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PROGRAMMA “SCUOLA VIVA- II ANNUALITADelibera di Giunta Regionale n. 328 del 06/06/2017 1 prot.n° 3683/C14 Torre Annunziata,19 /09/2017 Allegato C TITOLO DEL PROGETTO Comunic’Arte 2° annualità “SOGNANDO IL MEDITERRANEO” ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE: S.S.P.G. “Giovanni Pascoli” Dirigente Scolastico: prof.ssa Daniela Flauto Indirizzo: Via Tagliamonte 19/21 Città: Torre Annunziata Prov. NA C.A.P. 80058 Tel.:0815362468 Fax: 0815362468 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] Coordinatore interno del progetto: Prof.ssa Daniela Flauto TEL.: 0815362468 E-MAIL: [email protected]

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PROGRAMMA “SCUOLA VIVA”- II ANNUALITA’ Delibera di Giunta Regionale n. 328 del 06/06/2017

1

prot.n° 3683/C14 Torre Annunziata,19 /09/2017

Allegato C

TITOLO DEL PROGETTO

Comunic’Arte 2° annualità

“SOGNANDO IL MEDITERRANEO”

ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE: S.S.P.G. “Giovanni Pascoli”

Dirigente Scolastico: prof.ssa Daniela Flauto

Indirizzo: Via Tagliamonte 19/21

Città: Torre Annunziata Prov. NA C.A.P. 80058

Tel.:0815362468 Fax: 0815362468

e-mail: [email protected]

PEC: [email protected]

Coordinatore interno del progetto: Prof.ssa Daniela Flauto

TEL.: 0815362468 E-MAIL: [email protected]

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PARTNER

Denominazione/ragione sociale, CF o P.IVA: ARABA FENICE S.R.L. P.IVA 06703571213 Indirizzo: VIA

G.GIARDINI G.B. FUTURA IS.F3

Città: GIULIANO PROV. NA CAP: 80014

Tel.:081 0118582 Fax:

e-mail: arabafeniceschool@gmailcom Rappresentante

legale: ANTONIO SAVERIO SANNINO

Attività per le quali è coinvolto nell’ambito del progetto (indicare modulo):

IL MARE A COLORI

Esperienze maturate

Da più di vent’anni di esperienza nel campo del turismo e dell’organizzazione di eventi e dalla voglia di

percorrere sempre nuove strade nasce Araba Fenice Formazione. La partecipazione a numerosi progetti

PON e di alternanza scuola-lavoro ha dato all’azienda prova reale del rapporto con le scuole e con i ragazzi,

che hanno realizzato prodotti reali, come siti e app (napoli360, irpiniayoung360, rootsofital sono solo

alcuni esempi), frutto dell’incontro e dell’analisi del territorio e molto altro: simuliamo ruoli per per-

mettere ai ragazzi di acquisire in modo funzionale adeguate competenze, e mettere in campo le nuove

idee, nate con il supporto dei nostri docenti. Infine, mettiamo in contatto il mondo della formazione e del

lavoro, grazie a corsi che non finiscono in aula ma diventano un’esperienza, e qualche volta una finestra,

su reali opportunità di lavoro. Siamo in grado, inoltre, di fornire contatti e collaborazioni con numerose

aziende nel settore dell’ospitalità, del turismo e dell’intrattenimento, perché ai ragazzi vengano date

tutte le opportunità possibili per il loro futuro.

Negli ultimi anni, grazie alla creazione di un comitato scientifico dedicato a studiare le tendenze del mer-

cato del lavoro, la nostra azienda ha inserito delle nuove attività e/o metodologie nelle scuole come la

Street Art e la Escape Class che, per il bando di Scuola Viva, si abbinano alle attività di arte, storia dell’arte,

comunicazione, laboratori di Logica Matematica.

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PARTNER

Denominazione/ragione sociale: BALAGANCIK TEATRO ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRALE

C.F. 07818051216– P.IVA 07818051216

Indirizzo: VIA LUCIO BEFFI,3

Comune TORRE DEL GRECO c.a.p. 80059 prov. NA

Tel.: telefono: 3409331171 - 3409329420

e-mail: email [email protected]

Rappresentante legale: LIBERATO DI MARTINO

Attività per le quali è coinvolto nell’ambito del progetto (indicare modulo):

IL MEDITERRANEO IN TRE ATTI

Esperienze maturate

BALAGANCIK TEATRO nasce come soc. coop. nel 1996, occupandosi della promozione, produzione, e distri-

buzione di spettacoli e laboratori teatrali per bambini e giovani. Fin da subito le attività della compagnia

si ramificano nelle realtà territoriali e investono il campo sociale. Ne sono testimonianza le innumerevoli

collaborazioni con Enti pubblici e privati, determinate ad offrire alle platee giovanili, ed in particolare alla

scuola, servizi estremamente validi sotto il profilo didattico e professionale, e costantemente aggiornati

sia nelle tecniche che nelle poetiche adottate. I nostri interventi sono concepiti, nei multiformi aspetti,

come spazi progettuali nei quali condurre esperienze di ricerca sulle necessità e capacità espressive. Par-

ticolare impegno è investito nella formazione e nell'aggiornamento dei docenti sulle tecniche e le

metodologie dell'Animazione Teatrale, affinché il teatro possa finalmente trovare una residenza stabile

nella scuola, in sintonia con le ultime circolari

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ministeriali ed i nuovi programmi didattici. Nel 2014, con l’ingresso di nuovi operatori, e per meglio

adeguare la propria attività alle leggi vigenti, la compagnia si costituisce in Associazione Culturale, forma

sociale che permane tuttora. Gli attori, gli animatori e i formatori della Compagnia hanno prestato la

loro opera in favore di scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia e in particolare della Campania e del

Molise. Oltre a numerosi progetti PON, gli esperti di BALAGANCIK TEATRO hanno realizzato diversi pro-

getti, in particolare SCUOLA AL CENTRO e SCUOLA VIVA. L’Associazione Culturale Teatrale BALAGANCIK

– con la sua pluriennale e documentata esperienza - è un interlocutore privilegiato delle istituzioni

pubbliche per tutto quanto attiene alla promozione del teatro, del cinema e delle arti visuali e perfor-

mative nella scuola, nei suoi diversi e simmetrici aspetti di educazione alla visione e di promozione della

pratica dei laboratori, nelle sue complementari implicazioni artistiche e pedagogiche. La Regione Cam-

pania, con atto deliberativo n 6854 del 3/11/1999, ha inserito la Compagnia nella tabella degli Enti Culturali

di rilievo regionale.

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PARTNER

Denominazione/ragione sociale, CF o P.IVA: Cooperativa sociale “LA GIOIOSA”

CF 04592100632 P.IVA 01343911218

Indirizzo: Piazza B. Tafuri n. 16 Città:

Napoli Prov. NA C.A.P. 80145 Tel.:

0817584959 Fax: 0817584959

e-mail: [email protected]

Rappresentante legale: DEL PRETE MARIAROSARIA

Attività per le quali è coinvolto nell’ambito del progetto (indicare modulo):

“OPEN SEA – GENTE DI MARE”

Esperienze maturate

Laboratorio di Educativa territoriale legge 285/97 Progetto “Mowgli” Comune di Napoli Circoscrizione Pi-

scinola Marianella Dal 30/11/98 al 15/07/99

Laboratorio di Educativa territoriale Legge285/97 Progetto“Archimede” Comune di Napoli Circoscrizione

Chiaiano Dal 01/02/00 Al 13/04/01

Progetto Centro Ludico ricreativo – L.285/97“ La Cittadella dei Bambini” Comune di Acerra Dal

17/04/00 al 20/11/00

Progetto “Centro di aggregazione laboratori, produzione video e cineforum” ex legge285/97 annosco-

lastico2000/2001 Scuola Media Statale“Cavour” sita in Napoli alla via Nicolardi Dal 26/04/01 al30/06/01

Centro ludico ricreativo progetto “Il Bruco” legge 285/97 Comune di Afragola

Dal 08/01/01 al 21/12/01

Centro diurno “Il Bambino e la Città” nell’ambito del Progetto Meridiano Ambito Territoriale Na 7

Comuni Afragola –Caivano Cardito e Crispano Contratto di Affidamento da parte del Consorzio Gesco

Dal 04/11/2002 al 31/05/2003

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Centro polivalente “La Cittadella dei Bambini” Ambito Territoriale Na 8 – Comuni di Casalnuovo di Napoli

ed Acerra Contratto di Affidamento da parte del Consorzio Gesco Dal 22/11/2002 al 31/05/2004

Progetto “La Città in gioco” Piscinola – Marianella – iniziativa ex legge 328/00 – legge 328/00 Comune di

Napoli – quartieri Piscinola – Marianella Servizio svolto in partenariato conl’Associazione CSI Piscinola

Dal 14/02/2005 al 02/04/2007 e dal 24/09/2007 al 07/10/2008 e dal 02/02/2009 al 10/06/2010

“Un calcio per la legalità” Provincia di Napoli Dal 02/11/06 al 28/02/07

Progetto “Emera” di Educativa Territoriale Ambito Territoriale Na 15 – Comuni di Torre Annunziata – Bo-

scoreale – Boscotrecase e Trecase Convenzione del 23/10/2007 con I Vecchi e il Mare Dal 23/04/2007 al

31/01/2008

Progetto “Scuola al Centro” 1° Circolo Didattico Statale “G. Marconi” di Afragola Convenzione Prot.

N. 4801/B15 Autorizzazione M.I.U.R. Prot. N. 4697/B15 del 04/07/2016 Dal 11/07/2016 e continua fino al

29/07/2016

Progetto “Scuola Viva” Open Space - Alfabetizzazione per i Genitori stranieri ed Indigeni – Diritto al mo-

vimento 1° Circolo Didattico Statale “G. Marconi” di Afragola Giusto contratto AS. 2016/2017 dal

19/01/2017 al 04/05/2017

Progetto “Scuola Viva” Sportello Open Space, Consulenza Psicologica, Mediazione Familiare e del Con-

flitto Scuola secondaria di primo grado Giovanni Pascoli di Torre Annunziata Giusto contratto Prot.

4769/C14 del 11/11/2016 AS. 2016/2017

Progetto “Scuola Viva” Attività Essere Sicuri On Line- Una didattica Educativa Istituto Statale Comprensivo

“J.F.Kennedy” DI Cisano Mutri Giusto contratto Prot. 4099/A13 del 12/12/2016

AS. 2016/2017

Progetto “Scuola Viva” Sportello Open Space, Consulenza Psicologica, Mediazione Familiare e del Con-

flitto ITI “G. Ferraris” Giusto contratto AS. 2016/2017

Progetto “Scuola Viva” Sportello Open Space, Consulenza Psicologica, Mediazione Familiare e del Con-

flitto Istituto Comprensivo “71° Aganoor- Marconi” Giusto contratto AS. 2016/2017 Progetto “Scuola

Viva” Attività di Educazione Alimentare I.S. Andrea Torrente di Casoria

Giusto contratto AS. 2016/2017

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PARTNER

Denominazione/ragione sociale: Associazione Culturale e di Promozione Sociale “TYCHO”

P. Iva 07484391219

Indirizzo: Via Guglielmo Sanfelice 38

Città: Comune Napoli, c.a.p. 80134 Tel.:

3207275544 3387906876

e-mail: [email protected]

Rappresentante legale: CLAUDIA PASCOTTO

Attività per le quali è coinvolto nell’ambito del progetto (indicare modulo):

CIAK: MI TUFFO!

Esperienze maturate

Laboratori e corsi 2017 - in corso

Organizzazione e gestione del workshop È stata la luce – Direzione della fotografia presso il Riot Studio (Napoli, 17-18 giugno 2017). Docente: Daniele Ciprì

Organizzazione e gestione del workshop Napoli Racconta/Racconta Napoli - Storytelling e reportage foto-grafico presso l’Istituto Materdei (Napoli, 19-21 maggio 2017). Docente: Stefano Schirato

Realizzazione e gestione del corso Scuola in corto nell’ambito del progetto La scuola per il lavoro, rien-trante nel programma Scuola Viva, presso l’I.I.S.S. Andrea Torrente – Casoria (NA)

Realizzazione e gestione del corso Il cinema del reale. Documenti e documentari nell’ambito del progetto Creativamente da Calatia all’Europa, rientrante nel programma Scuola Viva, presso il Convitto nazionale Giordana Bruno – Maddaloni (CE)

Realizzazione e gestione del corso Facciamo spot! nell’ambito del progetto Comunità di pratiche per il successo formativo, rientrante nel programma Scuola Viva, presso l’Istituto comprensivo statale Foscolo Oberdan – Napoli

Realizzazione e gestione del corso Scuola in corto nell’ambito del progetto Comunico ergo sum, rien-trante nel programma Scuola Viva, presso l’I.C. Giovanni XXIII – Santa Maria A Vico (CE)

Realizzazione e gestione del corso Educazione cinema nell’ambito del progetto Comunic’arte, rientrante nel programma Scuola Viva, presso la Scuola secondaria di I grado G. Pascoli – Torre Annunziata (NA)

Realizzazione e gestione del corso Educazione cinema nell’ambito del progetto La scuola di tutti… una scuola viva, rientrante nel programma Scuola Viva, presso l’Istituto comprensivo

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2016

Produzione spot promozionale Studio Generali Assicurazione, sede di Santa Maria a Vico

Produzione videoclip La galleria del vento - Antonio Fimiani, regia di Federico Cappabianca

Reportage video per evento Viviamo insieme la giornata della solidarietà nel nostro ipermercato Auchan – Nola

Reportage video della rassegna musicale Pausilypon - Suggestioni all’imbrunire, per conto del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus

2015

Produzione esecutiva spot di sensibilizzazione Una rete contro il cyberbullismo, commissionato dal Dipar-timento di Salute Fisica e Mentale della Seconda Università degli Studi di Napoli; regia di Luca Silvestre

Reportage video dell’Ischia Film Festival 2015, per conto dell’Associazione Culturale Art Movie e Music

Reportage video della rassegna musicale Pausilypon - Suggestioni all’imbrunire, per conto del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus

Reportage video Festival internazionale del cortometraggio ’O Curt 2015

2014

Reportage video dell’Ischia Film Festival 2014, per conto dell’Associazione Culturale Art Movie e Music

Realizzazione spot di presentazione del Festival internazionale del cortometraggio ’O Curt 2014

2013

Realizzazione documentario Il ritorno degli Angeli, in collaborazione con la Scuola di Cinema, Televi-sione e Fotografia Pigrecoemme di Napoli, su incarico della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Napoli, in occasione della restituzione al Mo-numento Nazionale dei Girolamini delle statue degli Angeli Reggicandelabro di Giuseppe Sammartino; regia di Federico Cappabianca

Reportage dell’Ischia Film Festival 2013, per conto dell’Associazione Culturale Art Movie e Music e in colla-borazione con Last Scugnizzo e Mavericks Image

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PARTNER

Denominazione/ragione sociale: Associazone Polisportiva Dilettantistica ‘’EQUESTRIAN VESUVIO’’

P.IVA 08337561214

Indirizzo: Via Bardascini n.32

Città: Santa Maria la Carità Prov. NA C.A.P. 80050 Tel.:

081.19938633

e-mail: [email protected]

Rappresentante legale: CASCIELLO ANTONIO WALTER

Attività per le quali è coinvolto nell’ambito del progetto (indicare modulo):

CAVALCANDO LE ONDE

Esperienze maturate 12 marzo 2015 Progetto di equitazione integrata per 2 anni presso l’Istituto IC 1 S.M.S Prisco Boscotrecase Scuola di equitazione FISE (CONI) dal 2010. Attività equestre per diversamente abili, rivolta ai bambini adolescenti e adulti con difficoltà sul piano motorio.

29 maggio 2015 Evento “A cavallo supero le barriere. La disabilità non è un limite, ma un patrimonio per la collettività” con l’Istituto comprensivo Boscotrecase 1 – S.M.S. PRISCO

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PARTNER

Denominazione/ragione sociale, CF o P.IVA: A.S.D. ON SPORT CLUB

CF.90085810639

Indirizzo: VIA SIMONETTI N.18

Città: TORRE ANNUNZIATA Prov. NA C.A.P. 80058 Tel.:

0815368281

e-m l: [email protected]

Rappresentante legale DEL PRETE VINCENZO

Attività per le quali è coinvolto nell’ambito del progetto (indicare modulo):

LA DANZA DELLE ONDE

Esperienze maturate:

Il nostro Ente è stato per il quadriennio 2000/2004 responsabile tecnico regionale dell’Ente di propaganda per la Danza ENDAS.

Le principali esperienze sono:

Produzione del musical Sette Spose per Sette Fratelli-coreografie Elena Gravina. Spettacolo di benefi-cenza a favore dell’UNICEF.

Produzione del musical Gobbo Di Notre Dame-coreografie Macia Del Prete. Spettacolo prodotto per la raccolta fondi per la ricerca di Telethon.

Ente organizzatore di laboratori di preparazione Tecnico-Artistica per ballerini professionisti. Organizza-

zione di numerosi eventi di Danza quali Stage con maestri di fama internazionali, concorsi e spettacoli.

Ente vincitore di innumerevoli concorsi di Danza su tutto il territorio nazionale. Ente

vincitore della coppa Italia di Danza ACSI

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Abstract dell’intervento progettuale proposto

La “Pascoli” ha un bacino di utenza che si configura praticamente con l’intero territorio cittadino, la fre-quentano, infatti, sia ragazzi che provengono dai quartieri centrali e/o residenziali, con famiglie gene-ralmente più agiate dal punto di vista economico e culturale, sia quelli che abitano in aree decentrate e spesso più degradate. Emerge pertanto tra gli iscritti una marcata eterogeneità, che si concretizza e trova riscontro nel momento di interazione in classe con i docenti e con l’istituzione in generale. Il progetto proposto dalla Scuola secondaria di primo grado “G.Pascoli” di Torre Annunziata nell’ambito del progetto “Scuola Viva” contempla un insieme di interventi differenziati e tra loro complementari, rivolti a studenti, alle loro famiglie, al personale docente e, più in generale, finalizzati, a rendere la scuola, come già sotto-lineato e realizzato nel PTOF, maggiormente capace di curare la relazione educativa insieme all’appren-dimento culturale e di innovare le metodologie e l’azione didattica. L’obiettivo, dunque, è mettere in campo un insieme di azioni e strumenti in luoghi aggreganti e includenti, dove i saperi e soprattutto le competenze, sono costruiti in spazi collaborativi, flessibili e dinamici, sia all’interno che all’esterno dell’istituzione scolastica, attraverso percorsi condivisi con associazioni del territorio per potenziare l’ap-prendimento partecipato in contesti formali e non formali. Tale progetto prevede interventi di sostegno agli studenti con particolari fragilità e/o diversamente abili. I moduli sono stati scelti sulla base dei bisogni educativi rilevati e per far emergere le attitudini, al fine di trasformare le loro conoscenze in competenze. In tale prospettiva, la scuola ha in partenariato con le Associazioni su indicate e con le quali ha programmato interventi volti a: • accrescere le motivazioni, favorendo la conoscenza e il controllo delle proprie emozioni e ilriconoscimento di quelle degli altri; • abituare i ragazzi a vivere esperienze sociali che, anche fuori della scuola, siano scandite damomenti di reciproco rispetto e di collaborazione; • formarli a lavorare in gruppo condividendo e rispettando i ruoli;• sviluppare la capacità di porsi in atteggiamento critico di fronte alle immagini e stimoli di diverso tipo;• sviluppare la capacità di “lettura” dei messaggi dal punto di vista della struttura, del contenuto e del con-testo comunicativo (street art e musico-terapia); • imparare gli elementi fondamentali del linguaggio;• sviluppare la capacità di rielaborare le immagini di vario tipo, in forme personali;• sviluppare la competenza comunicativa utilizzando mezzi e tecniche diverse quali scrittura creativa, tea-tro, creazione di cortometraggi; • avvicinare i ragazzi allo studio tramite una forma di didattica integrata• fornire ai ragazzi un valido orientamento professionale, attraverso l’acquisizione delle competenze tec-niche sufficienti, atte, in futuro, a permettere loro più corposi percorsi di formazione legati a vari mestieri dall’audiovisivo al teatrale artistico, musicale. Il progetto sarà strutturato in lezioni frontali e in un percorso laboratoriale, nel solco delle consolidate metodologie del “Learning by doing”. Si riprodurrà così, in una sorta di virtuosa simulazione, il percorso di concepimento di un prodotto realmente vissuto dai ragazzi. L’obiettivo finale sarà la realizzazione per ogni modulo proposto, di prodotti scritti, un video interamente scritto, diretto e montato dagli studenti del laboratorio, percorsi di viaggio, performance teatrale sotto la guida dei diversi esperti che sarà presentato ai genitori, alle scuole e al pubblico in una serata- evento al termine del percorso didattico. Il tema della II annualità del progetto SCUOLA VIVA è rivolto allo studio del Mediterraneo in tutte le sue sfaccettature e peculiarità: arte, cultura, teatro da approfondire nei diversi moduli. Il percorso proget-tuale prevede il coinvolgimento di circa 150 alunni; i laboratori, artistico-espressivo-teatrali e psico-edu-cativi, sono volti alla conoscenza e all’approfondimento degli aspetti dell’ambiente marino e alle tradizioni legate al mare.

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Articolazione dell’intervento proposto

Titolo Partner Numero

ore

Numero

partecipanti

MODULO 1 IL MARE A COLORI ARABA

FENICES.R.L. 60 30

MODULO 2 IL MEDITERRANEO IN TRE ATTI BALAGANCIK

TEATRO 60 30

MODULO 3 OPEN SEA – GENTE DI MARE Cooperativa sociale

“LA GIOIOSA” 60 30

MODULO 4 CIAK: MI TUFFO! Associazione Culturale

e di Promozione So-ciale TYCHO”

60 30

MODULO 5 CAVALCANDO LE ONDE

Associazone Poli-sportiva

Dilettantistica ‘’EQUE-STRIAN VESUVIO’’

60 30

MODULO 6 LA DANZA DELLE ONDE A.S.D.

ON SPORT CLUB 60 30

Numero aperture settimanali Dalle 2 alle 4 aperture settimanali

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Descrivere i moduli previsti dall’intervento progettuale

Titolo del modulo IL MARE A COLORI

Descrizione sintetica del modulo e obiettivi specifici

Descrivere finalità e contenuti del mo-dulo evidenziando i principali obiettivi specifici perseguiti.

Max 1.000 caratteri spazi inclusi

La Street art è una manifestazione sociale e culturale basata sull'espressione creativa, tramite interventi pittorici sul tes-suto urbano. Diventata un vero genere artistico, veicola mes-saggi d’impatto, che hanno una forte carica sociale ed edu-cativa. Il laboratorio avvicina i ragazzi ai principi artistici e sociali di questa arte, mostrando come riappropriarsi e tra-sformare con l’arte e la creatività luoghi degradati del pro-prio territorio e della scuola, salvaguardandoli dall’incuria, in un’ottica di sviluppo del senso dell’educazione civica e della legalità.

Obiettivi: avvicinare gli alunni ad espressioni artistiche del loro tempo; individuare uno stile pittorico personale per trasferire un’idea su muro o altra superficie; convertire la tendenza all'imbrattamento dei muri in espressività, crea-tività ed arte, per far di riscoprire ai discenti la capacità di creare nel rispetto delle regole, differenziando vandalismo e arte e condividendo attraverso il colore la propria interio-rità.

Contenuti del progetto “Il Mare a colori” verteranno sulla lettura e rappresentazione iconografica del mare secondo la percezione e la visualizzazione di ciascun alunno. Tali attività consentiranno a tutti e ad ognuno di essere protagonista del progetto.

Destinatari Individuare la natura e il numero dei destinatari evidenziando le motiva-zioni di coinvolgimento (specificare ti-pologia gruppi: classe, trasversali)

Il progetto, per la sua natura versatile, ha come destinatari gli alunni dell’Istituto di varie fasce di età, per un numero max di 30 partecipanti.

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Fasi realizzative

Descrivere l’articolazione delle attività, i contenuti e i risultati attesi

L’attività si articola in due fasi, durante le quali si alternano attività teoriche ad attività tecnico-pratiche. Prima fase - In-troduzione teorico-pratica alla street art. La fase prevede, per gli alunni di prima media e per i neofiti della materia, una breve introduzione alla ‘’street art’’ (dove, come e perché nasce la street art; i pionieri del movimento e tecniche inizialmente usate); saranno utilizzati pennelli, spray e marker per produrre stencil; le tecniche di lavoro saranno: tecniche e riproduzione con stencil, murales e graffiti e altre forme per le decorazioni urbane; seguiranno applicazioni pratiche. Le attività saranno personalizzate e tarate in base all’età dei partecipanti, prevedendo l’utilizzo di metodologie basate sulla flippedclassroom, in virtù delle quale i partecipanti avranno la possibilità di vedere e ascoltare contributi audio e video, documenti filmati, eventualmente lavori fatti da al-tri ragazzi, da elaborare poi durante le restanti ore di labo-ratorio. Seconda fase – Realizzazione del murales. Le attività di questa fase prevedono la messa in pratica delle tecniche apprese per trasformare un muro degradato in angolo della creatività. Risultati attesi: Attraverso il lavoro di gruppo, il brainstorming, il cooperative learning, la condivisione di pensieri ed obiettivi, i discenti potranno rielaborare le tecniche e le nozioni apprese, in modo da poter sviluppare in condivisione il progetto, per un disegno collettivo e secondo il tema prescelto, che poi porteranno alla realizzazione del murale finale. Gli allievi coinvolti svilupperanno capacità immaginative ed

espressive, attraverso la conoscenza di nuove tecniche e l’in-

terpretazione personale di soggetti proposti.

Risultati attesi: - miglioramento delle capacità espressive e comunicative del

discente; - aumento del senso di appartenenza alla scuola; - miglioramento del rendimento scolastico; - scoperta delle attitudini in vista delle scelte future.

Indicatori: - percentuale di partecipazione alle attività;

- grado di soddisfazione e coinvolgimento nelle attività; - n. di allievi che hanno migliorato il loro rendi-

mento scolastico.

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Principali innovazioni e correttivi introdotti ai moduli

Esprimere in forma sintetica even-tuali elementi di debolezza riscon-trati nella precedente edizione e rela-tivi correttivi o anche aspetti positivi da valorizzare per il conseguimento dei risultati

In un’epoca di comunicazione a distanza e di mondi virtuali, il modulo ha già permesso e permetterà di far riscoprire ai partecipanti il piacere di utilizzare l’arte, relazionarsi con il prossimo, contribuire al miglioramento degli spazi scola-stici attraverso l’espressione artistica di sé stessi. Un modo per riappropriarsi degli spazi scolastici, di riscoprirli, riquali-ficarli e ridargli vita e colore. Le attività hanno visto i ragazzi, non soltanto interessarsi alla storia della street art, ma an-che alle sue tecniche, eventuali messaggi e la comunicazione espressa attraverso la stessa. L’aver contribuito fattiva-mente alla riqualificazione ed abbellimento degli spazi, a vantaggio di tutti, ha prodotto nei discenti un forte senso di affezione ed appartenenza alla scuola. Per tali ragioni, e per i risultati soddisfacenti ottenuti nella scorsa annualità, si è ri-tenuto opportuno ripresentare il modulo in tutte le sue com-ponenti.

Durata e articolazione Descrizione temporale del modulo

Indicare durata del modulo, numero di ore dedicate, aperture settimanali della scuola, numero di uscite, mesi prevalenti.

La durata totale del modulo è di 60 ore

Le ore saranno così suddivise:

Introduzione teorico pratica alla street art - 24 ore 8 in-contri;

Realizzazione dei murales –36 ore per n.12 incontri.

Beni e attrezzature

Indicare la tipologia e le caratteristi-che dei beni necessari alla realizza-zione delle attività previste dal mo-dulo

L’attività sarà svolta con il supporto di diversi sussidi di-dattici a disposizione della scuola e del partner, quali - Lavagna LIM, - Videoproiettore, - aerografo, - scala, - Pc Portatile, - videocamera, - pennelli, rulli, marker, pittura e vernici spray (materiali specifici per il writing), - guanti, mascherine ed occhiali protettivi.

Partner coinvolti nella realizzazione del modulo.

Descrivere l’apporto dei partner con relativo dettaglio sintetico delle atti-vità di loro diretta competenza

Il modulo vede coinvolto nella realizzazione Araba Fenice Service srl, in qualità di partner.

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Gruppo di lavoro

Descrivere le professionalità che si in-tende impiegare nelle diverse fasi progettuali definendo una sorta di organigramma di progetto e specifi-cando intensità e tipologia di rela-zione prevista fra le diverse figure professionali impegnate al fine di evidenziare la solidità e l’affidabilità del modello organizzativo.

Ai fini della buona riuscita delle attività, il modulo coin-volge figure professionali scolastiche e del partner.

L’insegnamento è affidato a esperti in materia presenti nel campo da diversi anni che organizzano le attività in base alla specializzazione nelle varie tecniche (graffiti, tag, bombing, murales e stencil).

Il partner metterà a disposizione le seguenti risorse profes-sionali:

n.1 docente esperto

n.1 co-docente

Titolo del modulo IL MEDITERRANEO IN TRE ATTI

Descrizione sintetica del modulo e obiettivi specifici

Descrivere finalità e contenuti del mo-dulo evidenziando i principali obiettivi specifici perseguiti.

“…il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di

me…” E. Kant

Il progetto si pone come obiettivo l’idea di multiculturalità come valore universalmente riconosciuto, che sia in grado di superare qualsiasi barriera sociale e/o religiosa ed ogni pregiudizio ideologico.

La mancanza, di valori, e di punti di riferimento, induce ad una chiara riflessione. Cosa c’è al di là del mare?

Oggi la scuola deve educare a considerare il diverso non come un "pericolo", ma come "risorsa" per la crescita, creando quindi i presupposti di una cultura dell'accoglienza.

Una pedagogia della differenza si esprime considerando la scuola come una "comunità di diversi", che non emargina chi non è "uguale" o chi non è in grado di seguire il ritmo dei mi-gliori.

Il linguaggio teatrale diventa molto utile per dar corpo e vita ai progetti e per tradurre idee in concreti percorsi di avvicinamento e conoscenza delle culture dell'umanità.

OBIETTIVI

Accrescere il livello di coscienza-conoscenza tra i parteci-panti

Stimolare la creatività.

Favorire l’autorealizzazione e l’affermazione di se.

Migliorare le capacità espressive

Accrescere e affrontare/migliorare il concetto di multicultu-ralità.

Sviluppare una conoscenza sull’estetica della bellezza.

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Destinatari

Individuare la natura e il nu-mero dei destinatari eviden-ziando le motivazioni di coinvol-gimento (specificare tipologia gruppi: classe, trasversali)

Il modulo prevede come destinatari 30 alunni. Affinché

l’alunno si impadronisca delle abilità in obiettivo, si esplora il

fattore “comprendere”. Comprendere nel senso di

essere capaci di integrare competenze scolastiche e fare for-

mativo per essere in grado di porsi al servizio dei bisogni e

delle richieste del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. La

forma più tradizionale di “comprensione” è data dagli incontri

fra motivazione e impegno per una sana educazione al coin-

volgimento.

La ricaduta sull’intera platea scolastica è poi data dalla visione

collettiva di tutti gli alunni sia del saggio spettacolo prodotto

dai ragazzi del laboratorio e da un momento di incontro/dibat-

tito con gli esperti.

Fasi realizzative

Descrivere l’articolazione delle attività, i contenuti e i risultati attesi

Il percorso laboratoriale si sviluppa in tre fasi e

prevede:

Prima fase

Il sé nella relazione con l’altroAnalisi approfondita delle competenze relazionali usando il teatro come strumento per uno sviluppo del sé.

La relazione educativa in un setting artisticoIl teatro e l’educazione si incontrano a scuola. Sviluppo edu-

cativo attraverso l’arte dell’espressione e la consapevolezza

del messaggio.

La relazione tra pariLo strumento artistico diventa piattaforma educativa dove gli alunni si confrontano, si scambiano emozioni, si incontrano.

Seconda fase

La comunicazioneL’aspetto comunicativo del teatro a partire dagli strumenti

più vicini ai ragazzi (linguaggi multimediali).

L ’ensemble scenicaLo stare insieme come prassi educativa diventa produzione ar-

tistica grazie alle competenze acquisite.

Il feelingIl “sentire comune”. Un dialogo espressivo che risente continuamente dell’autenticità del percorso. L ’azion e coraleUna tecnica che diventa pratica. Il coro teatrale è una strate-gia per integrare l’incontro e sviluppare gli scambi.

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Terza fase

I tempiIl passaggio da un tempo “digitalizzato” ad uno reale dove le discipline arricchiscono le competenze I vuoti e le sosteComprendere i silenzi in un sistema di vita compromesso da un “continuo rumore”. La capacità di ascolto per esprimere in parole e corpi. La pausaL’elemento “attesa” che diventa prioritario per compren-dere a pieno i tempi. Prove e messa in scenaLa verifica del percorso attraverso una comprensione dei mezzi e una consapevolezza del linguaggio acquisito.

Principali innovazioni e correttivi introdotti ai moduli

Esprimere in forma sintetica eventuali elementi di debolezza riscontrati nella precedente edizione e relativi corret-tivi o anche aspetti positivi da va-lorizzare per il conseguimento dei risultati

La “Promozione del teatro in classe” vede come presupposto

fondante la consapevolezza che la conoscenza e la sensibilità

culturale verso il teatro, arte attraverso la quale la società ci-

vile si è espressa fin dall’antichità, non sia un fine ma un

mezzo.

Il teatro nella scuola, infatti, è una scelta pedagogico- educa-

tiva e, come tale, la sua finalità non è la cultura del teatro ma

l’utilizzo strategico per il raggiungimento di obiettivi forma-

tivi importanti. I ragazzi che frequentano la nostra scuola,

oggi più che mai, hanno bisogno di comprendere la propria

storia, le proprie “radici” e che questo è una ricchezza, un pa-

trimonio di tutti, e di cui nessuno può fare a meno. I valori di

questa consapevolezza si acquisiscono non teoricamente ma

vivendoli direttamente, ovvero entrando in contatto con gli

altri, condividendo progetti e problemi, scambiandosi emo-

zioni e speranze. A tale proposito, l’attività teatrale è un con-

testo didattico da privilegiare

Nel processo di conoscenza del sé, quale fondamento

dello sviluppo della personalità, l’esperienza teatrale offre

una forma di conoscenza complementare a quella discipli-

nare. L’attività teatrale, infatti, attiva i registri delle emozioni

coinvolgendo gli autori e/o gli attori in un rapporto empa-

tico, stimola le menti al pensiero riflessivo, spinge a voler

conoscere, a provare, a comprendere da prospettive di-

verse.

È’ essenziale comprendere che fare teatro didattico e imma-

ginare una consapevole didattica del teatro non significano

esclusivamente produrre uno spettacolo al termine

dell’anno scolastico.

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Seppure lo spettacolo rappresenta l’obiettivo comune, re-sponsabilizza i ragazzi, crea consapevolezza delle proprie ca-pacità e del percorso svolto durante l’anno e rappresenta un importante monito delle competenze acquisite sia sulla parte verbale/emotiva che sul corpo e per quanto si debba tener conto del fatto che l’esperienza dell’esibizione in pub-blico abbia una sua valenza didattica specifica, non è solo la realizzazione di un allestimento a determinare il raggiungi-mento degli obiettivi stabiliti.

Avere un obiettivo da raggiungere legato all’allestimento di

fine anno può essere un incentivo stimolante per i ragazzi,

senza però limitare l’intera attività teatrale a quell'unico

momento spettacolare. In una visione innovativa di didattica

del teatro è più importante il processo del prodotto finale.

I laboratori teatrali non andranno, intesi, dunque, nell’ottica

di dover formare degli attori, ma in quella di contribuire

alla formazione dell’individuo nella fase della sua crescita e

della sua evoluzione culturale.

In aggiunta, il laboratorio teatrale tenuto dagli esperti in-

tende curare le competenze e le tecniche di base che ver-

ranno poi utilizzate dai docenti stessi per la realizzazione

della comunicazione finale in modo da avvicinare anche il

corpo docente a tali tecniche, avendo così anche una ricaduta

sul programma curriculare.

Durata e articolazione

Descrizione temporale del modulo

Indicare durata del modulo, numero di ore dedicate, aperture settimanali della scuola, numero di uscite, mesi prevalenti.

Durata: da ottobre 2017 a giugno 2018.

Laboratorio: 1 incontro settimanale di tre ore cadauno.

Beni e attrezzature

Indicare la tipologia e le caratteristi-che dei beni necessari alla realizza-zione delle attività previste dal mo-dulo

Oggetti di scena e supporti tecnologici

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Partner coinvolti nella realizza-zione del modulo

Descrivere l’apporto dei part-ner con relativo dettaglio sin-tetico delle attività di loro di-retta competenza

Associazione Culturale BALAGANCIK – con la sua pluriennale e documentata esperienza è un interlocutore privilegiato delle istituzioni pubbliche per tutto quanto attiene alla pro-mozione del teatro nella scuola, nei suoi diversi e simmetrici aspetti di educazione alla visione e di promozione della pra-tica del laboratorio teatrale, nelle sue complementari impli-cazioni artistiche e pedagogiche

Gruppo di lavoro

Descrivere le professionalità che si in-tende impiegare nelle diverse fasi progettuali definendo una sorta di organigramma di progetto e specifi-cando intensità e tipologia di rela-zione prevista fra le diverse figure professionali impegnate al fine di evidenziare la solidità e l’affidabilità del modello organizzativo.

Per la realizzazione del modulo saranno impiegati esperti operatori teatrali con documentate esperienze “sul campo” di conduzione di laboratori teatrali per l’infanzia e la gio-ventù, coadiuvati da insegnanti tutor. Nonché del con-fronto con compagnie professionistiche di teatro per l’infan-zia e la gioventù.

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Titolo del modulo CIAK: MI TUFFO!

Descrizione sintetica del modulo e obiettivi specifici

Descrivere finalità e contenuti del mo-dulo evidenziando i principali obiettivi specifici perseguiti.

Max 1.000 caratteri spazi inclusi

Il modulo si prefigge di fornire ai ragazzi gli strumenti

fondamentali di alfabetizzazione alla testualità audiovisiva e

un primo approfondimento teorico/pratico dell’esperienza

comunicativa filmica, quale mezzo di espressione creativa

e di critica. Per loro sarà inoltre possibile sperimentare dal

vivo le professioni legate alla produzione di un lavoro au-

diovisivo, nell’ottica di fornire una reale risorsa di orienta-

mento e di formazione, orientata al campo del cinema e

degli audiovisivi. Il modulo della seconda annualità sarà

volto all’approfondimento, utilizzando la comunicazione fil-

mica, alla “visione” del Mediterrano.

Obiettivi specifici:

sviluppare la capacità di “lettura” dell’immagine audio-visiva dal punto di vista della struttura, del contenuto e del contesto comunicativo;

imparare gli elementi fondamentali del linguaggio audio-visivo;

sviluppare la capacità di rielaborare le immagini di variotipo, in forme personali;

sviluppare la competenza comunicativa utilizzandomezzi e tecniche diverse;

realizzare un prodotto audiovisivo finale: dall'idea al set.

Destinatari

Individuare la natura e il nu-mero dei destinatari eviden-ziando le motivazioni di coinvol-gimento (specificare tipologia gruppi: classe, trasversali)

Il modulo è rivolto a 30 studenti.

Il linguaggio audiovisivo, forte di una complessità e varietà

di metodologie operative superiori ad altri linguaggi, è oggi

il principale sistema di comunicazione utilizzato dai giovani,

rappresenta quindi una via essenziale per incidere, in anni

così cruciali, sulla loro formazione culturale e di vita.

I ragazzi sono spesso fruitori passivi degli stimoli audiovisivi, da qui la necessità di creare i presupposti affinché essi apprendano gli elementi essenziali del linguaggio audiovi-sivo, al fine di accrescere la propria capacità critica e de-cisionale. Nell’ottica di un approccio che coinvolga il più at-tivamente possibile la partecipazione dei ragazzi sono previ-ste le lezioni teoriche saranno sempre declinate in maniera pratica attraverso la metodologia del “learning by doing”.

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Fasi realizzative

Descrivere l’articolazione delle attività, i contenuti e i risultati attesi

1) Il linguaggio delle immaginiGuardando e commentando alcune sequenze di prodotti au-diovisivi, il lavoro si concentrerà sull’alfabetizzazione al lin-guaggio delle immagini in movimento. Di pari passo si discu-teranno nozioni di narratologia, utili a ideare e articolare un soggetto, il conseguente trattamento e poi la sceneggia-tura, essenziali per qualsiasi produzione video.

2) La prima fase della produzione: lo sviluppoElaborato un “soggetto” su cui lavorare, si procederà allo “sviluppo” con la stesura di un trattamento/sceneggiatura, cui farà seguito l’individuazione delle location per le ri-prese, l’organizzazione del cast e della troupe. Si procederà, a questo punto, a stendere un semplice ma utile “piano di lavorazione”, strumento che il cinema utilizza per ottimiz-zare gli spazi e i tempi di lavoro.

3) La produzioneLa troupe, interamente costituita dai ragazzi del laborato-

rio, procederà a questo punto alla realizzazione delle in-quadrature previste dal “piano di lavorazione”.

4) La postproduzioneL’ultima fase del lavoro è quella del montaggio delle riprese effettuate. Si forniranno nozioni sull’arte e la tecnica del montaggio, la tecnica cinematografica di produzione del senso.

Risultati Attesi • attivare/incentivare il rapporto con una pratica, la vi-

sione e la produzione cinematografica, che per le suecaratteristiche di esperienza collettiva rappre-

senta un fondamento della vita di relazione del nostro tempo

• favorire una concreta partecipazione dei destinataridel progetto, attraverso il dialogo e il confronto con l’Altro

• fornire gli strumenti per una fruizione matura del testoaudiovisivo e per una consapevole produzione del testostesso, al fine di promuovere la persona nella sua com-pletezza nelle varie fasi dell’apprendimento

• determinare all’interno di una realtà storica e sociale diprofonda dis-integrazione come quella in cui viviamo, uncircolo virtuoso di inclusione e apprendimento, un mo-mento di condivisione e crescita proficuamente orizzon-tale

Il prodotto (o più prodotti audiovisivi) sarà presentato ai genitori, alle scuole e al pubblico in una serata-evento al termine del percorso didattico.

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Principali innovazioni e cor-rettivi introdotti ai moduli

Esprimere in forma sintetica even-tuali elementi di debolezza riscon-trati nella precedente edizione e rela-tivi correttivi o anche aspetti positivi da valorizzare per il conseguimento dei risultati

Un laboratorio sull’audiovisivo può raccogliere oggi più che

mai la sfida di una nuova didattica, che affianca le metodolo-

gie tradizionali per focalizzare l’attenzione dei ragazzi e invi-

tarli all’interazione, a una partecipazione attiva nell’appren-

dimento, a diventare essi stessi “produttori” o “comunica-

tori” di sapere attraverso le immagini.

Il progetto sarà strutturato in lezioni frontali e in un percorso

laboratoriale, nel solco delle consolidate metodologie del

“Learning by doing” riproducendo, così, in una sorta di vir-

tuosa simulazione, il percorso di concepimento di un pro-

dotto audiovisivo, attraverso le fasi canoniche della sua lavo-

razione: la preproduzione, la produzione e la postproduzione.

L’obiettivo finale sarà la realizzazione di un video intera-

mente scritto, diretto e montato dagli studenti del laborato-

rio, sotto la guida dell’esperto.

È vitale, dentro il flusso audiovisivo in cui, come si diceva,

siamo costantemente immersi, acquisire la strumentazione

adeguata che permetta di orientarsi al suo interno: abitare

l’era dell’immagine, insomma, deve spingerci verso una effet-

tiva cultura dell’immagine, che non può non passare attra-

verso la conoscenza del suo linguaggio e un costante doman-

darsi, di fronte a ogni stimolazione visiva che giunga ai nostri

occhi, che cosa stiamo guardando? Cosa c'è “dietro”?

Attraverso l'analisi di spezzoni proposti si pongono le basi per

una strutturata consapevolezza del testo filmico, strumento

basilare per una fruizione critica del cinema e del video. Do-

tati di queste conoscenze, nella visione di un film, i ragazzi af-

fiancheranno all’esperienza di evasione e di svago anche un

momento di approfondimento culturale e di stimolo alla ri-

flessione.

Inoltre, a tutti i partecipanti al laboratorio si assegnerà un

ruolo attivo nella troupe. Questa fase del laboratorio, oltre a

fornire informazioni tecniche specifiche, metterà i parteci-

panti a confronto con le proprie aspirazioni, portandoli a co-

noscere direttamente i ruoli che si possono ricoprire in una

troupe.

Durante la fase di produzione del prodotto finale il lavoro di

squadra, la condivisione degli obiettivi e dell’esperienza ag-

giungono valore pedagogico a questa fase, già ricca di conte-

nuti tecnici e professionali: la fotografia, l’edizione, la recita-

zione, la macchina da presa, la regia, il rispetto del piano di

produzione e tutti gli altri componenti dell’esperienza del set

saranno qui analizzati da un punto di vista tecnico, artistico e

professionale.

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Durata e articolazione Descrizione temporale del modulo

Indicare durata del modulo, numero di ore dedicate, aperture settimanali della scuola, numero di uscite, mesi prevalenti.

Il modulo ha una durata di 60 ore.

Si prevede di effettuare le attività nel periodo ottobre 2017 – giugno 2018 e di realizzare un incontro settimanale della du-rata di 3 ore; l’attività dunque si svilupperà nell’arco di 20 settimane, anche non continuative.

Per la migliore realizzazione del modulo è possibile preve-dere di realizzare almeno un’uscita che possa dare modo ai giovani studenti di confrontarsi con le attività di allestimento di un set all’esterno.

Beni e attrezzature

Indicare la tipologia e le caratteri-stiche dei beni necessari alla realiz-zazione delle attività previste dal modulo

Durante le lezioni saranno utilizzati un proiettore e una LIM per mostrare sequenze di film inerenti ai temi trattati.

Per realizzazione i corti è indispensabile la conoscenza e l’uso di attrezzature specifiche, alcune delle quali messe a disposi-zione dall’Associazione Tycho, altre da noleggiare (microfoni, luci, videocamere professionali, ecc.).

Saranno necessari dei beni consumabili (carta per dispense, DVD, oggetti di scena, ecc.).

Partner coinvolti nella realizzazione del modulo

Descrivere l’apporto dei partner con relativo dettaglio sintetico delle attività di loro diretta compe-tenza

Le attività saranno realizzate in collaborazione con TYCHO, associazione costituita a Napoli nel 2013. Tra gli scopi perse-guiti dall’associazione vi sono la diffusione e la realizzazione di attività produttive e di studio su cinema, arti visive, tea-tro, letteratura e opere multimediali. Tra le attività realiz-zate: Festival ’O Curt 2014 e 2015; partenariato Scuola Viva presso diversi Istituti, laboratorio di montaggio presso la Mediateca Comunale di Napoli; produzione spot, documen-tari e corti.

Gruppo di lavoro

Descrivere le professionalità che si in-tende impiegare nelle diverse fasi progettuali definendo una sorta di organigramma di progetto e specifi-cando intensità e tipologia di rela-zione prevista fra le diverse figure professionali impegnate al fine di evidenziare la solidità e l’affidabilità del modello organizzativo.

Il gruppo di lavoro sarà costituito da docenti e operatori dell’Associazione Tycho. I docenti indirizzeranno gli allievi nella realizzazione del corto e evidenzieranno a beneficio de-gli alunni i punti di contatto fra il laboratorio e le materie ca-nonicamente insegnate. Si occuperanno poi della gestione del laboratorio, indirizzando i ragazzi sia nell’apprendere il linguaggio cinematografico sia nella creazione di un prodotto proprio. Nel fare ciò gli esperti attingeranno alle proprie plu-riennali e specifiche esperienze di produttori, organizzatori, filmaker, sceneggiatori, critici, operatori culturali, studiosi di cinema e arti visive, comunicatori. Le diverse competenze de-gli esperti corrispondono alle diverse fasi realizzative del cor-tometraggio. La collaborazione pluriennale dei diversi esperti è garanzia di un ottimo grado di intesa del gruppo di lavoro e di una complementarietà coltivata e conseguita.

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Titolo del modulo CAVALCANDO LE ONDE

Descrizione sintetica del modulo e obiettivi specifici

Descrivere finalità e contenuti del mo-dulo evidenziando i principali obiettivi specifici perseguiti.

La Pet Therapy mira a seguire i soggetti problematici e non, in tal modo l’animale diventa il ponte invisibile tra opera-tore e soggetto seguito. Il processo riabilitativo si propone di identificare, prevenire e ridurre le cause dell’handicap, della dispersione scolastica e nello stesso tempo aiutare la persona a sviluppare ed usare le proprie risorse e le sue ca-pacità in modo da acquisire più fiducia in se stesso. La riabi-litazione equestre è una tecnica che prevede l’uso del cavallo come strumento riabilitativo e si rivolge a bambini ed adulti che soffrono di un disagio psichico e/o handicap fisico, attraverso la stimolazione emotiva, tattile, visiva, psicomo-toria e relazionale.

FINALITA’

- Avvicinare i bambini e gli adulti al cavallo e al suo mondo nel rispetto dell’animale e della na-tura;

- far sperimentare nuove forme di motricità;

- favorire l’elaborazione di un corretto schema corporeo;

- conoscere e comprendere regole e forme di convivenza;

- favorire l’integrazione sociale.

OBIETTIVI

- Conoscere alcuni aspetti della organizzazione della struttura in cui si svolge l’attività;

- sviluppare le capacità relative alle funzioni senso percettive mediante l’esplorazione dello spazio e dell’ “oggetto”, conoscenza delle dimensioni e della forma per analogia e differenza rispetto a se stessi;

- migliorare le capacità statiche e dinamiche del

corpo nello spazio;

- concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali mediante conoscenza e rispetto di regole e ruoli e l’assunzione di incarichi di collaborazione:

- valorizzare rapporti di amicizia per veicolare accoglienza.

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Destinatari

Individuare la natura e il numero dei destinatari evidenziando le motiva-zioni di coinvolgimento (specificare ti-pologia gruppi: classe, trasversali)

La riabilitazione equestre è una tecnica che prevede l’uso del cavallo come strumento riabilitativo e si rivolge ad un gruppo di alunni eterogenei appartenenti a classi diverse normodo-tati e bambini ed adulti che soffrono di un disagio psichico e/o handicap fisico, attraverso la stimolazione emotiva, tat-tile, visiva, psicomotoria e relazionale.

Fasi realizzative

Descrivere l’articolazione delle attività, i contenuti e i risultati attesi

Le attività che il centro propone si collocano in diversi settori inerenti al campo della ricreazione e/o rieducazione eque-stre per disabili e dell’equitazione sportiva ricreativa per normodotati e portatori di handicap (disabili) e precisa-mente:

Primo approccio al mondo del cavallo per diversamente abili e normodotati Rivolti ai singoli e ai gruppi di bambini delle scuole ma-terne, elementari, medie inferiori, che con i loro insegnanti intendono sperimentare, giocare e conoscere la magie del mondo del cavallo. Il rapporto fra il bambino e il cavallo rappresenta un’espe-rienza pedagogica apprezzabile, in cui sono coinvolti molte-plici aspetti del soggetto: motricità, affettività, capacità di relazione e di comunicazione. (pulizia e preparazione dei cavalli, lavoro di selleria, pala-freniere) Attività equestri per diversamente abili e normodotati Rivolta ai bambini adolescenti e adulti con difficoltà sul piano motorio, cognitivo e dello sviluppo affettivo- rela-zionale attraverso le ricreazioni singole o di gruppo. Attività a cavallo, individuale o in gruppo, con finalità di tipo “rieducativo”, nel quadro delle finalità socio- educative e ludico-sportivo.

Principali innovazioni e correttivi introdotti ai moduli

Esprimere in forma sintetica even-tuali elementi di debolezza riscon-trati nella precedente edizione e rela-tivi correttivi o anche aspetti positivi da valorizzare per il conseguimento dei risultati

La Pet Therapy mira a seguire i soggetti problematici e non, in tal modo l’animale diventa il ponte invisibile tra opera-tore e soggetto seguito. Il processo riabilitativo si propone di identificare, prevenire e ridurre le cause dell’handicap, della dispersione scolastica e nello stesso tempo aiutare la persona a sviluppare ed usare le proprie risorse e le sue ca-pacità in modo da acquisire più fiducia in se stesso. La riabi-litazione equestre è una tecnica che prevede l’uso del cavallo come strumento riabilitativo e si rivolge a bambini ed adulti che soffrono di un disagio psichico e/o handicap fisico, attraverso la stimolazione emotiva, tattile, visiva, psicomo-toria e relazionale.

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Durata e articolazione Descrizione temporale del modulo

Indicare durata del modulo, numero di ore dedicate, aperture settimanali della scuola, numero di uscite, mesi prevalenti.

Il modulo ha una durata di 60 ore.

Si prevede di effettuare le attività nel periodo ottobre 2017 – giugno 2018 e di realizzare un incontro settimanale della du-rata di 3 ore; l’attività dunque si svilupperà nell’arco di 20 settimane, anche non continuative.

Beni e attrezzature

Indicare la tipologia e le caratteristi-che dei beni necessari alla realizza-zione delle attività previste dal mo-dulo

A carico dell’Associazione:

- N° 2 cavalli idonei al servizio di riabilitazione equestre;

- Selle, fascioni, cuscini, finimenti ed attrezzature varie;

- Transenne, giochi ed altre attrezzature;

Partner coinvolti nella realizza-zione del modulo

Descrivere l’apporto dei part-ner con relativo dettaglio sin-tetico delle attività di loro di-retta competenza

Max 500 caratteri spazi inclusi

Il modulo vede coinvolto nella realizzazione del progetto l’Associazione ‘’EQUESTRIAN VESUVIO’’ in qualità di partner.

Gruppo di lavoro

Descrivere le professionalità che si in-tende impiegare nelle diverse fasi progettuali definendo una sorta di organigramma di progetto e specifi-cando intensità e tipologia di rela-zione prevista fra le diverse figure professionali impegnate al fine di evidenziare la solidità e l’affidabilità del modello organizzativo.

1 addestratori dell’Associazione, in qualità di docente

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Titolo del modulo “OPEN SEA – GENTE DI MARE”

Descrizione sintetica del modulo e obiettivi specifici

Descrivere finalità e contenuti del mo-dulo evidenziando i principali obiettivi specifici perseguiti.

Il Modulo denominato "Open Sea – Gente di mare" si rivolge agli studenti, ai docenti, alle famiglie e a gruppi classe, consigli di classe etc. La finalità principale è: offrire uno spazio di ascolto e di riflessione mirato all'esplorazione e alla risoluzione di difficoltà personali o re-lazionali relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi ed al rafforzamento di capacità di scelta o di cam-biamento. Inoltre di attuare una gestione positiva dei con-flitti (coppie e nuclei familiari) e condurre le parti in di-saccordo ad individuare una soluzione accettabile e soddi-sfacente. Obiettivi:

Favorire l'evoluzione degli approcci educativi, forma-tivi e di inclusione sociale

Incentivare una visione realistica di se stessi, dell'am-biente circostante e dei vari contesti vitali comequello sociale, familiare, affettivo, lavorativo.Ridurre al minimo fattori conflittuali, soggettivi e/o di errata valutazione

Negoziare soluzioni condivise che verranno poi for-malizzate in progetti di intesa.

Destinatari

Individuare la natura e il nu-mero dei destinatari eviden-ziando le motivazioni di coinvol-gimento (specificare tipologia gruppi: classe, trasversali)

Il modulo "Open Sea – Gente di mare" contemplando all'interno diverse azioni si rivolge ad un target ampio e diffe-renziato, di cui non è possibile darne un numero esatto, men-tre è possibile già identificarne la natura che è composta da studenti, famiglie, personale docente e, più in generale di co-loro che volessero servirsene e risiedono nel territorio di ap-partenenza del proponente. Il coinvolgimento sarà struttu-rato attraverso una capillare pubblicizzazione delle attività mirate alla costruzione di interventi di counselling e sostegno attraverso percorsi integrativi ed inclusivi costruiti ad hoc.

Fasi realizzative

Descrivere l’articolazione delle attività, i contenuti e i risultati attesi

Il modello organizzativo e gestionale del modulo prevede tre macrofasi:

- La prima macrofase è quella della preparazione e sarà fun-zionale a tutte le attività di svolgimento del front office.

- La seconda macrofase coincide con la durata complessiva del modulo articolato principalmente in accoglienza come elaborazione della domanda/bisogno, orientamento, costru-zione intervento e presa in carico.

- La terza macrofase è trasversale a tutto il modulo e si tra-duce in monitoraggi periodici e valutazioni in itinere ed ex post, sia con una funzione di indirizzo della comunicazione interna, sia della congruenza dell'andamento delle attività ri-spetto agli obiettivi specifici del modulo.

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Coerentemente con le macrofasi le azioni da mettere in campo riguarderanno sia soggetti singoli che gruppi e si struttureranno in percorsi di:

• Inclusione sociale - La possibilità di fruire di uno spazio dedi-cato alla comunicazione e all'informazione, attraverso l'uti-lizzo di strumenti atti a determinarne la promozione dell'a-gio sociale.

• Orientamento e formazione - Ricerca attiva dell'agio sociale,preparazione, orientamento, supporto all'autorealizzazione, contenimento , tutoring.

• Reti solidali - scambi alla pari tra studenti, docenti, genitorietc ... strutturazione di gruppi; apertura ai diversi attori ter-ritoriali; maggiori conoscenze ed eventuale scambio di informazioni.

Analiticamente le attività consteranno di: • Accoglienza• Decodifica della domanda• Colloquio diagnostico e di orientamento• Definizione del caso• Stesura piano di intervento• Accompagnamento e presa in carico• Consulenza socio/educativa• Counseling psicologico e sostegno psicologico• Mediazione familiare• Mediazione del conflitto• Ascolto attivo• Gruppi mutuo-aiuto• Seminari a tema (Il bullismo, BES, Il carico di cura, La genito-rialità, La diversità intesa come ricchezza socio/culturale)

Risultati attesi relativamente allo svolgimento del modulo sono: • Diminuzione della sensazione soggettiva di isolamento, dif-ficoltà e disagio nell'affrontare le difficoltà all'interno del proprio nucleo familiare e/o come singolo. • Capacità di ri-conoscere e comunicare i propri bisogni• Condivisione delle proprie conoscenze finalizzate alloscambio di informazioni e di promozione all'agio. • Organizzazione di reti solidali di mutuo aiuto• Valorizzazione e integrazione delle risorse del singolo o diun gruppo.

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Principali innovazioni e correttivi introdotti ai moduli

Esprimere in forma sintetica even-tuali elementi di debolezza riscon-trati nella precedente edizione e rela-tivi correttivi o anche aspetti positivi da valorizzare per il conseguimento dei risultati

Nell'intervento progettuale proposto, lo scopo principale dell'analisi dei fabbisogni è stato quello di individuare dif-ficoltà, mancanze, spazi di potenziamento, origine dei di-sagi, condizioni che possono compromettere lo sviluppo delle abilità sociali, ovvero di scorgere tutte quelle opportu-nità su cui intervenire mediante azioni che garantiscano un maggiore benessere comunitario. Alla luce di quanto detto, affinché la valutazione dei fabbisogni non fornisse risultati di dubbia qualità ci si è delineati un preciso quadro teorico attraverso una chiara comprensione del contesto socio-demografico, utilizzando statistiche territoriali aggregate, al fine di stu-diarne le relazioni di associazione tra molteplici e numerose variabili a disposizione. Dai risultati ottenuti si rileva fin troppo palesemente, che la presenza di fenomeni di disagio sociale, di marginalizzazione e di dispersione scolastica sono in continua crescita, sia per la nascita di "povertà inattese" dovute ad un depotenzia-mento economico (perdita di lavoro/deprivazione econo-mica, diminuzione del potere d'acquisto/ riduzione e/o azze-ramento agio sociale etc ... ) sia per l'aumento di persone escluse dai processi "normali" sociali ( immigrati, anziani, soggetti non autosufficienti, etc ... ) Da qui l'idea di costruire una progettazione in grado di esprimere e mettere in comunicazione una situa-zione/azione/ambiente" che offra un piano di prevenzione delle condotte sociali e una coerenza fattiva mediante un impegno professionale che consti di politiche sociali opera-tive che creino un percorso di protezione sociale basato sulla continua interazione tra la scuola ed il territorio, dove que-st'ultimo può giovarsi di una nuova risorsa ed anche "au-toalimentarsi" al fine di convertire parte dei multiformi ele-menti di disagio sociale in condizioni positive. Pertanto, la scelta di prospettare un "Open Sea – Gente di mare" che si occupi sia di strategie di promozione del benessere che di prevenzione del disagio, pensiamo possa contribuire alla realizzazione di un "micro cosmo comuni-cazionale" che offra accoglienza e ascolto, consulenza psi-cologica, mediazione del conflitto e familiare, e come tale quindi non si occupi solo del disagio, ma anche dell'aumento delle risorse e abilità sociali, al fine di impattare positiva-mente sul capitale sociale (territoriale) ed attenuando nel tempo anche i tanti pregiudizi esistenti/resistenti rispetto ad eventuali richieste di aiuto, che i professionisti coinvolti si occuperanno di promuovere come segnali di maturità e responsabilità personale.

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Durata e articolazione Descrizione temporale del modulo

Indicare durata del modulo, numero di ore dedicate, aperture settimanali della scuola, numero di uscite, mesi prevalenti.

In considerazione della metodologia che si intende realizzare, la durata del modulo è prevista per un numero pari a 60 ore. Tale periodo appare congruo ai fini di una valutazione dei risultati e adeguato rispetto alle finalità che si propone. Si ipotizzano i seguenti tempi di attuazione:

• Apertura 1 volta a settimana per tre ore cadauna.

• I mesi prevalenti di attività saranno tra novembre gen-naio febbraio marzo aprile maggio e giugno

Beni e attrezzature

Indicare la tipologia e le carat-teristiche dei beni necessari alla realizzazione delle attività previste dal modulo

La tipologia delle attrezzature necessarie allo svolgimento del modulo è: 1 notebook, 1 LIM, tavoli e sedie, lavagna a fogli mobili. La tipologia dei beni che si distingue in durevoli e di facile con-sumo è: materiale di cancelleria, set di strumenti operativi, testi vari inerenti materia psicologica, strumenti psicodiagno-tsici mappatura del territorio, schemi di check-up sociale.

Partner coinvolti nella realizza-zione del modulo

Descrivere l’apporto dei part-ner con relativo dettaglio sin-tetico delle attività di loro di-retta competenza.

Il modulo sarà gestito interamente dalla Cooperativa Socia le La Gioiosa sia per quanto attiene alle professiona-lità coinvolte, sia per l'organizzazione e l'erogazione delle at-tività. Il tutto sarà svolto in sinergia di intenti ed obiettivi con il Soggetto proponente che ne è il diretto supervisore.

Gruppo di lavoro

Descrivere le professionalità che si in-tende impiegare nelle diverse fasi progettuali definendo una sorta di organigramma di progetto e specifi-cando intensità e tipologia di rela-zione prevista fra le diverse figure professionali impegnate al fine di evidenziare la solidità e l’affidabilità del modello organizzativo.

Il gruppo di lavoro è composto da n°1 psicologo e da n°1 tu-tor: Psicologo: esperto in consulenza e psicoterapia individuale, di coppia e familiare, psicologia del benessere, depressione - disturbi d'ansia - attacchi di panico, assistenza a genitori e figli nelle situazioni problematiche.

Tutor: con esperienza pluriennale in progetti psico/sociali mi-ranti all'agio e al benessere sociale.

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Titolo del modulo DANZE DELLE ONDE

Descrizione sintetica del modulo e obiettivi specifici

Descrivere finalità e contenuti del mo-dulo evidenziando i principali obiettivi specifici perseguiti.

Il progetto “DANZE DELLE ONDE” propone un percorso che attraversa la danza contemporanea, la danza di carattere e il teatro fisico su una pratica corporea che mira alla risco-perta del movimento autentico rigenerativo creativo delle danze dei popoli del mediterraneo Il progetto rappresenta un’opportunità per tutti gli alunni delle scuole del territorio ad acquisire nuove conoscenze ar-tistiche e di espressione corporea, per la valorizzazione e l’in-tegrazione culturale. Ogni partner articolerà i contenuti, le attività tutte in orario pomeridiano in funzione di un comune risultato cioè pro-muovere il successo formativo attraverso approcci metodo-logici innovativi le cui fondamenta sono tutti riconducibili alla didattica del “fare”.

OBIETTIVI Connettersi col corpo “fisico” ed “emotivo” nelle diverse possibilità di movimento e di espressione, sperimentare la re-ciprocità tra il sentire personale e la relazione con l’am-biente naturale dei popoli del mediterraneo, scoprendo come questo si traduce in movimento. Esplorare una danza di un mondo attraverso l’espressione e l’esternazione.

Destinatari

Individuare la natura e il numero dei destinatari evidenziando le motiva-zioni di coinvolgimento (specificare tipologia gruppi: classe, trasversali).

I destinatari dell’intervento sono alunni allievi e studenti dell’istituto e delle scuole del territorio, in particolare alunni che presentano disagio e/o fenomeni di integrazione scola-stica o di insuccesso nell’apprendimento. Altri destinatari: docenti e codocenti, partecipi dell’intervento come opera-tori e come destinatari, per l’apprendimento e la sperimen-tazione di nuove metodologie cognitive.

Fasi realizzative

Descrivere l’articolazione delle atti-vità, i contenuti e i risultati attesi

Max 3.000 caratteri spazi inclusi

Le attività si svilupperanno in 3 fasi:

Fase preliminare – organizzazione delle attività Le operazioni preliminari di pianificazione interna, calendariz-zazione degli interventi, contatti con alunni e docenti interni saranno curate dal coordinatore di progetto.

Fase I – Formazione Propedeutica: Incontri finalizzati alla formazione tecnica specifica sull’arte della danza in cui saranno approfonditi in particolare i se-guenti contenuti: tecniche di informazione e comunicazione.

Fase II- Incontri preliminari a carattere organizzativo per la pianificazione delle singole attività da sviluppare con i ragazzi: Individuazione e assegnazione di compiti e funzioni; selezione delle coreografie da sviluppare e gli specifici contenuti.

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Principali innovazioni e correttivi in-trodotti ai moduli

Esprimere in forma sintetica eventuali elementi di debolezza riscontrati nella precedente edizione e relativi corret-tivi o anche aspetti positivi da valoriz-zare per il conseguimento dei risultati.

È prevista piena integrazione con tutti i moduli proposti in quanto gli argomenti e le possibilità di interconnessione sono davvero numerosi. La metodologia che sarà adottata ri-specchierà le connessioni tematiche e metodologiche degli altri moduli in cui, allo stesso modo, si procederà con la creazione di squadre/gruppi di lavoro che continuamente si scambiano informazioni e soluzioni ai problemi che via via emergono dal passaggio del lavoro di tipo “teorico” a quello “pratico”.

Durata e articolazione Descrizione temporale del modulo

Indicare durata del modulo, numero di ore dedicate, aperture settimanali della scuola, numero di uscite, mesi prevalenti.

I mesi di realizzazione del modulo, sono da Ottobre a Maggio La durata prevista è di 60ore per la durata di 2ore per ciascuna giornata. Verrà realizzato in circa 38 settimane, in 8 mesi di attività. Il presente modulo prevede almeno 2 aperture settimanali della scuola e 1 uscita sul territorio al fine di esperimentare esperienze del territorio legate allo stu-dio multidisciplinare della Danza.

Beni e attrezzature

Indicare la tipologia e le caratteristi-che dei beni necessari alla realizza-zione delle attività previste dal mo-dulo.

Costumi rappresentativi in stile di Danze Etniche. -Attrezzi musicali per l’esecuzione di musiche del territorio in oggetto per la coreografia da rappresentare. -Apparecchiatura per la riproduzione musicale e amplificata. -Calzature specifiche per le varie danze da eseguire.

Partner coinvolti nella realizzazione del modulo

Descrivere l’apporto dei partner con relativo dettaglio sintetico delle atti-vità di loro diretta competenza.

Il modulo sarà gestito interamente dalla “A.S.D.ON SPORT CLUB” sia per quanto attiene alle professionalità coinvolte, sia per l'organizzazione e l'erogazione delle attività.

Gruppo di lavoro

Descrivere le professionalità che si intende impiegare nelle diverse fasi progettuali definendo una sorta di organigramma di progetto e specifi-cando intensità e tipologia di rela-zione prevista fra le diverse figure professionali impegnate al fine di evi-denziare la solidità e l’affidabilità del modello organizzativo.

Il gruppo di lavoro è così composto: coordinatore di pro-getto; docente referente di modulo; co-docenti; e supervi-sore il presidente dell’associazione.

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Daniela Flauto

Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993