progetto guggenheim bambini 5 anni

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PROGETTO «SEGNO E GRAFIA» Progetto in collaborazione con la galleria d’arte Peggy Guggenheim di Venezia Gruppo Giraffe (bambini 5/6 anni) a.s. 2012/13 SCUOLA DELL’INFANZIA «G. RODARI» CEGGIA Ins.: De Matteis Helga, Visentin Michela, Antonini Marinella, Anna Lisa Griffoni, Garbin Barbara Premessa Premessa Premessa Premessa La traccia che segue il nostro progetto si dispone in due momenti: uno propone ai bambini un percorso, vissuto anche con il corpo, che valorizza il gesto semplice dell’eseguire un segno, partendo dal punto per arrivare alla figura; l’altro cerca di aiutare i bambini ad associare il suono al segno come ad esempio accade per le lettere. Il percorso mira a dare dignità al segno dal più semplice al più complesso, quale strumento di comunicazione necessario per la maturazione della persona che fruisce delle proprie competenze in modo creativo, libero e fantastico. Spunto iniziale per le attività è stato il racconto di «Releè va al Guggenheim», che ha permesso ai bambini di conoscere la galleria di Peggy ed alcune sue opere. Al termine di ogni attività, i bambini hanno composto le loro opere. In un caso hanno collaborato per la realizzazione di un dipinto collettivo.

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itinerario metodologico svolto dai b/i di 5 anni

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Page 1: Progetto guggenheim bambini 5 anni

PROGETTO «SEGNO E GRAFIA»

Progetto in collaborazione con la galleria d’arte Peggy Guggenheim di VeneziaGruppo Giraffe (bambini 5/6 anni)

a.s. 2012/13 SCUOLA DELL’INFANZIA «G. RODARI» CEGGIA

Ins.: De Matteis Helga, VisentinMichela, Antonini Marinella, Anna Lisa Griffoni, Garbin Barbara

PremessaPremessaPremessaPremessaLa traccia che segue il nostro progetto si dispone in due momenti: uno propone ai bambini un percorso, vissuto anchecon il corpo, che valorizza il gesto semplice dell’eseguire un segno, partendo dal punto per arrivare alla figura;l’altro cerca di aiutare i bambini ad associare il suono al segno come ad esempio accade per le lettere. Il percorso miraa dare dignità al segno dal più semplice al più complesso, quale strumento di comunicazione necessario per lamaturazione della persona che fruisce delle proprie competenze in modo creativo, libero e fantastico. Spunto inizialeper le attività è stato il racconto di «Releè va al Guggenheim», che ha permesso ai bambini di conoscere la galleria diPeggy ed alcune sue opere. Al termine di ogni attività, i bambini hanno composto le loro opere. In un caso hannocollaborato per la realizzazione di un dipinto collettivo.

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LA LINEAIl punto insieme ad altri punti scrive una traccia checambia secondo lo stile di ciascuno e che ci caratterizza.Messi uno dopo l’altro si trasformano in linea.Può essere più sottile o più grossa. Può andare nellastessa direzione, linea dritta, oppure cambiare edivenire curva.

La linea rappresenta la realtà, vista nella sua essenza, come «Composizione con rosso» di P. Mondrian.

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La linea, usata apparentemente in modocasuale, descrive i «pensieri in libertà» diogni bambino. Assume dimensioni e direzionidiverse, ma proprio per questo diviene gestoche esterna le emozioni e il carattere diognuno di noi, come con il ghirigoro.

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Come Pollock anche noi diamo vita al segno

Il percorso ha trovato un punto di sintesi(punti, linee dritte e linee curve)nell’elaborazione personale e collettiva diun’opera di J. Pollock, dove i bambini, con gestisemplici ed istintivi hanno sperimentatol’action painting (pittura d’azione in liberauscita).

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Dal segno al segno-simbolo

I bambini osservando i quadri di Capogrossi, hannoconstatato come in ogni opera del pittore ci sia unaforma caratteristica che si ripete. Sono stati invitatiad esprimere il loro parere sul significato di quelleforme, composte da linee dritte e curve. Le forme per loroassumevano vari significati, ad esempio una forchetta,un pettine, un ponte, ecc. Successivamente, ognibambino ha scelto una forma dei quadri visionati ecome Capogrossi, l’ha ripetuta secondo uno schemapersonale, usando solo i colori rosso e nero, su fogliobianco.

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Il segno diventa evento sonoro

Grazie alle opere di Capogrossi, i bambini hanno potutoconstatare che ogni segno è portatore di un significato.Anche le lettere, a partire dalle vocali, per noisignificano qualcosa, in particolare portano un suonoche si modifica a seconda di come si dispongono i segniscritti. Le vocali sono fonemi che costituiscono glielementi base della pronuncia, attorno ai quali siaggregano gli altri suoni della lingua. Ogni bambino èstato invitato a riprodurre liberamente le vocali «allamaniera di Capogrossi», con la propria grafia.