processi decisionali e autovalutazione distituto convegno / seminario la dirigenza e le alte...
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Processi decisionali e autovalutazione d’istitutoConvegno / Seminario
La Dirigenza e le Alte professionalità i processi decisionali nella scuola dell’Autonomia
9/10 Febbraio 2004
Enrico Viceconte, Stoà
Processi decisionalie autovalutazione d’istituto
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
• Cosa significa valutare?• Perché valutare?• Cosa valutare?• Come valutare?
• Cosa significa auto-valutare?• Valutazione e gestione delle risorse umane• Valutazione dei dirigenti
I temi che tratteremo:
1
234
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
• Valutazione e valore hanno la stessa radice
• Valutare significa considerare il valore di qualcosa al fine di:
1. Decidere sulla convenienza di uno scambio (to value, to evaluate)(valutare se iscriversi o no a una scuola o a un corso, valutare se un progetto è finanziabile)2. Decidere sul grado di raggiungimento di un certo obiettivo (to assess)(valutare se la formazione è efficace, se la gestione è efficiente, se l’impatto di un’azione sarà favorevole, se un dirigente ha conseguito dei miglioramenti)
• Valutazione e decisione sono strettamente legati
Perché valutare?
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
PROCESSO
INPUT OUTPUT
Set= OUTPUT DESIDERATO
CORREZIONE
DECISIONE
ATTUAZIONE
RET
RO
AZI
ON
E(fe
edba
ck)
MISURA
IL CICLO DI CONTROLLO
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
MA
ND
AN
TE
Es.: PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE, CONTROLLODELLA F.T.S
PLACEMENT
DECISIONE
PROGRAMMAZIONE
VALUTAZIONE
AZIENDERE
TRO
AZIO
NE(fe
edba
ck)
SVILUPPO
DECISIONE
PIANIFICAZIONE
VALUTAZIONE
SISTEMA LOCALE
RETR
OAZ
IONE
(feed
back
)
FORMAZIONE
DECISIONE
ATTUAZIONE VALUTAZIONE
AG
ENZI
A
BENEFICIARI: ALLIEVI
INPUT OUTPUT
Set= OUTPUT DESIDERATOOUTPUT MISURATO
CORREZIONE
RETR
OAZ
IONE
(feed
back
)
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
tempo
Variabile che descrive l’obiettivo
Feed
back
val
utat
ivo
Feed
back
val
utat
ivo
Feed
back
val
utat
ivo
A
B
Prestazione oggi
Prestazione futura
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Tutte le organizzazioni hanno lo scopo di gestire delle risorse per creare valore:
Che sarà valutato
• dall’esterno: beneficiari, utenti, clienti, pazienti ecc.• dall’interno: personale, dirigenti, livelli superiori di coordinamento e indirizzo ecc.
Cosa valutare?
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Dalla “qualità” al “valore”
BAH! I COLORI SI STACCANO E
SBIADISCONO!
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
PROCESSO
INPUT OUTPUT
+ VALORE- VALORE
Prevenzione Medicina di base Ospedale
+ COSTI- COSTI
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
La valutazione costituisce uno strumento essenziale di governo e di intervento pubblico in campo economico e sociale
EFFICACIAEFFICIENZA
Migliori standard di vitaPiù sviluppoRazionalizzazione della spesa pubblica
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
EFFICACIA =
EFFICIENZA =
PIU’ VALORE
CON MENO COSTI
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
IL BISOGNOREALE
IL BISOGNOCOMPRESO
IL PROGETTOSERVIZIO
L’ESITO
Dal bisogno alla realizzazione
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
BISOGNI NONSODDISFATTI
VALORE
SPRECO
Si valuta sia il “VALORE” creatosia la “capacità di creare valore”
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
La capacità di creare valore deriva da:
•focalizzazione strategica•organizzazione•motivazione•soluzione di problemi
Buona
strategia Buona
organizzazione
Buona
motivazioneSoluzione di
problemi
VALORE
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
PREMESSA:
Gli SPPU “Servizi alla Persona di Pubblica Utilità”, sono azioni economico-produttive orientate alla modificazione di uno stato, mediante l’intervento di un soggetto agente.
Nell’ambito di tali servizi la valutazione assume un ruolo di strategica rilevanza.
Come valutare?
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
MANDANTE
AGENTE
SUB-AGENTE
RISORSE UMANE
UTEN
TI
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
LA VALUTAZIONE DELLE AZIONI DI PUBBLICA UTILITÀ COINVOLGE LE SEGUENTI TIPOLOGIE DI SOGGETTI
• il mandante (fissa gli obiettivi generali e amministra i finanziamenti dettando le regole per la loro acquisizione);
• l’agente o gli agenti (gestiscono l’azione a livello territoriale);
• il sub-agente o i sub-agenti; (coadiuvano l’azione degli enti territoriali);
• gli utenti (usufruiscono dell’azione).
MANDANTE
AGENTE
SUB-AGENTE
RISORSE UMANE
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Il risultato della produzione di servizi alla persona è valutabile in base a:
OUTPUTservizi oggetto di consumo da parte dell’assistito nel breve periodoIndipendente dalla “difficoltà” degli obiettivi (gravità dei problemi)Si valuta come qualità del servizio (adeguatezza all’uso, soddisfazione, conformità a standard)
OUTCOMEesito sul lungo periodo sullo stato di benessereDipende da numerosi fattori esterni all’azienda e dagli obiettivi strategici stabiliti
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Il meccanismo di “selezione avversa” in microeconomiaSe il “terzo pagante” valuta (e decide l’entità dei trasferimenti, o la
carriera del dirigente)
A- in base all’outputperde di vista gli obiettivi del servizio
B- In base all’outcome:1) sfavorisce chi affronta le situazioni più gravi2) Induce a scegliersi i servizi e gli assisititi più agevoli3) Induce a “barare” il soggetto valutato IN PRESENZA DI
ASIMMETRIA INFORMATIVA4) Induce il valutatore a sopravvalutare (nel dubbio) o ad
abbandonare la valutazione
Case mixSituazioni di partenza
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Per l’ Unione EuropeaPer la RegionePer l’AgenziaPer gli studenti
I fond
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Valutazione d’EFFICACIADi un progetto IFTS
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
DIREZ.REGIONALE
MINISTERO
ist
POF
IL SISTEMA SCOLASTICO
A.R.SAN
ASL
REGIONE
ASL ASL ASL ASL
PIANOSANIT.
REGION.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
IL SISTEMA SANITARIO
ist
POF
ist
POF
ist
POF
ist
POF
ist
POF
ist
POF
ist
POF
ist
POF
ist
POF
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Valutazione interna
La capacità di creare valore di un SPPU deve essere garantita:
Attraverso l’obbligo di creare un sistema di valutazione interna (controlli interni):
• Controllo strategico (capacità di seguire un percorso strategico volto alla creazione del valore)• Autovalutazione (efficacia)• Controllo di gestione (efficienza)
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Cosa significa auto-valutare?
1) Controllare la rotta verso gli obiettivi:
tempo
Variabile che descrive l’obiettivo
Feed
back
val
utat
ivo
Feed
back
val
utat
ivo
Feed
back
val
utat
ivo
A
B
Prestazione oggi
Prestazione futura
2) Audit interno (UNI EN ISO 9000)
2
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Cosa significa audit interno?
"L’audit interno consiste in un riesame complessivo e sistematico delle attività e dei risultati dell’organizzazione a fronte del sistema di gestione per la qualità o di un modello di eccellenza.
L’autovalutazione può fornire un quadro complessivo delle prestazioni dell’organizzazione e del grado di maturità del suo sistema di gestione per la qualità. Tale metodologia può anche aiutare ad individuare aree dell’organizzazione che richiedono miglioramenti e a stabilire priorità."
(Definizione tratta da UNI EN ISO 9000:2000 Sistemi di gestione per la qualità- Fondamenti e terminologia)
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Obiettivo raggiuntoProcesso ripetibile
Obiettivo mancatoProcesso ripetibile
Processo non ripetibile
Ha senso valutare l’esito del processo?
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
VERIFICHE
PROGETTO
REGISTRAZIONEEVENTI
SCELTADOCENTI
VALUTAZIONE DOCENTIALBO
DOCENTI
ANALISIBISOGNI
PROGETT.
EROGAZIONE
VALUTAZIONE
REPORTVALUTAZIONE
MIGLIORAMENTO
APPROVVIGIONAMENTO
PROGETTAZIONE
EROGAZIONE
VERIFICA, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO CONTINUO
4.6
4.3
4.4
4.74.94.15
4.104.114.124.20
REQUISITIISO9001
DOCUMENTIPROCESSI
PROCESSI DI UN ORGANISMO DI FORMAZIONE E REQUISITI ISO 9001
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Valutazione e gestione delle risorse umane
AZIONI•Qualità•Impegno
EFFETTI•Esito (output)•Risultato (outcome)
Feed-back
Miglioramento
3
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Finalità dei sistemi di valutazione
• Sviluppare integrazione tra organizzazione e persone• Sviluppare coerenza tra politiche-obiettivi-programmi-attività• Orientare i comportamenti professionali• Chiarire ruoli/responsabilità• Valorizzare – riconoscere i contributi individuali
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Valutazione implicitainformale
Valutazione esplicitaformalizzata
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Cosa valutoCosa si chiedealle persone
burocratico
relazionale
manageriale
basato sulle competenze
Modello di riferimento
Conformità alle regole
Aspetti del comportamento
Risultati ottenuti
Competenze per raggiungerei risultati
Esegui le procedure
Adeguati al comportamento
Portami il risultato comunque tu lo ottenga
Sviluppa conoscenze-capacità per raggiungere risultati
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Valutazione dei dirigenti4
Finalità
• Assicurare coerenza tra politiche, programmi, obiettivi ed attività• Sviluppare coerenza tra politiche-obiettivi-programmi-attività• Orientare i comportamenti manageriali ed organizzativi• Sviluppare integrazione tra organizzazione e persone• Motivare incentivare e valorizzare le persone
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Oggetto della valutazione
• I risultati quantitativi e qualitativi conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati
• Le conoscenze ed i comportamenti organizzativi• Il ruolo e la responsabilità all’interno dell’organizzazione
DIREZ.REGIONALE
MINISTERO
ist
POFPOF
IL SISTEMA SCOLASTICO
A.R.SAN
ASL
REGIONE
ASL ASL ASL ASL
PIANOSANIT.
REGION.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.
IL SISTEMA SANITARIO
A.R.SAN
ASL
REGIONE
ASL ASL ASL ASL
PIANOSANIT.
REGION.
PIANOSANIT.
REGION.
PIANOSTRAT.PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.PIANOSTRAT.
PIANOSTRAT.PIANOSTRAT.
IL SISTEMA SANITARIO
ist
POFPOF
ist
POFPOF
ist
POFPOF
ist
POFPOF
ist
POFPOF
ist
POFPOF
ist
POFPOF
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POFPOF
ist
POFPOF
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
La ricerca Irso-Butera, Milano-Bicocca29 marzo 2002
1. Bilancio precedente attività nuclei2. Benchmarking internazionale3. Filosofie e contenuti della proposta4. Il processo di valutazione5. Gli strumenti di valutazione6. Gli oggetti e i criteri di valutazione
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
IL PROGETTO L’ESECUZIONE IL RISULTATO
Modello francese: Chef d’établissement burocrate
valutazione Valutazione
Mandato: 3 anni
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
IL PROGETTO L’ESECUZIONE IL RISULTATO
Modello inglese (Headmaster professionista):
ValutazioneOF.ST.ED
ValutazioneLocalEducationAuthority
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
1 .Documen- tazione di avvio
2. Verifica obiettivi
3. Auto-valutazio
ne 5. Valutazio
ne
6. Colloquio
di feedback
4. Colloqui/visite
DirigentiScolastici
Dirigenti Valutatori
7. Azioni di sviluppo
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Col SI.VA.DI.S. si è fatto un piccolo passo avanti rispetto alle precedenti valutazioni dei nuclei
•Si introduce la fase negoziale degli obiettivi
•Il valutatore conosce il mondo della scuola e lo specifico contesto
•Si tiene conto di almeno un obiettivo suggerito dalla Direzione Regionale
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Fattori di inefficacia del sistema
• L’autovalutazione distorce la valutazione
• i tre livelli di valutazione Da Migliorare, Apprezzamento, Eccellenza sono poco efficaci
•La Direzione regionale non ha modo di stabilire obiettivi né di valutare risultati, né di far seguire azioni correttive
•Non si ha un riscontro oggettivo del rispetto dei criteri per la qualità dichiarati nel POF
•Chi giudica se il POF (alla cui realizzazione il dirigente presiede) è un vero piano strategico o un insieme di progetti?
•Si rinuncia a valutare i processi principali e come sono stati migliorati
•Non si valuta, in definitiva né, l’output, né l’outcome, né il processo
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Dubbio di fondo: La smania del cambiamento non ci farà buttare il bambino insieme con l’acqua sporca?
(cambiare il modello o far funzionare quello che c’è?)• Si procede (anche giuridicamente) verso un ruolo dirigenziale che non deriva da quello docente (bene o male?) (che tutela in qualche modo l’autonomia dell’insegnamento distinguendolo da un servizio qualunque)
•E’ corretto pensare a un’assegnazione degli incarichi influenzata, se non scelta, dal livello regionale (un po’ come nelle ASL)?
• La collegialità tipica dell’istituto scolastico perde importanza (bene o male?)
• Il sistema si avvia senza “leve operative” cioè senza aver affrontato il sistema di selezione, valutazione , carriera e incentivazione del personale docente e il riconoscimento delle “alte professionalità”
• La scuola saprà mantenere il ruolo di “regolatore” delle spinte della società?
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Per usare ancora una volta termini anglosassoni, oggi si è in presenza dell’output della politica per i dirigenti: il contratto, il quadro normativo; in futuro si vedrà quale outcome verrà prodotto, quali risultati i dirigenti produrranno nel pieno esercizio delle loro funzioni.Da una uniformità di comportamenti di gestione che ha certi vantaggi ma che è nel complesso statica si passerà, in misura più o meno accentuata, a una differenziazione tra scuole frutto di gestioni diverse: una differenziazione che è prima di tutto ricchezza di prospettive educative, di offerta, di opportunità di scelta; ma che potrebbe riservare qualche sorpresa, lontana come sarà dalla quieta uniformità del passato .
Dal rapporto Bicocca:
Processi decisionali e autovalutazione d’istituto
Questo rapporto si occupa proprio del processo di valutazione, a cui si è voluto dare corpo attraverso apposite proposte tenendo conto della normativa vigente e di alcune peculiarità: che il meccanismo di valutazione muove ora i primi passi, che ad essere valutati sono signore e signori promotori di istruzione e di formazione, non promotori finanziari, (Bontà loro…. ) infine che valutare le attività connesse alla formazione presenta non poche difficoltà di ordine teorico, metodologico, organizzativo.
Dal rapporto Bicocca:
Le “difficoltà di ordine teorico, metodologico, organizzativo vanno affrontate dall’interno della scuola” con una strategia complessiva che da troppo tempo è rimandata.