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Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dell’Università e della Ricerca Prodotto della ricerca D1.1 – WP1 PAR FAS REGIONE TOSCANA Linea di Azione 1.1.a.3 Ambito disciplinare: Scienze e tecnologie gestionali e dell’organizzazione Titolo della proposta: I Living Labs per l’Industria Toscana Acronimo Codice CUP Codice ARTEA Logo LILIT I59J09000170002 N. 392948 Nome del prodotto della ricerca: Stato dell’arte dell’innovazione guidata dagli utenti in Italia, in Europa e nel mondo.

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Ministero dello Sviluppo

Economico

Ministero dell’Università e della Ricerca

Prodotto della ricerca DD11..11 –– WWPP11

PAR FAS REGIONE TOSCANA Linea di Azione 1.1.a.3

Ambito disciplinare:

Scienze e tecnologie gestionali e dell’organizzazione

Titolo della proposta:

I Living Labs per l’Industria Toscana

Acronimo Codice CUP Codice ARTEA Logo

LILIT I59J09000170002 N. 392948

Nome del prodotto della ricerca:

Stato dell’arte dell’innovazione guidata dagli utenti in Italia, in Europa e nel

mondo.

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1 INTRODUZIONE ............................................................................................................................ 3

2 LA RETE EUROPEA DEI LIVING LABS ............................................................................... 4

3 GLI ESEMPI DI LIVING LABS CHE CREANO IL MODELLO ..................................... 8

4 I LIVING LABS ITALIANI E TOSCANI .............................................................................. 12

4.1 Localizzazione geografica 12

4.2 Anzianità di fondazione 14

4.3 Domini tematici di appartenenza 14

ALLEGATO A: LISTA COMPLETA DEI MEMBRI DI ENOLL .............................................. 18

ALLEGATO B: LISTA DEI LIVING LAB ITALIANI RICONOSCIUTI DA ENOLL ......... 24

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1 Introduzione

Negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede l’idea che il crowd, la folla, possa sostituire in

maniera molto più efficiente, la collaborazione che si può avere con un singolo attore o con una

piccola schiera di professionisti. Esempi di comunità che collaborano per raggiungere risultati

differenti si possono trovare ormai sparse in tutto il web. Coloro che utilizzano la collaborazione

condivisa hanno il medesimo scopo che è quello di avvalersi di un’enorme quantità di

informazioni e di collaborazioni per raggiunger diversi obiettivi, che difficilmente un unico

investitore potrebbe riuscire a raggiungere.

Alcuni esempi di come il concetto legato al crowdsourcing riesca a permettere il

raggiungimento efficiente di progetti innovativi, si possono ritrovare nel crowdfunding: si

ricorrere al processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro per

sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. Questi individua nella comunità dei possibili

finanziatori per sostenere economicamente progetti innovativi. La novità consiste nel basarsi sul

concetto di micro-finanza: si chiede alle persone di contribuire ai progetti in cui credono anche

con compensi esigui.

Anche nel crowdcasting, combinazione tra broadcasting e crowdsourcing, si riesce a percepire

l’effetto positivo della collaborazione della folla. Il processo di crowdcasting utilizza una

combinazione di logiche pull e push per coinvolgere la folla e costruire tale rete di partecipanti

per poi sfruttarla per generare nuove intuizioni. Spesso si usa questa filosofia per modellare la

programmazione broadcast. I concetti generati possono includere però anche nuove idee di

prodotto, idee di nuovi servizi, nuovi brand, o addirittura scoperte scientifiche.

Anche il crowdengineering, anche se trova un unico rappresentante, è ottimo esempio di come

lo sfruttamento della folla sia utile per fine di autoapprendimento e di sviluppo ingegneristico.

Altri esempi di crowdsourcing possono ritrovarsi immersi in molti altri ambiti soprattutto in

tutti quei campi in cui il classico processo di progettazione concettuale avviene grazie a

brainstorming più o meno strutturati.

Esistono diversi esempi di successo di questo approccio e vengono approfonditi nel deliverable

2.1 dove si descrivono le migliori tecnologie e dunque i migliori modelli, di approccio al

crowdsourcing. In questo deliverable verrà presentata la realtà della rete europea dei living lab

(ENoLL) sottolineando la storia dei Living Labs europei ed italiani per evidenziare le loro

caratteristiche e quali sono i modelli più vincenti.

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2 La rete europea dei Living Labs

Il termine Living Lab probabilmente è stato usato per la prima volta dal compianto (2010) Bill

Mitchell del MIT in un contesto di pianificazione urbana, ma la sua diffusione in Europa si deve

all’impulso proveniente dalle regioni scandinave, ed in particolare all’iniziativa (2006) della

Presidenza di turno finlandese dell’Unione Europea, denominata “Helsinki Manifesto” [1], seguita

poi dalle altre Presidenze fino ad oggi, che hanno nel tempo promosso la nascita e la diffusione di

queste esperienze in pressoché tutti gli Stati membri e in un numero estremamente ampio e

variegato di domini tematici.

La rete europea dei Living Labs (ENoLL, www.openlivinglabs.eu), che oggi conta 274 membri, li

definisce “ambienti di innovazione aperta, in situazioni di vita reale, nei quali il coinvolgimento

attivo degli utenti finali permette di realizzare percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti

e infrastrutture sociali”. In lingua originale: “open innovation environments in real-life settings in

which user-driven innovation is fully integrated within the co-creation process for new services,

products and societal infrastructures” [2].

Cinque sono pertanto le dimensioni-chiave di un Living Lab, ognuna delle quali è però insufficiente

a identificarlo, se presa singolarmente, o qualora manchi, pone seriamente in discussione la natura e

il significato di un costituendo o costituito Living Lab:

a) L’innovazione aperta (“open innovation”).

E’ un nuovo paradigma (teorizzato da Henry Chesbrough dell’Università di Berkeley - California)

che si contrappone a quello più tradizionale dell’innovazione “chiusa”, fondata sui laboratori

interni di ricerca e sviluppo, ritenuti insufficienti a sviluppare tutto il potenziale innovativo delle

imprese moderne – in particolare di quelle medio piccole. L’innovazione aperta si affida invece a

tutte le possibili fonti di innovazione, interne ed esterne all’impresa (in particolare clienti,

fornitori, dipendenti ecc.), favorendo il loro coinvolgimento in processi trasparenti, collaborativi e

sovente non codificati, in cui l’uso delle tecnologie ICT assume spesso un ruolo preponderante.

b) Le situazioni di vita reale (“real-life settings”)

Essenziale per l’approccio Living Lab è che gli utenti finali non vengano chiamati in causa

occasionalmente, all’interno delle mura dei laboratori di ricerca e sviluppo, al fine di trarre fugaci

impressioni e parziali commenti circa le funzionalità e l’usabilità di prototipi, a valle di brevi

sessioni di lavoro in cui l’uso dei prodotti o servizi viene simulato, se non addirittura “raccontato”,

ai potenziali acquirenti futuri. Al contrario, si ritiene che i risultati migliori in termini di

validazione e verifica provengano dalla messa a disposizione dei prototipi per un tempo

sufficientemente lungo e nelle stesse condizioni “di vita reale” in cui i corrispondenti prodotti o

servizi sarebbero utilizzati una volta immessi nel mercato. Ciò consente di aumentare la quantità e

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qualità del feedback lato utente, in una fase di sviluppo in cui apportare modifiche migliorative è

ancora fattibile e relativamente economico, e può essere a volte determinante nello scongiurare

inattesi e indesiderati fallimenti di mercato, che purtroppo costellano l’esperienza reale in tutti i

settori produttivi.

c) Il coinvolgimento attivo degli utenti finali (“end user engagement”)

Per quanto detto sopra, non è sufficiente, secondo l’approccio Living Lab, che agli utenti sia dato

un ruolo circoscritto e limitato nei processi di innovazione. Ciò può essere soddisfacente, ed in

molti casi obbligatorio, per le più svariate ragioni, in una quantità di casi pratici, ma non realizza

pienamente gli scopi e il potenziale di questa metodologia. Anche la cosiddetta “innovazione

centrata sugli utenti” (“user centred innovation”), e persino la valorizzazione dei cosiddetti “utenti

guida” (“lead users”, teorizzati da Eric Von Hippel del MIT), rischiano di tradursi in un esercizio

privo di rilevanza se mancano il coinvolgimento e il contributo della platea dei potenziali

beneficiari, oggi sempre più consumatori e produttori al tempo stesso (“prosumers”, secondo la

terminologia coniata da Don Tapscott). E’ un po’ la stessa differenza che a volte si fa in politica

fra consultazione e partecipazione, in parte basata sui numeri (ma ci sono consultazioni, come i

referendum, che possono essere svolte sull’intera collettività e tuttavia non avere effetti pratici),

molto più dipendente dall’uso che ci riserva di fare dei risultati ottenuti. Nell’approccio Living

Lab, vi è l’interesse a dare spazio agli utenti finali, con voce almeno pari rispetto agli altri attori di

innovazione.

d) La co-creazione e l’innovazione guidata dagli utenti (“user-driven innovation”)

Naturale portato di questi cambiamenti sotto il profilo metodologico e organizzativo è l’istituzione

di nuovi “format” per i processi di ricerca e sviluppo, chiamati “co-creativi” o di “innovazione

guidata dagli utenti”, al fine di sottolineare il ruolo se non prevalente, quanto meno paritetico dei

beneficiari o destinatari ultimi rispetto agli inventori o sviluppatori di prodotti, servizi e

infrastrutture sociali. Molte metodologie di ricerca, tradizionali (come i focus group e gli

strumenti partecipativi in genere) o innovative (come il crowdsourcing collaborativo e l’analisi

esperienziale) possono essere funzionali allo scopo, ed in molti casi – soprattutto per grandi

numeri di utenti potenziali – l’impiego delle ICT svolge una funzione di supporto determinante.

Per quanto riguarda le varie fasi del processo “lineare” classico di ricerca e sviluppo – che vanno

dall’ideazione al design, dalla prototipazione alla validazione e verifica, fino alla

ingegnerizzazione finale – questi percorsi di co-creazione appaiono utili e sono quindi

raccomandati sin dalle fasi iniziali, al fine di ottenere vantaggi immediati in termini di selezione

ed eliminazione delle alternative più o meno rilevanti.

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e) La generazione di servizi, prodotti e infrastrutture sociali

A cosa si finalizza tutto questo? Evidentemente ad imprimere una svolta positiva nelle capacità dei

processi di innovazione di radicarsi durevolmente nel mercato a cui fanno riferimento.

L’esperienza sta dimostrando che la probabilità con cui i risultati della ricerca e sviluppo si

trasformano in prodotti e servizi di successo aumentano notevolmente qualora l’approccio Living

Lab venga integrato (a parità di tutte le altre condizioni) nel processo lineare classico di

innovazione. In Paesi nordici come la Svezia, la prospettiva di ottenere finanziamenti in

partecipazione per le start-up innovative si rafforza qualora il business plan predisposto per un

Venture Capitalist sia corredato anche dai risultati delle attività di pre-testing svolte in condizioni

reali con i potenziali acquirenti. Infine, a livello europeo ed in particolare nelle regioni del

Mediterraneo e dell’Est, l’implementazione di queste metodologie e strumenti si sta diffondendo a

macchia d’olio anche in settori non immediatamente scontati, quali la co-creazione di servizi

pubblici innovativi e la definizione di politiche di sviluppo e pianificazione territoriale in accordo

con gli stakeholders e con la partecipazione dei cittadini.

Trascorsi cinque anni dal loro lancio ufficiale la letteratura sui Living Labs comincia ad essere

rilevante [3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13] anche se non ancora sistematizzabile in un corpus

definito e coerente, pur a valle di un buon numero di sperimentazioni codificate. A complicare il

quadro interviene di sicuro una certa confusione terminologica, in base alla quale con lo stesso

termine vengono designati, simultaneamente e intercambiabilmente: un metodo di ricerca sociale

(“l’approccio Living Lab”), il luogo fisico dove questa si sviluppa (“un’ambientazione Living

Lab”), il progetto che li adotta entrambi (“un pilota Living Lab”), e la “partnership pubblico-

privato-persone” (PPPP) che circonda e governa l’intera sperimentazione. Detta PPPP può avere

natura occasionale or permanente – essendo così per la maggioranza, anche se non per la totalità,

dei membri di ENoLL – ed in quest’ultimo caso la costituzione informale di un Living Lab, se non

di per se stessa avvenuta, caso frequente, all’interno di una già esistente organizzazione pubblica o

privata, a sua volta inserita in una rete di rapporti istituzionali e commerciali nel proprio sistema di

innovazione, finisce rapidamente per “entizzarsi”, assumendo le sembianze di un consorzio stabile o

altra struttura di raccordo e cooperazione fra i vari stakeholder.

Attualmente la rete ENoLL è formata per l’83% da Living Labs (in numero di 227) provenienti da

paesi UE27 e per il 17% (in numero di 47) da paesi non-UE e del resto del mondo. Fra questi ultimi,

il 34% (ovvero 16) sono operanti in Sud America, il 24% (ovvero 11) in paesi europei non-UE, il

19% (ovvero 9) in Asia (ed in particolare Cina e Taiwan), il 16% (ovvero 7) nell’America del Nord

e il 2% (ovvero 1) in Oceania.

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Figura 1: Distribuzione geografica dei membri di ENoLL (2011)

Di seguito, tratta dal sito istituzionale www.openlivinglabs.eu, l’elencazione dei Paesi del mondo

con almeno un membro della rete ENoLL.

Quest’ampia rappresentanza, estesa a tutti i continenti, è frutto della particolare politica di apertura

e di inclusione seguita dall’associazione ENoLL – divenuta anche formalmente tale al principio del

2010 sotto il diritto belga – partendo dal bando per la cosiddetta “3rd wave” (terza ondata) di

candidature a divenire soci della rete europea dei Living Labs. Attualmente (2011) è stato

pubblicato l’invito a presentare proposte per la “6th wave”, con scadenza febbraio 2012. Sulla base

dei risultati precedenti, si prevede che almeno ulteriori 50-60 membri si aggiungeranno agli attuali,

sempre di provenienza da ogni parte del mondo.

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3 Gli esempi di Living Labs che creano il modello

Nel 2007, la Commissione Europea – DG INFSO, Unità F4 – assegnò alla società greca Altec SA,

International Research, uno studio valutativo sulle potenzialità del fenomeno emergente dei Living

Labs nel quadro delle politiche europee di promozione dell’innovazione e della ricerca sul c.d.

“Internet del Futuro”. Lo studio si concluse giusto in concomitanza con l’evento ICT 2008 di Lione,

nel quale vennero annunciati i risultati del bando ENoLL per la “3rd wave”. A motivo di ciò, la

base statistica per la ricerca si limitò ai 51 membri noti prima di quella data, che furono avvicinati e

studiati singolarmente ed a campione attraverso varie metodologie e strumenti di ricerca – da

indagini online a interviste dirette, dalla Social Network Analysis a tecniche originali come quelle

denominate MASAI® e PACE© [14].

In base alle evidenze raccolte durante lo studio, i membri della “1st and 2nd wave” di ENoLL

furono raccolti nei 6 profili descritti più oltre. Come ogni tassonomia, anche questa potrebbe essere

discussa per criteri e modalità di concepimento, ma ha gli indiscutibili vantaggi di essere una

mappatura completa del proprio universo di riferimento, sufficientemente informativa in termini di

descrizioni dei singoli profili, e priva di sovrapposizioni fra le caratteristiche di ciascun differente

gruppo. La sua robustezza è stata verificata con successo anche rispetto ai membri delle “ondate

successive”, ed i risultati che seguono sono riferiti a tutti gli attuali 274 membri della rete ENoLL.

Figura 2: I sei profili principali dei Living Lab europei (Fonte: database ENoLL, 2011)

Profilo #1: Associazione di categoria mono-settoriale

E’ il profilo meno rappresentativo (8% delle occorrenze). Si tratta di un Living Lab organizzato e

promosso da un’associazione ‘ombrello’ che rappresenta gli interessi di molte imprese appartenenti

a un medesimo settore economico (ad es. l’automobilistico). Tipicamente questo profilo non è

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molto sviluppato in termini di un elevato numero di applicazioni pilota. Comunque, il suo

potenziale è significativo, per due principali motivi:

Come promotore e aggregatore di ricerca, sviluppo e innovazione a livello del proprio

ambito tematico nel territorio (sistema di innovazione) di appartenenza;

Come possibile veicolo di aggregazione di sperimentazioni, piattaforme e soluzioni

transnazionali e/o pan-europee.

Profilo #2: Impresa singola orientata all’innovazione aperta

Il 16% delle occorrenze appartiene a questo profilo, che è simile al precedente, trattandosi di

un altro Living Lab verosimilmente motivato da un interesse specifico, industriale o

commerciale. Comunque, a differenza del precedente, il Living Lab non è promosso da

un’associazione di categoria, ma si basa sulla iniziativa di una singola impresa, che ha fatto

proprio il concetto dell’innovazione aperta, guidata dagli utenti, ed ha creato una propria

rete di relazioni pubblico-private con l’obiettivo di realizzare una progettazione e/o

validazione cooperativa di nuove idee di prodotti o servizi.

Oltre ad essere interessante in sé e per sé, la presenza di imprese individuali (anche di grandi

dimensioni) nella rete ENoLL è anche importante in termini di esemplarità delle esperienze

e potenziale trasferibilità dei concetti, metodi e strumenti di lavoro utilizzati.

Profilo #3: Iniziativa di policy di una pubblica amministrazione

E’ il profilo più frequente dentro ENoLL (32% delle occorrenze). Questo Living Lab è chiaramente

sostenuto da un Governo regionale o municipale – anche nei pochi casi in cui sia un terzo soggetto,

come una fondazione senza scopi di lucro, o persino un comitato di distretto, a curarne praticamente

la gestione. La prevalente dimensione di questo caso si avvicina allo sviluppo locale, anche come

completamento di politiche e pratiche più tradizionali di supporto all’innovazione (come il

marketing territoriale, gli incubatori di impresa, i distretti tecnologici, i parchi industriali, ecc.).

Un ulteriore beneficio collaterale di questo profilo è la pronta disponibilità di una comunità

permanente di utenti, ovviamente costituita dai cittadini e dagli attori socioeconomici che

compongono l’universo di riferimento per la PA.

Profilo #4: Spin-off universitario orientato alla creazione di reti

Il 15% delle occorrenze (o 40 membri di ENoLL) appartiene a questo profilo, che – assieme al

successivo – comprende quella maggioranza relativa di Living Labs europei che sono stati creati o

sono animati da una Università. Comunque, questo gruppo è stato frazionato in due, per evidenziare

l’alto numero di casi in cui l’iniziativa di un Ateneo è chiaramente identificabile come il “primo

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motore” di una rete di relazioni mirate all’implementazione del concetto di innovazione aperta e

guidata dagli utenti in ambientazioni di vita reale.

Una seconda ragione per isolare questo caso è differenziarlo dai rimanenti due gruppi, in quanto

caratterizzati entrambi da un’attenzione più esplicita verso la confidenzialità dei risultati, che

impedisce la raccolta di un numero adeguato di elementi derivanti dalle sperimentazioni effettuate.

Profilo #5: Laboratorio di R&S ad alta tecnologia

Assieme al profilo precedente, anche questo documenta il ruolo centrale che le Università Europee

hanno giocato nell’iniziare il “fenomeno” dei Living Labs. Anche se non esclusivamente

appartenenti al mondo accademico, la maggioranza dei Living Labs riuniti in questo gruppo (18%

delle occorrenze totali) ha natura di partnership pubblico-private concentrate sull’offerta di servizi

di testing ad una rete qualificata di clienti o stakeholders, dove l’orientamento scientifico e

tecnologico di quelle iniziative è fortemente dipendente dal coinvolgimento attivo di istituzioni

dell’alta educazione operanti nel territorio locale. Molti esperimenti documentati in questo caso

fanno leva sulle ICT come tecnologie trasversali e abilitanti in una varietà di domini industriali,

tipicamente selezionati per la loro rilevanza nei confronti dello sviluppo regionale o locale. Anche

questo conferma l’intuizione che i Living Labs abbiano la natura primaria di strumenti di supporto

alle politiche regionali per l’innovazione.

Profilo #6: Fornitore di servizi alle imprese

Dopo il #1 questo è il secondo profilo meno rappresentativo (11% delle occorrenze). Questo Living

Lab è in genere un’organizzazione pubblica o privata, orientata al business, reale o virtuale (rete

cooperativa), che si propone di fornire servizi di validazione e testing (se non altri) alle imprese

locali ed in particolare alle PMI. Tipicamente, da questo profilo non è verosimile attendersi

un’informazione dettagliata sulle proprie sperimentazioni, per ovvie ragioni di confidenzialità.

Nondimeno, questo caso (come anche il #2 basato sulla iniziativa di imprese singole) è

estremamente importante per uno sviluppo regolare delle future attività dei Living Labs, nella

misura in cui possa servire come riferimento per il consolidarsi di un modello di business che vada

oltre la dipendenza esclusiva da fonti finanziarie esterne.

I successivi due diagrammi mettono a confronto la distribuzione dei profili a livello UE27 e nel

nostro Paese.

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Figura 3: Numerosità dei sei profili principali di Living Labs a livello UE27 (Fonte: database ENoLL, 2011)

In particolare per quanto riguarda l’Italia, si può notare l’assenza di casi censiti corrispondenti al

profilo #6, mentre per il resto la numerosità relativa riproduce abbastanza omogeneamente quella

del livello europeo, con una prevalenza assoluta del profilo #3 ed un’equa distribuzione dei profili

#2 e #5, seguiti a poca distanza dal #4, rimanendo pertanto il #1 (dopo il #6) la tipologia meno

frequente in termini di occorrenze rilevate.

Figura 4: Numerosità dei sei profili principali di Living Labs in Italia (Fonte: database ENoLL, 2011)

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4 I Living Labs italiani e toscani

Proseguendo l’impostazione del capitolo precedente, in quanto segue metteremo a confronto le

principali caratteristiche descrittive dei Living Labs italiani con le corrispondenti a livello europeo.

Soffermeremo la nostra particolare attenzione sulle seguenti:

- localizzazione geografica

- anzianità di fondazione

- domini tematici di appartenenza, sotto il profilo contenutistico.

Come in precedenza, la nostra fonte di informazione è costituita dal database di tutti i 274 Living

Labs che (al 2011) sono membri della rete ENoLL. In aggiunta, grazie a uno speciale accordo con

l’ufficio di presidenza, è stato possibile accedere ai contenuti dei dossier di candidatura presentati

dalle varie organizzazioni nell’ambito delle varie “ondate”, che di norma forniscono informazioni

più dettagliate dei profili pubblicati sul sito istituzionale www.openlivinglabs.eu della rete ENoLL.

I risultati sono comunque presentati in forma aggregata, per evitare rischi di involontaria diffusione

di dati personali. D’altra parte, negli Allegati A e B sono presentati, rispettivamente, l’elenco

completo degli attuali membri di ENoLL con i rispettivi siti Internet, e le schede di presentazione

dei 23 Living Labs italiani desunte da fonti esclusivamente di natura pubblica. Questi Allegati

pertanto sono passibili di ulteriore divulgazione, senza necessità di autorizzazione specifica da parte

degli interessati.

4.1 Localizzazione geografica

Le due immagini seguenti mostrano, nell’ordine, la localizzazione geografica degli attuali membri di ENoLL a

livello UE27 e in Italia. Dopo la Spagna e la Francia, il nostro è attualmente il terzo Paese europeo in termini

di numerosità della rappresentanza. Si noti che al momento, solo cinque Stati membri non esprimono alcun

Living Lab, e segnatamente: le tre Repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania), il Lussemburgo e la

Slovacchia.

Per quanto riguarda il livello nazionale, solo 9 Regioni hanno almeno un Living Lab appartenente alla rete

ENoLL. Fra queste, la Toscana, il Lazio e l’Emilia Romagna comprendono i due terzi (15 su 23) dell’intera

rappresentanza italiana.

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Figura 5: Localizzazione geografica dei Living Labs UE27 (Fonte: database ENoLL, 2011)

Figura 6: Localizzazione geografica dei Living Labs italiani (Fonte: database ENoLL, 2011)

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4.2 Anzianità di fondazione

Nel dossier di candidatura, ogni Living Lab che chiede l’iscrizione alla rete ENoLL deve specificare la data

di costituzione. Il grafico seguente riporta la distribuzione dei membri italiani secondo questo parametro. In

qualche modo lo sviluppo temporale è abbastanza lineare a far tempo dal 2006, anno in cui la Presidenza

finlandese lanciò il “Manifesto di Helsinki” [1]. Da allora, come appare del resto evidente assai più a livello

europeo, il numero dei Living Labs venutisi a formare è largamente superiore a quelli già esistenti fino al

2005 (nel caso italiano, all’incirca triplo – 17 contro 6). Quel che manca nell’esperienza del nostro Paese è

l’andamento “campanulare” che si nota nella distribuzione statistica per quanto riguarda l’UE27.

Figura 7: Distribuzione per anzianità dei Living Labs residenti in UE27 e Italia (Fonte: database ENoLL, 2011)

Da un altro punto di vista, le informazioni offerte da questo grafico non consentono

immediatamente di desumere da quanto tempo ciascuna organizzazione sia attiva come un Living

Lab, e questo specialmente per quelle di età più matura.

4.3 Domini tematici di appartenenza

L’evidenza presentata nel prossimo grafico è stata ottenuta nel modo seguente. Tutti i dossier di

candidatura (qualora mancanti, i profili pubblicati sul sito ENoLL) dei 274 Living Labs sono stati

analizzati per identificare quali fossero i principali orientamenti tematici, basandosi sui giudizi

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formulati dagli stessi proponenti. Nessun tentativo è stato fatto di contattare direttamente i Living

Labs per chiarire o integrare le informazioni raccolte con questa modalità. Si noti che il numero di

domini tematici dichiarati da ciascuno poteva essere superiore a uno, quindi le risposte ottenute

eccedono largamente la numerosità dei membri di ENoLL (in particolare, sono state 469).

A differenza del precedente grafico, l’eterogeneità nel confronto con il livello europeo è piuttosto

evidente nel contesto qui esaminato. Le industrie creative, che appaiono largamente maggioritarie a

livello UE27, sono invece solo al secondo posto in Italia con 10 occorrenze rispetto alle 11 delle

industrie più tradizionali (ivi compresa l’agricoltura). Seguono nell’ordine: le tecnologie mobili

(caratteristiche soprattutto dei Living Labs più anziani) con 7 occorrenze, le tecnologie legate alla

vita e alla salute con 6 occorrenze, l’inclusione rurale con 5 casi, l’inclusione urbana e i trasporti e

logistica con 4 casi a testa, e infine le tecnologie per il risparmio energetico e l’edilizia sostenibile

con 3 occorrenze.

Figura 8: Domini tematici dei Living Labs residenti in UE27 e Italia (Fonte: database ENoLL, 2011)

Per maggiori informazioni, il lettore è rinviato alla lettura dell’Allegato B.

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[1] Finnish EU Presidency, 2006. The Helsinki Manifesto. “We have to move fast, before it is too late”. 20th

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[2] Santoro, R., and Conte, M. 2009. Living Labs in Open Innovation Functional Regions. In: Proceedings of the

ICE09 Conference.

[3] Eriksson, M., Niitamo, V-P., and Kulkki, S. 2005. State of the Art in utilizing the Living Labs Approach to User-

centric ICT Innovation – a European Approach. Unpublished manuscript.

[4] Pierson, J. and Lievens, B. 2005. Configuring Living Labs for a “thick” Understanding of Innovation. Proceedings

of the EPIC Conference 2005, pp. 114-127.

[5] Schaffers, H., and Kulkki, S. 2007. Living Labs. An Open Innovation Concept fostering Rural Development. Tech

Monitor, September-October, 30-38.

[6] Almirall, E., and Wareham, J. 2008. Living Labs and Open Innovation: Roles and Applicability. The Electronic

Journal for Virtual Organizations and Networks (eJOV), Vol. 10 “Special Issue on Living Labs”, August.

[7] Følstad, A. 2008. Living Labs for Innovation and Development of Information and Communication Technology: A

Literature Review. The Electronic Journal for Virtual Organizations and Networks, Vol. 10, Special Issue on

Living Labs, pp. 99-131.

[8] Marsh, J. 2008. Living Labs and Territorial Innovation. Proceedings of the eChallenges08 Conference.

[9] Stahlbrost A., 2008. Forming Future IT, The Living Lab way of user involvement. Luleå University of Technology,

Center for Distance Spanning Technology.

[10] Bergvall-Kåreborn, B., Ihlström Eriksson, C., Ståhlbröst, A., and Svensson, J. 2009. A Milieu for Innovation -

Defining Living Labs. Paper presented at the 2nd

ISPIM Innovation Symposium “Stimulating Recovery - The Role

of Innovation Management”, 6-9 December 2009, in New York City, USA.

[11] Pallot, M. 2009. The Living Lab Approach: A User Centred Open Innovation Ecosystem. Webergence Blog

(http://www.cwe-projects.eu/pub/bscw.cgi/715404).

[12] Molinari, F., and Zanella, L. 2009. Living Labs for Wild Fire Prevention in Rural Environments. Proceedings of

the mGov2009 conference, Barcelona, Spain.

[13] Molinari, F. 2011. Living Labs as Multi-Stakeholder Platforms for the eGovernance of Innovation. In: Proceedings

of the ICEGOV11 Conference.

[14] Altec, 2008. Study on the potential of the Living Labs approach, including its relation to experimental facilities for

future Internet related technologies. Online:

http://ec.europa.eu/information_society/activities/livinglabs/study/index_en.htm

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5 Allegato A: Lista completa dei membri di ENoLL Di seguito si riporta la lista ufficiale (organizzata per Paese di origine) di tutti i Living Lab europei

(e non) che appartengono alla rete ENoLL. L’aggiornamento delle informazioni qui presentate è al

mese del 2011.

Paese Denominazione ufficiale del Living Lab URL

Australia Future Logistics Living Lab http://www.futurelogisticslivinglab.com.au/

Austria Mobile City Bregenz www.bregenz.at , www.livinglab-vorarlberg.at

Austria EVOLARIS MOBILE LIVING LAB (Graz) http://www.evolaris.net

Austria LivingLab Schwechat http://www.ceit.at

Austria Sound of Media LL http://somll.spiritmedia.at/

Belgio IBBT-iLab.o http://www.ibbt.be

Belgio LeYLab www.alcatel-lucent.com

Belgio Ghent Living Lab www.gent.be

Belgio EGG Lab www.facebook.com "The Egg Brussels" , www.foursquare.com "The Egg"

Belgio Flemish Living Lab Platform www.flemishlivinglabplatform.be

Brasile ESPÍRITO SANTO CIDADANIA DIGITAL LIVING LAB http://www.ncd.ufes.br/

Brasile Amazon Living Lab www.fpf.br

Brasile INdT- Well Being and Health Care LL / Mobile Work Spaces Living Lab http://www.indt.org.br

Brasile Habitat Living Lab http://web3.ufes.br/habitat/consulado_en.html

Brasile BBILL www.itb3.bio.br

Brasile Rio LL http://www.genesis.puc-rio.br/main.asp

Brasile Group Inter-Action LL http:www.ufam.edu.br

Brasile EDP/Brasil LL www.edpbr.com.br

Brasile Amazonas Living Lab www.sect.am.gov.br

Bulgaria Virtual Services and Open Innovation http://www.virtech-bg.com

Bulgaria Digital Spaces Living Lab http://www.digitalspaces.info

Canada Urban Hub http://www.sat.qc.ca

Canada Mandalab www.communautique.qc.ca

Cina TianJin-China Living Lab http://www.chinalivinglab.com

Cina China Mobile Research Institute http://labs.chinamobile.com

Cina MC² http://livinglab.vicp.net/mc2 , www.mobilelifeclub.org

Cina Living Lab of China Mobile Communication Corporation (LLCM) http://www.chinamobileltd.com/

Colombia CINTEL - La Boquilla - CO www.cintel.org.co

Colombia LIVING LAB CLUSTER TIC´S BOGOTÁ www.esicenter-sinertic.org/index.php

Colombia Living Lab ‘Antioquia, Departamento del Conocimiento’ www.paisdelconocimiento.org

Colombia GestionRiesgoTIC Risk Management ICT http://livinglab.salvalavidas.org

Colombia Living Lab Medellín Digital http://www.medellindigital.gov.co

Colombia Laboratorio Vivo InteligenciaColectiva http://inteligenciacolectiva.co , http://knowledgefactory.tv

Colombia Living Lab Ciudad Bolivar Digital http.//www.ciudadbolivarlocalidaldigital.gov.co/english_version

Croazia Rijeka iLiving Lab www.pfri.eu

Cipro TLL Kypros - Territorial Living Lab Kypros http://www.anetel.com Repubblica Ceca WIRELESSINFO – Czech Living Labs www.wirelessinfo.cz

Danimarca Copenhagen Living Lab http://www.copenhagenlivinglab.com

Danimarca Regional strategic impact through creative use of ICT (LLMidt) www.regionmidtjylland.dk/

Egitto Egittoian School Education Living Labs www.moe.gov.eg , http://knowledge.moe.gov.eg/arabic/departments/tdc

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Egitto RetailNetLL www.mti.gov.eg

Egitto Egittoian-Dutch Agricultural LL www.arc.sci.eg

Finlandia Turku Archipelago LL www.sgnet.fi

Finlandia Agro Living Lab, Seinäjoki www.frami.fi

Finlandia Kainuu Living Lab (Snowpolis) http://www.snowpolis.com

Finlandia Lahti Living Lab http://www.lut.fi

Finlandia Northern Rural-Urban Living Lab (NorthRULL) http://www.northrull.fi

Finlandia Laurea Living Labs Network http://www.laurea.fi

Finlandia Living Lab for Design and Services http://www.ncp.fi/english

Finlandia HumanTech LivingLab www.jamk.fi

Finlandia Owela Open Web Lab http://owela.vtt.fi

Finlandia Digital Living Lab Espoo http://www.digitalliving.fi

Finlandia Nokiareena Living Lab - NALLI www.tut.fi

Finlandia Suupohja Living Lab http://www.livinglab.fi

Finlandia Suuntaamo Tampere Central Region Living Lab http://www.suuntaamo.org/

Finlandia TWICT http://www.turkuamk.fi

Finlandia Helsinki Living Lab - Forum Virium http://www.helsinkilivinglab.fi

Finlandia OULLabs - Oulu Urban Living Labs www.cie.fi

Francia LL ICT Usage Lab https://www-sop.inria.fr/axis/IUL/ll-ict-usage-lab.pdf

Francia Silicon Sentier Living Lab http://www.siliconsentier.org

Francia LEVIER (Laboratoire d’Expérimentation et Valorisation Images Et Réseaux) http://wireless.pirenelab.eu/levier-living-lab/

Francia Issy-les-Moulineaux Medialand www.issy.com

Francia Territories of Tomorrow Living Lab http://territories-of-tomorrow.org

Francia Integrative Usage Lab (IUL) http://www.lutin-userlab.fr/accueil

Francia TPMed Lab http://www.tpmed.org

Francia 3D Living Innovation www.3d-living-innovation.eu

Francia Autonom’IS Limousin http://www.limousinlivinglab.fr

Francia GREATER PARIS REGION LIVING LAB www.capdigital.com

Francia NIT Smart Cities Living Lab http://english.inpl-nancy.fr/

Francia Imaginove's Living Lab http://imaginove.fr

Francia eCare Lab www.i-carecluster.org

Francia Live with Risk Living Lab http://www.livewithrisk.com

Francia Erasme www.erasme.org

Francia Normandy Living Lab http://www.normandy-living-lab.com/

Francia Digital Ardennes www.ardennestv.com

Francia Paris Region Lab www.parisregionlab.com

Francia PATS - E2L www.mipypats.eu

Francia Innovasud RALL http://www.polenationaldetracabilite.com/

Francia La Défense LL http://www.ladefense.fr

Francia CESARS www.cnes.fr

Francia New Media LL www.empreinte.com

Francia PoC - LL www.dotpoc.org

Francia Design Creative Living Lab www.citedudesign.com

Francia CIMLAB www.ccnm.fr/ccnm.asp?idpage=15862

Francia Universcience Living Lab www.universcience.fr

Francia Ways Of Learning for the Future (WOLF LL) http://www.citesavoirs.fr/

Francia Tele Health Aging Territory (THAT) www.institut-edouard-belin.org

Francia OFF-ROAD MEMORY Living Lab www.off-road-memory.com

Francia University of Reunion Island Living Lab for Teaching and Learning http://livinglab.univ-reunion.fr

Francia Laval Virtual Reality City Living Lab www.LVRC.eu

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Francia QuakeUp www.prevention2000.org

Francia Urban Living Lab (Versailles Saint-Quentin-en-Yvelines) www.fondaterra.com

Francia Augmented Learning | Design for people www.augmentedlearning.fr

Francia i-Matériel.Lab http://imateriel.eu/

Francia CAREEP LIVING LAB www.careep.com

Francia Hospitality, Culinary and Foodservice Lab (Le Restaurant) www.institutpaulbocuse.com/fr/food-hospitality/

Germania iRegion Karlsruhe - creating the net economy www.iregion.de

Germania Mobile City Bremen www.bremen.de

Germania Knowledge Workers Living Lab http://www.cetim.org

Germania The Virtual Dimension Center (VDC) www.vdc-fellbach.de

Germania ViRaL Cooperation Lab http://www.fit.fraunhofer.de

Germania Ambient Assisted Living Environment http://aal.iese.fraunhofer.de/

Germania WILL – Workability and Innovation LivingLab www.tzi.de

Germania Nuremberg Mobile Application Centre www.nik-nbg.de

Germania EXPERIMENTAL FACTORY MAGDEBURG http://www.exfa.de/en

Germania FZI Living Lab Ambient Assisted Living http://aal.fzi.de

Germania DAILL - Distributed Artificial Intelligence Living Lab http://www.dai-labor.de

Germania Future Care Lab www.ehealth.humtec.rwth-aachen.de

Germania SMEDL: Social Media Experience and Design Lab http://www.socialmedia-nrw.de

Germania Bremen Ambient Assisted Living Lab www.baall.net

Germania Hamburg Living Lab http://hamburglivinglab.de, www.tutech.de/ik

Grecia Lever- Thessaloniki Lever for Open Innovation http://www.technopolis.gr

Grecia Thessaly Living Lab http://www.cereteth.gr/

Grecia LIFENET www.iti.gr

Grecia Cretan and South Aegean Living Lab www.uoc.gr

Grecia Telecommunication Networks and integrated Services Laboratory http://tns.ds.unipi.gr/

Ungheria Györ Automotive LL http://livinglab.shp.hu

Ungheria Homokháti Rural Living Laboratory http://www.u-szeged.hu

Ungheria Creative Knowledge Centre (CKC) Living Lab http://www.bacs-lea.hu

Ungheria Well-being Living Lab Nagykovacsi www.trebag.hu

Ungheria Innovative Learning Solutions (Flexilab) www.flexilab.eu

Ungheria Green Living Lab www.ktinonprofit.eu

Islanda Iceland LL www.nmi.is/impra/iceland-living-lab/

Irlanda Arc Labs Waterford http://www.tssg.org

Irlanda CASALA Living Lab www.casala.ie

Italia Leaning Lab www.leaninglab.org

Italia Space2Land Living Lab http://www.filas.it

Italia Frascati Living Lab http://www.esa.int

Italia Trentino as a Lab http://www.taslab.eu

Italia ITL – Living Lab for Logistics http://www.fondazioneitl.org

Italia TLL - Territorial Living Lab for the Sicilian Region www.consorzioarca.it

Italia Living Piemonte http://www.finpiemonte.it

Italia Telemedicine Living Lab http://www.telesal.it

Italia Lunigiana Amica http://www.lunigianaamica.it

Italia C.LAB - Piedmont Community Labs http://www.csi.it

Italia Living Lab of the Prato Textile District http://www.texmedin.eu

Italia IDEaCT - Interaction Design and Communication Technologies www.sapienzainnovazione.com

Italia eGSI - eGovernment Services Intermediation http://www.servizidisegreteria.it

Italia Torre Guaceto Living Lab: the living lab in the Natural Reserve www.riservaditorreguaceto.it

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Italia Enerlab http://www.enerlab.orgv, http://www.enerlab.eu

Italia eToscana http://www.e.toscana.it

Italia WB@W http://www.ambientesc.it/

Italia Research Innovation Centre www.romaricerche.it

Italia X-Lab www.xml-lab.it

Italia Territorial Living Lab (TL PREALPE) www.tllprealpe.eu

Italia LabICT-PA ICT Laboratory for the Public Administration www.lepida.it

Italia SaMPL Cultural and Creative Living Lab www.sampl-lab.org

Italia Scuola Superiore Sant’Anna Living Lab www.sssup.it

Malta Living Lab Malta http://www.smartcity.ae

Malta Euro-Mediterranean Initiative for Technology and Innovation http://www.euromediti.com

Mozambico Living Lab Maputo http://www.micti.co.mz

Olanda Freeband experience lab http://www.freeband.nl

Olanda Amsterdam Living Lab http://www.aimsterdam.nl/

Olanda NGL-EN www.nglen.nl , www.deventer.nl

Olanda MiPlaza www.MiPlaza.com

Norvegia The RECORD online Living Lab http://www.opinion.no

Norvegia Wireless Trondheim Living Lab http://research.idi.ntnu.no/trimaks

Norvegia Borg Innovation Living Lab www.borginnovasjon.no

Norvegia Far North Living Lab www.farnorthlivinglab.org

Polonia TUR-LL www.pbf.pl, www.foresight.pl

Polonia International Centre for Decision Sciences & Forecasting (CDSF) www.pbf.pl

Portogallo Living Labs Minho http://www.uminho.pt/

Portogallo Madeira Living Lab http://www.madeiratecnopolo.pt

Portogallo SJM-ILL – S. Joäo da Madeira Industrial living lab http://www.ua.pt

Portogallo Creative Media Lab http://www.inteli.pt

Portogallo RENER Living Lab http://www.inteli.pt

Portogallo ECO LivingLab@Chamusca http://ecolivinglab.blogspot.com

Portogallo FIAPAL Living Lab http://www.fiapal.com

Portogallo Lighting Living Lab http://www.lighting-living-lab.pt

Portogallo Smart Rural Living Lab http://www.cm-penela.pt

Portogallo Sport Living Lab Lisboa - VIDELLL http://videlll.informe.com/

Portogallo ISaLL - Intelligent Sensing and Smart Services Living Lab http://www.isa.pt

Portogallo Agueda Living Lab www.cm-agueda.pt

Portogallo Sustainable Construction Living Lab www.humanhabitat.pt

Portogallo Ubiquitous/Invisible Computing Living Lab www.ubiwhere.com

Romania A.R.C.H.E.S www.pub.ro

Senegal African Living Lab ISEG/UNIDAF www.isegcesmi.com

Slovenia Slovenia eLivingLab http://www.eLivingLab.org

Slovenia ICT Technology Network http://ltfe.org/

Slovenia Slovenian Automotive Living Lab http://www.acs-giz.si

Slovenia LENS Living Lab www.einovainstitut.eu

Slovenia E-zavod Living Lab www.ezavod.si

Sud Africa Siyakhula Living Lab http://www.ru.ac.za

Sud Africa Sekhukhune Rural Living Lab http://csir.co.za/

Spagna i2Cat Catalonia Digital Lab http://www.i2cat.net

Spagna Cudillero Living Lab http://www.c-rural.eu/Cudillero_RuralLivingLab/

Spagna Living Lab Berlanga de Duero - Soria http://www.livinglab-berlanga.eu

Spagna CIAmI - Exp Research Center in Applications and Services for Ambient Intelligence http://www.itaca.upv.es

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Spagna Zaragoza Living Lab http://www.fundacionzcc.org

Spagna guifi.net http://www.guifi.net

Spagna Barcelona Digital Cluster TIC http://www.bdigital.org

Spagna TCM Lab http://www.tecnocampus.com

Spagna LIVING LAB SALUD ANDALUCÍA www.csalud.junta-andalucia.es

Spagna Río Nacimiento Living Lab www.i2bc.es

Spagna Madrid4Inclusion http://www.fundacionprodis.org

Spagna SMART-HOUSES LIVING LAB MADRID http://lst.tfo.upm.es/

Spagna Citilab Cornellà www.citilab.eu

Spagna Segovia Tech Living Lab http://www.caytec.es/

Spagna SENIORLAB – Living Lab for Robotics in an Ageing Society http://www.fundecyt.es

Spagna InnovaLab http://www.denokinn.eu/

Spagna 22@LIVING LAB http://www.22barcelona.com

Spagna VILANOLAB http://www.neapolis.cat

Spagna eHealth Living Lab http://www.tid.es

Spagna Tragsa R&D Labs www.tragsa.es

Spagna Subbética Cordobesa Living Lab http://www.gruposubbetica.com

Spagna Mendinet www.mendinet.org

Spagna LivingCAR Living Lab www.prodintec.com

Spagna RuraisLAB Galicia Living Lab www.ruraislab.com

Spagna eHealth Madrid LL http://fibhgm.hggm.es/

Spagna Queso Andalucia LL www.quesosdeandalucia.com

Spagna ADISMONTA www.adismonta.com

Spagna Guadalhorce LL www.valledelguadalhorce.com

Spagna Integral www.integral.es

Spagna Los Pedroches LL http://www.adroches.org/

Spagna (R)LL Pais Romanico www.paisromanico.org , www.ruralab.es

Spagna AGDR Sierra de las Nieves http://www.sierranieves.com/

Spagna LL 'La Serena' www.laserena.org

Spagna espaitec Living Lab (eLiving Lab) www.espaitec.uji.es

Spagna Platja de Palma Living Tur (PdP LL) www.consorcioplayadepalma.es

Spagna MIMMA Living Lab www.mimmalivinglab.eu

Spagna Man & Earth Living Lab www.felixrodriguezdelafuente.com

Spagna Málaga Living Lab www.energia.malaga.eu

Spagna Living Lab Campiña de Jerez www.jerezrural.com

Spagna SPORTIS Living Lab www.netsportis.net

Spagna MOBILITY FOR SUSTAINABLE TERRITORIES www.ibilnet.com/c/index.html

Spagna Legazpi BAI! Espacio territorial colaborativo www.legazpiko_udala.info

Spagna Audiovisual Living Lab Terrassa www.parcaudiovisual.cat

Spagna RURAL LIVING LAB PIRINEUS http://rllp.ctfc.es

Spagna BIRD LIVING LAB www.beingbird.com

Spagna Comercios Innovadores de Bilbao www.lanekintza.com

Spagna Plataforma Cero (LABoral Centro de Arte y Diseño Industrial) http://plataformacero.cc

Svezia Botnia Living Lab http://www.testplats.com

Svezia Innovation Cultures www.umealive.se

Svezia The Swedish Living Lab on Vehicle and Transport ICT http://www.viktoria.se

Svezia Living Labs Øresund http://www.oresundit.org

Svezia Halmstad Living Lab www.living-lab.se

Svezia Malmö New Media Living Lab http://www.halmstadlivinglab.se

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Svezia Airport Living Lab http://www.airportlivinglab.com

Svezia Karolinska Living Lab www.karolinska.se

Svezia Users Award Living Lab http://www.usersaward.com/

Svezia Stockholm Living Lab www.sics.se , www.stockholmlivinglab.se

Svezia New Tools for Health http://www.halsansnyaverktyg.se/

Svezia SOFTEC http://aass.oru.se/Research/Robots/

Svizzera Cyber Care Clinique Living Lab http://www.virmed.net/

Svizzera Swiss Living Lab Community (SLLC) (Ecologies for Learning in distributed Project Teams) www.fhnw.ch

Svizzera Swiss Open Laboratory for E-Tourism (SOLET) http://www.solet.ch

Svizzera Food Living Lab www.foodresearch.ch

Svizzera iHomeLab Living Lab www.iHomeLab.ch

Taiwan Living Labs Taiwan http://www.iii.org.tw/

Taiwan TOUCH Center, Taiwan http://touch.ncku.edu.tw

Taiwan Smart Life Lab, inc. http://www.smartlifelab.com

Taiwan Taipei CVS Living Lab http://insight.ntu.edu.tw

Tunisia Start-Up Systeme Tunisia http://tunis.startupweekend.org, http://www.start-up-tunisie.com/

Regno Unito Centre for Sustainable Technologies (CST) http://www.cst.ulster.ac.uk

Regno Unito Manchester Living Lab http://www.manchesterdda.com

Regno Unito Digital Lifestyles Centre http://digital-lifestyles.weebly.com/

Regno Unito TRAIL Living Lab (Translating Research and Innovation Lab) http://trail.ulster.ac.uk

Regno Unito Scottish Living Lab http://www.issti.ed.ac.uk/research/SLL

Regno Unito ConnectMK – Living Lab for Milton Keynes http://www.milton-keynes.gov.uk

Regno Unito Social Informatics Lab (SILab) http://www.ncl.ac.uk/kite/

Regno Unito Sunderland Living Lab http://www.sunderland.gov.uk

Regno Unito Birmingham Communities Building Capacity http://www.digitalbirmingham.co.uk/cbc

Regno Unito KWest Research http://kwmc.org.uk

Regno Unito Hull Service Transformation Laboratory http://www.streamonline.co.uk

Regno Unito CONNECTED NOTTINGHAM http://www.nottinghamcity.gov.uk/international

Regno Unito Cybermoor http://www.cybermoor.org/

Regno Unito MIBON: Multimedia, ICT, Business Organisation Network www.mibon.org

Regno Unito THINKlab www.thinklab.salford.ac.uk

Regno Unito Rural Connect NWLL www.infolab21.lancs.ac.uk/livinglab/

Regno Unito City Lab Coventry http://wwwm.coventry.ac.uk/business/CoventryCityLab/Pages/LivingLabs.aspx

Regno Unito FutureEverything Living Lab http://futureeverything.org/innovation-overview/

Regno Unito Sheffield City Region www.barnsley.gov.uk

USA Roswell Voices LL http:// www.visitroswellga.com/

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6 Allegato B: Lista dei Living Lab italiani riconosciuti da ENoLL Di seguito presentiamo i profili ufficiali (tratti dal sito www.openlivinglabs.eu) di tutti i Living Lab

italiani appartenenti alla rete europea ENoLL. L’aggiornamento delle informazioni qui presentate è

al mese di giugno 2011.

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eToscana Description The eToscana initiative is an integrated eGovernance strategy deriving from the Regional Government’s official plan

for the establishment of an Information Society in Tuscany that was launched in 2003 and is supported by Regional

Law No. 1/2004. It has mobilised, networked and is currently serving:

• All Municipalities and public sector authorities/agencies of the region and particularly about 90.000 public

employees

• About 32.000 citizens (out of a 3,6 million population)

• The whole regional ICT business sector.

References and Track Record eToscana is based on the following key assets:

a) The creation and maintenance of RTRT (“Rete Telematica Regionale Toscana”), a unitary regional-scale GAN

(Geographic Area Network) infrastructure, working like an intranet of all the 287 Municipalities of Tuscany and of 10

Provinces, 20 Mountain Communities, 16 Health Corporations, 5 Universities and 10 Chambers of Commerce. The

network covers the whole regional territory using all available technologies (ATM, xDSL, Fiber Optic, WI-FI Hyperlan,

GPRS/EDGE/UMTS/HSDPA, Satellite ADSL). RTRT has been in place since 1997 and currently offers a number of

services to its members, among which:

• Access to online databases and informational platforms;

• Internet services (domain hosting/registration, web/mail server management, Internet access withhigh-speed

connectivity);

• A Public Key Infrastructure for secure communication;

• A centralised eProcurement system for the Regional public administration;

• Multimedia services such as Streaming, Videoconference, and VoIP;

• Infrastructure for Application Software Interoperability (see CART at www.e.toscana.it) • Permanent means of

institutional cooperation and governance.

b) The establishment of the PAAS network. PAAS stands for "Point of Assisted Access to (Internet) Services". It is a

community service that goes beyond the concept of “Internet Point”. Currently, 268 PAAS are located in 278 sites run

by 160 Municipalities (quite often in rural and mountain areas) jointly with 266 NGOs and voluntary associations. Each

PAAS is equipped with hardware and software tools for accessing the Internet and RTRT services, which are made

available free of charge to the citizens at predefined hours (usually off-peak, including late evenings and week-ends)

together with dedicated training and other forms of assistance and support. The envisaged building up and testing of an

innovative A2B2C (Administrations to Businesses to Citizens) service environment, provisionally called “Zero Web”,

which is migrating from the usual topology concept of multiple, third-party owned, information repositories towards a

public private partnership supporting a single, integrated and interoperable, eGovernment and eService provider tailored

on the actual user needs and preferences by means of set of specific application interfaces. In order to achieve the goal

of a fast and secure integration of databases, platforms and services, a technical community of practice has been created,

which is open to the participation of ICT companies and free-lance developers from the Region, and in the future, from

all over the world.

Contact Mr. Angelo Marcotulli

[email protected]

Regional Government of Tuscany – Via di Novoli, 26 – 50126 Firenze, Italy

Tel. +39-055-4383095

Fax +39-055-4383195

Mobile +39-335-1225599

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