processi urbani e dinamiche di comunità. urbani e din. di comu. 9... · membri della famiglia di...
TRANSCRIPT
Processi urbani e dinamiche di
comunità
Renato Ferlinghetti
Università degli Studi di Bergamo
Centro Studi Sul Territorio ‘L. Pagani’
Bergamo, 5 marzo 2019
Anno accademico 2018-2019
Dipartimento di Scienze umane e sociali
Processi urbani e dinamiche di comunità
• Il nostro percorso:
• Il processo di territorializzazione (slides)
• La geografia della geografia (slides)
• La Geografia urbana e la sua attualità (slides)
• Il caleidoscopio urbano (slides e cap. 1 Dematteis – Lanza)
• La città di Bergamo, Il nostro luogo di formazione (slides)
• Dalla campagna alla città (slides e cap. 2 Dematteis – Lanza)
• Dalla città alla campagna (slides e cap. 3 Dematteis – Lanza)
• Popolazioni urbane
• Partecipazione e governance urbana e territoriale
• La rappresentazione cartografica
• Globalizzazione tra tensioni e opportunità
• Elaborati individuali
• Itinerari di studio
Il cuore del programma l’evoluzione spaziali delle città dal XVIII a
XXI secolo, dalla città nucleare alla città rete. Manuale p. 62
• Dalla Città nucleare alla città estesa
Città nucleare, città caratterizzato con nucleo abitato denso, compatto e ben definito nettamente separato dalla campagna adiacente con densità che può giungere fino a mille volte quella delle campagne circostanti.
Città estesa, città caratterizzata da una densità di demografica che sfumano gradualmente nella campagna, senza che ci sia più, come un tempo, uno stacco netto tra spazi urbani e spazi rurali. Spesso i primi presentano densità poco superiori a quelle degli spazi rurali circostanti.
Sistema urbano ambito territoriale costituito da più municipalità tra loro fuse e connesse frutto della formazione di una città estesa
Si parla di Regione urbana quando un sistema urbano è molto esteso
Milano 1704, Un chiaro esempio di città nucleare, cinta da mura, con un confine netto,
fisico e al tempo stesso giuridico-amministrativo, che la distingueva dalla campagna.
Molti centri padani sono passati dalla dimensione nucleare a quella estesa
mutando completamente le relazioni tra spazi aperti e costruito, un tempo i primi
dominavano sul secondo oggi il costruito domina sugli spazi aperti
• La formazione della città estesa
I sistemi e le regioni urbane si formano per :
Agglomerazione (espansione di un centro maggiore che ingloba progressivamente i centri limitrofi di scala minore)
• Conurbazione (saldatura di due centri o agglomerazioni di pari rango un tempo separati)
• Con l’avvento della motorizzazione di massa i sistemi urbani si formano anche per:
• Dilatazione multicentrica (formazione di una città discontinua a maglie larghe, fondata sulla mobilità automobilistica, che si espande in territori semi-vuoti, il prototipo è Los Angeles)
• Periurbanizzazione dispersione urbana, urban sprawl (dispersione della città nei territori circostanti lungo gli assi viari e attorno ai centri minori preesistenti, generando spazi interclusi non edificati anche assai estesi)
• La formazione della città città estesa
I sistemi e le regioni urbane si formano per :
Agglomerazione (espansione di un centro che ingloba progressivamente i comuni rurali limitrofi)
• Conurbazione (saldatura di due centri o agglomerazioni un tempo separati)
• Con l’avvento della motorizzazione di massa i sistemi urbani si formano anche per:
• Dilatazione multicentrica (formazione di una città discontinua a maglie larghe, fondata sulla mobilità automobilistica, che si espande in territori semi-vuoti, il prototipo è Los Angeles)
• Periurbanizzazione dispersione urbana, urban sprawl (dispersione della città nei territori circostanti lungo gli assi viari e attorno ai centri minori preesistenti, generando spazi interclusi non edificati anche assai estesi)
Periurbanizzazione. Sviluppo dell’urbanesimo lungo le direttrici
stradali, dando vita a insediamenti lineari, filiformi
La ‘Grande Bergamo’ un sistema urbano complesso
cresciuto per agglomerazione, conurbazione,
periurbanizzazione e dilatazione multicentrica
Pregi e difetti della città estesa il caso della città
diffusa veneta
• Vantaggi della città diffusa:
• Minor costo delle costruzioni e dei terreni, possibilità per gli abitanti di vivere
in case singole con giardino o orti, in molti casi di permettere ad alcuni
membri della famiglia di continuare l’attività agricola mentre altri lavorano in
attività industriali e artigianali, sovente da essi stessi avviate in locali contigui
alle vecchie abitazioni contadine. (p.69)
• Svantaggi:
• Tempo eccessivo necessario agli spostamenti delle persone e delle merci;
la congestione del traffico stradale; i prezzi delle case, convenienti all’inizio,
ma poi in continua crescita; i costi di una rete di infrastrutture (strade,
acquedotti, fognature, elettrodotti, ecc.) enormemente più estesa di quella
della città compatta; l’impossibilità di servire tutto l’insediamento sparso con
il trasporto pubblico. L’eccessivo consumo di suolo e il degrado
paesaggistico e ambientale causato dalla cementificazione della campagna
(p.69)
Dalla città estesa alla città a rete.
Il sistema urbano di Bergamo è connesso ad altri sistemi
urbani (Clusone, Treviglio, Zogno, Trescore ecc.) a formare
l’area metropolitana di Bergamo
• Dalla Città estesa alla città rete
• Le città a rete si dividono in :
• Area metropolitana Grande agglomerazione centrale, di scala provinciale e/o regionale, circondata da numerosi altri centri vicini, che hanno con essa e tra di loro intensi movimenti pendolari, in un territorio piuttosto densamente abitato, anche rurale, ma con una popolazione quasi esclusivamente occupata in attività extra-agricole.
• Città rete. Rete di dimensioni macro-regionale, formata da più città e aree metropolitane, con funzioni complementari, connesse tra loro da flussi intensi di persone, merci, informazioni e decisioni; separate da vasti spazi rurali.
• Dalla Città estesa alla città a rete
• Le forme di crescita urbana più recente hanno in comune la formazione di città a rete, cioè di sistemi territoriali urbani multicentrici formati da reti di città o sistemi urbani che hanno tra loro relazioni particolarmente intense. La loro dimensione è assai varia quella di Londra ha un diametro di un centinaio di chilometro, ma possono raggiungere anche dimensioni regionali di alcune centinaia di chilometri.
• Le città estese danno origine a Città rete: sistemi territoriali urbani multicentrici di dimensioni regionali formato da reti di città che hanno tra loro relazioni particolarmente intense.
La ‘Grande Bergamo’ un esempio di sistema
urbano che forma con i sistemi urbani adiacenti
un’area metropolitana
La ‘Grande Bergamo’ un esempio di area metropolitana dentro la
città rete della megalopoli padana, il corpo urbano di maggior
complessità territoriale
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
Megalopoli le realtà urbane dell’eccellenza e della
complessità
• La megalopoli è un'area molto vasta a dimensione regionale
urbanizzata, dove diverse aree metropolitane si uniscono e si
amalgamano in un continuo ambiente costruito di grande
dimensione. Il nuovo insieme assume i caratteri di una diversa e
più ampia struttura urbana legata ed interconnessa.
• Il termine megalopoli deriva da un‘antica cittadina greca in Arcadia
(Peloponneso) e fu ripreso da Jean Gottmann, uno studioso di
geografia, nel 1957.
• Alle megalopoli i geografi riconoscono qualità urbane più evolute,
derivanti dalla grandissima concentrazione di funzioni e azioni
sempre più specializzate. Nella definizione originaria di Gottmann,
essa ha una struttura polinucleare, specializzata e a "nebulosa",
con una popolazione complessiva di almeno 20 milioni di
abitanti e non presuppone un continuum edificato, ma
comprende al proprio interno anche aree agricole e foreste.
I caratteri delle megalopoli
• Densità dell’insediamento, mediamente superiori ai 250 ab. Per kmq
• Concentra, su una piccola superficie, almeno un quinto della
popolazione del proprio paese
• Popolazione media di circa 25 milioni di abitanti
• Grande addensamento di città piccole e grandi in cui la densità degli
abitanti è maggiore di quella media della regione megalopolitana
• Fitta rete di infrastrutture e di flussi economici e di relazioni che
connettono i centri dell’area megalopolitana
• Grande varietà nell’uso del suolo, nella popolazione, nelle
occupazioni e negli interessi.
• Presenza di spazi interstiziali aperti non edificati per il tempo libero,
l’agricoltura o per ambiti naturali e seminaturali.
• Presenza nello stesso spazio di un mosaico di paesaggi, un
mosaico di tipi di utilizzazione del suolo, un mosaico di funzioni
economiche e un mosaico di generi di vita. (Tutto ciò dovrebbe
combinarsi in modo armonioso!!)
• Linea di intermediazione urbana tra due contesti territoriali (Oceano
ed entroterra, spazi montani e pianura)
La città rete padana, una megalopoli quasi
perfetta……
Da Giovanni Silvera, Megalopoli d’Europa, Milano 2000.
Le parti funzionali e strutturali della megalopoli padana (vedi
sotto), in quale parte vive ognuno di noi?
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
Dal sapere al saper fare.
Il corografo, un geografo
‘con gli stivali’ a caccia
delle forme e dei
paesaggi mondo
Leggere il territorio capire i luoghi
Il secondo elaborato
individuale!
2° Attività sperimentaleDal sapere al saper fare
Dalla Geografia degli archivi, alla Geografia dei luoghi
Stendi una relazione che illustri brevemente i principali paesaggi
megalopolitani che incontri nel tragitto tra la tua residenza e
l’Università di Bergamo.
Struttura la relazione secondo il seguente indice:
Copertina
Premessa
La struttura della megalopoli
L’itinerario di studio
Rassegna dei principali paesaggi megalopolitani incontrati
Individua nel tuo tragitto la presenza dei paesaggi megalopolitani
descritti a lezione
Bibliografia
La copertina, il nostro biglietto
da visita• Come articolarla?
• Autore (nome e cognome)
• Titolo
• Immagine evocativa
• Contesto di produzione dell’elaborato
(corso, docente, dipartimento, corso di
laurea, Università, anno accademico)
La premessa, l’annuncio di un viaggio
culturale
• Nella premessa indica almeno quattro motivi
che ci hanno spinto a svolgere questa
esperienza. Puoi utilizzare il testo steso per la
prima relazione integrato e corretto in funzione
del nuovo elaborato
Paragrafo sulla megalopoli
• Illustra brevemente le caratteristiche strutturali
delle megalopoli con particolare attenzione a
quelle della megalopoli padana
Paragrafo sulla struttura della megalopoli
• Illustra brevemente le caratteristiche strutturali
delle megalopoli con particolare attenzione alla
megalopoli padana
Paragrafo sull’itinerario di studio
• Struttura il paragrafo in due parti, descrizione e
rappresentazione
• Descrizione. Indica il tuo itinerario d’analisi (da
Carugate a Bergamo), indica la distanza, con
quale mezzo effettui il tragitto, in quanto tempo
• Rappresentazione. Illustra con una carta, presa
da Google o altra fonte, la posizione del tuo
luogo di partenza, di arrivo e il percorso seguito
2° Attività sperimentaleDal sapere al saper fare
Dalla Geografia degli archivi, alla Geografia dei luoghi
Stendi una relazione che illustri brevemente i principali paesaggi
megalopolitani che incontri nel tragitto tra la tua residenza e
l’Università di Bergamo.
Struttura la relazione secondo il seguente indice:
Copertina
Premessa
La struttura della megalopoli
L’itinerario di studio
Rassegna dei principali paesaggi megalopolitani incontrati
Individua nel tuo tragitto la presenza dei paesaggi megalopolitani
descritti a lezione
Bibliografia
Paragrafo sulla rassegna dei principali
paesaggi megalopolitani osservati
• Scatta dalle 8 alle 12 immagine di paesaggi
megalopolitani. Inserisci due immagini per
pagina, accompagnale da una didascalia che
descriva il soggetto rappresentato e le sue
relazioni con le dinamiche megalopolitane
secondo le modalità che illustreremo durante il
corso per descrivere i principali paesaggi
megalopolitani
6. Preminenza Infrastrutturale delle autostrade che seguono
longitudinalmente le direttrici della fascia più densa
dell’urbanizzato sia sul fronte appenninico che alpino
8. Creazione di ambiti urbani per la fruizione turistica (es. la
conurbazione romagnola po’ essere considerata una proiezione
della megalopoli padana)
Attenzioni redazionali
• Giustifica il testo
• Numera le pagine
• Inizia ogni paragrafo (premessa,
megalopoli, itinerario, ecc.) a pagina
nuova
• Poni le didascalie alle immagini e alle
carte prodotte
2° Attività sperimentaleDal sapere al saper fare
Dalla Geografia degli archivi, alla Geografia dei luoghi
Stendi una relazione che illustri brevemente i principali paesaggi
megalopolitani che incontri nel tragitto tra la tua residenza e
l’Università di Bergamo.
Struttura la relazione secondo il seguente indice:
Copertina
Premessa
La struttura della megalopoli
L’itinerario di studio
Rassegna dei principali paesaggi megalopolitani incontrati
Individua nel tuo tragitto la presenza dei paesaggi megalopolitani
descritti a lezione
Bibliografia
Per la bibliografia segui le seguenti norme:
• Autore (Cognome nome in maiuscoletto), titolo (in corsivo), Casa editrice, Luogo e anno
• MAZZI A., Corografia bergomense nei secoli VIII, IX, X, Pagnoncelli, Bergamo 1880.
• PELANDI L. , il borgo di Pignolo, Bolis, Bergamo 1962.
• SCHIAVINI J. (a cura di), 1968-2008 Quarant’anni di Università a Bergamo, Bergamo University Press - Sestante, Bergamo 2009.
• FERLINGHETTI R., 2013, Spazi verdi ed evoluzione del paesaggio urbano a Bergamo. Una sintesi geografica, in M.A. BREDA, M.C.ZERBI (a cura di), Rinverdiamo la città. Parchi, orti e giardini, Torino, Giappichelli, pp. 285-332.
• Per la sitografia scrivi il nome del contenuto, seguito dal link e al termine indica la data di consultazione (visitato il 13/03/2019)
Bibliografia• Norme da seguire
• Autore (Cognome, nome in maiuscoletto!), titolo (in corsivo), Casa editrice, Luogo e anno di pubblicazione.
• TURRI EUGENIO, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000.
• PAGANI LELIO, Bergamo. Lineamenti e dinamiche della città, Bergamo, Bergamo University Press – Sestante, 2000.
• PELANDI LUIGI, Il borgo di Pignolo, Bergamo, Bolis, 1962.
• I testi consultati in rete citali nel seguente modo:
• SIEVERST T., Al centro del margine: da periferia a paesaggio urbano regionale, passando per la città intermedia. In: Nella città diffusa. Idee, indagini, proposte per la nebulosa insediativa veneta, Fondazione Benetton Studi Ricerche, materiali dal XIV corso sul governo del paesaggio, 2003, www.fbsr.it/media/2010/corso03031sieverts_628.pdf, visitato il 25 giugno 2015.
Attività sperimentale n. 2
I paesaggi megalopolitani intorno a noi
• Presentazione prima bozza dell’elaborato:
• Giovedì 7 marzo
• Martedì 12 marzo
• Consegna finale elaborato: Giovedì 14 e martedì 19 marzo
Un possibile elenco dei principali categorie di paesaggi
megapolitani
Spazi aperti (agricoli recenti e tradizionali, aree agricole
dell’eccellenza – prodotti DOC, biologici, tipici, orticolutura in serra
o in tunnel, incolti sociali, ecc.), rete infrastrutturale (autostrade,
strade a rapido scorrimento, linee ferroviarie, ecc.), insediamenti
lineari lungo le direttrici stradale all’esterno dei centri urbani
(Centri commerciali, ambiti per la fruizione turistica (stazioni
sciistiche, centri termali, balneari, ecc.), aree di naturalità (boschi,
parchi regionali e locali), insediamenti produttivi (capannoni, siti di
archeologia industriale, poli tecnologici, aree dismesse, ecc.),
centri storici o edifici isolati di valore storico-architettonico o
identitario, i luoghi dell’abitare (il Caseggiato prigione, il
condominio affacciato sulle strade d alta frequenza, le villettopoli,
le gate comunity, ecc.), i nuovi volti spettacolari e televisivi dei
contesti urbani, i paesaggi ibridi delle frange metropolitane,
• Efetti megapolitani sui nostri paesaggi quotidiani
• 1. Inversione dei rapporti tra ambiti rurali e urbani, iprimi un tempo dominanti sono oggi interclusi tra glispazi urbani di dimensioni regionali
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 1954), Che rapporto c’è tra spazio costruito e quello aperto
di carattere rurale? Il secondo domina sul primo
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 2000), Che rapporto c’è tra spazio costruito e quello aperto
di carattere rurale? Il primo domina sul secondo
• Efetti megapolitani sui nostri paesaggi quotidiani
• 2. Sommersione della campagna da parte deipaesaggi e degli stili di vita urbani (con gli assi dicomunicazione, con le linee di trasportodell’elettricità, impianti industriali svincolati daldiretto contatto con la città, aeroporti, aziendeagricole intensive, ecc.); sviluppo dell’incoltosociale
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 1954), nel suo assetto tradizionale, dominano gli aspetti del
mondo rurale
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 2000), Quali nuove presenze sono comparse negli spazi un
tempo agricoli?
• Il volto del paesaggio megalopolitano il nostro ambiente di vita quotidiano
• 3. Nelle campagne padane l’urbanizzazione si è diffusa generalmente agganciandosi ai centri preesistenti, ma anche, in modi del tutto nuovi, alle cittadelle del consumismo (centri commerciali), alle nuove aree industriali, alle infrastrutture lineari
Centro Commerciale Orio Center, un centro sorto in mezzo alla
campagna agganciato all’infrastruttura lineare dell’autostrada A4
Centro Commerciale il ‘Carosello’ a
Carugate, un centro sorto in mezzo
alla campagna agganciato
all’infrastruttura lineare della
tangenziale est di Milano
• Il volto del paesaggio megalopolitano il nostro ambiente di vita quotidiano
• 3. Nelle campagne padane l’urbanizzazione si è diffusa generalmente agganciandosi ai centri preesistenti, ma anche, in modi del tutto nuovi, alle cittadelle del consumismo (centri commerciali), alle nuove aree industriali, alle infrastrutture lineari
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 1954), Un territorio con una rete di centri nucleari
Immagini a confronto: la fascia pedemontana bergamasca (volo
IGM, 2000), Dove sono sorti i nuovi nuclei di urbanizzazione?
• Il volto del paesaggio megalopolitano il nostro ambiente di vita quotidiano
• 4. Maggior densità della fascia urbanizzata nelle aree pedemontane
• 5. Formazioni delle città lineari in molte valli prealpine
La distribuzione della città diffusa nella provincia di
Bergamo. Più densa nella fascia pedemontana e
nell’area degli sbocchi vallivi
La distribuzione dell’urbanizzato nella megalopoli padana.
Maggior densità della fascia urbanizzata nelle aree pedemontane.
Formazioni delle città lineari in molte valli prealpine
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
6. Preminenza Infrastrutturale delle autostrade che seguono
longitudinalmente le direttrici della fascia più densa
dell’urbanizzato sia sul fronte appenninico che alpino
La distribuzione delle direttrici autostradali, il sistema primario
della mobilità megalopolitana padana. Identifica i principali assi
longitudinali e quelli trasversali.
Le anime della megalopoli padana: 1 le fasce a maggiore urbanizzazione, 2 Il
cuore verde, 3 Gli ambiti a grande naturalità, 4-7 Le polarità urbane.
Da E. Turri, La megalopoli padana, Marsilio, Venezia 2000, pp. 18-19.
Brebemi e Pedemontana, nuove autostrade per la megalopoli
padana
Ampia diffusione delle reti infrastrutturali vitali al mantenimento della megalopoli.
7. Sviluppo dell’urbanesimo lungo le direttrici stradali, dando vita a
insediamenti lineari, filiformi ( crescita per peri-urbanizzazione!)
8. Creazione di ambiti urbani per la fruizione turistica (es. la
conurbazione romagnola po’ essere considerata una proiezione
della megalopoli padana)