psicologia dello sviluppo - prof. v. alastra 1 psicologia dello sviluppo annotazioni introduttive...

44
Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche Sede di Biella

Upload: hieronomo-manfredi

Post on 01-May-2015

228 views

Category:

Documents


3 download

TRANSCRIPT

Page 1: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

1

Psicologia dello sviluppoPsicologia dello sviluppo

ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE

Università degli Studi di TorinoFacoltà di Scienze Politiche

Sede di Biella

Page 2: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

2

Il percorso didattico (obiettivi) 1) apprendere il lessico della psicologia necessario per leggere ricerche e studi in tema di psicologia dello sviluppo;

2) apprendere le principali teorie psicologiche necessarie per interpretare e dare significato a fenomeni verosimilmente ricorrenti e/o significativi della pratica professionale;

3) approfondire, quale orientamento utile a comprendere/intervenire pragmaticamente sui fenomeni, l'ottica sistemico-relazionale;

4) consentire la sperimentazione di alcune metodologie e tecniche di intervento relativamente ai contesti della consultazione e dello sviluppo di comunità.

Page 3: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

3

Il percorso didattico (contenuti per i frequentanti)Cenni sulla storia della psicologia e della psicologia dello sviluppo

Il pensiero di alcuni capi-scuola e il loro contributo alla psicologia dello sviluppo: - Freud e la psicoanalisi - Piaget e le fasi dello sviluppo cognitivo - Bowlby e la teoria dell’attaccamento

Altri contributi e concetti (Spitz e l’assenza di cure materne, Winnicott e l’oggetto transizionale, Lewin e lo SPLM, ecc.)

Il concetto di ciclo vitale e le fasi di sviluppo del sistema familiare (nascita figli, adolescenza, individuazione e svincolo, ecc.)

Testimonianze in merito a esperienze significative su minori e adolescenti

TGS e pragmatica della comunicazione umana

Approccio sistemico-relazionale: mappatura e interventi nei sistemi familiari

Eventuali approfondimenti operativi (ipotesi: la definizione degli obiettivi in consultazione e il metamodello linguistico, i progetti giovani e le azioni in tema di prevenzione del disagio giovanile)

Page 4: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

4

Testi di studioAl momento possono essere segnalati i seguenti testi di riferimento generale:

Berti A. E., Bombi A.S., “Psicologia dello sviluppo: storia, teorie, metodi”, Bologna, il Mulino, 2001.

Oliverio Ferraris A., Bellacicco D., Costabile A., Sasso S., “Introduzione alla psicologia dello sviluppo”, Bari, Laterza, 1997.

Watzlawick P., et al. - "Pragmatica della comunicazione umana" - Astrolabio, Roma, 1971.

Hendry L. B., Kloep M. – “Lo sviluppo nel ciclo di vita” – Il Mulino, Bologna, 2002.

Page 5: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

5

L’età evolutiva e le fasi dello sviluppo

Fase - periodo e sottofasi Definizioni Periodo prenatale (dal concepimento alla nascita)

Embrione (prime 8 settimane) Feto (fino alla nascita)

Infanzia (dalla nascita ai 2 anni) o Prima infanzia

Neonato (primo mese), Infante (primo anno), Bambino

Fanciullezza Prima fanciullezza (2-6 anni) o seconda infanzia

Bambini o fanciulli

Media fanciullezza (6-11 anni) o terza infanzia

Preadolescenza (11-13 anni) Ragazzo, preadolescente Adolescenza (14-18 anni) Ragazzo, adolescente;

giovane (18-20 anni)

Page 6: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

6

Partiamo daalcune domande…

Che tipo di domande ci poniamo?

Page 7: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

7

Le tipologie di domande di interesse per la psicologia dello sviluppo

TIPOLOGIA DI DOMANDE

Cambiamento Differenze

Cause – motiviFilosofico

Page 8: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

8

Le tipologie di domande di interesse per la psicologia dello sviluppo

TIPOLOGIA DI DOMANDE

Qual è la natura umana? (apprendimento o istinto, esperienza-empirismo o innatismo)

Da cosa dipendono le varie differenze?Esempi…………

Quali differenze tra individui e categorie di individui? (intelligenza, aggressività, socievolezza, ecc.)

Come si cambia col procedere dell’età (abilità, funzione, caratteristica)? Quali aspetti dello sviluppo si presentano in sequenze universali e quali con varietà di percorsi?

FilosoficoCause - motiviDifferenzeCambiamento

Page 9: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

9

Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 1/4

?Importanza o ricaduta concreta per “educatori”

?Assunti - impliciti

?Tipologia di risposte

Come si cambia col procedere dell’età (abilità, funzione, caratteristica)? Quali aspetti dello sviluppo si presentano in sequenze universali e quali con varietà di percorsi?

Tipologia di domande - cambiamento

Page 10: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

10

Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 1/4

Verificare la “normalità”, ecc.Importanza o ricaduta concreta per “educatori”

Esistono delle sequenze di sviluppo tipicheAssunti - impliciti

Sequenze di sviluppo di soggetti tipici Tipologia di risposte

Come si cambia col procedere dell’età (abilità, funzione, caratteristica)? Quali aspetti dello sviluppo si presentano in sequenze universali e quali con varietà di percorsi?

Tipologia di domande - cambiamento

Page 11: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

11

Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 2/4

?Importanza o ricaduta concreta per “educatori”

?Assunti - impliciti

?Tipologia di risposte

Quali differenze tra individui e categorie di individui? (intelligenza, aggressività, socievolezza, ecc.)

Tipologia di domande - differenze

Page 12: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

12

Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 2/4

Formulare richieste adeguate, proposte consone, ecc. , verificare la “normalità”…

Importanza o ricaduta concreta per “educatori”

Esistono differenze e sono misurabili-evidenziabili Assunti - impliciti

Soprattutto le differenziazioni di genere, per età, cultura, ecc.

Tipologia di risposte

Quali differenze tra individui e categorie di individui? (intelligenza, aggressività, socievolezza, ecc.)

Tipologia di domande - differenze

Page 13: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

13

Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 3/4

Formulare interventi adeguati, promuovere il cambiamento, ecc.

Importanza o ricaduta concreta per “educatori”

Vi possono essere più spiegazioni, si può intervenire in vario modo

Assunti - impliciti

Spiegazioni che suggeriscono interventi per il cambiamento Tipologia di risposte

Da cosa dipendono le varie differenze?Esempi…………

Tipologia di domande - cause, motivi

Page 14: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

14

Tipologie di domande e risposte, assunti e ricadute concrete 4/4

Esplicitare valori, prevenire degenerazioni, liberare la controversia empirismo/innatismo da connotati ideologici-preconcetti

Importanza o ricaduta concreta per “educatori”

Valori e posizioni ideologiche, ecc. Assunti - impliciti

Di tipo filosofico in genere dicotomiche, ecc. Tipologia di risposte

Qual è la natura umana? (apprendimento o istinto, esperienza-empirismo o innatismo)

Tipologia di domande - “filosofico”

Page 15: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

15

Medioevo: non c’è alcun sentimento della fanciullezza (bambino è un adulto in miniatura) Quattrocento: nasce la concezione del fanciullo con esigenze sue proprie (istituti per la formazione del clero, via via aperti a strati più vasti della popolazione). Posizione moralista (“macchiato” dal peccato originale ma non “cattivo”, inconsapevole del male). Fra il 600 e il 700 Locke (empirismo: bambino come tabula rasa), associazione, ripetizione, imitazione, ricompensa.Rousseau, la natura umana è fondamentalmente buona con un piano di crescita interno che le influenze ambientali dovrebbero assecondare.

Nel mondo occidentale solo con il diffondersi della scuola di massa e le leggi di tutela dei bambini (ultimi 150 anni di storia) la fanciullezza viene considerata una fase distinta della vitaL’adolescenza distinta con il diffondersi del servizio militare (nell’800) come periodo intermedio fra scuola e lavoro.

Il sentimento della fanciullezza (nel tempo)

Page 16: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

16

Prima della “nascita della psicologia” erano trattati temi di interesse psicologico?

Chi, quali categorie di persone-studiosi se ne erano occupate? Come?

Quale il “valore aggiunto” della psicologia?

Page 17: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

17

“Padre fondatore”della psicologia Wilhelm Wundt (1832-1920)

Cenni sulla nascita della psicologia 1/4

Da Wikipedia

Viene ricordato principalmente per la fondazione del primo laboratorio di psicologia sperimentale (a Lipsia, nel 1879), ma anche per l'immensa produzione scritta; si stima infatti che egli abbia scritto o rivisto in media 2,2 pagine al giorno tra il 1853 ed il 1920.

Page 18: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

18

Psicologia affonda le sue origini nella filosofia e nella fisiologia. Prima di Wundt •I filosofi avevano già investigato problemi classici (percezione, conoscenza, la natura delle emozioni, ecc.)•I fisiologi (Fechner, Helmoltz, ecc.) avevano già studiato il funzionamento del SNC e degli organi di senso. Filosofia = approccio speculativo (riflessione)Psicologia = approccio scientifico-empirico (verifica le proprie ipotesi e teorie confrontandole con i dati raccolti attraverso osservazioni sistematiche, interviste, esperimenti).

Cenni sulla nascita della psicologia 1/4

Page 19: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

19

Wundt definisce lo studio di fenomeni quali: sensazione, percezione, tempi di reazione, connessione fra idee e sentimenti, costituisce un campo di ricerca a sé stante la Psicologia: “studio sperimentale dell’esperienza cosciente”. A fine 800 la psicologia si distacca dalla filosofia. Lipsia (1879) primo laboratorio di psicologia sperimentale.Psicologia disciplina giovane (laurea in psicologia in Italia a partire dalla fine degli anni ’70)

Cenni sulla nascita della psicologia 2/4

Page 20: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

20

Psicologia sperimentale di Wundt (orientamento strutturalista)•Mutua epistemologicamente (fondamenti della disciplina scientifica) dalla chimica (elementarismo), scompone il fenomeno da studiare (un certo stato mentale) nei suoi elementi costitutivi e studia le leggi;•adotta il metodo introspettivo (si sottoponevano diversi stimoli o problemi ai soggetti, e gli si chiedeva di descrivere le loro reazioni mentali), si studia cosa e come accade nella coscienza;•si interessa ai soggetti adulti;•psicologia sperimentale.

Cenni sulla nascita della psicologia 3/4

Page 21: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

21

Psicologia statunitense (orientamento funzionalista)Mentre lo strutturalismo dominava la psicologia europea, quasi contemporaneamente negli USA ( William James, Stanley Hall, Binet….), richiamandosi – ispirandosi alla teoria di Darwin, si propone un modo di pensare alternativo (orientamento funzionalista)•a quale scopo (ciò che accade nella coscienza) accade?•Quale ruolo adattivo gioca la coscienza?•Importante studiare il bambino (come procede l’adattamento all’ambiente)•Studio dei bambini

In sintesi:Due comunità di psicologi (in Europa e in USA) distinte (riguardo ai metodi , alle teorie, all’oggetto di studio, ….)

Cenni sulla nascita della psicologia 4/4

Page 22: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

22

Teoria dell’evoluzione di

Darwin

Teoria biogenetica (ontogenesi riassume

filogenesi)Scolarizzazione

di massa

Interesse per il bambino

Psicologia dello sviluppo

La nascita della psicologia dello sviluppo 1/9

Page 23: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

23

Teoria dell’evoluzione di

Darwin

Scolarizzazione di massa

?

?Interesse per il bambino

Psicologia dello sviluppo

La nascita della psicologia dello sviluppo 1/9

Page 24: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

24

La nascita della psicologia dello sviluppo 2/9

La Teoria dell’evoluzione- selezione naturale Darwin (1809-1882) 

Da una prospettiva creazionistica ad una prospettiva evoluzionistica

Page 25: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

25

La nascita della psicologia dello sviluppo 2/9

La Teoria dell’evoluzione- selezione naturale Darwin (1809-1882) Prima di Darwin:ciascuna specie animale diversa dalle altre e rimasta immutata dalla sua creazione Con Darwin, seconda metà 800 (già Lamark inizio 800):origine comune delle diverse specie (modificazioni di forme di vita più semplici)   Evoluzione:       Lotta per la sopravvivenza       La sopravvivenza non è casuale       Eredità dei caratteri favorevoli e cambiamento popolazione

 Da una prospettiva creazionistica ad una prospettiva evoluzionistica

Page 26: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

26

La nascita della psicologia dello sviluppo 3/9

Implicazioni – assunti propri di una prospettiva evoluzionistica

 

   Anche uomo deriva da evoluzione di antenati comuni;

 Corpo e mente (emozioni, intelligenza, memoria, istinti, ecc.) evolvono insieme;

 Organi fisici e “organi mentali” derivano dalle stesse leggi evolutive;

 Fra animali e uomo solo differenze di grado (gradi diversi delle stesse facoltà mentali) e non di specie, c’è quindi continuità.

Page 27: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

27

La nascita della psicologia dello sviluppo 4/9

 

Creazionistica Evoluzionistica

Espressioni solo esteriore cambiamenti esterni-interni

Origini volontà divina una condizione evolutiva

Funzioni esprimere sentimenti adattiva (ambiente e comunicazione) insieme a sporadici “residui evolutivi”

somiglianze uomo-anim.

volontà divina evoluzionismo

Le espressioni delle emozioni nelle due prospettive

Page 28: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

28

La nascita della psicologia dello sviluppo 5/9  

L’influenza di Darwin  1.    Concezione dell’uomo 2. A livello della teoria dell’evoluzione in generale ed in particolare•dell’importanza delle differenze individuali (psicometria)•della continuità biologica tra l’uomo e gli animali per quanto concerne sia le caratteristiche fisiche che mentali (psicologia comparata);  3.  A livello degli specifici contributi-contenuti (teoria delle espressione delle emozioni); 4.Metodologica (osservazione diretta di bambini e animali, questionari, comparazione, metodo biografico e dei diari), sviluppata in particolare nello studio delle origini e cause delle emozioni;  

In sintesi le Tesi evoluzionistiche hanno “stimolato” lo studio dei bambini

Page 29: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

29

La nascita della psicologia dello sviluppo 6/9

 

La teoria della ricapitolazione in embriologia e psicologia  Dall’embriologia (Ernst Haeckel), l’ontogenesi (sviluppo dell’individuo) sintetizza la filogenesi (evoluzione della specie) L’idea che diversi istinti compaiono secondo un ordine che riproduce quello della scala evoluzionistica  Esiste un’unica e universale sequenza di sviluppo rispetto alla quale individui possono collocarsi in vario modo (ritardo, anticipo, fissazione, ecc.)

Page 30: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

30

La nascita della psicologia dello sviluppo 7/9

 

Scolarizzazione di massa,i problemi correlati e primi studi osservativi sul bambino

         1882, (solo alcuni anni dopo il laboratorio di Lipsia), Preyer (embriologo-fisiologo) pubblica “la mente del bambino”, attraverso lo studio del comportamento spontaneo del figlio (sviluppo del Sé, pensiero e linguaggio, ecc.)       Tra la fine dell’800 e gli inizi del 900 Hall – Clark University; questionari (rozzi) antesignani dei test di sviluppo e profitto, pone le basi dell’approccio normativo       Arnold Gesell (sviluppo motorio, sociale, linguaggio, ecc.)

Page 31: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

31

La nascita della psicologia dello sviluppo 8/9

 L’approccio psicometrico (studio e quantificazione delle differenze psicologiche) 1.     L’approccio “molecolare” di Francis Galton: •convinto dell’ereditarietà dell’intelligenza (genealogia di personaggi illustri) e della necessità di misurarla per realizzare il suo (molto “particolare”) programma di eugenetica mette a punto i primi reattivi-test di intelligenza;•Le caratteristiche individuali si distribuiscono secondo la Curva normale o di Gauss;•Introduce il concetto di coefficiente di correlazione  2.     L’approccio “molare” di Binet e Simon: •Al fine di istituire classi speciali, studio-misurazione diretta delle funzioni superiori (prove simili a quelle dei contesti di vita);•Introducono il concetto di età mentale

Page 32: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

32

La curva normale (“campana” di Gauss)

Page 33: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

33

La nascita della psicologia dello sviluppo 9/9

 

La misura dell’intelligenza

  Limiti del concetto di età mentale;   Il concetto di Q.I. (introdotto nello Stanford-Binet), come Età Cronologica/Età mentale X 100;    La curva normale: 66% tra 85-115;    Attualmente 100=Media; deviazione standard=15;  Q.S. per i bambini più piccoli (prove diverse abilità: comportamento motorio,linguaggio,imitazione, ecc.)

Page 34: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

34

Il comportamentismo 1/5 La nascita del comportamentismo

 Dallo studio della coscienza (contenuti, emozioni, vissuti, ecc.) con metodi introspettivi, allo studio di solo ciò che è osservabile (il comportamento) con metodi oggettivi (misurazioni dirette di fenomeni osservabili) Watson e il comportamentismo (articolo del 1913): associazionista (i fenomeni psichici complessi sono spiegabili come somma di fenomeni semplici), si studiano i componenti elementari del comportamento (contrazioni muscolari, secrezioni ghiandolari, ecc.) ambientalista (contrapposto all’innatismo), comportamenti complessi adulti possono essere ricondotti ad una catena di apprendimenti successivi Lo studio del bambino fu importante per Watson in quanto evidenzia l’inizio della catena di condizionamenti che portano all’assunzione di comportamenti complessi (il caso di Albert 11 mesi!!!!)

Page 35: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

35

Psicologia wundtiana / Comportamentismo

Approccio (iper) elementarista

Ambientalista o apprendimento

Approccio elementaristaPosizioni epistemol.

Metodo misurazione oggettivaMetodo introspettivoMetodo

Comportamento o sue componenti elementari (secrezioni ghiandolari, contrazioni muscolari, alterazioni neurofisiologiche)

Coscienza e attività mentali (analisi sensazioni e flusso pensieri in corrispondenza stimoli)

Oggetto di studio

WATSONWUNDT

Page 36: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

36

 

Ivan Pavlov e il condizionamento classico

Page 37: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

37

 

Casualmente scopre il condizionamento classico

Mangiando del cibo si produce una salivazione (riflesso incondizionato a seguito di stimolo incondizionato)

Alla vista del cibo o sentendo i passi dello sperimentatore si produce salivazione

(riflesso condizionato a seguito di stimolo condizionato).

 Ivan Pavlov ed il condizionamento classico

Page 38: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

38

Lo stimolo incondizionato (cibo) deve seguire o precedere quello condizionato (vista del boccone,

passi)?

In che modo ciò deve accadere?

Una volta condizionati lo si rimane per sempre?

 Ivan Pavlov ed il condizionamento classico

Page 39: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

39

Il comportamentismo 2/5  Ivan Pavlov ed il condizionamento classico

Casualmente scopre la produzione di un riflesso quale quello della salivazione, che normalmente si produce mangiando del cibo (riflesso incondizionato a seguito di stimolo incondizionato) anche in coincidenza (riflesso condizionato) della vista del boccone e del rumore dei passi dello sperimentatore (stimolo condizionato)

Essenziale che  lo stimolo condizionato preceda di poco lo stimolo incondizionato (procedura di associazione)  ciò si ripeta un certo numero di volte  Studi successivi sul condizionamento classico studiano i fenomeni:EstinzioneRecuperi successivi più rapidi (memoria)Generalizzazione (stimoli simili a quello condizionato)

Page 40: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

40

Il comportamentismo 3/5  

Skinner (1904-1990) ed il condizionamento operante

  Come si modificano i comportamenti che un organismo effettua spontaneamente, non in risposta ad uno stimolo  Un comportamento dipende dalle conseguenze (rinforzi) che esso provoca   Rinforzi positivi (premi) e rinforzi negativi (punizioni)    Estinzione quando smettono i rinforzi

Page 41: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

41

un cambiamento

nel comportamento

(per i primi comportamentisti: “esclusivamente”)

o nelle strutture mentali

per effetto dell’esperienza

Apprendimento

Page 42: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

42

 I neonati sono “da subito”recettivi al condizionamento classico e operante:

Risposta condizionata deve avere valore adattivo (legata alla nutrizione)

ad esempio:accarezzamento della fronte provoca suzione come riflesso

condizionato in neonati di soli due ore di vita;

aumento della frequenza del riflesso di rooting

(condizionamento operante) dopo mezz’ora di vita.

Page 43: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

43

Il comportamentismo 4/5  

Il comportamentismo di Dollard, Miller e Sears (anni ’40-‘60) e la complessità delle relazioni sociali.

Si tiene conto del fattore apprendimento sociale e si studia il comportamento aggressivo, i comportamenti di dipendenza dai genitori, ecc.

  Metodologia: dati di tipo naturalistico (osservazioni dirette, interviste, ecc.)  Ruolo dell’imitazione, comportamento infantile che si consolida se seguita dal rinforzo (si rimane nei termini di un condizionamento operante).

Page 44: Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra 1 Psicologia dello sviluppo ANNOTAZIONI INTRODUTTIVE Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Politiche

Psicologia dello sviluppo - Prof. V. Alastra

44

Il comportamentismo 5/5

Con Bandura (inizi anni ’60) si parla di apprendimento osservativo e successivamente di teoria sociocognitiva

imitazione come meccanismo autonomo di apprendimento (nuovo comportamento anche solo osservando un modello con attenzione, rappresentazione e memoria; senza mettere in atto subito comportamento osservato, senza ricevere rinforzo,

senza che modello riceva rinforzo),

si ricorre a concetti di motivazione intrinseca (il soggetto si sente orgoglioso di ciò che fa) o estrinseca ( rinforzi esterni e rinforzi vicari al modello).

Importanza studi su condotta aggressiva (esperimenti sull’acquisizione di condotte aggressive per “esposizione” al modello adulto).

Meccanismi alla base della pubblicità.