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Progetto di Ricerca n. 6
METODI INNOVATIVI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE DI SOSTEGNO E LAMETODI INNOVATIVI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE DI SOSTEGNO E LAMETODI INNOVATIVI PER LA PROGETTAZIONE DI OPERE DI SOSTEGNO E LA
VALUTAZIONE DELLA STABILITAVALUTAZIONE DELLA STABILITAVALUTAZIONE DELLA STABILITA’’’ DEI PENDIIDEI PENDIIDEI PENDII
6.1 – Scavi profondi a cielo aperto in ambiente urbano e gallerie metropolitaneStefano Aversa
6.2 – Costruzioni in sotterraneo – Gallerie e caverne in rocciaGiovanni Barla
6.3 – Stabilità dei pendiiSebastiano Rampello
6.4 – Fondazioni profondeArmando Simonelli
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Coordinamento AGI: A. Burghignoli, M. Jamiolkowski, G. Ricceri, C. Viggiani
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.1Linea di ricerca 6.1
SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Coordinatore: Stefano Coordinatore: Stefano AversaAversa
AttivitAttivitàà II annoII anno
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Unità operative
− Università della Calabria Conte, Silvestri
− Università del Molise (+ Federico II) Santucci, Russo, Bilotta
− Università di Napoli Parthenope Aversa, Maiorano
− Università di Padova Carrubba
- Università di Perugia Tamagnini
- Università di Roma “La Sapienza” Callisto, Soccodato
- Università di Roma Tor Vergata Giulia Viggiani
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Obiettivi principali
Definizione (e calibrazione) di metodologie di diversa complessità:
• metodi empirici o pseudostatici;
• metodi dinamici semplificati;
• metodi dinamici completi;
per l’analisi di strutture interrate:
• paratie (libere, ancorate, puntonate, ecc.)
• gallerie (sezione circolare segmentate, accoppiate, ecc.)
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Programma
• Ricerca bibliografica
• Modellazione fisica in centrifuga
• Modellazione numerica di riferimento
• Modellazione dinamica completa e semplificata
• Metodi pseudostatici
Target di riferimento
Cal
ibra
zion
e
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Attività svolte in 1,5 anni di attività
Ricerca bibliografica
Inizio della sperimentazione in centrifuga
Messa a punto degli strumenti per la modellazione numerica avanzata
Analisi pseudostatiche e dinamiche su:
GallerieParatie
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Programma sperimentazione centrifuga(Università di Cambridge)
• Opere: galleria, paratia libera e paratia puntonata
• Terreno: sabbia asciutta
• Sollecitazione armoniche con sperimentazione multipla:
4 sequenze sinusoidali di piccola ampiezza
una sequenza sinusoidale di grande ampiezza
ESB length(mm)
width(mm)
height(mm)
large 670 250 430
small 560 220 240
length(mm)
width(mm)
height(mm)
500 250 300
ESB – Equivalent shear beam container Laminar shear box
Due contenitori
h
z
d
l
s
accelerometerinclinometerLVDTstrain gauges
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Schema del modello per le paratie libere
modello h (m) d (m) z(m) l (m) DrCW1 4 4 8 4 densaCW2 4 4 8 4 scioltaCW3 4 4 8 8 densaCW4 4 4 8 8 sciolta
Scala prototipo
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Modellazione numerica avanzata
Peculiarità del comportamento dei terreni da considerare:
non linearità;
irreversibilità e la non linearità incrementale;
comportamento isteretico;
memoria della precedente storia tensionale
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Modellazione numerica avanzata(Modelli costitutivi scelti)
• Modelli costitutivi per terreni a grana fina:
modello BSRM di Tamagnini & D’Eliamodello BSKH di Rouainia & Woodmodello HP di Masin
• Modelli costitutivi per terreni a grana grossa:
modello di Manzari e Dafalias e succ. modello di Gajo e Woodmodello MIT-S1modello di von Wolfferdorf
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Modellazione numerica avanzataAttività svolta in 1,5 anni
Implementati in Abaqus quattro dei modelli costitutivi considerati
Test delle implementazioni con simulazioni numeriche, che includono:
• Prove su elementi con spostamenti imposti al contorno
• Elementi con condizioni miste al contorno
• Simulazione preliminare di problemi al contorno
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Attività svolta nel settore gallerie
• Messa a punto di metodi di analisi pseudostatica e dinamica semplificata (sezione trasversale e longitudinale)
• Metodi di analisi dinamica completa, per lo studio dell’interazione cinematica tra sezione trasversale della galleria e terreno circostante
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
0
5
10
15
20
25
30
0 200 400 600
VS (m/s)
z(m
)
12 m
(riv. Cls Rbk 450 kg/cmq)
6 m
12 m
Bedrock = roccia tenera VS = 800 m/s γ = 22 kN/m3 D0 = 0.5%
t = 0.3 margilla (D)sabbia (C)ghiaia (B)
Caso di studio
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
-1500
-1000
-500
0
500
1000
1500
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360θ(°)
M (k
Nm
/m)
Metodo 1Metodo 2Metodo 3Metodo 4EERA medioPlaxis
θ
-1000
-500
0
500
1000
0 30 60 90 120 150 180 210 240 270 300 330 360
θ(°)
N (k
N/m
)
Metodo 1Metodo 2Metodo 3Metodo 4EERA medioPlaxis
θ
Sforzi normali ottenuti con varie ipotesi
Momenti flettenti ottenuti con varie ipotesi
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Attività svolte nel settore paratie
• Applicazione di “metodi dinamici semplificati” per ricavare coefficienti sismici
• Metodi di analisi dinamica completa, con diversa modellazione costitutiva e diversi programmi numerici, di paratie libere e vincolate
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Applicazione di “metodi dinamici completi”
input sismico realePGA = 0.25-0.35 g
4 m
5 m
Sabbia mediamente addensataDr = 60 %
γ = 20 kN/m3
ϕ' = 35°δ = 20° (attrito parete- terreno)Go = 1000* (p'/pa)^0.5*pa kPa
Paratia libera
30 m
BEDROCK
s = 60 cm
Variazione del modulo G0con la profondità
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Linea di ricerca 6.1 SCAVI PROFONDI A CIELO APERTO IN AMBIENTE URBANO E GALLERIE METROPOLITANE
Diagrammi di spinta prima e dopo il sismaMomenti flettenti prima, durante e dopo il sisma
Applicazione di “metodi dinamici completi”
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Linea di ricerca 6.2Linea di ricerca 6.2
COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIE E CAVERNE IN ROCCIACOSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIE E CAVERNE IN ROCCIACoordinatore: Giovanni Coordinatore: Giovanni BarlaBarla
AttivitAttivitàà II annoII anno
POLITECNICO DI TORINOPOLITECNICO DI TORINODipartimento di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Strutturale e GeotecnicaStrutturale e Geotecnica
EUCENTREEUCENTRECentro Europeo di Ricerca e Centro Europeo di Ricerca e Formazione in Ingegneria Formazione in Ingegneria
SismicaSismica
POLITECNICO DI MILANOPOLITECNICO DI MILANODipartimento di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria
StrutturaleStrutturale
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
CRONOPROGRAMMA
TrimestriIndagini sulle tipologie di dannoSintesi dei metodi di analisi (stato dell’arte)Sviluppo dei metodi di analisiValidazione dei metodi di analisiStudio dei sistemi di monitoraggioSimulazioni numericheStudi specifici su tipologie di opereLinee Guida: prima bozzaLinee Guida: seconda bozzaLinee Guida: edizione finale
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
020406080
100120140160180
<25
25<50
50<100
100<150
150<200
200<300
Unknow
n Epicentral distance [km]
Num
ber
of c
ases
NoneSlightModerateHeavy
0102030405060708090
100
0.05
0.05-0.15
0.15-0.25
0.25-0.35
0.35-0.45
0.45-0.55
0.55-0.65
>0.65
Unknow
n
Surface PGA [%g]
Num
ber
of c
ases
NoneSlightModerateHeavy
EsempioEsempio di di elaborazioneelaborazione
1. 1. IndagineIndagine sullesulle TipologieTipologie di di DannoDannoAggiornamento DatabaseAggiornamento Database
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
(from Hisada and Bielak, 2003)
Fault rupture mechanism and wave propagation
Method of generalized reflection and transmission coefficients
Generation of synthetic, near-fault time histories in proximity of fault rupture
Semi-analytical approach which assumes a layered crust and an extended kinematic source
Fault plane characterized by strike, dip and rake
Fault plane subdivided into several sub-faults (patches)
2. DEFINIZIONE DEL SISMA DI PROGETTO2. DEFINIZIONE DEL SISMA DI PROGETTO
Ground motion simulation ⇒ synthetic time histories using Hisada and Bielak (2003) kinematic approach
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
3. VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI DANNO3. VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI DANNOMEDIANTE LE CURVE DI FRAGILITAMEDIANTE LE CURVE DI FRAGILITA’’
Vulnerability of a structure susceptibility to be damaged by ground motion of given intensity
Different approaches can be used to characterize the vulnerability of a structure, classification of these are based on the earthquake damage data source:
• Empirical vulnerability curve data from observed post-earthquake surveys• Judgemental vulnerability curve data from expert opinion• Analytical vulnerability curve data from analytical simulation• Hybrid vulnerability curve data from combination of previous data
Fragility curves give the probability of reaching or exceeding different levels of damage for a given level of ground motion.
Seismic Risk = *Hazard Exposure * VulnerabilitySeismic Risk = *Hazard Exposure * Vulnerability
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
( )( )
2
2
2
ln
21;; σ
μ
πσσμ
−−
=x
ex
xf ( ) [ ]( )
∫ ⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −
Φ==<=−−
xx
xxdxex
xXPxF0
502
lnlnln
21;; 2
2
σπσσμ σ
μ
[ ] ⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −
Φ−=>σ
50lnln1 xxxXP
0
25
50
75
100
0 20 40 60 80 100 120PGV (cm/s)
CD
F (%
)
None or slight damageModerate damage
Median (cm/s)
Lognormal Standard Deviation
None or Slight damage (A) 53.2 0.84
Moderate Damage (B) 85.5 0.31
PDF CDF
Probability of exceedance
~120 cases (from Corigliano, Lai and Barla 2007)
3. VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI DANNO3. VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI DANNOMEDIANTE LE CURVE DI FRAGILITAMEDIANTE LE CURVE DI FRAGILITA’’
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
στ45°
Ko = -1Lining
45°
ϑ
M
N shellQϑϑ
ϑ
( ) ⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ −
+=
42cos
31
12 maxπϑδγ
νϑ RE
N ffg
( ) ⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ ++
+=
42cos
31
212
2
maxπϑεδγ
νϑRE
M ffg
( ) ⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ ++
+−=
42sin
31
12 maxπϑεδγ
νϑ RE
Q ffg
No slip condition
Thrust force
Bending moment
Shear force
(from Corigliano, Lai and Barla 2006)
4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISI4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISISOLUZIONE ANALITICASOLUZIONE ANALITICA
Transversal response
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
Auxiliary Problem Reduced Problem
Seismic source and wave propagation
3D semianalytic method – Hisada e Bielak (2003)
Soil-structure interaction2D Analysis – Spectral Element Method
(Faccioli e al. 1997)
(from Corigliano, Scandella, Barla, Lai, Paolucci (2007) / Engineering Seismology Group – Politecnico di Milano)
4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISI4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISISOLUZIONE NUMERICA COMPLETASOLUZIONE NUMERICA COMPLETA
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
• Analisi di risposta sismica locale in condizioni di campo libero
• Confronto tra FLAC ed EERA (Equivalent-linearEarthquake site ResponseAnalyses);
• Analisi di interazione terreno-struttura;
• Calcolo dell’incremento dinamico delle sollecitazioni agenti nel rivestimento per:
• Galleria circolare equivalente
• Galleria di forma reale
Galleria circolare equivalenteGalleria circolare equivalente
RRestest=5=5.8.85m5m
RRintint=5=5.0.05m5m
Galleria realeGalleria reale
6.86m6.86m5.25m5.25m
0.8m0.8m
-0.5
-0.4
-0.3
-0.2
-0.1
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.00E+00 2.00E+01 4.00E+01 6.00E+01 8.00E+01 1.00E+02 1.20E+02 1.40E+02 1.60E+02
Tempo (s)Acc
eler
azio
ne X
(g)
FLACEERA
4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISI SOLUZIONE NUMERICA 4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISI SOLUZIONE NUMERICA SEMPLIFICATA SEMPLIFICATA -- FDMFDM
Transversal response
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
Longitudinal response
[ ] [ ][ ] [ ]
[ ] [ ][ ] [ ]
[ ] [ ][ ] [ ]
{ }{ }
[ ][ ]⎭⎬
⎫
⎩⎨⎧
=⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡
⎥⎥⎦
⎤
⎢⎢⎣
⎡+
⎥⎥⎥⎥⎥
⎦
⎤
⎢⎢⎢⎢⎢
⎣
⎡
⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
⎥⎥⎦
⎤
⎢⎢⎣
⎡+
⎥⎥⎥⎥⎥
⎦
⎤
⎢⎢⎢⎢⎢
⎣
⎡
⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡
gg
s
gggs
sgss
g
s
gggs
sgss
g
sss
ruu
KK
KK
u
u
CC
CC
u
uM 0
000
.
.
..
..
[ ] [ ] [ ]{ } [ ] [ ]{ } { }fuKuCuKuCuM gsggsgsssssssss =−⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
−=+⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
+⎭⎬⎫
⎩⎨⎧ ....
• 3D beam elements with interface
• 6 + 3 DOF for each node
• Linear elastic (Eulero-Bernoulli beam)
• Displacement and velocity as a seismic input
• Rayleigh viscous damping for beam
(from Corigliano, Lai and Barla 2006)
rheological model
4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISI4. SVILUPPO DEI METODI DI ANALISISOLUZIONE NUMERICA SEMPLIFICATASOLUZIONE NUMERICA SEMPLIFICATA
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
Case studyCase study
Length 2.4 + 9.3 km – Maximum depth 225 m
Caserta-Foggia Railway line
Serro Montefalco tunnel (near fault)
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
Case study
Transversal response simplified approach
-3000
-2000
-1000
0
1000
2000
3000
0 45 90 135 180 225 270 315 360Angle [°]
Thru
st F
orce
(kN
/m)
Proposed SolutionAdvanced Numerical Solution
-200
-150
-100
-50
0
50
100
150
200
0 45 90 135 180 225 270 315 360Angle [°]
Ben
ding
Mom
ent [
kNm
/m]
Interaction diagram Crown section 80x100
-5000
-2500
0
2500
5000
-35000 -25000 -15000 -5000 5000
Axial force [kN/m]
Ben
ding
mom
ent [
kNm
/m]
Interaction diagramStatic AnalysisDynamic Analysis +Dynamic Analysis -
Interaction diagram Invert section 110x100
-5000
-2500
0
2500
5000
-35000 -25000 -15000 -5000 5000
Axial force [kN/m]
Ben
ding
mom
ent [
kNm
/m] Interaction diagram
Static AnalysisDynamic analysis +Dynamic analysis -
Transversal response load superposition
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.2 COSTRUZIONI IN SOTTERRANEO, GALLERIELLERIE E CAVERNE IN ROCCIA
Analisi dinamica con il software FLACInput sismico: solo componente sismica orizzontale
Momento flettente (no slip)Momento flettente (no slip)
-150
-100
-50
0
50
100
150
0 45 90 135 180 225 270 315 360
θ [°]
M [k
Nm
/m]
Galleria circolareCoriglianoGalleria reale
A
DB
C
A
B
D
C
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.3Linea di ricerca 6.3
STABILITA’ DEI PENDII
Coordinatore: Sebastiano Coordinatore: Sebastiano RampelloRampello
AttivitAttivitàà II annoII anno
Progetto di Ricerca n. 6
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Coordinamento nazionale:• Sapienza Università di Roma – S. Rampello
• Università della Calabria – F. Silvestri• Università di Catania – M. Maugeri• Università di Messina – E. Cascone• Politecnico di Bari – A. Amorosi• Università di Napoli Federico II – L. Pagano• Università di Firenze – C. Madiai
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
Attività 1° anno - definizione di metodi affidabili e semplificati
procedure di analisi basate su:
metodi pseudostaticimetodi degli spostamenti
database accelerogrammi• 214 registrazioni accelerometriche in campo libero (NS – EO)• 47 eventi di magnitudo M ≥ 4.0 e distanza epicentrale < 100 Km• valori di 0.4g > PGA >0.05g ; Ia = 0.006 – 1.233 m/s
tre categorie di sottosuolo:ammassi rocciosi (A) Vs > 800 m/sdepositi molto consistenti / addensati (B) Vs = 360 – 800 m/sdepositi med. consistenti / addensati (C, D) Vs < 360 m/s
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
• descrive gli effetti del sisma sul pendio• dipende dalle caratteristiche dell'accelerogramma e da quelle del pendio
→ non può assumere un valore costante
• effetti diversi sullo stesso pendio in virtù della diversa forma accelerometrica →spostamenti indotti
0 5 10 15 20 25t (s)
-0.4
0
0.4
Kh
(t)
5 10 15t (s)
Castelnuovo Assisi Assisi
Kmax=0.25 Kmax=0.25
Kh,eq=0.5Kmax=0.125
metodi pseudostatici – coefficiente sismico equivalente
Progetto di Ricerca n. 6
Linea di ricerca 6.3 STABILITA
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
’ DEI PENDII
riduzione di amax:• variabilità temporale dell'azione sismica • variabilità spaziale dell'azione sismica
ga
ga
k maxs
maxeq,sh ⋅α⋅β=⋅β=
− βs → funzione degli spostamenti:basato sull'equivalenza tra i risultati ottenibili con il metodopseudostatico e quelli derivanti dal metodo degli spostamenti per fissati valori di spostamento
α → funzione della deformabilità dei terreni:tiene conto dei fenomeni di moto asincrono nella massa di terreno potenzialmente instabile
X
Metodi pseudostatici – coefficiente sismico equivalente
Progetto di Ricerca n. 6
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Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
Effetto della deformabilità del corpo di frana
• Cinematismo di collasso
• Geometria del pendio
• Parametri di resistenza: c', ϕ'
• Parametri di rigidezza e smorzamento G0 = f (p'), G = f (γ), D = f (γ)
• Accelerogrammi di ingresso
• analisi della risposta sismica in condizioni bi-dimensionali con il metodo lineare equivalente
• definizione dell'accelerogramma equivalente sulla superficie di scorrimento, e quindi degli spostamenti, con il metodo di Chopra
traslativo – Roma La Sapienzarotazionale – Napoli Federico II{
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
t
a(t)amax
ag,max
ISommità
Base
II
IIIIV
ag(t)
t
t
G
a(t) variabile nello spazio: analisi 2D della risposta sismica
[ ]∑ Δ⋅σ+Δ⋅τ=n
yxF1
iixixyh )t()t()t( iΔyi
Δxi
τxyi(t)
σxi(t)
aeq(t) = Fh(t)/M
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
2° anno – 1° semestre: attività delle unità operative:
• Valutazione della deformabilità del corpo di frana Sapienza Università di Roma e Università di Napoli Federico II
• Applicazione del metodo degli spostamenti a cinematismi con superfici di scorrimento mistilinee Università di Messina
• Valutazione delle condizioni di stabilità con analisi dinamiche avanzate Politecnico di Bari e Università della Calabria
• Analisi a ritroso di due case histories (frana di Andretta e frana di Calitri) Università di Firenze e Università di Catania
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
Pendio di altezza limitata – caratteristiche geometriche
β θDH
H/4
H
0.1
0.2
0.2
0.3
0.3
0.4
0.4
0.5
0.5
0.6
0 5 10 15 20 25
θ °
Kc
H : 20m, 60mβ : 20°, 30°(D·H - H): 4m, 8m, 16m, 32msuperficie di scorrimento scelta nell’intorno in cui Kc è
minimocinematismo traslativo - cuneo piano → θ :cinematismo rotazionale → meccanismi superficiali o profondi
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
ϕ' = 21°, 28°
γ = 19 kN/m3
025.00125.0H'c
−=γ
H, m c', kPa20 4.7560 14.2520 9.560 28.5
c'/γH = 0.0125
c'/γH = 0.025
Cuneo piano – parametri di resistenza
)'tantan1(cosW'tanU)'tan(
)'tantan1(cosWac'cKc ϕθθ
ϕβϕϕθθ +
−−++
=
Parametri geometrici
(H, D, β, U)Parametri di resistenza
(c’, ϕ’, γ)
H
a
b c
β θW
Sono analizzati solo i casi per i quali risulta 0 < Kc< 0.25
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
mn
rrOCR
ppS
pG
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛=
''0
2 Profili di G0
Terreni N.C. (OCR=1)
Terreni O.C. (OCR=10)G0 = f (p', OCR, …)
(Rampello, Silvestri, Viggiani 1994)
25.0m25%)(I 77.0)I( ln0914.04788.0n PP
===⋅+=
coefficiente S definito per argille ricostituite di media plasticità (Rampello, Silvestri, Viggiani 1994) :
S = 1200 (N.C.)
S = 1250 x 2 = 2500 (O.C.)per tener conto degli effetti della struttura (rilevanti per terreni O.C.)
0
5
10
15
20
25
30
0 200 400 600 800Vs30 (m/s)
z (m
)
Terreni O.C.
Vs=360m/s
Terreni N.C.
Caratteristiche di rigidezza
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
(Vucetic e Dobry, 1991)
(definite per IP = 25%)Curve di decadimento
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.001
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=4.5-5
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.001
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=5-5.5
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=5.5-6
0.1 1 10 100Joyner and Boore distance, Rjb (Km)
0.01
0.1
1
PGA
(g)
M=6-7
ASB96 mediaASB96 media +/- σ/2max PGA (comp. NS & WE)
17 x 2 registrazioni
Accelerogrammi di ingresso:registrazioni su roccia che soddisfino
la relazione di Ambraseys, Simpson e
Bommer 1996
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
1. ANALISI LITOSTATICA
2. PROPAGAZIONE DEL SISMA
3. CALCOLO SPOSTAMENTI
Contorno riflettente
Esempio analisi – caso del cuneo piano
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.3 STABILITA’ DEI PENDII
Modello 1
Modello 2 Modello 3 Modello 4
1 (u=0)
1F (u≠0)
2 (u=0)
2F (u≠0)
3 (u=0)
3F (u≠0)
4 (u=0)
4F (u≠0)
Profilo G0 2 2 2 2 2 2 2 2 Profondità Bedrock
4 4 4 4 4 4 4 4
Accelerogrammi 34 34 34 34 34 34 34 34 Analisi
propagazione 272 272 272 272 272 272 272 272
Modello 1
Modello 2 Modello 3 Modello 4
1 (u=0)
1F (u≠0)
2 (u=0)
2F (u≠0)
3 (u=0)
3F (u≠0)
4 (u=0)
4F (u≠0)
0 < Kc < 0.25 1 3 1 3 3 3 3 3 Analisi
spostamenti 272 816 272 816 816 816 816 816
cuneo piano
Modello 1 1F 2 2F 3 3F 4 4F H (m) 20 20 60 60 20 20 60 60 β (°) 20 20 30 30 20 20 30 30
u 0 ≠0 0 ≠0 0 ≠0 0 ≠0
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4Linea di ricerca 6.4
FONDAZIONI PROFONDE
Coordinatore: Armando Coordinatore: Armando SimonelliSimonelli
AttivitAttivitàà II annoII anno
Progetto di Ricerca n. 6
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Coordinamento nazionale:•Università del Sannio – A. L. Simonelli
• Università della Calabria – G. Dente• Università di Catania – M. Maugeri• Università della Calabria – V. Caputo• Seconda Università di Napoli – A. Mandolini
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Obbiettivo principale
Obbiettivo principale del progetto è l’individuazione di elementi da introdurre nelle normative in tema di interazione cinematica per
fondazioni profonde.
γ1
onde SH
Stratosoffice
γ1
Stratorigido
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Cronoprogramma
Importante: Sperimentazione su modello mediante tavola vibrante
Argomento Trimestri
Inquadramento dello stato delle conoscenze
Modellazione numerica di riferimento
Definizione dei casi di studio
Sperimentazione numerica estesa
Individuazione elementi per normativaIndividuazione elementi per normativa
Sperimentazione numerica estesa
Definizione dei casi di studio
Modellazione numerica di riferimento
Inquadramento dello stato delle conoscenze
TrimestriArgomento
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Quesiti primari … ed obiettivi
In quali situazioni è necessario valutare gli effetti dell’interazione cinematica(classe di sottosuolo, contrasto di rigidezza, sismicità dell’area)
Con quali strumenti si deve operare (nell’ottica del p.b.d.)(dalle analisi dinamiche …. ai metodi semplificati)
Confronto con azioni inerziali (ai fini del progetto del palo)(sincronismo degli effetti, condizioni di vincolo, sezione lungo il fusto e sezione in testa al palo)
Interazione cinematica
1.
2.
3.
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Attività scientifica in corso nel II Anno
Analisi parametriche dei casi di studio con :
approccio semplificato alla Winkler (con diversi codici di calcolo)
approcci semplificati al continuo
Confronto fra i risultati ottenuti con i diversi approcci
Tutte le analisi sono state effettuate utilizzando un data-base di accelerogrammi naturali registrati in Italia, appositamente confezionato
dall’AGI
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Campione di CASI DI STUDIO ANALIZZATI
H1 =
15
m
Lp=2
0 m
Φ 600
Vs1
Vs2
BEDROCK
H2 =
15
m
Interface
Fixed head
Scheme H1 H2 V1 V2 f1 V2/V1 Vs, 30 Soil type(m) (m) (m/s) (m/s) (Hz) (m/s) EC815 15 100 200 1.34 2.0 133
100 300 1.54 3.0 150 DS1 100 400 1.61 4.0 160
150 300 2.00 2.0 200150 400 2.22 2.7 218 C150 600 2.40 4.0 240
15 30 100 200 1.05 2.0 133100 300 1.34 3.0 150 D
S2 100 400 1.51 4.0 160150 300 1.56 2.0 200150 400 1.90 2.7 218 C150 600 2.29 4.0 240
15 6 100 200 1.54 2.0 160100 300 1.64 3.0 169 D
S3 100 400 1.68 4.0 174150 300 2.29 2.0 235150 400 2.39 2.7 245 C150 600 2.47 4.0 255
3 geometrie di sottosuolo(S1, S2, S3)
6 rapporti di velocità V2/V1per ciascuna geometria di sottosuolo
18 accelerogrammi x ogni caso di studio
324 analisi
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
VS1=100 m/s; VS2=200 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=100 m/s; VS2=300 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=100 m/s; VS2=400 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=100 m/s; VS2=200 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=100 m/s; VS2=300 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=100 m/s; VS2=400 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
Momenti flettenti cinematici per:
Stratigrafia S1 (H1= 15 e H2= 15m)
Sottosuolo tipo D
dall’alto verso il basso:
V2 / V1 = 2, 3 e 4
In grigio, i momenti di plasticizzazionedella sezione trasversale del palo,
per 3 configurazione di armature evalori di sforzo normale tipici per
un palo di diametro D=0.6 m.
ALCUNI RISULTATI
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
VS1=150 m/s; VS2=400 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=150 m/s; VS2=600 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT0008
φ 16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=150 m/s; VS2=300 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000
M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=150 m/s; VS2=400 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=150 m/s; VS2=600 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT0008
φ 16
12 φ
24
12 φ
30
VS1=150 m/s; VS2=300 m/s
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
0 200 400 600 800 1000
M kin (KN*m)
z (m
)
A-AAL018 A-STU000
A-STU270 ATMZ000
ATMZ270 B-BCT000
B-BCT090 C-NCB000
C-NCB090 E-AAL108
E-NCB000 E-NCB090
J-BCT000 J-BCT090
R-NC2000 R-NC2090
R-NCB090 TRT000
8 φ
16
12 φ
24
12 φ
30
Momenti flettenti cinematici per:
Stratigrafia S1 (H1= 15 e H2= 15m)
Sottosuolo tipo C
dall’alto verso il basso:
V2 / V1 = 2, 3 e 4
ALCUNI RISULTATI
Risultati analoghi per le geometrie di sottosuolo S2 ed S3
Progetto di Ricerca n. 6
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Il momento flettente cinematico Mkin aumenta sensibilmente al crescere del contrasto di velocità, V2/V1
I momenti crescono, ovviamente, passando dal sottosuolo C a quello D
Per sottosuoli di tipo D il momento cinematico è significativo anche in testa al palo, laddove si verificheranno anche le sollecitazioni inerziali
Per sottosuoli di tipo D il momento flettente cinematico può risultare ben superiore al momento di plasticizzazione della sezione trasversale del palo.
I momenti flettenti cinematici così calcolati devono essere considerati validi fino a che non si attinge il momento di (prima) plasticizzazione della sezione
Riepilogando :
Progetto di Ricerca n. 6
Riunione annuale Reluis – Roma, 3 luglio 2007
Linea di ricerca 6.4 FONDAZIONI PROFONDE
Sono attualmente in corso (o in programma a breve) :
Completamento analisi alla Winkler (BDWF)
approcci complessi basati sull’analisi al continuo (modello 3-D del palo singolo e di piccoli gruppi di pali con il codice ABAQUS), in collaborazione con SUN
sperimentazione su modello mediante tavola vibrante, presso l’EERC dell’Università di Bristol (autunno 2007)
Principali attività previste per il III Anno (Luglio 2008)
• Analisi dinamiche con il codice ABAQUS del palo singolo e di piccoli gruppi di pali, portando in conto la non linearità del terreno ed eventualmente del palo
• Confronto dei risultati delle analisi con i risultati della sperimentazione su tavola vibrante
• Estrapolazione di indicazioni da poter recepire a livello normativo