p.t.o.f. - icdamasiano.gov.it · religione cattolica l ... incontri finalizzati a una prima...

80
bhy Istituto Comprensivo Statale Oratorio Damasiano P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2015-2018

Upload: vuanh

Post on 15-Feb-2019

218 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

bhy

Istituto Comprensivo Statale

Oratorio Damasiano

P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

2015-2018

INDICE

Mission della Scuola

Indirizzi e recapiti

Staff dirigenziale: Organigramma

Funzioni Strumentali (art. 30 C.C.N.L)

I Dipartimenti

Organizzazione del tempo scuola

Le attività didattiche

Le attività di tirocinio

Analisi del Contesto

Fisionomia dell’Istituto

Contesto socio-economico-culturale

Caratteristiche culturali

I rapporti con il territorio

Piano Triennale Offerta Formativa

Premessa

Atto d’indirizzo

Dal RAV al PTOF

Rapporto di Autovalutazione

PTOF: Fasi e Soggetti

Obiettivi con riferimento al R.A.V.

Premessa

Dal R.A.V.……

…al Piano di Miglioramento

Individuazione delle Priorità

Piano Nazionale Scuola Digitale

IL P.N.S.D.

Progetto FONDI PON 2014-2020

Risorse Umane

Fabbisogno posti di organico comuni e di

sostegno

Fabbisogno posti di potenziamento

dell’offerta formativa

Aggiornamento e formazione Docenti e

personale Ata

Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature

materiali

Pag. 4

Pag. 5

Pag. 6

Pag. 7

Pag. 7

Pag. 8

Pag. 8

Pag. 8

Pag. 9

Pag. 9

Pag. 9

Pag. 9

Pag. 10

Pag. 11

Pag. 11

Pag. 12

Pag. 16

Pag. 16

Pag. 17

Pag. 18

Pag. 18

Pag. 18

Pag. 20

Pag. 22

Pag. 25

Pag. 25

Pag. 25

Pag. 26

Pag. 26

Pag. 28

Pag. 29

Pag. 30

La Progettazione d’ Istituto

Finalità educative

Premessa

I Fattori di Qualità del Servizio Scolastico

Imparzialità, Regolarità, Visibilità

Finalità della scuola dell’infanzia

Finalità della scuola primaria e secondaria di

primo grado

Orientamento e continuità scolastica

Obiettivi cognitivi trasversali comuni ai due

ordini di scuola

Attività di recupero/potenziamento

Attività di laboratorio

Attività alternative all'insegnamento della

religione cattolica

L’Offerta Formativa

I Progetti

Premessa

Progetti Interni

Progetti Esterni

Il Patto Educativo di Corresponsabilità

Inclusione

Protocollo di accoglienza per l’inclusività

degli alunni con bisogni educativi speciali

(d.m. 27/12/2012; c.m. N°8 6/3/2013)

Finalità

Metodologia

Valutazione

Il Gruppo Scolastico Sostegno Diversità

(G.S.S.D.)

Curriculum Verticale - primo ciclo d’istruzione

Premessa

Curricola verticali Scuola Primaria -

Secondaria I Grado

La Valutazione Scolastica

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di I Grado

Valutazione del comportamento

La Certificazione delle Competenze

Il Sistema Nazionale di Valutazione

Conclusione

Pag. 31

Pag. 32

Pag. 32

Pag. 33

Pag. 33

Pag. 34

Pag. 35

Pag. 36

Pag. 37

Pag. 38

Pag. 38

Pag. 39

Pag. 40

Pag. 41

Pag. 41

Pag. 42

Pag. 51

Pag. 53

Pag. 54

Pag. 54

Pag. 55

Pag. 56

Pag. 56

Pag. 57

Pag. 58

Pag. 58

Pag. 59

Pag. 76

Pag. 77

Pag. 78

Pag. 79

Pag. 80

Pag. 80

Pag. 80

4

MISSION della SCUOLA

ESSERE CITTADINI DEL MONDO:

ACCOGLIENTI, CONSAPEVOLI DEI VALORI, DEI

DIRITTI, DEI DOVERI, DELLE REGOLE DELLA

VITA DEMOCRATICA

5

INDIRIZZI e RECAPITI

DIREZIONE E SEGRETERIA

C/O LA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA “S. BEATRICE”

Via Oratorio Damasiano, 20 – 00148 Roma

Tel. 06/6535690 - Fax 06/65749392

www.icdamasiano.gov.it

e-mail: [email protected] ; [email protected]

SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA “VIA RESSI”

Via Ressi, 48 – 00148 Roma

Tel. 06/65193029 – Fax 06/65671095

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “VIA DELLE VIGNE”

Via delle Vigne,190 – 00148 Roma

Tel.066556459 - Fax 066553605

6

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Silvana Barbati

PRIMO

COLLABORATORE:

Cesarina Chicarella REFERENTE PLESSO VIA DELLE VIGNE:

Giuseppe Lorenzetti

SECONDO COLLABORATORE:

Alessandra Mancuso

G.L.I.:

Di Biagio, Di Maio, Stornelli, Lari, Mino

REFERENTE PLESSO RESSI:

Daniela Macellari

COMITATO DI VALUTAZIONE:

FUNZIONI STRUMENTALI

GRUPPO DI PROGETTO:

Conte, Di Biagio, Di Pirro, Di Tommaso, Floccari, Lanchi, Manti, Tango, Testa, Siracusa

NUCLEO DI VALUTAZIONE:

Chicarella, Mancuso, Quiriconi, Battisti, Campi, Ciullo, Evangelista, Lovo, Siracusa,

Testa, Vissani

RESPONSABILE MENSA, IGIENE E SANITÀ:

Patrizia Bova

STAFF DIRIGENZIALE: Organigramma

Protocollo e Responsabile sito web: Simonetta Belfiori

Contabilità: Lidia Di Donato

Didattica: Patrizia Comito, Gloria Sbergamo

Personale: M. Cristina Canna, Annarita Verzola, Giuseppina Sagone

Docenti a supporto dell’attività di segreteria: Fiorella Conti, Elettra Fontana

AREA 1 COORDINAMENTO E GESTIONE POF E PTOF: Rosalia Ciullo Damiana Testa

AREA 4 COORDINAMENTO

E GESTIONE VALUTAZIONE E

AUTOVALUTAZIONE D’ ISTITUTO:

Alessandra Campi Maria Siracusa

AREA 3 COORDINAMENTO E GESTIONE ATTIVITA’

DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO: Doriana Battisti Rosanna Lovo

Antonella Monti

AREA 2 COORDINAMENTO

E GESTIONE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E INCLUSIONE:

Claudio Evangelista Luisa Vissani

D.S.G.A. Sabrina

Quiriconi

7

Funzioni Strumentali (art. 30 C.C.N.L)

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa (POF) e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti e istituzioni esterni alla scuola. Con delibera del Collegio dei Docenti, in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa, è stata individuata la necessità di identificare docenti che ricoprano l’incarico di figura strumentale per le seguenti aree:

AREA 1: COORDINAMENTO E GESTIONE POF E PTOF AREA 2: COORDINAMENTO E GESTIONE ATTIVITA’ DI

SOSTEGNO E INCLUSIONE AREA 3: COORDINAMENTO E GESTIONE ATTIVITA’ DI

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO AREA 4: COORDINAMENTO E GESTIONE VALUTAZIONE E

AUTOVALUTAZIONE D’ ISTITUTO.

I DIPARTIMENTI

In questo nuovo anno scolastico sono state individuate le aree disciplinari relative alla creazione di dipartimenti atti ad una ancor maggiore uniformità didattica all’interno della scuola stessa. Essi, infatti, hanno il compito di elaborare specifiche programmazioni e relativi elementi valutativi.

DIPARTIMENTI

AMBITO CAPO DIPARTIMENTO ORDINE DI SCUOLA

LINGUISTICO B. FERRELLI PRIMARIA

LOGICO-MATEMATICO D. TESTA PRIMARIA

UMANISTICO A. GUBINELLI SECONDARIA I GRADO

MATEMATICO-SCIENTIFICO E TECNOLOGICO

A. TROTTA SECONDARIA I GRADO

ESPRESSIVO-MOTORIO E. FABOZZI SECONDARIA I GRADO

LINGUE STRANIERE M. A. PETRUZZELLI SECONDARIA I GRADO

8

ORGANIZZAZIONE del TEMPO SCUOLA

Le attività didattiche

Le attività didattiche vengono svolte in cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì

SCUOLA DELL'INFANZIA

Sezioni a TEMPO NORMALE (40 ore settimanali) - Orario antimeridiano e

pomeridiano

Sezioni a TEMPO RIDOTTO (25 ore settimanali) - Orario antimeridiano

SCUOLA PRIMARIA

Classi con TEMPO SCUOLA A 40 ORE settimanali(comprensive di mensa):

orario antimeridiano e pomeridiano.

Classi con TEMPO SCUOLA DI 28 ORE settimanali circa (comprensivo di

mensa) : orario antimeridiano e pomeridiano.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Classi con 30 ore settimanali - Orario antimeridiano.

Classi con 36 ore settimanali - Orario antimeridiano e tre rientri pomeridiani.

Le attività di tirocinio

La nostra scuola accoglie per il tirocinio formativo gli studenti dell’Università ROMA TRE – Corso di Laurea in Scienze della Formazione/attività curricolari e Corsi di Laurea in Scienze della Formazione/attività di Sostegno.

Sono programmati:

incontri finalizzati a una prima conoscenza del macrocosmo scolastico da realizzarsi nel periodo di ottobre per le attività curricolari;

osservazione di alunni con disabilità durante l’attività didattica per le attività di sostegno; lezioni autogestite in presenza dell’insegnante di classe.

Come già avvenuto negli anni precedenti, il nostro Istituto si rende disponibile ad accogliere alunni provenienti dai Licei delle Scienze Umane, per attività di tirocinio nelle classi della Scuola Primaria.

9

ANALISI del CONTESTO

Fisionomia dell’Istituto L’Istituto Comprensivo “Via dell’Oratorio Damasiano”, dimensionato nell’anno scolastico 2012/2013, è composto da tre sedi: S. Beatrice, Via Ressi e Via delle Vigne.

Il plesso di S. Beatrice, sede della Dirigenza e della Segreteria, ha un ampio spazio verde esterno con campetto multifunzionale, biblioteca, aula di informatica, palestra e refettorio con mensa autogestita.

Il piccolo plesso di via Ressi si sviluppa al piano terra e non presenta barriere architettoniche. Ha una palestra, uno spazio esterno, la mensa ed un'aula di informatica.

Nel plesso di Via delle Vigne è presente un'Aula Magna, una aula professori, un laboratorio multimediale, una palestra, un campo polivalente, la mensa. La struttura è dotata di un ascensore che collega i due piani superiori dell'edificio. E' presente inoltre una scala di emergenza accessibile da tutti i piani.

I plessi sono attualmente oggetto di limitati interventi manutentivi volti al ripristino del decoro attraverso il piano d'intervento statale "Scuole belle". Si dispone di laboratori informatici piuttosto obsoleti. Alcune aule dell'istituto sono provviste di LIM. Il personale docente e Ata ha effettuato massivamente corsi di formazione e di aggiornamento sulla "Sicurezza" anche per gli specifici incarichi.

Contesto socio-economico-culturale L’Istituto Comprensivo è collocato nell’estrema periferia sud-ovest di Roma in un territorio a vocazione prettamente residenziale con un’essenziale presenza di servizi ed esercizi commerciali. L’Istituto è inserito in una realtà alquanto eterogenea: l’utenza è prevalentemente di quartiere; ad alunni provenienti da famiglie con buone situazioni socio-economiche e culturali, si affiancano allievi la cui condizione familiare e personale costituisce elemento di svantaggio o di difficoltà. Per alcuni alunni e per le famiglie di appartenenza, la scuola costituisce un importante momento di elaborazione delle conoscenze, di crescita delle potenzialità individuali; per altri la scuola si configura come unica occasione di confronto e crescita sociale e culturale al di fuori del proprio nucleo familiare.

Caratteristiche culturali Il patrimonio culturale, ambientale e strumentale del territorio, è molto ricco sebbene non sufficientemente valorizzato, infatti nell'area in cui l’Istituto è ubicato coesistono risorse storiche e naturalistiche, quali il fiume Tevere, le Catacombe di Generosa ed il Castello della Magliana.

10

I rapporti con il territorio Il territorio che circoscrive l’Istituto è dotato di diverse strutture quali:

palestre e centri sportivi;

alcuni istituti superiori, ;

una Biblioteca municipale ("Biblioteca Nicolini") aperta all'utenza;

il "Mitreo" a Corviale come ambiente polifunzionale per iniziative culturali patrocinate dal Municipio. Il nostro Istituto negli anni ha maturato rapporti di collaborazione con strutture ed enti presenti sia nel territorio sia oltre:

il "Commissariato S. Paolo" attraverso progetti dedicati alle scuole del Municipio XI;

l'Ospedale Israelitico attraverso progetti di prevenzione sanitaria;

Consultorio della Asl con progetto rivolto alla scuola media sull'educazione all' affettività ed alla diversità sessuale;

l' Arci per rapporti con le famiglie di studenti Rom;

Cooperativa "Magliana solidale" (operante nel Municipio XI) per il supporto psicologico, attraverso uno sportello di ascolto per alunni, famiglie e docenti, laddove si evidenziano delle difficoltà;

collaborazione con la Parrocchia. Inoltre, la nostra scuola fa parte della Reti di scuole dell’ XI Municipio di cui ne è capofila. Le istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali. L'accordo ha come oggetto le seguenti attività:

didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento;

di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci;

di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali. Le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni con Università statali o private, ovvero con istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi. La partecipazione ad accordi di reti rappresenta per il nostro Istituto un’opportunità importante per gestire e governare in modo concordato le attività “ordinarie”, per consolidare i rapporti già esistenti tra le scuole e il territorio per il miglioramento dell’offerta formativa e, infine, per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili.

11

Piano Triennale Offerta Formativa

Premessa 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire: a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste a legislazione vigente; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa. 3. Il piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. 4. Il piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d'Istituto. 5. Ai fini della predisposizione del piano, il Dirigente Scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori.

12

Atto d’Indirizzo L’Atto d’Indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti con prot. n. 5615/a3d del 07 ottobre 2015, è il Piano che tiene conto non solo della normativa vigente e delle presenti indicazioni, ma anche della vision e della mission condivise negli ultimi due anni precedenti, secondo cui la scuola assume il ruolo di comunità educante, che con tutte le sue componenti opera per lo sviluppo nell’allievo della personalità, delle conoscenze, di abilità e competenze e di comportamenti corretti attraverso il rispetto delle regole sociali e della legalità per la formazione di un cittadino responsabile. La scuola nella sua interezza si fa carico di una rinnovata spinta alla progettazione didattico-educativa ed organizzativa attraverso l’individuazione di azioni di miglioramento e potenziamento e la selezione di pratiche con una dinamica di ricaduta su tutti gli stakeholders. 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il

conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano.

2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno. Per le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati si terrà conto dei seguenti aspetti:

3) variabilità degli esiti fra le classi e plessi soprattutto nella scuola primaria, 4) sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici

ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche),

5) flessibilità didattica e del curricolo attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa anche con attività laboratoriali e la personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nella direzione dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze, attraverso l’implementazione di metodologie diversificate rispondenti ai diversi ritmi e stili di apprendimento degli alunni,

6) monitoraggio ed intervento tempestivi sugli alunni a rischio, a partire da una segnalazione precoce di allievi con BES,

7) innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi per lo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali attraverso la valorizzazione di metodologie didattiche attive, individualizzate e personalizzate, modalità di apprendimento per problem solving, metodo cooperativo, ricerca, esplorazione e scoperta, approcci meta cognitivi,

miglioramento dei processi di pianificazione, sviluppo, verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione e correzione,

miglioramento delle attività di orientamento,

miglioramento del sistema di comunicazione, socializzazione e condivisione tra il

personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne

relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti,

formazione e aggiornamento del personale per l’innovazione metodologico-didattica,

miglioramento degli ambienti di apprendimento (dotazioni, logistica),

miglioramento della quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche e delle competenze del

personale nell’uso delle tecnologie digitali,

sostegno ai genitori nello sviluppo della coscienza della loro responsabilità educativa e nella partecipazione efficace alla vita della scuola, anche attraverso sportelli di ascolto, percorsi e progetti formativi interni ed esterni,

potenziamento della collaborazione con le risorse del territorio. 8) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge:

13

commi 1-4:

La legge intende dare piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 21 della Legge 15 Marzo 1997, n. 59, e garantire il successo formativo per tutti gli studenti, rimuovendo gli ostacoli personali e sociali e promuovendo la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali, l’organizzazione orientata alla flessibilità didattica e organizzativa, il tutto nei limiti delle risorse disponibili, l’introduzione di tecnologie innovative e il coordinamento con il contesto territoriale. Le finalità della Legge 107/2015 risiedono in:

affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza,

innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, anche attraverso il potenziamento dei saperi e delle competenze, rispettando i tempi e gli stili di apprendimento,

contrastare le disuguaglianze,

prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica,

realizzare una scuola quale laboratorio di ricerca, di sperimentazione e innovazione didattica,

garantire il diritto allo studio,

garantire le pari opportunità di istruzione e di successo formativo.

commi 5-7 e 14:

Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:

istituzione dipartimenti disciplinari

prove Invalsi: riduzione variabilità esiti tra le classi/sedi soprattutto nella scuola primaria

miglioramento livelli di rendimento in ambito linguistico e logico-matematico, espressivo relazionale

miglioramento della gestione degli alunni con B.E.S., mettendo a punto procedure di osservazione, screening e di monitoraggio periodico

potenziamento delle eccellenze

monitoraggio degli obiettivi programmati

orientamento e monitoraggio in uscita più efficaci

prosecuzione e/o attivazione corsi di formazione per docenti, per intervenire efficacemente nei confronti di allievi con B.E.S.

miglioramento dei laboratori e degli ambienti di apprendimento, anche attraverso le LIM e l’introduzione e l’utilizzo di nuove tecnologie, in rapporto alle risorse economiche e umane disponibili, in modo da potenziare la didattica inclusiva

prosecuzione e/o attivazione corsi di formazione per docenti, per potenziare competenze informatiche e metodologiche del personale nell’utilizzo delle LIM e delle nuove tecnologie

gestione flessibile di tempi e spazi come risorse per l’apprendimento, adeguandoli alle esigenze di apprendimento degli alunni;

attivazione, di corsi di aggiornamento per docenti e famiglie legati alle problematiche degli adolescenti, soprattutto nella scuola secondaria di I grado

per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che:

in ogni plesso dell’Istituto è necessaria la realizzazione del cablaggio e di un rete

intranet, secondo le risorse economiche e finanziarie anche europee disponibili

è da implementare l’utilizzo di spazi per laboratori anche artistico-espressivi;

per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio

di riferimento è così definiti:

in relazione ai dati trasmessi dall’Istituzione per l’anno scolastico 2015/2016 per la

richiesta di organico e in rapporto alle eventuali variazioni successive apportate in

sede di aggiornamento del Piano;

14

per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà

definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, in riferimento anche a

supplenze brevi, entro un limite massimo di 8 unità;

nell’ambito dei posti di potenziamento è accantonato preliminarmente un posto di

docente della classe di concorso A043 per l’esonero del primo collaboratore del Dirigente

scolastico, ricorrendo le condizioni normative di riferimento;

nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del

coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe;

dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari. Sarà altresì

prevista la funzione di coordinatore di dipartimento;

per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il

fabbisogno è così definito:

sono confermate le unità di personale dell’anno scolastico 2014/2015; commi 10 e 12 :

nella scuola secondaria di I grado nell’ambito di risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, sono da attivare iniziative di formazione rivolte al personale e agli allievi, allo scopo di promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale “118” del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio;

commi 15-16:

prosecuzione e/o attivazione progetti d’istituto e di enti e associazioni esterne per

promuovere una corretta relazionalità, improntata al rispetto dell’altro e del diverso e

per educare alle pari opportunità e prevenire comportamenti violenti e inadeguati ad

un modus vivendi sereno e armonico nella vita pubblica e privata;

comma 20:

attivazione percorsi didattici curriculari e/o extracurriculari per il potenziamento della

lingua inglese nella scuola primaria;

commi 56-61:

incremento delle metodologie laboratoriali, delle attività nei laboratori d’informatica e

in genere dell’utilizzo delle nuove tecnologie attraverso l’implementazione di percorsi

didattici e progettuali trasversali finalizzati allo sviluppo delle competenze digitali

degli allievi;

comma 124:

In considerazione delle esigenze formative dei docenti emerse nel lavoro quotidiano e degli esiti emersi dal RAV, si delineano le seguenti aree di formazione:

Progettazione curricolare e per dipartimenti

Metodologia didattica discipline di base

Formazione per la didattica rivolta agli allievi con B.E.S, comprese le eccellenze

Nuove tecnologie

Gestione della classe e delle relazioni all’interno della classe

Sicurezza

9) Per quanto attiene ai criteri generali per la programmazione educativa, per la

programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche,

extrascolastiche, coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” si terrà conto

in particolare dei seguenti punti:

15

le attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche proposte devono essere coerenti con il PTOF; inoltre i Consigli di classe devono verificare l’effettiva possibilità di svolgimento indicando modalità, accompagnatori nel caso di visite guidate e/o viaggi di istruzione e docente referente e garantire la massima inclusione,

realizzazione del curricolo,

introduzione di tecnologie innovative,

metodo cooperativo,

partecipazione alle decisioni degli organi collegiali,

organizzazione flessibile, efficienza ed efficacia del servizio,

libertà di insegnamento,

valorizzazione della comunità professionale,

10) I progetti e le attività nei quali utilizzare i docenti dell’organico del potenziamento, in

considerazione anche delle risultanze del RAV e dei bisogni emersi, sono da riferirsi alle

aree: linguistica, scientifica, umanistica, laboratoriale, artistico-musicale, motoria. Si terrà

conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle

supplenze brevi.

11) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza

sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli

indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori

saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi,

cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o

comportamenti ed eventualmente della loro frequenza.

12) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata,

eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti,

per essere portata all’esame del collegio stesso.

16

Dal RAV al PTOF

Il Rapporto di Autovalutazione

Per una completa visione del documento visionare il sito della scuola

www.icdamasiano.gov.it cliccando su scuola in chiaro

1 Contesto 1.1 Popolazione scolastica 1.2 Territorio e capitale sociale 1.3 Risorse economiche e materiali 1.4 Risorse professionali

2 Esiti 2.1 Risultati scolastici 2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali 2.3 Competenze chiave e di cittadinanza 2.4 Risultati a distanza

3 A) Processi – Pratiche

educative e didattiche

3.1 Curricolo, progettazione e valutazione 3.2 Ambiente di apprendimento 3.3 Inclusione e differenziazione 3.4 Continuità e orientamento

3 B) Processi – Pratiche

gestionali e organizzative

3.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola 3.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

5.1.1 Priorità a) Risultati scolastici b) Risultati nelle prove standardizzate c) Competenze chiave e di cittadinanza d) Risultati a distanza

5.2.1 Obiettivi di processo a) Curricolo, progettazione e valutazione b) Ambiente di apprendimento c) Inclusione e differenziazione d) Continuità e orientamento e) Orientamento strategico e organizzazione della scuola

RAV PTOF

Piano di

miglioramento

17

Il PTOF: Fasi e Soggetti

Territorio Il Dirigente Scolastico tiene conto di

• rapporti con enti locali e realtà territoriali • proposte e pareri organismi e associazioni genitori e studenti

Dirigente scolastico Definisce indirizzi • per le attività della scuola • per le scelte di gestione e di amministrazione

Collegio Docenti Elabora il Piano • sulla base degli indirizzi definiti dal Dirigente

Consiglio di Istituto Approva • il Piano elaborato dal Collegio dei Docenti

Portale unico Pubblicazione del Piano • sul Portale unico dove sono pubblicate tempestivamente anche eventuali revisioni

USR Verifica • rispetto del limite dell'organico assegnato • trasmette al MIUR gli esiti della verifica

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche necessarie.

18

OBIETTIVI con riferimento al R.A.V.

Premessa Il P.T.O.F. viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015. Si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate:

Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza

Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti

Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali

Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica

Realizzazione di una scuola aperta

Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

Dal R.A.V.…… Il RAV elaborato nel 2015 da parte dello STAFF di direzione ha consentito, anche attraverso i Descrittori messi a disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di accertare: - AREA CONTESTO E RISORSE: buono il contesto territoriale dal punto di vista socio-economico e delle opportunità di collaborazione con le Amministrazioni comunali e le numerose associazioni e agenzie educative presenti. - AREA ESITI: la scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati relativi a qualche studente di gruppo rom( alunni che presentano una frequenza scolastica molto discontinua soprattutto a seguito delle esigenze del gruppo familiare, che ritorna periodicamente al paese di origine o si trasferisce in altri paesi esteri oppure decide di lasciare definitivamente la scuola). La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti. Il punteggio di italiano e matematica delle classi II (primaria) e III (secondaria di I grado) alle prove INVALSI è rispettivamente uguale e superiore a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile ed è per lo più superiore alla media nazionale, mentre è uguale a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile ed alla media nazionale per le classi V della primaria. La variabilità tra classi in italiano e matematica nella scuola primaria è superiore a quella media. I punteggi delle diverse classi in italiano e matematica non si discostano dalla media della scuola per la secondaria di primo grado, mentre c'è una varianza significativa per alcune classi della primaria, soprattutto nel plesso di via Oratorio Damasiano. La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e in matematica è decisamente inferiore alla media nazionale, mentre è superiore alla media nazionale la quota di studenti di primaria collocata a livello 2.

19

Dall'osservazione in classe e dai questionari somministrati da alcuni docenti risulta che il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dalla maggior parte degli studenti è più che buono. Emerge inoltre dalla percezione di docenti e genitori espressa tramite i questionari di autovalutazione che: 1) nella maggior parte delle classi le competenze sociali e civiche siano adeguatamente sviluppate; 2) la maggior parte degli studenti sviluppi un buon metodo di studio e sia in grado di autoregolarsi nell'apprendimento raggiungendo in alcuni casi l'eccellenza; 3) ci sia una più che sufficiente uniformità di comportamenti tra sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento ed utilizza come strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti l'osservazione del comportamento e la somministrazione di questionari. I risultati degli studenti della primaria nel percorso successivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studenti incontrano difficoltà scolastiche e non ci sono episodi di abbandono degli studi nel percorso successivo. Non sono disponibili risultati a distanza per gli studenti al termine del primo ciclo. Da creare Dipartimenti e un monitoraggio strutturato con prove comuni di valutazione intermedie e finali. - AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: la scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento, che è stato inserito nel POF. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attività sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e sulla valutazione degli studenti cui partecipa un buon numero di insegnanti. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. C'è una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati in modo sistematico da parte dei docenti per rimodulare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. Le attività realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attività didattiche sono di buona qualità. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati e a seguito di ciò, se necessario, gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversità culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalità di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studenti destinatari delle

20

azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola. Le attività di continuità sono molto ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è consolidata. La scuola realizza numerose attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attività di orientamento sono ben strutturate, pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e delle proprie attitudini. La scuola monitora informalmente i risultati delle proprie azioni di orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue il consiglio orientativo della scuola. - AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: la scuola ha definito la missione e le priorità nel POF e queste sono condivise nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. Per raggiungere tali priorità la scuola ha individuato strategie e azioni. Il monitoraggio delle azioni è attuato, anche se in modo non strutturato e permette di riorientare le strategie e di riprogettare le azioni. Responsabilità e compiti sono individuati chiaramente e sono funzionali alle attività e alle priorità. Le risorse economiche e materiali della scuola sono sfruttate al meglio e sono convogliate nella realizzazione delle priorità. La scuola ha avviato la ricerca di forme di finanziamenti aggiuntivi oltre quelli erogati dal MIUR. La scuola realizza iniziative formative per i docenti e ne promuove la partecipazione. Le proposte formative sono di buona qualità e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. La scuola coordina una rete di scuole e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa. La scuola è coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola dialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti per migliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modo attivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative di vario tipo.

…Al Piano di Miglioramento Il piano di miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le priorità e gli obiettivi di processo emersi dal RAV, nonché con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel PTOF, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica della scuola per intraprendere un’azione di qualità. Dopo un’attenta disamina e coerentemente con i risultati del rapporto di autovalutazione si ritiene opportuno avviare un lavoro sistematico di sperimentazione, sviluppo e, eventualmente, revisione del curriculo verticale dell’istituto nell’ottica di porre in essere una didattica per competenze via via più esperta ed efficace e di adottare progressivamente le forme della valutazione autentica. Per queste ragioni nell’ organizzazione degli interventi di miglioramento si darà precedenza alla costituzione di dipartimenti per aree disciplinari. Essi sono intesi come luogo di analisi disciplinare, di formazione

21

professionale e di elaborazione di strumenti di lavoro, nonché come spazio all’interno del quale sarà possibile avviare un processo di crescita della comunità dei docenti che, negli anni a venire, potrà divenire una vera e propria comunità professionale. Il lavoro sulle competenze avviato quest’anno sarà sostenuto, quando e se le forme di finanziamento a disposizione della scuola lo consentiranno, da un corso di formazione sulla didattica per competenze da parte di un esperto esterno. Allo scopo di fornire un altro concreto strumento di lavoro che sia di ausilio all’organizzazione dipartimentale verrà avviata la costruzione di un database delle competenze per costituire un’Anagrafe delle competenze del personale su cui basarsi per l’assegnazione degli incarichi, un archivio di progetti, buone prassi e prove oggettive da mettere a disposizione di tutti i docenti e, eventualmente una banca del tempo con cui implementare la formazione peer to peer. Nel piano sono stati declinati tutti gli obiettivi di processo e tutte le azioni ad essi

collegate stabilendone la validità e la rilevanza nel progetto generale di

miglioramento. Ad ognuno di essi è stato attribuito un punteggio ricavato dal

prodotto di due fattori: la fattibilità e l’impatto. La stima dell’impatto implica una

valutazione degli effetti che possono aver avuto le azioni messe in atto; la stima

della fattibilità è stata fatta sulla base di una valutazione delle reali possibilità di

realizzazione delle azioni individuate, tenendo conto delle risorse umane e

finanziarie a disposizione della scuola.

Infine i risultati che ci si aspetterebbe di ottenere sono stati tradotti in termini

operativi, in risultati quantificabili, per determinare quali dati e informazioni

devono essere raccolte. Sono stati infine individuati i valori /soglia che

permetteranno di stabilire se l’obiettivo operativo è stato raggiunto o meno

22

INDIVIDUAZIONE delle PRIORITÀ

PRIORITÀ: Riduzione della variabilità degli esiti fra le classi per un globale raggiungimento del successo formativo. Subarea: Curricolo, progettazione e valutazione

OBIETTIVI di PROCESSO: 1. Implementare una struttura formalizzata di riferimento per la

progettazione didattica sia alla scuola primaria che alla secondaria di primo

grado: creazione di dipartimenti.

2. Sperimentare, sviluppare ed eventualmente, revisionare il curriculo

verticale adottato dall’ Istituto.

AZIONI:

1. Strutturare corsi di recupero e potenziamento.

LE

PRIORITÀ

RIFERITE AGLI

ESITI DEGLI

STUDENTI

I

TRAGUARDI

DI LUNGO

PERIODO

PIANO TRIENNALE

Obiettivi di processo

23

2. Elaborare uno strumento per l’analisi qualitativa dei dati Invalsi e

predisposizione di strumenti esplicativi per l’esame interpretativo e

riflessivo delle prove Invalsi a beneficio dei diversi consigli di interclasse e di

classe.

3. Strutturare prove di valutazione iniziali, in parte già in atto, e finali.

4. Corso di formazione sulla didattica per competenze.

MODALITÀ DI RILEVAZIONE:

1. Comparazione dei dati.

2. Elaborazione e analisi delle prove comuni

Subarea: Continuità e orientamento

OBIETTIVI di PROCESSO:

1. Stabilire criteri di valutazione comuni per ambiti disciplinari.

AZIONI:

1. Andare verso la valutazione autentica e abbandonare progressivamente le

forme tradizionali di valutazione intuitiva.

MODALITÀ DI RILEVAZIONE:

1. Maggiore omogeneità dei risultati tra classi parallele.

Subarea: Orientamento strategico e organizzazione della scuola

OBIETTIVI di PROCESSO:

1. : Elaborazione di un sistema permanente di comunicazione asincrono

finalizzato all’acquisizione di informazioni relative agli esiti di attività di

formazione seguite dai docenti o di buone pratiche di insegnamento AZIONI:

1. Costruzione di un database

MODALITÀ DI RILEVAZIONE:

1. Somministrazione di questionari di soddisfazione

24

Subarea: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

OBIETTIVI di PROCESSO:

1. Potenziare la didattica curriculare ed extra curriculare attraverso nuove

metodologie di insegnamento. AZIONI:

1. Corso di formazione tenuto da esperti esterni sull’insegnamento della

matematica attraverso un approccio metacognitivo.

MODALITÀ DI RILEVAZIONE:

1. Esame qualitativo e comparazione delle prove.

PRIORITÀ

Riduzione della

variabilità

degli esiti fra le classi

per un

globale

raggiungimento del

successo formativo

TRAGUARDI

DI LUNGO

PERIODO

Riduzione della

variabilità

negli esiti fra le classi

soprattutto della

scuola

primaria in maniera

da

riallinearla alla media

nazionale

PIANO TRIENNALE

Costituzione di

Dipartimenti

Predisposizione di criteri di valutazione comuni per ambiti

disciplinari nella scuola primaria e secondaria di I grado.

25

Piano Nazionale Scuola Digitale

IL P.N.S.D. Il nostro Istituto ha scelto di coniugare il binomio scuola-tecnologia animato dall’idea di orientare il modello di didattica ad una generazione di studenti diversa rispetto a quella passata: i ragazzi di oggi sono “ nativi digitali”, costantemente connessi, i cui modelli di pensiero sono fortemente condizionati dalle tecnologie e dagli strumenti dell’era digitale. La scuola aprendo le sue porte alle nuove tecnologie, vuole dotarsi degli strumenti indispensabili ad elaborare una proposta educativa che corrisponda ai “ modelli di pensiero” delle giovani generazioni. Per favorire e supportare il cambiamento e l’innovazione del sistema scuola, il MIUR ha avviato, dal 2008 in poi, un processo di digitalizzazione della scuola con il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD). Infatti, già dal 2009 il nostro Istituto fa parte del Polo Formativo Lazio ed ha, attualmente, come scuola capofila l’IISS “Margherita di Savoia” di Roma. È stato, pertanto, tracciato un percorso strutturato in più azioni, realizzate in modo parallelo e finalizzato, in buona sintesi, a:

Modificare gli ambienti di apprendimento, realizzando sistemi educativi vicini ai nuovi linguaggi e processi di apprendimento degli studenti che ne favoriscano il potenziamento e lo sviluppo delle competenze digitali.

Formare i docenti a nuove metodologie didattiche, che attraverso l’uso delle nuove tecnologie, consentano il passaggio dalla didattica trasmissiva ad un apprendimento collaborativo ed esperienziale.

Formazione di docenti con funzione specifica di “animatori digitali” con il compito di seguire, per il prossimo triennio, il processo di digitalizzazione della scuola di appartenenza. Organizzeranno attività e laboratori, individueranno soluzioni tecnologiche e metodologiche innovative da portare nel proprio istituto e lavoreranno per la diffusione di una cultura digitale condivisa.

Progetto FONDI PON 2014-2020 In linea con il Piano Nazionale Scuola Digitale e grazie al programma dei PON 2014-2010 il nostro Istituto ha pianificato una parte della propria attività progettuale al fine di ottenere l’ampliamento della dotazione informatica, attualmente obsoleta. I nuovi strumenti digitali comporteranno il coinvolgimento diretto di tutti gli interessati (studenti, personale scolastico, famiglie, …) in una trasformazione che riguarda la creazione e lo sviluppo di nuovi modi per gestire attività e ambienti di apprendimento. In riferimento al PTOF attuale, l’opportunità offerta dai PON dovrà essere declinata al fine di:

integrare nel piano di studi l’utilizzo delle tecnologie modellare i processi di apprendimento e creare situazioni in cui gli studenti

applicano le proprie competenze cognitive aiutandoli nella loro acquisizione gestire le differenze presenti nei gruppi classe, nell’ottica dell’inclusività,

riconoscendo le opportunità offerte dalle TIC al fine di rendere più efficace l’apprendimento di ciascun allievo.

26

RISORSE UMANE

Fabbisogno posti di organico comuni e di sostegno

Il fabbisogno triennale dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia è calcolato sulla base del monte orario degli insegnamenti, nonché considerate l’evoluzione storica più recente della popolazione scolastica e la composizione in termini di sezioni o classi dei tre ordini di scuola e relativi plessi dell’Istituto. Si precisa che il fabbisogno di cattedre di sostegno per il triennio 2016/17-2018/19 è calcolato sulla media storica del triennio precedente, ma che è fortemente variabile e non prevedibile, essendo dipendente dai totali di alunni disabili presente di anno in anno. Infine, dalla valutazione di tale media storica, emerge una tendenza all’ aumento del numero di certificazioni di disabilità e conseguentemente dalla crescita del fabbisogno in termini di organico corrispondente.

a. Posti comuni e di sostegno

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA

Annualità Fabbisogno per il triennio

Posto comune

Posto di sostegno

Scuola dell’infanzia

a.s. 2016-17: n.

20 5

a.s. 2017-18: n.

20 5

a.s. 2018-19: n.

20 5

Scuola primaria a.s. 2016-17: n.

44 16

a.s. 2017-18: n.

44 16

a.s. 2018-19: n.

44 16

27

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Classe di concorso/sostegno

a.s.2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

AD000 13 13 13

AD043 11 11 11

AD059 6 cattedre + 9 ore

6 cattedre + 9 ore

6 cattedre + 9 ore

A345 3 3 3

A245 16 ore 16 ore 16 ore

A445 1 cattedra + 2 ore

1 cattedra + 2 ore

1 cattedra + 2 ore

A032 2 2 2

A028 2 2 2

A033 2 2 2

A030 2 2 2

28

Fabbisogno posti di potenziamento dell’offerta formativa Con il potenziamento dell'offerta formativa e l'organico dell'autonomia le scuole sono chiamate a fare le proprie scelte in merito a insegnamenti e attività per il raggiungimento di obiettivi quali: valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell'arte, di cittadinanza attiva; sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; sviluppo delle competenze digitali; potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del cyber-bullismo; sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali; valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio; alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano L2, inclusione. I docenti dell’organico cosiddetto potenziato svolgeranno, nell’ambito dell’istituzione scolastica, interventi mirati alla qualificazione del servizio scolastico, nonché alla sostituzione del personale assente per periodi brevi. Alla scuola è lasciato il compito di elencare le priorità relative al potenziamento.

L 'I.C. propone i seguenti ambiti di potenziamento:

b. Posti per il potenziamento

Tipologia n. docenti

Motivazione

A043 2 Recupero e potenziamento lingua italiana

A059 1 Potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche

AD00 2 Sviluppo dell'inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali

Posto comune

2 Recupero e potenziamento italiano

Posto comune

2 Recupero e potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche

Posto comune

2 Potenziamento della lingua inglese

29

c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015

TIPOLOGIA n.

Assistente amministrativo 7

Collaboratore scolastico 15

Docenti a supporto dell’attività di segreteria

2

Aggiornamento e formazione Docenti e personale Ata

La formazione, nell’ambito dei progetti di riforma e di innovazione della scuola, è considerata una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di apprendimento, per una efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso interventi formativi finalizzati a specifiche esigenze. La formazione continua è vista come una risorsa che l’amministrazione scolastica è tenuta a fornire al personale per migliorarne la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola. L’aggiornamento rappresenta, oltre che un diritto-dovere, uno strumento privilegiato per adeguare l’esercizio delle funzioni alle esigenze di cambiamento, alle prospettive attuali agli stimoli, all’approfondimento dei valori provenienti dalle scienze e dall’evolversi della società civile, nonché mezzo per rendere il personale capace di rispondere alle esigenze di una società in repentino e incessante cambiamento. Il nostro Istituto proporrà la partecipazione ai seguenti corsi finalizzati all’approfondimento didattico:

Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata

Matematica e metacognizione

Docenti Riduzione varianza fra le classi

Didattica per competenze Docenti Riduzione varianza fra le classi

Strategie e specifiche modalità d’intervento per l’inclusione di alunni B.E.S.

Docenti Procedure e metodi per l’identificazione e il trattamento delle difficoltà di letto-scrittura

Informatizzazione digitale Docenti + A.T.A. Sviluppo processo di digitalizzazione

30

Essendo la formazione, in quanto risorsa strategica per il miglioramento della scuola, un diritto di tutto il personale scolastico, la scuola prevede attività di aggiornamento e formazione anche per il personale A.T.A. , funzionale all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi tecnici e generali soprattutto in relazione ai processi dì informatizzazione. Nel nostro Istituto la formazione, quindi, sarà legata alla ricerca di formatori esterni qualificati nonché alla valorizzazione delle risorse interne, sia a livello di competenza didattica, sia di competenza organizzativo-relazionale. Altrettanto valore assumerà, infine, l’autoaggiornamento individuale o di gruppo, prospettiva privilegiata anche al fine di evitare modelli professionali uniformi per fare emergere identità, tendenze vocazionali e abilità “sommerse”.

Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali Il fabbisogno triennale di infrastrutture e attrezzature materiali è tale da rendere necessario: 1. Ampliare la dotazione di LIM o strumenti digitali di futura generazione finalizzati ad una interazione più efficace ed efficiente nel processo di insegnamento-apprendimento realizzato con i nativi digitali durante l’orario scolastico. 2. Provvedere ad una continua ed efficiente manutenzione delle strutture e delle infrastrutture informatiche dedicate alla didattica e alla comunicazione tra docenti, scuola e famiglia. 3. Ampliare la dotazione strumentale presente nei laboratori didattici presenti nei plessi al fine di potenziare gli apprendimenti scientifici e tecnologici. 4. Potenziare, in tutti gli ordini di scuola, la dotazione strumentale a supporto della didattica inclusiva per gli alunni diversamente abili.

31

LA PROGETTAZIONE D’ ISTITUTO

La nostra scuola è una grande comunità educante che persegue l’obiettivo di formare cittadini responsabili a tutto tondo sul versante sia delle competenze di base sia della formazione umana, relazionale e sociale. Tale formazione deve portare alla creazione di una nuova cittadinanza aperta alle altre culture e pronta ad esprimere sentimenti, emozioni nel rispetto di se stessi e degli altri e capace di gestire conflittualità e incertezza, di operare scelte ed assumere decisioni autonome agendo in consapevolezza.

CONTENUTI DISCIPLINARI E CURRICULARI

Secondo le indicazione Nazionali per il curriculo e del primo ciclo

d’istruzione.

PROGETTI

Lavoro organizzato da uno o più docenti, con finalità ed obiettivi,

che si articola in un arco temporale definito e presenta una

documentazione finale di vario tipo.

ATTIVITÀ

Iniziative finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa, anche in

accordo con enti locali, istituzioni ed associazioni del territorio.

LABORATORI

Spazio strutturato per la realizzazione di esperienze dirette, realizzate

in gruppi flessibili e collegate all’ampliamento dell’offerta formativa.

32

FINALITÀ EDUCATIVE

Premessa La Progettazione d’Istituto esplicita alcuni principi fondamentali ispiratori

dell’azione educativa e definisce le scelte relative alle finalità della progettazione scolastica che possono essere distinte in: culturali, formative, sociali.

Culturali

Promuovere l’acquisizione degli strumenti culturali di base;

Acquisire competenze e linguaggi specifici.

Formative

Educare alla convivenza democratica;

Creare le condizioni perché la scuola sia ambiente di apprendimento e comunità educante;

Ampliare l’orizzonte culturale sociale;

Sviluppare le competenze orientative.

Sociali

Promuovere la scoperta del valore delle diversità(fisiche-intellettive-etniche..);

Stabilire rapporti nel rispetto di sé e degli altri;

Promuovere i principi della convivenza civile;

Saper agire in modo consapevole e costruttivo.

33

I Fattori di Qualità del Servizio Scolastico

Si considerano indicatori di un buon modo di fare scuola:

il lavoro collegiale degli insegnanti nel rispetto della libertà di insegnamento di ciascuno;

l’attenzione alla “diversità” evitando scelte discriminatorie ed emarginanti;

l’attivazione di percorsi interculturali;

il raccordo interdisciplinare fra i docenti come strumento che possa garantire l’unitarietà degli obiettivi educativi e l’utilizzo delle potenzialità intrinseche ad ogni disciplina;

l’individualizzazione dei percorsi formativi;

l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e definiti collegialmente nell’ottica della continuità;

la disponibilità degli insegnanti a intendere la valutazione come un momento dell’attività scolastica che possa instradare le azioni da intraprendere, regolare quelle avviate e promuovere il bilancio critico su quelle condotte a termine;

un utilizzo razionale degli spazi educativi sistematicamente qualificati;

il rapporto costante tra insegnanti e genitori;

la disponibilità degli insegnanti alla sperimentazione, all’innovazione didattica e all’aggiornamento.

Imparzialità, Regolarità, Visibilità

Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale. La scuola garantisce qualità e pari opportunità: nella formazione delle classi e delle sezioni; nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori; nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno; nella formulazione degli orari dei docenti.

Nei casi di emergenza (per esempio: inagibilità dei locali a causa di eventi straordinari) la scuola garantisce comunque un'adeguata e tempestiva informazione alle famiglie.

34

Finalità della scuola dell’ Infanzia

La finalità della scuola dell’infanzia è quella di promuovere lo sviluppo dell’Identità, dell’Autonomia, della Competenza e il senso di Cittadinanza. Essa rappresenta il luogo ove creare i presupposti affinché i bambini imparino a vivere in un ambiente democratico, dove gli “altri” ci sono e sono importanti; nasce perciò la necessità di regole condivise, espresse attraverso il rispetto di sé, dell’altro, il dialogo e la libertà di espressione del proprio pensiero. La scuola dell’infanzia, in quanto primo ordine di scuola con cui il soggetto in evoluzione si confronta, diventa anche momento in cui i bambini attraverso le multiple esperienze cognitive che sperimentano, implementano le loro conoscenze. L’imprinting siglato nei momenti iniziali della vita produrrà nei bambini un ricco potenziale generativo e creativo negli anni a venire. L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica: nel gioco infatti i bambini si esprimono, rielaborano in modo creativo le esperienze vissute. L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa un elemento di qualità pedagogica, pertanto la cura dell’ambiente di apprendimento deve essere orientata alla realizzazione di: • uno spazio accogliente, caldo, curato, espressione della pedagogia e delle scelte educative di una scuola che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità attraverso l’ambiente fisico, la scelta di arredamenti e oggetti capaci di creare una funzionale e invitante capacità di abitarla e di appropriarsene. • un tempo disteso nel quale è possibile per il bambino esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, approfondire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita. • una documentazione, come processo che produce tracce, memoria e riflessione che rende visibili le modalità, i percorsi e permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo. • uno stile educativo fondato sull’osservazione e l’ascolto quindi sulla progettualità elaborata collegialmente. • una partecipazione come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di co-responsabilità, di incoraggiare il dialogo, la costruzione della conoscenza e le scelte comuni. Nello specifico gli insegnanti promuovono la riflessione del bambino sul proprio patrimonio di esperienze e stimolano ed accompagnano lo stesso, a cercare una risposta ai “perché” della vita stessa.

L’insegnamento della religione cattolica

L'IRC nella scuola dell'infanzia non è lezione di catechismo, ma conoscenza della cultura religiosa cattolica con attenzione e rispetto verso le altre religioni e culture, in uno spirito di relazione, ascolto e condivisione, verso atteggiamenti di amicizia e pace. Questo si realizza attraverso i mezzi e le tecniche proprie della scuola dell'infanzia, quali il gioco, il canto e le attività grafico-pittoriche.

35

Finalità della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.

In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura

LA CITTADINANZA

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi, che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.

L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo. Si tratta di un’alfabetizzazione culturale e sociale, che include quella strumentale e la potenzia con un ampliamento e un approfondimento della prospettiva attraverso i linguaggi delle varie discipline.

IL SENSO DELL’ESPERIENZA

La scuola fornisce all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse; favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle; promuove il senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali; sollecita gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Il primo ciclo d’istruzione, nella sua articolazione di scuola primaria è formativo per tutti gli alunni. A tal fine si individuano, nel rispetto della libertà di

insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo così articolate:

Valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni. Attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità.

36

Promozione dell’esplorazione e della scoperta. Incoraggiamento ad apprendimenti collaborativi. Promozione della consapevolezza del proprio modo di apprendere. Realizzazione di percorsi in forma di laboratorio.

Orientamento e continuità scolastica Sono proposte numerose iniziative in un’ottica di continuità con la scuola primaria:

• Attività offerte agli alunni delle classi quinte elementari, da svolgersi anche insieme agli studenti della scuola Secondaria di I grado, al fine di facilitare l'inserimento nel nuovo ciclo e far conoscere le strutture offerte dalla stessa scuola. • Accoglienza dei genitori attraverso uno sportello informativo, attivo dal mese di novembre alla data delle iscrizioni. • Presentazione dell’offerta formativa alle famiglie, al fine di promuovere la struttura e le sue potenzialità. • Incontri con i docenti della scuola Primaria al fine di ottimizzare il curricolo verticale per agevolare il passaggio tra i due ordini di scuola.

L'orientamento, nella scelta della scuola superiore, si colloca in una prospettiva di auto-orientamento, inteso come processo finalizzato allo sviluppo della personalità dell'individuo, alla presa di coscienza del proprio sé, dei propri valori, delle proprie capacità e degli interessi che in ciascuno prevalgono. Tale auto-orientamento è importante come:

momento di analisi;

di conoscenza di sé;

di conoscenza della realtà esterna e del suo sistema di riferimento al fine di aiutare l'alunno a:

assumere le responsabilità dei propri problemi;

accettare l'incertezza;

essere disponibile al cambiamento;

intraprendere una determinata carriera.

Per facilitare il passaggio dei nostri alunni al ciclo di studi seguente, la

scuola elabora annualmente un progetto “Progetto Orientamento”, che

consentirà di integrare l’opera degli insegnanti, al fine di supportare le azioni

37

educative e formative che la scuola persegue. L’attività di orientamento

scolastico è organizzato e sviluppato dalle Figure Strumentale di Coordinamento

e Gestione delle attività di Continuità e Orientamento. Tutto il lavoro è finalizzato

ad “accompagnare” il passaggio degli alunni della scuola Secondaria di I Grado

al grado superiore, assecondando le reali attitudini motivazionali ed intellettuali di

ogni alunno.

Tale progetto prevede e facilita i contatti tra gli alunni delle classi terze del

nostro Istituto e le loro famiglie con gli insegnanti delle Scuole e gli Istituti di

ordine Superiore, che si renderanno disponibili.

Obiettivi cognitivi trasversali comuni ai due ordini di scuola La nostra scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità attraverso: Accoglienza: riconoscimento della diversità come valore. Ogni bambino deve sentirsi accolto indipendentemente dalle sue difficoltà e valorizzato nelle sue competenze, creando un clima di apprendimento cooperativo. Apprezzamento del singolo: la relazione pedagogica è rivolta alla

valorizzazione del positivo. Privilegia il “criterio promozionale” rispetto a quello

del “selettivo”, nel senso che tende a differenziare gli interventi in base alle

difficoltà e alle esigenze di ciascuno. Valorizzazione delle esperienze: la realizzazione delle strategie educative e didattiche deve sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.

Educazione ai valori: dare un significato particolare ai valori di libertà,

solidarietà, autonomia di giudizio e senso di responsabilità, che ispirano il

progetto educativo dell’Istituto. Funzione educativa dell'esempio: i valori fondamentali enunciati

(tolleranza, convivenza democratica, solidarietà, ecc...) non possono essere

semplicemente "trasmessi" dall'adulto al bambino; per essere credibili e

desiderabili, questi valori devono innanzitutto essere concretamente praticati

dagli adulti nel contesto della relazione educativa; certamente l'adulto

(insegnante o genitore che sia) non può essere mai un "modello perfetto", ma

deve in ogni caso comportarsi in modo coerente rispetto ai valori ai quali intende

educare. Atteggiamento di ricerca: la Scuola non è depositaria della "Verità", ma

può e deve fornire ai ragazzi gli strumenti per costruirsi una propria

38

interpretazione del mondo e della realtà, da mettere costantemente a confronto

con l'interpretazione degli altri; in questo contesto anche l'errore diventa

elemento di riflessione e discussione nell'ambito del gruppo-classe. Educazione all'impegno e al senso di responsabilità: ciascuno di noi può e deve "progettare" la propria esistenza nella massima libertà possibile, ma anche con il massimo rispetto per se stesso e per gli altri. Adesione agli impegni assunti e senso di responsabilità caratterizzano ogni comportamento umano autenticamente libero: per vivere liberi da adulti è bene imparare ad esserlo fin da piccoli. Rilevanza del gruppo: il gruppo-classe e la comunità scolastica

rappresentano due ambienti fondamentali per la crescita dei ragazzi; la

discussione e il confronto sono strumenti che favoriscono non solo lo sviluppo

sociale e affettivo ma anche quello cognitivo.

Attività di recupero/potenziamento L’Istituto nel corso dell’anno scolastico, organizza dei corsi di recupero per gli studenti in difficoltà e di valorizzazione delle eccellenze. Ogni consiglio di classe, nel corso degli scrutini intermedi, individua le discipline da recuperare per gli studenti che conseguono delle valutazioni insufficienti o che abbiano incontrato difficoltà di apprendimento, e attiva corsi gratuiti di italiano, matematica, inglese e seconda lingua comunitaria da tenersi in orario extra-curricolare. I docenti forniscono comunicazione alle famiglie delle carenze rilevate, all’atto della consegna della scheda di valutazione del I quadrimestre, e comunicano gli orari secondo i quali i corsi verranno attuati. Attraverso tale attività la scuola intende offrire, in aggiunta a quanto viene attuato durante l’attività curricolare, un’ulteriore possibilità di recupero delle conoscenze e delle abilità per evitare la dispersione scolastica. Accanto alle attività finalizzate al recupero si inseriscono, come già detto, quelle volte a promuovere la valorizzazione delle eccellenze. Tale valorizzazione potrebbe essere incentivata con la partecipazione a concorsi, sia proposti dall’Istituto sia da altri Enti o Istituzioni, per il conseguimento di premi.

Attività di laboratorio Si prevede l’attivazione di un corso di inglese in orario extracurriculare finalizzato a rafforzare la capacità di “listening” e “speaking”, ampliare il vocabolario personale e facilitare l’espressione rendendola più fluida e scorrevole. .

39

Attività alternative all'insegnamento della religione cattolica Agli allievi della scuola dell’ Infanzia, della scuola Primaria e della scuola Secondaria di I Grado che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica sarà data la possibilità di frequentare attività alternative che svilupperanno progetti con tematiche collegialmente scelte e condotte da diversi docenti.

PROGETTI Ordine di Scuola Titolo

INFANZIA C’ERA UNA VOLTA ….IL MONDO

PRIMARIA SANTA BEATRICE SEGUENDO IL FILO DI ARIANNA

PRIMARIA VIA RESSI ABC DEL COMPUTER

SECONDARIA I GRADO

ETICA E SPORT

EDUCARE AI LINGUAGGI DEI MASS-MEDIA

EDUCARE AGLI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE. VISUALIZZAZIONE GRAFICA

DIRITTI DELL’INFAZIA E DELL’ADOLESCENZA

POSTO DELL’UOMO NELLA NATURA

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

40

L’OFFERTA FORMATIVA

Le finalità dell’offerta formativa del nostro Istituto Comprensivo, per i diversi ordini di scuola che lo costituiscono, sono le seguenti:

PROMUOVERE LO SVILUPPO DELL’IDENTITÀ (COSTRUZIONE DEL SÉ, AUTOSTIMA, FIDUCIA NEI PROPRI MEZZI);

APPOGGIARE LA CRESCITA DI COMPETENZE ( ELABORAZIONE DI CONOSCENZE, ABILITÀ, ATTEGGIAMENTI);

INCORAGGIARE LO SVILUPPO DEL SENSO DI CITTADINANZA (ATTENZIONE ALLE DIMENSIONI ETICHE E SOCIALI;

FAVORIRE L’INCREMENTO DELL’AUTONOMIA (RAPPORTO SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLE CON GLI ALTRI).

SCUOLA DELL’INFANZIA

MIRA ALL’ACQUISIZIONE DEGLI

APPRENDIMENTI DI BASE, COME

PRIMO ESERCIZIO DEI DIRITTI

COSTITUZIONALI;

OFFRE L’OPPORTUNITÀ DI

SVILUPPARE LE DIMENSIONI

COGNITIVE, EMOTIVE, AFFETTIVE,

SOCIALI, CORPOREE, ETICHE E

RELIGIOSE, E DI ACQUISIRE I

SAPERI IRRINUNCIABILI;

ATTRAVERSO GLI ALFABETI

CARATTERISTICI DI OGNI

DISCIPLINA PONE LE PREMESSE

PER LO SVILUPPO CRITICO E

RIFLESSIVO DEL BAMBINO.

SCUOLA DEL PRIMO CICLO

SCUOLA PRIMARIA

REALIZZA L’ACCESSO ALLE DISCIPLINE COME PUNTI DI VISTA SULLA REALTÀ E COME MODALITÀ DI CONOSCENZA, INTERPRETAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL MONDO;

FAVORISCE UN’ APPROFONDITA PADRONANZA DELLE DISCIPLINE ED UN’ ARTICOLATA ORGANIZZAZIONE DELLE CONOSCENZE, NELLA PROSPETTIVA DELL’ELABORAZIONE DI UN SAPERE INTEGRATO E PADRONEGGIATO;

LE COMPETENZE DISCIPLINARI CONCORRONO ALLA PROMOZIONE DI COMPETENZE PIÙ AMPIE E TRASVERSALI (IN RIFERIMENTO ALLE 8 COMPETENZE CHIAVE DEL PARLAMENTO EUROPEO):

1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Senso di iniziativa ed

imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione

culturale

SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

41

I PROGETTI Premessa

L’individuazione analitica degli effettivi bisogni formativi e relazionali di ciascun studente, intesi come potenziamenti e/o recuperi potrà consentire di predisporre progetti specifici, elaborati dai docenti in funzione delle pregresse osservazioni delle peculiarità emerse dalle diverse realtà. Dal momento che tali bisogni si armonizzano con gli obiettivi formativi del POF, costituendo occasioni di apertura e collaborazioni con tutte le componenti educative e tenuto conto delle risultanze del processo di autovalutazione dell’Istituto definite nel RAV, la progettazione si articola secondo due direttrici fondamentali:

RECUPERO/POTENZIAMENTO

DISCIPLINARE RELAZIONALITÀ

42

PROGETTI INTERNI

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Acquisizione di capacità percettive, manuali e di orientamento spaziale;

Ascolto di testi orali per coglierne il significato;

Ricostruzione di storie in sequenze logiche;

Avvio alla letto-scrittura;

Drammatizzazioni;

Primo approccio alla lingua inglese.

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Descrizione della propria vita interiore, delle proprie emozioni e sentimenti;

Acquisizione della capacità di relazionarsi in maniera adeguata con i propri simili e con la realtà circostante;

Controllo ed elaborazione delle piccole frustrazioni della vita quotidiana.

SOTTOTITOLI: - UN MONDO DENTRO UN LIBRO ( FAVOLE,

STORIE, RACCONTI….) VISTO CON GLI OCCHI DELLA MULTIMEDIALITÀ

- HELLO CHILDREN (in continuità con la Primaria)

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

TITOLO: INIZIA IL VIAGGIO…IMPARIAMO A

IMPARARE

43

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Potenziamento dell’area espressiva e della competenza linguistica;

Potenziamento dell’area senso – percettiva e logico-matematica.

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Insegnamento delle regole del vivere comune;

Educazione al rispetto di se, degli altri e dell’ambiente;

Sviluppo della capacità di comunicazione e di cooperazione;

Espressione dei propri stati d’animo attraverso il linguaggio del corpo.

SOTTOTITOLI: - COME UN FIORE….UN BAMBINO (TRIENNALE)

- UN COMPUTER PER AMICO (PON) - GIOCHIAMO CON IL TEATRO DANZA - CINQUE TESORI DA SCOPRIRE - QUI COMINCIA L’AVVENTURA - NEL PAESE DI RICICLANDIA - MUOVIAMOCI INSIEME A TEMPO DI MUSICA - DIZIONE E COMUNICAZIONE: SVILUPPO

FONETICO, VALICO PER LA DRAMMATIZZAZIONE CREATIVA

- ATTIVITÀ L2 PER BAMBINI DI ETNIE DIVERSE

CLASSI PRIME

CLASSI SECONDE

TITOLO: I BAMBINI E LO SVILUPPO FONETICO,

MORFOLOGICO, SCIENTIFICO E RELAZIONALE

TITOLO: PAGINA DOPO PAGINA…I BAMBINI SCOPRONO

44

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Potenziamento delle capacità logico-matematiche;

Rafforzamento delle competenze procedurali attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali;

Consolidamento delle competenze linguistiche, espressive e ortografiche.

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Sviluppo della consapevolezza corporea;

Utilizzo del gioco cooperativo come strumento di grande valore educativo;

Insegnamento delle regole del vivere comune;

Acquisizione di corrette abitudini alimentari per un più consapevole e responsabile rapporto con il cibo.

SOTTOTITOLI: - PAGINA DOPO PAGINA ALLA SCOPERTA

DI…CONTINUA (PON E TRIENNALE) - UN COMPUTER PER AMICO (PON) - GIOCHIAMO CON IL TEATRO DANZA - MUOVIAMOCI INSIEME A TEMPO DI MUSICA - OLIMPIADI, CHE PASSIONE! - UNA TAVOLA A COLORI - DANZE SENZA FRONTIERE - ATTIVITÀ L2 PER BAMBINI DI ETNIE DIVERSE

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

CLASSI TERZE

TITOLO: LA SCOPERTA COME APPLICAZIONE, AZIONE

E CREAZIONE

45

Potenziamento delle capacità logico-matematiche;

Approfondimento delle conoscenze e potenziamento delle abilità operative attraverso l’uso di strumenti multimediali;

Consolidamento delle competenze linguistiche, espressive e ortografiche;

Sviluppo di una mentalità aperta alla ricerca e all’indagine.

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Sviluppo della coscienza corporea;

Educazione all’ascolto, alla comunicazione e alla collaborazione anche attraverso la conoscenza delle emozioni vissute;

Educazione al rispetto di sé e degli altri;

Potenziamento dell’intelligenza emotiva e creativa.

SOTTOTITOLI: - PAGINA DOPO PAGINA ALLA SCOPERTA

DI…CONTINUA (PON E TRIENNALE) - DIRE, FARE, PENSARE E NAVIGARE…IN RETE

(PON) - LA POESIA NAVIGA IN RETE (PON) - UN COMPUTER PER AMICO (PON) - MUOVIAMOCI INSIEME A TEMPO DI MUSICA - GIOCHIAMO CON IL TEATRO DANZA - CLASSE IN MOVIMENTO - LUCI, SUONI, COLORI - L’AMICIZIA DELLE EMOZIONI - ATTIVITÀ L2 PER BAMBINI DI ETNIE DIVERSE

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Potenziamento dell’espressività linguistica anche come percorso di fruizione e produzione di testi poetici;

Potenziamento delle capacità espressive e sintattiche;

Rafforzamento delle capacità logiche e delle procedure matematiche;

Affinamento del gusto estetico e dell’attività artistica e musicale.

CLASSI QUARTE

TITOLO: GIOVANI CITTADINI ALLA SCOPERTA DEL MONDO

46

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Rafforzamento della competenza emotiva dei bambini;

Considerazione e rispetto dell’altro e delle proprie ragioni;

Sviluppo della consapevolezza del rispetto delle regole del vivere comune.

SOTTOTITOLI: - LA POESIA NAVIGA IN RETE (PON)

- UN COMPUTER PER AMICO (PON) - DIRE, FARE, PENSARE E NAVIGARE…IN RETE (PON) - MUOVIAMOCI INSIEME A TEMPO DI MUSICA - LUCI, SUONI, COLORI - TEATRANDO…IMPARO A RISPETTARTI - L’AMICIZIA DELLE EMOZIONI - ATTIVITÀ L2 PER BAMBINI DI ETNIE DIVERSE

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Potenziamento e consolidamento della struttura linguistica;

Padronanza delle varie regole semantiche e sintattiche;

Conoscenza delle strutture logiche e potenziamento delle capacità matematiche;

Conoscenza dell’arte come espressione culturale della società;

CLASSI QUINTE

TITOLO: UN TRAMPOLINO DI LANCIO VERSO NUOVE E

PIÙ COMPLESSE CONOSCENZE

47

Consolidamento delle conoscenze della lingua inglese.

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Promozione della crescita, dell’ integrazione e dell’accettazione delle diversità;

Consolidamento dei rapporti interpersonali positivi come forma di prevenzione del bullismo;

Educazione all’affettività, all’educazione sociale ed istituzionale.

SOTTOTITOLI: - LA POESIA NAVIGA IN RETE (PON)

- UN COMPUTER PER AMICO (PON) - DIRE, FARE, PENSARE E NAVIGARE…IN RETE

(PON) - MUOVIAMOCI INSIEME A TEMPO DI MUSICA - DAGLI ETRUSCHI AI MURI DELLA NOSTRA

CITTÀ, SCOPRIAMO L’ARTE - GLI ALTRI SIAMO NOI - INDIVIDUI SI NASCE CITTADINI SI DIVENTA - IL TEATRO IN GIOCO - HELLO CHILDREN (in continuità con la scuola

dell’ Infanzia)

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Acquisire la conoscenza dei diversi ambiti disciplinari e padroneggiarne i linguaggi specifici;

Consolidare e ampliare le conoscenze matematiche e le capacità logiche e critiche;

Organizzare le proprie conoscenze per trasferirle in altri contesti allo

Scuola Secondaria di Primo Grado

TITOLO: IO, TU, GLI ALTRI = NOI CLASSI PRIME

48

scopo di risolvere problemi;

Imparare a costruire un prodotto personale ed esteticamente efficace: curarne l’ideazione e la progettazione;

Avvicinare i ragazzi alla conoscenza del patrimonio culturale della propria città e favorire la crescita culturale e individuale;

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Favorire nei ragazzi la costruzione dell’identità personale e la consapevolezza di essere titolari di diritti e di doveri in una comunità sociale e civile;

Collaborare con i compagni per un fine comune;

Guidare lo studente all’acquisizione di alcune competenze chiave di cittadinanza;

Promuovere lo sport e il movimento come presupposto indispensabile per la crescita sana dell’individuo.

SOTTOTITOLI: - IL PAESAGGIO URBANO RACCONTATO DAI RAGAZZI

- NUTRIAMOCI DI CULTURA - PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA MATEMATICA - PROGETTO SCUOLA E SPORT 2015-2016. CAMPIONATI

D’ISTITUTO DI ATLETICA LEGGERA - TORNEO D’ ISTITUTO DI PALLACANESTRO - COSTRUIAMO UN LIBRO POP-UP

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Consolidare e potenziare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari;

Potenziare la padronanza della lingua italiana in quanto veicolo di conoscenza;

Potenziare le capacità di comprensione, analisi e sintesi;

Potenziare le capacità logico-matematiche e critiche;

Promuovere corrette e consapevoli abitudini alimentari;

Guidare alla scoperta del cibo come elemento caratterizzante della propria storia e cultura;

CLASSI SECONDE

TITOLO: ALIMENTIAMOCI……. DI CULTURA

49

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Essere consapevoli della necessità di precise regole di comportamento al fine di realizzare una costruttiva convivenza civile;

Sviluppare l’autonomia personale e il senso di responsabilità;

Sviluppare la capacità di controllare il proprio comportamento nel rispetto delle norme.

SOTTOTITOLI: - NUTRIAMOCI DI CULTURA

- PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA MATEMATICA

- TORNEO D’ISTITUTO DI PALLACANESTRO

ASSE RECUPERO/POTENZIAMENTO DISCIPLINARE:

Arricchire il proprio bagaglio culturale di mezzi espressivi;

Potenziare le capacità di comunicazione;

Sviluppare le abilità linguistiche, orali, scritte e le capacità logico-cognitive;

Conoscere il latino per padroneggiare meglio la nostra lingua;

Rafforzare la capacità di interagire attivamente in lingua inglese;

Far acquisire all’alunno la consapevolezza della propria potenzialità linguistica e comunicativa;

Recuperare la memoria storica e i valori civici e culturali della propria città;

Prendere coscienza dei legami tra la città e il suo patrimonio culturale e sociale.

TITOLO: CONOSCENZE, STRATEGIE E LINGUAGGI

CLASSI TERZE

50

ASSE DELLA RELAZIONALITÀ:

Consolidare il senso del rispetto per se stessi, per gli altri e per le cose comuni;

Contribuire alla formazione civica dei futuri cittadini;

Partecipare in modo attivo e collaborativo alle attività del gruppo di ricerca;

Collaborare con i compagni per un fine comune.

SOTTOTITOLI: - LINGUAM LATINAM DISCERE

- PROGETTO DI POTENZIAMENTO DELLA MATEMATICA

- TRINITY - IL PAESAGGIO URBANO RACCONTATO DAI RAGAZZI - TORNEO D’ISTITUTO DI PALLACANESTRO

PROGETTI ESTERNI

Asse competenze disciplinari di base

ASSOCIAZIONE O ENTE PROPONENTE

TITOLO DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO

ORDINE DI SCUOLA

MIUR CENTRO PER IL LIBRO E LA LETTURA

LIBRIAMOCI A SCUOLA

Infanzia Primaria Secondaria I Grado

BIBLIOTECA NICOLINI MUNICIPIO XI PROGETTO DI LETTURA Infanzia Primaria SECONDARIA

MONDADORI IN LIBRERIA CON LA CLASSE Infanzia Primaria

BIBLIOTECHE DI ROMA-ROMA CAPITALE

PROGETTO SCUOLA:UN NUOVO ANNO PER LEGGERE INSIEME

Infanzia Primaria Secondaria I grado

51

Asse competenze trasversali di cittadinanza

ASL ROMA D SCOPRIAMO IL MONDO ANIMALE

Infanzia Primaria Secondaria I grado

UNIVERSITÀ DI ROMA LA SAPIENZA – MUSEO DI CHIMICA “PRIMO LEVI”

CHIMICI PER UN’ ORA Primaria

KANGOUROU CONCORSO KANGOUROU MATEMATICA

Secondaria I Grado

TRINITY COLLEGE CERTIFICAZIONE TRINITY – 4 Grade

Secondaria I Grado classi terze

TEATRO SCUOLA SCHERZANDO CON CECHOV Secondaria I Grado

VALORI BOMARZO POETA ANCH’ IO Primaria

CONAD SCRITTORI DI CLASSE Primaria

MIUR GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Secondaria I Grado

ASSOCIAZIONE O ENTE PROPONENTE

TITOLO DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO

ORDINE DI SCUOLA

MIUR DOTTOR CIAMBRONE PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE(Sperimentazione Di Percorsi Di Didattica Inclusiva)

Infanzia Primaria

POLIZIA DI STATO - COMMISSARIATO SAN PAOLO

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ Primaria Secondaria I grado

FONDAZIONE TELETHON TELETHON A SCUOLA Infanzia Primaria

MAGLIANA SOLIDALE Lo sportello d’ascolto: LA SCATOLA MAGICA

Primaria Secondaria I Grado

MAGLIANA SOLIDALE Contrasto alla dispersione scolastica: LA SCATOLA MAGICA

Classi terze Secondaria I Grado

52

IL PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ

(In applicazione alla C.M. 15 marzo 2007 del MIUR e in base all’art. 3 D.P.R. 235 /07)

Si chiede alle famiglie di sottoscrivere, all’atto dell’iscrizione alla scuola secondaria di primo grado, un documento, il “Patto educativo di corresponsabilità”, che definisce in maniera puntuale e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto fra istituzione scolastica, famiglie e alunni. Il rispetto di tale patto costituisce la condizione fondamentale per costruire un rapporto di fiducia reciproca per guidare gli alunni nella crescita e nel successo scolastico.

PATTO DI CORRESPONSABILITA’ Diritti e doveri di alunni, genitori e docenti

LA SCUOLA

SI IMPEGNA A

LA FAMIGLIA

SI IMPEGNA A

L’ALUNNO/A

SI IMPEGNA A Garantire un piano formativo basato

su progetti ed iniziative volte a

promuovere il benessere e Il

successo dello studente, la sua

Prendere visione del piano

formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la

responsabilità di mantenere le scelte effettuate (modello orario,

Condividere con gli insegnanti e la

famiglia la lettura del piano

formativo

ARCHIVIO DISARMO

“CONOSCERE I CONFLITTI PER SCEGLIERE LA PACE” Educazione alla mondialità, alla solidarietà e alla promozione dei diritti umani

Secondaria I grado

ROMA CAPITALE SPAZIO EUROPA Primaria Secondaria I grado

LEGAMBIENTE PROGETTI LEGAMBIENTE Secondaria I Grado

SAPERE I SAPORI “L’oro Degli Etruschi” PRIMARIA

CONSULTORIO CORVIALE

“Educazione all’ affettività”

Secondaria I Grado

MUNICIPIO ROMA XI DISEGNARE LA DISABILITÀ A SCUOLA

Primaria

MUNICIPIO ROMA XI MONDO COME SCUOLA

Primaria Secondaria I grado

MIUR - BANCA D’ITALIA INVENTIAMO UNA BANCONOTA Primaria

MIUR UNIVERSITA’ LA SAPIENZA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA

ARTE E RICICLO

Infanzia Primaria Secondaria I Grado

53

valorizzazione come persona, la

sua realizzazione umana e culturale

laboratori, corsi di recupero, uscite

didattiche)

Favorire la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e

dell’altro, effettuare azioni di recupero, promuovere percorsi di eccellenza, comportamenti ispirati

alla partecipazione solidale e al

senso di cittadinanza

Condividere con gli insegnanti linee

educative comuni, consentendo alla

scuola di dare continuità alla propria

azione educativa; garantire il

rispetto dell’orario, la regolarità

della frequenza scolastica e

controllare il libretto delle

giustificazioni; partecipare agli

incontri annuali con il consiglio di

classe

Mantenere costantemente un

comportamento positivo e corretto,

astenendosi da atti che possano

arrecare danni a persone, agli

arredi, alle attrezzature e ai locali

dell’istituto

Prestare ascolto e attenzione ai

problemi degli studenti e delle

famiglie, favorendo in loro la nascita

di un atteggiamento di fiducia verso

le istituzioni

Collaborare attivamente

informandosi costantemente del

percorso didattico ed educativo dei

propri figli, verificando che i compiti

assegnati dai docenti per casa

vengano eseguiti; controllare che lo

studente si rechi a scuola con il

materiale didattico necessario

Frequentare regolarmente le

lezioni ed i laboratori, assolvere

assiduamente agli impegni di

studio, garantendo costantemente

la propria attenzione e

partecipazione alla vita scolastica

Comunicare costantemente con le

famiglie informandole

sull’andamento didattico disciplinare

degli studenti. Far rispettare le

norme di comportamento, i

regolamenti ed i divieti, in

particolare relativamente all’utilizzo

dei telefonini ed altri dispositivi

elettronici. Prendere adeguati

provvedimenti disciplinari in caso di

infrazioni

Prendere visione di tutte le

comunicazioni provenienti dalla

scuola; discutere con i figli di

eventuali decisioni e provvedimenti

disciplinari; risarcire i danni

materiali che il figlio dovesse

arrecare all’istituto o ai compagni,

accertata la responsabilità

Riferire in famiglia le

comunicazioni provenienti dalla

scuola e dagli insegnanti.

Essere corretto nel

comportamento, nel linguaggio, nel

modo di vestire, che deve essere

consono al luogo. Favorire il

rapporto e il rispetto tra i

compagni sviluppando situazioni di

integrazioni e solidarietà

54

INCLUSIONE

Protocollo di accoglienza per l’inclusività degli alunni con

bisogni educativi speciali (d.m. 27/12/2012; c.m. N°8 6/3/2013)

Il nostro Istituto si riconosce in pieno nella scelta inclusiva della scuola italiana,

dedicando particolare attenzione agli alunni che presentano Bisogni Educativi

Speciali e che rappresentano uno stimolo continuo alla formazione culturale,

relazionale, metodologica e didattica del personale, docente e non, per garantire

nel migliore dei modi il diritto al successo formativo di ogni studente, realizzando

così i principi di personalizzazione e di individualizzazione del processo educativo

e formativo nonché l’obiettivo di una scuola per tutti e per ciascuno.

Una scuola è inclusiva se al suo interno si avvera una corresponsabilità educativa diffusa e si possiede una competenza didattica adeguata a impostare una fruttuosa relazione educativa con tutti gli alunni. L’inclusione, che è un aspetto del pieno diritto allo studio, deve essere realizzata attraverso una programmazione collegiale del lavoro scolastico, con precisi obiettivi di apprendimento e di sviluppo personale del singolo alunno per la sua crescita culturale e sociale. Una vera programmazione si caratterizza però il feedback incessante che riguarda tutti i docenti, perché l’intera comunità scolastica è chiamata a organizzare i

55

curricoli in funzione dei diversi stili di apprendimento e delle diverse capacità cognitive. In base alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e alla Circolare Ministeriale 8/2013 l’area dello svantaggio scolastico, che comprende le problematiche più diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (Special Educational Needs) e ad essa sono ricondotte tre categorie:

Disabilità (Legge 104/92 art.3 comma 1 e 3, in situazione di gravità): l’inserimento degli alunni con disabilità intende favorirne lo sviluppo psicologico e realizzarne le potenzialità. Le specifiche problematiche sono affrontate dal G.L.I. per individuare le metodologie di intervento più adeguate in rapporto alle singole situazioni.

Disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, disturbo della condotta, disturbo oppositivo-provocatorio, spettro autistico di tipo lieve, funzionamento cognitivo limite o misto): il Consiglio di Classe predispone un Piano Didattico Personalizzato, che indichi le opportune strategie didattiche e le misure compensative e dispensative attuate per favorire l’apprendimento degli alunni DSA, secondo quanto previsto dalla legge 170/2010 del DM 5669 del 12/7/2011 e “Linee guida” allegate e per gli altri disturbi l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato motivata e liberata dal Consiglio di Classe.

Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale: per questa tipologia di alunni, individuati sulla base di elementi oggettivi ovvero di ben fondate considerazione psicopedagogiche e didattiche, con verbalizzazione motivata ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di Classe redige un Piano Didattico Personalizzato per individuare le strategie didattiche ed educative più idonee.

Finalità Al fine di un’ottimale inclusione scolastica si intendono perseguire le seguenti finalità: Favorire l’accoglienza e l’inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi comuni, individualizzati e personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento; Elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione, orientamento; Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il percorso di istruzione e formazione; Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; Accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico.

56

Metodologia Saranno curati i rapporti con specialisti e istituzioni locali sia per la stesura congiunta del Piano Educativo Individualizzato relativo agli alunni con disabilità o del Piano Didattico Personalizzato relativo agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento, sia per particolari problematiche sia eventualmente si potranno creare. Si cercherà di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe e accanto al necessario intervento individualizzato o personalizzato, sono previsti momenti di approfondimento e/o recupero; Saranno previsti incontri di continuità con i diversi ordini di scuola con particolare attenzione alla realizzazione di attività idonee agli alunni con Bisogni Educativi Speciali; Per gli alunni con disabilità, gli insegnanti di sostegno si riuniranno coordinati da un insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Educativi Individualizzati o piani Didattici personalizzati; Per gli alunni con disabilità sarà effettuato il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campi dell’apprendimento che l’alunno manifesta e compilato il “Percorso Educativo Individualizzato”; Per gli alunni con DSA, gli insegnanti curriculari si riuniranno, coordinati da un referente DSA al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi Piani Didattici Personalizzati; L’Istituto sceglie come criterio preferenziale, nell’adozione dei libri di testo, edizioni di libri con disponibilità di Cd Rom e/o DVD per studenti con DSA.

Valutazione La valutazione globale degli alunni con bisogni educativi speciali va riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza, definiti nell’individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento. Si useranno pertanto per loro delle scale valutative riferite non a profili standard, ma a quanto predisposto nel percorso Educativo Individualizzato o nel Percorso Didattico personalizzato. Ovviamente può succedere che il PEI preveda gli stessi obiettivi del Consiglio di Classe, eventualmente raggiunti o valutati in modo diverso. Anche se gli obiettivi didattici sono sostanzialmente uguali a quelli dei compagni, la situazione di disabilità può a volte richiedere che vengano attivate delle procedure molto diverse nel momento in cui si va ad accertare il loro raggiungimento. In tal caso è necessario utilizzare prove equipollenti cioè usare metodi diversi per verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi.

57

Il Gruppo Scolastico Sostegno Diversità ( G.S.S.D.) E’ inoltre presente un Gruppo di sostegno (G.S.S.D.) il cui principio ispiratore è quello del confronto fra pari, siano essi genitori, docenti, operatori o bambini, vissuto come arricchimento e come opportunità per una più partecipata e consapevole gestione della diversità a livello di Istituto.

58

CURRICULUM VERTICALE - Primo Ciclo d’Istruzione

Premessa

All’interno di un progetto articolato di ricerca e sperimentazione sulla continuità educativa, il nostro Istituto ritiene fondamentale il problema del coordinamento dei curricoli sia sul piano teorico sia su quello metodologico-operativo.

La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

Il nostro Istituto si pone come obiettivo primario di perseguire, la continuità orizzontale e verticale.

IL CURRICULO È

È IL CUORE

DIDATTICO DEL

POF

È predisposto alla

comunità

professionale nel

rispetto dei vincoli

delle Indicazioni

È il mosaico del disegno

unitario, eppure

articolato, risultato dalle

integrazioni delle

esigenze di ogni scuola e

della comunità nazionale

Descrive l’intero

percorso

formativo che lo

studente compie

Contiene elementi

prescrittivi quali:

- Gli obiettivi generali del processo formativo

- Gli obietti specifici di apprendimento

- Discipline e attività inerenti la quota nazionali

-

E’ un percorso

che va costruito

nella scuola

Si predispone

all’interno del

POF

È un percorso

finalizzato allo

sviluppo delle

competenze

fondamentali per

decodificare la

realtà

Si articola per

campi di

esperienza nella

scuola dell’infanzia

e per discipline

nella scuola del

primo ciclo

È necessario che

sia sempre

pensato in una

prospettiva

interculturale

59

CURRICOLA VERTICALI SCUOLA PRIMARIA - SECONDARIA I GRADO

LINGUA ITALIANA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

L’F

FIC

AC

IA C

OM

UN

ICA

TIV

A

1. Partecipare a scambi comunicativi con adulti e coetanei, utilizzando messaggi semplici e chiari. 2. Comprendere ed eseguire semplici istruzioni orali. 3. Rispondere in modo coerente ad una richiesta.

1. Ascoltare ed interagire nelle conversazioni in modo adeguato, rispettando le regole stabilite. 2. Comprendere e riferire il contenuto di semplici testi ascoltati.

1. Interagire e confrontarsi con gli adulti ed i coetanei nello scambio comunicativo. 2. Ascoltare una conversazione e mantenere l’interesse e la concentrazione per il tempo richiesto.

1. Intervenire nel dialogo e nelle conversazioni in modo ordinato e pertinente rispettando le regole stabilite. 2. Prestare attenzione costante per periodi sempre più lunghi nelle conversazioni

1. Intervenire a scambi comunicativi formulando interventi brevi, chiari e pertinenti su un argomento. 2. Partecipare a una conversazione facendo emergere punti di vista e considerazioni personali. 3. Esprimere la propria opinione su un tema discusso e riformulare i propri interventi, tenendo conto delle reazioni di chi ascolta.

1.Selezionare le informazioni per riconoscere gli scopi e le funzioni dei messaggi

1.Selezionare le informazioni per riconoscere gli scopi e le funzioni dei messaggi

1.Esprimere valutazioni e punti di vista personali; 2. Usare un lessico vario e adeguato ai diversi contenuti

60

LE

PA

RO

LE

E I

L L

ES

SIC

O

1. Riconoscere i quattro caratteri della scrittura. 2. Utilizzare tecniche di lettura. 3. Comprendere nuovi significati e saper usare nuove parole ed espressioni.

1. Formulare frasi a partire da uno stimolo. 2. Arricchire il lessico riflettendo sui significati delle parole. 3. Scoprire il significato di parole sconosciute, rilevandolo dal contesto.

1. Scoprire il significato di parole sconosciute rilevandolo dal contesto ed utilizzando il vocabolario. 2. Manipolare parole anche in modo creativo. 3. Riconoscere relazioni di significato tra parole.

1. Comprendere le relazioni di significato tra le parole. 2. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole. 3. Comprendere ed utilizzare il significato di parole e termini specifici legati alle discipline di studio.

1. Utilizzare parole ed espressioni adeguate ai contenuti da esprimere. 2. Riconoscere parole con significati inclusi: omonimi, sinonimi, iperonimi. 3. Scoprire il significato di parole sconosciute rilevandolo dal contesto e utilizzando il vocabolario. 4. Valutare il proprio patrimonio lessicale. 5. Conoscere, ampliare e usare correttamente la terminologia delle diverse discipline di studio.

1. Individuare gli elementi costitutivi dei testi narrativi-espressivi-descrittivi-informativi .

1. Individuare gli elementi costitutivi dei testi narrativi-espressivi-descrittivi-informativi .

1. Usare un lessico vario e adeguato ai diversi contenuti

61

LA

CO

MP

RE

NS

ION

E D

EL

TE

ST

O

1. Comprendere un testo ascoltato e riferirne i contenuti principali. 2. Individuare gli elementi essenziali di una storia. 3. Ordinare in successione temporale le sequenze di una storia. 4. Leggere e comprendere brevi e semplici testi, dimostrando di aver acquisito la competenza tecnica della lettura (lettura strumentale).

1. Leggere e comprendere una breve storia. 2. Leggere e comprendere l’argomento principale di testi narrativi e descrittivi. 3. Memorizzare e ripetere brevi filastrocche e poesie.

1. Leggere i testi cogliendo l’argomento centrale, le informazioni essenziali, le intenzioni comunicative. 2. Comprendere testi di tipo diverso ascoltati o letti in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di studio e individuarne il senso globale. 3. Confrontare le diverse tipologie narrative. 4. Leggere testi poetici e coglierne significati e messaggi impliciti. 5. Ipotizzare la conclusione del racconto.

1. Leggere testi di vario tipo (narrativo, descrittivo, a carattere scientifico, storico, geografico) e comprendere l’argomento, il significato, lo scopo. 2. Ricercare in modo finalizzato dati e informazioni utilizzando fonti diverse. 3. Comprendere testi di diverso tipo veicolati dai media. 4. Riconoscere incongruenze. 5. Dedurre informazioni implicite 6. Attivare conoscenze preesistenti. 7. Capire le informazioni implicite. 8. Formulare ipotesi ed esprimere pareri personali 9. Ipotizzare la conclusione del racconto.

1. Leggere e comprendere testi di vario genere. 2. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi). 3. Interpretare, riorganizzare e rielaborare le informazioni provenienti dai media. 4. Estrapolare dai testi scritti informazioni allo scopo di preparare un’esposizione, di approfondire un dato argomento, di rintracciare opinioni. 5. Riassumere i dati importanti di un testo attraverso mappe, scalette, annotazioni. 6. Riconoscere incongruenze. 7. Dedurre informazioni implicite 8. Attivare conoscenze preesistenti. 9. Capire le informazioni implicite. 10. Formulare ipotesi ed esprimere pareri personali. 11. Ipotizzare la conclusione del racconto.

1. Leggere ad alta voce in modo scorrevole 2.Individuare informazioni ed elementi costitutivi dei libri letti

1. Leggere ad alta voce in modo scorrevole; 2.Individuare informazioni ed elementi costitutivi dei libri letti.

1.Riconoscere gli elementi caratteristici di generi letterari diversi; 2. Ascoltare e comprendere, globalmente, testi diversi.

62

LA

PR

OD

UZ

ION

E E

I R

EG

IST

RI

LIN

GU

IST

ICI

1. Riconoscere e riprodurre le vocali e le consonanti dal punto di vista grafico. 2. Unire sillabe per formare parole nuove e segmentare parole nelle sillabe che le compongono. 3. Analizzare e riconoscere a livello fonico le parole. 4. Comunicare il proprio pensiero per iscritto con frasi compiute, strutturate in un breve testo dimostrando di aver acquisito la competenza tecnica della scrittura ( scrittura strumentale).

1. Produrre brevi descrizioni con il supporto di un’immagine. 2. Completare e/o scrivere su traccia un racconto. 3. Raccontare sentimenti ed emozioni. 4. Elaborare semplici testi per narrare, descrivere, informare, 5. utilizzare adeguatamente i principali segni di punteggiatura.

1. Scrivere semplici storie di esperienze reali o di fantasia seguendo l’ordine cronologico e utilizzando strategie narrative. 2. Articolare testi ben strutturati dal punto di vista lessicale. 3. Produrre il racconto di un’esperienza. 4. Manipolare il contenuto di un testo. 5. Utilizzare le tecniche della narrazione per scopi creativi 6. Creare collettivamente storie fantastiche sulla base di ingredienti dati.

1. Produrre testi coerenti e coesi, legati a scopi diversi ( narrare, descrivere, informare). 2. Completare, manipolare, trasformare e rielaborare testi. 3. Produrre semplici testi a carattere pratico e comunicativo. 4. Elaborare testi espressivi-narrativi, partendo da esperienze personali e/o collettivi. 5. Produrre testi descrittivi utilizzando dati sensoriali, osservazioni, schemi, tracce guida. 6. Realizzare grafici, schemi, tabelle.

1. Produrre testi di vario genere: narrativo, espositivo regolativo, poetico. 2. Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto e/o di un’esperienza. 3. Scrivere racconti, relazioni, testi argomentativi. 4. Dare ai testi un titolo pertinente. 5. Manipolare parole e testi anche in modo creativo. 6. Conoscere ed applicare le strategie utili al riassumere e al sintetizzare. 7. Rileggere, rivedere e correggere autonomamente il testo scritto. 8. Manipolare parole e testi anche in modo creativo.

1.Riferire su argomenti specifici; 2. Utilizzare le informazioni acquisite; 3. Produrre testi scritti chiari-coesi e coerenti; 4. Elaborare sintesi; 5.Organizzare testi in formato multimediale 6. Utilizzare parole nuove.

1.Riferire su argomenti specifici; 2. Utilizzare le informazioni acquisite; 3. Produrre testi scritti chiari-coesi e coerenti; 4. Elaborare sintesi; 5.Organizzare testi in formato multimediale 6. Utilizzare parole nuove.

1. Scrivere testi diversi su argomenti specifici; 2. Elaborare sintesi su procedure indicate; 3. Organizzare testi anche in forma multimediale.

LA

RIF

LE

SS

ION

E L

ING

UIS

TIC

A:

GR

AM

MA

TIC

A,

SIN

TA

SS

I.

1. Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche. 2. Riflettere sulla funzione delle parole e sulla struttura della frase.

1. Riconoscere e usare le convenzioni ortografiche. 2. Riflettere sulla struttura della frase.

1. Conoscere e discriminare le parti variabili del discorso e utilizzarle correttamente nell’organizzazione dei testi. 2. Conoscere e utilizzare convenzioni ortografiche.

1. Analizzare la frase nei suoi elementi. 2. Riconoscere e utilizzare consapevolmente le parti del discorso. 3. Utilizzare convenzioni ortografiche.

1. Riconoscere gli elementi fondamentali della frase. 2. Individuare le parti variabili e invariabili del discorso. 3. Conoscere e utilizzare correttamente i segni di punteggiatura. 4. Consolidare le convenzioni ortografiche.

1. Utilizzare il dizionario; 2. Approfondire la riflessione sulle classi di parole e la loro modificazione.

1. Utilizzare il dizionario; 2. Approfondire la riflessione sulle classi di parole e la loro modificazione.

1.Riconoscere e analizzare le funzioni logiche della frase complessa ; 2. Applicare registri linguistici diversi.

63

STORIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

1.Collocare in successione temporale esperienze vissute; 2.Stimare la durata di azioni, eventi e fenomeni temporali; 3.Riconoscere la ciclicità dei fenomeni temporali.

1.Collocare fatti e oggetti nel tempo utilizzando in modo appropriato gli indicatori temporali; 2.Usare la ricerca storica per ricostruire la storia personale; 3.Conoscere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo; 4.Rappresentare serie di avvenimenti del passato recente con grafici temporali.

1.Riordinare gli eventi in successione logica e cronologica; 2.Cogliere il rapporto di casualità fra fatti ed eventi; 3.Conoscere l’origine dell’uomo e la teoria dell’evoluzione; 4.Esporre le conoscenze acquisite ricavando informazioni da fonti di diverso tipo; 5.Comprendere analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nel tempo e nello spazio.

1.Collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del passato individuando i nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche; 2.Utilizzare il linguaggio specifico e ricavare informazioni da documenti storici; 3.Conoscere gli aspetti più significativi di civiltà antiche; 4.Confrontare culture diverse all’interno dello stesso periodo storico; 5.Esporre e collegare le conoscenze acquisite in modo chiaro e coerente.

1.Collocare nello spazio e nel tempo fatti ed eventi del passato individuando i nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio, 2.Conoscere gli aspetti più significativi di civiltà antiche; 3.Elaborare in diverse forme gli argomenti studiati: orale, scritta, con schemi; 4.Cogliere testimonianze di eventi e figure significative della storia locale; 5.Utilizzare strumenti di vario tipo per contestualizzare i dati storici (cronologia, documenti, carte geo storiche).

1. Ricostruire eventi in successione cronologica; 2. Esporre; 3. Utilizzare in modo pertinente la periodizzazione per stabilire relazioni causa/effetto tra gli eventi; 4. Acquisire il metodo della ricerca storiografica e utilizzare lessico e strumenti disciplinari.

1. Collocare eventi e personaggi nel tempo e nello spazio; 2. Saper esporre oralmente i concetti principali, evidenziando le relazioni tra causa ed effetto in maniera chiara; 3. Riconoscere e comprendere il lessico del linguaggio specifico della disciplina, in un testo.

1. Collocare nel tempo gli eventi; 2. Esporre; 3. Stabilire relazioni causa/effetto tra fatti storici; 4. Interpretare documenti e utilizzare lessico e strumenti disciplinari.

64

GEOGRAFIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

1.Riconoscere la propria posizione, quella degli oggetti nello spazio vissuto utilizzando diversi punti di riferimento e indicatori topologici, 2.Analizzare uno spazio attraverso l’attivazione di tutti i sistemi sensoriali.

1.Orientarsi nello spazio circostante utilizzando punti di riferimento e organizzatori topologici. 2.Conoscere le funzioni e le regole degli spazi vissuti. 3.Rappresentare graficamente lo spazio vissuto; 4.Individuare gli elementi che caratterizzano un paesaggio distinguendo elementi fisici e antropici.

1.Orientarsi in uno spazio grafico utilizzando gli indicatori topologici; 2.Leggere e interpretare semplici rappresentazioni cartografiche; 3.Conoscere e descrivere le caratteristiche di un ambiente mettendo in relazione tra loro gli elementi che lo costituiscono; 4.Riconoscere le più evidenti modifiche apportate dall’uomo nel proprio territorio.

1.Leggere e interpretare carte e grafici di vario tipo; 2.Conoscere e descrivere gli elementi che caratterizzano i paesaggi geografici utilizzando la terminologia specifica; 3.Individuare relazioni tra l’ambiente e l’uomo

1.Utilizzare carte geografiche di tipo diverso per raccogliere informazioni su un territorio, 2.Riconoscere le principali tipologie di paesaggio e di fascia climatica; 3.Conoscere gli elementi fisici e antropici delle regioni italiane, 4.Individuare i legami tra l’ambiente, le sue risorse e le condizioni di vita dell’uomo; 5.Utilizzare in modo appropriato la terminologia specifica.

1. Osservare e descrivere l’ambiente; 2. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche; 3. Esporre; 4. Riconoscere le relazioni più comuni tra situazioni ambientali, culturali, socio-politiche ed economiche; 5. Comprendere i termini più comuni del linguaggio specifico; 6. Comprendere il testo; 7. Leggere e integrare semplici grafici e tabelle, carte fisiche e politiche.

1. Riconoscere i registi di lingua specifici; 2. Argomentare sulle caratteristiche fisiche antropiche; 3.Individuare le relazioni tra fenomeni fisici ed umani; 4. Comprendere e riutilizzare il linguaggio specifico; 5. Leggere ed interpretare: carte, grafici e tabelle.

1. Problematizzare fatti e fenomeni; 2. Argomentare sulle caratteristiche fisico-antropiche degli Stati Extraeuropei; 3. Individuare il rapporto d’interdipendenza tra fenomeni fisici e umani; 4. Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico; 5. Leggere e interpretare carte, grafici, tabelle e dati.

65

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

1. Conoscere e rispettare le regole dei vari ambienti in cui si vive; 2.Interagire con gli altri rispettando le regole di convivenza civile; 3.Mettere in atto comportamenti di autonomia e autocontrollo; 4.Attuare le principali norme igieniche per migliorare lo “star bene” proprio e altrui; 5.Rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista;

1.Sviluppare il concetto di cittadinanza attraverso la conoscenza dei simboli dell’identità nazionale; 2.Conoscere i propri diritti e i propri doveri; 3.Conoscere i principi fondamentali della Costituzione.

1.Mettere in pratica le regole acquisite intese come valori utili al bene comune. 2.Comprendere e interiorizzare la differenza tra diritti e doveri. 3.Prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente favorendo la cooperazione e la solidarietà. 4.Individuare i termini più comuni del linguaggio specifico in un testo.

1.Mettere in pratica le regole acquisite intese come valori utili al bene comune. 2.Comprendere e interiorizzare la differenza tra diritti e doveri nell’ambito della società civile. 3.Comprendere che il contributo di ciascuno può essere fondamentale alla soluzione dei problemi di tutti. 4.Individuare i principi ispiratori dell’UE e riconoscere le istituzioni che la governano. 5.Prepararsi alla scelta del percorso formativo del secondo ciclo degli studi. 6.Individuare e comprendere i termini più comuni del linguaggio specifico in un testo

1.Comprendere, anche attraverso la stampa e i mass media, l’organizzazione della Repubblica e la funzione delle varie istituzioni. 2.Comprendere le finalità delle organizzazioni internazionali. 3.Scegliere consapevolmente il percorso formativo del secondo ciclo degli studi. 4.Comprendere il linguaggio specifico e usare gli strumenti.

66

MATEMATICA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

NU

ME

RI

1.Leggere e scrivere i numeri, usarli per contare ed eseguire semplici operazioni di addizione e sottrazione.

1.Leggere, rappresentare, ordinare e utilizzare i numeri naturali entro il 100. 2.Eseguire operazioni con essi.

1.Leggere, rappresentare e utilizzare i numeri naturali entro le unità di migliaia. 2.Eseguire operazioni. 3.Comprendere il significato delle frazioni. 4.Conoscere ed applicare alcune proprietà delle operazioni.

1.Leggere, rappresentare e utilizzare i numeri naturali e decimali. 2.Conoscere l’unità frazionaria, confrontare frazioni e trasformare la frazione decimale in numero decimale. 3.Comprendere il significato delle quattro operazioni e delle loro proprietà. 4.Eseguire calcoli mentali e scritti con numeri interi e decimali. 5.Comprendere regolarità e regole in successioni numeriche all'interno dei naturali.

1.Leggere, scrivere rappresentare e utilizzare i numeri naturali e decimali. 2.Conoscere l’unità frazionaria, confrontare frazioni e trasformare la frazione decimale in numero decimale. 3.Comprendere il significato delle quattro operazioni e delle loro proprietà. 4.Eseguire calcoli mentali e scritti con numeri interi e decimali . 5.Effettuare previsioni di risultato e di grandezza

1. Operare

con gli insiemi

2.Riconoscere

il valore

posizionale

delle cifre in

un numero

3.Operare nell’insieme dei numeri naturali 4.Ricercare multipli e divisori di un numero; individuare multipli e divisori comuni a due o più numeri. 5.Scomporre in fattori primi un numero naturale. 6.Riconoscere frazioni equivalenti. 7.Eseguire operazioni con i numeri razionali.

1.Eseguire trasformazioni di frazioni in numeri decimali 2.Eseguire operazioni nell’insieme dei numeri razionali, sia in forma frazionaria che decimale 3.Operare con le radici e in particolare con le radici quadrate 4.Comprendere il significato logico-operativo di rapporto e proporzione

1.Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, scritto e mentale, anche con riferimento a contesti reali 2.Muoversi con sicurezza nel calcolo con i numeri razionali, padroneggiandone le diverse rappresentazioni 3.Stimare la grandezza di un numero e il risultato delle operazioni 4.Trasferire il linguaggio quotidiano in linguaggio simbolico e viceversa

67

SP

AZ

IO E

FIG

UR

E

1.Localizzare oggetti nello spazio.

1.Localizzare e individuare, nello spazio fisico e nel piano, percorsi e figure geometriche.

1.Riconoscere, localizzare e costruire le principali figure geometriche del piano

1.Riconoscere in contesti diversi, denominare, disegnare classificare e costruire le principali figure geometriche. 2.Determinare e calcolare perimetri e aree delle principali figure piane. 3.Riconoscere ed eseguire semplici trasformazioni

1.Costruire e disegnare le principali figure geometriche individuando gli elementi significativi (lati, angoli, altezza). 2.Riconoscere ed effettuare traslazioni, simmetrie e rotazioni. 3.Costruire modelli in scala. 4.Padroneggiare i sistemi di misura convenzionali. 5.Attuare equivalenze.

1.Misurare grandezze geometriche. 2.Riprodurre figure geometriche utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti. 3.Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure. 4. Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse.

1.Calcolare la misura di aree e perimetri di figure piane 2.Saper applicare il teorema di Pitagora in matematica e in situazioni concrete 3.Riconoscere figure simili in vari contesti e riprodurre in scala una figura assegnata 4.Definire la circonferenza, il cerchio e i loro elementi e saperne applicare le proprietà

1.Riconoscere e denominare le forme del piano e dello spazio e le loro rappresentazioni, cogliendone le relazioni tra gli elementi 2.Visualizzare oggetti tridimensionali a partire da una rappresentazione bidimensionale e viceversa 3.Rappresentare su un piano un oggetto o una figura solida 4.Calcolare i volumi e le aree delle superfici delle principali figure solide e dare stime di oggetti della vita quotidiana 5.Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure

68

RE

RE

LA

ZIO

NI

E F

UN

ZIO

NI,

DA

TI

E P

RE

VIS

ION

I 1.Leggere e rappresentare dati e informazioni. 2.Individuare, osservare e confrontare oggetti e grandezze misurabili.

1.Riconoscere, rappresentare e risolvere i problemi. 2.Operare confronti di grandezze usando unità di misura arbitrarie. 3.Leggere e rappresentare dati e informazioni.

1.Operare confronti di grandezze usando unità di misura arbitrarie. 2.Conoscere le misure convenzionali e operare con esse. 3.Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà utilizzando rappresentazioni opportune. 4.Rappresentare relazioni e dati con diagrammi schemi e tabelle.

1.Effettuare previsioni di risultato e di grandezza. 2.Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi. 3.Conoscere le unità di misura convenzionali e operare con esse.

1.Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi. 2.Conoscere le misure convenzionali,ed operare con esse. 3.Rappresentare relazioni e dati.

1.Rappresentare sul piano cartesiano punti, segmenti, figure. 2.Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche. 3.Rappresentare e interpretare i grafici.

1.Riconoscere grandezze proporzionali in vari contesti 2.Esprimere la relazione di proporzionalità con un’uguaglianza di frazioni e viceversa 3.Comprendere il significato di percentuale e saperla calcolare utilizzando strategie diverse 4.Rappresentare punti e segmenti sul piano cartesiano 5.Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni o funzioni empiriche o ricavate da tabelle 6.Impostare uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità percentuali; problemi diretti e inversi 7.Identificare un problema affrontabile con un’indagine statistica, individuare la popolazione e le unità statistiche ad esso relative, formulare un questionario, raccogliere dati, organizzare gli stessi in tabelle di frequenze.

1.Interpretare, costruire e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà 2.Esprimere la relazione di proporzionalità 3.Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle 4.Rilevare dati significativi, analizzarli, interpretarli, sviluppare ragionamenti sugli stessi, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo 5.Utilizzare ed interpretare il linguaggio matematico, cogliendone il rapporto con il linguaggio naturale 6.Nelle situazioni di incertezza, orientarsi con valutazioni di probabilità 7.Riconoscere in fatti e fenomeni relazioni tra grandezze

69

SCIENZE

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

1.Esplorare oggetti e materiali attraverso le percezioni dei cinque sensi per individuarne le proprietà. 2.Collegare le varie parti di un oggetto alle diverse funzioni che rivestono. 3.Cogliere semplici trasformazioni in un ambiente. 4. Sviluppare comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente.

1.Classificare elementi naturali in base alle loro caratteristiche. 2.Osservare e descrive ambienti e cicli naturali. 3.Conoscere le fasi di sviluppo di alcuni esseri viventi. 4.Sviluppare comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente e della propria persona.

1.Conoscere qualità e proprietà di oggetti , materiali i e fenomeni di trasformazione. 2.Osservare e descrivere fenomeni atmosferici. 3.Individuare catene e reti alimentari. 4.Comprendere il rapporto uomo e natura

1.Individuare le proprietà caratteristiche di materiali comuni, liquidi e solidi. 2.Utilizzare strumenti adeguati per misurare un corpo. 3.Riconoscere le strutture fondamentali degli esseri viventi, individuando differenze e somiglianze. 4.Individuare relazioni e trasformazioni in una porzione di ambiente nel tempo. 5. Conoscere l’importanza di un corretto utilizzo delle risorse naturali.

1.Raccogliere dati e individuare tempi, spazi e modalità di esperimento. 2.Distinguere e analizzare le percezioni legate all’uso dei cinque sensi. 3.Riconoscere la morfologia e le funzioni degli organi di senso. 4.Conoscere l’importanza dell’equilibrio biologico all’interno degli ecosistemi. 5.Riconoscere pericoli e attuare misure di prevenzione

1.Strutturare le fasi di un semplice esperimento seguendo il metodo scientifico 2.Riconoscere gli stati della materia e i passaggi di stato in natura 3.Confrontare i diversi modi di propagazione del calore 4.Capire l’importanza dell’aria, dell’acqua e del suolo per la vita 5.Saper illustrare le caratteristiche fondamentali dei viventi 6.Saper illustrare la struttura e le funzioni della cellula 7.Saper riconoscere e classificare i più comuni esseri viventi 8.Identificare in termini essenziali il comportamento degli animali in natura

1. Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti 2. Attraverso esempi della vita pratica illustrare la complessità del funzionamento del corpo umano nelle sue varie attività 3. Apprendere una gestione corretta del proprio corpo; attuare scelte per affrontare i rischi connessi con una cattiva alimentazione e con il fumo 4. Saper individuare gli elementi fondamentali della chimica, ponendo l’attenzione anche sulle sostanze di impiego domestico 5. Rappresentare in diagrammi spazio/tempo i diversi tipi di movimento, interpretare i diagrammi 6. Misurare forze (dinamometro; bilancia) 7. Saper illustrare il comportamento dei fluidi

1. Interpretare fenomeni elettrici e magnetici 2. Saper illustrare l’uso, le potenzialità e i limiti delle diverse fonti energetiche 3. Formulare ipotesi per il risparmio energetico ed analizzare tecnologie esistenti già in grado di attuarlo 4. Saper riconoscere gli effetti che l’intervento dell’uomo può avere sull’ambiente 5. Individuare le possibilità che l’uomo ha per ridurre o eliminare alcuni problemi ambientali 6. Saper illustrare la struttura del sistema terra-luna e del sistema solare e le leggi che li governano 7. Descrivere formazione, struttura ed evoluzione della terra 8. Confrontare ed illustrare le varie teorie sull’evoluzione della litosfera 9. Descrivere le principali caratteristiche strutturali e funzionali degli apparati di controllo e regolazione 10. Descrivere le principali caratteristiche strutturali e funzionali dell’apparato riproduttore 11. Descrivere i meccanismi di trasmissione dei caratteri ereditari 12. Descrivere l’evoluzione biologica e le diverse teorie

70

LINGUE STRANIERE

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

Ascoltare: - Comprendere un saluto e semplici istruzioni - Comprendere istruzioni, espressioni e

frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente e lentamente. Parlare (interazione orale) - Rispondere ad un saluto, intonare semplici canzoni in lingua, anche associando parole e movimenti. - Interagire con un compagno per presentarsi, giocare e soddisfare bisogni di tipo concreto utilizzando espressioni e frasi memorizzate adatte alla situazione, anche se formalmente difettose. Leggere (ricezione scritta) - Riconoscere parole scritte di uso comune, o con cui si è familiarizzato oralmente, preferibilmente accompagnate da supporti visivi. - Comprendere biglietti di auguri, cartoline - Comprendere brevi testi e messaggi,

accompagnati da supporti visivi, cogliendo parole e frasi con cui si è familiarizzato oralmente. Scrivere (produzione scritta) - Copiare e scrivere parole e semplici frasi attinenti alle attività svolte in classe.

Ascoltare: - Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e lentamente e identificare il tema generale di un discorso in cui si parla di argomenti conosciuti (la scuola, le vacanze, passatempi, i propri gusti, ...) Parlare (interazione orale) - Interagire con un compagno o con un adulto con cui si ha familiarità per presentarsi, giocare e scambiare semplici informazioni afferenti alla storia personale, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione e all’interlocutore, anche se a volte non connesse e formalmente difettose - Sostenere ciò che si dice o si chiede con mimica e gesti chiedendo eventualmente all’interlocutore di ripetere Leggere (ricezione scritta) - Comprendere brevi e semplici testi (cartoline, messaggi di posta elettronica, lettere personali, storie per bambini...) accompagnati preferibilmente da supporti visivi, cogliendo nomi familiari, parole e frasi basilari Scrivere (produzione scritta) - Scrivere messaggi semplici e brevi, come biglietti e brevi lettere personali (per fare auguri, per ringraziare o invitare qualcuno, per chiedere notizie, per raccontare proprie esperienze...) anche se formalmente difettosi, purché siano comprensibili.

Ascoltare: -Comprendere le informazioni principali di brevi messaggi orali su argomenti noti di vita quotidiana espressi con articolazione lenta e chiara Leggere (ricezione scritta) Comprendere in modo globale brevi testi scritti su argomenti relativi alla sfera personale e alla quotidianità

Parlare (interazione orale) - Fare domande, rispondere, dare informazioni su argomenti familiari riguardanti la vita quotidiana e attività consuete Parlare (produzione orale) - Produrre brevi testi orali su argomenti noti di vita quotidiana, anche utilizzando supporti multimediali Scrivere (produzione scritta) - Produrre espressioni e frasi scritte, collegate da semplici connettivi, su argomenti noti di vita quotidiana, anche utilizzando strumenti telematici

Ascoltare: -Comprendere in modo globale e dettagliato messaggi orali in lingua standard, anche attraverso i media, su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana espressi con articolazione lenta e chiara Leggere (ricezione scritta): - Comprendere in modo globale e dettagliato testi scritti di varia tipologia e genere su argomenti di interesse personale e relativi alla vita quotidiana Parlare (interazione orale) - Interagire in brevi conversazioni, su temi anche non noti, riguardanti gli ambiti personali e la vita quotidiana

Parlare (produzione orale) -Produrre testi orali di varia tipologia e genere su argomenti noti di interesse personale e sociale, anche utilizzando supporti multimediali Scrivere (produzione scritta) - Produrre brevi testi scritti, di varia tipologia e genere, attinenti alla sfera personale e alla vita quotidiana, anche utilizzando strumenti telematici

71

TECNOLOGIA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

1.Mettere in relazione le parti di un oggetto con la funzione che esse svolgono. 2.Seguire istruzioni d’uso.

1.Conoscere i materiali più comuni e le loro caratteristiche. 2.Rilevare la relazione tra materiale, forma e funzione in oggetti di uso quotidiano. 3.Usare in modo appropriato oggetti e costruirli in base a procedure assegnate. 4.Approfondire i componenti del computer e iniziare ad usarli.

1.Classificare i materiali in base alle loro caratteristiche. 2.Descrivere un elemento del mondo artificiale e collocarlo nel contesto d’uso. 3.Conoscere il riciclaggio e il riutilizzo di materiali vari per la realizzazione di oggetti. 4.Usare le applicazioni di videografica e videoscrittura.

1.Rilevare le funzioni, le caratteristiche e il funzionamento di un oggetto. 2.Conoscere il valore del recupero e riutilizzo di vari materiali per la realizzazione di oggetti con funzioni diverse. 3.Osservare oggetti del passato rilevandone le trasformazioni subite nel tempo. 4.Comprendere e seguire le istruzioni per utilizzare dispositivi di uso comune. 5.Usare applicazioni di videoscrittura e conoscere internet.

1.Individuare le caratteristiche, le funzioni e il funzionamento di una semplice macchina. 2.Conoscere le parti di un oggetto e denominarle. 3.Scegliere materiali adeguati per realizzare semplici artefatti. 4.Comprendere l’uso e il funzionamento di dispositivi automatici di uso comune. 5.Interpretare segnali e istruzioni e renderli operativi. 6.Usare software di videografica e videoscrittura. 7.Ricercare notizie in enciclopedie multimediali e internet.

1.Saper osservare la realtà. 2.Conoscere e comprendere linguaggi grafici, simbolici, cromatici e loro uso specifico. 3.Utilizzare in modo appropriato gli strumenti per un’ordinata e precisa esecuzione del lavoro.

1.Osservare ed analizzare la realtà riguardante l’ambiente e l’interattività con l’uomo. 2.Rappresentare graficamente un oggetto applicando le regole delle proiezioni ortogonali. 3.Eseguire il lavoro grafico con ordine e precisione. 4.Riconoscere e analizzare il settore produttivo di provenienza degli oggetti presi in esame.

1.Conoscere tecniche e tecnologie. 2.Formulare ipotesi per il risparmio energetico ed analizzare le tecnologie esistenti già in grado di attuarlo. 3. Rappresentare graficamente un oggetto applicando le regole delle assonometrie. 4.Eseguire il lavoro grafico con ordine e precisione. 5.Progettare e realizzare rappresentazioni grafiche, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.

72

ARTE E IMMAGINE

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

Esprimere un’esperienza personale in modo grafico-pittorico Raccontare da un’immagine una personale esperienza Collocare gli elementi dello schema corporeo Coordinare occhio mano Gestire lo spazio foglio Sperimentare la formazione dei colori

Riconoscere un ordine temporale in una breve sequenza di immagini Disegnare alcune immagini per raccontare in modo cronologicamente corretto Utilizzare semplici tecniche con materiali a disposizione

Osservare e interpretare le prime immagini della storia dell’uomo Usare il colore con intenzione ed efficacia Realizzare una breve sequenza personale Realizzare un manufatto

Riflettere su alcuni linguaggi espressivi quali: foto, fumetto, cartone Usare diverse tecniche per raccontare stati d’animo Trasformare un’immagine in modo personale Realizzare un manufatto Conoscere la funzione del museo e le sue caratteristiche

1.Saper utilizzare le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi, comunicativi). 2.Saper rielaborare in modo creativo, le immagini con tecniche, materiali e strumenti diversi. 3.Saper osservare, esplorare, descrivere e leggere le immagini. 4.Saper individuare i principali aspetti di un’opera d’arte. 5.Saper riconoscere i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio. Riconoscere il ruolo delle scelte di composizione e cromatiche e farne una semplice lettura critica

1.Saper utilizzare utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche e messaggi in movimento. 2.Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche di materiali e di strumenti diversificati. 3.Leggere gli aspetti di alcune opere, apprezza opere d’arte. 4.Conoscere i principali beni artistico-culturali. 5.Acquisire il significato dei più importanti termini specifici.

1. Consolidare, approfondire e potenziare la conoscenza degli elementi del linguaggio visuale 2.Approfondire l’uso delle tecniche ed usare la strumentazione artistica in modo adeguato. 3.Sviluppare autonomia operativa, producendo elaborati in modo personale e creativo. 4.Sviluppare la capacità visuale, percettiva e di lettura del codice visuale. 5.Conoscere il legame fra arte e contesto storico-culturale e leggerete un’opera d’arte. 6.Conoscere gli aspetti del proprio territorio e del Patrimonio artistico culturale.

1.Padroneggiare gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge e comprende i significati di immagini statiche ed in movimento. 2.Usare il linguaggio visivo e le tecniche in modo personale e idoneo a raffigurare e interpretare la realtà. 3.Realizzare un elaborato personale e creativo applicando le regole del linguaggio visivo utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. 4.Descrivere e commenta opere d’arte le più significative sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali utilizzando il linguaggio verbale specifico.

73

MUSICA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I

Classe II

Classe III

Classe IV

Classe V Classe I Classe II Classe III

1.Usare la voce per riprodurre un semplice canto. 2. Coordinare la produzione vocale a gesti motori. 3.Usare lo strumentario ritmico per riprodurre fatti sonori e semplici strutture ritmiche. 4.Eseguire in gruppo semplici brani vocali e /o strumentali. 5.Inventare ed eseguire semplici ritmi su filastrocche.

1.Decodificare i più semplici elementi della grafia musicale. 2.Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali e/o strumentali. 3.Ascoltare brani musicali di culture, tempi e luoghi diversi. 4.Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali curando l’intonazione, l’espressione e l’interpretazione.

1.Riconoscere e analizzare gli elementi costitutivi di una semplice frase musicale. 2.Scrivere con notazione codificata e non una semplice frase musicale ascoltata e/o improvvisata in classe. 3.Riconoscere e analizzare le fondamentali strutture del linguaggio musicale mediante composizioni scelte come paradigmatiche di generi, forme e stili delle diverse epoche e culture musicali. 4.Approccio alle elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici. 5.Riprodurre con la voce, per imitazione e/o lettura brani corali a una o più voci.

1.Riconoscere e analizzare gli elementi costitutivi di una semplice frase musicale. 2.Scrivere con notazione codificata e non una semplice frase musicale ascoltata e/o improvvisata in classe. 3.Riconoscere e analizzare le fondamentali strutture del linguaggio musicale mediante composizioni scelte come paradigmatiche di generi, forme e stili delle diverse epoche e culture musicali. 4.Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici. 5.Riprodurre con la voce, per imitazione e/o lettura brani corali a una o più voci

1.Riconoscere e analizzare gli elementi costitutivi di un periodo musicale. 2.Scrivere con notazione codificata e non una frase musicale ascoltata e/o improvvisata in classe. 3.Riconoscere e analizzare strutture del linguaggio musicale mediante composizioni scelte quali forme e stili delle diverse epoche e culture musicali. 4.Ampliamento delle abilità esecutive nell’uso degli strumenti didattici. 5.Riprodurre con la voce, per imitazione e/o lettura brani corali anche in forma di canoni

74

SCIENZE MOTORIE

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

1.Prendere coscienza della globalità del proprio corpo, delle sue pareti e delle sue possibilità di movimento. 2.Riconoscere la destra e la sinistra e saperle utilizzare adeguatamente nei movimenti. 3.Riconoscere e differenziare le percezioni sensoriali. 4.Sperimentare e consolidare la coordinazione dei movimenti naturali. 5.Organizzare in modo spontaneo il proprio movimento nello spazio in rapporto agli altri e agli oggetti. 6.Adattare gli schemi motori in funzione di parametri spaziali e temporali.

1.Conoscere lo schema corporeo e utilizzare consapevolmente le proprie abilità motoria. 2.Controllare le fasi più elementari della respirazione. 3.Coordinare e collegare in modo fluido il maggior numero di movimenti naturali. 4.Coordinare la motricità del corpo. 5.Variare gli schemi motori in funzione di parametri di spazio e tempo. 6.Orientare sé e gli altri nello spazio

1.Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. 2.Controllare gli equilibri pasturali e dinamici per una gestualità, anche sportiva, più efficace. 3.Muoversi in situazioni complesse e nel gioco con gesti coordinati ed efficaci. 4.Organizzarsi nello spazio e nel tempo in situazioni motorie complesse e di gioco.

1.Consolidare gli schemi motori di base. 2.Avvicinarsi alla pratica dei giochi sportivi. 3.Rispettare le regole ed i compagni. 4.Sapersi confrontare con gli altri.

1.Potenziare le abilità motorie nei vari giochi sportivi. 2.Il gioco, lo sport, le regole e il fair play. 3.Sicurezza e prevenzione, salute e benessere.

1.Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. 2.Il fair play. 3.Conoscere e applicare correttamente le regole dello sport, assumendo anche il ruolo di arbitro e giudice di gara. 4.Sicurezza e prevenzione, salute e benessere.

75

RELIGIONE CATTOLICA

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I

GRADO

Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Classe I Classe II Classe III

L’alunno riconosce le varie dimensioni della vita della comunità nel prendere coscienza di sé e del valore dello stare insieme. Individua i segni religiosi, espressioni delle tradizioni e della cultura, presenti nell’ambiente in cui vive e dal confronto del proprio ambiente con alcune usanze del Paese di Gesù possiede una prima conoscenza dell’infanzia di Gesù.

L’alunno prende coscienza della realtà religiosa anche attraverso un primo approccio alle altre religioni. Acquisisce la conoscenza dei contenuti essenziali del messaggio evangelico di Gesù di Nazareth, fondamento della religione Cristiana, di cui sa proporne una contestualizzazione storica, geografica, politica e sociale.

L’alunno conosce la Bibbia come il documento della religione Cristiana, fonte privilegiata per la conoscenza della storia della salvezza e comprende le risposte che essa presenta alle domande fondamentali dell’uomo. Sa accostarsi in modo corretto alla Bibbia nel conoscere la sua formazione, la struttura, i generi letterari, il linguaggio simbolico e ne comprende il valore anche in relazione alle molteplici e diverse espressioni d’arte cristiana.

L’alunno comprende il fenomeno religioso mediante le proprie domande espresse e i concetti fondamentali entrambi collegati al termine “religione” e distingue la specificità della religione Cristiana nella figura di Gesù Cristo. Conosce le caratteristiche delle principali religioni presenti nel mondo, sa apprezzare le espressioni e porsi nei confronti dei credenti e non in un atteggiamento di dialogo e di rispetto.

L’alunno individua le fonti che testimoniano la storicità di Gesù e dai Vangeli comprende i tratti salienti del suo messaggio. Conosce la storia del Cristianesimo anche attraverso le testimonianze presenti nel territorio e sa interpretare la simbologia cristiana. Sa descrivere , riprodurre ed interpretare alcune opere d’arte cristiane.

L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza, confronto e dialogo; Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne un’elaborazione consapevole; Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale; Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda.

76

LA VALUTAZIONE SCOLASTICA Per poter parlare di valutazione scolastica è necessario innanzitutto indicare alcuni presupposti di carattere generale riferiti al processo educativo. Per processo educativo noi intendiamo l’insieme delle interazioni tra un soggetto educando e un complesso di agenti educativi in direzione di fini intenzionalmente perseguiti. Tale insieme di interazioni si realizza nell’ambito di un’organizzazione educativa in cui tutti i fattori umani, materiali, culturali rappresentano i mezzi mediante i quali la scuola dovrebbe realizzare nella misura più ampia e nel modo migliore i fini voluti. La presenza del controllo nella struttura del processo educativo è dunque necessaria per il tipo di rapporto esistente tra fine educativo e organizzazione educativa. Ma cosa si deve tener presente nell’effettuare una valutazione? Gli insegnanti ritengono che un efficace controllo del profitto scolastico debba tener conto sia dei risultati delle prove oggettive somministrate sia di tutte quelle componenti che sono essenziali nel processo educativo (attitudini, comportamento, impegno, atteggiamenti, interessi…). Tali riflessioni nascono soprattutto in considerazione del fatto che sovente alunni/e con soddisfacenti capacità di apprendimento vanno richiamati ad una maggiore attenzione o ad un impegno più costante e proficuo. Viceversa alunni/e con un apprendimento più faticoso, ma con un positivo atteggiamento nei confronti dell’esperienza scolastica, vanno sostenuti e valutati pure in considerazione di ciò. Inoltre è indispensabile considerare i prerequisiti di base su cui poi costruire il progetto educativo – didattico; nei casi di oggettive limitazioni o disagi occorre mettere in campo misure e strumenti compensativi, dispensativi o alternativi (vedasi situazioni di disabilità in genere, Disturbi Specifici dell’Apprendimento, alunni/e non italofoni…). La valutazione tiene conto anche di una componente emotiva importante; nell’alunno/a è in costruzione una capacità meta cognitiva del controllo delle emozioni: esse influenzano tutto il processo di apprendimento. Da questo si evince che è di fondamentale importanza che il docente abbia una buona conoscenza della classe nel suo insieme e dei/delle singoli/e alunni/e. L’atto del valutare, che segue l’accertamento delle prove oggettive, deve consistere nell’interpretare i risultati e nel giudicarli in funzione di criteri stabiliti in precedenza. La somministrazione periodica di prove di verifica di diverso tipo, insieme alle osservazioni sistematiche condotte dai docenti nel corso delle attività didattiche, consentono un costante monitoraggio dell’andamento dell’alunno/a e permettono interventi tempestivi di supporto all’apprendimento, stabiliti dal team docenti (vedi programmazioni differenziate, personalizzate, progetti ad hoc). Si deve necessariamente tener conto che l’apprendimento, così come la valutazione, sono un processo in divenire ed è indispensabile considerarne i progressi, all’interno di un’ottica di valutazione formativa e non unicamente sommativa.

77

Scuola Primaria

VOTO GIUDIZIO DESCRITTORI

Religione

Cattolica

DIECI OTTIMO Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione; ottima capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi.

NOVE DISTINTO Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari; rielaborazione personale delle conoscenze; capacità di organizzazione dei contenuti; soddisfacente capacità espositiva.

OTTO BUONO Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; buona capacità di comprensione e di operare; chiarezza espositiva e proprietà lessicale.

SETTE DISCRETO Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze e buon possesso delle stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva.

SEX SUFFICIENTE Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze; capacità di riconoscere i problemi essenziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.

CINQUE QUASI Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze; SUFFICIENTE scarsa capacità d’individuazione dei problemi; incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso.

QUATTRO NON Insufficiente conoscenza dei contenuti con inadeguata padronanza delle SUFFICIENTE conoscenze. Carente capacità espositiva e utilizzo di un linguaggio scarsamente funzionale.

78

Scuola Secondaria di I Grado

VOTO

CONOSCENZE DISCIPLINARI-

ABILITÀ SPECIFICHE-

COMPETENZE

PARTECIPAZIONE E INTERESSE

IMPEGNO E METODO

D’ISTUDIO

PROGRESSI RISPETTO

ALLA SITUAZIONE

DI PARTENZA

10

Padronanza e completezza delle conoscenze; pieno sviluppo delle abilità e delle competenze

Partecipazione attiva; interesse costante

Impegno sistematico e preciso; metodo di studio autonomo ed efficace

Costanti e notevoli

9 Padronanza rilevante, sviluppo delle abilità e delle competenze

Partecipazione attiva; interesse costante

Impegno sistematico; metodo di studio autonomo ed efficace

Costanti e rilevanti

8

Conoscenze organiche e complete; rilevante sviluppo delle abilità e delle competenze

Partecipazione attiva; interesse costante

Impegno costante; metodo di studio autonomo e razionale

Costanti e

significativi

7

Buon livello nell’acquisizione delle conoscenze; adeguato sviluppo delle abilità e delle competenze

Partecipazione attenta e interesse adeguato

Impegno abbastanza costante; metodo di studio sostanzialmente autonomo

Significativi

6

Conoscenze essenziali; sufficiente sviluppo delle abilità e delle competenze

Partecipazione e interesse accettabili

Impegno abbastanza regolare; metodo di studio non del tutto autonomo ed efficace, tendente alla memorizzazione

Alcuni

5

Conoscenze parziali; incerto sviluppo delle abilità e delle competenze

Partecipazione e interesse discontinui

Impegno discontinuo; metodo di studio in via di acquisizione, dispersivo e/o superficiale

modesti

4

Gravi lacune nell’acquisizione delle conoscenze e nello sviluppo delle abilità

Partecipazione discontinua e/o passiva; interesse discontinuo o scarso

Impegno discontinuo; metodo di studio poco strutturato, approssimativo

pochi

0-3

Conoscenze molto lacunose, quasi nulle

Partecipazione passiva e scarso interesse

Impegno molto discontinuo e disordinato; nessuna autonomia nello studio

nulli

79

Valutazione del comportamento (d.m. 5/2009) La valutazione del comportamento viene espressa in decimi, concorre alla valutazione complessiva dello studente ed è attribuita dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti criteri: - frequenza e puntualità; - rispetto del regolamento d’Istituto; - partecipazione attiva alle lezioni; - collaborazione con insegnanti e compagni; - rispetto degli impegni scolastici. La valutazione si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività educative posti in essere al di fuori di essa. Il cinque viene attribuito in base alla normativa vigente e comporta la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione agli Esami di Stato. Si precisa che il Consiglio di classe, nel determinare il voto di condotta, tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo studente durante il corso dell’anno e dei progressi ottenuti nell’adeguarsi al rispetto delle regole della vita comunitaria.

voto INDICATORI

10

•Interesse e partecipazione attiva alle lezioni •Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche •Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica •Ruolo propositivo all’interno della classe •Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico •Ottima socializzazione •Frequenza regolare

9

•Costante partecipazione alle lezioni •Costante adempimento dei doveri scolastici •Equilibrio nei rapporti interpersonali •Rispetto delle norme disciplinari d’Istituto •Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe •Frequenza regolare

8

•Attenzione e partecipazione abbastanza regolari alle attività scolastiche •Discreta puntualità nello svolgimento dei compiti assegnati •Osservazione non regolare delle norme relative alla vita scolastica •Episodico disturbo del regolare svolgimento delle lezioni

•Presenza di qualche richiamo verbale da parte di uno o più insegnanti •Partecipazione poco collaborativa al funzionamento del gruppo classe •Frequenza abbastanza regolare

7

•Disinteresse per le varie discipline •Irregolare svolgimento dei compiti •Frequente disturbo dell’attività didattica con almeno 1 nota disciplinare sul diario di classe comunicata alla famiglia •Richiami dell’insegnante per lo scarso rispetto nei confronti dei compagni e dell’Istituzione scolastica •Funzione negativa all’interno della classe •Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico

80

•Frequenza non sempre regolare – assenze strategiche – ritardi ripetuti

6

•Completo disinteresse per le attività didattiche •Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni •Limitato rispetto per le attrezzature e le strutture della scuola •Assiduo disturbo delle lezioni con più note sul diario di classe e/o ammonizione del Dirigente scolastico •Funzione negativa nel gruppo classe •Frequenti ritardi •Scarsa frequenza

5

• Mancato rispetto per il Dirigente scolastico, i docenti, il personale della scuola e i compagni

• Danneggiamento volontario di strutture e materiali

• Reati o atti che mettano in pericolo l’incolumità delle persone

• Alla presenza di più sanzioni disciplinari che abbiano comportato la sospensione dalle

lezioni per più giorni

• Non ammissione alla classe successiva.

La Certificazione delle Competenze

La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

Il Sistema Nazionale di Valutazione

L’Istituto partecipa alle indagini del sistema di valutazione nazionale

(INVALSI) e, previa approvazione da parte del Collegio, ad eventuali ricerche

internazionali.

Le prove vengono somministrate in orario curricolare secondo modalità e

tempi stabiliti dall’INVALSI stesso; solo per le III classi della Scuola

Secondaria di I grado, tali prove costituiscono un momento di valutazione

reale e pertanto concorrono alla formulazione del voto dell’Esame di Stato del

primo ciclo.

Conclusione

Il nostro Istituto s’impegna a creare le condizioni per accogliere al meglio gli alunni, considerati nella loro interezza e per aiutarli nel cammino che li porterà ad una sempre maggiore autonomia, funzionale alla graduale e personale costruzione del progetto di vita. Ecco perché la scuola dell’Autonomia, la nostra scuola, si prospetta come luogo accogliente, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso ed assicurare loro il successo formativo.