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Istituto Tecnico Industriale Statale “E. Divini” – San Severino M. Viale Mazzini n. 31/32 – Tel 0733/64.57.77 – Fax 0733645304 E-mail:[email protected] - Internet: www.divini.net Cod. sede:MCTF010005 Specializzazioni: Meccanica – Elettrotecnica e Automazione – Informatica Elettronica e Telecomunicazioni - Chimica

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Page 1: Profilo professionale del Perito Chimico - ITIS … 15_5... · Web viewUnità didattica F 2.2 Ingegneria genetica tecniche di induzione delle mutazioni genetiche tecnica di ricombinazione

Istituto Tecnico Industriale Statale “E. Divini” – San Severino M.

Viale Mazzini n. 31/32 – Tel 0733/64.57.77 – Fax 0733645304

E-mail:[email protected] - Internet: www.divini.net

Cod. sede:MCTF010005

Specializzazioni: Meccanica – Elettrotecnica e Automazione – Informatica

Elettronica e Telecomunicazioni - Chimica

San Severino 15-5-2004 Il Dirigente scolastico Prof.ssa Francesca Trevisani

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Profilo professionale del Perito ChimicoIl perito Chimico è una figura professionale capace di collegare i contenuti della

chimica con le relative applicazioni tecnologiche-industriali e con i problemi legati alla qualità della vita e dell’ambiente. In particolare è in grado di operare nei processi analitici valutandone le problematiche dal campionamento al referto, di operare come addetto alla conduzione ed al controllo di impianti chimici, di operare nella progettazione, elaborazione e realizzazione di sintesi industriali di prodotti di chimica fine, di inserirsi nel sistema scolastico come insegnante tecnico-pratico. Questa classe ha portato a termine la sperimentazione del progetto “Chimica e Qualità totale” ideato dagli insegnanti della specializzazione. Grazie a questo nuovo percorso didattico hanno acquisito i principi e le finalità delle Norme UNI EN ISO 9001/2000 e della 17025 specifica per i laboratori di prova, simulandone l’applicazione pratica nel laboratorio scolastico. Questo progetto mira ad allargare gli orizzonti occupazionali, visto lo sviluppo che il concetto della Qualità ha avuto in questi ultimi anni.

Progetto “Chimica e qualità totale”Descrizione del progetto Finalità:

La finalità del progetto è quella di formare dei tecnici che, oltre alle preparazione generale del particolare indirizzo di studi, abbiano competenze anche nel campo della qualità e della certificazione: secondo la famiglia delle norme ISO 9000: 2000 in generale nel settore industriale ed,in particolare, in base alla norma ISO/IEC 17025 nel settore dell’accreditamento dei laboratori di prova.

Questa figura professionale di perito chimico all’avanguardia, più vicina alla realtà del nostro territorio e, quindi, con più possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, avrà un'adeguata preparazione di base sia della chimica sia delle tematiche legislative, in particolare del settore alimentare (HACCP, D. Lgs.n.155/97). Per quanto riguarda la didattica il progetto prevede una ristrutturazione del corso con ridistribuzione delle ore all’interno delle diverse discipline chimiche e dei vari laboratori, come riportato nello schema sottostante. La programmazione sarà modulare ed integrata fra le diverse discipline, con riorganizzazione dei curricula.

In particolare la parte delle biotecnologie, facente parte del programma di Tecnologie, verrà trattato in “Chimica delle fermentazioni” al quinto anno, questo impedirà la sovrapposizione dei programmi e permetterà una visione globale dell’argomento. Tutto ciò dà, inoltre, la possibilità di utilizzare un unico testo per le due materie suddette.

Questa ristrutturazione della specializzazione, nonostante la diminuzione delle ore complessive di tecnologie nel triennio, garantirà, comunque, lo svolgimento dei temi fondamentali indispensabili agli alunni per affrontare la seconda prova ministeriale degli esami di stato.

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Il quadro orario previsto sarà il seguente:

ANALISI ORGANICA TECNOLOGIE CHIMICA FISICA

TERZO 6 (4) 8 (6) 7 (5) 5 (3) 3 (2) 3 (2) 5 (2) 5 (2)

QUARTO 7 (5) 6 (4) 6 (4) 6 (3) 4 (1) 5 (2) 3 (0) 3 (1)

QUINTO 9 (8) 8 (8) 4 (4) 3 (2) 5 (1) 7 (3) 3 3

fra parentesi le ore di laboratorio; in corsivo le ore come erano prima della sperimentazione del progetto

OBIETTIVI MISURABILI SUDDIVISI PER ANNO SCOLASTICO E FASI OPERATIVE PER IL LORO RAGGIUNGIMENTO:Obiettivi:Al termine del 3° anno scolastico gli alunni dovranno:

Conoscere le motivazioni che sono alla base dei sistemi di gestione della qualità; Conoscere i fondamenti, la terminologia e i requisiti dei sistemi di gestione per la

qualità; Capire che le “buone pratiche”della prevenzione sul lavoro, costituiscono la premessa

per i sistemi di qualità; Applicare in un laboratorio di analisi la L. 626/94 riguardante la sicurezza dei

lavoratori; Conoscere le operazioni di base del laboratorio microbiologico. Possedere le competenze tecniche informatiche di base.

Fase operativa per raggiungere gli obiettivi del 3° a.s.: Lezioni ed esercitazioni con consulenti esterni esperti nei sistemi di gestione per la

qualità; Studio della norme UNI EN ISO 9000:2000 e visita ad un laboratorio di analisi

esterno certificato; Studio delle dispense prodotte dal progetto “Chimica e qualità totale”

nell’a.s.2001/2002; Studio della L: 626/94 e applicazione ispettiva nel laboratorio di analisi della scuola; esercitazioni di laboratorio riguardanti le operazioni essenziali in un laboratorio di

microbiologia.ObiettiviAl termine del 4° anno scolastico gli alunni dovranno:

Saper predisporre bozze del manuale di qualità per un laboratorio di analisi conforme alla ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025 ;

Conoscere le applicazioni del D. Lgs.n.155/97 nel settore dell’industria alimentare.Fase operativa per raggiungere gli obiettivo del 4° a.s.:

Lezioni ed esercitazioni con consulenti esterni responsabili dell’autocontrollo in un’industria alimentare;

Realizzazione di un manuale della qualità del laboratorio scolastico; Studio del D. Lgs.n.155/97 e visita ad un'azienda alimentare che ha applicato il

programma di autocontrollo HACCP; Stage in aziende certificate; Seminario finale.

ObiettiviAl termine del 5° anno scolastico gli alunni dovranno:

Saper effettuare autonomamente le più comuni analisi chimiche e microbiologiche su prodotti alimentari;

Saper applicare in un sistema aziendale la norma UNI EN ISO 9001: 2000;

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Saper realizzare un manuale per l’applicazione del sistema HACCP in un’azienda del territorio.

Fase operativa per raggiungere gli obiettivi del 5° a.s.: Attuazione del nuovo programma di ANALISI CHIMICA; Applicazione della norma UNI EN ISO 9001 nel laboratorio scolastico; Studio dettagliato di alcune produzioni caratteristiche del territorio. Simulazione di una verifica ispettiva interna.

Nel mese di maggio 2004 verrà verificato il raggiungimento degli obiettivi mediante un esame fatto da una commissione costituita dagli insegnanti del progetto e un esperto esterno.

Storia della classe e situazione di partenza

Variazioni nel consiglio di classe

Discipline curricolo Classe 3 CH Classe 4CH Classe 5CHinsegnante Ore insegnante Or

eInsegnante ore

Religione Liberti 1 Liberti 1 Liberti 1Ed. Fisica Croceri 2 Croceri 2 Croceri 2Italiano Lai 3 Lai 3 Lai 3Storia Lai 2 Lai 2 Lai 2Lingua str. – Inglese Gentili G. 3 Gentili G. 3 Scarponi 2Matematica Liberati 4 Gaspari/

Capradossi3 Gaspari/Sparvoli 3

Elementi di econ. e dirit. ------------------- Marinelli 2 Marinelli 2Chimica Fisica Bruzzechesse. 5 Cottini 3 Cottini 3Analisi Ch. strum e tec. Bruzzechesse 6 Bruzzechesse 7 Bruzzechesse 9Chimica Organica Cottini 7 Cottini 6 ------------------Ch. delle Fermentazioni ------------------ ------------------ Tifi 4Tecnologie Chimiche Teloni F. 3 Maiolati F. 4 Maiolati F. 5Lab. Analisi Amabili 4 Amabili 5 Amabili 8Lab. Chim. organ./ferm. Amabili 5 Amabili 4 Amabili 4Lab. Chimica Fisica Amabili 2 ---------------- ------------------Lab. Tecnologie Chim. Amabili 2 Eugeni 1 Corona 1

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Flussi degli studenti della classe

Classe Iscritti stessa classe

Iscritti da altra classe ( ripetenti)

Promossi a giugno

Promossi con debito

respinti

3 CH 20 0 20 8 04 CH 21 1 18 6 35 CH 18 0 --- ----- ------

Materia Promossi in quinta conD.form. 6 7 8 9-10

Ed. Fisica 0 0 0 15 3Italiano 1 10 4 2 1Storia 0 8 5 4 1Lingua straniera (inglese) 0 5 7 3 3Matematica 2 9 5 3 1Elementi di economia e dirit. 0 10 4 3 1Chimica fisica 4 14 1 2 1Analisi chimica strum e tec. 3 11 4 1 2Chimica organica 3 11 4 1 2Tecnologie chimiche 0 14 1 2 1

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5ª CH

La classe 5ª CH è composta da 18 alunni ed ha avuto il seguente percorso: nel terzo anno era costituita da 20 alunni, nel corso dell'anno seguente si è aggiunto un alunno, ma alla fine del 4° anno, tre studenti sono stati bocciati.La classe fin dal terzo anno è stata articolata con la sezione di Meccanica; i due gruppi si sono amalgamati ed hanno realizzato una buona socializzazione. Il Consiglio di Classe, nel corso del triennio, è rimasto sostanzialmente invariato; la frequenza dei laboratori è stata proficua e costante ed i ragazzi hanno potuto effettuare molte attività pratiche, anche se all'inizio del terzo anno si sono presentate alcune difficoltà perché i laboratori erano in fase finale di costruzione.Gli alunni della classe sono dotate di buone capacità di apprendimento, sono stati sempre corretti nel comportamento e disponibili nel lavoro a scuola, mentre per quello domestico spesso sono stati sollecitati. Ciò non ha permesso di mettere a frutto le loro capacità, anche perché le frequenti assenze hanno ostacolato in diversi alunni in diversi alunni, un apprendimento continuo e costante.Vari ragazzi raggiungono, comunque, risultati ottimi, uno ottiene risultati eccellenti, non solo in questo anno scolastico, ma in tutti i 5 anni di studio, ed in particolare nel triennio di specializzazione. Ci sono ragazzi che si attestano su risultati complessivamente discreti e sufficienti, solo qualcuno appare insufficiente in gran parte delle discipline.La classe ha seguito una sperimentazione triennale relativa al progetto Chimica e Qualità Totale, che si conclude formalmente con un esame di valutazione in data 14 maggio 2004, in presenza di un rappresentante della Confartigianato, che firmerà l'attestazione ufficiale. Il punteggio acquisito da ciascun candidato sarà riportato anche nella certificazione dell'Esame di Stato. Le fasi conclusive di tale percorso sperimentale hanno impegnato gravosamente gli studenti, quindi la prova di valutazione del 14 maggio viene considerata come prova di simulazione del colloquio per l'esame di stato.

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Obiettivi programmati dal Consiglio di ClasseAttraverso riunioni per materie affini, collegi docenti e consigli di classe, tenendo conto

della situazione di partenza della classe, dei programmi ministeriali previsti per la specializzazione di Meccanica , delle diverse sensibilità dei docenti, si è arrivati alla definizione di obiettivi educativi e didattici trasversali , come di seguito sintetizzati:

Obiettivi educativiProposte Programmati RaggiuntiSocializzazione X 90Rispetto delle persone X 90Rispetto dell’ambiente X 80Conoscenza del regolamento scolastico X 70Rispetto del regolamento scolastico X 60Partecipazione attiva e responsabile all’attività scolastica X 70Rispetto della puntualità X 50Rispetto della disciplina X 70Rispetto della precisione X 50Saper lavorare individualmente ed in gruppo X 70Saper riconoscere situazioni di rischio per sé e per gli altri X 70Saper accrescere la propria personalità ed individualità X 50Conoscenza e rispetto del regolamento dei laboratori X 90Conoscenza e rispetto dello statuto degli studenti X 70

Obiettivi didattici trasversaliProposte Programmati RaggiuntiPotenziamento del lessico X 60Schematizzare problemi e situazioni usando un linguaggio scientifico X 50Possedere un metodo di studio personale e proficuo X 70Fare collegamenti interdisciplinari X 50Usare correttamente manuali scolastici X 50Sviluppo di capacità logiche e di sintesi X 60Acquisizione di linguaggi specifici X 50Possedere con sicurezza le principali tematiche culturali e tecnico-scientifiche

X 50

Sapersi orientare di fronte a nuove situazioni problematiche e proporne le soluzioni

X 50

Saper esporre con proprietà, correttezza e coerenza logica sia negli elaborati scritti che nelle comunicazioni orali

X 60

Saper applicare le conoscenze acquisite X 60 Obiettivi socio-affettivi

Programmati RaggiuntiSapersi confrontare costruttivamente X 70Acquisire consapevolezza delle proprie attitudini e delle proprie difficoltà

X 60

Riconoscere le principali cause di successo e di insuccesso X 50Intervenire in modo pertinente X 60Saper motivare le proprie opinioni X 70Saper manifestare disponibilità e curiosità per le problematiche affrontate dalla classe

X 70

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METODOLOGIE DIDATTICHEStrategie per il raggiungimento degli obiettivi comuni e disciplinari- Per raggiungere gli obiettivi il C. d. C. ha adottato le seguenti strategie:

Proposte Scelte adottateDedicare maggior attenzione agli alunni più carenti XInterventi individualizzati e di sostegno XControllo dei compiti XStimolo alla lettura XControllo continuo del comportamento corretto a scuola XStimolo ad un’esposizione corretta sia nel contenuto che nella forma XPredisposizione dei percorsi didattici di avvicinamento alla nuova maturità

X

Proficuo contatto con le famiglie X

- Per il recupero di debiti dell'anno precedente e delle insufficienze rilevate nel corso dell'anno, il Collegio Docenti aveva previsto diverse metodologie organizzate:

- Corsi di recupero pomeridiani,- Recupero in itinere,- Sportello didattico,- Sollecitazione allo studio individuale.- Per quegli alunni che si presentavano con il debito dell'anno precedente, sono stati

organizzati dei corsi appositi a settembre 2003; per quelli che non avevano recuperato sono state attivate le forme del recupero in itinere e della sollecitazione allo studio. Altre strategie scelte sia per il recupero che per stimolare l'attenzione sono state:

- Utilizzare a fini di stimolo gli stages, l'area di progetto e le altre attività integrative programmate;

- Presentare argomenti e temi riguardanti l’attualità e le nuove tecnologie in modo che fossero incentivo alla ricerca individuale e all’apprendimento.

Metodi di insegnamento e strumenti di lavoro per materia

Metodo Rel. Ita-St. Ing. Ec.In. Mat. Ch.Fis Anal Tec. Ferm Ed. F.Lezione versativa X X X X X X XEsercitazione guidata X X X X X X XDiscussione guidata X X X X X X XRicerche svolte individualmente e/o a gruppi e presentate in classe

X X X X X X

Procedere per moduli e UU. DD.

X X X X X X X X

Uso sistematico libro di testo X X X X X X X XUso di appunti, fotocopie, dispense

X X X X X X X

Laboratorio come verifica della teoria

X X

Lab. come stimolo per una successiva sistematizzazione

X X

Lab. come complemento della teoria

X X

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Sistemi di verifica e valutazione

Attività di recupero

È stato fatto recupero in itinere in tutte le discipline.

15/05/04

Strumento Rel.

Ita-St.

Ing. Ec.In.

Mat. Ch.Fis.

Anal

Tec.

Ferm

Ed. F.

Intervento breve dal posto X X X X X X XColloquio X X X X X X X X XControllo degli scritti assegnati per casa

X X X X X X

Test a scelta multipla X X X XInterrogazione scritta X X X XEsercizio breve alla lavagna X X XRiassunto scritto in classe X X XRelazione su esercitazioni di laboratorio

X X X X

Elaborato scritto in classe X X X X XDiscussione collettiva X X X XQuestionario X X XProve pratiche/attitudinali X X X X

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RELAZIONE STAGE AZIENDALE

Obiettivi:

Scopo dello stage è stato quello di avvicinare gli alunni al mondo del lavoro e dell’Università, in modo da poter valutare le prospettive, di stimolare gli interessi ed aiutarli nella scelta di quello che sarà il loro futuro. Questo tirocinio deve servire per l’acquisizione di nuove tecnologie e quindi per l’ampliamento del bagaglio professionale del discente. Gli alunni di questa classe tale scopo hanno partecipato ad una settimana di stage nel corso dell’ultimo anno. Inoltre nell’ambito del Progetto Chimica e Qualità Totale hanno effettuato , durante il quarto anno, due giornate di stage presso ditte Certificate ISO 9001 per aver modo di conoscere direttamente l’applicazione delle Norme suddette. Stage a.s 2002/2003 periodo 25-26 marzo 2003

ALUNNO Comune di residenza

Azienda Rappresentante Legale

Tutor Aziendale

Pierini StefanoVissani Hernann

TolentinoTolentino

Lab. SEA Ctr. Le Grazie Tolentino (MC)0733974947 fax. 0733967097www.bebengineering,[email protected]

Dott. Binotti Andrea

Dott. Binotti Andrea

Compagnoni MoiraPiani DanieleMerlini Laura

CessapalomboCaldarolaCessapalombo

Qualichem via Conce n°7 Caldarola (MC) tel.0733905507

Dott. Carradorini Gianluca

Dott. Carradorini Gianluca

Fattobene FrancescoCapitani Sauro

San Severino M.Pollenza

Seriart G2 S.r.l 62027 San Severino Marche (MC)- Frazione Taccoli0733643811

Sig. Ciriaci Giovanni

Ciriaci Silvia

Palmucci JessicaRomagnoli MaddalenaGobbi MaricaRe Riccardo

San Severino M.San Severino M. San Severino M.Camerino

Analisi Control S.r.l.Via S. Claudio, 562010 Corridonia (MC)[email protected]

MoriconiFabrizio

PagnaniniGiovanni

Ribichini Gianluigi

S.Maria in Selva Plados (s.r.l.) via Grazia Deledda,362010 Montecasiano (MC)0733290592fax 0733290593www.plados.it

Ing. Sandrino Bertini

Ing.Antonio Bugiolacchio

Beni Laura Pollenza Ing. Mauro Guzzini

Ing. Giovanni Bellesi

Buresta FrancescaMonachesi Marco

CaldarolaSforzacosta

Calzaturificio Montebove (s.p.a.) 62029 Tolentino (MC) - Contrada

Sig. Battellini Paolo Battellini Enrico

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Cisterna 0733.974385 • 0733.971485

Corinaldesi Serena Cingoli Fileni Simar C.a.r.n.j. Coop. A R.l. 62011 Cingoli (MC) - Localita' Cerrete Collicelli 0733.606211 www.fileni.it

Sig. Gelsomino Pacetti

Dott. Francesco Papi

Colonna VanessaMaisto Lucia

San Severino M.San Severino M.

ECOSERVICESan Claudio 562010Corridonia (MC)0733292853

Sig. Gianfranco Bernabei

Daila Bernabei

Cersa AlessandroCicconofri ElisabettaCiapesca Lucia

CastelraimondoSan Severino M.San Severino M.

Lavorcarni S.r.l. 62027 San Severino Marche (MC) - Via Marziario Orazio, 13 0733.633348 /0733.645684

Sig.Pasquarella Aldo

Brunacci Annarit

Stage a.s 2003/2004 periodo dal 2 al 6 febbraio 2004

Alunno Comune di residenza

Azienda Rapp.te legale Tutor aziendale

Romagnoli Maddalena

San Severino M.

Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Medicina Sperimentale, Università di Camerino, via Scalzino 3-62032 Camerino

Direttore Dip.Scienze Farmacologiche e Medicina SperimentaleUniv. Camerino

Prof. Carlo Polidori

Gobbi Marika San Severino M.

Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Medicina Sperimentale, Università di Camerino, via Scalzino 3-62032 Camerino

Direttore Dip.Scienze Farmacologiche e Medicina SperimentaleUniv. Camerino

Prof. Carlo Polidori

Vissani Hermann Tolentino

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Prof. Gian Filippo Palmieri

Palmucci Jessica

San Severino M.

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Dott. Luciano Barboni

Buresta Francesca Caldarola

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Prof.ssa Palmarisa Franchetti

Beni Laura PollenzaDipartimento di Biologia molecolare cellulare e animale, via Camerini-62.32 Camerino

Direttore Dip.di Biologia molecolare cellulare e animale

Prof Augusto Amici

15/05/04 10

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Compagnoni Moira Cessapalombo Dipartimento di Biologia

molecolare cellulare e animale, via Camerini-62.32 Camerino

Direttore Dip.di Biologia molecolare cellulare e animale

Prof Augusto Amici

Merlini Laura CessapalomboDipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Dott. Massimo Ricciutelli

Monachesi Marco Sforzacosta

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Dott. Massimo Ricciutelli

Re Riccardo Camerino

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Prof. Claudio Pettinari

Fattobene Francesco

San Severino M.

Medicina Veterinaria Università di CamerinoVia Circonvalazione 93/95 62.24 Matelica

DirettoreDip. Sc. Scienze Veterinarie

Prof. Stefano Rea

Ribichini Gianluigi

Santa Maria in Selva

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 CamerinoDipartimento di Biologia molecolare cellulare e animale, via Camerini-62.32 CamerinoDipartimento di Scienze Farmacologiche e Medicina Sperimentale, Università di Camerino, via Scalzino 3-62032 Camerino

DirettoreDip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Proff Manuela Prenna,Pompei Pirluigi, La terza Antonietta, Spurio Roberto, Marucci Gabriella.

Pierini Stefano Tolentino

Dipartimento di Scienze Chimiche,Università di Camerino, Via Sant’Agostino 1-62032 Camerino Dipartimento di Biologia molecolare cellulare e animale, via Camerini-62.32 CamerinoDipartimento di Scienze Farmacologiche e Medicina Sperimentale, Università di Camerino, via Scalzino 3-62032 Camerino

Direttore Dip. Sc. ChimicheUniversità di Camerino

Proff Manuela Prenna,Pompei Pirluigi, La terza Antonietta, Spurio Roberto, Marucci Gabriella.

Piani Daniele Caldarola

Analisi Control S.r.l.Via S. Claudio, 562010 Corridonia (MC)0733281989

MoriconiFabrizio Dott. Mirko

Marangoni

Capitani Sauro Pollenza Analisi Control S.r.l.Via S. Claudio, 562010 Corridonia (MC)0733281989

MoriconiFabrizio

Dott. Mirko Marangoni

15/05/04 11

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Ciapesca Lucia San Severino M.

Analisi Control S.r.l.Via S. Claudio, 562010 Corridonia (MC)0733281989

MoriconiFabrizio

Dott. MirkoMarangoni

Corinaldesi Serena Cingoli

Fileni Simar C.a.r.n.j. Coop. A R.l. 62011 Cingoli (MC) - Localita' Cerrete Collicelli 0733.606211

Sig. Gelsomino Pacetti Dott.Renzo Galli

Cicconofri Elisabetta

San Severino M.

Analisi Control S.r.l.Via S. Claudio, 562010 Corridonia (MC)0733281989

MoriconiFabrizio

Dott. MirkoMarangoni

L’obiettivo finale è stato quello di sviluppare la capacità di ricerca, indagine e rielaborazione personale dei dati raccolti, attraverso la stesura di una relazione tecnica (sulla base di una traccia che è stata data dal responsabile tutor).

Partecipazione

I ragazzi che hanno partecipato alle giornate di stage nelle aziende hanno potuto rendersi conto dell’importanza del ruolo del perito chimico nell’ambito dell’attività produttiva e delle problematiche che si devono affrontare.

L’incontro con il vero mondo del lavoro ed il verificare l’applicabilità di quello che per anni si studia, ha stimolato l’interesse e la partecipazione degli studenti. L’entusiasmo suscitato da quest’esperienza è emerso soprattutto quando si sono trovati a relazionare le attività svolte ai tutor ed ai compagni; anche i ragazzi che hanno svolto il tirocinio presso l’Università di Camerino hanno trovato l’esperienza d’estremo interesse perché ha permesso loro di valutare impegni, programmi e prospettive della formazione universitaria soprattutto nell’ambito del Dipartimento di Chimica.

Conclusioni

I ragazzi hanno scambiato informazioni relative alle esperienze fatte, relazionando ai compagni sulla base di uno schema concordato con il tutor, al quale hanno poi consegnato le relazioni tecniche.

La disponibilità delle aziende contattate è stata determinante per il positivo esito dello stage.

Nella maggior parte dei casi i ragazzi hanno continuato a mantenere contatti con i tutor aziendali o del dipartimento universitario, anche successivamente all’esperienza di stage per approfondire le tematiche trattate, allo scopo di redigere la tesina da presentare all’esame di stato.

Visto il successo dell’esperienza, sia per l’entusiasmo degli studenti che per la partecipazione delle aziende, si ritiene opportuno programmarla anche per il prossimo anno scolastico.

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ATTIVITA’ INTEGRATIVE

Negli ultimi due anni del corso sono state svolte le seguenti attività integrative: visite guidate e attività di orientamento.

VISITE GUIDATE

1) Caseificio - yoghurtificio Coalac di Ascoli Piceno (terzo)2) Visita Laboratorio cialab (AP) (terzo)3) Visita ai laboratori CIGA dell’Università di Camerino per vedere il funzionamento del

microscopio elettronico (terzo).4) Esercitazione teorico- pratica sui Protozoi presso il Polo didattico della facoltà di scienze

dell’Università di Camerino (terzo). 5) Zuccherificio Sadam Jesi (quarto)6) Visita la potabilizzatore e al depuratore di Tolentino (quinta)7) Visita al laboratorio certificato e accreditato (AnalisiControl)(quinta)

ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO – SEMINARI 1) In quinta, seminario sui corsi di laurea della Facoltà di Scienze.2) Conferenza sul lavoro e impresa, organizzata dall'Assindustria di Macerata.3) Visita facoltà di Medicina di Ancona per conoscerne le offerte formative.4) Nel mese di Marzo la classe ha partecipato ad uno spettacolo teatrale in lingua inglese..5) seminario del prof. Amici su “Vaccini a DNA”.6) Seminario tecnico applicazione HACCP .7) conferenza sull’attività della libera professione del perito industriale .8) Seminario “La sicurezza come premessa ai Sistemi di gestione della Qualità”(viaggi nella

scienza UNICAM) (terzo)9) Seminario sull’HACCP nel settore degli alimenti di origine animale ”(viaggi nella scienza

UNICAM) (terzo)10) Incontro con i rappresentanti dell’albo dei Periti delle Marche per l’iscrizione all’albo e la

situazione occupazionale nelle Marche.11) Conferenze con i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.12) Incontro per esporre la riforma dell’Università e i nuovi contratti di lavoro.

VIAGGIO D’ISTRUZIONEDal 19 Aprile al 24 aprile è stato effettuato il viaggio d’istruzione a Vienna dando l’opportunità ai ragazzi di:1. visitare grandi città ricca di storia, monumenti e opere artistiche le quali hanno avuto

un'importanza rilevante negli eventi storici dell'ultimo secolo;2. l'occasione di confrontare sistemi di vita diversi; 3. la possibilità di dialogare in inglese, momento importante per sperimentare ed attivare le

conoscenze linguistiche imparate a scuola;

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Percorso formativo specificoRELIGIONE

Docente: Prof. Liberti Sandra

Contenuti: I nuovi idoli della cultura contemporaneaIl commercio equo- solidaleL’etica cristiana, la coscienza morale e la libertàLa giustizia, la solidarietà e la pace tra le persone e i popoliAlcuni eventi storici in cui la chiesa è stata coinvoltaProblematiche giovanili: l’alcool, stupefacenti, violenza.

Conoscenze: Motivazioni del credere e del non credere, storiche - filosofiche ed esistenziali.I termini di alcuni problemi etici e morali.

Competenze: Utilizzare le conoscenze per motivare adeguatamente e in modo personale le proprie Convinzioni, confrontandole con quelle degli altri.Utilizzare le proprie conoscenze per una valutazione personale di contenuti del vivere personale e sociale odiernoImparare e cogliere criticamente il faticoso cammino di fedeltà incarnata nella storia con le sue luci ed ombreImparare a orientarsi personalmente e in maniera motivata e critica le varie scelte comportamentali personali - familiari - sociali.

Capacità: Sapersi orientare nel confronto tra le religioni, almeno sui temi principaliSaper motivare personalmente le proprie convinzioni religiose.Saper valutare e motivare personalmente le proprie esperienze ecclesiali positive e negative.Saper formarsi una coscienza morale personale.

La classe ha raggiunto un buon livello di preparazione, nel corso dell'anno scolastico ha risposto positivamente agli stimoli offerti .La maggior parte ha acquisito una buona capacità critica ed è in grado di sostenere le proprie tesi motivandole adeguatamente.

OBIETTIVI DISCIPLINARI:

Contenuti: I nuovi idoli della cultura contemporaneaL’immagine di Dio testimoniata da Gesù nella sua vitaIl Giubileo Le Chiese cristiane, l’ecumenismo e l’EuropaDottrina sociale della Chiesa L’etica cristiana, la coscienza morale e la libertàLa giustizia, la solidarietà e la pace tra le persone e i popoli.

Conoscenze: Il Lessico e i contenuti principali di una religione non cristiana.motivazioni del credere e del non credere, storiche - filosofiche ed esistenziali.I termini del dibattito scienza - fede oggiIl messaggio e persona di Gesù.Alcune tappe della storia della ChiesaIl GiubileoI termini di alcuni problemi etici e morali: contenuti della morale cristiana su di essi (Bioetica, amore e sessualità, giustizia sociale).

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Competenze: Utilizzare le conoscenze su altre religioni per un confronto minimo con la religione cristiana.Utilizzare le conoscenze per motivare adeguatamente e in modo personale le proprie convinzioni, confrontandole con quelle degli altri.Utilizzare le proprie conoscenze per una valutazione personale di contenuti del vivere personale e sociale odiernoUtilizzare tali conoscenze per leggere e interpretare la vita liturgico- sacramentale della chiesa e le proprie esperienze su di essa.Imparare e cogliere criticamente il faticoso cammino di fedeltà incarnata nella storia con le sue luci ed ombreImparare a orientarsi personalmente e in maniera motivata e critica le varie scelte comportamentali personali - familiari - sociali.

Capacità: Sapersi orientare nel confronto tra le religioni, almeno sui temi principaliSaper motivare personalmente le proprie convinzioni religiose.Saper valutare e motivare personalmente le proprie esperienze ecclesiali positive e negative.Saper valutare e motivare criticamente il cammino storico della chiesa.Saper prendere posizione personale di fronte all'evento Giubileo 2000Saper formarsi una coscienza morale personale.

La classe ha raggiunto un buon livello di preparazione, nel corso dell'anno scolastico ha risposto positivamente agli stimoli offerti .La maggior parte ha acquisito una buona capacità critica ed è in grado di sostenere le proprie tesi motivandole adeguatamente.

Testo adottato: Panero-Benezzi-Villata -Nella città della gioia (Ore svolte 30)

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Percorso formativo specificoEDUCAZIONE FISICA

PROGRAMMA SVOLTOsecondo la struttura modulare

Docente: Prof. Croceri Corrado

MODULO 1

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA:

PREREQUISITI: Condizioni Psico - Fisiche normali

ESITI FORMATIVI: 1 - Età fisiologica degli studenti.

2 - Dopo un attenta analisi della situazione di partenza si è proceduto a mettere in atto le strategie operative stabilite.

3 - Intervento iniziale si è basato sulle conoscenza delle diverse

situazioni che si sono presentate nel corso dell’Anno Scolastico.

CONTENUTI E NUCLEI CONCETTUALI E/O OPERATIVI UTILIZZATI :

Test e prove d’ingresso su:

1 - Flessibilità

2 - Mobilità articolare

3 - Capacità Coordinative

4 - Forza esplosiva

5 - Forza resistente

6 - Forza Veloce

APPROFONDIMENTO:

Le prove iniziali sono state strumenti utili allo studente per stimolarlo nel lavoro ai fini della verifica

MODULO 2

RIELABORAZIONE SCHEMI MOTOREI DI BASE:

PREREQUISITI TESTATI: Elementi di capacità motoria di base.

GLI ESITI FORMATIVI SONO STATI: Parziale raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio con:

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1) Discreto Miglioramento delle capacità coordinative, statiche e dinamiche

2) Discreto miglioramento del gesto sportivo fine.

3) Discreto miglioramento dell’ampiezza e del ritmo in condizioni spazio temporali diversificate.

4) Discreto miglioramento delle funzioni neuro - muscolari.

NUCLEI CONCETTUALI E/O OPERATIVI UTILIZZATI:

Esercizi sulla Destrezza: Tecniche per scansare.

1) Esercizi con Appoggi - Palla.

2) Utilizzo dei Tappeti per Capovolte, Avanti - Indietro e varianti.

3) Asse d’Equilibrio,

APPROFONDIMENTO:Miglioramento della tecnica di esecuzione, con riferimenti a un modello a cui fare riferimento.

MODULO 3

POTENZIAMENTO FISIOLOGICO:

PREREQUISITI: Efficienza dell’Apparato Cardio - Circolatorio e Respiratorio

GLI ESITI FORMATIVI SONO STATI:1) Miglioramento della resistenza, Velocità, Mobilità articolare e grandi funzioni organiche.

2) Esercizi a carico naturale, d’Opposizione e Resistenza,

3) Miglioramento e controllo tonico della tecnica di respirazione.

NUCLEI CONCETTUALI E/O OPERATIVI UTILIZZATI:Esercizi Specifici:1) Corsa a ritmo blando per tempi progressivamente crescenti.

2) Esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi svolti in esecuzioni prolungate ad intensità progressiva.

3) Corsa veloce (30 m - 50 m – 80 m), Corsa resistente alla velocità.

4) Salto in Lungo, Salto in alto.5) Tecniche per lanciare.

MODULO 4

POTENZIAMENTO MUSCOLARE:

PREREQUISITI TESTATI: Età fisiologica adatta ai carichi di lavoro naturali.

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ESITI FORMATIVI SONO STATI:Miglioramento delle prestazioni nel lavoro a carico naturale con1) Esercizi d’opposizione

2) Esercizi ai piccoli attrezzi

NUCLEI CONCETTUALI E/O OPERATIVI UTILIZZATI:

Esercizi a carico naturale sulle gambe:1) Saltelli su due gambe, alternati

2) Balzi, Sbalzo appoggio, su due gambe, alternato.

3) Salto in basso, Salto in alto, a piedi pari, terzo tempo della Pallacanestro

Esercizi pliometrici:1) Balzi dalla posizione accosciata

Esercizi a carico naturale sulle braccia:1) Piegamenti, su piani di appoggio differenti.

Esercizi sul dorso:1) Trazioni in appoggio e in sospensione: Spalliera

Esercizi Addominali:1) Flessioni del busto verso gli arti inferiori, e viceversa, in appoggio su

superficie piana, in sospensione.

APPROFONDIMENTO:Elementi di Anatomia e Fisiologia applicata all’allenamento.

MODULO 5

CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE:

PREREQUISITI TESTATI: Conoscenza delle regole, tecniche fondamentali

ESITI FORMATIVI SONO STATI:1) Miglioramento delle qualità Fisiche e Neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici delle discipline sportive praticate.

2) Strumenti Educativi e Didattici sono la pratica di almeno due Discipline Sportive congeniali alle proprie attitudini e propensioni, scelte anche in base a strutture disponibili (Palestra, Attrezzi, materiale didattico disponibile).

NUCLEI CONCETTUALI E/O OPERATIVI UTILIZZATI:Pallavolo (Regole, Fondamentali individuali e di squadra, Tecnica e tattica di Gioco)Pallacanestro (Regole, Fondamentali individuali e di squadra, Tecnica e tattica di Gioco)Calcio (Regole, Fondamentali individuali e di squadra, Tecnica e tattica di Gioco)Calcio a cinque (Regole, Fondamentali individuali e di squadra, Tecnica e tattica di Gioco)APPROFONDIMENTO: Conoscenza di Regole e Tecniche Fondamentali.

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MODULO 6

ESITI FORMATIVI SONO STATI:1) Una migliore conoscenza su elementi d’Anatomia e Fisiologia.

2) Una conoscenza superficiale delle metodologie dell’allenamento riferito alle attività svolte durante l’anno.

NUCLEI CONCETTUALI E/O OPERATIVI UTILIZZATI:1) Lezioni teoriche impartite dall’insegnante

2) Lezioni sul tema Doping.

METODOLOGIA: Il metodo utilizzato sono state proposte didattiche che hanno tenuto conto della personalità globale dello studente, delle sue qualità fisiche, psicologiche, del suo stato emozionale e di quello della classe.

L’approccio con il movimento finalizzato, cioè il gesto tecnico è stato caratterizzato dalla gradualità: sia in termini di difficoltà d’apprendimento delle discipline sportive che si sono svolte, che sul piano dell’intensità del lavoro.

In questa fase il procedimento tecnico e didattico ha dato priorità all’aspetto analitico in primi e in secondo con il metodo globale tendente allo sviluppo delle capacità funzionali, con proposte didattiche sotto forma di: “situazioni problema” ben guidate.VERIFICHE: Le verifiche sono state fatte periodicamente ogni quadrimestre, sui temi trattati il concetto di valutazione ha tenuto conto, della frequenza, dell’impegno, della partecipazione attiva, della condizione di partenza infine delle qualità psico-fisiche che l’alunno dimostra.

Giudizio sintetico sul profitto della classe: DISCRETO

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Percorso formativo specificoITALIANO

Contenuti d’Italiano

Classi 5CH - 5M Anno Scolastico 2003/2004

Insegnante M.Maddalena Lai

L’Età dell’imperialismo e del Naturalismo

- I luoghi, i tempi, le parole-chiave: Imperialismo e Naturalismo- L’idea di progresso e l’esposizione Nazionale del 1881- La trasformazione del ceto intellettuale- Centralità del romanzo e rilancio della novella in Italia- Il Positivismo da Comte a Darwin e Spencer- Il sociologismo positivistico di Tain- Naturalismo Francese e Verismo Italiano- E.Zola (caratteri generali della poetica e dell’opera)

Testi : La Prefazione a “La Fortuna dei Rougon” - G.Verga : La rivoluzione Stilistica e Tematica; la vita; i Romanzi Fiorentini e del

primo periodo Milanese; Nedda “Bozzetto Siciliano”; L’adesione al Verismo e il ciclo dei “vinti”: La poetica e il problema della “conversione”

Testi : Dedicatoria a Farina. Vita dei Campi (caratteri dell’opera) : Rosso Malpelo; Fantasticheria. I Malavoglia (Personaggi – Trama – Temi – Tecniche) : La Prefazione; La rivoluzione per il Dazio sulla pece; L’addio di ‘Ntoni. Novelle Rusticane (caratteri dell’opera) : La Roba. Mastro Don Gesualdo (caratteri dell’opera) : La Morte di Gesualdo.

L’Età del Simbolismo e del Decadentismo

- I luoghi, i tempi, le parole-chiave: Simbolismo e Decadentismo- La figura dell’artista nell’immaginario e nella realtà- Il Vate e l’Esteta- Nietzsche e la rottura filosofica di fine secolo- La Scapigliatura- G.Carducci (caratteri generali della poetica)- Il movimento Francese dei “Decadents” e il Decadentismo Europeo… caratteri e limiti

del Decadentismo Italiano- C.Baudelaire : vita e caratteri dell’opera

Testi : I Fiori del Male : l’Albatro; Corrispondenze. La Narrativa Decadent: La figura dell’Esteta in Huysmans e di Wilde.

- G.Pascoli : la vita; la Poetica del “Fanciullino”Testi : Il Fanciullino; Myricae (caratteri dell’opera): Lavandaie; X Agosto; l’Assiuolo; Temporale; Novembre.

- Caratteri Generali delle Opere : Canti di Castelvecchio – i Poemetti – Poemi Conviviali e la Poesia Latina – le raccolte della retorica civile.

Testi : Il libro; La Vertigine.- Pascoli e la poesia del novecento

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- G.D’Annunzio : la Vita inimitabile di un mito di massa; l’ideologia e la poetica, il Panismo Estetizzante del Superuomo; le liriche tra 1879 – 1892.

- Il Poema Paradisiaco (caratteri generali)- Le Laudi (caratteri generali)- Le Prose, dalle Novelle Abruzzesi al Notturno- Il piacere (trama e caratteri del romanzo)

Testi : Il ritratto di un esteta : Andrea Sperelli- Caratteri generali dei Romanzi del Superuomo- Alcyone (caratteri generali)

Testi : La Pioggia nel Pineto

Il Primo Novecento

- I luoghi, i tempi, le parole-chiave: l’Imperialismo, il “disagio della civiltà” e la nuova Narrativa

- La nuova condizione sociale degli intellettuali e l’organizzazione della cultura- La nuove scienze : la fisica di Einstein; la Psicoanalisi di Freud e la sociologia di

Weber- La Filosofia e l’estetica : il Pragmatismo, il vitalismo di Bergson, la Fenomenologia di

Husserl, la filosofia del linguaggio di Wittgenstein, l’idealismo di Gentile e di Croce- Il “disagio della civiltà” e i temi dell’immaginario; il conflitto padre-figlio, la grande

guerra, la burocrazia e la figura dell’impiegato, l’inettitudine e l’angoscia- Il romanzo in Europa e in Italia : la Dissoluzione….

- L.Pirandello : la vita; la cultura letteraria, filosofica e psicologica; il Relativismo filosofico e la poetica dell’umorismo : i “Personaggi” e le “Maschere nude”, la “Forma” e la “Vita”

Testi : L’Umorismo : la “Forma” e la “Vita”. La differenza tra Umorismo e Comicità.

La vecchia Imbellettata.Le caratteristiche principali dell’arte Umoristica di Pirandello.

- Tra Verismo e Umorismo : i Romanzi Siciliani, da l’Esclusa a i vecchi e i giovani; i Romanzi Umoristici da Il Fu M.Pascal a Quaderni S.Gubbio Operatore e Uno Nessuno e Centomila

Testi : Novelle per un Anno (caratteri dell’opera) : Il treno ha fischiato; Tu ridi; C’è qualcuno che ride. Il Fu Mattia Pascal (Trama – Temi – Tecniche – Personaggi) : Adriano Meis e la sua ombra L’ultima pagina Lo strappo nel cielo di carta Mi vidi…

- I caratteri generali del teatro- I.Svevo : la vita, Svevo e la nascita del romanzo d’avanguardia in Italia; la cultura e la

poetica; l’attività giornalistica e la saggistica; caratteri dei Romanzi Sveviani : vicenda, temi e soluzioni formali in Una Vita; Senilità : un “quadrilatero perfetto” di Personaggi; il tema del Desiderio e quello dell’Educazione; un caso esemplare di ricenzione contrastata

Testi : La Coscienza di Zeno (Temi – Tecniche – Personaggi); Lo schiaffo del padre; La proposta di matrimonio; La vita è una malattia; La salute di Augusta.

- La Lirica de Primo ‘900 : Crepuscolari e Futuristi

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Letteratura fra le due guerre

- E.Montale : Centralità di Montale nella poesia del ’900; la vita e le opere; la Cultura e le varie fasi della produzione poetica

Testi : Ossi di Seppia (caratteri generali dell’opera) : I Limoni Non chiederci la Parola Spesso il male di vivere Forse un mattino Le Occasioni : Poetica, Temi, Scelte stilistiche; il nome di Clizia e le altre donne di montale

La Bufera e Altro : La composizione del testo; il

titolo; i temi; la poetica; il linguaggio e lo stile; la Ricezione, la Bufera e le Prose La svolta di Satura; i Diari

Testo in Adozione :Luperini – Cataldi – Marchiani – Marchese – Donnarumma, La scrittura e l’interpretazione, volume 3, G. B. Palombo Editore

Contenuti di Storia

Classi 5CH - 5M

Insegnante M. Maddalena Lai

- Verso La Società di Massa- L’Europa e l’Italia fra i due secoli- La Grande Guerra- L’Età delle Rivoluzioni- Il Mondo fra le due Guerre Mondiali- Il Regime Fascista in Italia- Il Totalitarismo Comunista in Unione Sovietica- Il Totalitarismo Nazista in Germania- La Seconda Guerra Mondiale

Testo in adozione :A.Bravo-A.Foa-L.Scaraffia, I Fili della Memoria, volume 3, edizione Laterza

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Percorso formativo specifico LINGUA STRANIERA - INGLESE

Docente Prof. Giovanni Scarponi

OBIETTIVI e LIVELLI MINIMI

LIVELLI MINIMI.

1) Comprendere testi tecnici legati alle materie di indirizzo, inseriti nel curriculum di lingua inglese;2) Conoscere il lessico di base del linguaggio tecnico specifico della lingua inglese e saperne

individuare la corrispondenza con quello della lingua italiana;3) Saper leggere e comprendere alcuni passi letterari tratti dal testo narrativo adottato. OBIETTIVI DISCIPLINARI.

Conoscenza:

1) Conoscere gli argomenti trattati;2) Conoscere la terminologia tecnico-specifica del ramo di specializzazione;

Competenza:

1) Riportare i principali nuclei informativi;2) Utilizzare in modo adeguato il lessico specifico acquisito;3) Riportare in lingua italiana i testi tecnici e narrativi analizzati nel corso dell'anno;4) Individuare gli elementi costitutivi dei testi tratti dal libro di narrativa.

Capacità:

1) Sintetizzare: produrre un testo sintetico, utilizzando un linguaggio fluido e comprensibile ed avvalendosi dell’ausilio di mappe concettuali.

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CONTENUTI DEL PROGRAMMA e testi adottati

L'inglese è stato studiato come disciplina di carattere curricolare per due ore alla settimana, facendo riferimento ai seguenti contenuti ed avvalendosi dei seguenti supporti didattici:

Del testo THE STRANGE CASE OF DR. JEKYLL AND MR. HYDE è stata curata la lettura estensiva ed, in taluni casi, intensiva dei primi sette capitoli. THE STRANGE CASE OF DR. JEKYLL AND MR. HYDE, adattamento di Kenneth Brodey, libro +

1 Compact disc Edizioni CIDEB – Rapallo.

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Considerazioni finaliTutti gli studenti sono in grado di raccontare in lingua inglese i brani letti, anche se, ovviamente, con livelli di competenza differenziati. La classe è complessivamente concentrata durante le lezioni.Alcuni studenti hanno studiato con continuità, ottenendo buoni risultati, mentre più di uno è stato condizionato dalle numerose assenze o da una insufficiente motivazione e partecipazione al dialogo educativo. Si nota tuttavia, in generale, una preparazione prevalentemente finalizzata a sostenere le prove di verifica e quindi non ben assimilata ed elaborata in modo personale e proficuo, frutto di un lavoro domestico non sempre continuo.La fluidità e la competenza con cui riescono ad esprimersi nella lingua tecnica dipende in larga misura anche dalla loro conoscenza degli argomenti nella discipline tecnico-scientifiche in Lingua 1. Inoltre, il condizionamento più accentuato è derivato dal fatto che nell’arco brevissimo di due periodi settimanali di 50 minuti sono stato costretto ad insegnare ad una classe alquanto numerosa due diversi programmi con due testi di specializzazione pure diversi.

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Percorso formativo specificoMATEMATICA

Insegnanti: Gaspari Silvia – Sparvoli Silvia

Programmazione

Studio di funzioneStudio completo di una funzione e sua rappresentazione grafica.

Integrazione indefinitaIntegrale indefinito.L’integrale indefinito come operatore lineare.Integrazioni immediate.Integrazione di funzioni razionali fratte caso Δ >0 e caso Δ =0.Integrazione per sostituzione.Integrazione per parti.

Integrazione definita e calcolo delle areeIntegrale definito di una funzione continua.Proprietà degli integrali definiti.Teorema della media.La funzione integrale.Teorema fondamentale del calcolo integrale.Formula fondamentale del calcolo integrale.Calcolo degli integrali definiti con il metodo di sostituzione.Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni.

Risoluzione di equazioni differenziali del primo ordine.Integrale di un’equazione differenziale.Equazioni differenziali del primo ordine.Equazioni differenziali a variabili separabili.Equazioni differenziali lineari del primo ordine.

Obiettivi

Studio di funzioneL’alunno deve saper:

Determinare il dominio della funzione calcolare le intersezioni con gli assi studiare il segno della funzione calcolare i limiti e trovare eventuali asintoti determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza calcolare massimi e minimi determinare gli intervalli di concavità trovare i punti di flesso rappresentare graficamente la funzione.Integrazione indefinita

L’alunno deve conoscere: il significato di primitiva di una funzione il concetto di integrale indefinito

L’alunno deve saper: calcolare integrazioni immediate calcolare la primitiva di funzioni razionali fratte caso Δ >0 e caso Δ =0. utilizzare i metodi di integrazione per sostituzione e per parti.

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Integrazione definita e calcolo delle aree

L’alunno deve conoscere: il significato di integrale definito il teorema fondamentale del calcolo integrale e della formula fondamentale del calcolo

integrale il teorema della media

L’alunno deve saper: calcolare il valore medio di una funzione calcolare l’area di superfici piane.

Risoluzione di equazioni differenziali del primo ordine

L’alunno deve conoscere: Il significato di equazione differenziale

L’alunno deve saper: Risolvere equazioni differenziali a variabili separabili Risolvere semplici problemi di applicazione alle equazioni differenziali.

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Percorso formativo specifico ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO

ORE SETTIMANALI : DUE

DOCENTE: PROF.SSA LOREDANA MARINELLI

testo utilizzato:IL diritto e l’economia dell’azienda ( A. Gilibert ) – Lattes

Programma svolto

MODULO n. 1 GIURIDICO-ECONOMICO : IMPRENDITORE , IMPRESA E VALORI MOBILIARI

(1^ quadrimestre )Pre - requisiti: CONOSCENZA :i soggetti del sistema economico,la persona fisica,capacità e incapacità di agire,la persona giuridica,le obbligazioni,i contratti,i diritti reali di garanzia,il contratto di lavoro subordinato, il contratto di società,le società di persone,i fattori di produzione.COMPETENZA: comprendere e correlare i principali elementi giuridici ed economici che hanno caratterizzato l'evoluzione dei mercati,dei sistemi di produzione e del mondo del lavoro.

CONOSCENZA:U.D. N.1- Le società di capitali: s.p.a - le azioni e le obbligazioni, s-r-l unipersonali, s.a.p.a,, soc. mutualistiche, associazione in partecipazione.- la crisi dell’impresa: insolvenza civile e insolvenza commerciale.U.D. N. 2- I requisiti dell'Imprenditore e la definizione di impresa,classificazione delle imprese, art.

2082 c.c.- Il piccolo imprenditore,l’impresa agricola,l’impresa commerciale artt.2083-2135-2195

c.c.- Lo statuto dell’imprenditore commerciale- COMPETENZAClassificare e distinguere i vari tipi di impresa e di società di persone e di capitaliConfrontare azioni e obbligazioniIndividuare le principali regole cui e' è sottoposto l'imprenditore Confrontare l’imprenditore commerciale con il piccolo imprenditore,con l’imprenditore agricolo e con l’artigiano analizzando, interpretando e sintetizzando le norme del codice civile.Analizzare e confrontare l'insolvenza civile le procedure concorsuali.

MODULO ECONOMICO n. 2 : L’AZIENDA A) ( 2 ^ quadrimestre )Pre - requisiti.modulo precedente.

CONOSCENZA:U.D. N.1gli elementi costitutivi ,i beni immateriali: ditta,insegna,marchio. Le invenzioni industriali,le invenzioni del dipendente e le piccole privative.

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U.D. N. 2il sistema aziendale e i suoi sottosistemi,principi di efficacia ed efficienza.I centri di responsabilita'.La struttura del patrimonio.Fonti di finanziamento e forme di investimento.La struttura del bilancio d'esercizio,la lettura e l'interpretazione attraverso gli indici di bilancio: ROE-ROI –ROS-LEVERAGE.

COMPETENZAIndividuare le varie funzioni aziendali,il loro ruolo e la loro interdipendenza

Analisi dei principali aspetti della struttura del patrimonio e del bilancio.

MODELLI E STRUTTURE ORGANIZZATIVE AZIENDALI B)

CONOSCENZAU.D. N. 1ordinamento lineare,ordinamento funzionale,ordinamento sistematico,l'organizzazione del lavoro,La regolamentazione delle operazioni aziendali. Le moderne strategie aziendali: outsourcing, benchmarking, just-in-time .Il marketing.

COMPETENZARiconoscere i modelli di organizzazione aziendale descrivendone le caratteristiche ,le

differenze,le problematicheIdentificare le correlazioni fra attività gestionale e ambiente in cui opera l'impresa.

I COSTI E L'ECONOMICITA' DELLA GESTIONE CONOSCENZAU.D. N. 1 I costi speciali e costi comuni,costi diretti e indiretti,costi fissi,variabili e semivariabili, totali,

unitari medio e marginale,costi standard e consuntivi.Le principali configurazioni di costo:costo primo,costo industriale,direct cost,full cost.Il principio di economicita' e l'autosufficienza economica d''esercizio e nel tempo. Il concetto di produttività, le combinazioni economiche delle aziende di produzione: produttività media,marginale e marginale ponderata.le economie di scala.

COMPETENZAIndividuare i problemi connessi con la determinazione e la ripartizione dei costi rispetto a

differenti obiettivi.

1.

2. IL CONTROLLO DI GESTIONE D)

CONOSCENZAU.D. N. 1Sistemi di controllo interni:internal auditing ed operational auditing,,il controller,la

programmazione aziendale, il budget .I sistemi di controllo esterno:collegio sindacale,tribunale,Consob,societa' di revisione.

COMPETENZAIdentificare alcune fondamentali condizioni dell'equilibrio aziendale e le necessarie

procedure di controllo. CAPACITA’ MODULARI

Saper analizzare e rielaborare le conoscenze con apporto personale in un’ottica iterdisciplinare e pluridisciplinare;

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Sapersi orientare di fronte a situazioni nuove e proporne soluzioni.

OBIETTIVI MINIMI

CONOSCENZA

MOD. 1 : i requisiti dell’imprenditore,la definizione,classificazione delle imprese le società di capitali, i principali titoli i credito,la crisi dell’impresa.

MOD. 2:A ) l’azienda ed i suoi elementi materiali e immateriali.Il sistema aziendale ed i sottosistemi,principi di efficacia ed efficienza.I centri di responsabilità.La struttura del patrimonio e del bilancio. B ) l’ordinamento sistematico e l’organizzazione del lavoro.C ) i costi e le principali configurazioni di costo.Il principio di economicità e le sue applicazioni,,il rendimento dei fattori e dei processi.Produzione e produttività:produttività media,marginale e marginale ponderata.

COMPETENZA

Saper esporre con proprietà,correttezza e coerenza logica,anche adoperando il linguaggio specifico;

Saper descrivere i principali aspetti della realta' aziendale sotto il profilo economico-organizzativo.

Saper utilizzare i concetti acquisiti per la soluzione di semplici casi concreti.

CAPACITA’

Saper analizzare e rielaborare le conoscenze Collegare aspetti teorici alla realtà

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Percorso formativo specificoCHIMICA FISICA

Docenti:Maria Teresa Cottini Testo:Pasquetto– Patrone “Chimica fisica” Ed. Zanichelli.

MODULO 1 TERMODINAMICA

UD n.1 Sistemi termodinamici

Contenuti

Ripasso delle caratteristiche dei sistemi termodinamici. Ripasso del primo e del secondo principio della termodinamica e di tutte le funzioni di stato e le grandezze fisiche ad essi collegate ( energia interna, entalpia ,entropia,calore e lavoro) attraverso la risoluzione di problemi.

Tempo 10 ore

UD n.2 Energia libera Contenuti

L’energia libera e le sue relazioni con entalpia e entropia. Energia molarestandard di formazione. Variazione dell’energia libera in una reazione:equazione di Van’t Hoff; costante di equilibrio. Isobara di Van’t Hoff. Diagrammi di Francio e di Ellingham. Energia libera ed equilibri di fase: equazione di Clapeyron e di Clausius- Clapeyron.

Tempo 18 ore

MODULO N. 2 CINETICA

Unità didattica n. 1 Teoria cineticaContenutiLegge della distribuzione delle velocità molecolari. Teoria degli urti, velocità di reazione e temperatura. Equazione di Arrhenius e teoria del complesso attivato.

Tempo 10 ore

Unità didattica n.2 Cinetica chimica

ContenutiVelocità di reazione e legge della velocità.Equazione cinetica di primo ordine. Tempo di dimezzamento e datazione dei reperti archeologici. Equazioni del secondo ordine. Molecolarità e meccanismo delle reazioni.Caratteristiche dei catalizzatori. Catalisi omogenea ed eterogenea. Catalisi negativa.

Tempo 10 ore

MODULO N.3 ELETTROCHIMICAUnità didattica n. 1 ElettrochimicaContenutiPila Daniell;potenziale dell’elettrodo e potenziale di diffusione. Equazione di Nernst e calcolo del potenziale relativo all’elettrodo. Serie dei potenziali redox e calcolo della forza elettromotrice di una pila.Calcolo della K eq di una reazione redox; pile elettrochimiche. Potenziometria diretta, titolazioni potenziometriche ; curve di titolazione potenziometriche; punto equivalente. Pile a secco.

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Tempo 20 ore

Unità didattica n. 2 ElettrolisiContenutiConversione dell’energia elettrica in energia chimica. Caratteristiche e applicazioni dell’elettrolisi. Leggi di Faraday.

Tempo 10 ore

Obiettivi :1. acquisire i concetti teorici delle tematiche sviluppate e saperli esporre con proprietà di

linguaggio2. saper applicare i concetti acquisiti per la risoluzione di problematiche3. saper valutare l’attendibilità e il significato dei risultati4. correlare le conoscenze acquisite con le altre discipline affini e utilizzarle per una

migliore comprensione.

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Percorso formativo specifico diANALISI CHIMICA ELABORAZIONE DATI E

LABORATORIO

DOCENTIProf. Bruzzechesse Fabio

I.T.P. Prof.ssa Amabili Fabrizia

Testo: Cozzi, Protti, Ruaro, Analisi Chimica strumentale; ZanichelliOrario settimanale: nove ore

Obiettivi1. Comprendere il processo analitico come sequenza decisionale2. Comparare e valutare diverse tecniche analitiche per un problema analitico, rispetto al

tipo di risultato richiesto, precisione, accuratezza, salubrità ed economicità.3. Scegliere ed adattare il metodo di misura tenendo conto del numero di analisi, delle

interferenze e di altri fattori.4. Saper eseguire una metodica di analisi assegnata, nell’ambito delle norme di sicurezza

e del rispetto dell’ambiente.5. Controllare le apparecchiature e gli strumenti usati per l’analisi.6. Spiegare le scelte procedurali delle analisi studiate ed intervenire in adattamenti per

casi particolari.7. Elaborare e presentare i dati analitici.

Contenuti

1. Visione d’insieme del processo analitico

1.1 Inquadramento del problema analitico non solo dal punto di vista strettamente chimico (componenti maggioritari e minoritari del campione, matrice e analita), ma anche legislativo e ambientale.

1.2 Scelta della tecnica analitica ritenuta più adatta, in base a criteri di precisione, tempo, economicità ecc.

1.3 Scelta del metodo e dello strumento di misura: conoscenza dei limiti strumentali, curva di titolazione semplice, curve di taratura, metodo delle aggiunte, standard interno/esterno, ecc.

1.4 Trattamento del campione, eliminazione delle interferenze

1.5 Valutazione dell’incertezza dei dati analitici ottenuti e dei fattori che contribuiscono a determinarla,

1.6 Redazione di un rapporto di analisi completo.

2. Elaborazione dei dati sperimentali

2.1 Errore assoluto e relativo; errori sistematici e casuali

2.2 Espressione dei risultati con i limiti di fiducia e scarto dei valori anomali. Calcolo della deviazione standard, limite di rilevabilità e di quantificazione attraverso l’uso di excel.

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2.3 Sensibilità, specificità, accuratezza, precisione, rapporto segnale/rumore e curve di linearità degli strumenti elettronici

2.4 Con excel: analisi statistica bivariata. Correlazione. Regressione lineare e non, interpolazione; metodo dei minimi quadrati e metodi di ottimizzazione.

3. Tecniche di analisi specifiche ed esempi applicativi

3.1 Spettrofotometria VIS/UV. Parti strumentali, principi di funzionamento di ogni parte e dell’insieme, variabili strumentali dello spettrofotometro, costruzione degli spettri.

3.2 Spettrofotometria di emissione e di assorbimento atomicoPrincipi della tecnica, strumentazione: AA monoraggio e a doppioraggio. Lampade a catodo cavo. Bruciatore a premiscelazione e microforno di grafite. Monocromatore. Rivelatore. Sensibilità e limite di rivelabilità. Interferenze e disturbo di fondo. correttore di fondo (lampada a deuterio). Analisi quantitativa variabili strumentali dei due tipi di spettrofotometro. Ottimizzazione dei parametri strumentali e determinazione dello zinco nei capelli.

3.3 Fotometria di fiammaLaboratorio: Principi della tecnica, strumentazione ottimizzazione dello strumento e determinazione sodio e potassio nelle acque

Laboratorio. Analisi delle acque minerali ( Decreto Ministero sanità 13/01/1993e succesivi) e potabili (Decreto Lgs. 31 del 02/02/2001 )pH, conducibilità nitrati, nitriti, ammoniaca, sostanze organiche Kubel, durezza totale, durezza permanente e temporanea, residuo fisso, calcio e magnesio ( complessometrico ), cloruri, alcalinità, solfati, sodio e potassio ( fotometria di fiamma )Analisi delle acque di scarico: solidi sospesi 105°C, COD, BOD5, ossigeno disciolto (Decreto Lgs 152 del 1999)Bromatologia: analsi dell’olio di oliva ( acidità, numero perossidi, numero di iodio e K), e definizione dei criteri di qualità secondo il regolamento CEE 2568 del 11/07/1991; analisi della birra secondo il decreto Ministeriale del 21/09/1970 (grado alcolico, peso specifico, estratto, acidità totale e volatile, ceneri e alcalinità delle ceneri, grado saccarometrico e verifica della pastorizzazione);analisi del vino (anidride solforosa totale e libera, determinazione del grado alcolico con l’ebulliometro, controllo fermentazione malo-lattica )

3.4 Conduttometria- Principio del metodo; conduttanza e conduttività; conducibilità ionica equivalente. Misure conduttometriche, determinazione della costante di cella e del coefficiente di temperatura

3.5 Cromatografia- Introduzione ai metodi cromatografici. Meccanismi della separazione: adsorbimento, ripartizione e scambio ionico ed esclusione.

- TLC

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Prestazioni: selettività, efficienza, risoluzione, capacità, riproducibilità. Caratteristiche generali di una TLC e modo di effettuarla.

- GC Caratteristiche di un cromatogramma: tempo di ritenzione assoluto e corretto, tempo morto. Selettività ed efficienza. Calcolo dei piatti teorici, equazione di Van Deemter-Jones. Schema a blocchi dello strumento.Principi e applicazioni; fase mobile e stazionaria. Caratteristiche e tipologie delle colonne. Iniettori per colonne impaccate e capillari.Rivelatori ( a termoconducibilità, a ionizzazione di fiamma, a fiamma alcalina, a cattura di elettroni. Accoppiamento GC-massa. Parti , caratteristiche generali dei due metodi cromatografici ( gradiente di eluizione o condizione isocratiche; temperatura programmata o condizione isoterme).

3.6 HPLCGrandezze, parametri e prestazioni. Caratteristiche della fase stazionaria e mobile.Caratteristiche dello strumento: sistemi di iniezione e rivelatori. Applicazioni dell’HPLC

Valutazione

Gli allievi sono stati valutati nel comportamento in laboratorio, nel possesso delle abilità sperimentali e di elaborazione delle informazioni, nella capacità di argomentare adeguatamente i temi proposti, di redigere documentazioni complete e ben strutturate delle analisi e delle indagini sui problemi analitici, nelle capacità progettuali.

Metodologia

Approccio alle problematiche analitiche e ricerca guidata delle metodiche e delle Normative specifiche.

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’

- Conoscere i principi teorici delle tecniche di analisi e le caratteristiche delle apparecchiature di prova.

- Applicazione dei metodi statistici all’elaborazione dei dati analitici.

- Abilità operative.

- Valutare, elaborare ed interpretare i dati raccolti, facendo adeguato uso di software applicativi.

- Utilizzare un adeguato metodo di lavoro e la capacità di assumere decisioni autonome.

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Percorso formativo specifico di CHIMICA ORGANICA – BIO-ORGANICA DELLE

FERMENTAZIONI E LABORATORIOProgramma svolto e obiettivi raggiunti 5ª CH

Proff. Alfredo Tifi e Fabrizia Amabili

Testi Tagliaferro, Grandi “Biotecnologie e chimica delle fermentazioni”

Metodi di insegnamento e strumenti di lavoro- Brevi presentazioni interattive, con esemplificazioni, dimostrazioni, audiovisivi,

software didattici (CmapTools) e tools (power point), proiettore e lavagna

luminosa

- Esercitazioni a gruppi in classe- Svolgimento di consegne a gruppi in laboratorio (comprende problem solving, analisi, preparazioni, esercitazioni guidate)- Lettura del libro di testo e stesura di sintesi, ricerche- Utilizzo Vademecum, cataloghi, ricerche internet- Utilizzo di ambienti collaborativi per inserire e scambiare rapporti di lavoro e documenti- Test in rete- Visite presso aziende biotecnologiche- Stage aziendali- Seminari ed esercitazioni presso laboratori universitari

- Recupero in itinere o con sospensione della programmazione se necessario

Sistemi di verifica e valutazione- Valutazione basata sull’osservazione sistematica in laboratorio (allegata)

- Verifica rapporti di laboratorio e quaderno di laboratorio

- Test a gruppi a fine unità - test in rete- Verifiche scritte fine modulo- Simulazioni della terza prova.

MODULO F1 MICROORGANISMI E METABOLISMO

PrerequisitiConoscenza dei gruppi funzionali comuni nelle biomolecoleConoscenza di proprietà, strutture e funzioni delle proteine, glucidi, lipidiCapacità di riconoscere ossidazioni e riduzioni nelle molecoleConcetto di energia libera e stabilità termodinamica delle sostanzeConcetto di potenziale standard di riduzioneConoscere la dipendenza dell’attività enzimatica dai vari fattori (T, pH, pres. Inibitori – attivatori, conc. Enzima e substrato)Utilizzo di tecniche steriliCompetenza delle tecniche di preparazione dei terreniCompetenze nelle tecniche di semina15/05/04 36

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ObiettiviAl termine del modulo l’allievo deve saper

1. classificare un m.o. in base al tipo di organizzazione cellulare, di nutrizione, di aggregazione cellulare.

2. Identificare i vari livelli tassonomici nell’indicazione di una data specie microbica

3. Classificare i batteri dal punto di vista morfologico4. Conoscere nomi, funzioni e composizione dei principali componenti cellulari

(parete, membrana, nucleo, mitocondrio, capsula, endospora, ecc.)5. Classificare i microrganismi in base alle caratteristiche nutrizionali, al

consumo-tolleranza per l’ossigeno e alla temperatura di vitalità ottimale.6. Descrivere il catabolismo e i vari meccanismi che danno luogo alla

fosforilazione dell’ADP nei metabolismi aerobio e anaerobio.7. Classificare, comparare e analizzare la morfologia, la fisiologia, le modalità di

riproduzione e le condizioni di crescita dei principali m.o. d’interesse industriale (Batteri, muffe, lieviti, cellule di mammifero)

8. Determinare gli indici di contaminazione fecale delle acque e conoscere i principi di selezione e riconoscimento delle specie indicatrici di contaminazione.

Unità didattica F 1.1 Morfologia dei m.o e della cellulaClassificazione di WittakerConcetti di genere, specie, famiglia ed esempiMorfologia dei batteri e degli aggregati: cocchi, bacilli, tetrodi, sarcine, streptococchi, stafilococchi, streptobacilliStruttura e funzioni del citoplasma, nucleo, parete (peptidoglicano), membrana, mitocondriStrutture osservabili al microscopio ottico: nucleo, parete, capsula, pili ciglia e flagelli, endospora e capsula.

Unità didattica F 1.2 Metabolismo e crescita dei m.o.Esigenze nutrizionali (foto e chemiotrofia, auto e eterotrofia) autotrofiaParametri ambientali: tensione di ossigeno, temperatura (psicrofili, mesofili, termofili) , pH, Ciclo di Krebs e catena respiratoriaProduzione di precursori metabolici, agenti fosforilanti, coenzimi ridotti, teoria chemiosmotica di Mitchell e catena respiratoria.Visone complessiva e termodinamica del metabolismo Curva di crescita dei batteriLaboratorio: Conta totale mesofila (22 °C e 36°C) su acque minerali e potabili. Determinazione indicatori di contaminazione fecale (Coliformi, Streptococchi fecali, spore di Clostridi solfito-riduttori) su acque minerali con isolamento in coltura pura e identificazione delle specie per gli Enterobatteri. Colorazione di Gram. Tecniche di coltivazione per microrganismi anaerobi. Tecnica delle membrane filtranti per la determinazione dei coliformi e degli streptococchi fecali in un’acqua potabile.

Unità didattica F 1.3 Microorganismi di interesse industriale

Importanza di funghi, batteri, muffe lieviti e cellule di mammifero per l’industria fermentativa.

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Classificazione dei funghi in base al ciclo sessuale e caratteristiche morfologiche delle muffe di interesse industrialeLaboratorio: Osservazione microscopica di muffe e classificazione.

MODULO F 2 PRINCIPI DI GENETICA INDUSTRIALE

Prerequisiti 1. Conoscere i diversi tipi di legami del gruppo fosfato nelle biomolecole2. Saper scrivere e leggere le proiezioni Haworth e Fischer dei glucidi3. Conoscere il legame glicosidico e la sua formazione - idrolisi4. Conoscere i requisiti necessari alla formazione del legame a idrogeno5. Saper classificare i microrganismi e riconoscere le differenze strutturali tra

microrganismi diversi

Obiettivi Alla fine del modulo l’allievo dovrà:

1. conoscere la composizione e la struttura degli acidi nucleici2. saper descrivere il meccanismo di replicazione del DNA (cellulare e PCR)3. Comprendere i principi della codifica dell’informazione (triplette) e descrivere

tutte le fasi dell’espressione – biosintesi proteica4. comprendere i meccanismi essenziali della regolazione della biosintesi

proteica5. elencare le tecniche di induzione delle mutazioni genetiche6. descrivere la tecnica di ricombinazione dei plasmidi7. descrivere le tecniche di ricombinazione del DNA e clonazione dei geni

Unità didattica F 2.1 Acidi nucleiciStruttura, composizione e funzioni del DNA e RNADuplicazione del DNA, amplificazione tramite PCR e sequenziamento geneticoLaboratorio – stage presso Biologia Molecolare Unicam (alcuni alunni): esercitazione con apparecchiatura PCR ed elettroforesi del DNALezione UNICAM :vaccini a DNA.

Unità didattica F 2.2 Biosintesi proteicaCodice genetico e triplette.Concetto di geneTrascrizione e traduzione dei geni in proteine

Unità didattica F 2.2 Ingegneria genetica

tecniche di induzione delle mutazioni genetichetecnica di ricombinazione dei plasmiditecniche di ricombinazione del DNA e clonazione dei geniLaboratorio di biologia molecolare UniCam: produzione di proteina con attività antitumorale partendo dal plasmide sequenziato (stage per due alunni).

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MODULO F 3 TECNOLOGIE DELLE FERMENTAZIONI

PrerequisitiConoscenza delle modalità e della cinetica della riproduzione dei microrganismiConoscenza delle esigenze nutrizionali dei microrganismiUtilizzo del modello di cinetica enzimatica di Michelis MentenConoscenza della simbologia UNICHIMConoscenza delle tecniche di sterilizzazione dei terreni e dei componenti nutritivi dei terreni.Conoscenza delle tecniche di coltivazione e di trasferimento.

Obiettivi1. Descrivere il funzionamento e le strumentazioni di controllo dei fermentatori

industriali2. Classificare i diversi tipi di fermentatori3. Conoscere e comprendere le diverse misurazioni e controlli necessari per le

diverse tipologie di fermentatori4. Disegnare i diversi tipi di impianto di fermentazione, compresi i controlli 5. Descrivere le fasi dell’espansione della coltura fino alla produzione su scala

industriale6. Conoscere le principali fonti industriali di nutrienti e i settori di utilizzo7. Conoscere i diversi metodi di determinazione della concentrazione di

biomassa nei fermentatori da laboratorio e in quelli industriali8. Comparare i processi di fermentazione discontinua e continua in chemostato e

turbidostato9. Comprendere il significato dei principali parametri cinetici, metabolici, di

trasferimento dell’ossigeno delle fermentazioni industriali a crescita limitata (chemostato) e illimitata

Unità didattica F 3.1 Il fermentatoreSchema costruttivo di fermentatori CSTR, ad agitazione pneumatica idraulica, air lift; a letto fisso e fluido, continui e discontinui.Fermentazione su biocatalizzatore immobilizzatoSterilizzazione dell’aria e del terreno di colturaSistemi per facilitare il trasferimento dell’ossigeno e sistemi antischiumaDefinizioni e misure della concentrazione di biomassaParametri e Tecniche di misura e controllo della fermentazioneDisegno di schemi tipici (es. impianto per etanolo, SCP)Laboratorio: Isolamento di una coltura pura di lieviti, misura della crescita, del consumo di zuccheri e della torbidità in una coltura aerobia di lievito da panificazione.

Unità didattica F 3.2 Materiali e Cinetica della fermentazioneMaterie prime per la fermentazione industrialeFunzione di crescita, per metabolici primari e secondari. Concetto di velocità di crescita specifica della biomassa ed equazione di Monod.Stechiometria delle biotrasformazioni, coefficienti di resa di trasformazione in biomassa e in ATP. Coefficiente respiratorio. Concetto di velocità di diluizione. Bilancio del substrato e della biomassa nella coltura continua. Turbidostato, wash out e chemostato.Simulazione per l’ottimizzazione di una produzione di alcool e scale up.Laboratorio: fermentazione alcolica del glucosio con lieviti immobilizzati

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MODULO F 4 PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE

Prerequisiti1. Conoscenza delle tecnologie industriale della separazione (filtrazione,

estrazione, distillazione)2. Conoscenza dei percorsi metabolici fondamentali: glicolisi EMP e ciclo TCA

Obiettivo generale: l’allievo dovrà raggiungere una conoscenza dettagliata di alcuni processi di fermentazione dell’industria alimentare, degli antibiotici, economicamente rilevanti, sotto

gli aspetti biochimico, impiantistico, del controllo, della separazione dei prodotti, dell’impatto ambientale e dovrà essere in grado di realizzare schemi a blocchi di tali processi.

Unità didattica F 4.1 Fermentazione alcolicaBiochimismo della fermentazione alcolica e aceticaMaterie prime (melasse) e processi di saccarificazione da scarti cellulosiciProdotti secondari della fermentazione alcolicaProduzione lievitiProduzione del vinoPanificazioneProduzione della birraLaboratorio: progettazione delle procedure e produzione della birra

Unità didattica F 4.2 Acidi organiciFermentazione omolattica e eterolatticaProduzione dello yogurt in coltura mistaFermentazione latticaAcido citricoAcido glutammicoL-Lisina

Unità didattica F 4.3 Antibiotici e vitamineSchema a blocchi produzione penicillina GSchema a blocchi produzione vitamina C

MODULI INTERDISCIPLINARIMODULO MC 2 TRATTAMENTI DI DEPURAZIONE DELLE

ACQUE

PrerequisitiUtilizzo del microscopio otticoConcetti di BOD e CODObiettivi 1 – 6 del modulo F 1Obiettivi 1, 2, 3, 7, 8, 9 del modulo F3

Obiettivi comuniAlla fine del modulo interdisciplinare l’allievo deve:

1. Saper disegnare uno schema a blocchi di un impianto di depurazione per acque reflue civili e industriali, aerobico o anaerobico e descrivere le funzioni delle componenti impiantistiche

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2. Saper indicare i fattori variabili che intervengono durante la depurazione e i parametri di controllo e regolazione

3. Essere in grado di confrontare le diverse scelte di depurazione di determinati reflui

Unità didattica monodisciplinare MCF2.1 Trattamenti secondari aerobi

Classificazione dei trattamenti secondariRapporti BOD21/COD e BOD5/BOD21 e valutazione delle strategie di depurazioneConfronto tra energetica della degradazione aerobica e anaerobicaBilancio di materia nella depurazione aerobicaSistema a fanghi attivi e peculiarità delle diverse popolazioni batteriche e di protozoi e indicazioni sullo stato della depurazioneLaboratorio: osservazione dei protozoi dei fanghi attivi.

Unità didattica monodisciplinare MCF2.2 Trattamenti secondari anerobi

Caratteristiche dei reflui da sottoporre a trattamento secondario anaerobioFasi della depurazione anaerobica: acidogena, acetogena, metanogena. Rapporto tra le popolazioni microbiche, loro caratteristiche e biochimismi.Visita depuratore comunale di Tolentino

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PERCORSO FORMATIVO DI TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

DOCENTE: prof. Franco MaiolatiI.T.P.: prof. Massimo Corona

OPERAZIONI A STADI. DISTILLAZIONE• Equilibrio liquido/vaporeTensione di vapore delle sostanze pure, legge di Clausius-Clapeyron. Sistemi ideali a due componenti completamente miscibili: leggi di Raoult e di Dalton, diagrammi tensione di vapore/concentrazione, diagrammi di equilibrio liquido - vapore, curve di ebollizione e di rugiada, volatilità relativa, costruzione dei diagrammi relativi.Sistemi reali a due componenti completamente miscibili: curve tensione di vapore/concentrazione; miscele azeotropiche: generalità, diagrammi di equilibrio liquido-vapore, curve di ebollizione e di rugiada.• Rettifica continuaPrincipio di funzionamento di una colonna a piatti, concetto di riflusso e rapporto di riflusso. Determinazione del numero teorico dei piatti con il metodo di McCabe e Thiele:ipotesi del flusso molare costante, rette di lavoro superiore e inferiore, parametro "q" e retta "q", costruzione della spezzata che dà il numero teorico dei piatti; efficienza dei piatti, numero effettivo dei piatti; determinazione del riflusso minimo, riflusso massimo, fattori che determinano il riflusso economicamente più conveniente.Bilancio di materia e di calore della colonna, superficie di scambio del ribollitore di coda e del condensatore di testa.Schemi di processo e di regolazione, secondo le norme UNICHIM.• Altri metodi di distillazioneDistillazione d'equilibrio.Rettifica discontinua: funzionamento a riflusso costante e a composizione costante (generalità).Sistemi immiscibili: distillazione in corrente di vapore.Strippaggio: finalità dell'operazione Distillazione estrattiva e azeotropica: principi ed esempi d'applicazione.• Schemi di processo e di regolazione per le varie tipologie di distillazione, secondo le norme UNICHIM.

CONTROLLO AUTOMATICO I regolatori: regolatori analogici e digitali, moderni sistemi di controllo automatico. I regolatori continui; l'azione proporzionale, derivativa, integrale, regolatori ad azione P, PD, PI, PID. Altre tipologie di regolazione: regolazione in cascata, in avanti, a comando, di rapporto.

BIOTECNOLOGIE E PROCESSI BIOTECNOLOGICI Depurazione delle acque. Parametri caratteristici degli scarichi civili. Il trattamento

a fanghi attivi: schema di processo, caratteristica della biomassa. Parametri di dimensionamento della vasca di aerazione, produzione del fango, potenza dell'aeratore. Il trattamento dei fanghi di supero. Stabilizzazione per digestione anaerobica: condizioni operative, produzione di biogas.

Schema generale di produzioni; caratteristiche dei fermentatori e controlli automatici. Esempi di produzioni biotecnologiche:

Bioetanolo da mais e da melasso; acido citrico; amminoacidi (L-lisina); antibiotici. Schemi di processo semplificati.

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PRODUZIONI E TRATTAMENTI DI INTERESSE PARTICOLAREIndustrie del saccarosio.Caratteristiche delle materie prime, prodotti e sottoprodotti e principali parametri analitici nella produzione del saccarosio da barbabietole, preparazione del sugo grezzo, concentrazione del sugo leggero e cottura del sugo denso, cristallizzazione del saccarosio e sua raffinazione.Problematica dei rifiuti solidi.Tipologia dei rifiuti e tecniche di trattamento e smaltimento.Discarica controllata, incenerimento, raccolta differenziata, compostaggio.Produzione dell’ammoniaca.Aspetti chimico-fisici. Schema di processo.Produzione dell’alcol etilico.Aspetti chimico fisici. Schema di processo.Schema generale di lavorazione del petrolio.Trattamenti preliminari. Distillazione atmosferica del grezzo (topping), distillazione sotto vuoto (vacuum).Produzione di materie plastiche

Terminologia e nomenclatura. Classificazione, configurazione e struttura. Reazioni di polimerizzazione: poliaddizione e policondensazione. Tecniche: esempio di produzione del polietilene.

OPERAZIONI A STADI. ASSORBIMENTO DEI GASBilancio di materia, determinazione grafica La solubilità dei gas nei liquidi. La legge di Henry, curve d'equilibrio. Colonne a riempimento. La teoria del doppio film, il coefficiente di trasporto globale. Apparecchiature e schemi di processo.

OPERAZIONI A STADI, ESTRAZIONE• Estrazione liquido/liquidoScopi e principali applicazioni dell'estrazione liquido/liquido. Lo stadio d'equilibrio. Estrazione in equicorrente, controcorrente, a correnti incrociate. L'equilibrio di ripartizione, la legge di Nernst, costante e coefficiente di ripartizione.Sistemi a immiscibilità totale. Concentrazioni in frazione e in rapporto e loro interconversione. Estrazione a stadio singolo: bilancio del soluto, resa e fattore d'estrazione, rapporto solvente/diluente. Estrazione a stadi multipli a correnti incrociate:bilancio del soluto globale e nel singolo stadio, determinazione analitica e grafica del numero di stadi ideali. Estrazione a stadi multipli in controcorrente.Sistemi a miscibilità parziale. Rappresentazione dei sistemi ternari con diagrammi a triangolo equilatero e a triangolo isoscele. Caratteristiche del solvente e criteri di scelta.• Estrazione solido/liquido (lisciviazione)Principali impieghi dell'estrazione solido/liquido, meccanismo, fattori che la influenzano. Diagrammi ternari e bilancio di materia, regola della leva. Apparecchiature e schemi di processo.

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Area di progetto

La realizzazione dell’area di progetto della classe V AC è stata effettuata a partire dal mese di ottobre 2003.Il principale intento è stato quello di affrontare lo studio di un settore della chimica delle fermentazioni, la birrificazione, contemporaneamente da diversi punti di vista, con il coinvolgimento delle varie discipline, soprattutto Chimica delle Fermentazioni, Analisi e Tecnologie Chimiche. La classe ha anche affrontato con successo la produzione della birra mettendo a punto il processo nei minimi dettagli, utilizzando lo schema organizzativo e autonomo del sistema di gestione della qualità. Le procedure operative, le informazioni raccolte sulla storia, legislazione, tecnologia, microbiologia e chimica della produzione della birra, nonché i dati di processo, la galleria fotografica dell’esperienza di produzione e i risultati delle analisi chimiche, sono state raccolte su CD ROM e pubblicate in internet sul sito della specializzazione.La finalità dell’area di progetto, raggiunta in modo soddisfacente, è stata quella di incrementare la progettualità degli allievi e di sperimentare una prospettiva culturale integrata almeno in un dominio limitato di conoscenze.

Proff. Alfredo Tifi e Amabili Fabrizia

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Scelte del Consiglio di Classe per la terza prova

Il Consiglio di Classe ha ritenuto utile fare esperienze di simulazione sulla terza prova scritta nelle materie Inglese, Matematica, Analisi, Storia, Diritto e Chimica fisica e Chimica delle fermentazioni .E’ stata utilizzata una griglia di valutazione con i seguenti indicatori: conoscenza competenza capacità.

Griglia e indicatori per terza prova

Indicatori utilizzati:Conoscenze (min 0, max 5): Conoscenza dell'argomento e degli strumenti risolutivi; aderenza a quanto richiesto.

Competenze (min 0, max 5): Uso appropriato del lessico specifico, delle strutture grammaticali della lingua, degli strumenti tecnici e di calcolo

Capacità (min 0, max 5): Organizzazione logica delle informazioni, arricchimento ed elaborazione personale.Ciascun insegnante ha individuato i pesi degli indicatori e sulla base di essi, elaborato il punteggio grezzo.

Simulazioni della terza prova scritta Sono state effettuate due simulazioni ufficiali: il 18 Dicembre ( diritto, inglese, analisi, chimica –fisica e matematica) e il 19 Marzo (Matematica, Inglese, Analisi , Chimica delle Fermentazioni e Storia). E’ stata scelta per una prova la tipologia A, per un’altra la tipologia B. Nelle due simulazioni era previsto un tempo di 3 h. E’ stato consentito l’uso del vocabolario di inglese, della calcolatrice scientifica non programmabile.

Valutazione prove scritte:

Il Consiglio di classe ha utilizzato una griglia di valutazione comune, in linea con le indicazioni del Collegio Docenti, attribuendo ai singoli indicatori gli stessi pesi in tutte le materie.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI PROVA SCRITTA

Per ogni argomento le CONOSCENZE – COMPETENZE – CAPACITÀ saranno valutate con il seguente punteggio:

0 = Prestazione assolutamente nulla 3 = Prestazione sufficiente1 = Prestazione gravemente insufficiente 4 = Prestazione discreta/buona2 = Prestazione insufficiente 5 = Prestazione buona/ottima

IL PUNTEGGIO MINIMO PER OTTENERE LA SUFFICIENZA (10/15) CORRISPONDE AL 50% DEL PUNTEGGIO MASSIMO OTTENIBILE, CIOÈ 30 PUNTI SU 60.

Tabella di conversione da sessantesimi a quindicesimi e voto in decimi

P60i P15i V10i P60i P15i V10i P60i P15i V10i P60i P15i V10i P60i P15i V10i P60i P15i V10i

0 1,0 1,0 11 4,8 2,9 21 7,7 4,6 31 10,2 6,1 41 12,3 7,6 51 13,9 8,91 1,4 1,2 12 5,1 3,1 22 8,0 4,8 32 10,5 6,3 42 12,5 7,7 52 14,1 9,02 1,7 1,4 13 5,4 3,3 23 8,3 4,9 33 10,7 6,4 43 12,7 7,9 53 14,2 9,23 2,1 1,5 14 5,7 3,5 24 8,5 5,1 34 10,9 6,6 44 12,8 8,0 54 14,3 9,34 2,4 1,7 15 6,0 3,6 25 8,8 5,2 35 11,1 6,7 45 13,0 8,1 55 14,4 9,45 2,8 1,9 16 6,3 3,8 26 9,0 5,4 36 11,3 6,9 46 13,2 8,3 56 14,6 9,56 3,1 2,1 17 6,6 4,0 27 9,3 5,5 37 11,5 7,0 47 13,3 8,4 57 14,7 9,67 3,5 2,3 18 6,9 4,1 28 9,5 5,7 38 11,7 7,2 48 13,5 8,5 58 14,8 9,88 3,8 2,4 19 7,2 4,3 29 9,8 5,8 39 11,9 7,3 49 13,6 8,6 59 14,9 9,99 4,1 2,6 20 7,4 4,4 30 10,0 6,0 40 12,1 7,4 50 13,8 8,8 60 15,0 10,010 4,4 2,8

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PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO CHIMICO................................................................................1

PROGETTO “CHIMICA E QUALITÀ TOTALE”............................................................................................1

STORIA DELLA CLASSE E SITUAZIONE DI PARTENZA..........................................................................3

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5ª CH......................................................................................................5

OBIETTIVI PROGRAMMATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE.....................................................................6

METODOLOGIE DIDATTICHE.........................................................................................................................7

SISTEMI DI VERIFICA E VALUTAZIONE......................................................................................................8

RELAZIONE STAGE AZIENDALE....................................................................................................................9

ATTIVITA’ INTEGRATIVE..............................................................................................................................13

PERCORSO FORMATIVO SPECIFICO..........................................................................................................14

RELIGIONE..........................................................................................................................................................14

EDUCAZIONE FISICA.......................................................................................................................................16

ITALIANO.............................................................................................................................................................20

CONTENUTI DI STORIA...................................................................................................................................22

LINGUA STRANIERA - INGLESE...................................................................................................................23

MATEMATICA....................................................................................................................................................26

ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO........................................................................28

CHIMICA FISICA................................................................................................................................................31

ANALISI CHIMICA ELABORAZIONE DATI E LABORATORIO.............................................................33

CHIMICA ORGANICA – BIO-ORGANICA DELLE FERMENTAZIONI E LABORATORIO...............36

TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI, PRINCIPI DI AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE.....................................................................................................................................................42

AREA DI PROGETTO........................................................................................................................................44

SCELTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA TERZA PROVA............................................................45

TABELLA DI CONVERSIONE DA SESSANTESIMI A QUINDICESIMI E VOTO IN DECIMI............46

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IL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5ª CH

Educazione Fisica Croceri Corrado ……………………………

Religione Liberti Sandra ……………………………

Italiano - Storia Lai Maria Maddalena ……………………………

Lingua Straniera – Inglese Scarponi Giovanni ……………………………

Economia Ind. e Diritto Marinelli Loredana ……………………………

Matematica Sparvoli Silvia ……………………………

Chimica Fisica Cottini Maria Teresa ……………………………

Chimica Fermentazioni Tifi Alfredo ……………………………

Analisi Chimica strum. Bruzzechesse Fabio ……………………………

Tecnologie Chimiche Maiolati Franco ……………………………

Lab.Tecnologie Chimiche Corona Massimo ……………………………

Lab. Analisi chimiche Amabili Fabrizia ……………………………

Lab. fermentazioni Amabili Fabrizia ……………………………

San Severino M. 15/05/2004

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