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PROVINCIA DI ANCONA Assessorato Politiche Sociali, Giovanili, Pace, Immigrazione, Cooperazione Internazionale - Ufficio Politiche Giovanili - Per ogni progetto/iniziativa utilizzare il formulario eventualmente corredato di ogni altra documentazione ritenuta utile ai fini della valutazione. MANUALE E FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DA PARTE DEI GIOVANI E GRUPPI DI GIOVANI L.R. 46/95

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PROVINCIA DI ANCONAAssessorato Politiche Sociali, Giovanili, Pace, Immigrazione, Cooperazione Internazionale

- Ufficio Politiche Giovanili -

Per ogni progetto/iniziativa utilizzare il formulario eventualmente corredato di ogni altra documentazione

ritenuta utile ai fini della valutazione.

La presentazione dovrà avvenire entro e non oltre il 20/09/2004

MANUALE E FORMULARIO PER LAPRESENTAZIONE DEI PROGETTI DA

PARTE DEI GIOVANI E GRUPPI DI GIOVANI

L.R. 46/95

Disposizioni per la compilazione:

Il formulario deve essere utilizzato per la presentazione di un solo progetto e/o di una sola iniziativa eventualmente corredata di ogni altra documentazione ritenuta utile ai fini della valutazione;

La presentazione dovrà avvenire entro e non oltre il 20/09/2004 utilizzando uno dei seguenti metodi alternativi:- raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a: Amministrazione Provinciale di Ancona

- Ufficio Politiche Sociali e Giovanili, C.so Stamina n°60 - 60100 ANCONA (a tal fine fa fede il timbro a data dell’ufficio postale accettante);

- consegna a mano presso gli uffici provinciali entro le ore 13,00 del giorno 20/09/2004; I progetti dovranno essere redatti sul modulario di seguito allegato. Per la presentazione di più

progetti è possibile fotocopiarlo oppure scaricarlo dal sito internet www.provincia.ancona.it “Politiche Giovanili”, o richiederlo all’indirizzo e-mail [email protected];

Unitamente alla scheda progettuale potranno essere allegati tutti i documenti che si ritengono utili per una migliore valutazione del progetto;

La scheda progettuale dovrà essere inoltrata anche in formato elettronico Word (su floppy disk o cd-rom);

La conclusione dei progetti dovrà avvenire entro il termine perentorio del 10/06/2005; La rendicontazione ed il prospetto di certificazione delle spese sostenute dovranno pervenire

all’Ufficio Politiche Sociali e Giovanili a conclusione del progetto e comunque entro e non oltre il giorno 30/06/2005, pena la perdita dei benefici economici riconosciuti al progetto approvato;

Successivamente alla valutazione e all’approvazione, l’Ufficio Politiche Sociali e Giovanili provvederà ad informare tutti i gruppi giovanili del contributo riconosciuto e di quello attribuito al progetto. Successivamente si provvederà a comunicare a tutti le modalità di rendiconto.

Per ogni eventuale comunicazione e/o richiesta di informazioni è possibile rivolgersi direttamente all’Ufficio Politiche Sociali e Giovanili della Provincia di Ancona (tel. 071.5894398 - fax 071.5894366 – e-mail [email protected])

In attesa di approvazione del Piano annuale regionale 2004, si allega il Piano annuale 2003 i cui criteri ed indirizzi restano validi anche per l’anno in corso.

Allegato “A” alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 793 del 03/06/2003

PIANO ANNUALE DI ATTUAZIONE DELLA DELIBERAZIONE AMMINISTRATIVA N. 59/2001 CONCERNENTE GLI INTERVENTI DI

PROMOZIONE E COORDINAMENTO DELLE POLITICHE IN FAVORE DEI GIOVANI ANNO 2003.

Art. 1

Criteri generali e finalità

La Regione Marche intende dare piena attuazione alla Legge Regionale 12.04.1995 n. 46, in linea al Programma Triennale approvato con D.A. n. 59/2001 con interventi finanziari e linee di indirizzo destinate a:

- promuovere la partecipazione sociale ed il benessere individuale dei giovani, compresi nella fascia tra i 18 e i 29 anni;

- promuovere forme associative ed aggregazioni formali ed informali tra i giovani;- operare affinché si creino presupposti per l’acquisizione di identità, competenze ed

autonomia nei giovani.

Obiettivi

In attuazione alla Legge Regionale n. 46/1995, e sue successive modificazioni - si individuano i seguenti obiettivi da perseguire attraverso la funzione di supporto delle Amministrazioni Provinciali:

- stimolare la progettazione autonoma dei giovani e degli adolescenti, fornendo sostegni tecnici adeguati;

- stimolare i Comuni, singoli o associati, e le Comunità Montane, alla progettazione in favore dei giovani, intervenendo con proprie risorse finanziarie, anche attraverso sostegni tecnici e di consulenza, dando priorità ai programmi d’intervento che coinvolgono i Comuni dell’Ambito Territoriale;

Art. 2

Criteri di indirizzo e modalità di applicazione del Piano annuale 2003 di attuazione.

- la tipologia di servizi che dovrà essere presente nell’articolazione dei programmi attuativi dei progetti presentati, dovrà rispondere almeno alle seguenti caratteristiche:

a) promozione dell’aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee, anche inerenti le attività artistiche e culturali e multimediali e comunque orientate a favorire l’emergere multiforme della creatività giovanile, attraverso forme di animazione o di costruzione di eventi ricorrenti significativi, anche autogestiti dai giovani;

b) promozione dei servizi di informazione e promozione (Informagiovani);c) promozione della collaborazione sistematica con associazioni ed

organizzazioni già presenti sul territorio, oppure incentivazione della loro costituzione;

d) promozione dell’aspetto relazionale tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali e da diverse culture, incentivando la partecipazione dei giovani a scambi interculturali;

- i progetti presentati dovranno contenere programmi di azioni operative che tengano conto dell’attivazione o del sostegno dei seguenti servizi per i giovani dai 18 ai 29 anni:

a) utilizzo diversificato dei Centri di Aggregazione per Adolescenti per i giovani oltre i 18 anni;

b) Centri di servizi di informazione e promozione (Informagiovani);

- è compito dell’Amministrazione Provinciale, avvalendosi del Coordinamento Provinciale e/o di una struttura tecnica di supporto:a) valutare e ammettere a finanziamento i progetti presentati dagli Enti Locali, in

forma singola o associata, dando priorità ai programmi d’intervento che coinvolgono i Comuni dell’Ambito Territoriale;

b) valutare e ammettere a finanziamento i progetti presentati direttamente dai giovani;

c) provvedere alla formazione degli operatori attraverso l’istituzione di appositi corsi di aggiornamento rientranti nel proprio programma formativo.

Art. 3

Criteri di finanziamento dei progetti

Gli interventi destinati ai giovani potranno usufruire del cofinanziamento regionale solo nel caso rispondano ai seguenti requisiti:

- sono ammessi a finanziamento combinazioni di diversi tipi di intervento nel quadro di uno stesso progetto, purché tali combinazioni vengano adeguatamente motivate;

- non sono ammessi a finanziamento progetti o attività che assommino semplicemente, senza alcun criterio negli obiettivi e nelle attività, gli interventi enunciati nel comma precedente;

- i corsi ed i laboratori sono finanziati soltanto se funzionali alla realizzazione di uno o più progetti; pertanto non sono ammessi a finanziamento progetti che riguardino esclusivamente la realizzazione di corsi o laboratori;

- le ricerche sono ammesse a finanziamento soltanto nel quadro di uno dei precedenti tipi di progetto, per verificarne la fattibilità e le caratteristiche;

- si privilegia l’attenzione e la sensibilità per gli aspetti della comunicazione interculturale, laddove il

territorio e le Comunità locali si presentino con spiccate caratteristiche multiculturali.

La Regione interviene finanziariamente a sostegno degli interventi destinati ai giovani a condizione che sia rispettato il principio del cofinanziamento da parte dei Comuni e delle Comunità Montane presentatari di progetto, secondo quanto di seguito enunciato:

- nel caso di “progetti comunali”, il Comune deve contribuire con una quota di risorse proprie non inferiori al 40% della spesa complessiva prevista dal progetto. Nel computo delle “risorse proprie” possono confluire anche risorse di privati, fondazioni, ecc.. E’ vietato il cofinanziamento delle stesse attività inserite in un progetto, in base a leggi settoriali diverse. E’ ammesso invece il finanziamento in base a leggi settoriali diverse di attività complementari nel quadro dello stesso progetto, attraverso un’adeguata documentazione che ne legittimi il significato. Resta comunque inteso che le risorse finanziarie provenienti da altre leggi non entrano a far parte del computo delle “risorse proprie” utilizzate dal Comune per coprire la quota del cofinanziamento;

- nel caso di progetti sovracomunali la quota di cofinanziamento – a carico degli Enti Locali aggregati – non può essere inferiore al 20% su ogni singolo progetto. Il cofinanziamento complessivo del progetto, in questo caso, viene coperto secondo criteri da concordare tra gli Enti Locali coinvolti.

- è previsto un tetto massimo di costo progettuale ammissibile a finanziamento regionale di 20.658,28 Euro (L. 40.000.000) per progetti presentati in forma singola dagli Enti Locali o dai giovani autonomamente, elevabile a 30.987,41 Euro (L. 60.000.000) nel caso di progetti presentati dagli Enti Locali in forma associata.

Pertanto:a) nel caso di progetti presentati da singoli Enti Locali, il contributo regionale,

commisurato al 60% di costo progettuale ammissibile a finanziamento regionale, non potrà superare il limite massimo di 12.394,97 Euro (L. 24.000.000);

b) nel caso di progetti presentati da Enti Locali in forma associata, il contributo regionale, commisurato all’80% di costo progettuale ammissibile a finanziamento regionale, non potrà superare il limite massimo di 24.789,93 Euro (L. 48.000.000).

Le Amministrazioni Provinciali a cui verrà assegnata la quota delle risorse regionali, debbono accertare, in sede di valutazione dei progetti, ai fini della loro ammissibilità al finanziamento regionale, il rispetto delle predette percentuali di cofinanziamento comunale o sovracomunale, attestandolo in sede di compilazione dell’elenco dei programmi di intervento da trasmettere alla Regione Marche.

Alle Amministrazioni Provinciali spetta l’individuazione, con propri atti e criteri, delle modalità per la presentazione dei Piani Territoriali Giovani, così come previsto dal “Programma di interventi a favore dei giovani e degli adolescenti “2001/2003” (D.A. 59/2001) e dei progetti proposti direttamente dai giovani, nonché le procedure seguite per la loro valutazione.

Nella fase di programmazione le Amministrazioni Provinciali debbono orientare la ripartizione delle risorse a livello di Ambiti Territoriali, riservandosi, comunque, la possibilità di una loro rimodulazione sulla base della valutazione dei progetti ammissibili.

I tempi e le modalità di presentazione dei progetti per l’anno 2003 sono così fissati:

- i progetti, che rientrano nelle finalità di cui al successivo articolo 4, punto 1), dovranno pervenire presso le relative Amministrazioni Provinciali competenti territorialmente entro il 20 settembre 2004;

- le Amministrazioni Provinciali dovranno inviare, entro il 15 giugno 2004, al

Servizio Politiche Sociali ed Integrazione Socio Sanitaria della Regione Marche, una relazione dettagliata sull’utilizzo dei fondi impiegati nell’anno 2003 per gli interventi a favore dei giovani, ai fini dell’assolvimento della prescrizione di cui all’art. 6, comma 2, della L.R. 46/95.

Detta relazione dovrà rispondere alle seguenti indicazioni:- Comune o soggetto di riferimento; - descrizione dell’intervento;- costo previsto;- costo sostenuto;- contributo regionale;- cofinanziamento da Ente Locale o da privato.

- I soggetti (pubblici e privati) che realizzeranno progetti nell’anno 2003 dovranno certificare le spese sostenute compilando un’apposita scheda. Una volta raccolta la rilevazione delle spese, le Amministrazioni Provinciali dovranno inviare, entro il 15 giugno 2004, unitamente alla relazione di cui al precedente comma, le predette schede, al Servizio Politiche Sociali ed Integrazione Socio Sanitaria della Regione per consentire la rilevazione uniforme dei dati statistici che verranno poi elaborati dall’Osservatorio Regionale per le Politiche Sociali.

- All’Amministrazione Provinciale spetta anche il compito di individuare risorse proprie aggiuntive rispetto a quelle regionali e comunali; tali risorse vanno considerate nella misura almeno del 10% rispetto al Fondo regionale di cui al punto 1) del successivo articolo 4).

Art. 4

Riparto dei fondi:

- Il presente Piano Annuale di attuazione del Piano Triennale determina i criteri e le modalità di ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie regionali dando priorità ai progetti concertati a livello di Ambito Territoriale Sociale, tenendo conto della seguente articolazione:

1) l’apposito stanziamento di bilancio regionale è destinato alle Amministrazioni Provinciali per le seguenti finalità:1.a) cofinanziare i progetti presentati dai Comuni, singoli o associati, e dalle Comunità Montane;1.b) cofinanziare i progetti proposti e gestiti direttamente dai giovani;

- Lo stanziamento regionale destinato alle Amministrazioni Provinciali per le

finalità del presente Piano, di cui al punto 1) che precede, va ulteriormente ripartito:a) il 90% della quota di stanziamento regionale destinato a ciascuna Provincia è da

impiegare negli interventi di cui al punto 1.a);b) il 10% della quota di stanziamento regionale destinato a ciascuna Provincia è da

impiegare negli interventi di cui al punto 1.b);

Il riparto dello stanziamento regionale destinato alle Amministrazioni Provinciali, previsto dalla legge di bilancio 2003 della regione Marche, avverrà sulla base della percentuale dei giovani compresi nella fascia di età 18 –29 anni residenti sui rispettivi territori provinciali.

- Nel caso in cui la quota di stanziamento del 10% destinata ai progetti presentati direttamente dai giovani, di cui al sopraindicato punto 1.b) non venisse utilizzata o fosse utilizzata parzialmente, le economie potranno essere impiegate dalle Amministrazioni Provinciali per sostenere gli interventi di cui al punto 1.a), previa debita comunicazione alla Regione Marche da inserire nell’elenco dei programmi d’intervento ammessi a finanziamento.

1. SOGGETTI PROPONENTI:

Denominazione Associazione/Gruppo giovani Associazione Musicale Culturale “Il Cusanino”

Via Oberdan n. 59 - c.a.p. 60024 Comune Filottrano (An)

C/c Bancario 010135095 Banca di Credito Cooperativo di Filottrano ABI 08549 CAB 37369 CIN Z

Responsabile del progetto:

Nome Alessandro Cognome Tarabelli

Nato a Filottrano il 30/04/1979 Residente a Filottrano in Via Oberdan

c.a.p. 60024 Telefono 071/7220595 Fax 071/7220595

Cell 338/4697327

Indicare i nominativi dei componenti del gruppo/associazione giovanile:Alessandro TarabelliIrene SantoniDaniele RaffaelliRoberto SampaolesiChiara PrincipiMarta SantoniAugusto BracacciniJerri SturaAndrea GiaconiAndrea LambertucciDiego GarbugliaMichele GambiniLaura Pierucci

2. NOTIZIE DEL PROGETTO

Titolo del progetto o iniziativa: RegistrAzioni in Fabbrica

Durata del progetto:Inizio 20/10/2004 Fine 10/06/2005

Descrizione del progetto:

Il 21/06/2001 è stata inaugurata a Filottrano una sala prove per gruppi musicali, denominata “Fabbrica Della Musica”. L’Associazione Musicale Culturale “Il Cusanino” organizza eventi musicali in collaborazione con il Comune di Filottrano ormai da un anno e mezzo. Elemento fondante del nostro gruppo è il desiderio di creare momenti di aggregazione e di scambio. Per raggiungere ancora meglio questo obiettivo abbiamo chiesto la gestione della “Fabbrica della Musica”. La struttura è parzialmente attrezzata. La nostra Associazione vuole potenziarne la funzione, sia dal punto di vista tecnico sia facendone un luogo di crescita e di incontri per noi giovani. Il nostro obiettivo è quello di rendere più viva la Fabbrica della Musica, per far ciò abbiamo bisogno innanzitutto di migliorarne l’attrezzatura tecnica.Il progetto quindi si divide nelle seguenti fasi:

Ottobre ‘04 – Dicembre ‘04: allestimento della sala prove e studio di registrazione: acquisto computer, scheda audio, insonorizzazione locali;

Gennaio ’05 – giugno ’05: allargare il giro dei gruppi che utilizzano la struttura per le prove e la realizzazione di CD Demo;

Gennaio ’05 – giugno ’05: organizzazione di incontri periodici (5 incontri) con esperti nei diversi settori musicali: nel pomeriggio confronto con i ragazzi della città e in serata concerto al Cinema Teatro.

Obiettivi da raggiungere

Filottrano è il paese della provincia di Ancona con la più alta percentuale di giovani (ISTAT 1991). Molti di essi si riuniscono in gruppi musicali fin dagli anni ’70, dove compongono testi e melodie, dando così voce alle proprie sensazioni, alle proteste, aiutando la realtà che li circonda a conoscere i loro desideri e i loro interessi. La musica, insomma, continua ancora oggi ad essere un validissimo strumento di aggregazione e di comunicazione.Alcuni di questi gruppi si sono esibiti anche in manifestazioni nazionali, dove c'è stata la possibilità di incontrarsi e di confrontarsi con altre realtà e con altre persone. Per le vie d'Italia, si sta così facendo conoscere quella che è un'importantissima realtà del nostro paese: i "Filottrano city rockers". Questo slogan è nato da un incontro con Sandro e Marino Severini di "The Gang".L'obiettivo che ci si prefigge con questo progetto è riunire non solo i talenti, ma soprattutto le persone, i ragazzi, stimolandoli all’incontro e alla crescita per mezzo delle relazioni e lo scambio di esperienze.Altro scopo è rendere visibile, (anzi udibile!) questo movimento musicale, anche fuori delle mura amiche spingendo i giovani a confrontarsi, valutando al massimo le loro scelte espressive.Purtroppo, a Filottrano, esiste anche un forte fenomeno di devianza legato soprattutto alle droghe pesanti e leggere molto diffuse tra i ragazzi. Ciò che unisce i componenti della nostra Associazione è la convinzione che promovendo momenti culturali si stimolino le persone ad esprimersi e a mettere in comune esperienze di vita positive. Un aspetto importante dell’iniziativa è quello di permettere ai ragazzi di pensare e organizzare degli eventi, lavorando in rete, contattando persone e assumendosi la responsabilità del progetto. La nostra intenzione non è quella di allestire uno studio di registrazione all’avanguardia, ma quella di riunirci con i nostri coetanei in un luogo che ci permetta di esprimere le nostre creatività. Altro aspetto decisivo è l’incontro con persone che fanno della musica la loro professione e che attraverso essa comunicano. Un luogo come questo è importante perché “trasferisce i sogni in un cd” e li fa divenire memoria condivisibile.

Spesa totale del progetto: Euro 20.658,00di cui:A cura dell’associazione/gruppo giovani: Euro _______________________________________A carico di altri Enti (specificare la denominazione dell’Ente) __________________________ un contributo di Euro _______________________________Si richiede alla Provincia un contributo di Euro 20.658,00

Luogo di realizzazione del progetto

Fabbrica della Musica situata in vicolo Feltrami, 6; Cinema Teatro Torquis.

3. MODALITA’ PER LA PROGETTAZIONE

A. Lo stesso progetto è stato proposto negli anni precedenti? SiX No

se Si fare una brevissima relazione sui risultati conseguiti:

se No fare una brevissima relazione sui risultati che si intendono conseguire:

Aggregazione giovanile; Scambi interculturali; Animazione del paese; Creazione di uno studio che permetta ai giovani di ottenere un Demo a basso costo; Registrazione degli eventi “Live”; Fondazione di un Archivio Storico Filottranese degli eventi musicali realizzati;

B. Sono stati individuati i destinatari nel progetto?

X si; no.

se Si indicare la tipologia

Tipologia Giovani, anche disagiati, che abbiano il desiderio di esprimersi e di impegnarsi nella gestione di una struttura aggregativa.

C. I destinatari finali del progetto a quale fascia di età appartengono:

X 18-24 anniX 25-29 anni Altro

D. Il progetto è rivolto solo ai giovani di età compresa tra i 18 e 29 anni? X si;

no.

se No indicare quali sono gli altri destinatari, il loro ruolo ed i compiti nella organizzazione e realizzazione del progetto.

Tipologia altri destinatari (insegnanti, tutor, soggetti svantaggiati, etc.)

E. I giovani partecipano alla individuazione del progetto? X si;

no. se Si indicare in che modo hanno individuato il progetto: Tra i giovani filottranesi è cocente il desiderio di avere uno spazio da loro gestito, dove riunirsi e dove poter dar sfogo e approfondire la loro creatività. Grazie ad un vero e proprio passaparola, è emersa l’esigenza della “sala prove” come l’abbiamo sin qui descritta, ovvero luogo in cui poter suonare e registrare la propria musica e luogo d’incontro con coetanei e con “esperti”.

F. Nella fase della progettazione sono chiamati una pluralità di soggetti pubblici e privati? si;X no, solo soggetti privati.

se Si indicare quali sono i soggetti pubblici e quali privati:

Soggetti Pubblici: Soggetti privati: membri dell’Associazione e ragazzi di Filottrano. Al Comune abbiamo chiesto la gestione della “Fabbrica della Musica”, ma il progetto è stato ideato da noi ragazzi.

MODALITA’ PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

a) Nella fase della realizzazione sono chiamati una pluralità di soggetti pubblici e privati?X si; no.

se Si indicare i soggetti pubblici e quelli privati chiamati a realizzare il progetto:

Soggetti Pubblici: Punto InformaGiovani del Comune di Filottrano; C.A.G. “Centro Incontro Giovani” ;

Soggetti privati: membri dell’Associazione e altri ragazzi di Filottrano.

b) Il progetto è destinato ad avere continuità nel tempo?X Si; no.

se Si indicare in che modo si intende dare continuità al progetto nel futuro:L’intento è quello di far si che la Fabbrica della Musica diventi centro propulsore di idee e di iniziative. L’obiettivo a lungo termine è quello di far nascere da questo luogo una etichetta musicale ed una radio, totalmente gestita dai giovani.

c) In quale settore si intende intervenire con la realizzazione del progetto? (musicale, ricreativo, occupazionale, educativo, aggregativo, etc.)

Specificare il settore: musicale; aggregativo

d) Il progetto ha tra gli obiettivi l’associazionismo e l’aggregazione tra i giovani?X si; no.

se Si indicare in che modo si intende raggiungere l’obiettivo: Punto focale del progetto è quello di dare un ruolo ad ogni giovane che voglia partecipare, tentando di creare una rete di lavoro in cui ognuno possa esprimersi e possa mettere in comune le proprie capacità.

e) Il progetto, tra le sue finalità, ha quella di prevenire i fenomeni di devianza ed emarginazione sociale?X si; no.

se Si indicare con quali azioni: Pensiamo che, nel momento in cui un ragazzo si senta stimolato, responsabilizzato e con la possibilità di esprimersi e di creare, possa acquisire una maggior consapevolezza delle proprie capacità apprezzando di più la vita.

f) Il progetto è rivolto a favorire l’integrazione culturale di giovani stranieri?X si.

no.

se Si indicare il tipo di azione:

La musica è un linguaggio universale. Grazie a questo pensiamo di coinvolgere le comunità di stranieri che vivono a Filottrano e nel territorio circostante, partendo dalla musica per arrivare ad uno scambio multi-culturale vero e proprio.

g) Il progetto prevede scambi socio-culturali oltre il proprio territorio di intervento? si;X no.

se Si indicare il luogo ed i periodo di permanenza: Luogo: ______________________________________________________________________

Periodo di permanenza: dal _____________________________________ al _________________________________;

h) Nel progetto è previsto l’utilizzo di risorse umane per la realizzazione delle attività?X si: no.

se Si indicare il tipo di rapporto lavorativo (incarico professionale, dipendente dell’Ente, obiettore di coscienza, lavoratore in mobilità, etc.) e la spesa prevista:

Tipologia del rapporto lavorativo:

Incarico professionale ai vari musicisti che verranno ad incontrare i giovani, e che si esibiranno.

Spesa prevista: Euro 9.000,00 circa

i) Indicare a quali categorie di progetti finanziabili appartiene l’iniziativa per cui si chiede il finanziamento (sono ammesse più risposte):

Tipologia di progetti finanziabili:

Centri di aggregazione organizzata, che creano aggregazione formale – identità primariamente collettiva – formano competenze primariamente affettive – comunicazione interpersonale tra coetanei – e normative – regole formali di aggregazione – e nei quali gli operatori adottano forme di comunicazione educativa o animativa. Questi centri propongono attività organizzate di vario tipo e con finalità varie, alternate a momenti ludici collettivi. Centri di servizi informativi e di orientamento, che creano identità personalizzate, formano

competenze primariamente cognitive e nei quali gli operatori adottano forme di comunicazione

informativa. Questi centri – in collaborazione con i Centri per l’impiego – sono centri Informagiovani e centri di orientamento su scuola e formazione, lavoro ed imprenditorialità giovanile.

X Centri di servizi tematici o multimediali, che creano attività personalizzate – identità personale – formano competenze primariamente cognitive e nei quali gli operatori adottano forme di comunicazione che permettono un aiuto tecnico nella gestione di tecnologie e materiali. Questi centri includono le ludoteche, i centri musica, i centri multimediali ed ogni altro servizio personalizzato fornito ai giovani con caratteristiche di uso di materiali e tecnologie.X Centri multifunzionali di servizi ed aggregazione informale, che promuovono sia aggregazione informale – identità collettiva – sia attività personalizzate – identità personale – stimolano competenze insieme affettive – comunicazione interpersonale tra coetanei – e cognitive – attività personalizzate – e nei quali gli operatori adottano forme di promozione non educativa e non animativa dei singoli e del gruppo. Questi centri prevedono una combinazione di aggregazione informale libera e offerta di servizi, come sale prova per musica, organizzazione concerti, accesso ad Internet, punti informativi, ecc…X Centri di aggregazione autoorganizzati ed autogestiti da giovani, privi di operatori che promuovono aggregazione informale e/o formale – identità collettiva e personale – formano competenze primariamente affettive – comunicazione interpersonale tra coetanei - o cognitive – attività associative, artistiche, ecc. – e si basano su forme di comunicazione che promuovono l’aggregazione informale e formale. Attività di promozione territoriale dell’aggregazione informale, che formano competenze primariamente affettive – comunicazione interpersonale tra coetanei – o cognitive – attività ad esse associate, informative, creative, ecc. – e attivano forme di comunicazione promozionale, non animativa o educativa. Queste attività includono l’utilizzo di informabus, o altri mezzi itineranti, e la promozione di proposte culturali o ludiche rivolte ai gruppi informali sul territorio. Attività di animazione sul territorio, che stimolano aggregazione – identità primariamente collettiva – formano competenze primariamente affettive – comunicazione interpersonale tra coetanei – e normative – regole formali di aggregazione - e che utilizzano forme di comunicazione animativa. Queste attività includono la realizzazione di interventi volti ad animare con operatori le attività aggregative sul territorio, secondo finalità varie: ecologiche, ludiche, solidaristiche, ecc..X Attività di promozione territoriale dell’aggregazione formale che stimolano i rapporti con l’associazionismo – religioso, sportivo, culturale, - il volontariato sociale, la scuola, per sostenere o attivare progetti ed interventi autogestiti ed autoorganizzati, inerenti la loro utenza, secondo gli obiettivi della L.R. 46/95. Queste attività includono tutte le iniziative di sostegno di attività preesistenti o innovative proposte da associazioni o organizzazioni già presenti sul territorio con offerte ai giovani.X Attività di promozione territoriale delle creatività e delle culture giovanili, che promuovono sia aggregazione – identità collettiva – che creatività personale – identità personale – e formano competenze primariamente cognitive – gioco, arte – e attivano forme di comunicazione promozionale, non animativa o educativa. Queste attività includono manifestazione culturali, musicali, ludiche, ecc. – con funzione di stimolazione della partecipazione e dell’attività creativa dei giovani. Progetti speciali di promozione dell’inclusione sociale, che promuovono la sensibilità per la partecipazione a scambi interculturali a progetti ed interventi di solidarietà, ad attività che incentivino i rapporti paritari e di coordinamento tra i sessi e tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali. Questi progetti possono assumere forme diverse, includendo obiettivi di formazione di identità collettive e personali, di competenze affettive, cognitive e normative di attuazione di forme diverse di comunicazione. X Progetti proposti e gestiti autonomamente da gruppi di giovani, che promuovono nel modo più diretto la partecipazione giovanile e la creatività personale ed aggregata, favorendo forme di comunicazione tra giovani e società. Questo tipo di progetti autonomi dei giovani possono

riguardare la creazione di centri autogestiti, la realizzazione di iniziative culturali, musicali, artistiche, sportive e ricreative, le attività di solidarietà, gli scambi intergenerazionali e intragenerazionali, la valorizzazione del patrimonio culturale locale, gli interventi ecologici, la progettazione multimediale e così via. Progetti di scambi interculturali e di promozione di attività di solidarietà con popoli europei ed

extraeuropei Progetti annuali da finanziare con la quota che la Regione si riserva prioritariamente sui

seguenti temi:- azione di educazione nel campo della sicurezza stradale;- azione di informazione e di educazione nel campo della sessualità;- azione di informazione e di contrasto nel campo del lavoro minorile. Scambi internazionali, nel quadro della legislazione europea vigente, dei gemellaggi esistenti e

di ogni altra forma di connessione internazionale, che promuovono la comunicazione tra i giovani, acquisizione di competenze cognitive ed affettive, un’identità collettiva e personale aperta ad orizzonti più vasti di inclusione in un quadro socio-culturale internazionale. Si tratta di attività svolte da istituzioni scolastiche, organizzazioni ed associazioni culturali o altri Enti che promuovono lo scambio interculturale in accordo con l’Agenzia Nazionale Gioventù presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Affari Sociali e il Ministero degli Esteri.

l) Indicare a quali aree di intervento e servizi il progetto interviene: (sono ammesse più risposte)

X accessibilità generalizzata ai giovani e al loro contesto sociale e diffusione delle informazioni ; capacità di rilevazione dei bisogni e di riformulazione delle domande, in vista della costruzione di un’offerta significativa ed efficace; flessibilità, diversificazione e personalizzazione delle offerte di servizi e interventi, unite alla

capacità di innovare a fronte di difficoltà, fallimenti o mutamenti dei bisogni;X capacità di comunicazione con il contesto sociale e, in particolare, con i giovani , sia come comprensione/ascolto dei giovani e del loro contesto, sia come azione/reazione nei loro confronti;X capacità di promozione (anche come forma di prevenzione) delle forme efficaci della comunicazione con e tra i giovani e delle possibilità personali dei giovani; coinvolgimento delle famiglie e della comunità locale nella programmazione e nel monitoraggio

dei servizi e degli interventi;X semplificazione dell’organizzazione dei servizi e degli interventi, a vantaggio dell’uso adeguato delle professionalità e delle competenze e dell’incentivazione della responsabilità personale e dell’autogestione giovanile;X piena attivazione delle risorse umane e delle competenze specifiche presenti sul territorio, differenziate con riferimento alle diverse funzioni degli interventi e dei servizi; articolazione adeguata e pieno utilizzo sul Piano territoriale delle risorse umane, organizzative, culturali ed economiche, con attivazione di tutti i coordinamenti utili e possibili per la programmazione e la gestione dei servizi e degli interventi; capacità nella formazione delle competenze e nella valutazione dei servizi e degli interventi.

m) Indicare dal punto di vista degli indirizzi di contenuto del progetto, a quale tipologia di servizi risponde: (sono ammesse più risposte)

X promozione dell’aggregazione giovanile, in forme organizzate, autogestite o spontanee, che favorisca la costruzione dell’identità personale dei giovani, la formazione di competenze e forme di comunicazione efficaci tra e con giovani;

servizi di informazione ed orientamento, con particolare riferimento alla formazione e al lavoro, ma senza trascurare anche la vita culturale e ricreativa sul territorio, che permettano il dispiegamento delle competenze dei giovani;

X servizi personalizzati e aggregativi, in forme monofunzionali, inerenti le attività artistiche e culturali, con particolare attenzione per la promozione di competenze tecniche, nel campo della multimedialità, delle nuove tecnologie comunicative e delle forme artistiche e culturali tipicamente giovanili;X promozione di attività culturali e ricreative sul territorio, che favoriscano l’emergere multiforme della creatività giovanile, attraverso forme di animazione o di costruzione di eventi o appuntamenti ricorrenti significativi, anche autogestiti dai giovani;X promozione della collaborazione sistematica con associazioni ed organizzazioni già presenti sul territorio, oppure incentivazione della loro costituzione; promozione delle attività di tali associazioni ed organizzazioni, nel quadro degli obiettivi del PROGRAMMA REGIONALE GIOVANI e in coerenza con le sue finalità, in coordinamento con interventi e servizi prestati dagli Enti locali;X promozione della partecipazione sociale, personalizzata ed aggregativa, di categorie “a rischio” di emarginazione o esclusione, della sensibilità per la partecipazione a scambi interculturali e ad interventi di solidarietà, del rispetto pieno per le diversità e per le loro molteplici espressioni;X promozioni dei rapporti paritari e di coordinamento tra i sessi e tra soggetti provenienti da diverse estrazioni sociali e da diverse culture, con particolare riferimento alle competenze nella comunicazione interculturale, intesa nel senso più lato, cioè come coordinamento tra costruzioni diverse di significato, qualunque sia la loro origine ed il grado della loro diversità.

5) PARTE INTEGRATIVA DEL PROGETTO (Allegare la documentazione, relazioni, atti e quant’altro si ritiene utile ai fini della valutazione del progetto) :

In allegato: Progetto “RegistrAzioni” Statuto dell’Associazione Musicale Culturale “Il Cusanino” Breve scheda sulla storia dell’Associazione. Copia manifesti degli eventi da noi organizzati.

Ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96 si informa che i dati forniti saranno trattati in formato cartaceo, con strumenti informatici e web limitatamente al sito internet provinciale ed esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale sono stati resi e per le finalità della legge regionale 46/95.

SCHEDA FINANZIARIA

L.R. 46/95 “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti”

- Certificazione delle spese sostenute -

Denominazione Ambito territoriale di intervento:

Ente Capofila:Comune singolo:Progetto autonomo:Servizio:

Responsabile del ProcedimentoResponsabile del Progetto (nel caso di progetti presentati dai giovani autonomamente)

Cognome: Alessandro Nome: Tarabelli

Indirizzo: Via Oberdan, 59

CAP: 60024 Città: Filottrano Prov: Ancona

Num. Telefono: 3384697327 Num. Fax: 0717220595 E-mail: [email protected]

CERTIFICAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE

Periodo di riferimento: 01 gennaio 2004 – 10 giugno 2005 Riepilogo generale

Codice (*) Titolo Progetto esecutivo Costo totale sostenuto

Assegnazione Regione

Cofinanziamento EE.LL.

Totale

L.R. 46/95 “Promozione e coordinamento delle politiche di intervento in favore dei giovani e degli adolescenti”

- Certificazione delle spese sostenute -

Spese sostenute per tipologiaCodice

Progetto (*)

Personale Dipendente

Enti Pubblici

Personale Convenzionato

Strutture, immobili,

macchinari ed impianti

Materiali diversi

Spese generali di

gestione

Spese per formazione

(escluso personale)

Spese per ricerca (escluso

personale)

Altre spese (specificare)

Totale per progetto

Totale

Soggetto-proponente: Associazione Musicale Culturale “Il Cusanino”

Denominazione progetto: RegistrAzioni in Fabbrica

Spesa progetto: Euro 20.658,00

Contributo richiesto: Euro 20.658,00

Data inizio: 20 ottobre 2004

Data termine: 10 giugno 2005

Tempo di realizzazione: 9 mesi

ENTRATE

Quota a carico del soggetto proponente Euro__________________ _______%

Contributi da altri Enti Pubblici(escluso Regione e Provincia)

Euro__________________ _______%

Contributi di Privati Euro__________________ _______%

Contributo richiesto con la L.R. 46/95 Euro 20.658,00 100%

TOTALE ENTRATEEuro 20.658,00 100%

USCITE

A)

Risorse umane: (specificare per ogni rigo corrispondente se: obiettori di coscienza, incaricati, dipendenti, volontari ed il relativo costo con l’incidenza in percentuale sul totale del progetto);

N. MUSICISTI Euro 9.000,00 43,57 %

TOTALE EURO 9.000,00

B)

Risorse strumentali: (specificare per ogni rigo se trattasi di allestimento locali, acquisto computer, internet, abbonamenti, etc. ed il relativo costo con l’incidenza in percentuale sul totale del progetto)

N. INSONORIZZAZIONE LOCALI Euro 5.000,00 24,20 %

N. COMPUTER APPLE G5 Euro 3.000,00 14,52 % N. SCHEDA AUDIO MOTU 828 Euro 1.000,00 4,84%

TOTALE EURO 9.000,00

C)

Spese previste per il materiale d’uso (cancelleria, fotocopie, manifesti, spese pubblicitarie, etc.), specificare per ogni rigo il tipo di spesa, l’importo e l’incidenza in percentuale sul costo totale del progetto.

N. MANIFESTI Euro 1.000,00 4,84 %

N. SP. PUBBLICITARIE + ABB. INTERNET Euro 658,00 3.19 %

TOTALE EURO 1.658.00

D)

Spese generali di gestione (specificare il costo previsto e l’incidenza in percentuale sul costo totale del progetto)

1. SIAE Euro 1.000,00 4,84%

TOTALE EURO 1.000,00

E)

Viaggi e trasferimenti per una mobilità in ambito regionale, nazionale ed internazionale (specificare il tipo di viaggio ed il relativo costo con l’incidenza in percentuale sull’importo del progetto)

TOTALE EURO_______________________

F)

Altre spese (specificare per ogni rigo il tipo di spesa, l’importo e l’incidenza in percentuale sul costo totale del progetto)

TOTALE EURO _______________________

IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO (A+B+C+D+E+F)Euro (9.000,00+9.000,00+1.658,00+1.000,00) = Euro 20.658,00

Contributo richiesto Euro 20.658,00

Contributi da altri Enti pubblici (escluso Regione e Provincia) _____________________________

A carico dell’Ente proponente _______________________

Si ricorda che i progetti dovranno essere conclusi entro e non oltre il 10/06/2005 e che entro e non oltre il 30/06/2005 dovrà essere inviata all’Amministrazione provinciale la seguente Certificazione delle spese sostenute .

Spese sostenute per tipologia

Codice Progetto

(*)

Personale Dipendente

Enti Pubblici

Personale Convenzionato

Strutture, immobili,

macchinari ed impianti

Materiali diversi

Spese generali di

gestione

Spese per formazione

(escluso personale)

Spese per ricerca (escluso

personale)

Altre spese (specificare)

Totale per progetto

Totale

DATA 20 settembre 2004 Firma del Responsabile

Eventuali altri documenti da allegare:

L.R. 46/95 – CRITERI PER LA VALUTAZIONE ANNO 2004

Le variabili significative che debbono essere contenute in un progetto e valutate dalle Amministrazioni Provinciali sono le seguenti:

1. basi conoscitive scientifiche per la proposta dell’intervento: punti da 0 a 2

2. rapporto con il contesto territoriale per la progettazione e la gestione degli interventi: punti da 0 a 3

3. obiettivi e funzioni del progetto e dell’intervento: punti da 0 a 3

4. descrizione delle attività: punti da 0 a 3

5. definizione del rapporto tra obiettivi ed attività: punti da 0 a 3

6. descrizione delle risorse materiali, umane ed economiche, dei fabbisogni formativi: punti da 0 a 5

7. tempi e fasi dell’intervento proposto: punti da 0 a 5

8. piano di valutazione del processo e dei risultati: punti da 0 a 5

Punteggio minimo per l’ammissione al finanziamento: 13 punti

Variabile 1. Le basi conoscitive sono uno dei punti deboli maggiori nella progettazione. Esse spesso mancano o sono alquanto lacunose. In ciascun progetto è necessario precisare tali basi, che riguardano i contenuti e le metodologie dell’intervento e che possono derivare: a) da ricerche svolte a livello locale in tempi recenti; b) dalla letteratura scientifica sull’argomento; c) da ricerche svolte in altre realtà territoriali che risultino comparabili per caratteristiche socioculturali; d) dalla consulenza di esperti che producano elementi teorici e/o empirici scientificamente accertabili. Le basi conoscitive devono essere precisate sia per il fenomeno in oggetto - come si configura la condizione giovanile? Che cosa sono le aggregazioni su cui si interviene? Che cos’è e perché è importante la creatività giovanile? ecc. - sia per l’intervento proposto -su quali basi conoscitive si ritiene di proporre quel tipo di intervento? La conoscenza del territorio e della Comunità locale è sempre e comunque richiesta e deve essere resa evidente nel progetto. punti da 0 a 2

Variabile 2. I rapporti con il contesto territoriale riguardano sia i destinatari finali, singoli giovani e/o gruppi di giovani di 18-29 anni, sia i destinatari intermedi, che sono: a) le famiglie degli utenti; b) le associazioni e le organizzazioni formali sul territorio; c) gli operatori potenzialmente interessati; d) gli Enti pubblici potenzialmente interessati; e) l’opinione pubblica. Per ciascun destinatario, finale o intermedio, possono attivarsi strategie di: a) coinvolgimento nella progettazione e nella gestione; b) raggiungimento e diffusione dell’informazione; c) stimolazione della motivazione nella partecipazione all’intervento. Ciascun progetto deve contenere informazioni argomentate su questi diversi aspetti: tipo di destinatari finali ed intermedi, tipo di strategia attivata con ciascuno di essi. punti da 0 a 3

Variabile 3. Gli obiettivi e le funzioni dell’intervento progettato debbono rientrare in modo chiaro nel quadro degli obiettivi generali della L.R. 46/95 ed essere chiaramente definiti rispetto agli obiettivi più specifici inerenti le forme di inclusione sociale, costruzione dell’identità, formazione di

competenze e forme di comunicazione attivate. Gli obiettivi debbono essere motivati in relazione alle conoscenze, variabile 1, e al tipo di utenza, variabile 2. Le domande fondamentali per questa variabile sono: perché l’intervento? Come si intende realizzare l’intervento? punti da 0 a 3

Variabile 4. Le attività debbono essere accuratamente descritte e motivate. Laddove questa descri-zione sia impossibile, perché non si è in grado di prevedere quali specifiche attività saranno realizzate, è necessario motivare adeguatamente questa mancanza. Si sottolinea che, se la motivazione è adeguata - ad esempio, se si tratta di promozione di un centro autogestito dai giovani per la quale non è possibile prevedere attività specifiche - la mancanza di questa descrizione non costituisce fattore di valutazione negativa. Questa variabile intende precisare sul piano pratico la questione di come si intende realizzare l’intervento. Le attività debbono risultare coerenti al proprio interno: il senso dell’insieme delle attività è altrettanto importante del significato specifico delle singole attività. punti da 0 a 3

Variabile 5. Una caratteristica decisiva del progetto è data dalla connessione logica e dalla coerenzatra obiettivi ed attività: deve essere riconoscibile una motivazione logica della proposta di attività inrelazione agli obiettivi. Non possono essere ammessi al finanziamento progetti che non contengano la spiegazione di tale connessione. Questa connessione è decisiva per collegare il piano astratto – perché l’intervento? Come realizzare l’intervento? - con quello concreto e pratico - quali attività realizzano obiettivi e funzioni? Deve essere chiaro nel progetto a che cosa serva ogni attività proposta rispetto agli obiettivi e come gli obiettivi si traducano in specifiche attività. punti da 0 a 3

Variabile 6. Deve essere contenuta nel progetto una chiara descrizione delle risorse umane impiegate: quanti e quali operatori, con quali qualifiche, competenze e curricula professionali. E’ inoltre necessario indicare quanti e quali fabbisogni formativi si prevede eventualmente di avere, laddove le professionalità non siano già presenti e disponibili sul territorio, e con quali attività formative essi possano essere coperti. Le strutture materiali - spazi, attrezzature, mezzi, ecc. - debbono essere descritte con la massima precisione possibile. Come con le attività, laddove non sia possibile tale descrizione, è necessario indicarne motivazioni adeguate. Per evitare tempi eccessivi nell’attivazione del progetto, è comunque vietato ogni finanziamento per centri per i quali non esista una previsione di utilizzo di locali ed un piano di fattibilità. Le richieste di finanziamento debbono essere chiaramente motivate e sufficientemente dettagliate da far risaltare il rapporto tra costi e qualità dell’intervento offerto. punti da 0 a 5

Variabile 7. La descrizione dei tempi e delle fasi dell’intervento è indispensabile. E’ necessario chesiano chiaramente indicate le eventuali scansioni temporali interne - fasi - e, con la massima precisione possibile, i tempi previsti per ciascuna scansione, nell’arco dei tre anni di attuazione. Vengono incentivate nella valutazione continuità e stabilità degli interventi. Ciò non significa che non siano ammissibili interventi discontinui o periodici - ad esempio, manifestazioni a cadenza annuale - laddove questi ultimi siano legittimati dalle particolari situazioni territoriali, dalla particolare rilevanza degli interventi proposti, oppure dalla particolare complessità, che richiede preparazioni prolungate. È comunque auspicabile che interventi discontinui vengano chiaramente inseriti in un piano stabile e continuativo, anche di tipo preparatorio. punti da 0 a 5

Variabile 8. È necessario che ciascun progetto contenga un piano di valutazione dei risultati attesi, in termini di efficacia ed efficienza. E’ inoltre incentivata la presenza di un piano di valutazione delprocesso dell’intervento - in itinere - utile per capire che cosa possa aver funzionato o non funzionato nel suo percorso di attuazione. Tale presenza deve essere considerata fattore di migliore valutazione. I piani di valutazione debbono essere scientificamente fondati, oppure basati su indicatori empirici ben motivati, chiari ed esaustivi. punti da 0 a 5

Le variabili 4 - descrizione delle attività - e 6 - descrizione delle risorse umane - rinviano entrambe alla descrizione delle tecniche di intervento, siano esse educative, animative promozionali, informative, o di altro tipo. La variabile 2 - descrizione dei rapporti con il contesto - rinvia invece a tecniche di relazione al contesto sociale complessivo. Sono valutati con particolare attenzione i progetti che contengono la descrizione di queste tecniche, con riguardo sia alle competenze “relazionali” - educative, animative, promozionali, ecc. - sia alle competenze tecnologiche o inerenti altre professionalità - artistiche, archivistiche, ecc. - che vengono ritenute necessarie per l’intervento. Anche la valutazione del processo che mira a chiarire i motivi ed i fattori di successo o insuccesso di tali tecniche è considerata con particolare attenzione.

Criteri aggiuntivi proposti dal Coordinamento Provinciale.

1. Criterio delle attività specifiche : saranno preferiti i progetti che prevedono la realizzazione di attività specifiche per i giovani, per cui non sono ammissibili a finanziamento i progetti concernenti esclusivamente allestimento di locali attrezzati, senza l’organizzazione di una serie di attività rivolte ai giovani.

2. Criterio del punteggio minimo di ammissione e della non cumulabilità dei progetti . Verranno ammessi in forma prioritaria al finanziamento regionale:n. 1 progetto presentato in forma singola e n. 1 progetto presentato in forma associata da parte dello stesso Comune all’interno dello stesso ambito territoriale; ogni progetto deve totalizzare almeno 13 punti conteggiati con i criteri dettati dalla Regione in base ai punti definiti dal Coordinamento stesso. Nel caso in cui risulti un avanzo delle risorse verranno finanziati altri progetti presentati dai Comuni all’interno dello stesso ambito territoriale.

3. Criterio della scelta di campo : nel caso di progetti di ampia portata che prevedono interventi in diversi settori e molteplici attività verranno ammesse a finanziamento tre iniziative nell’ambito dello stesso progetto.

4. Criterio dell’impegno Comunale : è necessario che il Comune che ha presentato il progetto dimostri l’effettiva disponibilità delle risorse finanziarie concorrenti con il contributo regionale o attraverso il P.E.G. (Piano Economico di Gestione) o con dichiarazione/attestazione dirigenziale. Nel caso di presentazione di un progetto da parte di Comuni aggregati e coordinati tra loro il Comune capofila dovrà unire alla documentazione le delibere di delega dei singoli Comuni contenenti il relativo impegno di spesa della propria quota parte che sommata a quella degli altri Comuni dovrà essere almeno del 20% della spesa complessiva del progetto.

5. Per i progetti presentati direttamente dai giovani il cofinanziamento consiste in risorse umane logistiche e servizi; pertanto il contributo regionale coprirà integralmente l’intero costo del progetto.