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Cod. Fisc. 83001850243 P.ta IVA 02725290247 E-mail:[email protected] PEC: [email protected]
PARROCCHIA DI S. LORENZO MARTIRE
SCUOLA MATERNA “MARIA IMMACOLATA”
SEDE LEGALE:
Via XXV Luglio, 33
Telefono e Fax 0445 660146
36036 TORREBELVICINO (VI)
SEDE DELLA SCUOLA:
Via A. Manzoni, 4
Telefono e Fax 0445 660133
36036 TORREBELVICINO (VI)
Cod. Scuola VI1A160002
Progetto Annuale Asilo Nido Integrato
“Il Diritto di Essere Bambini…”
Anno Scolastico 2015/2016
Progetto Annuale Asilo Nido Integrato
Scuola dell’Infanzia Paritaria “M. Immacolata”
Asilo Nido Integrato “Cav. Ivo Lotto”
Torrebelvicino
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Sommario
Mappa Progetto in Continuità con la Scuola dell’Infanzia .......................................................................................... 3
Valorizzazione della Dimensione Spirituale ............................................................................................................... 4
Metodologia ............................................................................................................................................................... 4
Obiettivi in relazione a risorse e competenze dei bambini ....................................................................................... 10
Pianificazione Settimanale dei Mondi di Esperienza ................................................................................................ 13
Progetto Continuità ................................................................................................................................................... 14
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Scuola dell’Infanzia Paritaria “M. Immacolata”
Asilo Nido Integrato “Cav. Ivo Lotto”
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Motivazione
«Ai bambini fa molto bene fare da soli, anche se non fanno bene da subito.
L’indipendenza e l’autostima nascono dal poter fare
…anche male!»
Il nostro progetto pedagogico è sorretto da un'idea di bambino considerato non solo come
destinatario di cure ma come protagonista, portatore e costruttore di diritti, esploratore,
ricercatore.
Ma la prima condizione necessaria per poter apprendere è il benessere e la piacevolezza complessiva dell’esperienza, perché nessun bambino può imparare se non sono soddisfatti i suoi
primari bisogni di base, di sicurezza e di relazione.
Per questo la progettazione al Nido si dispiega attraverso una possibile articolazione di esperienze e
di pratiche che tendono a far acquisire al bambino competenze sul piano dell’autonomia,
dell’identità, della socialità, dell’affettività. Tale suddivisione corrisponde più ad un criterio di organizzazione e lettura di indici
comportamentali, e accompagna la consapevolezza che in ogni esperienza il bambino è lì tutto intero,
persona in divenire.
Il bambino come essere umano possiede cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di
incontrare l’altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell’esperienza. I
cento linguaggi dei bambini (citati nel Progetto Laboratori della scuola dell’Infanzia) sono metafore delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici
forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita. I cento linguaggi sono da
intendersi come disponibilità che si trasformano e si moltiplicano nella cooperazione e
nell’interazione tra bambini e tra bambini e adulti.
E’ responsabilità dell’Asilo Nido e della Scuola dell’Infanzia valorizzare tutti i linguaggi verbali e
non verbali, accreditando loro pari dignità.
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Mappa Progetto in Continuità con la Scuola dell’Infanzia
Progetto Annuale
Asilo Nido Integrato
Scuola dell’ Infanzia
“Pinocchio nel paese dei diritti”
“Molly e i diritti dei bambini”
“I bambini nascono per essere felici”
Progetto Genitori “Il Cammino dei diritti”
Progetto I.R.C. “Laudato sì”
Progetto Continuità Verticale Asilo Nido Integrato
Scuola dell’ Infanzia
1° Percorso Ottobre-Febbraio “Super piccoli è bello”
2° Percorso Marzo-Giugno
“La porta Magica”
Situazioni di Esperienza
Questi contenuti verranno rielaborati dalle educatrici dell’Asilo Nido Integrato adattandoli alla metodologia di didattica adeguata ai bambini più piccoli (Laboratori/Atelier)
“Pinocchio nel Paese dei diritti” (Unicef) La storia di Pinocchio, in forma di filastrocca, aiuterà
l’inserimento dei bambini con un personaggio da tutti ben conosciuto. Ideale per l’accoglienza di
grandi e piccoli, attraverso un percorso di rilettura creativa e trasversale della favola, e grazie ad
azioni didattiche significative, aiuteremo bambini e adulti ad avvicinarsi con un approccio giocoso e ricco di spunti salienti al tema dei loro diritti.
“Molly e i diritti dei bambini” (Ed. Gulliver) attraverso un linguaggio semplice e in rima,
tratteremo il tema con serietà e faremo corrispondere ad ogni diritto un dovere (“I bambini che han
da mangiare hanno il dovere di non sprecare…”)
“I bambini nascono per essere felici” (Ed. Fatatrac) i diritti saranno raggruppati e spiegati per
tema (famiglia, partecipazione, educazione, protezione, salute, informazione) e tutti insieme
formeranno l’Albero dei diritti dei bambini.
“Il cammino dei diritti” (Ed. Fatatrac) Questa particolare versione del libro veicolerà i contenuti e le tavole illustrate attraverso un pacchetto di carte utili per “giocare” e lavorare con i bambini in
sezione e in classe. Vi si raccontano le tappe che gli uomini e le donne hanno percorso nei secoli
per la conquista dei diritti civili. Gli adulti potranno riflettere con noi attraverso gli spunti dati, nel
giornalino e/o nel sito della scuola.
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Valorizzazione della Dimensione Spirituale
Educare al Bello Siamo tutti attratti dal bello, grandi e piccini; a volte il bello è evidente, appariscente, travolgente,
altre volte è nascosto nelle semplici cose del nostro quotidiano, delicato, silenzioso. Il compito di
noi adulti, genitori, educatori, insegnanti non è trasmettere l’idea di bellezza come qualcosa di
appetibile ma di imparare a trovarla e a riconoscerla in ciò che ci sta attorno.
“L’educazione alla bellezza è un’educazione che dovrebbe essere presente nella mente di tutti … e
in una realtà in cui è sempre più difficile pensare e pensarsi in una dimensione positiva questo
risulta fondamentale. Educare al bello, che non corrisponde soltanto alla percezione di cose e
oggetti belli, che non vuol dire rinchiudersi in una gerarchia di giudizi e di valutazioni, ma
significa prima di tutto sperimentare e far sperimentare una dinamica personale di
interpretazione, perché la bellezza è negli occhi di chi la vede, è un atteggiamento, una sensazione, è un punto di vista. (L’occhio non vedrebbe mai il sole se non fosse già simile al sole,
né un’anima vedrebbe il bello se non fosse bella. Plotino, Enneadi, III-IV sec)”. (tratto dalla rivista
pedagogica “Bambini”)
Metodologia
Con l’importante consapevolezza che in ogni esperienza il bambino è lì tutto intero, persona in
divenire, l’intervento educativo dovrà seguire procedure chiare e flessibili, elaborate sulla base di osservazioni sistematiche, che tengano conto dei traguardi formativi perseguibili, attraverso la
proposta di esperienze significative sul piano corporeo, cognitivo, relazionale, atte a promuovere in
ogni bambino e bambina uno sviluppo dinamico e armonico; in altre parole procedure rispettose
non solo della dimensione cognitiva, ma anche di quella emotiva, governata e regolata dal sapere
del cuore, per comprendere il sentire originario da cui dipende ritmo e direzione dell’esperienza.
Le esperienze Tutte le esperienze che il bambino vive durante la giornata possono essere occasione di crescita
sul piano cognitivo, affettivo e relazionale.
Ogni giorno, oltre ai momenti di routine, sono previste delle esperienze didattiche; in ambito
educativo è preferibile l’uso del termine esperienza piuttosto che attività, per sottolineare
l’importanza dei processi di apprendimento piuttosto che dei prodotti; il termine esperienza,
infatti, deriva dal termine esperimento, ossia il fare e l’agire del bambino come attore e non spettatore di quanto accade.
Nei processi di apprendimento si attivano sostanzialmente cinque fasi in cui il bambino:
1. osserva;
2. si chiede (non sempre in modo esplicito);
3. esprime una possibilità (cioè formula un’ipotesi, non necessariamente verbale); 4. prova…;
5. scopre.
In ogni esperienza proposta l’attenzione e la nostra condivisione circa la loro importanza sono per:
la centralità del bambino in quanto persona;
la complessità dei vari aspetti che intervengono nello sviluppo per gli apprendimenti;
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il gioco inteso come strumento e come strategia, in cui il bambino sperimenta numerose abilità, mette alla prova le proprie potenzialità, saggia la socialità, sviluppa strategie di
approccio e conoscenza del mondo che lo circonda, opera concretamente percorsi
metacognitivi;
il benessere, la vita emotiva, la qualità delle relazioni;
la crescita umana nella sua globalità, attraverso l’acquisizione di conoscenze e lo sviluppo di competenze;
la ricerca come strategia progettuale, tesa a generare nuove idee, pensieri, progetti, con un forte legame con la contemporaneità, ma anche come condizione che permette il
miglioramento costante e l’innovazione didattica;
lo sviluppo del pensiero creativo.
Tutto questo ovviamente necessita, da parte del personale, di una grande disponibilità
all’ascolto e all’osservazione quotidiani, dai quali deriva una raccolta di dati e riflessioni
indispensabili per ogni intervento educativo-didattico; sulla base di questa raccolta, viene
elaborata la documentazione, intesa come strumento che permette di rileggere, rivisitare e valutare le esperienze fatte.
In quanto tale essa diventa parte integrante del percorso di apprendimento, poiché lo guida e lo
orienta; si tratta di saper ascoltare e ascoltarsi attraverso la costruzione di tracce e documenti
capaci di testimoniare e rendere visibili le modalità dell’apprendimento individuale e di gruppo.
La documentazione, in altre parole, permette alle processualità soggettive e intersoggettive di
essere patrimonio condiviso e ricchezza su cui costruire il presente con l’etica del futuro. L’apprendimento non ha luogo nell’individuo, ma nell’interazione con gli altri, nella
consapevolezza dell’appartenenza a un gruppo, all’interno di un contesto educativo pensato e
voluto affinché le potenzialità di ciascuno possano essere accolte e sviluppate; ricercare ambienti
sempre diversi, vari, arricchiti, modificati nel tempo significa rispondere alle necessità
evolutive del gruppo e funzionali alle diversificate curiosità ed agli interessi dei bambini. La valorizzazione dell’ambiente è perciò l’aspetto più impegnativo del nostro agire quotidiano,
ma sicuramente il più motivante e interessante che dà la possibilità a chi vi abita (bambini,
educatrici, genitori) di esprimersi, di crescere: la suddivisione degli spazi, la presenza di luoghi
particolari, come l’atelier, l’utilizzo di materiali speciali divengono per ogni bambino occasione,
strumento per ampliare l’orizzonte della esperienza e quindi della conoscenza.
Non c’è dubbio che in un ambiente adeguatamente strutturato non possano nascere momenti spontanei di relazione tra bambini e tra bambini e adulti, in cui diventano indispensabili il
rispetto, la condivisione, intesi come valori, ma anche come opportunità per:
maturare la propria identità;
conquistare una certa autonomia fondata sull’autostima e sulla considerazione del sé, delle proprie capacità;
sviluppare le proprie competenze sul piano linguistico, logico, psicomotorio.
Ogni intervento fa riferimento ad una sorta di pianificazione settimanale orientativa a cura
delle educatrici, continuamente “rivista” sul campo e aggiornata affinché il raggiungimento di determinati obiettivi, espressi e intesi come intenti a favore della crescita psico-fisica di ogni
bambino e di ogni bambina, sia realmente una risposta concreta per una vita serena ed
equilibrata di tutti.
I tempi della quotidianità: l’organizzazione della giornata e le routines
I tempi della quotidianità hanno un’importanza particolare nel Nido: costituiscono il “telaio” su cui costruire molteplici intrecci. Il bambino ha bisogno di avvenimenti che si ripetono
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regolarmente, di routines che diventano situazioni conoscitive, che danno sicurezza, benessere,
che permettono di collocare situazioni, episodi, attese secondo sequenze spazio temporali; nello
stesso tempo, però, ha bisogno anche di novità e di situazioni diverse che generino stupore e
curiosità: il bambino stesso è portatore di cambiamento che è connaturato alla crescita ma anche
al suo continuo interrogare e scoprire la realtà. La giornata con i suoi “tempi” diversificati diventa allora un contenitore di relazioni, attività,
costruzioni di significati in un equilibrio tra quiete ed attività, routines e cambiamento.
Al Nido dentro alle “pieghe” della quotidianità accadono le cose più importanti.
L’organizzazione che noi prevediamo non è mai data una volta per tutte, se non nelle linee
essenziali; infatti è soggetta a continue rielaborazioni e riflessioni per individuare le strategie più
efficaci in base al gruppo di bambini. L’esperienza ci ha dimostrato infatti che un’organizzazione della giornata “studiata” nei minimi
particolari, per non lasciare niente al caso, è fondamentale per la tranquillità dei bambini e per il
lavoro delle educatrici. Ogni bambino ha bisogno di sentirsi atteso e accolto; è quindi
indispensabile dare particolare importanza a determinate caratteristiche ambientali come: la
leggibilità; la trasparenza; la capacità di sollecitare curiosità, azioni e gesti, competenze costruttive e manipolative. Tutte le esperienze che il bambino vive durante la giornata possono essere
occasione di crescita sul piano cognitivo, affettivo e relazionale; per questo, oltre ai momenti di
routine, sono previste diverse esperienze didattiche intese come approccio del bambino ai
materiali, al colore, al movimento, al suono, ecc.
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Diario Quotidiano
La Documentazione giornaliera attraverso il Diario Quotidiano è un valido strumento che permette
ai genitori di essere coinvolti nella vita del bambino. Avere modo di vedere come ha passato la giornata il proprio figlio al Nido dà la possibilità al genitore di stimolare poi il bambino una volta a
casa, in un momento di particolare tranquillità e complicità, a “raccontare” piccoli momenti della
sua esperienza. Rielaborare le esperienze, dare voce al vissuto è la prima forma di apprendimento,
ciò che si verbalizza si fisserà poi nella memoria come ricordo, del bambino, e anche dell’adulto.
Segue lo schema tipo del Diario quotidiano a disposizione dei genitori all’ingresso del Nido.
Esperienza Proposta
Data: Mondi di Esperienza Convolti:
Materiali Usati Obiettivi:
E’ andata così: Immagini e commenti
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Laboratorio / Atelier
“Il laboratorio è un luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento attraverso il gioco: è il luogo privilegiato del fare
per capire.”
(Bruno Munari)
In questa prospettiva i laboratori sono concepiti come spazi in cui i bambini possono trovare
materiali di diversa natura e fare, in forma ludica, esperienze diverse, nuove e insolite. Le proposte sono graduali e attente alle esigenze e alle capacità del singolo e del gruppo, per
favorire lo sviluppo delle abilità di ogni bambino, assecondando le predisposizioni di ciascuno.
Il termine Esperienze, piuttosto che attività, serve a sottolineare l’importanza dei processi di
apprendimento piuttosto che dei prodotti, infatti il termine esperienza deriva da esperimento,
ossia il fare, l’agire del bambino come attore e non spettatore di quanto accade.
Il corpo in questo senso è uno straordinario strumento di apprendimento, per il bambino conoscere la realtà significa toccarla, annusarla, ascoltarla, è assaporare ogni esperienza nella
sua globalità.
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Esperienze Sonore e di Ascolto I bambini potranno scoprire la musica come linguaggio universale e interculturale, ma anche sonorità diverse, come quelle quotidiane. Sperimenteranno anche svariate possibilità di
esecuzione dei primi esempi di ritmi spontanei, di vissuti emozionali. Sarà un importante
momento individuale e di socializzazione: così la musica con il suo “bagaglio di bellezza, di
fascino e di mistero” diventa mezzo per conoscere, per stare insieme. I bambini potranno
sperimentare fonti diverse dei suoni: la voce, gli oggetti della quotidianità, i materiali di
recupero e naturali, gli strumenti tradizionali e quelli costruiti creativamente e persino il “suono” del silenzio! In questo modo i bambini potranno avvicinarsi alla bellezza dell’ascolto in
tutte le sue declinazioni, in completa libertà, secondo la propria predisposizione, in forma
ludica.
Anche la lettura vuole essere momento di comunicazione, di socializzazione, di empatia e “risonanza di sentimenti”. Nella lettura o nel racconto le parole si offrono all’altro quasi fossero
un dono e l’altro le riceve sentendo che gli si sta dedicando tempo e attenzione, giungendo ad
una reale condivisione di emozioni.
Il silenzio stesso, silenzio contro l’inutile rumore, il frastuono della modernità, per riscoprire i
suoni della natura, del nostro corpo, il silenzio per il piacere di ascoltare e di essere ascoltati, il
silenzio per narrare a bassa voce
Esperienze di movimento e di libera espressività corporea Il corpo vive e ricorda, gioca e apprende, incontra e accoglie, conosce e si affida, arricchire pertanto il linguaggio motorio di base dei bambini, sviluppare autonomie creative ed espressive
stimolando la curiosità, l’interesse, il desiderio di esplorare varie forme di movimento è perciò
essenziale.
Comprendere l’innato bisogno di movimento dei bambini e sostenerne il desiderio di scoperta
del mondo, è proteggere le diversità, accogliere e promuovere le potenzialità di ognuno.
Collegare il corpo e il movimento a bisogni ed emozioni, attraverso la musica, le fiabe, i materiali del quotidiano diventano mezzi per accompagnare i bambini alla scoperta di diverse
possibilità espressive, favorisce il sentimento di appartenenza e di fiducia a un gruppo,
promuove relazioni costruttive tra i bambini e tra questi e l’adulto di riferimento.
Esperienze di manipolazione creativa La scoperta di materiali diversi è per i bambini un momento educativo importantissimo e al
contempo molto stimolante. In questo laboratorio potranno sperimentare forme, consistenze,
pesi, colori, profumi, duttilità diverse, usando la creta, la sabbia, il riso soffiato, i prodotti alimentari, i materiali naturali come il legno, la terra, le foglie, i prodotti dell’orto, che
diventeranno oggetti di esplorazione e di scoperta di colori, forme, gusti, suoni, emozioni…
I bambini hanno inoltre un bisogno vitale di contatto con la natura, il bosco, i prati, l’acqua, la
terra, gli animali. Dobbiamo fornire loro la possibilità di fare esperienze affinché possano
diventare autonomi e costruire una relazione positiva con la natura in tutte le sue
manifestazioni: l’alternarsi delle stagioni, il variare del clima, i cambiamenti della natura diventano occasioni per stimolare la curiosità dei bambini, sviluppare il senso estetico, scoprire
il bello del luogo in cui si vive. (Enciclica “Laudato Sì)
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Obiettivi in relazione a risorse e competenze dei bambini
TRAGUARDI RIVOLTI A BAMBINI 3-12 MESI
AREA SVILUPPO Fascia di età 3-12 mesi
Area affettivo-emotiva Sostenere interazioni facciali con l’adulto
Dimostrare benessere con il sorriso e disagio con il pianto
secondo le linee evolutive es. reazione all’estraneo
Riconoscere gli adulti di riferimento
Area psicomotoria Rilassarsi quando è fra le braccia dell’adulto
Mantenere la posizione seduta verso 5-6 mesi Andare a carponi
Fare il movimento a pinza (verso 9 mesi)
Stare in piedi
Spingere, trascinare (verso 12 mesi)
Area sociale Mostrare interesse e direzionare lo sguardo verso altri
bambini Condividere con l’adulto l’attenzione per qualche oggetto
Partecipare al gioco “del cucù” e del ritrovarsi
Area cognitiva Riconoscere l’adulto di riferimento
Guardare un oggetto indicato dall’adulto
Indicare con l’indice qualcosa e di assicurarsi che l’adulto
lo segua
Lallazione e produrre sillabe a partire da 6 mesi Attivare esplorazioni nel mondo circostante e la ricerca di
oggetti nascosti (costanza oggettuale).
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TRAGUARDI RIVOLTI A BAMBINI 12-24 MESI
AREA DI SVILUPPO Fascia di età 12-24 mesi
Area affettivo-emotiva Separarsi dall’adulto di riferimento
manifestare emozioni congruenti alla situazione
Affidarsi all’adulto Ricorrere all’adulto per consolazione
Area psicomotoria Acquisire la posizione verticale
Coordinare i movimenti ad es. saper salire e scendere
Esplorare l’ambiente e conoscere oggetti con i sensi
Maneggiare oggetti con le due mani Ruotare il polso per bere, mangiare
Lasciare tracce con polveri e colori a dita
Area sociale Riconoscere i compagni del gruppo
Attivare avvicinamenti nelle situazioni di gioco
Attivare comportamenti abitudinari in situazione di routine
Area cognitiva Riconoscersi allo specchio
Riconoscere propri oggetti
Riconoscere parti del corpo e saperli indicare Usare la negazione per affermazione di sé
Usare oggetti per imitare azioni famigliari
Usare semplici parole e gesti per comunicare
Comprendere semplici domande
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TRAGUARDI RIVOLTI A BAMBINI 24-36 MESI
AREA SVILUPPO Fascia di età 24-36 mesi
Area affettivo-emotiva Richiedere l’attenzione dell’adulto conosciuto come fonte di
rassicurazione
Palesare desiderio di stare-non stare vicino a qualcuno Provare a dare parola alle proprie emozioni
Provare a gestire le emozioni attraverso il gioco simbolico
Sostenere il possesso di oggetti verso cui si ha interesse
Area psicomotoria Coordinare il movimento del corpo: correre, saltare, rotolare…
Imitare brevi sequenze motorie
Esercitare la coordinazione oculo-manuale per prendere oggetti, infilare, sovrapporre, disegnare
Infilarsi calze, scarpe, pantofole
Mangiare correttamente con posate e bicchiere
Area sociale Riconoscere e chiamare per nome i compagni, gli adulti e il
personale presente
Interagire e condividere le routine con i compagni
Scambiare oggetti in situazioni di gioco Assumere comportamenti positivi
Area cognitiva Comporre semplici frasi
Ascoltare messaggi a lui rivolti
Seguire la lettura di un testo con supporto di immagini
Ripetere filastrocche e canti
Sviluppare il concetto di MIO ed IO e utilizzarlo nella comunicazione
Tracciare linee e chiudere una forma
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Pianificazione Settimanale dei Mondi di Esperienza
Tipo di Esperienza
Lunedì
Progetto Lettura
Martedì
Incastri
Mercoledì
Gioco Euristico e Travasi
Giovedì
Educazione Psicomotoria e Laboratorio Musicale
Venerdì
Laboratorio Grafico-Pittorico
Per garantire a tutti i bambini di poter partecipare equamente a tutte le esperienze,
Laboratori e Esperienze verranno fatti ruotare durante l’anno.
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Progetto Continuità
Motivazione
La progettazione al nido si sviluppa attraverso una possibile articolazione di esperienze sul piano
dell'autonomia, dell'identità, della socialità e dell'affettività contribuendo allo sviluppo affettivo-emotivo, psicomotorio, sociale e cognitivo del bambino. La continuità è un'opportunità di
arricchimento e dialogo professionale promotrice di pensieri e pratiche pedagogiche coerenti.
Nei due progetti che andremo a sviluppare saranno coinvolti i bambini di 24 mesi che frequentano
l'ultimo anno di nido e quelli della stessa età che frequentano la materna con anticipo come
“Piccolissimi”. I due progetti sono:
” Super Piccoli è Bello” e “La Porta Magica”
Con questa opportunità di scambio in un primo momento i bambini Piccolissimi troveranno i loro
coetanei al nido e faranno esperienza in un ambiente più sereno con tempi più flessibili e adeguati
alla loro età.
In un secondo momento i bambini del nido affronteranno l'esperienza nel nuovo ambiente: la scuola dell'infanzia. Il progetto permetterà scambi di sapere e metodologie finalizzate a favorire la
relazione tra i due servizi dando ampia conoscenza di nuovi spazi, nuove abitudini, nuovi
compagni e altre figure educative.
Competenze Chiave Europee, Campi Di Esperienza, Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze
IMPARARE AD IMPARARE
È l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in
gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento
e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli
ostacoli per apprendere in modo efficace
CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro
I discorsi e le parole Il corpo e il movimento
La conoscenza del mondo
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
IL SÉ E L’ALTRO
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
I DISCORSI E LE PAROLE
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,
matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e I possibili usi.
Obiettivi di Apprendimento
IL SÉ E L’ALTRO
ABILITÀ CONOSCENZE
3 ANNI
Acquisire una graduale fiducia negli altri Confrontare punti di vista, pensieri, sentimenti
ed eventi significativi della propria reatà con
quella degli altri
Gruppi sociali riferiti all' esperienza Nomi dei compagni
Linguaggio simbolico
I DISCORSI E LE PAROLE
ABILITÀ CONOSCENZE
3 ANNI
Esprimere I propri desideri Comunicare sentimenti ed emozioni, in
situazioni nuove
Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali
Nomi delle persone
IL CORPO E IL MOVIMENTO
ABILITÀ CONOSCENZE
3 ANNI
Esplorare con il corpo nuovi spazi
Partecipare alle attività di gioco libero
Percorsi motori semplici
Regole dell'igiene e cura di sé
LA CONOSCENZA DEL MONDO
ABILITÀ CONOSCENZE
3 ANNI
Accettare serenamente materiali e situazioni
nuove Usare volentieri il materiale a disposizione
Collaborare in una attività comune
Obiettivi delle conquiste Vivere serenamente il nuovo ambiente
Accettare I nuovi compagni
Accettare il togliere alcuni indumenti
Manipolare oggetti/materiali nuovi
Mantenere la concentrazione per un determinato tempo
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Rispettare alcune regole del vivere comune
Conoscere alcune parti del corpo
“SUPER PICCOLI E' BELLO”
U.d.A. n°1
Situazioni di esperienza possibili LA SCATOLA AZZURRA: In un grande telo di stoffa I bambini esploreranno con mani e piedi
sensazioni diverse accompagnati da un sottofondo di musica classica. Ai bambini verrà data la possibilità di liberarsi di qualche indumento proprio per avere una maggior consapevolezza del
proprio corpo nello sperimentare materiali come farina gialla e sabbia. In un secondo momento
il grande telo di stoffa verrà sostituito da vaschette individuali dove il bambino attraverso un
percorso di scoperta , andrà a sperimentare il materiale proposto.
Piano di Lavoro Attività Strumenti Esiti Tempi Valutazione
1. Viene proposta ai bambini una grande scatola azzurra
Cd musicale: Musica classica, scatola azzurra, telo, farina gialla
Scoprire il contenuto della scatola
1 ora per incontro
2. Si propone la libertà di togliere scarpe, calze e pantaloni
Cd musicale: Musica classica, scatola azzurra, telo, farina gialla, contenitori
Esprimere verbalmente le sensazioni che il materiale offre
1 ora per incontro
3. A chi lo richiede verrà consegnato un contenitore per I travasi
Cd musicale: Musica classica, scatola azzurra, , farina gialla, contenitori, oggetti vari
Mantenere la concentrazione per un determinato periodo
1 ora per incontro
4. Ad ogni incontro vengono propost nuovi materiali di recupero e aggiunti ai precedenti
Cd musicale: Musica classica, scatola azzurra, sabbia, contenitori
1 ora per incontro
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“LA PORTA MAGICA”
U.d.A. n°2
Situazioni di esperienza possibili I bambini del nido vanno alla scuola dell'infanzia:
Mangiare la frutta insieme ai bambini più grandi Cura e igiene (bagno)
Attività in classe (verrà proposto un lavoro come tramite di ricordi dell' esperienza nido da portare
nei primi giorni dell' inserimento alla materna)
Gioco libero
Gioco all'aperto
Piano di Lavoro
Attività Strumenti Esiti Tempi Valutazione
1. Andiamo a mangiare la frutta alla scuola materna
Frutta di stagione
Accettare il nuovo ambiente
Circa mezz' ora ogni incontro
2. Andiamo a far pipi e a lavarci le mani insieme ai bambini più grandi
Acqua e sapone Accettare il nuovo ambiente
Tempi dedicati alla cura dell' igene personale
3. In sezione: Creiamo l oggetto di passaggio
Colori e fogli Accettare I nuovi materiali
Circa 1 ora ad incontro
4. Gioco libero/ all' aperto Giochi di sezione o giochi del parco
Gioco simbolico
Circa mezz' ora
PERSONE COINVOLTE: METODOLOGIA:
PERSONE COINVOLTE:
☐ bambini nido ☐insegnanti
☐ bambini materna
TEMPI: Novembre-Giugno
SPAZI:
Ambiente nido: sezione e salone, bagno
Ambiente materna: sala da pranzo, sezione, salone, bagno, parco esterno
MATERIALI: Cd con musica classica, farina,
oggetti per travasi, ciotole, sabbia , acqua,
tempera ( primo laboratorio)
Colori, fogli, (Secondo laboratorio)
METODOLOGIA:
☐individuale
☐piccolo gruppo
☐grande gruppo
☐intersezione
Progetto Annuale Asilo Nido Integrato
Scuola dell’Infanzia Paritaria “M. Immacolata”
Asilo Nido Integrato “Cav. Ivo Lotto”
Torrebelvicino
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Verifica e Valutazione
Verifica delle Conquiste
Si In
Parte
No Perché?
Vivere serenamente il nuovo ambiente
Accettare I nuovi
compagni
Accettare il togliere
alcuni indumenti
Manipolare
oggetti/materiali
nuovi
Mantenere la concentrazione per
un determinato
tempo
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Rispettare alcune
regole del vivere
comune
Conoscere alcune
parti del corpo
Verifica dell’Unità di Apprendimento
INIZIALE SI NO PERCHÉ?
Esistono le condizioni di
realizzazione
dell’esperienza?
Esiste l’interesse?
Esiste l’opportunità
per poter realizzare
l’esperienza?
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ITINERE SI NO PERCHÉ?
Le condizioni sono
favorevoli alla
realizzazione
dell’esperienza
Vi sono
cambiamenti che richiedono di
aggiustare il
progetto? Quali
Finale Si No Perché?
Il percorso fatto è
stato efficace?
Gli obiettivi fissati
sono adeguati all’età
dei bambini?
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Verifica degli obiettivi - 3 anni
NOME
SI IN
PARTE
NO
ABILITÀ
Acquisire una graduale fiducia negli altri
Confrontare punti di vista, pensieri, sentimenti ed eventi significativi della
propria realtà con quella degli altri
Esprimere i propri desideri
Comunicare sentimenti ed emozioni, in situazioni nuove
Accettare serenamente materiali e situazioni nuove
Usare volentieri il materiale a disposizione
Collaborare in una attività comune
Esplorare con il corpo nuovi spazi
Partecipare alle attività di gioco libero
Acquisire una graduale fiducia negli altri
Confrontare punti di vista, pensieri, sentimenti ed eventi significativi della
propria realtà con quella degli altri
Esprimere I propri desideri
Comunicare sentimenti ed emozioni, in situazioni nuove
Accettare serenamente materiali e situazioni nuove
Usare volentieri il materiale a disposizione
CONOSCENZE
Gruppi sociali riferiti all' esperienza
Nomi dei compagni
Linguaggio simbolico
Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali
Nomi delle persone
Percorsi motori semplici
Regole dell'igiene e cura di sé
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Scheda di rilevazione
Verifica della Competenza – U.d.A. 1
Nome Alunno Concentraz
ione
Espression
e di stati d’animo e
bisogni
Relazione
con i pari
Riconoscim
ento di regole
condivise
Totale
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Valutazione della competenza – U.d.A. 1 È l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in
gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento
e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli
ostacoli per apprendere in modo efficace
NOME
Livello Iniziale
(1)
Livello Intermedio
(2)
Livello finale
(3)
Concentrazione Mantiene la
concentrazione solo
per brevi momenti
Mantiene la
concentrazione solo se
continuamente stimolato
Mantiene la
concentrazione per
tutto il tempo richiesto
Espressione di stati
d’animo e bisogni
Non esprime richieste
d' aiuto o stati
d'animo
Esprime solo con
l'aiuto dell'insegnante
stati d'animo o bisogni
Sa esprimere I propri
bisogni e stati d'
animo in modo
comprensibile
Relazione con i pari Dimostra difficoltà nel
relazionarsi con gli
altri
Si relaziona con gli
altri solo con l'aiuto
dell'insegnante
S i relaziona con gli altri in modo corretto
Riconoscimento di regole condivise
Non rispetta le regole Rispetta le regole solo se incoraggiato dall'
insegnante
Rispetta le regole in modo autonomo
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Scheda di rilevazione
Verifica della Competenza – U.d.A. 2
Nome Alunno Pranzo Attività Relazione con I
compagni
Regole Totale
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Valutazione della competenza – U.d.A. 2 È l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in
gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento
e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli
ostacoli per apprendere in modo efficace
NOME
Livello Iniziale
(1)
Livello Intermedio
(2)
Livello finale
(3)
Pranzo Vive con disagio il
momento del pranzo
Sa stare seduto e
mangia solo con l'aiuto dell'insegnante
Vive serenamente il
momento del pranzo
Attività Rifiuta l'attività Partecipa all' attività
solo se incoraggiato
Partecipa all' attività
in modo collaborativo
Relazione con I
compagni
Interagisce con
difficoltà
Coopera con I
compagni sollecitato
dall' educatrice
Coopera con I
compagni e
l'educatrice
Regole Rifiuta le regole Non sempre rispetta le
regole
Rispetta le regole in
modo spontaneo
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Autovalutazione dell’azione del docente
A cosa è servita questa UdA?
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Cosa rappresenta nella storia del bambino e del gruppo? (Quali connessioni si individuano fra
il conosciuto/passato e quanto si va a sostenere/far apprendere)
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Importanza (valore del contenuto) del percorso realizzato:
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Scheda di passaggio Nido-Infanzia per Area di Sviluppo
AREA DI SVILUPPO
AMBITO DI ESERCIZIO
LIVELLO A LIVELLO B LIVELLO C
AREA
EMOTIVO-
RELAZIONALE
ROUTINES Controllo sfinterico
Ha raggiunto il controllo sfinterico
Ha raggiunto parzialmente il
controllo sfinterico
Non ha raggiunto il controllo sfinterico
Distacco dal genitore Il distacco avviene in modo sereno
Necessita di un rituale/adulto per il distacco
Non accetta il momento della separazione
GIOCO
Libero
Gioca in maniera serena e spontanea
Necessita dell’incoraggiamento
dell’adulto e dei pari
Non gioca
Strutturato
Rispetta e accetta le semplici regole di
gioco
Non sempre rispetta e accetta le regole di
gioco
Rifiuta le regole di un gioco
ATTIVITA’
Approccio ai materiali proposti
Sperimenta con entusiasmo i materiali
proposti
Sperimenta solo se stimolato dall’adulto
Rifiuta di sperimentare i
materiali proposti
Partecipazione Partecipa attivamente Partecipa solo se
sollecitato
Non partecipa/si
isola
AREA MOTORIA
ROUTINES
Muoversi negli spazi
Riconosce gli ambienti
e si muove con sicurezza
Si muove solo se
accompagnato dall’adulto
Non si orienta negli
spazi
Autonomia ai servizi
E’ autonomo nell’uso
dei servizi
Necessita dell’aiuto
dell’adulto nell’uso dei servizi
Non è autonomo
GIOCO
Schemi motori di base
Striscia, cammina, corre, rotola, salta, ecc.
E’ insicuro nei movimenti
Non ha acquisito alcuni schemi motori di base
Come si muove rispetto ai giochi/ostacoli
Si muove e si sposta con destrezza evitando
gli ostacoli
A volte si muove in modo distratto
Inciampa spesso sugli oggetti davanti
a se
ATTIVITA’
Impugnatura
Utilizza una corretta
impugnatura dello strumento grafico
Non sempre possiede
una impugnatura corretta
Impugna gli
strumenti in modo non funzionale
Manipolazione Manipola materiali diversi
Manipola solo alcuni materiali
Fatica a manipolare il materiale
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AREA DI SVILUPPO
AMBITO DI ESERCIZIO
LIVELLO A LIVELLO B LIVELLO C
AREA LINGUISTICA
ROUTINES
Esprime i propri bisogni verbalmente
Esprime in modo comprensibile i propri bisogni
Esprime i propri bisogni in modo non chiaro
Non esprime attraverso il linguaggio i propri
bisogni
Comprensibilità del linguaggio
Possiede un linguaggio adeguato
all’età
Possiede un linguaggio in parte comprensibile
Non ha acquisito un linguaggio adeguato
all’età
GIOCO
Utilizza il canale verbale per comunicare
Durante il gioco verbalizza ciò che sta facendo
Verbalizza solo se sollecitato dai pari e dall’adulto
Non verbalizza
Utilizza il canale verbale per esprimersi
Durante il gioco comunica con l’educatrice
Interagisce poco verbalmente
Interagisce solo se stimolato
ATTIVITA’
Capacità di ascolto
Ascolta con interesse
e attenzione
Ascolta per un tempo
limitato
Ha difficoltà ad
ascoltare
Capacità di raccontare
Sa raccontare un fatto/evento con un numero di vocaboli e una struttura della
frase adeguata all’età
Racconta un fatto/evento usando pochi vocaboli e una frase non completa
Ha difficoltà a raccontare
AREA COGNITIVA
ROUTINES
Interiorizza la sequenza della giornata
E’ consapevole della scansione giornaliera
Chiede spesso la conferma dell’adulto
Deve essere guidato dall’adulto
Comprensione ed esecuzione delle proposte
Comprende e porta a termine la proposta
Non sempre comprende e porta a termine la proposta
Porta a termine la proposta solo se guidato
GIOCO
Utilizzo dei giochi
Utilizza il gioco in
maniera corretta
A volte utilizza il gioco in
maniera corretta
Non utilizza il gioco
nel modo richiesto
Gioco simbolico Ha interiorizzato il gioco simbolico
Utilizza poche volte il gioco simbolico
Non usa il gioco simbolico
ATTIVITA’
Sa portare a termine una attività
Porta a termine una attività autonomamente
Porta a termine l’attività se sollecitato dall’educatrice
Porta a termine l’attività con la presenza dell’educatrice
Comprensione delle connessioni causa-
effetto
Comprende connessioni causa-
effetto
Comprende per tentativi/suggerimenti
Agisce in maniera casuale
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Scheda di passaggio Nido-Infanzia per Ambito di Esperienza
AMBITO DI ESPERIENZA
CRITERI Livello A Livello B Livello C
GIOCO
RELAZIONE (con i compagni)
Si relaziona positivamente con i
compagni
Si relaziona con i compagni con la
mediazione dell’adulto
Si relaziona difficilmente con i compagni anche
con il supporto dell’educatrice
VARIETA’ Sceglie varie tipologie di gioco
Interagisce con diversi se stimolato
dall’educatrice
Ricerca esclusivamente una sola tipologia di
gioco
DURATA Riesce a portare a termine il gioco
Riesce a rimanere sullo stesso gioco con
l’aiuto dell’insegnante
Cambia frequentemente la tipologia gioco
ACCOGLIENZA
DISTACCO Si separa serenamente da chi
lo accompagna al nido
Si separa con l’aiuto dell’educatrice
Manifesta disagio nel momento della
separazione
AMBIENTAMENTO Sceglie
autonomamente una occupazione
Ha ancora bisogno
della mediazione dell’adulto
Si ambienta con
difficoltà
PRANZO
AUTONOMIA Gestisce autonomamente i
vari passaggi del pranzo
Ha acquisito solo alcune competenze
Gestisce i vari passaggi solo se aiutato
dall’insegnante
ATTEGGIAMENTO Vive serenamente il
momento del pranzo
Si approccia
positivamente solo in presenza dell’educatrice
Vive con disagio il
momento del pranzo
RELAZIONE (con il cibo)
Accetta positivamente qualsiasi alimento proposto
Se sollecitato dall’educatrice accetta le novità
Rifiuta completamente il cibo proposto
RIPOSO
AUTONOMIA Si prepara e affronta il momento del sonno autonomamente
Si prepara e affronta il momento del sonno con l’aiuto
dell’insegnante
Si prepara e affronta il momento del sonno con difficoltà
ATTEGGIAMENTO Vive con serenità il momento del sonno
Affronta il momento del sonno con la vicinanza e
rassicurazione dell’insegnante
Affronta il momento del sonno con difficoltà emotiva
ATELIER
INTERAZIONE Coopera con i
compagni e l’educatrice
Coopera con i
compagni sollecitato dall’educatrice
Affronta l’attività solo
con l’educatrice
DURATA Porta a termine
l’attività nel tempo definito dall’educatrice
Porta a termine
l’attività sostenuto dall’educatrice
Fatica a concludere
l’attività
APPROCCIO E’ interessato e partecipa attivamente alle varie proposte
Dimostra interesse e partecipazione se sollecitato dall’educatrice
Dimostra selettività e poca partecipazione
IGIENE
AUTONOMIA Compie autonomamente tutte le azioni della cura del sé
Se stimolato compie tutte le azione della cura del sé
Compie le azioni della cura del sé solo con l’aiuto dell’insegnante
ATTEGGIAMENTO Attiva serenamente tutte le pratiche di cura e igiene
personale
Attiva serenamente tali pratiche solo se accompagnato
dall’insegnante
Dimostra disagio in alcune pratiche di igiene e cura personale (con
specifica water, acqua…)
CONTROLLO SFINTERICO
Comunica regolarmente il suo
bisogno
Riesce a controllare il bisogno
saltuariamente o su richiesta dell’insegnante
Non riconosce il bisogno