professione veterinaria, anno 2011, nr 30

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011 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 8, numero 30 dal 12 al 18 settembre 2011 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 30 2 RC PROFESSIONALE L'obbligo di RC professionale è stato in- trodotto a carico dei professionisti dalla manovra bis in vigore dal 13 agosto. En- tro 12 mesi gli ordinamenti professionali dovranno recepirlo. La polizza per re- sponsabilità professionale rientra fra i principi di tutela del cliente. CAUDOTOMIA Il termine "resistente" è una imprecisio- ne del TAR Lazio. L'ENCI ha ufficialmen- te smentito di essersi opposto al ricorso presentato da numerosi allevatori per l'annullamento dell'Ordinanza il 22 mar- zo 2011 del Ministero della Salute che vieta, senza eccezioni di standard, la caudotomia. Udienza il 7 settembre. AVIARIA Dopo l'allarme lanciato qualche giorno fa dalla Fao, sul virus che sta circolando tra volatili e pollame in alcune parti del- l'Asia. l'Oms rassicura: “il ceppo mutato del virus H5N1 dell'influenza aviaria non pone maggiori rischi per la salute pub- blica”. Non è insolito che il ceppo sia mutato, perché “i virus dell'influenza si evolvono costantemente specialmente nelle aree dove circolano regolarmente tra gli uccelli”. SVIZZERA L’Ufficio federale di veterinaria ha predi- sposto un progetto di ordinanza per sal- vaguardare l’apicoltura. Il progetto pre- vede la creazione e il finanziamento di un Servizio sanitario apicolo (SSA). Al ri- guardo ha aperto una consultazione fi- no al 23 novembre 2011. WEST NILE Tre focolai di West Nile Disease sono stati segnalati in Grecia. Gli equidi posi- tivi sono 3 e non presentano segni clini- ci di malattia. I focolai si aggiungono ai cinque già segnalati nei mesi di luglio ed agosto 2011. Il Paese ha registrato inol- tre, per il secondo anno consecutivo, l'infezione nell'uomo con 46 casi umani confermati e due persone decedute; nel 2010 i casi nell'uomo sono stati 261 e le persone decedute 34. www.izs.it AGEA Il Commissariamento dell’AGEA dispo- sto dal Mipaaf dopo lo scandalo dei “bovini fantasma” non convince il TAR del Lazio che ha chiesto al Ministro Ro- mano di motivare la scelta di congelare l’Agenzia. Il Tribunale chiede che le mancanze gestionali addotte da Via XX Settembre siano correlate a danni eco- nomici e precise disfunzionalità. 81.000 NON SONO POCHI A PAGINA 3 LETTERA DEL PRESIDENTE PENOCCHIO A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 13 A PAGINA 21 I CAVALLI NELLE COMPETIZIONI EXTRAIMPIANTO LA SCELTA DEL PETFOOD PER I CANI IN SOVRAPPESO INDAGINI TOSSICOLOGICHE IN EMILIA ROMAGNA MILANO CAPITALE DEGLI ANIMALI SABATO 8 OTTOBRE BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Un Congresso sui rapporti di lavoro Praticante o sfruttato ? Dirigente o convenzionato? Lp o subordinato ? Collaboratore o dipendente? www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line L’ENPA HA COMUNICATO CHE QUEST’ANNO IL NUMERO DI ANI- MALI ABBANDONATI (CANI E GATTI) È STATO DI CIRCA 81MILA, numero definito attraverso tutte le rappresentanze territoriali dell’Ente. Un nu- mero decisamente in calo rispetto a quello degli ultimi anni e che smentisce per l’autorevolezza della fonte quelli decisamente superiori e veramente inat- tendibili comunicati da altre organizzazioni per trovare spazio sui media o, peg- gio ancora, per precisi interessi. Se il numero degli abbandoni, pur essendo ancora molto lontano dall’obbiettivo che un paese civile dovrebbe porsi, si è nel tempo fortemente ridimensionato, il merito va soprattutto all’Anagrafe Na- zionale Canina, che pur ancora con tutti gli evidenti problemi territoriali e ge- stionali dimostra di essere uno strumento molto valido alle campagne di sensi- bilizzazione alle quali l’ANMVI ha sempre dato un importante contributo ed al- l’apertura di molte strutture turistiche che iniziano a rendersi disponibili ad ac- cogliere animali. Resta comunque ancora molto da fare e certamente il pro- getto voluto dall’ANMVI e dalla Merial di una Anagrafe Nazionale Felina, ripre- sa anche sul sito del Ministero della Salute, potrà essere un ulteriore passo a- vanti molto importante. Sarebbe forse anche necessario fare un’azione di co- municazione per informare i proprietari che in caso di impossibilità a continua- re ad ospitare un animale si possono rivolgere al loro Medico Veterinario per trovare una soluzione o portarlo direttamente ad un canile municipale risolven- do il problema nel pieno rispetto delle normative vigenti e soprattutto del be- nessere dell’animale. In fondo non ci vorrebbe molto a ridurre ancora in modo significativo il numero degli abbandoni. SI AVVICINA IL TEMPO DELLE ELEZIONI Nell'arco di tempo che va dal 15 settembre al 30 novembre dovranno essere indette le e- lezioni degli Ordini Veterinari. La Fnovi ha trasmesso per tempo queste indicazioni temporali ai Pre- sidenti degli Ordini Provinciali come raccomandato dalla Direzione Ge- nerale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute, che già a maggio invitava le Federazioni a predisporre tutte le misure organiz- zative necessarie per assicurare il corretto svolgimento delle prossime operazioni elettorali. La materia è regolata dal DPR 5 aprile 1950, n. 221, che disciplina le scadenze tem- porali dell'intero processo elettorale. Nel trasferire a- gli Ordini Provinciali la nota ministeriale, il Presidente della Fnovi, Gaetano Pe- nocchio, esprimeva la pro- pria condivisione sui contenuti della nota ministeriale, la quale sottoli- neava la natura inderogabile delle norme che disciplinano lo svolgi- mento delle elezioni, a tutela del di- ritto di elettorato attivo e passivo. Il 30 di agosto il Presidente della Fnovi si è nuovamente rivolto agli Ordini Provinciali in tema di elezioni, stavolta estendendo la comunica- zione a tutti i medici veterinari per proporre qualche “riflessione utile sul come costruire una visione per guidare nel medio-lungo periodo”. Come sempre, all’apertura della stagione elettorale, l’Anmvi incorag- gia i Colleghi alla partecipazione e al voto. In questa fase di riforme pa- sticciate degli Ordini professionali e di confuse liberalizzazioni, il segnale peggiore che la veterinaria può dare è di non attendere ai propri doveri professionali, di non avere a cuore il proprio ordinamento, di voler anzi dare una mano a quanti vogliono in- debolirlo o scardinarlo. Le elezioni sono - nelle parole del Presidente Penocchio - “il più alto mo- mento politico e decisiona- le che vive la nostra pro- fessione”. E se oggi “il qualunquismo parla più piano” e “si ritira nell'om- bra” - per continuare a ci- tare il Presidente della Fnovi - è perché è stato fatto un grande lavoro di ri- strutturazione della rappresentanza esponenziale della nostra categoria, grazie ad una credibilità conquistata con il lavoro. “L'impegno nella poli- tica ordinistica deve essere un’abi- tudine costante coltivata con pro- fessionalità, determinazione, cura, motivazione e ...cuore. Da questo dobbiamo ripartire - dichiara Pe- nocchio - per ripensare ai futuri Or- dini ed al futuro Comitato Centrale”. Gaetano Penocchio CONTINUA A PAGINA 4 Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 30

011SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 30 dal 12 al 18 settembre 2011Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona302

RC PROFESSIONALEL'obbligo di RC professionale è stato in-trodotto a carico dei professionisti dallamanovra bis in vigore dal 13 agosto. En-tro 12 mesi gli ordinamenti professionalidovranno recepirlo. La polizza per re-sponsabilità professionale rientra fra iprincipi di tutela del cliente.

CAUDOTOMIAIl termine "resistente" è una imprecisio-ne del TAR Lazio. L'ENCI ha ufficialmen-te smentito di essersi opposto al ricorsopresentato da numerosi allevatori perl'annullamento dell'Ordinanza il 22 mar-zo 2011 del Ministero della Salute chevieta, senza eccezioni di standard, lacaudotomia. Udienza il 7 settembre.

AVIARIADopo l'allarme lanciato qualche giornofa dalla Fao, sul virus che sta circolandotra volatili e pollame in alcune parti del-l'Asia. l'Oms rassicura: “il ceppo mutatodel virus H5N1 dell'influenza aviaria nonpone maggiori rischi per la salute pub-blica”. Non è insolito che il ceppo siamutato, perché “i virus dell'influenza sievolvono costantemente specialmentenelle aree dove circolano regolarmentetra gli uccelli”.

SVIZZERAL’Ufficio federale di veterinaria ha predi-sposto un progetto di ordinanza per sal-vaguardare l’apicoltura. Il progetto pre-vede la creazione e il finanziamento diun Servizio sanitario apicolo (SSA). Al ri-guardo ha aperto una consultazione fi-no al 23 novembre 2011.

WEST NILETre focolai di West Nile Disease sonostati segnalati in Grecia. Gli equidi posi-tivi sono 3 e non presentano segni clini-ci di malattia. I focolai si aggiungono aicinque già segnalati nei mesi di luglio edagosto 2011. Il Paese ha registrato inol-tre, per il secondo anno consecutivo,l'infezione nell'uomo con 46 casi umaniconfermati e due persone decedute; nel2010 i casi nell'uomo sono stati 261 ele persone decedute 34. www.izs.it

AGEAIl Commissariamento dell’AGEA dispo-sto dal Mipaaf dopo lo scandalo dei“bovini fantasma” non convince il TARdel Lazio che ha chiesto al Ministro Ro-mano di motivare la scelta di congelarel’Agenzia. Il Tribunale chiede che lemancanze gestionali addotte da Via XXSettembre siano correlate a danni eco-nomici e precise disfunzionalità.

81.000 NON SONO POCHI

A PAGINA 3

LETTERA DEL PRESIDENTE

PENOCCHIO

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 13 A PAGINA 21

I CAVALLI NELLECOMPETIZIONI

EXTRAIMPIANTO

LA SCELTA DELPETFOOD PER I CANI

IN SOVRAPPESO

INDAGINITOSSICOLOGICHE

IN EMILIA ROMAGNA

MILANO CAPITALE

DEGLI ANIMALI

SABATO 8 OTTOBRE

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Un Congressosui rapporti di lavoroPraticante o sfruttato? Dirigente oconvenzionato? Lp o subordinato?Collaboratore o dipendente?

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

L’ENPA HA COMUNICATO CHE QUEST’ANNO IL NUMERO DI ANI-MALI ABBANDONATI (CANI E GATTI) È STATO DI CIRCA 81MILA,numero definito attraverso tutte le rappresentanze territoriali dell’Ente. Un nu-mero decisamente in calo rispetto a quello degli ultimi anni e che smentisceper l’autorevolezza della fonte quelli decisamente superiori e veramente inat-tendibili comunicati da altre organizzazioni per trovare spazio sui media o, peg-gio ancora, per precisi interessi. Se il numero degli abbandoni, pur essendoancora molto lontano dall’obbiettivo che un paese civile dovrebbe porsi, si ènel tempo fortemente ridimensionato, il merito va soprattutto all’Anagrafe Na-zionale Canina, che pur ancora con tutti gli evidenti problemi territoriali e ge-stionali dimostra di essere uno strumento molto valido alle campagne di sensi-bilizzazione alle quali l’ANMVI ha sempre dato un importante contributo ed al-l’apertura di molte strutture turistiche che iniziano a rendersi disponibili ad ac-cogliere animali. Resta comunque ancora molto da fare e certamente il pro-getto voluto dall’ANMVI e dalla Merial di una Anagrafe Nazionale Felina, ripre-sa anche sul sito del Ministero della Salute, potrà essere un ulteriore passo a-vanti molto importante. Sarebbe forse anche necessario fare un’azione di co-municazione per informare i proprietari che in caso di impossibilità a continua-re ad ospitare un animale si possono rivolgere al loro Medico Veterinario pertrovare una soluzione o portarlo direttamente ad un canile municipale risolven-do il problema nel pieno rispetto delle normative vigenti e soprattutto del be-nessere dell’animale. In fondo non ci vorrebbe molto a ridurre ancora in modosignificativo il numero degli abbandoni.

SI AVVICINA IL TEMPO DELLE ELEZIONI

Nell'arco di tempo che va dal15 settembre al 30 novembredovranno essere indette le e-lezioni degli Ordini Veterinari.La Fnovi ha trasmesso per tempoqueste indicazioni temporali ai Pre-sidenti degli Ordini Provinciali comeraccomandato dalla Direzione Ge-nerale delle Professioni Sanitarie delMinistero della Salute, che già amaggio invitava le Federazioni apredisporre tutte le misure organiz-zative necessarie per assicurare ilcorretto svolgimento delle prossimeoperazioni elettorali. Lamateria è regolata dal DPR5 aprile 1950, n. 221, chedisciplina le scadenze tem-porali dell'intero processoelettorale. Nel trasferire a-gli Ordini Provinciali la notaministeriale, il Presidentedella Fnovi, Gaetano Pe-nocchio, esprimeva la pro-pria condivisione sui contenuti dellanota ministeriale, la quale sottoli-neava la natura inderogabile dellenorme che disciplinano lo svolgi-mento delle elezioni, a tutela del di-ritto di elettorato attivo e passivo. Il30 di agosto il Presidente della Fnovi si è nuovamente rivolto agliOrdini Provinciali in tema di elezioni,stavolta estendendo la comunica-zione a tutti i medici veterinari perproporre qualche “riflessione utilesul come costruire una visione per

guidare nel medio-lungo periodo”.Come sempre, all’apertura dellastagione elettorale, l’Anmvi incorag-gia i Colleghi alla partecipazione e alvoto. In questa fase di riforme pa-sticciate degli Ordini professionali edi confuse liberalizzazioni, il segnalepeggiore che la veterinaria può dareè di non attendere ai propri doveriprofessionali, di non avere a cuore ilproprio ordinamento, di voler anzidare una mano a quanti vogliono in-debolirlo o scardinarlo. Le elezionisono - nelle parole del Presidente

Penocchio - “il più alto mo-mento politico e decisiona-le che vive la nostra pro-fessione”. E se oggi “ilqualunquismo parla piùpiano” e “si ritira nell'om-bra” - per continuare a ci-tare il Presidente della Fnovi - è perché è statofatto un grande lavoro di ri-

strutturazione della rappresentanzaesponenziale della nostra categoria,grazie ad una credibilità conquistatacon il lavoro. “L'impegno nella poli-tica ordinistica deve essere un’abi-tudine costante coltivata con pro-fessionalità, determinazione, cura,motivazione e ...cuore. Da questodobbiamo ripartire - dichiara Pe-nocchio - per ripensare ai futuri Or-dini ed al futuro Comitato Centrale”.

Gaetano PenocchioCONTINUA A PAGINA 4

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Tanto i giovani Colleghiquanto affermati speciali-sti esercitano oggi in unmercato del lavoro profes-sionale non adeguatamen-te normato, affollato e

sempre più incerto. Mancano regole sul pra-ticantato post-laurea come manca una legi-slazione del lavoro intellettuale che non siaquella, impropria, del lavoro “classico” subor-dinato. Emerge poi l’esigenza di figure tecni-che e laiche che affianchino il medico veteri-nario, inquadrate secondo un profilo profes-sionale ben definito dal punto di vista norma-tivo e contrattuale. Se la medicina pubblica dipendente dal SSNe convenzionata ha strumenti contrattualiconsolidati, conquistati negli anni (ma non èal riparo da continue minacce di spoil sy-stem, blocco del turn over, ridefinizione degliassetti strutturali e dirigenziali della sanitàpubblica veterinaria), la professione privata èin cerca di una regolamentazione che faccialeva sull’autonomia intellettuale del liberoprofessionista per non ricadere nelle regoledella subordinazione propria del lavoro di-pendente. L’ANMVI ha sentito l’esigenza diaffrontare questi temi, partendo dai problemiper arrivare alle soluzioni possibili. È stato ilMinistro del Lavoro Maurizio Sacconi, proprionelle ore calde della manovra bis, a parlare di“cantiere aperto” per la legislazione del lavo-ro. Il congresso sarà quindi l’occasione perfare l’inventario degli strumenti a disposizio-ne, di quelli in costruzione e di quelli applica-bili.

IL LAVORO DEI PROFESSIONISTIÈ un nuovo modello di lavoro quello a cuiguarda Confprofessioni, che discende dall’in-compiuta Riforma Biagi e che arriva dritto airapporti di lavoro dei professionisti, oggi piùche mai bisognosi di una disciplina ad hoc,competitiva e moderna. “Si può portare neglistudi professionali - precisa Carlo Scotti - ilmodello delle relazioni aziendali decentrate,specifiche intese con l’obiettivo di far cresce-re l’occupazione superando l’attuale assettoregolatore, universalista e basato sulla vec-chia logica datore-subordinato”. La misura èstata spiegata così dal ministro Sacconi: "Lenorme approvate in materia di lavoro conten-gono il cuore dello Statuto dei lavori in quan-to attribuiscono ai contratti aziendali o terri-toriali la capacità di regolare tutto ciò che at-tiene all'organizzazione del lavoro e della pro-duzione anche in deroga ai contratti collettivie alle disposizioni di legge quando non atten-gano ai diritti fondamentali nel lavoro che inquanto tali sono inderogabili e universali".Contro lo sfruttamento del lavoro, Sacconi haprevisto una sanzione penale con la reclusio-ne fino a 8 anni e una multa fino a 2mila europer ogni lavoratore sfruttato.Da tempo - aggiunge Scotti - l’Area Sanità eSalute di Confprofessioni chiede qualità negliaccordi di collaborazione fra liberi professio-nisti. Oltre che far emergere il lavoro irregola-re, gestire crisi aziendali e favorire gli investi-menti”. Dalla sua, Confprofessioni ha l’espe-rienza di un Ccnl che ha consentito la realiz-zazione di fondi interprofessionali (Cadiprof,Fondoprofessioni, Ebipro) che potrebberogenerare rimuneratività in termini di formazio-ne gratuita e assistenza sanitaria per appren-

disti e professionisti in regime di monocom-mittenza. “Lavoro nero, sommerso, sottoccupazione,

così come vere e proprie forme di sfrutta-mento - dichiara Scotti - possono trovarenella definizione di un regime di monocom-

mittenza una prima grande risposta. Spessogli organi di controllo, una miriade nel nostroPaese, intervengono sulle strutture veterina-rie senza avere riferimenti normativi e con-trattuali adeguati e in mancanza applicano (esanzionano) le leggi della subordinazione. Seè giusto reprimere gli abusi è anche neces-sario far emergere il potenziale occupaziona-le degli studi professionali, con tutte le con-seguenze sul piano dei diritti, della previden-za e del fisco”.

IL CCNL DI CONFPROFESSIONIConfprofessioni è firmataria del Contrattocollettivo nazionale dei dipendenti degli studiprofessionali e lavora al Ministero del lavoroper un nuovo modello di relazioni sindacali eper la creazione di un welfare ad hoc per i li-beri professionisti, basato su incentivi e so-stegni all’attività e all’occupazione. Il CCNLdei dipendenti degli studi professionali impie-ga prevalentemente personale laico dipen-dente (es. la segretaria dello studio), ed è col-legato ad un sistema di welfare (Cadiprof,Fondoprofessioni e Ebipro) che permette aldatore di lavoro di sostenere il proprio dipen-

laPROFESSIONE VETERINARIA 30| 2011 Sabato 8 ottobre 2011 Anmvi Informa 3

Dal tirocinio ai rapporti di lavoro fra veterinariDinamiche professionali al XII Congresso annuale ANMVI

Il XII Congresso Nazionale ANMVI siterrà sabato 8 ottobre nella sede diPalazzo Trecchi. Interverranno, fra gli

altri, il Presidente di ConfprofessioniGaetano Stella, Massimo Castagnaro,Preside della Conferenza dei Presidi ecomponente del Direttivo dell’ANVUR, ilPresidente della Fnovi, Gaetano Penoc-chio, e Carlo Scotti, delegato ai rapportiistituzionali ANMVI e membro dellaGiunta Esecutiva di Confprofessioni.Saranno ascoltate le testimonianze digiovani Colleghi e affrontati i nuovi sce-nari della sanità pubblica veterinaria, di-rigenziale e convenzionata. I temi a tap-peto, spazieranno dal tirocinio univer-sitario alla definizione delle collabora-zioni fra liberi professionisti, dall’esamedi Stato alle possibilità d’impiego nelsettore pubblico o privato. È stato invi-tato il Capo Dipartimento per la SanitàPubblica Veterinaria Romano Marabelli.Il congresso sarà trasmesso in direttastreaming via web. La partecipazione insala è libera e gratuita.

TEMI E RELATORI

Professione Veterinaria 30-2011:ok 7-09-2011 10:49 Pagina 3

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 30

Cari Presidenti, cari Colleghi, si avvicina il tem-po delle elezioni che rinnoveranno gli OrdiniProfessionali. Il più alto momento politico e de-cisionale che vive la nostra professione. E al-lora ritengo utile una qualche riflessione sulcome costruire una “visione” per guidare nelmedio-lungo periodo la nostra professione.

POLITICA ORDINISTICAIl punto di partenza è aver chiaro il valore del-l'Ordine e le azioni per promuoverne le attività.Mentre il valore è immodificabile, se non ve-nendo meno le motivazioni della sua stessa e-sistenza, le strategie operative possono cam-biare nel tempo in risposta al mutare delle si-tuazioni. I nostri valori etici e deontologici nonsi possono creare, ma solo conoscere o sco-prire, e sentire, non vanno affermati a parole,si devono “respirare”, per questo è difficile “fal-sificarli”.Tutto il resto può essere discusso ecambiato. Anzi deve essere continuamente in-novato per evitare quel sonnacchioso equili-brio in cui spesso finiscono molte organizza-zioni, che ne spegne la creatività e le porta al-l'indolenza rendendole “inutili”. È importanteinvece l'audacia, la sfida. Egoismi e clamoro-se carenze di conoscenze da un lato, e una“politica buonista” di qualche Ordine spessoimpegnato in una impresa titanica di “concilia-zione globale” dall'altro, hanno supportato po-sizioni speculative contrarie alla stessa esi-stenza degli Ordini professionali. All'esternochi non ci ama promuove, come sempre, l'i-

dentificazione di un “nemico comune”, unatecnica fin troppo usata in politica. Ma è cosavecchia, opportunistica, effettuata al solo sco-po di tenere insieme componenti altrimenti di-vergenti, la cui efficacia è molto bassa e gene-ra solo incredulità e cinismo.

LA FORMAZIONEÈ il momento di una trasformazione obbligata,del passaggio da un “sistema basato sulla di-sponibilità individuale e sul volontariato”, ad un“sistema professionale di gestione” degli Ordi-ni, propedeutico alla riforma del nostro ordina-mento professionale, coerente con i processidi innovazione e modernizzazione delle pub-bliche amministrazioni. La FNOVI sta creandouna organizzazione basata sulla funzionalità,la sussidiarietà e l'interscambio. Il Consorzio“Fnovi ConServizi”, ad esempio, è una risorsadi servizio e di consolidamento istituzionale,un organismo che realizza una imponente o-perazione di aggregazione e di condivisionedella nostra missione pubblica. È questa unametodologia per il governo di alcune situazionicomplesse che ci competono come enti pub-blici, come gestori di attività collegate alle pub-bliche amministrazioni. Siamo “obbligati a cre-scere”, siamo tenuti a conoscere, per questo,mentre chiedo a tutti presenza ed impegno,chiedo agli Ordini la partecipazione a tutte lenostre iniziative di formazione.

ORDINI E FNOVISono stati anni dove abbiamo operato ben ol-tre le leggi istitutive della nostra professione,ciò ci ha molto impegnati e ci ha dato credibi-lità. Questo in uno scenario dove non è raral“incompetenza”, nel senso etimologico deltermine (senza nessuna connotazione morali-stico-moraleggiante), dove è frequente, finoad essere uno stile di vita, rincorrere obiettivied interessi personali, dove i “timori reveren-ziali” suggeriscono di non dire o scrivere mai

quello che si pensa. E allora sono frequenti leomissioni per eccesso di viltà, errori di comu-nicazione, svarioni culturali, violazioni dellenorme. Voltiamoci a guardare quello che ac-cade oggi; non c'è problema che non arrivi a-gli Ordini ed alla FNOVI e per tutti c'è risposta,politica, deontologica, tecnica, legale. Siamoquello che facciamo e se vogliamo essere “ec-cellenti” dobbiamo promuovere sempre la no-stra professione, anche creando relazioni, ser-vizi, coinvolgimento, identità.Non so quanta “eccellenza” abbiamo genera-to, ma se questa è un'alchimia di passione edinclinazione, di attitudini ed esercitazioni, di er-rori e di soluzioni, di sconfitte e di vittorie, diprogressi ed intuizioni allora credo che la FNO-VI in questi anni abbia dato molto alla profes-sione. Risultato questo che non è mai casualeo occasionale, ma nemmeno stabile. Pesia-mola con il nostro impegno (ciascuno di noi sacosa ha dato alla Professione in questi anni),sapendo di doverci misurare nelle cose grandie anche nelle sfumature, nei particolari che,essendo l'esito di una qualità ed una cura, diuna passione e conoscenza, sono determi-nanti per raggiungere risultati. L'impegno nellapolitica ordinistica deve essere un’abitudinecostante, “coltivata” con professionalità, de-terminazione, cura, motivazione e ...cuore. Daquesto dobbiamo ripartire per ripensare ai fu-turi Ordini ed al futuro Comitato Centrale.Dobbiamo avere consapevolezza di quelloche siamo diventati per i medici veterinari ita-liani. Per chi ha creduto un tempo in un impe-gno nella politica della professione, in un qual-che modo abbandonandolo, siamo la rinasci-ta di quel credo (i gruppi di lavoro si popolano,i colleghi credono in noi). Per chi è più giova-ne, ne stiamo favorendo la crescita. Oggi, gra-zie alla FNOVI il qualunquismo parla più piano.Si ritira nell'ombra. Abbiamo generato lo spa-zio di nuove idee e speranze. Non derise. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 20114 Attualità Fnovi

Alle elezioni con una “visione” per la nostra professioneIl Presidente della FNOVI ha scritto a tutti i medici veterinari

Riportiamo il testo della lettera indirizzatadal Presidente FNOVI, Gaetano Penoc-chio, ai Presidenti degli Ordini Provincialie a tutti gli iscritti il 30 agosto. Il testo si a-pre con una citazione di Aristotele: Noisiamo quello che facciamo ripetutamen-te. Perciò l’eccellenza non è un’azione maun’abitudine”.

dente nell’assistenza sanitaria e nella forma-zione, beneficiando anche di ammortizzatorisociali in deroga nei periodi di crisi economi-co-occupazionale. Ecco quindi uno strumen-to contrattuale riconosciuto dal Ministero delLavoro già nella piena disponibilità dei liberiprofessionisti, applicabile anche ai medici ve-terinari (Area professionale Medico - Sanita-ria e Odontoiatrica). È questo il CCNL che èstato adottato dal “tariffario Fnovi” (Studio in-dicativo dei compensi del medico veterinario)per il recente adeguamento all’incremento I-stat (+7,38) del costo della vita, che ha com-portato l'incremento della retribuzione tabel-lare (comprensiva di oneri a carico del datoredi lavoro) del personale dipendente di quartolivello super e di primo livello.

PROFILI TECNICIIl CCNL degli studi professionali potrà essereesteso ai profili tecnici. Tutte le professionisanitarie aderenti all’Area Sanità e Salute diConfprofessioni, medici, odontoiatri e veteri-nari soprattutto, avvertono l’esigenza di unaffiancamento tecnico nello svolgimentodell’attività professionale. Oggi la figura deltecnico veterinario è una realtà in molte strut-ture e Confprofessioni è la sede naturale perdefinirne aspetti normativi ed economici in uncontenitore contrattuale specifico.

CONTRATTI DI SOLIDARIETÀAgli studi professionali si possono anche ap-plicare i contratti di solidarietà. È recente larisposta del Ministro del Lavoro ad un inter-pello dei consulenti del lavoro, con la qualeha trovato conferma l’applicabilità negli studiprofessionali di questa tipologia di contrattiche permette al professionista datore di la-voro (al pari di un’impresa) di ricevere finan-ziamenti per non licenziare. Riducendo l’ora-rio di lavoro, il professionista datoriale rice-verà un contributo economico pari al 25%della retribuzione lorda per la durata massi-ma di due anni. Sta al nostro comparto il recepimento di que-sto strumento.

APPRENDISTATOIl testo unico sull’apprendistato, riformato agiugno dal Ministro Sacconi, permette l’as-sunzione di apprendisti come lavoratori. Si a-pre una via nuova per i giovani, attingendo al-le risorse degli enti bilaterali, applicabile an-che all’apprendistato professionalizzante eall’alta formazione di iscritti agli Ordini profes-sionali. L’apprendista può entrare con un li-vello di inquadramento basso e crescere coltempo, in funzione della propria crescita pro-fessionale e il datore di lavoro può usufruiredi sgravi contributivi. Tocca alle parti socialirecepirlo nel proprio CCNL.

UN ESERCITO INVISIBILE“Abbiamo di fronte una generazione- dichia-ra il Presidente di Confprofessioni GaetanoStella - di professionisti di 25-35 anni che hasmarrito qualsiasi prospettiva sul proprio fu-turo e sul futuro della professione”. Un “eser-cito di invisibili” che s’ingrossa di giorno ingiorno, praticanti, tirocinanti, partite Iva, col-laboratori… “Per far fronte alla contrazione della doman-da di servizi professionali - continua Stella -sono stati messi in atto modelli dell’organiz-zazione del lavoro che tendono a dilatare neltempo sine die le pretese di affermazione deigiovani nel mondo della libera professione,innescando un pericoloso circuito che po-trebbe sfociare in un conflitto generazionale.Per anni è stata barattata un’offerta formati-va con una minima ricompensa, nessuna tu-tela in cambio di un miraggio”. Mentre la rifor-ma delle professioni latita… ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 20116 Riflessioni Tradizioni spettacolari

di GIAMPAOLO PECCOLOProfessore associato -

Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie,Università di Bologna

Èscaduta pochi giorni fal’ordinanza ministerialedel 21 luglio 2009, che –con la nota tendenza a fardi questo strumento unasorta di “supplente”, uti-

lizzandolo cioè per colmare lacune e dimenti-canze del legislatore – si occupa(va) di stabili-re “la disciplina di manifestazioni popolaripubbliche o private nelle quali vengono impie-gati equidi al di fuori degli impianti e dei per-corsi ufficialmente autorizzati”.Il venir meno dell’ordinanza coincide con il fat-to tragico occorso al Palio di Siena, con lamorte di Messi – il cavallo della Chiocciolaschiantatosi alla curva di san Martino durantele prove – e segue di pochi mesi la fine dellacavalla Tiffany, infilzata su una transenna me-tallica mentre correva al palio di Ronciglione,dove i cavalli gareggiano senza fantino diret-tamente sui sampietrini per le strade dellacittà. E morta tra le convulsioni davanti a cen-tinaia di persone.Come in altre circostanze, quando si discutedi protezione animale, anche in questo casola lettura delle norme lascia una sgradevolesensazione di “scompostezza”, che non con-vince e, alla fine, non aiuta.A questo riguardo è doveroso partire dalcomma 1 dell’art. 3 della legge n. 189/2004che, nel rinnovare per intero il quadro dellesanzioni penali che presidiano la tutela deglianimali dal maltrattamento, ha previsto chedette sanzioni non si applichino “alle manife-stazioni storiche e culturali autorizzate dallaregione competente”. La natura dell’atto concui debba avvenire tale “riconoscimento” nonè chiara: per atto normativo (e quindi con leg-

ge regionale)? Con semplice atto amministra-tivo? Per comportamento concludente (ad e-sempio in quanto vi sia un patrocinio, un con-tributo, la messa a disposizione di servizi pub-blici, o chissà che altro), che rendano di fatto“riconosciuta” la manifestazione?Personalmente ho sempre ritenuto alquantoflebile la barriera alla sanzione penale appre-stata da questo richiamo al “riconoscimento”.Troppo vasta la portata del reato, troppo evi-dente il vulnus inferto al sempre evocato sen-timento di pietà per legittimare zone francheall’applicazione delle norme penali quandonon si tratti tanto di chiarire se possa consi-derarsi “maltrattamento” il fatto di lanciareventre a terra una dozzina di cavalli per lestrade o in una piazza (in cui evidentementesostenitori e detrattori dei palii si divideranno

sempre), ma quando la manifestazione stori-ca e culturale, per quanto “riconosciuta” (ecomunque non sono molte ad esserlo) si tra-sformi per avventura, dolo, negligenza, per fa-talità non del tutto imprevedibile in un fattoche, per dirla con le parole del codice penale,“cagioni la morte di un animale”. Peraltro sot-to gli occhi del pubblico, e - potenzialmente -di milioni di telespettatori.È questo il lato debole dell’argomentazionepossibilista. È vero che ogni giorno si macel-lano centinaia di cavalli ad uso alimentare. Manon davanti ad un pubblico plaudente. Nondavanti a dei tifosi, ciascuno con la sua tele-camera pronta ad essere riversata su youtu-be. E se è vero, come è vero, che il sentimen-to di pietà è tutelato all’interno delle normepenali al pari dell’integrità fisica dell’animale,è chiaro che un cavallo che muore schiantatoal Palio di Siena o a quello di Ronciglione, nonvale - allo stato della dottrina e della giurispru-denza, non dei singoli convincimenti indivi-duali ovviamente - come un cavallo “da car-ne” destinato a finire sulla tavola. E non bastacerto un riconoscimento regionale a saltarel’abisso che, piaccia o meno, divide concet-tualmente e giuridicamente le due fattispecie.Sulla base di queste considerazioni, quellaapprestata dall’ordinanza era un contributo u-tile. Ma pur sempre un contributo. “Utile” nelsenso che è servita ad impedire alcune mani-festazioni che non ne rispettavano le prescri-zioni, e a prevedere quelle norme minime ditutela, precedentemente assenti, per cavalli efantini impegnati in competizioni al di fuori de-gli impianti “ufficialmente autorizzati” dall’UNI-RE, dalla FISE, ecc.Tra questi obblighi, quello di approntare trac-ciati in grado di garantire la sicurezza di ca-valli, fantini e spettatori; l’obbligo di prevedereun fondo idoneo ad evitare scivolamenti; l’ob-bligo di proteggere il percorso da impatti ecadute; obbligo di presenza di un veterinario“ufficiale” ASL che effettui una visita veterina-ria preventiva e certifichi l’idoneità dei cavallialla corsa; l’obbligo di presenza di un mezzodi assistenza e di una clinica veterinaria nellevicinanze.Da questo punto di vista, un ruolo centrale è(era) riconosciuto alla Commissione Comuna-

le di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spetta-colo (questo significa, in sostanza, il rinvio alRegio decreto del 1940), che, per capirci, è lacommissione che rilascia l’agibilità per localicinematografici o teatrali, parchi di divertimen-to, concerti, impianti sportivi, e via spettaco-lando. Naturalmente, non avendo competen-ze specifiche in materia di corse di cavalli, siprevedeva che la Commissione sarebbe sta-ta integrata da un veterinario USL e da untecnico accreditato presso le Federazionisportive. E tanto basta ad attribuire ad essala competenza a valutare oltre ai “requisiti tec-nici” in materia di incolumità pubblica, anchequelli relativi al benessere animale.Utile anche in questo caso, verrebbe da ripe-tere, ma evidentemente non sufficiente. Diffi-cile pensare che questa commissione, costi-tuita da tecnici solitamente affaccendati in al-tre questioni, si assuma la responsabilità difermare un happenig turistico e folkloristico diragguardevoli proporzioni sotto il profilo dellerisorse economiche che vengono a mobilitar-si, quale risultano essere in fondo le disfide dicui trattasi. Difficile, quasi quanto pensare cheil Comitato organizzatore proceda - così co-me prescrive l’articolo 2 dell’ordinanza - asottoporre i fantini ad “alcol-test” prima chesalgano a cavallo. Al fine di impedire di parte-cipare alla corsa quelli che risultassero “altic-ci” (ma potendo pur sempre attendere qual-che ora, nella speranza che la sbornia del so-spetto etilista venga almeno un po’ smaltita).Esempi dell’insostenibile leggerezza di normeche tentano di mettere una pezza a una realtàche a tutti pare più che evidente: ovvero che,fuori dagli ippodromi e dai galoppatoi ufficiali,il confine tra la “corsa stracittadina” o palioche sia, e il maltrattamento è rischiosamenteesile. Se un animale muore, quel confine sva-nisce, e pare quanto meno artificioso che atenerlo vivo sia solo da quel “riconoscimento”che non per caso fu previsto come salvacon-dotto per non applicare la sanzione penale aireati commessi durante i palii, in quanto “ma-nifestazioni storiche e culturali”. E sulla cui co-stituzionalità molto ci sarebbe da obiettare.Correre è naturale per un cavallo. Farlo in unanello con una serie di curve a gomito, con letransenne e le tribune a delimitarle, senza viedi fuga in caso di errore (sia del fantino chedel cavallo stesso), in mezzo a migliaia di tifo-si, aizzati dai colpi ripetuti (per tacere del fattoche ciò avvenga sotto l’effetto di sostanzedopanti, la cui manifesta illiceità pone fine aqualsiasi discussione), onestamente no, nonè naturale. Ciò non significa che i cavalli sianosempre maltrattati. Gli accertamenti ammini-strativi e di polizia giudiziaria di solito verifica-no che non lo sono affatto. A volte però suc-cede il peggio. Quest’anno è successo duevolte. Ed è di quelle volte che si discute.“Cagionare la morte di un animale” è un rea-to, in Italia. Non servono sforzi di esegesi percomprendere la portata di questa norma. A-ver previsto il reato di maltrattamento, in unamisura così “forte” è stato un passo notevole,forse un azzardo, di cui pochi hanno compre-so la vera importanza, nell’immediato. Persalvare i palii occorrerebbe fare, per via legi-slativa, un passo indietro rispetto a quella de-finizione che, forse, in Italia, il Paese dove sicorre il Palio, non potevamo permetterci. Fin-tantoché non si farà, e personalmente noncredo sia più possibile farlo, i dubbi sono de-stinati a rimanere. ■

L’insostenible leggerezza della tutela deicavalli nelle competizioni extraimpianto

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di S. BERTINI, A. MENOZZI1Dipartimento di Salute Animale, Facoltà

di Medicina Veterinaria di Parma

A. BIANCIARDI, E. FAGGIONATO,S. MENOTTA, R. PIRO

Laboratorio di Tossicologia, IstitutoZooprofilattico Sperimentale della

Lombardia e dell’Emilia - Romagna (IZSLER)

G. DIEGOLIServizio Veterinario e Igiene degli Alimenti

della Regione Emilia - Romagna

Il problema delle intossicazioni ani-mali derivanti da esche è oramaiben conosciuto, tanto da aver su-scitato a più riprese l’interesse nonsoltanto del legislatore, ma anchedelle singole Regioni ed ammini-

strazioni comunali impegnate in questa diffici-le battaglia con la crudeltà e l’inciviltà. È inne-gabile, infatti, che il reperimento di esche e/obocconi avvelenati sia direttamente correlatocon episodi di intossicazione negli animali do-mestici e/o selvatici, con gravi ripercussionisanitarie degli stessi.Non bisogna dimenticare che le esche o ibocconi, oltre a rappresentare un pericoloreale per la fauna domestica e selvatica, co-stituiscono anche un importante pericolo peri bambini, che - per loro natura - sono attrat-ti da oggetti sconosciuti, con potenziale pe-ricolo di assunzione dell’eventuale sostanzatossica contenuta.In tal senso, l’attività della Regione Emilia -Romagna, da diversi anni, si è incentrata suun’accorta e capillare analisi del territorio, instretta collaborazione con il Corpo Forestaledello Stato, il Servizio territoriale rurale dellaDirezione Generale Agricoltura della Regionee con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZ-SLER), che ha curato le analisi tossicologi-che. A tal proposito, la norma di riferimentoè la delibera della Giunta Regionale n° 469

del 20/4/2009 “Linee Guida regionali per lalotta agli avvelenamenti degli animali”, cheha individuato nel Corpo Forestale dello Sta-to la struttura più idonea per la raccolta deidati relativi al monitoraggio del fenomeno.Per comodità nell’analisi dei risultati, il labo-ratorio IZSLER ha suddiviso i campioni indue grandi categorie: esche e carcasse/or-gani. Sebbene tale suddivisione non sia cer-tamente esaustiva, permette di includere laquasi totalità dei campioni; da una parte tut-to ciò che può essere ritenuto un’esca (la-sciata deliberatamente sul territorio a scopocriminoso), dall’altra le carcasse di animalipervenuti a morte in maniera sospetta o gliorgani che sono stati conferiti al laboratorioper le successive determinazioni analitiche.Passando ad un’analisi dei risultati ottenutidall’IZSLER, il primo dato che balza all’oc-

chio è l’incremento del numero totale dicampioni conferiti al Laboratorio di analisiper le successive determinazioni; tale nume-ro è passato da 688 (2009) a 760 (2010).Appare evidente che la maggiore attenzioneal problema ha portato ad un aumento del-l’attività di controllo. Non è difficile ipotizzareche il trend sia dovuto quindi anche ad unamaggiore sensibilità sia da parte delle auto-rità di sanità pubblica, sia dei privati cittadi-ni. I campioni risultati positivi sono stati 361(2009), pari al 52,4% e 260 (2010), pari al34,2%. Prima di esaminare nel dettaglio le ti-pologie di esche, il luogo e la speciazione delloro ritrovamento, eventuali correlazioni conattività umane nella zona e la tipologia di tos-sico riscontrato (e relativa pericolosità), biso-gna riflettere sui dati grezzi. A cosa si devequesto aumento numerico? Come già ac-cennato, in parte ad una maggiore sensibi-lità nella popolazione e nelle Forze dell’Ordi-ne, che non tralasciano eventuali campioni“sospetti” sul territorio. Questo aspetto è difondamentale importanza al fine di tracciareuna mappa esaustiva delle zone a rischio, incui l’attività criminosa di chi dispone i boc-coni avvelenati è più forte. Nonostante la suesposta considerazione, il dato sembra con-fermare che il fenomeno dei bocconi avvele-nati è ben lungi dall’essere risolto, il che ne-cessita di un continuo e costante monitorag-gio; riteniamo che sia comunque semprepreferibile un “eccesso di prudenza” (chepuò verificarsi quando viene inviato al Labo-ratorio di analisi un campione probabilmentenegativo), piuttosto che correre il rischio dilasciare sul terreno un’esca potenzialmentepericolosa. I bocconi avvelenati (o le carcas-se di animali deceduti) possono facilmenteessere ingerite da animali selvatici e dome-stici anche molto tempo dopo la loro depo-sizione nell’ambiente, rappresentando unaminaccia continua. Ecco quindi che - a fron-te di un incremento del numero complessivodei campioni nell’ultimo anno - la percentua-le di positivi si è abbassata.Appare quindi interessante osservare anchela distribuzione territoriale nelle varie provin-ce; un dato statistico indica che il reperimen-to delle esche è più importante nelle zone acarattere rurale che non nelle grandi città,

sebbene siano numerose le esche rinvenuteanche lungo strade o abitazioni private. Dasegnalare inoltre che - sovente - l’episodiocriminoso coinvolge diverse esche in un ter-ritorio ristretto, per cui il numero di campionirisulta aumentato. Chi compie il gesto crimi-noso sovente si preoccupa di disseminarediverse esche e/o bocconi in un territorio diestensione piuttosto limitata; ovviamente di-verse specie animali possono entrare in con-tatto con le esche, rimanendo intossicate.Se svisceriamo attentamente questo com-portamento, ecco che notiamo anche una“mancanza di selettività” nell’azione crimino-sa; non soltanto si cerca l’eliminazione di u-na particolare categoria di animali (cani dacaccia, da tartufo, animali di un vicino), ben-sì si colpisce alla “cieca”, disseminando ilterreno con diverse esche. Altri animali pos-sono quindi cibarsi delle esche e manifesta-re segni di intossicazione. Un’intossicazione“multipla”, che può colpire anche animalinon target per il fenomeno dell’intossicazio-ne secondaria o di relais.Più complessa sembra l’interpretazione deldato relativo agli episodi tossici in relazionealla diversa tipologia territoriale; in quasi tut-te le province della Regione Emilia Romagnagran parte dei ritrovamenti si sono verificatinelle aree rurali. Non sono mancati i riscontridi campioni reperiti in prossimità di oasi, A-ziende faunistico-venatorie, zone di adde-stramento cani e zone sottoposte a tutelaambientale (parchi, aree di rispetto, ecc.).Pur tuttavia appare difficile attribuire una cor-relazione diretta fra il reperimento dell’escaed un particolare tipo di territorio. Va comun-que messo in evidenza come alcune provin-ce si distinguano “negativamente” nel bien-nio considerato (2009-2010) per l’elevatonumero di campioni; in particolare, Bologna(216 campioni nel 2009 e 98 nel 2010), Forlì-Cesena (162 campioni nel 2009 e 267 nel2010), Parma (70 campioni nel 2009 e 156nel 2010) sembrano essere le province mag-giormente coinvolte nel ritrovamento di e-sche o carcasse di animali. Una disaminaaccurata del dato relativo al numero di cam-pioni positivi sembra indicare un’attivitàmaggiore nella zona di pianura della provin-cia di Parma e di Bologna e nei dintorni diRocca San Casciano-Tredozio per quanto ri-guarda la provincia di Forlì-Cesena.La distribuzione temporale dei fenomeni diavvelenamento di animali si mantiene co-stante negli anni (anche negli anni preceden-ti il biennio considerato, dati non mostrati)con due picchi nei mesi di marzo ed ottobre-novembre; al contrario si osserva un calo neimesi di giugno e luglio.Dal punto di vista scientifico è interessantecommentare le positività riscontrate dall’IZ-SLER sui campioni conferiti. Innanzi tutto lagamma di analisi disponibili è molto ampia espazia attraverso diverse categorie di so-stanze tossiche: • pesticidi insetticidi, fra cui gli inibitori del-

l’enzima acetilcolinesterasi (organo-fosfo-rici e carbammati) e gli organo-clorurati

• pesticidi lumachicidi (metaldeide emethiocarb, sebbene quest’ultimo rientrinella categoria dei carbammati)

• rodenticidi ad attività anticoagulante. Dasegnalare il grande sforzo dell’IZSLERche, nel corso del 2010, ha implementatole sostanze ad attività anticoagulante ri-

laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 20118 Attualità Avvelenamenti

Indagini tossicologiche in Emilia RomagnaReport sul biennio 2009-2010

In occasione del Seminario “Il MedicoVeterinario nella gestione degli avve-lenamenti”, organizzato da ANMVI in

collaborazione con il Servizio di Assi-stenza Tossicologica Veterinaria 24h ATVPurina- il Ministero della Salute presen-terà una linea guida applicativa dell’Ordi-

nanza 18 dicembre 2008. Il Seminario - li-bero e gratuito per i Medici Veterinari -farà il punto sulla normativa, sulla gestio-ne clinica e farmacologica del pazientein emergenza e sulle tossicosi negli ani-mali da compagnia. L’analisi dei dati edei casi ricorrenti consentirà l’elabora-zione di nuove strategie per aggredire ilfenomeno attraverso la prevenzione,l’approccio epidemiologico e la repres-sione. Esperti, magistrati, esponenti isti-tuzionali e del Ministero della Salute siriuniranno a convegno con i medici vete-rinari per sensibilizzare gli addetti ai la-vori e l’opinione pubblica su un fenome-no da prevenire e da reprimere attraver-so la puntuale applicazione dei vigenti di-vieti previsti dal Codice Penale e dall’Or-dinanza 18 dicembre 2008 del Ministerodella Salute. Il programma: www.anmvi.it

PRESTO LINEE GUIDA DAL MINISTERO DELLA SALUTE

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cercate nei campioni sospetti (da 2 a 9)• altre sostanze, tra cui stricnina, fosfuro di

zinco, cianuri, erbicidi triazinici, insetticidipiretroidi, imidaclopride)

Conoscere il tipo di tossico impiegato nelleesche o negli episodi di avvelenamento ingenerale è di fondamentale importanza peralmeno un paio di motivi. Innanzi tutto con-sente di avere una “mappatura” dei principiattivi più utilizzati, il che consente un control-lo più capillare da parte delle Forze dell’Or-dine deputate al monitoraggio di questo fe-nomeno ed all’identificazione degli avvelena-tori. In secondo luogo, la conoscenza deiprincipi attivi più frequentemente utilizzatipuò consentire, in base alla sintomatologia ealla casistica, di intervenire terapeuticamen-

te con successo in quei casi di intossicazio-ne in cui è possibile sfruttare il fattore tem-po. Il pregresso insegna che, quando un a-nimale intossicato ed ancora in vita, vienesoccorso da personale autorizzato con e-sperienza di intossicazioni con sintomatolo-gia simile, sovente il primo soccorso risultafondamentale per la salvaguardia delle gran-di funzioni organiche e la stabilizzazione del-l’animale stesso. Naturalmente questo nonsempre è possibile e spesso ci troviamo adiscutere dell’eventuale tossico a posteriori,quando l’animale è già deceduto sulla basedi una sospetta intossicazione; l’anamnesi èquasi sempre silente e si procede per tenta-tivi durante le analisi di laboratorio. Per que-sto motivo riteniamo della massima impor-

tanza diffondere i dati relativi alle sostanze u-tilizzate durante gli episodi criminosi incorsinella nostra Regione.E troviamo anche qualche sorpresa; se i pe-sticidi inibitori dell’enzima acetilcolinesterasirisultano di gran lunga i prodotti maggior-mente utilizzati (49,6% e 41,5% negli anni2009 e 2010, rispettivamente), i pesticidi or-gano-clorurati sono molto ben rappresentatiin questa particolare classifica (33,8% e38,5% negli anni 2009 e 2010, rispettiva-mente), con l’α e β endosulfan dominatoreincontrastato. Nonostante le recenti restri-zioni di utilizzo e di vendita, evidentemente èancora possibile reperire con relativa facilitàle suddette sostanze, sia tramite canali clan-destini, sia tramite la normale rete di vendita

della grande distribuzione. È il caso di alcuniinsetticidi, dei lumachicidi o di alcuni roden-ticidi ad attività anticoagulante che sono fa-cilmente acquistabili da privati cittadini perl’utilizzo domestico. Come sovente accade,è poi l’impiego sbagliato che viene fatto diquesti prodotti a determinare l’avvelenamen-to accidentale e/o intenzionale.Se gli organo-clorurati risultano ancora lar-gamente impiegati nel 2010 (nonostante visia il grande quesito relativo alle fonti di ap-provvigionamento), notiamo con soddisfa-zione il calo di alcuni inibitori dell’enzima co-linesterasi. In particolare il metomil (che pas-sa da 123 campioni positivi del 2009 a 14nel 2010) ed il carbofuran (17 nel 2009 e 5nel 2010). In calo anche l’impiego della stric-nina (24 nel 2009 e 12 nel 2010). Stabile l’u-tilizzo del fosfuro di zinco e della metaldeide.In aumento l’utilizzo dei rodenticidi ad atti-vità anticoagulante, grazie anche al poten-ziamento delle analisi condotte dall’IZSLER,che consente di disporre di un’ampia gam-ma di principi attivi che rispecchia la distri-buzione ed il reale utilizzo sul territorio.In conclusione, dall’esame dei dati presen-tati dall’IZSLER nel biennio 2009-2010, e-merge un quadro che continua a destarequalche preoccupazione; il reperimento del-le esche e/o dei bocconi avvelenati non èancora un fenomeno ascrivibile al passato,bensì tuttora presente sul nostro territorio.L’uccisione di animali per mezzo dei bocco-ni/esche avvelenate è una barbara attività,retaggio di una ancestrale concezione dicontrollo del territorio; tale modalità, in ag-giunta alle implicazioni morali facilmente in-tuibili, non è assolutamente selettiva e deter-mina la dispersione di pericolose sostanzetossiche nell’ambiente responsabili di gravifenomeni a carico della popolazione dome-stica e selvatica. Quando le esche vengono posizionate nel-l’ambiente urbano, il rischio si estende an-che alla fascia di popolazione, rappresenta-ta dai bambini.L’attività meritoria del Corpo Forestale delloStato e di tutti i privati cittadini che si appli-cano nel consegnare il materiale sospetto al-le Forze dell’Ordine ha portato ad un aumen-to del numero di campioni esaminati e ad u-na mappatura abbastanza precisa del terri-torio sottoposto ad azioni criminose. Ritenia-mo auspicabile che tale attività di controllosia non soltanto mantenuta, bensì incremen-tata, allo scopo di debellare un fenomeno e-stremamente pericoloso per la fauna dome-stica e selvatica e potenzialmente pericolo-so anche per l’uomo. È altrettanto auspicabile che il laboratoriodell’IZSLER potenzi la sua preziosa attivitàlaboratoristica, incrementando il numero e latipologia di analisi disponibili per la ricercadi eventuali tossici; appare pleonastico sot-tolineare che un maggior numero di analisiconsente di identificare anche principi attiviutilizzati raramente, ma che possono co-munque rappresentare un pericolo per lafauna domestica e selvatica. Il lavoro di registrazione, monitoraggio e geo-referenziazione prodotto grazie all’impegnodel Corpo Forestale dello Stato, dell’IstitutoZooprofilattico Sperimentale della Lombardiae dell’Emilia-Romagna, del Servizio territoria-le rurale della Direzione Generale Agricolturadella Regione e del Servizio Veterinario del-l’Assessorato alla Sanità è a disposizione deiServizi Veterinari e delle Forze dell’Ordine: tut-to questo allo scopo di consentire, attraversole attività di prevenzione e repressione, unaancora più incisiva lotta al criminoso compor-tamento nei confronti degli animali, come isuccessi ottenuti nella Provincia di Forlì/Ce-sena hanno dimostrato. ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 2011 Eventi Veterinari 11

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATAIL CORRETTO APPROCCIO DIAGNOSTICO

IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA: QUANDO E PERCHÉ USIAMO L’ESAME ENDOSCOPICO?

Matera, 16 Ottobre 2011

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREEnrico Bottero

OBIETTIVIUn corretto approccio diagnostico permette al veterina-rio di affrontare in maniera adeguata segni clinici croni-ci, spesso frustranti, come il vomito, la diarrea o la tos-se. L’esame endoscopico rappresenta in molti casi il mo-mento finale dell’iter diagnostico. Un corretto utilizzo diquesta tecnica permette di ottimizzare l’iter diagnosticonei pazienti cronici. Allo stesso tempo l’endoscopia puòdiventare una tecnica operativa e risolutiva per alcunecondizioni patologiche come: corpi estranei ostruttivi,stenosi esofagea, neoformazioni sanguinanti etc…

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Patologie Esofago-gastriche: corret-to approccio diagnostico. Quando u-siamo l’esame endoscopico?Patologie enteriche: corretto approc-cio diagnostico. Quando usiamo l’e-same endoscopico?

11.00 Pausa11.30 Patologie Nasali: corretto approccio

diagnostico. Quando usiamo l’esa-me endoscopicoPatologie delle vie aeree inferiori:corretto approccio diagnostico.Quando usiamo l’esame endoscopi-co

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: pazienti affetti

da rigurgito, vomito e diarrea15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: pazienti affetti

da scolo nasale, stertore respirato-rio e tosse.

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEHilton Garden Inn Via Germania (Borgo Ve-nusio) 75100 Matera

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

5 CREDITI ECM

DELEGAZIONE REGIONALE TRENTINO ALTO ADIGE ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA

Trento, 16 Ottobre 2011

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREAdolfo Guandalini

OBIETTIVIL’incontro verterà inizialmente sulle informazioni di ba-se anatomiche e fisiologiche riguardanti la cornea e lepalpebre (compresa la terza palpebra). Verranno poitrattate tutte le patologie corneali che possono essereinscritte sotto la definizione di “Occhio Opaco”, fornen-do ai partecipanti gli elementi necessari per effettuareuna accurata diagnosi e per impostare poi una correttaterapia medica e chirurgica delle patologie riscontrate.Si parlerà successivamente dell’approccio esclusiva-mente chirurgico alle patologie delle palpebre e dellaterza palpebra cercando di fornire ai Medici Veterinarile adatte conoscenze per effettuare questi interventi se-condo la metodica più corretta per ogni singolo caso.Infine, tutte le nozioni teoriche acquisite nella prima par-te dell’incontro, nella seconda parte, saranno messe inpratica attraverso lo studio di numerosi casi clinici evi-scerando per ciascuno di essi il percorso diagnostico eterapeutico che è stato tenuto durante la loro gestione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Opacità della cornea, riconoscerleper curarle

11.00 Pausa11.30 Chirurgia di base delle palpebre e

della terza palpebra13.00 Spazio per eventuale relazione

commerciale 13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: "...dalla teoria

alla pratica" (prima parte)15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: "...dalla teoria

alla pratica" (seconda parte)17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

Non è stato richiesto l’accreditamento ECM

SEDEOrdine dei Medici Veterinari Viale Zambra16 - 38100 Trento

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE?

Pero (MI), 9 Ottobre 2011

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RELATOREStefano Nicoli

OBIETTIVIFornire ai partecipanti cenni di anatomia dell’apparatourinario e fisiopatologia delle malattie chirurgiche di piùfrequente riscontro. Descrivere le possibili soluzioni chi-rurgiche alle patologie suddette. Sensibilizzare i colle-ghi circa la necessità di trattamenti “conservativi” neiconfronti di rene e uretere.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Chirurgia renale - Tutto ciò che sipuò fare a un rene

11.00 Pausa

11.30 Chirurgia ureterale: è sempre micro-chirurgia? Cateteri e stent: loro applicazione inurologia

13.00 Presentazione a cura di HILL’s13.30 Pausa14.30 Uretrotomia nel gatto: tecniche a

confronto15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: selezione di

casi clinici di urologia17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEAta Hotel Expo Fiera Via Keplero 12 - Pero(MI) tel 02/300551

Non è stato richiesto l’accreditamento ECM

PER INFORMAZIONIMonica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91E-mail: [email protected] www.scivac.it

CHAIRPERSONGiorgio Ricardi - Massimo Magri

RELATORELouise Southwood Parente

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti9.25 Saluto del Presidente SIVE, presen-

tazione dei relatori e inizio dei lavori9.30 Come decidere se trattare chirurgi-

camente o farmacologicamente icavalli con le coliche

10.30 Trattamento dei fecalomi 11.00 Coffee break11.30 Malattie gastroenteriche: come si

applicano al paziente i dati dell’at-tuale letteratura scientifica? - Esem-pi con casi clinici

12.30 Trattamento medico e chirurgico

dell’infiammazione del colon dorsa-le destro

13.00 Lunch break14.30 Il trattamento postoperatorio del pa-

ziente con colica: Cure di base e cu-re critiche

15.30 Ileo postoperatorio: Stato dell’arte 16.00 Coffee Break16.30 Infezione postoperatoria: Prevenzio-

ne, diagnosi e impiego di farmaciantimicrobici

17.30 Aderenze intraperitoneali postope-ratorie: a che punto siamo con laprevenzione e il trattamento?

18.00 È davvero una colica? Cause nongastroenteriche di segni clinici simil-colici.

18.30 Discussione e fine del seminario

SEDEFiera di Milano - Sala Sagittarius Via Michelangelo Buonarroti 20017 Rho (Milano)www.cavalliamilano.it

INFORMAZIONISegreteria SIVE - Monica BorghisaniPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091E-mail: [email protected]

AGGIORNAMENTI NELL’ADDOME ACUTO DEL CAVALLO:INCONTRO CON LOUISE SOUTHWOOD

15 ottobre 2011Milano in occasione di Fiera CavalliaMilano

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Professione Veterinaria 30-2011:ok 7-09-2011 10:49 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 30

laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 201112 Eventi Veterinari

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE CALABRIAIn collaborazione con la facoltà di Medicina Veterinaria di Messina

PRIMO APPROCCIO ALLA MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILIDomenica 2 Ottobre 2011

RELATORIDott. Paolo Selleri, Dott. Giuseppe Latella

OBIETTIVIL'interesse per i rettili, sia come animali da com-pagnia che esposti in parchi e zoo, è sensibil-mente aumentato negli ultimi anni. Sono numero-si i colleghi che dedicano la propria opera preva-lentemente alla medicina e chirurgia dei rettili.Questo incontro intende essere un'introduzionealle basi dell'allevamento, della medicina e dellachirurgia dei rettili. Oggi giorno i proprietari di ret-tili, specialmente dei cheloni, sono sempre più at-tenti ed accorti nel rispettare le esigenze di que-ste specie e per questo motivo al veterinario è ri-chiesta una competenza molto approfondita.Per questo motivo ai cheloni sarà dedicata lamaggior parte della giornata.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Chi sono i nostri pazienti? Conosce-re e riconoscere i rettili

11.00 Pausa11.30 La corretta gestione e le malattie ge-

stionali del paziente rettile 13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Anche i rettili possono essere visita-

ti: approccio semiologico al pazienterettile, avvalendosi di casi clinici

15.30 Pausa16.00 Medicina interna dei rettili: Casi cli-

nici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEAula Magna della Facoltà di Medicina Vete-rinaria Università di Messina

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2011. Nonè richiesta la preiscrizione. Gli interessatidevono registrarsi direttamente in sede d’in-contro presentandosi alle ore 08.30 pressola segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00- E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE SARDEGNAIn collaborazione con: ORDINE MEDICI VETERINARI DI CAGLIARI

“Una giornata nell'ambulatorio di un veterinario aviare"Domenica 25 Settembre 2011

RELATOREAlessandro Melillo

DELEGATO REGIONALESarah Loddo

OBIETTIVILa sempre crescente presenza di varie specie a-viari come animali da compagnia rende una rea-le possibilità anche per il veterinario generico diincontrare questi curiosi pazienti. Scopo dellagiornata sarà fornire le principali nozioni sullacorretta gestione di queste specie sia dal puntodi vista alimentare che comportamentale, non-ché guidare i partecipanti lungo un corretto iterdiagnostico. Verranno prese in considerazione lemalattie infettive più frequenti nonché il comunefrustrante problema dell'autodeplumazione. Gliargomenti saranno seguiti dalla presentazione dicasi clinici interattivi che si riscontrano con mag-giore frequenza nella pratica quotidiana del clini-co aviare.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Visita clinica del paziente aviare.Corretta nutrizione e gestione dellespecie di maggiore interesse

11.00 Pausa11.30 Le principali malattie infettive degli

Psittaciformi13.00 Spazio per eventuale relazione com-

merciale (nel caso non si svolga la re-lazione il programma nel pomeriggiosarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Problematiche più frequenti espres-

se tramite casi clinici16.00 Pausa16.30 Feather picking17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDE Ordine dei Medici Veterinari di Cagliari

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE eSCIVAC in regola con l’iscrizione 2011.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded’incontro presentandosi alle ore 08.30presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00- E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI15-16 Ottobre 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi Cremona

PROGRAMMA SCIENTIFICOSABATO, 15 OTTOBRE 2011

Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più10 di discussione

8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione dei relatori ed ini-zio dei lavori

9.30 L’importanza della radiografia intraorale nella diagnosi delle patologiedentali di lagomorfi e roditoriIgor Pelizzone

10.05 Lo stato dell’arte del timoma nel co-niglioElisabetta Mancinelli

10.40 Pausa11.15 La vaccinazione negli Animali Sel-

vatici e da ZooMarco Campolo

11.50 Le opzioni terapeutiche nel tratta-mento chirurgico dell’odontoma neiroditoriMassimo D’Acierno

12.25 Pausa Pranzo14.00 Iperadrenocorticismo nel coniglio:

caso clinico o condizione poco de-scritta?Valeria Del Duca

14.35 Indagine cloacoscopica nei rettili:metodologie ed applicazioniFilippo Spadola

15.10 Tecniche necroscopiche e quadri i-stopatologici nei cheloniPaolo Selleri, Raffaele Melidone

15.45 Pausa 16.15 Il FLOTAC applicato alla medicina

degli esoticiGiuseppe Cringoli e Laura Rinaldi

16.50 Lo stato dell’arte nella conservazio-ne della Emys orbicularis Vincenzo Ferri

17.25 Tutto quello che dobbiamo sapere

sul visone come petDaniele Petrini

18.00 La riparazione del carapace e delpiastrone nei cheloni nelle metodi-che alternative del dr. Brunetti Leonardo Brunetti

DOMENICA, 16 OTTOBRE 20119.00 Le malattie del piumaggio negli psit-

taciformiLorenzo Crosta

9.35 Aggiornamenti delle applicazioni la-ser in medicina e chirurgia degli A-nimali EsoticiGiordano Nardini

10.10 Pausa11.00 Aggiornamenti sulla fissazione e-

sterna nel trattamento delle fratturedegli animali esoticiMarco Bedin

11.35 Coniglio: Brevi Manualità e Diagnosti-ca per Immagini, quale sedazione?Stefano Cusaro

12.10 Traumi da aggressione da cospeci-fici Fabio Gnali

12.45 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

12.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine dell’evento

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE inregola con l’iscrizione 2011. Non è richie-sta la preiscrizione. Gli interessati devonoregistrarsi direttamente in sede d’incontropresentandosi alle ore 08.30 presso la se-greteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAEElisa - Tel. 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

INCONTRO SIODOVLA MALATTIA PARODONTALE:

PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO, TRATTAMENTOCHIRURGICO E TECNICHE RIGENERATIVE

Domenica, 9 Ottobre 2011 - Cremona, Palazzo Trecchi

RELATORIStefano Corbella, Milano - Alessandro DeSimoi, Belluno - Mirko Radice, Milano

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.00 Registrazione dei partecipanti9.30 La pianificazione del trattamento pa-

rodontale - S. CorbellaDetartrasi e levigatura delle radici -M. Radice

11.00 Pausa11.30 Il lembo di accesso (differenze in ve-

terinaria) - S. Corbella, A. De SimoiLa Excisional New Attachment Pro-cedure - S. Corbella

13.00 Pausa pranzo14.30 Il lembo a riposizionamento apicale

(differenze in veterinaria) - S. Corbel-la, M. RadiceLa chirurgia estetica muco gengivale- S. Corbella

15.30 Pausa16.00 La chirurgia ossea resettiva - S. Cor-

bellaLa chirurgia ossea rigenerativa e imateriali riempitivi (differenze in ve-terinaria) - S. Corbella, A. De Simoi

17.30 Casi clinici a cura dei soci SIODOV18.00 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOVin regola con l’iscrizione 2011. NON è ne-cessaria la preiscrizione. Presentarsi in se-de congressuale per la registrazione.

QUOTE DI PARTECIPAZIONESoci SIODOV 2011: GRATUITOSoci SCIVAC: € 75,00Non soci: € 150,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 E-mail: [email protected]

6 CREDITI ECM

SIODOVSOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

Professione Veterinaria 30-2011:ok 7-09-2011 10:49 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 30

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La maggior dei cani domesti-ci nei paesi sviluppati vienenutrita con alimenti com-merciali. Uno studio ha valu-tato le preferenze dei pro-prietari di cani sovrappeso

nell'acquistare alimenti commerciali per ani-mali. Lo studio descrittivo osservazionalemulticentrico ha incluso un gruppo di 198proprietari di cani domestici urbani. Si con-ducevano interviste personali per esaminarele opinioni dei proprietari con domande cheriguardavano l'importanza di alcune qualitàdel petfood. Mediante test-U di Mann-Whit-ney si effettuava un'analisi bivariata per con-frontare le medie assolute tra i proprietari di

cani sovrappeso (n° 137) e i proprietari di ca-ni con peso corporeo normale (n = 61).Gli alimenti commerciali a basso costo e leofferte speciali erano più importanti per i pro-prietari di cani sovrappeso che per i proprie-tari di cani con peso normale.La qualità degli ingredienti e la composizionenutrizionale erano più importanti per i pro-prietari di cani con peso corporeo normaleche per quelli dei cani sovrappeso.La più importante fonte di informazioni sullanutrizione animale era il veterinario per en-trambi i gruppi (83,6% per i proprietari di ca-ni normali e 83,2% per i proprietari di cani so-vrappeso).I proprietari dei cani sovrappeso, concludo-no gli autori, hanno un interesse minore ver-so i principi di corretta nutrizione del cane ri-spetto ai proprietari di cani con peso corpo-reo normale.“Preferences of owners of overweight dogswhen buying commercial pet food” Suarez L,Peña C, Carretón E, Juste MC, Bautista-Ca-

staño I, Montoya-Alonso JA. Anim Physiol A-nim Nutr (Berl). 2011 Jul 6. [Epub ahead ofprint]. ■

Parametri ematicidella vacca inlattazione

Uno studio ha determinato gli in-tervalli di confidenza dei parame-tri ematici utilizzati per i profili

metabolici delle vacche Holstein in lattazioneclinicamente normali tenendo in considerazio-ne gli effetti del numero di parti, dello stadio dilattazione e della stagione. Si prelevavano campioni ematici da 740 vac-che di 33 mandrie da latte italiane secondo unprotocollo predefinito. Le mandrie venivano vi-sitate durante l'estate e l’inverno successivo,

effettuando in ciascuna visita prelievi da 12vacche in lattazione (4 primipare e 8 multipa-re). Sei vacche venivano selezionate dal grup-po a inizio lattazione (giorni di lattazione: 10-89) e le altre 6 dal gruppo in media lattazione(giorni di lattazione: 90-215). I criteri di sele-zione escludevano gli animali clinicamente e-sposti a malattie del periparto così come quellinon considerati in buone condizioni di salute.Si calcolavano i valori medi di mandria per o-gni parametro ematico in accordo a tre princi-pali fattori di classificazione: numero di parti(primipare vs. multipare), stadio di lattazione (i-niziale vs. medio) e stagione produttiva (estatevs. inverno).Il numero di parti influenzava la concentrazio-ne ematica di proteine totali, globuline, creati-nina, fosfatasi alcalina, gamma glutamil tran-sferasi, creatinina chinasi e fosforo. Gli acidigrassi non esterificati ematici, aspartato, ami-no transferasi, gamma glutamil transferasi,creatinin chinasi e colesterolo erano influenzatidallo stadio di lattazione. La stagione produtti-va aveva un effetto significativo su proteine to-tali, globuline, creatinina, fosfatasi alcalina, fo-sforo, sodio e cloro. Questi risultati, concludo-no gli autori, possono essere utili per migliora-re l'accuratezza dei profili biochimici nella va-lutazione dello stato metabolico delle vaccheHolstein in lattazione. (M.G.M.)“Reference values for blood parameters inHolstein dairy cows: Effects of parity, stageof lactation, and season of production. CozziG, Ravarotto L, Gottardo F, Stefani AL, Con-tiero B, Moro L, Brscic M, Dalvit P. J DairySci. 2011 Aug; 94(8): 3895-901. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 2011 Attualità scientifica Vet Journal 13o

Scelta del petfood da partedei proprietari di canisovrappesoPiù interessati agli aspetti economici che agli ingredienti, secondo uno studio

Un furetto (Mustela putorius furo)maschio castrato di due anni ve-niva visitato con un'anamnesi di

due giorni di paraparesi ambulatoria de-gli arti posteriori. All'esame clinico si pal-pava una massa nell'addome craniale,caudalmente allo stomaco. L'esame ematologico rivelava un'anemianormocitica normocromica e linfocitireattivi. All'esame ecografico dell'addo-me si identificava una massa addomina-le ipoecogena. Nel corso della laparoto-mia esplorativa si osservava e asportavauna massa piramidale che ricordava unlobo di tessuto epatico steatosico asso-ciata a torsione omentale. La diagnosi i-stopatologica della massa asportata eradi splenosi. Il dolore addominale e la pa-raparesi si risolvevano dopo la chirurgia,suggerendo che la paraparesi era dovutaal dolore. La splenosi, concludono gli au-tori, dovrebbe quindi essere inclusa nelladiagnosi differenziale delle masse addo-minali e del dolore addominale acuto nelfuretto. (M.G.M.)“Diagnosis of an Abdominal Splenosis ina Case of Ambulatory Paraparesis of theHind Limbs in a Ferret (Mustela putoriusfuro)”. Jaime Martorell, Daniela Vrabelo-va, Leire Reberte, Antonio Ramis, Jour-nal of Exotic Pet Medicine. Volume 20, Is-sue 3, Pages 227-231, July 2011

PARAPARESI DA SPLENOSI

IN UN FURETTO

Professione Veterinaria 30-2011:ok 7-09-2011 10:49 Pagina 13

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La Regione Calabria ha ap-provato un Piano triennale difarmacosorveglianza e far-macovigilanza 2011-2013,con lo scopo di organizzaresul territorio regionale l'atti-

vità di ispezione e di verifica dell'impiego delfarmaco veterinario in tutte le sue fasi dallaproduzione all'utilizzo e per tutti i suoi aspet-ti: congruo utilizzo, prescrizione, corretta di-stribuzione, commercio all'ingrosso e al det-taglio.Lo scopo è quello di evitare ogni illecito e/oabuso, a tutela della salute pubblica e del be-nessere animale. Il piano integra il Piano Re-gionale Residui (PRR) e il Piano Regionale dicontrollo dell’Alimentazione Animale (PRAA),a loro volta derivati rispettivamente dal PianoNazionale dei Residui (PNR) e dal Piano Na-zionale di Alimentazione Animale (PNAA).

SOGGETTI DESTINATARI DEICONTROLLI

1. Operatori di commercio all'ingrosso, divendita diretta e al dettaglio di farmaci ve-terinari: In tali sedi andranno verificate leautorizzazioni, i requisiti strutturali e tec-nologici, le operazioni di transizione com-merciali, le documentazioni ufficiali in en-trata e in uscita (fatture e prescrizioni ve-terinarie), la tenuta dei registri.

2. Allevamenti di animali destinati alla pro-duzione dì alimenti per l'Uomo:In tali sedi sarà verificata la tracciabilitàdei farmaci, il rispetto dei tempi di so-spensione, l'idonea tenuta dei registri, latenuta delle scorte, l'appropriatezza del-l'utilizzo dei farmaci, la modalità del lorosmaltimento.

3. Impianti di cura, di custodia, di alleva-

mento di animali non destinati alla produ-zione di alimenti per l'uomo:In tali sedi sarà verificata la tracciabilità deifarmaci, l'idonea tenuta dei registri, la te-nuta delle scorte, l'appropriatezza dell'uti-lizzo dei farmaci, la modalità del loro smal-timento, la separata tenuta della registra-zione delle sostanze ad azione psicotropae la loro corretta gestione e custodia.

4. Medici Veterinari zooiatri: controllo delleautorizzazione e tenuta della scorta e del-la corretta ricettazione. Attività: Non èprevista una preventiva categorizzazionedei rischi connessi all'impiego di farmaciveterinari.

I Servizi Veterinari delle ASP della regione so-no deputati all'esecuzione delle ispezioniprogrammate, alle campionature, alla lororendicontazione. Le ispezioni dovranno es-sere eseguite senza preavviso, organizzate inmaniera non discriminatoria, a rotazione econ un'attività di programmazione che ga-rantisca la verifica del 100% della filiera nelcorso di 5 anni.

FARMACOVIGILANZAL’osservatorio sulla sicurezza dei farmaci im-piegati sul territorio regionale raccoglie le se-gnalazioni delle reazioni avverse conseguentiall’utilizzo dei medicamenti con tutte le infor-mazioni utili possibili e le raffronta con i datiriguardanti i volumi dei consumi degli stessi.Il servizio veterinario regionale promuoveràattività informative volte a sensibilizzare i pro-fessionisti del settore affinché segnalino tutti isospetti di reazione avversa che avranno mo-do di verificare durante l’esercizio della pro-pria professione. Il Piano è pubblicato sul Bollettino Regionaledella Calabria del 16 agosto 2011. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 30| 2011 Calabria Info Regioni 15

Farmacoveterinario,approvato pianodi ispezioni Il piano triennale prevede l’ispezione e la verificadell’impiego del farmaco in tutte le sue fasi

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 30

La Regione Toscana ha ag-giornato l’elenco delle “Ma-nifestazioni popolari a ca-rattere storico e culturaleche si svolgono sul territoriodella Regione da almeno

dieci anni e nelle quali è previsto l’impiego dianimali. (Bollettino Ufficiale Della Regione To-scana - n. 32 del 10 agosto 2011). Una cinquantina di manifestazioni, fra cui na-turalmente il Palio di Siena, al quale si sonoaggiunti, il “Gran premio delle Palme” e la“Corsa cavalli” che si svolgono nel Comunedi Montepulciano, e anche la “Giostra del Sa-racino - Medievalis” che si svolge nel Comu-ne di Pontremoli. Si tratta dell’elenco regionale (istituito dall’art.15, comma 1 della legge regionale 20 otto-bre 2009 n. 59) che comprende di diritto lemanifestazioni storiche con impiego di ani-mali con più di dieci anni di vita. Per le manifestazioni non iscritte, la prima i-scrizione va richiesta alla struttura regionalecompetente in materia di sanità pubblica ve-terinaria, che provvede all’aggiornamentodell’elenco, previo parere favorevole dellestrutture regionali competenti in materia di at-tività culturali. Su questi presupposti, l’elen-co è stato aggiornato con l’inserimento di trenuove manifestazioni.

AUTORIZZAZIONILe singole edizioni sono autorizzate dal Co-mune dove si svolgono, previo parere favo-revole dell’azienda USL, secondo i criteri e lemodalità stabilite, dal Regolamento regionalein vigore dal 5 agosto 2011 (Bollettino ufficia-le della Regione Toscana - n. 39 del 5 ago-sto 2011).

CONDIZIONIL’art. 6 (Manifestazioni storico - culturali) delnuovissimo Regolamento stabilisce che du-rante lo svolgimento della manifestazione i-scritta nell’elenco regionale “è garantito un a-deguato servizio di assistenza veterinaria dipronto intervento. Il servizio di assistenza vi-

gila anche sul rispetto del divieto di qualsiasitrattamento farmacologico teso ad alterare leprestazioni degli animali”.La pista in cui si svolge la manifestazione “èdelimitata mediante strutture idonee a ridurrei danni per gli animali in caso di caduta, non-ché a garantire l’incolumità degli spettatori”.Qualora la manifestazione preveda l’impiegodi equidi, “il terreno asfaltato o cementato èricoperto da materiale idoneo ad attutire icolpi degli zoccoli degli animali”, un accorgi-

mento che non si applica alle manifestazioni“che prevedono l’impiego di asini in gara,qualora la pista sia inferiore a 250 metri”.Infine, la Regione, per salvaguardare le tradi-zioni storiche e la tutela degli animali, contri-buisce alla diffusione e alla adozione di misu-re atte a evitare o a ridurre ogni danno a per-sone e animali.Secondo Italian Horse Protection, l’articoloin questione “è in palese contrasto con l’or-dinanza ministeriale 21 luglio 2009”, pertan-

to chiede al Ministero della Salute di “impu-gnare il regolamento e riaffermare il princi-pio di riferimento della norma nazionale, se-condo la quale le attività agonistiche, spor-tive o ludiche a cui sono sottoposti gli equi-di di qualunque specie, nel rispetto del be-nessere e della sicurezza degli animali, van-no svolte su fondo idoneo ad attutire l’im-patto degli zoccoli, dunque penetrabile, u-niforme e con adeguato attrito tale da evita-re scivolamenti”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 30| 2011 Toscana Info Regioni 17

La Toscana ha regolamentato i paliiLe norme si applicano alle manifestazioni storiche riconosciute

Iveterinari liberi professionisti espleta-no le procedure di anagrafe canina conun codice di riconoscimento attribuito

dalla Azienda unità sanitaria locale. Il co-dice è assegnato previa frequenza di uncorso di formazione organizzato dalla A-sl, in collaborazione con l’Ordine provin-ciale dei medici veterinari, di durata pariad almeno sei ore e con test finale, aven-te ad oggetto i contenuti della L.R.59/2009 e del relativo Regolamento di at-tuazione.Il responsabile del cane provvede all’i-scrizione presso l’anagrafe canina conte-stualmente all’identificazione elettronicadel cane effettuata con microchip da unmedico veterinario. I cani già identificaticon microchip sono iscritti nella bancadati locale dopo la verifica della identifi-cazione a cura del veterinario ufficiale.Le operazioni sono eseguite, in confor-mità alle disposizioni di cui all’allegato B,da medici veterinari del servizio sanitarioregionale e da medici veterinari liberoprofessionisti.

VETERINARI A LEZIONEDI ANAGRAFE CANINA

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Professione Veterinaria 30-2011:ok 7-09-2011 10:50 Pagina 18

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 30

Alcolismo e lavori utili

Da qualche giorno controllo l’evo-luzione della malattia al cane diun cliente cui è stata “sottratta”

la patente perché risultato di un tasso alcole-mico superiore ai valori di legge.Il suo racconto ne ha del persecutorio e i riferi-menti ad altri casi cui attinge per i suoi raccon-ti mi hanno fatto trasalire poiché avevo quoti-dianamente sottovalutato il problema.Leggo su @nmviOggi che una collega di Cone-gliano, la zona non tragga in inganno, è vittimadello stesso reato. Non voglio entrare nel meri-to delle questioni che non conosco ma, standoalmeno ai racconti del mio cliente, che dice diessere stato assolutamente sobrio, così comeriportato nel verbale delle forze dell’ordine, pareche per raggiungere un tasso alcolico nel san-gue prossimo al linciaggio penale bastino unpaio di birre e/o poco più. Per chi è poi in pos-sesso di una patente per camion, la classicapatente C (non infrequente poiché spesso ac-

quisita durante il servizio di leva), dove il para-metro ematico passa perentoriamente a 0,00,pare sia sufficiente mangiare un boero per es-sere classificato come alcolista. A questo pun-to mi coglie il dubbio, vista la condanna alla col-lega di Conegliano ad eseguire un lavoro social-mente utile, quale sostituire gratuitamente unprofessionista astemio o mai testato, in un ca-nile del comprensorio, se non vale la pena rifiu-tare la nostra assistenza, qualora chiamati asoccorrere d’urgenza un animale al termine diun pasto. Premetto che trovo umiliante che sisviliscano prestazioni professionali (cure) a livel-lo di strumento punitivo. Forse sarebbe il casoche i giudici potessero, con un minimo sforzodi fantasia, tener conto dello stadio postpran-diale di un professionista non conosciuto dalleforze dell’ordine come dedito all’abuso dell’al-cool. Una volta tanto che la schedatura, cui tut-ti noi siamo sottoposti, sia funzionale a dimo-strare che si può essere sobri anche dopo unpasto accompagnato da un paio di bicchieri divino e che quel valore rilevato su una stradapossa quindi essere interpretato o interpretabi-le in sede di giudizio.L’alcolismo è una piaga sociale che non ha la-sciato certamente indenne la classe veterinariama distinguere, viste le sanzioni, sarebbe op-portuno. Il sequestro con vendita dell'auto mipare un'operazione fuori dalla morale, cono-sciuta solo, fino ad ora, per i condannati permafia. Uno che si mette alla guida con altera-zioni è giusto che venga perseguito poiché inquesto caso c’è la volontà di contravvenire allalegge ma chi, come un professionista, sogget-to ad essere chiamato d’urgenza in qualsiasimomento della giornata, anche dopo un tradi-zionale pasto accompagnato da un paio di bic-chieri, la vera condanna è l’astemìa. Gli è con-sentito bere ai pasti solo durante le ferie quindi.Rivendichiamo a questo punto la nomea di be-vitori di amaro Montenegro che ci ha accom-pagnato per anni al bancone del bar del paesesperando che prima o poi esca il doping per latransferrina desialata.Alla collega di Conegliano vada, per quel checonta, tutta la mia solidarietà così come al col-lega che per due mesi non potrà contare sulleentrate provenienti dalla sua attività professio-nale esercitata nel canile della splendida citta-dina trevigiana. Alberto Schianchi

Il coraggio di cambiare

Mi riferisco all’editoriale apparsosul numero 28/2011 del settima-nale “La professione veterinaria”

e dal titolo “Laurea senza valore legale”.Senza entrare nel merito dell’articolo che meri-terebbe una discussione più approfondita esenza pregiudizi, devo purtroppo constatareche il termine di paragone delle migliori Facoltàitaliane sia quello delle Facoltà di Torino, Bolo-gna e Padova, definite come esempio di Fa-coltà di livello europeo. Ebbene, ricordo che inItalia vi sono altre tre Facoltà che hanno lo stes-so titolo delle suddette e che altre tre, a breve,si accingeranno ad ottenere l’ambito ricono-scimento definitivo di qualità sancito da un Or-ganismo di valutazione sovranazionale qual èl’EAEVE (mi domando perché questo non pos-sa essere un motivo d'orgoglio per tutta laclasse veterinaria italiana). Ritengo che unaprecisazione di questo tipo sia necessaria inquanto le Facoltà di Medicina Veterinaria italia-ne, seppure bistrattate da una legislazione chedeve fare i conti con l’attuale difficile situazioneeconomica, stanno dimostrando di esserecompetitive sul piano della didattica e della ri-cerca e che, forse, ma questo è un mio perso-nale punto di vista, anziché cercare “inutili edeleteri scontri” tra le diverse anime della vete-

rinaria, credo sia giunto il momento di trovareun’unità di intenti (vera e non a parole), che ga-rantisca ai nostri giovani di raggiungere com-petenze in spazi professionali che purtropposono stati lasciati ad altri o che altri potrebberoriempire.Il coraggio di cambiare ma soprattutto la ca-pacità di guidare i cambiamenti senza subirli,ritengo sia la sfida anche culturale per dimo-strare quale sia l’insostituibile ruolo del medicoveterinario nella nostra società.

prof. Fulvio MarsilioPreside - Facoltà di Medicina Veterinaria

Università degli Studi di Teramo

Egregio Prof. Marsilio, la sua lettera, come d’accordo, è stata pub-blicata anche perché ci offre l’occasione dichiarire alcune cose. Nel corsivo a cui fa riferi-mento venivano citate altre facoltà solo comeesempio senza alcuna intenzione di trascuraregli importanti obiettivi che voi avete raggiunto aTeramo. Nessuna intenzione quindi di sminuirel’importante lavoro che avete svolto in questiultimi anni proponendo altre esempi che soloterritorialmente sono lontani da voi. Possiamogiustificare la nostra citazione solo perché, seben ricordo, Torino, Bologna e Padova, sonostate tra le prime ad avere un riconoscimentoEAEVE. Per quanto inoltre propone nel suo in-tervento sa bene che all’unità di intenti ci cre-diamo o speriamo anche noi, soprattutto in unmomento di crisi come quello forte ed eviden-te che il nostro settore sta attraversando da al-cuni anni e che quindi richiede più che mai u-no sforzo comune ed una forte collaborazionefra tutte le parti coinvolte. Cerchiamo quindi divederci presto perché certamente il tempo nonè dalla nostra parte. Un caro saluto.

Carlo Scotti

Non servefinanziare le sterilizzazioniin Puglia

Leggevo su “La professione veterina-ria” n. 22/2011 l’articolo riguardanteil finanziamento della sterilizzazione

promosso dalla Regione Puglia. Non è il primoprogetto presentato in Puglia per le sterilizza-zioni delle cagne padronali, ma penso che or-mai questi progetti siano solo a vantaggio dipochi e non risolvono il problema randagismo.Perché se così fosse non ci sarebbe il motivodi presentarli in continuazione. Da sempre sono convinta che proporre incen-tivi o, addirittura fornire il servizio gratuito allacomunità, come avviene in provincia di Brindi-si, non risolve assolutamente il problema ran-dagismo. Fornire un servizio a un’utenza chenon ha capito la responsabilità che assumeprendendo un cane nel suo nucleo familiare,non ha alcuna validità, anzi non fa altro che ali-mentare l’idea che il veterinario lavora per pas-sione (gratis!).Nella provincia di Brindisi, il dirigente area A, haavuto la brillante idea di presentare un “Proget-to obiettivo” vedi delibera n. 1285/2010 in alle-gato, che ha solo, a parer mio, agevolato i di-pendenti ASL. Laddove un dirigente veterina-rio con reddito annuo di circa sessantamila eu-ro ne percepisce in più quasi altri diecimila peraver sterilizzato cagne di proprietà in sei mesi,mi sembra un affronto alquanto disdicevole.Vedi delibera n. 568 e 837/2011 e delibera1326/2011, dove sono riportati i compensi ri-cevuti sia dai dipendenti Asl sia dai liberi pro-fessionisti. Il progetto obiettivo su menzionato ha validitàdi tre anni, dal 2010 al 2012, ma ancor prima,

sempre il brillante dirigente area A aveva giàpresentato un altro progetto, per i soli dipen-denti, per sterilizzare sempre le cagne di pro-prietà con gravidanza indesiderata. A nulla èvalsa l’opposizione dell’Ordine di Brindisi cheha denunciato la situazione alla legislatura ealla FNOVI, rilevando la mancanza di etica, discienza e coscienza dell’operatore, nel steri-lizzare una cagna gravida. Laddove non si e-segue un profilo pre-operatorio e indagini pre-viste prima di un intervento chirurgico. Inoltre,la denuncia che non è compito dell’Asl occu-parsi delle cagne padronali, e la scorrettezzadeontologica nei confronti dei colleghi liberiprofessionisti perché è stato imposto loro unprezzo definito senza poter chiedere alcunaintegrazione, perché, importante per il suc-cesso del progetto è che il proprietario nonpaghi alcun soldo.I progetti funzionano in modo mediocre, per-ché sono pochi i proprietari che hanno co-scienza, purtroppo, di essere responsabili deipropri animali, infatti, molti hanno rinunciatoper non identificare i loro animali con il micro-chip. Ora non farebbero più bella figura quei pro-getti che educano la comunità ad assumersiresponsabilità, a far capire loro che il cane cipuò accompagnare per quindici anni in me-dia, della nostra vita, nel bene e nel male, eche comunque è sempre una nostra sceltaprendere un cucciolo, non sono loro che cicercano. Responsabilizzare il proprietario einsegnarli come educare un cucciolo, risolve-rebbe il problema randagismo, farebbe ap-prezzare la figura del veterinario che, anchese lavora per passione, come tutti, ha ancheuna dignità professionale che va ricompensa-ta economicamente. Risolverebbe l’abbando-no dei cani durante il periodo estivo, e inse-gnerebbe se e quale razza di cane si avvicinadi più alle nostre esigenze di vita senza ritro-varsi con un compagno a quattro zampe concui non c’è feeling.Sono forse concetti utopistici, ma sono a lun-go termine e sono quelli che ci farebbero clas-sificare come una società all’avanguardia inEuropa, e non i soliti tira a campà, con le inizia-tive dei soliti colleghi mediocri.

Rosanna Panebianco

L’intervento della Collega è corredato da unapuntuale documentazione sul pagamento del-le competenze spettanti ai Veterinari Liberi Pro-fessionisti e gruppo di lavoro impegnati per ilprogramma “Potenziamento della prevenzio-ne nel campo del randagismo” nel periodoottobre-dicembre 2010. Comprendo e con-divido. Posso solo ricordare che lo sforzoche i nostri Colleghi pugliesi stanno portandoavanti nella Commissione regionale per il ran-dagismo ci fa ben sperare. Non hanno uncompito facile, ma questa volta non potremodire di non aver fatto al massimo la nostraparte.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 30| 2011 Lettere al Direttore 19

“Un gatto in ospedale non porta piùbatteri di un mazzo di fiori”

Mauro Moroni, infettivologo

Un saggio sulla sindrome di Quirra

L'inchiesta legata all’utilizzo di munizioniall’uranio impoverito all’interno del poligonomilitare di Quirra ha rapidamente fatto il girodel mondo. Il caso è esploso dopo la rela-zione dei veterinari delle Asl di Cagliari e La-nusei. Medici veterinari che hanno eviden-ziato come negli animali della zona si riscon-trassero patologie e malformazioni che po-tevano essere ricondotte all’attività sul suo-lo del demanio militare. Decine di pagine che hanno convinto la pro-cura di Lanusei ad aprire una delicatissimainchiesta deputata a far luce su trent’anni diomissioni e mezze verità. Le ipotesi di reatoparlano chiaro: disastro ambientale, omes-so controllo, omessa denuncia, uso di siste-mi d’arma vietati e omicidio plurimo con do-lo eventuale. Il saggio del giornalista Rai Ot-tavio Pirelli “Veleni in paradiso” (Castelvec-chi, pagg. 126, euro 9,50) ripercorre le tap-pe di questa triste vicenda. L’Autore analiz-za nel dettaglio gli episodi che hanno porta-to la magistratura a puntare il dito controun’infrastruttura che veniva considerata unodegli orgogli delle nostre Forze armate.Un’enorme discarica a cielo aperto incasto-nata tra dieci Comuni che vivono di alleva-mento ed agricoltura. Paesi dove il numerodi numero di residenti affetti da forme tumo-rali è superiore alla media. Comunità chesono state costrette a piangere i propri pa-stori stroncati da linfomi e leucemie.

RECENSIONE

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Italiani sempre attenti alle esigenzedei propri animali domestici: anched'estate tra pensioni, alberghi eservizi per animali sono 7.251 leimprese attive in Italia nei settorilegati agli animali da compagnia,

in crescita del 5,1% rispetto al 2010. In testaper numero di attività la Lombardia con 958imprese (13,2% del totale italiano), seguitada Lazio (937 attività, 12,9%) e Campania(707, 9,8%). La classifica della crescita del settore invecevede sul podio la Basilicata (+22,2%) davantia Friuli-Venezia Giulia (10,3%) e Abruzzo(+9,8%). Emerge da un'elaborazione dellaCamera di commercio di Milano sui dati delregistro delle imprese al primo trimestre 2010e 2011 relativi alle sedi di impresa. La Cam-pania poi è leader nazionale per quanto con-cerne i servizi veterinari (17,6%, circa un'im-

presa su sei in Italia) mentre è lombardaun'attività su sette nel settore dei servizi dicura, dalla tosatura alla toelettatura, alle pen-sioni, ai servizi di addestramento (14,7% deltotale italiano). Tra le province, nelle primeposizioni per numero di imprese Roma (762attività, più di un'impresa italiana su 10), Na-

poli (415 imprese), Torino (356) e Milano(296). Matera (+50%), Rieti (+44,4%), Bellu-no e Isernia (entrambe +33,3%) sono invecele province che percentualmente sono cre-sciute di più.Per quanto riguarda nello specifico Milano e imilanesi, sono 296 le imprese attive in pro-

vincia nei settori legati agli animali da com-pagnia, con un peso del 30,9% sul totalelombardo e del 4,1% su quello italiano. Uncomparto che a Milano cresce in un anno del6,1%, un punto percentuale in più della me-dia italiana.In particolare, sono 205 le imprese milanesi,oltre una su 3 in Lombardia, che si occupanodi commercio al dettaglio di animali domesti-ci, compresi articoli e alimenti, mentre sonoconcentrate a Milano (73 su 333) oltre unquinto delle imprese che forniscono i servizidi cura degli animali da compagnia, dalla to-satura e toelettatura alle pensioni e servizi diaddestramento, dai wash dog self-service eautomatici ai distributori automatici di articoliper la pulizia e altro. (fonte affaritaliani.it) ■

Imprese e servizi: Milanocapitale degli animaliElaborazione nazionale della Camera di commercio di Milano

laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 2011 Dalle Aziende 21▲

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La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

Direttore Responsabile

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Coordinamento Editoriale

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attribuibili a ProfessioneVeterinaria e/o all'ANMVI

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Chiuso in stampa il 5 settembre 2011

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

2) Dopo aver eseguito uno studio radiografico di-retto, come proseguiresti per confermare un so-spetto di ostruzione intestinale?

a pasto opaco con mdc baritato

b esame contrastrografico conmdc iodato

c endoscopia

d ecografia addominale

e CT

1) In caso di malattie dentali quali sono i recettori deldolore?

a I recettori del dolore sono tutte leterminazioni libere delle fibre nervoseafferenti a i tessuti dentali

b Fibre delta, fibre C, terminazioni

simpaticomimetiche

c Nervo vago

d Nervo facciale QUIZ 1Risposta corretta: a)

Incontro della soc. spec.SIMEF: “Analgesia nel gatto” -

Cremona, novembre 2006.

QUIZ 2Risposta corretta: d)

Incontro della soc. spec. SCVI:“La patologia intestinale:implicazioni chirurgiche” -Cremona, Gennaio 2008

SOLUZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 30 | 201122 Calendario attività Dal 24 settembre al 16 ottobre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

24 - 25 SETINCONTRO SCVI LE GHIANDOLE DELL’APPARATO GASTRO-ENTERICO A VOLTE DIMENTICATE. LA PANCREATITE: MEDICINA E CHIRUR-

GIA A CONFRONTO E LE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: No ECM - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

24 SETSEMINARIO NAZIONALE SIVE OFTALMOLOGIA NEL CAVALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

24 SETSEMINARIO ANMVI LA GESTIONE DEGLI AVVELENAMENTI - Montesilvano (PE) - Viale Carlo Maresca 12 - ECM: Accreditamento

ECM non previsto - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail:[email protected]

25 SETINCONTRO SICARV METODICHE ECOCARDIOGRAFICHE DI DIAGNOSI, STADIAZIONE DELLA MALATTIA VALVOLARE MITRALICA E TERA-

PIA: ESPERIENZE IN MEDICINA UMANA E MEDICINA VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: No ECM - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SARDEGNA UNA GIORNATA NELL’AMBULATORIO DI UN VETERINARIO AVIARE - Ordine dei Medici Veterinari di Cagliari -

Via Carroz,14 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI CITOLOGIA SICILIA - Ragusa - Villa di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM: Richiesto Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali

SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

1 - 2 OTTCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALL’OFTALMOLOGIA - Atahotel Expo Fiera, Pero (MI) - Via Keplero 12 - ECM: Richiesto

accreditamento per 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Semi-nari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

1 - 2 OTTCORSO SIVE CORSO TEORICO-PRATICO 3° INCONTRO - LA TERPIA DEL DOLORE NEL CAVALLO - Facoltà di Medicina

Veterinaria di Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

2 OTTINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC CALABRIA PRIMO APPROCCIO ALLA MEDICINA E CHIRURGIA DEI RETTILI - Aula Magna Università Di Messina - ECM: IN COLLABORAZIONE CON LA FACOLTÀ DI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: MEDICINA VETERINARIA DI MESSINA [email protected]

2 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE MYTHS AND MISCONCEPTIONS: OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRUR-

GIA ORALE VETERINARIA - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Bor-ghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

2 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA IL PANCREAS ENDOCRINO - Pozzuoli (NA) - Complesso Turistico Averno - Via Monte Nuovo Licola Patria, 85 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC eCorsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

2 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA APPROCCIO AL PAZIENTE CARDIOPATICO - Hotel Franz - Gradisca d’Isonzo (GO) - Viale Trieste 45 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e CorsiRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

5 - 7 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: III PARTE - GASTROENTEROLOGIA 3 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Ultimi posti disponibili Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-

VAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

6 - 8 OTTCORSO SCIVAC RIPRODUZIONE E INSEMINAZIONE ARTIFICIALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Richiesto accreditamento per 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi

e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 - 8 OTTCORSO SIVE CORSO PRATICO DI ORTOPEDIA EQUINA: ADVANCED ULTRASONOGRAPHY COURSE - Clinica Equine Prac-

tice, Campagnano di Roma (RM) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

7 - 9 OTTCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA PUGLIA - Lecce - Grand Hotel Tiziano - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 9 OTTSEMINARIO SCIVAC / SIOVET FRATTURE SEMPLICI E FRATTURE COMPLESSE: SOLUZIONI CHIRURGICHE E NON - Padova - Via Po 197 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO SIODOV LA MALATTIA PARODONTALE: PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO, TRATTAMENTO CHIRURGICO E

TECNICHE RIGENERATIVE - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO SISCA L’APPROCCIO COGNITIVO NELLA TERAPIA RIABILITATIVA DEL CANE: ESPERIENZE PRATICHE - Palazzo

Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE? - Milano- AtaHotel -Rho - Via Keplero 12 - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regio-nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: delregiona-

[email protected]

12 - 13 OTTCORSO AIVEMP DINAMICHE EMERGENTI. I SERVIZI VETERINARI DI FRONTE ALLE EMERGENZE NON-EPIDEMICHE. - Cen-

tro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: [email protected]

13 - 15 OTTCORSO SCIVAC FISIOTERAPIA AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento perAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372

403508 - E-mail: [email protected]

15 - 16 OTTINCONTRO SIVAE AGGIORNAMENTO IN MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 OTTINCONTRO SIONCOV TERAPIE ALTERNATIVE IN ONCOLOGIA - Cremona Palazzo Cittanova - Corso Garibaldi 120 - ECM: No ECM -

Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

15 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVE AGGIORNAMENTI NELL’ADDOME ACUTO NEL CAVALLO: INCONTRO CON LOUISE SOUTHWOOD - Milano -

Fiera di Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

16 OTTINCONTRO SIFIRVET / SINVET LE ERNIE DISCALI E LA FISIOTERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per infor-

mazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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