progetto impianto gas

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1 COMUNE DI FOGGIA Provincia di Foggia PROGETTO IMPIANTO ADDUZIONE GAS Elaborato Relazione tecnica Impianto GAS Metano Committente: RIFERIMENTO ELABORATO COMUNE ID CATASTALE DATA REVISIONE IG - RT FOGGIA Foglio Particelle Luglio 2015 Data 0 Luglio 2015 Scala -

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Progetto per il dimensionamento dell’impianto interno (tubazione e accessori, aerazione, ventilazione e prove di tenuta) necessario alla distribuzione del gas metano alle diverse apparecchiature utilizzatrici.L’impianto di adduzione gas serve la caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento dell’immobile e le apparecchiature destinate alla cottura dei cibi ubicate nel locale cucina

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Page 1: Progetto Impianto GAS

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COMUNE DI FOGGIA Provincia di Foggia

PROGETTO IMPIANTO ADDUZIONE GAS

Elaborato Relazione tecnica Impianto GAS Metano

Committente:

RIFERIMENTO ELABORATO COMUNE ID CATASTALE DATA REVISIONE

IG - RTFOGGIA

Foglio Particelle Luglio 2015 n° Data

0 Luglio 2015

Scala

-

Page 2: Progetto Impianto GAS

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Sommario 1. Descrizione del progetto ........................................................................................................................... 3

2. Riferimenti normativi ................................................................................................................................ 3

2.1. Termini e definizioni .............................................................................................................................. 4

3. Descrizione e progettazione dell’impianto ................................................................................................ 6

3.1. Apparecchi utilizzatori ........................................................................................................................... 6

3.2. Il percorso della tubazione e relativo dimensionamento ...................................................................... 6

3.3. Gli attraversamenti della muratura e ancoraggi ................................................................................... 9

3.4. Le valvole di intercettazione e le apparecchiature ................................................................................ 9

3.5. La aerazione e ventilazione del locale cucina ........................................................................................ 9

4. Lo smaltimento dei vapori di cottura ...................................................................................................... 10

4.1. Cappa con camino a pressione positiva .............................................................................................. 10

4.2. Verifica camino .................................................................................................................................... 12

5. Requisiti fisici locale cucina (DM 12/04/1996) ........................................................................................ 13

6. Prescrizione sui materiali (UNI CIG 7129-3:2008) ................................................................................... 13

6.1. Condotti per vapori di cottura - Requisiti minimi ................................................................................ 13

6.2. Canale di esalazione - Requisiti minimi ............................................................................................... 14

6.3. Caratteristiche costruttive - Scarico dei prodotti della combustione/vapori...................................... 14

6.4. Caratteristiche generali del collettore da fumo (Rif. Cappa) ............................................................... 14

6.5. Camini/condotti singoli e collettivi - Requisiti generali e prescrizioni per l’installazione (Rif. Camino

caldaia) ............................................................................................................................................................ 14

7. Collaudo e prova di tenuta dell’impianto interno ................................................................................... 15

8. Varie ......................................................................................................................................................... 15

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1. Descrizione del progetto

Il progetto in oggetto riguarda il dimensionamento dell’impianto interno (tubazione e accessori, aerazione, ventilazione e prove di tenuta) necessario alla distribuzione del gas metano alle diverse apparecchiature utilizzatrici facenti parte del xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, nel Comune di Foggia. L’impianto di adduzione gas serve la caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento dell’immobile e le apparecchiature destinate alla cottura dei cibi ubicate nel locale cucina.

2. Riferimenti normativi

Il progetto è stato redatto in conformità alle seguenti norme di settore:

UNI 7129-1 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete didistribuzione - Progettazione e installazione - Parte 1: Impianto interno;

UNI 7129-2 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete didistribuzione - Progettazione e installazione - Parte 2: Installazione degliapparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione;

UNI 7129-3 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete didistribuzione - Progettazione e installazione - Parte 3: Sistemi di evacuazionedei prodotti della combustione;

UNI EN 10255 Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura -Condizioni tecniche di fornitura;

UNI EN 1555-2 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione digas combustibili - Polietilene (PE) - Parte 2: Tubi;

UNI EN 13384-1 Camini - Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 1:Camini asserviti ad un solo apparecchio;

UNI EN 14800 Assemblaggi di tubi metallici ondulati di sicurezza per ilcollegamento di apparecchi domestici che utilizzano combustibili gassosi;

UNI 8723 - Impianti a Gas per l’ospitalità professionale di comunità e similare.

D.M. n.37 del 22/01/2008

D.M. 12.04.1996

D.M. 10.03.1998

Circolare dei VVF prot. n. 6181 del 08 maggio 2014

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2.1. Termini e definizioni

La presente relazione tecnica fa riferimento ai seguenti termini e definizioni: Ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari Per ospitalità professionale e di comunità si intende il complesso delle attività che afferiscono, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, ai settori turistico alberghiero, della ristorazione, dei bar, delle grandi catene di ristorazione aperte al pubblico, delle comunità e degli enti pubblici e privati. Inoltre, per ambiti similari, ci si riferisce, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, a: conventi, circoli, associazioni. Apparecchio di Tipo A Apparecchio non previsto per il collegamento a camino/canna fumaria o a dispositivo di evacuazione dei prodotti della combustione all'esterno del locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo dell’aria comburente e l’evacuazione dei prodotti della combustione avvengono nel locale di installazione. Apparecchio di Tipo B Apparecchio previsto per il collegamento a camino/canna fumaria o a dispositivo che evacua i prodotti della combustione all'esterno del locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo dell'aria comburente avviene nel locale d’installazione e l’evacuazione dei prodotti della combustione avviene all’esterno del locale stesso. Apparecchio di Tipo C Apparecchio il cui circuito di combustione (prelievo dell'aria comburente, camera di combustione, scambiatore di calore e evacuazione dei prodotti della combustione) è a tenuta rispetto al locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo dell'aria comburente e l’evacuazione dei prodotti della combustione avvengono direttamente all’esterno del locale. Impianto interno Tubazione a valle del punto di consegna che termina al collegamento di entrata degli apparecchi. Nota: L’impianto interno comprende le tubazioni installate sia nella parte interna che esterna dell’edificio. Aerazione Ricambio dell’aria necessaria sia per lo smaltimento dei prodotti della combustione, sia per evitare miscele con un tenore pericoloso di gas non combusti. Vapori di cottura Insieme dei prodotti della combustione e/o dei vapori/esalazioni risultanti dalla cottura dei cibi.

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Vapori Insieme dei prodotti della combustione e/o dei vapori/esalazioni risultanti da processi di lavaggio, asciugatura e affini e/o dei vapori di cottura. Sistemi di aspirazione Dispositivi atti ad aspirare, captare, convogliare ed espellere i vapori. Si dividono in: •sistemi di aspirazione a tiraggio naturale •sistemi di aspirazione dotati di elettroventilatore Ventilazione Afflusso dell’aria necessaria alla combustione. Camino (condotto) per vapori di cottura Struttura o condotto ad andamento prevalentemente verticale atto a convogliare ed espellere i vapori di cottura in atmosfera. Camino (condotto) per vapori Struttura o condotto ad andamento prevalentemente verticale atto a convogliare ed espellere i vapori in atmosfera. Condotto collettivo per vapori Condotto asservito a più apparecchi installati su diversi piani di un edificio. Tale condotto può essere anche ramificato. Condotti di aerazione per vapori Condotti verticali o orizzontali singoli o collettivi che consentono di convogliare i vapori all’esterno. Condotti di ventilazione Condotti verticali o orizzontali, singoli o collettivi che consentono di convogliare l’aria per la combustione dall’esterno al locale di installazione di un apparecchio di utilizzazione. Locale aerabile Locale dotato di dispositivi che consentono l’aerazione su necessità. Tali dispositivi possono essere costituiti da generiche aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno quali porte, finestre, portefinestre, lucernari, ecc. Si definiscono altresì aerabili i locali d’installazione dotati di più aperture (porte, finestre, aperture permanenti) non direttamente comunicanti con l’esterno, ma comunicanti con almeno due locali dotati di aperture apribili e comunicanti direttamente con l’esterno. Locale o apposito alloggiamento aerato Locale o apposito alloggiamento dotato di dispositivi che consentono l’aerazione permanente. Tali dispositivi possono essere costituiti da: • una o più aperture comunicanti permanentemente con l’esterno, realizzate su pareti perimetrali, serramenti o infissi; • condotti di aerazione per vapori.

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3. Descrizione e progettazione dell’impianto

3.1. Apparecchi utilizzatori

Gli apparecchi serviti dall’impianto di adduzione del gas in progetto risultano come di seguito: 1) N. 1 Caldaia a condensazione Pmax = 34,8 kW tipo C, portata volumica max teorica = 3,66 mc/h, 2) N.1 piani di cottura Pmax=35 kW, portata volumica max teorica = 3,26 mc/h 3) N.1 cuocipasta Pmax=14 kW, portata volumica max teorica = 1,40 mc/h Il piano cottura e il cuocipasta sono dotati di cappa aspirante, progettata ai sensi delle norme UNI 8723. L’impianto è stato calcolato tenendo conto della situazione impiantistica con una contemporaneità di utilizzo pari al 100%. La massima portata volumica totale dell’adduzione gas sarà pertanto pari a 8,32 mc/h.

3.2. Il percorso della tubazione e relativo dimensionamento

Come accennato, l’impianto di adduzione del gas di cui trattasi consiste nella linea di adduzione che serve da un lato il locale cucina e dall’altro la caldaia per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento dell’immobile. Il contatore di fornitura verrà posizionato all’esterno dell’immobile, ubicato in apposita colonnina ispezionabile, con le relative dotazioni (valvola d’intercettazione, presa pressione). In relazione alle portate da smaltire è previsto l’utilizzo di un contatore di classe G6 (Qmax = 10 m3/h). L’impianto ha dunque origine dal vano contatore posto sull’accesso laterale dell’immobile e attraversa, in alloggiamento tecnico, con tubazione in acciaio (diametro 1’’ ½ ), la stradina di accesso per poi risalire a ridosso del fabbricato. L’alloggiamento tecnico ha come scopo primario la protezione meccanica delle tubazioni nei confronti delle sollecitazioni meccaniche cui potrebbe essere sottoposta tra cui l’eventuale stazionamento o transito di autoveicoli. La tubazione dovrà essere protetta mediante una guaina in acciaio (contro tubo) di spessore non inferiore a 2 mm. Lo spazio compreso tra la tubazione e la struttura potrà essere

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riempito o meno con sabbia o altro materiale inerte vagliato (con granulometria non maggiore di 6 mm). In ogni caso la tubazione non va resa solidale con la struttura di contenimento. L’alloggiamento tecnico non deve consentire l’accumulo di gas e il ristagno di liquidi quali ad esempio l’acqua piovana. In corrispondenza dell’arrivo sulla parete esterna del fabbricato, in apposita nicchia, la tubazione verrà intercettata da una valvola di chiusura e subito dopo la stessa verrà derivata, mediante una serie di 2 raccordi a T, per alimentare le linee alla cucina costituite da tubazioni in multistrato Ø 32mm e il generatore (caldaia) con tubazione in multistrato Ø 26mm. Le tubazioni di collegamento degli apparecchi di cottura saranno invece costituite da tubazioni in acciaio Ø ½ ‘. Ogni diramazione sarà dotata di valvola di intercettazione manuale con manovra a chiusura rapida per rotazione di 90° ed arresti di fine corsa nelle posizioni di tutto aperto e di tutto chiuso.

Il dimensionamento dell’impianto (in allegato) è stato condotto applicando la seguente formula, ammettendo una massima perdita di carico del tratto più sfavorevole non superiore ad 1mbar:

LD

VPP

i

BA **200

* 2

dove PA è la pressione relativa in un punto A (in mbar) PB è la pressione relativa in un punto B (in mbar) λ è il coefficiente di attrito =λ0 + b/Di

λ0 =0,0072 +0,612/Re0,35

b = 2,9*10-5*Re0,109 Re è il numero di Reynolds = 354*(Q/(Di*θ))*10-6 Q è la portata di gas (in m3/h, a 15°C e 1013 mbar) θ è la viscosità cinematica (in m2/s) V è la velocità del gas (in m/s) = Q/(2827*Di

2) γ è la massa volumica del gas (in kg/m3, a 15°C e 1013 mbar) L è la lunghezza virtuale della tubazione (in metri) Di è il diametro interno della tubazione (in metri) Il calcolo della portata transitabile deriva dalla valutazione della portata volumica inerente ai singoli apparecchi utilizzatori, come da schede tecniche degli apparecchi, di seguito specificata:

- portata caldaia: 5,27 m3/h - portata piani di cottura: 1,02 m3/h

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In tabella seguente sono riassunti i dati di calcolo inerenti ai singoli tratti di verifica:

Tratto

Di (mm)

De (mm)

Portata Q

(mc/h)

Lungh. reale

tronco (m)

curve a 90°

raccordo a T

raccordo a croce

raccordo a gomito

Rubinetto lunghezza

virtuale della

tubazione

ΔP (mbar)

n° Leq n° Leq n° Leq n° Leq n° Leq

TUBAZIONE 1 ALLA

CUCINA.

A-B 42,50 48,30 8,32 12,00 3 1,50 1 2,00 0 0,00 0 0,00 2 1,60 17,10 0,15

B-C 26,00 32,00 3,26 10,00 6 3,00 1 2,00 0 0,00 0 0,00 2 1,60 16,60 0,30

C-D2 18,00 21,30 3,26 3,00 3 0,60 0 0,00 0 0,00 0 0,00 1 0,30 3,90 0,41

ΔP TOT tratta (mbar) 0,86

TUBAZIONE 2 ALLA

CUCINA

A-B 42,50 48,30 8,32 12,00 3 1,50 1 2,00 0 0,00 0 0,00 2 1,60 17,10 0,15

B-C 26,00 32,00 1,40 10,00 6 3,00 1 2,00 0 0,00 0 0,00 2 1,60 16,60 0,07

C-D2 18,00 21,30 1,40 3,00 3 0,60 0 0,00 0 0,00 0 0,00 1 0,30 3,90 0,12

ΔP TOT tratta (mbar) 0,34

TUBAZIONE ALLA

CALDAIA

A-B 42,50 48,30 8,32 12,00 3 1,50 1 2,00 0 0,00 0 0,00 2 1,60 17,10 0,15

B-E 20,00 26,00 3,66 3,00 2 1,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 2 1,60 5,60 0,43

ΔP TOT tratta (mbar) 0,58

Le perdite di carico inerenti ai pezzi speciali sono state calcolate traducendole in lunghezze equivalenti secondo il seguente prospetto:

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3.3. Gli attraversamenti della muratura e ancoraggi

Gli attraversamenti delle pareti sono realizzazioni con la posa di opportuni tubi camicia in pvc sigillati dalla parte interna nel passaggio da esterno ad interno e libero negli altri casi di attraversamenti interni. La tubazione in acciaio è idoneamente ancorata alla muratura con appositi collari.

3.4. Le valvole di intercettazione e le apparecchiature

Oltre alla valvola con presa di pressione in corrispondenza del contatore (C1) e alle valvole di intercettazione all’esterno (C2, C3) e all’ingresso dell’unità (C4, C5), nel locale cucina sono disposte altre due valvole (C6 e C7 - una per ogni linea di alimentazione) a comando elettrico a chiusura in condizioni di riposo e aperta solo con funzionamento idoneo della cappa aspirante i vapori di cottura prodotti dalla cucina e dal cuocipasta, in accordo al punto 6.1 della UNI 8723 che così recita “ In presenza di sistemi di aerazione o ventilazione forzata, l’erogazione del gas alle apparecchiature deve essere direttamente asservita ai sistemi stessi e deve interrompersi nel caso in cui la portata di aria scenda al di sotto del valore prescritto di cui al punto 6.3.1. (1,72 mc/h per KW). Ogni apparecchiatura, posta in opera secondo le indicazioni del relativo costruttore, è intercettata da relativa valvola (diametro 1/2”). Tutte le apparecchiature, dotate di dispositivo di sorveglianza di fiamma e poste a distanza superiore a 1,5 mt da contatori elettrici, insistono nel locale cucina . In corrispondenza della derivazione alla caldaia verrà installato un rubinetto con chiave dotato di presa di pressione, da cui ha inizio l’Impianto domestico ai sensi delle norme UNI-CIG 7129/08.

3.5. La aerazione e ventilazione del locale cucina

Nella cucina le apparecchiature di cottura smaltiscono i vapori di cottura tramite idonea cappa aspirante collegata tramite canale di esalazione al condotto/terminale di scarico convogliante i vapori di cottura a tetto. La ventilazione del locale è assicurata da aperture permanenti posti in alto. L’apertura di ventilazione deve permettere l’ottimale combustione del gas metano e assicurare ai fini igienici un idoneo ricambio dell’aria ambiente in funzione della portata di aspirazione della cappa.

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L’areazione del locale (evacuazione dei prodotti della combustione all’interno del locale) avviene tramite cappa dotata di un motoventilatore (aspiratore) della SAFIR, tipo SDR 7/7-4 caratterizzato da una portata aspirante di 1800 mc/h di gran lunga superiore alla minima portata di aspirazione prevista dalla norma e pari a 1,72 mc/h per KW (cucina+cuocipasta) che nel caso specifico vale: 1,72 x (35+15) = 68,8 mc/h L’apertura di ventilazione teorica non deve essere minore di 6 cmq per KW ovvero: Gt = 6 x (35+15) = 6 x 40 = 240 cmq mentre quella necessaria al reintegro d’aria per effetto dell’aspirazione della cappa vale: G = 1800 / 3600 / 1(m/s) x 10000 (cmq/mq) = 5000 cmq Fra le due quella da prendere come valore minimo da assicurare è la maggiore. Tre finestre a vasistas nella parte alta del locale laboratorio assicurano la necessaria ventilazione con una superficie libera di : Ge = 3 x 110 x 55 x 36% = 6534 cmq > G = 5000 cmq Tale valore risulta superiore a quanto prescritto anche dal DM 12 aprile 1996 per locali in cui sono installate apparecchiature di portate termiche maggiori di 35 kW fissa una sezione minima di ventilazione pari a 3000 cm2.

4. Lo smaltimento dei vapori di cottura

4.1. Cappa con camino a pressione positiva

I camini a pressione positiva sono soggetti alle seguenti verifiche: -la pressione richiesta (per vincere le resistenze nel tratto del camino) nella sezione di ingresso dei fumi nel camino deve essere minore o uguale alla pressione positiva fornita nella stessa sezione: PZO = PZO e -la pressione richiesta (per vincere le resistenze nel tratto del camino) nella sezione di ingresso dei fumi deve essere minore o uguale alla pressione massima ammessa dal camino: PZO = PZc,Excess -la somma della pressione richiesta (per vincere le resistenze nel tratto del camino) nella sezione di ingresso dei fumi e della pressione resistente del canale da fumo deve essere minore o uguale alla pressione massima ammessa dal canale da fumo: PZO + PRV - PHV = PZv,Excess -la temperatura della parete interna all’uscita del camino deve essere maggiore o uguale alla temperatura limite (che sarà uguale a 0 nel caso di camino umido e uguale alla temperatura di rugiada nel caso di camino secco): Tiob = Tg

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La cappa è collegata al gruppo di aspirazione dotato di uscita scatolare 30x30 con tratto orizzontale di 1 mt e tratto verticale di 2mt. Di seguito si riporta il calcolo della massima perdita di pressione in Pa da confrontare con la minima prevalenza generata dall’aspiratore SAFIR. Simulazione Termo-Fluidodinamica - Cappe da cucina ristorazioni

Grandezze Simbolo Unità Valore

Fattore di Sicurezza SE adm 1.2

Fattori di attrito psi

0.0317

Diametro Idraulico Interno Dh m 0.3

Rugosità media

(0,001 per camini rigidi - 0.003 per camini flessibili) r m 0.001

Densità media valori di cottura rm kg/m3 1.03715

Pressione dell'aria esterna

(Seleziona l'altezza sul livello del mare)

m 100

pL Pa 95879

Costante di elasticità dei gas R J/kgK 300

Temperatura media miscela valori di cottura - aria Tm K 308.15

°C <

Velocità media miscela valori di cottura - aria Vm m/s 5.68641

Portata in massa valori di cottura - aria m Kg/s 0.41667

Kg/h 1500

Area della sezione del condotto A m2 0.07065

Lunghezza del condotto H m 18

Perdita di pressione/moto PR Pa 38.27187

Elemento Perdita Quantità

Gomito a 45° 0.4 2

Gomito a 87° 0.9 0

Elemento a T a 87° 0.9 0

Elemento a T a 45° 0.4 0

Cappa parapioggia 1.2 1

Somma coefficiente resistenza localizzata adm 3.3

Perdita di pressione per resistenze Pa 66.4023

Perdita di pressione totale Pa 104.67417

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4.2. Verifica camino

Con riferimento alle caratteristiche dell’aspiratore della SAFIR SDR 7/7-4 dalla verifica della curva di funzionamento (cfr. figura seguente)

si evince che alla portata aspirante di 1800 mc/h corrisponde una minima prevalenza di ca. 120 Pa, risultando: Pamin=120 Pa > Pamax=105 Pa pertanto la verifica risulta soddisfatta. Il camino di evacuazione dei vapori di cottura sarà dunque caratterizzato da un diametro idraulico di 30 cm e realizzato mediante canale da fumo equivalente di sezione rettangolare delle dimensioni di: 25x35 cm, rispettando in tal modo la prescrizione che il rapporto tra i due lati sia inferiore a 1,5.

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5. Requisiti fisici locale cucina (DM 12/04/1996)

Il locale cucina rispetta i requisiti previsti al DM 12/04/1996 e in particolare presenta una parete, di lunghezza non inferiore al 15% del perimetro confinante con spazio

scoperto con accesso diretto dall’esterno tramite porta larga 1,2 m (>0,9 m) in

materiale di classe 0 di reazione al fuoco e dal locale consumazione pasti, tramite

porte larghe più di 0,9 m di classe almeno REI 30, dotate di dispositivo di

autochiusura.

Le strutture portanti devono possedere resistenza al fuoco non inferiore a R 60,

quelle di separazione da altri ambienti non inferiore a REI 60.

La cappa deve essere costruita in materiale di classe 0 di reazione al fuoco e dotata

di filtri per grassi e di dispositivi per la raccolta delle eventuali condense.

6. Prescrizione sui materiali (UNI CIG 7129-3:2008)

6.1. Condotti per vapori di cottura - Requisiti minimi

I condotti singoli o collettivi per vapori di cottura devono rispondere ai seguenti requisiti minimi: - essere realizzati in materiali adatti a resistere nel tempo alle normali sollecitazioni meccaniche e rispondenti ai requisiti della UNI EN 1443 relativamente alla resistenza all’umidità (W ) e alla temperatura (T80); - avere andamento prevalentemente verticale ed essere privi di strozzatura in tutta la sua lunghezza; - essere distanziati da fonti di calore che potrebbero danneggiarli; - essere dotati alla sommità di un dispositivo che impedisca la penetrazione della pioggia e della neve; inoltre deve essere presente, un’opportuna protezione contro l’ingresso di corpi estranei (per esempio volatili); - essere di classe W (resistente all’umidità); - essere dotati di giunzioni a tenuta adatte alla pressione di esercizio (condotto per vapori di cottura funziona in pressione positiva); - essere garantita la corretta evacuazione dei vapori di cottura in tutte le condizioni atmosferiche. - non essere convogliato nello stesso condotto per lo scarico dei vapori di cottura lo scarico dei prodotti della combustione di altre tipologie di apparecchi/dispositivi.

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6.2. Canale di esalazione - Requisiti minimi

Il canale di esalazione da utilizzare per il collegamento della cappa al condotto di evacuazione deve soddisfare i requisiti precedenti.

6.3. Caratteristiche costruttive - Scarico dei prodotti della

combustione/vapori

Requisiti generali Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto.

6.4. Caratteristiche generali del collettore da fumo (Rif. Cappa)

Il collettore da fumo ha il compito di raccogliere e convogliare i vapori di due o più apparecchi/cappe/estrattori verso un camino o un condotto. Esso deve rispondere alle caratteristiche precedenti e soddisfa le condizioni di seguito descritte: · ha sezione interna di forma quadrangolare 30x30 cm (gli spigoli sono arrotondati con raggio di curvatura non minore di 20 mm); · in ogni condizione di funzionamento e nelle varie possibili configurazioni, in particolare anche con uno o più apparecchi spenti, non deve sussistere un ritorno di prodotti della combustione nel locale di installazione;

6.5. Camini/condotti singoli e collettivi - Requisiti generali e

prescrizioni per l’installazione (Rif. Camino caldaia)

I camini/condotti sono installati rispettando le seguenti indicazioni: · hanno andamento prevalentemente verticale e sono privi di qualsiasi strozzatura per tutta la loro lunghezza; · ha al di sotto dell’allacciamento del condotto di scarico/canale da fumo/collettore, una altezza pari ad almeno 500 mm da utilizzarsi come camera di raccolta; · l’accesso a detta camera è garantito mediante un’apertura di ispezione munita di chiusura metallica con guarnizione; le caratteristiche strutturali della camera di raccolta sono le stesse del camino; Il sistema funzionante in pressione positiva non è addossato alla struttura perimetrale dell’edificio nè all’interno della stessa.

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7. Collaudo e prova di tenuta dell’impianto interno

L'impianto dovrà essere collaudato prima di essere messo in funzione ed al termine dei lavori la ditta dovrà rilasciare al committente una dichiarazione scritta attestante la conformità dell'impianto alle leggi vigenti. La prova andrà effettuata con le seguenti modalità:

- si tappano provvisoriamente tutti i raccordi di alimentazione degli apparecchi ed il collegamento al contatore e si chiudono i relativi rubinetti;

- si immette nell'impianto aria o altro gas inerte, fino a che sia raggiunta una pressione di almeno 100 mbar;

- dopo il tempo di attesa necessario per stabilizzare la pressione (comunque dopo un tempo non minore di 15 min), si effettua una prima lettura della pressione, mediante un manometro ad acqua o apparecchio equivalente, di sensibilità minima di 0,1 mbar (1 mm H2O);

- trascorsi 15 min dalla prima, si effettua una seconda lettura: fra le due letture non dovrà essere rilevata alcuna caduta di pressione.

Se si verificassero delle perdite, queste dovranno essere ricercate con l'ausilio di soluzione saponosa o prodotto equivalente, ed eliminate; le parti difettose dovranno essere sostituite e le guarnizioni rifatte, senza possibilità di riparazioni. Eliminate le perdite, occorrerà ripetere la prova di tenuta dell'impianto fino ad ottenimento di risultato positivo.

8. Varie

E' richiesto il marchio di qualità IMQ e CE per tutte le apparecchiature di utilizzo. Il montaggio e l’installazione delle apparecchiature utilizzatrici e dell’intero impianto di adduzione gas dovrà essere eseguito da ditta regolarmente inscritta all’albo, come prescritto dal Decreto n. 37/08. Al termine dei lavori la ditta installatrice dovrà rilasciare regolare dichiarazione di conformità completa in ogni sua parte. I lavori dovranno essere eseguiti in conformità ed in sicurezza nel rispetto del D.lgs 81/08. I lavori dovranno essere eseguiti in conformità e nel rispetto delle leggi e regolamenti edilizi comunali.