programma "una scuola per la legalità"

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LICEO SCIENTIFICO -PITAGORA DI RENDE “ La cultura RENDE legali: percorso di educazione e formazione interdisciplinari” MODULO: EDUCAZIONE PSICOMOTORIA Durata ore 60 dal 01|06|2012 al 08|06|2012

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educazione psicomotoria

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LICEO SCIENTIFICO - PITAGORA DIRENDE

“ La cultura RENDE legali: percorso di educazione e

formazione interdisciplinari”

MODULO: EDUCAZIONE PSICOMOTORIA

Durata ore 60 dal 01|06|2012 al 08|06|2012

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ATTIVITA’ SVOLTE:

Frequenza cardiaca a riposo: (test di Lyan) Efficienza fisica: (skip test) Test di Cooper Test di velocità: (30m; 60m) Coordinazione oculo-manuale Coordinazione oculo-podalica Pallavolo Calcio a 5 Nuoto: I 4 stili

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La pallavolo o volley è uno sport giocato da due squadre composte da massimo 12 persone. Ogni squadra mette in campo 6 giocatori con un pallone su un terreno di gioco rettangolare diviso da una rete. Gli altri 6 atleti rimangono a disposizione in detta, ci sono differenti versioni adottabili per permettere di giocare in specifiche circostanze, e da esso sono derivate altre specialità, che possono avere regole simili, ma non identiche, quali il beach volley, il footvolley o il park volley.

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Le partite di pallavolo si disputano al coperto in impianti il cui unico limite è la distanza fra l'area di gioco e il soffitto che deve essere di almeno 7m. Per le competizioni organizzate dalla FIPAV tale distanza deve essere di almeno 12,5 m.

L'area di gioco è di forma rettangolare e comprende il campo di gioco diviso in due settori di 9 m per 9 m, in tutto 18 m per 9 m, separati dalla rete, e delimitato da linee che fanno parte del campo stesso, e la zona libera (evidenziata con colori diversi), cioè la superficie esterna alle linee di delimitazione del campo, che deve essere larga fra 3 e 5 m dalle linee laterali e fra i 3 e gli 8 m dalle linee di fondo.

La superficie di gioco, in legno o materiale sintetico, deve essere piana ed uniforme, così da non presentare pericoli per i giocatori.

Il campo è diviso in due dalla linea di metà campo, tracciata sotto la rete; in ogni metà campo viene tracciata la linea d'attacco posta parallelamente a quella centrale, a 3 m di distanza da essa, per delimitare la zona d'attacco. Le linee d'attacco sono prolungate oltre le linee laterali con cinque tratti di 15 cm, larghi 5 cm, distanti 20 cm l'uno dall'altro, per una lunghezza totale di 1,75 m. Dal suo prolungamento ne viene tratteggiata un'altra, parallela alla linea laterale dal lato delle panchine, distante 1,75 m da essa chiamata Linea dell'Allenatore, che è vietato oltrepassare.

Tutte le linee devono essere larghe 5 cm e devono avere un colore chiaro (preferibilmente bianco), contrastante con la superficie di gioco.

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La rete è posta ad un'altezza nella sua parte superiore di 2,43m per le gare maschili di serie, Junior League e Under 18, 2,35m per le gare Under 16 maschile e mista, 2,24m per le gare femminili di serie, Under 18 e 16, Under 14 maschile e 2,15 per le gare di Under 13 maschile, Under 14 e 13 femminile. La misurazione deve essere effettuata nella parte centrale e in corrispondenza delle due linee laterali. Mentre sopra le linee laterali la rete può variare di non più di 2 cm oltre l'altezza stabilita, al centro dev'essere esatta. Deve comunque essere simmetrica. Le dimensioni della rete sono: un metro di altezza e da 9,50 a 10 m di lunghezza. Due bande bianche verticali, larghe 5 cm e alte 1 metro, sono fissate nella rete esattamente al di sopra di ciascuna linea laterale. Al loro interno vengono inserite le antenne che sono due astine in fibra di vetro di 1,80 m di altezza e 10 mm di diametro, a strisce bianche e rosse, larghe 10 cm l'una: ogni antenna si estende 80 cm al di sopra della rete e servono a delimitare lo spazio di passaggio della palla.

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La gara viene disputata da due squadre con 6 giocatori l'una. Ogni squadra, nei campionati italiani, può avere a disposizione massimo 13 giocatori compresi L1 ed L2, questi ultimi due sono detti LIBERO e generalmente uno dei due è sempre in campo in sostituzione di un giocatore difensore, solitamente il centrale. Il numero massimo di sostituzioni è sei, con un vincolo: se A sostituisce B, nello stesso set, B può rientrare in campo solo al posto di A, e tale avvicendamento è conteggiato come due sostituzioni. Per il LIBERO, le sostituzioni sono illimitate, ma ci deve sempre essere un'azione di gioco fra una sostituzione e l'altra.

Lo scopo del gioco è far cadere la palla nel campo avversario (indipendentemente da chi l'ha toccata per ultimo) o nella zona libera o fuori dal campo dopo un tocco di un avversario. Ogni singola azione inizia con il servizio effettuato da una squadra dal fondo della sua parte di campo. All'inizio della gara chi vince il sorteggio può decidere se: servire, ricevere o su quale parte del campo iniziare la gara, chi perde il sorteggio può decidere su quale parte del campo giocare se il vincente sceglie servizio o ricezione, oppure scegliere servizio o ricezione se chi ha vinto il sorteggio decide di scegliere la metà campo su cui giocare il primo set. Nei set successivi il servizio iniziale spetterà a chi ha ricevuto nel set precedente e così via in maniera alternata fino all'eventuale quarto set. Al quinto set deve essere rieffettuato il sorteggio. Durante il gioco il diritto al servizio spetta a chi ha vinto l'azione di gioco precedente.

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La partita è divisa in set, i quali, a partire dal 2000 conl'introduzione del Rally Point System, vengono vinti dallaprima squadra che raggiunge 25 punti, con almeno due puntidi margine rispetto alla squadra avversaria; ogni azioneassegna un punto, indipendentemente da chi è al servizio.In caso di parità sul punteggio di 24-24 si va avanti ad

oltranza finché lo scarto di una delle due squadre nonraggiunge i due punti. Precedentemente vinceva un set lasquadra che conseguiva 15 punti, con uno scarto minimo di 2punti, e ogni punto veniva ottenuto solo se la squadra che loconseguiva era al servizio, altrimenti si otteneva soltanto ildiritto al servizio (cambio palla); in caso di parità sul 14-14 ilset era vinto dalla squadra che per primaacquisiva 2 punti di vantaggio sull'altra, sebbene col tempoquesto limite era stato fissato a 17 (quindi era possibile vincereun set 17-16). Al termine di ogni frazione di gioco, vi sono 3minuti di riposo e le squadre devono cambiare campo.

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La motivazione principale al cambio delle regole fu la necessità, dovutain gran parte a motivi di programmazione televisiva, di porre un limitealla durata degli incontri. Infatti, sebbene anche con le regole attuali lepartite possono avere durate piuttosto diverse a seconda della duratadelle azioni di gioco, tuttavia è molto raro che una singola azione siprotragga per più di 5-6 scambi, e comunque mediamente le azionihanno durata inferiore. Viceversa con il vecchio sistema, in presenza disquadre con livello tecnico alla pari, era molto comune che siverificassero lunghissime sequenze di gioco in cui sistematicamentel'azione di gioco veniva vinta dalla squadra che non serviva, facendo sìche per molti minuti nessuna squadra realizzasse punti. Ciò derivavadal fatto che la squadra in ricezione si trova nelle condizioni di attaccareper prima dopo aver ricevuto la palla.La partita si disputa al meglio dei 5 set, ossia vince la gara la squadrache ne conquista tre. Nel caso si arrivi ad un punteggio di 2 set pari, sidisputa il quinto set chiamato tie-break, a differenza dei primi quattroset, vince la squadra che raggiunge per prima i 15 punti, sempre con ilvincolo dei due punti di scarto. Tale vincolo era subentrato in un secondomomento, rispetto all'innovazione stessa del tie-break, laddove eraancora prevista la vittoria al tetto massimo di 17-16, poi modificato ondeevitare che una sola azione di gioco risultasse decisiva per le sorti dientrambe le squadre. Nel tie-break si effettua il cambio di campo alraggiungimento dell'ottavo punto.

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Il campo è suddiviso in due zone: la zona d'attacco e la zona di difesa (dalla linea dei tre metri a fondo campo). Vi è un'ulteriore suddivisione teorica di ogni metà campo in sei zone numerate. In pratica sia la zona d'attacco sia quella di difesa vengono suddivise ognuna in tre parti e numerate (dis.1): si assegna il numero 1 alla zona di difesa a destra, il numero due alla zona d'attacco a destra e si prosegue in senso antiorario fino alla zona 6, corrispondente a quella centrale di difesa. La rotazione dei giocatori per il turno al servizio comporta che ogni giocatore all'inizio di ogni azione occupi una determinata zona del campo: si avranno quindi tre giocatori avanti (attaccanti) e tre giocatori dietro (difensori). La rotazione iniziale di ogni set viene decisa dall'allenatore che la consegnerà all'arbitro il quale controllerà, prima del fischio d'inizio, l'esatta disposizione dei giocatori.

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La squadra che parte con il possesso di palla è la squadra al servizio, mentre l'altra è chiamata squadra in ricezione. Il giocatore di zona 1 della squadra al servizio si porta dietro la linea di fondocampo e, al fischio dell'arbitro, mette la palla in gioco (ha 8 secondi di tempo per farlo) effettuando il servizio; la palla deve oltrepassare la rete e giungere nel campo avversario. L'azione continua fino a che la palla non tocca il campo, è inviata fuori dal campo o una squadra non la rinvia correttamente. La squadra che vince un'azione di gioco conquista un punto. Se il punto è assegnato alla squadra già al servizio, essa continua a servire. Quando la squadra in ricezione vince l'azione, conquista oltre al punto anche il diritto a servire ed i suoi giocatori ruotano di una posizione in senso orario, in modo che chi si trovava nella zona di servizio passerà in zona 6, mentre il giocatore che era avanti in zona 2 andrà a servire in zona 1.

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Palleggiatore o Alzatore Centrale o Centro Schiacciatore-laterale o attaccante o Banda o

"Martello" o "Di Mano" o "Lato" Schiacciatore-opposto o Opposto o "Fuori Mano" Libero il giocatore che copre questo ruolo, può

entrare ed uscire dal campo in qualsiasi momento della gara senza autorizzazione dell'arbitro.

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COS’E’ IL CALCIO

Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontanodue squadre composte ciascuna da undici giocatoriusando un pallone sferico all'interno di un campo diGioco rettangolare con due porte. Il gioco èregolamentato da una serie di norme codificate e il suoobiettivo è quello di segnare più punti (detti gol o reti)dell'avversario, facendo passare il pallone fra i pali dellaporta avversaria. È sport olimpico dalla II Olimpiademoderna e la semplicità delle sue regole, il fatto chenon richieda attrezzature speciali e l'estremaadattabilità a ogni situazione lo hanno resouno sport popolarissimo, praticato in tutto il mondo.

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STORIADi origine arcaica, la sua affermazione moderna e codificata si ebbe in Inghilterra, nella seconda metà del XIX secolo e da allora si diffuse dapprima nel resto d'Europa e in Sud America e poi in tutto il mondo. La competizione calcistica più importante è il Campionato mondiale di calcio, che si disputa ogni quattro anni sotto l'egida della FIFA, il massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell'evento sportivo più seguito in assoluto.

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REGOLE Le regole ufficiali del gioco del calcio sono 17 e sono pubblicatedalla FIFA, e gestite dall'International Football Association Board(IFAB),all'interno della quale, fin dalla sua nascita, una proposta dicambio delle regole deve raccogliere almeno il 75% dei favori peressere approvata. La regola principale che caratterizza e differenzia questo sport rispetto al rugby e alla pallamano è che lapalla non può essere toccata o colpita con braccia e mani; per lopiù si usano i piedi ma ogni altra parte del corpo diversa da bracciao mani è ammessa. Il giocatore deputato al ruolo di portiere èl'unico che può toccare il pallone con le mani, ma solo all'internodella propria area di rigore e se non gli viene passatovolontariamente coi piedi da un compagno di squadra.Fino al 1912il portiere poteva toccare il pallone con le mani anche al di fuoridella propria area di rigore purché all'interno della propria metà del

terrenodi gioco e fino al 1992 era libero di controllare con le mani qualsiasipassaggio di un proprio compagno.

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Le regole base sono da applicarsi a tutti i livelli del calcio, anche se sonoconsentite alcune modifiche a dimensioni del terreno di gioco, dimensionepeso e materiale del pallone, dimensioni delle porte, durata dei periodi digioco e numero delle sostituzioni per partite tra giocatori con meno di 16anni, donne, calciatori veterani (oltre i 35 anni) o portatori di handicap, apatto che vengano rispettati i principi fondamentali del gioco. Altremodifiche, invece, devono avere il consenso dell'IFAB.Le prime regole del calcio risalgono all'8 dicembre 1863 quando la neonataFootball Association approvò le 14 regole scritte da Ebenezer Cobb Morleydurante una riunione alla Freemasons' Tavern di Londra ,Tuttavia alcunesquadre non accettarono tali regole, in particolare quelle di Sheffield, checontinuarono a giocare con le norme che avevano introdotto nel 1857.Successivamente fu creata l'International Football Association Board, conlo scopo di redigere un unico regolamento per il calcio.Gradualmente le regole furono riviste e modificate fino a diventare 17. Nel1930 le regole furono riviste e riorganizzate da Stanley Rous e rimasero talifino alla successiva revisione del 1997.

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LE ODIERNE 17 REGOLE RIGUARDANO:

Il terreno di gioco; Il pallone; Il numero dei calciatori; L'equipaggiamento dei calciatori; L'arbitro; Gli assistenti dell'arbitro; La durata della gara; L'inizio e la ripresa del gioco; Il pallone in gioco e non in gioco; La segnatura di una rete; Il fuorigioco; Falli e scorrettezze; Calci di punizione; Il calcio di rigore; La rimessa dalla linea laterale; Il calcio di rinvio; Il calcio d'angolo.

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In aggiunta alle 17 regole, contribuiscono a regolamentare il giocodel calcio le norme aggiuntive del regolamento e anche numerosedecisioni dell'IFAB e altre direttive. Inoltre non è una regola, ma unamodalità di comportamento definita fondamentale per il gioco delcalcio, il fair play, per il quale la FIFA ha creato una campagnad'informazione e stilato un codice di condotta.Una partita di calcio, che dura 90 minuti e si disputa in due tempi di45 minuti ciascuno, si svolge sotto il controllo di un arbitro (figuraintrodotta per la prima volta nel 1891), che ha «tutta l'autoritànecessaria per far osservare le Regole del Gioco nell'ambito dellagara che è chiamato a dirigere» e le cui decisioni sono inappellabili.L'arbitro è coadiuvato da due assistenti arbitrali e in alcune partiteanche da un quarto ufficiale, che, qualora se ne presenti lanecessità, può anche sostituire l'arbitro, e da un assistente di riserva, atto asostituire uno dei due assistenti in caso di necessità.

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SCOPO DEL GIOCO

Scopo del gioco e determinazione della squadra vincente .Lo scopo del gioco è di far entrare il pallone (originariamenteuna palla di cuoio) nella porta avversaria, delimitata da duepali verticali congiunti nella parte superiore da una traversa.Una partita di calcio viene vinta dalla squadra che nei 90minuti di gioco segna più gol di quella avversaria. In caso diuguale numero di reti segnate, o se non sono stati realizzatigol, la partita è considerata pareggiata.In competizioni che prevedano l'eliminazione diretta edesigono quindi che la gara abbia una vincente, si ricorre disolito a tempi supplementari (due tempi della duratamassima di 15 minuti ciascuno) e, in caso di ulteriore parità,si passa ai tiri di rigore per stabilire chi accede al turnosuccessivo.

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VARIAZIONI NEL TEMPOInizialmente, in caso di pareggio, la squadra qualificata veniva determinata tramite il lancio di una monetina. Alcune varianti nel meccanismo dei tempi supplementari, introdotte dalla seconda metà degli anni novanta prevedevano: il golden gol: la prima squadra che segna nei supplementari si aggiudica l'incontro e la partita finisce immediatamente. Il silver gol: la squadra che riesce a terminare in vantaggio il primo tempo supplementare si aggiudica l'incontro senza bisogno di disputare il secondo tempo supplementare; Queste modifiche regolamentari sono state abolite nel 2004. Nel caso di partite di andata e ritorno, quando la somma dei risultati delle due gare dà un pareggio la squadra qualificata al turno successivo (o eventualmente vincitrice della competizione in caso di finale) può essere determinata con la regola dei gol fuori casa: si qualifica la squadra che ha segnato più gol in trasferta.

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I RUOLI PRINCIPALI DEL CALCIO

I ruoli principali del calcio sono 4: il portiere, il difensore,il centrocampista e l'attaccante. Le regole stabiliscono soloche uno dei giocatori debba essere designato come portiere,mentre gli altri ruoli non vengono menzionati.Il compito del portiere è quello di evitare che la propriasquadra subisca gol. In questo viene aiutato dai difensori, lacui funzione principale è quella di impedire agli attaccantiavversari di segnare delle reti. Infine i centrocampisti fannoda raccordo tra i difensori e gli attaccanti.Benché i giocatori abbiano solitamente compiti specifici diattacco o difesa non devono necessariamente rimanere semprenella loro zona di competenza (difesa, centrocampo o attacco), maè possibile per un difensore partecipare alla fase offensiva o,viceversa, per un attaccante aiutare nella fase difensiva.

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Le squadre solitamente vengono dispostein campo secondo alcuni moduli che sisono canonizzati nel tempo e durante losvolgersi della partita applicanodiversi schemi di gioco a secondadell'interpretazione dell'allenatore o delresponsabile tecnico della squadra.

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REALIZZATO DA:Sturino Elisa IV BVeltri Giulia IV BRaimondo Martina III AVena Maria III ASerravalle Gianluca III ALongo Emanuele III AMarigliano Alessio II BGreco Simone II BFerraro Serafino Simone II BMuto Andrea II BSturino Elisa IV BVeltri Giulia IV B

Bruno Pietro IV BDe Luca Giovanni IV BDe Luca Italo Vittorio IV BFilice Marco IV BFucile Simonluca IV BGencarelli Ilenia IV BGentile Vincenzo IV BMuoio Maria Grazia IV BSperanza Valentina IV BRestivo Cristina IV B

Docente esperto: Orsola PaparoDocente tutor: Giulia Ragadali

VILLAGGIO CLUB LA FELUCAIsca Marina/ Soverato (CZ)

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