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Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
13 Maggio 2016
Domenico ASPRONE Maria Chiara CARUSO
Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura
Università di Napoli Federico II
PROGETTAZIONE SOSTENIBILE E ANALISI LIFE CYCLE
ASSESSMENT
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Introduzione Sostenibilità nel settore delle costruzioni Motivazione
Metodi di valutazione sostenibilità Life Cycle Thinking
LCA Casi studio Progettazione di 3 edifici in materiali strutturali
differenti Retrofit strutture in muratura Tamponature esterne Tool BIM-LCA scuola Sassuolo
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
«Per Sviluppo Sostenibile si intende
uno sviluppo che soddisfi i bisogni del
presente senza compromettere la
capacità delle generazioni future di
soddisfare i propri»
Tre dimensioni fondamentali Due concetti chiave:
Equità inter-generazionale
Equità intra-generazionale
SOSTENIBILE
SOCIETA’ AMBIENTE
ECONOMIA
Definizione di Sviluppo
Sostenibile
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Sostenibilità ambientale: Capacità di
valorizzare l’ambiente, garantendo al contempo
la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali;
Sostenibilità economica: Capacità di generare
reddito e lavoro per il sostentamento delle
popolazioni;
Sostenibilità sociale: Capacità di garantire
condizioni di benessere umano (qualità della
vita, sicurezza, salute)
John Elkington, 1998: i tre pilastri della sostenibilità
Definizione di Sviluppo
Sostenibile
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
APPLICAZIONI
MULTIDISCIPLINARI
Trasporto
Uso
Smaltimento
Riuso
Materie prime
Produzione
CICLO DI VITA
Un prodotto (bene o servizio) è
considerato come un insieme di
processi, di flussi (input-output) di
materiali e di energia associate a
tutti gli step del suo ciclo di vita,
dalla fase di progettazione fino alla
fase di dismissione -recupero o
smaltimento finale-
Analisi e valutazione “dalla culla
alla tomba” (cradle to grave)
1991 (Society of Environmental Toxicology and Chemistry) e da "ISO" (International Standard Organization): Approccio al ciclo di vita
1991 Life Cycle Thinking (LCT): un nuovo modo
di pensare le trasformazioni
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
La valutazione della sostenibilità va trattata in termini multi criterio
• Capitale, costi operativi e di produzione
•Consumo energetico, sfruttamento del suolo e produzione di rifiuti
• Emissioni GHG e danno ambientale
• Soluzioni Ecocompatibili (risorse rinnovabili, riciclo)
• Prestazioni a lungo termine e sicurezza umana
• Uguaglianza intergenerazionale e accettazione sociale
MINIMIZZAZIONE
Tempo
• Concetto di Life Cycle
• Time dependence
• Prospettive future
• Life Cycle Cost (LCC)
• Life Cycle Analysis (LCA)
• Social Life Cycle Assessment (S-LCA)
MASSIMIZZAZIONE
Obiettivi della Sostenibilità
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Obiettivi della Sostenibilità
nel settore delle costruzioni
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Sociale:
27 milioni di abitazioni per 21 milioni di famiglie
in media si realizzano 230.000 abitazioni l’anno
l’edilizia residenziale copre il 58% del totale delle costruzioni
Economico:
2 milioni di occupati nel comparto edilizio
fatturato medio pari al 10% del PIL
sono prodotti 33,1 milioni di tonnellate di cemento annui
Ambientale:
il 22% dei consumi energetici è in relazione col settore edile
(280 Mega Tonnellate Equivalenti di Petrolio nel 2005)
il 46% del totale dei RS proviene da rifiuti di C&D (59 milioni di t)
ogni anno vengono occupati 250 kha di suolo per strutture edili e
infrastrutture
Importanza del settore delle costruzioni in
Italia
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Ciclo di Vita
t=t0 t=tend
Salute Umana e Sicurezza Gestione del Ciclo di Vita Regolamenti Ambientali
Riduzioni delle Emissioni
Robustezza Strutturale Progresso Sociale
Gestione del Rischio Innovazione
Manutenibilità Durabilità
Efficienza delle Risorse Tutela del Prodotto
Flessibilità
Efficienza
energetica Sicurezza
Durabilità
Lo sviluppo sostenibile del costruito urbano va perseguito integrando requisiti di sostenibilità ambientale, sociale ed
economica Sostenibilità del costruito
urbano: valutare e fare
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Direttiva Europea (Regolamento (UE) n. 305/2011) ALLEGATO I – Requisiti di base delle opere di costruzione
Contesto Normativo e motivation
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Direttiva Europea (Regolamento (UE) n. 305/2011) ALLEGATO I – Requisiti di base delle opere di costruzione
Contesto Normativo e motivation
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Contesto Normativo e motivation
Direttiva Europea (Regolamento (UE) n. 305/2011) ALLEGATO I – Requisiti di base delle opere di costruzione
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Nuovo Codice degli Appalti decreto legislativo 50/2016
recante disposizioni per l’attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto…
Contesto Normativo e motivation
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
MASSIMIZZANO •Uso di risorse energetiche
rinnovabili
•Salute e comfort interno
•Operazioni di riuso e
riciclaggio
•Sicurezza dell’edificio
OBIETTIVI DELLA SOSTENIBILITA’
EDIFICIO SOSTENIBILE
•Inserito nel contesto
•Involucro efficiente
•Materiali non nocivi
•Impianti basso consumo
•Gestione efficiente
•Materiali durevoli e ricilabili
•Sicuro per gli occupanti
•…
•…
Valutare SE e QUANTO un edificio è
SOSTENIBILE sotto il profilo
ambientale,economico, e sociale
Metodologie Di Valutazione Della Sostenibilità Nel Settore Delle Costruzioni
(materiali, componenti, struttura, tecniche costruttive..)
MINIMIZZANO •Costi
•Esaurimento delle
materi prime
•Consumo di energia
•Uso del suolo
•Produzione di rifiuti
•Emissioni inquinanti
EDIFICI «SOSTENIBILI»
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
L’analisi LCC permette di analizzare e valutare gli aspetti economici di un prodotto (bene o servizio) lungo tutto il ciclo di vita L’LCC prevede, infatti, la quantificazione di tutti i costi (diretti ed indiretti) associati ad un prodotto durante il suo ciclo di vita, dalla fase di realizzazione alla fase di dismissione.
LCC- Life Cycle Costing (ISO 15686/5-2008)
Valutazione di Impatto economico
I metodi per la valutazione
della sostenibilità
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
L’analisi SLCA permette di analizzare e valutare gli aspetti sociali generati da un prodotto lungo tutto il
ciclo di vita sull’uomo e sulla società.
SLCA- Social Life Cycle Assessment (UNEP/SETAC-
2009)
Diritti umani
Qualità della vita
Benessere
Autonomia
Salute e sicurezza
Uguali opportunità
I metodi per la valutazione
della sostenibilità
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
LCA- Life Cycle Assessment (ISO
14040/44- 2006)
L’analisi LCA permette di analizzare e valutare le implicazioni ambientali di prodotti (bene o servizio) lungo tutto il ciclo di vita, comprendendo quindi l'estrazione e la lavorazione delle materie prime, la fase di fabbricazione del prodotto, il trasporto e la distribuzione, l'utilizzo e l'eventuale riutilizzo del prodotto o delle sue parti, la raccolta, lo stoccaggio, il recupero e lo smaltimento finale dei relativi rifiuti.
Valutazione di Impatto ambientale
I metodi per la valutazione
della sostenibilità
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
La LCA è un metodo di valutazione e di decision-making per identificare/quantificare i carichi ambientali e valutare le conseguenze ambientali di un prodotto, un processo o un servizio durante il suo ciclo di vita, “from cradle to grave”
LCA- Life Cycle Assessment (ISO
14040/44- 2006)
I metodi per la valutazione
della sostenibilità
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Le fasi della LCA
Standard per affrontare
una LCA
4 Interpretazione 2 Analisi di inventario
(LCI)
3 Valutazione degli impatti
(LCIA)
1 Definizione degli obiettivi
Obiettivi
Confini del sistema
Ipotesi di calcolo
Metodi di calcolo
Impatti Climate
changes
Ozone depletion
Acidification
Eutrophication
Smog
formation
Land use
Etc.
Estrazione
delle materie
prime
Produzione
Assemblaggio
Trasporto e
distribuzione
Uso
Fine Vita
Inventory
Acqua, ecc.
Energia
MP
Inputs Outputs
ISO 14040: Principi e quadro
di riferimento
ISO/DIS 14044: Requisiti e Linee Guida
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016 21
2 3
1 Definizione degli obiettivi
Ipotesi del modello
Unità funzionale
Scelta delle categorie di impatto e del metodo per la valutazione degli impatti choice
Descrizione dei confine del sistema
Principi di allocazione
Requisiti di qualità dei dati
Why ?
For whom ?
How to ?
•La ISO 14040 definisce che l’obiettivo deve chiaramente definire lo scopo, la motivazione dello studio e l’utenza prevista; •Nella valutazione degli obiettivi dello studio, bisogna stabilire:
Analisi di inventario
(LCI)
Valutazione degli impatti
(LCIA)
Le fasi della LCA
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2 Analisi di
inventario (LCI)
3 Valutazione degli impatti
(LCIA)
1 Definizione degli obiettivi
Data collection e documentazione
Flussi di materia (risorse naturali, emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo)
Sostanze e risorse
Modello di flusso: bilanci di massa e di energia
Valutazione dei carichi ambientali
LCI e modellazione utilizzando software dedicati
What ?
How many ?
Why ?
For whom ?
How to ?
Le fasi della LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
INPUT
Estrazione di
materie
prime
Minerale del
ferro
Petrolio greggio
Acqua
Legno
Energia solare
Uso del suolo
Emissioni in
Aria : CO2, SO2, PM, VOC
Acqua : PO4, NO3
Suolo : pesticides, metals
Fine Vita
Acquisizione di risorse
Produzione
Distribuzione
Uso
Altri impatti ambientali
Radiazioni
Calore
Rumore
OUTPUT
23
2 Analisi di
inventario (LCI)
3 Valutazione degli impatti
(LCIA)
1 Definizione degli obiettivi
Le fasi della LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016 24
2 Analisi di
inventario (LCI)
3 Valutazione degli impatti
(LCIA)
1 Definizione degli obiettivi
Conseguenze ambientali
Categorie generali degli impatti
ambientali: Utilizzo di Risorse, Salute
Umana, Conseguenze Ecologiche
Caratterizzazione: valutazione degli
impatti potenziali
Normalizzazione e peso in linea con gli
standard ISO
How ?
Where ?
What ?
How many ?
Why ?
For whom ?
How to ?
Le fasi della LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016 25
2 Analisi di
inventario (LCI)
3 Valutazione degli impatti
(LCIA)
1 Definizione degli obiettivi
Punteggio
singolo
Categorie di impatto
Riscaldamento globale
Riduzione dello strato di
ozono
Utilizzo del suolo
Esaurimento delle risorse
Acidificazione
Eutrofizzazione
Generazione di ozono
fotochimico
Tossicità umana
Ecotossicità
Flussi di
materia
Input:
Minerale del ferro
Petrolio greggio
Acqua
Legno
Energia solare
Uso del suolo
Output: CO2
SO2
PM
VOC
PO4
NO3
Pesticidi
Metalli
…
Le fasi della LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016 26
4 Interpretazione 2 Analisi di
inventario (LCI)
3 Valutazione degli impatti
(LCIA)
1 Definizione degli obiettivi
Contributi maggiori, analisi di sensitività e di
incertezza
Livello di confidenza dei risultati
Completezza e consistenza dello studio
Conclusioni
How much ?
Le fasi della LCA
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materiali
componenti
elementi/impianti
edificio
Marchi e
certificazioni
di prodotto
Requisiti
normativi
di sistema
Certificazioni
di edificio
LEED,
ITACA, ecc.
Il ruolo della certificazione D
ipendenza d
a c
ara
tteris
tiche lo
cali
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Le certificazioni ambientali nel settore delle costruzioni
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Gli strumenti disponibili per la VALUTAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ :
1. Etichette, valutazioni e certificati di edifici: valutazione costruzione per quanto riguarda gli aspetti ecologici, economici e sociali (LEED, BREEAM, DGNB);
2. Dichiarazione di prodotto: (EPD, ECOLABEL);
3. Certificati Energetici: descrizione e valutazione dell'efficienza energetica degli edifici, i.e. Energieausweis (Germania), Energy Performance Certificate (Gran Bretagna);
4. Pianificazione olistica e strumenti di valutazione: strumenti interattivi di supporto al processo decisionale, ad esempio per il calcolo dei costi del ciclo di vita e degli eco-bilanci, quali LEGEP, Gabi Bauloop, Envest 2,Eco-Quantum, Athena Impact Estimator for Buildings, BEES, Simapro;
Analisi Metodologie Di Valutazione Della Sostenibilità Nel Settore Delle
Costruzioni
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Le certificazioni ambientali nel settore delle costruzioni
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
64 metodi Europei
37 Metodi di Valutazione EXTRAEUROPEI
Analisi Metodologie Di Valutazione Della Sostenibilità Nel Settore Delle
Costruzioni
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
I metodi per la valutazione
della sostenibilità
Il Protocollo LEED
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il protocollo di certificazione LEED (Leadership in Energy
and Environmental Design) è uno standard di valutazione
della sostenibilità ambientale degli edifici sviluppato
dall’U.S. Green Building Council (www.usgbc.org),
associazione no profit che promuove e fornisce un
approccio globale alla sostenibilità in edilizia.
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
È lo standard mondiale più diffuso e riconosciuto perché:
• È volontario ed è certificato da un ente terzo
• Non si limita a valutare le prestazioni energetiche
dell’edificio, ma ne certifica la sostenibilità intesa come
qualità ambientale sia interna che esterna e come
impatti della costruzione sull’ecosistema che lo
circonda, oltre che sul consumo di risorse energetiche
e ambientali
• E un sistema in continuo aggiornamento
• Non si limita a valutare la fase progettuale, ma certifica
anche la costruzione e la gestione di edifici sostenibili
ad alte prestazioni
• Indagini statistiche su edifici certificati dimostrano un
risparmio economico, un maggior benessere e un
incremento della produttività degli occupanti
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
È lo standard mondiale più diffuso e riconosciuto perché:
• Indagini sociologiche dimostrano che le buone pratiche
costruttive che caratterizzano i cantieri LEED hanno un
impatto positivo sulla popolazione, sia nei confronti
dell’appaltatore che nei confronti della committenza
• Il livello di sostenibilità raggiunto è comunicabile grazie
alla targa da apporre all’esterno dell’edificio
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Sono disponibili differenti sistemi di valutazione (rating
system) LEED, declinati in funzione delle varie tipologie
d’intervento e di edificio
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Applicabile ad attività di progettazione e
costruzione di nuovi edifici e ristrutturazioni di
edifici esistenti
Applicabile ad attività di progettazione e
costruzione degli interi sistemi meccanici,
elettrici, idrici e di protezione al fuoco, ma non
la progettazione e la costruzione dell’arredo.
Certificazione del solo involucro e parte
strutturale
Applicabile a edifici scolastici, fino al livello di
scuola secondaria di secondo grado (scuole
superiori)
Applicabile a edifici adibiti al commercio
(banche, ristoranti, negozi di abbigliamento,
di elettronica,…)
Applicabile a hotel, motel, b&b, o qualsiasi
attività che richieda ospitabilità
Applicabile a edifici/stanze che ospitano
server e supporti per immagazzinamento di
grossi volumi di dati
Applicabile a edifici/stanze che
immagazzinano beni destinati alla vendita o
al self-storage
Applicabile a ospedali che operano 24 ore al
giorno, 7 giorni a settimana
New construction
Core & Shell
Schools
Retail
Hospitality
Data Centers
Warehouse and
Distribution Centers
Healthcare
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I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Commercial interiors
Retail
Hospitality
Applicabile a spazi interni
dedicati a funzioni diverse dal
commercio e dall’ospitalità
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Existing buildings
Schools
Retail
Hospitality
Data Centers
Warehouse and Distribution
Centers
Applicabile a edifici esistenti, la
cui funzione non ricade negli altri
casi
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Plan
Project certification
Applicabile a quartieri che sono
in fase di pianificazione e
progettazione, o in fase di
costruzione per meno del 75%
Applicabile a quartieri che sono
in via di completamento o
completati negli ultimi tre anni
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I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Homes and Multifamily Lowrise
Multifamily Midrise
Applicabile a edifici residenziali
fino a 3 piani
Applicabile a edifici residenziali
dai 4 agli 8 piani
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
USGBC mette a disposizione documenti e strumenti per
aiutare il team di progetto nella selezione del Rating
System più adatto
Esempio: Discover LEED
http://www.usgbc.org/discoverleed/
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Struttura dei sistemi di certificazione
Tutti i sistemi LEED sono costituiti da un insieme di standard
prestazionali suddivisi in categorie
Ogni categoria è costituita da prerequisiti obbligatori (che non
danno punteggio) e da crediti tra cui scegliere per ottenere
punti
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I metodi per la valutazione
della sostenibilità:
Il Protocollo
LEED
Struttura dei sistemi di certificazione
Esempio di Rating System
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il software SimaPro
Collezionare, analizzare e monitorare le
performance ambientali dei prodotti/servizi nel
loro ciclo di vita
I prodotti sono definiti nella ASSEMBLY: lista di
materiali e processi produttivi, inclusi i trasporti
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il software SimaPro
Struttura del programma
• Organizzazione per fasi di LCA
Goal and Scope
Inventory
Impact Assessment
Interpretation
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il software SimaPro
Struttura del programma
• Organizzazione per fasi di LCA
Obiettivo ed ambito:
- Descrizione: Celle apposite dove inserire informazioni
riguardo gli obiettivi del progetto, l’unità funzionale e
altro
- Banche dati: Lista di database europei e internazionali
da poter spuntare
Ecoinvent, ELCD, EU&DK Input Output Database (info
economici per LCC), Industry data, LCA Food DK, USLCI
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il software SimaPro
Struttura del programma
• Organizzazione per fasi di LCA
Valutazione degli impatti:
- Metodi:
Lista di metodi europei, nord-americani, a singolo impatto
CML, Eco-indicator99, EDIP, EPD, EPS, IMPACT 2002+,
ReCiPe
BEES, TRACI 2
Ecological footprint, Ecosystem Damage Potential, IPCC
2007 GWP, Cumulative Energy Demand
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il software SimaPro
Struttura del programma
• Organizzazione per fasi di LCA
Valutazione degli impatti:
- Metodi: IMPACT 2002+
17 categorie d’impatto -> 4 categorie di danno:
- salute umana, misurata in DALY (Disability-Adjusted Life Years);
- qualità dell’ecosistema, misurata in PDF*m2*yr frazione di potenziale
in via di estinzione (Potentially Disappeared Fraction) in una certa area e
in un determinato intervallo di tempo per kg di sostanza emessa;
- cambiamenti climatici, misurati in kg di CO2 equivalente in aria;
- risorse sfruttate, misurate in MJ.
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Il software SimaPro
Struttura del programma
CALCOLO, ANALISI E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI:
RETE ED ALBERI
Reti ed alberi mostrano le relazioni tra i processi e gli
assemblaggi (esempio processo per realizzare i pellet di
materiali ferrosi, fase necessaria per produrre la ghisa in
altoforno)
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Integrazione del
Life-Cycle Assessment nel
Building Information Modeling
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Contesto Normativo
Integrazione del
Life-Cycle Assessment nel
Building Information
Modeling
Necessità di allargare la procedura di LCA alla
scala dell’edificio
ISO 15392:2008 Sustainability in building construction –
General principles
UNI EN 15978:2011 Sostenibilità delle costruzioni - Valutazione della prestazione
ambientale degli edifici
UNI EN 15643-1:2010 Sostenibilità delle costruzioni -
Valutazione della sostenibilità degli edifici – Quadro di riferimento generale
ISO 21929-1:2011 Sustainability in building construction –
Sustainability indicators
ISO 21931-1:2010 Sustainability in building construction –
Framework for methods of assessment of the environmental performance of
construction works
UNI EN 15643-2:2011 Sostenibilità delle costruzioni -
Valutazione degli edifici – Quadro di riferimento per la valutazione della
prestazione ambientale
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Integrazione del
Life-Cycle Assessment nel
Building Information
Modeling
Informazioni sui materiali, sulle tecniche costruttive, sui consumi energetici, sui trasporti
LCA
Informazioni sui costi, sui volumi, sulle masse,
sulle caratteristiche intrinseche dei materiali
BIM
EDIFICIO
1 2 3 4
Environmental Optimization
Opzioni
Consumo di risorse Energia inglobata
CO2 inglobata
Approccio Metodologico
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in
• calcestruzzo armato
• acciaio
• legno lamellare
CASI STUDIO DI LCA
Obiettivi del lavoro
1. Scelta dell’edificio modello in termini di: caratteristiche architettoniche, carichi applicati, caratteristiche strutturali
2. Progettazione e verifica degli edifici
3. Valutazione dell’impatto ambientale di ogni edificio
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Building System Requirements
ArchitecturalFunctional* Structural* Economic Others
* site-specific
OthersAvailable budgetLive loads
Use of the structure
Amount of square meters
Heating/cooling
Structural performance
Ductility
Option 1 Option 2 Option 3
Sustainability Assessment
Nominal life
Volume
Number of storeys
Limit state
OthersOthersStructural typology
Maintenance budget
OthersOthers
Others
Option n
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
ArchitecturalFunctional* Structural*
* Rome (Italy)Lat. 41.9075° Long. 12.49°Elev. 20 m mean sea level
Earthquakes, wind, snow
Residential use
300 m2 each floor
Structural performance
Ductility class “low”
RC structure Steel structure Wood structure
Sustainability Assessment
50 years
3 storeys
Framed structure
ULS and SLS
Italian and European Codes
4 balconies for each floor
Plan and elevation regularity
Foundation type: footings
Building System Requirements
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
• Scelta dei carichi applicati - - Destinazione d’uso: CIVILE ABITAZIONE (Classe d’uso II; Cat. A)
- - Localizzazione nel Comune di Roma (Lat. 41,9075° ; Long. 21,49° ; Alt. 20m s.l.m.m.)
• Scelte architettoniche - Pianta rettangolare 12x25 m2: 3 campate lungo y e 5 campate lungo x
- 3 livelli
- 2 appartamenti di 130mq a piano
- Copertura abitabile (hmin=2m)
- 4 balconi
- Ambiente poco aggressivo, condizioni ambientali ordinarie (X0, XC1, XF1; Tab. 4.1.III della NTC2008)
• Scelte strutturali - Progettazione e verifica agli SLD (SLE) e SLV (SLU)
- Analisi dinamica lineare
- Fondazioni su plinti e travi di collegamento
- Disposizione pilastri in linea con la equi-ripartizione delle rigidezze
- Impalcati infinitamente rigidi
- Classe di duttilità bassa
- Scale collaboranti (18 scalini : a=17cm; p=30cm)
Edificio modello
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Verifiche degli edifici
• Verifiche di resistenza (SLV)
- (trazione, compressione, flessione, taglio, taglio-torsione, taglio-flessione, presso-flessione)
• Gerarchia delle resistenze
- (trave-pilastro, pilastro-fondazione, taglio-flessione)
• Verifiche di deformabilità (SLD)
• Verifiche di instabilità
- (per strutture in acciaio e legno)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Isometria Nord-Est
Isometria Sud-Ovest
Calcestruzzo C25/30
Acciaio B450C
Pilastri 30x50 cm2ad esclusione del pil n°21 40x60 (verifica al taglio ultimo non soddisfatta)
Travi 30x50 cm2
Solai calpestabili Latero-cementizi h=22cm (soletta s=4cm) Strati di pavimento, sottofondo di allettamento e intonaco inferiore
Solai di copertura Latero cementizi h=22cm. Strati di manto di copertura, impermeabilizzazione e intonaco inferiore
Balconi Latero-cementizi, h=22cm. Strati di pavimento, sottofondo di allettamento, intonaco inferiore e impermeabilizzazione
Tamponatura Doppia fodera s=30cm
Scala Travi a ginocchio e gradini a sbalzo 35x50 cm2
Plinti di fondazione 1,20x1,20x0,50 m3
Travi di collegamento Cls armato 30x50 cm2
Edificio in C.A.
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Isometria Nord-Est
Isometria Sud-Ovest
Acciaio S275
Pilastri HEA320
Travi principali IPE270
Travi secondarie IPE200 ad interasse 1,50 m
Solai calpestabili Misti acciaio-cls, lamiera grecata S235 tipo A557P600 HI-BOND e soletta in c.a. collaborante di spessore s=6,5cm. htot=12cm. Strati di pavimento, sottofondo di allettamento e controsoffittatura.
Solai di copertura Misti acciaio-cls, lamiera grecata S235 tipo A557P600 HI-BOND e soletta in c.a. collaborante di spessore s=6,5cm. htot=12cm. Strati di manto di copertura, coibentazione e impermeabilizzazione
Balconi Lamiera grecata in acciaio S235 e calcestruzzo collaborante, htot=12cm.
Collegamenti (computo di piastre)
Giunti flangiati trave-colonna e trave principale-secondaria. Tirafondi di collegamento pilastro-fondazione
Scala Travi inclinate IPE300 con scalini doppiamente incastrati in lamiera stirata
Plinti di fondazione 1,20x1,20x1,0o m3
Travi di collegamento
Cls armato 30x50 cm2
Edificio in acciaio
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Edificio in legno
Isometria Nord-Est
Isometria Sud-Ovest
Legno Legno lamellare di conifera (abete bianco) omogeneo LL GL32h
Pilastri 20x44 cm2
Travi 16x36 cm2
Solai calpestabili Pavimento, sottofondo di allettamento, assito in conifera di spessore s=3,5cm, caldana di spessore s=4cm. Travi poste ad interasse 80cm
Solai di copertura Assito, travi poste ad interasse 80cm, manto di tegole, coibentazione e impermeabilizzazione
Balconi Orditura secondaria e tavolato in legno, pavimento, sottofondo di allettamento e impermeabilizzazione
Collegamenti pilastri-fondazione
Piastra di base in acciaio S275 collegata al plinto con ancoraggi in acciaio S275. Bicchiere in acciaio S275 collegato al pilastro con connettori
Collegamenti trave-pilastro
Barre incollate in acciaio S275
Scala Travi oblique 20x44 con scalini doppiamente incastrati in legno lamellare 30x20
Plinti di fondazione 1,20x1,20x0,50 m3
Travi di collegamento Cls armato 30x50 cm2
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Goal&Scope Definition:
1.UNITA’ FUNZIONALE: L’EDIFICIO (Gli impatti stimati riguardano i materiali e i processi necessari per realizzare UNA STRUTTURA INTELAIATA in c.a., in acciaio o in legno lamellare che, per i 50 anni di vita utile, garantisca ben determinate proprietà strutturali)
2. CONFINI DEL SISTEMA
Estrazione delle materie prime
Produzione dei materiali strutturali
Trasporto in cantiere
Messa in opera
Fase di estrazione e
produzione dei materiali
Fase di costruzione
Manutenzione
FASE DI PRE-USO
FASE DI USO
Demolizione strutturale
FASE DI FINE VITA
Trasporto
Riciclo
Inceneritore
Discarica
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Materiale Materiale Ecoinvent Quantità Unità di misura
CALCESTRUZZO C25/30 Concrete, normal, at plant/CH U - Italia2 251,01 [m 3]
ACCIAIO B450C Reinforcing steel, at plant/RER U 28186,57 [kg]
LATERIZI Brick, at plant/RER U 85363,2 [kg]
Struttura in C.A.
- Voci del trasporto su rotaia e su nave eliminate - Voci del riscaldamento impianti modificate - Scheda del cemento Portland modificata a partire dai dati medi dei cementifici italiani
Materiale Materiale Ecoinvent Q uantità Unità di misura
A C C IA IO S 2 7 5 Steel, low-alloyed, at plant/RER U 73714,75 [kg]
A C C IA IO S 2 3 5 Steel, low-alloyed, at plant/RER U 550,4 [kg]
C A LC ES TR UZZO C 2 5 / 3 0 Concrete, normal, at plant/CH U - Italia2 118,07 [m 3]
A C C IA IO B 4 5 0 C Reinforcing steel, at plant/RER U 10547,93 [kg]
ZIN C A TUR A A C A LD O Zinc coating, pieces/RER U 830 [m 2]
VER N IC IA TUR A A P OLVER E Powder coating, steel/RER U 830 [m 2]
Struttura in Acciaio
- 37% di acciaio riciclato (proveniente dalla fusione elettrica) - 63% di acciaio di nuova produzione (proveniente dal processo di trasformazione del ferro
in acciaio nel forno ad ossigeno basico BOF)
Fase di estrazione e produzione dei materiali
CASI STUDIO DI LCA
- Protezione da corrosione galvanica
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Materiale Materiale Ecoinvent Q uantità Unità di misura
LEGN O LA M ELLA R E GL3 2 h Glued laminated timber, outdoor use, at plant/RER U 95,55 [m 3]
C A LC ES TR UZZO C 2 5 / 3 0 Concrete, normal, at plant/CH U - Italia2 63,62 [m 3]
A C C IA IO B 4 5 0 C Reinforcing steel, at plant/RER U 4284,56 [kg]
LEGN O P ER S OLA I Glued laminated timber, outdoor use, at plant/RER U 18551,15 [kg]
A C C IA IO S 2 7 5 Steel, low-alloyed, at plant/RER U 24611,38 [kg]
A C C IA IO 8 ,8 Steel, low-alloyed, at plant/RER U 315,35 [kg]
P R ES ER VA N TI D EL LEGN O Wood preservative, organic salt, Cr-free, at plant/RER S 5655,2 [kg]
Struttura in Legno lamellare
- Protezione antitarlo e antimuffa
Fase di estrazione e produzione dei materiali
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di estrazione e produzione dei materiali
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
%
Confronto di 1 parte 'Estrazione e produzione materiali - Struttura in acciaio', 1 p arte'Estrazione e produzione materiali - Struttura in c.a.' e 1 parte 'Estrazione e produzione materiali - Struttura in legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+
Estrazione e produzione materiali - Struttura inacciaio
Estrazione e produzione materiali - Struttura in c.a.
Estrazione e produzione materiali - Struttura inlegno
Valutazione dei danni per ogni categoria d’impatto
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
10
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40
50
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Human health Ecosystem quality Climate change Resources
%
Confronto di 1 parte 'Estrazione e produzione materiali - Struttura in acciaio', 1 parte 'Estrazione e produzione materiali - Struttura in c.a.' e 1 parte 'Estrazione e produzione materiali - Struttura in legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+
Estrazione e produzione materiali - Struttura inacciaio
Estrazione e produzione materiali - Struttura in c.a.
Estrazione e produzione materiali - Struttura inlegno
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di estrazione e produzione dei materiali
Valutazione dei danni per ogni categoria di danno
CASI STUDIO DI LCA
Estrazione e produzione del materiale steel low alloyed
Estrazione e produzione del materiale glued laminated
timber
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di messa in opera:
Costruzione e Trasporto materiali in cantiere
La fase di messa in opera ha un peso minore in termini di impatti ambientali
rispetto le altri fasi
VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI/TONNELLATA
CASI STUDIO DI LCA
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di messa in opera:
Costruzione e Trasporto materiali in cantiere
Struttura Azienda fornitrice Comune Provincia
Acciaio
Riva Patrica Frosinone (87,5km da Roma)
Lucchini Lovere Bergamo
Arvedi Cremona Cremona
Dalmine Dalmine Bergamo
Cogne Cogne Aosta
Legno
Rubner holzbaus Calitri Avellino (249 km da Roma)
Holz Albertani Fontanellato Parma
Ravaioli Villanova di Bagnacavallo Ravenna
Compagnia del legno Vittorio veneto Treviso
GR Sistemi Holzindustrie Tito Potenza
Lamellare Service Vergiate Varese
C.A. Calcestruzzo, acciaio da carpenteria e laterizi disponibili nel raggio di 30km
CASI STUDIO DI LCA
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di messa in opera Valutazione dei danni per ogni categoria d’impatto
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Confronto di 1 parte 'Trasporto e messa in opera acciaio', 1 parte 'Trasporto e messa in opera c.a.' e 1 parte 'Trasporto e messa in opera legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+
Trasporto e messa in opera - Struttura in acciaio
Trasporto e messa in opera - Struttura in c.a.
Trasporto e messa in opera - Struttura in legno
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Human health Ecosystem quality Climate change Resources
Confronto di 1 p arte 'Trasporto e messa in opera acciaio', 1 parte 'Trasporto e messa in opera c.a.' e 1 parte 'Trasporto e messa in opera legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Trasporto e messa in opera - Struttura in acciaio
Trasporto e messa in opera - Struttura in c.a.
Trasporto e messa in opera - Struttura in legno
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di messa in opera Valutazione dei danni per ogni categoria di danno
CASI STUDIO DI LCA
Maggiore distanza dell’azienda produttrice di legno lamellare al cantiere
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di uso
L’ipotesi di analisi della sola parte strutturale dell’edificio implica che la valutazione degli impatti legati ai consumi possa essere trascurata, perché
costante nelle 3 soluzioni
Si considerano 50 anni di vita utile
Si analizza la sola MANUTENZIONE ORDINARIA
CASI STUDIO DI LCA
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di uso
Distacco del copriferro:
Applicazione di prodotti antiruggine sul 5% della superficie degli elementi trave esposti e sul 5% degli elementi pilastro esposti e applicazione di malta cementizia per uno spessore di copriferro di 3 cm
Struttura in C.A.
Corrosione superficiale:
La struttura è stata sottoposta a zincatura a caldo e verniciatura a polvere secondo le UNI EN ISO 14713. Essendo in classe C3 (media aggressività), la EN ISO 12944 stabilisce la perdita dello spessore di zinco.
Struttura in acciaio
Manutenzione non necessaria, ma ragionando come per la struttura in c.a. si prevede una minima manutenzione: verniciatura a polvere sul 20% della superficie metallica totale
CASI STUDIO DI LCA
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Corrosione superficiale dell’acciaio:
Applicazione di sostanze anticorrosive sulla superficie dei collegamenti trave-pilastro e pilastro-fondazione
Attacco dei raggi UV, dei tarli e delle muffe:
Applicazione annuale di un impregnante per legno a solvente con resina alchidica a lungo olio a forte penetrazione sulle superficie esposte di balconi, travi di colmo e pilastri
Fase di uso
Struttura in legno lamellare
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di uso
0,
10,
20,
30,
40,
50,
60,
70,
80,
90,
100,
%
Confronto di 1 parte 'Manutenzione acciaio', 1 parte 'Manutenzione c.a.' e 1 parte 'Manutenzione legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Manutenzione acciaio
Manutenzione c.a.
Manutenzione legno
Valutazione dei danni per ogni categoria d’impatto
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
Valutazione dei danni per ogni categoria di danno
0,
10,
20,
30,
40,
50,
60,
70,
80,
90,
100,
Human health Ecosystem quality Climate change Resources
%
Confronto di 1 parte 'Manutenzione acciaio', 1 parte 'Manutenzione c.a.' e 1 p arte'Manutenzione legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Manutenzione - Struttura in acciaio
Manutenzione - Struttura in c.a.
Manutenzione - Struttura in legno
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di uso
Necessità di applicare prodotti impregnanti
sulla superficie del legno lamellare con elevata frequenza
CASI STUDIO DI LCA
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
1. Demolizione convenzionale di tipo meccanico
2. Separazione dei materiali in cantiere, carico sugli autocarri e invio a riciclo/inceneritore/discarica secondo percentuali stabilite da enti specializzati
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
Struttura in C.A.
- Escavatore cingolato con martello pneumatico e pinza idraulica per demolizione meccanica e frantumazione inerti
- Pala gommata - 3 autocarri di capienza 28 m3 che trasportano gli inerti in 17 viaggi - 1 autocarro di capienza 28 m3 che trasporta acciaio in 1 viaggio - Getto continuo di acqua per abbattimento polveri
- Inerti: 65% va a riciclo, 35% va in discarica (Fonte ANPAR)
- Acciaio da armatura: 65% va a riciclo, 35% va in discarica (Fonte ArcelorMittal)
Demolizione
Smaltimento
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
Smaltimento acciaio (Open loop with closed loop recycling procedure ISO 14049:2012)
63% x Acciaio di
nuova produzione (forno ad ossigeno
basico BOF)
37% x Acciaio riciclato (fusione elettrica EOF)
Steel, low alloyed/ Reinforcing steel
(x)
2% discarica/ 35% discarica
98% riciclo/ 65% riciclo
98% x – 37% x/ 65% x – 37% x
Acciaio di nuova produzione evitato
37% x
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CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
Struttura in acciaio Demolizione
Smaltimento
- Escavatore cingolato con martello pneumatico e pinza idraulica per demolizione meccanica e frantumazione inerti
- Pala gommata
- 2 autocarri di capienza 28 m3 che trasportano gli inerti in 6 viaggi
- 2 autocarri di capienza 28 m3 che trasportano acciaio in 6 viaggi
- Inerti: 65% va a riciclo, 35% va in discarica (Fonte ANPAR)
- Acciaio da armatura: 65% va a riciclo, 35% va in discarica (Fonte ArcelorMittal)
- Acciaio da profilati: 98% va a riciclo, 2% va in discarica (Fonte ArcelorMittal)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
Struttura in legno Demolizione
Smaltimento
- Escavatore cingolato con martello pneumatico e pinza idraulica per demolizione meccanica e frantumazione inerti
- Pala gommata
- 1 autocarro di capienza 28 m3 che trasporta gli inerti in 3 viaggi
- 1 autocarro di capienza 28 m3 che trasporta acciaio in 1 viaggio
- 2 autocarri di capienza 28 m3 che trasportano legno lamellare in 7 viaggi
- Inerti: 65% va a riciclo, 35% va in discarica (Fonte ANPAR)
- Acciaio da armatura: 65% va a riciclo, 35% va in discarica (Fonte ArcelorMittal)
- Acciaio da profilati: 98% va a riciclo, 2% va in discarica (Fonte ArcelorMittal)
- Legno lamellare: 16% va a riciclo, 4% va all’inceneritore, 80% va in discarica (Fonte TRADA)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
-100
-80
-60
-40
-20
20
40
60
80
%
Confronto di 1 parte 'Fine vita - Struttura in acciaio', 1 parte 'Fine vita - Struttura in c.a.' e 1 parte'Fine vita - Struttura in legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Fine vita - Struttura in acciaio
Fine vita - Struttura in c.a.
Fine vita - Struttura in legno
Valutazione dei danni per ogni categoria d’impatto
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
-100
-90
-80
-70
-60
-50
-40
-30
-20
-10
Human health Ecosystem quality Climate change Resources
%
Confronto di 1 parte 'Fine vita - Struttura in acciaio', 1 parte 'Fine vita - Struttura in c.a.' e 1 parte 'Fine vita - Struttura in legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Fine vita - Struttura in acciaio
Fine vita - Struttura in c.a.
Fine vita - Struttura in legno
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
Fase di fine vita:
demolizione della struttura e smaltimento dei materiali
Valutazione dei danni per ogni categoria di danno
Percentuali di riciclo dell’acciaio elevate
(fase di demolizione meno importante
rispetto alla fase di smaltimento)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
-100
-80
-60
-40
-20
20
40
60
80
100
%
Confronto di 1 parte 'Struttura in acciaio', 1 parte 'Struttura in c.a.' e 1 parte 'Struttura in legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Struttura in acciaio
Struttura in c.a.
Struttura in legno
IMPATTI TOTALI
Valutazione dei danni per ogni categoria d’impatto
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Human health Ecosystem quality Climate change Resources
%
Confronto di 1 parte 'Struttura in acciaio', 1 parte 'Struttura in c.a.' e 1 parte 'Struttura in legno'; Metodo: IMPACT 2002+ V2.10 / IMPACT 2002+ / Valutazione dei danni
Struttura in acciaio
Struttura in c.a.
Struttura in legno
CASO STUDIO 1 Confronto tra gli impatti ambientali di tre edifici
progettati in calcestruzzo armato, acciaio e legno
lamellare
IMPATTI TOTALI Valutazione dei danni per ogni categoria di danno
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Si valutano gli impatti ambientali della sostituzione di un solaio di copertura di un edificio in muratura con tre differenti soluzioni, situato nel Comune di Benevento, e relativo rinforzo strutturale delle pareti dell’edificio
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Descrizione edificio
Destinazione d’uso: civile abitazione
Localizzazione: Comune di Benevento
Dimensioni massime in pianta: 26m x 8,65m
Numero di piani: 2
Altezza piano terra: 4,05m
Altezza primo piano: 3,75m
Tipologia di edificio: edificio in muratura, in tufo giallo napoletano
Spessori muratura: min 40cm, max 80cm
Caratteristiche meccaniche muratura: da MADA (ReLUIS)
Fondazioni: travi rettangolari in C.A.
Aperture murarie: presenti su tre lati
Presenza di piattabande per ogni apertura
Solaio piano terra in acciaio
Solaio piano copertura in legno DA SOSTITUIRE
Azioni accidentali ed ambientali stabiliti da NTC2008
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
LCA per il caso studio: ISO 14040
In linea con le ISO 14040 e ISO 14044, la procedura di LCA segue le fasi di: 1. definizione degli obiettivi e del campo di
applicazione, in cui si definiscono l’unità funzionale e i confini del sistema;
2. il life-cycle inventory, in cui si individuano e si quantificano gli input e gli output dei prodotti;
3. la valutazione degli impatti, in cui si quantificano gli impatti ambientali generate dal prodotto attraverso le metodologie di LCIA;
4. l’interpretazione dei risultati, in cui si definiscono le conclusioni e le raccomandazioni per perseguire gli obiettivi di LCA.
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione – Requisiti
del sistema
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione – Opzioni
solaio stessa trasmittanza termica
Si ipotizzano tre opzioni di sostituzione di solaio: solaio latero cementizio (RC), solaio in acciaio (S) e solaio in polistirene (PS). Solaio latero-cementizio (RC): 1,5cm di intonaco; 16cm di laterizio e di travetto in c.a., 4 cm di soletta in c.a., 10 cm di cls alleggerito, 5cm di poliuretano per isolamento termico, 0,5cm di guaina bituminosa per impermeabilizzazione. Htot = 38cm Solaio in acciaio (S): 1,5cm di intonaco; travetti IPE 140, 6cm di laterizi, 4 cm di soletta in c.a., 10 cm di cls alleggerito, 3cm di poliuretano per isolamento termico, 0,5cm di guaina bituminosa per impermeabilizzazione. Htot = 33cm Solaio in polistirene (PS): 1,5cm di intonaco; 20cm di blocchi in polistirene, 16cm di travetti in c.a., 4 cm di soletta in c.a., 10 cm di cls alleggerito, 0,5cm di guaina bituminosa per impermeabilizzazione. Htot = 36cm
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione – Opzioni
rinforzo strutturale
Si ipotizzano tre opzioni di rinforzo strutturale: rinforzo in acciaio (S GRM), rinforzo in fibre di vetro (GFRP), rinforzo in fibre di basalto (BFRP)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 2: Analisi di inventario (LCI)
La struttura è analizzata in linea con la normativa tecnica NTC2008 e la relativa circolare n°667/2009, variando le tre alternative di solaio e le tre alternative di rinforzo strutturale. Verifiche dei pannelli murari: • Verifica a presso-flessione nel piano • Verifica a ribaltamento • Verifica a taglio nel piano • Verifica a torsione Combinazioni di carico: • Combinazione sismica • Combinazione non sismica • Combinazione rara • Combinazione frequente • Combinazione quasi-permanente Modalità di analisi strutturale: analisi dinamica lineare
SLU
SLE
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 2: Analisi di inventario (LCI)
La tipologia di solaio e il numero di pannelli da rinforzare sono strettamente interconnessi RC flat roof Steel flat roof PS flat roof
S GRM GFRP BFRP S GRM GFRP BFRP S GRM GFRP BFRP
[m2] [m2] [m2] [m2] [m2] [m2] [m2] [m2] [m2]
205,04 194,46 194,46 232,71 232,71 232,71 211,97 205,22 205,22
Pannelli murari che necessitano di rinforzo
dopo la sostituzione del solaio con il solaio
in RC
Pannelli murari che necessitano di rinforzo
dopo la sostituzione del solaio con il solaio
in acciaio
Pannelli murari che necessitano di rinforzo
dopo la sostituzione del solaio con il solaio
in PC
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 3: Valutazione degli impatti (LCIA)
Software di calcolo per la valutazione degli impatti: SimaPro 7.3 Database dei materiali e dei processi:
Ecoinvent Metodologia di valutazione degli impatti ambientali:
EPD2008
IMPATTI VALUTATI: Global Warming (GWP100), measured in kg CO2 eq
Ozone Layer Depletion (ODL), measured in kg CFC-11 eq Photochemical Oxidation, measured in kg C2H4 eq
Acidification, measured in kg SO2 eq Eutrophication, measured in kg PO4– eq
Non-renewable, fossil, measured in MJ eq.
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Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 3: Valutazione degli impatti (LCIA)
Global Warming (GWP100)
-1000
-500
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
kg C
O2
eq
Global warming (GWP100)
End-of-Life Phase
Use Phase
Construction phase
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Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 3: Valutazione degli impatti (LCIA)
Ozone Layer Depletion (ODL)
-1,50E-03
-1,00E-03
-5,00E-04
0,00E+00
5,00E-04
1,00E-03
1,50E-03
2,00E-03
2,50E-03
3,00E-03
kg C
FC-1
1 e
q
Ozone Layer Depletion
End-of-Life Phase
Use Phase
Construction phase
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 3: Valutazione degli impatti (LCIA)
Non-renewable, fossil
-20000
-10000
0
10000
20000
30000
40000
50000
MJ
eq
Non renewable, fossil
End-of-Life Phase
Use Phase
Construction phase
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Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 3: Valutazione degli impatti (LCIA)
IMPATTI MINIMI IMPATTI MASSIMI
Global warming (GWP100) kg CO2 eq 1864,654 RC flat roof + SGRM 2251,21 Steel flat roof + GFRP
Steel flat roof + BFRP
Ozone layer depletion (ODP) kg CFC-11 eq 0,000248 RC flat roof + SGRM 0,001544 PS flat roof + GFRP
PS flat roof + BFRP
Non renewable, fossil MJ eq 25577,63 RC flat roof + SGRM 31199,74 Steel flat roof + GFRP
Steel flat roof + BFRP
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 2 Confronto tra gli impatti ambientali generati dalla
sostituzione di un solaio e dal rinforzo strutturale
correlato
Fase 4: Interpretazione dei risultati e conclusioni
• Considerando il riscaldamento globale, gli impatti del rinforzo rappresentano il 60-70% degli impatti totali
• Considerando il consumo di risorse, la percentuale diventa 51-61% • Per l’assottigliamento dello strato di ozono, la percentuale è variabile:
per i solai latero-cementizio e in acciaio varia tra 41-47% degli impatti totali; per il solaio in polistirene tale valore è pari al 7%
• La fase di pre-uso, per gli impatti di GWP e consumo di risorse, risulta pari al 70% degli impatti totali; la fase di uso è pari al 30%; la fase di fine vita è pari al -30% del totale per il rinforzo in acciaio e -4 e -6 per, rispettivamente, il rinforzo in GFRP e in BFRP
• Per l’impatto di ODL, per i solai latero-cementizio e in acciaio, le fase di pre-uso, uso e fine vita contribuiscono per il 45%, 50% e 5% del valore totale. Per il solaio in PS, questi valori sono, rispettivamente 150%, 10%, -60%.
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Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Il caso studio si colloca all’interno di un’ampia valutazione del ciclo di vita dell’edificio in esame, nel quale sono state confrontate due soluzioni di tamponatura esterna: tamponatura in laterizio e tamponatura multistrato. In questa fase, si descrive la sola LCA della fase di costruzione dell’edificio con tamponatura in laterizio
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione
Unità funzionale: 1562 m2
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione –
Descrizione AMRA-House
Edificio sviluppato su 3 livelli 4 diverse unità abitative per livello 2 monolocali 6 trilocali (A,B,C)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione – UNITA' COSTITUTIVE MATERIALI
PIASTRA DI FONDAZIONE calcestruzzo C25/30 e ferri d'armatura (acciaio per reti B450C)
STRUTTURA PORTANTE calcestruzzo per pilastri C28/35; calcestruzzo per travi C25/30; ferri
d'armatura (acciaio B450C)
SCALE calcestruzzo C25/30; ferri d'armatura (acciaio B450C); ringhiere in ferro.
SOLAI
calcestruzzo per lastra predalle tipo C35/45; ferri d'armatura (acciaio
B450C); calcestruzzo di completamento C25/30; blocchi di
alleggerimento in polistirene.
TAMPONATURE E TRAMEZZATURE
Tamponatura tipo M1: pittura, lastra di cemento rinforzata, barriera al
vapore, profilato in acciaio, lana di roccia, cartongesso.
Tramezzi tipo M3 ed M4: pittura, pannello di gesso, lana di roccia,
profilato in acciaio.
RIVESTIMENTO SOLAI
Rivestimento piastra: collante, massetto autolivellante, massetto
alleggerito, barriera al vapore. Rivestimento
1° e 2° solaio: collante, massetto autolivellante, massetto alleggerito,
isolamento acustico in gomma, rasante, pittura.
Rivestimento solaio di copertura: guaina impermeabilizzante, pannelli di
isolamento termico, barriera al vapore, rasante. Rivestimento
ballatoi e balconi: collante, massetto autolivellante, guaina
impermeabilizzante, spianamento di calce,pannello di isolamento
termico, barriera al vapore, rasante, pittura.
INFISSI Infissi interni: legno, gomma, ferro Infissi
esterni: vetro, alluminio, EPDM, ferro
PAVIMENTAZIONE gres porcellanato
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Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 1: Obiettivi e campo di applicazione –
Descrizione AMRA-House
IMPIANTI MATERIALI
IDRICO-SANITARIO tubi di adduzione in PVC, tubi di scarico in PVC,
caldaia
TERMICO tubo in rame, collettori in ottone, caldaia,
radiatori
ELETTRICO cavi elettrici , prese e interruttori
SMALTIMENTO ACQUE PIOVANE canali di gronda, pluviali, scossaline,
bocchettoni (tutti gli elementi sono in rame)
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 2: LCI
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 2: LCI
Specifiche dei principali mezzi d'opera/trasporto e potenza
nominale dei principali utensili elettrici. a= in movimento; b=in lavorazione da fermo
Tipologia mezzo Capacità di trasporto
Consumo carburante
Tipologia utensili Potenza
nominale
Autotreno 40 ton 3 km/L Gru a torre 27 kW
Autobetoniera (70kW)
9 m3 3 km/L a; 8 L/h b Vibratore ad ago 0,28 kW
Autopompa (80kW) - 3 km/L a; 7 L/h b Impastatrice 9,2 kW
Pala gommata (70kW)
1,2 m3 15 L/h Cesoia legno/ferro 2,2 kW/1,5 kW
Camion 4,5 ton 7 km/L Piegaferri 1,5 kW
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 3: LCIA – Metodo di valutazione degli impatti
IMPACT2002+
-100
-80
-60
-40
-20
0
20
40
60
80
100
%Non-structural work
Formwork
Construction stairs
Construction beams/floors
Construction pillars and septa
Construction Earthwork and piling work
Construction site preparation
I carichi maggiori derivano dalle fasi Earthwork and piling work e Non-structural work. Quest'ultima fase ha un ruolo cruciale anche per i carichi evitati (per il recupero legno), assieme alla fase di casseratura (per il recupero acciaio).
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 3 Analisi del ciclo di vita di un edificio di riferimento,
con cui confrontare diverse soluzioni alternative
Fase 3: LCIA – Metodo di valutazione degli impatti
IMPACT2002+
La figura conferma il ruolo cruciale della fase di movimento terra e opere di fondazione. Ciò si spiega innanzitutto con la correlazione diretta tra la quantità di calcestruzzo sia da trasportare che da porre in opera e il relativo consumo di carburante. Inoltre, per le opere di fondazione sono coinvolti i trasporti per la movimentazione del terreno di risulta. Le lavorazioni della parte non strutturale contribuiscono invece per meno del 20%.
-40
-20
0
20
40
60
80
100
Human health Ecosystem quality Climate change Resources
%
Non-structural work
Formwork
Construction stairs
Construction beams/floors
Construction pillars and septa
Construction Earthwork and piling work
Construction site preparation
CASI STUDIO DI LCA
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 4 LCA di una scuola di nuova realizzazione sita nel
Comune di Sassuolo (Mo)
CASI STUDIO
Approccio di integrazione
LCA+BIM
Attraverso la metodologia di life-cycle assessment, si valutano gli impatti ambientali associati
alla realizzazione di una nuova scuola per l’infanzia nel Comune di Sassuolo.
La LCA si realizza con l’ausilio di un software dotato di un database di LCA, attraverso cui è
possibile individuare i componenti dell’involucro edilizio che causano i maggiori impatti
ambientali e, dunque, si potrebbero individuare eventuali soluzioni alternative mirate ad un
miglioramento del livello di sostenibilità ambientale associato all’edificio in esame.
Unità funzionale (FU) Gli impatti ambientali associati al caso in esame fanno riferimento all’estrazione e produzione
dei materiali e messa in opera necessari alla realizzazione dell’involucro edilizio di un
edificio ad uso scolastico sito nel Comune di Sassuolo.
Confini del sistema Lo studio degli impatti ambientali è del tipo from cradle to gate. Precisamente, si valutano gli
impatti causati dall’estrazione e produzione dei materiali utilizzati per la realizzazione dei prodotti
necessari alla costruzione dell’edificio scolastico.
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 4 LCA di una scuola di nuova realizzazione sita nel
Comune di Sassuolo (Mo)
«PREZZARIO» LCA COMPUTO METRICO SCUOLA SASSUOLO
CASI STUDIO
Approccio di integrazione
LCA+BIM
Costantino Menna | Napoli – 4 Maggio 2016
CASO STUDIO 4 LCA di una scuola di nuova realizzazione sita nel
Comune di Sassuolo (Mo)
Valutazione degli impatti
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
[%]
Infisso monoblocco in lega di alluminio realizzato
Esecuzione di drenaggi verticali a ridosso di pare
Muratura armata in zone anche ad elevata sismicità
Massetto di conglomerato cementizio avente classe
Trasporto a discarica autorizzata di materiali pro
Inferriate, ringhiere, parapetti e cancellate eseg
Grigliato elettrosaldato pedonale o carrabile, com
Cordoni in calcestruzzo di colore grigio, posati s
Pavimentazione in masselli di calcestruzzo autoblo
Soglie lisce, pedate, sottogradi di gradini rettan
Pluviali e canne di ventilazione in lamiera dello
Canali di gronda, scossaline, converse e compluvi
Porta interna in legno di abete ad uno o due batte
Controsoffitto in lastre prefabbricate di cartonge
Tinteggiatura con pittura lavabile din resine sint
Pavimento in linoleum a tinta unita o variegato, d
Pavimento in piastrelle di ceramica smaltata, mono
Orditura di tetti in legno lamellare. Costruzione
Orditura di tetti in legno lamellare. Costruzione
Profilati in acciaio per travi e pilastri, laminat
Acciaio per cemento armato B450C, conforme alle no
Casseforme di qualunque tipo rette o centinate per
Calcestruzzo durabile a prestazione garantita, con
Intonaco grezzo o rustico su pareti e soffitti anc
Isolamento termico e acustico di coperture con pan
Intonaco grezzo o rustico su pareti e soffitti anc
Muratura o tramezzatura realizzata con blocchi in
Rivestimento di pareti esterne con listelli di lat
Calcestruzzo non strutturale a prestazione garanti
Tramezzatura di mattoni forati di laterizio esegui
Tramezzatura di mattoni forati di laterizio esegui
Vespaio aerato realizzato mediante il posizionamen
Scavo a sezione aperta per sbancamento, eseguito c
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Human health Ecosystem quality Climate Change Resources
[%]
Infisso monoblocco in lega di alluminio realizzato
Esecuzione di drenaggi verticali a ridosso di pare
Muratura armata in zone anche ad elevata sismicità
Massetto di conglomerato cementizio avente classe
Trasporto a discarica autorizzata di materiali pro
Inferriate, ringhiere, parapetti e cancellate eseg
Grigliato elettrosaldato pedonale o carrabile, com
Cordoni in calcestruzzo di colore grigio, posati s
Pavimentazione in masselli di calcestruzzo autoblo
Soglie lisce, pedate, sottogradi di gradini rettan
Pluviali e canne di ventilazione in lamiera dello
Canali di gronda, scossaline, converse e compluvi
Porta interna in legno di abete ad uno o due batte
Controsoffitto in lastre prefabbricate di cartonge
Tinteggiatura con pittura lavabile din resine sint
Pavimento in linoleum a tinta unita o variegato, d
Pavimento in piastrelle di ceramica smaltata, mono
Orditura di tetti in legno lamellare. Costruzione
Orditura di tetti in legno lamellare. Costruzione
Profilati in acciaio per travi e pilastri, laminat
Acciaio per cemento armato B450C, conforme alle no
Casseforme di qualunque tipo rette o centinate per
Calcestruzzo durabile a prestazione garantita, con
Intonaco grezzo o rustico su pareti e soffitti anc
Isolamento termico e acustico di coperture con pan
Intonaco grezzo o rustico su pareti e soffitti anc
Muratura o tramezzatura realizzata con blocchi in
Rivestimento di pareti esterne con listelli di lat
Calcestruzzo non strutturale a prestazione garanti
Tramezzatura di mattoni forati di laterizio esegui
Tramezzatura di mattoni forati di laterizio esegui
Vespaio aerato realizzato mediante il posizionamen
Scavo a sezione aperta per sbancamento, eseguito c
CASI STUDIO
Approccio di integrazione
LCA+BIM