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Progetto strategico Ministero della Salute 2000
“Prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di vita e di lavoro” (SS11)
SOTTOPROGETTO “INFORTUNI DOMESTICI E STRADALI” (SS11C)
Responsabile scientifico: Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro (ISPESL) RELAZIONE SCIENTIFICA FINALE DELLE UNITA’ OPERATIVE :
• STATISTICA (C.a) - Responsabile scientifico: dott. Patrizio Erba • INFORMATICA (C.b) - Responsabile scientifico: dott. Alberto Scarselli • COORDINAMENTO STRUTTURE SANITARIE (C.c) – Responsabile
scientifico: dott Alba Rosa Bianchi
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SINTESI
L’obiettivo della ricerca era quello di definire un insieme di strumenti adatti ad analizzare il
fenomeno infortunistico in ambiente domestico e i suoi determinanti più rappresentativi. La
metodologia generale del progetto prevede la ricognizione dello stato dell’arte relativo
all’incidentalità domestica in Italia ed in Europa, la predisposizione di strumenti per una rete
nazionale di rilevazione standardizzata degli infortuni domestici e stradali. I risultati sono il
frutto di una indagine di tipo multicentrico condotta su nove diverse realtà territoriali il cui
obiettivo non è una misura quantitativa della numerosità degli infortuni ma la conoscenza
delle cause determinanti degli infortuni domestici, la dinamica degli stessi ed i principali
fattori di rischio. L’infortunio domestico risulta un infortunio contraddistinto da una
multifattorialità che vede tra loro fortemente correlate alcune caratteristiche demografiche:
essenzialmente sesso e età; sociali: stato civile e condizione di solitudine; sanitarie: patologie
sia in forma acuta che cronica; e non ultime comportamentali. Anche se i dati rilevati sono
parziali, questi dimostrano che gli infortuni domestici costituiscono un importante problema
di salute pubblica e confermano le precedenti stime del fenomeno e che molti infortuni
potrebbero essere efficacemente evitati attuando misure preventive.
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ABSTRACT (in Italiano)
Introduzione: Stime recenti ISPESL considerano che in Italia, su una popolazione di circa
58.000.000, avvengono circa 4.500.000 infortuni domestici per anno ad esito temporaneo o
permanente, mentre le persone infortunate sarebbero intorno ai 3.500.000. I casi mortali sono
circa 8.000, che, stando alle stime dell'Unione Europea, riprese anche dal Censis, potrebbero
risultare addirittura pari a 16.000 casi/ anno. Obiettivi : L’obiettivo finale del sottoprogetto è
l’individuazione e l’approfondimento degli aspetti etiologici e patogenetici degli infortuni
domestici e degli incidenti stradali attraverso l’elaborazione di modelli di analisi e di
registrazione degli eventi infortunistici, la progettazione e l’attivazione di un sistema di
rilevazione nazionale le cui conoscenze acquisite permettano la pianificazione di strategie di
prevenzione e di percorsi formativi. Metodo: La metodologia generale del progetto prevede la
ricognizione dello stato dell’arte relativo all’incidentalità domestica in Italia ed in Europa, la
predisposizione di strumenti per una rete nazionale di rilevazione standardizzata degli
infortuni domestici e stradali, la progettazione del modello di rilevazione dati (questionario)
che comprenda informazioni di particolare specificità e complessità, la progettazione di una
banca dati in grado di rispondere prontamente ed esaustivamente alle esigenze conoscitive di
chi è preposto istituzionalmente allo studio e all'analisi del fenomeno infortunistico, la
costruzione di indicatori di frequenza, gravità ed esposizione, l’analisi statistica multivariata e
i test per la verifica della validità degli indicatori predisposti. Risultati: I risultati sono il
frutto di una indagine di tipo multicentrico condotta su nove diverse realtà territoriali il cui
obiettivo non è una misura quantitativa della numerosità degli infortuni ma la conoscenza
delle cause determinanti degli infortuni domestici, la dinamica degli stessi ed i principali
fattori di rischio. Il dato più significativo è che le fasce di popolazione maggiormente
coinvolte dagli eventi infortunistici sono quelle che trascorrono più tempo in casa (65 %
femmine e 35% maschi) e il 48% degli infortunati ha più di 65 anni. Il 42% risulta coniugata
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e in armonia con l’essere anziano, il 33% è un ritirato dal lavoro (pensionato). Discussione:
E’ bene ricordare che è stato necessario modificare il disegno iniziale, in ragione di alcune
difficoltà presentatesi nel corso dello svolgimento del progetto, e che tale circostanza ha
determinato la necessità di calibrare lo studio con le nuove realtà emergenti. Ciò non ha
impedito di portare a termine lo studio che ha comunque evidenziato come l’infortunio
domestico sia un infortunio contraddistinto da una multifattorialità che vede tra loro
fortemente correlate alcune caratteristiche demografiche, essenzialmente sesso e età; sociali,
stato civile e condizione di solitudine; sanitarie, patologie sia in forma acuta che cronica e non
ultime quelle comportamentali. Anche se i dati rilevati sono parziali, questi dimostrano che
gli infortuni domestici costituiscono un importante problema di salute pubblica e confermano
le precedenti stime del fenomeno e che molti infortuni potrebbero essere efficacemente evitati
attuando misure preventive.
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ABSTRACT (in Inglese)
Introduction: ISPESL recently estimates that in Italy, upon a population of 58.000.000 of
people, about 4.500.000 domestic injuries occurred each year with a temporary or permanent
outcome, while the number of people involved is about 3.500.000.
Fatal domestic injuries are almost 8.000 cases but according to the European Union estimates,
confirmed by Censis, they could arrive up to 16.000 cases per year.
Objectives: Final objective of the project is the identification and the widening of etiologic
and pathogenetic aspects of domestic and road injuries through the elaboration of analysis and
recording models of injuries, the planning and activation of a national detection system,
whose information acquired enables to promote prevention strategies and training paths.
Method: Adopted methods are the following: to make a recognition on the state-of-the-art of
domestic incidentals in Italy and Europe, to arrange models for a national detection network
of domestic and road injuries, to plan a data collection model (questionnaire) including
precise and complex information, to realize a data bank, at the disposal of Institutions in
charge for prevention and safety in households, enabling to answer immediately and
thoroughly to survey needs, to create frequency, gravity and exposure indicators, to carry out
multivariate statistical analysis and statistic test for the significance of above mentioned
indicators.
Results: Results derive from a multicentric survey carried out in nine regions with the aim of
knowing the relevant reasons of a domestic injury, the dynamics and main risk factors.
The most significant result is that the group of people mostly involved in a home injury is the
one spending most of his time at home (65% female, 35% male). 48% is aged more than 65
years, 42% is married and 33% is retired.
Discussion: The aim, as initially proposed, has changed due to difficulties incurred during the
progress of the project . It means that, even if intentions have been revised, the study has been
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equally finalized. Results highlight that home injuries are marked by multiple factors, strongly
related among themselves, such as: demographic data (sex and age), social aspects, civil
status, loneliness and health status, acute, chronic and behaviour pathologies.
In particular, collected data, even if partial, prove that domestic injuries represent an
important problem of public health. Moreover, they confirm previous estimates of the
phenomenon and that many injuries may be avoided with proper preventive measures.
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INTRODUZIONE ED OBIETTIVI
Stime recenti ISPESL considerano che in Italia, su una popolazione di circa 58.000.000,
avvengono circa 4.500.000 infortuni domestici per anno ad esito temporaneo o permanente,
mentre le persone infortunate sarebbero intorno ai 3.500.000. I casi mortali sono circa 8.000,
casi che, stando alle stime dell'Unione Europea, riprese anche dal Censis, potrebbero risultare
addirittura pari a 16.000 casi/ anno.
Dall’indagine Multiscopo dell’ISTAT sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana” (1999),
risulta che in un anno, in Italia, circa 3 milioni di persone hanno un infortunio domestico (con
un incidenza di 53 casi per 1.000 abitanti), oltre il 12% degli infortunati ha subito più di un
incidente. Le categorie più a rischio sono le casalinghe, gli anziani, e i bambini.
Ai suddetti casi si devono aggiungere tutti quei piccoli incidenti, che non emergono dalle
statistiche, per i quali è sufficiente una automedicazione o la consulenza, magari solo
telefonica, del medico di medicina generale.
Occorre, inoltre, considerare che, nell’ambito domestico v’è una inadeguata conoscenza e una
scarsa attenzione ai più comuni principi di tutela.
Tuttavia, l’ambiente e il lavoro domestico si vanno collocando, da qualche tempo, in un’area
alla quale viene dedicata sempre maggiore attenzione e che sta assumendo rilevanza tale da
coinvolgere numerosi Governi (Inghilterra, Danimarca, ecc) ad attuare politiche di
prevenzione per la tutela della salute e della sicurezza, al fine di salvaguardare l’integrità dei
cittadini.
L’OCSE definisce gli infortuni domestici come “accidents provoquès par des produits de
consumation” e l’ISTAT individua l’infortunio negli accadimenti che presentano le seguenti
caratteristiche: a) accidentalità dell’evento, b) localizzazione all’interno di una abitazione o
sua pertinenza, c) compromissione temporanea delle condizioni di salute a causa di ferite,
fratture, contusioni, lussazioni o altro.
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Nell’UE, il sistema di rilevazione EHLASS (European Home and Leisure Accidente
Surveillance System) risalente al 1975 che si fonda su sistemi di monitoraggio differenti tra i
Paesi Membri, se pure con talune riserve (i dati aggregati sono trasmessi alla Commissione
sotto forma di tabelle e grafici), ha fornito una qualche misura del fenomeno degli incidenti
domestici e del tempo libero, sia a livello nazionale che comunitario. La Commissione
Europea, successivamente, ha proposto di rendere più facile l’accesso alle informazioni con la
costituzione di una base di dati integrata nella rete telematica EUPHIN (European Union
Public Health Information Network).
L’OMS nel 2000, aveva individuato l’obiettivo di una riduzione del 20% dei casi di mortalità
derivanti da incidenti domestici e questi erano stati inseriti nel programma “La salute per tutti
nel 2000”.
Anche il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 aveva tra i propri obiettivi la diminuzione
dell’entità del fenomeno nelle categorie più a rischio, specie tra gli anziani ultra-65enni..
L’Osservatorio epidemiologico nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti
di vita del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’ISPESL, con una propria indagine
multicentrica su nove regioni italiane, ha raccolto informazioni per la individuazione dei
fattori che intervengono nella dinamica infortunistica, al fine di poter suggerire politiche di
prevenzione, di educazione sanitaria e di sicurezza volte a ridurne la dimensione e gli effetti
(condizioni ambientali di riferimento, conseguenze derivanti in termini di inabilità
temporanea, permanente o morte, stima dei costi per la riabilitazione di un campione di
infortunati statisticamente significativo, ecc.). L’analisi dei dati conferma che oltre agli
anziani, le popolazione a maggior rischio sono i bambini e le casalinghe e che l’assenza di
una definizione condivisa di infortunio (ad esito temporaneo, permanente e mortale),
determina un’ampiezza assai rilevante nel range della valutazione quantitativa. Pur nella
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disparità delle definizioni, tra le varie fonti amministrative esiste concordanza nell’individuare
come causa principale di infortunio domestico la caduta da scale e/o pavimenti e/o dislivelli.
Oltre agli innanzi citati agenti materiali, rivestono particolare rilevanza anche i coltelli, il
mobilio, gli attrezzi da lavoro hobbistici, i piccoli elettrodomestici, i forni-fornelli, ecc.
Tuttavia, sia la caduta, che altre cause di infortunio (ustioni, tagli, urti, ecc.), costituiscono un
insieme di eventi che con l’adozione di opportuni accorgimenti potrebbero essere o ridotti nel
numero e/o nella gravità degli esiti (fratture, ferite, ustioni , avvelenamenti, soffocamenti, altri
tipi di lesione). I traumatismi da causa domestica sono stimabili per il 39,5 % come ferite, per
il 17,5% come fratture, per il 21 % come ustioni, per il 21,5 % come altro tipo di lesioni, per
lo 0,5% come avvelenamenti e soffocamenti.
Per quanto riguarda gli 8.000 casi di infortuni mortali, di cui si è fatto cenno innanzi, la
popolazione anziana è quella maggiormente esposta. Anche in questo caso le scale e i
pavimenti rappresentano l’agente materiale più rilevante e la camera da letto, l’ambiente
all’interno del quale vengono a concretizzarsi il maggior numero di infortuni. Per quanto
attiene, poi, alle condizioni sociali, la solitudine è il fattore in corrispondenza del quale il 30%
degli infortuni risultano mortali.
Con l’invecchiamento si manifesta, debolezza muscolare, impedimento nei gesti, ridotta
capacità di conservare l’equilibrio, perdita di elasticità, difficoltà di coordinamento, ecc., con
conseguenze sulla motilità, stabilità, postura. La caduta con considerevoli ricadute in termini
di disabilità e aumento della mortalità, quindi, rappresenta nell’ultra-65enne l’infortunio più
frequente. Infatti, nell’anziano sono stimabili circa 5.500 infortuni mortali da caduta per i
principali agenti materiali quali pavimenti, scale ecc. Accanto agli agenti materiali, tra i fattori
di rischio di caduta nell’anziano occorre ricordare l’inadeguatezza dell’ambiente domestico, la
presenza di barriere architettoniche, l’uso di farmaci (sedativi, diuretici,cardioattivi,ecc.) che
possono influire sulle condizioni psicofisiche.
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La popolazione infantile (con circa 200 casi mortali su 8.000 casi complessivi) nei confronti
dei rischi che determinano l’infortunio può essere suddivisa nelle seguenti fasce: 1) neonato-
lattante (0-5/6 mesi), 2) divezzi (6-36 mesi), 3) fascia da 3-6 anni, 4) fascia da 6-14 anni. Per i
neonati-lattanti l’infortunio più frequente è determinato dall’asfissia da soffocamento contro il
cuscino; per i divezzi, dalla caduta dalla sponda del lettino o dall’intrappolamento della testa
tra le sbarre del lettino medesimo o del box; per la fascia da 3-6 anni dalla caduta dall’alto e,
inoltre, dall’avvelenamento e dall’elettrocuzione; mentre in età da 6 a 14 anni, sono i giochi
violenti a produrre l’infortunio.
Per quanto riguarda le casalinghe, indipendentemente dal fatto se siano occupate o meno,
l’attività domestica svolta si traduce, generalmente, in una maggiore propensione a subire
l’infortunio. Per esse, gli agenti materiali prevalenti sono il coltello, le scale e i fornelli e le
lesioni più comuni sono le ferite e le ustioni.
Alla luce di quanto esposto, nell’ambito del progetto strategico “Prevenzione dei rischi per la
salute negli ambienti di vita e di lavoro” (SS11), il sottoprogetto (S11C) “Gli infortuni
domestici e stradali” si è posto come obiettivo finale l’individuazione e l’approfondimento
degli aspetti etiologici e patogenetici degli infortuni domestici e degli incidenti stradali1
attraverso l’elaborazione di modelli di analisi e di registrazione degli eventi infortunistici, la
progettazione e l’attivazione di un sistema di rilevazione nazionale le cui conoscenze
acquisite permettano la pianificazione di strategie di prevenzione e di percorsi formativi.
Il progetto, dunque, per quanto attiene agli infortuni domestici, è volto alla costituzione di una
rete nazionale permanente di rilevazione dei dati connessi a tali infortuni, a carattere
statistico-epidemiologico, in grado di fornire una conoscenza dettagliata della dinamica
infortunistica , della gravità e dei fattori concausali di rischio associabili.
1 Gli infortuni stradali sono stati esaminati dalla U.O. Ce Gravit, afferente all’Istituto Superiore di Sanità
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Tale sistema intende analizzare le fonti informative (schede di dismissione ospedaliera -
S.D.O.- e registri di pronto soccorso), opportunamente implementate con indagini dirette
presso le famiglie degli infortunati.
Si è previsto anche un follow-up nei soggetti in riabilitazione per valutare l’evoluzione nel
tempo della capacità funzionale residua.
Inoltre, sono stati progettati mirati piani di intervento preventivo nonché la realizzazione di
campagne informative e un apposito sito Internet per la interpretazione dei fattori di rischio e
per l’apprendimento delle principali misure di tutela delle salute per una casa sicura.
Per la realizzazione del sottoprogetto SS11C sono coinvolte le Unità operative di seguito
elencate, ciascuna con propri obiettivi ai fini del contributo finale al sottoprogetto medesimo:
♦ C.a Statistica
♦ C.b Informatica
♦ C.c Coordinamento strutture sanitarie
♦ C.e Gravit
♦ C.f Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n 7 Regione Veneto
♦ C.d Carisal-Sichelgaita
In particolare, per quanto attiene alle tre U.O., interne all’Istituto Superiore per la Prevenzione
e la Sicurezza del Lavoro di cui alla presente relazione e, precisamente, alla U.O. Statistica,
U.O. Informatica e U.O. Coordinamento strutture sanitarie, si specificano di seguito i singoli
obiettivi di contributo allo studio generale.
♦ U.O. Statistica
Realizzazione di un sistema di registrazione che permetta omogeneità nell’approccio,
nell’individuazione e nella valutazione dei fattori che concorrono al verificarsi degli eventi
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infortunistici negli ambienti di vita nonché di una indagine a base campionaria sulle famiglie
degli infortunati, per rilevare le variabili a fronte dei protocolli Ehelass-Euphin in grado di
completare il quadro informativo infortunistico. Studio, definizione e costruzione di una
famiglia di indicatori volti a misurare frequenza e gravità degli infortuni nonché l’esposizione
a campi magnetici, sostanze tossiche, ecc. Costituzione di una banca dati relativa agli
infortuni domestici. Stima dei costi ospedalieri ed eventuali interventi riabilitativi relativi alle
lesioni riportate a seguito di infortunio. Realizzazione di strategie innovative per la
prevenzione tramite modelli di informazione e formazione per la modifica dei comportamenti
a rischio, comprendenti corsi di formazione presso le scuole di 1° e 2° livello. Effettuazione di
una campagna di prevenzione infortunistica attraverso i mass media. Verifica dell’attività di
prevenzione attraverso gli indicatori appositamente costituiti.
♦ U.O. Informatica
Progettazione e costruzione di una banca dati per la gestione delle informazioni connesse agli
infortuni domestici e stradali. Realizzazione di prodotti informatici (software) per la raccolta
ed elaborazione dei dati. Progettazione di un sito Internet per l’effettuazione di ricerche on-
line sulla banca dati: Predisposizione di strumenti interattivi multimediali finalizzati alla
prevenzione dei rischi insiti nell’ambiente domestico e per l’apprendimento delle principali
misure di tutela della salute e di adeguate tecniche di comportamento per un ambiente
domestico sicuro.
♦ U.O. Coordinamento strutture sanitarie
Dopo aver individuato e localizzato le fonti amministrative in ambito nazionale, in funzione
di una rappresentatività campionaria, stipula di apposite convenzioni e accordi di
collaborazione con il Dipartimento della Programmazione Sanitaria del Ministero della
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Sanità, con ASL e Ospedali operanti sul territorio per la realizzazione di un collegamento
telematico e coordinamento delle reti di rilevazione operanti localmente. Collaborazione alla
predisposizione e realizzazione, con particolare riferimento alla L. 675/1996 – legge sulla
privacy - di un corso di formazione per le unità periferiche addette alla rilevazione dei dati.
Predisposizione, nel rispetto della citata legge, degli atti necessari per l’acquisizione dei casi
di infortunio con conseguenze mortali, gravi, medio-gravi, attraverso l’analisi delle schede di
dismissione ospedaliera (SDO) presso la Direzione generale della Programmazione Sanitaria,
provenienti dagli ospedali.
Acquisizione dei dati sensibili relativi agli infortuni domestici, rilevati presso le strutture
ospedaliere, i pronto soccorso, le famiglie e archiviazione degli stessi in una banca dati
progettata in modo da mantenere l’anonimato dei soggetti infortunati. Modifica del tracciato
recor delle SDO volta a raccogliere informazioni più dettagliate sull’agente materiale e sulle
eventuali concause associabili all’infortunio.
Tuttavia, dall’atto della presentazione del progetto all’avvio dello stesso, si sono interposte
numerosi elementi per cui, è stato necessario rimodulare il disegno generale dei protocolli e
dei modelli campionari per l’effettuazione della ricerca stessa che tiene anche conto del tempo
trascorso dal progetto iniziale, delle realtà che nel frattempo si sono andate a costituire e delle
risorse messe a disposizione
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METODO
La metodologia generale del progetto prevede la ricognizione dello stato dell’arte relativo
all’incidentalità domestica in Italia ed in Europa, la predisposizione e sperimentazione di
strumenti per una rete nazionale di rilevazione standardizzata degli infortuni domestici e
stradali, la progettazione del modello di rilevazione dati con l’individuazione delle unità di
rilevazione (ASL, Ospedali, Pronto soccorso, famiglie), la preparazione di questionari, la
modifica delle SDO e la formazione dei rilevatori, l’attivazione di indagini epidemiologiche
campionarie mirate a valutare l’incidenza e le cause di infortunio domestico su soggetti
ricoverati per lesioni dovute agli stessi, l’acquisizione e l’elaborazione dei dati raccolti, la
costruzione di indicatori di frequenza, gravità ed esposizione, l’analisi statistica multivariata e
i test per la verifica della validità degli indicatori predisposti.
In considerazione dell’obiettivo generale e dei obiettivi specifici, le Unità Operative interne,
oltre al personale ISPESL dedicato - mesi-uomo - alla realizzazione del programma,
prevedevano una dotazione di risorse esterne da acquisire tramite appositi concorsi.
In particolare, per la realizzazione dell’obiettivo dell’U.O Statistica, erano necessari:
♦ N 5 Statistici;
♦ N 1 Documentalista;
♦ N 2 Amministrativi;
♦ N 2 Unità di Call Center.
Per l’U.O. Informatica venivano chiesti:
♦ N 1 Analista programmatore esperto DB relazionali;
♦ N 1 Programmatore grafico esperto in realizzazione di pagine Web;
♦ N 1 Operatore tecnico.
Per l’U.O. Coordinamento strutture sanitarie il programma prevedeva:
♦ N 1 Medico igienista,
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♦ N 1 Amministrativo.
A fronte di tali richieste, per indeterminabili vicende, il personale per contratto acquisito e
pervenuto al termine della ricerca tra aprile e maggio 2005, è stato:
♦ N 1 documentalista (U.O. Statistica) 2 mesi/uomo,
♦ N 2 Amministrativi, rispettivamente per l’U.O. Statistica 4 mesi/uomo e per l’U.O.
Coordinamento strutture sanitarie 5 mesi/uomo e
E’ appena il caso di ricordare che la scadenza improrogabile del progetto è fissata per il 21
ottobre 2005.
Ciò premesso, come sopra accennato, si è proceduto ad una rimodulazione del disegno
generale originario dello studio che ha preso avvio da una prima definizione di infortunio
domestico, lesione, e “caso”.
Successivamente si è ritenuto indispensabile individuare degli indicatori di base e fornire gli
elementi metodologici necessari al fine di predisporre e realizzare una indagine campionaria.
Tale indagine campionaria, a sua volta, si è proposta tre scopi principali: 1) la predisposizione
degli elementi necessari per la costruzione di una base dati concernente gli incidenti
domestici; 2) lo studio dei fattori di rischio strettamente collegati con il fenomeno in studio;
3) la valutazione dell’incidenza del fenomeno, secondo le diverse tipologie e caratteristiche.
Nell’impossibilità di procedere alla predisposizione della indagine campionaria come
descritta negli obiettivi, il risultato raggiunto è stato realizzato utilizzando le informazioni a
disposizione del Dipartimento di Medicina del Lavoro, acquisite dallo stesso fino ad oggi.
Al riguardo, messa a punto la definizione di infortunio domestico, individuati i criteri di
misura, le fonti amministrative, definiti e costituiti i flussi informativi, redatto il questionario
e stabilite le modalità di somministrazione, l'analisi si è concentrata sullo studio di alcuni
gruppi di popolazione particolarmente a rischio: bambini, anziani, popolazione generale, casi
mortali.
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Per ciascun gruppo, sono stati utilizzati specifici questionari per la rilevazione che è stata
effettuata mediante intervista diretta all'infortunato o ad un suo parente.
Una volta definito il questionario si è proceduto alla realizzazione di un data base relazionale
in grado di contenere le informazioni raccolte.
Individuazione delle fonti amministrative
A livello internazionale varie organizzazioni pubbliche (WHO, EUROSTAT) e private
(OCSE; BAST) forniscono dati sulla salute della popolazione internazionale, inclusi i dati
sugli infortuni, ma questi riguardano esclusivamente gli incidenti sul lavoro o gli incidenti
stradali.
La Comunità europea, già nel 1975, ha avviato un programma per la sorveglianza e il
monitoraggio di infortuni domestici attraverso la sorveglianza dei casi che accedono alle
strutture dell’emergenza Système Européen de Surveillance des Accidents (ELHASS).
In tale progetto comunitario, i Paesi aderenti provvedono al rilevamento ed all'elaborazione
dei dati raccolti, predisponendo poi annualmente una relazione da inviare alla Commissione
delle comunità europee ed agli altri stati partecipanti.
Per l'Italia l'autorità responsabile della gestione del sistema è stata in un primo tempo
individuata nell'allora Ministero dell'Industria, commercio e artigianato, dal 1999 tale
incombenza è passata al Ministero della salute.
La Commissione delle C.E. ha comunque, nel corso degli anni, dovuto rilevare che il
potenziale del sistema EHLASS e l'investimento finanziario della Comunità nella raccolta dei
dati erano, per una serie di ragioni, lontani dal raggiungere i risultati sperati e ha inteso, per
ovviare a tale inconveniente procedere con la costituzione di una base europea di dati
integrata nella rete telematica EUPHIN (European Union Public Health Information
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Network), vale a dire integrando il sistema EHLASS nel programma comunitario di azione
per il monitoraggio sanitario nel campo della sanità pubblica.
Più recentemente con la Decisione n. 372/1999/CE del Parlamento europeo e del Consiglio è
stato adottato un programma di azione per la prevenzione delle lesioni personali vale a dire il
progetto IPP-HLA (Injury Prevention Programme - Home and Leisure Accidents) adottato
per il periodo 1° gennaio 1999 - 31 dicembre 2003, che si propone di contribuire alle attività
di sanità pubblica volte a ridurre l'incidenza degli infortuni, segnatamente di quelli domestici
e del tempo libero, attraverso la promozione della sorveglianza epidemiologica delle lesioni e
l'interscambio di informazioni sull'uso di tali dati.
La notifica delle lesioni avviene nell'ambito della rete telematica EUPHIN, sviluppata nel
quadro del programma IDA (Interchange of Data between Administrations), che funge da
supporto tecnologico di tutti i dati ed informazioni in materia di sanità pubblica condivisi e
scambiati tra le amministrazioni, le organizzazioni internazionali e la Commissione.
Secondo i dati raccolti dal sistema di sorveglianza EHLASS, nel periodo 1998-2000 ci sono
state in Europa quasi 20 milioni di persone vittime di incidente domestico (7% della
popolazione residente), con oltre 5 milioni di ricoverati (0.4% della popolazione residente) e
56 mila decessi.
Inoltre, la fonte citata stima in 24 giorni la durata media di assenza dal lavoro per malattia
conseguente ad infortunio domestico.
Sul fronte nazionale, all’inizio degli anni ’90 l’Istituto Superiore di Sanità, nell’ambito del
progetto SISI (Studio Italiano sugli Incidenti) con una indagine campionaria sui Pronto
Soccorso di tre Regioni (sei nelle Marche, cinque in Molise e quattro in Liguria) ha prodotto
alcune stime sulla numerosità degli incidenti in casa, fornendo una distribuzione differenziale
per età e sesso delle principali lesioni.
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Le stime quantificavano in circa 1.800.000 gli accessi al pronto soccorso ed in circa 200.000 i
ricoveri secondari ad incidente in ambiente domestico.
Nel 2000, la rete italiana della sorveglianza è stata integrata dallo stesso Istituto Superiore di
Sanità nel Sistema Informativo Nazionale sugli Incidenti Domestici (SINIACA), che si
avvale degli accessi ai Pronto Soccorso, delle Schede di Dimissione Ospedaliera, dei dati di
mortalità (schede ISTAT).
Secondo i dati del SINIACA nel 2004 almeno 1.300.000 persone hanno richiesto assistenza in
pronto soccorso ospedaliero a causa di incidente domestico (2% della popolazione residente)
e di questi almeno 130.000 sono stati ricoverati (0,2% della popolazione residente) per un
costo totale di ricovero ospedaliero di 400 milioni di euro all’anno.
In Italia, l’ISTAT ha sviluppato indagini:
♦ sulle famiglie (1987-1991)
♦ sugli stili di vita e condizioni di salute (1998),
♦ sulle cause di morte (1998)
♦ sulla vita quotidiana (1999) da cui emerge che circa 762.000 italiani hanno
dichiarato di essere stati coinvolti in almeno in un incidente domestico negli
ultimi tre mesi del 1999, e tra queste il 12,4% ha riferito di aver subito più di
un incidente (per un totale di 918.000 incidenti domestici).
Le rilevazioni dell’ISTAT, che nascono da esigenze conoscitive di carattere sociale su temi
diversi, tuttavia, non consentono di precisare sia le conseguenze (lesioni permanenti, morte)
derivanti da traumi subiti sia quanta parte dell’incidentalità domestica sia dovuta a difetti di
costruzione o di manutenzione, a fatalità o disattenzione.
Le rilevazioni campionarie condotte nell’ambito dell’indagine “Aspetti della vita quotidiana”
che si riferiscono all’anno 2000, forniscono solo una stima parziale della numerosità degli
infortuni e rilevano un numero ridotto di modalità quali sesso, età, ripartizione geografica.
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L’Istituto Superiore per la Prevenzione e la sicurezza del Lavoro (ISPESL), in un’ottica di
prevenzione e sanità pubblica ha prodotto, nel 2000, una elaborazione condotta sui dati
(pubblicati o non) relativi agli infortuni domestici desunti dall’indagine Multiscopo
dell’ISTAT, con l’obbiettivo di offrire un quadro sintetico e per quanto possibile esauriente
del fenomeno infortunistico in ambito domestico, evidenziando tutta una serie di realtà che
l’Istituto centrale di statistica non aveva inteso mettere in luce.
Infatti, grazie alla elaborazione dell’intero set dei dati ISTAT, l’ISPESL ha potuto studiare le
relazioni che connettono gli infortuni con le patologie (calcolo de rischi relativi), esprimere la
gravità dei traumi connettendo i giorni-letto o di inabilità con le categorie (casalinga,
occupato, ecc.), calcolare le probabilità condizionate e non, per sesso, titolo di studio, agente
materiale, ecc., di incorrere in un infortunio.
L’ISPESL, inoltre, sulla base delle metodologie applicate e dei risultati inizialmente ottenuti
sta allestendo e conducendo indagini epidemiologiche mirate, volte a mettere in relazione la
tipologia dell’evento (natura dell’infortunio, frequenza, gravità) con altre variabili socio-
sanitarie, mai, in precedenza, connesse all’infortunio stesso (stili di vita, farmaci, ecc.).
Anche il CENSIS nel “Primo rapporto annuale sul valore della sicurezza in Italia” (2004)
svolto per conto del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati,
riferisce che gli incidenti domestici sono tuttora la prima causa di incidentalità: se ne
calcolano circa 4 milioni all'anno (a fronte, ad esempio di quelli sul lavoro pari a poco più di 1
milione, e a quelli sulla strada pari a circa 300 mila).
Sempre nell’ambito dell’incidentalità domestica, è opportuno ricordare l’istituzione di una
forma assicurativa contro il rischio infortunistico derivante dal lavoro svolto in ambito
domestico, cioè la legge n 493/1999 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e
istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”, che definisce l’ambito
domestico come : “l'insieme degli immobili di civile abitazione e delle relative pertinenze ove
20
dimora il nucleo familiare..., qualora l'immobile faccia parte di un condominio, l'ambito
domestico comprende anche le parti comuni condominiali” (art. 6, comma 2, lettera b) e il
lavoro domestico come l’insieme delle attività prestate nell’ambito domestico, senza vincolo
di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell’ambiente
domestico.
Sulla base dell’art 7 della citata norma 493/1999, l’INAIL gestisce l’assicurazione
obbligatoria per la tutela dal rischio infortunistico per invalidità permanente derivante dal
lavoro svolto in ambito domestico, trasmettendo al sistema informativo dell’Istituto Superiore
di Sanità, i dati raccolti nella gestione dell’assicurazione.
Nei diversi anni, anche i Piani Sanitari Nazionali, hanno puntato l’attenzione sul fenomeno
“infortunio domestico”, a partire da quello 1998-2000 che raccomanda la prevenzione di
eventi evitabili specie a carico degli anziani e dei bambini mentre quello 2001-2003 prevede
la riduzione degli infortuni nelle categorie più a rischio (ultrassessantacinquenni). In quello
2003-2005 si propone l’incentivazione di misure di sicurezza strutturale e impiantistica con la
progettazione degli spazi domestici in relazione alle condizioni di disabilità e da ultimo (piano
Sanitario Nazionale 2005-2007 nel conferire rilevanza alla comunicazione viene proposto il
miglioramento per la raccolta dei dati per lo studio della prevenzione degli infortuni.
Nel 22 novembre 2001, è stato siglato l’accordo Governo, regioni e province autonome di
Trento e Bolzano che, tra le prestazioni sanitarie garantite dai livelli essenziali di assistenza
sanitaria (LEA), prevede la “tutela della collettività e dei singolo rischi sanitari degli ambienti
di vita”.
Una ulteriore fonte è rappresentata dal Titolo VII (protezione da agenti cancerogeni) art 70-
71, Titolo VII (protezione da agenti chimici) art 72-undecies e Titolo VIII (protezione da
agenti biologici) art 88 della legge 626/1994 e successive modifiche, riguardante il
miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, che prevedono
21
modelli e modalità di tenuta dei registri di esposizione e delle cartelle sanitarie e di rischio, da
cui, ove puntualmente compilati, attingere eventuali notizie anche infortunistiche domestiche.
Anche sul fronte regionale, la gran parte dei Piani Sanitari Regionali (Regione Veneto,
Lombardia, Lazio, Provincia Autonoma di Trento, Umbria, ecc) considera rilevanti sia la
valutazione dell’impatto sulla salute umana dei fattori di nocività, pericolosità e di
deterioramento negli ambienti di vita, con l’indicazione di misure idonee alla tutela della
salute umana, la determinazione quali-quantitativa dei fattori di rischio di tipo biologico
presenti negli ambienti di vita, la formulazione di mappe di rischio ambientale, ecc, nonché la
tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici in relazione alle diverse
utilizzazioni.
In particolare, nella regione Lazio è attivo dal 1999 il sistema di sorveglianza epidemiologica
(elaborazione e analisi dei dati per l’individuazione dei fattori di rischio, produzione di un
rapporto degli infortuni domestici, ecc.) sulla base dei dati forniti dal Sistema informativo
dell’emergenza sanitaria (SIES), che permette la rilevazione degli accessi alle strutture di
emergenza sanitaria della Regione, descrivendoli in termini di morbosità, di mortalità (ai
deceduti in emergenza ed in regime di ricovero vanno ad aggiungersi i decessi sul luogo
dell’incidente.
Nel 2000, nel Lazio sono state registrate 147 mila accettazioni ospedaliere per infortuni
domestici, cui hanno fatto seguito, 11 mila ricoveri
Allo stato, la L. R. Toscana del 4 febbraio 2005, n 24 detta “norme per la
promozione della salute e della sicurezza negli ambiti domestici” con:
♦ campagne di sensibilizzazione ed informazione sul corretto uso e sulla
sicurezza degli oggetti destinati agli ambienti domestici;
♦ studi, ricerche, sperimentazioni e prototipizzazioni di prodotti che migliorino
le condizioni di salute ed il grado di sicurezza negli ambiti domestici.
22
Tuttavia, dall’esame di tali fonti si evince che, per quanto ci si è proposti nel progetto, per
ottenere un panorama più rispondente alla realtà, a tali fonti si devono necessariamente
aggiungere:
♦ Archivi di mortalità il cui esame consente la descrizione delle cause di mortalità e
l'individuazione di anomale aggregazioni di decessi che suggeriscono la possibile
presenza di incrementi di rischi.
♦ Schede di dimissione ospedaliera (SDO) che documentano il ricovero dell’infortunato
♦ Sistema informativo dei Pronto Soccorso, per la rilevazione analitica delle prestazioni
erogate all’ infortunato dal Pronto Soccorso
♦ Cartelle cliniche ospedaliere da cui trarre ulteriori dati (sequele dell’infortunio, ecc).
Infatti, gli archivi di mortalità consentono l’analisi delle cause di decesso, e delle relative
sottocause, permettendo di applicare in modo semplice ed efficiente le analisi statistiche più
consolidate sui dati selezionati e di utilizzare alcuni tipi di analisi statistiche, utilizzando i
codici delle cause di mortalità secondo la classificazione internazionale delle malattie ICD 92.
La Scheda di Dimissione Ospedaliera è definita dal decreto Ministero della Sanità 28
dicembre 1991 (G.U. 17 gennaio 1992) “parte integrante della cartella clinica di cui assume le
medesime valenze di carattere medico legale” e “costituisce una rappresentazione sintetica
della cartella clinica finalizzata a consentire una raccolta coerente, economica e di qualità
controllabile di alcune delle informazioni contenute nella cartella stessa” (D:M 1993-1994).
Le prime regole sulla compilazione, codifica e gestione della SDO, sono state previste a
livello ministeriale nel giugno 1995, con linee guida che riprendono, fra l’altro, i concetti
relativi ai contenuti, alle funzioni e alle caratteristiche proprie. Il Decreto Ministeriale n. 380,
del 27 ottobre 2000, concernente: “Regolamento recante l’aggiornamento della disciplina del
flusso informativo sui dimessi dagli istituti di ricovero pubblici e privati” richiama le
23
indicazioni relative alle responsabilità della corretta codifica delle SDO, alla tipologia dei
controlli e alle verifiche da effettuare. Nelle SDO vengono sinteticamente registrati i dati
sanitari relativi al ricovero del paziente - nella fattispecie l’infortunato - sulla base della
classificazione ICD 9. Pertanto, l’accuratezza delle informazioni sanitarie delle SDO risente
del grado di completezza della o delle codifiche adottate.
I servizi di Pronto Soccorso ospedaliero, con la funzione prevista di triage e d'intesa con la
centrale operativa, esercitano un ruolo fondamentale nella catena degli interventi. L’attività
dei pronto soccorso sul paziente viene, in genere, annotata su scheda cartacea in cui sono
presenti le informazioni socio demografiche amministrative, la diagnosi e l’anamnesi, gli
accertamenti, la terapia, l’indicazione dell’invio presso reparti di degenza o al domicilio o al
medico di famiglia. Le schede in questione vengono periodicamente inviate alle Direzioni
Sanitarie degli ospedali per entrare successivamente negli archivi o data base di questi. La
selezione dei pazienti giunti ai Pronto Soccorso, consente di rilevare i casi di infortunio
domestico che hanno comportato necessità di assistenza medica.
La cartella clinica ospedaliera, infine, è il documento relativo al decorso di un degente
ricoverato presso un ente ospedaliero La compilazione scrupolosa della cartella clinica, da
parte dei medici, fornisce all’équipe che si occupa della persona ricoverata in ospedale tutti i
dati aggiornati sul profilo della persona, nonché l’evoluzione del suo status, in rapporto alle
cure prescritte, le patologie concomitanti, le complicazioni, gli interventi chirurgici, ecc. Essa
contenendo tutti gli elementi per una piena valutazione dell'attività svolta durante il ricovero
consente di verificare anche a posteriori le condizioni della persona, cioè le condizioni fisiche
del momento in cui è entrata in ospedale, il decorso della malattia, le condizioni al momento
delle dimissioni e, pertanto, per un esame retrospettivo dei casi di infortunio si rivela come un
documento indispensabile.
2 2Classificazioni delle malattie, traumatismi e cause di morte", 9° revisione, 1975, Coll. Metodi e Norme, serie C, n.10, Voll.1-2 ISTAT
24
Come già ricordato, la legge 493/99 all'art. 4 ha istituito, nel rispetto delle disposizioni della
legge 31 dicembre 1996, n. 675 e successive modificazioni, presso l'Istituto Superiore di
Sanità, un sistema informativo per la raccolta dei dati sugli infortuni negli ambienti di civile
abitazione rilevati dagli osservatori epidemiologici regionali, in collaborazione con le unità
sanitarie locali.
In attuazione di tale normativa è stato costituito un gruppo tecnico di coordinamento delle
attività previste, sempre dall'art. 4, composto dai rappresentanti delle Regioni, delle
Amministrazioni centrali coinvolte nella raccolta dati e dell'ISPESL. Ad opera di tale gruppo,
a cui è stato chiamato a partecipare anche l'ISPESL, è stato avviato il Sistema Informativo
Nazionale sugli Incidenti in Ambiente di Civile Abitazione (SINIACA) il cui scopo è il
monitoraggio degli incidenti domestici ai fini della formulazione dei programmi di
prevenzione.
Tale sistema si dovrebbe avvalere di una rilevazione esaustiva basata sugli arrivi al Pronto
soccorso ospedaliero per incidente domestico estratti dalle Schede di Dimissione Ospedaliera
(SDO) e sui casi di decesso per incidente domestico estratti dai Registri Nazionali di
Mortalità.
Le problematiche connesse alla rilevazione sistematica dei dati di Pronto Soccorso consistono
nella:
• difficoltà di disporre di sistemi informatizzati di tutti i PS;
• natura della fonte informativa a disposizione (SDO e Schede di morte) la cui
completezza non è ancora appropriata per una rilevazione degli infortuni domestici;
• difficoltà di istituire un sistema informativo collegato su rete nazionale;
• standardizzazione dei tracciati record;
• lunghezza dei tempi di attuazione;
25
• adesione delle Regioni al sistema centralizzato.
La necessità, comunque, di disporre di dati correnti, aggiornati, sufficientemente esaustivi per
una valutazione del fenomeno infortunistico, su di un piano quali-quantitativo (per una
maggior dettaglio dei fattori infortunistici), ha indotto l'ISPESL ad avviare una indagine
multicentrica su base campionaria, che fornisca, rispetto al modello SINIACA, un migliore
livello di accuratezza nell'analisi delle cause a costi e tempi ridotti.
L'obiettivo di tale indagine è stato quello di monitorare non solo gli incidenti mortali e/o più
gravi, ma anche le diverse tipologie di infortunio e soprattutto individuare i fattori che
intervengono nella dinamica infortunistica.
L’indagine campionaria è stata così articolata:
• predisposizione degli elementi necessari per la costruzione di una base dati
concernente gli incidenti domestici;
• rilevazione dei dati presso le famiglie degli infortunati;
• analisi dei fattori di rischio collegati con il fenomeno in studio;
• costruzione di indicatori utili alla valutazione del fenomeno dell’incidentalità
domestica.
L’orientamento della ricerca è stato anche rivolto alla valutazione dell’incidenza del
fenomeno secondo le diverse tipologie e caratteristiche.
Il sistema di rilevazione prefigurato è essenzialmente mirato alla creazione di una struttura
informativa mediante la quale sia possibile svolgere analisi statistiche a fini descrittivi -
interpretativi che siano di ausilio per la predisposizione di un sistema di azioni preventive per
l’incidentalità in ambiente domestico.
Per la costruzione di una rete di rilevazione degli infortuni domestici così caratterizzata si è
provveduto a:
26
• costruire un disegno campionario che permetta di rilevare gli incidenti a livello
nazionale e regionale sia per l'universo famiglie che per quello delle strutture sanitarie;
• definire l'insieme di riferimento su cui rilevare i dati, ovvero l’intera popolazione a
rischio oppure le persone che hanno fatto ricorso al pronto soccorso delle struttura
sanitaria nazionale (ovviamente in questo ultimo caso verranno esaminati soltanto gli
infortuni con un certo livello di gravità);
• definire lo strumento di rilevazione dei dati.
Per una ricostruzione dettagliata della dinamica dell’incidente che comprenda: ambiente,
agente materiale, conseguenze è stato utilizzato un questionario somministrato alle persone
incidentate che hanno fatto ricorso alla struttura ospedaliera pubblica/privata. Inoltre, si è
provveduto ad individuare una "famiglia" di indicatori volta a misurare la rilevanza
dell'infortunio secondo i parametri ritenuti più significativi.
E' stato realizzato un piano di campionamento per l’esecuzione dell’indagine campionaria su
base nazionale per quanto attiene alle famiglie e su base regionale per quanto attiene alle
persone incidentate che hanno fatto ricorso alle strutture di pronto soccorso in caso di
incidente domestico.
Per poter giungere alla stima della frequenza e delle caratteristiche principali degli incidenti
domestici avvenuti in un determinato periodo di tempo è stata definita come unità statistica di
analisi l’evento incidente3 occorso ad un individuo. Per cui i risultati rifletteranno la
descrizione degli incidenti avvenuti in ambiente domestico occorsi a una persona fisica.
L'insieme di riferimento, su cui rilevare i dati, è stato suddiviso in gruppi di popolazione a
rischio, ovvero bambini di età compresa tra 0 e 14 anni, anziani di età superiore a 65 anni, la
3 Per "incidente" generalmente si intende solo l'accadimento dell'evento senza tenere conto delle possibili conseguenze traumatiche che da tale evento ne possono derivare. Nel presente lavoro la dizione "incidente" è stata estesa anche a tali conseguenze, quindi, l'incidente si configura alla stessa stregua dell'infortunio.
27
popolazione in generale, e in tipologie di incidente particolarmente rilevante come ad
esempio gli infortuni mortali.
Fra i modelli di rilevazione si è optato per l'utilizzo di un questionario (vedi allegato A) -
somministrato direttamente all'infortunato o ad un suo familiare (nel caso di infortunio
mortale) - in grado di permetterne la raccolta di informazioni di particolare specificità e
complessità.
Il questionario, di tipo chiuso, è stato costruito in modo da poter raccogliere le modalità
necessarie per giungere ad una esauriente descrizione del fenomeno dell’incidentalità
domestica (il tempo di esposizione, il tipo di attività domestica svolta, la percezione del
rischio) ed è strutturato nelle seguenti sezioni:
A. dati generali dell'infortunato (sesso, età, stato civile, condizione professionale,
ecc.);
B. abitazione (tipologia dell'abitazione, titolo di godimento, numero di stanze, tipo di
riscaldamento e combustibile impiegato, ecc. );
C. attività svolta in casa dalla persona incidentata (con questa sezione si possono
valutare i tempi di esposizione al rischio, i luoghi degli incidenti);
D. stile di vita della persona incidentata ( per valutare le abitudini al fumo e
all'alcool );
E. caratteristiche dell’incidente domestico ( luogo , modalità dell’incidente, causa
dell’incidente, agente materiale, sede anatomica, tipo di lesione, ecc.);
F. condizioni di salute ( quadro generale sullo stato di salute );
G. conseguenze dell’infortunio (sezione utilizzata per valutare la gravità dell’evento):
struttura sanitaria a cui si è ricorso, limitazione totale/parziale di attività in giorni,
numero di giorni di permanenza a letto, dettagli in caso di ricovero ospedaliero,
terapie riabilitative effettuate e costo sostenuto;
28
H. sicurezza in casa e comportamenti (valutare i grado di sensibilità verso gli
accorgimenti della sicurezza in ambiente domestico):prodotti chimici, piante,
conoscenza delle etichette dei prodotti nocivi, conoscenza della sicurezza degli
impianti del gas ed elettrico.
La struttura del questionario è stata realizzata con il duplice obiettivo di ottenere sia
informazioni dettagliate sull’evento incidente domestico sia informazioni necessarie per la
costruzione degli indicatori volti a misurare la frequenza e la gravità dell'infortunio.
Il piano di campionamento è stato predisposto in modo che sia possibile determinare stime
attendibili delle frequenze di incidente domestico ed analizzare le caratteristiche di tali
incidenti ossia: l’agente che ha causato l’incidente, il tipo di trauma che ne è scaturito, il tipo
di assistenza che ha usufruito l’incidentato, le conseguenze sia economiche che di salute, la
localizzazione, l’ambiente nel quale è avvenuto l’incidente.
Per tali motivi l’espletamento dell' indagine campionaria è stata predisposta su base nazionale
per quanto attiene alle famiglie e su base regionale per quanto attiene alle persone incidentate
che hanno fatto ricorso alle strutture di pronto soccorso.
Nel primo caso, dove l'unità statistica di riferimento è la famiglia, è possibile ottenere una
valutazione, applicando opportuni coefficienti di riporto alla popolazione, della stima del
numero di persone incidentate e del numero di incidenti che si verificano in un determinato
intervallo di tempo a livello regionale e nazionale.
Nel caso in cui la popolazione oggetto di studio è costituita dalle persone residenti in Italia
che hanno fatto ricorso, in un determinato intervallo di tempo, al pronto soccorso di strutture
pubbliche a seguito di un incidente domestico, l'indagine è stata condotta su base regionale
ricorrendo ad un campione a due stadi con stratificazione delle unità di primo stadio (pronto
soccorso) e scelta sistematica delle unità di secondo stadio (persone da intervistare).
29
Con questo tipo di campionamento è possibile raccogliere informazioni dettagliate sull’evento
incidente che siano espressione dello scenario dei fattori di rischio e delle conseguenze sia
economiche che relative allo stato di salute dell’infortunato.
Tenendo in considerazione la definizione teorica del modello di rilevazione degli infortuni
domestici si è provveduto ad avviare delle indagini campionarie a livello locale per testare
concretamente la fattibilità e la qualità delle informazioni disponibili sul territorio.
Famiglia di indicatori
Per un efficace campagna di informazione e monitoraggio dell’incidentalità domestica è
necessario utilizzare un buon sistema di indicatori.
In questa circostanza è stata proposta una famiglia di indicatori che oltre alla capacità di
sintesi gode di requisiti di semplicità ed affidabilità. Si tratta di indicatori di tipo
"elementare" in quanto direttamente derivabili dalle variabili di base costituenti il data set
minimale di riferimento e di indicatori "composti" di primo livello e di secondo livello in
quanto in grado di sintetizzare un aspetto dell’incidentalità frutto della combinazione di più
variabili elementari.
Gli indicatori sono stati classificati nel modo seguente:
Indicatori del contesto dello stato di salute della persona intervistata: consente di valutare il
grado di salute goduto dalla persone incidentata prima dell’incidente domestico.
Indicatori del contesto della dinamica dell’incidente basato sull'agente materiale che ha
causato l’incidente, il tipo di trauma, il tipo di assistenza.
Indicatori del contesto della gravità dell’incidente basato di giorni di limitazione dell’attività
abituale, numero di giorni di permanenza a letto, se la limitazione è ancora in atto dopo un
anno, numero di giorni di assenza dal lavoro.
30
Indicatori del contesto del costo sociale: basato sul numero di giorni di assenza dal lavoro,
numero di gironi di limitazione dell’attività abituale, costi giornalieri.
Indicatori del contesto abitativo: consente di valutare il grado di sicurezza dell'abitazione
sulla base della struttura di ogni singolo ambiente domestico.
Indicatori dello stile di vita: consente di valutare la tipologia di vita di ciascuna persona
incidentata in ambiente domestico in relazione all’evento incidente, utilizzare, quindi, tale
valutazione per calcolare dei rischi condizionati, individuare un grado di tipologia di vita
condivisa per un evento incidente domestico.
Indicatore di conoscenza delle problematiche sulla sicurezza in ambiente domestico: permette
di valutare il grado di conoscenza dei fattori di rischio degli incidentati verso le problematiche
della sicurezza in ambiente domestico.
Per i dettagli sulla costruzione della famiglia di indicatori si veda l'allegato B.
Indicatore della gravità del trauma: costruito sui dati ospedalieri, si basa su una valutazione
di tipo anatomico del danno (si veda la relazione del U.O. GRAVIT – ISS, allegato C).
Indicatore della capacità residua: costruito per valutare l’invalidità da incidente a seguito di
ospedalizzazione o terapie riabilitative.
Banca Dati
Sulla base delle informazioni rilevate tramite il questionario somministrato nell'indagine
campionaria si è provveduto a costruire un sistema informativo in grado di rispondere
prontamente ed esaustivamente alle esigenze conoscitive di chi è preposto istituzionalmente
allo studio e all'analisi del fenomeno infortunistico. Le entità principali (vedi figura 1)
individuate in fase di analisi sono:
� Dati della persona infortunata: anagrafici, di residenza e occupazionali;
� Dati dell’infortunio: tipologia, accadimento, grado, conseguenze, esiti, ecc.;
31
� Informazioni sul livello di percezione dei rischi esistenti in ambiente domestico;
� Stile di vita dell’infortunato e comportamenti della famiglia;
� Notizie sull’abitazione: struttura, disposizione e tipologia di elettrodomestici e
utensili, ecc.;
� Dati sanitari sulla persona infortunata: stato di salute, malattie pregresse, ecc.;
Gli attributi delle singole entità sono definiti in dettaglio con il completamento della versione
definitiva del questionario.
Dalla descrizione dettagliata dei processi e delle azioni attinenti al sistema sono state
individuate una serie di funzionalità da implementare:
� funzionalità elementari per l’inserimento dei dati
• Read
• Insert
• Update
• Delete
Infortunato Infortunio
Stato di Salute
Stile di Vita
Tipologia Abitazione
Figura 1
32
� funzionalità di interrogazione semplici (numero infortuni, numero infortunati, ecc.)
e complesse (incrocio dati infortunato con dati sull’infortunio, ecc.) dei dati
analitici.
Per soddisfare queste esigenze il database è stato organizzato in due ambienti funzionali:
• Ambiente operativo
• Ambiente di analisi
L’ambiente operativo è deputato alla gestione “on line” dei dati ed è finalizzato alle funzioni
per l’inserimento dei dati in archivio e per le interrogazioni semplici.
L’ambiente di analisi è finalizzato alle interrogazioni complesse dei dati analitici. Questo
ambiente è strutturato in modo da risultare “off line” per favorire risposte veloci ad
interrogazioni multidimensionali. Per questo ambiente si è ipotizzato la realizzazione di un
“datawarehouse”. Lo schema funzionale del sistema è rappresentato in fig. 2.
Si descrivono, di seguito, le specifiche delle principali tabelle individuate:
Ambiente di analisi (OLAP) Ambiente operativo (OLTP)
ANALISTI TERMINALISTI
DATA BASE CENTRALE
DATA WAREHOUSE estrazione e trasformazione dati
Figura 2
33
Tabella I: infortunato
Nome Tipo Dimensione # Id_infortunato Intero lungo 4 data questionario Data/ora 8 persona intervistata Testo 20 nome Testo 50 cognome Testo 50 età Intero lungo 4 sesso Testo 1 * statociv Intero lungo 4 * conchivive Intero lungo 4 comunenascita Testo 50 domicilio Testo 50 telefono Testo 15 cellulare Testo 15 e-mail Testo 50 rifiuta Byte 1 * istruzione Intero lungo 4 * Lavoro Intero lungo 4 Tabella II: infortunio
Nome Tipo Dimensione # Id_Infortunio Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 datainc Data/ora 8 orainc Data/ora 8 solo Byte 1 altrepers Byte 1 * dinamica Intero lungo 4 * luogo Intero lungo 4 * dinamicasiniaca Intero lungo 4 * attività Intero lungo 4 * agente Intero lungo 4 * sedealtre1 Intero lungo 4 * sedealtre2 Intero lungo 4 * sedealtre3 Intero lungo 4 decedutoprima Byte 1 decedutoosp Byte 1 decedutodom Byte 1 decesso Testo 50 diagnosi Testo 50 Tabella III: conseguenze infortunio
Nome Tipo Dimensione # Id_Cons_Inf Intero lungo 4 * Id_Infortunio Intero lungo 4
34
* id_Infortunato Intero lungo 4 farmaciprima Byte 1 farmacidescr Testo 100 famamicivic Byte 1 visita Byte 1 ass118 Byte 1 ps Byte 1 strutture Byte 1 altro Byte 1 * props Intero lungo 4 * promedico Intero lungo 4 * promediconon Intero lungo 4 * proamb Intero lungo 4 limdomestiche Byte 1 limlavoro Byte 1 limtempolib Byte 1 limscolast Byte 1 limgiorni Intero lungo 4 limdomestichep Byte 1 limlavorop Byte 1 limtempolibp Byte 1 limscolastp Byte 1 limgiornip Intero lungo 4 letto Byte 1 lettoosp Byte 1 lettocasa Byte 1 ricoverodata Data/ora 8 datadimissione Data/ora 8 degenza Intero lungo 4 interventochir Byte 1 tipointervento Testo 50 prognosi Testo 50 diagnosi Testo 100 terapiedim Byte 1 farmacologiche Testo 50 riabilitative Testo 50 riabilpraticato Byte 1 riabdomgg Intero lungo 4 riabospgg Intero lungo 4 riapprigg Intero lungo 4 spesoriab100 Byte 1 spesoriab100-200 Byte 1 spesoriab200-300 Byte 1 spesoriab300-400 Byte 1 spesoriab>400 Byte 1 speseinf Byte 1 speseinfparz Byte 1 speseinftot Byte 1
35
speseasl Byte 1 speseaslparz Byte 1 speseasltot Byte 1 speseinail Byte 1 speseinailparz Byte 1 speseinailtot Byte 1 speseass Byte 1 speseassparz Byte 1 speseasstot Byte 1 spesecom Byte 1 spesecomparz Byte 1 spesecomtot Byte 1 spesealtro Testo 50 limitatancora Byte 1 limitancoraaltro Testo 50 Tabella IV: abitazione
Nome Tipo Dimensione # Id_casa Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 * tipoab Intero lungo 4 spectipo Testo 50 * statoab Intero lungo 4 * titoloab Intero lungo 4 ingresso Byte 1 ingresson Intero lungo 4 cucina Byte 1 cucinan Intero lungo 4 corridoio Byte 1 corridoion Intero lungo 4 bagno Byte 1 bagnon Intero lungo 4 cameralet Byte 1 cameraletn Intero lungo 4 camerapra Byte 1 camerapran Intero lungo 4 soggiorno Byte 1 soggiornon Intero lungo 4 ripostiglio Byte 1 ripostiglion Intero lungo 4 garage Byte 1 garagen Intero lungo 4 cantina Byte 1 cantinan Intero lungo 4 soffitta Byte 1 soffittan Intero lungo 4 giardino Byte 1 giardinon Intero lungo 4
36
balcone Byte 1 balconen Intero lungo 4 altroloc Testo 100 * livelliab Intero lungo 4 speclivelli Testo 50 * tiporisc1 Intero lungo 4 * tiporisc2 Intero lungo 4 camini Byte 1 * combustibile Intero lungo 4 speccombust Testo 50 Tabella V: stato di salute
Nome Tipo Dimensione # Id_salute Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 ipertensione Byte 1 diabete Byte 1 cardiopatie Byte 1 esitiictus Byte 1 epatopatiacronica Byte 1 parkinson Byte 1 vertigini Byte 1 disturbivisione Byte 1 disturbiudito Byte 1 artrosigrave Byte 1 osteoporosi Byte 1 demenzesenili Byte 1 althzaimer Byte 1 altro Testo 50 handicapprima Byte 1 handicapdopo Byte 1 fisico Byte 1 fisicot Testo 50 psichico Byte 1 psichicot Testo 50 invaliditàprima Byte 1 invaliditàdopo Byte 1 diagnosiinv Testo 100 grado Intero lungo 4 malattieprima Byte 1 icdx Testo 50 Tabella VI: stili di vita
Nome Tipo Dimensione # Id_stili_vita Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 fumomai Byte 1 fumoora Byte 1
37
sigarette Byte 1 signumero Intero lungo 4 Sigari Byte 1 sigarinumero Intero lungo 4 Pipa Byte 1 annismesso Intero lungo 4 Beve Byte 1 Aipast Byte 1 fuoripast Byte 1 Vino Byte 1 Vinon Intero lungo 4 Birra Byte 1 Birran Intero lungo 4 aperitivi Byte 1 Aperitivin Intero lungo 4 Digestivi Byte 1 Digestivin Intero lungo 4 Super Byte 1 Supern Intero lungo 4 animali Byte 1 animalispec Testo 50 Piante Byte 1
Tabella VII: altre informazioni
Nome Tipo Dimensione
# Id_informazioni Intero lungo 4 * id_Infortunato Intero lungo 4 informato Byte 1 * modoinform Intero lungo 4 * fattori1 Intero lungo 4 * fattori2 Intero lungo 4 * fattori3 Intero lungo 4 fumodanni Byte 1 alcolici Byte 1 chimiciconserv Byte 1 farmaci Byte 1 chimiciutilizzo Byte 1 chimicimiscela Byte 1 etichette Byte 1 etichetten Intero lungo 4 piantevel Byte 1 gascomb Byte 1 gascomportamenti Byte 1 impiantinorme Byte 1 manutentorinorme Byte 1 terra Byte 1
38
salvavita Byte 1 presesic Byte 1 caldaia Byte 1 vasca Byte 1 campanello Byte 1
Le chiavi primarie di ciascuna tabella sono contrassegnate dal simbolo ”#” mentre le chiavi
esterne da un “*”. A ciascun attributo di tipo “chiave esterna” è collegata una tabella
descrittiva di decodifica. L’elenco delle tabelle di decodifica con i relativi valori di lista sono
appresso elencate:
39
Agente
codice descrizione 1 Scale a pioli
2 Scale
3 scale a libro
4 Scivoli e rampe
5 pavimenti in piano
6 oggetti
7 Mobili 8 tappeti
9 animali
10 pavimento incerato
11 altro Attività
codice descrizione 1 attività domestica
2 bricolage e fai da te
3 alzarsi dal letto o dalla poltrona
4 attività quotidiane della persona
5 gioco o attività sportiva
6 altro
Combustibile Abitazione
codice descrizione 1 Metano
2 Gpl
3 Gasolio
4 legna/carbone
5 Altro
Tipologia convivente
codice descrizione 1 da sola/o
2 con il cogniuge
3 con altri familiari
4 con amici
5 badante
6 in casa di riposo
7 Altro
Dinamica
codice descrizione 1 era buio e non ho visto
2 inciampata/o
3 scivolata/o
4 saltato il gradino
5 ceduta la gamba
6 problema legato alla scala
7 Sbilanciata/o dalla scala
8 Vertigine
9 spinta/o
10 non ho avuto coscienza della caduta
11 mi sono risvegliata/o a terra
12 Altro
Tipologia incidente
codice descrizione 1 Caduta
2 corpo estraneo
3 Puntura o penetrazione accidentale
5 agente termico o caustico
6 annegamento
7 soffocamento
8 avvelenamento
9 elettrocuzione
10 Altro
Fattori
codice descrizione 1 Età
2 stato di salute
3 distrazione
4 Errato comportamento della persona nello svolgimento di attività
5 anomalie, usura o mal funzionamento degli oggetti di uso comune
6 anomalie a carico di strutture, impianti ed ambienti di casa
7 tutti in eguale misura
8 Altro
40
Istruzione
codice descrizione 1 nessuna
2 licenza elementare
3 licenza media
4 diploma
5 diploma di laurea
6 Laurea
7 Altro Lavoro
codice descrizione 1 casalinga/o
2 operaia/o
3 impiegata/o
4 funzionaria/o
5 dirigente
6 operatore commercio
7 lavoratore autonomo
8 medico
9 operatore sanitario
10 libero professionista
11 insegnante
12 agricoltore
13 altro
Livelli Abitazione
codice descrizione 1 1 piano
2 2 piani
3 Altro
Luogo
codice descrizione 1 Cucina
2 Tinello
3 Salotto
4 camera da letto
5 Bagno
6 Balcone
7 Ingresso 8 Cantina
9 Solaio
10 giardino
11 garage
12 Tetto
13 ascensore
15 altro
14 androne/scale
Modalità informazione
codice descrizione 1 da persone specializzate
2 da letture/ radio-tv
3 Internet
4 Corsi
5 Altro
Scelta
codice descrizione 1 Mai
2 Qualche volta
3 Spesso
4 Sempre
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Sede lesione
codice descrizione 1 Capo
2 occhio
3 Naso
4 orecchio
5 Collo/torace
6 addome
7 arti superiori 8 mano
9 arti inferiori
10 piede
11 Altro
12 schiena
13 bocca
14 Viso
15 multiple
Stato abitazione
codice descrizione 1 Ottimo
2 Buono
3 Mediocre
4 Pessimo
Stato civile
codice descrizione 1 Celibe
2 Nubile
3 coniugata/o
4 separata/o
5 divorziata/o
6 Vedovo/vedova
7 convivente/a 8 Altro
Tipologia abitazione
codice descrizione 1 villa o villetta indipendente
2 villetta a schiera
3 appartamento signorile
4 appartamento civile
5 appartamento economico pop
6 casa rurale
7 Altro
Tipo riscaldamento
codice descrizione 1 Centralizzato
2 Autonomo
3 apparecchi singoli
Titolo abitazione
codice descrizione
1 Affitto
2 proprietà
3 altro titolo
42
Le informazioni sulle relazioni tra le tabelle fondamentali e quelle di decodifica sono
schematicamente riportate nel seguente diagramma:
Tipologia convivente
Infortunato --> Istruzione Conseguenze infortunio --> Scelta
Lavoro
Stato civile
Tipologia Abitazione Dinamica
Stato Abitazione Luogo
Titolo Abitazione Tipologia
Abitazione --> Livelli Abitazione Infortunio--> Attività
Tipo Riscaldamento Agente
Combustibile Abitazione Sede Lesione
Altre Informazioni --> Modalità informazione
Fattori
Per completezza, si riporta anche lo schema delle relazioni tra le tabelle fondamentali:
Stile di Vita
Abitazione --> Infortunato --> Infortunio --->> Conseguenze Infortunio
Stato di Salute
Altre Informazioni
43
Le informazioni provenienti dalle varie regioni e non contemplate nella struttura generale del
database sono state inserite in un’apposita tabella denominata “Altre Informazioni”.
Tenuta presente la variabilità dei dati raccolti (i questionari, infatti, sono stati specificamente
adattati alle aree tematiche da indagare; anziani, bambini, infortuni mortali, ecc.), sono state
messe a punto procedure automatizzate per importare in modo standard i dati nell’archivio
centralizzato ed integrarli con le informazioni pre-esistenti.
44
RISULTATI
I risultati che verranno di seguito presentati sono il frutto di una indagine di tipo multicentrico
condotta su nove diverse realtà territoriali il cui obiettivo non è una misura quantitativa della
numerosità degli infortuni ma la conoscenza delle cause determinanti degli infortuni
domestici, la dinamica degli stessi ed i principali fattori di rischio. Il tutto tramite studi
analitici mirati su piccoli campioni, rappresentativi di gruppi a rischio e tipologie di incidente
particolarmente rilevante.
A tale proposito, sono stati selezionati i seguenti gruppi di esposti: bambini di età compresa
tra 0 e 14 anni, anziani di età superiore a 65 anni, la popolazione in generale e gli infortunati
ad esito mortale.
Le indagini, come già accennato, sono state realizzate in nove realtà territoriali distribuite su
tutto il territorio nazionale, ed in particolare in: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte,
Lazio, Umbria, Toscana, Campania, Sicilia, Puglia.
Le persone infortunate sono state reclutate presso le strutture di Pronto Soccorso scelte
opportunamente per ciascuna regione.
Le informazioni sono state raccolte utilizzando un questionario ( vedi Allegato A ), le cui
domande miravano alla comprensione, mediante una descrizione quanto più dettagliata
possibile, di ogni aspetto dell’infortunio in ambiente domestico prevedendo domande che
spaziavano da quesiti di carattere anagrafico a quesiti riguardanti malattie croniche, dati
dell’abitazione, qualità e stile di vita, ecc.
Oltre al questionario è stata realizzata una scheda di rilevazione dei rischi nelle abitazioni
(vedi Allegato D ) che è stata somministrata dai tecnici della prevenzione nel corso di 500
sopralluoghi nelle abitazioni.
Per ciascuna regione è stato adottato, seppur con alcune varianti in relazione al target di
popolazione da esaminare, il questionario proposto dall'ISPESL (vedi Allegato A ).Vi sono
45
stati due casi specifici in cui si è avvertita l’esigenza di sviluppare un modello di questionario
più specifico: per la regione Toscana che si è occupata degli infortuni che hanno comportato
la morte del soggetto e per la regione Veneto che si è occupata in prevalenza degli infortuni
accaduti a bambini.
I risultati di questa indagine hanno portato alla creazione di una base di dati che permette di
comprendere i comportamenti che più di frequente conducono ad un infortunio negli ambienti
di vita, e di identificare i fattori determinanti per poter avviare specifiche campagne di
prevenzione.
Nello specifico le interviste effettuate nelle regioni sono così ripartite nel numero:
Tabella VIII. Numero di interviste per regione di studio
Numero interviste Regione
82 Piemonte
174 Toscana
38 Lazio
150 Friuli Venezia Giulia
199 Umbria
301 Puglia
150 Sicilia
299 Veneto
Le informazioni relative agli infortuni sono state, in una prima fase, raccolte in un database
relativo alla singola regione e, successivamente, aggregate per tutte le 8 regioni. La base dati
della regione Veneto, contenendo informazioni specifiche, mirate allo studio degli infortuni
46
nei bambini, è stata lasciata inalterata non integrandola in quella generale, in modo tale da
evitare ogni tipo di alterazione del significato attribuito in origine ai dati stessi.
I dati integrati nella banca dati generale sono stati analizzati ed uniformati nella codifica
utilizzata per descrivere i dettagli dell’infortunio.
Le informazioni riguardanti i dati dell’abitazione quali la tipologia, lo stato e il titolo di
godimento sono state raccolte nella tabella Abitazioni . A ciascun intervista, dunque, è stato
associato un IdAbitazione4 che metta in relazione la o le abitazioni possedute dall’infortunato
con la relativa intervista. Nella tabella citata le informazioni sono sotto forma di id: questo
perché ciascun campo è relazionato alle tabelle di riferimento che per IdTipoAbitazione è
TipoAbitazione, per IdStatoAbitazione è StatoAbitazione, per IdTitoloGodimento è
TitoloGodimento. Altre tabelle riguardanti l’abitazione sono: CombustibileAbitazioni in
relazione con Combustibili , Riscaldamento in relazione con TipoRiscaldamento,
DescrizioneAbitazione, DatiElettrodomesticiCasa.
Per quanto riguarda invece la sezione relativa agli agenti implicati negli infortuni la tabella
AgenteInfortuni pone in relazione l’IdInfortunio associato all’infortunato con l’id
dell’agente causa dell’infortunio.
La tabella Anagrafica costituisce il quadro di insieme, in quanto raccoglie numerosi campi
che fanno riferimento ai dati anagrafici di ciascun intervistato ed inoltre, essendo relazionata
con un gran numero di tabelle, risulta essere la tabella più complessa nel database. In effetti le
chiavi esterne5 contenute in questa tabella sono TipoIntervistato, IdConvivenza, IdStatoCivile,
IdDomicilio, IdScolarità, IdCondizioneProf, IdPosizioneProf, IdRegione. Queste chiavi fanno
riferimento agli stessi campi contenuti nelle tabelle che rispettivamente sono
4 Id = chiave di relazione univoca tra due o più tabelle. 5 Il concetto di chiave esterna è ripreso dal modello relazionale dei database ed indica i campi comuni a due tabelle di uno stesso database che devono rispettare vincoli di integrità referenziale.
47
TipoIntervistato, Convivenza, StatoCivile, Domicilio, Scolarità,
CondizioneProfessionale, PosizioneProfessionale, Regioni.
Passando alla descrizione dell’infortunio, si é creata la tabella Infortunio che si relaziona
mediante le opportune chiavi esterne alle tabelle: CausaInfortunio, ModalitàInfortunio,
LuogoInfortunio , AgenteInfortuni, Lesioni, Attività, Anagrafica. A loro volta
CausaInfortunio fa riferimento mediante la chiave IdCausa alla tabella CauseInfortuni,
ModalitàInfortunio mediante la chiave IdModalità alla tabella ModalitàInfortuni, Lesioni
alle tabelle SedeInfortunio e TipoLesioni rispettivamente attraverso le chiavi
IdSedeInfortunio, IdTipoLesione.
Per raccogliere le informazioni riguardanti l’uso di alcolici si è creata la tabella Alcool che si
relaziona con la tabella CollocazioneTemporaleUsoAlcool, mentre per quelle del fumo
Fumo in relazione con TipoFumo, Sigarette/SigariGiorno, PipaGiorno, FumoAltrui,
DurataFumo. Per i dati inerenti la presenza di piante e/o animali in casa si ha la tabella
PresenzaPianteAnimali.
La situazione clinica dell’infortunato è stata fotografata mediante i dati raccolti nelle tabelle:
DatiSanitari che fa riferimento anche alla tabella Invalidità, DisturbiCronici che si rapporta
attraverso l’id IdPatologiaCronica alla tabella PatologieCroniche. I dati del ricovero e delle
eventuali terapie che l’infortunato ha dovuto portare avanti sono conservati nelle tabelle
RicoveroOspedaliero, TerapieRabilitative relazionata a CaricoTerapie, tabella questa che,
com’è ovvio, comprende i dati inerenti le spese sostenute dal paziente. Oltre a ciò si sono
raccolti anche i dati relativi alle conseguenze predisponendo le tabelle
ConseguenzeInfortunio, Aiuto, Limitazioni.
Per comprendere appieno la dinamica dell’infortunio si è anche analizzata la distribuzione
delle attività condotte dall’infortunato ottenendo così la tabella
DistribuzioneAttivitàGiornaliere che raccoglie appunto tali informazioni.
48
In ultima analisi si è testato quanto informati fossero gli infortunati sottoponendo loro alcune
domande circa le misure più comuni di sicurezza da tener presenti in casa: le risposte a tali
domande sono state raccolte nelle tabelle ModalitàAcquisizioneInformazioni , Domande ed
Informazione.
Questo dunque è lo schema logico ideato per raccogliere le numerose informazioni afferenti
alla ricerca.
Come già accennato in precedenza i risultati ottenuti non sempre sono risultati uniformi per
quel che concerne la codifica utilizzata. A tale proposito vengono rappresentate le diversità
riscontrate. Diversità che, talvolta, hanno determinato problemi nel trasferimento delle
informazioni nella base di dati generale.
Per quel che riguarda le informazioni rilevate nella regione Lazio si è notato come i campi
C5_2 e C7_14 del loro tracciato record rappresentassero la stessa informazione: pertanto si è
pensato di mappare il primo campo nel secondo poiché questo ultimo riguarda i farmaci
assunti dagli infortunati nelle 24 ore precedenti l'infortunio. Tuttavia non sempre i dati inseriti
in questo campo sono particolarmente estensibili: il "Lasix", per esempio, è un diuretico che,
di norma, non deve essere preso più di 3 volte a settimana, quindi potrebbe anche darsi che il
soggetto in questione non abbia preso il Lasix nelle 24 ore precedenti, anche se ciò è stato
scritto nella base di dati.
Per quanto riguarda la tabella Convivenza nel caso in cui ci siano più risposte si è scelto di
inserire nella banca dati quella più significativa: Figli - Badante -> Badante; Coniuge - Figli -
> Coniuge; Coniuge - Badante -> Badante.
Nel campo che indica quanti fumatori convivano con l'infortunato non c'è il numero ma solo
la tipologia di rapporto, dunque non si è potuto provvedere alla compilazione di tale campo
presente nella banca dati generale.
49
Non sono stati riportati i dati relativi alla luminosità della casa, che invece il Lazio ha rilevato,
perchè nel database generale non si fa riferimento a questi dati.
Nel caso in cui l’infortunato risultasse portatore di handicap si è optato per l’inclusione di tale
informazione nel campo della tabella DatiSanitari PortatoreHandicapFisico poiché non è
stata specificata la tipologia di handicap (i.e. se fisico o psichico).
Nella parte relativa al grado di informazione degli infortunati le risposte alla domanda 81 del
questionario (notizie riguardanti eventuali perdite di gas in casa) sono state semplificate
prendendo in considerazione solo quanto presente nel campo C6_4_2 (Si/No) senza ulteriori
specifiche.
Per quanto riguarda le interviste il Piemonte ha inserito i dati sia dei casi che dei controlli.
Tale differenza la si ritrova nel codice adottato dalla regione che divide questi due gruppi
anteponendo le sigle CA per i casi e CO per i controlli.
Per quanto riguarda la tabella conseguenze9 ci sono alcuni campi contenenti i dati relativi al
follow–up (quelli segnati dal 12). Nel caso del database generale non sono stati presi in
considerazione perchè non in tutte le regioni è stata condotto l’inchiesta prendendo in
considerazione i controlli.
Nella tabella incidente5 vi è il campo dinamicasiniaca il cui valore è pari a 1 per tutti i
record: poiché non vi sono dati rilevanti per la nostra ricerca non si è fatto il mapping di
questo campo nel database generale.
Analizzando il database della regione Puglia invece si è riscontrato che non ci sono dati per la
disponibilità ad altre interviste; per quanto riguarda l'IdConvivenza nel caso in cui era
presente il coniuge si è riportato solo l’indice relativo a tale tipologia di convivenza anche se
era segnalata anche la presenza dei figli.
Inoltre, nel database, l'ora dell'infortunio nel caso in cui questa risultava essere pari a 24 non è
stata riportata perchè di default viene posta a 00; nella tabella alcool dove c'è solo si/no per i
50
bicchieri delle bevande senza il numero di bicchieri si è codificato con un 1 quando
l’infortunato è solito bere quella bevanda; i campi B050_OreGiornata e
B054_Manutenzione_Anno, non trovano alcuna corrispondenza nel database generale e
pertanto non sono stati mappati.
Ancora, per l'agente infortunio, si è tenuto in considerazione il campo
B012_AgenteMateriale_1; al contempo si è tralasciato il campo B061_CircostanzeAlcol; i dati
relativi al consumo di alcolici, sebbene non si riferiscano alle 12 ore precedenti ma alle 24
precedenti, sono stati mappati nel campo contenente le informazioni circa il consumo di
alcolici consumati nelle 12 ore precedenti l’infortunio.
Nella tabella PresenzaPianteAnimali non si sono considerati i cani e i gatti tenuti fuori casa;
nella tabella Fumo non si è potuta riportare alcuna informazione circa la durata
dell’astensione del fumo da parte dell’infortunato poiché non se ne hanno i dati relativi.
Infine, per la domanda 83, è stato preso in considerazione il campo
B106_RequisitiRiparazioni e la tabella HomeABC3 non è stata integrata nel database
generale perchè i campi risultano essere diversi da quelli richiesti nel questionario ISPESL e
comunque perchè gli stessi campi non riportano alcun dato, eccezion fatta per i campi
n_CUCINA, etc. che prevedono una codifica comprensiva di indici non ben identificati.
Per quanto riguarda i dati acquisiti nella regione Umbria, sono presenti i record 89 e 90
(questi codici fanno riferimento al database dell’Umbria, nel database generale corrispondono
all’indice 659) che riguardano la stessa persona in quanto ha subito due infortuni: nella parte
anagrafica è stata trattata una sola volta, in quella relativa all'infortunio si sono tenuti i due
casi separati, quindi ci sono due record per uno stesso IdIntervista.
Queste, dunque, sono state le anomalie riscontrate in fase di integrazione dei dati. Anomalie
legate soprattutto ad incongruità fra la codifica adottata per mettere a punto il database
generale e le diverse codifiche adottate invece per i dati relativi alle otto regioni. Anomalie
51
che sono state comunque superate mediando fra le scelte effettuate nella fase preliminare
dell'indagine e le necessità dettate dai casi specifici in fase di rielaborazione dei dati.
Al termine della fase di integrazione dei dati si è riusciti ad ogni modo ad estrapolare
informazioni degne di nota raccolte in tabelle, qui di seguito riportate. Tali informazioni sono
state estrapolate talvolta prendendo in considerazione solo alcuni campi delle medesime
tabelle, talaltra campi appartenenti a tabelle diverse: in tal caso si è provveduto a rispettare le
relazioni fra i dati in modo tale da evitare che i dati facessero riferimento a diversi oggetti.
La sintesi dei dati raccolti viene rappresentata nella lista di alcune tabelle che di seguito
vengono riportate e che sono state suddivise in:
• informazioni generali dell'infortunato;
• caratteristiche dell'abitazione in cui è avvenuto l'infortunio;
• attività svolte in circostanza dell'infortunio;
• modalità e caratteristiche dell'infortunio;
• dati sanitari del soggetto infortunato e conseguenze dell'infortunio.
Successivamente, sono state riportate le sintesi di combinazioni di variabili reputate
interessanti nell'analisi del fenomeno ed infine tabelle mirate ai gruppi di infortunati nelle
classi di età 0-5 anni e maggiori di 60 anni.
INFORMAZIONI GENERALI
Si conferma la prevalenza di donne infortunate (65%) nella fascia di età superiore ai 65 anni,
coniugata o vedova. Gli infortunati, essendo soprattutto anziani, rientrano generalmente nella
categoria del ritirato dal lavoro,. Particolare interesse riveste la percentuale della casalinga/o
(29%) e dell'occupato (23%) in quanto non si differenziano molto l'un l'altro.
52
Tabella IX: Infortuni domestici per sesso Sesso Numero Percentuale Maschi 382 34,92 Femmine 712 65,08 Totale 1094 100 Tabella X: Infortuni domestici per classe di età Classe di età Numero Percentuale Meno di 25 anni 79 7,22 25 - 34 anni 54 4,94 35 - 44 anni 71 6,49 45- -54 anni 105 9,60 55 - 64 anni 99 9,05 65 e oltre 524 47,90 Non sa 162 14,81 Totale 1094 100 Tabella XI: Infortuni domestici per Stato Civile Stato Civile Numero Percentuale Nubile 181 16,54 Coniugata di fatto 119 10,88 Coniugata legalmente 464 42,41 Divorziata 10 0,91 Separata 7 0,64 Vedova 299 27,33 Non sa 14 1,28 Totale 1094 100,00 Tabella XII: Numero di infortuni domestici per condizione professionale Condizione professionale Numero Percentuale Occupato 255 23,31 In cerca di occupazione 10 0,91 In servizio di leva 0 0,00 Studente 14 1,28 Casalingo/a 319 29,16 Inabile al lavoro 5 0,46 Ritirato/a dal lavoro 359 32,82 Altra condizione 46 4,20 Non risponde 86 7,86 Totale 1094 100,00
53
CARATTERISTICHE DELL'ABITAZIONE
L'abitazione, che rappresenta la sede materiale dove avvengono gli infortuni, risulta essere di
medie dimensioni: soggiorno (56%), due stanze da letto (49%) , un bagno(55%), due bagni
(36%).
Tabella XIII: Descrizione dell'abitazione della persona infortunata - Valori assoluti
Numero di stanze Ambienti Nessuna 1 2 3 o più Totale Ingresso 156 742 16 1 915 Cucina 16 889 9 1 915 Corridoio 313 532 54 16 915 Bagno 27 506 330 52 915 Camera da letto 17 183 448 267 915 Camera da pranzo 422 484 8 1 915 Soggiorno 366 542 7 0 915 Ripostiglio 438 399 74 4 915 Cantina 656 259 0 0 915 Soffitta 831 82 2 0 915 Giardino 744 169 2 0 915 Balcone/Terrazza 249 259 252 155 915 Tabella XIV: Descrizione dell'abitazione della persona infortunata - Valori percentuali
Numero di stanze Ambienti Nessuna 1 2 3 o più Totale Ingresso 17,05 81,09 1,75 0,11 100,00 Cucina 1,75 97,16 0,98 0,11 100,00 Corridoio 34,21 58,14 5,90 1,75 100,00 Bagno 2,95 55,30 36,07 5,68 100,00 Camera da letto 1,86 20,00 48,96 29,18 100,00 Camera da pranzo 46,12 52,90 0,87 0,11 100,00 Soggiorno 40,00 59,23 0,77 0,00 100,00 Ripostiglio 47,87 43,61 8,09 0,44 100,00 Cantina 71,69 28,31 0,00 0,00 100,00 Soffitta 90,82 8,96 0,22 0,00 100,00 Giardino 81,31 18,47 0,22 0,00 100,00 Balcone/Terrazza 27,21 28,31 27,54 16,94 100,00
54
Tabella XV - Tipo di abitazione Tipo N % Villa o villetta indipendente 115 10,5 Villetta a schiera 70 6,4 Appartamento signorile 138 12,6 Appartamento civile 575 52,7 Appartamento economico popolare 146 13,4 Casa rurale 33 3,0 Altro 5 0,5 Non definito 10 0,9 Totale 1.092 100,0 Tabella XVI - Titolo di godimento Titolo di godimento N. % Affitto 216 19,9 Proprietà 811 74,8 Altro titolo 47 4,3 Non definito 10 0,9 Totale 1.084 100,0 ATTIVITA' SVOLTE IN CIRCOSTANZA DELL'INFORTUNIO
Si è voluto analizzare le abitudini domestiche al fine di stabilire, dove possibile, un legame
con gli infortuni.
Le attività svolte sono prevalentemente di tipo domestico (33%) oppure di tipo fisiologico
(27%), segue hobby, tempo libero (9%) e cura ed igiene personale (8%).
Tabella XVII: Attività svolta al momento dell'infor tunio Attività svolta Numero Percentuale Attività domestica 356 32,81 Piccole riparazioni 41 3,78 Riparazioni/manutenzioni maggiori 12 1,10 Attivita’ quotidiane fisiologiche 296 27,28 Attivita’ hobbistica e di tempo libero 95 8,75 Attivita’ legate alla cura dell’igiene personale 86 7,93 Attivita’ ludico-sportive 32 2,95 Assistenza a bambini, anziani o disabili 12 1,10 Altra 95 8,75 Non risponde 60 5,53 Totale 1085 100,0
55
MODALITA' E CARATTERISTICHE DELL'INFORTUNIO
Rispetto alle cause che hanno provocato l'infortunio, gli infortunati hanno dichiarato che si è
trattato prevalentemente di distrazione (44%); il 23% ammette di aver avuto un
comportamento improprio; il 14% attribuisce l'accadimento ad un malessere improvviso.
Il 30% dichiara di trovarsi in cucina, il 18% in camera da letto ed il 16% in soggiorno o
camera da pranzo.
L'evento accidentale si verifica in ugual misura nella mattina e nel pomeriggio (32%). Inoltre
gli infortuni pomeridiani corrispondono a persone infortunate che trascorrono più di 4 ore in
casa, mentre l'infortunio serale si verifica per coloro che trascorrono mediamente in casa non
più di 3 ore.
Per quanto riguarda le modalità l'infortunio è avvenuto per caduta (60%), urto (15%) e taglio
(13%).
L'agente materiale maggiormente coinvolto negli infortuni domestici risulta essere: elementi
strutturali della casa, ovvero, pavimenti (34%), scale (14%) e mobili (17%).
Il tipo di lesione principale è la contusione o trauma superficiale (40%) seguita da fratture
(23%) e come seconda lesione la ferita. Le sedi anatomiche interessate sono: la mano (24%),
il capo (20%) e gli arti inferiori (14%) e superiori (12%).
Tabella XVIII: Cause dell'infortunio - Valori assol uti Cause dell'infortunio No Si Totale Distrazione/disattenzione 612 482 1094 Comportamento improprio dell'infortunato 843 251 1094 Comportamento improprio altre persone e/o animali 1055 39 1094 Malessere improvviso 945 149 1094 Fattori strutturali/funzionali agente coinvolto 1020 74 1094 Altro 1050 44 1094
56
Tabella XIX : Cause dell'infortunio - Valori percentuali Cause dell'infortunio No Si Totale Distrazione/disattenzione 55,94 44,06 100,00 Comportamento improprio dell'infortunato 77,06 22,9 4 100,00 Comportamento improprio altre persone e/o animali 9 6,44 3,56 100,00 Malessere improvviso 86,38 13,62 100,00 Fattori strutturali/funzionali agente coinvolto 93, 24 6,76 100,00 Altro 95,98 4,02 100,00 Tabella XX: Luogo di accadimento Luogo di accadimento Numero Percentuale Cucina 323 29,77 Bagno 97 8,94 Camera da letto 201 18,53 Soggiorno/camera da pranzo/ingresso 174 16,04 Garage/aree di parcheggio 15 1,38 Cantina/soffitta/ripostiglio 19 1,75 Giardino 52 4,79 Balcone 33 3,04 Terrazzo/Solaio 5 0,46 Scale 77 7,10 Ascensore 2 0,18 Aree gioco ad uso pubblico/privato 3 0,28 Aree sportive ad uso pubblico/privato 2 0,18 Scuola 0 0,00 Altro luogo 47 4,33 Non risponde 35 3,23 Totale 1085 100,00 Tabella XXI: Numero di infortuni domestici per ora di accadimento Ora infortunio Numero Percentuale Mattina 352 32,44 Pomeriggio 352 32,44 Sera 174 16,04 Notte 57 5,25 Non risponde 150 13,82 Totale 1085 100,00
Tabella XXII Ore trascorse a casa nel corso della giornata - Valori assoluti
Periodo della giornata Numero di ore Mattina Pomeriggio Sera Niente 65 57 62 Da 1 a 3 ore 390 343 392 Più di 4 ore 295 369 319 Non sa 102 83 79 Totale 852 852 852
57
Tabella XXIII: Ore trascorse a casa nel corso della giornata - Valori Percentuali
Periodo della giornata Numero di ore Mattina Pomeriggio Sera Niente 7,63 6,69 7,28 Da 1 a 3 ore 45,77 40,26 46,01 Più di 4 ore 34,62 43,31 37,44 Non sa 11,97 9,74 9,27 Totale 100,00 100,00 100,00 Tabella XXIV: Modalità dell'infortunio Modalità dell'infortunio Numero Percentuale Caduta 636 60,06 Urto o schiacciamento accidentale 161 15,20 Taglio 136 12,84 Puntura 10 0,94 Soffocamento 2 0,19 Penetrazione accidentale orifizi naturali 11 1,04 Immersione/sommersione 0 0,00 Avvelenamento/intossicazione 14 1,32 Ustione termica/chimica 60 5,67 Contatto diretto cutaneo/mucoso 9 0,85 Elettrocuzione 1 0,09 Altro 19 1,79 Totale 1059 100,00 . Tabella XXV: Agente Materiale Agente Materiale Numero Percentuale Coltello 61 5,28 Affettatrice 4 0,35 Forbici 3 0,26 Forchetta 0 0,00 Apriscatole 7 0,61 Altro utensile da cucina 17 1,47 Fornelli 10 0,87 Accendini/Fiammiferi 1 0,09 Pentole a pressione 4 0,35 Altre pentole 14 1,21 Braciere/Barbecue accesi 4 0,35 Camini accesi 0 0,00 Scala fissa 92 7,96 Scala a pioli 16 1,38 Scala a libretto/forbice 36 3,11 Pavimento 395 34,17 Tappeto/Tappezzeria 16 1,38 Mobilio 56 4,84
58
Sedia 50 4,33 Sgabello 2 0,17 Seggiolone 1 0,09 Doccia 9 0,78 Vasca da bagno 16 1,38 Piscina 1 0,09 Vetri e specchi 14 1,21 Infissi (porte/finestre) 33 2,85 Serranda 4 0,35 Cancello 5 0,43 Altra struttura edile 6 0,52 Macchina da cucire 0 0,00 Martello 4 0,35 Saldatore 0 0,00 Sega elettrica 3 0,26 Sega non elettrica 1 0,09 Trapano elettrico 3 0,26 Trapano manuale 0 0,00 Altro attrezzo da lavoro 5 0,43 Aspirapolvere/Battitappeto 3 0,26 Frigorifero 1 0,09 Lavatrice 4 0,35 Lavastoviglie 1 0,09 Forno 7 0,61 Televisione 2 0,17 Radio 0 0,00 Personal Computer 0 0,00 Consolle per videogiochi 0 0,00 Frullatore 2 0,17 Macchina caffè 1 0,09 Ferro da stiro 3 0,26 Asciugacapelli 0 0,00 Tostapane 1 0,09 Altro piccolo elettrodomestico 2 0,17 Altro elettrodomestico 0 0,00 Presa elettrica 0 0,00 Impianto elettrico 1 0,09 Caldaia a gas 7 0,61 Gas 4 0,35 Caldaia a legna 13 1,12 Caldaia elettrica 0 0,00 Scaldabagno elettrico 1 0,09 Scaldabagno a gas 0 0,00 Stufa da riscaldamento 6 0,52 Culla 3 0,26 Fasciatoio 1 0,09 Passeggino/Carrozzina 1 0,09 Alimenti 3 0,26 Alimenti avariati 1 0,09 Insetticida 1 0,09 Antiparassitari 1 0,09 Piante 7 0,61 Cosmetici 5 0,43 Detersivi/Detergenti 3 0,26
59
Farmaci 10 0,87 Sostanze liquide corrosive (acidi,alcali) 4 0,35 Altre sostanze o prodotti chimici 1 0,09 Animali 3 0,26 Sacchetto di plastica 4 0,35 Altro 70 6,06 Giocattoli 3 0,26 Giocattoli elettrici 0 0,00 Strutture ludiche (scivoli,altalene,ecc.) 0 0,00 Strutture/Attrezzi sportivi 5 0,43 Abiti/Indumenti 1 0,09 Coperte 2 0,17 Cuscini 0 0,00 Letto 28 2,42 Acqua bollente 10 0,87 Alimenti bollenti 14 1,21 Alcolici 0 0,00 Sigaretta/Sigaro/Pipa 7 0,61 Scale 13 1,12 Oggetti in genere 3 0,26 Totale 1156 100,00 Tabella XXVI : Agente Materiale per gruppi Agente Materiale Numero Percentuale
Coltello 61 5,28 Utensili 31 2,68 Pentole 18 1,56 Forni 22 1,90 Scale 157 13,58 Pavimenti 395 34,17 Impianto elettrico 1 0,09 Attrezzi lavoro 16 1,38 Elettrodomestici 9 0,78 Piccoli elettrodomestici 11 0,95 Impianto Riscaldamento 31 2,68 Vetri/specchi 14 1,21 Mobili / abitazione 198 17,13 Mobili bambini(seggiolone, culla, fasciatoio, passeggino/carrozzina) 6 0,52
Alimenti bollenti 24 2,08 Sostanze ingerite 36 3,11 Coperte / abiti 31 2,68 Altro 95 8,22 Totale 1156 100,00
60
Tabella XXVII: Sede anatomica della persona infortunata - Valori assoluti
Lesione Sede anatomica 1° lesione 2° lesione 3° lesione Capo 194 4 2 Occhio 26 4 1 Naso 4 1 0 Orecchio 1 1 1 Bocca/Denti 15 0 0 Viso 5 6 0 Collo 9 7 1 Torace 47 24 2 Schiena 25 14 2 Addome 16 2 2 Bacino 30 7 0 Uro-Genitale 1 0 0 Arti Superiori 114 26 5 Mano 233 12 2 Arti Inferiori 136 28 7 Piede 84 4 1 Multiple 5 2 0 Spalla 16 2 2 Altra sede 6 121 144 Non risponde 16 53 12 Totale 983 318 184 Tabella XXVIII: Sede anatomica della persona infortunata - Valori percentuali
Lesione Sede anatomica 1° lesione 2° lesione 3° lesione Capo 19,74 1,26 1,09 Occhio 2,64 1,26 0,54 Naso 0,41 0,31 0,00 Orecchio 0,10 0,31 0,54 Bocca/Denti 1,53 0,00 0,00 Viso 0,51 1,89 0,00 Collo 0,92 2,20 0,54 Torace 4,78 7,55 1,09 Schiena 2,54 4,40 1,09 Addome 1,63 0,63 1,09 Bacino 3,05 2,20 0,00 Uro-Genitale 0,10 0,00 0,00 Arti Superiori 11,60 8,18 2,72 Mano 23,70 3,77 1,09 Arti Inferiori 13,84 8,81 3,80 Piede 8,55 1,26 0,54 Multiple 0,51 0,63 0,00 Spalla 1,63 0,63 1,09 Altra sede 0,61 38,05 78,26 Non risponde 1,63 16,67 6,52 Totale 100,00 100,00 100,00
61
Tabella XXIX: Tipo di lesione - Valori assoluti
Lesione Tipo di lesione 1° lesione 2° lesione 3° lesione
Contusione/Traumi superficiali 397 41 3 Strappi/Stiramenti muscolari 10 6 0 Fratture 224 13 2 Lussazioni/Distorsioni 53 4 2 Lesioni organi interni 9 33 5 Lesioni vasi sanguigni 15 34 10 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 1 1 0 Amputazione 2 0 0 Schiacciamento 15 0 0 Ustione 67 4 1 Avvelenamento 7 0 0 Soffocamento 5 0 0 Elettrocuzioni 2 1 0 Lesioni da corpi estranei 33 0 0 Non specificato 7 1 1 Ferita 95 124 147 Non risponde 41 56 13 Totale 983 318 184 Tabella XXX: Tipo di lesione - Valori percentuali
Lesione Tipo di lesione 1° lesione 2° lesione 3° lesione
Contusione/Traumi superficiali 40,39 12,89 1,63 Strappi/Stiramenti muscolari 1,02 1,89 0,00 Fratture 22,79 4,09 1,09 Lussazioni/Distorsioni 5,39 1,26 1,09 Lesioni organi interni 0,92 10,38 2,72 Lesioni vasi sanguigni 1,53 10,69 5,43 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 0,10 0,31 0,00 Amputazione 0,20 0,00 0,00 Schiacciamento 1,53 0,00 0,00 Ustione 6,82 1,26 0,54 Avvelenamento 0,71 0,00 0,00 Soffocamento 0,51 0,00 0,00 Elettrocuzioni 0,20 0,31 0,00 Lesioni da corpi estranei 3,36 0,00 0,00 Non specificato 0,71 0,31 0,54 Ferita 9,66 38,99 79,89 Non risponde 4,17 17,61 7,07 Totale 100,00 100,00 100,00
62
DATI SANITARI
Il 30% degli infortunati dichiara di soffrire di ipertensione, il 20% di cardiopatie, seguono i
disturbi della visione (17%), l'osteoporosi (17%), l'artrosi grave (16%).
Interessante il dato delle conseguenze dell'infortunio: quasi il 50% degli infortunati ha dovuto
ricorrere al pronto soccorso, il 40% invece ha ricevuto assistenza da familiari o amici o vicini.
Tale dato mette in evidenza un discreto livello di gravità confermato anche dal numero di
giorni di prognosi espressi: il 16% va da 2 a 7 giorni, il 15% da 8 a15 giorni. Inoltre il 6% è
rimasto a letto per più di 8 giorni.
Tabella XXXI: Patologie di cui soffre - Valori assoluti Patologia No Si Totale Ipertensione 762 332 1094 Ipotensione 1077 17 1094 Diabete 964 130 1094 Cardiopatie 878 216 1094 Esiti di ictus 1043 51 1094 Patologie respiratorie 988 106 1094
Epatopatia cronica 1045 49 1094 Parkinson 1067 27 1094 Vertigini 1020 74 1094 Disturbi della visione 907 187 1094 Disturbi dell’udito 986 108 1094 Artrosi grave 920 174 1094 Osteoporosi 910 184 1094 Demenze senili 1057 37 1094 Morbo di Althzaimer 1075 19 1094 Altro 967 127 1094 Tabella XXXII: Patologie di cui soffre - Valori percentuali Patologia No Si Totale Ipertensione 69,65 30,35 100,00 Ipotensione 98,45 1,55 100,00 Diabete 88,12 11,88 100,00 Cardiopatie 80,26 19,74 100,00 Esiti di ictus 95,34 4,66 100,00 Patologie respiratorie 90,31 9,69 100,00
Epatopatia cronica 95,52 4,48 100,00 Parkinson 97,53 2,47 100,00 Vertigini 93,24 6,76 100,00
63
Disturbi della visione 82,91 17,09 100,00 Disturbi dell’udito 90,13 9,87 100,00 Artrosi grave 84,10 15,90 100,00 Osteoporosi 83,18 16,82 100,00 Demenze senili 96,62 3,38 100,00 Morbo di Althzaimer 98,26 1,74 100,00 Altro 88,39 11,61 100,00 Tabella XXXIII: Tipo di assistenza Conseguenze Si Percentuale Assistenza familiari/amici/vicini 435 39,76 Visita medica presso strutture sanitarie pubbliche/private 49 4,48
Assistenza medica tramite 118 105 9,60 Pronto soccorso in strutture ospedaliere 520 47,53 Ricovero in strutture sanitarie pubbliche/private 65 5,94 Altro 12 1,10 Non risponde 54 4,94 Totale 1240 113,35 Tabella XXXIV Numero giorni di prognosi N° giorni di prognosi
N %
1-10 299 31,84 11-20 69 7,35 21-30 75 7,99 31-40 39 4,15 41-50 9 0,96 51+ 14 1,49 Non DEF. 434 46,22 Totale 939 100,00 Tabella XXXV Numero giorni di permanenza a letto N° giorni di permanenza a letto
N %
1-10 157 16,29 11-20 32 3,32 21-30 18 1,87 31-40 8 0,83 41-50 4 0,41 51+ 6 0,62 Non DEF. 739 76,66 Totale 964 100,00
64
Tabella XXXVI: Gravità dell'infortunio per numero d i giorni di prognosi espressi - Valori assoluti
Ente Giorni
Pronto soccorso
Medico convenzionato di medicina generale
Medico non convenzionato
1 giorno 0 0 0 Da 2 a 7 giorni 175 2 0 Da 8 a 15 giorni 168 1 1 Da 20 e più giorni 147 5 4 Tabella XXXVII: Gravità dell'infortunio per numero di giorni di prognosi espressi - Valori percentuali
Ente Giorni
Pronto soccorso
Medico convenzionato di medicina generale
Medico non convenzionato
1 giorno 0,00 0,00 0,00 Da 2 a 7 giorni 16,00 0,18 0,00 Da 8 a 15 giorni 15,36 0,09 0,09 Da 20 e più giorni 13,44 0,46 0,37 Tabella XXXVIII: Gravità dell'infortunio per giorni di permanenza a letto - Valori assoluti Numero di giorni Si, in
ospedale Si, in casa
Da 1 a 3 giorni 49 28 Da 4 a 7 giorni 36 19 Da 8 e più giorni 66 40 Tabella XXXIX: Gravità dell'infortunio per giorni d i permanenza a letto - Valori percentuali Numero di giorni Si, in
ospedale Si, in casa
Da 1 a 3 giorni 4,48 2,56 Da 4 a 7 giorni 3,29 1,74 Da 8 e più giorni 6,03 3,66 Gli aspetti legati agli stili di vita sono riassunti nelle tabelle XXXX e XXXXI e la quota di
non fumatori è di gran lunga superiore (64%) ai fumatori (34%) attuali o passati. L'alcol è una
bevanda utilizzata dalla quasi totalità degli intervistati (96%).
65
Tabella XXXX: Numero di fumatori Periodo Numero Percentuale Non ho mai fumato 683 62,89 Fumavo in passato 174 16,02 Si 196 18,05 Non risponde 33 3,04 Totale 1086 100,00 Tabella XXXXI: Numero di persone che bevono alcolici Numero Percentuale No 17 3,14 Si 525 96,86 Non risponde 0 0,00 Totale 542 100,00 L'analisi della relazione tra alcune variabili, quali quelle presentate di seguito, può fornire una
descrizione più dettagliata sulla dinamica dell'incidente.
Esaminando le variabili luogo ed ora di accadimento, si vede che la gran parte degli infortuni
si verifica nella mattina e nel pomeriggio. Gli infortuni della mattina accadono pressoché
nella stessa misura in cucina e in camera da letto; quelli pomeridiani invece si concentrano in
cucina, ed in entrambi i casi l'attività domestica è quella prevalente.
Le fasce d'età interessate nei diversi momenti della giornata sono sempre quelle più elevate
ovvero dai 65 anni in su.
Tabella XXXXII: Numero di infortuni per luogo ed or a di accadimento - Valori assoluti
Periodo della giornata Luogo di accadimento Mattina Pomeriggio Sera Notte Non
risponde
Totale
Cucina 84 112 70 5 52 323 Bagno 40 23 14 5 15 97 Camera da letto 74 44 29 25 29 201 Soggiorno/camera da pranzo/ingresso
53 66 23 7 25 174
Balcone 10 14 2 2 5 33 Scale 32 21 12 6 6 77 Ascensore 1 1 0 0 0 2 Altro luogo 13 17 10 5 2 47 Totale 307 298 160 55 134 954
66
Tabella XXXXIII: Numero di infortuni per luogo ed o ra di accadimento - Valori percentuali
Periodo della giornata Luogo di accadimento Mattina Pomeriggio Sera Notte Non
risponde Cucina 7,68 10,24 6,40 0,46 4,75 Bagno 3,66 2,10 1,28 0,46 1,37 Camera da letto 6,76 4,02 2,65 2,29 2,65 Soggiorno/camera da pranzo/ingresso
4,84 6,03 2,10 0,64 2,29
Balcone 0,91 1,28 0,18 0,18 0,46 Scale 2,93 1,92 1,10 0,55 0,55 Ascensore 0,09 0,09 0,00 0,00 0,00 Altro luogo 1,19 1,55 0,91 0,46 0,18 Tabella XXXXIV: Numero di infortuni secondo l'attiv ità svolta e l'ora al momento dell'infortunio - Valori assoluti
Periodo della giornata Totale Attività svolta al momento dell'infortunio Mattina Pomeriggio Sera Notte Non
risponde
Attività domestica 125 120 48 5 58 356 Piccole riparazioni 10 9 6 1 15 41 Riparazioni/manutenzioni maggiori
7 3 1 0 1 12
Attivita’ quotidiane fisiologiche
93 77 55 41 30 296
Attivita’ hobbistica e di tempo libero
27 40 12 3 13 95
Attivita’ legate alla cura dell’igiene personale
26 24 21 3 12 86
Attivita’ ludico-sportive 9 16 6 0 1 32 Assistenza a bambini, anziani o disabili
4 7 1 0 0 12
Altra 32 32 13 3 15 95 Non risponde 13 14 8 0 25 60 Totale 346 342 171 56 170 1085
67
Tabella XXXXVs: Attività Numero di infortuni second o l'attività svolta e l'ora al momento dell'infortunio - Valori percentuali
Periodo della giornata Attività svolta al momento dell'infortunio
Mattina Pomeriggio Sera Notte Non risponde
Attività domestica 11,43 10,97 4,39 0,46 5,30 Piccole riparazioni 0,91 0,82 0,55 0,09 1,37 Riparazioni/manutenzioni maggiori 0,64 0,27 0,09 0,00 0,09 Attivita’ quotidiane fisiologiche 8,50 7,04 5,03 3,75 2,74 Attivita’ hobbistica e di tempo libero 2,47 3,66 1,10 0,27 1,19
Attivita’ legate alla cura dell’igiene personale
2,38 2,19 1,92 0,27 1,10
Attivita’ ludico-sportive 0,82 1,46 0,55 0,00 0,09 Assistenza a bambini, anziani o disabili 0,37 0,64 0,09 0,00 0,00
Altra 2,93 2,93 1,19 0,27 1,37 Non risponde 1,19 1,28 0,73 0,00 2,29 Tabella XXXXVI: Numero degli infortuni per classe di età dell'infortunato e ora in cui è avvenuto l'incidente- Valori assoluti
Periodo della giornata Totale Classe di età
Mattina Pomeriggio Sera Notte Non risponde
Meno di 25 anni 21 31 22 1 4 79 25 - 34 anni 16 17 14 2 5 54 35 - 44 anni 29 25 10 2 5 71 45- -54 anni 29 36 18 5 17 105 55 - 64 anni 37 27 13 4 18 99 65 e oltre 169 165 62 32 96 524 Non sa 51 51 35 11 14 162 Totale 352 352 174 57 159 1094 Tabella XXXXVII: Numero degli infortuni per classe di età dell'infortunato e ora in cui è avvenuto l'incidente- - Valori percentuali
Periodo della giornata Classe di età
Mattina Pomeriggio Sera Notte Non risponde
Totale
Meno di 25 anni 1,92 2,83 2,01 0,09 0,37 7,22 25 - 34 anni 1,46 1,55 1,28 0,18 0,46 4,94 35 - 44 anni 2,65 2,29 0,91 0,18 0,46 6,49 45- -54 anni 2,65 3,29 1,65 0,46 1,55 9,60 55 - 64 anni 3,38 2,47 1,19 0,37 1,65 9,05 65 e oltre 15,45 15,08 5,67 2,93 8,78 47,90 Non sa 4,66 4,66 3,20 1,01 1,28 14,81 Totale 32,18 32,18 15,90 5,21 14,53 100,00
68
Nell'esame della variabile modalità dell'infortunio, si nota che la caduta è la tipologia di
infortunio che si verifica più spesso ed interessa in netta misura la fascia di età tra i 55 ed i 64
anni.
Le cadute si verificano soprattutto in camera da letto (12%), seguono in cucina ed in
soggiorno (10%). Le cadute avvengono per distrazione o disattenzione nel 26% dei casi, per
malessere improvviso o comportamento improprio nel 12%. Solo il 7% degli infortuni è
attribuibile a fattori strutturali dell'agente coinvolto mentre la quasi totalità è da imputare a
fattori legati al comportamento.
L'agente materiale che provoca cadute più frequentemente nei casi di distrazione è il
pavimento, mentre per comportamento improprio oltre al pavimento assume particolare
significatività l'uso di scale sia fisse che portatili.
Tabella XXXXVIII: Numero di infortuni per classe di età e modalità dell'infortunio - Valori assoluti
Età Modalità dell'infortunio
Meno di 22 anni
Da 23 a 34 anni
Da 35 a 44 anni
Da 45 a 54 anni
Da 55 a 64 anni
Da 65 anni
Caduta 92 29 24 42 51 397 Urto o schiacciamento accidentale
17 7 11 21 19 86
Taglio 14 18 24 24 16 39 Puntura 0 1 2 2 1 4 Soffocamento 0 0 1 0 0 1 Penetrazione accidentale orifizi naturali
0 2 0 3 2 4
Immersione/sommersione 0 0 0 0 0 0 Avvelenamento/intossicazione 2 1 2 0 0 8 Ustione termica/chimica 9 7 4 11 8 21 Contatto diretto cutaneo/mucoso 1 1 1 1 1 1 Elettrocuzione 0 0 0 0 1 0 Altro 5 3 2 2 1 11
69
Tabella XXXXIX: Numero di infortuni per classe di età e modalità dell'infortunio - Valori percentuali
Età Modalità dell'infortunio
Meno di 22 anni
Da 23 a 34 anni
Da 35 a 44 anni
Da 45 a 54 anni
Da 55 a 64 anni
Da 65 anni
Caduta 8,41 2,65 2,19 3,84 4,66 36,29 Urto o schiacciamento accidentale 1,55 0,64 1,01 1,92 1,74 7,86 Taglio 1,28 1,65 2,19 2,19 1,46 3,56 Puntura 0,00 0,09 0,18 0,18 0,09 0,37 Soffocamento 0,00 0,00 0,09 0,00 0,00 0,09 Penetrazione accidentale orifizi naturali 0,00 0,18 0,00 0,27 0,18 0,37 Immersione/sommersione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Avvelenamento/intossicazione
0,18 0,09 0,18 0,00 0,00 0,73 Ustione termica/chimica 0,82 0,64 0,37 1,01 0,73 1,92 Contatto diretto cutaneo/mucoso 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 Elettrocuzione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 Altro 0,46 0,27 0,18 0,18 0,09 1,01
70
Tabella L:Numero di infortuni per modalità e luogo dell'infortunio - Valori assoluti
Luogo dell’infortunio Modalità dell'infortunio
Cucina Bagno Camera da letto
Soggiorno/camera da pranzo/ ingresso
Balcone Scale Ascensore Altro luogo
Totale
Caduta 112 76 135 110 18 69 1 37 558 Urto o schiacciamento accidentale
31 13 29 27 5 11 1 11 128
Taglio 88 8 7 14 3 0 0 1 121 Puntura 7 0 0 0 1 0 0 0 8 Soffocamento 0 0 1 0 0 0 0 1 2 Penetrazione accidentale orifizi naturali
5 0 2 2 2 0 0 0 11
Immersione/sommersione 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Avvelenamento/intossicazione 5 0 3 2 1 0 0 2 13 Ustione termica/chimica 50 0 5 1 2 0 0 0 58 Contatto diretto cutaneo/mucoso
7 1 1 0 0 0 0 0 9
Elettrocuzione 1 0 0 0 0 0 0 0 1 Altro 10 1 1 1 1 1 0 3 18 Totale 316 99 184 157 33 81 2 55 927
71
Tabella LI:Numero di infortuni per modalità e luogo dell'infortunio - Valori percentuali
Luogo dell’infortunio Modalità dell'infortunio
Cucina Bagno Camera da letto
Soggiorno/camera da pranzo/ ingresso
Balcone Scale Ascensore Altro luogo
Totale
Caduta 10,24 6,95 12,34 10,05 1,65 6,31 0,09 3,38 51,01 Urto o schiacciamento accidentale
2,83 1,19 2,65 2,47 0,46 1,01 0,09 1,01 11,70
Taglio 8,04 0,73 0,64 1,28 0,27 0,00 0,00 0,09 11,06 Puntura 0,64 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 0,00 0,00 0,73 Soffocamento 0,00 0,00 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,18 Penetrazione accidentale orifizi naturali
0,46 0,00 0,18 0,18 0,18 0,00 0,00 0,00 1,01
Immersione/sommersione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Avvelenamento/intossicazione 0,46 0,00 0,27 0,18 0,09 0,00 0,00 0,18 1,19 Ustione termica/chimica 4,57 0,00 0,46 0,09 0,18 0,00 0,00 0,00 5,30 Contatto diretto cutaneo/mucoso
0,64 0,09 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,82
Elettrocuzione 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 Altro 0,91 0,09 0,09 0,09 0,09 0,09 0,00 0,27 1,65 Totale 28,88 9,05 16,82 14,35 3,02 7,40 0,18 5,03 84,73
72
Tabella LII:Numero di infortuni per modalità e causa dell'infortunio - Valori assoluti
Causa dell’infortunio Modalità dell'infortunio
Distrazione/disattenzione
Comportamento improprio dell'infortunato
Comportamento improprio altre persone e/o animali
Malessere improvviso
Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto
Altro
Totale
Caduta 286 133 19 133 39 40 650 Urto o schiacciamento accidentale
77 45 10 16 11 10 169
Taglio 82 39 3 6 7 0 137 Puntura 4 3 0 0 3 1 11 Soffocamento 0 1 0 0 1 0 2 Penetrazione accidentale orifizi naturali
9 2 0 0 2 0 13
Immersione/sommersione 0 0 0 0 0 0 0 Avvelenamento/intossicazione 5 6 2 1 3 0 17 Ustione termica/chimica 28 24 5 4 3 1 65 Contatto diretto cutaneo/mucoso
5 3 0 1 3 1 13
Elettrocuzione 1 1 0 0 0 0 2 Altro 6 6 3 4 3 0 22 Totale 503 263 42 165 75 53 1101
73
Tabella LIII:Numero di infortuni per modalità e cau sa dell'infortunio - Valori percentuali
Causa dell’infortunio Modalità dell'infortunio
Distrazione/disattenzione
Comportamento improprio dell'infortunato
Comportamento improprio altre persone e/o animali
Malessere improvviso
Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto
Altro
Totale
Caduta 26,14 12,16 1,74 12,16 3,56 3,66 59,41 Urto o schiacciamento accidentale
7,04 4,11 0,91 1,46 1,01 0,91 15,45
Taglio 7,50 3,56 0,27 0,55 0,64 0,00 12,52 Puntura 0,37 0,27 0,00 0,00 0,27 0,09 1,01 Soffocamento 0,00 0,09 0,00 0,00 0,09 0,00 0,18 Penetrazione accidentale orifizi naturali
0,82 0,18 0,00 0,00 0,18 0,00 1,19
Immersione/sommersione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Avvelenamento/intossicazione 0,46 0,55 0,18 0,09 0,27 0,00 1,55 Ustione termica/chimica 2,56 2,19 0,46 0,37 0,27 0,09 5,94 Contatto diretto cutaneo/mucoso
0,46 0,27 0,00 0,09 0,27 0,09 1,19
Elettrocuzione 0,09 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,18 Altro 0,55 0,55 0,27 0,37 0,27 0,00 2,01 Totale 45,98 24,04 3,84 15,08 6,86 4,84 100,64
74
Tabella LIV: Numero di infortuni per agente materiale e causa dell'infortunio - Valori assoluti
Causa dell’infortunio Agente materiale
Distrazione/ disattenzione
Comportamento improprio dell'infortunato
Comportamento improprio altre persone e/o animali
Malessere improvviso
Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto
Altro
Totale
Coltello 36 20 2 1 2 0 61 Apriscatole 3 2 0 0 1 0 6 Altro utensile da cucina 11 1 0 1 3 1 17 Fornelli 5 4 0 0 1 0 10 Altre pentole 9 3 0 1 1 1 15 Scala fissa 47 12 3 20 6 4 92 Scala a pioli 7 3 0 4 1 0 15 Scala a libretto/forbice 11 18 3 1 7 0 40 Pavimento 148 66 9 76 19 22 340 Mobilio 20 16 1 10 4 4 55 Sedia 19 19 0 7 4 2 51 Sgabello 0 2 0 0 0 0 2 Doccia 5 1 0 1 2 0 9 Vasca da bagno 8 5 0 5 1 0 19 Vetri e specchi 8 2 0 2 0 1 13 Infissi (porte/finestre) 18 7 2 1 1 1 30 Aspirapolvere/Battitappeto 2 2 0 0 1 0 5 Lavastoviglie 0 1 0 0 0 0 1 Forno 4 2 0 0 1 0 7 Ferro da stiro 2 1 0 0 0 0 3 Altro piccolo elettrodomestico
2 0 0 0 0 0 2
Impianto elettrico 1 0 0 0 0 0 1 Gas 0 0 1 0 3 0 4 Alimenti 0 2 0 1 0 0 3 Detersivi/Detergenti 1 0 0 0 2 0 3 Sostanze liquide corrosive (acidi,alcali)
1 2 1 1 0 0 5
75
Abiti/Indumenti 0 0 0 0 1 0 1 Letto 9 9 0 6 2 2 28 Acqua bollente 5 4 1 0 0 0 10 Alimenti bollenti 5 4 3 0 1 1 14 Altro 31 18 2 8 7 3 69 Totale 418 226 28 146 71 42 931 Tabella LV: Numero di infortuni per agente materiale e causa dell'infortunio - Valori percentuali
Causa dell’infortunio Agente materiale
Distrazione/ disattenzione
Comportamento improprio dell'infortunato
Comportamento improprio altre persone e/o animali
Malessere improvviso
Fattori strutturali/ funzionali agente coinvolto
Altro
Totale
Coltello 3,29 1,83 0,18 0,09 0,18 0,00 5,58 Apriscatole 0,27 0,18 0,00 0,00 0,09 0,00 0,55 Altro utensile da cucina 1,01 0,09 0,00 0,09 0,27 0,09 1,55 Fornelli 0,46 0,37 0,00 0,00 0,09 0,00 0,91 Altre pentole 0,82 0,27 0,00 0,09 0,09 0,09 1,37 Scala fissa 4,30 1,10 0,27 1,83 0,55 0,37 8,41 Scala a pioli 0,64 0,27 0,00 0,37 0,09 0,00 1,37 Scala a libretto/forbice 1,01 1,65 0,27 0,09 0,64 0,00 3,66 Pavimento 13,53 6,03 0,82 6,95 1,74 2,01 31,08 Mobilio 1,83 1,46 0,09 0,91 0,37 0,37 5,03 Sedia 1,74 1,74 0,00 0,64 0,37 0,18 4,66 Sgabello 0,00 0,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,18 Doccia 0,46 0,09 0,00 0,09 0,18 0,00 0,82 Vasca da bagno 0,73 0,46 0,00 0,46 0,09 0,00 1,74 Vetri e specchi 0,73 0,18 0,00 0,18 0,00 0,09 1,19 Infissi (porte/finestre) 1,65 0,64 0,18 0,09 0,09 0,09 2,74 Aspirapolvere/Battitappeto 0,18 0,18 0,00 0,00 0,09 0,00 0,46 Lavastoviglie 0,00 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 Forno 0,37 0,18 0,00 0,00 0,09 0,00 0,64 Ferro da stiro 0,18 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,27
76
Altro piccolo elettrodomestico
0,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,18
Impianto elettrico 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 Gas 0,00 0,00 0,09 0,00 0,27 0,00 0,37 Alimenti 0,00 0,18 0,00 0,09 0,00 0,00 0,27 Detersivi/Detergenti 0,09 0,00 0,00 0,00 0,18 0,00 0,27 Sostanze liquide corrosive (acidi,alcali)
0,09 0,18 0,09 0,09 0,00 0,00 0,46
Abiti/Indumenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,09 0,00 0,09 Letto 0,82 0,82 0,00 0,55 0,18 0,18 2,56 Acqua bollente 0,46 0,37 0,09 0,00 0,00 0,00 0,91 Alimenti bollenti 0,46 0,37 0,27 0,00 0,09 0,09 1,28 Altro 2,83 1,65 0,18 0,73 0,64 0,27 6,31 Totale 38,21 20,66 2,56 13,35 6,49 3,84 85,10
77
Tabella LVI: Numero di infortuni per agente materiale e sesso nei bambini da 0 a 5 anni
Sesso Agente Materiale Maschio Femmina
Coltello 2 4 Altro utensile da cucina 1 2 Scala fissa 3 3 Scala a pioli 1 0 Scala a libretto/forbice 1 3 Pavimento 16 64 Tappeto/Tappezzeria 1 5 Mobilio 2 5 Sedia 4 2 Seggiolone 1 0 Vasca da bagno 1 1 Piscina 0 1 Infissi (porte/finestre) 1 1 Altra struttura edile 1 0 Sega elettrica 1 0 Lavatrice 0 2 Ferro da stiro 0 2 Caldaia a gas 1 2 Caldaia a legna 4 9 Culla 0 2 Fasciatoio 1 0 Insetticida 0 1 Antiparassitari 0 1 Farmaci 0 2 Sacchetto di plastica 1 1 Altro 4 7 Letto 3 1 Acqua bollente 0 2 Alimenti bollenti 1 0 Sigaretta/Sigaro/Pipa 3 2 Scale 0 3 Oggetti in genere 0 3 Totale 54 131 Tabella LVII: Numero di infortuni per tipo lesione per sesso nei bambini da 0 a 5 anni - Valori assoluti
Sesso Tipo di lesione Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 14 15 Fratture 3 6 Lussazioni/Distorsioni 1 7 Lesioni organi interni 0 1 Lesioni vasi sanguigni 0 2 Ustione 2 4 Avvelenamento 0 1 Lesioni da corpi estranei 0 1 Non specificato 0 1 Ferita 12 15 Totale 32 53
78
Tabella LVIII: Numero di infortuni per tipo lesione per sesso nei bambini da 0 a 5 anni - Valori percentuali
Sesso Tipo di lesione Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 28,57 10,79 Fratture 6,12 4,32 Lussazioni/Distorsioni 2,04 5,04 Lesioni organi interni 0,00 0,72 Lesioni vasi sanguigni 0,00 1,44 Ustione 4,08 2,88 Avvelenamento 0,00 0,72 Lesioni da corpi estranei 0,00 0,72 Non specificato 0,00 0,72 Ferita 24,49 10,79 Totale 65,31 38,13 Tabella LIX: Numero di infortuni per agente materiale e sesso negli anziani di età superiore a 60 anni
60 - 70 anni > 70 anni Agente Materiale Maschio Femmina Maschio Femmina Coltello 5 3 3 3 Affettatrice 0 1 0 0 Forbici 0 0 0 1 Apriscatole 0 1 0 1 Altro utensile da cucina 0 2 4 3 Fornelli 0 3 1 3 Accendini/Fiammiferi 0 0 0 1 Pentole a pressione 0 0 0 2 Altre pentole 0 6 2 1 Braciere/Barbecue accesi 1 0 0 1 Scala fissa 4 10 10 35 Scala a pioli 2 0 4 5 Scala a libretto/forbice 3 1 6 2 Pavimento 14 40 61 133 Tappeto/Tappezzeria 0 0 3 6 Mobilio 2 3 8 14 Sedia 0 7 7 20 Sgabello 0 0 0 1 Doccia 1 1 0 3 Vasca da bagno 1 0 2 7 Vetri e specchi 2 3 3 1 Infissi (porte/finestre) 0 1 6 8 Serranda 0 0 1 1 Cancello 0 1 1 2 Altra struttura edile 2 0 1 0 Martello 2 0 1 0 Sega elettrica 1 0 0 0 Trapano elettrico 3 0 0 0 Altro attrezzo da lavoro 1 1 2 0
79
Frigorifero 0 0 0 1 Lavatrice 0 0 0 2 Forno 1 0 0 0 Televisione 1 0 0 0 Frullatore 0 0 1 0 Macchina caffé 0 1 0 0 Altro piccolo elettrodomestico 0 1 0 0
Impianto elettrico 0 0 0 1 Caldaia a gas 0 0 1 1 Gas 0 0 3 1 Stufa da riscaldamento 0 0 1 3 Alimenti 0 0 0 2 Alimenti avariati 0 0 1 0 Piante 1 0 1 3 Cosmetici 0 0 2 1 Detersivi/Detergenti 1 0 0 0 Farmaci 0 0 2 5 Sostanze liquide corrosive (acidi, alcali) 0 1 1 1 Altro 2 3 10 16 Giocattoli 0 1 1 1 Strutture/Attrezzi sportivi 0 0 2 0 Coperte 0 1 0 1 Letto 0 1 5 10 Acqua bollente 0 0 0 2 Sigaretta/Sigaro/Pipa 0 0 1 0 Oggetti in genere 0 0 0 0 Totale 52 95 160 309 Tabella LX Numero di infortuni per tipo lesione e sesso negli anziani di età superiore a 60 anni - Valori assoluti
60 - 70 anni > 70 anni Tipo di lesione Maschio Femmina Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 32 37 67 144 Strappi/Stiramenti muscolari 3 3 4 0 Fratture 3 26 49 103 Lussazioni/Distorsioni 2 12 3 5 Lesioni organi interni 3 4 18 21 Lesioni vasi sanguigni 5 2 14 28 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 0 0 0 0 Amputazione 0 0 0 0 Schiacciamento 2 0 3 4 Ustione 3 7 5 15 Avvelenamento 0 0 3 1 Soffocamento 0 0 1 3 Elettrocuzioni 3 0 0 0 Lesioni da corpi estranei 1 2 3 6 Non specificato 0 0 1 0 Ferita 16 48 29 53 Totale 73 141 200 383
80
Tabella LXI: Numero di infortuni per tipo lesione e sesso negli anziani di età superiore a 60 anni - Valori percentuali
60 - 70 anni > 70 anni Tipo di lesione Maschio Femmina Maschio Femmina Contusione/Traumi superficiali 58,18 41,11 29,13 33,49 Strappi/Stiramenti muscolari 5,45 3,33 1,74 0,00 Fratture 5,45 28,89 21,30 23,95 Lussazioni/Distorsioni 3,64 13,33 1,30 1,16 Lesioni organi interni 5,45 4,44 7,83 4,88 Lesioni vasi sanguigni 9,09 2,22 6,09 6,51 Lesioni di nervi/tessuto nervoso 0,00 0,00 0,00 0,00 Amputazione 0,00 0,00 0,00 0,00 Schiacciamento 3,64 0,00 1,30 0,93 Ustione 5,45 7,78 2,17 3,49 Avvelenamento 0,00 0,00 1,30 0,23 Soffocamento 0,00 0,00 0,43 0,70 Elettrocuzioni 5,45 0,00 0,00 0,00 Lesioni da corpi estranei 1,82 2,22 1,30 1,40 Non specificato 0,00 0,00 0,43 0,00 Ferita 29,09 53,33 12,61 12,33 Totale 132,73 156,67 86,96 89,07 Tabella LXII: Animali presenti in casa Tipo animale Numero Percentuale Nessuno 724 78,70 Cane 79 8,59 Gatto 85 9,24 Altri animali 32 3,48 Totale 920 100,00 Tabella LXIII: Piante ornamentali presenti in casa Presenza piante Numero Percentuale No 340 36,96 Si 580 63,04 Totale 920 100,00
81
Studio Legge 675/1994 per l’utilizzazione dei dati sensibili sanitari
La rilevazione dei dati sugli infortuni domestici comporta l’acquisizione di dati sensibili,
argomento che ricade nel capo IV della legge 675/1994, intitolato "Trattamento di dati
particolari", il quale è composto di cinque articoli che hanno ad oggetto alcuni degli aspetti
più delicati dell'intera materia della tutela della riservatezza dell'individuo.
I "dati sensibili", individuati e tutelati nelle varie normative sui dati personali in modo
abbastanza uniforme, sono quelle informazioni che hanno una particolare capacità di incidere
sulla riservatezza dei singoli individui e di determinare discriminazioni sociali
particolarmente rilevanti.
In genere, infatti, seguendo un'autorevole dottrina, le informazioni possono essere distinte in:
a) informazioni obiettivamente neutre, la cui conoscenza non può in alcun modo arrecare
pregiudizio alla persona; b) informazioni che l'interessato potrebbe voler tenere riservate, ma
la cui divulgazione è resa opportuna da finalità sociali; c) informazioni la cui diffusione non è
desiderata dall'interessato e non è socialmente necessaria (come quelle sulle opinioni politiche
o religiose, sulla vita sessuale, ...). Queste ultime costituiscono i dati di maggiore sensibilità o,
come si esprimono alcuni autori, il "nucleo duro della riservatezza", e vengono espressamente
previste e disciplinate nell'art. 22 e seguenti della legge.
In tale articolo viene stabilito che, per il trattamento dei dati sensibili, è necessario il consenso
scritto dell'interessato e la preventiva autorizzazione del Garante.
La categoria più importante di dati sensibili è costituita dai dati sanitari, dato personale idoneo
a rivelare lo stato di salute cioè dalle informazioni relative alla salute pregressa, attuale e
futura, fisica o mentale, di un individuo, nonché le informazioni amministrative e sociali
associate (quali domicilio, professione, stato di famiglia, fattori psicologici, ecc.).
82
Il paziente, secondo quanto previsto dalla norma deve anzitutto essere reso consapevole del
fatto che si raccolgono suoi dati per determinati fini e specifici usi.
Sul piano della raccolta la disciplina è molto differenziata se destinatario dei dati è un
soggetto privato, un sanitario privato (anche se operante nell'ambito del servizio sanitario), un
soggetto pubblico.
Tralasciando le altre evenienze per i dati raccolti nell’ambito del progetto ci si dovrebbe
trovare nell’ambito del terzo caso: soggetti pubblici, per i quali il conferimento e
l'utilizzazione dei dati sanitari non sembra prevedere la necessità di consensi degli interessati
(non stiamo parlando del "consenso informato" ai trattamenti sanitari, ma del mero
conferimento da parte del paziente dei suoi dati sanitari che siano necessari).
Tuttavia, poiché ancora le applicazioni della normativa appaiono confuse e difformi, si è
ritenuto utile, per le finalità prefissate di approfondire l’argomento producendo al riguardo lo
studio che si allega (cfr. allegato F)
Stipula convenzione e accordi di collaborazione con il Dipartimento della
Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute per il collegamento telematico e
stipula della convenzione con ASL
Il disegno originario del progetto prevedeva un collegamento telematico con il Dipartimento
della Programmazione Sanitaria del Ministero della Sanità e la stipula di apposite convenzioni
con le ASL territorialmente competenti e gli Ospedali interessati.
In proposito, con l’intento di presentare brevemente l’Istituto Superiore per la Prevenzione e
la Sicurezza del Lavoro, le motivazioni che legittimano la raccolta delle informazioni e le
garanzie offerte in tale ambito sono stati studiati appositi schemi di lettere per la richiesta
della stipula di convenzione.
83
In particolare, sono state predisposte le lettere in allegato:
♦ per il Dipartimento della Programmazione Sanitaria del Ministero della Sanità
(cfr. all. G)
♦ per la Direzione generale della ASL territorialmente competente. (cfr. all. G)
Tali lettere, a firma del legale rappresentante del progetto, per le modifiche dovute alle più
volte rappresentate difficoltà di totale esecuzione del progetto, sono rimaste nell’ambito dello
studio.
Schema Lettere alla Direzione generale della ASL, alla Direzione Sanitaria Ospedaliera
e alle Famiglie
Il disegno originario del progetto prevedeva l’acquisizione dei dati dalle cartelle cliniche e da
altra documentazione sanitaria (registri di Pronto Soccorso, cartelle ambulatoriali, ecc.) presso
le Direzioni sanitarie degli Ospedali.
Inoltre, era stata prevista la possibilità di far contattare direttamente, tramite intervistatori
all’uopo adeguatamente preparati, l’infortunato e/o la sua famiglia per poter circostanziare
sempre meglio l’episodio infortunistico.
In proposito, con l’intento di presentare brevemente l’Istituto Superiore per la Prevenzione e
la Sicurezza del Lavoro, le motivazioni che legittimano la raccolta delle informazioni e le
garanzie offerte in tale ambito sono stati studiati schemi di lettere da inviare presso gli
interessati.
In particolare, sono state predisposte le lettere in allegato:
♦ per la Direzione generale della ASL (cfr. all. H)
♦ per la Direzione sanitaria della struttura ospedaliera (cfr. all. H)
♦ per l’infortunato e/o la sua famiglia (cfr. all. H)
84
Tali lettere, a firma del legale rappresentante del progetto, per le modifiche dovute alle più
volte rappresentate difficoltà di totale esecuzione del progetto, sono rimaste nell’ambito dello
studio.
Software applicativo per la valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici in
ambiente domestico
Nell’ambito dei risultati conseguiti dal progetto di ricerca va menzionata la realizzazione del
software multimediale per il calcolo dell’esposizione ai campi elettromagnetici in ambiente
domestici secondo l’algoritmo messo a punto da Mader e Peralta nel 1992 (Messa a punto di
un algoritmo per la valutazione dell’esposizione personale complessiva a campi
elettromagnetici a 50 Hz in ambiente domestico – Monografico Ispesl, Roma, 2000). Sono
state individuate le principali funzionalità del programma ed effettuata la suddivisione in
moduli applicativi.
Le funzioni principali possono essere riassunte in:
� Categoria professionali
� Ambiente domestico
� Elettrodotto
� Utilizzatore portatile
� Tempi Medi di Permanenza
La prima funzione permette di selezionare la categoria professionale di appartenenza
dell’utente (casalinga, studente,..). Nella seconda vengono inserite le informazioni relative
alla disposizione e al numero degli elettrodomestici presenti in casa. La terza permette di
inserire i dati sul tipo di elettrodotto eventualmente presente nelle vicinanze dell’abitazione.
La penultima tiene conto dell’impiego di piccoli elettrodomestici (asciugacapelli, ferro da
85
stiro) che spesso vengono utilizzati a distanze molto ravvicinate ad alcuni parti del corpo, e
l’ultima permette la personalizzazione dei tempi medi di permanenza all’interno di ciascun
vano abitativo.
Si riporta la rappresentazione tramite schema “ad albero” (livello generale) in fig. 3.
Per poter effettuare il calcolo in modo automatizzato si è reso necessario catalogare alcuni dei
più comuni elettrodomestici utilizzati abitualmente in casa (tabella LXIV) e alcune tipologie
standard di elettrodotto (tabella LXV).
Tabella LXIV Tabella LXV
Utilizzatore Elettrico Tipo di Elettrodotto
Apriscatole 380 kV (singola terna)
Ferro da stiro 380 kV (doppia terna)
Fornello 220 kV (singola terna)
Forno 220 kV (doppia terna)
Forno a microonde (alimentazione 50Hz) 132 kV (singola terna)
Frigorifero 132 kV (doppia terna)
Frullatore 15 kV (singola terna)
Lavastoviglie 15 kV (doppia terna)
CategoriaProfessionale
Tempi Medidi Permanenza
AmbienteDomestico
Elettrodotto UtilizzatorePortatile
Indicatore Campi EM
Figura 3
86
Lavatrice
Macchina del caffè
Miscelatore
Tostapane
Aspirapolvere
Sega
Televisore
Trapano
Lampada a fluorescenza da tavolo
Lampada a fluorescenza fissa
Scaldino portatile
Ventilatore portatile
Asciugacapelli
Rasoio
Le caratteristiche principali di questo software sono l’intuitività e la semplicità del suo
utilizzo. Nella progettazione è stato seguito un approccio di tipo “bottom-up” e nella
realizzazione del programma sono stati tenuti in considerazione i principi di modularità e
scalabilità. Per le modalità di utilizzo del software si veda l'allegato E dove è riportato un
esempio pratico.
87
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
L’obiettivo della ricerca era quello di definire un insieme di strumenti adatti ad analizzare il
fenomeno infortunistico in ambiente domestico e i suoi determinanti più rappresentativi.
In proposito, come innanzi accennato, è stato necessario modificare il disegno iniziale, in
ragione di alcune difficoltà presentatesi prima e nel corso dello studio.
È appena il caso di accennare che dalla data di progettazione dell’indagine e l’inizio della
stessa è intercorso un congruo periodo di tempo- due anni- e che tale circostanza ha
determinato la necessità di calibrare lo studio con le nuove realtà emergenti.
Altre difficoltà sono insorte in funzione della contrazione degli stanziamenti previsti, della
laboriosità legata al reperimento del personale richiesto e all’assegnazione dello stesso
avvenuta nella fase terminale dei lavori.
La contrazione degli stanziamenti ha fatto sì che, nella prima fase, sia stata necessaria una
rimodulazione del personale individuato per l’espletamento del disegno iniziale, personale
che ha subito, successivamente, una ulteriore riduzione, tant’è che l’assunzione di un medico
da assegnare all’unità operativa “Coordinamento delle strutture sanitarie”, che doveva iniziare
ad operare nel settembre 2005, non è mai arrivata a compimento.
Inoltre, i concorsi di assunzione hanno riguardato per lo più personale di supporto tecnico
amministrativo (un documentalista e due amministrativi) e non, come richiesto, a vocazione
scientifica (statistici, informatici, ingegneri, ecc.) e, in ogni caso, le successive assegnazioni
alle unità operative sono avvenute dal maggio 2005, pressoché in concomitanza con la
conclusione del progetto stabilita, improrogabilmente, per 21 ottobre 2005.
Da ultimo non va dimenticato che alcuni partecipanti al progetto, nelle more del tempo
trascorso, sono stati collocati in quiescenza, determinando un ulteriore depauperamento delle
già scarse risorse umane.
88
Per quanto concerne la rimodulazione del disegno iniziale, come già detto, si è ritenuto
opportuno tener conto delle realtà che nel frattempo si erano andate a costituire
sovrapponendosi allo stesso, anche se parzialmente.
Ci si riferisce, in particolare, al Sistema Informativo Nazionale sulla Sicurezza in Ambienti di
Civile Abitazione (SINIACA), istituito presso l'Istituto Superiore di Sanità ai sensi della legge
28 dicembre 1999 n 493 di “Tutela della salute nelle abitazioni e l’istituzione
dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”, attivato per la raccolta dei dati sugli
infortuni domestici, rilevati dagli Osservatori epidemiologici regionali, in collaborazione con
le Unità sanitarie locali, cui partecipano ricercatori dell’ISPESL.
Per quanto concerne i problemi metodologici connessi con la definizione di infortunio e agli
indicatori statistici è bene ricordare che le fonti amministrative (ISTAT, OCSE, Unione
Europea - EHLASS, EUPHIN, ecc.) che, allo stato dei fatti, si sono occupate delle
problematiche connesse con l’infortunio domestico, definiscono quest’ultimo in maniera non
omogenea, sulla base delle rispettive aree di interesse.
Pertanto, alla luce degli elementi esaminati, si deve sostanzialmente ribadire la necessità di
una definizione condivisa.
Tant’è che l’ISPESL, con l’istituzione dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle
condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita, e sulla base delle competenze
istituzionali derivanti dal DPR 303/20026 ha avviato un processo volto alla standardizzazione
delle metodiche, delle procedure e dei protocolli per la tutela della salute e sicurezza negli
ambienti di vita, con particolare riferimento proprio alla definizione di infortunio.
È stato rilevato come sia nell’uso comune, ma anche in una certa letteratura scientifica, venga
indiscriminatamente utilizzata la parola “incidente” come sinonimo di “infortunio”, laddove,
anche solo letteralmente, per incidente si dovrebbe intendere un avvenimento che interviene
6 Regolamento di organizzazione dell'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro - ISPESL, a norma
dell'articolo 9 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419.
89
improvvisamente a interrompere lo svolgimento di una azione, senza conseguenze
traumatiche mentre, per infortunio, si deve intendere un evento “non fortunato”, più o meno
grave, che provoca una conseguenza o danno psico-fisico, indipendentemente dalla volontà
del soggetto stesso.
Sempre dalle escussioni delle fonti presenti in letteratura è stato evidenziato come non sia
possibile cogliere informazioni inerenti alla frequenza degli infortuni che tengano conto del
tempo di esposizione delle singole categorie dei soggetti a rischio e i termini di inabilità
indotta dall’incidente (invalidità temporanee, invalidità permanente o decesso). Inoltre, non è
stato possibile precisare la quota di incidentalità domestica dovuta a difetti di costruzione o di
manutenzione o a disattenzione.
Presentate, sia pure in maniera estremamente sintetica e parziale, le problematiche che lo
studio ha dovuto affrontare e risolvere è possibile accennare alle risposte scaturite dal lavoro
effettuato e al contributo che, per quanto concerne la conoscenza delle dinamiche e dei fattori
infortunistici, ne è derivato.
Rimodulazione dell’indagine
Per quanto riguarda la rimodulazione dell’indagine sul campo che, in prima istanza, era stata
concepita su base campionaria e con la realizzazione di una rete informatica che interessava le
varie strutture sanitarie - essenzialmente i pronti soccorsi - e il recepimento, attraverso il
Ministero della Salute, delle SDO, sempre su base campionaria, questa, vista la
formalizzazione del SINIACA, è stata sostituita da una indagine multicentrica di tipo
retrospettivo articolata su due anni ed effettuata presso nove realtà territoriali regionali.
In proposito si evidenziano alcune puntualizzazioni:
� l’indagine ha interessato circa 2.700 persone infortunate;
90
� l’indagine differisce dall’indagine campionaria multiscopo dell’ISTAT, in quanto non
è riferita ad un campione di popolazione generale e, quindi, a condizione che siano
state rispettate le caratteristiche proprie delle metodiche campionarie, in grado di
avviare processi inferenziali rispetto alla popolazione in senso lato, ma alla sola
popolazione infortunata7. La diversa scelta campionaria determina, senz’altro, una
distorsione rispetto alla popolazione generale, ma consente, viste le finalità
dell’indagine ISPESL, un maggiore e puntuale approfondimento dei fattori correlati
agli infortuni.
� l’indagine ha sviluppato, con particolare interesse, quattro diverse tematiche:
infortunio nella popolazione in generale, infortuni nei bambini, infortuni negli anziani
e infortuni ad esito mortale;
� le indagini sono state condotte sui rispettivi territori di assegnazione o dalle ASL
(ASL 1 di Torino - Dipartimento di Prevenzione, Azienda ULSS 16 Padova -
Dipartimento di Prevenzione, ASS 1 Trieste - Dipartimento di Prevenzione) coinvolte
nel disegno o da strutture di sicura qualificazione scientifica (Centro per lo studio e la
prevenzione Oncologica – Istituto Scientifico della Regione Toscana – U. O.
Epidemiologia Ambientale-Occupazionale (CSPO), EURISPES, Istituto Italiano di
Medicina Sociale (IMS), Fondazione LABOS, nonché dall’Agenzia di Sanità Pubblica
della Regione Lazio e dall’ Università degli studi di Bari – Dipartimento di Medicina
Interna e Medicina Pubblica – Sezione di Medicina del Lavoro;
� l’acquisizione dei dati è avvenuta tramite somministrazione di questionari alle persone
direttamente interessate dall’accadimento infortunistico e/o a familiari, nel caso in cui
l’infortunio avesse comportato il decesso del soggetto coinvolto;
7 A titolo di esempio si ricorda che l’indagine multiscopo dell’ISTAT è strutturata su un campione di 25.000 famiglie circa, per un totale oscillante intorno ai 75.000 soggetti, di cui 2.500 infortunati. Le informazioni relative a tali indagini, per quanto riguarda gli infortuni domestici, sono numericamente rilevanti, ma qualitativamente poco significative.
91
� la struttura del questionario è stata studiata in maniera da raccogliere il più
esaustivamente possibile tutti quegli elementi che, per quanto concerne l’infortunio,
hanno avuto un ruolo sia diretto che indiretto. Vengono citati a titolo esemplificativo
le seguenti tipologie:
1) informazioni generali (sesso, età, stato civile, condizione professionale);
2) abitazione (struttura abitativa, numero vani, ambienti, titolo di
utilizzazione, riscaldamento);
3) attività (domestiche, fisiologiche, ludico sportive);
4) caratteristiche (cause, luogo di accadimento, ora accadimento, ore
trascorse in casa, modalità, agente materiale, sede anatomica, tipo
lesione gravità infortunio per giorni di prognosi, permanenza a letto);
5) dati sanitari (patologie sofferte, assistenza, sili di vita).
Infortuni e lesioni connesse : definizione
Per quanto attiene alle conseguenze dell’infortunio e quindi alla entità della lesione che da
questo è derivata, nel corso della ricerca, è stata adottata la distinzione derivante dalla
giurisprudenza corrente:
� lievissima: comportante un periodo di malattia non superiore ai 20 giorni;
� lieve: malattia non superiore ai 40 giorni;
� grave: malattia superiore ai 40 giorni, ovvero incapacità di attendere alle ordinarie
occupazioni di durata superiore ai 40 giorni, pericolo di vita o indebolimento
permanente di senso o di organo;
� gravissima: malattia certamente o probabilmente insanabile ovvero perdita di un
senso, perdita di un organo, perdita di un arto o una mutilazione che renda l’arto
92
inservibile, perdita della capacità di procreare, permanente e grave difficoltà della
favella, deformazione o sfregio permanente del viso.
Nell’ambito dello studio, dopo aver formalizzato i criteri volti a differenziare la gravità
dell’infortunio e tenuto conto che questi, in ogni caso, non permettono una rappresentazione
sintetica e significativa dello stesso, si è proceduto alla formalizzazione di una serie di
indicatori statistici che, tenute presenti le varie modalità che ruotano intorno all’accadimento-
infortunio, ne permettano una sintesi esplicativa di facile comprensione.
Vengono citati alcuni indicatori individuati secondo quattro diversi contesti di interesse:
• stato di salute della persona intervistata in relazione con l’incidente
domestico. Tale aspetto viene valutato da due variabili proxi: la presenza di
ferite/fratture e di forme morbose contratte dalla persona incidentata il mese
precedente l’incidente domestico;
• dinamica dell’incidente: oggetto che ha causato l’incidente, il tipo di trauma, il
tipo di assistenza;
• gravità dell’incidente: numero di giorni di limitazione dell’attività abituale,
numero di giorni di permanenza a letto, se la limitazione è ancora in atto dopo un
anno, numero di giorni di assenza dal lavoro;
• costo sociale: numero di giorni di assenza dal lavoro, numero di giorni di
limitazione dell’attività abituale, costi giornalieri.
Per ciascun contesto sono stati definiti indicatori relativamente al singolo incidente,
all’insieme degli incidenti (per confronti spaziali e /o temporali) e, inoltre, tassi di incidenza
che possono essere usati come indicatori di sintesi per la tipologia di incidente.
Premesso quanto sopra, a seguito del completamento dell’indagine si può affermare quanto
segue:
93
♦ le fasce di popolazione maggiormente coinvolte dagli eventi infortunistici sono
quelle che trascorrono più tempo in casa (65 % femmine e 35% maschi);
♦ il 48% degli infortunati ha più di 65 anni. Il 42% risulta coniugata e in armonia
con l’essere anziano il 33% è un ritirato dal lavoro (pensionato);
♦ la categoria abitativa in corrispondenza della quale si riscontrano più infortuni
è quella relativa alla civile abitazione;
♦ per quanto concerne l’attività svolta al momento dell’infortunio, c’è da rilevare
come siano le attività domestiche quelle prevalenti (33%), seguite dalle attività
quotidiane fisiologiche;
♦ come causa dell’infortunio, è stata riscontrato che sia la
distrazione/disattenzione la motivazione più importante e il luogo di
accadimento sia la cucina, con circa il 30% e la camera da letto con il 19%;
♦ gli infortuni si equidistribuiscono tra mattina e pomeriggio (32%), meritevole
di attenzione rimane, comunque, il dato relativo alle ore notturne che vede ben
il 5% degli infortuni;
♦ la modalità dell’infortunio più frequente è quella della caduta (60%), in età
compresa tra 55 e 64 anni, e il pavimento costituisce l’agente materiale in
corrispondenza del quale si verificano più infortuni (34%);
♦ la lesione che accompagna l’infortunio è generalmente una contusione o un
trauma superficiale (40%,), seguito dalle fratture (23%);
♦ la maggior parte degli infortunati dichiara di soffrire di ipertensione (30%);
♦ il tipo di assistenza ricevuta a seguito di infortunio è quella prestata dal pronto
soccorso (48%);
♦ circa la gravità dell’infortunio, questo comporta una permanenza in ospedale di
8 o più giorni;
94
♦ la caduta in camera da letto risulta, comunque, l’evento più frequente(12%) e
la distrazione risulta essere la causa più frequente dell’infortunio che ha come
conseguenza la caduta (26%);
♦ la caduta da pavimento è legata alla distrazione nel 14% dei casi;
♦ per i bambini (0- 5 anni) l’agente materiale più importante risulta il pavimento
e le lesione sono la contusione e i traumi superficiali;
♦ negli anziani sopra i 70 anni, oltre alle contusioni, le fratture risultano essere
una conseguenza importante dell’infortunio
A conclusione di quanto sopra esposto è possibile affermare come l’infortunio domestico sia
un infortunio contraddistinto da una multifattorialità che vede tra loro fortemente correlate
alcune caratteristiche demografiche, essenzialmente sesso e età, sociali, stato civile e
condizione di solitudine, sanitarie, patologie sia in firma acuta che cronica e non ultime
comportamentali
In particolare, anche se i dati rilevati sono parziali, questi dimostrano che gli infortuni
domestici costituiscono un importante problema di salute pubblica e confermano le precedenti
stime del fenomeno e che molti infortuni potrebbero essere efficacemente evitati attuando
misure preventive.
Infatti, una intensa e seria attività di prevenzione ed educazione sanitaria rivolta alle persone
che sono più colpite (donne e anziani), ai genitori, ma anche ai bambini e ai ragazzi nelle
scuole rende questa popolazione più consapevole dei potenziali pericoli nascosti nelle
abitazioni e nei luoghi dove si soggiorna.
La conoscenza del fenomeno è ancora scarsa e poco diffusa, ma, tuttavia, permette di riflettere
sulle cause scatenanti che si riconoscono generalmente in una genesi sfaccettata, in cui le
modalità relative alla persona colpita, dell’ambiente e dell’agente materiale hanno tutte un
proprio ruolo e una rilevanza che indubbiamente varia tra i singoli episodi.
95
Ogni attività, quindi, che tenda ad aumentare conoscenze e sensibilità individuale e collettiva
al problema sia da considerare di grande utilità.
Perseverando nell’analisi e nella conoscenza dei fattori che intervengono nella dinamica
infortunistica si può arrivare ad organizzare una corretta politica prevenzionistica che vada
dalla pianificazione ambientale ad una corretta ed ergonomia realizzazione degli agenti
materiali.
La vigilanza e l’indicazione precauzionale costituiscono dovere di tutti (famiglia, educatori,
professionisti della sicurezza , medici, istituzioni, ecc) ognuno , per propria parte deve,
quindi, prendere coscienza e sviluppare idonee azioni di prevenzione.
È opportuno, in sostanza, stando alle risultanze dell’indagine effettuata per una corretta
politica sanitaria volta alla prevenzione agire secondo le seguenti distinte direttrici.
La prima, volta al mondo della scuola per formare le nuove generazioni alla consapevolezza
dei rischi presenti negli ambienti extrascolastici con particolare riferimento agli ambienti
abitativi.
La seconda, quella che interessa gli adulti già formati, deve essere intesa a produrre
informazioni più puntuali sempre sui rischi presenti in casa, mettendo in allerta per quanto
riguarda la concatenazione tra stato fisico, uso abuso di farmaci, autosomministrazioni degli
stessi e possibilità di incorrere nell’infortunio (corsi di formazione e informazione).
Di rilevanza è risultata altresì, la necessita di mantenere, nell’anziano, un giusto tono
muscolare con attività di ginnastica al fine di conservare quanto possibile l’equilibrio ottimale
e evitare le cadute.
Le terza e non ultima per importanza, è la considerazione che riguarda essenzialmente gli
ultra65enni è lo stato di solitudine. La constatazione che circa il 30-40% degli infortuni
mortali è stata condizionata da tale condizione non può che indurre chi ha la facoltà ad
96
attivare sistemi di supporto sociale allo scopo di ovviare o quanto meno di ridurre l’incidenza
di tale fenomenologia.
97
TRASFERIBILITA’ AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
È stato realizzato il previsto osservatorio epidemiologico sulla salute e la sicurezza negli
ambienti di vita il cui scopo è quello di migliorare le condizioni di tali ambienti tramite studi,
di partecipare a progetti internazionali e nazionali, di formalizzare gli strumenti di misura
degli infortuni, ecc.. Le informazioni acquisite dallo stesso si riferiscono alle caratteristiche
socio-demografiche dell'infortunato, ai fattori di rischio, al luogo di accadimento, alle
modalità dell’infortunio, alla sede e al tipo di lesione, all'agente materiale ma soprattutto e
questo è l'aspetto più interessante ed innovativo, alla percezione del rischio, all'attività svolta
al momento dell'infortunio, al tempo di permanenza in casa, agli stili di vita (uso di farmaci,
alcol, fumo) alle patologie pregresse dell’infortunato, alle caratteristiche tecniche/strutturali
del luogo in cui si è verificato l'infortunio.
È stato attivato un sistema di monitoraggio del fenomeno infortunistico nel tempo e sul
territorio (indagine multicentrica “9 Regioni”), con modalità conformi anche al sistema della
rete europea Ehlass-Euphin. Le informazioni raccolte potranno essere utilizzate per fornire
una stima dei costi ospedalieri relativi alle lesioni provocate da infortuni domestici o stradali
nonché di quelli connessi con eventuali interventi riabilitativi, sia presso centri convenzionati
sia presso le famiglie. I risultati dell’indagine sul campo e delle risultanze della ricerca
relativa al progetto finalizzato sono state divulgate tramite appositi convegni e seminari
(Roma novembre 2003-febbraio 2004, Trieste 24/9/2004, Padova 15/10/2005, Pompei
30/09/2005) con particolare riferimento alla categoria delle casalinghe che risulta essere
quella più esposta ai rischi domestici. Inoltre, sono stati realizzati dei test per la verifica sia
dell’apprendimento che dell’efficacia dello strumento proposto.
Sono state fornite indicazioni al competente Ministero della Salute per la realizzazione delle
linee guida regionali sul fenomeno infortunistico, fornendo anche delle possibili soluzioni per
il contenimento dello stesso come, ad esempio:
98
− la rottamazione dei piani cottura (già avviata nella regione Veneto);
− la proposta integrativa della norma della Legge n. 493/99 sull’assicurazione delle
casalinghe;
− la produzione di vari quaderni divulgativi sul tema della salute e sicurezza di alcuni
ambienti di vita (scale e sgabelli, detersivi, biocidi, parco giochi, piscine, ecc.);
− la realizzazione di una famiglia di indicatori statistici per la misura quali-quantitativa
degli infortuni domestici nonché per una valutazione del rapporto costi/benefici in
ambito ospedaliero e per una stima delle risorse necessarie.
Sempre nell’ambito della trasferibilità dei risultati, sembra particolarmente opportuno
segnalare alcune iniziative in collaborazione con alcuni Comuni nell’area di competenza della
ULSS 7 di Pieve di Soligo, fra le quali:
− una campagna informativa del Comune per sensibilizzare la popolazione all’adozione di
strisce antiscivolo sulle scale scivolose;
− un accordo tra Pronto Soccorso dell’ULSS e Dipartimento di prevenzione dell’ULSS 7
per un controllo immediato, nell’ambito dell’istituto della reperibilità dei tecnici di
prevenzione, mediante l’utilizzo di analizzatori ambientali di CO, delle abitazioni di
soggetti che ricorrono al Pronto Soccorso per intossicazione da CO, e successiva
proposta di ordinanza del Sindaco per correggere le eventuali anomalie impiantistiche
riscontrate;
− un accordo tra ULSS 7 e ASCO PIAVE, SpA partecipata dai Comuni della zona che
distribuisce il gas, perché agli utenti che posseggono abitazioni riscontrate ai
sopralluoghi prive di fori di aerazione in cucina si offra la possibilità di scalare dalla
successiva bolletta del gas l’importo corrispondente all’intervento di apertura dei fori,
fino ad un massimo di 70€.
99
ELENCO PUBBLICAZIONI, COMUNICAZIONI A CONVEGNI E CO NGRESSI
1. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: i detergenti. ISPESL, 2003
2. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: i biocidi. ISPESL, 2003
3. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: scale e sgabelli. ISPESL, 2003
4. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: La violenza domestica: un ossimoro da
svelare. ISPESL, dicembre 2005
5. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: Le Piscine. ISPESL, dicembre 2005
6. ISPESL. Quaderni per la salute e la sicurezza: I servizi per l’infanzia da 0 a tre anni.
ISPESL, dicembre 2005
7. Seminario “Educare alla Sicurezza”- Pompei, 30 settembre 2005
8. Seminario “ La prevenzione in casa: istruzioni per l’uso Lezioni di prevenzione” - Padova
15 ottobre 2005
9. 1° Convegno del gruppo di studio multicentrico nazionale afferente al progetto di ricerca
ISPESL B5/MDL/02 “Infortuni domestici: individuazione dei fattori che intervengono
nella dinamica infortunistica e nelle condizioni di salute. Analisi delle relative
conseguenze” Trieste 24 settembre 2004
10. Seminario informativo per le casalinghe “Salute e sicurezza in ambiente domestico
novembre 2003- febbraio 2004“
100
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5. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: i biocidi” 2003
6. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: scale e sgabelli” 2003
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domestici” 2002
8. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: La violenza domestica: un ossimoro
da svelare” dicembre 2005
9. ISPESL: “Quaderni per la salute e la sicurezza: Le Piscine” dicembre 2005
10. ISPESL:” Quaderni per la salute e la sicurezza: I servizi per l’infanzia da 0 a tre anni”
dicembre 2005
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della vita quotidiana Anno 2002
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14. Raine P., Diplock G.J: Socio-economic analysis of U.K. Home accidents Injury
Control and Safety Promotion; Vol 8; N. 3, September 2001, pp163-167 (5)
15. DPR 4 dicembre 2002, n. 303 “Regolamento di organizzazione dell’Istituto superiore
per la prevenzione e la sicurezza del lavoro – ISPESL, a norma dell’articolo 9 del
decreto legislativo 29 ottobre 1999, n.419”
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per la salute: schede illustrative”. Rocchino Fotoincisione, 1999.
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“Injures in home settings: probability and relative risks” ISPESL Helsink Sett.1999.
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“Injures in home settings: a tentative to calculate a frequency and gravity index.
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23. ISPESL: “La casa: istruzioni per l’uso . Come abitare in sicurezza e benessere”
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