’impianto edilizio originario ed

alle principali modificazioni intervenute

nel tempo;

3. l’analisi complessiva del comporta-

mento strutturale al fine di accertare

le cause ed il meccanismo di eventuali

dissesti in atto.

L’intervento è stato suddiviso in due

parti: la prima riguarda il restauro con-

servativo degli apparati architettonici

di pregio ancora rintracciabili, mentre

la seconda (molto più consistente ri-

spetto alla prima) interessa il recupero

funzionale dell’edificio per trasformarlo

definitivamente in fabbricato rurale/

residenziale.

OPERE DI CONSOLIDAMENTO STRUTTURALE

L’edificio, per molti anni in totale

stato di abbandono, privo di qualsiasi

intervento manutentivo, esposto alle

intemperie climatiche, nel suo insie-

me è risultato non del tutto integro.

Dal quadro fessurativo è emerso che

oltre alla mancanza di coesività della

muratura perimetrale era presente un

importante cedimento fondale. Inoltre,

il dilavamento superficiale e l’infiltra-

zione della pioggia battente hanno

fortemente alterato gli scisti della

muratura portante, fino agli strati più

profondi ed impermeabili, favorendo

fenomeni di argillificazione riscontrabili

al piede delle fondamenta (fino a circa

m 1,5 di profondità).

L’intervento di consolidamento è stato

rivolto maggiormente alla muratura

perimetrale. Essa è stata sottoposta

ad un rigoroso intervento di consolida-

mento non solo sulla facciata esterna

ma soprattutto all’interno della struttu-

ra, mediante il sistema delle iniezioni

a bassa pressione, affinché potesse

riprendere l’originale capacità di resi-

stenza ai carichi e ad eventuali azioni

sismiche (legge 14/05/1981 NO 219

art. 10 norme tecniche per la ripara-

zione degli edifici in muratura danneg-

giati dal sisma).

Tra gli interventi eseguiti, quelli mag-

giormente espressivi sono stati:

- operazioni provvisionali di puntella-

tura e sbadacchiatura completa, della

struttura muraria della torre esistente;

- ricuciture delle lesioni e rinforzo

strutturale delle pareti in muratura,

attraverso iniettori o tiranti elicoidali in

IL CONSOLIDAMENTOED IL RESTAURO

CONSERVATIVO DEL “TURRAZZO” DI FALERNA

TECHNICAL FEEDBACK

Page 105: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

105

acciaio e successiva stuccatura, con

malta sigillante;

- rinforzi e consolidamenti delle fon-

damenta esistenti, con setti di collega-

mento;

- interventi di consolidamento su 39

metri lineari di fondazione, con posa in

opera di 30 minipali MP/60 in ac-

ciaio cemento, inseriti nelle apposite

camicie in precedenza posizionate nel

cordolo in c.a.;

- chiusura delle riseghe d’incastro dei

solai esistenti e ricostruzione della

muratura mancante;

- consolidamento della muratura a

sacco in struttura mista di pietra.

Questo è stato l’intervento più efficace

e interessante dell’opera di ristruttura-

zione. La muratura portante si pre-

sentava totalmente slegata, fessurata

in più punti e in alcuni zone comple-

tamente mancante. Sono state dun-

que utilizzate malte a base di leganti

idraulici micronizzati ad alta resistenza,

unitamente ad elementi sferoidali e

resine reticolanti in grado di aumenta-

re sensibilmente, oltre alla resistenza a

compressione, anche quella relativa al

taglio diagonale e a quella di trazione

conseguente all’incollaggio strutturale

generato.

La malta bicomponente adoperata per

quest’intervento è stata Inietta & Con-

solida della TECNORED. Essa è stata

applicata nel reticolo di fori secondo

uno schema prestabilito e iniettata ini-

zialmente dall’interno, dal basso verso

l’alto, con una pressione massima tra

1,5˜2 bar, iniettando la boiacca dopo

aver disposto dei petali di plastica

compresi di corona, lunghi circa 40 cm

in ogni foro con diametro di 20-30 mm

fino a saturazione, utilizzando dei tappi

di chiusura per evitare la fuoriuscita di

materiale. A ritiro avvenuto (dopo circa

24/48 ore), si è eseguita la compen-

sazione del ritiro ripetendo l’opera-

zione. Successivamente si è praticato

un foro centrale aggiunto al reticolo

di foratura preesistente ed eseguita

una nuova iniezione. A conclusione

del lavoro i tubicini ed i fissaggi sono

stati rimossi ed i fori del reticolo sono

stati sigillati con la medesima malta.

L’operazione è terminata quando l’in-

tero corpo murario ha presentato una

compattezza omogenea; nei punti di

discontinuità si è ripetuta l’operazione,

anche dall’esterno, nel tratto di mura-

tura con maggiore spessore. A distan-

za di circa un anno dall’intervento la

struttura muraria si presenta integra,

priva di qualsiasi tipo di microlesioni e

asciutta. Pulitura, risanamento e con-

solidamento della muratura esistente.

LA PROTEZIONEDEL MANUFATTO

Per garantire la conservazione nel tempo

e la protezione del manufatto, a conclu-

sione delle operazioni descritte, è stato

applicato su tutte le superfici “faccia a

vista” l’impregnante idrorepellente protetti-

vo Para Pioggia di TECNORED.

Si tratta di un monocomponente, silanico

al fluorocarbonio, resistente all’invecchia-

mento, incolore e non pellicolante.

Questa protezione eviterà l’assorbimento

dell’acqua meteorica e garantirà le super-

fici verticali della torre fortemente esposte

all’aggressione dell’atmosfera marina.

Gli iniettori del sistema “Inietta&Consolida” posizionati su di un reticolo standard di cm 100x100 con successivo foro centrale per la compensa-zione dei ritiri. Reticolo finale di iniezione: cm 50x50.

Page 106: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

106

CHARACTERISTI-CS OF THEBUILDING

The building is located

at 270 m.a.s.l., about

two kilometres from

the foreshore of the

Tyrrhenian Sea on the

north/east side of the

historical centre of

Castiglione Marittimo.

Due to its position, the

tower can be defined

as a hill tower.

The tower has a

truncated-conical sha-

pe with a circular base

and is currently 8.90

m high.

The thickness of the

supporting walls varies

from about 1 m to ap-

proximately 0.60 m.

The supporting struc-

ture features irregular

mixed stone walls with

vertical internal pa-

rameter and external

scarp wall at an angle

functional restoration

of the building to tran-

sform it permanently

into a rural/residential

building.

STRUCTURAL CONSOLIDATION WORK

The building was

partly damaged as a

result of the fact that

it had been comple-

tely abandoned for

many years without

any maintenance work

and exposed to bad

weather conditions.

The pattern of cracks

showed that there

was major subsidence

of the foundations

in addition to a lack

of cohesiveness in

the perimeter walls.

Furthermore, surface

wash-out and infiltra-

tions of pouring rain

had seriously altered

of about 20.

The foundations are

a continuation of the

perimeter walls. They

are direct foundations,

with depth varying

between 1.10 m and

1.50 m, consisting of

stone elements similar

to those used for the

walls.

Although many stu-

dies were carried out,

it was impossible to

identify the period in

which the tower was

built.

It is probable that the

tower dates back as

far as the Byzantine

age.

DESCRIPTION OFWORK

The criteria adopted in

the choice of the type

of work to be carried

out stem from a pre-

liminary study of the

structure, with particu-

lar reference to:

1. characteristics of

its existing state in

terms of architecture,

structure and use;

2. the historical evo-

lution of the above

characteristics with

special reference to

the original building

structure and the main

alterations made over

time;

3. overall analysis of

structural behaviour

in order to identify the

causes and mecha-

nism of any current

disorders.

Work was divided into

two parts: the first

involved the preser-

vative restoration of

valuable architec-

tural elements that

still exist, while the

second (much more

substantial than the

first) focused on the

Prospetto ovest della torre prima del restauro

CONSOLIDATIONAND PRESERVATIVE RESTORATIONOF THE “TURRAZZO” IN FALERNA

TECHNICIANS APPOINTED:

TECHNICAL FEEDBACK

Page 107: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

107

the supporting schist

walls as far as the

deepest waterproof la-

yers, leading to claying

at the base of the

foundations (as deep

as approx. 1.5 m).

Consolidation work

focused mainly on the

perimeter walls with a

thorough programme

carried out not only

on the external façade

but most of all inside

the building using a

system of low-pressu-

re injections in order

to restore its original

capacity of resistance

to loads and possible

seismic activity (art.

10 of law no. 219 of

14/05/1998, tech-

nical norms for the

repair of masonry

buildings damaged by

earthquakes).

The most significant

work included:

- provisional work for

a picked finish and

complete shoring of

the wall structure of

the existing tower;

- repairing cracks and

structural strengthe-

ning of masonry walls

through injectors or

steel helical tie bars

with subsequent filling

using sealing grout;

- strengthening and

consolidation of exi-

sting foundations with

connecting structures;

- consolidation work

on 39 linear metres of

foundations by laying

30 concrete steel

MP/60 minipiles, in-

serted into the special

sleeves previously po-

sitioned in the concre-

te curbing;

- repair of offset joints

in the existing floors

and reconstruction of

the missing walls;

- consolidation of

rubble stone walls in

mixed stone structure.

This was the most ef-

fective and interesting

stage of the restructu-

ring work. The suppor-

ting walls were totally

disconnected, cracked

in several places and

completely missing

in some areas. Mor-

tar made with high-

resistance micronized

hydraulic binders was

therefore used, toge-

ther with spheroidal

elements and reticular

resins to significantly

increase resistance to

diagonal cutting and

traction as a result of

the resulting structural

bonding, as well as

resistance to compres-

sion.

The two-component

mortar used for this

work was TECNO-

RED’s Inject & Conso-

lidate. It was applied

to the grid of boreho-

les following a pre-

established plan and

injected initially from

the inside from bottom

to top with a maximum

pressure of 1.5˜2 bar,

injecting the grout

after placing plastic

“petals” about 40 cm

long with diameter of

20-30 mm fitted with

crowns in each hole

until saturation was

reached, using closure

plugs to prevent the

material from seeping

out. When shrinkage

was complete (after

about 24/48 hours),

the procedure was re-

peated for compensa-

tion. A central boreho-

le was then added to

the pre-existing grid

and a new injection

was made. Pipes and

fittings were removed

at the end of this step

and the holes in the

grid were sealed using

the same mortar. Work

finished when the

whole wall structure

showed homogeneous

compactness; the pro-

cedure was repeated

at points of discon-

tinuity, also from the

outside, in the thickest

section of wall. About

a year after this work

was carried out the

appearance of the wall

structure is now intact,

without microlesions

of any kind, and it is

dry. Cleaning, restora-

tion and consolidation

of the existing walls.

PROTECTIONOF THE BUIL-DING

In order to guaran-

tee the conservation

and protection of the

building over time, at

the end of the above-

mentioned procedure

Le iniezioni del composto Inietta&Consolida

Il trattamento protettivo sul paramento esterno effettuato con il formulatoTRF 500 al fluorocarbonio

TECNORED’s protec-

tive hydro-repellent

impregnating agent

Rainguard was applied

to all exposed surfa-

ces.

This is a single com-

ponent product with

fluorocarbon silane,

which is resistant to

ageing and is co-

lourless and non-film-

forming.

This form of protec-

tion prevents rainwa-

ter being absorbed

and acts as a gua-

rantee for the vertical

surfaces of the tower

that are strongly expo-

sed to attacks by the

marine atmosphere.

Page 108: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

108

Dimore in campagnaCONSOLIDAMENTO DELLE MURATURECON RIPRISTINO STRUTTURALEDELLE MALTE DI ALLETTAMENTO

EDIFICIO DI CAMPAGNA CON ANNESSI RUSTICIIN PROVINCIA DI VERONA

Particolare ingranditodell’andamento delle fessurazioni

La parte antica dello stabile

Gli annessi rustici

Prodotto: Inietta&ConsolidaFormulato impiegato

TRN100+TRB308

CASE HYSTORY INIETTA & CONSOLIDA

Page 109: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

109

ATTENZIONE ALLE VIBRAZIONIPer questo edificio di campagna ristrutturato nel 1988 si sono rivelate fatali le vibrazioni prodotte dal martello demolitore utilizzato quasi a fine restauro per rimuovere una vasca di pigiatura in cemento realizzata nel piano terra attorno agli anni cinquanta.Il collassamento delle malte di allettamento ha provocato il cedimento delle pareti perimetrali (spessore 50/60 cm – ciotoli di fiume e malta magra di calce e sabbia) con aperture di crepe verticali in corrispondenza di porte e finestre, interessando anche gli stipiti in pietra (cm 20x30) appena sostituiti. L’intervento tempestivo con “Inietta&Consolida” ha bloccato definitivamente ogni tipo di movimento, evitando le previste tirantature con piastre in acciaio.Anche a distanza di vent’anni dall’intervento di consolidamento, l’efficacia del sistema “Inietta&Consolida” risulta più che mai palese ed evidente.

WATCH OUTFORVIBRATIONS In this country building renovated in 1988, the vibrations produced by a concrete breaker used near the end of restoration work to remove a cement crushing tank put in on the ground floor in the fifties has a critical effect.The collapse of the mortar beds caused the perimeter walls to subside (thickness 50/60 cm) river pebbles and lean mortar with lime and sand) and vertical cracks opened up at the doors and windows, also affecting the stone door frames (cm 20x30) just replaced.Timely use of “Inject&Consolidate” definitively blocked all kinds of movement, sidestepping the scheduled anchors with steel plates. Twenty years after the consolidation work was carried out, the effectiveness of the “Inject&Consolidate” system is just as clear and pronounced as ever.

Page 110: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 110

Kit per consolidaretutti i tipi di murature

Inietta&Consolida

CONSOLIDAMENTO MURATURE: KIT BICOMPONENTEWALL CONSOLIDATE: DUAL COMPONENT KIT

TRN 100 TRB 308

Si utilizza per consolidarele murature con maltecollassateNel momento in cui si affronta il re-

stauro ed il recupero di un vecchio

edifi cio, un aspetto che sempre stupisce

e genera interrogativi ed anche qual-

che apprensione è sicuramente quello

relativo al numero di rimaneggiamenti

subiti nel corso degli anni da quasi tutte

le murature dell’edifi cio stesso.

Apertura e successiva chiusura di porte

o fi nestre con tamponature superfi ciali

senza il necessario ripristino strutturale

in sezione; percorsi di canne fumarie

contorti e spesso dimenticati, coincidenti

a zone di ancoraggio di nuovi solai o

rampe di scale; sovraccarichi strutturali

di solai lignei per cambi di destinazione

d’uso senza i necessari rinforzi del caso

ecc. ecc.

Tutto ciò, e moltissimo altro ancora,

dovrebbe far rifl ettere e soprattutto

considerare l’importanza di una rigene-

razione delle malte di allettamento, quasi

sempre originariamente magre e ormai

prossime al collasso.

Tale rigenerazione può essere sicu-

ramente ottenuta con l’ impiego delle

boiacche specifi che “Inietta&Consolida”

a base di leganti idraulici micronizzati ad

alta resistenza, unitamente ad elementi

sferoidali e resine reticolanti in grado di

aumentare sensibilmente, oltre la resi-

stenza a “compressione”, anche quella

relativa al “taglio diagonale” e a quella

di “trazione” conseguente all’incollaggio

strutturale generato.

A B C

Inietta & Consolida® semplifi ca tutte

le operazioni di consolidamento del-

le murature “slegate” o fortemente

lesionate, garantendo una distri-

buzione diffusa dei leganti idraulici

sferoidali ad alta resistenza coadiu-

vati dalle speciali resine acriliche re-

ticolanti che risolvono brillantemente

le problematiche di adesività anche

in presenza di polveri.

Prodotto Certifi cato

AAAAAAAAAAAA BBBBBBBBBBBBINCLUSI NELLE CONFEZIONI GLI APPOSITI INIETTORI CON TAPPO RAPIDO DI CHIUSURA

Inietta&Consolida

Page 111: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

111

C: gli iniettori “usa e getta” Gli appositi iniettori brevettati consenti-

ranno di utilizzare la boiacca consolidante

specifica sia a caduta, sia con l’impiego

di una pompante. Il beccuccio a diametro

variabile esterno può essere raccorda-

to facilmente ai vari tipi di manichette,

mentre il diametro interno permette

l’impiego con tutte le pompanti che adot-

tano il beccuccio standard delle cartucce

sigillanti. Anche le tolleranze dei diametri

di perforazione consentono di utilizzare

indifferentemente punte da 20 sino a 30

mm. L’adattamento degli iniettori ad angoli

con diversa inclinazione delle perforazioni

è garantito dai petali separati della corona

di fissaggio dell’iniettore stesso.

Componente B: TRB 308 Aggregatore reticolantea base acrilica.Il componente B è realizzato con l’impiego

di un promotore di aggregazione reticolan-

te a base acrilica. Oltre ad aumentare sen-

sibilmente la resistenza a compressione

dello speciale legante idraulico TRN100,

conferisce allo stesso elevate caratteri-

stiche di permeabilità al vapore evitando

zone di condensazione indesiderate.

Componente A: TRN 100Leganti idraulicimicronizzati.Il componente A è composto da leganti

idraulici micronizzati ad alta resistenza con

elementi sferoidali in grado di favorire lo

scorrimento e la penetrazione capillare

all’interno delle cavità delle murature.

Fortemente desalinizzato e stabile nel

tempo può essere impiegato su tutte le

tipologie costruttive delle diverse tessiture

murarie.

Inietta&Consolida

Campi di impiegoIdeale per il consolidamento di tutti i tipi di

murature tradizionali o storiche realizzate

in mattoni, pietra mista, ciotoli di fiume, a

sacco ecc. Può essere vantaggiosamente

impiegato nel consolidamento di pilastri,

volte o dadi di fondazione. Risolve bril-

lantemente l’ancoraggio di tiranti e barre

d’armatura oltre all’incollaggio di intonaci

“cartellati”.

Intonaci di contenimento e lesioniPer il contenimento delle boiacche di inie-

zione si consiglia di operare con gli intonaci

preesistenti ancora in essere o di effettuare

opportune stilature ove necessario. In pre-

senza di lesioni significative si consiglia di

posizionare alcuni iniettori in corrisponden-

za delle stesse, effettuando una stuccatura

superficiale prima dell’iniezione.

I COMPONENTI DEL KIT PER CONSOLIDARE

L’impiego del TRB308 nell’impasto evita

tutte le operazioni di lavaggio preventivo

che vengono solitamente effettuate per

questo tipo di lavoro, garantendo una per-

fetta adesione per la presenza di polveri e

sostanze grasse

Page 112: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 112

QUANDO USARE INETTA&CONSOLIDA

Malte collassate e consolidamentoNel momento in cui si affronta il restauro ed il recu-

pero di un vecchio edificio, un aspetto che sempre

stupisce e genera interrogativi ed anche qualche

apprensione è sicuramente quello relativo al numero

di rimaneggiamenti subiti nel corso degli anni da

quasi tutte le murature dell’edificio stesso.

Apertura e successiva chiusura di porte o finestre

con tamponature superficiali senza il necessario

ripristino strutturale in sezione; percorsi di canne

fumarie contorti e spesso dimenticati, coincidenti a

zone di ancoraggio di nuovi solai o rampe di scale;

sovraccarichi strutturali di solai lignei per cambi di

destinazione d’uso senza i necessari rinforzi del

caso ecc. ecc.

Tutto ciò, e moltissimo altro ancora, dovrebbe far

riflettere e soprattutto considerare l’importanza di

una rigenerazione delle malte di allettamento, quasi

sempre originariamente magre e ormai prossime al

collasso.

Tale rigenerazione può essere sicuramente ot-

tenuta con l’ impiego delle boiacche specifiche

“Inietta&Consolida” a base di leganti idraulici micro-

nizzati ad alta resistenza, unitamente ad elementi

sferoidali e resine reticolanti in grado di aumentare

sensibilmente, oltre la resistenza a “compressione”,

anche quella relativa al “taglio diagonale” e a quella

di “trazione” conseguente all’incollaggio strutturale

generato.

Collapsed mortar andconsolidationWhen an old building needs to be restored and

renovated, one factor which is always a source of

amazement, puzzlement and even a few worries

regards the number of times the walls in the buil-

ding have been restructured over the years. Related

problems include the opening and subsequent clo-

sure of doors or windows with superficial cladding

without the necessary structural section restoration,

warped and often forgotten flue systems coinci-

ding with fixing areas for new floors or staircases

and structural overloading of wooden floors due to

changes in use without the necessary adjustments

for the purpose etc.

All this and much more besides should provide food

for thought and highlight the importance of resto-

ring mortar beds, which were almost always thin to

start with and close to collapse.

Restoration work can be done using special

“Inject&Consolidate” grout made with high resi-

stance micronized hydraulic binders with spheroidal

elements and cross-linking resins, which can notably

increase resistance to “diagonal cutting” and “trac-

tion” resulting from the structural fixing generated,

as well as resistance to “compression”.

Inietta&Consolida

Page 113: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

113Inietta&Consolida

Voci di capitolato

Consolidamento delle murature lesionate e/o deco-

esionate mediante iniezioni della boiacca fluidificata

e fortemente desalinizzata ottenuta miscelando il

componente A TRN100, a base di leganti idraulici

micronizzati ed elementi sferoidali ad alta resistenza,

al componente B – TRB308 promotore di aggrega-

zione reticolante a base acrilica.

Le iniezioni dovranno avvenire dal basso verso l’alto

utilizzando sistemi a caduta oppure una pompante

con pressione di esercizio variabile da 1,5 a 2,0 bar.

Si dovrà realizzare un idoneo reticolo di foratura

(cm 100x100 - 90x90 - 80x80 ecc. in funzione

della tessitura muraria) con perforazioni Ø 20-30

mm inclinate, interessando 3/4 dello spessore della

muratura. Andranno quindi posizionati gli iniettori

RESISTENZA A COMPRESSIONE DIAGONALE - (TAGLIO) LAT. D.M. 20/11/87

TIPO DI MURATURA

DIMENSIONI MURETTO (mm)

TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE

CARICO MAS. SOPPORTATO

TIPO DI ROTTURA

Laterizi: mattone pieno

500x500x100 tradizionale: calce, sabbia, cemento

28 giorni 16,78 kN a taglio, 45° in corrispon-denza del letto di malta

Laterizi: mattone pieno

500x500x100 componenti A+BInietta&Consolida

28 giorni 380,43 kN fessurazione verticale

Rapporto di prova cerificato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.

RESISTENZA A COMPRESSIONE - REALIZZATE SECONDO LE NORME UNI 6132-72

CAMPIONE DIMENSIONI (cm) TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE RESISTENZA UNITARIA

cubetto 15x15x15 tradizionale: calce, sabbia, cemento 28 giorni 7,1 N/mm2

cubetto 15x15x15 componenti A più silice 28 giorni 23,0 N/mm2

cubetto 15x15x15 componenti A+B Inietta&Consolida 28 giorni 44,0 N/mm2

Rapporto di prova cerificato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.

ADERENZA AL SUPPORTO - INCOLLAGGIO STRUTTURALE - REALIZZATE SECONDO LE NORME UNI EN 1015-12

TIPO DI MURATURA

TIPO DI MALTA TEMPI DI MATURAZIONE

CARICO MASSIMO

CARICO MAS. UNITARIO

TIPO DI ROTTURANOTE

mattone pieno recuperato da

vecchio edificio

tradizionale: calce, sabbia, cemento

28 giorni 650 N 0,33 MPa 100% adesione latterizio impasto

mattone pieno recuperato da

vecchio edificio

componenti A+BInietta&Consolida

28 giorni 4950 N 2,52 MPa 95% coesione laterizio5% coesione impasto

mattone pieno nuovo

tradizionale: calce, sabbia, cemento

28 giorni 800 N 0,41 MPa 90% coesione laterizio10% coesione impasto

mattone pieno nuovo

componenti A+BInietta&Consolida

28 giorni 6150 N 3,3 MPa 80% coesione laterizio20% coesione impasto

Rapporto di prova cerificato n. 00355-U/8/01 Laboratorio Autorizzato Technoprove s.r.l.

DATI TECNICI E CERTIFICAZIONI

con petali separati in grado di ottenere le inclinazioni

desiderate.

Gli appositi tappi a pressione per la chiusura rapida

degli iniettori eviteranno fuoriuscite del composto

consolidante dai fori adiacenti a quelli iniettati.

Le iniezioni dovranno essere effettuate dal basso

verso l’alto sino alla completa saturazione della

muratura. Il giorno successivo, per compensare i ritiri

fisiologici del materiale iniettato, andranno effettuate

nuove iniezioni praticando i fori al centro del reticolo

precedentemente realizzato.

I valori di resistenza a compressione della boiacca

iniettata non dovranno essere inferiori a 44,0 N/

mm2.. Tale verifica non dovrà essere effettuata prima

di 30 giorni dall’intervento.

Page 114: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

114 SCHEDA PRODOTTO

Realizzare un reticolo di fori inclinati quasi passanti Ø 20/30 mm. con interassi variabili da 100 a 150 cm. Iniziare la prima linea di fori a circa 50 cm. dalla quota del piano campagna (Fig. 1). Inserire nel muro gli iniettori adattando i petali delle corone all’inclinazione dei fori. Con l’aiuto di un cazzuolino fissarli alla muratura con del cemento rapido (Fig. 2). Reticolo di foratura standard. Muratura pronta per il consolidamento. Le dimensioni del reticolo risultano indicative e potranno essere variate in funzione delle diverse necessità del cantiere (Fig. 3).

2 3100 cm.

100 cm.

100 cm.

1

100 cm. 50 cm.

POSA IN OPERA SEMPLICE E TECNICA

Kit to consolidate all type of wallInject & Consolidate® simplifies all con-

solidation work on “broken” or seriously

cracked masonry, guaranteeing widespre-

ad distributionof high-resistance spheroi-

dal hydraulic binders assisted by special

cross-linking acrylic resins which perfectly

solve problems of adhesion even when

dust is present.

It is used to consolidate masonry mortars collapseWhen an old building needs to be restored

and renovated, one factor which is always

a source of amazement, puzzlement and

even a few worries regards the number

of times the walls in the building have

been restructured over the years. Rela-

ted problems include the opening and

subsequent closure of doors or windows

with superficial cladding without the

necessary structural section restoration,

warped and often forgotten flue systems

coinciding with fixing areas for new floors

or staircases and structural overloading

of wooden floors due to changes in use

without the necessary adjustments for

the purpose etc. All this and much more

besides should provide food for thought

and highlight the importance of restoring

mortar beds, which were almost always

thin to start with and close to collapse. Re-

storation work can be done using special

“Inject&Consolidate” grout made with high

resistance micronized hydraulic binders

with spheroidal elements and cross-linking

resins, which can notably increase resi-

stance to “diagonal cutting” and “traction”

resulting from the structural fixing genera-

ted, as well as resistance to “compression”.

Component A: TRN 100 - Modified sodium bentonites and micronized hydraulic bindersComponent A consists of high-resistance

micronized hydraulic binders with spheroi-

dal elements which assist movement and

capillary penetration inside wall cavities.

Heavily desalinized and stable over time, it

may be used on all construction types of

different masonry textures.

Component B: TRB 308 - Waterproofing fluidifying blendComponent B is created with the use of

an acrylic-based cross-linking aggregation

promoter. Besides notably increasing the

compression resistance of special hydrau-

lic binder TRN 100, it gives it strong

vapour permeability properties, preventing

areas of unwanted condensation.

The use of TRB 308 in the mix means

that the preliminary washing which is

usually carried out is not required, gua-

ranteeing perfect adhesion even in the

presence of dust or fatty substances.

Inietta&Consolida

Page 115: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

115

Utilizzare un mescolatore per unire il componente B al componente A sino ad ottenere un impasto fluido ed omogeneo. I componenti miscelati devono essere impiegati entro 2/3 ore (Fig. 4). Con l’impiego di normali imbuti o di una pompante (1,5 - 2 bar), riempire la muratura sino a saturazione. Iniziare dal basso verso l’alto utilizzando i tappi di chiusura per evitare fuoriuscite dai fori adiacenti (Fig. 5). La compensazione dei ritiri potrà essere effettuata a distanza di 24 /48 ore. Basterà praticare un foro centrale aggiuntivo al reticolo di foratura ripetendo le operazioni precedenti (Fig. 6).

Inietta&Consolida

4 5 6

LAYNG:SIMPLE BUT SPECIALISED

Disposable injectorsThese special patented injectors make it

possible to use special consolidating grout

either by pouring or using a pump.

The spout has an adjustable external

diameter and can easily be connected to

different types of hose, while the internal

diameter is compatible with all pumps

which have a standard sealing cartridge

spout. The tolerances of the perforation

diameters make it possible to use a range

of tips from 20 to 30 mm. The injectors

are guaranteed to adapt to corners which

have a different perforation angle by

separate nozzles in the fixing crown in the

injectors.

Field of useIdeal for the consolidation of all types of

traditional masonry made of brick, mixed

stone, river pebble, cement core, etc. It can

be used beneficially to consolidate pillars,

vaults or base nuts It is perfect for ancho-

ring tie rods and armature bars as well as

fixing detached plaster.

Plaster for containment and cracksFor the containment of injection grout

we recommend working with pre-existing

plaster or carrying out appropriate sea-

ling work where necessary. If there are

major cracks, we recommend positioning

injectors on them and carrying out surface

filling before injecting.

Specification itemsDamaged and/or destabilised walls can

be consolidated through injections of

liquid strongly desalinated grout obtained

by mixing component A TRN100, made

with micronized hydraulic binders and high

resistance spheroidal elements, with com-

ponent B – TRB308, an acrylic-based

cross-linking aggregation promoter.

Injections must be carried out from

bottom to top using gravity systems

or a pump with operating pressure

between 1.5 and 2 bar, after having

created a suitable drilling grid of about

100x100 cm with angled holes (Ø

20-30 mm) over 3/4 of the thickness

of the wall, and after having positioned

special injectors with separate petals,

which enable them to be placed at the

desired angles. Injectors must be fitted

with a pressure cap for rapid closu-

re and to prevent the consolidating

compound from leaking out of holes

next to the injected ones. Injections

must be carried out until the wall is

completely saturated and repeated

the following day to compensate for

physiological shrinkage. This procedu-

re is carried out by making new holes

in the centre of the previously created

grid and repeating the steps described

above. The compression resistance

values of the injected grout should not

be less than 44.0 N/mm2 and che-

cked no less than 30 days after the

work has been carried out.

Page 116: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

SCHEDA PRODOTTO 116

L’adeguamentostrutturale dei solaiL’adeguamento strutturale dei so-

lai è un problema che si presenta

in quasi tutte le ristrutturazioni

più o meno recenti.

Sia per i solai in latero/cemento,

sia per i solai lignei di rustici e

palazzi, l’incremento della portata

è una necessità costante.

La sostituzione degli stessi

comporterebbe costi altissimi con

problematiche per la logistica e

la sicurezza del cantiere non di

poco conto con tempistiche lun-

ghe e di difficile prevedibilità.

Connettore No-limits

Connettore No-limits

INNOVAZIONE - INNOVATIONRINFORZO STRUTTURALE DEI SOLAI - STRUCTURAL STRENGTHENING OF FLOOR

Prodotto Certificato

SUPER CONNETTOREA SECCO

PER IL RINFORZO STRUTTURALEDEI SOLAI IN LEGNO E CALCESTRUZZO

Edifici storici emonumentali Non parliamo poi degli edifici

storici dove vincoli e natura dei

materiali impongono di fatto

soluzioni di altissimo livello e

affidabilità.

Un’importantecollaborazione La convergenza di punti di vista

circa la qualità e l’innovazione

tecnica nel settore del recupero

edilizio ci ha portato a stringere

un’importante alleanza con gli

inventori del connettore a secco

Rino Zenari e suo figlio Ingegner

Christian per la distribuzione

sul territorio nazionale di questo

importante brevetto europeo.

Si tratta di modifiche significative

apportate ad un connettore clas-

sico, tali da incrementarne note-

volmente le prestazioni strutturali,

verificabili con il programma di

calcolo disponibile sul nostro

sito, ed elaborato sui valori della

connessione legno-calcestruzzo

ottenuto con il metodo “Turrini”.

Il super connettore NO LIMITS,

che può essere impiegato indif-

ferentemente su legno o calce-

struzzo, consente un notevole

risparmio sul numero dei connet-

tori da impiegare, per non parlare

dei ridottissimi tempi di posa

derivanti dalla semplicità della

stessa.

Resistenza a trazione ± kg 2500Tensile strength ± 2500kg

Resistenza al taglio su assito ± kg 2200Shear strength on planks ± 2200 kg

Page 117: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

117Connettore No-limits

Si utilizza perconsolidare i solaiin legnoIl super connettore NO LIMITS

nasce in tempi recentissimi per

migliorare il consolidamento dei

solai in legno. È destinato a sosti-

tuire la maggior parte dei metodi

utilizzati negli ultimi 20 anni.

È composto da un unico perno

metallico ottenuto da una barra

16 opportunamente lavorata

con filettatura per legno nella

parte da fissare sulla travatura.

Nella porzione corrispondente

all’assito la barra rimane liscia,

mentre torna con lavorazione a

testa esagonale dotata di sca-

nalature nella parte da annegare

nel calcestruzzo. È costituito da

un unico perno opportunamente

sagomato per il miglioramento

dell’aggancio meccanico al legno

e al calcestruzzo.

SUPER CONNETTORE A SECCO NO-LIMITSSCHEMA DI CONNESSIONE PER ALCUNI TIPI DI SOLAIO IN LEGNO CON CAPPA IN CLS

LUCE SOLAIO (in cm) 400 450 500 550 600

sezione travi 12x18 12x18 12x18

interasse agli appoggi 34,5 29,5 26

interasse centrale 40 36 32,5

incidenza al m2 5,40 6,94 8,65

sezione travi 14x19 14x19 14x19

interasse agli appoggi 33 29 25,5

interasse centrale 40 36 31,5

incidenza al m2 6,22 7,78 9,76

sezione travi 15x20 15x20 15x20

interasse agli appoggi 37 31,5 27,5

interasse centrale 40 39,5 34,5

incidenza al m2 5,85 7,13 8,99

sezione travi 18x23 18x23 18x23

interasse agli appoggi 40 38 33

interasse centrale 40 40 40

incidenza al m2 6,25 7,06 8,30

N.B. per gli esempi sopra calcolati risultano costanti i seguenti elementi: Assito cm 2 - CLS cm 5 - interasse cm 50 - SOVRACCARICO E ACCIDENTALE 400 kg/m2 - Freccia max 1/300 l’interasse agli appoggi va considerato per luce/4 , l’interasse centrale per la rimanente metà solaio. La verifica dei connettori può essere eseguita utilizzando il valore di modulo di scorrimento determinato sperimentalmente dai certificati riprodotti nella pagina a fianco.

VantaggiÈ possibile la completa ricon-

versione in origine. Acquista

maggior resistenza al fuoco.

Nessuna resina impiegata per la

posa, il getto è tenuto separato

da un telo impermeabile.

Massima semplicità di applicazio-

ne, non necessita di manodopera

specializzata.

Inserendo un pannello isolante

tra i tralicci si migliorara l’isola-

mento termoacustico.

Migliora l’intersezione di tutte le

sue parti (legno/murature).

Speciale per il consolidamento

dei solai in CLS. Completo recu-

pero statico delle parti in legno.

Costo altamente competitivo.

I soffitti decorati del ‘500 prima del restauro e del rinforzo strutturale

Page 118: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

118

Tribute to Banksy

Un muro umido disperde calore.Risanatelo una volta per sempre e risparmiate

con Dry Kit System

Non nascondete l’umiditàsotto l’intonaco!

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Page 119: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

RECUPERO:IL PRODOTTO SPECIFICO

PER LA SOLUZIONEDI OGNI PROBLEMA

I PRODOTTI E LE TECNOLOGIE TECNORED

Deumidificazione murature - contatto DRY GEL

Protezione e igienizzazione delle superfici interne PROTEGGI AMBIENTI

Coibentazione esterna e “cappotti rovesci” INTONACA&COIBENTA

Intonaci macroporosi per l’abitabilità immediata di edifici di nuova costruzione INTONACA&DEUMIDIFICA

Rinforzo strutturale dei solai CONNETTORE NO-LIMITS

Protezione antisalina dei nuovi intonaci KIT BOIACCHE ANTISALINE

Consolidamento di qualsiasi tipo di muratura INIETTA&CONSOLIDA

Impermeabilizzazione dei muri controterra KIT BOIACCHE IMPERMEABILIZZANTI

BARRIERE CHIMICHE

PROTEZIONE DAI SALI

PROTEZIONE DELLE SUPERFICI

COIBENTAZIONE

Deumidificazione murature - lenta diffusione DRY KIT SYSTEM

Membrana molecolare non pellicolante per impermeabilizzare terrazze RIPARA TERRAZZA

Protezione dagli agenti atmosferici delle superfici esterne PARA PIOGGIA

Protezione dagli agenti atmosferici delle superfici esterne ANTIAGE CREAM

Deumidificazione murature - iniezione INIETTA&RISANA

Manutenzione massetti ed intonaci decoesionati SPLENDIDO GARAGE

CONSOLIDAMENTO

Deumidificazione e consolidamento murature - iniezione BARRIERA FORTE

Deumidificazione murature - lenta diffusione EASY DRY

RISANAMENTO DEI LOCALI INTERRATI

Ciclo di risanamento delle murature contro terra

RIMUCONTER

IMPERMEABILIZZAZIONE SUPERFICI

STERILIZZAZIONE DELLE SUPERFICI

ADDITIVI PER INTONACI MACROPOROSI

Impermeabilizzazione dei muri controterra KIT BOIACCHE IMPERMEABILIZZANTI

Coibentazione esterna e “cappotti rovesci” INTONACA&COIBENTA

Protezione e prevenzione delle superfici ARGENAN

Protezione dei muri controterra INIETTA E IMPERMEABILIZZA

Protezione e igienizzazione delle superfici interne PROTEGGIAMBIENTI

Page 120: Problemi di umidità? Risalita capillare? Muffa?

Quaderni tecnici

TECNORED

N° 7

TECNOLOGIE

per il RECUPERO EDILIZIO

- RISANAMENTO

& DEUMIDIFICAZIONE

-

RECUPERO &

CONSOLIDAMENTO

UM IDITÀNIENTE PAURA!

Problema: umidità di risalitaConseguenze: distacco intonaco,perdita di coibentazione-ecc.Soluzione defi nitiva: DryKit SystemGaranzia: totale

Trentino: Val di SoleFiume: NoceCompagnia: X-RaftMain Sponsor: Tecnored

Umidità di risalita capillare nelle murature di qualsiasi tipo, materiale, spessore, anche affrescate - Umiditànei muri controterra - Umidità relativa e fenomeni condensativi; muffe, funghi, licheni - Umidità di costruzione -Umidità dalle terrazze - Umidità meteorica nelle murature per l’azione combinata dell’acqua e del vento

TE C N O R E D: TE C N Ologie Recupero E Di l i z io

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