prove & prodotti il software l/minore~ - giornalista it · dei programmi presentati il mese...

6
PROVE & PRODOTTI coordinamento di Andrea de Prisco Il software l/minore"~ seconda parte CJJi Raffa~e !\1asi",=> HotShots 1.0.4 PietureWorks Teehnology, Ine. 640 San Ramon Valley Blvd Danville, CA 94256 http://www.pietureworks.eom W95 O Windows 3.1 o NT. Per macchi- ne Apple, è sufficiente un 68040 (anche se è fortemente raccomandato un PowerPC), un System pari o superiore al 7.1.1. In entrambi i casi occorre avere un CD-ROM driver (l'applicazione non viene fornita su dischetti). e un monitor a colori High Color o True Color (migliaia o milioni di colori). La prima cosa da fare appena lanciato il programma è quella di calibrare il mo- nitor; la cosa è piuttosto semplice in quanto il pacchetto fornisce una striscia di calibrazione che, attraverso la regola- zione congiunta del contrasto e della lu- minosità, impone di vedere una scala di grigi con, all'interno, cifre differenti. Si tratta di un'operazione da non rimanda- re, visto che definisce definitiva mente le più corrette impostazioni per lo scher- mo; curiose, d'altronde, le sorprese che questa regolazione offre riguardo alle impostazioni da noi preferite. A questo punto siamo pronti: vedia- mo come usare il nostro novello am- biente, cercando innanzi tutto di capire a che serve. Lo scopo principale di HotShots è quello di gestire le nostre immagini. In- tendiamoci, niente a che vedere con mostri come PhotoShop, ma non è det- to che ogni volta occorra vincere il pre- Ed ecco la seconda parte dell'articolo dedicato al software minore per l'area di Oigital lmaging. Piccole pièce di software, che di piccolo hanno tutto (costo, manualistica, tipologia d'inter- vento). ma che, talora, si rivelano inso- stituibili per certe funzioni particolari, superspecializzate, che hanno senso, magari, poche volte nella vita, e che, quando vengono chiamate a svolgere il loro compito, lo fanno nel migliore dei modi, in maniera pulita e senza per que- sto battere grancassa. Partendo, pertanto, dal principio che "piccolo è bello", ecco subito la prova di un minuscolo ambiente di trattamen- to dell'immagine, anche questo prodot- to da PictureWorks (la software house dei programmi presentati il mese scor- so). che permette di gestirè, migliorare, acquisire e collezionare immagini in ma- niera rapida, funzionale e amichevole. HotShots, a colpo sicuro Come tutti i pacchetti della Pictu- reWorks, anche HotShots riunisce le versioni per diversi ambienti tutte su un CO, ed è dotato di un manuale d'istru- zioni di sole sei pagine. In ambiente Mac il solo programma occupa 5.5 MB di memoria mentre in W95 lo spazio raggiunge quasi i 7 MB. HS in ogni caso abbisogna di almeno 30 MB di spazio per l'installazione completa (l'installer trasferisce anche le librerie delle imma- gini) e, al runtime, tale valore passa a 50, per le inevitabili operazioni di par- cheggio dei file temporanei. Vediamo un attimo le necessità in ter- mini di macchina. Per le macchine·basa- te su architettura lntel, occorre almeno un 486, un minimo di 16 MB di RAM, HotShots 1.0.4 LivePix 1.0 LivePix 1.0 The LivePix Company 531 Howard Street. Third FloorSan Franciseo, CA 94105 USA. http://www.livepix.eom I 226 MCmicrocomputer n. 186 - luglio-agosto 1998

Upload: haque

Post on 17-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

PROVE & PRODOTTI coordinamento di Andrea de Prisco

Il software l/minore"~seconda parte

CJJi Raffa~e !\1asi",=>

HotShots 1.0.4PietureWorks Teehnology, Ine.640 San Ramon Valley BlvdDanville, CA 94256http://www.pietureworks.eom

W95 O Windows 3.1 o NT. Per macchi-ne Apple, è sufficiente un 68040 (anchese è fortemente raccomandato unPowerPC), un System pari o superiore al7.1.1. In entrambi i casi occorre avereun CD-ROM driver (l'applicazione nonviene fornita su dischetti). e un monitora colori High Color o True Color (migliaiao milioni di colori).

La prima cosa da fare appena lanciatoil programma è quella di calibrare il mo-nitor; la cosa è piuttosto semplice inquanto il pacchetto fornisce una strisciadi calibrazione che, attraverso la regola-zione congiunta del contrasto e della lu-minosità, impone di vedere una scala digrigi con, all'interno, cifre differenti. Sitratta di un'operazione da non rimanda-re, visto che definisce definitiva mente lepiù corrette impostazioni per lo scher-mo; curiose, d'altronde, le sorprese chequesta regolazione offre riguardo alleimpostazioni da noi preferite.

A questo punto siamo pronti: vedia-mo come usare il nostro novello am-biente, cercando innanzi tutto di capirea che serve.

Lo scopo principale di HotShots èquello di gestire le nostre immagini. In-tendiamoci, niente a che vedere conmostri come PhotoShop, ma non è det-to che ogni volta occorra vincere il pre-

Ed ecco la seconda parte dell'articolodedicato al software minore per l'areadi Oigital lmaging. Piccole pièce disoftware, che di piccolo hanno tutto(costo, manualistica, tipologia d'inter-vento). ma che, talora, si rivelano inso-stituibili per certe funzioni particolari,superspecializzate, che hanno senso,magari, poche volte nella vita, e che,quando vengono chiamate a svolgere illoro compito, lo fanno nel migliore deimodi, in maniera pulita e senza per que-sto battere grancassa.

Partendo, pertanto, dal principio che"piccolo è bello", ecco subito la provadi un minuscolo ambiente di trattamen-to dell'immagine, anche questo prodot-to da PictureWorks (la software housedei programmi presentati il mese scor-so). che permette di gestirè, migliorare,acquisire e collezionare immagini in ma-niera rapida, funzionale e amichevole.

HotShots,a colpo sicuro

Come tutti i pacchetti della Pictu-reWorks, anche HotShots riunisce leversioni per diversi ambienti tutte su unCO, ed è dotato di un manuale d'istru-zioni di sole sei pagine. In ambienteMac il solo programma occupa 5.5 MBdi memoria mentre in W95 lo spazioraggiunge quasi i 7 MB. HS in ogni casoabbisogna di almeno 30 MB di spazioper l'installazione completa (l'installertrasferisce anche le librerie delle imma-gini) e, al runtime, tale valore passa a50, per le inevitabili operazioni di par-cheggio dei file temporanei.

Vediamo un attimo le necessità in ter-mini di macchina. Per le macchine·basa-te su architettura lntel, occorre almenoun 486, un minimo di 16 MB di RAM,

HotShots 1.0.4LivePix 1.0

LivePix 1.0The LivePix Company531 Howard Street.Third FloorSan Franciseo, CA94105 USA.http://www.livepix.eom

I

226 MCmicrocomputer n. 186 - luglio-agosto 1998

file

~

mio Nobel. In parole povere HS è uncattura-immagini da fonti esterne, conalcune funzioni d'editing. Cuore e animadi tutto il sistema è il Remote Control,una specie di telecomando che comparea destra dello schermo e che mette a di-sposizione pressoché tutti i comandi adisposizione del pacchetto (comandiche, peraltro, sono disponibili, in formatradizionale, anche sotto il classico me-nu).

Razionalizzando le tecniche di acquisi-zione, le immagini possono essere rica-vate da quattro canali principali; da libre-rie già esistenti, da una telecamera, dauno scanner e da Internet. Nel primocaso l'acquisizione all'ambiente è diret-ta e immediata, nel secondo e terzo (Ga-mera e scanner) occorre collegare la pe-riferica e avere il driver TWAIN. Una vol-ta collegata la periferica, il pacchetto lariconosce e apre una successiva fine-

La finestra d'apertura diHotShots; si noti, a de-stra, l'hander, un teleco-mando virtuale che gesti-sce tutte le attività delprogramma.

stra dove selezio-nare le opportuneopzioni. Una voltapoi che la perifericaè stata riconosciutae scelta per l'acqui-sizione, occorreràsolo setta re le rela-tive preferenze digestione (apriresingole immaginiselezionçlte, creareuna collezione adhoc o aggiungere

immagini a una selezione esistente).

file Modlllci

Resta infine la disponibilità di acquisi-re immagini da Internet. cosa che, èprevedibile, rappresenta il maggior cam-po d'azione del pacchetto. Il vero van-taggio di quest'ambiente rispetto allaclassica scelta del "Save image as ... "sta nella compatibilità tra i due ambien-ti, che supportano il Drag&Drop diretto.Purtroppo, non si sa bene per qualemotivo, il supporto del D&D da Internetè riservato solo a Explorer (e non a Net-scape), mentre è completamente fun-zionale negli altri ambienti (è possibiletrascinare un file immagine direttamen-te nella finestra di HS perché possa es-sere visualizzato). Sempre a propositodi WWW, c'è da dire che il RemoteControl già contiene, preregistrat~ unaserie di siti correlati all'argomento im-magine, come Yahoo ImageSurfer, Ly-cos PictureSearch, la Libreria del Con-gresso, PhotoWeb, PhotoNet. Pathfin-

der Photolinks,Pathfinder Shot-Photos.

Una volta acqui-sita l'immagine,essa può esseretrattata in variomodo, sia dal pun-to di vista dellaqualità che dellasua collocazione;HS dispone di unsottoambiente,chiamato EnhanceMode, cui si acce-

Alcune fasi di editing diuna immagine, gestiteda Remote Control; sinoti l'errore di ortogra-fia nel menu.

File ""10l11f1(Q Immaqlll. Flnestrtl Aiuto ,. file 't(l(1lflCa lmmtllglnf' flnt\tra Aiuto

...---

MCmicrocomputer n,186 - luglio-agosto 1998 227

See your photos awhole new wa,y...

PholoNll IllS you SII, share & storeyour photos onllne so y an orderreprints & enlargements a d evencreate photo glfUl

Un esempio di galleria, che raccoglie immagini le-gate insieme da uno stesso filo conduttore o dauna stessa logica d'utilizzo.

TIFF, EPSF, Photo CD, PhotoShopin versione 2.0, GIF; per gli altri for-mati non c'è problema, basta conti-nuare a leggere l'articolo) Le imma-gini possono essere scorse in mi-

niatura, fotogramma per fotogramma, osi può affidare al programma il compitodi mostrarcele in ordine o in maniera ca-suale a determinati intervalli, magari in-framezzandoli di effetti speciali.

Concludendo, possiamo dire che Hot-Shots prosegue nella politica di Pictu-reWorks di offrire pacchetti di costo bas-so, estremamente specializzati nelle fun-zioni, ma efficienti e funzionai i da usare.HotShots è dawero il valido complemen-to dei programmi presentati il mesescorso.

LivePix, version'e 1.1.5Ancora di più

Se HotShots rappresenta l'entry leveldi.questo tipo di utility, LivePix, a costi

M ://M!M tllMt,tOn'\ .1r1 &02. ttr,

I

HotShots e il mondo Internet;eccoci in linea con la Libreriadel Congresso e con Photo-Net; alcuni link, presenti nellelibrerie, sono purtroppo datati.

mente alla famiglia dell'editing.E passiamo alla sezione dello Share

Mode, che in HS significa diverse cose.Immagini singole, gruppi di provini, colle-zioni intere possono essere stampatecon numerose varianti (di forma, dimen-sioni e colore) su carta, possono essereconfezionate per essere inviate comeNetCard (ad esempio un biglietto augura-le da spedire per e-mail), o inserite in unpasse-partout (diversi sono compresi nelCD). E l'apertura con l'esterno è tantoampia che un pulsante ad hoc permettedi accedere, su Internet, a una serie dieditori e di pubblicazioni, oltre a metterea disposizione numerosi e utili indirizzi dimailing list e discussion group.

E, infine, cosa c'è di meglio di unbell'album fotografico? Anche questonon manca, e la procedura per crearlo èsemplice, visto che è possibile creare, alvolo, un intero album semplicemente se-lezionando la cartella che contiene le im-magini (file supportati JPEG, BMP, PICT,

Ue.1lMtiwMo.A.~SUB.C.Il 1l.RQJl1t

~"'I"-it_t.: ~\tLt.t::N@!) -._--

~ -.... tiIlIalJllD~ Showcase ~

N••••0"'11II.I

m. EOIl Vlow Go F"""rtltl W1.do.. Aiuto

o _. "'t •• Am•••••• lAtmory hm 1II. U_r.ry 01_

••• •. Cl Cl è Ci ~ A .' i:IR.trtttl Hon'W••••. Itl Mlll hV'llf'ttu L"'tM' .1'1,1' ".,....MM.

de schiacciando un bottone sul RemoteControl, e che permette diverse opera-zioni tutte piuttosto utili; vediamo ilQuickFix, che analizza automaticamentel'immagine, in molti casi rendendo la piùbrillante e pulita; lo SmartPix, un tool didescrizione della figura, che, in base adalcuni parametri (periferica di acquisizio-ne, condizioni di illuminazione e qualitàdelle superfici, acquisizione da interni oda esterni) riaggiusta l'immagine qualita-tivamente. Pratica e utile funzione è il co-siddetto Fix By Example, che permettedi eseguire una serie di provini sulle im-magini, conservandoli tutti in una colle-zione in modo poi da scegliere le miglio-ri; non manca poi una piccola sezione dieffetti speciali che permette di gestire fil-tri, effetti curiosi, e cambiamenti che, ta-lora, combinando le diverse possibilità,divengono inaspettati. Questo sottoam-biente, poi, non poteva mancare di una

tavolozza di tool, ap-La finestra di aper- partenenti essenzial-tura del pacchetto.

- 2 ___ •• __ 2

228 MC'microcomputer n. 186 - luglio-agosto 1998

A fronte di tanta dovizia di funzioni,LivePix si basa su un'unica finestrache accoglie due sottofinestre; a sini-stra abbiamo quella più grande, desti-nata alla visualizzazione dell'immagine,a destra c'è la palette degli album edelle gallerie, che rappresentano poiuna specie di catalogo in linea da cuiprelevare, nel caso, progetti già prontio particolari da utilizzare per le nostrenecessità. Alla estrema sinistra c'è poila palette dei tool, tutti di uso intuitivo,anche se quello davvero interessante èl'ultimo, che contiene l'eliminatore diocchi rossi, il distorsore (una specie di

biente si lascia prendere facilmente lamano, per ritrovarci poi con zibaldoniinestricabili e difficilmente gestibili.

Le foto utilizzate possono esseretrattate in vario modo, per eliminare di-fetti intrinseci, come occhi rossi od om-bre in contrasto; la stessa palette per-mette di regolare luminosità e contra-sto, applica effetti speciali e rappresen-ta spesso la strada migliore per creareimmagini da visualizzare in un sito In-ternet. E tutto questo è facile e pratico,visto che, a onta della mancanza disupporto cartaceo, la documentazionein linea è del tutto esauriente (il docu-mento .POF è di oltre cento pagine).Inoltre il pacchetto incorpora anche unesauriente tutorial animato, che illustraper filo e per segno l'uso dei diversitool dell'ambiente.

L'ambiente di lavorodi LivePix

La tecnica di inserimento di ombre su una immagine, una delle caratteristichepiù divertenti del pacchetto.

La finestra di editingdi una immagine, con,a sinistra, la tavolozzadei tool.

particolari, chesemplificano la ro-tazione degli og-getti, l'applicazione di prospettive, il ri-taglio di particolari, la sostituzione di fo-to, la distorsione di immagini e altro. E'inoltre possibile inserire testo, disegna-re forme, aggiungere ombreggiature esfumature; inoltre LivePix adotta stru-menti sofisticati che consentono di im-postare e modificare colori e tinte dellefoto.

La filosofia di LivePix si basa su unambiente facilmente gestibile e su unaserie di accessori che permettono direalizzare tutto quanto finora detto nelpiù facile dei modi; il mattone di basedell'ambiente è il progetto, che rappre-senta la prima fase di realizzazione diqualunque oggetto, sia esso una pre-sentazione, una pagina di rivista, unacomunicazione o altro. La sua imposta-zione ricorda da vicino il lavoro delmondo reale; come in questo, l'utenteraccoglie immagini, le ritaglia, esegueacquisizione di foto, aggiunge effettispeciali e, quando pronte, mette daparte le sue composizioni per utilizzarlepoi in un contesto più ampio. Infatti lafase successiva è la realizzazione diuna galleria, che a sua volta passa at-traverso la fase intermedia degli album;in altri termini è possibile creare albumseparati che raccolgono foto di fami-glia, le immagini dell'ultima estate, i di-segni di progetto di un nuovo pneuma-tico, un catalogo di una mostra, un dé-pliant di un'agenzia di viaggi. Più galle-rie possono essere consultate insieme,per crearne altre composite; in questocaso l'unico limite (tanto per cambiare,n.d.a.d.p.) è la fantasia dell'utente, an-che se una raccomandazione sull'ordi-ne non guasta, visto che questo am-

però maggiori, rappresenta un passoavanti, anche se dobbiamo confessareche, almeno all'inizio, non ci eravamoaccorti delle vere potenzialità di questopacchetto.

Quando questo pacchetto ci è capita-to per la prima volta tra le mani, nonpossiamo nascondere di aver provatoun po' di delusione. Ci siamo, infatti, ri-trovati di fronte a una scatola di gran-dezza media, per la verità neppure tantoben realizzata, e che conteneva, all'in-terno, solo un CO che sembrava, piùche altro, una mosca perduta in una cat-tedrale. Niente altro, non cartoline di re-gistrazione, non manuali, nulla, solo ilCO.

L'aspetto, come dire, piuttosto di-messo del pacchetto ci lasciava pensa-re trattarsi di un prodotto di non elevataqualità, anche se il prezzo non era peròda shareware. Ma abbiamo avuto im-mediatamente possibilità di cambiareopinione appena installato il program-ma e lanciata l'applicazione.

Mai giudicare dalle apparenze! Il pro-gramma, innanzi tutto, ha un'interfacciadi grandissima qualità. L'ambiente ese-gue, al minimo, tutte le funzioni delpacchetto precedente, e, in più, nepossiede molte altre. Il manuale, seb-bene non presente in formato cartaceo,è comunque inserito sul CO, sotto for-ma di file Acrobat (POF). Ma procedia-mo con ordine, nell'illustrare le caratte-ristiche di questo pregevole program-ma.

Innanzi tutto occorre precisare che ilprogramma è disponibile sia in ambien-te Macintosh sia PC; le specifiche so-no, più o meno, quelle del pacchettoprecedente, e anche l'ingombro dei fileè, più o meno, lo stesso. LivePix è unprogramma di composizione graficamolto divertente per la creazione di car-toline, biglietti d'auguri, presentazionitipografiche, creazione di album, foto-grafie dotate di effetti speciali, paginedi pubblicazioni cartacee, pagine Web.LivePix è dotato inoltre di strumenti

MCmicrocomputer n. 186 - luglio-agosto 1998 229

• ••Stiamo parlando di piccole cose, e approfittiamo dello spazio rimasto perraccontare di altre due. La prima è un potente pacchetto di editing graficoper Macintosh (di piccolo ha solo il prezzo, come vedremo), la seconda èun'utility che, partita per svolgere un solo compito, è cresciuta negli anni fi-no a divenire un potente programma di grafica.Il pacchetto per Mac è notissimo nell'ambiente dello shareware (mi perdo-nerà Va Iter Di Dio se invaderò per un attimo il suo campo; ora e mai più,promesso!). Graphic Converter (http://wwwlemkesoft.de. e-mail [email protected]) è un prodotto shareware (la copia si presenta, al lancio, conuno splashscreen che dura una manciata di secondi e che invita perentoria-mente a registrarsi, prezzo 45$) , giunto alla versione 3, è un prodotto digrandissimo pregio. Partito, all'inizio, come semplice convertitore grafico, siè arricchito, con il passare del tempo, fino a divenire un vero e proprio am-biente di editing, raffinato e amichevole.MCmicrocomputer ha avuto altre volte modo di parlarne e approfittiamo diquesto riquadro solo per indicarn'e le caratteristiche principali, invitando i let-tori a scaricare la copia dall'indirizzo fornito. L'applicazione ha, comunque,una larga diffusione, visto che è anche presente, in maniera diffusa, sui nu-merosi CD che l'editoria informatica presenta puntualmente in edicolaIl programma (gira indifferentemente su macchine dotate di 680xO e diPPC), se dovesse essere descritto in tutte le sue caratteristiche, occupereb-be ben più di un articolo a lui dedicato; ma certe sue opzioni lo distinguonodawero da pacchetti commerciali anche di medio e alto costo. Vediamonequalcuna! Accanto ai soliti tool di editing (con particolarità anche molto inte-ressanti) vediamo anche uno slideshow, che è capace, autonomamente, di"estrarre" da una memoria di massa tutte le immagini presenti, senza alcu-na differenza di formato (a proposito, i formati supportati sono circa una cin-quantina, mica uno scherzo!); interessante la possibilità di convertire, in bat-ch, anche collezioni complete, prelevate magari da cartelle o memorie dimassa diverse. Ogni immagine può essere commentata singolarmente, èpossibile aggiungere effetti molto complessi, sono supportati i plug-in di

PhotoShop e compatibili. E, se mi permettete una nota personale, GraphicConverter mi ha sovente e "pulitamente" tolto dagli impicci nello spedire leimmagini"dei miei articoli alla redazione.

Capture Professional (in gergo Cappro) è anch'esso un pacchetto che, parti-to per uno scopo preciso, si è poi, via via, a mano a mano, arricchito di unaserie impressionante di caratteristiche, che, possiamo ben dirlo, hanno mo-dificato profondamente gli scopi iniziali. Ne parleremo diffusa mente in unaprova completa, visto che a settembre uscirà la versione 4, completamenterivisitata e aggiornata.Cappro è uno di quei package frutto dell'inventiva di una sola persona che,realizzato quanto aveva in mente, ha poi messo su una piccola softwarehouse (in questo caso la SoftWorx) che gestisce le vendite e l'assistenzaclienti. Il pacchetto in versione demo (si tratta del pacchetto full featured,salvo per il fatto che le immagin.i prodotte recano un banner, pubblicizzanteil nome del pacchetto, che si posiziona a caso sulla pagina) può essere scari-cato dai soliti indirizzi (tucows.com, filepile.com, download.com) e reso ope-rativo in linea, ricevendo, a fronte del pagamento (30$), un codice di attiva-zione e, se lo si desidera, anche il manualetto d'istruzioni stampato. Scopoprimo e originario di CP è quello di gestire gli screenshot, vale a dire di crea-re hardcopy dello schermo. Solo che qui, al contrario di quanto già Print-Screen fa, l'operazione può essere migliorata selezionando le finestre dasalvare, visualizzando menu, eseguendo copie ritardate, selezionando areepoligonali, e cosl via.Da qui, Cappro è poi divenuta un'applicazione ben più efficiente, incorporan-do un ambiente di conversione grafica, un editor d'immagine molto avanza-to e la possibilità di gestire le immagini stesse in vario modo e in diverse ot-tiche. In funzione di quanto detto prima circa la nuova release, è meglio fer-marsi qui. Sarà solo opportuno dire che Mr. Mazurik assicura ai clienti regi-strati l'aggiornamento gratuito nell'ambito della stessa release (ce ne sonostate, sulla 3, ben venti) e un ridottissimo prezzo per l'aggiornamento.

Capture Profession" 3Po..tìll •...•• __ ....,.....-n-

--

--.~~"".iMIla,.ltfcptvt'Sl'fA

pinzetta che permette di afferrare unpunto dell'immagine e di tirare; l'imma-gine stessa si comporterà come sefosse stata stampata su una lamina digomma) e il creatore d'ombre.Quest'ultimo tool è davvero sofisticato,visto che permette di gestire l'ombra inmaniera quasi chirurgica, stabilendo ladistanza, la sfumatura, il colore, l'opa-cità, il bordo e la direzione. Anche lostrumento Testo è interessante, anchese, originale in certe caratteristiche(piacevole, ad esempio, l'effetto "diffu-sione", che sbava lo scritto sui bordi),lo avremmo preferito più professionalein altre. L'effetto "ruota" non ha in sénulla di originale mentre il tool di dise-

230

gno possiede anche il simbolo del fu-metto; la forbicina, invece, è molto di-vertente da usare, visto che possiedegià diversi profili di taglio preimpostati.

Per concludere diremo quindi che Li-vePix è una valida alternativa a Hot-Shots, grazie a certe sue caratteristi-che che lo rendono più raffinato e po-tente, ma soprattutto grazie al suobuon sistema di gestione delle imma-gini , basato su una gerarchia ordinatadi progetti, album e gallerie; questoevita di ritrovarsi, come dicevamo, inun infernale guazzabuglio di oggettisenza né capo né coda, cosa non im-probabile quando si lavora con unagrossa quantità di immagini.

ConclusioniSi conclude, così, questo breve excur-

sus sui pacchetti minori di manipolazionedell'immagine, ma ritorneremo sull'argo-mento, visto che, ad esempio, solo i filtridi PhotoShop meriterebbero una puntataa sé stante. La cosa più interessante, inquesto software, è la straordinaria pa-zienza di piccole software house che rea-lizzano praticamente delle piccole utilitygrafiche che, ad un prezzo contenuto,permettono di risolvere un problemacontingente, che altrimenti avrebbe ri-chiesto fatica e perdita inutile di tempo.Sempre nell'ottica che non è necessariosempre vincere il Nobel... lì::r5

MCmicrocomputer n. 186 - luglio-agosto 1998