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PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEI DSA

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PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEI DSA

PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEI DSA

SVOLTO PRESSO L'ISTITUTO COMPRENSIVO DI DRO (dal 2005 al 2016)

L' APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA

NEI BAMBINI

LOGOPEDISTA RAFFAELA FOLETTI

DRO, 19 OTTOBRE 2016

RAFFAELA FOLETTI

Tecnico di Logopedia

Lavoro da 30 anni continuativamente in

Neuropsichiatria Infantile

come Logopedista

e attualmente presto servizio presso

il Distretto Sanitario Alto Garda e Ledro.

COSA SONO LE DIFFICOLTA' ASPECIFICHE DI APPRENDIMENTO

(DAA)

● Le difficoltà d'apprendimento sono rilevabili nel 10-16% della popolazione scolastica.

● Riguardano tutte le difficoltà di lettura, scrittura, calcolo, comprensione, risoluzione di problemi, esecuzione grafica, memoria, che si possono riscontrare in una classe.

● Sono correlate a esiti di malattie organiche (epilessie, sordità, gravi patologie visive, sindromi genetiche ) o a immaturità affettiva o a capacità cognitive inferiori alla media o a disagio sociale o da disturbi dell'attenzione oppure quando il tempo di esposizione alla lingua italiana orale sia inferiore ai tre anni.

In una classe di 25 alunni, secondo le statistiche,

troveremo 4 alunni con difficoltà di apprendimento.

COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI D'APPRENDIMENTO

(DSA)

● Si rilevano nel 2 – 5% della popolazione scolastica in Italia (nei paesi anglosassoni le percentuali sono intorno al 10%)

● E' più frequente nei maschi che nelle femmine (rapporto di 1 a 4 secondo alcuni autori, secondo altri 1 a 3)

● E' importante la familiarità (40% sul ramo paterno, 20% sul ramo materno)

● E' importante se il bambino ha sofferto di Disturbi del Linguaggio (40-50%)

In una classe troveremo un alunno con DSA

I DSA SI MANIFESTANO CON

Disturbo specifico di lettura (DISLESSIA)

Disturbo specifico della compitazione (DISORTOGRAFIA)

Disturbo specifico grafo-motorio (DISGRAFIA EVOLUTIVA)

Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (DISCALCULIA)

Queste forme sono spesso associate

DISTURBO SPECIFICO significa che si manifesta in un bambino, in assenza di deficit neurologici, cognitivi, sensoriali, relazionali e che ha giovato di normali opportunità educative e scolastiche.

La DISLESSIA riguarda la decifrazione dei segni grafici, nella velocità e nella correttezza.

La DISORTOGRAFIA coinvolge i processi linguistici di transcodifica e la capacità di associare stabilmente e rapidamente i fonemi ai grafemi.

La DISGRAFIA EVOLUTIVA coinvolge la motricità fine e riguarda la realizzazione grafica.

La DISCALCULIA EVOLUTIVA è una difficoltà negli automatismi del calcolo (fatti aritmetici), nella elaborazione dei numeri, nelle procedure del calcolo scritto.

LA DIAGNOSI E L'NTERVENTO

La diagnosi di Dislessia e Disortografia può essere fatta dopo gli 8 anni (fine classe seconda o inizio classe terza)

La diagnosi di Disgrafia e Discalculia dopo i

9 anni (non prima della fine classe terza)

Esiste un varco per imparare la componente fonologica che serve a leggere, scrivere e far di calcolo che va dai 4-5 anni agli 8-9 anni

L'INTERVENTO

Nelle classi prima e seconda

della scuola Primaria è importante

impostare proposte DIDATTICHE in cui la priorità vada agli apprendimenti relativi

alla finestra dei 5– 9 anni.

I disturbi specifici si curano MENTRE la funzione si struttura

SCRIVERE RICHIEDE

1) capacità a livello di fine motricità e in particolare di grafismo adeguato schema corporeo

buona organizzazione spazio-temporale

lateralizzazione definita

sviluppo visuo-percettivo sufficiente

coordinazione oculo-manuale

buona capacità attentiva

ritmo e tono corporeo armoniosi.

SCRIVERE RICHIEDE

2) competenza linguistica e

consapevolezza metafonologica linguaggio verbale in italiano completo e corretto

buone capacità narrative

riconoscimento e discriminazione uditiva sillabica sia per la sintesi che per l'analisi

riconoscimento dei suoni all'interno della parola, capacità di associare suoni a simboli.

3) motivazione a comunicare usando un codice scritto.

LEGGERE RICHIEDE

a livello visivo: ● buona acuità (vista)

● capacità di muovere l'occhio e lo sguardo con precisione nell'esplorazione del foglio, del rigo (da sinistra a destra) e all'interno della parola (movimenti saccadici).

a livello linguistico: ● automatizzazione della conversione grafema-fonema

● capacità di sintesi sillabica e fonologica

● buon accesso al lessico.

la motivazione a conoscere il pensiero altrui

COMPRENDERE E STUDIARE tramite la lettura

RICHIEDE

● lettura a voce alta automatizzata

(almeno 3-4 sillabe al secondo);

● buona memoria di lavoro per poter combinare

più informazioni;

● livello cognitivo per operare in astratto

(nessi logici temporali e causa-effetto, deduzioni).

NEL CORSO DELL'INFANZIA IL BAMBINO SVILUPPA

la consapevolezza di sé

lo schema corporeo

l' organizzazione dello spazio e nel tempo

lo sviluppo della motricità globale e fine

la capacità di ascolto prolungato

l'attenzione

il linguaggio verbale

le autonomie personali

la capacità di aspettare e di sentirsi tranquillo ad essere “uno tra tanti”

la creatività, lo spirito critico, la capacità di rappresentare

il gioco creativo e simbolico

ATTENZIONE!!!

● Esposizione prolungata ai videonon è necessario rappresentare nulla e non è neppure necessario ascoltare

confondono realtà e fantasia

stimoli molto veloci

● Trasportosempre con la macchina, lo spazio e il tempo non vengono sperimentati

(Itala Riccardi Ripamonti , logopedista

Università Bicocca di Milano, “Intervento logopedico nei DSA” edizioni Erickson, 2013)

BUONE PRASSI EDUCATIVE Raccontare, parlare con i bambini, fornendo un modello, per trasmettere la strutture della lingua

Aiutarli a riconoscere il confine tra parola e parola e la precisione dei suoni

Sollecitare l'uso di termini specifici

Con libri figurati, ai bambini più piccoli raccontare le immagini, successivamente leggere i testi

Fare giochi di parole come le rime o segmentare le parole

Imparare canzoni e filastrocche

Permettere ai bambini di risolvere problemi pratici e insegnare loro le procedure motorie e in particolare oculo-manuali (ad esempio fare il fiocco ai lacci, il punto croce),

Chiedere piccole responsabilità da svolgere con regolarità (apparecchiare, riordinare)

Curare la capacità di aspettare e la serenità del bambino anche quando non è al centro dell'attenzione

BUONE PRASSI EDUCATIVE

Favorire le situazioni di gioco con i coetanei Creare calendari personalizzati su cui evidenziare gli avvenimenti più importanti per il bambino

Attirare la loro attenzione sui percorsi, ad esempio per arrivare al supermercato o a scuola, magari a piedi perché il bambino possa fissare meglio le distanze e la sequenza precisa dei luoghi che attraversa

Mantenere un dialogo dove si sollecita l'espressione verbale del loro pensiero

Coltivare il piacere di condividere, anticipare, di rievocare e visualizzare i piccoli grandi avvenimenti che costellano la vita del bambino e della famiglia.

BUONE PRASSI DIDATTICHE

Valutare precocemente le competenze linguistiche dell'alunno per individuare eventuali disturbi di linguaggio specialmente sul versante espressivo.

Proporre agli alunni il metodo sillabico-fonematico, il più indicato per la lingua italiana scritta.

Conoscere le competenze e le modalità di apprendimento di ogni alunno, in modo da rispettare i tempi individuali.

Tenere tra le insegnanti delle diverse discipline un regolare lavoro d'equipe per cogliere debolezze cognitive o nelle aree logico-matematica e/o relazionale.

Selezionare le proposte in modo da non indurre confusione agli alunni, l'insegnante è consapevole dell' obiettivo a cui sta puntando e di conseguenza fa la proposta didattica.

BUONE PRASSI DIDATTICHE

Saper valutare quando un apprendimento è stato automatizzato.

Per la scrittura scegliere un carattere da proporre all'inizio della classe prima e proporre il cambio (ad esempio dallo stampato maiuscolo al corsivo) solo quando il bambino ha automatizzato la scrittura di parole.

Prevedere un lungo e graduale percorso di allenamento grafomotorio dissociato dalla scrittura di parole, specialmente per il corsivo che richiede abilità raffinate.

Fornire sempre e il più possibile riferimenti visivi per rinforzare l'applicazione delle regole di scrittura e favorirne l'interiorizzazione.

BUONE PRASSI DIDATTICHE

Insistere a lungo ed in modo progressivo sulla lettura di sillabe, per tutti i grafemi, e non solo per sillabe piane, ma soprattutto per le sillabe complesse (CVC, CCV, CCVC).

Insistere a lungo ed in modo progressivo sulla lettura di parole e non parole

Curare molto bene la lettura per via fonologica prima che gli alunni di prima e seconda passino alla lettura per via lessicale, cioè chiedere la correttezza e poi la velocità.

Saper spiegare ai genitori con quale modalità far leggere il figlio e l'importanza dell'esercizio quotidiano.

BUONE PRASSI DIDATTICHE

Chiedere la comprensione su lettura (di parole, frasi o brano) in base alla velocità di lettura a voce alta.

Saper valutare quando inserire la lettura silente per favorire la comprensione.

Fornire materiale di lettura adatto ad ogni bambino risultato a rischio.

Vigilare sui parametri di velocità e correttezza della lettura a voce alta per tutta la scuola Primaria. Per valutare a che punto sia l'alunno nel percorso di apprendimento della lettura per l'obiettivo dello studio autonomo che dovrà usare nella scuola Secondaria.

IL PROGETTO DI PREVENZIONE

Il lavoro riguarda ● una parte teorica più mirata ad entrare nel

dettaglio degli aspetti neuropsicologici e di delineare criteri generali, possibilità e limiti dell'intervento didattico.

● Le prove dello screening, somministrate dalle insegnanti, che permettono di evidenziare i bambini a rischio.

● L'attuazione dei laboratori didattici che propongono ad ogni bambino a rischio una didattica mirata.

SCREENING CLASSE PRIMA

3 incontri con logopedista ( ottobre-febbraio-maggio)

3 prove di screening

ottobre: narrazione verbale

gennaio: dettato di parole (piattaforma Giada)

maggio: dettato di parole e transcodifica

(piattaforma Giada)

SCREENING CLASSI SECONDE

2 incontri con logopedista (novembre e maggio)

2 screening

novembre: prove piattaforma Giada + prova di comprensione brano dettato di frasi prova di lettura a voce alta

maggio: prove piattaforma Giada + prova di comprensione brano prova di lettura a voce alta

dettato di brano

I laboratori della classe prima puntano

su attività quasi completamente uditive e verbali sulla sillaba, sulla parola e sul singolo suono linguistico

sulla discriminazione dei suoni e loro consapevolezza

sull'associazione fonema – grafema

in genere non si chiede al bambino di scrivere, si usano piuttosto lettere mobili

si chiede di leggere sillabe e parole

si usano il più possibile riferimenti visivi come immagini per evocare le parole utili allo scopo, e oggetti a rinforzo della struttura fonologica della parola.

I laboratori della classe seconda prevedono

lavorando ancora su singole parole, l'acquisizione completa della ortografia fonologica,

cioè delle parole più complesse perchè lunghe (rinoceronte) e con digrammi e trigrammi (arachide, fogliame, ghiaccio)

lavorando su frasi, rinforzo dell'ortografia Non fonologica cioè delle regole (separazione di termini, apostrofi, qu- cqu- cu, ecc)

le attività saranno sempre associate alla scrittura e alla lettura

per la lettura si proporranno liste di parole lunghe e complesse

liste di Non parole

l'insegnante seleziona il materiale in base al livello raggiunto dai bambini, prepara cioè dei fascicoli personalizzati di lettura

I laboratori della classe terza puntano

per la SCRITTURA

recupero delle difficoltà individuali

tecniche di revisione dei testi scritti

supporti visivi personalizzati

rinforzo doppie ed accenti.

Per la LETTURA

tecniche per la lettura dei brani

velocizzazione della lettura in decifrazione

controllo della correttezza e della velocità (sillabe al secondo) che devono progredire velocemente.

SCREENING CLASSI TERZE

2 incontri con logopedista (dicembre e maggio)

2 screening

novembre: lettura a voce alta di brano lettura in comprensione dettato ortografico

aprile: lettura a voce alta di brano lettura in comprensione dettato ortografico

GRAZIE PER L'ATTENZIONE