progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni

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Progettare il miglioramento: Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni alla realizzazione delle azioni Università degli Studi di Genova – Scuola di Scienze Sociali Dipartimento di Scienze della Formazione alla realizzazione delle azioni alla realizzazione delle azioni Mauro Palumbo e Valeria Pandolfini Dipartimento di Scienze della Formazione (Di.Sfor.) Università di Genova Convegno internazionale “Migliorare le scuola” - Napoli 14-15 maggio 2015

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Page 1: Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità alla realizzazione delle azioni

Progettare il miglioramento: Progettare il miglioramento: dalla scelta delle priorità dalla scelta delle priorità

alla realizzazione delle azionialla realizzazione delle azioni

Università degli Studi di Genova – Scuola di Scienze Sociali

Dipartimento di Scienze della Formazione

alla realizzazione delle azionialla realizzazione delle azioni

Mauro Palumbo e Valeria PandolfiniDipartimento di Scienze della Formazione (Di.Sfor.)Università di Genova

Convegno internazionale “Migliorare le scuola” - Napoli 14-15 maggio 2015

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Il contestoIl contesto

• Sistema Nazionale di Valutazione (SNVSNV); Direttiva 11/2014;La Buona Scuola”;

• Sistemi di valutazionevalutazione ee accountabilityaccountability e miglioramento delservizio scolastico e della qualità dell’istruzione (Faggioli, 2014;FGA, 2014; Allulli, Farinelli, Petrolino, 2013; Castoldi, 2014; Palumbo,

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FGA, 2014; Allulli, Farinelli, Petrolino, 2013; Castoldi, 2014; Palumbo,2013; Paletta, 2011; Scheerens, Mosca, Bolletta, 2011; Palumbo ePandolfini, in press a, b);

• Le due facce della valutazione: accountabilityaccountability ee learninglearning.

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AccountabilityAccountability

� dovere che un soggetto responsabile diun’organizzazione (o di una politica, di un progetto) ha di“render conto” a particolari interlocutori esterni dellescelte fatte, delle attività e dei risultati di cui è autore oresponsabile

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responsabile

� il rapporto di accountability contropartita di un rapporto didelega di responsabilità (dall’alto o dal basso)

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� è la prima funzione della valutazione ad esseresottolineata

� rischia lo sconfinamento nella concezione di “controllo”

AccountabilityAccountability

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� ha anche funzione di garanzia per il valutato

� tipica dell’approccio obiettivi-risultati, non sempre ècompatibile con la funzione di learning

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L’ambiguità L’ambiguità dell’dell’accountabilityaccountability

� Verso l’alto: risorgente neocentralismo? Mortificazionedelle autonomie? Es. SNV della scuola, ANVUR …

Verso il basso: partecipazione e responsabilizzazione� Verso il basso: partecipazione e responsabilizzazionedei cittadini o creazione di mercato nel pubblico? Iservizi come imprese, gli utenti come clienti e il NewPublic Management

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LearningLearning

� Connessa al principio del miglioramento continuo

� Non imparano solo gli attuatori o i decisori

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� Anche le teorie (scientifiche o di senso comune) sottostantialla programmazione possono essere cambiate grazie allavalutazione (vedi Evidence based politics di Pawson)

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Le possibili “Le possibili “logichelogiche” di SNV” di SNV

� a) Quasi-mercato: competizione fra scuole e scelta dellefamiglie => prospettiva NPM

� b) Forte controllo centrale attraverso la valutazione (e ilDS?) => prospettiva neocentralisticaDS?) => prospettiva neocentralistica

� c) Partecipazione consapevole dei diversi attori a migliorarela scuola (secondo i diversi punti di vista) => prospettivapartecipativa

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EfficaciaEfficacia e e efficienzaefficienza

EfficaciaEfficacia� grado di conseguimento degli obiettivi previsti o dei risultati attesi

(efficacia interna (o gestionale ) – autovalutazione?� grado di assolvimento dei bisogni che costituiscono la ragion

d’essere dell’intervento o del servizio valutato (efficacia esterna (osociale) valutazione esterna?

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EfficienzaEfficienza• grado di ottimizzazione dell’uso delle risorse e quindi la possibilità

di risparmiare risorse lasciando stabili gli obiettivi, ovvero diconseguire risultati migliori con le stesse risorse

• NON «ottenere i migliori risultati con le minori risorse possibili»

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Rinvio a obiettivi e bisogni …Rinvio a obiettivi e bisogni …

� “gli obiettivi sono multipli (poiché vogliamo svariate cose enon una sola)

� contraddittori (perché vogliamo cose differenti)

� e vaghi (perché è così che riusciamo a trovare un accordosull'opportunità di procedere senza che sia necessarioanche un accordo su che cosa fare esattamente)”(Majone e Wildavsky, 1978)

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Obiettivi e valoriObiettivi e valori

� La pluralità degli obiettivi si sovrappone alla pluralità dei valori

� I loro nessi non sono sempre chiari, per i diversi attoriimplicati

� I valori possono chiarire gli obiettivi ma anche complicarli

� Tutto ciò che il valutatore non chiarirà potrà costituireproblema nelle fasi successive

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I valori permettono (ad es.) diI valori permettono (ad es.) di

� Gerarchizzare obiettivi– In termini logici– In termini di importanza

� Gerarchizzare indicatori

� Esplicitare obiettivi

� Argomentare e legittimare i giudizi valutativi

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Rinvio al dibattito del 14/5/15Rinvio al dibattito del 14/5/15

� Risultati� Processi� Contesto

� Valutazione Realista: M + C = O� (meccanismo più contesto = Outcome)

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Obiettivi dell’indagineObiettivi dell’indagine

• Fornire contributi teorici e metodologici volti ad approfondire ilrapportorapporto frafra autonomiaautonomia scolastica,scolastica, valutazionevalutazione ee miglioramentomiglioramento e sucome questi elementi possano interagire in maniera virtuosa permigliorare la perfomance di ciascuna scuola, sia nel campo degliesiti dell’apprendimento, sia nell’ambito educativo più ampio.

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• Fornire strumentistrumenti didi supportosupporto ai Consulenti e alle scuole nellacomplessa e delicata fase in cui le scuole stesse sono chiamate apredisporre e realizzare i Piani di Miglioramento (PdM) alla luce delRapporto di Autovalutazione (R.A.V.) e del Rapporto di Valutazioneesterna (R.V.), declinando obiettivi e azioni da realizzare perraggiungerli, nonché modalità di valutazione in itinere e finale.

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Predisporre strumenti e metodologie di analisiPredisporre strumenti e metodologie di analisi

• Ricognizione e analisi critica della letteraturaletteratura scientificascientifica

• indagare le modalità con le quali le scuole utilizzano i datidell’autovalutazione, della valutazione esterna e i relativi indicatori e indiciper progettare i PianiPiani didi MiglioramentoMiglioramento;;

• predisporre un percorso di ricercaricerca--azione,azione, coinvolgendo i Consulenti e lescuole in una ricercaricerca partecipatapartecipata, volta a far emergere “dal basso” ledimensioni ritenute prioritarie da ciascun Istituto per migliorare il proprio

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dimensioni ritenute prioritarie da ciascun Istituto per migliorare il proprioservizio;

• definire e condividere metodi e strumenti per supportare le scuolenell’analisi e nell’impiego efficace dei dati emersi dall’autovalutazione edalla valutazione esterna per progettareprogettare ee realizzarerealizzare lele attivitàattività didimiglioramentomiglioramento;

• considerare attentamente e valorizzare le specificità di ciascuna scuola inrelazione a esiti,esiti, processiprocessi ee contestocontesto didi riferimentoriferimento.

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Le scuole coinvolteLe scuole coinvolteRegione Denominazione scuola Città Tipo istituto

PON IPSIA SANTARELLA BARIOdontotecnico - abbigliamento e moda -meccanico - elettrotecnico

PON I.C. BOCCONE SILVIO PALERMO Istituto Comprensivo

PON L.CLAS.UMBERTO I-NAPOLI- NAPOLI Liceo classico

PON IC LAMEZIA T S. EUFEMIA LAMEZIA LAMEZIA TERME Istituto Comprensivo

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PON IC LAMEZIA T S. EUFEMIA LAMEZIA LAMEZIA TERME Istituto Comprensivo

NORD I.C. - TORINO-C.SO REGIO PARCO TORINO Istituto Comprensivo

NORD GIOSUE' CARDUCCI PISA Istituto magistrale

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Le fasi della ricerca (I)Le fasi della ricerca (I)� Strutturazione di strumentistrumenti da proporre alle scuole selezionate volti

a supportarle nel passaggio dalla valutazione (auto ed etero) almiglioramento:

• identificazione delle specifiche problematiche dell’Istituto;• conseguente declinazione di obiettivi di miglioramento;• identificazione delle modalità con cui realizzare il miglioramento desiderato,attraverso la definizione di specifiche attività da realizzare;• misurazione del livello di conseguimento degli obiettivi di miglioramento

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• misurazione del livello di conseguimento degli obiettivi di miglioramentointermedi e finali attraverso la costruzione di indicatori valutativi (autovalutazionedelle azioni di miglioramento da parte della scuola).

� Prime visitevisite nellenelle scuolescuole (novembre-dicembre 2014):

• condivisione di finalità, metodi, strumenti e risultati attesi della ricerca con ilConsulente e il Team per il Miglioramento (TpM);• osservazione “sul campo” dei processi con cui le scuole predispongono i Pianidi Miglioramento;• compilazione assistita degli strumenti di indagine.

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Le fasi della ricerca (II)Le fasi della ricerca (II)� Seconde visitevisite nellenelle scuolescuole (aprile-maggio 2015 ):

• focus group con i Team per il Miglioramento;• intervista al Consulente;• approfondimenti qualitativi su: a) valutazione complessiva progetto Vales; b)valutazione degli strumenti di ricerca proposti da UniGe.

� Somministrazione di un questionarioquestionario onlineonline rivolto ai TeamTeam perper ililMiglioramentoMiglioramento di tutte le scuole coinvolte in Vales (maggio-giugno

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MiglioramentoMiglioramento di tutte le scuole coinvolte in Vales (maggio-giugno2015):

• cogliere il percorso compiuto da ciascuna scuola, a partire dalla progettazionedel miglioramento (definizione degli obiettivi) fino alla valutazione (auto-valutazione) della sua realizzazione;• focus specifico sul processo;• valutazione complessiva del progetto Vales.

� Domande online a tutti gli insegnantiinsegnanti Vales:

• rilevare concordanze/discordanze fra risposte TpM e insegnanti.

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Gli strumenti forniti alle scuoleGli strumenti forniti alle scuole• Modello del QuadroQuadro LogicoLogico (Logical Framework)

albero dei problemialbero degli obiettivistrategia di interventoazioni di miglioramento (nessi causali)costruzione di indicatori (di processo e di risultato)rendere misurabili gli esiti degli interventi

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• Favorire una riflessioneriflessione condivisacondivisa su obiettivi e priorità della scuola

• Sollecitare una lettura in chiave di learninglearning

• Favorire una riflessione che assuma una concezioneconcezione generativagenerativa didicausalitàcausalità, ovvero ragionare in termini di concause che, a loro volta,influenzano solo parzialmente gli effetti che ci si prefigge diottenere come risultato

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Prime evidenze emersePrime evidenze emerse� Significative difficoltà nella definizionedefinizione deglidegli obiettiviobiettivi dimiglioramento e di attività concretamente realizzabili

� FormulazioneFormulazione PianoPiano didi MiglioramentoMiglioramento: parafrasi della valutazione?

� Fase del rispecchiamentorispecchiamento R.A.V. e R.V.

� “Ulteriori elementi significativi integrati dalla scuola stessa”: nella

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� “Ulteriori elementi significativi integrati dalla scuola stessa”: nelladefinizionedefinizione deglidegli interventiinterventi migliorativimigliorativi prende corpo e vigorel’autonomiaautonomia della scuola, apparentemente compressa nelle due fasidell’autovalutazione e della valutazione esterna

� Strumenti di monitoraggiomonitoraggio ee valutazionevalutazione

� Figura chiave del DSDS

� Cosa accadrà dopo?

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Il progetto Il progetto ValesVales: punti di forza: punti di forza

• Opportunità di riflessioneriflessione condivisacondivisa sulla nostra realtà scolastica:“chi siamo? Dove siamo? Dove vogliamo andare?”“Vales ci ha costretto a riflettere e a confrontarci”“Vales ci ha fatto mettere in discussione”

• ValutazioneValutazione esternaesterna:: ulteriore opportunità per riflettere su noi stessi“abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi dall’esterno, che

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“abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi dall’esterno, checi faccia sapere qualcosa su di noi ‘guardandoci da fuori’”

• Occasione per creare un maggior collegamentocollegamento fra i diversi ordini discuola (Istituti Comprensivi e curricolo verticale per es.)

• “è stato un ottimo stimolo, punto di partenza”, “ha dato il ‘la’ aprocessi di cambiamento che non sappiamo se porteranno o meno almiglioramento”

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Il progetto Il progetto ValesVales: criticità: criticità• Mancanza di coinvolgimento/motivazionecoinvolgimento/motivazione degli insegnanti non facenti partedel TpM, “resistenza al cambiamento”, “c’è tanta indifferenza intorno a noi”;

• tempitempi troppo limitati e ritardi nel ricevere i fondi “abbiamo dovuto fare tutto intempi record, così impensabile!”;

• eccesso di documentidocumenti burocraticiburocratici da compilare (ricompilare il R.A.V.; bandiper selezionare i formatori);

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• definizione di indicatori – mancanza di un linguaggiolinguaggio condivisocondiviso “la maggiorparte erano per noi vocaboli nuovissimi”;

• insegnanti non adeguatamente preparati, necessità di formazioneformazione;

• “è tutto basato sulla nostra buona volontà, nulla è remunerato nériconosciuto”;

• “siamo schiacciati da troppe cose...noi facciamo gli insegnanti!” – individuaree formareformare adad hochoc unauna risorsarisorsa internainterna allaalla scuolascuola

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Osservazioni conclusive (I) Osservazioni conclusive (I)

� Dalla valutazione non emergono ricette, ma al più criticitàa) perché il valutatore non è (necessariamente) un progettistab) perché se anche lo fosse non è detto che conosca per intero finalità, vincoli e disponibilità all’azione del decisore

Dunque rinvio all’autonomia reale delle scuole e alla loro competenza

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Dunque rinvio all’autonomia reale delle scuole e alla loro competenza valutativa e migliorativa:

- Che si costruisce sul campo- Non è data una volta per tutte- Richiede dialogo e riflessione continua- … e la costante connessione tra teoria e pratica, tra ricerca e azione

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Partecipazione consapevole dei diversi attori a migliorare la scuolaPartecipazione consapevole dei diversi attori a migliorare la scuola

� “Comprendere per migliorare” (Palumbo, 2014a; 2014b), “valutare permigliorare” (Palumbo e Pandolfini, in press a), School Improvement

� Valutare per migliorare/innovare o valutare per premiare?Presunta automaticità del nesso virtuoso tra valutazione e miglioramento

Valutazione partecipata

Osservazioni conclusive (Osservazioni conclusive (IIII) )

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� Valutazione partecipataConcezione della valutazione in termini negoziali (Ajello, 2012)

International School Inspection Project (Ehren et al., 2013)Gli attuatori sono “i migliori aiutanti del valutatore” (Pawson e Tilley, 1997)

� Valutazione multidimensionale“Valutare per l’apprendimento” (Graue e Johnson, 2011)Oltre un accountability basata sui test

� Approccio evidence based (Hattie, 2013)

“What works?”

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Riferimenti bibliografici (Riferimenti bibliografici (II))Ajello A.M. (2012). La valutazione tra controllo e accountability: una sperimentazionea Trento. Scuola Democratica, N. 6 nuova serie, pp. 117-127.Allulli G., Farinelli F., Petrolino A. (2013). L’autovalutazione di istituto. Modelli estrumenti operativi. Milano: Guerini.Castoldi M. (2014). Capire le prove INVALSI. Una guida intelligente. Roma: Carocci.Ehren M.C.M., Altrichter G., Mcnamara G., O’hara J. (2013). Impact of SchoolsInspections on Improvement of Schools. Describing Assumptions on CasualMechanisms in six European Countries, Educational Assessment, Evaluation andAccountability, 25 (1/2013), pp. 3-43.

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Faggioli M. (a cura di). Migliorare la Scuola. Autovalutazione, valutazione emiglioramento per lo sviluppo della qualità. Bergamo: Junior-Spaggiari.Fondazione Giovanni Agnelli (2014). La valutazione della scuola. A cosa serve eperché è necessaria all’Italia. Roma-Bari: Laterza.Graue E. e Johnson E. (2011). Reclaiming Assessment Through Accountability ThatIs “Just Right”. Teachers College Record, 113(8):1827-1862.Majone G., Wildavsky A. (1978). Implementation as evolution, Policy Studies ReviewAnnual 1978, Sage, Beverly Hills, pp. 103-117.Hattie J. (2013). Visible Learning: A Synthesis of over 800 Meta-analyses Relating toAchievement. London: Routledge.

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Riferimenti bibliografici (Riferimenti bibliografici (IIII))Paletta A. (2011). Scuole responsabili dei risultati. Accountability e bilancio sociale. IlMulino, Bologna.Palumbo M. (2013), “Istruzione e formazione come ‘motore’ principale dello sviluppodel Paese. Quale identità e quali priorità?”, in A&D Autonomia e Dirigenza, XXI, 7-8-9, pp. 4-9.Palumbo M, Pandolfini V. (in press a). Valutare per migliorare tra retorica e ricerca.Rassegna Italiana di Valutazione, 59.Palumbo M, Pandolfini V. (in press b). Valutare e migliorare la scuola: il SistemaNazionale di Valutazione, in Landri P. e Maccarini A. (a cura di), Uno specchio per la

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Nazionale di Valutazione, in Landri P. e Maccarini A. (a cura di), Uno specchio per lavalutazione della scuola: paradossi, controversie, vie di uscita. FrancoAngeli: MilanoPalumbo M. (2014 a). Come utilizzare i dati della valutazione esterna edell’autovalutazione per compiere scelte di miglioramento, in M. Faggioli (a cura di)Migliorare la Scuola. Autovalutazione, valutazione e miglioramento per lo sviluppodella qualità (pp. 93-111). Bergamo: Junior-Spaggiari.Palumbo M. (2014). Valutare per migliorare: il contributo della valutazione alla scuola.In Faggioli M., a cura di, Migliorare la Scuola. Autovalutazione, valutazione emiglioramento per lo sviluppo della qualità (pp. 155-171). Bergamo: Junior-Spaggiari.Pawson R. e Tilley N. (1997). Realistic evaluation. London: Sage.Scheerens J., Mosca S., Bolletta R. (a cura di) (2011). Valutare per gestire la scuola,Governance, leadership e qualità educativa. Milano: Mondadori.

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