programma 25 aprile in concerto 2016

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25 APRILE IN CONCERTO lunedì 25 aprile 2016 | ore 21.00 con Harold Lloyd | musiche originali di Carl Davis (2004) Orchestra della Toscana direttore Carl Davis (1923)

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Why Worry? (1923) | con Harold Lloyd | proiezione del film con musica dal vivo | Carl Davis direttore e autore delle musiche | Firenze | Teatro Verdi | 25 aprile 2016

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Page 1: Programma 25 aprile in Concerto 2016

25 APRILE IN CONCERTO

lunedì 25 aprile 2016 | ore 21.00

con Harold Lloyd | musiche originali di Carl Davis (2004)

Orchestra della Toscanadirettore Carl Davis

(1923)

Page 2: Programma 25 aprile in Concerto 2016

Promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione Toscana per la Festa della Liberazione, il Concerto del 25 aprile è dal 2004 una bella tradizione per il pubblico toscano che si realizza grazie alla collaborazione della Fondazione ORT. Un classico appuntamento dell’Orchestra della Toscana che dal 2012, si misura con il genere cinematografico dei primi anni del Novecento attraverso i capolavori di Fritz Lang, Charlie Chaplin, Buster Keaton e Lewis Milestone. Pellicole che in modi diversi promuovono l’anti-militarismo denunciando le atrocità delle guerre. Quest’anno continua la ricerca cinematografica con la proiezione del film di un altro grande protagonista del genere muto degli anni Venti: Why Worry? (Perchè preoccuparsi?, 1923) di Harold Lloyd.

WHY WORRY?

Stati Uniti | 2 settembre 1923 con Harold Lloydregia di Fred Newmeyer e Sam Taylorprodotto da Hal Roachdurata 63 minutimusiche originali di Carl Davis (2004)Carl Davis direttore

Why Worry? (Perchè preoccuparsi?), un classico dell’era dei silent movies, sintetizza al meglio la filosofia dell’occhialuto Harold, il personaggio che ne è protagonista, e del suo ideatore ed interprete, l’attore e regista statunitense Harold Clayton Lloyd, uno dei grandi del cinema muto. Il film, realizzato e prodotto nel ‘23 da Hal Roach degli Universal Studios, parla di una rivoluzione dell’uomo che passa dal lasciarsi sopraffare dagli eventi a diventare artefice del proprio destino. La pellicola contiene moltissime gag ed è il lungometraggio più divertente dell’attore. L’esuberanza e l’ottimismo che lo caratterizzano permisero ad Harold di entrare in perfetta sintonia con lo spirito dei ruggenti anni Venti americani. Sono del resto queste le qualità che in Why Worry? gli permettono di passare attraverso una cruenta rivolta popolare scoppiata nell’atollo Paradiso dove si era ritirato per stare tranquillo e, alla fine, di venirne vittoriosa-mente a capo.Il film, proiettato al Teatro Verdi per la prima volta, sarà accompagnato dall’Orchestra della Toscana diretta da Carl Davis, il quale ne firma anche le musiche, composte nel 2004.

SINOSSI - Harold Van Pelham (Lloyd), un ricco uomo d’affari ipocondriaco, decide di andare in un’isola sconosciuta chiamata Paradiso, per beneficiare del clima tropicale. Porta con sé la sua infermiera (Jobyna Ralston) che gli somministra continuamente delle pillole. Invece di trovarsi nel paradiso tropicale che si era immaginato, Harold deve fare i conti con la rivoluzione che è in atto sull’isola e ne prende coscienza soltanto quando viene imprigio-nato. In carcere incontra il gigante Colosso (John Aesen), che diventa suo amico, e insieme evadono. Harold decide così che la rivoluzione non è un bene per la sua salute e decide di fermarla grazie alla sua furbizia e alla forza del gigante ...

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CURIOSITàIl film, ambientato in un’isola tropicale immaginaria nel Pacifico, è stato girato nella realtà in Messico. La scena finale ritrae Hollywood Boulevard. La strada la ritroviamo nella stessa scena anche in Il Romanzo di Tiellie di Chaplin e in Sherlock Jr. di Keaton.Lloyd è stato uno dei fondatori nel 1927 dell’Academy Motion Pictures Arts and Sciences, organizzazione per il miglioramento e la promozione mondiale del cinema;accademia che qualche anno più tardi creò il Premio Oscar.Nel 1921 arrivò a guadagnare circa $ 2.000 alla settimana, quasi 3 milioni di dollari attuali.

HAROLD LLOYDAttore, regista e produttore cinematografico statunitense, Harold Clayton Lloyd è uno dei più grandi comici del cinema muto hollywoodiano. All’apice della sua carriera negli anni Venti, seppe rivaleggiare alla pari con Chaplin, Keaton e Langdon. Veste i panni di Harold, un occhialuto giovanotto, ambizioso e arrivista, sempre teso alla conquista del successo, pieno di risorse e dalle funamboliche prestazioni nel superare gli ostacoli e togliersi dai guai. Interprete di oltre 200 pellicole tra muto e sonoro, si contese i favori del pubblico e il titolo di attore più pagato del momento. Era considerato il re degli scavezzacollo per le ardite interpretazioni che lo vedevano spesso in equilibrio precario in cima a qualche cornicione: celebre il fotogramma che lo ritrae appeso alla lancetta dell’orologio di un grattacielo in Safety Last (Preferisco l’ascensore 1923). Dopo l’esperienza con la Thomas Edison Motion Pictures, collabora con il suo amico e produttore Hal Roach fino al 1923, anno in cui fonda la Harold Lloyd Film Corporation, producendosi in proprio e distribuendo i suoi film con Pathé, Paramount Pictures e Twenty Century-Fox. Dei 206 film che Lloyd girò ne sono rimasti solo 104: molti dei primissimi film andarono distrutti in un incendio del 1943. Nel 1952 fu premiato con l’Oscar alla carriera per essere stato “un maestro della commedia e un buon cittadino”, e negli anni ‘90 fu ricordato in un documentario per la televisione bri-tannica, Harold Lloyd: Il terzo genio di Kevin Brownlow e David Gill, ottenendo dunque lo stesso trattamento toccato in precedenza ai suoi colleghi Charlie Chaplin e Buster Keaton.

CARL DAVISNewyorkese, classe 1936, inizia a prendere lezioni di piano all’età di 7 anni. Rimasto affa-scinato dal film della Disney Fantasia, inizia a dedicarsi allo studio della composizione con Paul Nordoff e Hugo Kauder e in seguito con Per Nørgaard a Copenhagen. La sua decisione di intraprendere la carriera di compositore lo porta a Londra dove inizia a lavorare per la televisione, per la radio e per il teatro. Nel 1980 si occupa della restaurazione delle musichedi Kevin Brownlow per il film epico Napoleone (1927) di Abel Gance (della durata di 5 ore), considerato un classico del cinema muto francese. Da allora inizia un lungo ciclo di restauri e composizioni per le pù celebri pellicole che vedono protagonisti Garbo, Gish, Fairbanks, i tre grandi clown Chaplin, Keaton e Lloyd, e film kolossal come Ben Hur e Intolerance. Successivamente negli anni ‘90 inizia una collaborazione con Paul McCartney e la speri-mentazione della danza, chiamato a comporre musica dai più prestigiosi coreografi.È direttore della London Philharmonic Orchestra e ospite regolare della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra.

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Fondata nel 1980, l’ORT ha sede al Teatro Verdi di Firenze. Considerata una tra le migliori orchestre in Italia è formata da 45 musicisti, tutti professionisti eccellenti che sono stati applauditi nei più importanti teatri italiani come il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lin-gotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e nelle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dall’Auditorio Nacional de Musica di Madrid alla Carnegie Hall di New York. La sua storia artistica è segnata dalla presenza di musicisti illustri, primo fra tutti LucianoBerio. Collabora con personalità come Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, Myung-Whun Chung, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding,Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi. Interprete duttile di un ampio repertorio, che dalla musica barocca arriva fi no ai composi-tori contemporanei, l’Orchestra ha da sempre riservato ampio spazio alla ricerca musicale al di là delle barriere fra i diversi generi (Haydn, Mozart, tutto il Beethoven sinfonico), speri-mentando possibilità inedite di fare musica e verifi cando le relazioni fra scrittura e improv-visazione. Accanto ai grandi capolavori sinfonico-corali, interpretati con egregi musicisti di fama internazionale, si aggiungono i Lieder di Mahler, le pagine corali di Brahms, parte del sinfonismo dell’Ottocento, con una posizione di privilegio per Rossini, e l’incontro con la musica di Franco Battiato, Stefano Bollani, Richard Galliano, Heiner Goebbels, Butch Mor-ris, Enrico Rava, Ryuichi Sakamoto. Una precisa vocazione per il novecento storico, insieme a una singolare sensibilità per la musica d’oggi, caratterizzano la formazione toscana nel pa-norama musicale italiano. Il festival “Play It! La musica fORTe dell’Italia” è il manifesto più eloquente dell’impegno dell’orchestra verso la contemporaneità. Incide per Sony Classical, Emi, Ricordi, Agorà e VDM Records.

violini Andrea Tacchi *Chiara Morandi *Paolo Gaiani *

violoncelloLuca Provenzani *

contrabbassoLuigi Giannoni *

fl auto/ottavino Fabio Fabbrizzi *

oboe/corno ingleseFlavio Giuliani *

clarinettoMarco Ortolani *

corno Paolo Faggi*

trombeDonato De Sena *Guido Guidarelli *

tromboneDiego Giatti *

percussioniMorgan Tortelli *Tommaso Ferrieri Caputi

fi sarmonicaDavide Vendramin *

chitarreDuccio Bianchi *Gisbert Watty *

ispettore e archivistaAlfredo Vignoli

* prima parte

FONDAZIONE ORT | tel 055 234 07 10 | [email protected] | www.orchestradellatoscana.it