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Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

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Page 1: Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

Progetto realizzato dalla classe:

2^ Igea A

Anno scolastico: 2005/2006

Docenti:

LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

Page 2: Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

GLI ALIMENTI:

ANORESSIA & BULIMIA

L’ALIMENTAZIONE NELLO SPORT

SALI MINERALI – VITAMINE - ACQUA

LIPIDI – CARBOIDRATI - PROTEINE

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Page 4: Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

Questo fragile corpo

matrice della mente

e dell’anima….

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Analizziamo i due disturbi alimentari

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COS’E’ L’ANORESSIA?

SINTOMI

CONSEGUENZE

COME CAPIRE SE UNA PERSONA E’ ANORESSICA

TEST

IL TUO PESO IDEALE: CON UN CALCOLO

VAI A BULIMIAScegli un altro progetto

Page 7: Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

Anoressia significa letteralmente “senza appetito”.

In realtà è qualcosa di più grave: le persone anoressiche smettono di

mangiare perché provano una repulsione ossessiva nei confronti

del cibo

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perdita del peso di 25% o più grande

intolleranza fredda

costipazione

periodo mestruale assente

atrofia muscolo-scheletrica

perdita del tessuto grasso

pressione sanguigna bassa

cavità dentali

pelle macchiata o gialla

capelli asciutti , perdita dei capelli

depressione

Page 9: Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

Ecco le conseguenze sotto l’aspetto clinico:

• iperattività nel comportamento della persona• gonfiori e dolori addominali a causa dell’eccessivo

dimagrimento• sensazione di freddo, soprattutto all’estremità• riduzione del ritmo cardiaco• pressione sanguigna molto bassa (sia la massima che la

minima)• funzionamento rallentante di tutti gli organi della

digestione• perdita del ciclo mestruale, caduta di capelli, emorragie

esterne, pelle giallastra e secca

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COME CAPIRE SE UNA PERSONA È ANORESSICA…

1. Paura di ingrassare: intensa paura di acquistare peso o diventare grassi

2. Severa perdita di peso: tutte le persone affette da anoressia devono essere sottopeso

3. Preoccupazione per il peso e le forme del corpo: insoddisfazione del proprio peso e del proprio corpo, basando la proprio autostima su quello che dice la bilancia

4. Amenorrea: mancanza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi

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   Prendete il vostro peso in chilogrammi.

   Dividetelo per la vostra altezza espressa in metri e moltiplicata al quadrato.

   Il risultato sarà il vostro IMC.

La formula è:

Peso kg / Altezza (m2)

Si considera normale un IMC compreso tra 18,5 e 24,9. Un IMC inferiore a 18,5 indica sottopeso, un IMC compreso tra 25 e 29,9 indica soprappeso, mentre un IMC superiore a 30

indica obesità.

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TEST 1. In genere la mia giornata è fatta di pasti regolari, merende ed innumerevoli stuzzìchini.

SI NO

2. Ho difficoltà a salire sulla bilancia per paura dell'aumento di peso ma quando riesco a salirci i chili in piùverificati sono un alibi per continuare a mangiare, tanto ormai sono íngrassato/a.

SI NO

3. Quando credo di aver mangiato troppo faccio di tutto per rifiutare gli inviti degli amici e se sono a dieta debbocomunque chiudermi a casa perché, alle feste, non saprei resistere alle mille tentazioni del buffet.

SI NO

4. Qualche volta mi convinco che è anche l'odore dei cibi che mi fa gonfiare; credo che il mio aumento dì pesonon sia mai proporzionato a quello che mangio.

SI NO

5. Il gusto di certi dolci in particolare mi rende vulnerabilissimo/a. Organizzo percorsi, nel quotidiano, lontano/ada pasticcerie e scatole di cioccolatini. Prima o poi cedo: allora nulla mi farebbe interrompere il piacere dellascorpacciata tranne la vergogna o la pancia troppo in subbuglio.

SI NO

6. Avere qualcosa da masticare è una motivazione quotidiana; non mi piacciono i pranzi regolari a base di primi,secondi, terzi. Amo le cose sfiziose, le pizzette, i gelati, i pop-corn, le patatine. Provo a saziarmi con altro. Manon è la stessa cosa.

SI NO SOLUZIONI

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SOLUZIONI

•Se hai risposto si ad almeno tre domande puoi aver bisogno di una consulenza psicologica.

•Se hai risposto no a tutte le domande significa che per te il cibo è indispensabile

•Se hai risposto si a una o a due domande non farti influenzare dalle mode o dagli altri sei bello/a cosi’ come sei.

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BULIMIA

COS’E’LA BULIMIA

FATTORI E CONSEGUENZEDELLA BULIMIA

LE COMPONENTI DELLA BULIMIA

TUTTO INIZIA DA……

LA FAMIGLIA E LA BULIMIA

VAI ANORESSIA

Scegli un altro progetto

Page 15: Progetto realizzato dalla classe: 2^ Igea A Anno scolastico: 2005/2006 Docenti: LILIANA CRAVEDI - MARCO PASCUCCI

La bulimia è la cosiddetta “fame da bue”.

Detto in poche parole, una persona bulimica mangia in

quantità smisurata e poi, sentendosi in colpa, cerca di eliminare ciò che ha ingerito.Ciò può avvenire con il vomito autoindotto, l’uso di lassativi,

diuretici e altri farmaci.

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 mantenimento del peso al di sotto di quello normale in modo volontario e con notevoli sforzi da parte del soggetto,

 intensa paura di aumentare di peso e di perdere il controllo

 la forma del corpo, la distribuzione del grasso diventano la fonte primaria del loro stato di inquietudine

assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi (amenorrea) dovuti al sottopeso

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La maggior parte dei casi di bulimia si verifica in famiglie dove la comunicazione genitori – figli e difficile, dove vi è la presenza di madri troppo possessive e di padri assenti.

Le conseguenze della bulimia sono:

•senso di sconforto che può portare a rinunciare ai propri progetti, a isolarsi dai coetanei,

•il difficile controllo del peso,

•l’utilizzo esagerato e continuo di lassativi e diuretici

•continue abbuffate di cibo

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La bulimia ha 3 componenti fondamentali:

componente comportamentale: comportamento alimentare e compensatorio

componente cognitiva: modo in cui le bulimiche pensano a se stesse e al loro mondo

componente emotiva: modo in cui le bulimiche gestiscono le proprie emozioni

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I fattori che favoriscono l’apparire di questa malattia

sono la preoccupazione ossessiva di ingrassare

associata ad una percezione distorta del proprio fisico.

In molti casi è estremamente difficile

guarire da queste situazioni morbose.