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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE DI PARMA GRUPPI DI COLLECCHIO E DI GAIANO PROTEZIONE CIVILE

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI

SEZIONE DI PARMA

GRUPPI DI COLLECCHIO E DI GAIANO

PROTEZIONE CIVILE

LA PROTEZIONE CIVILE DEGLI ALPINI A COLLECCHIO

Gruppi Alpini di Collecchio e di Gaiano

Con questo testo si è voluto documentare l’attività della Protezione Civile attuata dagli Alpini dei Gruppi di

Collecchio e di Gaiano (Sezione di Parma); si è cercato di raccontare le principali esperienze svolte da tanti

volontari soci dell’A.N.A. in varie occasioni, talvolta molto tragiche, sempre con spirito di solidarietà e con

il desiderio di aiutare il prossimo secondo le proprie competenze e possibilità, all’interno di un contesto

organizzato.

La maggior parte delle notizie riportate deriva da articoli tratti dal quotidiano locale “La Gazzetta di Parma”,

da “Parna alpina” (periodico della Sezione), nonché da ricordi personali dei vari volontari. Le foto originali

sono conservate presso la sede del Gruppo Alpini di Collecchio che, insieme a quello di Gaiano, si occupa di

Protezione Civile nel settore “logistico”.

E’ d’obbligo ringraziare tutti coloro che in tanti anni (sono più di trenta) di attività di volontariato,

nell’ambito delle varie Organizzazioni, si sono prodigati nella Protezione Civile; un plauso deve andare

anche alle Istituzioni preposte come la Regione Emilia – Romagna, la Provincia di Parma ed il Comune di

Collecchio che, nei limiti del possibile, hanno coordinato e supportato questa fondamentale attività a

beneficio della nostra Nazione.

Dobbiamo riconoscere, come Alpini, all’Associazione Nazionale ed all’ex Presidente Bertagnolli in

particolare, la grande intuizione che, a seguito del terremoto del Friuli del 1976, impegnò i soci ad

intraprendere concretamente le attività nella Protezione Civile obbedendo al motto “Ieri per la Patria, oggi

per l’Umanità”.

Ci scusiamo per le eventuali inesattezze e dimenticanze.

Il volontario alpino Maurizio Donelli

Collecchio, marzo 2015

Il “Castello del Volontariato” di Collecchio, dove, dal 2010, ha sede anche la Protezione Civile con il C.O.M.

(Centro Operativo Misto)

La nascita e lo sviluppo della Protezione Civile a Collecchio – l’apporto degli Alpini

Già dal 1983 un piccolo gruppo di soci dell’Associazione Nazionale Alpini,

quasi tutti residenti nel comune di Collecchio, aderisce all’invito dell’allora

Sindaco Bruno Mambriani di formare una squadra di Protezione Civile, anche in

riferimento alla nuova legge nazionale intervenuta dopo il terremoto del Friuli; è,

infatti, questo drammatico evento a stimolare finalmente i Governanti italiani ad

attuare una efficace politica di prevenzione per evitare, almeno in parte, tragiche

conseguenze, soprattutto dopo le calamità naturali o quelle causate dall’incuria

dell’uomo, e per gestire al meglio le emergenze.

Il Sindaco di Collecchio Bruno Mambriani

I primi volontari della neonata protezione Civile nel Comune di Collecchio:

Giuseppe Ianelli Athos Bertazzoni

Roberto Carnoli Maurizio Donelli

Sergio Torta Augusto Tagliavini

Giorgio Del Sante Gianluca Gatti

Dante Ruosi Evasio Chignoli

Giancarlo Ollari Claudio Magnani

Luciano Chiodi Maurizio Salvarani

Alberto Cacciani

Siamo agli “albori” della Protezione

Civile a Collecchio (anno 1983):

volontari del Gruppo Alpini e

dell’Assistenza Volontaria si Collecchio,

Sala Baganza e Felino si ritrovano

insieme per una prima esercitazione.

Si notino i tre volontari alpini Evasio

Chignoli (1° da sin.), scomparso

prematuramente, Roberto Carnoli (3° da

sin.) e Giorgio Del Sante (penultimo a

ds. in piedi) tutti con cappello alpino.

Un quarto volontario alpino, Maurizio

Donelli, anch’esso presente

all’esercitazione, ha scattato la

fotografia.

I volontari alpini Evasio Chignoli, Giorgio Del Sante

e Roberto Carnoli accanto ad un fuoristrada messo a

disposizione per l’attività di Protezione Civile

(anno1983).

Si evidenzia che il mezzo è di proprietà di Evasio

Chignoli, si presume, messo a disposizione, sotto la

sua responsabilità, con tutte le eventuali conseguenze

del caso.

Evasio Chignoli è anche milite dell’Assistenza

Volontaria; per questo sulle portiere del suo

fuoristrada è ben visibile il logo di questa

Associazione, anch’essa da poco attiva sul territorio.

Chignoli dà così un notevole slancio alla Protezione

Civile dall’interno del Gruppo Alpini di Collecchio.

Nell’Amministrazione Comunale di Collecchio i Sindaci (fino all’attuale Paolo Bianchi) e gli Assessori

competenti succedutisi negli anni si sono sempre dimostrati sensibili verso questa nuova politica di maggiore

“efficacia” ed “efficienza” della Protezione Civile. L’Associazione Nazionale Alpini, dal canto suo, dà

impulso alla Protezione Civile con il Presidente Bertagnolli; a livello locale, nel Parmense e nella Regione,

notevole è l’apporto dell’Alpino Roberto Formaggioni, poi divenuto consigliere nazionale dell’A.N.A.

A Collecchio è necessario reperire una sede idonea ad ospitare il nucleo di

Protezione Civile e parte delle sue attrezzature.

A tale proposito nel 1985 il Gruppo Alpini di Collecchio, guidato dal

Capogruppo Pierino Pazzoni, riesce ad ottenere dal comune terremotato friulano

di Buja (UD), tramite l’interessamento dell’Alpino di Sala Baganza Dante

Fracassi e con richiesta formale del Sindaco Bruno Mambriani, un prefabbricato

in ottimo stato di circa 100 mq, in legno e con struttura portante in acciaio,

liberato da due famiglie ad emergenza finita.

Il Capogruppo degli Alpini di Collecchio Pierino Pazzoni

Prima del Natale 1985 il prefabbricato viene smontato

e trasportato in paese da Alpini collecchiesi per essere

ospitato in un capannone gentilmente messo a

disposizione dal Consorzio Agrario di Collecchio.

Nel luglio 1986 iniziano i lavori per il suo rimontaggio

su area pubblica; la costruzione viene ultimata nel

novembre dello stesso anno.

La struttura è così disponibile per gli Alpini del

Gruppo, per le loro attività associative, e per i

volontari della Protezione Civile in base ad una

“convenzione” sottoscritta dal nuovo Sindaco Walter

Civetta e dal Capogruppo di Collecchio Giovanni

Pesci, succeduto a Pierino Pazzoni, “andato avanti”

pochi mesi prima. In questa fase si deve ricordare la

collaborazione concreta di diversi soci del Gruppo, di

simpatizzanti e della locale Cassa di Risparmio; ciò

permette di pagare in poco tempo tutte le spese

effettuate per la riedificazione del prefabbricato.

La sede della Protezione Civile e del Gruppo Alpini di

Collecchio in via 8 marzo, sotto la neve nel 1986; la

sede è dedicata a Pierino Pazzoni. Dal 2010 la sede

della Protezione Civile si è trasferita nel così

denominato “Castello del Volontariato” (con il Centro

Operativo Misto) di Collecchio situato in via Rosselli.

La sede è presto operativa per le

attività di Protezione Civile: nel

novembre 1988 il 7° Comando

Militare di Zona di Bologna fa tappa

anche a Collecchio nell’ambito

dell’esercitazione “Emilia 88” con

un treno attrezzato per prove di

soccorso e di emergenza; il convoglio

sosta nella stazione ferroviaria. Una

quindicina di militari partecipanti

all’esercitazione sono ospitati per la

notte nella sede della Protezione

Civile del Gruppo Alpini di

Collecchio. I militari protagonisti dell’Esercitazione

“Emilia 88” nella sede della Protezione

Civile e degli Alpini di Collecchio.

Il Sindaco di Collecchio Walter Civetta, eletto dopo Mambriani, firma la convenzione per la sede della

Protezione Civile e si impegna per adeguare la sua organizzazione ed efficienza operativa; il Capogruppo

degli Alpini Giovanni Pesci, succeduto a Pierino Pazzoni, si adopera per definire tali procedure per la nuova

sede della Protezione Civile.

Il Capogruppo G. Pesci

Il Sindaco W. Civetta

La Protezione Civile a Collecchio si organizza

ulteriormente, anche in base ad un organigramma

elaborato dall’Amministrazione Comunale:

Si prevedono tre diversi settori di possibile intervento,

con il Sindaco responsabile:

La logistica

L’assistenza sanitaria

La vigilanza e la gestione del traffico

In questi tre settori sono chiamati ad intervenire diversi

Soggetti già attivi sul territorio comunale, in modo

coordinato (come da organigramma seguente).

In quello della “logistica” sono impegnati i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini ed alcuni

dipendenti dell’Amministrazione Comunale (ad esempio operai, tecnici, ecc.).

SINDACO

Logistica Assistenza sanitaria Vigilanza e traffico

Assessore

Tecnico competente

Assessore

Tecnico competente

Assessore

Tecnico competente

Volontari A.N.A.

Dipendenti del Comune

Assistenza Volontaria

Medici - AVIS

Carabinieri

Polizia locale

La formazione dei volontari, prime esercitazioni ed interventi

La formazione dei volontari è assolutamente necessaria ed il tema è affrontato quasi immediatamente; diversi

di essi partecipano ad un primo corso davvero impegnativo di oltre 100 ore, con esame finale, destinato alla

“formazione dei quadri intermedi”. Esso ha luogo presso l’Università di Parma dall’ottobre 1989 al gennaio

1990. Altri corsi e simulazioni sono realizzati a livello comunale e provinciale, anche per iniziativa specifica

della Sezione A.N.A di Parma, soprattutto finalizzati alla sensibilizzazione della popolazione più giovane sul

metodi per tema della Protezione Civile. I temi trattati sono diversi fra cui la gestione delle emergenze per

incendi, per terremoti, per esondazioni, prime cure sanitarie, elementi di tecniche di comunicazione e di

orientamento, la ricerca di persone disperse.

Durante il corso di formazione

teorico-pratico per “quadri

intermedi” della Protezione Civile

del 1989 i volontari alpini si

portano per una esercitazione

pratica a Sacca di Colorno (PR) e

poi a Boretto (RE).

Da notare, nella foto a fianco,

Roberto Formaggioni (di

Medesano), Maurizio Donelli ed

Athos Bertazzoni (di Collecchio),

tutti in abiti borghesi, Giovanni

Gioiosi (di Varano Melegari), in

divisa, è il quarto da sinistra.

Al corso di formazione teorico-pratico

per “quadri intermedi” della

Protezione Civile del 1989 danno il

loro contributo valenti docenti ed

esperti; fra questi vi è il Dott. Danilo

Coppe. Nella foto è colto mentre illustra ai

corsisti materiali ed attrezzature per

l’uso degli esplosivi in caso di

emergenze. Il presidente dell’A.N.A.

sezionale di Parma Enzo Schreiber

(insieme al consigliere Amighetti)

visita la mostra sulla Protezione Civile

allestita a conclusione del corso per

“quadri intermedi” del 1989. La

Sezione dimostra così l’interesse e la

vicinanza dell’Associazione Alpini per

il lavoro e l’impegno dei suoi

volontari.

Il Dott. Danilo Coppe

L

La visita di Enzo Schreiber

Purtroppo gli interventi per emergenze a

causa di disastri naturali, come nel caso

dell’alluvione nell’Astigiano, si

presentano subito; diversi volontari

della Protezione Civile di Collecchio

intervengono, nel caso specifico, per

rafforzare gli argini del fiume Po, forti

del buon addestramento conseguito con

i corsi teorico-pratici frequentati.

L’attività di formazione continua:

importante è il corso teorico-pratico

realizzato nel 1992, denominato

“Collecchio 1”, voluto dal Sindaco

Walter Civetta e dall’Assessore

comunale Daniele Ferrari.

Prendono parte, in modo coordinato, tutte le componenti del Volontariato locale per le attività di propria

competenza. Il centro operativo è ubicato presso la sede del Gruppo Alpini di Collecchio in via 8 marzo.

Il corso teorico-pratico “Collecchio1” del 1992:

l’Assessore comunale Daniele Ferrari del Comune di

Collecchio rende visita ai volontari presso la sede della

Protezione Civile. Da sinistra a destra: Mario Asti,

Roberto Sacchi, Athos Bertazzoni, Angelo Menghini,

Antonio Amadasi, l’Assessore Ferrari, Luciano.

Balduzzi, Maurizio Donelli, Giuseppe Orzi.

La collaborazione con l’Assistenza Volontaria di

Collecchio, Sala Baganza e Felino si realizza anche con

la simulazione di un’emergenza di soccorso a persona

traumatizzata.

Il “presunto” traumatizzato sulla barella è il volontario

alpino Giuseppe Orzi.

Attività di formazione prosegue nel 1993, nel caso

specifico, su motofaro spalleggiabile (vedi foto a

sinistra); esso fa parte di una serie di attrezzature

acquistate dall’Amministrazione Comunale.

L’Assessore Ferrari provvede anche a fornire le

divise da lavoro di colore arancione, caschi, stivali,

guanti, ecc. ad ogni volontario. Nella foto, da

sinistra a destra: Roberto Sacchi, Giuseppe Orzi,

Gianluca Gatti, Lorenzo Berciga, Athos Bertazzoni,

Maurizio Donelli, Angelo Menghini (in borghese),

Mario Asti e Antonio Amadasi.

Nell’aprile 1994 molto importante è l’esercitazione interprovinciale dei volontari alpini delle Sezioni A.N.A.

di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, con campo base nel centro sportivo di S. Andrea Bagni,

frazione di Medesano. L’evento ha la durata di tre giorni ed ha come motto “Con cuore alpino uniti in atti di

solidarietà umana”; sotto una pioggia incessante ed intensa i volontari dell’Emilia e della Romagna sono

impegnati in diversi “cantieri” per realizzare opere di pubblica utilità, ottenendo la riconoscenza della

popolazione. Il campo base di S. Andrea Bagni è visitato dal responsabile dell’A.N.A. nazionale per la

Protezione Civile Sarti che si incontra con i coordinatori dell’esercitazione e con parte dei volontari. Nei tre

giorni di lavoro piove incessantemente con i volontari sottoposti a particolari disagi; quanto previsto però è

realizzato. Determinante per il termine di alcuni lavori è l’apporto di dipendenti del Comune di Collecchio,

fra cui l’Artigliere alpino (socio del Gruppo) Mauro Berni.

L’esercitazione interprovinciale dell’A.N.A. dell’Emilia –

Romagna del 1994: in una tenda del campo base a S. Andrea

Bagni si riunisce il gruppo di coordinamento dell’esercitazione

per la programmazione e la verifica delle varie attività dei

volontari.

Il campo base è nel campo sportivo di S. Andrea

Bagni (Medesano).

Si noti lo stato del terreno imbevuto d’acqua a

causa delle incessanti piogge.

Il responsabile dell’A.N.A. Nazionale per la Protezione Civile Sarti (a

destra) visita il campo base situato nel centro sportivo di S. Andrea

Bagni. Con lui è l’Alpino Paolo Brianti (con il giubbotto arancione e

cappello “norvegese”) di Medesano che fa parte del gruppo di

coordinamento dell’esercitazione.

I volontari del Gruppo di Collecchio in una pausa del

lavoro nei pressi del “Parco del Taro” dove sono

impegnati per la costruzione di sentieri e di ponticelli in

legno. Da sinistra a destra: Angelo Menghini, Maurizio

Donelli, Mirko Bertazzoni, Mario Asti, Gianluca Gatti,

Athos Bertazzoni e Roberto Sacchi.

Durante l’esercitazione vengono realizzati diversi lavori fra

cui la costruzione di un sentiero con ponticelli e staccionate in

legno per favorire le visite nel “Parco del Taro”.

I due volontari all’opera sono Luciano Balduzzi ed Angelo

Menghini.

I volontari alpini della Sezione di Modena

ripristinano la recinzione del Parco pubblico

“Nevicati” di Collecchio e tagliano l’erba nel fosso

adiacente la strada con l’apporto di operai del

Comune di Collecchio.

Lo stand informativo della Protezione Civile allestito in

occasione del ventennale della fondazione dell’Assistenza

Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino nel

1994. I cittadini interessati possono in questo modo

acquisire dati sintetici sull’attività di Protezione Civile e

osservare alcune delle attrezzature disponibili per i

volontari del comune di Collecchio.

Sempre nel 1994 i volontari di Collecchio

allestiscono uno stand informativo sulla Protezione

Civile in occasione delle manifestazioni i 20 anni

della fondazione dell’Assistenza Volontaria. Questa

iniziativa rientra nella linea di collaborazione con le

altre Entità del volontariato locale.

Intervento per la ricerca di persona scomparsa da parte

dei volontari Mario Asti e Maurizio Donelli nella zona

collinare boschiva fra Pellegrino P.se e Salsomaggiore

Terme in periodo invernale.

Gli interventi a livello locale e nazionale - attività benefiche

Molto interessante è, sempre nel 1994, la messa a

dimora di numerose piante, fornite

dall’Amministrazione Comunale, in vari luoghi del

territorio come da invito dell’A.N.A. nazionale con

il motto “Un alpino, una pianta”.

In questo periodo hanno inizio i numerosi interventi

in occasione di appuntamenti sportivi, culturali,

patriottici, culturali, ecc., su richiesta delle

Istituzioni (es. del Comune e della Provincia) in cui

si prevede notevole afflusso di gente e di automezzi;

diversi servizi sono in concomitanza dell’importante

manifestazione podistica denominata ”Vivicittà”,

anche in supporto a partecipanti disabili.

Messa a dimora di varie piante sul territorio comunale

nel 1994; i volontari sono al lavoro in luoghi indicati

dagli Uffici comunali nel capoluogo e nelle frazioni.

Certamente uno degli impegni più significativi ed utili per i cittadini è l’organizzazione e la realizzazione

delle prove di evacuazione dei plessi scolastici di Collecchio e delle frazioni, sempre in stretta collaborazione

con l’Amministrazione Comunale e, in questo caso specifico, con le Scuole del territorio.

La prova di evacuazione dei plessi scolastici di Collecchio e

frazioni del 1996: prima dell’allarme viene effettuato un breve

ripasso, ad opera di volontari, delle norme da applicare per un

corretto comportamento in caso di emergenza per alunni e

personale.

Gli alunni ed il personale escono con ordine per

raggiungere il punto di raccolta, seguendo i

percorsi prestabiliti dal piano di sicurezza sotto la

sorveglianza dei volontari di servizio e degli addetti

della Scuola.

Il momento formativo dei giovani e del personale su come affrontare le emergenze è assolutamente

fondamentale, come pure, in contemporanea, la verifica degli standard di sicurezza presenti negli edifici

scolastici per segnalare eventuali anomalie all’Ufficio comunale competente. Le prove di evacuazione sono

sempre realizzate in collaborazione con altre realtà del Volontariato (es. Assistenza Volontaria, cinofili) e

sono programmate e coordinate da un tecnico dell’Amministrazione Comunale.

Al termine dell’evacuazione viene svolta una dimostrazione in

merito alle corrette modalità per affrontare un’emergenza

causata ad un modesto incendio.

I volontari della squadra dell’Assistenza

Volontaria attendono, nei pressi della Scuola, di

effettuare una simulazione di carattere sanitario.

E’ presente anche il Comandante dei volontari

Claudio Ghillani (in borghese).

Il terremoto dell’Umbria del 1997 vede i volontari della Protezione dell’A.N.A. di Collecchio e di Gaiano

intervenire soprattutto nei paesi di Belfiore e di Colfiorito (PG) nell’ottobre di quell’anno, riscuotendo la

gratitudine delle popolazioni locali. Il Ministero dell’Interno conferisce a cinque volontari alpini un diploma

di benemerenza ed una medaglia per l’impegno prestato in Umbria; i riconoscimenti sono consegnati nel

2001 in occasione dell’assemblea sezionale dell’A.N.A. di Parma a Borgotaro. Molto toccante è la lettera,

scritta a mano al volontario del gruppo Alpini di Collecchio Fabio Zecca, dalla maestra Anna Maria delle

Scuole elementari di Belfiore a nome delle colleghe e degli alunni durante le Festività natalizie del 1998. Per

brevità riportiamo solo una piccola parte della lettera: “Quando a Natale con i ragazzi di quinta classe ho

allestito un cartellone che rappresentava Belfiore terremotato che accoglieva Gesù Bambino, nella tenda

quali angeli abbiamo rappresentato gli Alpini. E non a torto perché siete stati i nostri buoni Angeli Custodi;

avete dato tanto affetto a tutti noi, specialmente ai ragazzi che vi vogliono un mondo di bene”.

Il rapporto con i cittadini di Belfiore non si è affatto interrotto: infatti gli Alpini Antonio Amadasi e Sergio

Torta, accompagnati da altri due volontari del Gruppo di Medesano, sono tornati nel paese umbro nel 1998

per consegnare ad altrettante famiglie otto deumidificatori per containers, acquistati con una raccolta di fondi

effettuata dalla Caritas di Collecchio animata dalla Signora Giovanna Toscani. Il trasporto è stato reso

possibile grazie ad un pulmino messo a disposizione gratuitamente dalla Parrocchia di Medesano.

Il soccorso ai terremotati dell’Umbria nel 1997: i volontari

presenziano ad un Battesimo di un bimbo di Belfiore nel

campo di soccorso. E’ un modo di dare un aiuto anche di tipo

psicologico alle popolazioni tragicamente colpite dal sisma; fra

i volontari di Collecchio si notano Luciano Balduzzi, Sergio

Torta e Mario Asti.

La consegna di un deumidificatore nel 1998 ad

una famiglia colpita dal terremoto di Belfiore

ancora abitante in un container ad opera del

volontario Alpino Sergio Torta; presente anche

Antonio Amadasi. In tutto ne sono stati consegnati

otto ad altrettante famiglie.

I volontari Sergio Torta, Fabio Zecca, Antonio Amadasi,

Luciano Balduzzi e Mario Asti ricevono una benemerenza da

parte della Sezione A.N.A. di Parma per il loro impegno per i

terremotati dell’Umbria in concomitanza dell’assemblea

sezionale di Borgotaro. Al centro è presente il Presidente

Romano Sarti. Siamo nel 2001.

Alcuni dei volontari della Protezione Civile degli

Alpini di Collecchio e di Gaiano sono anche

disponibili, secondo turni predisposti a livello

provinciale, nel periodo estivo, per servizi

riguardanti gli incendi boschivi che talvolta

possono verificarsi soprattutto nelle zone della

nostra montagna; questi volontari, per assolvere

a tale compito, devono avere superato un corso

teorico-pratico specifico e una visita medica

periodica particolarmente accurata, oltre a quella

standard.

Sempre nel periodo estivo i volontari sono a

disposizione per andare incontro ad emergenze

causate dalle alte temperature, su segnalazione

degli Uffici competenti.

Questi interventi, per fortuna rari e non di

notevole gravità, si manifestano a favore

soprattutto della popolazione anziana all’interno

delle proprie abitazioni.

Davvero degno di segnalazione è l’impegno per portare aiuto ai terremotati dell’Abruzzo, evento tellurico

avvenuto nella notte del 6 aprile del 2009 che ha interessato la città di L’Aquila e le aree circostanti. I

Volontari, guidati dall’Alpino Gianni Guerci, sono operativi dal 13 aprile e si portano nel capoluogo

abruzzese nell’ambito della colonna mobile della Protezione Civile di Parma (complessivamente venticinque

Alpini, di cui sette di Collecchio e Gaiano).

Un primo intervento è effettuato nella città di L‘Aquila per allestire un grande ed indispensabile punto di

ristoro di emergenza, fornito dalla sede nazionale dell’A.N.A. di Milano, per sfamare le popolazioni

terremotate. Dopo pochi giorni, trascorsa la prima emergenza, il gruppo di volontari intervenuti prosegue

questo servizio, ma con attrezzature più idonee per andare incontro all’alto numero di persone da soccorrere.

Nella seconda settimana essi continuano nell’impegno specificamente per la pulizia della parte

dell’attendamento destinata alla produzione dei pasti (cucine ed annessi) ed al corretto smaltimento dei

rifiuti prodotti.

Un ulteriore intervento, a cui partecipa anche l’Alpino Adriano Rovelli, avviene dopo l’estate del 2009, non

più in città, ma nel paese di Villa S. Angelo situato a circa venticinque chilometri da L’Aquila; infatti in

questo luogo, molto colpito dall’evento sismico, è installato un campo, denominato “Campo Parma”,

costituito da tende ministeriali per alloggiare le popolazioni terremotate. L’insediamento ha questo nome

perché è gestito nella quasi totalità dal volontariato di Parma e del Parmense. Il gruppo di volontari è

incaricato della gestione completa del campo (es. pulizia, ristorazione, manutenzione, sorveglianza,

magazzino, ecc.); Fabio Zecca, del Nucleo di Collecchio e Gaiano, ha l’incarico di “Capocampo”.

I volontari Fabrizio Montanari e Mario Asti sono in

Abruzzo in soccorso alle popolazioni colpite dal

terremoto del 2009 davanti al mezzo della P. C.

dell’A.N.A. di Parma; il primo ha operato a turni per

quattro settimane mentre il secondo per tre. Si può

notare che essi indossano il nuovo corredo “a norma”,

adottato tempo prima; le divise, di colore giallo e con i

vari loghi identificativi, sostituiscono quelle di colore

arancione non più conformi alle norme di sicurezza.

I volontari Mario Asti, G. Luca Gatti, Claudio Montanari,

Amedeo Frattini, Fabio Zecca, Luca Gira e Fabrizio

Montanari ritratti nel campo della città di L’Aquila

nell’aprile 2009.

Dietro di loro sono visibili le tende ministeriali destinate

ad una prima accoglienza delle popolazioni sfollate a

causa del terremoto.

I volontari durante le riprese di “Mi manda Rai 3”

F. Montanari, G. L. Gatti e M. Asti in cucina da campo

Due immagini del centro storico di L’Aquila dopo il tremendo terremoto.

Puntuale è anche la partecipazione alle esercitazioni nazionali proposte dall’A.N.A. per il 2°

Raggruppamento (volontari alpini di Lombardia ed Emilia – Romagna) effettuate una volta all’anno in

diverse località (es. Morbegno, Como, Vetto d’Enza, Finale Emilia).

Queste occasioni sono davvero molto importanti dal punto di vista organizzativo e della formazione per i

vari gruppi di Protezione Civile dell’A.N.A.; esse hanno diversi obiettivi fra i quali le esercitazioni “sul

campo” dei volontari, il controllo dell’efficienza dei materiali e delle attrezzature, il contatto fra tutti i

volontari per un eventuale scambio di esperienze e di consigli.

Nella foto, insieme ad altri volontari della Sezione di Parma,

sono presenti Maurizio Donelli, Matteo Galli, Mario Asti e

Fabrizio Montanari.

In settembre 2010 ha luogo nei pressi di Como

l’annuale esercitazione dei volontari A.N.A. del

2° Raggruppamento (Lombardia ed Emilia -

Romagna); uno dei “cantieri” è stato posto

nell’alveo di un torrente perché sia bonificato

soprattutto da arbusti, tronchi e da altro

materiale.

Da ricordare la cortese ospitalità da parte degli

Alpini del Gruppo di Albate (Sez. di Como),

capeggiati dal Capogruppo Giovanni Caspani.

I volontari, nei luoghi di esercitazione, si

impegnano anche per opere varie destinate, ad

esempio, al recupero di parchi, alla bonifica di

siti, al ripristino di strutture, lasciando, come

sempre, un segno tangibile del loro lavoro.

La periodica prova di evacuazione dei plessi

scolastici nel territorio di Collecchio del 2010

prevede questa volta una proposta nuova: viene

allestito, a scopo dimostrativo”, un mini campo -

base con tende e con varie attrezzature ubicato nei

pressi della struttura scolastica delle Scuole medie.

Esso viene visitato, a turno, da alunni e da docenti: i

volontari presenti rispondono a diverse domande

poste dai giovani studenti in merito alla Protezione

Civile in generale, ma anche a situazioni specifiche.

Il volontario alpino Adriano Rovelli descrive la tenda del

campo-base ed alcune attrezzature.

Sempre nel campo-base vicino alle Scuole Medie di

Collecchio il volontario Massimo Merli spiega ad un

gruppo di alunni e loro docenti l’importanza delle

tecniche di comunicazione per la gestione corretta ed

efficace delle emergenze, usufruendo di apposita

strumentazione.

Importanti sono i collegamenti e gli scambi di informazioni in merito al Volontariato ed alla Protezione

Civile, nello specifico, con varie persone od Organizzazioni dell’Italia e dell’estero, anche in occasione di

eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale.

Nel 2011 una delegazione di Amministratori della Germania,

ospiti del Comune di Collecchio, effettua una visita a tutto il

“Castello del Volontariato”; dagli ospiti viene manifestato

particolare interesse per l’attività di Protezione Civile,

soprattutto per quella svolta da volontari non più giovani.

L’attività di protezione Civile degli Alpini di

Collecchio e di Gaiano è oggetto di particolare

attenzione da parte di una delegazione di

amministratori della Germania, ospiti di

Collecchio nel 2011; essi manifestano infatti

l’interesse di conoscere la realtà del

Volontariato locale visitando anche il

“Castello del Volontariato” dove è insediato

dal 2010 il C.O.M. sovracomunale (che serve

cioè anche gli altri Comuni della zona

pedemontana) con sala attrezzata di PC,

telefoni, radio con frequenze dedicate,

fotocopiatrice.

Il “Castello” è inaugurato alla presenza di

varie autorità fra cui l’Assessore regionale

Alfredo Peri.

Nel gennaio 2011 il nuovo Parroco di Collecchio Don Guido

Albertelli visita il “Castello del Volontariato”, accolto dai

volontari, dai Responsabili di AVIS, di AIDO, di Avoprorit,

dell’ Assistenza Volontaria e da alcuni Amministratori del

Comune. Nella foto il volontario della Protezione Civile

Massimo Merli descrive al Parroco la sala C.O.M (Centro

Operativo Misto), con particolare riferimento alle

strumentazioni utilizzate per la comunicazione.

Da qualche anno le varie operazioni di

Protezione Civile gestite dai volontari alpini a

livello locale sono regolamentate da una

apposita “convenzione” stipulata fra

l’Amministrazione Comunale e l’A.N.A. della

Sezione di Parma. Fra le varie attività previste

vi è il monitoraggio preventivo dei corsi

d’acqua e dei bacini del territorio comunale ed

il supporto logistico, come detto, in caso di

manifestazioni ed eventi particolarmente

importanti. Le perlustrazioni sul territorio

vengono svolte generalmente una/due volte al

mese da due/tre volontari con conseguente

“rapportino” scritto all’Ufficio tecnico

comunale che provvede all’eventuale recupero

delle anomalie riscontrate. Un altro sforzo

molto impegnativo dei volontari è quello del

giugno 2011 su parte del territorio collecchiese

a seguito di un violentissimo nubifragio con

molti danni e con il decesso di un uomo

travolto dalle acque.

Nel giugno 2011 un violentissimo nubifragio colpisce la frazione di Gaiano e le zone limitrofe. La frazione è

invasa da acqua e da melma; l’acqua è pervenuta con notevole impeto dalle colline a destra del fiume Taro,

situate fra Collecchio e Fornovo Taro, utilizzando i numerosi fossi e canali, a causa di un temporale di

dimensioni notevoli che ha imperversato per poco più di un’ora su quel territorio verso la fine del

pomeriggio. La stessa viabilità sulla strada statale della Cisa è compromessa per alcune ore.

L’intervento dei volontari è immediato; il loro lavoro si prolunga anche nei giorni successivi a favore delle

popolazioni colpite, soprattutto per svuotare abitazioni e cantine da acqua e da melma; particolare attenzione

è rivolta al ripristino dei locali, molti dei quali sotto il livello stradale, della “Casa della carità” che ospita

numerosi anziani, quasi tutti non autosufficienti.

Nella foto uno dei volontari intervenuti, Antonio

Amadasi, opera per il recupero dei locali nella Casa

della Carità.

La strada statale della Cisa nel centro di Gaiano invasa

da acqua e da melma provenienti dalle vicine colline.

L’esercitazione di Bedonia, nell’ambito dell’Adunata sezionale del 2011, impegna i volontari per liberare

parte di un torrente da arbusti, piante ed altro materiale che potrebbero procurare un grave danno per il paese

montano in caso di piena. Il Presidente nazionale dell’A.N.A. Corrado Perona incontra i volontari impegnati

a Bedonia porgendo loro i complimenti per l’impegno profuso.

Nel 201l Presidente nazionale dell’A.N.A. Corrado

Perona (con l’impermeabile chiaro) è a Bedonia (PR)

insieme ai volontari della Protezione Civile in occasione

dell’Adunata Sezionale di Parma. Si noti nella foto la

presenza del responsabile sezionale della Protezione

Civile Enrico Adorni, accosciato (penultimo a destra in

divisa gialla).

Sempre a Bedonia viene effettuata la bonifica di un

tratto del torrente che attraversa il paese.

L’uso, in particolare, di motoseghe, impone al

volontario di dotarsi obbligatoriamente di D.P.I.

specifici al fine di evitare di procurarsi ferite pericolose

o traumi.

L’anno 2011 termina purtroppo con un’altra emergenza nel paese di Borghetto Vara (SP); sette volontari, in

due turni, intervengono a causa dell’esondazione del fiume che attraversa il paese e di varie frane. L’aiuto si

concretizza soprattutto nei confronti della popolazione anziana, tramite la consegna di materiali, cibi e

medicine presso le abitazioni; nasce, come spesso accade in queste circostanze, un rapporto di fiducia e, nel

contempo, di riconoscenza, fra i volontari e le genti del luogo.

Quest’ultimo impegno di solidarietà spinge il Sindaco di Collecchio Paolo Bianchi e l’Assessore Franco

Ceccarini a consegnare un riconoscimento ai volontari accorsi nel paese dello Spezzino: Matteo Galli, Mario

Asti, Adrano Rovelli, Gianluca Gatti, Fabrizio e Claudio Montanari, Fabio Zecca.

Intervento per alluvione a Borghetto Vara (SP) del 2011;

nella foto, alcuni volontari dei Gruppi Alpini di

Collecchio e di Gaiano ritratti insieme agli Artiglieri da

Montagna del 1° Rgt. di stanza a Fossano (CN). Questi

militari hanno operato per diversi giorni nel paese

alluvionato a fianco dei volontari.

Il momento della consegna del riconoscimento ai sette

volontari per l’opera di soccorso prestata in Val di Vara

(SP); nella sala del Consiglio Comunale di Collecchio

sono presenti (da sin. a ds.) l’Assessore Franco

Ceccarini, i volontari Matteo Galli, Mario Asti, Adriano

Rovelli, G. Luca Gatti, il Sindaco Paolo Bianchi, gli

altri volontari Montanari Fabrizio, Montanari Claudio,

Fabio Zecca; ha pure presenziato, non in divisa,

Maurizio Donelli.

Nel 2012 i volontari alpini di

Collecchio e di Gaiano consegnano

un’offerta di 1.000 Euro

all’Assistenza Volontaria.

I volontari Massimo Merli e

Maurizio Donelli sono chiamati

dall’Amministrazione Comunale

ad esporre nel corso di un incontro

serale con la cittadinanza le

principali norme da applicare per

non incorrere in infortuni di

carattere domestico; l’evento

rientra nel programma della

“Scuola dei genitori” presso la

“Casa Pezzani”.

Nel 2012 viene consegnata un’offerta di 1.000 Euro all’Assistenza

Volontaria di Collecchio, Sala Baganza e Felino, rappresentata dal suo

Presidente Roberto Carvin (2° da sinistra). Alla consegna presenziano i

volontari G.L. Gatti, A. Rovelli e M. Asti (foto da Gazzetta di Parma).

Purtroppo un terremoto, che colpisce prevalentemente il Modenese, determina una ulteriore serie di

interventi, soprattutto a Finale Emilia; in questa località il campo d’accoglienza (denominato “Robinson”) è

già attivo dopo poche ore dal sisma con volontari alpini anche di Collecchio e serve ad accogliere al coperto

la popolazione che ha abbandonato le proprie abitazioni, fornendo agli sfollati i servizi essenziali.

Durante la periodica prova di evacuazione dei plessi

scolastici nel territorio di Collecchio del 2012 i

volontari alpini M. Donelli, F. Montanari e M. Asti

effettuano un breve ripasso delle norme da osservare

per una corretta evacuazione.

Durante l’evacuazione delle Scuole di Ozzano Taro è

presente, gradito ospite, il Presidente della Sezione

dell’A.N.A. della Germania Giovanni Sambucco

(penultimo a destra con camicia azzurra)) che si

complimenta con i volontari, gli alunni ed il personale.

I volontari di Collecchio e di Gaiano devolvono 1.000 Euro per l’acquisto di diversi frigoriferi per gli sfollati

di Finale Emilia. Il campo resta attivo sei mesi e viene smobilitato alla fine di ottobre del 2012.

Nel maggio 2013 alcune frane

colpiscono il nostro Appennino; anche

in questo caso l’intervento dei

volontari non è mancato. Nello stesso

anno viene realizzato un corso di

formazione teorico-pratico di otto ore

(due sere) in merito alle comunicazioni

radio con due lezioni ad opera del

volontario Ing. Massimo Merli,

utilizzando anche la strumentazione di

cui è dotato il C.O.M. Nella foto a fianco un momento

dell’attività di formazione a cura del

volontario Ing. Merli (secondo da sinistra

con gli occhiali).

Il 2014 vede il congedo dal gruppo del bravo e valente volontario alpino Sergio Torta. Nel gennaio dello

stesso anno il fiume Secchia esonda allagando un vasto territorio del Modenese (peraltro in parte già colpito

dal sisma); i volontari del comune di Collecchio operano attivamente anche in questo caso nell’ambito delle

squadre del 2° Raggruppamento della Protezione Civile dell’A.N.A.

Sergio Torta viene premiato dal

Capogruppo degli Alpini di

Collecchio Maurizio Motti per la

presenza e l’impegno dimostrati

in tanti anni di volontariato

assiduo e generoso.

I volontari ritornano nel Modenese a causa dell’esondazione del fiume Secchia

a causa di una falla nell’argine occupandosi, in particolare, della pulizia dalla

fanghiglia presente in locali di piccole imprese artigianali e di abitazioni.

Nella foto Mario Asti (2° da sinistra), Fabio Zecca e Fabrizio Montanari sono

insieme ad altri due volontari del Gruppo Alpini di Varano Melegari nel paese

modenese di Bastiglia.

Nel maggio i volontari, su richiesta delle educatrici della Scuola d’infanzia “Allende” di Collecchio,

approntano una tenda gonfiabile nel giardino della struttura per permettere a sedici bimbi (del nido) e a tre

maestre di trascorrervi sotto una notte intera.

E’ un’esperienza davvero molto positiva sotto tutti gli aspetti, compreso quelli della socializzazione e della

condivisione; a riguardo i bimbi sono stati ben preparati dalle loro maestre ed hanno persino cantato con la

mano sul cuore l’Inno d’Italia insieme ai volontari alpini ed altri canti di montagna. Le educatrici, anche a

nome dei genitori, ringraziano gli Alpini e i volontari della Protezione Civile per l’intervento effettuato

inviando anche una commovente lettera ed organizzando un semplice pranzo consumato insieme ai bimbi

prima della sosta estiva, animato dalla chitarra del volontario Fabio Zecca.

Insegnanti e genitori, visto il successo dell’evento, avanzano la richiesta di ripeterlo per l’anno scolastico

prossimo.

Il mattino del risveglio dei bimbi dopo una notte sotto la

tenda; qualcuno continua a dormire tranquillamente!

Dopo il risveglio bimbi, educatrici e volontari effettuano

l’Alzabandiera vicino alla tenda al canto dell’Inno

d’Italia.

Nella frazione di Gaiano il volontario della

Protezione Civile Luciano Balduzzi è relatore

in un interessante incontro per informare e

sensibilizzare la popolazione locale in merito al

“Piano comunale di P.C.”; è presente

l’Assessore comunale Franco Ceccarini.

I due fratelli alpini Claudio Montanari dimostrano

sempre grande impegno e disponibilità quando

sono richiesti interventi per emergenze. Nella foto

sono ritratti, con il Consigliere sezionale

dell’A.N.A. Claudio Magnani.

Prosegue l’impegno anche all’interno dell’A.N.A.

I volontari sono ovviamente spesso presenti con una rappresentanza della Protezione Civile dell’A.N.A. in

occasione di Adunate di Gruppi, di Sezioni e, soprattutto, a quella nazionale.

Rappresentanza all’adunata del Gruppo di Collecchio del

2010

Volontari alpini all’Adunata Nazionale di Piacenza del

2013 (si notino J. Maestri e F. Fornari – neovolontari)

Essi sfilano nell’ambito del 2° Raggruppamento (Lombardia ed Emilia – Romagna); ciò è da considerare

sicuramente un momento di festa, ma è anche un’occasione per ribadire la ferma volontà di continuare

nell’impegno di aiuto al prossimo. La partecipazione dei volontari si ha anche per le celebrazioni più

importanti di carattere civile come, ad esempio, per la ricorrenza della Liberazione (25 Aprile) o della fine

della prima guerra mondiale (4 Novembre).

L’Alpino Sergio Torta, classe 1935, gode di

grande simpatia e riconoscenza da parte di tutta

la comunità collecchiese, e non solo, per il suo

costante impegno dimostrato concretamente da

tantissimi anni nel Volontariato locale.

Egli si è fortemente applicato specificatamente

anche nella Protezione Civile nell’ambito

dell’Associazione Nazionale Alpini.

A Collecchio egli è entrato a fare parte del neo

costituito nucleo fino dal 1983 intervenendo

spesso a causa di calamità naturali od anche per

le periodiche esercitazioni, come per

l’evacuazione delle Scuole.

Per raggiunti limiti di età, come previsto dalla

Legge, ha dovuto abbandonare a malincuore

questa attività volontaristica.

Per tale motivo è premiato dall’Associazione

Nazionale Alpini con attestato e medaglia

consegnatagli nella sede della Sezione di Parma

dal Presidente Azzi fra gli applausi di tanti

amici e compagni della Protezione Civile.

L’Alpino Sergio Torta esegue l’alzabandiera prima della

premiazione nella sede sezionale dell’ANA e dopo è insieme

agli amici volontari fra cui il coordinatore della Sezione

A.N.A. di Parma Enrico Adorni

Un ulteriore riconoscimento a Sergio Torta da parte del Nucleo del Nucleo di protezione Civile degli Alpini

di Collecchio e di Gaiano avviene in occasione di un pranzo organizzato nel febbraio 2015; analoga

riconoscenza è manifestata anche nei confronti di Adriano Rovelli dato che anch’esso ha dovuto cessare il

servizio.

All’evento è presente per l’Amministrazione Comunale l’Assessore Marco Boselli. Egli, oltre a portare il

saluto del Sindaco, ringrazia i volontari per l’opera prestata in oltre trent’anni di attività sul territorio

collecchiese e, quando allertati, in diverse zone d’Italia. Il Gruppo Alpini di Collecchio è rappresentato dal

consigliere Giulio Barbieri, quello di Gaiano dal Capogruppo Antonio Amadasi.

Sergio Torta premiato dall’Assessore Boselli

Anche Adriano Rovelli riceve la targa ricordo.

Alla data attuale i seguenti soci dell’A.N.A. dei Gruppi Alpini di Collecchio e di Gaiano compongono il

locale Nucleo di Protezione Civile:

Antonio Amadasi, Fabio Zecca

Maurizio Donelli Filippo Fornari

Luca Gira Mario Asti

Matteo Galli Amedeo Frattini

Massimo Merli Claudio Montanari

Fabrizio Montanari Gianluca Gatti

Jacopo Maestri Andrea Di Cintio

Gianluca Gatti ha l’incarico di referente per il Nucleo di Protezione Civile.

Un ricordo per chi “è andato avanti”

Il pensiero corre a due bravi volontari che, come dicono gli Alpini, “sono andati avanti”: Giuseppe Ianelli e

Giuseppe Orzi.

Giuseppe Ianelli si prodigò fin dai primi tempi per la costituzione della locale Protezione Civile,

collaborando anche per l’installazione del prefabbricato pervenuto da Buja (UD), destinato a sede; purtroppo

un improvviso malore lo rapì ai suoi cari ed ai tanti amici in ancor giovane età. Giuseppe Orzi è ricordato per

la grande disponibilità e per la laboriosità prima nel Gruppo di Collecchio e quindi in quello neo costituito di

Gaiano; si è sempre distinto per il suo carattere generoso e volto all’altruismo ed in questo modo si è

impegnato nella Protezione Civile.

L’Alpino Giuseppe Ianelli

L’Alpino Giuseppe Orzi

Per la realizzazione di questa testimonianza si ringraziano l’Amministrazione Comunale di Collecchio, i

corrispondenti locali della “Gazzetta di Parma” e di “ TV Parma”, l’Ing. Maurizio Rateo, curatore del sito

www.anacollecchio.it , il socio Ubaldo Delsante per la supervisione e tutti coloro che in qualche modo

hanno dato il loro contributo.