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“Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali” PROGETTO DI MARKETING TERRITORIALE E TURISTICO DEL COMUNE DI FELTRE

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“Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali”

PROGETTO DI MARKETING TERRITORIALE E TURISTICO

DEL COMUNE DI FELTRE

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RELAZIONE FINALE1- Introduzione

2- Strategia di marketing territoriale e turistico;3- Mappatura potenzialità turistiche;

4- Processo partecipativo;5- Immagine coordinata.

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01/INTRODUZIONERELAZIONE FINALE

Il presente documento rappresenta la relazione finale dell’Associazione Tempo-ranea di Impresa, composta da Dolomiti Project s.r.l. , Evidenzia s.r.l. e Punto 3 s.r.l., incaricata dal ConsorzioTuristico Dolomiti Prealpi per realizzare delle attività nell’ambito “Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle attività commerciali”, commissionato al Consorzio da parte del Comune di Feltre nell’ambito di un più ampio quadro di finanziamenti ottenuti dalla Regione Veneto (deliberazione di Giunta regionale n. 2741 del 24 dicembre 2012). Questa relazione finale integra il “documento di indirizzo al Progetto di Marketing territoriale” pubblicamente presentato Lunedì 19 Gennaio 2015 presso l’Aula Ma-gna del Campus Tina Merlin, sulla base dei risultati emersi di alcuni tavoli di lavoro, appositamente organizzati, nell’ambito dei quali imprese, associazioni, cittadini e più in generale “portatori di interesse” del Comune di Feltre si sono confrontati proponendo soluzioni, strumenti e progetti atti a migliorare l’efficacia comunicativa dell’offerta turistica del Comune di Feltre, mettendola maggiormente in relazione con le eccellenze storiche, culturali, ambientali e sociali del proprio territorio. Que-sto obiettivo risulterà l’elemento necessario alla rivitalizzazione del centro storico, essendo la strategia complessiva del progetto orientata a collegare il turismo ad altri ambiti di interesse economico (commerciali, artigianali, agroalimentari, etc).

Il documento è composto da:• l’individuazione della strategia di marketing territoriale e turistico per il Co-

mune di Feltre, da seguire nei prossimi anni;

• la mappatura delle potenzialità turistiche del territorio del Comune di Feltre realizzata secondo metodi scientifici;

• un progetto di identità volto a definire un marchio per Feltre in quanto de-stinazione turistica e le sue applicazioni nell’immagine coordinata, funzio-nalmente allo sviluppo operativo della strategia di marketing territoriale e turistico;

• una “banca progetti” costituita da diversi strumenti di marketing integrati tra loro, che individua, anche sulla base delle disponibilità e delle manife-stazioni di interesse raccolte durante il processo partecipativo, le iniziative prioritarie e facilmente realizzabili (nel contesto attuale) per poter concretiz-zare la strategia di marketing.

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La strategia ideata nell’ambito di questo progetto intende promuovere il territorio del Comune di Feltre integrando quelle che possono essere considerate, in chiave turistica, le principali eccellenze. Valorizzando in modo coordinato tali eccellenze (che sono in diversi ambiti: culturale, storico, ambientale, sociale/ricreativo), si riu-scirà anche a rafforzare la relazione turistica tra il Centro Storico (e più in generale l’ambito urbano) della città di Feltre con le aree pedemontane, le frazioni, il Parco Nazionale e le Dolomiti Unesco, ottenendo una proposta articolata ed in grado di stimolare soggiorni più lunghi e qualificati da parte dei turisti.

La necessità di integrare la già ricca offerta commerciale e turistica esistente, non deve però tradursi nella tentazione di semplificare “promuovendo tutto quello che c’è”. È stata quindi effettuata una selezione dei valori territoriali e delle offerte turi-stiche esistenti, in grado di corrispondere ad un unico tema strategico di marketing territoriale.

L’immagine turistica di Feltre diviene un mosaico di «eccellenze» da promuove-re in modo coordinato. Tutti i tasselli del mosaico, messi assieme, compongono un’immagine unitaria, il tema strategico, che è stato individuato in «Feltre, porta di ingresso delle Dolomiti Unesco», dove l’«ingresso» non è solo geografico, ma an-che (e soprattutto) culturale. All’interno di questo tema strategico è possibile anche valorizzare il Centro Storico ed il richiamo culturale che questo può avere, il rappor-to storicamente sinergico tra la città, le frazioni ed il territorio naturale circostante con particolare enfasi alla relazione con il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Pur essendo consapevoli che i confini del Bene Dolomiti UNESCO non includono le fasce pedemontane e le fasce di fondovalle dove però insiste l’ambito urbano ed il Centro Storico di Feltre, con questa strategia di Marketing territoriale e turistico intendiamo far sentire il territorio nella sua complessità come espressione del Bene Dolomiti UNESCO, enfatizzando il collegamento fisico e la relazione culturale fra le fasce abitate e la montagna in area protetta, offrendo al visitatore di Feltre e del suo circondario la “dimensione dell’ingresso”, in quanto portale, soglia, valico architetto-nico, luogo attraverso il quale è possibile «lasciarsi alle spalle» e «ampliare i propri orizzonti», punto d’accesso a delle risorse.

La scelta di «Feltre, porta di ingresso delle Dolomiti Unesco» quale tema stra-tegico del progetto di marketing territoriale valorizza anche il fatto che, da sempre, Feltre e il suo territorio hanno avuto come interfaccia la montagna. Gli spalti e i cir-chi delle Vette Feltrine hanno sempre dominato il paesaggio, stimolato la creatività e gli arditi, ed accompagnato le attività di valle offrendo spazi di fondamentale im-portanza; in alta quota per l’allevamento e il reperimento delle risorse, e nelle fasce pedemontane, diffuse attorno alla città storica, per l’agricoltura ed altre economie. I paesaggi racchiusi nel territorio feltrino mantengono importanti e godibili tracce dell’interazione millenaria fra comunità umane e natura. Le eccezionalità naturali-stiche ed ambientali hanno motivato nel 1990 l’istituzione del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, i cui confini coincidono dal 2009 con quelli del Sistema 3 del WHS (World Heritage Site) Dolomiti UNESCO, riconosciute Patrimonio dell’Umani-tà per motivi geologici e paesaggistici.

02/ LA STRATEGIA DI MARKETINGTERRITORIALEE TURISTICORELAZIONE FINALE

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DOLOMITI UNESCO

SISTEMA 3PNDB

FRAZIONICITTÀ

CENTROSTORICO

Le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità per motivi legati alla geologia e al paesaggio prendono qui, a Feltre, una consistenza del tutto particolare proprio a causa delle vicende geologiche uniche registrate in queste porzioni meridionali del Bene. Fel-tre, con il suo territorio si colloca in posizione del tutto strategica per proporsi come portale d’accesso al Bene introducendovi i turisti attraverso il proprio prezioso Cen-tro Storico ed i servizi dell’area urbana.

Il progetto di marketing territoriale enfatizzerà quindi la vocazione di Feltre ad esse-re sia accesso fisico che culturale alle Dolomiti UNESCO:

• accesso fisico particolarmente fruibile grazie agli andamenti del territorio, dai collegamenti esistenti e dalla distribuzione dei punti di interesse e d’ap-poggio. Il territorio si presta bene a immersioni nella natura modulate a diversi livelli, con la possibilità di apprendere e fare esperienze nel contesto del centro storico e di scoprire progressivamente il territorio, scoprendo con esso parte delle Dolomiti UNESCO (dal Centro Storico all’area pedemonta-na territorio, dall’area pedemontana alle vette);

• accesso culturale particolarmente vivo grazie alle caratteristiche e alle vocazioni degli spazi urbani del Centro Storico e dell’area urbana (monu-menti, biblioteche, musei, campus etc.) che permettono interpretazione e approfondimento e l’organizzazione di eventi ed iniziative orientate ad edu-care e intrattenere, offrendo specificità non replicabili altrove.

Il modus operandi che caratterizzerà la realizzazione degli interventi previsti dal progetto di marketing territriale e turistico (si veda “banca progetti”) sarà coerente ai principi del turismo sostenibile.

“Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mante-nersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (na-turale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”

(Organizzazione Mondiale del Turismo, 1988).

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Questa scelta, non testimonia solo coerenza rispetto al tema strategico scelto, ma sottende alla volontà di attuare nel territorio di Feltre un approccio trasversale al turismo che ambisca ad assicurare il vantaggio economico e competitivo della de-stinazione, garantendo l’integrità e la non mercificazione del patrimonio ambientale e culturale della comunità locale, così come il benessere della stessa in modo da trasmettere intatto tale patrimonio alle generazioni future. Il turismo sostenibile bi-lancia quindi la dimensione economica, sociale e ambientale del turismo innovan-dosi anche nel modo in cui è gestito, ossia dando vita a un sistema integrato che si basa sulla partecipazione della comunità locale, così come sulla collaborazione tra diversi settori (commercio, agricoltura, artigianato, servizi,…) e stakeholder. Si intende quindi realizzare un progetto di marketing territoriale e turistico per Feltre, che fonda le opportunità del turismo con quelle della commercializzazione dei pro-dotti di qualità del territorio, in particolare quelli del comparto agroalimentare ed artigianale. Così facendo le eccellenze produttive del territorio si rafforzano e allo stesso tempo l’offerta turistica si arricchisce di contenuti di valore, originali e distin-tivi rispetto ai competitor.

I principi del turismo sostenibile sono applicabili a tutti (o quasi) gli ambiti turistici (culturale, sportivo, eventi…) anche se è spesso confuso con il Turismo Natura (o Ecoturismo) che ne è invece solo una possibile branca seppur molto importante per un territorio come quello di Feltre.

Il Turismo Natura (che comprende anche le attività sportive in natura, il turismo educativo, il turismo benessere) è infatti un settore in crescita ed è uno degli ambiti economici più importanti del territorio Alpino e Dolomitico.

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03/ MAPPE DELPOTENZIALE GEOTURISTICORELAZIONE FINALE

Questa serie di elaborati deriva da un’analisi territoriale dedicata a tutto il comune di Feltre e orientata a far emergere i valori ecoturistici secondo una chiave di lettura basata sul riconoscimento “Dolomiti UNESCO” (sintesi fra aspetti paesaggistici e aspetti geologico-geomorfologici). Oltre ad essere stati strumenti utili alla definizio-ne delle strategie proposte dal progetto, tali elaborati vogliono anche essere:

• strumenti utili all’amministrazione comunale per future azioni sul territorio e per la pianificazione territoriale;

• strumenti utili al Consorzio Dolomiti Prealpi per future programmazioni;

• strumento utile all’orientamento delle scelte strategiche e alla definizione della scala delle priorità in ottica di sviluppo turistico sostenibile del territorio indagato.

Si sottolinea come questa indagine abbia tenuto conto dell’impostazione strategica del progetto, basata sulle valenze storico culturali del centro storico e sulle valenze naturalistiche e rurali delle zone limitrofe, messe in relazione fra loro.

L’approccio praticato per la definizione del potenziale ecoturistico del Comune di Feltre è stato finalizzato alla produzione di una banca dati e di una cartografia tematica destinata all’analisi e alla pianificazione delle azioni sul territorio. Esso si è avvalso di centinaia di osservazioni posizionate tramite GPS e corredate da un database di informazioni utili a definirne il valore del patrimonio geografico (Ge-oHeritage).

Ispirato da una logica che ambisce ad una strutturazione dell’offerta ecoturistica, lo studio ha permesso di indagare in dettaglio le componenti che coincidono con le finalità del progetto, individuando principi di relazione tra le varie parti del territorio. La definizione degli aspetti ritenuti strategici deriva dalla prossimità fisica e con-cettuale e dal tipo di confronto che ogni punto o area valutata manifesta rispetto ai valori riconosciuti al bene Dolomiti UNESCO e al centro storico di Feltre (temi guida dello studio complessivo).

La prossimità e il confronto con il bene UNESCO (siano essi diretti o indiretti) hanno portato a includere nell’analisi alcuni siti di importanza geologica, geomorfologica e paesaggistica (quest’ultima intesa come somma di aspetti strutturali, scenici ed estetici), temi fondanti del riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità.

Il tema del paesaggio, nello specifico, include numerosi aspetti relativi alla pre-senza dell’uomo e a come esso si sia inserito interpretando i limiti fisici imposti dal contesto naturale. Appare chiaro dunque come l’analisi si sia spinta a considerare valori tradizionali contenuti nella dimensione rurale, alcuni usi specifici del suolo e la storia degli insediamenti (compreso il Centro Storico di Feltre), non compiendo osservazioni ubiquitarie ma puntando direttamente là dove i valori sono presenti, ma anche contemporaneamente percepibili e frequentabili.

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L’individuazione delle relazioni tra il territorio comunale e il nucleo storico della Città di Feltre ha costituito una sfida importante perché ha richiesto di collegare elementi e temi derivanti dall’analisi del centro storico con il territorio limitrofo, spostandosi progressivamente verso le parti più distali, tra cui la fascia pedemontana e la fascia montana. Si pensi, a titolo di esempio, alla valenza del materiale lapideo distribuito nella cittadella e alla stretta relazione delle strutture antropiche con le strutture ge-ologiche (Colle delle Capre) che il complesso urbano di Feltre contiene, e si associ questo alle Dolomiti UNESCO. Le rocce delle Dolomiti UNESCO captate nel Baci-no del Cismon e quelle captate nel più ampio bacino del Piave durante le epoche geologiche, sono di fatto il materiale da cui scaturisce la bellezza del centro storico di Feltre. Le linee di congiungimento fra centro storico e territorio circostante sono plurime e di facile interpretazione, lo strumento qui descritto intende permettere la visualizzazione e aiutare l’indiviuazione di azioni e priorità.

L’analisi qui presentata ha portato a definire delle direttrici concettuali che riflet-tono gli andamenti e gli assetti fisiografici del territorio. Si è proceduto quindi ad individuare nove areali distinti, caratterizzati da proprie specificità. Sulla base di questa suddivisione si possono individuare ulteriori direttrici concettuali che attra-versano gli areali. Va da sé che queste direttrici concettuali definiscono delle vere direttrici sul territorio: dei collegamenti fisici che tracciano una rete rispondente all’immagine della “mappa delle relazioni” evidenziata attraverso la campagna di raccolta dei dati.

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(1 a/b) Focus Feltre/Telva /Zermen - Santuario S.S. VIttore e Corona (a) - Farra/Mugnai (b)

(2) Focus Tomo /Villaga(3) Focus Miesna /Celarda - Nemeggio/(d) Foci del Caorame (4) Focus Vellai/Cart - (c) Torbiere di Lipoi (5) Focus Foen/Altin/Vignui - Lamen/Pren/Vignui/Costa Solana - Umin/Grum/Ca-

stel Lusa/Arson(6) Focus Val di San Martino - Pian dei Violini(7) Val di Lamen/Pafagai-Covoli(8) Focus Ramezza Alta - Giazera - Piaza del Diaol - Busa de Pietena (Pietena)

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APPROCCIO METODOLOGICOLa campagna di raccolta dati è stata suddivisa in sette fasi:

• una raccolta di dati bibliografici e loro revisione critica;

• definizione degli elementi strategici (ville, borghi rurali, punti panoramici, aree di interesse naturalistico/ambientale etc.);

• il rilevamento di campagna preliminare, prima dei tavoli di lavoro partecipa-tivi rivolti ai portatori d’interesse;

• una fase di analisi intermedia, con la produzione dei primi elaborati;

• l’acquisizione di informazioni durante i tavoli di lavoro;

• una fase di rilevamento in campagna successiva ai tavoli di lavoro par-tecipativi, finalizzata a quantificare i valori che sono stati riconosciuti dai partecipanti;

• un’analisi finale che rappresenti in modo equilibrato e pesato i valori del territorio.

I valori territoriali individuati (aspetti culturali, aspetti storici, aspetti naturalistici, aspetti ambientali) sono stati espressi attribuendo a specifici siti ed areali un valore qualitativo (valore nullo, scarso, medio, elevato, eccellente). Per ciascun luogo esa-minato (273 in totale) sono stati valutati i seguenti fattori:

VALORI RELATIVI AL RICONOSCIMENTO A PATRIMONIO DELL’UMANITÀ• Valore geologico (importanza per la storia della Terra):

- peculiarità delle rocce; - peculiarità connesse all’orogenesi alpina; - peculiarità fossilifere.

• Valore geomorfologico (varietà di forme):

- forme connesse con l’azione della gravità; - forme connesse con l’azione dell’acqua; - forme connesse con l’azione del ghiaccio; - forme di erosione carsica.

• Valore paesaggistico:

- estetica del paesaggio (connessa a miti, leggende, arte, letteratura e valori simbolici);

- scenica del paesaggio (verticalità, varietà di forme, monumentalità, contrasti cromatici).

• Altri valori culturali:

- storia; - ambiente e valore ecologico; - uso del suolo tradizionale, ruralità; - archeologia (preistorica).

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PESI APPLICATI AI VALORI DEL TERRITORIO INDIVIDUATI• potenziale didattico/educativo;• collegamento tra centro storico e territorio;• integrità del bene;• rarità interna (cioè rarità sul territorio del Comune di Feltre);• rarità esterna (rarità a scala regionale o superiore);• importanza scientifica;• esposizione, visibilità;• accessibilità fisica;• accessibilità culturale;• presenza di sentieri nelle immediate vicinanze;• presenza di Infrastrutture turistiche nelle vicinanze (accoglienza);• area servita da mezzi pubblici.

La valutazione del potenziale ecoturistico adottata per il Comune di Feltre è carat-terizzata dall’aver utilizzato, nel calcolo, termini connessi al potenziale didattico/educativo e al collegamento tra centro storico e territorio. La prima scelta è dettata dal dover proporre e veicolare contenuti interpretabili con facilità dal largo pubbli-co (quindi non per forza di cose da specialisti), la seconda dal dover rendere la destinazione di Feltre come un luogo definito dalla fusione fra aspetti culturali e storici propri del centro e aspetti rurali, naturalistici ed ambientali propri del territorio comunale.

I dati raccolti, per un totale di circa 7000 singole valutazioni, sono stati organizzati in un database omogeneo e elaborati attraverso formule che ne hanno analizzato le varie componenti al fine di restituire una serie di livelli cartografici tematici, consul-tabili mediante un Sistema Informativo Geografico (GIS). I risultati delle elaborazio-ni effettuate sono sintetizzati in una mappa multilivello e in un prodotto cartografico finale che accorpa tutti gli aspetti in un unico valore numerico, che esprime l’eccel-lenza di un territorio rispetto ad una sua fruizione ecoturistica.

Lo strumento complessivamente resta operativo per l’identificazione di emergenze e criticità e per la definizione di azioni e strumenti strategici finalizzati alla pianifica-zione territoriale.

ELABORAZIONI PRODOTTELa mappa multilivello derivante dalle elaborazioni permette la visualizzazione dei valori territoriali interfacciati alle infrastrutture turistiche e commerciali presenti (esercizi - strutture ricettive), potendo inquadrare la dimensione degli operatori as-sociati al Consorzio Dolomiti Prealpi e facenti parte del comune di Feltre. Inoltre il tutto è stato sovrapposto alla rete degli itinerari promossi e consolidati (Claudia Augusta, Cammino delle Dolomiti, percorsi Mountain-Bike promossi dal Consorzio, percorsi di trekking promossi dal Consorzio, percorso PNDB sulle chiesette nel bellunese etc.) e degli itinerari potenziali e/o ritenuti strategici.

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MAPPA DELL’ACCESSIBILITÀLa mappa dell’accessibilità deriva da due elaborazioni distinte. La prima, definita di “accessibilità fisica” è costituita da un’analisi morfologica del territorio associata ad un’elaborazione derivata dal grafo stradale. Ogni singolo punto della mappa descri-ve quanto sia facile percorrere il territorio sulla base della presenza di strade, piste ciclabili, sentieri ma anche sulla base della pendenza e della quota. Punti di massi-ma accessibilità fisica sono quindi strade o sentieri collocati nel fondovalle, presso-chè in piano. Punti di minima accessibilità fisica sono le pareti poste alle quote più elevate, precluse ai più. La seconda elaborazione è un’analisi dell’accessibilità cul-turale: elaborata sulla base di un censimento di punti di interesse, essa rappresenta la facilità con cui i valori culturali presenti in un dato luogo possano essere compresi da chi lo frequenta. Luoghi di immediato fascino, caratterizzati da emozioni quasi istintive e da messaggi semplici e diretti avranno la massima accessibilità culturale, mentre sarà inferiore in quei luoghi in cui per poter apprezzare tali valori sia neces-saria una cultura accademica o un bagaglio di informazioni pregresse.

Dall’analisi emergono aree che possono essere oggetto di un’esplorazione del ter-ritorio che non richieda una preparazione fisica o culturale e di altre aree in cui, per esprimere il massimo potenziale comunicativo, è necessario prevedere ausili alla fruizione (cura dei sentieri, pannellistica tematica, cartografia tematica, pubblicazio-ni, attività di valorizzazione collaterali lungo i tragitti potenziali, etc.).

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Accessibilità

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Massimo

Minimo

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bgh Località fossilifere

bgc Panoramiche

bgf Bici

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MAPPA DELLA FRUIBILITÀLa mappa della fruibilità sintetizza in un’unica visione sia termini di accessibilità che termini di accoglienza e supporto logistico sul territorio. Si differenzia dall’accessibi-lità fisica e culturale perchè estende tali valori mettendoli in relazione con la rete di infrastrutture esistenti, unendo i seguenti dati:

• accessibilità fisica e culturale dei luoghi (frutto dell’analisi descritta prece-dentemente);

• esposizione (una valutazione di quanto l’oggetto risulti riconoscibile e quin-di visibile da lontano);

• presenza di sentieri e tracciati praticabili nelle immediate adiacenze del punto analizzato;

• presenza di infrastrutture turistiche (b&b, agriturismi, ristoranti, musei, cen-tri visita, altri servizi…) e di eventuali stazioni di sosta e servizio dei mezzi pubblici nelle immediate adiacenze.

Questa analisi ha permesso la visualizzazione delle direttrici su cui puntare per favorire in modo efficace la frequentazione turistica descritta nella strategia pro-gettuale. Dall’analisi emergono distintamente le seguenti aree di maggior fruibilità:

• centro storico di Feltre e aree circondariali (includendovi SS Vittore e Co-rona);

• Celarda e Vincheto di Celarda;

• Grun-V.lla De Mezzan-Castel Lusa;

• intorno di Vellai/Cart;

• Vignui e Costa Solana;

• intorno di Arson;

• Mugnai e Valentine.

Difficile dare una scala di priorità a questi luoghi ma da un punto di vista strategico si suggerisce di intervenire prioritariamente1: (a) sull’asse di ingresso alla Val di San Martino, (b) sull’area identificabile con il Colle di Cart, (c) sull’area del Vincheto di Celarda e (d) sulle fasce pedemontane includenti Pren-Lamen-Vignui e Arson.

Si sottolinea comunque come i valori potenziali di fruibilità siano mediamente alti (rappresentati da toni dell’arancione e del giallo nella mappa in oggetto) su buona parte del territorio, ad esclusione delle fasce a pendenza più proibitiva (Tomatico, Vette Feltrine, San Mauro). Da questo fatto si evince come tutte le fasce collinari nei dintorni di Feltre sono di fatto potenzialmente fruibili dall’ecoturista e dal turista generico.

Durante la riflessione di sintesi posta alla base dell’elaborazione è emersa la ne-cessità di collegare la progettualità di una fruizione ecoturistica con la definizione di aree di sosta intermedie, omogeneamente distribuite sul territorio, atte a consentire un cambio di mezzo di trasporto per poter lasciare l’auto e proseguire in bici o a piedi, o per lasciare la bici e proseguire a piedi.

1- l’ordine con cui sono indicati i luoghi non rispecchia un ordine di importanza

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MAPPA DEI VALORI GEOLOGICILa mappa dei valori geologici fornisce una visione d’insieme della distribuzione delle aree di maggior interesse geologico/geomorfologico, non solo, essa inquadra gli areali di maggior valore in funzione della loro spendibilità in ambito turistico. Gli areali di interesse sono stati valutati considerando i seguenti aspetti:

● valore paleontologico (cioè il contenuto di fossili, testimoni della storia del-la Vita);

● valore stratigrafico (cioè la presenza di roccia stratificata che sviluppi una narrazione della storia della Terra e più in particolare della nascita di que-sti monti da antichi mari);

● valore strutturale (che rappresenta gli effetti della deformazione e del sol-levamento della Catena alpina);

● valore geomorfologico (che testimonia l’azione di modellamento dell’at-tuale morfologia delle cime e delle valli mediante l’azione dei ghiacciai, dell’acqua, della gravità e della dissoluzione/carsismo).

Ricordando che i valori geologici e geomorfologici sono la base di uno dei criteri che hanno portato le Dolomiti ad essere patrimonio dell’Umanità, sono stati individuati i punti dove tali eccezionalità emergono e rappresentano un elemento di interesse scientifico. Questo valore può essere in alcuni luoghi di difficile percezione, in altri di manifesta chiarezza: la mappa non distingue quanto un fenomeno scientifico sia comprensibile (demandando alla carta dell’accessibilità tale valutazione) ma solo quanto tale fenomeno sia importante e “di valore”. Starà poi all’analisi comparativa con le mappe dell’accessibilità, e della fruibilità a fornire un’indicazione di quali, tra le aree che hanno un elevato valore scientifico, siano al momento o intrinse-camente da promuovere con maggiore incisività. La carta può diventare, insieme alla mappa dei valori paesaggistici, uno strumento per identificare nuove aree di sviluppo dell’offerta ecoturistica, in particolare mirata alla creazione e/o manuten-zione di sentieri geologici e geomorfologici (aumentando quindi l’accessibilità ad aree di pregio).Riteniamo importante sottolineare in ogni caso alcuni aspetti: questa carta, insieme con quella dei valori paesaggistici, dovrebbe rappresentare nel breve/medio perio-do un invariante alla base delle strategie di sviluppo ecoturistiche, cioè una misura di quello che gli Enti possono valorizzare ma che non dovrebbero, se possibile, alterare; il ruolo delle PP.AA. e degli enti che operano sul territorio non può infatti accrescere il valore geologico e geomorfologico di un’area ma può eventualmen-te ridurlo autorizzando opere che celino tali valori alla vista o permettendone la rimozione (ad esempio mediante escavazioni). Questa elaborazione quindi, oltre che per il suo valore di indirizzo per lo sviluppo turistico del Comune di Feltre, può essere vista anche come un’integrazione ai quadri conoscitivi agli attuali piani di tutela del territorio. I luoghi di maggior interesse e potenziale sono: Il colle di Cart, l’area dell’Ex Polveriera, La Torbiera di Lipoi, il Col del le Capre e le rocce impiegate nel centro storico, la Foce del Caorame, gli areali limitrofi a Lamen, Vignui, Arson, Lasen, la val di S.Martino, e nel loro complesso le Vette (specifico Pietena e Ra-mezza), le frane di Collesei ad Anzù e di Mezzan a Canal.

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MAPPA DEI VALORI PAESAGGISTICILa mappa dei valori paesaggistici, analogamente alla mappa dei valori geologici e geomorfologici, trova la sua ragione d’essere nelle motivazioni che hanno portato al riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità. Nelle Dolomiti UNESCO il paesaggio è definito attraverso la sintesi di specificità sceniche (verticalità, varietà di forme, contrasti cromatici, monumentalità) che impattando sull’osservatore-fru-itore definiscono un’estetica indotta ed alimentata da generative e “dolomitiche” emozioni. Rivolgendosi anche a areali limitrofi e prossimali, quindi esterni al Bene ma da cui è possibile averne una chiara percezione, lo studio non adotta solo le quattro tipologie di valori della candidatura ma anche di quelli che fanno di questo settore territoriale un luogo specifico (giochi prospettici di quinte a diversa profon-dità, tagli di luce al tramonto per insolazione, frammentazione della luce a causa di condizioni atmosferiche peculiari, scorci inclusivi e progressivi con didattici passag-gi fra il mondo antropizzato e il mondo “naturale”.

Nell’analisi adottata il valore paesaggistico nasce dunque dalla sintesi dei seguenti fattori:

• scenica del paesaggio;

• valore estetico del paesaggio;

• struttura del paesaggio e sua percettibilità (potenziale panoramico).

La mappa dei valori paesaggistici riesce ad inglobare plurimi aspetti antropici e a dare a questi un peso considerevole, tanto che in quest’ottica vengono premiati dei colli in fascia pedemontana rurale al pari delle porzioni di territorio ricadenti nel Sistema 3 Dolomiti UNESCO. Questo dato va giustificato anche per il valore intrin-seco di alcune prospettive concesse da quei luoghi (Tomo Villaga, Colle di Cart, Telva, Miesna), che permettono vedute ampie sul territorio e contemporaneamente incorporano anche il centro storico di Feltre (contestualizzazione del Col de le Ca-pre e della posizione della cittadella da diverse prospettive).

Dal punto di vista del potenziale paesaggistico, l’analisi evidenzia come vadano premiate quelle zone da cui si riesce a collocare spazialmente la cittadella, facen-dola comprendere anche nella sua “dimensione vista da fuori”, ossia riferita alla sua posizione nel territorio. Inoltre, sono di grande interesse i luoghi da dove si go-dono prospettive complessive o particolari sulle Vette Feltrine o più in generale sul Sistema 3. Questa seconda tipologia strategica di punti è disseminata in più areali della fascia collinare pedemontana (includendovi le peculiarità agro-rurali e i segni paesistici da esse generate).

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Valori paesaggistici

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MAPPA DEL POTENZIALE ECOTURISTICOLa mappa del potenziale ecoturistico è l’elaborato che tiene conto di tutte le valu-tazioni fatte e restitusce un quadro di zonizzazione che non combacia per forza di cose con il valore specifico riscontrabile in un punto o in un areale, ma con l’insieme dei valori associati ad un punto o a un areale, esprimendo quindi anche la funziona-lità dei luoghi in chiave ecoturistica.

La mappa del potenziale ecoturistico evidenza le zone dove si concentra la totale convergenza dei valori ricercati e permette di percepire immediatamente le aree che andrebbero valorizzate e messe a sistema in questa chiave. Per citarne alcune:

● relativamente a Feltre e i dintorni prossimali: Centro Storico, dimensione urbana circondariale, Tortesen-Telva, Tomo/Villaga, l’area Mugnai/Farra e il Musil, S.S. Vittore e Corona;

● per la tipologia collinare e fluviale e limitrofa al centro storico; Il Miesna e il Piave, l’area del Vincheto di Celarda, la Torbiera di Lipoi, Nemeggio e le foci del Caorame, Vellai e il Colle di Cart;

● per la tipologia collinare intermedia fra montagna e Feltre: La fascia fra Foen Altin e Vignui, l’area di Umin, Grum, del Castel Lusa e Arson, la fascia fra Lamen, Pren, Vignui e Costa Solana;

● per la tipologia di media montagna: la Val di San Martino fino alle sorgenti dello Stien, i Covoli e la Val di La-men;

● per la tipologia d’alta montagna: da Pian dei Violini a Ramezza Alta, il tratto di Alta Via N.2, Piaza del Diaol, la Busa di Pietena, Scalon de le Vette.

Si riporta al paragrafo successivo la trattazione particolareggiata delle aree di inte-resse introdotte e delle strategie individuate per ogni areale o gruppi di areali.

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Potenziale turistico

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MAPPA DELLE INFRASTRUTTURE A VOCAZIONE TURISTICO-COMMERCIA-LE-CULTURALEDa questa mappa si evince la distribuzione delle infrastrutture con attinenza turi-stico-commerciale e culturale. Lo stato di fatto rappresentato si rifà ai dati messi gentilmente a disposizione dal Consorzio Dolomiti Prealpi e dal Comune di Feltre.

Questa mappa mette in risalto le tracce frequentabili (itinerari promossi e potenziali) in relazione con le infrastrutture funzionali al circuito turistico (70 strutture ricettive e 124 esercizi commerciali).

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MAPPA DEGLI ITINERARI PROMOSSI E PROMUOVIBILIDa questa mappa si evince la distribuzione degli itinerari turistico-sportivi e culturali. Lo stato di fatto rappresentato si rifà ai dati messi a disposizione dal Consorzio Do-lomiti Prealpi e dal Comune di Feltre rispetto a tragitti promossi e in qualche modo già consolidati (Cammino delle Dolomiti, itinerari delle chiesette, itinerari cicloturi-stici anche su tratti della Claudia Augusta), inoltre, si rappresentano anche i tragitti effettuati durante la campagna di rilevamento, che hanno individuato collegamenti e chiusure di tragitti ad anello in varie porzioni del territorio.

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AREE DI INTERESSE E STRATEGICITÀ RICAVATE DALLA MAPPA DEL PO-TENZIALE ECOTURISTICO.

1) Focus: Feltre/Telva /Zermen - Santuario S.S. VIttore e Corona (a) - Farra/Mugnai (b) Priorità: Alta Strategicità: Alta

Quest’area è contraddistinta dal contenere al suo interno tutti i valori relativi al Centro Storico di Feltre: palazzi del Centro e storia della città, Teatro della Sena, elementi architettonici, musei, siti di interesse archeologico. Il cluster si estende a partire dalle direttrici radiali percorribili dal centro storico verso il suo territorio limitrofo, andando ad includere inoltre alcuni spunti panoramici ritenuti strategici re-lativamente alla percezione del centro storico visto da lontano (Mugnai, Telva, San-tuario di San Vittore). Si tratta a parte il collegamento con Zermen perchè il contatto visivo con il Centro Storico non è costante lungo questo tragitto; l’itinerario risulta comunque facile e praticabile partendo dal centro, attraversando il colle del Telva in direzione Ovest: questo tratto rappresenta un primo menisco di collegamento fra la parte urbana e la parte extraurbana rurale e frazionale e riporta importanti prospet-tive sulle Vette Feltrine e il Bene Dolomiti UNESCO, oltre ad offrire una dimensione orientativa importante rispetto al contesto di più vasta area (Valbelluna). Infine, si presentano qui associati il Centro Storico con il prossimale Santuario dei Santi Vittore e Corona. L’associazione deriva da motivi di relazione storica fra i due siti, oltre che per il pregio architettonico e storico-artistico di entrambi, e per una diretta correlazione visiva biunivoca esistente fra i due. Nell’area fra Mugnai e Feltre, si segnala anche il T. Musil come ambito di grande pregio naturalistico ambientale da valorizzare.

Risulta di grande importanza collegare e armonizzare le offerte relative a questo centrale e delicato ambito di intervento. Il Centro Storico offre grandi potenzialità in chiave escursionistica ed esperienziale. Gli aspetti della cultura, tutti di spicco e capaci di raccontare diversi settori dell’arte (arte contemporanea, arte sacra, arte rinascimentale, arte medievale, archeologia) assieme alla distribuzione della citta-della sul colle e dei suoi collegamenti circondariali fuori dal colle (Tortesen, Borgo Tezze e Borgo Ruga) risultano funzionali a diventare attrattiva turistica rafforzando e mettendo a sistema la sua vocazione ad essere location di eccezione per eventi culturali, tradizionali, artistici e sportivi. L’area nel suo complesso, sarebbe perfetta per progressioni lente oltre che agonistiche, per attività di nordic walking e trekking urbano, oltre che per frequentazioni cicloturistiche. Gli aspetti culturali devono es-sere comunicati con chiarezza sia attraverso l’implementazione del sistema di vi-site guidate, garantendo gli accessi ai luoghi di cultura (Musei, Biblioteca, Teatro, Chiese, Duomo, Area Archeologica) che attraverso la disponibilità a rendere fruibili alcuni ingressi dei palazzi storici (implicazione delle proprietà).

Si segnala la necessità di poter apprezzare la Città da lontano per poterne cogliere la collocazione e la sua relazione con il territorio.Si rileva inoltre una criticità da risolvere relativa alla segnaletica sia ciclopedonale che turistica. Si segnala come, per un implementazione mirata della frequentazione del Centro Storico, sarebbe funzionale una regolamentazione del traffico strategica ed utile a dare la suggestione di essere immersi in un luogo tranquillo, sicuro e sa-

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lubre. Infine si sottolinea come sia importante intervenire per un miglioramento del collegamento Telva - Santuario S.S. Vittore e Corona.

2) Focus: Tomo/Villaga Priorità: Media Strategicità: Alta

L’area di Tomo e Villaga ai piedi del Monte Tomatico risulta un’area dalle morfolo-gie molto singolari, dettate dalle complesse vicende glacigeniche riferibili all’ultima glaciazione e a tutta la storia del ritiro tardoglaciale delle coltri modellanti. Oltre a questa distinzione morfologica, l’area si ritrova poco distanziata dalla cittadella di Feltre e leggermente rialzata rispetto alle quote occupate dalla distribuzione ur-bana. Quest’area oltre a contenere importanti vestigia del passato nobiliare (Villa Guarnieri) presenta interessanti aspetti rurali (paesi di Tomo e Villaga e loro cir-condario). La prospettiva osservativa verso Feltre include sempre lo sfondo delle Vette Feltrine e del Sistema 3 Dolomiti UNESCO e questo rappresenta un aspetto strategico sotto il profilo panoramico/paesaggistico.

Risulta di grande importanza collegare e questa parte di territorio con il Centro Storico e la Citta di Feltre. Oltre alla frequentazione ordinaria si pensa che questo luogo possa essere allacciato ai servizi cicloturistici definiti o in programma per il contesto urbano offrendo nell’immediato la possibilità di una facile gita fuoriporta. Questo ruolo viene svolto ottimamente da queste fasce pedemontane del Tomatico come anche (vedi paragrafo precedente) dal Telva e dall’area di Zermen. In questo senso l’offerta cittadina si deve dotare di un’opzionalità frequentativa extraurbana prossimale. Si sottolinea come questa zona potrebbe con poco sforzo collegarsi bene alle fasce di Anzù e quindi con il Santuario di S.S. Vittore e Corona (attual-mente esistono dei problemi di attraversamento della statale e di collegamento con itinerari ciclabili al di là della Sonna.

3) Focus: Miesna/Celarda - Nemeggio/Foci del Caorame (d) Priorità: Media Strategicità: Alta

L’area meridionale del Comune di Feltre si interfaccia con un tratto di Piave lad-dove esso viene contenuto dalle montagne prima dello sbocco (con il distretto di Quero-Vas/Alano-Fener) nella pianura Trevisana. Il contesto ambientale risulta va-riegato e di pregio e frequentabile attraverso il periplo del fianco meridionale del M. Miesna; questa frequentazione potenziale risolve anche il collegamento di quet’a-rea con il Vincheto di Celarda (sito naturale protetto dalla Convenzione di Ramsar). Tutto il percorso offre molti spunti sulla valorizzazione dei luoghi d’acqua (sorgenti, ambiti di risorgiva del piave, grandi frane tardoglaciali, levigazione delle rocce a mezzo dell’acqua del fiume - erosione differenziale, ambienti umidi). Il Monte Mie-sna offre anche spunti panoramici/paesaggistici di grande pregio sulla sua parte sommitale, dove insiste anche un progetto di sentiero naturalistico. Inoltre dal Vin-cheto di Celarda è facile raggiungere l’area delle foci del T. Caorame nel Piave con i sui ambienti fortemente tipici e le incisioni a forra del substrato in Scaglia Rossa di grandi contrasti cromatici e di forte impatto scenico.

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Serve rendere fruibile l’area per la resa dei molti contenuti geologici e geomor-fologici oltre che naturalistico ambientali, quindi va rafforzata la dimensione della fruibilità, attrezzando e mettendo in sicurezza sentieri e percorsi. La relativa pros-simità dell’area con il Centro Storico permette di considerare di implementare la promozione e l’attivazione dei servizi funzionali alla fruizione dell’area a partire dal centro urbano. Si intuisce come risulti particolarmente strategico orientare alla fre-quentazione cicloturistica il collegamento fra Feltre, Santuario SS Vittore e Corona, Vincheto di Cellarda attraverso il periplo della parte meridionale del Monte Miesna.Si sottolinea come l’assetto geologico del periplo presuppongono interventi di una certa rilevanza (messa in sicurezza alcune porzioni di versante, rimozione di materiale disceso per fenomeni di trasporto di massa, consolidamento fronti - arretramento scarpata di terrazzamento fluviale ad opera di cedimenti gravitativi, regimazione e drenaggio delle acque superficiali, messa in sicurezza, dotazioni informative e interpretative)

4) Focus: Vellai/Cart - Torbiere di Lipoi (c) Priorità: Alta Strategicità: Alta

L’area includente il promontorio di Vellai e il colle di Cart, risulta un’area di primaria importanza sotto il profilo turistico. Essa si trova praticamente connessa da due lati con il tessuto urbano di Feltre. Si trova collocata in maniera davvero prossimale al Centro Storico e risulta collegata a questo elemento anche attraverso legami di carattere concettuale in quanto molto spesso famiglie nobiliari feltrine avevano qui residenze stagionali di grande pregio (ville). Il viale alberato di Cart conduce in una dimensione davvero vincente rispetto alle logiche turistiche sottese da que-sto progetto. Inoltre da Cart si possono raggiungere con passeggiate deliziose e con grande facilità condizioni di naturalezza, circondata da realtà rurali del passato e/o ancora attive oggi. Gli andamenti dolci delle progressioni su strada asfaltata e sterrata sono sempre affrontabili sia attraverso frequentazioni lente a piedi che at-traverso approcci cicloturistici. La dimensione agonistica e di preparazione atletica ben attecchisce vista la varietà fisiografica dell’area, caratterizzata da dossi e colli di diversa pendenza, da improvvisi impluvi incisi e da ampie distese (speso prative) pseudopianeggianti diffuse, sia lateralmente (fasce terrazzate) sia sommitalmente. Verso est si inconta un’eccezionalità naturalistica, protetta da convenzioni Europee: è la Torbiera di Lipoi cosiderata fra le zone umide di maggior interesse dell’areale dolomitico.

Questi luoghi vanno proposti come polmone verde del Centro Storico di Feltre che ne completano il valore. Molto è stato fatto per renderli presentabili in un’offerta turistica, ma manca ancora un’integrazione dei servizi relativi all’area e connessi a Feltre. La pannellistica informativa e le dotazioni interpretative sono scarse e distribuite disomogeneamente. Si segnala la presenza di diverse attività (ristora-zione e accoglienza) funzionali all’implementazione turistica. Si sottolinea come sia di grande importanza la dimensione programmatica e di destinazione d’uso delle strutture dell’ex-polveriera militare inclusa in questa porzione di territorio (gli spazi oltre ad essere capienti e differenziati, hanno anche una distribuzione molto particolare che potrebbe funzionare come villaggio creativo e/o laboratorio poli-funzionale. Si segnala come il collegamento dal colle alla Torbiera di Lipoi non sia

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per nulla facilitante e come la stessa risulti difficilmente raggiungibile perchè non segnalata e perchè intersecante propretà ed attività agricole disposte nell’intorno che non facilitano l’accesso. 5) Focus:

Foen/Altin/Vignui - Umin/Grum/Castel Lusa/Arson - Lamen/Pren/Vignui/Costa Solana

5.1) Foen-Altin-VignuiPriorità: AltaStrategicità: AltaSegnalata nel network “i luoghi del cuore”, l’area risulta di fatto un’isola carat-terizzata da un quasi integro paesaggio culturale. E’ una porzione di territorio ampia, ai cui margini insistono il paese di Vignui (a Nord) e il paese di Foen (a Sud), leggermente sopraelevata rispetto al contesto circondariale grazie alla presenza di incisioni su tre lati e al netto raccordo meridionale con le fasce più pianeggianti dell’area di Foen. Le forme sono ondulate ed armoniche e spesso gli andamenti frequentabili permettono scorci pluridirezionali sulla Valbelluna e sulle Vette Feltrine. I soli edifici presenti sono dei casolari agricoli antichi, in parte dei quali prende corpo un’attività agricola e un’unità abitativa. Degna di nota è la presenza di una chiesetta (tempietto) di valore storico, molto bella e particolare.

La rete di strade sterrate presenti nell’area è degna di considerazione per per-corsi di varia natura e connotazione sia a piedi che in bici, l’area presenta ampie dimensioni di immersione in contesti dove si è conservata una dimensione ca-pace di tradurre un distacco da aree più densamente e modernamente antro-pizzate, presenza di attività agricola e di allevamento. L’area sarebbe perfetta per progressioni lente e per attività di nordic walking, oltre che a frequentazioni cicloturistiche.

Criticità: accessibilità ai luoghi resa problematica dalle proprietà e dalle attività agricole attualmente non inclusive.

5.2) Umin/Grum-Castel Lusa/ArsonPriorità: AltaStrategicità: AltaL’area presenta una concentrazione di potenzialità espresse e non davvero im-portante. Da Umin rimanendo sulle strade interne ci si collega con una bella carrabile al complesso rurale e nobilire di Grum (Villa de Mezzan e borgo rurale annesso). Qui esiste un attività di ricerca e valorizzazione ad opera della pro-prietà, che tende ad includere aspetti di carattere museale espositivo in ambito etnografico (cultura contadina), aspetti di carattere architettonico-storico-cultu-rale (villa de Mezzan e borgo rurale), aspetti legati ai gusti e alle tradizioni culi-narie (az. agrituristica), aspetti legati alle produzioni agricole (mulini per la maci-natura). Nelle vicinanze si colloca il Castel Lusa, elemento degno di trattazione a sè che completa il quadro fornendo spunti di grande valenza archeologica e storica (Età del Bronzo - Medioevo - Rinascimento); anche qui la proprietà ha at-tivato azioni di valorizzazione e conservazione che possono essere considerate vive anche in un’ottica di gestione e offerta di servizi specifici. Il cluster risulta così rispondente in toto alle logiche sottese dal piano strategico del presente

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studio. L’abitato di Arson risulta di grande fascino, il suo areale di contorno pre-senta le tipiche tracce dell’agricoltura di questa fascia di montagna. Gli spazi per la loro distribuzione e respiro sono adatti ad ospitare molte attività outdoor, da quelle sportive e relative al benessere a quelle culturali. Sono molto diffusi i terrazzamenti e i muretti a secco. Salendo di quota sopra il paese esistono sentieri praticabili, che portano alla Chiesetta di San Mauro sul fianco dell’omo-nimo monte. Il luogo risulta particolarmente suggestivo sul piano panoramico e paesaggistico. Procedendo verso est ed uscendo dal Comune di Feltre, risulta molto prossimo l’abitato di Montagne, suggestivo borgo rurale fra i più belli della Provincia di Belluno.

La messa in rete delle potenzialità elevate individuate nell’area è l’elemento chiave per rendere il tutto funzionale alle logiche del turismo. La percorribilità del collegamento tra Grum/Villa de Mezzan e Castel Lusa risulta di primaria impor-tanza e si sottolinea la necessità di aprire un accesso (esistente storicamente) al Castel Lusa da Sud.

5.3) Lamen - Pren - Vignui - Costa SolanaPriorità: AltaStrategicità: AltaL’area si caratterizza per la presenza di andamenti ondulati, colli isolati, superfici diversamente degradanti con diffusi terrazzi ed impluvi secondari. Su questi an-damenti si sono concentrate nella storia diverse attività agro-pastorali che han-no concorso a definire la struttura del paesaggio. Inoltre, in questi spazi disposti trasversalmente al versante che collegano il paese di Vignui con quello di Pren e diverse piccole corti/insediamenti, è possibile godere di visioni prospettiche sulle montagne di notevole pregio scenico. Il territorio presenta andamenti arti-colati che derivano da una certa eredità litologica e strutturale, affiorano quindi in un paesaggio dinamico molte rocce differenti e i continui cambi di prospettiva concessi permettono di vivere anche la dimensione e l’assetto dei complessi rocciosi più distanti. Infine l’immersione in questi luoghi permette di intersecare diversi ambienti (habitat) che offrono importanti suggestioni sul piano faunistico e vegetazionale.

I paesi presentano dinamiche comunitarie vivide e capaci di progettualità (ass. sportive, ass.culturali, ass. sociali, pro loco); i paesi presentano tipicità tangibili e di valore (arch. rurale); i dintorni presentano tratti tipici che svelano partico-lari dell’attività agricola di queste fasce pedemontane). L’area sarebbe perfetta per progressioni lente e per attività di nordic walking, oltre che a frequentazioni cicloturistiche. Inoltre, l’area si presta bene a una frequentazione orientata all’al-lenamento fisico per agonisti.

Criticità: diffusi passaggi collocati nelle Proprietà Private.

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6) Focus: Val di San Martino - Pian dei Violini Priorità: Alta Strategicità: AltaIl tratto che sale le acque del T.Stien da Vignui fino ai Pian dei Violini è molto noto e frequentato sia dai locali (per passeggiate serali e mattutine) che dagli escur-sionisti. Il percorso è segnalato in importanti blog sul web e menzionato in vari siti orientati a valorizzare il territorio. Questo tratto di valle si presta bene ad essere percorso in soluzione mista bike-trekking, sia per le pendenze regolari che si svi-luppano che per l’accessibilità del percorso, per gran parte su strada carrabile ghia-iata. Solo l’ultimo tratto di questa stupenda direttrice si fa erto e non percorribile in bici, ma la relativa brevità del tratto e le plurime possibilità di sosta ad ammirare le peculiari forme dell’alveo del T.Stien (forre, marmitte, cascate) lo rendono attrattivo e strategico. Proseguendo, infine si raggiunge il Pian dei Violini, dove il bosco, dopo l’abbandono e con il morire della frequentazione connessa alle pratiche stagionali, ha abbracciato un vero e proprio piccolo villaggio composto da ruderi rurali, preva-lentemente realizzati in pietra. Il contesto qui è molto suggestivo. Nelle vicinanze sgorgano le sorgenti del T. Stien, bell’esempio di emergenza di acque a prevalente alimentazione carsica tipico di queste zone. La valle va strategicamente compen-diata di informativa e spazi di interpretazione utili a trasferirne i valori, in questo senso andrebbe spesa una strategia gestionale che preveda anche l’inserimento di ulteriori altri servizi (visite guidate coordinate, attività ricreative, attività culturali, ser-vizi di stazionamento e ristoro, etc.). Si sottolinea una criticità: la scarsa disponibilità di spazi per collocare le autovetture all’ingresso della valle (si potrebbe pianificare una soluzione in zona Vignui).

Rimane uno dei due accessi principali al bene Dolomiti UNESCO ed è un tratto facilmente percorribile e raggiungibile. Si presta bene a ospitare attività di carattere culturale per l’amenità e la bellezza dei luoghi (concerti, letture, laboratori, etc). La progressione è funzionale all’allenamento fisico in diverse discipline.

Criticità: possibile concessione per sfruttamento idroelettrico, dissesto diffuso.

7) Focus: Val di Lamen/Pafagai-Covoli Priorità: Alta Strategicità: Alta L’area risulta di grande interesse in quanto permette l’ingresso in contesti ad ele-vato contenuto di valori culturali, naturalistici ed ambientale. Il fondovalle della valle di Lamen è carrabile e percorribile con facilità, da tre quarti della valle in poi, si approcciano sentieri percorribili e segnalati che concentrano l’attenzione sulle va-lenze archeologiche tipiche dell’area che permettono di interpretare i segni della presenza dell’uomo in valle dal Neolitico al Medioevo con continuità. In quest’area un elemento di grande interesse è il promontorio del Pafagai, che risulta essere collocato in una posizione strategica. Facilmente raggiungibile, collegato ai sentieri dedicati agli aspetti archeologici dei Covoli, e con delle divagazioni verso la cima che permettono di fruire di selle con vista verso la Valle di San Martino e vista verso la Valle di Lamen. Nell’insieme la Valle di Lamen costituisce un ambito di grande valore, anche per la sua bella collocazione, abbracciata e chiusa dalla verticalità delle Vette a nord, con ampi prati in fondovalle e ampia apertura a Sud.

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Risulta strategica la valorizzazione del tratto che interessa la testata della valle (tratto Crociera-Rufoss-Covoli). Esistono già segnaletiche orientative e informative ed esiste già una certa promozione da parte del PNDB. L’area di Crocera si po-trebbe prestare potenzialmente all’accoglienza di mezzi (parcheggi) con le dovute considerazioni migliorative e all’appoggio di servizi esistenti (agriturismo e az.agri-cola) o da introdurre (definizione approccio bike friendly, attività ed eventi culturali outdoor etc.)

8) Focus: Ramezza Alta - Giazera - Piaza del Diaol - Busa de Pietena (Pietena) Priorità: Media Strategicità: Alta

La continuazione dal Pian dei Violini verso le Vette può avvenire in due modi, ma in entrambi i casi il dislivello da affrontare acquista una dimensione importante. Sia che si salga da Ramezza, sia che si opti invece per Scalon de Pietena, si de-vono comunque attraversare oltre 1000 metri di dislivello. Questo rende critica la proposta di concentrare il turismo su queste soluzioni, ma resta un’area di grande valenza geologica, geomorfologica, paesaggistica, storica e naturalistica che deve continuare ad essere promossa e che deve essere gestita come un bene comune sia dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi che dal Comune di Feltre.Strategicamente quindi si sottolinea come sia importante intensificare e migliorare il dialogo fra i due Enti e soprattutto rendere questo dialogo operativo. Si sottolinea comunque come sia importante fornire delle informative e degli spazi interpretativi anche in queste aree. Si sottolinea inoltre come sia importante far sì che la buona gestione degli spazi in Ramezza sia garantita nel tempo e come sarebbe di grande importanza apporre migliorie strutturali sulle malghe in Busa di Pietena. Il prosegui-mento del percorso porta a collegarsi ad un tratto dell’Alta Via n°2 attraversando le meraviglie geologiche depositatesi nel Giurassico e nel Cretacico, divenute rocce e rialzate fra le vette. Rocce molto ricche di fossili e colori e famose nel mondo per questo. In quest’area si osservano inoltre bellissime forme glaciali, incredibili forme carsiche e una frana citata fra i luoghi di maggior interesse geologico della Regione Veneto, per la sua stravaganza morfologica (Piazza del Diaol).

Questo tratto include il collegamento del fondovalle al Ricovero di Ramezza, lungo il tragitto l’immersione negli ambienti di grande pregio e protetti dal Parco delle Dolomiti Bellunesi avviene al meglio; Ramezza è collocata in prossimità di mas-sicci calcarei profondamente incarsiti e geologicamente molto interessanti, dove risiede anche la famosa Giazzera. Da qui si interseca l’Alta Via n°2 e si attarversa l’area cuore del sistema 3 Dolomiti UNESCO incontrando valenze geologiche e geomorfologiche di grande importanza: di grande pregio le associazioni floristiche e vegetazionali oltre che la fauna. Si presta bene per rappresentare l’eccellenza del trekking mediamente impegnativo.

Criticità: pendenze del sentiero, mancanza di segnalazioni da Ramezza a alla Giazzera e dalla Giazzera fino ad intersecare l’Alta Via n.2.

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Dopo il Forum Plenario, tenutosi Lunedì 19 gennaio 2015, in cui sono state pre-sentate le strategie del Piano di marketing territoriale “Feltre Borgo Verticale” (a cui hanno partecipato oltre 100 persone) è stato avviato un percorso partecipativo, finalizzato a coinvolgere gli operatori economici (in primis del turismo, commercio e agricoltura) e l’intera comunità nella definizione di progetti concreti che possano attuare gli obiettivi definiti nel Piano stesso.

Il processo partecipativo si è articolato in 4 Tavoli di Lavoro, ciascuno dei quali ha inteso mettere in relazione settori e soggetti diversi (eventi, territorio, turismo, arti-gianato, commercio e agricoltura) sui seguenti temi:

• GLI EVENTI E LA CITTÀ: finalizzato a rafforzare la collaborazione tra gli eventi esistenti e strutturare una relazione stretta tra questi e la città (rete museale, patrimonio storico culturale, commercio, ristorazione);

• UNA PALESTRA A CIELO APERTO: finalizzato a valorizzare in chiave tu-ristica la vocazione sportiva ed escursionistica del territorio e gli eventi già in essere su questi temi ampliandone l’appeal e valorizzando l’ambito natu-rale e paesaggistico: lo sport come chiave di lettura del territorio, il territorio come palestra a cielo aperto;

• RELAZIONI TRA TURISMO, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA: finalizzato sia a creare pacchetti turistici innovativi e destagionalizzati incentrati su questi temi, sia a veicolare le eccellenze produttive del territorio anche gra-zie al marketing turistico;

• IL PROTAGONISMO DELLE FRAZIONI: finalizzato ad identificare e valo-rizzare gli ambiti di correlazione in chiave turistica e culturale tra la città di Feltre ed il territorio circostante.

Per ciascun Tavolo di lavoro sono stati realizzati due incontri.

• GLI EVENTI E LA CITTÀ: 2 Febbraio 2015, 23 Marzo 2015

• UNA PALESTRA A CIELO APERTO: 3 Febbraio 2015, 24 Febbraio 2015,

• RELAZIONI TRA TURISMO, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA: 9 Febbra-io 2015, 2 Marzo 2015

• IL PROTAGONISMO DELLE FRAZIONI: 10 Febbraio 2015, 3 Marzo 2015

La partecipazione ai tavoli di lavoro è stata molto alta. Nella totalità degli incontri hanno partecipato 105 diverse persone, in prevalenza operatori turistici, associa-zioni culturali, imprenditori di artigianato, agricoltura e commercio. Per quantità e qualità esaustive delle proposte discusse e per poter raggiungere risultati in tempi più brevi, si è deciso di ridurre di una sessione il ciclo di incontri inizialmente previ-sto, così da lasciare maggior spazio alla fase di elaborazione che mira ad ottenere un effetto duraturo, non dettato dall’emergenza.

Gli esiti del processo partecipativo hanno fortemente influenzato la definizione della successiva Banca Progetti.

04/ IL PROCESSOPARTECIPATIVORELAZIONE FINALE

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ELENCO COMPLESSIVO DEI PARTECIPANTI AI TAVOLI DI LAVORO

NOME COGNOME ATTIVITÀAdele Colle Doriguzzi SrlAdriano Lio Lio SrlAdriano Gris cittadinoAlberto Faoro ConfcommercioAldo Chiesurin cittadinoAlice Bortoluzzi Hotel DoriguzziAlessandro Turrin Coop. Palaghiaccio

Alessandro Faoro resp. Qualità latt. Case-ario

Alfonso Sampieri Ass. PalioAline Mastel RistoratoreAndrea Rusalem AgrotecnicoAndrea Moro architettoAnna Valerio uff. stampa GF Sportful

Anna Ronzon medicina olistica - seren del g.

Arianna Pegorailo Il fondaco per FeltreBenito Liumi cittadinoCarla Delaito commercianteCarlo Garbuio Pasticceria Garbujo

Carmina Frescura commerciante e piccola operatrice turistica

Christian Sommacal operatore turisticoCristiano Gaggio confartigianatoClaudia Pontil cittadinoDaniela Battistel Ass. FeniceDaniele Bottegal commerciante

Daniele Marchioro Vicepresidente fam. ex emigranti del feltrino

Danilo Moretton associazione astrantiaDario Danieli libero professionistaDavide Polli noleggio

Diego De Paoli imprenditore agricolo e libero professionista

Domenico Chiocca commercianteDonatella Reato Fel320Egidio D’Incà Az. Agr. Verso DolomitiElena Bordin commercianteEleonora Cossalter cittadina

Elisa CorràGesti Alpestri - coordi-namento progetti sociali, territorio, ambiente

Fabio Piazza cittadinoFlora De Boni B&B Il Gufo

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NOME COGNOME ATTIVITÀ

Francesca Tacca C.I.A. Belluno - Libero professionista

Francesco Codemo Coop Dolomiti x tuttiFranco De Bortoli Presidente AscomGabriele Scopel Ass. VisioniGianfranco Conte Conte CalzatureGianna Bordin Az. Agr. Gesti AlpestriGianni Poloniato Associazione Gianni Bordin imprenditore - ManufactiGiovanni Pelosio AssessoreGiuseppe De Pian Az. Agr. De Pian MatteoGuido Tamburlini Pro loco San GregorioIngrid Bortoluz imprenditore ristorazioneIsabella Pilo Guida turistica

Ivan Piol Organizzatore Eventi GF Sportful

Ivan Perotto Cittadino, volontarioLaura Ferraresso noleggio biciLorenzo Pertoldi hockey clubLoretta Andrighetti imprenditriceLuca Fontanive Ist agrarioLuca Scopel cittadinoLucia Cadamuro Coop Dolomiti x tuttiLucia Alessandrini commerciante

Luciano Cecchin direttore di coop. sociale plurima onlus

Lucio Dorz artigianoMara Curto B&B Casa EsterMarco Tonet Manufacti

Marco Pilli IDEA 2000 - Centro Commerciale Le Torri

Marco De Bacco imprenditore agricolo Marco Slongo Cooperazione socialeMaria Gorza cittadinaMaria Rita Pria Az. Agr. De Pian MatteoMariapia Gesiot fiduciaria slow-foodMariaPilar Furlin cittadina

Marino Guadagnini libero professionista, architetto

Marlis Largura cittadino che offre posti letto

Marta Azzalini Guida turistica

Matteo Guerriero operatore culturale / fuochi fatui festival

Maurizio Arnoffi Associazione Casel De Celarda

Maurizio Sacilozzo commercianteMauro Salvadori cittadino

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NOME COGNOME ATTIVITÀMauro Zanella cittadinoMonica Chiea operatore agrituristicoNicola D’Incà artigianoNicola Aguanno cooperativa sociale

Paola Nard artigiana - operatore didattico/culturale

Patrizia Ruatti Startup LanaRita Pria libero professionistaRemigio Arnoffi noleggioRemigio Speranza noleggio

Renza Dalla Caneva ASD Fonzaso istruttrice nordic W. Asd Fonzaso

Ruben Lasen

Cittadino di Feltre resi-dente ad Arson, vice-presidente associazione sportiva U.S San Mauro

Sara Zaccaron cittadinoSara Marchioro operatore turisticoSebastiano Tremea barista/agricoltoreSerena Turrin I.I.S. Antonio Della LuciaSergio Mondin Operatori del GrappaSilvano Cesaro Hotel Nuovo De CeseroSilvano Turrin Coop. Palaghiaccio

Silvia Da Roit Guida Turistica Provincia di Belluno

Stefano Sanson tecnico agrarioSusy Bigontina cittadinoTiziana Conte insegnante

Tiziana PencoPresidente del Consorzio per la Tutela del Fagiolo di Lamon

Ulisse Baldisseri Operatore Turistico

Valentina Gregatolibera professionista (comunicazione - didatti-ca - eventi)

Valentina De Bacco imp agricoloValter Bonan AssessoreVanda De Boni B&B La Valle dell’albero

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Definito il tema strategico, il successivo passo fondamentale per la riqualificazione di Feltre è stato quello di creare un’immagine univoca che identifichi il luogo come una destinazione originale e irripetibile altrove. Un vero e proprio marchio di rico-noscimento, da applicare come un brand sull’immagine coordinata della città, sulle manifestazioni e su tutte le attività di comunicazione, che tenga sì in considerazio-ne le specificità che costituiscono il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, ma che generi soprattutto attrattiva per il visitatore esterno. Se genererà anche un senso di appartenenza per i Feltrini, allora questo potrebbe essere il primo passo verso la ridefinizione di un’identità in senso più ampio.

Nel definire logo e naming, si è scelto di individuare una caratteristica tipica del punto di maggior attrattiva di Feltre (il centro storico), in modo da creare una distin-tività della destinazione in grado di farla imprimere nella memoria del visitatore. La finalità è quella di forgiare un marchio di riconoscimento che diventi un elemento distintivo nelle attività di comunicazione e promozione della città.

Il segno visivo presenta una stilizzazione degli elementi maggiormente riconoscibili del centro storico, da tutti individuato come l’attrattiva più significativa di Feltre. Il colore istituzionale scelto è il rosso granata, già utilizzato nel gonfalone di Feltre. Per coerenza con il tema, lo sviluppo sarà verticale.

Per quanto riguarda il segno verbale, cioè il pay off, si è scelto il termine “borgo verticale” nell’ottica di creare innanzitutto una suggestione per il turista, generare curiosità e differenziare l’offerta di Feltre da qualsiasi altra destinazione.

Siamo consapevoli che, pur lavorando a un progetto circoscritto alla promozione turistica e commerciale della città di Feltre, la scelta di un segno verbale distintivo potrebbe impattare anche, in certa misura, sull’immaginario collettivo, e quindi in definitiva sull’identità di Feltre. Questo aspetto non può non essere considerato: è dunque necessario porsi il problema se ed entro quali limiti la definizione di “borgo verticale” possa essere accettabile per Feltre.

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DOLOMITI WORLD HERITAGE

05/ IL LOGOE L’IMMAGINE COORDINATARELAZIONE FINALE

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In effetti, la scelta per Feltre della parola “borgo” è indubbiamente problematica. Pur essendo una piccola città, Feltre ha nella sua storia da sempre meritato a pieno titolo l’appellativo di civitas, tanto che nel gonfalone e nello stemma del Comune troviamo scritto: “Città di Feltre”. In un contesto alpino, Feltre è sempre stata il centro di riferimento del suo vasto territorio, ordinatosi e costituitosi secondo linee di verticalità fra il fondovalle e la montagna, tutte in qualche misura convergenti su Feltre. Il nostro territorio non si comprende se non nella dinamica millenaria che mette in relazione i fondovalle e la montagna con la città alpina. Dal Trecento in poi troviamo attestazioni per Feltre, come del resto anche per Belluno, che la definiscono parva urbs in Alpibus. La stessa conformazione urbanistica di Feltre, e la toponomastica, insistono con evidenza su questo punto: i burgi sorgevano fuori le mura (Borgo Ruga, Borgo Tezze), ed erano il luogo delle attività artigianali, del lavoro sporco e febbrile, dei bordelli (Fornere Pazze). Entro le mura sorgeva invece la civitas, con le residenze nobiliari e i palazzi del governo civile ed ecclesiastico.Da quanto appena detto, emerge con chiarezza che lo stesso attributo “verticale”, associato a “borgo” per identificare Feltre, non è privo di problemi. In verticale si sviluppavano i piccoli centri abitati, i paesi, a partire dal fondovalle: la Valle di Seren, con i suoi nuclei abitati, ha uno sviluppo verticale; o, in maniera ancora più eviden-te, i paesi del lamonese e del sovramontino (Arina, Aune…). Feltre invece è città alpina, sta nel fondovalle, sta fuori dalla relazione di verticalità e quindi, per quanto arroccata sul Colle delle Capre, rispetto al suo circostante territorio vive piuttosto una dimensione di “orizzontalità”.Perché dunque usare la dicitura di “borgo verticale”? Stiamo lavorando ad un pro-getto di promozione turistica della Città di Feltre: dobbiamo cioè trovare per Feltre una definizione che sia in grado di mettere immediatamente in evidenza ciò che Feltre ha di più prezioso, ciò che può fare di Feltre una destinazione unica, che la distingua da tutte le altre destinazioni con cui Feltre può condividere tratti caratte-rizzanti. Non possiamo ricorrere a espressioni come “città rinascimentale”, o “città murata”, o “città d’arte”: a quante altre città italiane, o anche soltanto venete, si addice un appellativo del genere?Ciò che nessun’altra destinazione ha nella stessa misura di Feltre è lo strettissimo connubio fra il suo centro storico (Feltre città d’arte, città murata, città romana, città rinascimentale) e il territorio in cui la cittadella si trova come incastonata (Feltre “porta” del Sistema Dolomiti Unesco, sede del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi). L’unicità di Feltre è data dal fatto che uno non si aspetta di trovare “quassù” un centro storico così bello.Se dunque ciò che di Feltre vogliamo comunicare all’esterno è il suo centro storico nel territorio alpino e dolomitico, il pay off “borgo verticale”, a dispetto della sua imprecisione storica, diviene assolutamente efficace e funzionale. Dobbiamo pen-sarlo come una metonimia: vogliamo mettere in evidenza la parte (migliore) per il tutto. Stiamo dicendo non che Feltre è un borgo verticale, bensì che Feltre ha un borgo verticale.Ma perché insistere sul termine “borgo”? Nel tempo, ma con una incredibile acce-lerazione nel corso del Novecento, il termine “città” è fortemente mutato nell’imma-ginario collettivo: conglomerato edilizio, industrializzato, caotico, la città è oggi ciò da cui piuttosto si fugge. Da un’indagine realizzata da Doxa, Mercury e Borghi autentici d’Italia, emerge che con il termine “borgo” oggi si intende comunemente:

• un centro di piccole dimensioni e dalla struttura ben chiara e definita, po-

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sizionato lontano dai grandi centri urbani, caratterizzato da mura e strade risalenti ad epoche passate e con un centro individuato nella piazza, nel castello o nella chiesa più importante;

oppure:• il centro vecchio di un paese che nel frattempo si è allargato.

Le sue principali caratteristiche sono quelle di essere:• un luogo con contenuti culturali (legati alla storia, l’arte, l’architettura) di

pregio anche se di non grande risonanza turistica (una chiesa, un castello, un museo…), che diventano uno dei punti di interesse della visita stessa;

• un luogo più o meno turistico, ma che sfugge al turismo di massa;

• un luogo da scoprire, da esplorare e da conoscere;

• un luogo in cui l’intervento umano ha mantenuto un carattere del passato, integrandosi all’interno della natura senza sconvolgerla;

• un centro urbano con una natura di contorno, che valorizza l’atmosfera autentica e genuina.

È la dimensione di tranquillità e “lentezza” in opposizione al ritmo frenetico della città, ciò a cui è maggiormente associato il concetto di borgo, dimensione per-fettamente in linea con il tema strategico definito. Il turista interessato a questa dimensione è quello che abbiamo individuato essere il nostro target: il turista che dalla “città” si vuole allontanare, quello che ricerca nella vacanza un momento di evasione soprattutto mentale.

A propria volta, il termine “verticale” è capace di evocare in maniera suggestiva e immediata il legame di Feltre con la montagna, con le pareti dolomitiche che si tro-vano da qui in poi, con lo slancio improvviso delle Vette sullo sfondo del Colle delle Capre; e anche con lo sviluppo del centro storico, con i suoi alti palazzi cinquecen-teschi a fare da quinta alla salita, dritta e secca, di via Mezzaterra. “Verticale” come vertigine, in definitiva: dell’alto, e del bello.

Alla luce di queste considerazioni, definire Feltre “borgo verticale” appare certa-mente una forzatura; e tuttavia una forzatura che può trovare giustificazione, non solo nelle esigenze di carattere prettamente turistico e promozionale. Dire che il centro storico di Feltre, la cittadella, è un borgo, appare già meno problematico, soprattutto alla luce dello sviluppo urbanistico ed edilizio della città, che dagli Ses-santa in poi si è sviluppata in maniera prepotente fuori dalle mura. Quando oggi diciamo “vado in centro” non intendiamo mai dire “vado in piazza Maggiore”, bensì piuttosto in Largo Castaldi, XXXI Ottobre, piazza Isola o via Battisti. Si è realizzato una sorta di rovesciamento: una volta i borghi stavano fuori dalle mura, oggi - con un pizzico di forzatura semantica - possiamo dire che il borgo è dentro le mura.

In definitiva, ci sentiamo di mantenere come pay off la dicitura “Borgo verticale”. Tuttavia, onde evitare una semplificazione eccessiva, e per dar conto delle rifles-sioni sopra esposte, proponiamo di usare l’espressione “Città di Feltre”, anziché il semplice “Feltre”. In tal modo, mantenendo sostanzialmente invariata l’efficacia dell’immagine, si riesce a comunicare in modo diretto che Feltre, città delle Dolomi-ti, ha uno splendido centro storico, ha - appunto - un “borgo verticale”.

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Una volta definito il marchio, questo sarà da declinare e replicare in tutti i materiali che identificano Feltre (arredo urbano, corredo base per la promozione turistica), in modo da generare nel visitatore un’immediata riconoscibilità e da orientarne la visita.

In coerenza con il tema strategico definito, le declinazioni che proponiamo vertono su valori suggeriti dal turismo natura e da Dolomiti UNESCO, primo fra tutti la frequentazione emotiva e cognitiva dei luoghi:

• Arte e cultura;

• Eventi della città e del territorio;

• Ruralità e artigianato;

• Piaceri da gustare;

• Natura e itinerari;

• Bimbi in viaggio;

• Vacanza attiva.

Ad ognuno di questi temi sarà abbinato un colore che caratterizzerà i materiali correlati a quel tema. Oltre alla definizione di un’immagine coordinata che avrà un esito immediato all’interno del progetto, verranno fornite anche le linee guida per la realizzazione di materiali futuri e per l’applicazione dell’immagine anche su materiali non gestiti direttamente dal Comune (ad es. depliant e locandine di eventi patrocinati dal Comune, ma gestiti da altre associazioni; insegne di attività commer-ciali; materiali di promozione delle strutture ricettive...).

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BANCA PROGETTIFELTRE BORGO VERTICALE

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01/ DEPLIANT TEMATICIBANCA PROGETTI

Con la realizzazione di depliant tematici si intende raggiungere i seguenti risultati:

• mettere in evidenza le bellezze del Centro Storico e del territorio;

• rispondere alla necessità dei commercianti di avere del materiale cartaceo tradizionale per i turisti in visita;

• avere a disposizione materiale promozionale da utilizzare in diversi contesti dentro e fuori Feltre (manifestazioni, fiere…).

In base ai focus di interesse delineatesi, verranno sviluppati i seguenti depliant:

1- IL CENTRO STORICO: itinerari artistico culturali dentro il confine urbano:

- Da porta imperiale a Piazza Maggiore;

- La Piazza Maggiore;

- Da Piazza Maggiore a Borgo Ruga. Il Museo Civico;

- Via Paradiso e il Bosco drio le Rive. La galleria Carlo Rizzarda;

- Da Porta Imperiale al Borgo delle Tezze;

- Da Porta Imperiale a Porta Pusterla. Le Mura. Il Duomo;

- Il Santuario di San Vittore.

2- ARCHEOLOGIA: i siti archeologici e la Via Claudia Augusta.

3- CHIESETTE E VILLE: itinerari d’arte al di fuori delle mura cittadine.

4- EVENTI: una presentazione dei principali eventi del centro e del territorio del comune di Feltre, indicando solamente il mese di svolgimento e non la data precisa in modo da poterlo preparare in anticipo rispetto alla calen-darizzazione dell’evento, che avviene in molti casi a ridosso dell’evento stesso. Essendo neutro, il documento avrà anche una durata maggiore.

5- PERCORSI LENTI: itinerari semplici intesi come un modo di fruire il centro urbano e più in generale il territorio del Comune di Feltre, orientati ad an-ziani, famiglie e pigri, con l’obiettivo di farlo diventare un elemento distintivo e competitivo dell’offerta.

6- RURALITÀ: le eccellenze agricole del territorio e gli itinerari per scoprirle.

7- VIE D’ACQUA: progressioni favorite dalla presenza di un corso d’acqua.

8- DOLOMITI UNESCO: Feltre come porta di ingresso delle Dolomiti Une-sco», dove l’«ingresso» non è solo geografico, ma anche (e soprattutto) culturale. Da Feltre si può entrare «fisicamente» nelle Dolomiti Unesco (ed in particolare nel sistema 3) mediante delle escursioni (in bicicletta, a piedi, in auto), ma si può anche «entrare» approfondendo alcuni dei temi legati al riconoscimento UNESCO.

In base alla disponibilità dei contenuti (testi, traduzioni, immagini), noi forniremo impianto grafico aperto da popolare.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre.

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02/CORREDO PER COMMERCIANTI E RISTORATORIBANCA PROGETTI

L’immagine coordinata di Feltre si deve estendere anche alle attività commerciali, per ottenere i seguenti risultati:

• far sì che il “marchio” Borgo Verticale acquisti maggiore diffusione e diventi un progetto di identità integrato e condiviso.

Per non snaturare l’anima delle singole attività, che difficilmente accetterebbero un’uniformità di materiali troppo spiccata, si tratterà di una personalizzazione in chiave “verticale” dell’esistente. Nello specifico verranno dotati di:

• Sticker da applicare alle shopper;

• Shopper (per chi non ha già la propria);

• Personalizzazione della vetrina;

• Depliant di presentazione tematici con espositore da banco.

SOGGETTO ATTUATOREIl Comune metterà a disposizione di commercianti e ristoratori l’impianto grafico, mentre i costi di produzione e stampa dovranno essere sostenuti dai soggetti in-teressati per quanto riguarda stickers, shoppers e personalizzazione della vetrina. Saranno invece forniti gratuitamente i depliant (e l’eventuale espositore da banco).

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03/LA SEGNALETICABANCA PROGETTI

Nell’ottica di presentare Feltre al visitatore con un’immagine unica e coordinata, andrà rivista anche la segnaletica orientativa e direzionale. I risultati che si intende raggiungere sono:

• offrire al visitatore dei segni immediatamente riconoscibili per orientare il suo percorso;

• rendere in questo modo Feltre maggiormente ospitale;

• abbellire la città.

Il rinnovo della cartellonistica e degli impianti di arredo urbano è un progetto già in fase di sviluppo per quanto riguarda mappatura della segnaletica esistente, rilievo delle necessità e approfondimento della situazione relativa al Centro Storico. Acqui-siamo da parte della Polizia Municipale mappa che traccia il posizionamento degli impianti esistenti e in fase di sviluppo, che servirà ad orientare il nostro intervento.

Dal momento che è previsto un incarico specifico per l’operatività del progetto, ci limiteremo in questa fase a fornire le linee guida per la realizzazione dei materiali e a definirne graficamente l’immagine, tenendo in considerazione gli impianti già in essere e che non verranno sostituiti.

Alleghiamo proposta di massima per le varie tipologie di segnaletica necessarie, un ulteriore sviluppo sarà fornito successivamente ad un incontro congiunto che chiediamo di organizzare con Polizia Municipale e Ufficio Cultura. Nello specifico includiamo ora:

• pannello informativo relativo ad un punto d’interesse (museo, palazzo, chiesa…). Per coerenza con gli impianti in essere, proponiamo di realizza-re questa tipologia di segnali in acciaio cor-ten;

• esempio di segnaletica direzionale.

In base all’entità di risorse che si riusciranno a destinare alla realizzazione del pro-getto, suggeriamo di dotare gli impianti di tecnologia NFC (Near Field Communi-cation), che consente di ottenere un risultato simile a quello dei QR code ma in modo più semplice e diretto. Infatti, per leggere un QR Code abbiamo bisogno di installare un’apposita app sul nostro smartphone, attivare la fotocamera e decifrare il codice a barre, mentre per decifrare un “tag” NFC, basta avvicinare lo smartphone al tag NFC ed in automatico avverrà l’operazione per la quale è stato programmato, come la visualizzazione di testo sullo schermo, l’indirizzamento ad una pagina web e via dicendo.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre.

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Esistono già diversi siti web che offrono informazioni su Feltre e su singoli eventi, manca però un punto di riferimento autorevole ed ufficiale per il turista dove trovare, coordinate tra loro tutte le informazioni utili a selezionare Feltre e il suo territorio come destinazione per un soggiorno turistico.

Per evitare di creare un sito aggiuntivo che comporti un ulteriore disorientamento nel navigatore della rete, proponiamo di valorizzare feltre.net, individuandolo come interlocutore potenzialmente capace di intercettare e risolvere le esigenze del no-stro progetto.

Ciò che si vuole ottenere è:

• offrire ai visitatori un unico punto di riferimento in cui trovare informazioni relative a tutte le proposte turistiche e commerciali del feltrino;

• creare un’area riservata del sito che agevoli il contatto tra i diversi operatori del territorio, anche di settori differenti, per favorire l’organizzazione di ini-ziative turistiche e commerciali.

Feltre.net contiene in embrione la capacità di soddisfare queste aspettative. Ha già infatti una sezione dedicata al Turismo, una agli Eventi e un’area di condivisione in cui privati cittadini, negozi, fornitori di servizi, aziende, associazioni, possono disporre di una scheda personale (contenente per esempio una descrizione delle attività e dei prodotti presenti nel negozio o nell′attività commerciale) e costruire uno scambio di risorse e saperi. Questa potenzialità non sembra però al momento sfruttata.

Oltre ad un restyling grafico del sito, che verrà operato in base alle linee guida sta-bilite dal progetto di identità, si tratterà di interfacciarsi con chi gestisce attualmente lo strumento, in modo da concertare l’implementazione possibile al fine di renderlo funzionale ed effettivamente operativo.

Nel sito web saranno inseriti:1- CALENDARIO EVENTI principali e minori;

2- POTENZIALE TURISTICO (mappe tematiche, itinerari, punti di interesse);

3- GUEST CARD, modalità di utilizzo, lista delle attività aderenti e convenzio-ni, offerte aggiornate in tempo reale (ad esempio in occasione degli eventi);

4- AREA RISERVATA in cui commercianti, operatori turistici, organizzatori di eventi, aziende agricole e artigianali possono scambiarsi tra loro informa-zioni relative alla logistica e all’organizzazione di iniziative e avviare par-tnership. Tale area riservata deve consentire a tutti i soggetti coinvolti di “lanciare” una proposta, di ottenere una rapida valutazione di fattibilità dagli altri soggetti coinvolti (una sorta di “like”) e contenere uno strumento per in-viare a tutti gli operatori dei messaggi attraverso il canale di comunicazione preferito (SMS, email, whatsapp...);

5- Possibilità di iscriversi ad una NEWSLETTER che attinga da un database unico (creato prevalentemente attraverso la registrazione della guest card);

6- Collegamento ai principali SOCIAL MEDIA (Facebook, Twitter, Youtube, In-stagram) con la creazione di profili dedicati “Feltre Borgo Verticale”.

04/IL SITO WEBBANCA PROGETTI

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Il sito sarà collegato a dolomitiprealpi.it e ad altri siti che riterremo funzionali al progetto.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è l’Amministrazione Co-munale che ne curerà la realizzazione e ne sarà proprietario. Relativamente al po-polamento dei contenuti del sito e la sua gestione redazionale il Comune valuterà se realizzarlo direttamente o affidarne la gestione a soggetti terzi.

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05/LA NEWSLETTERBANCA PROGETTI

Con la Newsletter Feltre Borgo Verticale si intende raggiungere i seguenti risultati:

• mantenere informati potenziali turisti e visitatori (ma anche residenti ed operatori turistici) rispetto alle iniziative ed alle proposte turistiche/commer-ciali del territorio e del centro storico (aperture ordinarie e straordinarie dei musei, iniziative culturali, spettacoli ed eventi);

• creare un’immagine di Feltre come destinazione turistica che, tutto l’anno, è ricca di stimoli ed offerte interessanti e varie;

• ottenere dati rispetto all’interesse degli eventi ed iniziative pubblicizzati at-traverso la newsletter.

La Newsletter Feltre Borgo Verticale verrà inviata con cadenza periodica (3 o 4 al mese) a tutti coloro che hanno lasciato i propri contatti accettando di ricevere infor-mazioni turistiche (specialmente attraverso la Feltre Guest Card).

Dovrà promuovere esclusivamente notizie inerenti iniziative ed eventi che possono avere una valenza turistica generale, e non inerenti in modo specifico una singola attività o un singolo operatore.

Le notizie riportate nelle newsletter dovranno essere estremamente sintetiche ed accattivanti (completate da immagini) rimandando poi per approfondimenti alle pa-gine web degli organizzatori dell’iniziativa.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità sarà il Comune di Feltre, avvalendosi dello stesso staff che curerà il sito www.feltre.net . Oltre all’invio perio-dico delle newsletter, raccogliendo e valorizzando le news del sito, lo staff di www.feltre.net integrerà periodicamente la mailing list degli iscritti alla newsletter con gli indirizzi e-mail forniti dal Consorzio Dolomiti Prealpi raccolti attraverso il progetto Feltre Guest Card (vedi punto successivo).

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06/FELTRE GUEST CARDBANCA PROGETTI

Con la distribuzione della Feltre Guest Card si intende raggiungere i seguenti ri-sultati:

• favorire la conoscenza e la fruizione dei servizi turistici e commerciali di Feltre da parte dei turisti, premiando chi fa un soggiorno prolungato sul territorio gravitando soprattutto attorno al Centro Storico;

• raccogliere in un unico database dati e contatti inerenti chi ha fatto turismo a Feltre, al fine sia di trarne utili informazioni commerciali (profilazione), sia di fidelizzarli.

La Feltre Guest Card sarà gratuita e verrà rilasciata esclusivamente a chi soggiorna presso una struttura turistica del Comune di Feltre (Alberghi, area camper, cam-ping, agriturismi, B&B, appartamenti per vacanze).

La Feltre Guest Card verrà rilasciata direttamente dai gestori delle strutture turisti-che previo la rapida compilazione da parte del turista di una scheda (cartacea e/o su web) attraverso cui lasciare i propri dati e contatti autorizzandone l’utilizzo anche per essere ricontattato in futuro riguardo ad informazioni turistiche su Feltre.

La Feltre Guest Card offre al possessore una serie di sconti ed agevolazioni presso esercizi ed Enti convenzionati come ad esempio: ingressi a musei (o la possibilità di acquistare ad un prezzo agevolato la Carta Musei del Feltrino), guide turistiche culturali ed ambientali, ristoranti, negozi, impianti sportivi, noleggi, servizi di mobili-tà, etc. L’elenco degli sconti sarà integrato automaticamente con gli sconti offerti dal circuito ASCOM “Feltre la bella”.

L’elenco aggiornato degli sconti attivi sarà sempre disponibile su una pagina web dedicata di feltre.net accessibile tramite un QR-code (e link) disponibile sul retro della carta. Questo consentirà quindi anche l’inserimento tra gli sconti per i posses-sori della card di offerte puntuali valide anche per solo pochi giorni in occasioni di eventi o iniziative particolari. Inoltre gli esercizi convenzionati saranno dotati di una vetrofania per essere immediatamente riconoscibili.

La durata della Feltre Guest Card coincide con il periodo del soggiorno e la scaden-za viene scritta dall’operatore turistico che la rilascia.

I dati ed i contatti dei turisti, rilasciati tramite le schede verranno periodicamente raccolti presso le strutture ricettive aderenti ed inseriti in un unico database. Tale database consentirà una profilazione del turista che già sceglie Feltre come desti-nazione, dando indicazioni importanti sulle strategie di marketing da attuare per attrarne altri. Inoltre tutti i contatti raccolti verranno gestiti in modo collettivo per la promozione delle iniziative turistiche e commerciali di Feltre (attraverso l’invio di una newsletter, l’invito a rimanere in contatto attraverso i social media…).

I dati ed i contatti raccolti tramite le schede, saranno inoltre restituiti, in formato elettronico ad ogni singolo operatore turistico che ha rilasciato la card (ad ognuno esclusivamente i suoi), che potrà utilizzarli per proprie elaborazioni o invii di mes-saggi promozionali.

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SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Consorzio Dolomiti Prealpi che dovrà dotarsi di un software per la gestione e analisi di database non-ché essere a norma rispetto al possesso e gestione di dati personali sensibili. Tale servizio potrà essere fornito gratuitamente per gli esercizi ricettivi consorziati e a pagamento per gli altri. Gli indirizzi e-mail raccolti dovranno poi essere periodi-camente inviati al gestore di feltre.net per l’aggiornamento della mailing-list ed i contatti sui social media.

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07/EMPORIO FELTREBANCA PROGETTI

Con l’Emporio Feltre si intende raggiungere i seguenti risultati:

• contribuire a restituire al Centro Storico una dimensione di collettore de-gli interessi attraverso l’attivazione di un luogo di commercio ma anche di scambio, di incontro di approfondimento, svolgendo anche un ruolo sociale (rivitalizzazione del centro);

• dare una soluzione semplice ed esaustiva ai turisti interessati ad acquistare i principali prodotti agroalimentari ed artigianali tipici del territorio feltrino e limitrofo;

• offrire un’immagine unitaria del potenziale agro-alimentare ed artigianale del territorio attraverso un unico punto vendita;

• supportare, dando sbocchi commerciali, le produzioni di qualità e di nicchia del territorio;

• sfruttare maggiormente le produzioni agroalimentari ed artigianali quali strumenti di marketing territoriale.

L’Emporio Feltre dovrebbe essere posizionato in un luogo bello e di per sè attraente per i turisti, possibilmente nel centro storico della città (ad esempio i Palazzetti Cin-golani o Manifattura o Pra del Moro) e dovrebbe commercializzare esclusivamente prodotti agroalimentari ed artigianali di qualità provenienti dal territorio di Feltre ed immediatamente limitrofo. L’Emporio potrebbe anche ospitare iniziative quali degu-stazioni guidate, cooking show, seminari e laboratori, nonché poter prevedere ape-ritivi e rapidi spuntini, sempre utilizzando i prodotti del territorio (senza uso cucina).

L’Emporio dovrebbe essere aperto soprattutto nei giorni festivi e in occasione di eventi.

Potrebbe condividere gli spazi con un centro informazioni turistiche in modo tale che l’uno sia da traino all’altro in termini di servizio erogato.

SOGGETTO ATTUATOREL’attuazione di questo progetto potrebbe vedere protagonista sia un soggetto priva-to che il Comune di Feltre.

Nel caso fosse un privato, la scelta ideale ricadrebbe su un soggetto già attivo nel settore dei prodotti agricoli di qualità del territorio, in grado di conoscerne e gestirne la complessità.

Nel caso fosse il Comune di Feltre ad esserne attuatore, dovrebbe limitarsi a re-alizzare l’Emporio da un punto di vista infrastrutturale, esternalizzandone poi la gestione. Il soggetto gestore potrebbe essere una cooperativa sociale in grado di coinvolgere nell’approvvigionamento delle merci (ma anche nel rapporto con la clientela) persone con diverse difficoltà di inserimento sociale e lavorativo. Questo valore sociale darebbe ulteriore lustro e pregio all’iniziativa oltre a renderla econo-micamente più sostenibile grazie alle agevolazioni di cui godono tali cooperative. Un’altra alternativa interessante, sarebbe quella di affidare la gestione dell’Empo-rio all’istituto professionale tecnico per l’agricoltura e l’ambiente e diritto foresta-le “Antonio Della Lucia” di Feltre e all’ENAIP Veneto Scuola Alberghiera di Feltre che potrebbero coinvolgere gli studenti mediante tirocini operativi. Questo, oltre a rendere l’iniziativa economicamente sostenibile, offrirebbe agli studenti (ovvero ai

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futuri operatori/imprenditori agricoli e turistici) un importante quadro di insieme delle opportunità che Feltre ed il suo territorio offrono.

Il soggetto gestore dell’Emporio Feltre potrebbe gestire anche il progetto “Feltre Selected”, successivamente illustrato. L’Emporio infatti potrebbe fungere da ma-gazzino per tale circuito di vendita, inoltre l’organizzazione logistica che supporterà l’approvvigionamento dei prodotti per l’Emporio, potrebbe occuparsi anche di quel-lo delle vetrine.

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08/FELTRE SELECTEDBANCA PROGETTI

Il progetto “Feltre Selected” si riferisce alla dimensione del marketing esperienziale e può calarsi indistintamente sul Centro Storico e sul territorio limitrofo proporzio-nalmente alla disponibilità dimostrata dalle singole realtà. Questo strumento inten-de raggiungere i seguenti risultati:

• offrire una soluzione molto semplice ai turisti interessati ad acquistare, come souvenir, i principali prodotti agroalimentari ed artigianali tipici del territorio feltrino e limitrofo;

• dare ad alberghi, B&B, operatori turistici e commerciali la possibilità di of-frire ai propri clienti un servizio aggiuntivo mediante la vendita dei principali prodotti agroalimentari ed artigianali tipici del territorio feltrino e limitrofo;

• supportare, dando sbocchi commerciali innovativi, le produzioni di qualità e di nicchia del territorio;

• sfruttare maggiormente le produzioni agroalimentari ed artigianali quali strumenti di marketing territoriale.

il progetto “Feltre Selected” consiste in un circuito di espositori che vengono po-sizionati presso una serie di esercizi turistici e/o commerciali (alberghi, B&B, ri-storanti, negozi, strutture sportive) contenenti al loro interno prodotti artigianali ed agroalimentari tipici di Feltre e delle zone limitrofe (solo quelli con lunga data di scadenza e facili condizioni di conservazione ad esempio: vino, fagioli, marmellate, miele, farine, birra, pasticceria, frutta secca, succo di frutta,…).

Tali prodotti vengono lasciati, da parte di un soggetto gestore del circuito, in conto vendita presso le strutture ospitanti la vetrina i quali ricevono un piccolo agio sulle vendite e si impegnano ad aver cura dell’espositore e a posizionarlo in modo da favorirne la visione da parte dei propri clienti.

Periodicamente, o previo sollecitazione, le vetrine vengono rifornite.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto gestore di “Feltre selected” dovrebbe essere lo stesso dell’”Emporio Feltre”, progetto precedentemente illustrato. L’Emporio infatti potrebbe fungere da magazzino per il circuito delle vetrine, inoltre l’organizzazione logistica che suppor-terà l’approvvigionamento dei prodotti per l’Emporio dovrebbe occuparsi anche di quello delle vetrine.

In alternativa, il Comune di Feltre potrebbe essere il soggetto che realizza e asse-gna le vetrinette alle varie imprese interessate del territorio, esternalizzandone poi la gestione (in termini di approvvigionamento e vendita ad un soggetto terzo). Il soggetto gestore potrebbe essere una cooperativa sociale in grado di coinvolgere nell’attività persone con diverse difficoltà di inserimento sociale e lavorativo. Questo valore sociale darebbe ulteriore lustro e pregio all’iniziativa oltre a renderla econo-micamente più sostenibile grazie alle agevolazioni di cui godono tali cooperative.

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09/MENU’ZEROBANCA PROGETTI

La valorizzazione dei prodotti agricoli locali deve avvenire essenzialmente attraver-so il circuito della ristorazione, che si farà veicolo di promozione all’esterno delle eccellenze del territorio, traendone a sua volta beneficio arricchendo l’offerta e al-largando potenzialmente l’utenza.

MenùZero è un progetto che prevede un calendario di cene con presentazione di aziende agricole e menù sui prodotti. Intende raggiungere i seguenti risultati:

• valorizzare i prodotti agricoli locali;

• supportare, dando sbocchi commerciali innovativi, le produzioni di qualità e di nicchia del territorio;

• sfruttare maggiormente le produzioni agroalimentari quali strumenti di mar-keting territoriale;

• arricchire e caratterizzare l’offerta enogastronomica locale;

• fornire nuovi contenuti di richiamo alla ristorazione locale;

• stimolare la collaborazione tra i ristoratori.

Le aziende agricole che si dimostreranno interessate all’iniziativa saranno invitate a presentare i loro prodotti in serate dedicate, in cui il ristorante proporrà un menù particolare sviluppato attorno al prodotto presentato, con la possibilità anche di venderlo direttamente. In base alla disponibilità dei soggetti coinvolti, verranno ca-lendarizzati degli appuntamenti nel corso dell’anno che saranno itineranti tra i vari ristoranti aderenti (Centro Storico e frazioni).

I prodotti di MenùZero a più lunga e facile conservazione (fagioli secchi, noci, mar-mellate, biscotti da credenza ecc..) saranno raccolti in un box appositamente stu-diato, acquistabile durante le serate, diventando così anche un “souvenir” per il turista.

I MenùZero saranno comunicati tramite il web (sito, social, newsletter) e tramite distribuzione di materiale cartaceo.

SOGGETTO ATTUATOREIl Consorzio Dolomiti Prealpi potrebbe occuparsi di mettere in rete i soggetti. Po-trebbe fornire il servizio anche a non consorziati, applicando tariffe differenziate. La realizzazione del calendario e la sua promozione saranno a carico delle aziende agricole e dei ristoratori, mentre il Comune fornirà impianto grafico per i materiali a supporto dell’operazione.

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10/FUORI EVENTOBANCA PROGETTI

11. Fuori evento

Gli eventi che si svolgono attualmente in città hanno la caratteristica, nella maggior parte dei casi, di interessare zone molto circoscritte, concentrando il movimento in uno spazio ristretto.

Con l’organizzazione di “Fuori Evento” si intende invece raggiungere i seguenti risultati:

• ampliare il raggio d’azione dell’evento;

• coinvolgere anche zone al di fuori del sito in cui si svolge la manifestazione;

• rivitalizzare manifestazioni “stanche”.

Verranno programmati in contemporanea ad ogni evento degli eventi paralleli sia in città che nel territorio adiacente, interessando a rotazione una frazione diffe-rente. Questa modalità collaterale sortirà l’effetto di ridare slancio ad eventi che si svolgono pressoché invariati da diversi anni, attirando un numero maggiore di soggetti interessati, e movimentando la città nella sua interezza, rendendola quindi più ospitale.

Location dei Fuori Evento saranno nella maggior parte dei casi le attività commer-ciali, che ospiteranno al loro interno (o davanti al negozio) installazioni, performan-ce, happenings, concordate e organizzate direttamente tra il negoziante e l’artista (il designer, l’azienda...), sia in contesto urbano che extraurbano. In città gli even-ti saranno continuativi per la durata della manifestazione principale, mentre nelle frazioni si svolgeranno ad un orario preciso. Tutti i mini eventi dovranno essere comunicati ad un coordinatore unico per l’inserimento su un apposito programma che mapperà gli appuntamenti e sarà consegnato assieme al programma “ufficiale” dell’evento.

Strategicamente, si ritiene di riferire lo strumento del Fuori Evento in primis alla Mostra dell’Artigianato, senza escludere eventuali applicazioni ad altri eventi.

SOGGETTO ATTUATORESi è dimostrato disponibile a prendersi in carico l’organizzazione il gruppo Manu-facti, con il quale ci coordineremo per rendere esecutivo il progetto.

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11/STORYTELLINGBANCA PROGETTI

Lo “story telling” verrà utilizzato per raggiungere i seguenti risultati:

• “decorare” la città in occasione degli eventi;

• fungere da veicolo di promozione in ambito turistico per la sua capacità di colpire il pubblico a livello emotivo, creando un coinvolgimento più profondo e imprimendo nella memoria la comunicazione in maniera più efficace;

• avvicinare l’utente alla “comunità”, facendogli vivere la dimensione intima del racconto attraverso lo strumento dei QR code;

• creare un archivio di materiale utilizzabile per azioni di viral marketing sul web;

Quello che proponiamo è lo sviluppo di un progetto di Visual storytelling, che ela-borerà le informazioni attraverso le immagini, mostrando non tanto i luoghi, ma piuttosto l’aspetto sociale che li circonda, le persone. Si tratterà di far raccontare delle storie relative al territorio da dei personaggi locali; i racconti verranno ripresi e montati in piccoli video che verranno utilizzati sia via web per promuovere la de-stinazione, sia tramite QR code posizionati in prossimità dei siti cui quel racconto si riferisce. Saranno inseriti anche nella newsletter periodica.

I video potrebbero divenire anche oggetto di proiezioni scenografiche sui palazzi del centro storico (videomapping) da utilizzare in occasione degli eventi o per ca-ratterizzare i luoghi in determinati periodi dell’anno come ad esempio il Natale. In questo caso diverrebbero di fatto un’attrattiva di richiamo per il visitatore, un evento nell’evento, fornendo anche una valida alternativa a strumenti di decorazione della città di scarso impatto estetico quali le luminarie natalizie.

Noi ci occuperemo di avviare il progetto, attivando i vari soggetti che si sono mo-strati aperti all’iniziativa e dando le linee guida per la divulgazione dei video.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune.

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12/TREKKING URBANOBANCA PROGETTI

Con la proposta di trekking urbano si intende valorizzare il Centro Storico ed i suoi percorsi particolarmente suggestivi, raggiungendo i seguenti risultati:

• collegarsi a reti/circuiti esistenti di trekking urbano;

• implementare l’offerta relativa al turismo sportivo;

• attivare percorsi per turisti all’interno del centro storico;

• promuovere la città di Feltre come città attiva da scoprire.

Da circa un decennio si va consolidando un circuito di città che promuovono se stesse attraverso la sempre crescente dimensione del trekking urbano (www.trekkingurbano.info). Questa iniziativa può essere lanciata e proposta annualmen-te durante la Giornata Nazionale del Trekking Urbano (che quest’anno 2015 cade il 31 ottobre e tratta il tema dei “percorsi dei gusti - cibo per l’anima e per il corpo”) ma anche evocata attraverso la frequentazione programmata dell’itinerario urbano proposto. I gruppi di guide turistiche presenti ed attivi su Feltre potranno proporre specifici contenuti, approfittando delle pause o di momenti specifici del trekking.

In questa chiava l’iniziativa può essere associata ai periodi o momenti dove si ve-rificano i principali eventi oppure a quei periodi della stagione dove si concentrano suggestioni specifiche (estate - primavera - autunno - inverno - luna piena - notte - alba - tramonto).

Il trekking urbano nel borgo storico di Feltre deve poter contemplare la dimensione della sosta in luoghi particolarmente suggestivi e deve poter essere associato ai prodotti locali e ai gusti feltrini (stuzzicheria tipica, vini tipici e nel caso di degu-stazione in ristoranti, piatti tipici) e rendere praticabile una dimensione educativa capace di proporre le eccellenze (Musei, Palazzi, Chiese).

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre, che si dovrà interfacciare e farsi coaudiuvare da istruttori di Nordic Walking, dalle asso-ciazioni culturali oltre che dai gruppi di guide culturali.

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13/GEOCACHINGBANCA PROGETTI

Con questa iniziativa si intende collegare Feltre e il suo territorio ad un network mol-to partecipato che vede implicati appassionati da tutto il mondo in un grande gioco, simile ad una caccia al tesoro, che mette assieme aspetti territoriali e le tecnologie e i media digitali. Il network attualmente ha registrato 10 milioni di geocachers.

Il geocaching è uno sport ed una divertente attività che consiste nel cercare dei contenitori (i cache), nascosti in tutto il mondo da altri geocachers, permettendo a chi lo pratica, di frequentare in modo approfondito anche luoghi non ancora pro-mossi e consolidati come mete turistiche e di scoprire così bellezze e curiosità del nostro pianeta.

La proposta prevede di inserire punti georeferiti ricadenti nel territorio del comune di Feltre (contesto urbano ed extraurbano) e distribuire un adeguato numero di cache, sulla piattaforma web già esistente e dedicata al gioco (www.geocaching.com).

Rientrare con il proprio territorio in questo network risulta spesso un efficace modo per promuoversi a costo zero.

Per rendere concreta la proposta, si rende necessario attivare un gruppo di perso-ne che si registrino in un account dedicato e che poi si occupino di trovare dei cache già esistenti e di distribuire alcuni cache in luoghi ritenuti strategici.

Queste persone possono far capo ad associazioni sportive/sociali, alle scuole o a singoli appassionati del territorio. L’operatività è garantita dall’intenzione di inserire alcuni cache prima della fine del progetto andando a rafforzare i circa 20 punti già esistenti nel network e ricadenti nel feltrino.

L’individuazione dei luoghi strategici può essere ricavata dallo studio effettuato per la definizione del Potenziale Ecoturistico e presentato in questa relazione, oltre a poter divenire permeabile alle indicazioni strategiche sia del Consorzio Dolomiti Prealpi che dell’Amministrazione Comunale.

SOGGETTO ATTUATOREConsorzio Dolomiti Prealpi e Comune di Feltre.

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14/MARATONA FOTOGRAFICABANCA PROGETTI

Con questa iniziativa si intende raggiungere i seguenti risultati:

• aumentare l’attrattiva del centro storico attraverso una promozione della sua immagine (produzione e messa in rete di materiale visivo e affianca-mento di Feltre con altri prestigiosi centri storici del network);

• attrarre nuovi bacini, attivare web marketing virale;

• entrare nel circuito delle maratone fotografiche.

Si crede necessario il lancio di una maratona fotografica finalizzata a promuovere Feltre e il suo territorio attraverso il circuito dell’immagine e, contemporaneamente, finalizzata a raccogliere ed attivare materiale promozionale strategico.

Si prevede l’ingaggio di fotografi che, esplorando la città e i dintorni su tracciati pre-stabiliti, possano cogliere e rappresentare le diverse anime dei luoghi.

La maratona fotografica, normalmente della durata di un giorno o di un fine setti-mana, è dadicata ad uno o più temi significativi per il territorio, tra cui suggeriamo:

• le prospettive sulle Dolomiti UNESCO dalla Città;

• le pietre della serie geologica dolomitica nei palazzi e nei monumenti della città storica;

• le forme del territorio;

• i volti e i caratteri specifici delle persone (feltrini);

• segni del Passato;

• segni d’acqua;

• l’agricoltura e la ruralità;

• il Paesaggio.

I temi della maratona verrano resi pubblici durante la manifestazione. La lista pro-posta potrà essere implementata a partire da nuovi futuri spunti rispondenti alle linee strategiche del progetto.

Si prevede che siano messe a disposizione zone dove permettere ai fotografi di scaricare gli scatti su un apposito server (piattaforme dotate di terminale e collega-mento ad internet).

Una giuria di esperti appositamente attivata per la maratona, farà sì che i fotografi vengano premiati in giornata.

A compendio e supporto della maratona si prevede uno spazio “espositivo” sul web dove caricare e presentare le foto a concorso e attraverso la condivisione sui social, opportunamente stimolata ed innescata. Il numero di “mi piace” decreterà i vincitori secondo giuria popolare.

Le maratone fotografiche potrebbero essere organizzate anche in occasione di altri eventi già esistenti sul territorio di Feltre, ma ancora turisticamente non rilevanti, so-prattutto in termini di presenze (Palio, Voilà, Mostra Artigianato, etc). La maratona fotografica servirebbe a rafforzarli e a promuoverli.

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SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre che dovrebbe avvalersi della collaborazione tecnica di un soggetto competente di fotografia.

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15/EDUCATIONAL TOURBANCA PROGETTI

Con questo strumento si intendono raggiungere i seguenti risultati:

• raccogliere adesioni di blogger specifici (turismo storico/culturale - ecotour - turismo siti UNESCO) per esperienze di educational tour dedicate espres-samente a Feltre e ai suoi dintorni;

• incrementare la visibilità di Feltre e del suo territorio su target ritenuti stra-tegici dal progetto;

• coinvolgere associazioni e operatori rendendoli protagonisti durante l’edu-cational.

Il territorio di Feltre è poco conosciuto nei canali di promozione turistica, la città ed il suo centro storico godono di una certa visibilità ma non orientata a segmenti spe-cifici e non ancora sfruttata rispetto al suo potenziale. Va quindi captata l’attenzione di soggetti che possano avere una certa credibilità e che siano in grado di orientare le scelte di potenziali fruitori attraverso i canali e i mezzi che solitamente vengono utilizzati per orientare la propria vacanza. Lo studio identifica come strategici i blog-ger di settore proprio per il ruolo che spesso assorbono di consiglieri credibili che hanno esperito e che raccontando in modo appropriato ed accattivante riescono a incuriosire e convincere. Inoltre i blogger godono del web come mezzo di espan-sione dei loro messaggi e questo proietta l’intento di farsi scoprire nel mondo delle condivisioni sempre potenzialmente virali e quindi capaci di toccare grandi numeri di soggetti possibilmente interessati alle offerte.

Si sottolinea come sia importante orientare la scelta su soggetti seguiti e “cliccati” e strutturare l’educational in modo che gli stessi blogger vivano genuinità, bellezza e umanità in modo vero e concreto. Durante la permanenza, che sarà di 3 giorni, si prevede di accompagnare con diverse modalità di progressione i blogger, facendoli vivere un’esperienza e permettendo loro di godere dei principali aspetti culturali, naturali e antropologici tipici del territorio (artigianato, agricoltura, enogastronomia). Si strutturerà un programma concatenato alle date dei principali eventi, prevedendo che i blogger possano vivere anche gli eventi.

Indicazioni:

Sarà molto importante veicolare i blogger sul tema dei gusti portandoli ad esperire specifiche degustazioni preparate con prodotti genuini, puntando sul benessere di chi consuma e sulla qualità piuttosto che sulla quantità.

Sarà molto importante offrire una dimensione famigliare, vista dall’interno, che sia permeabile anche a sfere dell’intimo e del campo delle relazioni.

Bozza di programma:

• arrivo giovedì sera: accoglienza in b&b e passeggiata serale e notturna nel Centro Storico di Feltre con cena in ristorante con menù a km 0;

• venerdì: colazione in b&b e escursione nel centro storico (paesaggio cultu-rale, palazzi, musei ed eccellenze), pranzo menu km 0, aperitivo (degusta-zione vini locali), cena km 0;

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• sabato: colazione b&b e escursione Miesna-Telva-Cart (alternativa: Pren-Lamen-Vignui-Arson), con pic-nic km 0 in un prato, cena km 0, lecture e proiezioni sulle Dolomiti UNESCO;

• domenica: colazione b&b e escursione in val di San Martino fin ai Piani dei Violini, pranzo km 0, saluti.

Indicazioni su blogger.

La selezione dei blogger deve passare attraverso una comprovata visibilità del blog (o del blogger) ritenuto strategico, ma anche attraverso considerazioni di stile e target che questi mezzi sottendono. I target di riferimento ritenuti strategici per il progetto riguardano i seguenti ambiti:

• storia/cultura e archeologia;

• turismo sostenibile; turismo responsabile;

• cicloturismo;

• bimbi e famiglie;

• sport e adventure (montagna e escursionismo, nordic walking, mtb e bike, parapendio etc);

• natura (botanica e vegetazione - geologia - ambiente ed ecologia);

• enogastronomia.

Nota: data l’esperienza depositata in seno al Consorzio Dolomiti Prealpi, prima della chiusura del presente studio si intende confrontarsi sulla scelta dei blogger assieme al consorzio stesso.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato seguire e sviluppare questa progettualità è il Con-sorzio Dolomiti Prealpi.

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16/COORDINAMENTO ESCURSIONISTICOBANCA PROGETTI

Grazie al “Coordinamento escursionistico” si intende raggiungere i seguenti risultati:

• favorire sinergie e collaborazione tra le molteplici associazioni/guide che propongono servizi di accompagnamento escursionistico (passeggiate, nordic walking, bici…) sul territorio del Comune di Feltre (contesto urbano ed extraurbano);

• ottenere un calendario unico dell’offerta escursionistica a finalità turistica;

• prevedere che in occasione di tutti gli eventi organizzati nel Comune di Fel-tre (soprattutto in quelli più piccoli, organizzati nelle frazioni) sia presente un’offerta escursionistica finalizzata alla conoscenza del Centro Storico e del territorio limitrofo.

Il “Coordinamento escursionistico” sarà un organismo volontaristico, convocato periodicamente dal Comune di Feltre, al quale saranno invitati a partecipare tutti i soggetti (associazioni di guide, singole guide, associazioni sportive, ….) che sul territorio del Comune di Feltre propongono escursioni naturalistiche, culturali, spor-tive (nordic walking, bici, camminata), organizzano uno o più eventi/iniziative nelle frazioni del territorio. Nell’ambito di questi incontri si cercherà di costruire in modo coordinato (cercando di evitare sovrapposizioni) i calendari stagionali di tutte le “escursioni accompagnate” pianificandone la promozione (in particolar modo nei confronti degli operatori turistici che dovranno poi segnalare gli eventi ai loro clienti). I calendari stagionali delle escursioni verranno quindi caricati e promossi attraverso gli strumenti web già descritti in questo progetto (sito, social media, newsletter).

Mettendo in relazione il “ Coordinamento escursionistico” con il “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” (vedi punto successivo) si cercherà di fare in modo che in occasione di tutte le iniziative di Feltre (e frazioni) sia organizzata - come evento parallelo - un’“escursione” nei territori limitrofi all’evento, finalizzata ad arric-chire l’offerta stessa dell’iniziativa e a far conoscere il territorio che la ospita. Se si riuscirà in questo obiettivo, le escursioni sul territorio diventeranno un plus distintivo e attrattivo di tutte le inziative del Comune di Feltre e, allo stesso tempo, gli eventi saranno un importante lancio promozionale per le escursioni.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre che avrà il compito di convocare periodicamente il Coordinamento Escursionistico (al-meno una volta a stagione) ospitandone le riunioni presso proprie sedi, l’organismo potrà poi dotarsi liberamente di una segreteria operativa (interna al gruppo e vo-lontaria).

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17/COORDINAMENTO DELLE INIZIATIVEBANCA PROGETTI

Grazie al “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” si intende raggiungere i seguenti risultati:

• favorire sinergie e collaborazione tra le molteplici iniziative realizzate nelle frazioni del Comune di Feltre, sia in fase organizzativa, sia in fase promo-zionale;

• evitare (il più possibile) la sovraposizione di eventi ed iniziative realizzate in diverse frazioni del Comune di Feltre.

Il “Coordinamento delle Iniziative delle frazioni” sarà un organismo volontaristico, convocato periodicamente dal Comune di Feltre, al quale saranno invitati a parte-cipare tutti i soggetti (proloco, ass. alpini, associazioni sportive/culturali, comitati di cittadini, imprese…) che organizzano uno o più eventi/iniziative nelle frazioni del territorio. Nell’ambito di questi incontri il Coordinamento delle iniziative delle fra-zioni cercherà di costruire in modo coordinato (evitando sovraposizioni) i calendari stagionali di tutte le iniziative, pianificandone la promozione (in particolar modo nei confronti degli operatori turistici che dovranno poi segnalare gli eventi ai loro clienti). I calendari stagionali delle iniziative delle frazioni varranno quindi caricati e promossi attraverso gli strumenti web già descritti in questo progetto (sito, social media, newsletter).

Nell’ambito degli incontri del “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” veranno anche valutate opportunità di mutuo supporto, collaborazione e scambio di com-petenze/servizi tra i vari organizzatori al fine di rendere gli eventi più interessanti, attrattivi e di successo. Tramite il “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” si intende quindi dare valore alle iniziative radicate nelle frazioni del territorio, all’inter-no però di uno spirito collaborativo sovra-frazionale, capace di enfatizzare solo gli aspetti positivi del “campanilismo”.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre che avrà il compito di convocare periodicamente il “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” (almeno una volta a stagione) ospitandone le riunioni presso proprie sedi, l’organismo potrà poi dotarsi liberamente di una segreteria operativa (interna al gruppo e volontaria).

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18/TURISMODI COMUNITA’BANCA PROGETTI

Con l’implementazione di un progetto di Turismo di Comunità si intende raggiunge-re i seguenti risultati:

• arricchire l’offerta turistica complessiva di Feltre con una proposta che, sep-pur di nicchia, grazie alla sua originalità e distintiva può generare un effetto positivo in termini di apprezzamento della destinazione nel suo complesso;

• valorizzare alcune piccole comuntà e borghi rurali “integri” aiutandone la conservazione attiva delle tradizioni, usi e costumi.

Il “turismo di comunità” è una nuova forma di accoglienza turistica, che è nata da esperienze di successo sviluppate in Italia in alcuni borghi e valli, in particolare nell’Appennino centro-settentrionale ed in Trentino. Lo scopo di questo modello è quello di coinvolgere la collettività in tutte le sue forme organizzate, pubbliche e private, per promuovere in modo sinergico e partecipato lo sviluppo sostenibile turistico del territorio. L’originalità di questa forma di ospitalità turistica sta nel coin-volgere tutte quelle persone, abitanti in un borgo o in una valle, che sono disponibili a qualificare e arricchire l’accoglienza e l’ospitalità del proprio territorio, offrendo esperienza, competenza e testimonianza della cultura materiale del luogo, come vecchi mestieri, tradizioni, gastronomia tipica, produzioni locali di qualità, artigiana-to tradizionale.

É tutta una comunità che si impegna a prendere per mano il turista in un percorso di conoscenza e condivisione di una “vacanza” nel proprio borgo, nella propria val-le. Il turismo di comunità si rivolge ai turisti attratti dall’autenticità dei luoghi, dalla genuinità dei rapporti umani, dalla specificità della cultura e delle tradizioni locali, che ricercano un rapporto più stretto con il territorio che desiderano visitare, con le persone che vi abitano; un coinvolgimento con la vita, l’ambiente e le tradizioni, i prodotti e la memoria.

Il turismo di comunità offre opportunità anche ad altre figure professionali non sem-pre direttamente correlate al turismo, quali artigiani, commercianti, agricoltori che saranno disposti ad integrare le loro offerte con quella turistica della comunità e, se necessario, adeguarle agli standard qualitativi richiesti da questo tipo di turismo, costruendo così una consapevolezza diffusa tra i residenti che il turismo possa essere una opportunità di sviluppo socioeconomico per l’intero territorio, non solo per chi vi opera specificatamente.

Il “Turismo di comunità” utilizza spesso come offerta di ricettività (non esclusiva) l’albergo diffuso. Alla base di questi progetti vi è spesso un patto territoriale, fra soggetti pubblici (Comune, Comunità Montana, Enti Parco, etc.), aziende private (aziende agricole, strutture ricettive, ristoranti, laboratori artigiani, commercianti, guide ed istruttori, etc.), associazioni (proloco, associazioni culturali, etc.) e liberi cittadini (proprietari di case-vacanza o affittacamere, etc.) che abitano e vivono il territorio. Il patto territoriale alla base del turismo di comunità, evolve spesso nella costituzione di una cooperativa o un altro soggetto giuridico (laddove non vi siano già soggetti competenti alla gestione del progetto sul territorio), spesso di carattere sociale.

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Nel territorio del Comune di Feltre, un’esperienza pilota di Turismo di Comunità potrebbe essere realizzata nei borghi di Arson e Grum/Castel Lusa che già hanno esperienze informali di attività accoglienza di turisti all’interno dell ville o dei luoghi di eccellenza. Gli insediamenti proposti sono anche coperti (loro stessi e/o le vici-nanze) dalla presenza di b&b che potrebbero rappresentare uno strumento utile al buon esito di questa forma di turismo.

Tale esperienze dovrebbero essere sviluppate e coordinate all’interno di un vero e proprio specifico pacchetto turistico che comprenda anche dei momenti culturali (piece teatrali in dialetto, letture, concerti), esperienze rurali, artigianali ed enoga-stronomiche. L’immersione nei contesti (anche in chiave sociale) deve essere ga-rantita attraverso le attività di associazioni esistenti, già proposte o in programma.

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre che dovrebbe far avviare un progetto pilota di turismo di comunità, finalizzato alla costruzione partecipata di una proposta turistica. Tale proposta dovrebbe poi essere tramutata in un pacchetto turistico e commercializzata dal Consorzio Do-lomiti Prealpi.

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19/PROPOSTE PACCHETTI TURISTICIBANCA PROGETTI

A seguito delle indagini svolte per la redazione di questo documento e degli spunti emersi durante gli incontri partecipativi, si intende mettere in evidenza alcuni tema-tismi dal potenziale appeal turistico per il territorio di Feltre e che non sono ancora stati oggetto della costruzione di pacchetti specifici.

• Feltre romanaQuesto pacchetto, della durata di un week-end lungo, è pensato per valoriz-zare le eccellenze archeologiche di Feltre, valorizzando l’interesse che già oggi genera tra i frequentatori della Claudia Augusta.

• Feltre storica, chiesette e villeQuesto pacchetto, della durata di un week-end lungo, è pensato per valoriz-zare in modo congiunto sia le eccellenze artistiche di Feltre, sia gli itinerari d’arte al di fuori delle mura cittadine che toccano diverse chiesette e ville. Tale pacchetto è da realizzare in collaborazione con le associazioni che garanti-scono l’apertura di tali luoghi coinvolgendole anche nell’illustrazione ai turisti della valenza anche antropologia e sociale che tali luoghi hanno avuto ed hanno per la comunità feltrina.

• Aspettando il traguardoQuesto pacchetto, della durata variabile, è pensato per le famiglie degli at-leti che partecipano alle principali manifestazioni sportive ed è finalizzato ad aumentare il numero delle presenze turistiche correlate all’evento ed il loro periodo di permanenza. Il pacchetto deve prevedere, oltre all’iscrizione alla gara per uno o più partecipanti, delle attività parallele che occupino i loro famigliari/accompagnatori. Il pacchetto dovrà prevedere anche delle altre at-tività nei giorni precedenti e successivi alla gara a cui possa partecipare tutta la famiglia.

• Camminare dolceUn pacchetto della durata di un week-end lungo (3 giorni 2 notti) che pro-ponga escursioni semplici (adatte a famiglie con bambini o a persone con mobilità ridotta) ma non per questo meno attraenti da un punto di vista natura-listico e culturale (intercettando anche chiesette, capitelli, ville). Come emer-ge dall’analisi per la caratterizzazione del potenziale ecoturistico, le aree più strategicamente adatte ad ospitare tali percorsi sono: il centro storico, i din-torni di Tomo e Villaga, Telva-Zermen, Miesna-Vincheto di Cellarda, Colle di Cart, Umin-Grum-Castel Lusa, Foen-Altin, Lamen-Pren-Vignui, Lasen-Arson.

• Ruralità feltrinaQuesti pacchetti, della durata variabile tra un Week-end lungo (3 giorni 2 notti) fino ad una settimana (7 giorni 6 notti), sono rivolti a persone che am-biscono a fare un’esperienza a stretto contatto con delle aziende agricole, contribuendo per un breve periodo allo svolgimento delle attività dell’azienda stessa (fenomeno woofer). Tali pacchetti dovranno riguardare i momenti più significativi dell’attività delle aziende agricole tradizionali del feltrino come ad esempio: la vendemmia, la produzione del formaggio, la raccolta dei fagioli, delle castagne e potranno focalizzarsi su una sola tipologia di attività o su un mix equilibrato di più esperienze.

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• Estate bambina: tra sport, natura e cultura delle DolomitiUn pacchetto della durata di una settimana (7 giorni 6 notti), rivolto a bambini ed adolescenti (8-16 anni) senza le famiglie. Una settimana che proponga un mix di esperienze sportive “codificate” (bici, canoa, arrampicata sortiva…) ed esperienza all’aria aperta recuperando antichi giochi e abitudini dei bambini di montagna. Nel programma non mancheranno anche momenti di approfon-dimento didattico sia a sfondo culturale (musei, luoghi storici) sia naturalistico (escursioni e laboratori nel Parco Nazionale).

• Allenarsi nel feltrinoQuesto pacchetto, della durata variabile tra un Week-end lungo (3 giorni 2 notti) fino ad una settimana (7 giorni 6 notti), è rivolto agli sportivi che hanno partecipato ad una delle principali manifestazioni sportive di Feltre e più in generale agli appassionati di tali discipline sportive.

Il pacchetto proporrà degli stage di allenamento, accompagnati da esperti locali delle diverse discipline sportive, lungo i tracciati su cui si svolgono le manifestazioni ed in generale nel territorio feltrino.

L’obiettivo è valorizzare al massimo in chiave turistica il volano mediatico che le manifestazioni sportive portano attorno a Feltre, non solo nei giorni dell’e-vento ma anche in altri periodi dell’anno.

• Neve, natura ed esperienze d’invernoUn pacchetto della durata di un week-end lungo (3 giorni 2 notti) che propon-ga diverse esperienze invernali “alternative allo sci” come ad esempio il pat-tinaggio, le ciaspe, lo slittino, le passeggiate nei campi/boschi brinati (brosa). Tali attività all’aria aperta, saranno alternate ad attività culturali e momenti conviviali al chiuso (visite a musei, laboratori gastronimici, filò…).

SOGGETTO ATTUATOREIl soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il consorzio Dolomiti Pre-alpi. Il consorzio ha già sviluppato dei pacchetti turistici per la fruzione del territorio, in alcuni casi anche su temi affini a quelli proposti, seppur con approfondimenti e modalità diverse e soprattutto con un focus territoriale molto più vasto del solo comune di Feltre.

Ad esempio:

• il pacchetto “Feltre e ville antiche nelle Dolomiti” non prevede la visita alle chiesette che potrebbe consentire di allungare l’offerta (oggi 2 giorni 1 not-te) ad un’altra notte di permanenza.

• il tema della “romanità” e della “ruralità” sono presenti nel pacchetto “Cul-tura, le abitazioni, l’architettura e la vita rurale”, ma in modo non sufficien-temente approfondito.

• Il pacchetto “cultura, i tesori archeologici” approfondisce Feltre Città Roma-na, ma lo relega in una sola mattina, non prevedendo il soggiorno.

• il pacchetto “Regalati un evento” è rivolto solo a chi vi partecipa, andrebbe integrato con un’offerta anche per i familiari/accompagnatori.

• il pacchetto ghiaccio, neve e divertimento, prevede una ciaspolata, ma non altre esperienze invernali all’aria aperta (escluso lo sci).

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VISUALFELTRE BORGO VERTICALE

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www.feltre.net

VIE D’ACQUAVIE D’ACQUAVIE D’ACQUA

Itinerari lungo le vie d’acqua di Feltre.

Itinerari lungo le vie d’acqua di Feltre

Itinerari lungo le vie d’acqua di Feltre.

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www.feltre.net

PERCORSILENTIPERCORSI LENTIPERCORSI LENTI

Percorsi lenti per scoprire gli angoli più suggestivi e nascosti del Feltrino.

Percorsi lenti per scoprire gli angoli più suggestivi del Feltrino.

Percorsi lenti per scoprire gli angoli più suggestivi del Feltrino.

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CHIESETTE& VILLECHIESETTE & VILLECHIESETTE & VILLE

Percorsi guidati tra le Chiese e le ville del Feltrino.

Percorsi guidati tra le Chiese e le ville del Feltrino.

Percorsi guidati tra le Chiese e le ville del Feltrino.

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RURALITÀRURALITÀRURALITÀ

Gusti, sapori, colori e tradizioni culinarie del territorio Feltrino.

Gusti, sapori, colori e tradizioni culinarie del territorio feltrino.

Gusti, sapori, colori e tradizioni culinarie del territorio feltrino.

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01/1DEPLIANTTEMATICIVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

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01/2DEPLIANTEVENTI ELOCANDINAVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

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02/1CORREDO COMMERCIANTIVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Shopper personalizzate “Feltre Borgo Verticale”

Etichetta adesiva per Shopper già personalizzate, da applicare a margine

Espositore da Banco per i Depliant tematici

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Espositore da Banco per i Depliant tematici

02/2CORREDO COMMERCIANTIVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Personalizzazione Vetrine

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03/1LA SEGNALETICAVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Segnaletica punti di interesse - Proposta 1

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03/2LA SEGNALETICAVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Segnaletica punti di interesse - Proposta 2

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03/3LA SEGNALETICAVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Segnaletica direzionale

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05/LA NEWSLETTERVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

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06/1FELTRE F·CARDVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Depliant F·CARD, con card staccabilee questionario

F·CARD

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06/2FELTRE F·CARDVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Locandina 70x100

Vetrofanianegozi convenzionati

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08/FELTRE SELECTEDVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Espositore ProdottiVista Laterale

Espositore ProdottiVista Frontale

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Espositore ProdottiVista Laterale

09/SCHEDE MENU’ ZEROVISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE

Scheda menù zeroBianca

Scheda menù zeroVolta

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