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Cuneo - Elezioni amministrative 2012 Coalizione di centrosinistra per Gigi Garelli PROGRAMMA DI GOVERNO

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Il programma della coalizione di Centrosinistra a sostegno di Gigi Garelli, per le elezioni comunali di Cuneo del 6-7 maggio 2012.

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Page 1: Programma di Gigi Garelli

Cuneo - Elezioni amministrative 2012

Coalizione di centrosinistraper

Gigi Garelli

PROGRAMMA DI GOVERNO

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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città

Tavola dei contenuti

QUADRO DEI VALORI DI RIFERIMENTO ............................................................... 7

LA CITTÀ CHE PROPONIAMO ................................................................................ 7 CITTÀ DELLE RELAZIONI UMANE E DEL RISPETTO DEL TERRITORIO ............................... 7

CITTÀ DELLA PARTECIPAZIONE, DELLA TRASPARENZA E DEI BENI COMUNI ................... 8

CITTÀ DEL LAVORO E DELLE OPPORTUNITÀ ................................................................ 9

CITTÀ DEI SAPERI ...................................................................................................... 9

CITTÀ DELL’ACCOGLIENZA ....................................................................................... 10

PUNTI PROGRAMMATICI FONDAMENTALI ........................................................ 11

1 - PROMOZIONE DELLA PARTECIPAZIONE ..................................................... 11 LA TRACCIABILITÀ DELLE DECISIONI .......................................................................... 12

SCUOLE, GIOVANI E PARTECIPAZIONE ...................................................................... 12

2 - BENI E ATTIVITÀ CULTURALI ......................................................................... 13 POLITICA CULTURALE .............................................................................................. 13

UNIVERSITÀ ............................................................................................................ 16

FORMAZIONE .......................................................................................................... 17

3 - MOBILITÀ, TRASPORTI E COMUNICAZIONE. ............................................... 17 PIANO URBANO DEL TRAFFICO ................................................................................. 17

UTILIZZO DELLA BICICLETTA – PISTE CICLABILI .......................................................... 18

PEDONALIZZAZIONE DELLA CITTÀ ............................................................................. 18

ZONE 30 E 40 ........................................................................................................ 19

PARCHEGGI ............................................................................................................ 19

MEZZI PUBBLICI ...................................................................................................... 19

FERROVIA ............................................................................................................... 20

4 - GESTIONE DEL TERRITORIO E GRANDE VIABILITÀ. .................................. 20 PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO ..................................................... 20

SOCIAL HOUSING .................................................................................................... 21

PROGRAMMAZIONE STRATEGICA E DI AREA VASTA .................................................... 22

GRANDE VIABILITÀ ................................................................................................... 22

INFRASTRUTTURE TELEMATICHE .............................................................................. 23

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5 - AMBIENTE E RISORSE. ................................................................................... 23 ENERGIA ................................................................................................................ 23

ACQUA ................................................................................................................... 24

RIFIUTI ................................................................................................................... 24

INQUINAMENTI ......................................................................................................... 24

TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE .............................................................. 25

6 – SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, RETI IMMATERIALI E IMPRENDITORIA GIOVANILE ............................................................................... 25

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E IMPRENDITORIA .................................................................. 26

FORMAZIONE PROFESSIONALE ................................................................................. 27

RETI IMMATERIALI ................................................................................................... 27

7 - WELFARE E POLITICHE SOCIALI. .................................................................. 27 WELFARE ............................................................................................................... 29

FAMIGLIA ................................................................................................................ 29

GIOVANI ................................................................................................................. 30

ANZIANI .................................................................................................................. 31

POLITICHE PER IL LAVORO ....................................................................................... 31

POLITICHE ABITATIVE .............................................................................................. 31

SALUTE .................................................................................................................. 32

8 - BILANCIO E PATRIMONIO - REPERIMENTO RISORSE ................................ 32

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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città

Conclusi i lavori degli Otto Tavoli tematiciAl fine di realizzare un progetto condiviso per la città che coinvolgesse, oltre le forze politiche che rappresentano il fulcro fondante e propulsivo del centrosinistra, altri soggetti politici, forze della società civile e singoli cittadini, sono stati promossi e hanno trovato compimento i lavori di 8 Tavoli di Lavoro, come momento di confronto e condivisione di tutte le esperienze che la città nel suo complesso può mettere in gioco per disegnare la Cuneo che vogliamo.

N° tavolo Tavoli di lavoro

Punti rif.Linee Guida

Temi

1

Sviluppo attività produttive e reti immateriali.

Imprenditoria giovanile.

12

Strategie per le micro-imprese e le PMI: sviluppo delle realtà produttive, artigianato, commercio, agricoltura, industria, turismo e ricettività.Cablaggio reti internet, nuovi lavori, startup.

2

Mobilità

Trasporti

Comunicazione

9 Parcheggi, trasporto urbano, collegamenti con le frazioni e viabilità ordinaria.

3

Programmazione

Gestione del territorio

Grande viabilità

1, 2

Urbanistica, lavori pubblici, manutenzione del verde, impiantistica sportiva, sviluppo aree di frazione.Infrastrutture.

4

Bilancio e Patrimonio

Reperimento Risorse

7Alienazioni, fondi regionali ed europei, patto di stabilità, fund rising, tributi e recupero evasione.

5 Ambiente e risorse 3, 4, 5, 10 Energia, acqua, rifiuti, inquinamenti.Tutela del territorio e ambiente.

6 Beni e Attività culturali 8, 11

Istruzione, università, formazione professionale.Manifestazioni e promozione dell’arte, della cultura e dello sport.

7 Welfare e politiche sociali Premesse

Benessere e servizi alla persona: diversamente abili, politiche per l’infanzia, giovani e anziani.Politiche del lavoro e abitative.Associazionismo e terzo settore.

8 Promozione della partecipazione 6

Comitati di frazione e di quartiere, strumenti di partecipazione e integrazione.Trasparenza

Questo documento, partendo dalla raccolta organica dei documenti prodotti dai singoli tavoli, traduce le proposte che ne sono emerse in

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Coalizione di centrosinistra – Programma di governo della città

Programma di Governo della Città

di

GIGI GARELLIVincitore delle Primarie 2011

Candidato del centrosinistra alle elezioni amministrative 2012

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Il quadro dei valori di riferimento

In queste pagine sono contenuti alcuni dei punti condivisi dalla coalizione del centrosinistra cuneese che rappresentano il quadro di valori su cui si fonda la base programmatica aperta al confronto con i cittadini cuneesi a cui chiederemo nel tempo ulteriori contributi di idee per la città.

Riconoscendosi nei valori comuni della Resistenza e dell’antifascismo, della difesa della Costituzione, della libertà, dell’uguaglianza di fronte alla legge, delle pari opportunità, della legalità, della laicità nell’amministrazione della cosa pubblica, del rispetto delle regole, della solidarietà, dell’attenzione alla persona, del progresso economico-sociale e della difesa dei beni comuni, i rappresentanti delle forze politiche del Centrosinistra cuneese hanno promosso la massima partecipazione delle cittadine e dei cittadini cuneesi alla scelta del candidato alla carica di Sindaco di Cuneo e al dibattito programmatico sui problemi della città e sulle loro possibili soluzioni.

Sulla continuità del lavoro amministrativo svolto in questi anni vorremmo innestare nuove proposte e nuovi percorsi. Coniugando tradizione e innovazione. Vorremmo Cuneo città sempre più aperta al mondo, attrattiva e innovativa, accogliente e solidale. Una città capace di garantire un futuro meno incerto nel lavoro e nelle aspirazioni di ogni cittadino, facendo una chiara scelta politica rispetto alle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, continuando ed incrementando tutte le misure utilizzate negli ultimi anni. Una città che sempre più si distingua per qualità della vita, opportunità e senso civico. Una città che fa della persona umana, soprattutto quella che fatica di più, il centro e il metro della politica amministrativa. Una città con una progettualità di lungo periodo che riprende con forza il Piano Strategico Cuneo 2020 anzitutto in termini di metodologia di lavoro (metodo della governance), considerato anche il quadro complessivo, sia europeo, con l’orizzonte 2014 – 2020 incentrato sulla ricerca, l’innovazione, la cultura, l’istruzione e la formazione professionale, con prioritaria attenzione rivolta al mondo giovanile, sia nazionale, con una progressiva riduzione delle risorse a disposizione. Una città che valorizzi ad ogni livello le risorse dell’associazionismo e del volontariato, cuori pulsanti della comunità civile. Una città capace, nell’elaborazione delle politiche comunali, di raccogliere, rielaborare e far proprie le istanze provenienti dai quartieri e dalle frazioni, armonizzando le loro specificità in un disegno unitario.

La città che proponiamo

CITTÀ DELLE RELAZIONI UMANE E DEL RISPETTO DEL TERRITORIODal Manifesto per la felicità di Stefano Bartolini: “La città relazionale è uno degli aspetti cruciali della nostra proposta: occorre assegnare ai bambini una priorità ben

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maggiore di quella attuale perché essi sono il paradigma dello stretto legame tra spazio e mobilità nel determinare l’esperienza relazionale. I bambini devono disporre di spazi pedonali di qualità vicino a casa e della possibilità di arrivarci da soli.

Gli elementi chiave di una città relazionale sono:

l’auto privata deve essere (….) limitata come misura strutturale, per fare in modo che tutti i cittadini usino i trasporti pubblici debitamente potenziati;

la densità di popolazione deve essere alta; ci devono essere molte piazze, parchi, centri sportivi; isole pedonali di qualità devono attraversare la città in modo da formare una rete pedonale e ciclabile; ci devono essere il più possibile marciapiedi spaziosi e piste ciclabili;

deve essere avviato un censimento di tutti gli edifici inutilizzati sia di uso abitativo che commerciale, artigianale, industriale, onde incentivarne il recupero ed il riuso;

non devono essere previsti insediamenti sproporzionati all’andamento demografico, sostanzialmente stagnante, al fine di tutelare il suolo agricolo, vera ricchezza di una nazione”.

CITTÀ DELLA PARTECIPAZIONE, DELLA TRASPARENZA E DEI BENI COMUNILa città deve essere il luogo dell’aggregazione di cittadini, che intendano esercitare il diritto-dovere di cittadinanza attiva, e della promozione di una loro autonoma partecipazione, come persone responsabili e informate, alle attività politiche, sociali e culturali che investono il loro territorio nel contesto delle relazioni globali, che connotano la società contemporanea.

In un’ottica di trasparenza, che favorisca la partecipazione e il controllo da parte dei cittadini, é dovere che l’esercizio di qualunque funzione pubblica, sia essa elettiva o stabilita per nomina, debba essere adempiuto con disciplina e onore (art. 54 della Costituzione) dai cittadini chiamati a svolgerle, scelti nel rispetto del principio di uguaglianza di genere e secondo i requisiti stabiliti dalle norme (art. 51 della Costituzione), senza privilegi o discriminazioni (art. 3 della Costituzione) e nel rispetto dei criteri di competenza, professionalità e trasparenza. La valorizzazione delle differenze di genere deve comunque avere come punto di partenza imprescindibile un maggiore coinvolgimento delle donne nell’attività politica in generale e, in particolare, nei meccanismi di selezione della classe dirigente.I Beni Comuni (ambiente, suolo, acqua, cultura, salute, tutele sociali) devono essere a disposizione di tutti: in quanto beni per definizione ad accesso universale e garantiti anche per le generazioni future, richiedono una loro gestione partecipata e consapevole, al di fuori delle regole di mercato.

In un’ottica di razionalizzazione dei costi di gestione e di miglioramento della funzionalità del sistema dei controlli interni, l’Amministrazione intende avviare una profonda analisi organizzativa finalizzata a ridisegnare la propria struttura

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operativa, i processi gestionali e le procedure in essere, con l’obiettivo fondamentale di migliorare l’efficienza e la trasparenza della macchina amministrativa stessa e, per quanto possibile, la qualità dei servizi ai cittadini.Tutte le attività saranno poste in essere in collaborazione e nel rispetto della rappresentatività sindacale e degli indicatori di “agire etico” dalla Responsabilità Sociale, strumento di governance, che migliora performance finanziarie, processi di coesione interna e gestione operativa, e soprattutto rappresenta un valore per i cittadini.

CITTÀ DEL LAVORO E DELLE OPPORTUNITÀIl lavoro è un diritto-valore costituzionalmente tutelato dal primo articolo della Costituzione, garanzia della dignità e della libertà della persona e tanto più, soprattutto tenendo conto del nuovo scenario socio economico, sarà considerato dall’Amministrazione tema centrale delle sue scelte amministrative.Il Comune, nei limiti delle sue competenze, deve pertanto adottare politiche attive volte a favorire l’applicazione di questo diritto fondamentale e quindi promuovere iniziative di concerto con gli Enti e le Associazioni Territoriali di competenza, costituire tavoli di monitoraggio permanente dell’andamento dei settori produttivi e delle aziende, agevolarne il loro sviluppo con tutti gli strumenti a disposizione e promuovere processi di formazione/riqualificazione adeguati.

CITTÀ DEI SAPERICuneo deve investire risorse sui suoi giovani, perché a Cuneo possano studiare, crescere culturalmente, specializzarsi, mettere a frutto i propri talenti e le proprie capacità.Si dovrà dare impulso alla "cittadella della cultura" prevista dal Piano Strategico, cioè quella porzione di città che comprende i quartieri del centro storico sul lato Stura, dove già sono collocate le varie facoltà universitarie e il polo museale San Francesco - Casa Samone. La prospettiva è di dare vita ad un vero e proprio campus universitario urbano, che funga da polo culturale di attrazione.I saperi si coniugano con creatività e la capacità di valorizzare tutte le aggregazioni artistiche e culturali, numerose sul nostro territorio, che li sanno veicolare e le istituzioni pubbliche - il Comune in testa – hanno il dovere di favorirle, nell’obiettivo di fornire anche a tutto il territorio professionalità alte in grado di mettere in moto processi di sviluppo locale.Città dei saperi vuol anche significare prospettive occupazionali nelle imprese del territorio per giovani formati nelle varie discipline e comporta il coinvolgimento delle associazioni di categoria, progetti specifici finanziati sulla base di programmi seri e sostenibili, concordati con le forze sociali e il Comune stesso.Città dei saperi vuol dire infine capacità di produrre e divulgare conoscenza attraverso l'editoria locale, le produzioni video, l'arte contemporanea.Puntare sui giovani: il solo modo per preparare per la città un futuro degno del suo passato.

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CITTÀ DELL’ACCOGLIENZALa città dell’accoglienza è una città che accoglie ognuno così com’è, come persona, perché ancor prima di ogni specificità, ognuno è persona, cioè soggetto di autonomia.Accogliere significa riconoscere all’altro pari dignità sociale, uguaglianza davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di appartenenza religiosa o culturale, di condizione personale o sociale, come ben sancito dall’art.3 della nostra Costituzione.Significa costruire ponti e non muri, luoghi di incontro e di scambio che stimolino ad aprirsi al mondo, a riflettere, ad allargare e a rafforzare la rete della conoscenza, del rispetto, della reciprocità, delle collaborazioni. Significa riconoscere che l’altro è portatore dei nostri stessi desideri profondi, ha diritto agli stessi beni fondamentali, quali la casa, l’istruzione, la sanità, il lavoro.Significa riconoscere che l’altro è portatore di specificità uniche, perché ogni persona è originale e irripetibile.Significa vedere la diversità come ricchezza e non come elemento di divisione.In quest’ottica occorre fare dell’accoglienza il punto di partenza di un percorso di interazione, evitando che bisogni di accoglienza ricevano solo risposte di tipo emergenziale.

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Punti programmatici fondamentali

1 - Promozione della Partecipazione

La futura amministrazione attuerà l’art.64 dello Statuto Comunale il Comune dovrebbe farsi promotore della partecipazione-ascolto dei cittadini e soggetti interessati attraverso un “Assessorato ai Beni Comuni ed alla partecipazione”, al fine di tutelare i beni materiali e immateriali di appartenenza collettiva e sociale che sono la garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini stessi.Gli strumenti operativi di cui si avvarrà sono assemblee pubbliche, aperte a tutte e tutti i residenti sul territorio comunale, ivi compresi migranti, gruppi, associazioni, comitati di quartiere e frazione, dove, con cadenze prefissate (almeno ogni sei mesi), ogni cittadino (singolarmente o in forma associata) è chiamato a esprimere direttamente le sue idee per la città di Cuneo.Tali assemblee saranno coordinate dal Sindaco o da un Assessore delegato e vi parteciperanno in maniera permanente gli amministratori comunali con funzione di ascolto.L’Ordine del Giorno dell’assemblea è stabilito sulla base delle indicazioni pervenute dalle Consulte.

CONSULTE: in base all’Art.65 dello Statuto Comunale il Comune di Cuneo dovrebbe attivare le seguenti Consulte, partendo da un censimento dell'esistente:

1) Bilancio partecipato

2) Beni Comuni (ambiente, acqua, salute, tutele sociali), territorio, urbanistica, infrastrutture e politiche della casa

3) Rifiuti, inquinamenti e mobilità

4) Welfare e politiche sociali, immigrazione e giovani

5) Beni e attività culturali, formazione e università

La proposta dei temi delle Consulte pensate come "tavoli di lavoro e confronto" tende ad evitare le "Consulte monotematiche" (Giovani, Migranti, etc.) proprio perché i temi devono essere affrontati trasversalmente e non settorialmente, per avere un'idea di città che va oltre la singola problematica specifica.Possono aderire alle Consulte tutti i residenti, i gruppi, le associazioni, i Comitati di Quartiere e frazione tramite WEB o direttamente, tramite l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Cuneo, con un solo rappresentante (che può variare). I principi a cui si ispirano queste Consulte sono i valori della Costituzione Repubblicana.

Le Consulte sono convocate con maggiore periodicità e le tematiche discusse verranno trasmesse alla Giunta e al Consiglio Comunale tramite le Commissioni Consiliari Permanenti.

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In questa proposta assumono grande importanza i Comitati di Quartiere e frazione, che da una parte sono "responsabilizzati" nella funzione propositiva, e dall'altra sono incentivati ad andare oltre il problema specifico per contribuire al lavoro delle Consulte su temi generali e non parcellizzati.Gli amministratori locali, Sindaco e Assessori, devono partecipare alle riunioni dei Comitati di quartiere e frazione nei tempi e nei modi che i Comitati stessi riterranno più opportuni.Il Bilancio partecipato è frutto delle proposte delle singole consulte tematiche con discussione in seduta speciale in Assemblea prima della discussione in Consiglio Comunale del Bilancio di previsione.In un’assemblea appositamente convocata, dopo le verifiche e le compatibilità finanziarie del caso, gli Assessori competenti illustrano le motivazioni dell’accettazione o del rigetto delle proposte pervenute.

LA TRACCIABILITÀ DELLE DECISIONIL’Amministrazione si pone come obiettivo principale di rendere ogni decisione politica e amministrativa coerente con un percorso decisionale sempre chiaro e identificabile, vale a dire “tracciato”.Inoltre, ogni incarico all’interno degli enti partecipati dal comune sarà motivato sulla base dei curricula che l’Amministrazione ha l’obbligo di richiedere e valutare in modo da garantire la competenza effettiva delle persone coinvolte in incarichi pubblici.L’amministrazione comunale potenzierà il più possibile la comunicazione verso i cittadini soprattutto sulle scelte che vengono deliberate e sulle opportunità che sono poco conosciute.Riconoscendo l’efficacia in tema di comunicazione del sito internet istituzionale del Comune, occorre dedicarvi maggiore spazio per la comunicazione con i media locali e con i cittadini, singoli e associati, (Comitati di Quartiere e frazione, associazioni, etc..) per consentire alle istanze presentate dalla comunità nel suo insieme di tradursi in risposte concrete e tempestive e per offrire uno spazio adeguato per condividere proposte e soluzioni, nel rispetto delle specificità e del carattere di riservatezza necessario.

SCUOLE, GIOVANI E PARTECIPAZIONESarà istituita una manifestazione annuale per le scuole con premi per i migliori lavori sul tema: "Come vorrei la mia città: cosa mi piace, cosa non mi piace, cosa cambierei" e saranno istituiti laboratori di partecipazione tra alunni e personale dipendente dell’amministrazione. L’amministrazione favorirà incentivi ai giovani (under 35) per l'insediamento di studi e attività imprenditoriali nei quartieri periferici e di frazione favorendo l’incontro della probabile riforma sul lavoro prevista dalle politiche di governo nazionale con agevolazioni già esistenti (facilitazione di accesso ai prestiti agevolati per la creazione d'impresa per i giovani da parte della Provincia) e altri sgravi fiscali (vedi tasse comunali) vincolati alla permanenza nel quartiere prescelto per l’insediamento.

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Ogni iniziativa di mutualismo ed auto-organizzazione dei cittadini quali i Gruppi di Acquisto, le iniziative di vicinato, le “banche del tempo” portate avanti da singoli e/o gruppi e associazioni saranno sostenute mediante adeguato supporto logistico.

2 - Beni e attività culturali

POLITICA CULTURALECultura non vuol dire soltanto dispensare servizi, ma vuol dire creatività, approfondimento, qualità alta delle iniziative,coinvolgimento dell’utenza, capacità di produrre contenuti innovativi, e partecipazione dell’intera collettività o di alcuni settori di essa: ci vuole “Cultura per fare Cultura” non dimenticando che fa parte della cultura di una città la sua capacità di tutelare il paesaggio storico che si è costruito nei secoli, garantendo un certo equilibrio tra città e territorio rurale circostante. La stessa politica ambientale, tesa al miglioramento della qualità della vita, comporta una cultura della città che sappia riconoscerne e valorizzarne i caratteri e l’identità storica.Infine una delle linee più significative che il tavolo ha identificato in relazione alla politica culturale è quella dell’attenzione alle giovani generazioni, di favorire la loro creatività, le aggregazioni, i bisogni, la voglia di protagonismo.Per quanto riguarda il patrimonio storico materiale viene richiamata l’esigenza di utilizzare meglio il complesso monumentale di San Francesco, viste le risorse che si sono investite nel restauro; di dare una destinazione certa (con relativi lavori di restauro, purtroppo urgenti) a Palazzo Chiodo-della Chiesa, al Frigorifero Militare (che si presterebbe, ad essere uno spazio multifunzionale dedicato alle mostre di arte contemporanea e altri eventi), alla Chiesa dell’Annunziata, a Cascina Vecchia di S. Rocco Castagnaretta, al piccolo ma significativo edificio dei Bagni Pubblici e, soprattutto, al complesso di Santa Croce. Si osserva inoltre come a Cuneo non sia mai stato presente un luogo per l’Arte contemporanea, si evidenzia pertanto la necessità di pensare ad un contenitore versatile all’interno del quale sia possibile sviluppare attività laboratoriali, eventi ed esposizioni di Arte contemporanea.Per affrontate i difficili problemi di recupero, soprattutto dei beni architettonici (ma anche di quelli archeologici, archivistici, artistici) si prevede la formazione di una Consulta dei Beni Culturali, con la partecipazione – insieme al Comune - di Fondazioni, Associazioni, Istituti di Credito, Privati.Sul versante dei beni storici immateriali – tra cui l’antifascismo - si auspica un maggiore sostegno a istituzioni come la Fondazione Nuto Revelli, la casa-museo Galimberti, l’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea, la Società per gli Studi Storici Archeologici ed Artistici, la Fondazione Delfino, che tra loro potrebbero meglio coordinarsi garantendo orari più ampi. L’amministrazione propone di istituire un’apposita Commissione Nazionale (come quella a suo tempo istituita per l’8° centenario della Città) per celebrare degnamente a livello nazionale e senza retorica tra il 2013 e il 2015 il 70° anniversario della Lotta di Liberazione .

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Sono da ripensare i modelli di biblioteca e di museo per farli diventare a tutti gli effetti dei luoghi di incontro e di socializzazione, implementando la didattica, la più diffusa conoscenza della città e della sua storia, la promozione della lettura. E’ necessario altresì che non sia attribuita alle biblioteche e ai musei solo una funzione di conservazione del patrimonio esistente.A questo proposito il comune promuoverà una cooperazione tra gli istituti culturali in città e sul territorio circostante Cuneo creando una Casa delle Culture quale sede ideale di tutte le culture presenti sul territorio (storica, artistica, generazionale, di genere, etnica, ecc.), che potrebbe anche svolgere il ruolo di facilitatore del processo di integrazione degli immigrati che vivono e lavorano in città.Lo stesso discorso vale per i musei. Manifesta carattere di urgenza provvedere ad una nuova sede della biblioteca, che sia luogo di incontro attrezzato e aperto ai nuovi media per ragazzi e adulti e che potrebbe essere, come già previsto dal Piano Strategico, nell’ex Ospedale di Santa Croce, dove potrebbero essere riservati spazi per una pinacoteca che raccolga le pregevoli collezioni comunali.

Si evidenzia la necessità di individuare una funzione chiara al Teatro Toselli, attualmente sovrautilizzato, molte volte in modo inappropriato. La storia e la fragilità dell’edificio lo devono rendere piuttosto uno spazio abitato dalla comunità dei cittadini e degli artisti, uno spazio di cui avere cura evitandone il degrado strutturale e di immagine, perseguendo la strada già intrapresa negli ultimi dieci anni con la presenza della Residenza Teatrale Officina. Nel contempo non potrà essere elusa l’esigenza di una verifica degli alti costi di gestione sia del Teatro Toselli che del Cinema Monviso, dove potrebbero essere sperimentate forme di gestione innovative in grado di allargare l’offerta culturale e nel contempo favorire risparmi da parte dell’amministrazione. Si prende atto che Zabum-Nuvolari si farà carico quanto prima della realizzazione di una sala-auditorium da 400-500 posti, che costituisce il primo di cinque lotti attualmente non finanziati per realizzare l’intero progetto della Casa dell’Arte quale ampio spazio per la quale, sin qui, non sono state reperite le risorseSi cercherà di risolvere la richiesta di sistemazione logistica da parte di molte associazioni locali.Il Comune metterà a disposizione, per esempio in piazza Virginio, per tutta la stagione, una postazione fissa (palco e relative strutture di protezione) per tutte le attività organizzate dal Comune e/o dalle associazioni.Si valorizzeranno, nel campo dello spettacolo, le varie realtà di eccellenza cuneesi, promuovendo aggregazioni e sinergie. Spicca in particolare la ricchezza del campo musicale dove operano il Conservatorio, l’Orchestra Bruni, il Liceo Musicale, la Corale Città di Cuneo, la stessa banda cittadina.E’ opportuno puntare su rassegne e laboratori per i giovani e con i giovani, mantenendo insieme una programmazione di qualità; puntare ad iniziative che contribuiscano a creare o ad ampliare il pubblico della musica, come del teatro e di tutte le arti, coinvolgendo le scuole e i giovani nell’”educazione alla cultura”, alla conoscenza delle varie forme di espressione artistica.

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Si ritiene utile rilanciare l’ufficio stampa del Comune, in modo che sia in grado di promuovere nella maniera più efficace le manifestazioni – e non solo quelle del Comune - anche in una prospettiva di rilancio turistico della città.Si valuterà la creazione di una Scuola di danza comunale che faccia da supporto alle numerose (7) scuole private di danza presenti in città e ai numerosi utenti che a partire dalla frequenza di queste scuole intendono avviarsi alla professione.

E’ ribadita la funzione strategica di Scrittorincittà, di cui tuttavia si reclama da una parte un maggiore radicamento locale (sollecitando una più attiva partecipazione degli esercizi commerciali, di associazioni, di gruppi cittadini) e dall’altra una maggiore apertura a livello regionale e con la vicina Francia. Sarebbe opportuna una più chiara comunicazione del programma ed una migliore organizzazione della vendita dei biglietti (questione che riguarda in realtà tutta la programmazione degli spettacoli). Si auspica che Scrittorincittà sia la punta dell’iceberg di un lavoro di promozione della lettura che duri tutto l’anno e coinvolga diverse realtà ed istituzioni cittadine. E’ necessario attuare un’organica politica delle mostre e di altri eventi di qualità, garantendo una calendarizzazione, affinché ogni iniziativa abbia la giusta valorizzazione. Sarebbe opportuno, anche alla luce di quanto qui sopra richiamato, riprendere il Festival della Montagna, facendolo diventare un evento transfrontaliero e gestito anche in una prospettiva turistica (con la predisposizione di pacchetti alberghieri, enogastronomici, ecc…) con l’organizzazione di eventi lungo tutto il percorso itinerante del festival da Cuneo a Nizza.Salva una valutazione positiva di eventi che promuovano l’integrazione e la conoscenza di culture altre, meglio si definirà l’aspetto culturale di Isola di Mondo e della rassegna Culture del Mondo, che potrebbero fondersi in un programma articolato di offerta enogastronomica, di festa e di spettacoli.E’ intenzione dell’Amministrazione promuovere momenti culturali per giovani, famiglie e anziani e per le varie comunità di migranti presenti, a costo zero o quasi, favorendone l'organizzazione e la gestione in loco da parte degli abitanti (soprattutto dei ragazzi), con l'eventuale presenza di offerta di prodotti enogastronomici da parte degli abitanti stessi, sfruttando le aree verdi esistenti nel periodo estivo e dei saloni presenti nel quartiere/frazione nel periodo invernale. Per tutto ciò, laddove è possibile, si ritiene di appoggiarsi per l'organizzazione alle associazioni giovanili già presenti nei quartieri.

L’impiego del volontariato, l’associazionismo e la professionalità del personale degli istituti culturali dovrebbero andare avanti in parallelo. Una rete delle associazioni darebbe ad ognuna di loro maggiore forza, anche nei confronti della Regione Piemonte che sin qui ha erogato finanziamenti squilibrati tra le varie realtà culturali attive sul territorio. Un censimento delle associazioni (sane) sarebbe utile ai fini di una seria programmazione che superi l’ottica dei finanziamenti a pioggia. Il volontariato, d’altra parte, è una grande risorsa che non va semplicemente utilizzata, ma valorizzata appieno. Occorre altresì - e le due cose non sono in contraddizione – che sia tutelato in tutti i modi il lavoro di professionisti dello spettacolo che arricchiscono la vivacità

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culturale della città in un momento particolarmente difficile, come quello che stiamo attraversando.

L’assessorato per la cultura sembra avviarsi ad una fase, se non di declino, certo di contrazione dei suoi compiti, non potendo più, se non con grande fatica, garantire la programmazione di tutte le attività culturali ad un livello accettabile. Una progressiva e prudente smobilitazione del settore cultura comunale, che ormai non può più assumere personale qualificato e dispone di risorse sempre più magre, richiede l’apertura di una nuova fase, con soluzioni capaci di reperire nuove risorse e di gestire in forma più libera da pastoie burocratiche e più efficace, i vari ambiti della politica culturale. Lo strumento della fondazione sembrerebbe il più adatto alla fase che si sta vivendo, sempre che sia messo in condizione di coinvolgere gli enti pubblici ed i privati. In particolare, il modello della Community Foundation è stato richiamato come possibilità concreta per gestire l’eredità Ferrero e in generale per promuovere una cultura della donazione (testamentaria o no), nonché per veicolare contributi e sponsorizzazioni private, anche a fronte di eventuali sgravi fiscali .

UNIVERSITÀSi riconosce il ruolo positivo dell’Università per il servizio che offre alle persone, al fine di favorire la possibilità di accesso anche a chi non potrebbe, per diversi motivi, recarsi a studiare in luoghi lontani dall’abitazione. Avere sul territorio comunale opportunità formative di livello universitario garantisce una presenza di giovani che possono dare alla città un contributo di innovazione, di cambiamento, di nuove energie.La qualità di tale offerta deve essere però valida, evitando che il decentramento si risolva nella creazione di un’Università di serie B. Sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento dell’Università decentrata su problematiche e tematiche del territorio, con più ampi orari di apertura dei locali, che potrebbero essere utilizzati, oltre che per la didattica, anche per ospitare convegni, seminari, attività d aggiornamento e formazione in collaborazione con gli ordini professionali, le aziende e le imprese, al fine di favorire sinergie tra l’Università e le articolazioni economiche e sociali della realtà locale. Ma nell’ambito della Università decentrata si dovrà puntare alla creazione di corsi di laurea specifici, cioè che non siano solo un duplicato dei corsi che si svolgono a Torino.Va da sé, che è necessario alimentare una vocazione universitaria della Città, che deve rendersi accogliente, dando spazi e stimoli ai giovani che frequentano i corsi a Cuneo.Si valuterà di avviare un corso per operatori umanitari per ben rispondere ad una vocazione cuneese e per coinvolgere tutte e cinque le facoltà decentrate a Cuneo. Tale corso (che potrebbe anche configurarsi come una Summer School) dovrebbe assumere tendenzialmente un livello qualitativo alto, e carattere di internazionalità, con il coinvolgimento di università francesi (si veda al riguardo, con le dovute differenze, l’esperienza dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).

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FORMAZIONEL’amministrazione mira a riqualificare la Scuola Comunale Lattes insieme ad una ricognizione dei corsi di formazione presenti in Città per valutare possibili sinergie. Può essere considerata formativa, sia pure per un ambito sociale circoscritto, l’Università della terza età, che ormai ha una tradizione più che dignitosa e che merita di essere sostenuta.Cuneo dispone di una rilevante rete di attrezzature sportive, sia sull’altipiano che nelle frazioni. Molte di queste saranno essere messe in condizione di funzionare al meglio, con coperture, adeguati servizi di spogliatoio, ecc. Si auspica inoltre, la realizzazione delle coperture delle strutture sportive, che si rendano necessarie, con sistemi atti a favorire le fonti di energia rinnovabili per portare ad un livello di auto sostentamento energetico i singoli impianti. La presenza del Parco Fluviale consente l’esercizio di pratiche sportive per un’utenza differenziata: merita di essere sostenuto e valorizzato come sin qui si è fatto. Per quanto riguarda la questione del Palazzetto dello Sport, vista l’esperienza fin qui maturata, si sosterrà una gestione in forma privatistica che eviti inutili costi a carico della collettività. Il vecchio stadio Fratelli Paschiero, abilitato in deroga ad ospitare manifestazioni sportive, potrebbe costringere l’amministrazione a progettare un nuovo stadio. In tal caso, dovrà essere valutato attentamente l’impatto ambientale che questa struttura potrà avere, con una particolare attenzione al rischio di speculazioni edilizie.

3 - Mobilità, trasporti e comunicazione.

Le proposte programmatiche hanno come obiettivi generali la riduzione dell’uso di automezzi privati finalizzata alla tutela della salute. Il miglioramento dell’ambiente urbano consentirebbe anche l’incentivazione del turismo e delle attività del piccolo commercio. Questo processo sarà sostenuto da campagne informative al fine di illustrare, promuovere e condividere scelte e proposte che vadano nel senso dell’incentivazione del trasporto pubblico. Andrà favorita la riduzione dell’uso dei mezzi privati promuovendo iniziative virtuose quali il car sharing, il car pooling (in accordo/sinergia con i comuni limitrofi), il “pedibus” ed ogni altra forma di trasporto ecologico.

PIANO URBANO DEL TRAFFICOE’ necessario e urgente realizzare uno studio approfondito che porti alla redazione finale di un Piano Urbano del Traffico e che esamini le direttrici di maggior traffico, la mobilità urbana, integrata con i mezzi alternativi all’auto: piste ciclabili, parcheggi liberi e a pagamento (incentivando quelli di testata), zone 30-40, aree pedonali, metrò di superficie, ferrovia.Questo permetterà di affrontare il tema del traffico nel suo insieme e di trovare soluzioni in un quadro di progetti inseriti in una prospettiva più ampia, sia come

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spazio che come tempo, anche in attesa della stabilizzazione dei flussi di traffico conseguenti all’apertura del raccordo tra la Bovesana ed il MIAC che, collegando le due sponde dello Stura, rappresenterà una nuova Est-Ovest e modificherà in modo sostanziale i flussi di entrata ed uscita oltre quelli di attraversamento della città.

UTILIZZO DELLA BICICLETTA – PISTE CICLABILISi ritiene indispensabile affrontare il tema in via preliminare con un Piano Complessivo Interdisciplinare (Master Plan) che esamini l’argomento sotto diverse angolature: oltre l’aspetto della mobilità vero e proprio, quello urbanistico (nuove zone di espansione, obbligo di rastrelliere e parcheggi per le biciclette), quello culturale (come rendere la bicicletta “importante”. Cuneo Film Festival sulle realizzazioni ed utilizzo, in Europa, delle piste ciclabili), quello dei lavori pubblici (ascensori per superare i dislivelli di Cuneo), quello della Polizia Municipale (furti). Si ritiene prioritario completare i tratti mancanti di collegamento tra le piste ciclabili esistenti sull’altipiano e realizzare i collegamenti con le frazioni e tra le stesse, lavorando nel contempo sul tema della sicurezza (protezione delle piste dalle auto, miglioramento della segnaletica, aumento degli attraversamenti ciclabili sulle strade, manutenzione delle piste esistenti) e dell’uso promiscuo tra ciclisti e pedoni.Come per tutte le scelte legate alla mobilità, che richiedono mutamenti culturali delle abitudini e degli stili di vita, anche le politiche per l’incentivazione dell’uso della bicicletta come mezzo di spostamento richiedono tempo; ma, accompagnate da un’azione chiara di sostegno e pubblicizzazione, possono consentire il raggiungimento di obiettivi ambiziosi come quello di portare nell’arco di un mandato amministrativo l’uso della bicicletta dall’attuale 5-10% a un 20-30%, con positivi benefici per tutta la città.

PEDONALIZZAZIONE DELLA CITTÀLe pedonalizzazioni, a Cuneo, sono limitate a piccoli tratti e si intende proseguire sul percorso di un graduale e progressivo incremento, individuando sul territorio cittadino nuove aree destinate a pedonalizzazioni più o meno estese, al fine di dare alla città un’immagine che, esempio apprezzato di vita senza auto, sia attrattiva per il turismo, favorendo così il commercio, il passeggio, lo shopping.Specificando che in un’ottica di partecipazione, nuovo strumento per il disegno della Cuneo che vogliamo, tutte le scelte saranno condivise con la città.

Alcune possibili aree pedonalizzazioni possono essere: Piccole aree: Largo di via Bonelli davanti alle Poste, Piazza Seminario e

mercato coperto (che potrà così unirsi all’altra isola di Piazza ex Foro Boario), Largo Barale (cinema Monviso), area di San Francesco, area del Teatro Toselli, un lato di Piazza Galimberti, vero e proprio “biglietto da visita” della città, zone mirate nelle frazioni;

Aree pedonali di maggior estensione: zona di Via Carlo Emanuele (già prevista nel PRG), Centro Storico (già prevista dal progetto PISU in via di redazione).

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Incentivare le domeniche a piedi con un adeguato servizio pubblico per il raggiungimento del capoluogo.

ZONE 30 E 40Si è riscontrato una riduzione del traffico nelle zone 30 e 40 realizzate recentemente a Cuneo (Corso Nizza e strade laterali) con benefici in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico.Malgrado siano opere che richiedono sforzi economici significativi, si ritiene tuttavia che sia opportuno fare ulteriori investimenti in questo senso, con la creazione di altre zone 30 e 40 nei quartieri e percorsi critici di Cuneo (San Paolo, Donatello). La costruzione di attraversamenti pedonali a dosso nei percorsi e punti critici cittadini (Corso IV Novembre, Viale Angeli, Corso Gramsci, davanti all’ITIS, frazioni) favorirebbe la sicurezza e, in prossimità delle zone a velocità limitata, ne segnerebbe l’ingresso, avvertendo anche fisicamente del suo inizio.L’obiettivo a lunga scadenza è quello di innescare un circolo virtuoso di cambiamenti culturali che sostengano nel tempo l’estensione delle zone a velocità limitata a gran parte della città.

PARCHEGGIMovicentro. E’ necessario dare al Movicentro una funzione di capolinea dei bus extraurbani.Parcheggi di testata. Sono più carenti sul lato sud della città. Oltre a quello di via Einaudi esiste un parcheggio a monte di villa Santa Croce ancora poco conosciuto; se ne dovrebbe realizzare un altro su Corso De Gasperi. Un’ulteriore alternativa può essere offerta dal parcheggio del Palazzetto dello Sport, soluzione che va armonizzata con una proposta di trasporto pubblico adeguata.Nella zona Nord si prevede il graduale ampliamento del parcheggio del Cimitero, collegato all’altipiano da un ascensore inclinato che potrebbe così anche essere funzionale al parcheggio da 160 posti di salita Bellavista. A breve sarà anche disponibile lo spazio lasciato libero dal deposito autobus ex ATI.Parcheggi blu. E’ opportuno estendere la zona blu, rivedendone la politica tariffaria in modo da scoraggiare l’uso dell’auto in città e per finanziare il prolungamento del Free Bus, individuato come scelta qualificante.

MEZZI PUBBLICISi intende prolungare il percorso del free bus fino al parcheggio del Palazzetto dello sport. Utilizzando risorse comunitarie, è intenzione realizzare un Metrò di Superficie mediante un filobus che percorra il tragitto tra Piazza Torino e San Rocco Castagnaretta su una corsia privilegiata, che nel frattempo potrebbe essere sfruttata dai mezzi attuali, abbinata eventualmente a semafori intelligenti.

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FERROVIAAnche il mezzo ferroviario deve essere incrementato per renderlo competitivo all’utilizzo dell’auto in termini di tempi di percorrenza e orari, il Comune dovrà intervenire, per quanto possibile, per sollecitare le ferrovie al fine di una riqualificazione del servizio di trasporto.Il raddoppio della linea Cuneo-Fossano è sempre più indispensabile per accorciare i tempi di percorrenza, (intervento peraltro già previsto dal piano triennale delle Ferrovie ma non ancora finanziato)L’elettrificazione della Cuneo-Ventimiglia-Nizza è utile per lo sviluppo del turismo nei due sensi anche mediante la ripresa di treni turistici internazionali a tariffa adeguata nell’ottica complessiva di uno sviluppo sostenibile del turismo transfrontaliero.Ultimo problema esaminato, legato alle ferrovie, è quello degli orari (Memorario). Il Comune dovrà intervenire per quanto possibile per salvaguardare il servizio, per rendere compatibili gli orari con le esigenze dei viaggiatori e ridurre i tempi di percorrenza.Coinvolgendo gli altri enti locali, si avvierà uno studio di fattibilità per la realizzazione di una Metropolitana Leggera che, utilizzando la ferrovia, le stazioni esistenti ed altre da creare a servizio degli agglomerati urbani, colleghi Cuneo con la sua conurbazione (Borgo San Dalmazzo, Centallo, Beinette, Busca). Andranno altresì realizzati in prossimità delle stazioni adeguati parcheggi di servizio.

4 - Gestione del territorio e grande viabilità.

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIOL’amministrazione si ispira, nelle proprie scelte in materia di politica urbanistica, al principio dell’uso responsabile del territorio, considerato bene primario e non rinnovabile, contenendone per quanto possibile il consumo.Il quadro di riferimento non può che essere l’attuale Piano regolatore, che andrà ripensato in alcuni aspetti tenendo conto del nuovo contesto socio economico, pur garantendo la salvaguardia dei diritti acquisiti.La nuova amministrazione, a 4 anni dall’entrata in vigore del nuovo PRG e alla luce della pesante situazione economica, intende effettuare un’operazione di ricognizione sulle previsioni di nuovo insediamento residenziale, con il fine di contenere il carico urbanistico previsto e di tutelare al massimo i territori agricoli, anche con diminuzione delle superfici occupate, senza che ciò comporti modifica dell’impianto strutturale del piano stesso, soprattutto per gli aspetti di riqualificazione urbana, e preservando la metodologia della perequazione.In particolare, per ciò che concerne le politiche territoriali andrà incentivato il pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente, la riqualificazione degli spazi urbani, la tutela del suolo agricolo e la valorizzazione del paesaggio come bene comune.

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Il perseguimento di questi obbiettivi presuppone un forte governo della attuazione del PRG sia dal punto di vista urbanistico (guide allegate al piano) sia sulla qualità architettonica e sulla tempistica.A tal fine occorrerà procedere sollecitamente a una puntuale ricognizione del patrimonio immobiliare esistente per censire abitazioni e locali artigianali, commerciali, industriali e agricoli sfitti o non utilizzati, allo scopo di rilevare le effettive necessità di nuove costruzioni.L’amministrazione promuoverà e sosterrà tutte le iniziative finalizzate al recupero degli edifici, sia dal punto di vista edilizio sia energetico, con l'obiettivo condiviso della riqualificazione urbana; ciò consentirà la valorizzazione del patrimonio esistente, soprattutto nel centro storico, migliorandone la qualità della vita anche in previsione della sua progressiva pedonalizzazione, offrendo a molte piccole imprese la possibilità di ottenere nuove commesse contribuendo a superare la crisi che sta attraversando il settore dell’edilizia.Per incentivare gli interventi dovrà essere prevista dall'Amministrazione una riduzione degli oneri fiscali a carico del privato a fronte di una eventuale successiva locazione dell'unità a canone concordato con l'Amministrazione stessa.Dovrà essere affrontato con urgenza il problema delle strutture sportive (stadio e sferisterio), individuando gli interventi più idonei per garantire la loro fruizione in linea con le normative vigenti.Si ritiene altresì indispensabile adottare metodologie di Urbanistica partecipata, sul modello dell’Urban Center, che garantisca il contatto diretto dei cittadini per la gestione della cosa pubblica, al fine di una maggior pubblicità delle scelte dell'Amministrazione.

SOCIAL HOUSINGL’esigenza del “bene casa” non è, come alcuni erroneamente sostengono, liquidato dal dato statistico (forse non del tutto aggiornato) secondo cui il 75% degli italiani ha l’alloggio di proprietà.È infatti noto come soprattutto le giovani generazioni si trovino in notevole difficoltà nell’ottenere mutui di acquisto della prima casa a causa della prevalenza di rapporti di lavoro non stabilizzati.La nuova amministrazione si pone come obiettivo quello di costruire, insieme alle fondazioni bancarie presenti sul territorio, un progetto finalizzato a rinnovare il metodo di concessione dei suddetti mutui, creando un fondo di garanzia anche in collaborazione con le banche dalle fondazioni stesse partecipate.Per quanto concerne l’edilizia privata sociale, va sottolineato come il nuovo PRG abbia previsto, in ogni zona di espansione, che una parte delle aree da cedersi ad opera del privato siano gratuitamente assegnate all’amministrazione stessa per l’avviamento di operazioni per l’insediamento di piccoli nuclei di edilizia convenzionata o sovvenzionata.Tale scelta, considerata di avanguardia a livello nazionale (i primi comuni che hanno adottato tale soluzione per superare la fase di rapporto diretto con il privato proprietario sono quelli piemontesi di Cuneo, Ivrea e Biella) potrà spiegare la sua completa utilità se l’amministrazione comunale saprà incanalare fondi, anche di origine privata (cooperative e fondazioni bancarie) vista la completa assenza, da

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anni, di finanziamenti regionali o statali (vedi l’ultimo PEEP - piano edilizia economico popolare – del 1998 e completamente esaurito nelle sue previsioni nell’arco di 3 – 4 anni ).Anche in questo campo si dovrà privilegiare l’uso di edifici esistenti così come da indicazione fatta dall’attuale amministrazione al fondo regionale fra i cui promotori vi è la Fondazione CRC.Nell’ambito della continuità programmatica con la precedente amministrazione, si condivide la scelta di mettere a disposizione parte del patrimonio comunale esistente, localizzato nel centro storico.

PROGRAMMAZIONE STRATEGICA E DI AREA VASTAIn entrambi i casi si tratta di attività programmatorie già avviate dalle precedenti amministrazioni.Si sottolinea l’intenzione di riavviare il metodo partecipativo adottato con la pianificazione strategica e di rafforzare i rapporti con il comune di Savona, essendo questa parte del sud Piemonte e della Liguria di ponente territorio snodo di una più ampia opera di rafforzamento del ruolo della portualità per favorire la produzione e la commercializzazione del settore agroalimentare, anche in accordo con il porto di Genova e l’area dell’alessandrino.Tramontata definitivamente l’ipotesi di un grande interporto genericista, si punta alla realizzazione, in zona MIAC, del PASS (Polo Agroalimentare dei Servizi allo Sviluppo) per supportare la produzione agroalimentare, facilitandone l’accesso al trasporto ferroviario e navale (autostrade del mare).Il rafforzamento dei rapporti con il savonese procederà parallelamente allo sviluppo dei rapporti con la Francia del sud, il tutto come già indicato nella programmazione finanziata e condivisa dal Ministero per le Infrastrutture.In questa sede interessa esclusivamente sottolineare come tutta l’operazione si basi non sulla realizzazione di grandi opere infrastrutturali, ma sull’implementazione dell’utilizzo delle ferrovie esistenti, in particolare la Torino - Savona e il raddoppio del tratto Cuneo - Fossano della medesima.Così come il potenziamento ed il miglioramento della viabilità transfrontaliera, attraverso i valichi del Tenda e della Maddalena, costituirà il completamento infrastrutturale per l’inglobamento anche dell’area del sud ovest francese da sempre territorio di riferimento per la nostra economia e per il turismo.

GRANDE VIABILITÀLa Città di Cuneo, in quanto capoluogo di provincia, si pone come punto di riferimento del suo territorio, guardando con attenzione anche alle sue esigenze infrastrutturali.In particolare il lotto 1.6 dell’autostrada, inserito fra i progetti prioritari di importanza strategica del CIPE, fa parte di un progetto esecutivo: occorre lavorare per mitigarne per quanto possibile l’impatto sul territorio, analizzando i flussi del traffico dopo l’apertura del lotto 1.5 per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini.

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INFRASTRUTTURE TELEMATICHEÈ necessario intervenire in tempi brevi al loro potenziamento per favorire gestione e invio dati anche da parte di Enti e Amministrazioni strategiche territoriali, fonia privilegiata a costi ridotti, possibilità di gestire la rete dati con WIFI o collegamento in radio-frequenza sia nell'altipiano che nelle Frazioni.

5 - Ambiente e risorse.

ENERGIAL’amministrazione assume come quadro di riferimento in materia il Piano Energetico Ambientale approvato nel 2007, documento che, pur necessitando di un aggiornamento, risulta ancora valido sotto il profilo programmatico attuativo.Obiettivo primario dell’amministrazione è quello di favorire il risparmio energetico, l’uso consapevole dell’energia e la sua produzione con metodi alternativi, rispettosi dell’equilibrio ambientale e in linea con gli obiettivi europei 20-20-20 (riduzione del 20% dell’emissione di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico, aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili) da realizzare entro il 2020.Per quanto riguarda in particolare il progetto di teleriscaldamento dell’altipiano, il cui lungo iter è oggi nella fase di Valutazione Ambientale Strategica, l’amministrazione cercherà di adottare soluzioni capaci di coniugare al meglio le esigenze energetiche del settore industriale con quelle civili della città. Ciò significa che, in un mix di interventi volti a migliorare il rendimento energetico degli edifici, si intende privilegiare centrali di cogenerazione realizzate in aree industriali che sfruttino il calore di risulta e/o centrali di taglia contenuta anche dislocate nelle frazioni.Tale scelta sarà accompagnata da misure che favoriscano nei cittadini e nelle imprese un atteggiamento più responsabile nell’uso dell’energia.In particolare:

per quanto riguarda il teleriscaldamento:o dovrà essere predisposta, a spese del gestore della rete, la certificazione

della qualità energetica degli edifici allacciati;o dovrà essere prevista la possibilità di premiare con tariffe ridotte gli edifici

che abbiano migliorato o che migliorino la classe energetica;

sarà attivato uno sportello di assistenza/consulenza ai cittadini e piccole imprese su efficienza, risparmio energetico e fonti rinnovabili;

sarà favorita l'attivazione da parte del comune di convenzioni-tipo con le ESCO (Energy Service Company) che consentano ai cittadini di effettuare lavori di miglioramento con la diluizione nel tempo dei costi di investimento.

Saranno promossi la riduzione della sovra illuminazione e l’efficientamento dell’illuminazione pubblica; sarà contrastato ogni intervento lesivo dell’ambiente, quale la proliferazione di impianti idroelettrici devastanti per gli storici canali irrigui, causa del depauperamento delle portate dei fiumi.

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È intenzione dell’Amministrazione aderire al Patto dei Sindaci, considerato dalle istituzioni europee uno strumento efficace di governance di multilivello, anche per poter usufruire dei finanziamenti europei che premiano i comportamenti virtuosi volti a mitigare gli effetti del cambiamento climatico,

ACQUAL’esito del referendum del 12 giugno 2011 ha modificato il panorama normativo entro cui si iscrive il Servizio Idrico Integrato, chiedendo la garanzia di una sua gestione pubblica.L’attuale forma di conduzione nel territorio comunale mediante S.p.A. pubblica (soggetta alle regole del diritto privato) ha garantito finora buoni livelli di servizio a costi contenuti e quindi si intende consolidarne il ruolo anche attraverso l’introduzione di strumenti che favoriscano una maggior partecipazione, come peraltro già contemplato dal Codice di Comportamento Aziendale dell’ACDA.La futura amministrazione, anche in funzione della gara di appalto europea per il Servizio Idrico Integrato prevista per il 2017, opererà – in concorso con i comuni consociati e altri gestori pubblici presenti sul territorio provinciale – per continuare a garantire il carattere pubblico della gestione nel nuovo quadro normativo determinato dall’esito referendario.

RIFIUTIAl fine evitare conflitti di interesse si propone di separare il ciclo di raccolta da quello di trattamento e smaltimento, con la trasformazione della raccolta nella modalità “porta a porta”. Il nuovo contratto di appalto (l’attuale scade a fine 2012) sarà definito dalla nuova amministrazione, con il concorso dei cittadini, al fine di rendere efficiente il servizio attualmente carente, con una gara di appalto non basata sul minor prezzo bensì sulla qualità del servizio in partenza e in itinere.La raccolta “porta a porta” dovrà raggiungere l’obiettivo di almeno il 70% di differenziazione e questo comporterà una rivisitazione dell’attuale ciclo di smaltimento con la valorizzazione prioritaria della materia recuperata.Si ritiene necessaria una razionalizzazione dei consorzi a livello provinciale con iniziative sulla riduzione a monte dei rifiuti, quali la riduzione del materiale di imballaggio, l’utilizzo di materiale industriale riciclabile, il compostaggio domestico con sgravi tariffari, l’Incentivo all’uso dell’acqua di rubinetto alternativa a quella in bottiglia, l’uso di pannolini lavabili e/o compostabili, valutando il passaggio da tassa a tariffa per premiare i comportamenti virtuosi, con le dovute attenzioni alle fasce deboli.

INQUINAMENTIOltre alle iniziative già illustrate nel capitolo dedicato alla Mobilità, l’amministrazione presterà un occhio di riguardo anche a qualunque altra forma di inquinamento, quali l’inquinamento acustico ed elettromagnetico, mettendo in atto, in accordo sinergico con gli Enti competenti, azioni volte a monitorarli e contrastarli, come la verifica della congruità della zonizzazione acustica e il controllo del livello

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dell’inquinamento elettromagnetico. L’Amministrazione dovrà sollecitare gli enti competenti per la rigorosa attuazione del Piano Regionale di Tutela di Acque.

TUTELA DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTEL’Amministrazione, preso atto del consenso unanime emerso sull’argomento dal tavolo di lavoro di riferimento, intende coniugare le politiche per la tutela del territorio e dell’ambiente attraverso azioni che vadano nel senso del contrasto alla cementificazione, anche limitando al massimo l’asfaltatura/cementificazione delle aree connesse ai fabbricati (per limitare anche i danni da impermeabilizzazione del suolo) e prevedere incentivi per il recupero di fabbricati anziché costruirne ex-novo.Le azioni di governo prevederanno inoltre:

interventi di messa in sicurezza del territorio in aree a rischio idrogeologico;

tutela diffusa della biodiversità, in ambiente urbano (parchi, aree verdi) e rurale (tutela dei canali irrigui storici contro la loro cementificazione e la salvaguardia della loro funzione di corridoi ecologici, tutela di alberate, altri corridoi e ambienti ad elevata valenza ecologica, es i fontanili);

maggiore attenzione al degrado dei cigli stradali, scarpate e aree periferiche in genere e relativa ripulitura dai rifiuti;

interventi di tutela/consolidamento della biodiversità nel Parco Fluviale, oggi troppo ridotto ad area di fruizione da parte dei cittadini (percorsi ciclabili e pedonali, attività ricreative e didattiche, turistiche):

o creazione di riserve naturali speciali in alternativa alle vecchie zone di salvaguardia oggi non più praticabili (trasformate in “aree contigue” dove è possibile praticare diverse attività che configgono a vario titolo con le funzioni del Parco: attività estrattive, caccia, centrali idroelettriche impattanti, derivazioni di acqua);

o difesa, insieme agli altri Comuni facenti parte del Parco, dalle nefaste conseguenze della attuale legge regionale (occorre intervenire per bloccare l’attività venatoria nelle aziende Agro-turistico-venatorie ancora presenti all’interno del Parco);

o istituzione di specifico ufficio tecnico-scientifico con funzioni di programmazione e gestione naturalistica distinta da quello organizzativo e di fruizione oggi preponderante;

o miglioramento della convenzione con la Provincia per il controllo dell’area protetta, con particolare attenzione alla gestione dei flussi idrici oggi assolutamente deficitari, che vanificano di fatto la funzione stessa di un parco fluviale.

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6 – Sviluppo delle attività produttive, reti immateriali e imprenditoria giovanile

ATTIVITÀ PRODUTTIVE E IMPRENDITORIALo scenario economico territoriale rispecchia le difficoltà nazionali di grave crisi e, pertanto, l’Amministrazione intende porre in atto ogni iniziativa possibile volta a evitare la chiusura delle attività imprenditoriali, presenti sul territorio comunale, la maggior parte gestita nella forma di impresa familiare. Compatibilmente con gli strumenti a disposizione dell’amministrazione, saranno favorite le attività presenti sul territorio, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile e ai settori innovativi.Per promuovere politiche attive per il lavoro si dialogherà in modo costante, alla luce di quanto già realizzato dalla presente Amministrazione, con gli altri enti territoriali più operativi nei confronti delle imprese (Camera di commercio, Associazioni di categoria, Provincia e Regione).

L’Amministrazione, non solo nei rapporti con i cittadini, ma anche con le imprese, utilizzerà al meglio gli strumenti individuati dal Nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (D. lgs 82/2006) per accelerare i tempi di evasione delle pratiche di propria competenza realizzando al meglio gli obiettivi di efficacia, trasparenza, economia procedimentale in un’ottica complessiva di de-materializzazione dei documenti cartacei.

Inoltre, l’Amministrazione si farà portatrice di iniziative finalizzate alla promozione dell’imprenditoria locale, che si realizzerà attraverso:

1) partecipazione a fiere nazionali ed internazionali (in particolare investendo sui collegamenti esistenti tradizionalmente con la zona delle Alpi Marittime);

2) favorire la realizzazione del “distretto Cuneo”, per coinvolgere i Comuni satelliti della città di riferimento (montani compresi) a politiche amministrative, di gestione e promozione. In particolare le imprese comprese nel territorio del distretto, dovranno fare rete ed essere supportate dalle associazioni di categoria e CCIAA;

3) migliorare i legami tra le Università con sede a Cuneo e il mondo produttivo, in funzione della promozione delle nostra capacità produttive locali, anche attraverso l’attivazione di meccanismi di cooperazione decentrata);

4) reperimento di materie prime a KM 0 per le forniture legate all’Amministrazione;

5) avvicinare i piccoli produttori alla rete sociale del territorio facendola diventare protagonista della partecipazione e della formazione della cittadinanza (fattorie didattiche, orti urbani,ecc.);

6) marketing territoriale per il turismo con iniziative in accordo con le attività per la promozione culturale;

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7) valutazione approfondita della costruzione di un polo fieristico permanente per la promozione di eventi durante tutto il corso dell’anno;

8) realizzazione di una struttura comunale per cogliere tutte le opportunità di finanziamenti UE in rete con le altre Pubbliche Amministrazioni a livello locale (oltre che con privati competenti e interessati alle varie tipologie di progetto) da mettere a valore per premiare idee imprenditoriali innovative e di successo.

FORMAZIONE PROFESSIONALEL’Amministrazione si farà carico, attraverso una struttura che sappia fare rete con le agenzie formative presenti sul territorio, di facilitare l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro, favorendo l’orientamento dell’indirizzo formativo verso settori innovativi e/o strategici anche per la promozione della Città del suo territorio di riferimento e incentivando l’istituzione di laboratori permanenti finalizzati al sostegno ed alla promozione della cultura dei mestieri.

RETI IMMATERIALI L’Amministrazione lavorerà per potenziare la rete di banda larga, asset strategico per la crescita, su tutto il territorio cittadino al fine di favorire l’abbattimento del Digital Divide e per incrementare la competitività dei servizi del territorio rispetto al resto del Paese, incentivando in questo modo le imprese a nuovi investimenti a beneficio della comunità in termini occupazionali.

In linea con i dettami di un emendamento alla manovra finanziaria del governo Monti, che prevede che negli uffici pubblici sarà introdotto l'impiego di software open source al fine di ridurre i costi della pubblica amministrazione, l’Amministrazione promuoverà l'uso di software libero, riconoscendo la necessità per le pubbliche amministrazioni di tenere in considerazione non solo l'economicità ma anche l'impatto che il software stesso ha sulla società. Una società sempre più tecnologica deve crescere anche dal punto di vista dei diritti fondamentali dei cittadini e delle imprese che vogliono innovare e l'adozione di software libero, per questo motivo, ha delle ricadute profonde anche sulla maggiore libertà dello scambio dei contenuti immateriali, sulla libera circolazione della conoscenza, del know-how e più in generale delle informazioni, e favorisce lo sviluppo occupazionale del territorio.

7 - Welfare e politiche sociali.

L’amministrazione si impegna a introdurre “la salute in tutte le politiche”, cioè a valutare tutte le decisioni politiche sulla base dell’impatto che possono avere sul benessere individuale e sociale della comunità locale. Questo approccio prevede un ampio ricorso alla programmazione partecipata che presuppone e promuove la

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responsabilizzazione di tutti gli attori della comunità: gli amministratori locali, gli “esperti” e i cittadini.La programmazione partecipata è una prassi auspicata in diversi ambiti istituzionali: tra le opportunità che offre vi sono lo sviluppo di comunità, il ruolo attivo di ciascun attore, le reti, la coesione sociale, il rapporto di fiducia tra cittadini e amministrazioni. In tempo di crisi, non solo economica, ma anche di fiducia nei confronti delle istituzioni, la sua funzione è ancor più strategica: garantisce infatti una maggiore aderenza delle misure adottate ai bisogni della popolazione e un maggiore consenso da parte di questa alle decisioni prese, fornendo un contributo decisivo all’efficacia dei programmi, soprattutto nell’ambito del welfare e delle politiche sociali. Una politica fondata sull’obiettivo della “salute in tutte le politiche” significa innanzitutto impegnarsi per la promozione del benessere dei cittadini attraverso la diffusione dei servizi alla persona (prima infanzia, scuola, disabili, anziani, giovani) e della promozione di stili di vita sani, anche attraverso il rafforzamento delle relazioni sociali, considerabili una delle risorse più importanti di una comunità. L’amministrazione locale deve dare priorità alla riduzione dei fattori di rischio psico-sociali (difficoltà lavorative, problemi familiari, difficoltà a controllare la propria vita, stress, sentimenti di ostilità e di chiusura, …) avviando politiche sociali che facilitino la costruzione dell’identità individuale e il supporto sociale. E’ dimostrato che questo tipo di politica sociale produce degli effetti positivi non solo sulla vita comunitaria, ma anche sull’economia pubblica riducendo i costi sanitari, legati alle malattie evitabili (stati depressivi, abuso di sostanze psicoattive, disturbi alimentari, …) perle quali oggi si registra un continuo aumento della spesa sanitaria, in particolare farmaceutica (una società narcotizzata). La nostra è una visione di una Città ancora più solidale, espressione di comunità, che impegni amministratori, mondo produttivo, terzo settore, volontariato e singoli cittadini a costruire un nuovo welfare ispirato a una attenzione sempre maggiore all’altro, anche attraverso il coinvolgimento dei Comitati di quartiere come luoghi di condivisione partecipata.Il Comune dovrebbe essere:

Osservatorio dei bisogni della famiglia, dei giovani, degli immigrati, delle persone in condizione di fragilità sociale e della salute dei cittadini (Profilo di salute).

Regista e motore di iniziative condivise pubblico/privato/terzo settore/volontariato in materia di scuola, famiglia, minori, giovani, anziani, disabili, cultura, integrazione, volontariato e welfare in generale.

Promotore di iniziative su promozione della salute, buone prassi, lotta all’evasione, diffusione della tolleranza.

Luogo di monitoraggio delle risorse abitative, umane, professionali, economiche, e delle opportunità fornite da bandi europei.

Facilitatore nell’ambito lavorativo in particolare per i giovani e gli adulti in difficoltà.

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L’amministrazione intende istituire un assessorato sul quale far convergere tutte le tematiche inerenti al welfare, inteso nel senso ampio del termine, ossia un assessorato che abbia competenza su tutte le politiche sociali che incidono sul benessere dell’individuo e della collettività (politiche giovanili, scolastiche, dell’infanzia, assistenziali, …).

WELFAREL’Amministrazione comunale intende potenziare le politiche per ridurre il disagio sociale e di contrasto alle nuove povertà, attraverso l’assunzione di un ruolo di coordinamento finalizzato alla responsabilizzazione, al coinvolgimento e all’azione di tutti i soggetti pubblici e privati e il coordinamento delle risorse pubbliche, del privato sociale e del mondo del volontariato.In particolare dovrà essere valutata l’introduzione di strumenti quali le reti anticrisi, il quoziente familiare, i buoni mensa scolastici, le giornate di spesa agevolata, i Gruppi di Acquisto Solidale, la Legge del “Buon samaritano”, la Banca del tempo, per sostenere persone e famiglie in difficoltà.In tema di disabilità, l’Amministrazione proseguirà la strada già intrapresa della riduzione delle barriere architettoniche e la collaborazione con la scuola, il terzo settore e il volontariato per le attività di sostegno scolastico ed extrascolastico.L’amministrazione intende proseguire e potenziare le attività dello sportello di gestione dei conflitti, recentemente avviato dal Comune, un luogo dove si trova accoglienza, ascolto e accompagnamento per la ricomposizione o l’individuazione di soluzioni per situazioni conflittuali familiari, lavorative, di vicinato o di altro tipo.L'Amministrazione individua nel Piano di Zona, formulato dal CSA o dalla futura Unione dei Comuni, lo strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali che anche attraverso l'integrazione socio-sanitaria, persegue l'obiettivo del benessere della persona, del miglioramento continuo della qualità dei servizi nonché della promozione sociale, anche attraverso la messa in opera di strumenti per l'osservazione del disagio emergente dalle varie fasce della popolazione interessata.Il Comune di Cuneo individua il settore del Welfare come oggetto di attenzione prioritaria, anche in termini di risorse attribuite, e ritiene profondamente sbagliata la politica dei tagli operata pesantemente dalla Regione, non solo per la riduzione dei servizi che essa comporta, ma anche perché generatrice in tempi brevi di disagio e di maggiori spese successive per far fronte al disagio e alla maggiore morbilità determinata dall’abbandono di fondamentali misure di prevenzione di tali fenomeni.

FAMIGLIAL’Amministrazione avvierà tutte le misure utili a favorire la conciliazione e l’equilibrio tra la vita professionale e la vita privata e familiare (attraverso un’offerta adeguata di servizi per la prima infanzia, la diffusione di una nuova cultura dell’organizzazione del lavoro (telelavoro), l’adeguamento dei tempi della città, …). Il potenziamento dei servizi per l’infanzia è fondamentale per sostenere l’occupazione femminile e favorire la conciliazione delle attività lavorative con le responsabilità familiari, ma necessita di iniziative innovative che permettano di la

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disponibilità di orari e servizi diversificati (nidi aziendali, micronidi, baby parking, Tugesmutter o nidi in casa).L’Amministrazione riconoscendo la famiglia come l’ambiente fondamentale per la crescita e lo sviluppo dell’individuo, intende individuare tariffe agevolate per famiglie numerose (mense e trasporti scolastici, costo della fornitura idrica) e promuovere direttamente o attraverso il Consorzio socioassistenziale iniziative di sostegno alla genitorialità.

GIOVANIL’amministrazione intende garantire una buona qualità della vita dei giovani, promuovendo il miglioramento del contesto ambientale (riduzione dell’inquinamento, mobilità sicura, ecc.), sociale (famiglia, scuola, luoghi di aggregazione, ecc.), lavorativo (formazione, orientamento, lavoro, ecc.), di sostegno e cura (servizi sociali e sanitari, ecc.).E’ fondamentale promuovere la partecipazione, la cittadinanza attiva, il protagonismo dei giovani, anche attraverso il coinvolgimento diretto nei processi decisionali delle politiche e dei servizi locali, il sostegno a forme associative e iniziative spontanee (anche autogestite), la disponibilità di spazi di aggregazione, la creazione di un forum delle associazioni, la continuità dei progetti, la co-progettazione e/o progettazione partecipata di iniziative del tempo libero, con il coinvolgimento delle associazioni giovanili e culturali. In particolare, si prevede l’aumento delle occasioni e dei luoghi di aggregazione a disposizione dei giovani, anche attraverso: l’apertura pomeridiana delle scuole medie di secondo grado per attività di studio e autogestite (il Comune si propone come facilitatore nell’interazione con i dirigenti scolastici), la valorizzazione e messa in rete a livello distrettuale degli attuali spazi di aggregazione esistenti (ad es. biblioteca per adolescenti) e il miglioramento dell’utilizzo degli spazi disponibili, la pubblicizzazione dei nuovi spazi pubblici dotati di wi-fi e postazioni multimediali (Biblioteca, Università, Centro città di Cuneo). Il servizio Informa giovani si svilupperà sul web, con sito Internet, Facebook e Twitter progettati per facilitare l’accesso alle informazioni su opportunità di studio, scambi culturali, lavoro, individuando forme di incontro tra domanda e offerta interattive. Le politiche giovanili saranno una priorità per questa amministrazione anche attraverso la promozione di stili di vita sani, equi e sostenibili (attività fisica, mobilità sostenibile, alimentazione corretta, consumo consapevole, salvaguardia dell’ambiente). In questa direzione vanno potenziate le iniziative di prevenzione tra i giovani delle dipendenze (da tabacco, alcol, droga, Internet, videogiochi, …), dei disturbi alimentari, delle malattie sessualmente trasmissibili, degli incidenti stradali in sinergia con Consorzio socio-assistenziale, ASL e terzo settore. Verranno incentivate le iniziative di educativa di strada e gli strumenti di comunicazione efficaci sui servizi di prevenzione e di sostegno disponibili sul territorio (Consultori, Spazi di ascolto, …).

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ANZIANIL’Amministrazione riconosce il ruolo fondamentale del sapere dell’anziano per la comunità e pertanto intende valorizzare e stimolare il contributo degli anziani alla vita della città attraverso iniziative di intergenerazionali, che favoriscano la trasmissione della storia orale e di competenze specifiche (antichi mestieri, orticoltura). Attraverso il Consorzio socio-assistenziale e la collaborazione con il servizio sanitario territoriale, l’Amministrazione comune promuove le diverse forme di sostegno alla domiciliarità.

POLITICHE PER IL LAVOROPur non avendo competenze dirette in tema di politiche del lavoro, l’Amministrazione comunale deve svolgere un importante ruolo nella gestione delle conseguenze della crisi economica e occupazionale a livello locale, a partire dalla promozione di un coordinamento permanente tra istituzioni, enti locali, soggetti del privato sociale, lavoratori e imprese finalizzato alla difesa del lavoro e al contrasto della precarietà.Con questi obiettivi l’Amministrazione intende promuovere una maggiore integrazione dei progetti sul territorio a favore dell’occupazione e del sostegno al reddito, al fine di razionalizzare le risorse e di aumentarne l’efficacia attraverso la condivisione di obiettivi, l’integrazione di competenze diverse e complementari e la sinergia tra enti pubblici, privati e del privato sociale. Attraverso un maggior collegamento tra l’offerta di formazione professionale e i fabbisogni lavorativi locali si dovranno migliorare i livelli di competenze e promuovere una maggiore rispondenza tra offerta ed esigenze del mercato del lavoro.Le politiche comunali dovranno favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio, in difficoltà occupazionale e a rischio di esclusione dal mercato del lavoro (disabili, giovani, donne, adulti over 50, migranti, minoranze), anche con azioni di riqualificazione e incentivi all’assunzione, il coordinamento tra agenzie di formazione, CpI, imprese e associazioni datoriali, e la sperimentazione di nuove azioni in sinergia con tutti i soggetti del territorio. La tutela dell’ambiente dovrà diventare anche una risorsa dal punto di vista occupazionale. Particolare attenzione sarà dedicata alla collaborazione con la Casa Circondariale per il coinvolgimento dei detenuti in attività lavorative.

POLITICHE ABITATIVELe politiche sulla casa perseguono l’obiettivo di garantire il pieno esercizio del diritto all’abitazione dignitosa per tutti i cittadini, anche attraverso un coordinamento permanente tra enti pubblici e agenzie private. L’Amministrazione intende rafforzare il ruolo dell’Agenzia sociale della locazione (già attiva presso il Comune), al fine di svolgere un ruolo di mediazione tra le parti (proprietario e aspirante affittuario) e incentivare i proprietari immobiliari a stipulare contratti anche con quelle categorie che attualmente hanno maggiori difficoltà (immigrati, donne sole,

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lavoratori precari, disoccupati, ecc.). Per ridurre il numero degli alloggi sfitti in città andranno valutate misure dissuasive come le aliquote IMU differenziate. Adeguate politiche abitative, in particolare rivolte a fasce deboli della popolazione, comprendono anche un percorso di inclusione sociale. E’ questo il caso dell’housing sociale, che significa mettere a disposizione alloggi per coloro che non riescono a soddisfare il loro bisogno sul mercato per ragioni economiche o per mancanza di disponibilità cercando di rafforzare la loro condizione. L’housing sociale può avere target molto diversificati e dare origine una pluralità di azioni e iniziative (residenze temporanee, condomini solidali, comunità alloggio, posti letto per studenti e giovani, …).

SALUTEL’Amministrazione intende mettere a sistema l’esperienza del Profilo e Piano di salute, realizzata dall’attuale amministrazione su mandato della Regione e in sinergia con l’ASL, al fine di monitorare lo stato di salute, inteso come benessere fisico, psicologico e sociale, e di individuare politiche e azioni per la salute attraverso processi partecipativi.Il Sindaco, in quanto massima autorità sanitaria della città, deve poter incidere fortemente sulle scelte di politica sanitaria dell’ASL, attraverso l’Assemblea dei Sindaci dell’ASL e il Comitato dei Sindaci di Distretto. L’Amministrazione si farà promotrice presso l’Azienda Sanitaria Locale dei gruppi di cure primarie “costituiti da medici di famiglia e altre professionalità che offrono un modello organizzativo innovativo dell’assistenza al cittadino. La caratteristica del gruppo di cure primarie è quella di far convergere in un’unica struttura l’attività dei medici e dei pediatri di famiglia, quella dei servizi a gestione diretta del distretto, degli specialisti ambulatoriali e delle altre professioni sanitarie e sociali”. I gruppi di cure primarie garantiscono maggiore continuità nel processo di cura, integrazione con i servizi ospedalieri e con i servizi sociali, attività di prevenzione e ottimizzazione delle risorse. In questa direzione, saranno portate avanti le istanze contro la separazione ospedale/assistenza territoriale come delineata dall’amministrazione regionale.

8 - Bilancio e Patrimonio - Reperimento Risorse

L’importanza “politica” del Bilancio richiede che esso sia partecipato e la partecipazione dei cittadini va facilitata, sostenuta e resa efficace.I sistemi di rendicontazione dovranno essere più analitici e dovranno utilizzare strumenti specifici, quali il bilancio sociale, che analizza l’impatto della finanza comunale sulla società e sul benessere dei cittadini, il bilancio di genere, che analizza l’impatto su specifiche categorie di cittadini (maschi - femmine, italiani – stranieri, ecc.), per la cui predisposizione si ritiene utile il coinvolgimento dell’Università di Cuneo.

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Occorre che il Comune aderisca e/o promuova ogni azione con altri Comuni (ANCI, Rete dei Comuni per i Beni Comuni, ecc..) per attutire/superare i vincoli normativi e quelli imposti dal Patto di Stabilità, che ne mortificano l’autonomia finanziaria e politica, che dovrà essere difesa anche attraverso ogni possibile “spalmatura” (compensazione) delle spese sia orizzontalmente (con altri enti) che verticalmente (tra esercizi finanziari diversi).L’Amministrazione intende mantenere ed incentivare la collaborazione con gli enti preposti all’accertamento delle imposte e dei tributi, al fine di contribuire alla lotta contro l’evasione fiscale e contro il lavoro sommerso, e confermare l’utilizzo del 5 x mille per sostenere specifici investimenti e coordinando anche quelli di altri enti/associazioni presenti sul territorio.Si ritiene indispensabile valutare la valenza strategica, economica, sociale e politica circa la partecipazione a Enti o Società, prestando particolare attenzione alle richieste di ricapitalizzazione, mentre, per quanto riguarda le nomine alla carica di amministratori, ci si atterrà a principi di trasparenza e reciproca collaborazione, nel rispetto dei ruoli, secondo quanto sancito dalla Costituzione.Nell’ottica di incrementare l’accesso ai fondi europei, attivati in passato su progetti dei settori ambiente e cultura, si intende istituire uno specifico ufficio “Europa” che, grazie a processi di professionalizzazione del personale in materia, si occupi di informazione, promozione e progettazione europea al fine di reperire fondi per la realizzazione di progetti sul territorio, anche attraverso partnership con altri soggetti pubblici e/o privati.Per quanto riguarda la cosiddetta “eredità Ferrero”, un’apposita Commissione valuterà gli strumenti più idonei per una gestione efficace e rispondente alle esigenze della città.Infine, nella consapevolezza che la Responsabilità Sociale è un importante strumento di governance, che migliora performance finanziarie, processi di coesione interna e gestione operativa, e soprattutto rappresenta un valore per i cittadini, l’Amministrazione intende operare nel rispetto degli standard della R.S.I., attivando gli strumenti previsti (strategici, di relazione, di supporto, di controllo) nel rispetto degli indicatori di “agire etico”.

Cuneo, 22 febbraio 2012

Letto, confermato e sottoscritto:

Costituente dei Beni Comuni Firmato in originaleCuneo Domani Firmato in originaleItalia Dei Valori Firmato in originaleLa Città Aperta Firmato in originaleModerati Firmato in originalePartito Democratico Firmato in originalePartito Socialista Italiano Firmato in originaleSinistra Ecologia e Libertà Firmato in originale

Il candidato Sindaco, Gigi Garelli Firmato in originale

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